cresce lA fAmigliA di sorrisocari amici di sorriso, da qualche mese un nuovo membro si è aggiunto alla nostra “squadra”, si tratta di Patrizia facchinelli, trentina, cooperante ed ingegnere. vogliamo presentarvela, attraverso l’intervista che le abbiamo realizzato per voi.

Patrizia puoi descriverti brevemente: qual è la tua formazione? E quando è nata in te la passione per i temi della cooperazione allo sviluppo?Ho una formazione tecnica. Dopo aver terminato il liceo ho infatti deciso d’iscriver-mi ad ingegneria civile all’Università di Trento. Da sempre sono stata attratta dalla figura del Cooperante, sentendo un forte desi-derio verso l’operatività di questa professione. Sono sempre stata molto motivata: mi affascinava la possibilità di poter utilizzare le mie conoscenze tecnico-scienti-fiche, attente alla cultura, alla società e all’ambiente, per azioni umanitarie che potessero portare ed aiutare lo sviluppo. Con questo obiettivo, fin da subito, all’u-niversità, ho cominciato a seguire le attività dell’Associazione “Ingegneria Senza Frontiere”. Non saprei dire con precisione quando è nata la mia passione per l’impegno

Notizie da SorriSo per il SudaNDal 1999 insieme al popolo del Sudan

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n. 1/2015marzo/Aprile

cresce la famiglia di sorriso

5xmille

Bombe sui nuba

Bomboniere solidali

Buone notizie per chi dona

Prossima missione

Appello dei vescovi

c’è un modo di sostenerci che non ti costa nulla: con una sola firma ci aiute-rai a donare ai bambini, alle donne e agli uomini del sudan e del sud sudan tanti sorrisi.

Codice fiscale: 93017840153come fare? nella prossima dichiarazione dei redditi, compila l’appo-sita scheda sul modello 730 o unico e dopo aver scritto il nostro codice fiscale, firma nell’apposito riquadro “sostegno del volontariato....”.

Per info? chiama il numero 02 90296060 o collegati al nostro sito: www.sorrisoperilsudan.it

DONAIL TUO 5xMILLE

Non ti costa nulla

un PoPolo Allo stremo: non dimentichiAmoci dei nuBA!Le bombe lanciate dall’aviazione militare sudanese sulla popolazione innocente dei Monti Nuba hanno raggiunto ad oggi, mentre scriviamo, la stratosferica cifra di 3.740 ordigni, lanciati negli ultimi tre anni. Uomini, donne e bambini, come mostra il video scioccante che abbiamo deciso di pubblicare anche sul nostro sito (bit.ly/guerradimenticata), diventa-no carne da macello sotto le bombe del regime di Khartoum.Violenze di ogni tipo, miseria, bombardamenti quo-tidiani: è una guerra silenziosa di cui nessuno parla quella nel Sud Kordofan, lo stato nel cui territorio si trovano i Monti Nuba, terra ancora senza pace.

nella cooperazione, sicuramente l’ho sentita come un forte desiderio, che si è rafforzato gradualmente negli anni e che poi è esploso dopo aver varcato, per la prima volta, i confini dell’Africa. Raccontaci più in dettaglio le tue esperienze in Africa, prima della collaborazione con Sorriso per il Sudan. In quali paesi hai operato?La mia prima esperienza in Africa è stata in Mozam-bico. Più precisamente, ho vissuto per tre mesi nella cittadina di Caia, nella provincia di Sofala, situa-ta nella regione centrale dello stato africano. Qui

mi sono occupata dello studio di nuove tecnologie e tecniche costruttive sostenibili, che utilizzavano materiali naturali reperibili in loco. Posso poi raccontarvi dei due anni trascorsi in Rwan-da, il Paese dalle Mille Colline. Un paese, questo, totalmente diverso dal Mozambico, sia per ambien-te naturale, popolazione e problematiche. Ho tro-vato una natura rigogliosa e una comunità splendida che mi ha accolto con gioia e ospitalità. Ho imparato a conoscere ed amare questo popolo. Ascoltando le storie che mi hanno raccontato, ho capito quali si-ano i problemi veri e quanto, a volte, la vita e gli uomini possono essere spietati. Nella mia esperien-za rwandese mi sono prevalentemente occupata di progetti legati alla costruzione/riabilitazione di ac-quedotti, poi gestiti da cooperative locali.

Ci sono state delle paure che hai dovuto superare la prima volta che sei partita?Più che paure, devo dire che ho avuto qualche dif-ficoltà nell’abituarmi ai nuovi stili di vita che ho incontrato; non sempre è stato facile imparare ad affrontare gli imprevisti e vivere alla giornata.

