Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da...

50
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale -70%- Roma /Aut. GIPA/C/RM//05/2011 Anno 7 - Numero 1/2016 Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi

Transcript of Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da...

Page 1: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale -70%- Roma /Aut. GIPA/C/RM//05/2011

Anno 7 - Numero 1/2016Notiziario Trimestrale

della Cassa di Previdenza dei Biologi

Page 2: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per
Page 3: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

sommario

1

formazione EnpabIl ruolo del biologo nella gestione della contaminazione da LegionellaMaria Grazia Micieli

Tirocini pratici per biologi in ambito clinico

7

ricercaLa genetica delle attitudini musicaliMarina Baldi

Spazio, ultima frontiera dove anche i biologi forniscono un grande contributoPaola Tassone

La curcumina: dati sperimentali su pazienti diabetici obesi/sovrappesoRolando Bolognino

13Anno 7 - Numero 1 • Gennaio/Marzo 2016

Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi

Associato all’USPIUnione StampaPeriodica Italiana

Direttore Responsabile

Sergio Nunziante

Hanno collaborato

Tiziana Stallone, Giovanbattista Petrillo, Maria Grazia Micieli,

Valentina Galiazzo, Marina Baldi, Paola Tassone,

Rolando Bolognino, Sergio Nunziante, Daria Ceccarelli.

Enpab

Via di Porta Lavernale, 12 - 00153 Roma

Tel. 06.4554.7011 - Fax 06.4554.7036

mail: [email protected] - [email protected]

web: www.enpab.it

Ufficio Stampa

Rosa Maria Serrao - [email protected]

Grafica e impaginazione

Claudia Petracchi - [email protected]

Stampa

Fotolito Moggio - Strada Galli, 5 - Villa Adriana (Tivoli)

[email protected]

Tel. 0774.381922 - 0774.382426 - Fax 0774.509504

finito di stampare aprile 2016

Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 464/2010 del 6 Dicembre 2010

l’angolo dei biologi

rassegna stampa

contatti Enpab

Conosci il tuo cibo

Erba volant

Vita lunga e in salute

Mangiare in consapevolezza

Dimagrire con volontà

Educazione Alimentare

Jobs Act Autonomi, nuove tutele per i Liberi ProfessionistiA cura di Daria Ceccarelli

42

46

48

l’opinione 2Il Welfare integrato dell’Enpab: la nostra sfida per l’adeguatezza delle pensioniTiziana Stallone

professioneBiologi, conoscersi per vincere la crisiGiovanbattista Petrillo

4

Le Casse 103 verso il ventennale

Giornata Nazionale della Previdenzadal 10 al 12 maggio a Napoli

I nuovi vertici dell’Adepp

previdenza 34

Le Commissioni di Studio EnpabUn nuovo strumento per incentivare il lavoro

Michele Ettorre

commissioni di studio 26

Il sistema pensionistico in ItaliaSergio Nunziante

a scuola di previdenza 30

Enpab a pianeta nutrizioneDal microbiota intestinale al comportamento alimentare Focus sulle Influenze, interconnessioni e rapporti tra II e I cervelloMilano, Venerdì 6 Maggio 2016

28

progetti Enpab

I Biologi in piazza per la terza edizione della Giornata Nazionale del Biologo NutrizionistaValentina Galiazzo

10

Page 4: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

2

l’opinione

Del tutto nuovo è il ramo assistenzialeconnotato dal Ministro Poletti con la legge99 del 2013 art. 10 bis, con un welfareconcepito come sostegno costante al lavo-ro, al cui appello la cassa ha risposto molto

positivamente attuando piani di sostegno per il libero profes-sionista in tutte le fasi della sua attività lavorativa, dallo startup al consolidamento della sua vita professionale. Attività,dunque, finalizzate alla formazione, teorica e pratica, e alla va-lorizzazione del professionista. Una visibilità anche nei con-fronti delle aziende alle quali il biologo si rivolge. Alle politiche di welfare si agganciano le possibilità di poter as-segnare ai liberi professionisti i fondi europei. Dopo la battagliaportata avanti anche in seno all’Adepp, l’Enpab intende soste-nere le idee dei propri iscritti oltre che con un sostegno attivo,attraverso l’erogazione di borse di studio, anche tramite l’ap-poggio per ottenere il finanziamento europeo alla propria idea. Particolare attenzione sarà rivolta alla comunicazione con gliiscritti. Aver recepito la legge 99 e aver realizzato un solido legame congli iscritti attraverso le iniziative ha creato una grande fideliz-zazione tra i nostri biologi che si riconoscono nell’identità dellacassa. Si percepisce un forte senso di appartenenza che si èevidenziato in maniera tangibile durante le elezioni. Hanno vo-tato più del doppio rispetto alle passate tornate elettorali. L’Enpab sente la responsabilità di tutti i propri professionisti emetterà in campo utili strumenti di comunicazione per conso-lidare il rapporto con gli iscritti. Siamo molto presenti sui sociale sulle piattaforme streaming raggiungendo complessivamente– in maniera attiva e reattiva – la maggioranza degli iscritti.

Tiziana StallonePresidente Enpab

Il Welfare integrato dell’Enpab: la nostra sfida per l’adeguatezza delle pensioni

Disegnare un nuovo sistema di welfare integrato dei professionisti per sostenere concretamente il lavoro e i redditi dei nostri iscritti

L’art. 10 bis del decreto-legge 28 giugno 2013,n. 76, convertito con modificazione nella leg-ge 9 agosto 2013, n. 99, riconosce agli Enti

di previdenza di diritto privato la facoltà di rea-lizzare «interventi di welfare in favore dei propriiscritti per le finalità di assistenza di cui al comma3 dell’articolo 8 del decreto legislativo 10 febbraio1996, n. 103, e successive modificazioni» ed inparticolare «interventi di promozione e sostegnoal reddito dei professionisti e agli interventi di as-sistenza in favore degli iscritti», nonché di attuare«funzioni di promozione e sostegno dell’attivitàprofessionale ... al fine di anticipare l’ingresso deigiovani professionisti nel mercato del lavoro».

L’Enpab negli anni si è strutturata sulla politica pre-videnziale e sugli investimenti. È una cassa virtuo-sa che ha recepito la legge «Lo Presti» e ha rag-giunto ogni anno gli obiettivi di bilancio. La sfidaè quella di mantenere la virtuosità e lavorare sullapolitica assistenziale con una differenza più mar-cata tra il concetto tipico di assistenza e quello diwelfare. L’assistenza, intesa come sostegno allapersona (convenzioni, agevolazioni, indennità ri-servate ad alcune categorie) ha riservato una par-ticolare attenzione alle donne che, non dimenti-chiamo, risultano essere il 70% della popolazioneEnpab a cui le statistiche riconoscono al momentoun reddito medio più basso nel mondo delle libereprofessioni.

L’assistenza staalla persona

come il welfaresta al mondo

del lavoro

Page 5: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

3

l’opinione

Dai numerosi incontri che l’Enpabha organizzato in tutt’Italia, sonoemerse diverse esperienze interes-santi. I biologi non si sono lasciatiscoraggiare dalla crisi economicama, anche supportati dal sostegnoe le iniziative dell’Enpab, hanno

reagito mobilitando energie e risorse professionali. Biso-gna ammettere che il nostro corso di laurea non si è ade-guato all’evoluzione del mercato del lavoro, soprattuttodi quello professionale. E così i dottorati di ricerca cometutta la filiera formativa universitaria. Per essere profes-sionisti oggi servono competenze multiple, che spazianodalla legislazione italiana e comunitaria alle abilità indi-spensabili per operare in un ambiente multi e pluridisci-plinare.Vi sono degli ambiti importanti nei quali i biologi pos-sono imporsi, poiché hanno tutte le caratteristiche perpoterlo fare: eco-audit, eco-label, sicurezza alimentare,certificazione (in tutte le sue sfaccettature), analisi delciclo di vita, gestione e riciclo rifiuti, indicazione biolo-gica, autorizzazioni ambientali.

L’importante è che il biologo capiscacosa può fare. Per questo è necessariocompletare la propria formazione e ag-giornarsi acquisendo nuove competen-ze. È necessario essere visibili, suppor-

tati dal giusto marketing professionale. Ci conoscono an-cora poco e male, dobbiamo promuovere le nostre com-petenze e incontrare chi potrebbe avere bisogno di noi.Un aspetto che può e deve essere migliorato nella pro-fessione di Biologo è la sua specifica definizione nell’am-bito delle competenze. Per sua natura e formazione ilBiologo tende a essere un professionista “a tutto raggio”con competenze estese in più ambiti. Questo spesso di-sorienta i più giovani nell’identificazione del proprio am-bito. Si pensi ad esempio alla genetica, all’ambiente, allabiologia clinica, alla riproduzione assistita, all’igiene ealla sicurezza alimentare. Ebbene tutti questi ambiti af-feriscono alla figura del Biologo.

La pensione si costruisce

da giovani attraverso la

fidelizzazione degli iscritti

alla cassa

È importantelavorare

per la visibilità

del biologo

Cosa manca? Manca un’of-ferta formativa dedicata e unaggiornamento costante equalificato per il professioni-sta. Manca il rendere visibileil biologo ai suoi possibiliutenti, alle aziende e alla po-

polazione che spesso fatica ad associarlo ad ambitiben definiti. Pensiamo all’importanza di una preven-zione sul territorio legata all’infertilità di coppia, op-pure allo screening, o ancora alle più elementari formeigieniche per la prevenzione di patologie trasmissibilie tossinfezioni alimentari. La finalità della cassa è an-che questa: rendere il biologo consapevole di quelleche sono le sue potenzialità. Sostenere e incremen-tare il lavoro è l’unica arma vincente per sostenere edincrementare la previdenza del professionista.Fatta questa premessa viene naturale capire perchél’Enpab si occupa di formazione. In primo luogo per-ché le dinamiche formative e costruttive hanno unimpatto immediato sulle libere professioni ampliandola platea dei potenziali clienti. In secondo luogo, lalibera professione si alimenta attraverso il confrontoe l’interdisciplinarietà.Tutto questo è sufficiente per dare impulso alla pro-fessione? La risposta è PROVIAMOCI. Bisogna inte-grare queste iniziative con attività di sostegno. Civuole la conoscenza dei dettagli, delle possibilità eopportunità di connetterle tra loro. L’attitudine a met-terle insieme per trarne maggiori vantaggi e beneficiper tutti. Ci vuole il necessario spirito di comunità,sia territoriale, sia di appartenenza a valori, principi,regole di convivenza civile di valenza universale. Ènecessaria la capacità di competere per qualità di pro-dotto. Questo è l’approccio con cui intendiamo promuoverela nostra professione e il nostro lavoro. E’ importanteche ognuno di noi svolga un ruolo ATTIVO in questoprogetto, gli strumenti ci sono, cominciamo ad uti-lizzarli. Ricordiamoci, inoltre, di comunicare costan-temente con la nostra cassa.

[email protected]

La filiera formativa

universitarianon è

sufficiente aformare un

professionista

Page 6: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

4

professione

La nostra professione è in unmomento di grande diffi-coltà amplificata dalla con-giuntura economica nega-

tiva ma dovuta principalmente aduna non chiara percezione del po-liedrico ruolo del biologo, ancheper una certa incapacità di pro-muovere se stesso, di fare marke-ting professionale. Storicamente ilaboratori di analisi chimico clini-che sono stati e rimangono unodei principali campi operativi dellanostra professione ma le mutatecondizioni economiche del nostroPaese hanno indotto a ridurre sem-pre più le risorse economiche di-sponibili in campo sanitario conuna conseguente forte riduzionedei redditi professionali dei colleghiimpegnati nel settore. I nostri gio-vani professionisti si sono trovatinegli ultimi anni nella necessità divolgere lo sguardo altrove per im-maginare un percorso professiona-le adeguato alle loro aspettative.Nel corso di questi ultimi anni, in-contrando parecchi di voi grazieanche ai numerosi incontri fron-tali che abbiamo realizzato in va-rie città d’Italia per far conoscereai nostri giovani iscritti nuovi spa-zi operativi rapportati alle compe-

tenze professionali, ci siamo resiconto che le aziende e il mondodel lavoro in generale ci conosco-no poco e male.La crisi economica in atto non ciaiuta e diventa indispensabile, perun Ente come il nostro, mettere incampo iniziative capaci di incre-mentare il più possibile le dinami-che reddituali della categoria al fi-ne di migliorare le pensioni future. Come è noto, il sistema contribu-tivo è indissolubilmente e propor-zionalmente legato al reddito, ge-nerando pensioni basse a fronte diredditi bassi. Questa situazione èsotto costante monitoraggio daparte dell’Ente che sta studiandopolitiche di welfare specifiche peri suoi iscritti.Il compito dell’Enpab è anchequello di contribuire, come anchele altre Casse di previdenza, alladefinizione di un nuovo scenarioper il welfare dei professionisti. Loscopo dichiarato dall’azione con-giunta delle Casse categoriali èquello di raggiungere in tempi bre-vi una maggiore adeguatezza del-

le prestazioni erogate ai pensiona-ti. Ma la sfida da raccogliere èmolto più ampia. La politica di welfare adottatadall’Ente, per un sostegno concre-to alla professione e agli iscritti, siè tradotta in diverse iniziative,molte delle quali hanno portato ri-sultati tangibili in termini di nuovaoccupazione e di nuove opportu-nità di lavoro. Va da sé che la cre-scita del mercato delle libere pro-fessioni è strettamente legata aduna adeguata e continua forma-zione, peraltro obbligatoria nonsolo per i biologi ma per tutti iprofessionisti iscritti agli Ordiniprofessionali. La frequentazionedei corsi formativi obbligatori, ne-cessari per continuare ad esercita-re la propria professione, ha ovvia-mente un costo che deve esseresopportato dal budget del profes-sionista, per tale motivo l’Enpabha ritenuto fondamentale investirein forme concrete di sostegno alreddito professionale del Biologooffrendo gratuitamente agli iscritticorsi di formazione e riconosci-

Giovanbattista PetrilloBiologo laboratoristaVicepresidente Enpab

Biologi, conoscersi pervincere la crisi

Page 7: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

5

professione

mento di ECM. L’obiettivo dell’En-te è stato quello sicuramente di af-fiancare l’iscritto, ottimizzare ilsuo status professionale, avvan-taggiarlo nel lavoro anche con unrisparmio di costi certi, ma soprat-tutto di incrementare il redditoquale naturale conseguenza delleiniziative, e quindi la sua posizio-ne previdenziale.Le iniziative che hanno dato mag-giore visibilità ai nostri biologi so-no state sostanzialmente quattro ealtre si sono appena avviate.

La prima, oggi giunta alla terza edi-zione, è la Giornata nazionaledel Biologo nutrizionista inpiazza che vedrà anche per il2016 in tantissime piazze italianei biologi nutrizionisti disponibili adoffrire gratuitamente i propri con-sigli nutrizionali ai cittadini chevorranno avvicinarsi al nostrostand. Tutto per la promozionedella figura del biologo libero pro-fessionista. Anche alle GiornateNazionali della Previdenza2016, che si terranno a Napoli inpiazza del Plebiscito dal10 al 12maggio, abbiamo creato “L’isoladella salute” curata dai biologi nu-trizionisti dove, a partire da que-st’anno, interverranno anche labo-ratoristi e genetisti per garantire uncontributo altamente qualificato al-la tutela della salute del cittadino.

Il progetto “Biologi nelle scuo-le” con l’obiettivo di diffondere lacultura e la consapevolezza ali-mentare nel rispetto coerentedell’ambiente, partendo daglialunni delle scuole elementari.L’iniziativa, ovviamente, ha comefinalità principe quella di afferma-

re e diffondere nel Paese, la con-sapevolezza della centralità delBiologo in una materia così sensi-bile che tocca immediatamente lasalute dei cittadini. Questa finalitàha rappresentato il fattore di mag-giore apprezzamento del Ministe-ro dell’Istruzione, dell’Universitàe della Ricerca che ha dato il pa-trocinio all’iniziativa, ed ha colla-borato fattivamente per la buonariuscita della stessa promuoven-dola presso le Direzioni regionalied i singoli Dirigenti scolastici sututto il territorio nazionale.

Lo scorso 26 giugno si è conclusala V edizione del “Corso Teori-co-Pratico di Alta Formazionein Scienze Forensi, Analisi In-vestigativa, Intervento sullaScena del Crimine e CriminalProfiling”, che ha visto la parte-cipazione di diversi Biologi sia allaparte teorica che a quella pratica,realizzata a seguito di convenzio-ne con l’AISF (Accademia Interna-zionale delle Scienze Forensi) ret-ta dalla nota criminologa RobertaBruzzone, ed i cui oneri sono statiassolti interamente dall’Ente. IlCorso ha riscosso consenso edentusiasmo tra i colleghi per l’altaprofessionalità messa in campo,tanto è vero che tre dei ventiche hanno partecipato anchealla parte pratica, sono entra-ti a far parte del team del-l’AISF come attività lavorati-

va. Si tratta di un evento eccezio-nale e credo sia la prima volta inassoluto che, grazie all’interventoin sostegno al reddito di un EntePrevidenziale ed Assistenziale,quale l’Enpab, si siano creati nuo-vi posti di lavoro, così come con-templato dall’art. 10 del DLgs. 99del 13.08.2013.

