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Mensile di approfondimenti, interviste, fotogallery, inchieste e tanti altri contenuti esclusivi a cura della redazione MAG NOV/DIC 2020 N.6

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MAGNOV/DIC2020

N.6

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PARMA IN TAVOLA: IL MENU’ DI NATALEPREFERITO DAI PARMIGIANI

NATALE “BLINDATO”: LO SPIEGONE DEL DPCM 3 DICEMBRE 2020

PARMA, DIECI PUNTI IN DIECI PARTITE:LA VITTORIA AL TARDINI MANCA DA DUE MESI

19 DICEMBRE 2016: RICORDI DEL MAGICODERBY CONTRO LA REGGIANA

GLI EVENTI DI NATALE 2020

LO SPIRITO DEL NATALE A PARMA:L’ALBERO ILLUMINA PIAZZA GARIBALDI

Mensile a cura della Redazione della testata giornalistica online © ilParmense.netP.IVA: 02784390342 REA: 266588Tutti i diritti riservatiEditore: Luca GalvaniDirettore Responsabile: Chiara [email protected] | [email protected]

Hanno collaborato alla stesura degli articoli:Luca Galvani, editore; Chiara Corradi, DirettoreResponsabile, Andrea Adorni, Simone Buratti,Greta Magazzini.Grafica a cura di: Simone BurattiFoto Reportage a cura di: Simone BurattiChiuso il 10 dicembre 2020.

LE FOTONOTIZIE DEL MESE

DAD A PARMA E PROVINCIA: ECCO COME STUDIANOI NOSTRI RAGAZZI

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di Andrea Adorni

La carta d’identità è un documento di riconoscimento nel quale sono racchiuse informazioni personali di un indi-viduo, affinché possa essere identificato attraverso le caratteristiche uniche del soggetto in questione. Per definizione, quindi, si tratta di un documento che non può essere contraffatto e la sua alterazione costituisce un reato. Ma il docu-mento esiste anche perché i cittadini possano essere difesi da possibili raggiri o scambi d’identità. La tutela dei tratti identitari del patrimonio culturale italiano invece è affidata ai Beni culturali e del Paesaggio, che consentono a tutto ciò che ha un interesse artistico, storico, archeologico ed antropologico, di essere preservato. La Cittadella di Parma rientra tra quei luoghi posti sotto l’ala protettiva del Codice Urbani, che nelle sue disposizioni generali indica che “lo Stato, le regioni, le città metropolitane, le province e i comuni assicurino e sostengano la conservazione del patrimonio culturale e ne favoriscono la pubblica fruizione e la valorizzazione”.

Che il parco sia oggetto di un’aspra polemica fra Amministrazione comunale e alcuni Comitati (Cittadella Futura e Cittadella per Parma), per il progetto di restyling voluto dalla governance politica cittadina, è ormai un fatto. Il motivo del dissidio, stando alle dichiarazioni per mezzo stampa fornite dai due soggetti civici, sarebbe la possibile destinazione d’uso che avrebbe la cittadella nei piani della Giunta. Che il Comune, da parte sua, non abbia ancora informato la Città in modo adeguato, presentando attraverso i canali ufficiali il programma e il piano definitivo degli interventi in programma è una grave mancanza.

L’identità della Cittadella è costituita da un’anima che qualsiasi parmigiano conosce e riconosce grazie a tratti e carat-teristiche – anche se parzialmente già violati - inconfondibili, proprio come si riconoscerebbe una persona tra mille per lo stesso senso di familiarità. La sensazione che si ha, quando la politica adotta comportamenti ambigui e sfuggenti, non è mai rassicurante: che abbiano perso la carta d’identità della Cittadella e non ce lo vogliano dire?

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LO SPIRITO DEL NATALE A PARMA: L’ALBERO ILLUMINA PIAZZA GARIBALDI

DI SIMONE BURATTI E CHIARA CORRADI

L’albero di Natale svetta in Piazza Garibaldi e con le sue stelle bianche illumina le notti di coprifuoco parmigiane. L’abete, che quest’anno proviene da una villa di via Mantova e colpito da un fulmine la scorsa estate e’ stato acceso lo scorso 8 dicembre senza la consueta cerimonia. I cittadini parmigiani potranno comunque godere dell’atrmosfera natalizia in citta’ anche attraverso le numerose luminarie che illuminano le vie e i borghi del Centro Storico. Una cerimonia diversa, senza pubblico, nel rispetto delle normative anticontagio covid ma pur sempre sentita e seguita in streaming da tantissimi cittadini.

