Notiziario maggio 2014

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BOTTICINO Circolo “Angelo Vassallo” Maggio 2014 Foglio informativo e di dibattito politico culturale a cura del Partito Democratico di Botticino Stampato su carta revive pure natural riciclata al 100% Q uando mi è stato propo- sto di pensare ad un’e- ventuale candidatura ho detto che ero lusingata ma che dovevo condividere con i miei familiari la scelta. Inizialmente ho pensato di non accettare, poi ha prevalso la voglia di provarci e l’idea che forse, se scelta dagli elettori, avrei potuto portare nell’ammi- nistrazione la determinazione e la sensibilità che appartengono al mondo femminile. Provo sempre orgoglio quando leggo di una donna che si im- pegna attivamente anche fuori dall’ambito familiare per dare il proprio contributo alla società. Spesso l’impostazione dei ruo- li fa’ in modo che noi donne siamo penalizzate quando an- diamo a ricoprire incarichi pre- valentemente svolti da uomini. Quando ci capita, dobbiamo adeguarci e sacrificare la nostra vocazione familiare. Ritengo che sia compito della società scardinare questi luoghi co- muni, dando spazio anche ad un’interpretazione diversa dei ruoli pubblici e politici da parte delle donne. Se dovessi essere eletta, mi piacerebbe riuscire a mobilita- re le risorse del territorio (e non solo) per rispondere ai tantis- simi bisogni presenti, soprat- tutto in ambito sociale; trovare idee che possano confluire in progetti che vedano da un lato l’impegno anche economico del Comune, dall’altro la forza delle persone e delle associa- zioni. Penso che questo obiettivo si possa raggiungere creando una cultura attenta a progettare an- che interventi finanziabili, indivi- duando dei referenti ad hoc all’inter- no dell’organico del Comune. Non dimentichiamoci che anche a livello europeo si preferisce erogare finanziamenti su progetti specifici e seri, che risultino vincenti sotto il profilo occupazionale, sociale e am- bientale. Mi piacerebbe tutelare il mio Comu- ne anche dal punto di vista impren- ditoriale, penso che l’innovazione ed il valore aggiunto siano le strade per uscire dalla crisi e che dobbia- mo saper dialogare con le realtà produttive per aiutarle e sostenerle in questa direzione. Penso che la tutela del territorio e la manutenzione e cura di tutte le strutture, sportive e non, su di esso presenti, siano un altro obiettivo da perseguire con serietà e professio- nalità per consentire ai botticinesi di fruire al meglio del loro bel Comune. Considero il confronto con le perso- ne e con le varie realtà presenti sul territorio una modalità di lavoro vin- COSA VORREI FARE DA SINDACO cente per una squadra chiamata ad amministrare un Ente Locale. Affronto questa sfida con entusia- smo, nella consapevolezza di rap- presentare un’assoluta novità per Botticino. Non mi spaventa l’impegno che mi attende: so di poter contare su una valida coalizione, su una squadra che mette in campo la maturità di chi ha più esperienza ed energie nuove. Mi rassicura il constatare che insie- me a me si siano candidati per il Consiglio Comunale validi giovani, uomini e donne che, pur provenen- do da percorsi differenti, hanno l’o- biettivo di dedicarsi al bene comune con un progetto di sviluppo ambien- tale, economico e sociale, condiviso e partecipato. Voglio dire ai botticinesi che guarda- no con fiducia ai prossimi anni: po- tete contare su di noi, sulle nostre competenze e sulla nostra passione. Donatella Marchese

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Notiziario Pd Botticino di Maggio 2014

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BOTTICINO Circolo “Angelo Vassallo” Maggio 2014

Foglio informativo e di dibattito politico culturale a cura del Partito Democratico di Botticino

Stampato su cartarevive pure natural

riciclata al 100%

Quando mi è stato propo-sto di pensare ad un’e-ventuale candidatura ho

detto che ero lusingata ma che dovevo condividere con i miei familiari la scelta.

Inizialmente ho pensato di non accettare, poi ha prevalso la voglia di provarci e l’idea che forse, se scelta dagli elettori, avrei potuto portare nell’ammi-nistrazione la determinazione e la sensibilità che appartengono al mondo femminile.

