NU IL GIORNALINO DEL 1° ISTITUTO COMPRENSIVO “ …...A volte la mia fantasia mi porta...
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1° Istituto Comprensivo “Principe di Napoli” Augusta – Visita il nostro sito all’indirizzo http://www.icprincipedinapoli.gov.it
NU
UNA SCELTA DIFFICILE…: L’ ORIENTAMENTO FORMATIVO di …Eleonora Bassetta
Cara prof. …, sono già passati tre anni e lei, ormai, mi conosce molto bene, anche troppo bene,
quindi lei ha saputo darmi dei consigli che mi hanno aiutata ad orientarmi nella scelta della
scuola superiore e penso di saperli pure io. Lo so, glielo devo ripetere per la millesima volta, lei
saprai già che io amo la musica, saprà già che io ho un debole per il flauto ed il clarinetto e a
casa suono anche il pianoforte, quindi lei mi ha dato il consiglio migliore: iscrivermi ad un liceo
musicale. Io avrei voluto tanto ascoltare i suoi consigli, professoressa, anzi, sarei entusiasta di
poter continuare i miei studi musicali ma purtroppo i miei familiari non hanno voluto, perché
questo liceo si trova fuori Augusta e mia mamma ritiene che non sono abbastanza responsabile
da andarmene con l’autobus tutti i giorni. Io, professoressa, le dico la verità, mi sento un po’ in
colpa, sia con lei sia con me stessa, perché, in un certo senso, anche se il suo era un consiglio,
penso di averla disobbedita, perché mi aveva detto che frequentando il liceo musicale, avrei
potuto costruirmi una carriera e avrei potuto, un giorno, anche entrare al Conservatorio. Sono anche in colpa con me stessa perché
non ho potuto inseguire i miei sogni, perché mia mamma ha deciso di iscrivermi alla Ragioneria, anche se io sinceramente non mi ci
vedo proprio! In tutta questa situazione, una cosa positiva c’è, solo quella però. Il mio professore di clarinetto mi ha detto che anche
se finisco le scuole medie, posso continuare a studiare strumento privatamente e questa cosa mi rende molto felice perché anche lui
sa che senza la musica mi troverei dispersa, come un pinguino che si trova ai Caraibi, non ha completamente senso! Anche se non ho
avuto l’opportunità di ascoltarla, le prometto che un giorno diventerò quello che ho sempre sognato di essere e lei lo sa benissimo.
La ringrazio per tutto quello che ha fatto per me in questi tre anni. Cordiali saluti, dalla sua tenera, cara e piccola “pecorella” Eleonora
B. - III C Scuola Media
CARNEVALE…AI CAPPUCCINI! Carnevale è la festa
dell’allegria e del divertimento per eccellenza! Anche quest’anno è
arrivato puntuale con la sua carica di entusiasmo, colori e stelle filanti, a
portare risate e gioia in una splendida giornata di sole. Sin dalle prime ore del
mattino il cortile della scuola ha iniziato a gremirsi di ben oltre 250 bambini
entusiasti nel poter mostrare il loro costume. Si respirava tra tutti, grandi e
piccini, un clima di felicità e spensieratezza. Una festa meravigliosa, tanti
giochi, un grandissimo divertimento e un vero trionfo di colori e costumi:
principi, dame, regine, principesse, supereroi, fatine… di tutto di più! E’ stato
un vero spettacolo poter vedere tutte quelle maschere così belle! La festa è
stata animata dalle insegnanti, anche loro vestite con fantasiosi costumi, che
hanno intrattenuto tutti gli alunni con giochi e balli divertenti e coinvolgenti. A
Carnevale ogni bambino, grazie alla maschera, si spoglia della sua individualità per fondersi e confondersi nel vortice gioioso della festa, per questo è molto amato dai bambini i quali hanno dato libero sfogo alla
fantasia creando addobbi, maschere e costumi. E dopo la festa in cortile, il ritorno in classe per assaporare, nel rispetto della tradizione, chiacchiere e dolcetti tipici del periodo! Insomma, è stato un bel momento
di aggregazione e condivisione… e, come sempre, grazie a tutti quanti!” Maria Sofia Adorno
C
IL GIORNALINO DEL 1° ISTITUTO COMPRENSIVO “ PRINCIPE DI NAPOLI” DI AUGUSTA
NUMERO 4 Marzo 2017 REDAZIONE a cura di M.SOFIA ADORNO e IVANA SARCIA’