L’Enpab ha scelto di partecipare at-tivamente al grande motore dellamacchina della solidarietà di Te-lethon per sostenere la ricercascientifica sulla distrofia muscolaree le malattie genetiche scendendoin piazza con i suoi Biologi nutri-zionisti e Biologi Genetisti neigiorni pre-natalizi. Da quest’annopotrebbe prendere corpo un accor-do tra Telethon e Enpab per orga-nizzare una rete tra i laboratoriambientali, clinici e gli studi deinutrizionisti per collaborare attiva-mente alla ricerca.Tra le azioni di welfare 2016 mag-giormente rappresentative c’è laRete Enpab-Fondazione BRFappena partita con la creazione diuna rete tra Biologi Nutrizionisti,Psichiatri, Psicologi, Bioingegneri,Esperti della Comunicazione peruno Studio del comportamentoalimentare degli italiani. Questoosservatorio consentirà a molti li-beri professionisti di approfondirela ricerca sulla food addiction in-crementando ulteriormente la pro-pria competenza professionale.

Page 8: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

Sempre per il 2016 è in fase di av-vio il progetto Enpab-Fondazio-ne IRCCS Istituto Nazionaledei Tumori di Milano finalizza-to alla formazione di biologi nu-trizionisti libero professionisti nelcampo della nutrizione e dellaprevenzione secondaria in onco-logia. Il progetto consentirà ai bio-logi partecipanti di acquisire an-cora nuove competenze profes-sionali, che potranno in seguitotrasferire nella loro attività liberoprofessionale. Per quanto riguardai tirocini è stato pubblicato da po-chi giorni un Bando per la Preven-zione primaria, secondaria e stiledi vita in campo di nutrizione emalattie endocrino-metabolichecon la raccolta dati e data mana-gement in materia di nutrizione emalattie endocrino-metaboliche. Iltirocinio si svolgerà presso l’Ospe-dale Perrino di Brindisi.I nuovi organi amministrativi del-l’Enpab hanno dato vita tra l’altroa Commissioni consultive chehanno il compito di valutare leproblematiche connesse alla pro-fessione e promuovere iniziative disostegno e sviluppo di nuove pro-gettualità collegate ai diversi campidi attività quali Nutrizione, Biolo-gia clinica, Ambiente e Sicurezza. La Commissione Ambiente e Si-curezza ha già avviato un corsoteorico-pratico che si terrà in di-verse città dedicato al Ruolo delbiologo nella gestione dellecontaminazioni da legionella.Lo spirito dell’Osservatorio sullaprofessione del Biologo è quellodi abituarci al confronto e alla col-laborazione con altri colleghi e

con altri professionisti, impararequindi a “fare rete”. Mi rendoconto che questo è un termine unpo’ abusato, ma è altresì vero chequesta pratica è presente in misu-ra ridotta nel nostro patrimonioprofessionale.Oggi il biologo, grazie anche allarinnovata attenzione della Com-missione europea verso i profes-sionisti, deve essere in grado diinteragire con una realtà sovrana-zionale. Messo in rete con profes-sionisti europei, magari parteci-pando a un progetto comunitariocon un partenariato internaziona-le, il biologo italiano potrebbeavere la possibilità di esercitaretemporaneamente o anche stabil-mente in un paese diverso dall’Ita-lia in un contesto di europeizza-zione oramai conclamato.È venuto il tempo di uscire dal-l’isolamento e di conoscere, in-contrare, dibattere, chiedere e da-re aiuto. Insomma, fare tuttoquanto è necessario per costruireuno “spirito di appartenenza” allanostra professione.Non voglio assolutamente limitar-mi ad una sterile proposizione dicosa si potrebbe fare e di cosa nonfacciamo ancora. Però mi sembrache stimolare un ruolo attivo e col-

laborativo da parte di ciascuno dinoi sia una condizione essenzialeper cominciare. Non basta formar-si adeguatamente, organizzareconvegni ed eventi, bisogna impe-gnarsi in prima persona e farsiavanti proponendo se stessi e lapropria professionalità in ogni set-tore in cui far valere competenze,idee e progetti. Come tutti abbiamo capito è ne-cessario ridare “smalto” alla pro-fessione di biologo, alla sua collo-cazione sociale e alla sua colloca-zione nelle dinamiche lavorative.Per riuscire davvero bisogna esse-re capaci di incidere effettivamen-te con adeguamenti delle norma-tive, regionali e nazionali, conproposte costruite e supportateda tutti quanti hanno titolo e ca-pacità per farlo. E’ molto importante andare al di làdelle statistiche che, seppure uti-lissime, non possono dare la di-mensione umana della professio-ne, dei suoi successi e dei suoi in-successi, delle sue criticità e deisuoi punti di forza. Dietro ogniprofessionista biologo c’è unadonna o un uomo che hanno fattodella biologia il loro progetto di vi-ta, ed è a queste donne e a questiuomini che vogliamo rivolgerci.

6

professione

Page 9: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

Legionella è un batterioubiquitario degli am-bienti naturali di acquadolce ed è presente in

bassa concentrazione nelle ac-que condottate cittadine, at-traverso le quali raggiunge gliimpianti idrici degli edifici do-ve, trovando condizioni favo-revoli, quali temperatura e nu-trimento, sopravvive e si mol-tiplica. Legionella pneumophi-la è l’agente eziologico di unapolmonite grave, chiamata«Malattia dei Legionari», e diuna malattia simil-influenzale,denominata febbre di Pontiac.L’infezione avviene attraverso

l’inalazione di aerosol conta-minato dal batterio provenien-te da sistemi di distribuzionedell’acqua di strutture turisti-co-ricettive (docce, vascheidromassaggio, fontane),ospedali (alcuni dispositivimedici), centri benessere, im-pianti sportivi, etc. In Italia, negli ultimi 12 anni sisono quadruplicati i numeridei casi, con un’incidenza di22,7 casi per milione di abi-tanti ed una mortalità che,

mentre per i casi comunitari èdel 12, 6%, per i casi acquisitiin ospedale assume valore piùche raddoppiato (28,6 %). Nel nostro Paese la malattia èsottoposta a notifica obbliga-toria ed è presente una rete disorveglianza rappresentata daun Registro nazionale dovevengono notificati tutti i casiche si verificano. Esiste anche una rete di labo-ratori di riferimento per la dia-gnosi su campioni ambientali(Laboratorio Nazionale, regio-nale e di base) che intervienea supporto dell’Autorità Sani-taria nelle indagini ambientali. La diffusa e spesso rilevantecontaminazione ambientale daLegionella negli edifici pubblicie privati italiani, in particolaristrutture sanitarie, termali e tu-ristico-ricettive, costituisce unrischio per la salute dei fre-quentatori e dei lavoratori, chedeve essere circoscritto, anche

Il ruolo del biologo nella gestione della contaminazione da Legionella

7

formazione Enpab

Maria Grazia MicieliBiologa ambientaleConsigliere CdA Enpab

Page 10: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

alla luce delle linee guida nazio-nali e internazionali. La valuta-zione del rischio e il controlloambientale possono contribuirea ridurre drasticamente il livellodi contaminazione degli impiantie i casi di malattia.È con questa premessa che l’En-pab ha deciso di organizzare ilCorso-studio di taglio praticodedicato prevalentemente allafigura del biologo. Il Corso offre ai partecipanti unapanoramica sintetica sulla cono-scenza dell’ecologia e caratteristi-che del microrganismo, sulla legi-slazione vigente e sulla responsa-bilità in caso di omissione, sullavalutazione e gestione del rischioe le strategie di prevenzione econtrollo. Le tematiche sono trat-tate da un punto di vista teorico-

pratico con lezioni e sopralluoghiper permettere ai partecipanti diriferirsi costantemente alla pro-pria realtà lavorativa.

Obiettivo generale del Corso Il Corso, il cuo primo appunta-mento si è tenuto a Bari il 4 e 5marzo scorso, ha lo scopo di af-frontare i vari aspetti di un’im-portante problematica sanitaria,rivalutando la figura del biologoche ha un ruolo fondamentalenella valutazione del rischio, nel-le misure di controllo e preven-zione, nella stesura dei protocollidi decontaminazione e bonifica,oltre che nell’esecuzione delle

analisi ed interpretazione dei ri-sultati.

Obiettivi di apprendimentoAcquisizione di conoscenze teo-rico-pratiche in merito a:• Legionella: il problema di con-

taminazione e le caratteristi-che del microrganismo

• Panoramica della normativavigente

• Strumenti per l’autocontrollodel rischio legionellosi

• Principali strategie di preven-zione e metodi di bonifica

• Responsabilità dei gestori im-piantisti e dei manutentori

• Valutazione dei risultati: van-taggi e limiti di ogni approcciometodologico

• Gestione dell’emergenza

8

formazione Enpab

DIRETTORI DEL CORSO

Prof. Giorgio Gilli(Prof. Ordinario Dip. Sanità Pubblica – Università di Torino)

Prof.ssa Maria Teresa Montagna(Prof. Ordinario Dip. Scienze Biomediche e Oncologia Umana– Università di Bari “Aldo Moro”)

Dott.ssa Maria Luisa Ricci(Primo Ricercatore - Laboratorio Nazionale di Riferimento perle legionelle, Istituto Superiore di Sanità - Roma)

RELATORI

Prof. Giorgio Gilli(Ordinario Dip. Sanità Pubblica – Università di Torino)

Ing. Sergio La Mura(Professore a contratto Impianti Tecnici, Politecnico di Milano)Dott.ssa Maria Grazia Micieli(CDA Enpab)

Prof. Maria Teresa Montagna(Università di Bari “Aldo Moro”)

Dott.ssa Maria Luisa Ricci(Primo Ricercatore - Laboratorio Nazionale di Riferimento perle legionelle, Istituto Superiore di Sanità - Roma)

Dott.ssa Maria Scaturro(Ricercatore - Laboratorio Nazionale di Riferimento per le le-gionelle, Istituto Superiore di Sanità - Roma)

Dott. Massimo Tarditi(Università di Torino)

Dott. Enrico Veschetti(Ricercatore – Dipartimento Ambiente e connessa prevenzio-ne primaria, Reparto di Igiene delle acque interne - Istituto Su-periore di Sanità - Roma)

SEGRETERIA SCIENTIFICA

Dott.ssa Maria Grazia Micieli(CDA Enpab)

Dott. Massimo Sorrenti(CIG Enpab)

Page 11: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

9

In seguito ai bandi emanati dall’Enpab, sono partiti due tirocini pratici per biologi in ambito clinico

Il primo si terrà presso l’U.O. di Endo-crinologia dell’Ospedale “A. PERRI-NO”, S.S. 7 per Mesagne - Brindisi. Tale tirocinio si svilupperà in un perio-do non inferiore a tre mesi per un to-tale non inferiore a 150 ore, ed impe-gnerà un totale di 8 Biologi suddivisiin 4 gruppi da 2 componenti ciascuno.L’attività pratica riguarderà le se-guenti materie:

1) Prevenzione primaria, se-condaria e stile di vita incampo di nutrizione e ma-lattie endocrino-metaboli-che;

2) Raccolta dati e data mana-gement in materia di nutri-zione e malattie endocrino-metaboliche.

Tirocini pratici per biologi in ambito clinico

Il secondo, a seguito della convenzione stipulata con l’IstitutoNazionale dei Tumori Fondazione IRCCS si terrà nelle se-guenti sedi: • Milano • Perugia • CataniaL’attività pratica si svolgerà in un periodo di tempo pari a seimesi per un numero totale di 300 ore, ed occuperà quattro pra-ticanti per singola attività e per singola sede affidati a ciascunTutor (in numero di tre), così da poter assicurare eventualmen-te 24 praticanti suddivisi in due turni in un anno.La pratica professionale del praticante, in tal caso, avrà lo sco-po di fare acquisire allo stesso le competenze nelle seguentimaterie:

1) Nutrizione in campo oncologico;2) Studi epidemiologici con raccolta dati in materia di

Nutrizione Oncologica.In entrambi i casi l’attività pratica potrà completarsi con un lavorodi ricerca e di studio sull’attività svolta e sulle modalità organiz-zative e di intervento della struttura.Alla fine del periodo di attività pratica il praticante presenterà alTutor assegnato una relazione esplicativa dell’esperienza svolta.

formazione Enpab

Page 12: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

10

Siamo alla terza edizionedella Giornata Nazionaledel Biologo Nutrizionistain piazza. Nessuno di

noi poteva immaginare il succes-so dell’iniziativa e gli importantirisvolti professionali e sociali chepoteva avere nell’ambito dellanostra appartenenza all’Enpab. Nonostante le tante difficoltà

nell’organizzazione della «Gior-nata», così abbiamo imparato aidentificarla da subito, a ogniedizione è sempre stato un suc-cesso. Lo testimoniano le tanteinterviste rilasciate dalle personeche sono venute a chiedere unnostro parere sul loro stato nutri-zionale.Adesso stiamo lavorando alla

terza edizione ed è ancora unavolta entusiasmo, passione e fa-tica. Abbiamo già le date: 21 e22 maggio, nelle piazze di 18 ca-poluoghi d’Italia (manca la Valled’Aosta). I colleghi referenti so-no indicati nel box sotto e sonopronti a ricevere un vostro con-tatto di adesione al progetto“Nutrizionista in piazza”.

VALLE D’AOSTA e TORINO PARODI Patrizia [email protected]

LIGURIA GENOVA TORNATORE Pierangela [email protected]

LOMBARDIA MILANO PARPAGLIONI Giuliano [email protected]

TRENTINO ALTO ADIGE TRENTO BEZZECCHERI Anna [email protected]

BASILICATA POTENZA POCCHIARI Eleonora [email protected]

VENETO PADOVA MOLARI Alfiero [email protected]

FRIULI VENEZIA GIULIA TRIESTE PADOVAN-Dario [email protected]

EMILIA ROMAGNA BOLOGNA BONUCCI Francesco [email protected]

TOSCANA FIRENZE PAOLO Coli [email protected]

MARCHE ANCONA CROCI Sonia [email protected]

UMBRIA PERUGIA LABATE Piero [email protected]

LAZIO CAPURSO Serena [email protected]

MOLISE CAMPOBASSO MARCELLA VITI [email protected]

ABRUZZO L’AQUILA IANNUCCI Federico [email protected]

CAMPANIA NAPOLI ERCOLANO Salvatore [email protected]

PUGLIA BARI CANDELORO Antonella [email protected]

SICILIA PALERMO MICALIZZI Silvia [email protected]

CALABRIA CATANZARO TRECROCI Monica [email protected]

SARDEGNA CAGLIARI COSTANTINO MOTZO [email protected]

I Biologi in piazza per la terza edizione della Giornata Nazionale del Biologo NutrizionistaValentina Galiazzo

Biologa nutrizionistaConsigliere CIG Enpab

progetti Enpab

Page 13: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

11

progetti Enpab

Qual è l’importanza di questa Giornata? Partiamodai dati.Secondo il portale dell’epidemiologia per la sanitàpubblica, il numero di bambini obesi o in sovrap-peso, con meno di 5 anni di età, a livello globale èpassato da 31 milioni nel 1990 a 41 milioni nel2014, con un aumento della prevalenza dal 4,8%al 6,1%. Una crescita che trova in prima linea prin-cipalmente i bambini che vivono nei Paesi a basso-medio reddito e che mette sempre più in evidenzala necessità di azioni dedicate. La Commission onEnding Childhood Obesity (Echo) il 25 gennaioscorso ha pubblicato il proprio report conclusivo.Istituita nel 2014 dall’Organizzazione mondialedella sanità (Oms), la Commissione ha coinvoltooltre 100 Paesi membri con l’obiettivo di fornireraccomandazioni ai governi per prevenire lo svilup-po di obesità nelle giovani generazioni, ridurre il ri-schio di morbosità e mortalità a causa di malattienon trasmissibili, nonché diminuire gli effetti psi-cosociali negativi dell’obesità sia in infanzia che inetà adulta. Uno degli aspetti principali che emergo-no dal report Echo è la complessità e la multidi-mensionalità del tema, che sottolineano il poten-ziale limitato di singoli interventi rilevando il biso-gno di azioni intersettoriali comuni.La Commissione ha evidenziato l’influenza negati-va di un ambiente fortemente “obesogenico”, sem-pre più diffuso nella società moderna, legato ad

abitudini alimentari non corrette e alla diffusione dicomportamenti sedentari. In tal senso diventanooggetto di interesse la tipologia e la disponibilità dicibo e bevande, il marketing che li accompagna, leleggi fiscali che li riguardano. O anche l’organizza-zione urbanistica delle città moderne (che non fa-vorisce l’andare a piedi e la frequentazione di spazidi aggregazione e di moderata attività fisica) e ladiffusione di attività ludiche di tipo sedentario (vi-deogiochi, televisione, ecc).Le raccomandazioni Echo rivolte ai governi riassu-mono, in 6 punti principali, il lavoro svolto:

Promuovere l’assunzione di cibi sani: imple-mentare programmi globali che promuovano unasana alimentazione tra bambini e adolescenti, ridu-cendo l’assunzione di alimenti non salutari e be-vande zuccherate (attraverso, ad esempio, una tas-sazione efficace sulle bevande zuccherate e argi-nando il marketing di cibi non sani).Promuovere l’attività fisica: implementare pro-grammi che promuovano l’attività fisica e riducanoi comportamenti sedentari tra bambini e adole-scenti.