Hai per caso il “mal d’Africa”?Credo proprio di sì. Considero il mal d’Africa uno stato dell’anima. È una sensazione che toglie il re-spiro, che mi spinge a fare una follia e prendere il primo aereo disponibile, destinazione “Africa”.È difficile per me darne una definizione precisa, i sentimenti che provo sono diversi…

Sul prossimo numero di Notizie da Sorriso per il Sudan la seconda parte dell’intervista a Patrizia Facchinelli.

Ci troviamo di fronte ad una vera catastrofe umanitaria e i bambini, come Albanin Butrus di soli sette anni, come mo-stra il video che abbiamo citato qualche riga sopra, ne sono le principali vittime. Mentre l’opinione pubblica fa da spettatore, il mondo sembra essersi dimenticato dei Monti Nuba.

Noi di Sorriso per il Sudan ci chiediamo se real-mente il popolo Nuba, un popolo disarmato e de-cimato dalla fame e dalle malattie, possa davve-ro rappresentare una minaccia per il governo di Khartoum.

ci stiAmo PrePArAndo AllA ProssimA nostrA missione in sud sudAn

Il nostro primo container dell’anno è in viaggio per il Sud Sudan. Prezioso il suo carico: materiale per il proseguo del nostro progetto di Mupoi, come la-miere, capriate e ponteggi, mezzi e attrezzi per l’agricoltura, un trattore agricolo SAME, frutto del-la generosità del gruppo Neurozoo, strumentazione medica, ma anche vestiti e altri utilissimi oggetti donatici negli ultimi mesi da tanti amici. Vogliamo ringraziare le decine di persone che con grande af-fetto e partecipazione da anni ci permettono di fare tutto questo: collaboratori, donatori, aziende, tra le quali: “Polita Autogru” di Varese, che gratuitamente si occupa di posizionare il container sul camion in Italia e “Saima Avandero”, che mette a disposizione container e trasporto in nave, e naturalmente i “vo-lontari” che, con grande generosità e abnegazione, hanno riempito il container: Bianchi Luigi, Bombar-dieri Roberto, Cassani Stefano, Colombo Alessandro, Crespi Remo, Croci Bruno, Franchini Cataldo, Gam-barelli Tarcisio, Gerola Emanuele, Introini Filippo e Leo, Mereghetti Luigi, Speroni Eugenio, Spreafico Giuliano, Vegezzi Angelo, Zorzella Giuseppe. E natu-ralmente il presidente di Sorriso: Gornati Luigi.

grazie anche a voi tutti, cari amici, che ci per-mettete di fare tutto questo.

È temPo di…. BomBoniere solidAli!Matrimonio? Battesimo? Comunione? Cresima? Laurea?Dai un significato nuovo alle tue occasioni di fe-sta. Scegli fra semplici sacchettini a scatolette originali, decorate secondo i gusti più diversi ac-compagnate con nastri di raso, e pergamene ori-ginali personalizzabili.

Trasforma le tue bomboniere in un gesto di so-lidarietà, sostenendo le attività di Sorriso per il Sudan Onlus.Ci aiuterai a costruire un mondo più giusto, diven-tando ambasciatore di un messaggio di solidarietà a favore delle popolazioni del Sudan e Sud Sudan.La bomboniera solidale è una scelta di cuore, che offre la possibilità di rendere felici molte persone.Attraverso questo gesto, noi di Sorriso per il Su-dan vogliamo sostenere progetti di sviluppo so-ciale e ambientale nelle comunità del Sudan e del Sud-Sudan: una scelta di felicità condivisa.Sfoglia subito il nuovo catalogo sul nostro sito: www.sorrisoperilsudan.it

Buone notiZie Per chi donAsorriso per il sudan è un’associazione di volon-tariato onlus (organizzazione non lucrativa di utilità sociale), pertanto le donazioni fatte a suo favore godono dei benefici fiscali previsti dalla legge italiana.la “legge di stabilità” (190/2014), recentemen-te approvata, ha innalzato il tetto da 2.065,83 a 30.000 euro di detraibilità (per le persone fisi-che) e deducibilità (per le aziende) delle eroga-zioni liberali alle onlus.

L’ASSOCIAZIONE SORRISO PER IL SUDAN ONLUS opera nel campo della Cooperazione Internazionale tramite progetti di sviluppo in Sudan e Sud Sudan.L’unica sede si trova a Casorezzo Mi, via Vicinale delle Chiuse 30, tel. +39 02.90.29.60.60 - fax +39 02.90.38.05.32 - info@sorrisoperilsudan.it - www.sorrisoperilsudan.it.Notizie da Sorriso per il Sudan è il periodico informativo dell’associazione Sorriso per il Sudan Onlus, inviato ad amici, benefattori ed a chiunque ne faccia richiesta.Redazione: via Vicinale delle Chiuse, 30, 20010 Casorezzo (Mi). Hanno collaborato a questo numero: Alessandro Bruschi, Alessandra Raiola, Patrizia Facchinelli. Foto: Roberto Bombardieri, Giorgio Pizzotti ed Alessandra Raiola.Grafica: David Niti.

