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QUADERNIDELLA SEGRETERIAGENERALE CEI
N U O V A S E R I E
N. 12APRILE2018
NotiziarioUfficio Nazionale per l’educazione,
la scuola e l’università
ufficio nazionale per l’educazione,la scuola e l’università
ALTERNANZASCUOLA LAVOROla comunità cristiana
a servizio della scuola
A cura di Ernesto Diacoe Don Domenico Santangelo
indice
Indice
Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 7
1. Alternanza Scuola lavoro: di cosa si tratta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 8
2. Chiesa locale e ASL: un servizio pastorale e un compito educativo . . . pag. 10
3. Norme, fonti ed impegni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 12
4. Buone pratiche ed esperienze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15
5. Settori e progetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 19
6. Allegati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 26
Tra le novità introdotte dalla legge 107/2015,la cosiddetta “Buona scuola”, l’estensione delleattività di alternanza scuola lavoro, rese ob-bligatorie in tutte le scuole superiori, è quellache ha inciso maggiormente nella vita scola-stica.Non si tratta di una sfida solo organizzativa:c’è una svolta culturale all’origine di questoprocesso. È quella di riconoscere che ogni am-bito sociale non è autosufficiente e assoluto,ma necessita di un confronto continuo conaltri per svolgere al meglio i suoi compiti. Que-sto vale sia per la scuola che per il mondo dellavoro, che spesso faticano a dialogare perchéciascuno teme intromissioni indebite o non ri-conosce all’altro dignità culturale o professio-nale.Deve essere chiaro inoltre che l’alternanzascuola lavoro non è immediatamente finaliz-zata a inserire il giovane nel mondo del lavoro,quanto ad arricchire la sua formazione perso-nale. Si corre il rischio altrimenti di alimentareun’idea strumentale di educazione. Per questole azioni promosse non devono intendere il la-voro solo come un mestiere da imparare, main primo luogo come un’esperienza di impegnoe di crescita umana, di espressione di sé, diresponsabilità verso gli altri e di servizio allacollettività. La formazione mediante l’esperien-za permette infatti di sviluppare alcune dimen-sioni e competenze trasversali quali la relazio-nalità, l’estroversione, la progettualità, il pen-siero critico, la fiducia in se stessi.Tra i soggetti che hanno subito colto le oppor-tunità offerte dall’alternanza scuola lavoro cisono numerosi enti ecclesiastici. Già pochi me-si dopo l’approvazione della legge, diverseDiocesi e Conferenze Episcopali regionali ave-vano avviato esperienze di partnership sul ter-
ritorio o sottoscritto intese con gli uffici sco-lastici ai diversi livelli.Ognuno dei progetti avviati parte dalla propriarealtà, valorizzando le caratteristiche, la storiae la comunità locale. Le opportunità offertesono numerose, basti pensare alla rete di ser-vizi costituita dai centri giovanili, dalle realtàeducative e sportive, dai luoghi di accoglienzaper gli anziani e i disabili, dalle iniziative delleCaritas sparse sul territorio. C’è poi tutto ilmondo dell’animazione culturale e dei beniculturali ecclesiastici – comprendente anche imusei, gli archivi e le biblioteche diocesane –e quello dei mezzi di comunicazione facenticapo alla comunità ecclesiale. Si tratta di luo-ghi in cui gli studenti possono incontrare per-sone umanamente significative e ricevere pre-ziosi orientamenti valoriali.Il presente Quaderno vuole dare testimonianzadell’ampio coinvolgimento delle realtà eccle-siali, presentando alcune modalità individuatedi collaborazione. Si tratta di un’ampia rasse-gna che non esaurisce l’intero ventaglio delleesperienze messe in campo da uffici diocesani,parrocchie, oratori, associazioni, ma è certa-mente un aspetto non marginale delle novitàintrodotte dall’alternanza scuola lavoro, dacontinuare a seguire e di possibile ispirazioneper altri.I Vescovi italiani, negli orientamenti pastoraliper il decennio in corso, invitano le comunitàcristiane a stringere delle “alleanze educative”con tutti, anche al di fuori del mondo cattolico.Quanto viene presentato nelle pagine seguentiè il segno che la sfida è stata accolta.Il presente Quaderno è stato curato dal prof.Roberto Pellegatta, con la collaborazione diClaudio Emilio Minghetti. A loro va un vivoringraziamento.