Provo sempre orgoglio quando leggo di una donna che si im-pegna attivamente anche fuori dall’ambito familiare per dare il proprio contributo alla società.

Spesso l’impostazione dei ruo-li fa’ in modo che noi donne siamo penalizzate quando an-diamo a ricoprire incarichi pre-valentemente svolti da uomini. Quando ci capita, dobbiamo adeguarci e sacrificare la nostra vocazione familiare. Ritengo che sia compito della società scardinare questi luoghi co-muni, dando spazio anche ad un’interpretazione diversa dei ruoli pubblici e politici da parte delle donne.

Se dovessi essere eletta, mi piacerebbe riuscire a mobilita-re le risorse del territorio (e non solo) per rispondere ai tantis-simi bisogni presenti, soprat-tutto in ambito sociale; trovare idee che possano confluire in progetti che vedano da un lato l’impegno anche economico del Comune, dall’altro la forza delle persone e delle associa-zioni.

Penso che questo obiettivo si possa raggiungere creando una cultura attenta a progettare an-che interventi finanziabili, indivi-

duando dei referenti ad hoc all’inter-no dell’organico del Comune.

Non dimentichiamoci che anche a livello europeo si preferisce erogare finanziamenti su progetti specifici e seri, che risultino vincenti sotto il profilo occupazionale, sociale e am-bientale.

Mi piacerebbe tutelare il mio Comu-ne anche dal punto di vista impren-ditoriale, penso che l’innovazione ed il valore aggiunto siano le strade per uscire dalla crisi e che dobbia-mo saper dialogare con le realtà produttive per aiutarle e sostenerle in questa direzione.

Penso che la tutela del territorio e la manutenzione e cura di tutte le strutture, sportive e non, su di esso presenti, siano un altro obiettivo da perseguire con serietà e professio-nalità per consentire ai botticinesi di fruire al meglio del loro bel Comune.

Considero il confronto con le perso-ne e con le varie realtà presenti sul territorio una modalità di lavoro vin-

COSA VORREI FARE DA SINDACOcente per una squadra chiamata ad amministrare un Ente Locale.Affronto questa sfida con entusia-smo, nella consapevolezza di rap-presentare un’assoluta novità per Botticino.

Non mi spaventa l’impegno che mi attende: so di poter contare su una valida coalizione, su una squadra che mette in campo la maturità di chi ha più esperienza ed energie nuove.

Mi rassicura il constatare che insie-me a me si siano candidati per il Consiglio Comunale validi giovani, uomini e donne che, pur provenen-do da percorsi differenti, hanno l’o-biettivo di dedicarsi al bene comune con un progetto di sviluppo ambien-tale, economico e sociale, condiviso e partecipato.

Voglio dire ai botticinesi che guarda-no con fiducia ai prossimi anni: po-tete contare su di noi, sulle nostre competenze e sulla nostra passione.

Donatella Marchese

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IL PD STA CONBOTTICINO DEMOCRATICA

A Botticino il Circolo PD Angelo Vassallo costituisce una delle poche realtà politiche orga-

nizzate ed attive presenti sul territo-rio.

Grazie alla partecipazione di mol-tissimi botticinesi organizziamo una festa che è diventata una delle più apprezzate dell’intera provincia, che insieme a dibattiti politici e cultu-rali di interesse nazionale e locale, offre pure momenti di spettacolo qualitativamente elevati e concede l’opportunità di salire su un palco a molti giovani gruppi ed a tante idee innovative.

Nell’occasione delle primarie del 8 dicembre scorso oltre 600 nostri concittadini si sono presentati ai seggi da noi allestiti.

Il PD è stato presente anche quan-do l’amministrazione comunale ha assunto decisioni importanti, basti pensare ai temi del bilancio, al nuo-vo sistema della raccolta dei rifiuti ed alla vicenda delle cave.

Quindi quando si parla di partiti di-stanti dai cittadini, chiusi alla solleci-tazioni della società, si vuole fare di tutta l’erba un fascio per non essere costretti ad ammettere che ci sono partiti che funzionano, che hanno una corretta democrazia interna e che rappresentano un’autentica ri-sorsa per la comunità.