È stata una bella esperienza, ricca di emozioni e di gioie. Certo, sono partita con un po’ di ansia perché per me era la prima volta e non sapevo bene a cosa andassi incontro. La tensione è cresciuta quando mi sono trovata lì in mezzo a tanti ragazzi della mia età, ma quando finalmente abbiamo iniziato la prova, mi sono concentrata e ho cercato di dare il meglio di me. In realtà, quando hanno premiato i vincitori, quasi non credevo che avessero chiamato proprio me. Sono molto contenta del terzo posto raggiunto alla finale d’area e della conseguente qualificazione alla finale nazionale. Ciò è stato possibile grazie all’impegno con cui mi sono esercitata nei giorni precedenti alla gara e, sin da adesso, mi impegnerò ad affrontare nel migliore dei modi anche la fase nazionale”. Arianna Catanzaro, classe 3ªB, commenta così il suo meritatissimo terzo posto per la categoria S3 (classi terze scuola secondaria di 1° grado) “….dal momento della partenza fino all’arrivo a Rosolini con gli altri amici finalisti non abbiamo fatto altro che ripassare: 1,2,3…….7,8,9…. Che confusione di numeri nella testa! La presenza degli insegnanti è stata di grande aiuto, quando ci hanno incoraggiati dicendoci che comunque essere arrivati alla finale d’area era già un grande successo. Abbiamo svolto le prove circondati da un silenzio quasi opprimente, ma l’ansia si sarebbe ben presto trasformata in gioia solo qualche ora dopo, al momento della premiazione…quando ho sentito il mio nome risuonare nella stanza...questa esperienza mi ha insegnato che non bisogna mollare mai, facendosi vincere dall’ansia e che credendoci fortemente i sogni si possono realizzare”. Queste sono le riflessioni di Eugenia Di Mauro, classe 2ªD, che ha conquistato il secondo posto per la categoria S2 (classi seconde scuola secondaria di 1° grado). Si è svolta lo scorso 17 marzo presso l’I.C. “Sant’Alessandra” di Rosolini la finale d’area dei giochi matematici del mediterraneo 2017. Con grande soddisfazione per tutto il nostro Istituto due tra le nostre alunne della scuola secondaria di 1° grado si sono qualificate per finale nazionale. A questa edizione hanno aderito 570 scuole da tutte le regioni italiane e hanno partecipato oltre 183.000 studenti che, attraverso le qualificazioni d’istituto prima e le selezioni d’istituto dopo, sono approdati alle finali provinciali. Alla finale nazionale parteciperanno circa 80 allievi scelti fra i primi classificati di ogni categoria di ciascuna provincia/area geografica. Il 6 maggio 2017 si svolgerà a Palermo la finale nazionale e nello stesso pomeriggio avrà luogo la cerimonia di premiazione di tutti gli alunni partecipanti. Noi non possiamo che fare i nostri migliori auguri alle due finaliste, sperando innanzitutto che vivano fino in fondo questa bellissima esperienza!!! Le finaliste Arianna Catanzaro (classe 3ªB) e Eugenia Di Mauro (classe 2ªD) Scuola Media - Docenti Emanuela Musumeci e Antonio Patania
Formativa e stimolante l’esperienza vissuta dagli alunni di Scuola Primaria che per il primo anno hanno preso parte ai Giochi del Mediterraneo, anche loro accedendo alla Finale d’Area. Durante il tragitto in
pullman che la Scuola ha messo a disposizione, tra i ragazzi si è creato un clima di allegria, condivisione e voglia di fare squadra che ha entusiasmato tutti. Siamo stati accolti dal Dirigente Scolastico dell’Istituto
De Cillis di Rosolini, che con forza ha ribadito di vivere la prova come un gioco, dove tutti sono protagonisti e nessuno deve sentirsi escluso. I nostri alunni di classe terza, quarta e quinta primaria hanno
creduto, si sono impegnati, ma per pochissimo nessuno è riuscito a piazzarsi in posizione utile per proseguire alle Finali Nazionali. Al termine della prova erano tutti interessati a capire quali e quante risposte
fossero giuste! Che tenerezza! Che grande senso di responsabilità! Cari ragazzi siete stati meravigliosi…vi ringraziamo e vi auguriamo di raggiungere mete importanti nella vita: l’impegno e le vostre capacità
vi faranno volare alto! Grazie a: Amara Melissa, Blandino Stefano, Di Marco Leonardo, Ferro Leonardo, Lombardo Mattia, Longhitano Viola, Micieli Aurelio, Patania Giovanni, Sarcià Alessia, Scaletta Maria
Rosa, Scerra Emanuele, Sole Aurora, Vaiasicca Chiara. L’anno prossimo …vi rifarete, siamo certe!!! Docenti Angela Malandrino e Ivana Sarcià