INTRODUZIONEErnesto Diaco, Direttore dell’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università della CEI
Introduzione 7
Notiziario n. 12 Ufficio Nazionale per l’educazione,la scuola e l’università
Con la legge 107/2015, e dopo un prece-dente inefficace tentativo (D.L. 77/2005), en-trano obbligatoriamente nel curricolo scola-stico le attività di alternanza scuola-lavoro(ASL) al fine “di incrementare le opportunitàdi lavoro e le capacità di orientamento deglistudenti”. Si generalizza così per la prima vol-ta in tutte le scuole del secondo ciclo “unametodologia che mira a formare persone ingrado di affrontare in modo consapevole e at-tivo le responsabilità della vita adulta” (DarioNicoli).Questa metodologia permette di alternarea scuola insegnamenti, esercitazioni, attivitàdi lavoro simulate, ricerche, visite, compitireali, ma soprattutto stage e attività esternein qualsiasi impresa o ente dove si svolgaun lavoro. Quindi le attività di ASL si articolano in azionididattico-informative in classe o in azienda ein azioni di apprendimento pratico all’internodel contesto lavorativo. Qualcuno distinguel’ASL dai tirocini e dagli stage, poiché si trat-terebbe di percorsi strutturati e sistematici,obbligatori all’interno del triennio. Prima dell’introduzione dell’obbligatorietà, glistudenti che nell’anno scolastico 2014/2015avevano svolto esperienze di alternanza sonostati 270 mila: cifre che corrispondono al 18%del totale degli studenti della scuola seconda-ria superiore.Quella introdotta dalla legge 107 costituisceuna, se pur iniziale, piccola rivoluzione for-mativa che va a regime proprio durante que-st’anno scolastico e che, del curricolo annualedel triennio, utilizza 400 ore per gli istitutitecnici e professionali e 200 ore per i licei, perattività svolte anche durante la sospensionedelle attività didattiche e/o all’estero. Nono-
stante l’assenza di norme quadro che coordi-no, incentivino e sostengano la materia tra isettori dell’istruzione-formazione e quelli dellavoro, per la prima volta in modo obbligatorioe strutturato e pur nella differenza delle fun-zioni, scuola e mondo del lavoro sono solle-citati ad collaborare ad una maggiore corre-sponsabilità educativa e sociale, a beneficionon solo dei giovani ma anche dell’intero tes-suto socio-economico.Sul piano culturale e sociale si avvia per laprima volta nel sistema scolastico italiano lapossibilità di ridare pari dignità formativasia all’attività scolastica che all’esperienza dilavoro, specie se manuale.Diversamente dagli altri paesi europei, questacollaborazione si configura per ora solo comeesito dell’iniziativa del mondo scuola, ma lostrutturarsi dell’attività spingerà col tempo an-che ai necessari interventi normativi di rac-cordo, che si spera concorrano a fa crescerenel mondo del lavoro maggiore consapevo-lezza del valore sociale ed economico dellaformazione.Per ora “l’obiettivo più incisivo dell’ASL èquello di accrescere la motivazione allo studioe di guidare i giovani nella scoperta delle vo-cazioni personali, degli interessi e degli stilidi apprendimento individuali, arricchendo laformazione scolastica con l’acquisizione dicompetenze maturate sul campo” (Direttive 4e 5/2012).Tra i vari aspetti, l’estensione delle attività dialternanza anche ai Licei rappresenta un uni-cum europeo, teso a sottolineare la dimensio-ne orientativa a future scelte professionali odi studi universitari. Il modello introdotto vuo-le superare la divisione tra percorsi di studiofondati sulla conoscenza ed altri che privile-
1. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO:DI COSA SI TRATTA
1. Alternanza Scuola lavoro: di cosa si tratta8
Ufficio Nazionale per l’educazione, Notiziario n. 12la scuola e l’università
giano l’esperienza pratica. Conoscenze, abilitàpratiche e competenze devono andare insie-me, così che si possa “imparare facendo”, ri-valutando anche il grande “valore umanisticodel lavoro manuale” (Giovanni Paolo II).Rispetto alle formazione al lavoro, non si trat-ta solo di un “mestiere da imparare”, ma diun’esperienza formativa di impegno, serietà,professionalità, fatica, servizio, così che av-venga “l’esperienza di conoscenza di sé, diincontro con la vita, con l’umano e anche lapossibilità di incontrare persone significative”. Infatti se per i giovani rappresenta un’oppor-tunità di crescita e di inserimento futuro nelmercato del lavoro, per le aziende si tratta diinvestire strategicamente in capitale umanoma anche di accreditarsi come enti formativi.L’acquisizione consapevole delle esperienzesvolte all’interno di una organizzazione lavo-rativa può favorire lo sviluppo di quel “sensodi iniziativa ed imprenditorialità”, di quel sapertradurre le idee in azione che costituisce lacompetenza chiave europea fatta di reali-smo, collaborazione, creatività, innovazionee assunzione di rischi, unitamente