Un augurio di speranza quello del Sindaco Federico Pizzarotti: “Abbiamo voluto che qui con noi in questa celebrazione fossero presenti alcuni dei nostri bambini,

alunni e studenti, in rappresentanza di tutta la scuola un servizio molto importante che non dobbiamo dimenticare. Questa luce la dedichiamo a tutti coloro che abbiamo perso in questo anno a causa del virus e a quanti ancora stanno lottando e a quanti sostengono la nostra lotta. A tutte le categorie colpite che sono ferme e che stanno attraversando un periodo di difficoltà economica profonda, al comparto della cultura. Insieme stiamo e dovremmo affrontare altre difficoltà che questa pandemia ci lascerà. Il 2021 deve rappresentare la nostra ripresa, il nostro rilancio. Abbiamo investito anche quest’anno nelle luci natalizie per dare speranza a tutti. Buone Feste a tutti e a tutte le vostre famiglie“.

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Le luminarie risplendono nei borghi e nelle vie del Centro Storico: l’8 dicembreacceso anche l’albero di Natale in Piazza Garibaldi

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Nella foto: Ovolo buono, Amanita cesarea

DI CHIARA CORRADI

DAD A PARMA E PROVINCIA: ECCO COME STUDIANO I NOSTRI RAGAZZI

Didattica a distanza: pro e contro. L’ultimo DPCM ha stabilito l’obbligo della didattica a distanza per tutte le scuole secondarie di secondo grado, non senza polemiche. In diverse città gli studenti hanno protestato contro le modalità di didattica a distanza recandosi davanti alle proprie scuole con sedie e tavolini e collegando il loro pc per seguire la lezione. L’eco delle proteste si è alzato anche da psicologi, sociologi e parti politiche che hanno evidenziato l’importanza della scuola in presenza, dei rapporti sociali tra gli studenti e tra gli studenti e i docenti. Un problema che - nonostante si parli di una possibile riapertura delle scuole dopo le vacanze natalizie - non sembra però essersi risolto: cruciali, per il ritorno alla scuola in presenza, saranno il nodo dei trasporti e quello degli orari scaglionati, con la possibilità - sempre più concreta - di lezioni anche al pomeriggio.

Abbiamo cercato di analizzare la situazione nei licei di Parma e Provincia, facendoci raccontare l’esperienza quotidiana di dirigenti scolastici e professori di due Istituti Superiori: il Liceo Bertolucci di Parma e l’Istituto Magnaghi-Solari di Salsomaggiore Terme. Due situazioni diverse, che ci fanno capire come in realtà la questione sia molto complessa e contiene al suo interno altre problematiche.

L’ESPERIENZA DEL LICEO BERTOLUCCI DI PARMA NEL RACCONTO DELLA PROFESSORESSA ANNALISA MARTINI

Per approfondire la situazione della Didattica a Distanza sul territorio del Comune di Parma, abbiamo intervistato il Liceo Attilio Bertolucci. Annalisa Martini quindi, professoressa e autrice del piano della Didattica digitale integrata, ha spiegato l’organizzazione, i pregi (e qualche difetto), e il clima che si respira nelle stanze virtuali del liceo scientifico. La scuola, comunque, già dallo scorso marzo si era organizzata per fornire servizi informatici adeguati agli studenti, garantendo così il diritto di assistere alle lezioni. Per questo, a partire da settembre e successivamente dal momento in cui la regione Emilia-Romagna è diventata zona arancione, l’Istituto si è fatto trovare pronto: “Questo secondo lock-down ci ha trovati più consapevoli delle procedure e modalità con cui realizzare didattica a distanza”, spiega Martini.

Dal 31 agosto scorso infatti, il Collegio Docenti ha stilato una lista di linee guida per far trovare pronti tutti e tutte per l’inizio del nuovo anno scolastico. “Nessuno di noi si è illuso di poter riprendere la routine scolastica”, spiega la docente, “sono stati organizzati corsi di aggiornamento e avviati alcuni progetti innovativi, tra questi anche uno strumento “anti-plagio”, che evidenzia l’eventuale copia-incolla da internet dei ragazzi”. Il Liceo Bertolucci comunque, si è attrezzato anche per acquistare, grazie ai bandi PON e PNSD, webcam e nuovi computer da installare in aula.

Due diverse scuole, due esperienze altrettanto diverse: ecco la scuola in epoca pandemica, nei racconti di Dirigenti Scolastici e Presidi del Liceo Bertolucci di Parma e dell’Istituto “Magnaghi - Solari” di Salsomaggiore Terme

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In questo modo anche gli studenti in isolamento fiduciario hanno potuto seguire le lezioni da subito, ed è stato più semplice gestire la didattica mista, prima che questa tornasse totalmente online. Allo stesso modo il liceo ha dato in comodato d’uso i PC dell’istituto a tutti gli studenti che ne hanno fatto richiesta.