Consapevoli di ciò, in preparazione delle elezioni comunali, con l’inizia-tiva DIAMO GAMBE ALLE IDEE, il

Circolo PD ha dato vita ad un inten-so programma di incontri che ci ha impegnato per circa due mesi (gen-naio e febbraio).

Perché questo?

Perché Botticino è ricco di una moltitudine di forze impegnate nel sociale, nella tutela del territorio e dell’ambiente, nella cultura, nella scuola, nell’economia, nello sport e nella vita religiosa, che contribu-iscono alla qualità urbana ed alla formazione dei valori che contrad-distinguono un buon vivere sociale e civile.

Con lo spirito dell’ascolto abbiamo incontrato associazioni e realtà or-ganizzate impegnate in questi cam-pi ed abbiamo raccolto osservazioni e proposte operative, che hanno trovato ospitalità nel programma predisposto da io sto con BOTTI-CINO democratica.

E’ stato un percorso veramente sti-molante, dove tante brave persone hanno potuto illustrarci cosa fanno, quali sono stati gli eventuali limiti e le carenze riscontrati nel rapporto con il comune e come, a loro avviso, si potrebbe fare meglio.

Spesso non si tratta di un problema di risorse, ma della capacità di rea-lizzare una vera partecipazione.

In questo cammino siamo stati so-stenuti dalla ferma convinzione che per amministrare un comune come Botticino il solo PD non è autosuffi-

ciente e che non può essere nem-meno autoreferenziale.

Pertanto sappiamo bene che una della sfide più importanti che ci at-tendono sarà il coinvolgimento, con modalità diverse dal passato, delle realtà disponibili a collaborare per dare una mano ai botticinesi, ren-dendo ancora più efficace il loro, apprezzatissimo, lavoro di volonta-riato.

Nel programma di io sto con BOT-TICINO democratica il tema della partecipazione trova molto spazio, anche con proposte nuove quali la realizzazione di una Consulta delle Associazioni.

In materia di cave abbiamo di fronte un appuntamento che Botticino non può mancare o affrontare in modo sbagliato.

RENZI TOGLIE IL SEGRETO DI STATO SULLA STRAGE DI PIAZZA DELLA LOGGIAIl Circolo Pd di Botticino auspica che la decisione del Presidente del Con-siglio Matteo Renzi di togliere il segreto di stato sulle stragi consenta finalmente, dopo quarant’anni, di conoscere tutta la verità sulla strage fascista di Piazza della Loggia, avvenuta il 28 maggio 1974, che il lungo percorso giudiziario è riuscito fino ad ora solo parzialmente ad ottenere.

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BOTTICINOBOTTICINOSi tratta delle cose da fare subi-to per mettere in sicurezza il baci-no marmifero e quelle che devono essere fatte a breve per offrire una prospettiva di sviluppo a quest’atti-vità nei prossimi decenni.

In ballo ci sono numerose attività imprenditoriali, centinaia di posti di lavoro ed entrate rilevanti che il co-mune destina ai servizi per la comu-nità.

Leggiamo anche nei programmi de-gli altri schieramenti, in modo più o meno convinto, che l’assegnazione delle future concessioni avverrà tra-mite procedure di evidenza pubbli-ca.

Il PD già sul Notiziario dell’ottobre 2012 scrisse che, a seguito di nor-mative europee, tali procedure era-no inevitabili, mentre altri alimenta-vano dubbi e false speranze.

Troppi interessi e persone coinvolti per permettersi di improvvisare e di scherzare! Ci vuole chiarezza!

Al fine di non disperdere il patrimo-nio rappresentato dalle risorse na-turali disponibili, dalle conoscenze, dalle aziende e dalle capacità lavo-rative, che si è costruito nel corso di lunghissimi anni, per il PD non è opportuno basare la procedura sul solo aspetto della migliore offer-ta economica e che altri parametri sono invece da valorizzare maggior-mente.

Diciamo altresì che non è possibi-le ragionare sullo sviluppo futuro senza guardare all’intero bacino, comprese quelle proprietà private che oggi non sono interessate dal rinnovo delle concessioni sui diritti di escavazione che riguardano uni-camente le unità di cava di proprietà comunale.