alla capa-cità di pianificare e gestire progetti per rag-giungere obiettivi. L’attività di ASL si realizza attraverso pro-getti attuati e verificati sotto la responsabilitàdell’istituzione scolastica o formativa, sullabase di apposite Convenzioni con le imprese,con le rispettive associazioni di rappresen-tanza, con le camere di commercio, industria,artigianato e agricoltura, con gli enti pubblicie privati, ivi inclusi quelli del terzo settore(associazioni sportive, assistenziali, educa-tive, culturali e del tempo libero). Lo studentein alternanza non è mai giuridicamente unlavoratore così che, diversamente dall’ap-prendistato (DLgs 81/2015), l’attività noncostituisce un rapporto individuale di lavoro. La co-progettazione tra istituzioni scolastichee partner esterni trova il proprio elemento fat-
tivo nella collaborazione tra il tutor formativointerno (il docente della scuola) e tutor for-mativo esterno (il rappresentante dell’impresao ente), strettamente coinvolti nello svolgi-mento, nel monitoraggio ed nella valutazionefinale dell’attività.A sua volta l’attività dello studente è gratuita,non comportando oneri economici per l’im-presa o ente ospitante. Tocca invece alla scuo-la di provenienza dover provvedere alla co-pertura assicurativa, alle comunicazioni ob-bligatorie ed alla formazione anche sugliaspetti di tutela della salute e della sicurezzasui luoghi di lavoro.Un “Registro nazionale per l’alternanza scuo-la-lavoro” presso le Camere di Commercio ter-ritoriali raccoglie le iscrizioni delle imprese oenti che intendono dare disponibilità per i per-corsi di ASL. Il Registro si divide in due se-zioni: una prima, aperta e consultabile in mo-do gratuito, dove le aziende e gli enti pubblicie privati indicano il numero di studenti ospi-tabili ed i periodo dell’anno in cui sarà pos-sibile svolgere i tirocini. La seconda sezionespeciale del Registro a cui devono essere iscrit-te le imprese coinvolte nel percorsi di alter-nanza consentirà la condivisione delle infor-mazioni relative all’anagrafica, all’attivitàsvolta, ai soci e agli altri collaboratori, al fat-turato, al patrimonio netto, al sito internet eai rapporti con gli altri operatori della filiera.Le fonti di finanziamento utilizzate dallascuola per realizzare percorsi di alternanzaderivano per la quasi totalità dal Ministerodell’istruzione, università e ricerca (MIUR).L’assegnazione dei fondi è differente in basealle regioni: alcuni Uffici scolastici regionalihanno finanziato tutti gli ordini di studio, altrihanno destinato l’importo ricevuto unicamen-te agli istituti professionali. Altre forme di fi-nanziamento riguardano i fondi d’istituto, ifondi regionali, i fondi FSE, privati e quelliprevisti dal PON.
1. Alternanza Scuola lavoro: di cosa si tratta 9
Notiziario n. 12 Ufficio Nazionale per l’educazione,la scuola e l’università
Molti sostengono che un importante obiet-tivo di una pastorale scolastica debba es-sere la costruzione di alleanze educative contutti i soggetti della scuola, dirigenti, inse-gnanti, studenti e famiglie, ma anche con lecomunità (parrocchie, istituzioni, associa-zioni, gruppi) di riferimento delle singolescuole. L’esperienza di molti mostra che que-ste alleanze sono fattore decisivo per far cre-scere ambienti positivi, così che si possa“educare istruendo” e quindi per promuovereuna formazione umana integrale dei giovaniconsiderati anzitutto come persone che stan-no costruendo la propria identità.In questo compito l’esperienza mostra comele realtà ecclesiali possono esercitare unafunzione significativa, esprimendo “l’inten-zione profonda della comunità cristiana pergli uomini: una dedizione profonda e ap-passionata agli uomini e al loro destino, unatensione a rendere presente dentro la tramadella convivenza solita, in cui gli uominisoffrono, sperano, tentano, negano, atten-dono il senso ultimo delle cose, il Fatto diGesù Cristo unica salvezza degli uomini”. “La Chiesa [...] anche quando entra nellascuola direttamente [...] intende offrire ilproprio impegno per l’educazione in questalogica di servizio, pronta a collaborare conogni uomo di buona volontà perché la scuolasia ciò che deve essere, attuando pienamentela propria vocazione» (Fare pastorale dellascuola oggi).Anche le nuove attività introdotte dalla Leg-ge 107 si sono mostrate come una preziosaopportunità per questa prospettiva. Infattisono state opportunamente viste così da di-verse Diocesi, che con tempestività e viva-