Essendo un liceo scientifico, il Bertolucci non ha molti laboratori pratici, e per l’anno in corso sono stati programmate attività da poter realizzare totalmente online. Tra questi il progetto PON “It’s genius time”, un laboratorio di imprenditorialità diventato completamente a distanza dal mese di dicembre, oppure gli incontri “Erasmus”, dato che l’Istituto è Scuola eTwinning e provvedere a “gemellaggi elettronici” a livello europeo. Progetto che suona stimolante e inclusivo per tutti i ragazzi. La Didattica a distanza quindi, offre inevitabilmente nuovi spunti di riflessione e iniziative che spronano a nuova modalità di insegnamento, ma quali ripercussioni si hanno sulla socialità e sui rapporti tra gli studenti, adesso che sono costretti a stare sempre distanti?

Più compiti e meno confronto: “Ci vogliono un’organizzazione puntuale e molta creatività”

Webcam accesa, microfono spento. Si fa l’appello e si inizia la lezione. Annalisi Martini spiega che “vedersi e potersi incontrare anche solo attraverso il video, aiuta a mantenere il contatto con gli studenti”. Sicuro però, è che “non è la stessa cosa”. Anche se molti professori dedicano qualche minuto a salutare i ragazzi, cercando di mantenere un contatto empatico, è comunque difficile per i ragazzi riuscire a gestire tutti gli impegni richiesti. “Spesso i carichi di lavoro aumentano anche perché, utilizzando la classe digitale, le scadenze diventano più stringenti e non è possibile nascondersi dietro le spalle dei compagni”, rivela la professoressa. “I docenti stessi, avendo meno opportunità di incontrarsi e scambiarsi informazioni, rischiano di sovraccaricare i ragazzi: la programmazione puntuale da parte sia dei professori che degli studenti è una chiave imprescindibile”.

I ragazzi pur prediligendo la relazione e l’empatia della vicinanza fisica, non condannano la DaD. Secondo Martini il clima durante le lezioni sarebbe generalmente buono e gli atteggiamenti manifestati, come alcuni comportamenti scorretti, rispecchiano in realtà quelli delle lezioni in presenza. Anche per i docenti stessi è comunque difficile stare a distanza, “ci vuole creatività”, e qualche gioco d’astuzia per non far googlare i ragazzi le risposte a interrogazioni o verifiche. Strategico è ingegnarsi per mettere in piedi una serie di attività che possono contribuire a mantenere forte il contatto. Tra queste, lavori di gruppo, dibattiti sia in video che in chat, presentazioni e editing a più mani. Infine, ricorda Annalisa Martini, nel caso in cui si manifestino momenti di disagio, è sempre attivo il servizio dello psicologo scolastico, il Dottor Silverio Zucchi.

Come si è arrivati alla DaD? Problematiche e spunti futuri della modalità da remoto

Il dibattito pubblico e politico sulla scuola è durato per molti mesi. Tra i paladini difensori della didattica in presenza c’era chi sosteneva che la scuola non fosse effettivamente un luogo di contagio. Piuttosto, il problema sarebbe stato quello dei trasporti pubblici, affollati e quindi pieni di assembramenti. Se infatti in aula è stato possibile distanziare i banchi e scaglionare entrate e uscite degli studenti, quello che continuava a preoccupare era ciò che avveniva fuori dalla scuola. “Spesso i ragazzi che abitano fuori Parma, non hanno la possibilità di prendere corriere alternative da quelle usuali;” spiega Martini “inoltre, negli spazi antistanti i diversi istituti gli assembramenti erano inevitabili”. Questo aspetto, continua la professoressa, rappresentava la più grande preoccupazione del personale docente, dato che fuori dalla scuola “i ragazzi non si sentivano più in obbligo di utilizzare le mascherine” e stare distanziati.

Tuttavia, quello che ha tranquillizzato i docenti e tutto il personale scolastico, è che grazie ai controlli e ai tamponi, si è capito che il contagio non avveniva dentro gli istituti. La Didattica a Distanza comunque, ha tolto ogni dubbio. Nonostante le problematiche sociali e la necessità di avere un’iper-organizzazione ferrea, la modalità da remoto può comunque fornire spunti interessanti per un futuro senza virus. Un punto a favore del Bertolucci, spiega Martini, era che l’istituto “partiva già da un livello di competenza relativamente alto rispetto ad altre realtà scolastiche, contando su attrezzature e un’organizzazione digitale molto ben strutturata”. Da remoto inoltre, gli studenti più timidi o insicuri trovano una loro dimensione di sicurezza e tutti gli studenti utilizzando un PC possono accedere ai materiali digitali e tools online per ampliare le loro conoscenze. Dato che i colloqui con i genitori avvengono in videochiamata inoltre, “non sarà più necessario prendere un permesso sul lavoro per parlare con gli insegnanti”. Da tenere in considerazione invece, la possibilità di potersi connettere correttamente a internet da casa, dato che in alcune zone, afferma Martini, c’è poca ricettività.