VISITA AL PALAZZO DI CITTA’ –classe V E Plesso Paradiso Augusta 11/02/2017
Caro diario, stamattina con la mia classe siamo andati a visitare il Palazzo di Città. Arrivati in Piazza Duomo abbiamo incontrato la nostra guida, la dottoressa Mariarita Corallo che ci ha raccontato la storia del Palazzo di Città. Dopo una breve spiegazione finalmente siamo entrati. Siamo saliti dalle scale e abbiamo trovato una porta chiusa. Non immaginavo cosa c’era dietro quella porta! Quando la guida ha aperto, sono rimasta stupita dalla bellezza di quella stanza. Si tratta del salone di rappresentanza del palazzo, dove il Sindaco e gli assessori si riuniscono per discutere sui problemi di Augusta. Mi ha colpito l’arredamento classico e quei cinque quadri che rappresentano la ricchezza e l’abbondanza del territorio augustano. Ho visto un lampadario gigantesco con sessanta fiamme che illuminano la stanza. Il Sindaco è stato molto gentile perché ci ha fatto vedere il suo ufficio e ci ha permesso di uscire fuori sul balcone che si affaccia su Piazza Duomo e sulla Via Principe Umberto. Con ordine siamo tornati a scuola. E’ stata una bella esperienza conoscere il palazzo più importante di Augusta. Tua Sofia Di Bella
Laboratorio di Scienze Noi alunni della classe 2^ C
plesso Cappuccini guidati dalla nostra insegnante Angela Mauro, vogliamo esprimere la nostra solidarietà per tutti gli animali del pianeta. Vogliamo manifestare la gioia che ci ha coinvolti, studiando le Scienze nel loro magnifico mondo. Abbiamo adoperato tutte le nostre capacità di ricerca e di informazioni per conoscere la vita dei mammiferi, rettili, uccelli e pesci, che quest'anno erano parte del nostro programma scolastico. Abbiamo realizzato dei cartelloni con disegni, fotografie e stampe a seconda del gradimento personale e abbiamo realizzato dei bellissimi cartelloni, che a guardarli ci fanno fare un tuffo nella natura. Gli alunni: A. Carola, C. Giulia, C. Carlo, Adam, D.Domenico, D.Sara, D.B.Carlotta, D.M.Brando, D.M. Gabriele, D.M. Paola, F. Luca, G. Sveva, M.Michelangelo, P. Giovanni, R. Ludovica, S. Matteo, S. Bernadette, S. Martina, T. Agnese, V. Davide, V. Alice
A volte la mia fantasia mi porta lontano…infatti un giorno, mentre pioveva, mi stavo annoiando e
così mi misi a leggere un libro intitolato ”Geronimo Stilton”: il primo viaggio nel regno della fantasia”.
Iniziai a sfogliare le pagine quando la mia fantasia aveva fatto uscire fuori dal libro Geronimo Stilton e
la regina delle fate. Uscì anche un castello di cristallo dove c’erano delle fate che raccoglievano frutti.
Non credevo che la mia immaginazione arrivasse a tanto, ma fui sorpreso dal fatto che ogni cosa che
pensavo arrivasse nella realtà. Se pensavo ad un drago, come per magia, appariva oppure si
materializzava una casa che volava. Era fantastico ma dopo un po’ iniziai ad annoiarmi ma continuai a
pensare sempre cose in grande e la mia immaginazione non smetteva di stupirmi. Ma quando pensai ai
Clown mi spaventai della mia fantasia; così trasformai i clown in gelati che cantavano e ballavano. Ero
sempre più stupito dalla mia fantasia così iniziai a credere a dei mari di cioccolato e fiumi di biscotti.
Creai il mio mondo fantastico dove solo io potevo entrare con la chiave della fantasia. Volevo ancora
giocare e quindi iniziai a pensare ad un drago con tre teste che erano di cioccolato, pensai anche agli
omini di pan di zenzero che potevano parlare e muoversi. Costruii case di cioccolato per loro e anche
negozi. Ma poco dopo me ne andai dal mio mondo fantastico e lo chiusi con una chiave speciale e ritornò
tutto come prima. Alessandro Scarpato I B – Scuola Media
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Parliamo di Bullismo…Il Bullismo è un fenomeno molto diffuso tra gli adolescenti, soprattutto nella fascia d'età compresa tra i 13 e i 14 anni. Il