Page 14: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

12

progetti Enpab

Assistenza durante preconcepimento e gra-vidanza: sviluppare/integrare guide per la preven-zione delle malattie non trasmissibili con le attualiindicazioni su preconcepimento e cura prenatale(al fine di ridurre il rischio di obesità infantile, pre-venendo un peso alla nascita troppo basso o trop-po alto, prematurità e altre complicanze in gravi-danza).Attenzione precoce alla dieta e all’attività fi-sica infantili: fornire indicazioni e supporto perquanto riguarda una dieta sana, il sonno e l’attivitàfisica nella prima infanzia e promuovere sane abi-tudini affinché i bambini crescano con abitudinisalutari (promuovendo l’allattamento al seno; limi-tando il consumo di cibi ad alto contenuto di gras-si, zucchero e sale; assicurando la disponibilità dicibi sani e promuovendo l’attività fisica nei luoghifrequentati da bambini).

Salute, alimentazione e attività fisica per ibambini in età scolare: implementare program-mi completi che promuovano ambienti scolasticisani e l’alfabetizzazione di bambini e adolescentisui temi della salute, della nutrizione dell’attività fi-sica (attraverso la definizione di standard per i pa-sti scolastici, eliminando la vendita di alimenti ebevande non sani, includendo e rafforzando l’edu-cazione fisica e l’educazione alla salute e alla nutri-zione nel curriculum scolastico).Gestione dei servizi/weight management:sviluppare e sostenere i servizi per la presa in cari-co del bambino e dell’adolescente obeso, attraver-so l’implementazione di azioni multicomponentidirette alle famiglie.

In questa ottica si colloca la Giornata Nazionaledel biologo nutrizionista in piazza. Nata da un’ideadella Scuola di Ancel la duegiorni è stata valoriz-zata, nel corso delle passate edizioni, dall’interessedel Ministero della Salute, che ne ha dato il Patroci-nio, tramite l’acquisizione di una raccolta articolatadi dati sull’alimentazione nel nostro Paese. I datiraccolti dimostrano che anche l’Italia segue pur-troppo i trend internazionali nelle patologie da ali-mentazione scorretta, evidenziando un maggioresovrappeso per la popolazione maschile che sotto-stima il peso accertato. Al contrario, si evince cheil campione di sesso femminile, in tutte le fasce dietà, ha una percezione del peso generalmente piùelevata rispetto al dato reale. Questi e altri dati an-cora saranno a breve pubblicati sui quaderni di ag-giornamento Enpab.Il nostro obiettivo di prestare un servizio sociale diprevenzione primaria e di valorizzare e far conosce-re la figura del biologo nutrizionista si concretizze-rà ancora una volta il 21 e 22 maggio prossimi du-rante una Giornata da dedicare esclusivamente albenessere e ad un più appropriato stile di vita.

Page 15: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

La percezione della musicae le performances in que-sto campo fanno partedelle funzioni cognitive

umane e costituiscono un mo-dello eccellente per lo studio delcomportamento umano e dellefunzioni del cervello. La capacitàdi apprezzare la musica, infatti,non necessita di training partico-lari e così non sono necessaristudi specifici per riconosceresuoni dissonanti in tutti i tipi dimusica. Inoltre una reazione allamusica è presente anche in spe-cie non umane e questo ci facomprendere come tutto ciòpossa in qualche modo dipende-re dalla funzione del cervello,piuttosto che dalla cultura dellapopolazione.In gravidanza, già nelle prime fa-si dello sviluppo, si è potuto di-mostrare che i feti percepiscono isuoni e che gli stimoli musicaliin fase prenatale consentono poiil riconoscimento di alcune me-lodie dopo la nascita.

Ovviamente negli adulti la capa-cità di apprezzare la musica èmediata dagli aspetti culturali,ma per i bambini sembra esistereproprio una capacità innata cheviene poi modificata durante lavita dall’ambiente circostante.Queste capacità innate sono de-terminate geneticamente?Sappiamo, da diversi studi dineuroimaging e neurofisiologici,che ascoltare o suonare dellamusica stimola l’attività di alcu-ne aree del cervello mediante lamodificazione del flusso ematico

cerebrale e che studiare e suona-re uno strumento musicale rendealcune regioni cerebrali più gran-di rispetto alla misura iniziale an-che se ancora non se ne cono-scono i meccanismi biochimici.E’ stata riscontrata una differen-za nella capacità di percepire to-ni distorti tra coppie di gemellimonozigoti, tra i quali non esi-stevano differenze, e dizigoti chesi comportavano come comunifratelli. Le attitudini musicali va-riano tra individui ma sembranocomunque che si esprimano co-

me qualsiasi altra caratte-ristica genetica multifatto-riale, e cioè con rari indi-vidui molto capaci o mol-to poco capaci, e la mag-gior parte della popolazio-ne che invece ha attitudi-ni moderate.Le caratteristiche geneti-che multifattoriali sonoespresse sotto l’influenzadell’azione di numerosigeni e di numerosi fattori

Marina BaldiBiologa genetistaConsigliere CIG Enpab

La genetica delle attitudini musicali

13

ricerca

Page 16: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

14

ricerca

ambientali che interagiscono tradi loro, e proprio basandosi suquesta similitudine, il prof. K.Pulli, del dipartimento di Geneti-ca Medica, dell’Università di Hel-sinki ha pensato, con i suoi col-laboratori, di studiare 15 famigliefinlandesi (per un totale di 234individui) in cui erano presentimusicisti professionisti o indivi-dui comunque in grado di suo-nare strumenti o cantare ad uncerto livello di abilità. Tra i pro-fessionisti vi erano artisti chesuonavano il piano od il violino,tra i non professionisti vi eranoinvece individui che suonavanoil piano o che cantavano in uncoro. Queste persone sono statesottoposte ad alcuni tests attitu-dinali, da tempo utilizzati neiconservatori, in grado di eviden-ziare le abilità audiometrichestrutturali (Karma Music Test,KTM) e le capacità di discrimi-nare toni e tempo (SP e ST test).Gli individui testati hanno mo-strato caratteristiche simili che siereditavano nella famiglia, so-prattutto per quanto riguarda lacapacità di sentire toni diversi, eil dott. Pulli è riuscito ad identifi-care alcuni geni le cui variantisono associate in modo statisti-camente significativo alla predi-sposizione musicale, localizzatiin 4q22, 8q13 e 18q (quest’ulti-

mo locus già conosciuto comeassociato alla dislessia).Questo studio, unico nel suo ge-nere, sarà sicuramente molto uti-le per capire i meccanismi di fun-zionamento del cervello umano,che a tutt’oggi sono ancora lar-gamente sconosciuti.La stessa Università ha inoltreprodotto più di recente un altrostudio, di natura più tecnica,con il quale è stato dimostratol’effetto benefico dell’ascoltaremusica classica, ed in particolareun concerto per violino di Mo-zart. Ad un gruppo di 50 volon-tari, scelti tra esperti e/o appas-sionati di quel genere musicaleed un gruppo di non esperti, èstato chiesto di ascoltare il branodella durata di 20 minuti circa.Prima e dopo l’ascolto è stato ef-fettuato un prelievo ematico aivolontari per dosare le proteineprodotte da alcuni geni noti.I risultati sono stati sorprendentied hanno dimostrato che ascol-tare la musica aumenta l’attività

di espressione di alcuni geni, co-nosciuti per essere coinvoltinell’apprendimento, memoria enella produzione di dopamina,che è l’ormone del piacere. Inparticolare, uno dei geni più atti-vi e reattivi all’ascolto della mu-sica si è rivelato quello che codi-fica per l’alfa-sinucleina, gene giànoto in zoologia perché ritenutocorrelato con la capacità di ap-prendimento delle melodie negliuccelli, che viene espresso, nel-l’uomo, in una regione del cer-vello dove si troverebbe localiz-zata l’attitudine alla musica ecoinvolto nella genesi del morbodi Parkinson. L’ascolto della mu-sica, inoltre, ridurrebbe l’attivitàe l’espressione di quei geni asso-ciati alle malattie neurodegenera-tive nel gruppo di volontari giàesperti e conoscitori della musi-ca, consentendo una sorta diprotezione dell’attività cerebralein quelle persone che hanno unorecchio con maggiore familiari-tà con la melodia.

Bibliografia1) Pulli K. Et al: Genome-wide linka-

ge scan for loci of musical aptitu-de in Finnish families: evidencefor a major locus at 4q22. J Med

Genet. 2008 Jul; 45(7): 451–456.2) Daniel A. A. Et al: Inter-subject

synchronization of brain respon-ses during natural music liste-ning. Eur J Neurosci. 2013 May ;

37(9): 1458–1469.3) Gold B.P. et al: Pleasurable music

affects reinforcement learning ac-cording to the listener. Front Psy-chol. 2013; 4: 541.

Page 17: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

Paola TassonePhD in Evoluzione Biologica e BiochimicaBiologa - Consulente scientifica presso società private ed enti statali

“L’universo è fatto di storie, non di atomi.” Muriel Rukeyser

Spazio, ultima frontiera dove anche i biologi forniscono

un grande contributo

Quando si pensa allo Spazio, si pensasempre a qualcosa di lontano, di irrag-giungibile, di fantascientifico, ma inrealtà offre moltissimi impieghi di lavo-

ro dal biologo al medico, all’ingegnere al fisico, dalmatematico all’informatico ecc., che insieme ope-rano, ognuno per le proprie competenze, per ren-dere possibile in tutta sicurezza esperimenti, viaggispaziali brevi o lunghe soste nello Spazio. Per molti, questo tipo di attività rientra nella cosid-detta “Biologia-spaziale” o “Astro-biologia” discipli-na che si occupa di studiare la fisiologia umana, losviluppo di molti organismi, microorganismi epiante in orbita, con una opportunità “unica di stu-dio”: un ambiente privo di gravità. Ed è in questo affascinate ambito che è iniziata lamia attività professionale, in cui ho cercato di trasla-re tutte le mie conoscenze in un campo nuovo, af-fascinante ed eterogeneo. Entro a lavorare nel grup-po del Prof. Fernando Migliaccio, ricercatore presso

il Dipartimento di Biologia Agro Ambientale e Fore-stale del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche),esperto biologo molecolare delle piante giunto inItalia dopo circa 10 anni di attività scientifica svoltapresso Yale University New Haven (Connecticut,USA), a cui va un mio particolare ricordo e gratitu-dine (venuto a mancare qualche anno fa) ed inizia-mo così lo studio dell’effetto dell’ambiente spazialesulla senescenza delle piante e ruolo dell’auxina nel-la microgravità simulata. L’auxina è un fitormoneche controlla differenti processi morfogenetici chevanno dalla fioritura alla senescenza, al metaboli-smo delle piante; inoltre interagisce con differentirecettori inducendo specifiche risposte fisiologiche.Infine viene ipotizzato che abbia un ruolo centralenelle risposte legate al tropismo, ovvero la capacitàdella pianta di percepire i cambiamenti dell’ambien-te circostante e di rispondere a tali stimoli con ri-sposte e movimenti ben precisi (Migliaccio F & Pi-conese S. 2001; Migliaccio et al. 2009).

15

ricerca

Page 18: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

16

ricerca

Infatti, le piante presentano una elaborata perce-zione della gravità (gravitropismo o geotropismo),e rispondono a questo stimolo segnalando alla ra-dice la corretta direzione di crescita, seguendo latraiettoria del vettore gravitazionale terrestre (Mi-gliaccio et al. 2013). Questo studio rientrava all’interno di uno dei piùgrandi progetti scientifici finanziati dall’ASI (Agen-zia Spaziale Italiana) dall’acronimo MoMa (FromMolecules to Man), sviluppato per il grande desi-derio di unificare le linee di ricerca dell’area “Medi-cine & Biotechnology” e collegare i molteplici inte-ressi scientifici in ambito spaziale e non, di tantigruppi di ricerca, per avere altresì una ricaduta so-ciale delle scoperte ottenute (Ambesi Impiomabatoet al 2006). Questo grande progetto ha visto ilcoinvolgimento di 57 Istituti di ricerca (Università,CNR, ISS, IRCCS, ASL) e 10 Industrie per un totaledi 538 ricercatori. Le finalità si inquadravano dalmiglioramento delle conoscenze scientifiche delprocesso di invecchiamento nello Spazio cosi co-me sulla Terra, alla definizione e la messa a puntodi contromisure adeguate contro gli effetti dellecondizioni estreme presentate dall’ambiente spa-ziale. Quindi, tutti riuniti nel “The MoMa projectfor the long-term survival of people in space and

on Earth” per chiarire, a livello cellulare e molecola-re, le principali alterazioni immunitarie, geneti-che/metaboliche degli organismi esposti all’am-biente spaziale (microgravità e radiazioni). Infinepotenziare e sviluppare applicazioni biotecnologi-che per arrivare a contromisure utili all’esplorazionee alla colonizzazione umana del Sistema Solare. Il conseguimento dei vari risultati della sperimenta-zione ha permesso lo sviluppo di strategie preven-tive, diagnostiche e terapeutiche. La ricaduta socia-le ottenuta, finanziando un programma di ricercacosì vasto, è stata acquisire più conoscenze per tu-telare l’uomo nello Spazio, ma ha anche permessoil miglioramento della qualità della vita sulla Terra. Tuttavia, coltivare ad esempio piante nello Spazionasce dall’esigenza di ottenere interessanti spuntidi riflessione in ambito della biologia vegetale enon solo. Le piante, avranno il compito di fornirealle future missioni un grande sostegno agli astro-nauti durante ad esempio le lunghe permanenzesulle stazioni spaziali orbitanti, come sulla Interna-tional Space Station (ISS, figura 1).Le piante saranno le risorse per sostenere la vitanell’ambiente spaziale, forniranno cibo, ossigeno,zuccheri primari, grassi, proteine, carboidrati com-plessi e vitamine.

Figura 1. Stazione Spaziale Internazione (ISS).

Page 19: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

17

ricerca

Oltre a ciò stabiliranno i ritmi circadiani negli astro-nauti, favorendo il ciclo sonno veglia e saranno an-che un sostegno psicologico importante. Tanti sono i limiti che, durante questa importanteesperienza ho incontrato, il biologo in ambito spa-ziale deve tener conto di un numero molto alto divariabili, dalla difficile crescita di una pianta nelloSpazio, a causa appunto della microgravità, alle ra-diazioni cosmiche, alla bassa pressione atmosferica,all’elevata CO2 ed all’elevate escursioni termiche.Ma grazie alla collaborazione congiunta di un nu-mero molto alto di professionisti e i grandi passiavanti realizzati in questi ultimi decenni a livello tec-nologico si è riuscito a mettere a punto sia hardwareche contenitori speciali per garantire la crescita delmateriale biologico nello Spazio e per poter così ef-fettuare esperimenti in orbita (Brinckmann, 2005).

Progettare esperimenti di volo spaziale è alquantoricco di sfide, va innanzitutto considerato lo spaziolimitato, l’accesso limitato, i fattori di stress, lamancanza di convezione che creano non poche dif-ficoltà operative. Le attività sperimentali in volo so-no condotte su piattaforme orbitanti, in cui l’uomoha previsto specifici laboratori spaziali (Skylab, Spa-celab), vettori orbitanti (Biosatelliti automatizzati,Shuttle) e le stazioni spaziali orbitanti (MIR, ISS) inquest’ultimo caso gli esperimenti sono gestiti in or-bita dagli astronauti che vengono opportunamenteformati dai biologi. Ma l’alto costo degli esperimentia bordo di queste facilites spaziali ed il limitato nu-mero di esperimenti realizzabili in realtà non con-sentono ai ricercatori, che operano in tale campo, didare continuità nel tempo a questo tipo di studi.Perciò, si è reso necessario individuare a terra dei si-stemi di simulazione che consentano sia di prepara-re meglio gli esperimenti da effettuare nello Spazio,sia di individuare nuovi modelli cellulari o molecola-ri sensibili alle alterate condizioni gravitazionali perstudiarne gli effetti (Herranz et al. 2015).Il nostro gruppo ha ideato diversi esperimenti di si-mulazione in assenza di gravità ed esposizioni abasse dosi di radiazioni.Per poter iniziare a seguirei miei esperimenti e utilizzare le varie facilites hoiniziato a viaggiare e a ritrovarmi a lavorare sia confamosi laboratori di biologia spaziale italiani chestranieri, dal gruppo di fisiologi del Dipartimento diScienze Biomediche della Facoltà di Biologia del-

Figura 2 Schema della relazione ciclica tra le interazioni pianta-animale. (Ferl et al. 2002).