CREDITS FOTO: MASSIMO PERCOSSI - Ansa

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LUCIANA RABAIOTTI, DIRIGENTE SCOLASTICO DEL MAGNAGHI-SOLARI DI SALSOMAGGIORE: “TRASPORTI NODO FONDAMENTALE”

Anche all’Istituto Magnaghi Solari di Salsomaggiore Terme si è iniziato già dall’estate a lavorare sulle metodologie della Didattica a Distanza, pur sperando di poter iniziare e proseguire l’anno in presenza. L’Istituto era pronto ad ogni evenienza: ingressi ed uscite scaglionate, un giorno di DAD su turnazione preferendo la presenza delle classi quinte - che si preparano all’Esame di Stato - delle classi terze - che hanno l’esame di qualifica e delle classi prime, in fase di orientamento. “Abbiamo attivato il piano ’25 per cento a distanza’. Le classi erano già in modalità mista e pertanto già orientati ad un’organizzazione differente rispetto il classico assetto dell’orario scolastico. Accanto a questo, abbiamo poi previsto il “25 per cento a scuola”, con attuazione in presenza dei soli laboratori professionalizzanti”, spiega la Dirigente Scolastica Luciana Rabaiotti. Preparata e prevista, dunque, la situazione attuale: “Gli studenti seguono in DAD le discipline di area comune, mentre sono in presenza, una volta la settimana i laboratori professionalizzanti. Questi avvengono in blocchi di quattro ore e con accesso a turno: la classe è divisa in due gruppi che si alternano tra i laboratori di Sala/Bar e Cucina. Accanto a questi Accoglienza Turistica: la classe, correttamente

distanziata, è nel laboratorio per proseguire le attività, sempre in presenza. È una proposta didattica sicuramente impegnativa, perché gli studenti in un solo giorno devono partecipare a due laboratori, ma con grande impegno e rispetto gli studenti stanno egregiamente seguendo ogni indicazione”, prosegue la Dirigente. Pronta, infine, anche la fase “100 per cento DAD” che prevede la sospensione di ogni laboratorio in presenza: “Speriamo di non arrivarci”.

Fondamentale il nodo dei trasporti, essendo il Magnaghi-Solari una scuola di livello nazionale, con un’utenza che arriva dal vasto bacino medio-padano: “Per noi sono essenziali servizi di trasporto e infrastrutture funzionali. Invece ogni anno siamo al tavolo per chiedere corse supplementari, per chiedere di inserire navette. Il problema giunge sia dalle strade che dalle ferrovie, parimenti. Abbiamo studenti che giungono in treno dalla Lombardia o dal Veneto e sono costantemente alla rincorsa della coincidenza. Altri si arrendono e decidono di alloggiare a Salsomaggiore, ma ora è difficile. Siamo pertanto convinti che mettendo mano ai trasporti miglioreranno tutti i servizi ad essi legati, in particolare quello del pendolarismo scolastico”, prosegue la Rabaiotti.

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DI ANDREA ADORNI E SIMONE BURATTI

Dad tra elementi positivi e criticità

“In una scuola come la nostra - spiega la Preside - il contatto con l’altro, la relazione umana, è fondamentale. I nostri docenti sanno molto bene quanto sia importante l’aspetto sociale e relazionale e sono molto attenti nel tentare, con tutte le criticità del caso, di mantenerlo anche in questo momento di distanziamento. La scuola inoltre da sempre ha il sostegno di uno psicologo, che aiuta in questa particolare situazione. Il mantenimento dei laboratori sta comunque aiutando molto”. Gli studenti più a rischio dispersione sono sopratutto quelli del biennio ed è su di loro che la DAD ha più effetti negativi: “È infatti difficile recuperare gli studenti una volta rotto il filo del contatto diretto. Sono sfuggevoli, con situazioni critiche a livello familiare e sociale, spesso senza strumentazione adeguata”. Non mancano, però, le situazioni positive, come ad esempio quelle degli studenti pendolari che quotidianamente dovrebbero fare anche tre ore di viaggio per arrivare a scuola: “Hanno azzerato il tempo viaggio, molto sfibrante e stancante, ritrovando grande capacità partecipativa. Così come coloro che con salute cagionevole erano soliti avere molte assenze, soprattutto in questa stagione. Questo potrebbe essere un punto di partenza per un’inclusione futura più ampia e consapevole”, prosegue la Dirigente.