fenomeno è in crescita e si diffonde sempre più nelle scuole dove invece i giovani dovrebbero sentirsi più al sicuro. Il Ministero dell’Istruzione ha scelto come giornata nazionale contro il bullismo a scuola il 7 Febbraio. Il nostro istituto da anni ormai sensibile alla problematica, stimola i propri alunni ad incontri con esperti in materia. L’ins. I. Sarcià ha proposto alle classi quinte del plesso Cappuccini un confronto con lo psicologo Francesco Cannavà, per sensibilizzare i ragazzi a questo grave problema e in tal modo cercare di prevenire gli abusi tra i giovanissimi. Questa forma di violenza e di sopraffazione infatti viene perpetrata soprattutto a danno dei più piccoli, i più deboli e indifesi. Il bullo è un ragazzo o ragazza esibizionista che ha molta rabbia dentro di se', che fa violenza psicologica e assume atteggiamenti aggressivi per umiliare le vittime che ritiene più fragili, e, soprattutto, il bullo agisce in gruppo perché questo gli dà la forza e sicurezza che in realtà non ha e in questo modo cerca di attirare l'attenzione su di se', probabilmente, o perché ha seri problemi in famiglia, o non riesce ad ambientarsi, o forse, perché subisce violenze, e non riesce a socializzare e a confrontarsi con i compagni in
modo paritario e, quindi, vuol nascondere in realtà la sua fragilità riversando la propria rabbia sugli altri. Come si può osservare, da una ricerca sul bullismo e dalle notizie sui giornali e nei telegiornali, questi fatti gravissimi a lungo andare hanno portato le giovani vittime ad abbandonare la scuola, e a vivere in un clima di terrore e talvolta anche a cambiare città. Queste continue violenze e sopraffazioni possono portare la vittima ad estreme conseguenze: non uscire più… chiudersi in se stessi…ed arrivare perfino al suicidio. Il bullismo può manifestarsi in vari modi: verbale, quando si insulta o si minaccia qualcuno, psicologico, quando si diffondono notizie false(calunniando o beffeggiando la vittima in molti modi;) o fisico, che consiste nell'esercitare la violenza (calci, pugni spintoni verso la vittima designata).Tra i giovani poi, si sta diffondendo il cyber bullismo, che è un bullismo di tipo tecnologico che viene effettuato tramite e-mail, messaggi o telefonate, in cui la vittima viene minacciata e diffamata a livello mediatico, dal quale è impossibile difendersi. Noi pensiamo che per evitare le estreme conseguenze di cui si è già detto prima, sia necessario aiutare la vittima nel risolvere i traumi causati dal bullo, poiché trattasi di personalità fragili e indifese. D' altra parte si deve aiutare anche il bullo che attua tali comportamenti come reazione a dei problemi interiori che tende a esorcizzare, usando un comportamento scontroso e arrogante nei confronti degli altri, e fargli capire che la vera forza sta nell'aiutare qualcuno, anziché distruggerlo. Classe V B Ins. Migneco Marilene
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Festeggiando……..al Paradiso Anche quest’anno come previsto dal PTOF, in occasione del Carnevale, la scuola
dell’Infanzia si è attivata per garantire ai piccoli durante il periodo carnevalesco, momenti ludici di autentica spensieratezza. I piccoli di tutte
e tre le fasce d’età, hanno potuto assistere ad uno spettacolo di animazione presentato dalla compagnia” Circo Riccio”, con bolle di sapone
e acrobazie. I piccoli sono stati coinvolti anche in feste in costume allietate da giuochi, balli e merende con dolcetti tipici del Carnevale,
svoltosi presso la palestra del Plesso Cappuccini in orario pomeridiano. Un’altra attività che ha coinvolto i piccoli della Scuola dell’Infanzia è
stata quella della “festa del papà”. I piccoli di anni tre, quattro e cinque del Plesso Paradiso, il venerdì che ha preceduto la data del 19 marzo,
insieme alle loro docenti hanno organizzato un momento d’incontro con i loro papà. L’attività è stata gestita con la dovuta sensibilità per le
situazioni particolari, in cui i papà per svariati motivi non sono presenti in famiglia. L’attività si è svolta utilizzando lo spazio fuori a disposizione
del Plesso. I piccoli hanno accolto i loro papà con canti e poesie, successivamente con giuochi programmati dalle docenti come il tiro alla
fune e il gioco dei birilli, i piccoli hanno potuto tifare per la squadra dei papà o per la squadra delle mamme presenti al posto dei papà assenti.