cità di idee si sono messe subito a serviziodel mondo della scuola. È nata così in tanteregioni un’offerta agli studenti del trienniodelle superiori della possibilità di vivere espe-rienze di lavoro in ambienti interessanti ein progetti significativi, oltre che di poter in-contrare persone che possano essere testi-moni di un forte impegno ideale nei capidell’educazione, dell’assistenza, della cultu-ra, dello sport e del turismo.Questa occasione è stata vissuta, durantequesti primi due anni di ASL, attraverso nu-merose collaborazioni dove le strutturedelle Diocesi che operano sul tessuto socialee sul territorio hanno iniziato a stipulare in-tese con l’Amministrazione scolastica regio-nale, spingendo Parrocchie ed Enti cattolicidi vario genere a co-progettare, con le isti-tuzioni scolastiche statali e paritarie, percorsidi ASL secondo lo spirito del profilo in uscitadello studente, individuando le attitudini deiragazzi e rilevando le loro competenze in si-tuazioni diversificate. Gli ambienti parrocchiali e degli enti a questicollegati in diversi casi si sono rivelati luoghieducativi dove poter attuare un progetto for-mativo specifico. Con questa pubblicazione abbiamo volutoraccogliere tutta questa creativitàL’unico campo nel quale le esperienze rac-colte, in modo stranamente unanime, sonoassenti rimane il campo delle scuole catto-liche che in nessuna diocesi o parrocchia ri-sultano coinvolte, pur essendo invece un’ot-tima opportunità per progetti di ASL.Consultando tutto quanto risulta pubblicato,nei modi più svariati, le possibilità si sonocosì rivelate molteplici per l’inserimento di
2. CHIESA LOCALE E ASL: UN SERVIZIOPASTORALE E UN COMPITO EDUCATIVO
2. Chiesa locale e ASL: un servizio pastorale10
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giovani in vari tipi di percorsi: dall’affian-camento in azioni di studio verso piccoli, adattività di assistenza in situazioni di bisognosociale; da funzioni di particolare competen-za nelle attività degli oratori, alle attività dicatalogazione e cura di archivi storici; dauna affiancamento in attività per disabili, acollaborazioni nel settore del giornalismo;dall’offerta di servizi nella progettazione gra-fica, alla valorizzazione nel territorio del pa-trimonio artistico-storico; dall’allestimentodi mostre ed eventi, all’affiancamento nellacura degli anziani. Insomma: una grande eper certi versi sorprendente vivacità.In questo modo la possibilità che parrocchieed enti ecclesiali di vario genere possanoaccogliere studenti “costituisce per questerealtà un banco di prova per la propriaproposta educativa e ne evidenzia la dimen-sione di servizio alla comunità scolastica elocale”, verificando che “imparare facendoè un criterio pedagogico fondamentale” (Ga-briele Corini). Se da un lato gli studenti trovano uno spazioin cui cimentarsi con le proprie «soft skills» –quelle competenze trasversali utili a com-pletare la formazione scolastica – per gli entiecclesiastici si è aperta una sfida, un bancodi prova. Per testare la proposta formativa eculturale, sì, ma anche per dare vita a quel-l’alleanza educativa che richiama la Chiesa«in uscita » di Papa Francesco.Acquisire competenze e capacità relazio-nali e poi trasmettere sapere di vita e di la-voro, diventano un circolo virtuoso dove igiovani sono protagonisti così che “si può an-cora diventare casa per loro” (Nicola Giacomi). Accade allora che si scopra che la Parrocchiasia un “ambiente organizzativo”, con lecomplessità, i livelli di funzionamento e direlazione di un’azienda di servizi alla per-
sona, complessa, ma con un forte moventeideale nella propria comunità locale. Progetticurati e ben condotti fanno presto emergerepresso i giovani l’intrinseca dimensione re-lazionale e la rilevanza etico-valoriale dellavoro e di ogni professione, contribuendocosì allo sviluppo delle competenze socialigià avviato nella scuola.Il cuore delle esperienze possibili in ambitiecclesiali potranno avere il proprio centroculturale nella gratuità, un ideale di vitadove, ad imitazione di Cristo, l’altro è vissutocome bene per sé, senza calcoli o previsionedi vantaggi. Affinché esperienze simili diventino culturae comunicazione significativa e si precisinosempre più come aiuto alla preparazione allavoro ed orientamento alla futura profes-sione (superando talvolta qualche genericasupplenza in attività parrocchiali), occorreche la loro dimensione culturale e pro-gettuale non sia improvvisata, ma sia cu-rata ed esplicita, fino anche a distinguerecon chiarezza tra volontariato e lavoro, fo-calizzando così quelle attività che si inseri-scono nel secondo, unico modo non soloper inserirsi adeguatamente nella logica chela legge 107 ha varato, ma anche per otte-nere esperienze e risultati particolarmentesignificativi per il percorso scolastico-forma-tivo dei giovani.Solo attività progettate e svolte con cura eprofessionalità possono far accadere espe-rienze di incontro con gli altri, di impegnocol mondo, di dedizione a un compito.La sfida rimane eminentemente di carattereeducativo: la possibilità che l’attività vissutanegli ambiti ecclesiali diventi “comunicazio-ne di una esperienza vissuta in maniera cosìintensa da risultare contagiosa per il futuro”(Antonio Loffredo).