Certo è che in una scuola enorme e vuota, vista da un computer, gli studenti - così come i professori - si trovino persi pur seguendo le lezioni con attenzione e con buon ritmo. “La speranza - afferma Luciana Rabaiotti - è di tornare presto alla normalità e alla socialità che ci caratterizza. La scuola non è solo un edificio, è un ponte che proietta i nostri giovani verso il mondo reale e questo mondo è fatto di esperienze, emozioni e sentimenti. La DAD è un momento emergenziale: ha i suoi lati positivi nel tamponare una ferita, ma non è la soluzione a lungo termine”.

I docenti dell’Istituto stanno effettuando costantemente corsi di aggiornamento, con una linea scolastica comune: “Ogni docente - conclude la dirigente Rabaiotti - sta rispondendo in maniera sempre più precisa alle esigenze degli studenti. E questo abbatte sicuramente la demotivazione che potrebbe svilupparsi da un eventuale scarso rendimento”. Nel corso dell’estate la scuola ha partecipato ai bandi PON FESR e FSE e PNDS ed entro Natale sarà in grado di rispondere a tutte le 130 domande di fornitura del materiale informativo - tablet, pc e libri digitali - agli studenti che ne hanno fatto richiesta.

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DI GRETA MAGAZZINI

PARMA IN TAVOLA: IL MENU’ DI NATALEPREFERITO DAI PARMIGIANI

Al 25 dicembre non mancano che pochi giorni. Oltre alla voglia di vacanze, di clima natalizio e di scartare regali, dobbiamo ammettere che la parte più attesa è il pranzo di Natale. Sedersi a tavola per ore e ore gustandosi i piatti più tipici, spesso fatti in casa, e condivisi con i familiari più cari: un momento unico all’anno, in cui la tradizione culinaria si stende sulla tovaglia nelle sue forme migliori. In una città come quella ducale, che durante tutto l’anno offre sapori deliziosi per tutti i palati, cosa selezionano e mangiano i parmigiani per Natale?

Nelle famiglie emiliane non c’è Natale senza anolini in brodo, che ormai si rimandano di generazione in generazione da molti anni. Si tratta di una pasta ripiena, che ha origine in provincia di Piacenza, ma che presto si è diffusa anche a Parma. Gli “anolini” sono detti anche “galleggianti” e non mancano mai nei piatti dei parmigiani per le grandi feste, come Natale. Cenni storici affermano inoltre che gli anolini per la festa natalizia venivano apprezzati anche dai più illustri duchi di Parma: ci sono tracce del duca di Parma Ranuccio II Farnese, sulla tavola di Ferdinando di Borbone, e immancabilmente su quella della duchessa Maria Lugia. Da secoli quindi i parmigiani omaggiano la pasta ripiena nel giorno della nascita di Gesù, e anche questo anno le famiglie si riuniranno per prepararli tutti insieme. Particolare inoltre, è la ricetta con lo stracotto, per un sapore tutto emiliano.

Giunti al secondo, non si possono non menzionare i famosi bolliti. Parma ha messo la firma su questa particolare cottura della carne, e c’è solo l’imbarazzo della scelta su quale sia la ricetta prescelta per quest’anno. I parmigiani

infatti cucinano manzo, testina, coppa, lingua, prosciutto, piedini di maiale, costine o gallina. Di solito il piatto è accompagnato con salse tipiche, di verdure o patate, oppure con mostarde. Quella della Bassa Parmense è una di quelle più gettonate: preparata con mele cotogne, zucchero, viene fatta riposare per 12 ore in tutto. Servita dopo alcuni giorni rimane un must per le tavole natalizie, così come quella tipica di Berceto. Quest’ultima viene spesso utilizzata anche nella preparazione della Spongata, e a volte è accompagnata da qualche ingrediente segreto, come vino rosso, fichi secchi o zucca.

Dulcis in fundo infatti, la Spongata è uno dei dolci più apprezzati durante il periodo natalizio. La sfoglia esterna e il ripieno dolce, creano un’accoppiata unica dal gusto riconoscibile e tradizionale, che scalda i palati di tutti i familiari. L’impasto deve risultare morbido e elastico, mentre il ripieno è preparato accuratamente con frutta secca, miele, uvetta e amaretti tritati. Si dice che l’origine del dolce sia addirittura ebraica, ma presto si è diffusa in tutta Europa, fino a svilupparsi e modificarsi nel territorio emiliano. Si dice che fosse molto apprezzata dal duca Francesco Sforza di Milano nel Quattrocento, ma certo è che da allora la tradizione culinaria ha voluto che si sviluppassero varie versioni soprattutto in Emilia, Toscana e Liguria: a Parma le più famose sono quelle di Corniglio e Busseto.