Si è data molta rilevanza all’aspetto bando unico o bando per singole unità di cava.

Nulla di deciso, partita tutt’ora aper-ta, con possibilità di individuare an-che vie mediane.

Sarà comunque la nuova ammini-strazione a dover assumere le deci-sioni del caso.

Se sarà, come auspico, io sto con BOTTICINO democratica a vince-re sono certo che saranno adottate senza alcuna penalizzazione delle aziende oggi titolari di concessione.

C’è quindi la volontà di proseguire, con energie nuove, la buona ammi-nistrazione che governa Botticino ormai da vari lustri.

Come segretario del Circolo mi sono impegnato affinché non si di-sperdessero esperienze importanti cercando di integrarle con nuove risorse, parte provenienti dalla so-cietà e parte dall’interno del partito, coniugando passione politica con quella civile e sociale.

L’impegno è quello di sostenere la candidatura a sindaco di Donatella Marchese e di mettere in campo una squadra adeguata per poi am-ministrare bene.

Il PD c’è, è in campo e vi invita a votare per io sto con BOTTICINO democratica.

Andrea CasaliSegretario Circolo PD Botticino

Per una visione completa del programma e per conoscere i candidati,

visita il sito

www.botticinodemocratica.it

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Non c’è dubbio che, seppure nella convinzione di operare per un bene comune quale la

tutela dell’ambiente, qualche preoc-cupazione c’era sull’avvio del porta a porta nella raccolta dei rifiuti.

Sappiamo che su questi temi si può incorrere nel consenso formale ge-nerale per poi scontrarsi sugli effet-ti provocati dal cambiamento nelle abitudini familiari.

Certamente ci sono obblighi norma-tivi nel raggiungimento di percentuali di raccolta differenziata che non po-tevano essere disconosciuti.

Tuttavia era consolidata nel tempo la comodità di conferire rifiuti come si voleva e quando si voleva.

E’ vero però che a Botticino c’era stata negli anni scorsi una nutrita raccolta di firme a favore del porta a porta e che le, partecipatissime, assemblee preparatorie avevano registrato una notevole richiesta di chiarimenti ed informazioni senza mai evidenziare nette contrarietà.

A detta degli esperti, diversamen-te da altre realtà, era emersa quel-la condivisione di fondo che faceva ben sperare nell’accettazione prati-ca del nuovo sistema.

Segnali incoraggianti, che però non azzeravano del tutto i timori della vi-gilia.

Ebbene: i primi dati relativi all’an-damento della raccolta vanno oltre le più rosee previsioni

Sicuramente il mese di marzo, mese precedente all’inizio del-la raccolta porta a porta, rappresenta un’anomalia nella quan-tità dei rifiuti raccolti ed il monitoraggio di un solo mese sottoposto al nuovo sistema non fornisce un dato statistico del tutto attendibile.

Però diciamocelo almeno una volta: che bravi siamo stati!

Il dato della raccolta differenziata è esploso ed in confronto ai primi due mesi dell’anno la percentuale si è più che raddoppiata.

Il grafico rende ancora maggiormente evidenti gli sforzi che tutti insie-me abbiamo fatto:

PORTA A PORTA:PARTENZA CON IL BOTTO

ANNO 2014 Gennaio (KG) Febbraio (KG) Marzo (KG) Aprile (KG)

RIFIUTI INDIFFERENZIATI 276.040,00 259.400,00 317.780,00 87.940,00

RIFIUTI DIFFERENZIATI 158.539,00 149.170,00 255.763,00 274.956,00

TOTALE RIFIUTI 434.579,00 408.570,00 573.543,00 362.896,00

% RIFIUTI DIFFERENZIATI 36,48% 36,51% 44,59% 75,77%

ANNO 2014

Dobbiamo essere orgogliosi di questi primi risultati.

Anche se un'avvertenza va data: non diamo eccessivo peso a chi per sminuire la bontàdell'operazione profetizza sventure sui costi del servizio o accentua pretestuosamente iproblemi che inevitabilmente sorgono quando si cambia radicalmente il sistema diraccolta.