Figura 3. (A) Plantule di Arabidopsis ecotipo Wassilewskija germinate in capsule Petri inclinate a 60° rispetto allaverticale. (B) Particolare della crescita di radice primaria, notare lo “slanted” rispetto alla verticale e la presenza dicoiling “clockwise movement”(Migliaccio et al 2013).

Page 20: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

Figura 4. Sistema sperimentale utilizzato per l’esposizione delle piante di Arabidopsis ai neutroni. La distanza tra ilNeutron Generator di Frascati (NGF)e le piante da trattare è stato calcolato per avere tre diverse dosi assorbite (~30,50, 76 mGy). Le piante sono state irradiate per ~3 ore al buio, alla temperatura di 23°C, alla umidità relativa del60%. Le piante usate come controllo sono alloggiate in una stanza separata, completamente protetta da radiazioni,tenute alle stesse condizioni sperimentali dei campioni irradiati. FNG è alloggiato all’interno di un grande bunker(11.5 x 12 x 9 m) e il bersaglio da bombardare è posto a circa 4 m di distanza dalle pareti, pavimento e soffitto.(Fortunati et al. 2010)

18

ricerca

l’Università di Sassari, guidato dal professor Proto Pippia, algruppo del Prof. Egli Marcel del Aerospace Biomedical Science &Technology, Space Biology Group del Politecnico Federale di Zu-rigo (ETH), al gruppo dell’Unità di Radiobiologia della Prof.ssaSarah Baatout e della Prof.ssa Hildegarde Vandenhove, Directorof Environment, Health and Safety del Belgian Nuclear ResearchCentre (SCK-CEN). Altri trattamenti sono stati realizzati presso ilaboratori dell’Agenzia Nazionale per le Nuove tecnologie, l’Ener-gia e l’Ambiente (ENEA) di Frascati, utillizando il Neutron Gene-rator di Frascati (FNG) (Fortunati et al 2010, figura 4 e 5). Insieme a queste equipe abbiamo realizzato esperimenti per stu-diare gli effetti delle singole fonti di stress di tipo spaziale, attra-verso simulazione in laboratorio, così da verificare l’effetto suimeccanismi di risposta operati dalle piante studiandone la germi-nazione, la crescita, lo sviluppo delle radici di differenti mutantidi Arabidopsis thaliana, presa come pianta modello (figura 3). Gli esperimenti sono stati condotti sia in condizioni normali chein assenza di gravità, condizione resa possibile per l’utilizzo diun clinostato tridimensionale, la random position machine(RPM, figura 6, 7). Questo strumento realizza movimenti rota-zionali casuali, così da annullare il vettore gravità e la variazionecasuale della posizione del campione nelle tre dimensioni dellospazio, permette di ottenere una condizione di microgravità si-mulata, dell’ordine di 10-3g. La validità del clinostato tridimensio-nale è stata valutata confrontando i risultati ottenuti in microgra-vità reale (shuttle e razzi sonda) su linfociti umani (Schwarzen-berg et al 1998).

Figura 5. Effetto tardivo dei neutroni supiante dopo 4 settimane di recupero. Lepiante wilde-type ecotipo Colombia sonostate trasferite in camera di crescita, in-sieme ai controlli, per 4 settimane dalbombardamento con 50 mGy di neutroni.Le immagini fotografiche evidenzianol’entità del danno provocato dai neutronianche dopo un lungo periodo di recupe-ro, mostrano la rosetta esposta a neutronia basse dosi perde precocemente le foglie.NT = piante non trattate; 50 = 50 mGy dineutroni. (Fortunati et al. 2010)

Page 21: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

19

ricerca

I parametri finora analizzati mediante esperimentiin vitro sui T linfociti umani dimostrano che laRPM è un valido strumento per simulare la micro-gravità, che si aggira intorno a 10-3-10-2g. Infine, siamo andati ad indagare gli effetti non solodella microgravità ma l’esposizione a neutroni sullenostre piante modello, in quanto l’assenza di cari-ca rende i neutroni non solo difficili da rilevare, maanche da controllare e misurare (Gustafson, 2006,Sihver et al. 2015). Alcune stime a bordo della Sta-zione Spaziale Internazionale (ISS) indicano chequando ci si trova in orbita con una inclinazione di51.6° e un’altitudine di ca 450 km, il contributo

dei neutroni va dal 30 al 60% della dose totaleequivalente per astronauta (Badhwar et al. 2001). Pertanto abbiamo indagato cosa succedeva a livel-lo genetico, quali fossero i comportamenti dopo ta-li trattamenti su particolari mutanti legati al tra-sporto dell’auxina, definiti mutanti agravitropici(Piconese et al. 2003, Fortunati et al. 2008), in cuila radice perde la capacità di risentire la forza digravità, andandone a studiare le alterazioni a livellotrascrizionale, proteico, studiando l’alterazione deigeni legati alla senescenza, al trasporto dell’auxina,al citoscheletro, stress ossidativo e alla produzionedi molecole antiossidanti (Fortunati et al. 2010).

Figura 6. Sistema sperimentale utilizzato per simulare la microgravità su piante di Arabidopsis. Le piante sono statetrattate per 3, 6, e 24 ore. La rotazione dei telai per questo esperimento varia ogni 60° s-1. Le piante usate comecontrollo sono mantenute ad 1 g. a sinistra - schema esemplificativo della Random Positioning Machine (RPM). Adestra - fotografia dell’apparato RPM utilizzato per gli esperimenti di questo lavoro.

Figura 7. Radici primarie di Arabidopsis thaliana ecotipo wilde type Wassilewskija (WT-Ws). Le plantule, cresciuteinclinando la piastre di 60°, producono delle onde (waves) e uno slanting (andamento obliquo rispetto all’asse ver-ticale) di tipo destrorso della radice in direzione del vettore gravità. rispetto alla verticale (1g) –sinistra; le radiciprimarie posizionate sulla RPM perdono la capacità di fare onde realizzando larghi loops. (Migliaccio et al 2013

Page 22: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

20

ricerca

Davvero una grande esperienza,per l’originalità dello studio, chemi ha permesso non solo di mi-gliorare le competenze da biolo-go molecolare, ma anche di con-frontarmi e conoscere molti col-leghi e le realtà di altri laboratoriitaliani e stranieri. I meeting, loscrivere i report, gli articoli, mihanno permesso di avere una vi-sione di insieme delle disciplineche si armonizzavano per discu-tere e massimizzare i risultati.Questa opportunità di lavoro miha reso una biologa più consa-pevole delle competenze scienti-fiche e mi ha aiutato ad acquisiresoprattutto una visione manage-riale del nostro lavoro.

Bibliografia

http://www.asi.it/it/attivita/medicina-e-biotecnologie/applicazioni-biotecnolo-giche-moma

1) Ambesi Impiombato FS, Curcio F,Meli A, Zambito AM. 2006. Freshnew air in space? ‘MoMa’ on theA.S.I. launch pad. Orig Life EvolBiosph. Dec;36(5-6):577-85.

2) Badhwar GD, Keith JE & CleghornTF. 2001. Neutron measurementsonboard the space shuttle. Radia-tions Measurements, 33: 235.

3) Brinckmann E. 2005. ESA hardwarefor plant research on the Internatio-nal Space Station. Advances in Spa-ce Research, 36: 1162-1166.

4) Ferl R, Wheeler R, Levine HG &Paul AL 2002. Plants in space.Cuurrent Opinion in Plant Biology,5: 258-263.

5) Fortunati A, Piconese S, Tassone P,Ferrari S, Migliaccio F. 2008. Rha1,a new mutant of Arabidopsis di-sturbed in root slanting, gravitro-pism and auxin physiology. PlantSignal Behav. Nov;3(11):989-90.

6) Fortunati A, Tassone P, DamassoM, Migliaccio F. 2010. Neutron irra-diation affects the expression of ge-nes involved in the response to au-xin, senescence and oxidative stressin Arabidopsis. Plant Signal Behav.Aug;5(8):959-67.

7) Gustafson SJ & Sigal IM 2006. Ma-thematical concepts of quantummechanics eds Springer.

8) Migliaccio F, Fortunati A, TassoneP. 2009. Arabidopsis root growthmovements and their symmetry:progress and problems arising fromrecent work. Plant Signal Behav.Mar;4(3):183-90.

9) Migliaccio F & Piconese S. 2001.Spiralizations and tropisms in Ara-bidopsis roots. Trends in PlantScience, 6: 561-565.

10) Migliaccio F, Tassone P, FortunatiA. 2013. Circumnutation as an au-tonomous root movement inplants. Am J Bot. Jan;100(1):4-13.

11) Piconese S, Tronelli G, Pippia P, Mi-gliaccio F. 2003. Chiral and non-chiral nutations in Arabidopsis ro-ots grown on the random positio-ning machine. J Exp Bot.Aug;54(389):1909-18.

12) Schwarzenberg M, Pippia P, MeloniMA, Cossu G, Cogoli-Greuter M,Cogoli A. 1998. Microgravity simu-lations with human lymphocytes inthe free fall machine and in the ran-dom positioning machine. J GravitPhysiol. Jul;5(1):P23-6.

13) Sihver L, Ploc O, Puchalska M, Am-brožová I, Kubančák J, Kyselová D,Shurshakov V. 2015. Radiation en-vironment at aviation altitudes andin space. Radiat Prot Dosimetry.Jun;164(4):477-83

14) Herranz R, Valbuena MA, ManzanoA, Kamal KY, Medina FJ. 2015.Useof microgravity simulators for plantbiological studies. Methods MolBiol.;1309:239-54.

“L’uomo in futuro colonizzerà i pianeti più vicini alla Terra!”La ricerca spaziale ci spinge a realizzare tecnologiche sempre più sofistica-te, che poi trovano applicazioni nella nostra vita quotidiana ben oltre gliscopi per i quali erano state previste. Queste scoperte arriveranno diretta-mente sulla Terra, speriamo in un futuro non troppo lontano per compren-dere i meccanismi di segnalazione al fine di controllare le malattie dei ve-getali permettendoci di ottenere coltivazioni più resistenti ed offrire più ri-sorse nutrizionali con attività nutraceutica, garantendone le caratteristicheantiossidanti e anti-aging.

Page 23: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

21

ricerca

Rolando BologninoBiologo nutrizionista - [email protected]

La curcuma fu definita dalla medicina ayur-vedica la regina delle spezie: aiuta a ripulireil fegato, rafforza il sistema immunitario,purifica il sangue, promuove una buona di-

gestione e viene usata per trattare una grande va-rietà di disturbi come antiossidante, antinfiamma-torio e antitumorale. Da oltre 2 millenni i monacibuddisti la impiegano come spezia, ma anche co-me colorante, cosmetico o rimedio medico natura-le, cosicché la medicina ayurvedica la contemplatra le piante curative.La Curcuma longa (curcuma per antonomasiao zafferano delle indie o più raramente turmerico)è una pianta perenne alta circa un metro, rizoma-tosa della famiglia delle Zingiberacee, originariadell’Asia sud-orientale e largamente impiegata co-me spezia soprattutto nella cucina indiana, medio-orientale, tailandese e di altre aree dell’Asia. La ra-dice ed il rizoma (parte del fusto sotterraneo, gros-so rizoma cilindrico, ramificato, di colore giallo oarancione) della pianta Curcuma longavengono schiacciati e polverizzati. La polvere otte-nuta è usata in tutto il mondo come ingredienteprincipale del curry, e contiene circa il 2-5% di Cur-cumina.

La curcumina è il principale componente biologica-mente attivo della curcuma. Responsabile sia delcolore che delle sue proprietà. L’estrazione del prin-cipio attivo, la curcumina, permette di ottenere deirisultati impossibili anche assumendo altissimiquantitativi di curcuma in polvere.

La curcumina:dati sperimentali su pazientidiabetici obesi/sovrappeso

Page 24: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

La curcumina viene estratta ed utilizzata per le sueinnumerevoli proprietà tra cui le principali sono:anticancerogene, antinfiammatorie, antinfettive eantiossidanti . Negli ultimi anni è in aumento l’in-teresse per il potenziale della curcuminacome agente neuroprotettivo nella cura della malat-tia di Alzheimer.

Azione antiossidanteOstacola l’attività dei radicali liberi contrastandonegli effetti negativi non solo sulla pelle (invecchia-mento cutaneo) ma anche su fegato, stomaco edintestino. Come rimedio per le malattie della pelle(in impacco) agisce su eczemi, scabbia, acne, orti-caria, micosi  e non è solo usata come cosmeticocurativo, come seboregolatore e lenitivo, ma graziealle sue proprietà antibatteriche, antistaminiche,depurative e antiossidanti agisce beneficamenteanche nelle depurazioni globali dell’organismo.

Rafforza il sistema immunitarioLa curcumina attiva un gene fondamentale del si-stema immunitario, aiutando, così, a prevenire leinfezioni. Il gene in questione codifica per la pro-teina CAMP (cathelicidin antimicrobial peptide),l’unica molecola prodotta dall’organismo umano ingrado di uccidere un’ampia gamma di batteri, arri-vando a proteggere dalla tubercolosi e dalla settice-mia. La curcumina ne aumenta l’espressione e, allostesso tempo, esercita attività antinfiammatorie eantiossidanti, tanto che secondo gli autori dellostudio consumarla regolarmente potrebbe aumen-tare le difese contro le infezioni gastriche e dell’in-testino.

Protegge il cuoreIl consumo regolare di curcuma aiuta a ridurre ilcolesterolo cattivo e la pressione alta. Aumenta lacircolazione sanguigna e previene la coagulazionedel sangue, impedendo così l’infarto. In uno studio del 2011 sono stati esaminati 121pazienti che avevano subito un intervento chirurgi-co di bypass di emergenza tra il 2009 e il 2011. 

A tutti sono state somministrate pillole da ungrammo quattro volte al giorno, tre giorni primadella chirurgia e cinque giorni dopo. Il gruppo curcumina ha avuto un 65% di riduzionedel  rischio di attacchi  post-operatori  al cuore.Tale gruppo ha anche mostrato livelli significativa-mente più bassi di infiammazione e dei marcatoridello stress ossidativo nel sangue. I risultati sonostati pubblicati nel Journal of Cardiology.L’infiammazione è la causa principale delle malattiedel cuore, non il  colesterolo o il grasso.Questa teoria è stata determinata visualizzandole pareti interne delle arterie infiammate.L’infiammazione crea quindi aterosclerosi (placchedelle arterie).

Efficace nella lotta contro il cancroInfiammazione e cancro sono strettamente collega-ti. Il tumore crea attorno a sé una risposta infiam-matoria così come l’infiammazione prepara il terre-no su cui può svilupparsi il tumore. Lo studio del-l’infiammazione e quello della cancerogenesi sonosempre andati in parallelo individuando alterazionie modificazioni sia a livello cellulare sia nel DNA. Iprimi studi risalgono agli anni ’70 ad opera soprat-tutto del prof. Bharat Aggarwal. Egli ricordandoche la medicina ayurvedica utilizza la curcuma co-me un valido rimedio antinfiammatorio la mise acontatto con le colture cellulari e rilevò come l’atti-

22

ricerca

Page 25: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

23

ricerca

vità di TNF e di NF-kB (Nuclear Factor k chaintranscription in B cells è un fattore di trascrizioneche svolge un ruolo primario nella regolazione del-la risposta immunitaria, nell’infiammazione, nelcancro, nella proliferazione cellulare e nell’apopto-si) venissero prontamente bloccate. La curcuminasi lega all’enzima IKK (inibitore della chinasi kappaB), e blocca l’attivazione del fattore di trascrizionenucleare kappa B (NFκB), che promuove la crescitadel tumore.

Infiammazione e obesitàL’obesità è oramai considerata da molti anni unamalattia infiammatoria, così come le patologie me-taboliche ad essa associate (diabete mellito tipo 2e sindrome metabolica) sono caratterizzate da unarisposta infiammatoria cronica di basso grado ca-ratterizzata da una alterata produzione di citochi-ne, aumento delle proteine della fase acuta ed au-mento della proteina c-reattiva (PCR). L’alterataproduzione di citochine provoca uno stato infiam-matorio cronico, caratteristico del soggetto obeso,sostenuto a distanza dal tessuto adiposo.1. Si verifica un’infiltrazione di nel tessuto adiposo

che è direttamente proporzionale al grado diobesità.