Non resta che augurarvi Buon appetito!

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Cosa mangiano i parmigiani a Natale? Ecco il pranzo ideale che esalta i sapori del territorio per sentirsi ducali al 100%

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LO STRACOTTOIngredienti:

• 6/7 etti di manzo-maiale-vitello; • prezzemolo, cipolla, carota, sedano; • sale grosso; • cannella; • 4 uova; • noce moscata; • parmigiano;

Procedimento:

Bollire la carne con prezzemolo, cipolla, carota e sedano legati assieme per circa 3 ore/3 ore e mezza con aggiunta di sale grosso e un pezzo di cannella a brodo ristretto; nel brodo scottare 4 cucchiaiate abbondanti di pane grattugiato. Aggiungere tutta la carne tritata, 4 uova intere, una manciata di noce moscata e 10 manciate di parmigiano.

CARRELLO DEI BOLLITI

Ingredienti:

• 400 grammi di scaramella di bue  • 300 grammi di punta di petto di vitello • 1 lingua di manzo • ½ gallina • 1 cotechino • 1 carota • 1 sedano • 1 cipolla • sale q.b.

Procedimento:

Mettere il sedano, la carota e la cipolla in una pentola riempita con 12 litri di acqua salata. Una volta raggiunta l’ebollizione unite la carne, tranne la gallina e il cotechino. Cuocere a fuoco molto basso e dopo un’ora aggiungere la gallina. Proseguire la cottura per un’altra ora. Lessare a parte il cotechino: bucherellatelo con uno stuzzicadenti, quindi metterlo sul fuoco in una pentola piena d’acqua fredda non salata e farlo cuocere a fiamma bassa per due ore dal momento in cui l’acqua inizierà a bollire.A cottura ultimata, dopo aver spento il fuoco, aggiungere anche il cotechino lessato. Tenere in caldo nel brodo la carne sino al momento di servire. Servire il bollito misto con il cotechino e la lingua a fette, disponendoli insieme alle altre carni sul piatto di portata. Accompagnare il bollito misto con salsa verde, mostarda o purè.

SPONGATA DI CORNIGLIOIngredienti:Per la pasta • 250 grammi di farina • 80 grammi di burro • 120 grammi di zucchero • 1 bicchiere di bianco secco • SalePer il ripieno • 300 grammi di miele • 150 grammi di noci • 60 grammi di pinoli • 80 grammi di uvetta • 60 grammi di cedro candito • Chiodi di garofano  • Cannella • Noce moscata • 2 cucchiai di pan grattato Procedimento:

Mettere in ammollo l’uvetta per 20 minuti. Tritare la frutta secca e tagliare la frutta candita a dadini. In una padella fare tostare il pangrattato e riscaldare in miele in un pentolino per scioglierlo. Al miele unite la frutta candita e la frutta secca; quindi aggiungete il pane e me-scolate il tutto. In ultimo mettete le spezie ed allontanate dalla fiamma. Posizionare il composto in una ciotola, coprire e lasciare riposare per un giorno. Il giorno successivo preparare la pasta frolla. Dividere l’impasto in due porzioni e stenderle con il matterello. Foderate con una parte lo stampo e farcite con il ripie-no distribuito in modo uniforme. Quindi chiudere con l’altro disco. Bucherellate la superficie con una forchetta e cuocete in forno già caldo a 200°C per circa 30 minuti. Sfornate e spolverate con dello zucchero a velo. 

MOSTARDA DI BERCETO

Ingredienti:

• 3 kg di pere nobili • 1 kg di miele • 2 pere spadone • 2 mele cotogne • Succo di 2 arance • Bucce di arance secche

Procedimento:

Iniziare sbucciando e tagliando le pere a pezzetti; scalda-re il miele e versarlo sulle pere per tre giorni, due volte al giorno (mattino e sera). Aggiungere al composto le mele cotogne, il sugo delle arance e le bucce delle stesse tritate. Fare bollire fino a raggiungere una consistenza adeguata. Una volta che il composto, al termine dei tre giorni, si è raffreddato aggiungere la senape calcolando 10 grammi ogni chilo di mostarda. 