È stato divertente per tutti specie per i piccoli assistere a questo tipo di gare ma dopo le fatiche che hanno tanto divertito i papà è stata
condivisa la colazione degustando i dolcetti tipici della festa di San Giuseppe. A conclusione ciascun bambino/a ha donato al proprio papà il
lavoretto e il bigliettino di auguri, che avevano precedentemente preparato in sezione con la gioia nel cuore di aver trascorso a scuola una
bellissima giornata con il papà e papà felici di essere stati con i loro piccoli. Le maestre di Scuola dell’Infanzia Plesso Paradiso
CARNEVALE 2017 in ”PARADISO” Anche quest’anno
all’Istituto Comprensivo “Principe di Napoli “come in molte altre scuole
d’Italia, il Carnevale è stato celebrato a suon di musica e sorrisi. Giovedì
23 febbraio le insegnanti di scuola Primaria del plesso Paradiso,
alleggerite per un paio d’ore del peso del proprio ruolo, hanno promosso
una giornata scolastica, che ha ottenuto grande successo fra gli alunni più
grandi e destato lo stupore dei più piccoli incuriositi dalle maestre nelle
vesti insolite di ballerine mascherate. Nell’intento di rendere la mattinata
divertente ed offrire ai bambini un momento formativo, aggregante ed
inclusivo in linea con lo spirito carnevalesco, le insegnanti, hanno
pianificato e promosso una serie di attività educativo-didattiche e dei
momenti ludico- ricreativi svolte sia a livello di singole classi che a livello
di plesso nella sala mensa. Il tutto è stato intervallato da scorpacciate di
chiacchiere, dolcetti, da balli e danze e dalla performance del sig. Rodolfo
che nella versione Elvis Presley ha non solo dimostrato il suo talento da
ballerino ma anche di showman che ha coinvolto e divertito adulti e
bambini. Gli alunni della classe V E, hanno recitato” Il Carnevale degli
animali” di A. D’Angelo, dimostrando ancora una volta talento e vivo
interesse per la recitazione. Nella classe IV E gli alunni si sono dedicati
alla creazione di maracas con materiale di riciclo e di gonne hawaiane con
la carta crespa che hanno reso magnificamente colorate le coreografie
delle danze. Gli alunni delle classi III E e II E congiuntamente hanno
realizzato cartelloni sulla storia delle maschere della tradizione italiana e,
nei pomeriggi precedenti il Carnevale, si sono cimentati
nell’interpretazioni di brevi scenette dove hanno potuto conoscere e
sperimentare così l’estro di un’arte antica come la Commedia dell’Arte. I
piccoli alunni della I E si sono dedicati alla realizzazione di maschere con
cui hanno abbellito la classe e alla preparazione e partecipazione della
“Pignatta o pentolaccia” un gioco tradizionale diffuso nelle feste popolari,
soprattutto in Messico. Un Carnevale in “Paradiso”, proprio per la gioia
che ha suscitato nei cuori di chi lo ha vissuto: pieno di colori, musica e
divertimento. Già, perché la scuola insegna, ma se lo fa con il sorriso,
insegna ancora meglio! Laura Moscuzza e Valentina Nastasi Scuola
Primaria Plesso Paradiso
BOLLE, BALLI E… MAGIA! Il 20 febbraio è stato
un giorno speciale! Siamo rimasti a scuola fino alle 16 per
assistere allo spettacolo di bolle di sapone e giochi di magia
organizzato nel Plesso Cappuccini. E’ stato bello mangiare per
il pranzo insieme ai nostri compagnetti in attesa di scendere
in palestra! Una volta giunti lì insieme alle nostre maestre,
abbiamo assistito ad un momento davvero magico: bolle di
sapone di tutte le dimensioni che ci siamo divertiti a creare e
a scoppiare, esercizi circensi, giocoleria a ritmo di musica e
una ballerina che ci ha allietato con la danza del ventre e altri
balli. La parte più divertente, oltre alle bolle di sapone, è stata
quella dei giochi di magia, momento in cui siamo stati coinvolti
in prima persona e ci siamo fatti un sacco di risate! A noi
piacerebbe rifare quest’esperienza… se ripetessimo la
formula magica pensate che potremmo riuscirci?! Proviamoci
tutti insieme: BIDIBI-BODIBI-BU’! Gli alunni delle classi 1a A e
1a B Scuola Primaria
La nostra scuola offre molte attività extra-
scolastiche a noi studenti di prima media; una di
queste è il laboratorio ambientale, laboratorio che
coinvolge molti ragazzi nel trasformare una zona
della scuola abbandonata da tutti, in un posto fertile
e colorato e nell’ imparare qualcosa in più sulla
botanica. Quello che ora noi chiamiamo orto, prima
non era altro che un semplice appezzamento di terra
con qualche erbaccia. Solo grazie al lavoro di un
gruppo di ragazzi e alle idee della professoressa Paci
e della professoressa Nicolosi vantiamo di
moltissime specie di piante tra cui : fiori, verdure e
piante aromatiche. Inizialmente con dei mattoni,
della terra e molte foglie, abbiamo costruito delle
aiuole per poi farle sempre più grandi. Qui abbiamo
coltivato lattuga romana, patate, pomodori, cipolle,
carote, ma anche molte piante aromatiche come il
rosmarino e l’origano e molte varietà di fiori come i
tulipani e gli anemoni. Tutti i lunedì, ovvero il giorno
in cui andiamo a prenderci cura del nostro orto,
togliamo tutte le erbacce e le foglie che sono cadute
sopra le nostre aiuole e a fine lezione innaffiamo
tutto. I maschi fanno lavori più pesanti come
zappare e portare la terra, invece le femmine si
dedicano alla salute delle piante. Ultimamente
stiamo organizzando dei gruppi per comprare i fiori
e il materiale occorrente. Ogni gruppo si dedica alla
propria aiuola. Ciò che abbiamo coltivato sta
crescendo rigogliosamente e forse più avanti
avremo un vero e proprio orto di cui potremo
andare i fieri. Andrea Campisi. Miriana Spinelli.