Siamo consapevoli che disagi e criticità non sono del tutto superati ed è per questo chealcuni aggiornamenti del servizio sono già in cantiere.

Ci vuole un po' di pazienza e di disponibilità per far funzionare il sistema al meglio.

Comunque è già bello sentirsi partecipi di un obbiettivo che guarda al futuro, che ci chiedesì qualcosa ma che in cambio ci restituisce molto di più, sia a noi che alle prossimegenerazioni.

Seppur piccolo rispetto alla grandezza del tema, un contributo a migliorare l'ambiente lostiamo dando anche noi.

Grazie a tutti voi.

GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE0

50000

100000

150000

200000

250000

300000

350000

RIFIUTI INDIFFERENZIATIRIFIUTI DIFFERENZIATI

ANNO 2014

Dobbiamo essere orgogliosi di questi primi risultati: quanta energia e materia prima risparmiata e quanto inquinanto in meno.

Perciò non diamo peso a chi per sminuire la bontà dell’operazione pro-fetizza sventure sui costi del servizio o accentua i problemi che inevita-bilmente sorgono quando si cambia radicalmente il sistema di raccolta.

Siamo consapevoli che disagi e criticità non sono del tutto superati ed è per questo che alcuni aggiornamenti del servizio sono già in cantiere.

Ci vuole un po’ di pazienza e di disponibilità per far funzionare il sistema al meglio. Comunque è già bello sentirsi partecipi di un obbiettivo che guarda al futuro, che ci chiede sì qualcosa ma che in cambio ci restitu-isce molto di più, sia a noi che alle prossime generazioni.Seppur piccolo rispetto alla grandezza del tema, un contributo a mi-gliorare l’ambiente lo stiamo dando anche noi.

Grazie a tutti voi.

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BOTTICINOBOTTICINO

Pubblichiamo i passaggi più significativi dell’intervento di Matteo Renzi al Congresso del PSE, che si è svolto a Roma il 1 marzo 2014, che ha indicato Martin Schulz per la presidenza della Commissione Europea

Per i democratici è un giorno speciale perché è un momento molto importante per la nostra comunità. E un pen-siero va al mio amico Bersani, a Piero Fassino e Massimo D’Alema e a tutti i leader del PD e prima del Pds-Ds.

E’ un giorno molto importante per il Partito socialista europeo, qui tutto è cominciato per l’Europa e la città della grande bellezza non a caso deve richiamare tutti e cia-scuno al compito più drammatico. Stasera alle otto più generazioni di italiani vedranno i servizi sul con-gresso del PSE.

Lo vedranno le mie nonne, pen-so alla mia famiglia. Le mie nonne erano sposate a due persone che hanno combattuto in Europa - in Francia e Grecia - e penseranno al nonno sul confine francese e a quello in Grecia. In un momento terribile di spre-ad non economico ma per la vita dei cittadini noi dobbiamo fare in modo che il piccolo artigiano non veda l’Europa come il problema ma come la soluzione dei proble-mi, come l’Europa dei cittadini e non dei burocrati. Questo è il no-stro obiettivo.

John Fitzgerald Kennedy nel 1962 disse: ‘Abbiamo scelto di andare

RENZI: ORA L’EUROPADEI CITTADINI!

sulla Luna non perché è un obiet-tivo alla nostra portata ma proprio perché è un obiettivo difficile’.

Qualcosa di simile deve essere fatto da noi in Europa. Ci dobbia-mo dare degli obiettivi ambiziosi.

L’Europa deve avere un’anima.

L’Europa sociale è condizione e non figlia dell’Europa economi-ca ed io credo che la più grande scommessa che dobbiamo vince-re è quella dell’educazione e l’at-tenzione verso la scuola, dove si costruisce la condizione dell’Euro-pa economica.

Se questo av-verrà il PD sarà orgoglioso di far parte di un cam-mino economico comune: le libertà economiche non possono essere più importanti di quelle sociali.

Cercheremo di uti-lizzare il semestre di presidenza per un nuovo model-lo di Europa, ma prima l’Italia deve

mettere il bilancio a posto, ma non perché ce lo chiedono le istituzio-ni: lo faremo per i nostri figli.