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DI SIMONE BURATTI

PARMA, DIECI PUNTI IN DIECI PARTITE: LA VITTORIA AL TARDINI MANCA DA DUE MESI | IL BILANCIO PRIMA DI NATALE

Media di un punto a partita dopo 10 match di Serie A disputati. Il Parma, che ha cominciato dicembre con un pareggio a reti inviolate contro il Benevento, non vince al Tardini dall’8 ottobre (1-0 grazie al gol lampo di Kurtic). È anche vero che il Parma ha battuto prima Pescara e poi Cosenza in Coppa Italia e che i crociati in campionato hanno pareggiato a San Siro con l’Inter ed espugnato il Ferraris di Genova. Ma nelle ultime quattro partite si sono viste davvero poche occasioni in zona gol (a parte la doppietta di Gervinho a Marassi). Anche contro Roma e Fiorentina i Ducali non si sono praticamente mai visti dalle parti del portiere avversario.

A dicembre i crociati affronteranno anche due big della Serie A: prima il Milan capolista nel posticipo di domenica sera e poi la Juventus al Tardini il 19 dicembre sempre in notturna. Non sarebbe male mettere in difficoltà una delle squadre più forti del nostro campionato per dare un segnale positivo all’ambiente Parma. La classifica di Serie A è cortissima e ci sono 8 squadre in tre punti. Con una vittoria si potrebbe andare addirittura a metà classifica. Intanto sarebbe già qualcosa vedere azioni pericolose in zona gol. Il Parma di dicembre è partito male, ma potrebbe recuperare posizioni e dare una svolta al campionato.

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Classifica molto corta in Serie A: Parma a quota dieci ma ci sono otto squadre in tre punti

DICEMBRE DI FUOCO: MILAN E JUVENTUS PRIMA DI NATALEIl 2020 del Parma Calcio potrebbe finire nel migliore dei modi. Nel mese di dicembre i crociati potrebbero dare una svolta alla loro stagione con una vittoria contro una big della Serie A come Milan o Juventus. Prima arrive-ranno i rossoneri al Tardini. La squadra capolista dell’ex Pioli e’ la formazione piu’ in forma del campionato. Il Parma vuole una vittoria al Tardini per chiudere il 2020 con una posizione tranquilla in classifica. Prima di Natale al Tardini arrivera’ anche la Juventus di Pirlo. Una grande occasione per i ragazzi di Liverani che vorrebbero fare un bel regalo di Natale al Presidente Krause.

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Sono già passati quattro anni da quella magica serata del Mapei Stadium, dove il Parma batteva la Reggiana in trasferta e conquistava il derby grazie alle reti di Giorgino e Baraye. Un trionfo nel campionato di Lega Pro ricordato ancora oggi da tutti i tifosi crociati che il 19 dicembre 2016 erano a Reggio Emilia a sostenere i colori gialloblu. Grande esodo di supporters ducali e derby in tasca con un secco 0-2. Era la svolta per il Parma di D’Aversa.

LA FAVOLA DEL DERBY AL MAPEI STADIUM

Il Parma fa quadrato al Mapei. Bastano le reti di Giorgino e Baraye nel primo tempo per risolvere la questione Derby. Finisce 0-2 una partita bella e combattuta da entrambe le squadre. È la svolta in casa crociata? Non sono mancate le occasioni per la Reggiana ma alla fine i ducali l’hanno spuntata. Grande cornice di pubblico a Reggio Emilia, quasi 18 mila spettatori totali, compresi i tremila ospiti.

Nei primi 15 minuti il Parma cerca soprattutto di non subire poi appena ha l’occasione si spinge in avanti. Lo fa al 23′ con Giorgino che ribatte di testa un intervento maldestro del portiere granata. 0-1 Parma senza che nessuno se lo aspettasse. Uno due gialloblù al 30′. Baraye si crea lo spazio per concludere sul primo palo e infila Perilli. Coreografia dei sostenitori crociati ad inizio ripresa quando i ducali conducono per 0-2. Al 54′ Baraye sfiora

la doppietta con un tiro a girare che sfiora il palo. Al 67′ traversa di Corapi che per poco beffa il portiere avversario. Il Parma batte meritatamente la Reggiana con un micidiale primo tempo. È la gara della svolta che lancia il Parma di D’Aversa verso la corsa alla Serie B.

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Anniversario del derby vinto contro la Reggiana al Mapei Stadium: Giorgino e Baraye eroi crociati

DI SIMONE BURATTI

19 DICEMBRE 2016: RICORDI DEL MAGICO DERBY CON LA REGGIANA

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ANDREA BOCELLI AL TEATRO REGIO PER IL CONCERTO DI NATALE

Il prossimo 12 dicembre Andrea Bocelli sarà protagonista di “Believe in Christmas”, un concerto dal vivo in diretta streaming dal Teatro Regio di Parma. Attraverso gli occhi di Virginia, figlia del tenore che sarà la guida dell’evento, Andrea Bocelli tornerà così sul palco nel periodo natalizio con un live speciale, legato al suo ultimo album “Believe”. Lo spettacolo sarà girato con una visione a 360 gradi e un numero di telecamere che prevede una forma di fruizione totalmente immersiva che permetterà allo spettatore di essere al centro della scena, al fianco del tenore e dei musicisti. Il concerto sarà irripetibile e non sarà più visibile dopo la diretta live streaming. Andrea Bocelli sarà accompagnato da una grande Orchestra e tanti ospiti.