Angelo Carini. Emiliana Fiorito - Classe I D Scuola
Media
ORTO SCOLASTICO...
Il ricordo delle vittime delle foibe Il 10 febbraio è stato riconosciuto dal Parlamento italiano, a partire dell’anno 2005, come giornata della Memoria per tutte le vittime
delle foibe. Purtroppo per motivazioni ideologiche e politiche, i partigiani jugoslavi torturarono e gettarono in cavità carsiche, denominate foibe, migliaia di italiani, tra cui molti
esponenti politici, ma soprattutto tanti civili: donne, bambini, anziani. In particolare il fenomeno interessò le zone dell’Istria e della Venezia Giulia. Questa, come le altre giornate della
Memoria, ha lo scopo di rendere consapevoli gli uomini di tutte le tragedie accadute e allo stesso tempo fare in modo che certe atrocità non si ripetano più. Vergognosamente però
sappiamo che cose simili continuano a ripetersi in tante parti del mondo al punto che sempre più persone sono costrette a fuggire dai loro Paesi nella speranza di trovare una vita
migliore. Io penso che l’unico rimedio necessario per chiudere definitivamente queste ferite sia una cultura aperta alla tolleranza e al rispetto reciproco iniziando proprio a conoscere
ciò che è accaduto fin dai banchi di scuola. Alida Bitto I B – Scuola Media Plesso Centrale
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Nel plesso “Cappuccini” le Docenti di Scuola dell’Infanzia ed i loro piccoli
alunni, hanno avuto l’occasione di attuare attività ricreative e laboratoriali a
sezioni aperte nella giornata di “ SABATO ”. L’esperienza è risultata gioiosa e
costruttiva ed ha permesso di fare conoscenza e giocare anche con il CODING mediante
l’utilizzo della Lavagna Interattiva Multimediale in dotazione alle classi. Evvivaaaaaaa!!!!!!!!
Se fossi un libro sarei… “La scelta è tua. Non si vive per accontentare gli altri”- Il Cappellaio Matto
Se io fossi un libro sarei un genere fantasy ma non il classico fantasy, dove il principe azzurro bello e perfetto salva la principessa con l’aiuto
del suo aiutante! Sarei un fantasy diverso, dove la protagonista è una donna ed il suo aiutante è “mezzo matto”. Sarei uno di quei libri da
cui nascono storie drammatiche inventate da ragazzini che tendono sempre a dare ai libri una base tragica. Non sarei la protagonista, sarei
l’aiutante “svitata”, che ha davvero qualcosa di tragico e non sarei la tipica aiutante che spera nella felicità della protagonista lontana da
lei, nel suo mondo, sarei, invece, un’aiutante egoista che spera che alla fine della storia la protagonista rimanga con lei, senza essere
un’aiutante né forte né coraggiosa ma portando la disperazione, data dall’abbandono, ad un altro “livello”, spinta da un cuore troppo
grande. Il libro a cui mi ispiro è “Alice nel Paese delle meraviglie” scritto da Lewis Carroll.
Sarebbe bello vivere in un “altro mondo”, essere del tutto “svitati” e vederlo in
maniera positiva, viverlo e basta, trovandosi ormai ad essere lì, non potendo ne’
volendolo cambiare. Vivere senza aver paura di sbagliare, vivere egoisticamente,
mettere la propria felicità prima di quella altrui, a differenza del personaggio in
cui mi ritrovo “ Il Cappellaio matto” che si sacrifica per Alice. Scrivendo questi
pensieri sembro decisamente un’egoista ma più che egoismo la mia è stanchezza
di mettere gli altri prima di me stessa.