Martin il tuo compito è il nostro compito, la tua candidatura è una meravigliosa opportunità per te e per noi.

Dobbiamo arrivare al futuro non aspettando ma costruendo e ac-compagnando la sfida di una nuo-va Europa.

Il Pd sarà felice di accompagna-re e farsi accompagnare dal Pse nella sfida più bella che restituisce dignità alla politica.

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FUORI DALL’EUROPA?SAREBBE UN DISASTRO!

Secondo alcuni, il mondo che ci favorisce dovrebbe essere piccolo, sempre più

piccolo, perché se partecipiamo a realtà più grandi contiamo poco.

L’Europa non ci piace?

Fuori dall’Europa!

Poi fuori dall’Italia, dalla Lombar-dia, dalla Provincia di Brescia, da Botticino, da San gallo per arrivare finalmente a quello che ad alcuni piace di più: la repubblica – magari la monarchia – del numero civico!

Le notizie ci dicono altro: forse già quest’anno la Cina diventerà la prima economia al mondo supe-rando, in anticipo di qualche anno sul previsto, gli Stati Uniti (a loro volta inseguiti dall’India).

Vediamo apparire in tv incredibili smemorati, che pretendono che il nostro paese rompa in modo uni-laterale anche i patti concordati

ed approvati quando loro erano al governo.

Il bello è che lo chiedono urlando con forza, come per spaventare gli altri paesi europei.

Non c’è da meravigliarsi che nes-suno ci crede, essendo gli stessi che nei vertici si dedicavano ad altre personali faccende e si diver-tivano a fare le corna o il cucù a quella medesima cancelliera oggi tanto bersagliata.

Sanno dire solo basta, a partire dal basta euro, dimenticandosi che anche prima dell’entrata in vigore dell’euro non è che ce la passava-mo così bene.

In effetti, spesso, l’unica soluzio-ne praticata per reggere la com-petizione internazionale stava nella svalutazione della moneta che, ol-tre a ridurre il salario reale dei la-voratori, provocava comunque un impoverimento generale.

Ricordiamo che anche in passa-to, ben prima dell’arrivo dell’euro, avevamo dovuto adottare mano-vre costate lacrime e sangue sen-za tuttavia aggredire il cuore dei problemi.

Espedienti ed accorgimenti che hanno avuto il fiato corto e che, a distanza di anni, ci hanno presen-tato il conto.

Altri battono con (finto) vigore i pugni sul tavolo come se questo gesto potesse costringere i mer-cati ad acquistare il nostro enorme debito pubblico.

Se invenduto o piazzato a tassi troppo elevati, metterebbe a ri-schio gli stipendi dei dipendenti pubblici – compreso quelli delle forze dell’ordine – ed i pagamenti delle pensioni, facendoci precipi-tare nuovamente nel vortice della caduta dei consumi e della disoc-cupazione, non avendo più alcu-na rete di salvataggio.

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BOTTICINOBOTTICINOSi sente dire che è meglio uscire dall’euro piuttosto di sottostare a regole così rigide.

Attenzione: non si sta discutendo di un 1% in più o in meno di tasse o di spesa pubblica e nemmeno di un semplice “proviamo e vediamo come va a finire”, senza particolari conseguenze.

Stanno dicendo che vogliono to-glierci l’orizzonte europeo, cioè quello che oggi conosciamo e che, pur tra tante difficoltà, ci con-sente di poter circolare liberamen-te e, per esempio, di non dover superare frontiere che nei decenni passati vedevano schierati eserciti composti prevalentemente da mi-litari di leva (formalmente il servizio militare obbligatorio è stato abolito dal 1° gennaio 2005).

Basta andare a Brescia per vedere le traccia di questo recente perio-do: molte caserme vuote (Papa, Ottaviani, Randaccio, Goito) dove tantissimi giovani, abbandonando studio e lavoro, passavano parec-chi mesi sotto le armi in difesa dei confini nazionali.

Ci sembrano tempi lontani, anche se le vicende prima dell’ex Jugo-slavia ed ora dell’Ucraina ci im-pongono di non sottovalutare mai e di non dare per scontata e per acquisita per sempre la conquista della pace.