2. Chiesa locale e ASL: un servizio pastorale 11
Notiziario n. 12 Ufficio Nazionale per l’educazione,la scuola e l’università
3.1. LE NoRME E LE foNtI
Fin dai primi accenni sul rapporto tra scuolae lavoro, le norme di riferimento hannosubito negli anni uno sviluppo progressivo,con rettifiche, integrazioni che contengonospesso riferimenti utili alla progettazione.Tutte le norme riportate in ordine cronolo-gico, anche quelle che non hanno più effi-cacia amministrativa, salvo esplicita diversaindicazione, si riferiscono al Ministero del-l’Istruzione, dell’Università e delle Ricerca.Laddove una norma ha efficacia attuale, inparentesi se ne indica l’ambito di riferimento.
• C.M. 30.07.1991 - D.M. 24.04.1992 -D.M. 15.04.1994 (“Progetto ‘92”, primoavvio di un quadro normativo per gli stagein azienda per l’Istruzione Professionale)
• Legge 196 24.06.1997 (Norme in materiadi occupazione, all’art. 18 disposizioni re-lativamente ai tirocini formativi e di orien-tamento)
• D.M. 142 25.03.1998 (Attuazione della leg-ge 196/1997 per l’assicurazione dei tiroci-nanti, la figura del tutor, le convenzioni)
• Legge 53 28.03.2003 (Riforma Moratti”,ASL come modalità curricolare di acquisi-zione delle competenze per il lavoro)
• D.Lgs. 276 10.09.2003 (Riforma dell’ap-prendistato per giovani e per adolescentiche abbiano compiuto quindici anni)
• D.Lgs. 77 15.05.2005 (Attua la legge53/2003 con norme generali relative al-l’ASL)
• Legge 296 27.12.2006 - D.M. 13922.08.2007 (Innalzamento dell’obbligo diistruzione, ASL nella didattica ordinaria)
• D.Lgs. 81 09.04.2008 (Sicurezza sui luo-ghi di lavoro, art. 2 equipara al lavoratore
“il soggetto beneficiario delle iniziative ditirocini formativi e di orientamento”)
• D.P.R. 87, 88, 89 15.03.2010 (Regola-menti attuativi della riforma Gelmini, sta-ge, tirocini e ASL come strumenti didatticiirrinunciabili per i percorsi di studio)
• ndicazioni Nazionali per i Licei 2010 (Corsidi studio e percorsi di ASL)
• Legge 35 04.04. 2012 (Poli tecnico pro-fessionali e Istituti Tecnici Superiori)
• Direttiva 4 06.01.2012 - Direttiva 512.01.2012 (Linee Guida per il trienniodegli Istituti Tecnici e degli Istituti Profes-sionali, ASL come scoperta delle vocazionipersonali, degli interessi e degli stili di ap-prendimento individuali)
• D.D. 44 19.11.2013 (Formazione dei docentiper dare operatività alla ASL negli IT e IP)
• D.M. 821 11.10.2013 (Parametri per il fi-nanziamento delle attività di ASL dellescuole statali)
• Legge 128 08.11.2013 (Conversione delD.L.104/2013 potenzia l’ASL)
• Legge 107 13.07.2015 (La cosiddetta“Buona scuola” con le attività di ASL aicommi dal 33 al 43)
• D.L. 150 14.09.2015 (Disposizioni per ilriordino della normativa in materia di ser-vizi per il lavoro e di politiche attive, aisensi dell’articolo 1, comma 3, della legge10 dicembre 2014, n. 183)
• Guida operativa 05.10.2015 (Attua la leg-ge 107/2015 con indicazioni per i percorsiformativi di ASL)
• Circolare Inail 44 21.11.2016 (Casi di in-fortunio e aspetti contributivi per studentiimpegnati in attività di ASL)
Oltre alla normativa si possono trovare ri-ferimenti utili in diversi siti dei quali si ri-portano i più diffusi e ricchi di materiale.