2. Il tessuto adiposo produce numerose citochinecoinvolte nelle vie dell’infiammazione (TNFα.MCP-1, IL6, leptina, resistina, adiponectina,etc). Alcune di queste citochine sono prodottedagli adipociti mentre altre sono prodotte dallecellule infiammatorie che infiltrano il tessuto.

3. Si osserva un aumento della PCR, che è diretta-mente proporzionale all’eccesso di tessuto adi-poso.

In particolare il TNFα e le interleuchine (IL-1 e IL-6)sono noti mediatori della risposta infiammatoria.Determinano cambiamenti metabolici, come iperli-pidemia e aumento della gluconeogenesi, destinatia rifornire il sistema immunitario dei necessari sup-porti energetici. L’espressione del TNFα è aumen-tata nel tessuto adiposo degli obesi. Esso riduce lasensibilità all’insulina in modo indiretto, stimolan-

do la produzione degli ormoni dello stress. L’Il-6 edil TNF-α sono le citochine ad azione pro-infiam-matoria meglio caratterizzate, i cui livelli risultanoaumentati sia nel siero che nel tessuto adiposobianco degli obesi. L’aumento dell’IL-6 è correlatoall’aumento delle proteine di fase acuta osservatenei soggetti obesi che rappresentano un markerdell’aumentato rischio cardiovascolare.Le proprietà sopraelencate sono state la base dipartenza per uno studio che si proponeva di misu-rare i benefici apportati dalla curcumina alla dietain riferimento ai parametri di: Glicemia, Hb1ac %, Colesterolo Tot, LDL, HDL, Tri-gliceridi, PCR, Tnf-α, Il-6 rispetto al solo tratta-mento della dieta in pazienti affetti da diabete mel-lito di tipo 2 e in situazione di sovrappeso/obesità(BMI > 28).Da gennaio a marzo 2014 (in collaborazione con icentri Artemisia di Roma) è iniziato il reclutamentodi 200 pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2 ein condizione di obesità / sovrappeso (BMI >28).Sono stati definiti i seguenti parametri di accetta-zione/esclusione:• Età compresa tra 45 e 65 anni• Glicemia a digiuno > 126 mg/dl a dig. o

glic.>200mg/dl dopo 2h con 75 gr di glucosioanidro disciolto in acqua (esclusi pz con alterataglicemia a digiuno 110-126 mg/dl)

• Trattamento iperglicemia: non insulina, accettatisolo biguanidi o inibitori dell’α-glucosidasi

• Trattamento ipercolesterolemia: accettata dosestandard di statine (atorvastatina 10 mg, simva-statina 20 mg), si all’uso di fibrati

• Diario alimentare con invio settimanale• Controlli nutrizionali settimanaliSono stati effettuati controlli ematochimici trime-strali presso i centri Artemisia di Roma.In ogni controllo sono stati rilevati i valori a digiu-no di: Glicemia, Hb1ac %, Colesterolo Totale, LDL,HDL, Trigliceridi, PCR, Tnf-α, Il-6.Ad aprile 2014 ha avuto inizio lo studio, che siconcluderà ad aprile 2016, con le seguenti caratte-ristiche:

Page 26: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

24

ricerca

• Sperimentale: stabiliti i criteri di esclusione si va-luta l’effetto della curcuma in aggiunta al tratta-mento nutrizionale vs solo trattamento nutrizio-nale

• Controllato: scelta di 2 gruppi omogenei• Randomizzato: i pazienti sceglievano una busta

che conteneva l’indicazione 1 oppure 2 (1=cur-cuma; 2 =no curcuma)

• Doppio cieco: I biologi nutrizionisti che hannoelaborato il trattamento nutrizionale non sapeva-no se la persona appartenesse al gruppo 1 o 2

Il Trattamento Nutrizionale era così formulato:• Dieta con restrizione calorica (1600-2000 kcal/die),

glucidica (scelta basso i.g., basso c.g. e cibi inte-grali) e lipidica (solo olio e.v.o. e di lino)

• Distribuzione nutrienti : 50-55% carb, 15-20%prot.; 25-30% lip (LARN)Caratteristiche dell’ alimentazione: - carboidrati semplici e complessi solo integrali (far-

ro, kamut, grano saraceno), 1 volta al giorno;- proteine vegetali alternative (soia, seitan, tofu,

muscolo di grano, mopur, lupini) 5 volte a set-timana; legumi 2 volte/settimana;

- carne bianca (preferibilmente agnello o coni-glio) 1 volta /settimana;

- pesce azzurro 3 volte /settimana;

- formaggi light 1 volta /settimana; - latte di soia o avena (escluso vaccino) 1 volta

al giorno; - yogurt riso o soia 1 volta al giorno; - frutta 2 volte al giorno.

• Dopo 2 mesi dall’inizio della dieta: pizza 1 voltaa settimana in ristoranti per celiaci senza mozza-rella vaccina né affettati o insaccati

• Dolci 1 volta ogni 15 giorni solo in pasticcerievegane

I pazienti del gruppo “1=curcuma si” hanno as-sunto 4 capsule di curcumina da 0,3 mg di curcu-mina titolata al 95% per un totale di 1,2 gr per 4volte al giorno per un totale di 4,8 gr di curcuminaal giorno per l’intera durata del trattamento.La curcumina è stata addizionata con piperina (ar-ricchisce l’azione della curcumina di circa 1000volte) per un contenuto pari al 5% di curcumina inpreparazione galenica. Il gruppo di controllo(2=curcuma no) non ha assunto nulla.Al primo anno di sperimentazione, nell’aprile 2015

i pazienti totali erano 67 totali: • 34 hanno seguito la terapia nutrizionale con l’ag-

giunta di curcuma;• 33 hanno seguito la terapia nutrizionale senza

l’aggiunta di curcuma.

Page 27: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

25

I risultati ottenuti nel primo anno sono stati as-solutamente incoraggianti nell’uso della curcu-mina in abbinamento con una dieta varia edequilibrata. Si riporta la tabella di comparazione con i dati alprimo anno dove i principali miglioramenti si evi-denziano su PCR, HB1ac e IL-6.

Questi dati verranno definitivamente confermatie pubblicati alla fine dei 2 anni di sperimenta-zione (1 aprile 2016), ma i dati raccolti finoraindicano la curcumina come un alleato della sa-lute che non dovrebbe mai mancare nella vitaquotidiana.

Bibliografia1) Aggarwal BB, Kumar A, Bharti AC. Anticancer po-

tential of curcumin: preclinical and clinical stu-dies. Anticancer Res 2003;23:363–98.

2) Jagetia GC, Aggarwal BB. ‘‘Spicing up’’ of the im-mune system by curcumin. J Clin Immunol2007;27:19–35.

3) Aggarwal BB, Sundaram C, Malani N, Ichikawa H.Curcumin: the Indian solid gold. Adv Exp MedBiol 2007;595:1–75. 4) Shishodia S, ChaturvediMM, Aggarwal BB. Role of curcumin in cancertherapy. Curr Problems Cancer 2007;31:243–305.

5) Shishodia S, Sethi G, Aggarwal BB. Curcumin:getting back to the roots. Ann NY Acad Sci2005;1056:206–17.

6) Goel A, Kunnumakkara AB, Aggarwal BB. Curcu-min as ‘‘Curecumin’’: from kitchen to clinic. Bio-chem Pharmacol 2008;75:787–809.

7) Anand P, Kunnumakkara AB, Newman RA, Aggar-wal BB. Bioavailability of curcumin: problems andpromises. Mol Pharm 2007;4:807–18.

8) Aggarwal BB, Harikumar KB. Potential therapeuticeffects of curcumin, the anti-inflammatory agent,against neurodegenerative, cardiovascular, pulmo-nary, metabolic, autoimmune and neoplastic di-seases. Int J Biochem Cell Biol 2008.

9) Kunnumakkara AB, Anand P, Aggarwal BB. Cur-cumin inhibits proliferation, invasion, angiogene-sis and metastasis of different cancers through in-teraction with multiple cell signaling proteins.Cancer Lett 2008.

10) Kunnumakkara AB, Diagaradjane P, Guha S, Deo-rukhkar A, Shentu S, Aggarwal BB, et al. Curcu-min sensitizes human colorectal cancer xenograftsin nude mice to gamma-radiation by targeting nu-clear factor-kappaBregulated gene products. ClinCancer Res 2008;14: 2128–36.

11) Anand P, Sundaram C, Jhurani S, KunnumakkaraAB, Aggarwal BB. Curcumin and cancer: an ‘‘old-age’’ disease with an ‘‘age-old’’ solution. CancerLett 2008;267:133–64.

12) Goel A, Jhurani S, Aggarwal BB. Multi-targetedtherapy by curcumin: how spicy is it? Mol NutrFood Res 2008.

13) Calle EE, Rodriguez C, Walker-Thurmond K, ThunMJ 2003 Overweight, obesity, and mortality fromcancer in a prospectively studied cohort of U.S.adults. N Engl J Med 348:1625–1638.

14) Kannel WB, Cupples LA, Ramaswami R, Stokes3rd J, Kreger BE, Higgins M 1991 Regional obesityand risk of cardiovascular disease: the FraminghamStudy. J Clin Epidemiol 44:183–190

15) Kenchaiah S, Evans JC, Levy D, Wilson PW, Ben-jamin EJ, Larson MG, Kannel WB, Vasan RS 2002Obesity and the risk of heart failure. N Engl J Med347:305–313.

16) Field AE, Coakley EH, Must A, Spadano JL, LairdN, Dietz WH, Rimm E, Colditz GA 2001 Impactof overweight on the risk of developing commonchronic diseases during a 10-year period. Arch In-tern Med 161:1581–1586.

17) Must A, Spadano J, Coakley EH, Field AE, ColditzG, Dietz WH 1999 The disease burden associatedwith overweight and obesity. JAMA 282:1523–1529

18) Daviglus ML, Liu K, Yan LL, Pirzada A, GarsideDB, Schiffer L, Dyer AR, Greenland P, Stamler J2003 Body mass index in middle age and health-related quality of life in older age: the Chicago he-art association detection project in industry study.Arch Intern Med 163:2448–2455.

19) Hassan MK, Joshi AV, Madhavan SS, AmonkarMM 2003 Obesity and health-related quality of li-fe: a cross-sectional analysis of the US population.Int J Obes Relat Metab Disord 27:1227–1232

20) Arterburn DE, Maciejewski ML, Tsevat J 2005 Im-pact of morbid obesity on medical expenditures inadults. Int J Obes Relat Metab Disord 29:334–339

ricerca

Page 28: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

26

commissioni di studio

Con delibera n° 2 del 4 febbraio 2016 ilCDA dell’Enpab ha istituito quattrocommissioni di studio che trattano i se-guenti distinti argomenti: una commis-

sione per lo studio delle proposte di modifica delRegolamento previdenziale e assistenziale e del-lo Statuto, concedendo loro un termine di 90giorni per la proposizione di un primo progetto alConsiglio di Amministrazione ed una di Ambien-te e Sicurezza, Biologia Clinica, Nutrizione.Trattasi di “Organismi consultivi” che oltre a rap-presentare un maggiore coinvolgimento dei con-siglieri sia del CDA che del CIG, avvicinandolisempre più ed in maniera diretta e tangibile alla

Le Commissioni di Studio EnpabUn nuovo strumento per incentivare il lavoro

Page 29: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

27

realtà previdenziale e assistenziale dell’Ente, assicuraun apporto professionale “diffuso” e concreto rispet-to ad una partecipazione collettiva che si avrebbecon la sola presenza alle sedute consiliari distinte,tanto nel Consiglio di Indirizzo Generale quanto delConsiglio di Amministrazione.A tali commissioni viene quindi demandato ed attri-buito lo studio delle problematiche specifiche perciascun settore relative all’esercizio delle attività li-bero professionali del Biologo iscritto all’Ente, conl’obiettivo di attuare interventi che sostengano laprofessione, il reddito professionale e i giovani pro-fessionisti. Ciò a causa dei limiti derivanti dalle regoleche il legislatore ha prescritto per le prestazioni pen-sionistiche che, nonostante gli sforzi profusi sinoradall’Enpab per aumentarle, risultano quanto mai bas-se a causa dei redditi degli iscritti che si mantengonoa livelli assai ridotti. E’ noto infatti come è negata all’Ente, che pur è riu-scito ad accantonare un un fondo di riserva di88.457.474 nel 2014 che diventano oltre 100 milionicon consuntivo 2015 in fase di approvazione. In definitiva non è possibile utilizzare i maggiori gua-dagni incrementando direttamente le prestazionipensionistiche, e quindi migliorare i coefficienti ditrasformazione piuttosto che l’aliquota della rivalu-tazione o anche ipotizzare un riversamento sui mon-tanti dei maggiori guadagni. L’unica alternativa, per-tanto, nel rispetto della legalità, è incentivare, speciein questo periodo di crisi economica generale, le for-me di welfare rivolte ad un concreto sostegno allaprofessione ed al reddito professionale che si tradu-cono ex se in un miglioramento delle prestazioni.

Appare quindi evidente che reddito professionale eprestazioni pensionistiche sono i due lati di una stes-sa medaglia e, quindi, un maggior reddito professio-nale si riflette positivamente ed immediatamente pro-prio in una migliore prestazione pensionistica futura.Il regolamento delle commissioni nasce così conl’obiettivo proprio di superare tali criticità prevedendola partecipazione mista di consiglieri del CDA e delCIG, che sono stati nominati tenendo conto dellaloro esperienza professionale e dell’affinità dellecommissioni rispetto alle materie di studio ed attivitàalle stesse attribuite.Le commissioni dovranno, quindi, proporre al Con-siglio di Amministrazione progetti concreti e miratiche siano dunque di sostegno alla formazione pro-fessionale, ma anche ed eventualmente di studio del-le opportunità che la normativa europea garantisceper lo sviluppo dei progetti professionali alla luce deirecentissimi chiarimenti che hanno acclarato comegli interventi comunitari siano estesi proprio ed an-che ai liberi professionisti.

Commissione Previdenza, Assistenza, Regolamento e Statuto: Tiziana STALLONE, Presidente, Sergio NUNZIANTE,Giovanbattista PETRILLO, Michele ETTORRE

Commissione Ambiente Sicurezza: Maria Grazie MICIELI, Presidente,Milvia BOSELLI, Laura CUTINI, Massimo SORRENTI, Angelina ZAMBRANO

Commissione Biologia Clinica: Salvatore SCOGNAMIGLIO, Presidente,Marina BALDI, Emilio GATTO, Enrico LA MURA, Nicola TAFURI, Antonio TORRISI

Commissione Nutrizione: Santo ALTOMARI, Presidente,Roberto CASACCIA, Michele ETTORRE, Valentina GALIAZZO, Ciriaco RAGO

commissioni di studio

Page 30: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

28

Enpab a pianeta nutrizione

Dal microbiota intestinale al comportamento alimentare

Focus sulle Influenze, interconnessioni e

rapporti tra II e I cervello

Milano, Venerdì 6 Maggio 2016

Responsabili scientifici

Dott.ssa Tiziana Stallone, Presidente Enpab

Prof. Armando Piccinni, Presidente BRF

In collaborazione con la Commissione Nutrizione Enpab

Cosa accomuna il microbiota intestinale al comportamento alimentare? Fino a solo una decina di anni fa,

una associazione di questo tipo sarebbe stata di certo azzardata in ambito scientifico. Oggi inizia a delinearsi

una stretta correlazione tra l’insieme dei microrganismi simbiotici che si trovano nel tubo digerente dell’uomo

e il cervello.

Il microbioma può contribuire alle patologie della mente? La nutrizione può influenzare l’epigenetica dell’asse

intestino-cervello? Quanto le abitudini alimentari possono condizionare la composizione del microbiota?

Nella sua prima parte, questo convegno si prefigge di fare il punto della situazione, sulla base delle recenti

evidenze scientifiche, su queste e altre domande dell’asse intestino-cervello.

Nella seconda parte, saranno invece mostrati i risultati preliminari della ricerca in corso del primo osservatorio

nazionale (rete Enpab-BRF) su “Le abitudini alimentari degli Italiani, la psicopatologia sottosoglia, la dipendenza

da cibo”.