Ho sbagliato tante volte in passato e sicuramente sbaglierò ancora e saranno
sbagli che forse rimpiangerò o magari mi porteranno un sorriso…Io non posso
prevede il futuro ma mi piacerebbe vivere in un “Paese delle meraviglie”, un
mondo parallelo, dove non importa il giudizio di nessuno se non del mio. Mi
piacerebbe essere “svitata”, fare ciò che voglio senza pensarci due volte, sarebbe
un mondo fantastico senza pregiudizi e doveri se non quello di essere felice. Un
mondo dove l’unico dovere è la ricerca della felicità. Ecco, a quel punto, avrei
raggiunto il mio “Paese delle meraviglie”. Evita Zago III C Sc. Media
PADLET: il muro virtuale Sono un alunno della classe quinta C , da qualche giorno stiamo utilizzando il PADLET. Il Padlet può essere
immaginato come se fosse un “muro virtuale”: è un’app per pc, tablet e smartphone, per poterla utilizzare basta solo registrarsi. Una volta entrati con il nostro account, si apre una nuova bacheca, ossia un muro virtuale sul quale possiamo pubblicare, facendo doppio click, dei post-it, che possono contenere testi, link, immagini, video, mappe e documenti di vario genere. Esso può pertanto essere utilizzato per scrivere delle idee come se fosse un block-notes virtuale. Inoltre possiamo modificare il muro virtuale come vogliamo: possiamo impostare lo sfondo, inserire un titolo, una descrizione, un’immagine, e possiamo condividerlo attraverso i social più noti, come facebook. Tutti noi, in classe, siamo entusiasti perché possiamo comunicare tra di noi e possiamo condividere i nostri lavori e i nostri pensieri. Sorbello Marco classe VC Sc. Primaria Cappuccini
ROBOTICA IN CLASSE Mercoledì scorso, con la mia classe, la 5c del I Istituto Principe di Napoli, abbiamo fatto un’interessantissima
lezione di informatica e, divertendoci, siamo riusciti ad imparare come programmare un robot, portato in classe dal nostro compagno Emanuele. Prima abbiamo disegnato tutti delle grandi frecce in varie direzioni, poi le abbiamo posizionate sul pavimento formando cosi un percorso che abbiamo anche scritto alla lavagna, sotto forma di linee di codice. Infine abbiamo programmato il robot affinché eseguisse i nostri comandi e l’abbiamo messo in pista. Nonostante qualche imprecisione di percorso, alla fine ce l’abbiamo fatta! Il robot ha eseguito il percorso indicato! Secondo me quest’esperienza è stata bellissima perché abbiamo imparato come è importante saper usare il Coding per far muovere oggetti come robot che saranno i protagonisti della vita del futuro. Fabrizia Cipriani Gianino classe VC Sc. Primaria Cappuccini
Con la festività del Carnevale, i bambini della classe 1^ B, plesso Cappuccini,
si sono accostati, attraverso l’educazione all’immagine, all’esperienza di attivare la loro curiosità, la fantasia, l’esplorazione sensoriale e la creatività, diventando soggetti aperti a sviluppare competenze comunicative e relazionali attraverso l’attività dei sensi, dei bisogni, degli impulsi e dell’azione. Gli stimoli sensoriali, percepiti attraverso il mondo esterno scolastico, li hanno portati ad applicarsi passando dall’osservazione passiva all’azione, alla sperimentazione attiva. Un ruolo insostituibile è stato quello delle loro mani che hanno consentito di esplorare, cimentarsi con materiali vari, il mondo dei colori e della fantasia. Il disegno, bisogna ricordare, non solo educa progressivamente alla scrittura, ma è una forma di scrittura fatta di figure che esprimono le idee del bambino quando queste non possono essere espresse sotto altra forma. Ecco perché ci si impegna tanto nel disegno, affinché si stimoli nel bambino la capacità di toccare, manipolare, interagire, disegnare, sperimentare; e la mano diventa sempre più esperta, creativa e flessibile. Ins. A. Mauro Scuola Primaria Cappuccini
Parola…ai genitori
Secondo un recente rapporto della commissione europea,
in Italia solo il 25% dei giovani ha completato un percorso
di studi universitari contro il 40% degli altri paesi della
comunità europea. E’ lecito porsi una domanda. Dove
trovare le ragioni di questa disparità? La scuola pubblica,
per l’indispensabile ruolo svolto nella evoluzione della
nostra nazione e nella emancipazione della società, è
vittima solo di tagli e mai oggetto di investimento da parte
dei governi. Parlare di questo non paga. Meglio limitarci al
nostro ambito di azione: l’Istituto Principe di Napoli, che,
nonostante tagli e difficoltà riesce a tenere alto il livello di
istruzione agli alunni di oggi, uomini e cittadini del domani.
Da genitore posso affermare il positivo riscontro
dell’incidenza positiva della didattica e del buon livello di
apprendimento da parte dei ragazzi e altresì posso
affermare, plaudendo, ai docenti per l’impegno profuso.