3. NORME, FONTI ED IMPEGNI
3. Norme, fonti ed impegni12
Ufficio Nazionale per l’educazione, Notiziario n. 12la scuola e l’università
• http://www.istruzione.it/alternanza/in-dex.shtml
• È il portale del Ministero dell’Istruzione,Università e Ricerca dedicato all’innova-zione introdotta dalla legge 107. Contienetutte le informazioni utili per le scuole, glistudenti e le famiglie
• http://www.alternanza.miur.gov.it/nor-mativa.html
• È il capitolo del portale che contiene il qua-dro normativo e le indicazioni di riferi-mento attuale.
• http://www.indire.it/scuolavoro/content/in-dex.php?action=lettura&id_m=7619&id_cnt=7866
• La Banca Dati Indire sull’ASL è la più am-pia fonte di documentazione ed esperienze:progetti, tipologie di convenzioni, schededi monitoraggio e valutazione, moduli diogni tipo specie per la rilevazione e certi-ficazione delle competenze acquisite.
• https://www.cliclavoro.gov.it/Cittadini/For-maz ione/Pag ine/A l t e rnanza-scuo la-lavoro.aspx
• È il portale del Ministero del Lavoro a so-stegno delle azioni di ASL
• https://scuolalavoro.registroimprese.it/Il portale del Registro nazionale per l’ASLcon iter per imprese, enti ed istituti scola-stici.
3.2. IMPEgNI Ed oBBLIghI
La Guida Operativa emanata dal Miur il5.10.2015, oltre a dare indicazioni alle scuo-le, aiuta anche a comprendere le caratteri-stiche che gli enti ospitanti gli studenti deb-bono possedere. Da queste caratteristiche sipossono ricavare impegni ed obblighi chegli enti debbono possedere e mettere in attoper partecipare in modo proficuo e serenoalle attività delle scuole.
a. Innanzitutto la qualità culturale dell’of-ferta che deve caratterizzarsi per essere am-bito dove un giovane possa praticare azioniinerenti il proprio curricolo formativo e inqueste maturare le competenze necessarie.I processi di riforma dell’istruzione in Italiahanno chiesto di sviluppare pratiche didat-tiche centrate sullo sviluppo di competenzecome obiettivo di apprendimento. Il Parla-mento Europeo, nell’ambito del “Quadro eu-ropeo delle qualifiche per l’apprendimentopermanente” del 2008, ha definito con pre-cisione il concetto di competenza: “capacitàdimostrata di utilizzare conoscenze, abilitàe capacità personali, sociali e/o metodologi-che, in situazioni di lavoro o di studio enello sviluppo professionale e personale. Lecompetenze sono descritte in termini di re-sponsabilità e autonomia”.Assume il concetto di competenza inteso co-me applicazione di un sapere in un datocontesto attuando i comportamenti più ido-nei alla produzione del risultato, spinge ver-so un’esperienza formativa dove predominala relazione tra apprendere e fare, tra saperee saper fare.Per poter individuare le competenze che unostudente può acquisire in attività svolte inambiti ecclesiali, occorre saper riconoscere illegame tra la prestazione svolta dallo stu-dente nella singola attività (es. una labora-torio con bambini, un servizio giornalistico,l’assistenza ad un anziano, l’insegnamentoad un bimbo di scuola dell’infanzia) e laprestazione osservabile laddove il giovaneè messo alla prova o addirittura laddove l’at-tività svolta conduce ad un prodotto del suolavoro (es. una brochure pubblicitaria perun museo, una guida turistica del patrimonioartistico di una diocesi).Riconoscere questi legami è inoltre decisivoanche ai fini della valutazione finale delleprestazioni, poiché questa il solo modo (sul
3. Norme, fonti ed impegni 13
Notiziario n. 12 Ufficio Nazionale per l’educazione,la scuola e l’università
lavoro e anche a scuola) per accertare l’ef-fettivo possesso di una competenza e poterlacertificare.
b. Da queste considerazioni deriva l’utilitàdi offrire, da parte degli enti ecclesiali, pro-getti per le scuole dove sia ben individuatal’attività che gli studenti potranno svolgere,in termini di prestazioni che dovranno esserein grado di mettere in atto. Questo esige an-che la puntuale definizione degli obiettivi daperseguire, le condizioni nelle quali svolgerele attività, il contesto in cui deve essere rea-lizzata, contesto che effettivamente variamolto se si tratta di un’aula, di un labora-torio, di centro di assistenza, di un museo;così come sarà utile indicare se e come lostudente lavorerà sotto supervisione, appli-cando le istruzioni ricevute, oppure organiz-zando da sé il proprio lavoro. Come indicato dallo schema proposto al puntob) dell’Allegato 2, il progetto dovrà prevedereuna breve descrizione dell’attività che l’entemette a disposizione delle scuole.