Anche noi insieme Ai vescovi del sud sudAn diciAmo: fermAte lA guerrA!Come anticipato nella nostra newsletter elettro-nica dell’11 febbraio 2015, pubblichiamo qui di seguito un estratto del messaggio che i Vescovi del Sud Sudan hanno voluto esprimere al termine dell’incontro che li ha visti, per tre giorni, riuni-ti a Juba. Presente all’Assemblea plenaria anche Mons. Charles Daniel Balvo, Nunzio Apostolico in Kenya e Sud Sudan. Noi di Sorriso per il Sudan ci uniamo all’appello dei Vescovi, ed insieme, esterniamo la preoccu-pazione per la tragedia umanitaria, che è il con-flitto tuttora in corso. Questa lotta armata nasce dallo scontro per il potere, che vede contrappo-sto l’esercito, fedele al Presidente Salva Kiir, e le truppe dell’ex vice-Presidente Riek Machar. I vescovi, e noi di Sorriso per il Sudan con loro, chiedono, l’immediata cessazione delle ostilità.

messAggio dei vescovi del sud sudAn cAttolico“Scendere in profondità”

Noi, vescovi cattolici del Sud Sudan, riuniti a Juba, dal 28 al 30 Gennaio 2015, insieme al Nunzio Aposto-lico del Kenya e del Sud Sudan, Arcivescovo Charles Daniel Balvo, e con i nostri collaboratori, dopo aver riflettuto sulla disastrosa guerra che coinvolge il no-stro paese, siamo molto turbati per l’evolversi di questo sanguinoso conflitto e le incerte prospettive di pace che ne seguiranno.Questa è una guerra combattuta per il potere e non per il bene del nostro popolo. Non c’è nessuna giustificazione morale per tutte queste morti. Non possiamo accettare spiegazioni per questa volenza insensata e disumana. I grandi uomini della terra sono riuniti ad Addis Abe-ba (nella capitale etiope si svolgono i negoziati di pace finanziati dall’Unione Europa e guidati dall’I-GAD, Autorità Intergovernativa per lo Sviluppo, ndr)

Privacy: informiamo che ai sensi dell’art. 13 del d. Lgs. 196/2003 a tutela delle persone e di altri soggetti rispetto ai dati personali, che i dati da lei forniti alla nostra associazione sono utilizzati dalla medesima esclusivamente per la realizzazione dei progetti umanitari di cui allo statuto e per le attività accessorie (contabili, amministrative e gestionali), in ottemperanza alle disposizioni sulla tutela dei dati personali. Il titolare del trattamento, presso il quale potrà esercitare I diritti di cui all’art. 13 (cambiamento, cancellazione, ecc.) è l’associazione Sorriso per il Sudan Onlus, via Vicinale delle Chiuse 30, Casorezzo MI, nella persona del presidente

Per AiutArci:- c/c Postale n. 13688460 intestato a sorriso per il sudan onlus, via vicinale delle chiuse 30 - 20010 casorezzo mi- c/c Bancario iBAn it25d0306932790100000001900

per discutere di questa difficile situazione, mentre qui i civili portano avanti i combattimenti. I negozia-ti di pace procedono a rilento. Nessun vantaggio po-litico giustifica la strage di civili innocenti e soldati, che servono il loro paese. Soltanto quando le morti si saranno fermate, sarà accettabile negoziare su de-marcazioni di nuovi confini e possedimenti territo-riali. Chiediamo ai leader politici di assumersi delle responsabilità per portare la pace in Sud Sudan. Vogliamo inoltre evidenziare le problematiche del territorio, che stanno diventando estremamente pe-ricolose per la pace: controversie legate alla proprie-tà e ai diritti della terra, al “grabbing” ed ai conflitti tra pastori e agricoltori. Queste, negli ultimi tempi, stanno aumentando considerevolmente e rischiano di diventare sempre più violente. Molte comunità sono in possesso di armi sofisticate e pesanti. Questo continuerà ad essere un grosso osta-colo alla sicurezza in Sud Sudan.Come potrà crescere la nazione del Sud Sudan se il denaro continua ad essere speso per armi di distru-zione, anziché per costruire strade, scuole, ospedali e attività di sviluppo? Come faremo a costruire una democrazia civile, se la nazione resterà così tanto militarizzata? Ci rivolgiamo a tutti coloro che sono coinvolti in que-sto assurdo conflitto: se continuerete a combattere sarà la fine per voi e per la nostra nazione. Lasciate che la pace raggiunga il Sud Sudan.

traduzione per sorriso per il sudan: Alessandra raiola