Page 31: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

29

Enpab a pianeta nutrizione

14.30-15.00

TAVOLA ROTONDA

Impressioni a confronto, difficoltà e facilitazioni

di uno studio multicentrico

Moderatore: Rosa Maria Serrao

Partecipanti: Tiziana Stallone, Armando Piccinni,

Donatella Marazziti, Mauro Mauri, Serena Capurso

15.00 – 15.30

Le abitudini alimentari degli Italiani e la dipendenza

da cibo; indagine multicentrica della rete Enpab – BRF:

risultati preliminari

Tiziana Stallone

15.30 – 16.00

Quando il cervello perde il controllo sul cibo: dal piacere

alla dipendenza

Donatella Marazziti

Il paziente del biologo nutrizionista e la psicopatologia

sottosoglia: due presenze sempre più spesso a braccetto

Mauro Mauri

16.30 – 17:00

I limiti della dieta intesa in modo classico e l’esperienza

di un centro di osservazione della Rete Enpab-BRF

Serena Capurso

17.30 Discussione generale

10.00 – 10.30

Il Microbioma può influenzare il cervello e contribuire

all’origine delle patologie della mente?

Armando Piccinni

10.30 – 11.00

Il microbiota intestinale nella salute e nella malattia

Francesco Franceschi

11.00 – 11.30

Microbioma intestinale, cervello e comportamento. Nutri-

zione e regolazione epigenetica dell’asse cervello-intestino

Giuseppe Calamita

11.30 – 12.00

L’influenza della dieta e dei probiotici

sul microbiota intestinale umano

(relatore da confermare)

12.00 – 12.30

Il ruolo del microbioma nelle patologie dementigene e

psichiatriche (titolo da confermare)

Annamaria Cattaneo

12,30 – 13,00 Discussione generale

13.00 – 14.30 LIGHT LUNCH

Programma preliminare

Prima sessione

Dal microbioma alla patologia del cervello e del comportamento

(Moderatori: Armando Piccinni, Giuseppe Calamita)

Seconda sessione

Le abitudini alimentari degli Italiani, la psicopatologia sottosoglia,

la dipendenza da cibo e la rete Enpab – BRF: risultati della ricerca in corso(Moderatori: Tiziana Stallone, Mauro Mauri)

Page 32: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

30

Ad iniziare da questonumero di Enpab-Magazine dediche-remo une serie di ar-

ticoli sulla previdenza che chia-meremo “ Previdenza in pillo-le”. Lo scopo è quello di mette-re ognuno di Voi in grado dicomprendere i meccanismi dicostruzione delle proprie pen-sioni, l’entità delle stesse e tuttauna serie di notizie che possa-no essere conservate e consul-tate da ciascuno in caso di bi-sogno.Questo che vi apprestate a leg-gere vi servirà a capire comefunziona il sistema pensionisti-co italiano, con particolare at-tenzione, naturalmente, al no-stro sistema contributivo.I concetti espressi sono abba-stanza semplici, ma occorre at-tenzione e concentrazione,quin di dedicate alla lettura nonpiù di 15 minuti, ma senza esse-re distratti da altre cose. Le pen-

sioni in Italia possono essere cal-colate con il sistema a ripartizio-ne o, a partire dal 1996, con il si-stema a capitalizzazione.Credo sia indispensabile checiascuno di noi capisca bene ladifferenza tra i due sistemi pen-sionistici.L’entità della pensione con il si-stema a ripartizione non èproporzionale ai contributi ver-sati durante tutto l’arco della vi-ta lavorativa, ma ai migliori red-diti realizzati durante la vita at-tiva.Accade quindi che molti profes-sionisti versano poco i primi an-ni, molto gli ultimi anni e pren-deranno una pensione il cui im-porto, alla fine sarà molto piùalto di quanto versato durantela vita attiva, in media 2,2 volte.Esempio: durante la vita attivaun lavoratore versa 100.000 eu-ro di contributi previdenziali. A 65 anni andrà in pensione,dal quel momento e fino a

quando non lascerà la vita ter-rena avrà ricevuto, complessi-vamente, un importo pensioni-stico pari all’incirca a 220.000euro.Bellissimo, potremo trascorreretutti una serena quiescenza, mase ho versato 100.000€ e rice-verò 220.000€, chi pagherà ladifferenza di 120.000? Per ipensionati Inps non vi è alcundubbio, questa differenza saràpresa dalle entrate dello Stato,cioè dalle nostre tasse, pratica-mente una parte molto consi-stente delle pensioni che l’Inpseroga ai cittadini italiani, la pa-ghiamo noi con le nostre tasse.Per noi liberi professionisti, poi-ché le nostre casse previdenzialisono private, e non ricevonoquindi alcun contributo da par-te dello Stato, ed il patrimoniodella cassa di previdenza è diproprietà degli iscritti, non vi èalcun dubbio che a pagare partedella pensione al pensionato è

Conoscerlo per compiere scelte adeguate

Sergio Nunziante

Coordinatore CIG Enpab

Il sistema pensionistico in Italia

a scuola di previdenza

Page 33: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

31

a scuola di previdenza

un altro iscritto, ed esattamenteun iscritto attivo che versa icontributi previdenziali al pro-prio Ente. E’ come se fosse una catena disant’Antonio: io oggi lavoro e,con i miei contributi, pago lapensione agli anziani, domaniio sarò anziano e prenderò lapensione che mi pagheranno igiovani con i loro contributi pre-videnziali.Potrebbe funzionare, in teoria,ma vi sono alcune chiare criti-cità. 1)Longevity risk. Considerate

che nel 1974 la speranza divita delle donne era di 76 an-ni e degli uomini di 69 anni,oggi la speranza di vita per ledonne è di 85 anni e per gliuomini 79 anni, considerateancora che nel 2007, ultimidati Istat disponibili, vi sonostate 560.000 morti a frontedi 540.000 nascite.

Da questi semplici dati si evi-denzia come la vita media dellapopolazione italiana aumentisempre di più, e come l’Italia siaun paese a crescita zero dove visono sempre più anziani e me-no giovani. Un altro esempiochiarirà ancora meglio le cose.Nel 1960 vi erano 7 lavoratoriper ogni pensionato, oggi vi so-no 4 lavoratori per ogni pensio-

nato, è previsto che nel 2040 visaranno 2 lavoratori per ognipensionato e, forse, in Italia,dove attualmente le nascite so-no inferiori ai decessi, potrebbeesserci un lavoratore per pen-sionato. Si vede chiaramente che neglianni a venire i giovani sarannosempre meno numerosi deglianziani, ed è a tutti evidente

Page 34: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

32

a scuola di previdenza

che questo tipo di previdenza,domani non reggerà più, i lavo-ratori non saranno più in nume-ro sufficiente per pagare la pen-sione ai pensionati2) Vi è un’altra criticità nel si-

stema a ripartizione che èlegata allo sviluppo delleprofessioni. Io vi sto parlan-do del sistema previdenzialeitaliano, sia di quello pubbli-co che di quello privato. Il sistema previdenzialepubblico è un sistema aper-to, cioè tutti i cittadini ita-liani, con la fiscalità genera-le, contribuiscono a pagarela pensione dei dipendentiprivati (INPS) e dipendentipubblici (ex INPDAI), men-tre il sistema previdenzialedei liberi professionisti è unsistema chiuso, cioè sono igiovani professionisti in at-tività che pagano la pensio-ne ai professionisti anziani,

naturalmente per singolaprofessione, i medici in atti-vità pagano ai pensionatimedici, gli avvocati agli av-vocati e così via.

Qual è allora la criticità legataalla professione? E’ semplice:siamo sicuri che tra 15-20-30anni esisterà ancora la profes-sione del notaio o del farmaci-sta o del veterinario e, se esi-steranno ancora, i nuovi iscrittisaranno in numero sufficienteper pagare la pensione agli an-ziani? E se il numero degliiscritti va a diminuire, chi pa-gherà la pensione a quei pro-fessionisti che oggi sono in at-tività, e quindi pagano la pen-sione agli anziani e domani sa-ranno a loro volta pensionati?Non può reggere, troppi ‘se’ etroppi ‘ma’: il lavoratore cheoggi paga la pensione ai pen-sionati deve avere la certezzamatematica che domani, quan-

do sarà lui pensionato, potràpercepire la pensione qualun-que possa essere lo scenariodella società italiana.Questo sistema a ripartizione ètroppo generoso nel pagare lepensioni, troppo legato a fattoriesogeni, rischia il tracollo, bastaleggere i giornali ogni giorno,per capire che il ‘problema pen-sioni’ è oggi il problema princi-pe per l’economia di quasi tuttii paesi europei.L’Italia avrebbe rischiato il falli-mento se non avesse correttoquesto sistema di calcolo dellapensione dei dipendenti pubbli-ci e privati.Che cosa è stato fatto persalvare l’Italia dal pericolopensioni?Nel 1995 con la legge 335 è sta-to creato un nuovo sistema pen-sionistico: il sistema a capita-lizzazione, sono state priva-tizzate le casse di previdenza

Page 35: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

33

a scuola di previdenza

dei professionisti che già esiste-vano e che erano pubbliche, el’anno successivo, con decreto le-gislativo 103/96 sono state createnuove casse di previdenza perquei professionisti che ne eranosprovvisti, sono così nate l’Enpabper i Biologi, l’Eppi per i periti in-dustriali, l’Enpap per gli psicologi,l’Enpapi per gli infermieri profes-sionali, e l’Epap per gli agronomi,chimici, geologi, attuari, forestali.Vediamo di capire quali sono ivantaggi e gli svantaggi di questonuovo sistema di calcolo dellepensioni chiamato contributivoed ora in vigore per tutti i cittadi-ni italiani.Il sistema è abbastanza semplice,tutti quelli che lavorano sono ob-bligati a pensare alla loro vecchia-ia e, di conseguenza, sono obbli-

gati a versare una parte del lororeddito (contributo soggettivo) alproprio ente di previdenza (En-pab). Questi contributi finirannosu un conto personale di proprie-tà dell’iscritto (montante) e l’En-pab li investirà. L’investimentofrutta un rendimento che andràannualmente ad incrementare ilmontante dell’iscritto, tale rendi-mento ci viene comunicato dalMinistero del lavoro ed è legato alPil e all’inflazione.Al momento del pensionamentoil montante sarà trasformato inrendita, cioè in rate di pensione,moltiplicandolo per un coefficien-te legato all’età. In altre parole alpensionato sarà restituito tutto ilmontante accumulato durante lasua vita professionale e per tuttoil tempo che egli ancora vivrà.

Questo sistema di calcolo contri-butivo non presenta alcuna criti-cità economico-finanziaria poichéla pensione dell’iscritto è formatasolo dai contributi che ciascunoversa sul proprio conto e che ser-virà a pagare la propria pensione,ma presenta una grave criticità le-gata all’adeguatezza delle presta-zioni, pensioni, cioè, troppo bas-se. Ma di questo ne parleremo laprossima volta. Intanto abbiamo inaugurato unciclo di lezioni anche sulla nostrapiattaforma EnpabTv. La prima delle quali è stata «Pilloledi Previdenza: i sistemi pensioni-stici in Italia» Il nostro obiettivo èformare i nostri iscritti per renderliconsapevoli che costruire il futuroprevidenziale è importante e biso-gna iniziare il più presto possibile.

Sempre più vicini ai biologi, pronti a darvivoce: siamo lieti di annunciarvi l’aperturadi un’area pensata appositamente per voi

dove potrete discutere delle tematiche che piùvi appassionano.Hai un argomento che vuoi trattare? Formazione, approfondimento e condivisioneper un servizio che guarda al domani attraversoun’azione concreta nel presente.Enpab sottolinea il proprio impegno verso i col-leghi più giovani offrendo la possibilità di poterpresentare in rete le vostre relazioni che andran-no in onda sul nostro canale tematico, En-pabTV.Per aderire è sufficiente trasmettere il vostro cur-riculum e inviarci il testo del vostro intervento,

quelli più interessanti saranno trasmessi in retee sarete voi a presentarli. Vi aspettiamo. [email protected]#spaziogiovani

Spazio Giovani

Page 36: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

34

previdenza

Tra gli scopi della Riforma Dini (l.335/1995) vi era anche quello di assicu-rare una tutela previdenziale a tutti queisoggetti che fino ad allora ne erano ri-

masti sprovvisti. Tra questi rientravano anche i li-beri professionisti, il cui esercizio dell’attività erasubordinata all’iscrizione in appositi Albi. Questo sistema, se da un lato avrebbe dovuto as-sicurare un equilibrio economico finanziario,dall’altro ha penalizzato fortemente le prestazionia favore degli iscritti.Nel 1996 furono istituite le Casse di previdenzae assistenza obbligatoria a favore di tutti queiprofessionisti che fino al dicembre 1995 non era-no tenuti all’obbligo contributivo. Con la Rifor-ma nacque anche la Gestione Separata dell’INPS,definita da molti come assicurazione sociale “re-

siduale” proprio perché destinata, tra l’altro, atutti quei professionisti che non videro in quel-l’anno nascere una propria Cassa di categoria.La contribuzione alle Casse del 103, ai fini pen-sionistici, è sostanzialmente suddivisa in 2 tipo-logie distinte:• contributo obbligatorio soggettivo, pro-

porzionale al reddito professionale;• contributo obbligatorio integrativo, pro-

porzionale al volume d’affari ai fini IVA.

Le prestazioni pensionistiche sono tutte determi-nate attraverso l’applicazione del sistema di cal-colo contributivo.Sebbene rappresentino il 13,7% del totale deicontribuenti alle Casse professionali, gli Enti del103, vista la recente costituzione, hanno erogato

Le Casse 103verso il ventennale

Tra gli Enti di Previdenza per i liberi professionisti vi sono le Casse

definite di “nuova” generazione, nate con il D.Lgs. 103/1996

Page 37: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

35

previdenza

nel 2014 un numero modesto di prestazioni paria circa 11.000, corrispondenti a una spesa di 26milioni di Euro.Anche queste Casse hanno subito gli effetti dellaRiforma Monti – Fornero, seppur in maniera mol-to marginale. Ricordiamo, infatti, che l’art. 24 delD.L. 201/2011, convertito poi nella L. 214/2011,ha stabilito che:• gli Enti adottassero misure volte ad assicurare

l’equilibrio tra entrate contributive e spesa perprestazioni pensionistiche secondo bilanci tec-nici riferiti a un arco temporale di cinquantaanni;

• alle gestioni non ancora allineate al sistema dicalcolo contributivo, veniva richiesto “l’avviodi strutturali riforme con lo scopo di pervenireal risultato di autosostenibilità permanente”;

• in caso di mancato rispetto di quanto richiestodalla normativa, era previsto il passaggio, lad-dove non ancora vigente al sistema contribu-tivo pro-rata per le anzianità maturate a decor-rere del 1° gennaio 2012, nonché l’applicazio-ne, per gli anni 2012 e 2013, di un contributodi solidarietà a carico dei pensionati nella mi-sura dell’1%.

E’ chiaro che per le Casse in oggetto, la L.214/2011, nell’obiettivo di portare tutte le Gestionial metodo di calcolo contributivo, non ha inciso.Di fatto, questi Enti sono nati con tale sistema epertanto potevano contare su un equilibrio tra en-trate e prestazioni a 50 anni ben prima dell’entratain vigore della Riforma.L’obiettivo non è quindi la sostenibilità delle pre-stazioni, bensì l’adeguatezza delle stesse, per-seguito attraverso impianti di riforma atti a scon-giurare pensioni da fame ai propri iscritti.In virtù della legge 133/2011, la cosiddetta leggeLo Presti, le Casse hanno avuto la possibilitàdi innalzare fino al 5% il contributo inte-grativo, a carico del cliente, e di destinare partedi tali risorse all’incremento dei montanti indivi-duali dei propri iscritti con l’intento di miglioraregli importi delle future pensioni.

E’ quindi in tale direzione che si sono orientati iprincipali interventi di Riforma delle Casse del103. Il provvedimento Lo Presti è stato ampiamenteaccolto dalle Casse, anche se sottoposto a undoppio regime che in alcuni casi ne ha rallentatol’attuazione. Condizione necessaria per cui partedel contributo integrativo sia devoluto ai mon-tanti individuali di ciascun iscritto è che sia ga-rantito l’equilibrio economico, patrimoniale e fi-nanziario degli enti di previdenza. Il testo norma-tivo, infatti, prescrive l’esclusione di qualsiasionere economico a carico dello Stato. Dunque, ilcontributo integrativo (maggiorato) può essereapplicato nei confronti delle prestazioni rese dalprofessionista al cliente privato, ma non nei con-fronti della pubblica amministrazione, per le qualila quota resta al 2%.Va detto inoltre che, al fine di incrementare il mon-tante individuale degli iscritti, molte Casse hannoprevisto la possibilità di aumentare il contributominimo soggettivo o di versarne uno aggiuntivo. L’Enpab, preoccupata da una mortificante ade-guatezza delle prestazioni, è intervenuta aumen-tando il contributo soggettivo a carico del con-tribuente dal 10 al 15 % del reddito professionale.Tale manovra ci ha consentito di aumentare il tas-so di sostituzione al 28,92 %.