c. La condizione di lavoro o di attività dasvolgere dovrà tener presente che lo stu-dente in ASL non è un lavoratore dipenden-te, né un soggetto a contratto (quindi esente
da un corrispettivo salariale), ma resta atutti gli effetti soggetto alle condizioni di si-curezza necessarie per l’ambiente. Questocomporta che l’ente ospitante abbia adottatoil Documento di Valutazione dei Rischi(DVR) (art. 29, c. 1 D.Lvo 81/2008), abbiaprovveduto alla nomina del Responsabileper il Servizio di Prevenzione e Protezione(RSPP) (art. 17, c. 1 D.Lvo 81/2008). Disolito la maggior parte delle opere e degliambiti legati alle Parrocchie, hanno proprionella Parrocchia il soggetto giuridico per que-sti adempimenti, la mancanza dei quali, conla presenza specie di minori, può comportareil rischio di sanzioni penali (art. 55 D.Lvo81/2008). Oltre agli obblighi legati alla sicurezza l’En-te accogliente è meglio che provveda adiscriversi “Registro nazionale per l’Alter-nanza scuola-lavoro” operante presso leCamere di Commercio locali. Si tratta di unadempimenti utile anche se non obbligato-rio. Mentre, come chiarito più avanti, leeventuali posizioni assicurativa INPS eINAIL non sono obbligatorie per un proget-to di ASL ed in particolare non serve adot-tare una posizione assicurativa relativa aglistudenti, che invece è un obbligo a caricodelle scuole.
3. Norme, fonti ed impegni14
Ufficio Nazionale per l’educazione, Notiziario n. 12la scuola e l’università
4.1. LE INtESE REgIoNALI E IPRogEttI
La Chiesa nelle proprie forme regionali, masoprattutto diocesane, da subito si è mossanella nuova opportunità di servizio e colla-borazione con il mondo della scuola che siè aperta con le attività di ASL.Sono numerose le regioni nelle quali, dal2016, è stato siglato un accordo ufficiale traConferenza Episcopale Regionale o Diocesicapoluogo e Ufficio Scolastico Regionalecompetente ed è significativo rilevare questatempestività, segno di una certa consapevo-lezza diffusa sull’opportunità educativa chesi è presentata. Laddove a sottoscrivere èstato il rappresentante di una Diocesi, il testoconteneva spesso l’impegno dell’USR adestendere la sua validità a tutte le scuoledella regione.Per dare un quadro degli accordi intercorsifinora e dei progetti avviati, si è provvedutoad una loro raccolta e sintetica descrizioneattraverso una scheda che ne rilevasse lecaratteristiche essenziali. È quanto viene brevemente sintetizzatonell’Allegato 1, che offre un quadro di gran-de iniziativa ecclesiale: basti pensare che ac-cordi e intese hanno coinvolto, in vari modi,in un solo anno quasi tutte le regioni, conl’esclusione solo di 6. Occorre far presenteche i documenti reperiti denotano anchel’abitudine a un contatto tra Uffici diocesani,in quanto la maggior parte delle Intese ri-prende, di fatto, i testi precedenti. Di solito, dopo il riferimento alle norme vi-genti, le Intese descrivono i reciproci impegnitra le due parti (Conferenza Episcopale Re-gionale o Diocesi - C.E.R. - e Ufficio Scola-stico Regionale – U.S.R.) e costituiscono un
organo di gestione della collaborazione (unComitato paritetico) per snellire le attività.Non c’è invece la stessa omogeneità nellaprogettazione, dove, pur in presenza di moltielementi comuni, è evidente la tipicità deiterritori, la diversità delle situazioni (anchein termini di maggiori o minori opportunitàche questi offrono), l’originalità di alcunescelte e, in alcuni uffici, la cura di un soste-gno adeguato alle Diocesi, alle Parrocchie oai vari Enti. La sintesi offerta, con relativi rinvii a quantoreperibile in rete, non vuole solo informare,ma anche – attraverso link puntuali a tuttoquanto reperibile nella rete – permettere diincontrare soluzioni e esperienze che pos-sano essere spunti per più ampi sviluppi eper ulteriori progetti. Proprio a questo scopo si è provveduto araccogliere nell’Allegato 2 materiali e stru-menti che possono essere di particolare aiutoalla diffusione delle esperienze o al loro svi-luppo. In particolare il punto a) proponeun’intesa regionale tipo, raccogliendo tuttigli elementi utili dai vari testi esistenti. Cosìcome al punto b) sempre dell’Allegato 2 sipropone un facsimile di traccia di progettoutilizzando anche qui tutti gli spunti rinve-nuti. Nessuno dei due allegati ha la pretesa di es-sere esaustivo, né di operare scelte di valore,ma solo di offrire strumenti utili a futuri per-corsi.Nel quadro raccolto si può notare tra le righela comune consapevolezza di dover rispon-dere ad una responsabilità: promuovere inogni modo la crescita integrale delle giovanigenerazioni, come essenziale contributo allosviluppo della società e del mondo.L’ispirazione di tutti gli accordi è esplicita-
4. BUONE PRATICHE ED ESPERIENZE
4. Buone pratiche ed esperienze 15
Notiziario n. 12 Ufficio Nazionale per l’educazione,la scuola e l’università
mente tratta dai “principi fondamentali dellaCostituzione Italiana, che assicurano la li-bertà religiosa, il principio di non discrimi-nazione, la libertà di insegnamento”; si cital’Accordo tra la Santa Sede e la RepubblicaItaliana del 18 febbraio 1984, che promuovela collaborazione per la tutela del patrimoniostorico e artistico; si riafferma il “principiodi laicità, che non implica l’indifferenza delloStato dinanzi alle religioni, ma garanzia delloStato per la salvaguardia della libertà di re-ligione in regime di pluralismo confessionalee culturale”.Si entra poi nel mondo della scuola, dallaporta maestra di un’esigenza fondamentalenon sempre valorizzata, anzi: l’autonomiadidattica. Richiamo molto opportuno, perché l’ASL neè certamente un’opportunità di esercizio, siaper la grande novità che costituisce e sia acausa dei problemi e delle difficoltà che ponealle scuole.