Per questo mi sento di esprimere un elogio al Dirigente
scolastico e al corpo Docente, per la loro sinergia nel
portare avanti l’arduo compito di insegnare e creare
uomini migliori, con grande professionalità, spinti dalla
passione per la funzione assolta: sanno come coinvolgere
gli studenti. Gli insegnanti meritano un grazie per come
assolvono il loro ruolo. L’evoluzione trasformativa della
didattica vede il docente assolvere alla trasmissione del
“sapere” e del “saper fare” ma lo vede in campo come una
guida propositiva al “saper vivere” all’interno di una
comunità. Mi piace l’idea di vedere la classe come un
piccolo stato dove il docente insegna educando gli alunni
al sapere nel rispetto delle regole e impartendo nozioni che
preparano gli uomini per la “città” del domani. A questa
visione positiva, ovviamente, deve corrispondere
sinergicamente la famiglia, segmento molto importante:
educare i nostri figli oggi è difficile, tuttavia genitori,
insegnanti e istituzioni INSIEME, possiamo dare tanto per
istruire i figli-alunni, a cui affidiamo il futuro della nostra
Italia. Passanisi Fiorindo -Genitore - Membro del Consiglio
d’Istituto
INSIEME E’ BELLO …Nella prima A, del plesso
Cappuccini, si vive un momento di intensa emozione da parte
degli alunni che sono rivolti alla scoperta del “TEMPO”. Concetto
difficile per alunni della loro età, per cui si cerca di anteporre ad
esso la capacità di manipolare la realtà enfatizzandola e
colorandola, in modo che tutto diventi più interessante. Ecco
perché i bambini vengono allenati a raccontare, chiedere,
esplorare, trasformare e ricercare, per non restare incentrati su
se stessi, spostando l’attenzione all’ambiente circostante. I
bambini attraverso lo studio della storia stimolano il desiderio di
capire, poiché ancora curiosi dal comprendere le regole del vivere
sociale. Ecco perché attraverso le attività didattiche il lavoro di
gruppo privilegia la collaborazione, l’ascolto tra loro, condividere
idee e materiali. Ins. A. Mauro Scuola Primaria Cappuccini
1° Istituto Comprensivo “Principe di Napoli” Augusta – Visita il nostro sito all’indirizzo http://www.icprincipedinapoli.gov.it
Io davanti allo specchio: ecco come mi vedo e come mi descrivo
Come ogni giorno, dopo la danza, dovevo ancora studiare la storia. Andai in cucina ma c’era mio fratello che guardava la TV ed in sala
da pranzo mia sorella ripeteva. Così scesi in sala studio ma c’era Cecilia con Gabriele e Salvo quindi andai in camera mia. I tre letti erano
uguali, sembravano tre “copia e incolla” ed a pensarci bene erano troppo uguali, troppo rosa, troppo perfetti e quasi inquietanti. Così
andai nella cabina armadio. Chiusi la porta, mi sedetti per terra davanti allo specchio ed aprii il libro di storia. Che Noia! I Normanni non
mi piacciono sono troppo violenti. Mi veniva da piangere, ancora avevo studiato una sola pagina. Alzai gli occhi al soffitto e mentre
scendevo con lo sguardo mi vidi allo specchio: ero isterica, con le occhiaie più lunghe del fiume Volga ed i capelli sfatti come appena
sveglia. Ero stanca, davvero, per la scuola, la danza, il catechismo e mia madre che mi assillava: non ce la facevo più, volevo
semplicemente dormire per una settimana, anzi per un anno. Mi rividi allo specchio che mi raccontò di me: i capelli ormai lisci e non più
sfatti simboleggiavano tutti gli insulti degli estranei e le frecciatine delle mie sorelle che mi facevo scivolare addosso; gli occhi castani
rigonfi dalle lacrime ma felici perché, anche se ho paura del futuro, sono felice. Le labbra screpolate, gonfie e rossicce indicavano i miei
difetti e le mie imperfezioni. La maglia rosa a maniche corte, faceva vedere i bicipiti forti, che appunto simboleggiavano la mia forza di
andare avanti, infine le mie gambe lunghe rappresentavano tutte le mie possibilità future. Guardandoli ad uno ad uno, sembravano
perfetti ma insieme erano un disastro. Mi vedo un disastro, un’imperfezione. Facendo danza classica dovrei essere ordinata, invece sono
il disordine fatto persona; non è proprio così che vorrei essere, ma così mi hanno fatto e così sono e sarò. Tutti si aspettano il meglio da
me: buoni voti, brava a danza, ordinata, sempre pronta ad aiutare e a dare a tutti, anche le cose che spettano a me, anche se non è così
che vorrei essere o che vorrei fare. Vorrei essere libera, cosa che mi fa un po’ ridere perché mi chiamo Libera, senza le aspettative di
nessuno addosso a me. Mio papà mi diceva sempre quando ero piccola:” Tu sei “Libera” di nome e di fatto”, anche se ora non mi sento
proprio…Libera. Mi riguardo allo specchio: gli occhi non sono più rigonfi, i capelli del tutto perfetti ormai, ora sono serena. Sapevo che
sarebbe andato tutto bene perché credo in me stessa e, anche se ho addosso molti doveri, non vorrei mai cambiare la mia vita con
qualche altra, perché oltre ai doveri ho anche dei diritti. Ora basta però, devo studiare, altrimenti la professoressa mi mette “quattro”.
Giorgia Maria Libera Zago I B Scuola Media