NATALE NEI CASTELLI DEL DUCATO: LA MAGIA BATTE IL COVID

“A Natale puoi”. Difficile da credere ma, anche quest’anno, nonostante tutto, si può. Basta fare un salto nei Castelli del Ducato, tra manieri addobbati, mercatini a tema e piccoli concerti, per ritornare ad assaporare l’atmosfera natalizia. Eventi pensati per scaldare i cuori di grandi e piccini nei fine settimana e nelle giornate festive di dicembre e gennaio, in un momento partico-larmente difficile per il nostro Paese. In particolare, sulle bellissime colline tra Parma e Piacenza si potrà ripercorrere - tra i profu-mi di spezie e di pino e tenui note musicali - la storia del Castello di Scipione dei Marchesi Pallavicino, il più antico della Provincia. E se la magia degli scintillanti addobbi e dei grandi ca-mini accesi e decorati non basta, potrete visitare il Mercatino dell’Antiquariato di Fonta-nellato. Dove sarete catturati dai banchi ricchi di oggetti magici, libri antichi e pezzi d’epoca.In tutto questo, non mancano anche eventi a carattere musicale: la Rocca di Sala Baganza, in-fatti, ospiterà quattro appuntamenti con musiche, atmosfere e artisti diversi. La Rocca Sanvitale di Fontanellato, invece, accontenta tutti i gusti: visita guidata, mercatini, degustazioni nei locali del paese. Un programma ben studiato, nel rispetto della normativa vigente, che permetterà alle famiglie di godere della gioia del Natale. Per conoscere le informazioni e il calendario dettagliato degli eventi, visita il sito https://www.castellidelducato.it/

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ALESSANDRO BORGHESE A PARMA CON “4 RISTORANTI” Nelle scorse settimane, Alessandro Borghese e la troupe del programma televisivo “4 Ristoranti” erano a Parma per girare le puntate della prossima stagione. Avvistati in città e in diverse zone della Provincia Broghese e i ristoratori hanno scelto le “ristobotteghe” come categoria della punta-ta dedicata alla cucina parmigiana. I locali che vedremo a febbraio in televisione sono la trattoria “Da Scarica” a Vigatto, “Alfione” a Parma, “Capelli” a Lesignano e “La Parola” a Fontanellato.

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CAMPAGNA A SOSTEGNO DEL COMMERCIO LOCALE Gli amministratori under 35 di Busseto, Soragna, Roccabianca, Polesine Zibello, Sissa Trecasali e Colorno hanno realizzato un video - già pubblicato sui canali social istituzionali - per invita-re i propri cittadini all’acquisto nei negozi locali. La campagna di sensibilizzazione è partita da un’idea del consigliere del Comune di Busseto Nicolas Brigati: l’appello è di rivolgersi ai piccoli negozi del territorio per l’acquisto dei regali di Natale, incentivando così il commercio locale.

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FOSSILE DI ITTIOSAURO RITROVATO A NEVIANOGrazie alla segnalazione di alcuni agricoltori, un’equipe di archeologi dell’Università di Parma - guidata dalla professoressa Alessia Morigi - ha ritrovato un fossile di ittiosauro, rettile marino di circa cinque metri di lunghezza, risalente a cento milioni di anni fa, a Neviano degli Arduini. Si tratta del primo fossile di vertebrato marino del mesozoico scoperto nella provincia di Parma e tra i più importanti e completi dell’Italia del Nord. L’esemplare di ittiosauro rinvenuto nel parmense pare corrispondere ad uno degli ultimi esponenti di questo tipo di rettili marini sulla Terra.

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CONSEGNATO IL PREMIO ANMIC DI PARMALo scorso 3 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità, la sezione provinciale dell’Anmic ha consegnato il premio “Anmic Parma”. Per la se-zione “Persona con disabilità” il riconoscimento è andato a Emma Manghi, 22 anni, prima capa scout in carrozzina al mondo; per la sezione “Persona abile” il riconoscimento è stato consegnato al professor Franco Lori, ricercatore internazionale, “Eroe in Medicina”, con oltre trent’anni di esperienza nelle terapie antivirali.

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