In tal senso l’emergere dei nazio-nalismi non ci rassicura, perché notoriamente sono generatori di conflitti.

Cos’è l’uscita dall’euro se non tor-nare ad una moneta nazionale che poi sarà seguita dall’abbandono delle istituzioni europee, nell’il-lusione che da soli sapremo fare meglio?

E’ lo stesso pensiero che percorre molti movimenti e partiti che esal-tando lo spauracchio dell’immi-grazione, vorrebbero farci ricadere nello status di stranieri ed emi-granti negli altri paesi della nostra Europa.

“Crediamo fermamente che la Ue debba cambia-re”. E’ questo l’incipit del Manifesto del PSE, ap-provato dal Congresso di Roma all’unanimità, per le prossime elezioni europee, che pone il lavoro al primo punto. I dieci punti programmatici del ma-nifesto sono:

1) E’ ora di mettere l’occupazione al primo posto 2) E’ ora di far ripartire l’economia 3) Porre il settore finanziario a servizio dei citta-

dini e dell’economia reale 4) Verso un’Europa sociale 5) Un’Unione di uguaglianza e di diritti delle

donne 6) Un’Unione delle diversità 7) Una vita sicura e sana per tutti 8) Maggiore democrazia e partecipazione 9) Un’Europa verde10) Promuovere il ruolo dell’Europa nel mondo.

“Con questi 10 progetti - conclude il manifesto - noi Socialisti, Socialdemocratici, Laburisti, Democra-tici e Progressisti cambieremo l’Europa nei prossi-mi 5 anni. Contiamo sul tuo voto e ci impegniamo ad agire instancabilmente per tuo conto. Insieme cambieremo l’Europa”.

IL MANIFESTO DEL PSE

Quindi questa Europa va bene così com’è?

Tutt’altro, ma non è vero che il confronto sia solamente tra l’Euro-pa voluta dal PPE e chi – populisti e forze di estrema destra - rifiuta l’Europa ed il concetto di integra-zione tra i popoli che essa com-porta.

Non dentro o fuori da questa Eu-ropa, ma dentro un’Europa diver-sa perché cambiarla si può.

Infatti un’alternativa c’è: dare all’Europa un governo d’impronta socialista e democratica.

Un governo che privilegi la lotta alla disoccupazione, che rilanci il processo di democratizzazione delle istituzioni europee e che aiuti

i paesi in difficoltà ad uscire dalla crisi.

Perciò non ci vuole meno Euro-pa, ma più Europa e certamente un’altra Europa.

E’ un obbiettivo possibile, da rag-giungere anche perché lo dobbia-mo alle nuove generazioni che si meritano di guardare al futuro e non di girarsi indietro per ritornare ad un passato per nulla invidiabile.

Con il tuo voto al PD possiamo farcela.

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pag. 8 PD BOTTICINO A cura di: Cristina Quecchia, Annamaria Lonati, Fabbio Baitelli, Andrea Casali.Committente responsabile: Fabbio Baitelli

Progetto grafico e stampa - Grafica DP Rezzato

Circolo PD Botticino, via Marconi 1Email: [email protected]

www.pdbotticino.itCi trovi anche su Facebook: cerca PD Botticino

Coordinatore del Circolo: Andrea Casali

ELEZIONI PER ILCOMUNE DI BOTTICINO

VOTA COSì: LISTA N. 1

Donatella MarcheseSindaco

Traccia una croce sul simbolo e scriviil cognome del Candidato Consigliere.

Si possono dare due preferenzepurchè siano un uomo e una donna.

CognomeCognome

Per le elezioni comunali il Partito Democratico ti invita a votare la listaio sto con BOTTICINO democratica guidata dal candidato Sindaco Donatella Marchese.

ELEZIONI PER ILPARLAMENTO EUROPEO

Il Partito Democratico, insieme al PSE, sostiene la candidatura a Presidente della Commissione Europea di Martin Schulz. Per un reale cambiamento delle politiche comunitarie vota

Ricorda che puoi esprimere fino ad un massimo di tre preferenze sui candidati in lista. Per essere ritenute tutte valide, una deve indicare un

candidato di sesso diverso dagli altri due.