Page 38: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

36

previdenza

Nel 2011, dunque, in seguito alla pubblicazionedella già citata legge 133, la Lo Presti, fortementevoluta dal nostro Ente ed immediatamente rece-pita, viene aumentato il contributo integrativo dal2 a 4% con versamento integrale dell’aumento del2% sul montante degli iscritti. Tale manovra ha fatto aumentare ancora il tassodi sostituzione dal 28,92 al 31,38 %. Il tasso di sostituzione adeguato viene definito ta-le se superiore al 50 %. È del tutto evidente, quin-di, che le pensioni che andremo ad erogare saran-no ben lontane dalla soglia di adeguatezza cheimporrebbe l’art. 38 della Costituzione.L’Ente ha da sempre operato tenendo ben presen-te di gestire denaro degli iscritti ed in tal senso èstato costantemente impegnato in una politicaimprontata ad un continuo controllo delle speseed una gestione finanziaria attiva ma prudente.Tutto ciò ci ha permesso di avere (dati bilancioconsuntivo 2014) un patrimonio netto di 86 mlndi euro.L’Enpab ha più volte tentato di riversare e con mo-dalità differenti, parte del patrimonio attivo suimontanti degli iscritti , avendo come finalità unaumento ulteriore del tasso di sostituzione.

Tali iniziative non sono mai state approvate daiministeri vigilanti che hanno sempre ritenuto cheil tasso di rivalutazione normato dalla 335 fosseinderogabile. Una sentenza del Consiglio di Statodel 2015 stabilisce invece che tale tasso di rivalu-tazione (pari alla media geometrica del pil nomi-nale degli ultimi 5 anni) sia la misura minima dariconoscere ai montanti dei nostri iscritti. La politica dell’Ente dovrà essere quindi impron-tata ad una costante ricerca della possibiltà di in-cremento dei montanti utilizzando il fondo di ri-serva (ad es. tasso di rivalutazione più alto diquanto previsto dalla 335/95, utilizzo di tutto ilcontributo integrativo per fini previdenziali, distri-buzione una tantum di parte del patrimonio attivosui montanti, piuttosto che altre opportunità chel’Enpab ritiene di utilizzare).Se quanto sopra è stato realizzato, e altro potràessere realizzato per via deliberativa, seppur conl’approvazione dei ministeri vigilanti, particolareimpegno dovrà essere profuso nel perseguimentodi interventi legislativi che abbiano l’obiettivo difar escludere le casse di previdenza dall’elencoIstat, e al passaggio da un regime di tassazioneda ETT a EET e ciò in piena sinergia con l’Adepp.

Page 39: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

37

previdenza

La Giornata Nazionale dellaPrevidenza e del Lavoro èun evento dedicato almondo delle pensioni e del

welfare, gratuito e aperto a tutti,dai più “esperti” a chi ancora nonne sa nulla. È per chi sente il biso-gno di saperne di più sulla propriasituazione previdenziale e per tuttii giovani che sono o che stannoentrando nel mondo del lavoro.Le domande alle quali tentadi rispondere sono: i neolau-reati e i giovani lavoratorisanno a quanto ammonta laloro pensione di base e comemonitorarla? Sanno cos’è la previdenzacomplementare, come ci siiscrive e con quali vantaggi?L’obiettivo della GNP è quello disensibilizzare le giovani genera-zioni sulla necessità di progettareil proprio futuro pensionistico eprevidenziale; obiettivo che nonpuò prescindere dall’acquisizionedella tutela della salute e della si-curezza sul lavoro.Per questo, durante la GNP, oltrea visitare gli stand dei principalienti di previdenza e di assisten-za sanitaria, è possibile confron-tarsi direttamente con le istituzio-

ni pubbliche e con i privati e se-guire un ricco programma di ap-puntamenti con esperti del setto-re e professionisti in grado di ren-dere tutti questi argomenti acces-sibili al grande pubblico.La GNP è organizzata dal team Iti-nerari Previdenziali, una realtàindipendente che unisce al suo in-terno un gruppo di professionisti edi esperti che operano nel settoredelle politiche sociali e nello studiodei sistemi di welfare pubblici, pri-vati e integrativi o aziendali, analiz-zando le evoluzioni verso moderneforme di welfare mix nei settori pen-sionistico, assistenziale, assicurati-vo e dell’assistenza sanitaria.

Dopo la calorosa accoglienza daparte della città lo scorso anno, laGNP torna a Napoli martedì10, mercoledì 11 e giovedì 12maggio 2016.

Per l’edizione 2016, focus su:• pensione: cos’è, come si co-

struisce la propria, come inci-de oggi sia in termini di costoche di supporto al lavoro. Conla possibilità di incontro diret-to con i propri enti di riferi-mento per quanto riguarda lapensione di base e quella com-plementare, per avere un’ideadi come garantirsi un futurosereno.

dal 10 al 12 maggio a Napoli

Page 40: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

38

previdenza

• lavoro: perché per parlare di previdenza è in-dispensabile parlare innanzitutto di lavoro intutte le sue forme. All’interno della GNP tornail festival #servelavoro: da come trovarlo a co-me inventarne uno! Dalla ricerca del lavoro, aicontratti e le tutele; dall’avvio di una nuovaimpresa, alle peculiarità della partita iva.

• benessere e salute: grande attenzione alconnubio corretto stile di vita/sana alimenta-zione/buona salute e sui riflessi che questihanno anche sulle spese delle famiglie. Dedi-cheremo un’area della GNP alla cosiddetta“Isola della salute”, con la preziosa consu-lenza di specialisti gratuitamente a disposizio-ne per screening e consulenze di prevenzioneper le principali patologie.

Per tre giorni gratuitamente a disposizionedi tutti:• gli stand interattivi degli enti di riferimento

in materia di pensione di base e complemen-tare e assistenza sanitaria integrativa per unaconsulenza personalizzata. Dalla stampa del-l’estratto conto previdenziale al risolvere facciaa faccia dubbi e questioni spinose sulla propriasituazione.

• seminari e workshop per confrontarsi congli esperti e trovare le risposte alle proprie do-mande. Dal lavoro alla previdenza passandoper la salute: cicli di appuntamenti dedicati alavoratori dipendenti per avviare o migliorarela propria carriera, a liberi professionisti che in-contrano le Casse di Previdenza e gli OrdiniProfessionali di riferimento e a chi decide dimettersi in proprio avviando un’attività. Speeddate e momenti di discussione sui temi piùquotidiani legati ai contributi, al lavoro in chia-ro, a come tutelarsi.

Anche quest’anno attenzione ai più giovani, in-vitati a partecipare al Premio GNP2016 e aprendere parte a una serie di appuntamenti de-dicati all’educazione finanziaria e previdenziale.

Appuntamento sull’ISOLA DELLA SALUTE

Alcuni punti critici dell’alimentazione e dellostile di vita vanno attentamente valutati eprontamente corretti. In questo modo si può

intervenire prima dell’insorgenza della patologia, connotevole risparmio per la spesa sanitaria. Questapriorità rappresenta l’obiettivo prefissato dai Biologiche già dal 2014 portano avanti il progetto “Gior-nata nazionale del biologo nutrizionista inpiazza”, che si prefigge di diffondere la cultura diuna sana ed equilibrata alimentazione e di un cor-retto stile di vita. A Napoli, il 10, 11 e 12 maggiosi replicherà questa esperienza di consulenzagratuita alla popolazione.Riguardo al quadro di malnutrizione per eccesso cheinteressa la popolazione italiana, e le importanti pa-tologie a esso correlate, diviene infatti sempre piùessenziale un’azione di educazione alimentare. Lineeguida per una sana e corretta alimentazione, e stiledi vita, che interessino tutte le fasce della popolazio-ne, dai più giovani ai più anziani, come forma di pre-venzione primaria, al fine di agire prima ancora cheil problema del sovrappeso si manifesti con le suenegative conseguenze.

Page 41: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

39

previdenza

Nel 2015 la GNP è en-trata ufficialmente a farparte del programma

“Napoli per EXPO” indetto dalComune di Napoli. L’Enpab, suinvito degli organizzatori dellaGNP, ha avuto all’interno diquesto spazio un ruolo impor-tante per l’educazione all’ali-mentazione e ai risvolti cheessa ha sulla salute per af-frontare al meglio la quotidiani-tà e favorire un corretto stile divita. Prendersi cura di se è la pri-ma regola per vivere meglioe più a lungo, attraverso la pre-venzione e la conoscenza degli

alimenti migliori per il nostro or-ganismo è possibile modificareil proprio comportamento ali-mentare e diminuire fino al 40%la soglia di rischio di determina-te patologie con un notevole ri-sparmio sulla spesa sanitaria.La grande novità del 2016 èla presenza dei biologi la-boratoristi e ambientali cheaffiancheranno i nutrizio-nisti all’Isola della salute,un’area allestita ad hoc dovebiologi, psicologi e un medicisi sono metteranno a disposi-zione per fornire gratuitamenteinformazioni e prime consulen-ze gratuite.

Focus salute & alimentazione

Page 42: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

40

I consulenti offriranno sia colloqui clini-ci, ovviamente nel rispetto della segre-tezza e della privacy, sia valutazioni psi-cologiche brevi, sia informazioni e pic-coli seminari sul benessere in ambientedi lavoro, la salute psicologica e la nutri-zione, l’obesità, i disturbi specifici del-l’apprendimento.

Insieme al biologi potranno valutare e correg-gere i punti critici dell’alimentazione e dello stiledi vita. 

Il progetto rientra fra gli appuntamenti delprogetto “Giornata nazionale del biologo nu-trizionista in piazza”, che si prefigge di dif-fondere la cultura di una sana ed equilibrataalimentazione e di un corretto stile di vita. 

(www.giornatanazionaledellaprevidenza.it)

previdenza

Perché prendersi cura di sé stessi è la prima forma di previdenza!

Da dove nasce l’idea?Se è sicuramente vero che «senza lavoro nonc’è previdenza», senza salute può esserciprevidenza? La risposta non può essere posi-tiva: senza salute e senza adeguati servizidi assistenza sanitaria viene meno anchel’opportunità di poter lavorare per garan-tirsi una sussistenza per la vecchiaia.

Ne consegue che PREVIDENZA - LAVO-RO - ASSISTENZA SANITARIA intreccinoun legame sempre più indissolubile.

Come avvicinare il grande pubblico allasfera sanitaria?Abbiamo pensato di sensibilizzare i visitatori

dando vita ad un festival all’interno del qualeapprofondire tematiche legate alla pre-venzione e mettendo concretamente adisposizione gratuitamente validi profes-sionisti per screening e consulenze gra-tuite per le principali patologie.E’ nata così l’Isola della salute un’area total-mente dedicata alla consulenza e alla preven-zione di primo livello che per il 2016 ha l’am-bizione di coinvolgere tutte le professioni dellasfera sanitaria per creare un presidio sanita-rio unificato.

Enpab sarà presente con i suoi Biologi laboratoristi, ambientali enutrizionisti

Page 43: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

41

previdenza

rà in carica per 3 anni.“Conscio dell’impegno che an-drò ad assumere – ha dichiaratoall’uscita dal voto il neo Presi-dente dell’AdEPP, Alberto Olive-ti -  spero che questa responsa-bilità che ho avuto l’onore di ve-dermi assegnata, possa portarea  risultati per l’Associazione nelcampo dei servizi comuni, nelcampo degli investimenti, davalutare in logica collegiale, nelcampo del welfare professiona-le, per il quale troveremo sicura-mente vie comuni di applicazio-ne. Stante il ruolo dei liberi pro-fessionisti in Europa, ci impe-gneremo anche in area comuni-taria convinti che questo possaservir da  supporto ad una mag-

giore considerazione dellenostre Casse in Italia”.“In questi sei anni moltesono state le sfide alle qualisiamo stati chiamati – hasottolineato il presidenteuscente Andrea Camporese– molte le abbiano vinte,per altre abbiamo gettato le

basi affinché il confronto fossealla pari. Il Sistema che ho rap-presentato è diventato indub-biamente un punto di riferimen-to sia per gli iscritti sia per laPolitica, europea e nazionale.Abbiamo affrontato una dellepeggiori crisi della storia, che hatravolto il mondo delle profes-sioni e abbiamo saputo rispon-dere mettendo in campo azionimirate e quel welfare integratoed allargato che ci veniva richie-sto, in piena solitudine, senzaalcun aiuto dallo Stato. Abbia-mo dimostrato di essere soste-nibili, superando lo stress test a50 anni, ponendoci subito do-po il problema dell’adeguatezzadelle future prestazioni. Abbia-mo infine ottenuto che ai pro-fessionisti venisse riconosciutol’indubbio valore economico,culturale e sociale. Da qui parti-rà la nuova governance che sa-prà raggiungere i traguardi futu-ri, salvaguardando quel filoideale che lega la storia passata,presente e futura dell’AdEPP”.

L’Assemblea deivertici delle Casseaderenti all’AdEPPha eletto Alberto

Oliveti (Enpam) Presiden-te dell’Associazione. I Pre-sidenti hanno anche elet-to il Vice Presidente Vica-rio, Nunzio Luciano, e ilVice Presidente, MarioSchiavon. Il Direttivo saràcomposto da: Nunzio Lu-ciano, Cassa Forense e VicePresidente Vicario AdEPP,Mario Schiavon, Enpapi eVice Presidente AdEPP, Fau-sto Amadasi, Cassa deigeometri, Renzo Guffanti,Presidente Cassa dottoricommercialisti, Mario Mi-stretta, Cassa del notariato.Collegio dei Revisori: Gian-ni Mancuso Enpav, Presi-dente,  Felice Torricelli, En-pap, Stefano Poeta, Epap.Supplenti: Daniele Cerrato,Casagit, Alessandro Vispa-relli, Consulenti del lavoro.La nuova governance reste-

I nuovi vertici dell’

Alberto Oliveti, nato a Roma il 2 agosto 1953, si è laureato inmedicina ad Ancona nel 1980 ed è specializzato in Pediatria. Nel2010 è stato eletto vicepresidente vicario dell’Enpam per diven-tarne presidente nel 2012. Nel giugno 2015 Oliveti è stato ricon-fermato alla guida della Fondazione con un voto a larga mag-gioranza dell’Assemblea nazionale. Lavora tuttora come medicodi famiglia a Senigallia. Sotto la sua guida, l’Ente previdenzialedei medici e dei dentisti ha varato le riforme della gestione delpatrimonio, della previdenza e dello Statuto.(AdEPP)

Alberto Oliveti

Page 44: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

42

l’angolo dei Biologi

Parlare di alimentazione ai bambini e ai ra-gazzi non è impresa facile. L’argomentoviene accolto in genere con insofferenza,

probabilmente per l’idea diffusa che l’educazionealimentare sia noiosa, ripetitiva, tecnica e che libacchetti in continuazione su cosa si deve e nonsi deve mangiare. Come dar loro torto?Il libro di Giusi D’Urso, biologa nutrizionista, au-trice di numerosi testi divulgativi, si pone unobiettivo ambizioso: quello di far conoscere il ci-bo ai bambini attraverso un approccio nuovo edivertente che rispecchia il suo modo di fare edu-cazione alimentare nelle scuole, strettamente le-gato all’esperienza diretta e alla trasversalità delladisciplina. “Conosci il tuo cibo. Impara, scegli,gusta!” è una piccola guida sapiente che accom-pagna il lettore lungo un percorso vario e interes-sante: dal rapporto fra il cibo e l’uomo nella sto-ria, agli usi alimentari nel mondo; dall’alimenta-zione del futuro, alle scelte individuali sostenibilie anti-spreco. Ogni capitolo è finalizzato all’ac-quisizione di strumenti di scelta alimentare con-sapevole, in una lettura divertente, arricchita dalleillustrazioni di Claudia Fachinetti.

Alla fine del libro, una sorpresa per il piccolo let-tore: un gioco illustrato che potrà condurre inclasse e a casa.

Conosci il tuo ciboGiusi D’Urso, illustrazioni di Claudia Fachinetti, Edizioni ETS, 2015; 40pp., euro 10,00

Page 45: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

43

l’angolo dei Biologi

Erba volant

Renato Bruni, Codice Edizioni 2015; 235 pp., euro 15,00 Imparare l’innovazione dalle piante

Spinti dal bisogno di tagliare i costi di pro-gettazione e dall’esigenza di innovare li-mitando l’impatto ambientale, designer,

ingegneri, inventori e con loro molte aziendehanno iniziato ad attribuire un nuovo valore allostudio delle soluzioni derivate dalla natura, alpunto da raggiungere la massa critica necessariaalla nascita di una nuova disciplina, la biomi-metica. Essa si pone come obiettivi lo studio de-gli esiti dell’evoluzione e l’applicazione praticadi quanto affinato dalla selezione naturale, pergarantire all’uomo innovazioni efficaci, duraturee sostenibili. Nella biomimetica la natura non èpiù un semplice modello di ispirazione estetica,ma una guida nella messa a punto di aspettifunzionali, plasmati da quell’enorme laboratoriodi ricerca e sviluppo chiamato evoluzione cheda oltre 3,8 miliardi di anni testa sul campo for-me, strategie, sostanze e dinamiche più adattead affrontare le complicazioni più disparate.In poche parole, la biomimetica usa le scopertee le nozioni tratte da altri esseri viventi comebase per disegnare nuovi materiali, oggetti, or-ganizzazioni utili all’uomo e idealmente più ri-spettosi dell’ambiente che ci ospita. Il ricorsoad essa, tuttavia, non implica mai una semplice“copia” (le strutture biologiche sono spesso ec-cessivamente complesse per poterle replicare inmodo economicamente sostenibile), ma preve-de la rilevazione e la comprensione dei mecca-nismi, delle strutture e delle funzioni biologicheper consentire il loro trasferimento in prodottidi uso umano. La biomimetica fornisce un’ispi-razione di partenza per chi la vuole rielaborare.È il metodo per studiare e imitare la natura ga-rantendo all’uomo innovazioni efficaci e soste-nibili.

Così, le felci da appartamento che assorbonosostanze nocive diventano un modello per ladepurazione dell’aria, mentre gli adattamentisviluppati da alcune piante per resistere nei de-serti forniscono idee per raccogliere acqua pio-vana e conservare vaccini senza frigorifero. Inaltri campi, osservare il regno vegetale può aiu-tare a progettare reti per lo scambio d’informa-zioni, a pianificare nuovi approcci al marketing,a sviluppare architetture leggere ecosostenibili,a ottenere la fotosintesi artificiale. In nove racconti-saggi che hanno per protago-nista una società di consulenza molto partico-lare, Renato Bruni ci mostra come gli insegna-menti del regno vegetale possono venire incon-tro ad alcune nostre esigenze.

Page 46: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

44

Vita lunga e in saluteMichela Trevisan, Linda Busato, Terra Nuova Ed. 2016; 115 pp., euro 14,00

l’angolo dei Biologi

Mangiare bene per vivere a lungo (e in buonasalute). Questo il tema centrale di Vita lungae in salute, un piccolo libro di ricette per fare

una buona prevenzione primaria senza perdere il gustodel mangiar bene. Una guida per i non addetti ai lavori,quindi rivolta a chiunque, in cui si danno ottimi sug-gerimenti per mantenersi in buona salute, attraversola scelta del cibo da consumare. Il linguaggio è sem-plice e conciso, non eccessivamente tecnico e moltoesauriente. Una prima parte del libro è dedicata allaspiegazione delle patologie più frequenti che possonoinsorgere dopo i 40 anni, dall’ipertensione ai problemidi vista, dall’ipercolesterolemia alla battaglia femminilecon la menopausa ed i suoi effetti indesiderati. Per ogni patologia sono dati specifici consigli, alimen-tari in primis, ma anche estesi allo stile di vita in ge-nerale, alle abitudini da assumere o da correggere finoall’attività fisica ottimale, in base all’obiettivo da per-seguire.

Nella seconda par-te, invece, si dàampio spazio a nu-merose ricette, sud-divise anch’esse per ogni patologia che si voglia pre-venire, ma suddivise anche per portata, in modo dapoter organizzare un pasto completo, dall’antipastoal dolce, in piena salute. Sebbene non se ne parli di-rettamente, ma sia solo nominata in alcuni passaggi,in ogni pagina si avverte la presenza, tra le righe, dellaDieta Mediterranea e delle sue basi, note ormai comele migliori indicazioni per una buona prevenzione pri-maria, affiancate, comunque, da riferimenti ad altreculture, attraverso il suggerimento dell’utilizzo di frut-ta esotica, legumi e spezie di origine orientale.Un ottimo piccolo manuale da tenere nella propria li-breria, ma anche nella propria cucina, da utilizzare siacome fonte di informazione sia come spunto per lapreparazione di pranzi e cene sani e molto gustosi.

Mangiare andando oltre il cibo che si ha da-vanti. Mangiare in consapevolezza è unaguida al mangiar bene andando oltre i nu-

trienti, le calorie e i singoli pasti. E’ un modo di vederel’alimentazione dal punto di vista spirituale, ma conla consapevolezza di quello che si mangia. ThichNhat Hanh, maestro zen, utilizza i principi base dellavita dei monaci buddisti per aiutare il lettore ad ali-mentarsi correttamente e consapevolmente, metten-do al centro del suo pasto il cibo che sta per consu-mare, visto non come pura materia da introdurrenell’organismo, ma come frutto di un insieme di vite,lavoro, fatiche, doni, amore, che confluiscono nellapietanza che ci si ritrova davanti. Dare importanza adogni singolo particolare, dalla preparazione del pastoal lavaggio delle stoviglie, passando attraverso il sacromomento del consumo del cibo, da svolgere rigoro-samente al netto di ogni possibile distrazione (lavoro,

stress, ansie, pensieri)aiuta non solo a com-prendere quanto c’è die-tro ad ogni singola pie-tanza, ma anche a ren-dersi conto del vero bi-sogno di cibo, la vera fa-me, le vere necessità.Una piccola guida, scan-dita da diversi pensieri, più che da capitoli, alcunimolto brevi ed essenziali, che rendono la lettura mol-to scorrevole ed interessante. Una serie di pensieriche spingono il lettore ad una riflessione personale epiù approfondita, che vada al di là dell’alimentazionein sé, fino ad arrivare all’organizzazione che si dà allapropria vita, di cui i pasti rappresentano alcuni mo-menti fondamentali, intercalati in tutte le altre attivitàcon le quali, si scoprirà, sono strettamente collegati.

Mangiare in consapevolezzaThich Nhat Hanh, Terra Nuova Edizioni 2016; 124 pp., euro 10,00

Page 47: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

Educazione AlimentareViviana Meli, 2014; 124 pp., euro 13,00

l’angolo dei Biologi

45

Dimagrire con volontà

Viviana Meli, 2014; 68 pp., euro 10,00 Corso pratico per dimagrire ed acquisire un buon metodo nutrizionale

Questo libro è una risposta ai tuoi dubbi edesideri. E’ un’occasione per avere un oc-chio di riguardo per il proprio benessere

senza rinunciare al gusto e alla qualità e, soprattut-to, senza esagerare con spese futili.In primis, è una guida pratica per chi vuole dimagrire,che aiuta a costruire una strategia su misura per cen-trare l’obiettivo. Per facilitare il compito, il testo è sta-to diviso in 7 giorni in modo da acquisire in una set-timana un metodo che prepara a seguire la dieta ap-propriata. Oltre che dal punto di vista pratico, ven-gono descritti anche i problemi sotto il profilo psi-cologico che diverse persone incontrano prima di ar-rivare al nocciolo della questione. In questo modo sipossono superare senza fatica le difficoltà e, rispar-miando tempo, si riesce a dimagrire in maniera defi-nitiva mantenendo nel tempo i risultati.Si evita l’errore che fanno molti, i quali, non cono-

scendo il percorso da compie-re per arrivare a una soluzioneduratura, affrontano la primadieta che capita e riescono araggiungere in breve un buonrisultato. Effimero, però. Queste persone, infatti,ignorano che è arduo mantenere il peso raggiunto e,nel giro di uno o due anni, si ritrovano al punto dipartenza. Ogni giorno, numerose persone, opinio-nisti, direttori delle vendite, pubblicitari, commer-cianti si muovono in maniera furba ed intelligentemettendo a punto tecniche per svuotare i portafogli. Con i miei consigli sarete in grado di aggirare chi vivuole truffare, promettendovi risultati mirabolantiprivi di fondamento.Dopo questa lettura riuscirete a fare un buon lavorosu voi stessi, evitando di far guadagnare inutilmentegli altri.

In un periodo di cibi fast e sempre meno selezio-nati, un libro che parla di come dovremmo rap-portarci nei confronti dell’alimentazione è di si-

curo interesse. L’alimentazione ha assunto nella so-cietà attuale un ruolo fondamentale. E’ ampiamentedimostrato, infatti, che una corretta alimentazione èdi vitale importanza non solo per assicurare all’indi-viduo uno stato di nutrizione ottimale, ma anche esoprattutto per tutelarne la salute e garantirne la qua-lità di vita. Educazione alimentare’ significa promuo-vere il piacere del cibo, il piacere del convivio, la con-sapevolezza dell’acquisto, per imparare a capire se edove sbagliamo e ad alimentarci nel modo giusto.Nel libro inizio col parlare dell’evoluzione dal puntodi vista alimentare, dalla preistoria ai giorni nostri. Suddivido gli alimenti nei loro 7 gruppi e mi soffermo

sulle combinazioni alimenta-ri, fondamentali per una cor-retta alimentazione. Elenco lenorme igieniche; tratto l’obe-sità e la bulimia. Mi soffermosui principi alimentari: carboi-drati, lipidi, proteine, sali minerali, ecc. Tratto diversi tipi di diete, dalla mediterranea alla cru-dista, elencando i pro e i contro. Associo l’alimen-tazione alle patologie. Mi soffermo su allergie e in-tolleranze alimentari. Un breve accenno per le be-vande. La conservazione degli alimenti e l’importan-za delle temperature. Un breve accenno anche allespezie. Alimentazione per lo sportivo. Da leggere persaperne di più sull’argomento ed anche per conosce-re meglio noi stessi.

Page 48: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

46

A cura di Daria Ceccarelli

Jobs Act Autonomi, nuove tutele per i Liberi Professionisti

Cambio di ‘passo’ sulle libere profes-sioni: dalla Legge di Stabilità alloStatuto dei lavoratori autonomi fi-nalmente il Governo, all’alba del

nuovo anno, interviene sulle attività libero-professionali con una serie di misure per latutela del lavoro autonomo non imprendito-riale e con uno stanziamento di 10 milioni dieuro per il 2016 e 50 milioni per il 2017.In una fase di recessione economica che an-cora tarda a concludersi, si intravede un dise-gno organico, sicuramente migliorabile, chegetta le basi per la ripresa e il rilancio del mon-do delle partite Iva - che ha vissuto negli ul-timi anni un progressivo impoverimento siada un punto di vista reddituale che di tutele -e persegue l’obiettivo di creare anche per i la-voratori autonomi un sistema di diritti e wel-fare.Il Consiglio dei Ministri, il 28 gennaio u.s., haapprovato il Jobs act autonomi. Sono 21 gliarticoli del disegno di legge collegato alla leg-ge di Stabilità che pongono le basi per la re-golamentazione del lavoro autonomo: forma-zione, copertura in caso di malattia o infor-tunio grave, accesso ai bandi pubblici, mater-nità, pagamenti veloci, superamento dellecollaborazioni coordinate e continuative non‘autentiche’. E’ un piccolo ‘Statuto dei lavora-tori autonomi’ che si rivolge a una platea dioltre 2 milioni di persone che produce più del10% del Pil.

Tra le novità di rilievo, la possibilità di dedurreinteramente le spese destinate alla formazio-ne professionale (compresi viaggi e soggiorni)fino ad un massimo di 10 mila euro all’anno.Ammesse alla deducibilità integrale, nel limiteannuo di 5 mila euro, anche le spese che il la-voratore autonomo sosterrà per certificare leproprie competenze o per l’orientamento, laricerca e il sostegno della sua attività. Diver-ranno invece integralmente deducibili, senzalimiti di spesa, le assicurazioni contro il ri-schio dei mancati pagamenti delle prestazionieffettuate.Tuttavia adesso servirebbe un sistema di wel-fare più organico ed è proprio dal mondo del-le professioni ordinistiche che arriva la propo-sta più forte: «Il sistema della previdenza deiprofessionisti può farsi carico in parte dellemisure proposte per i liberi professionisti, -osserva Marina Calderone, presidente del Co-mitato unitario delle professioni - agli enti diprevidenza privata è stato imposto di parte-cipare alla spending review, per cui ogni announa cospicua parte dei contributi versati dagliiscritti finisce nelle casse dello Stato senza al-cun beneficio per i diretti interessati. Il Jobsact del lavoro autonomo è l’occasione percancellare questa norma e destinare gli stessirisparmi che ogni anno vengono trasferiti alloStato per finanziare le misure di welfare e dirilancio del mercato dei servizi professionali» (Corriere della Sera, 28/01/2016).

rassegna stampa

Page 49: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

47

rassegna stampa

«Per noi è una riforma vitale che attendiamo da mol-tissimo tempo - afferma Emiliana Alessandrucci, presi-dente del CoLAP -. Abbiamo le nostre proposte legateall’articolato... Dovrà essere una riforma vera capacedi iniettare fiducia e innovazione...».

18/01/2016, Isidoro Trovato

«Lo Statuto del lavoro autonomo e l’intervento sulla po-vertà - dice il responsabile economico del Pd, FilippoTaddei - estendono tutele e diritti in un disegno di con-tinuità con il Jobs act».

25/01/2016, Enrico Marro

Le nuove disposizioni «aumentano le tutele per i lavo-ratori autonomi sia nei singoli contratti che sul merca-to», spiega Maurizio Del Conte, giuslavorista della Boc-coni di Milano e neo presidente dell’Anpal.

26/01/2016, Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci

[...] Le misure messe in campo dal governo a sostegnodelle professioni e delle partite Iva lanciano, al tempostesso, una sfida complessa e avvincente all’intero si-stema professionale italiano, che dovrà necessariamen-

te imparare a fare sistema, al di là di inopportuni per-sonalismi... che fino ad oggi hanno zavorrato il ruoloeconomico e sociale dei professionisti nella società e lasua piena affermazione in un mercato dei servizi sem-pre più dinamico e competitivo.

28/01/2016, Gaetano Stella

[...] il disegno di legge... messo a punto dai tecnici dipalazzo Chigi e ministero del Lavoro, conferma la stret-ta sulle clausole abusive... che attribuiscono al com-mittente la facoltà di modificare unilateralmente le con-dizioni di contratto o che fissano termini di pagamentosuperiori a 60 giorni. Confermata anche la deducibilitàdei premi assicurativi per tutelarsi in caso di insolvenzadel cliente. Il provvedimento contiene anche una normache ‘salva’ le collaborazioni coordinate e continuativeconsiderate ‘genuine’: «In accordo a quanto previsto dalJobs act - spiega Maurizio Del Conte, professore di di-ritto del Lavoro alla Bocconi di Milano e neo presidentedell’Anpal - si riconosce la genuinità delle collabora-zioni organizzate dal collaboratore d’accordo con ilcommittente, e a queste si estendono le tutele previstedal Ddl sul lavoro autonomo».

28/01/2016, Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci

Positivo ma perfettibile. E’ questo il giudizio del ‘popolodelle partite Iva’ allo statuto del lavoro autonomo ap-pena varato dal governo. Il testo, di per sè, offre un ri-conoscimento importante... sono tante le conquiste rac-chiuse all’interno del documento varato dal governo...ma restano fuori dal documento alcuni passaggi rite-nuti importanti. [...]L’aspetto fiscale in effetti rimane ilgrande assente dello statuto.

28/01/2016, Isidoro Trovato

Page 50: Notiziario Trimestrale della Cassa di Previdenza dei Biologi · 2017-01-16 · ti. Ma la sfida da raccogliere è molto più ampia. La politica di welfare adottata dall’Ente, per

48

contatti Enpab

06.45547011Centralino [email protected]

[email protected]

ORARIO DI APERTURA DEGLI UFFICI AL PUBBLICO

Per ricevere informazioni o chiarimenti dai nostri uffici su problematiche specifiche

potete consultare il sito www.enpab.it nella sezione ‘Contatti’

Si informano gli iscritti che gli uffici dell'Ente

forniranno informazioni telefoniche di carattere generale nei seguenti orari:

dal lunedì al venerdì: dalle ore 9.00 alle ore 13.00

Tel. 06.4554.7011 - Fax 06.4554.7036 - mail: [email protected]

Lunedì - Giovedì - Venerdì dalle ore 9.00 alle 13.30

Martedì - Mercoledì dalle ore 9.00 alle 13.30 e dalle ore 14.00 alle 17.00

Commissione Previdenza, Assistenza, Regolamento e Statuto

Tiziana STALLONE, Presidente

Sergio NUNZIANTE, Giovanbattista PETRILLO, Michele ETTORRE

Commissione Ambiente Sicurezza

Maria Grazie MICIELI, Presidente

Milvia BOSELLI, Laura CUTINI, Massimo SORRENTI, Angelina ZAMBRANO

Commissione Biologia Clinica

Salvatore SCOGNAMIGLIO - Presidente

Marina BALDI, Emilio GATTO, Enrico LA MURA, Nicola TAFURI, Antonio TORRISI

Commissione Nutrizione

Santo ALTOMARI, Presidente

Roberto CASACCIA, Michele ETTORRE, Valentina GALIAZZO, Ciriaco RAGO