4.2. ENtI, oPERE Ed AMBItI
Nei diversi accordi o protocolli di intesa cheè stato possibile esaminare, gli enti, le operee gli ambiti coinvolti nei progetti di ASLsono riconducibili a quattro grandi gruppi: a. Enti EcclesiasticiParrocchie; Uffici di Curia; Tribunali eccle-siastici; Archivi diocesani; Istituti religiosi. b. Istituzioni culturali e artisticheFacoltà teologiche; Istituti religiosi di scienzereligiose; Biblioteche; Musei diocesani; Entidel patrimonio artistico; Centri studio e cultu-rali; Giornali diocesani e mezzi di comunica-zione vari (radio, tv, siti web), Cinema-Teatri. c. Istituzioni educative e del tempo liberoAsili nido, Scuole paritarie dell’infanzia, pri-marie, medie e superiori; Oratori e CentriGiovanili.
d. Ambiti di volontariato e di servizio allapersonaCura degli anziani; Opere di carità a disagiatie emarginati; Servizi alla famiglia e ai gio-vani; Servizi ai migranti; Servizi al lavoro;Turismo e tempo libero; Attività sportive.Come già precedentemente accennato l’uni-co elemento comune a tutte le situazioniesaminate è l’assenza completa di progettipresentati da scuole cattoliche, parrocchiali,diocesane o di enti religiosi o comunque ap-partenenti al mondo cattolico. Un’assenzache sembra in realtà non delineare quantoeffettivamente accade, poiché molti sono,ad esempio, i Licei delle Scienze Umane sta-tali o paritari che hanno progetti in corso,ad esempio, con scuole parrocchiali dell’in-fanzia. Ma di questi non c’è stranamentetraccia nei documenti reperibili attraverso leConferenze Episcopali.
4.3. PERCoRSI dI LAvoRo
Dalla lettura degli accordi e dei progetti èpossibile ricavare alcune indicazioni per av-viare nuovi progetti o migliorare gli esistenti.Si devono queste indicazioni alla varietà eampiezza della produzione che è stato pos-sibile reperire.
a. L’ufficio per la pastorale scolastica regio-nale o diocesana dovrà provvedere, per Dio-cesi, ad una rassegna delle realtà parroc-chiali interessate, degli enti da riconoscereadeguati all’offerta e alle norme, dando gliopportuni strumenti (facsimili di progetti einformazioni), supportando la fase di pro-gettazione e di attuazione, accompagnandonelle fasi di valutazione delle esperienze.Questa rassegna in diversi casi viene messaa disposizione dell’Amministrazione scola-stica regionale che la diffonde alle scuole.
4. Buone pratiche ed esperienze16
Ufficio Nazionale per l’educazione, Notiziario n. 12la scuola e l’università
In molti casi invece il contatto è avvenutodirettamente tra singole scuole e realtà ec-clesiali locali. Un esempio interessante delprimo modo di procedere lo si può trovarenella Tabella riportata nel punto d) dell’Al-legato 2. In questo modo si ha da una parteuna verifica dell’adeguatezza dei progettiproposti alle caratteristiche necessarie edall’altra un quadro non precario al quale lescuole possono fare riferimento.
b. A loro volta la Parrocchia o l’Istituzioneinteressata a proporre esperienze di ASLdebbono innanzitutto avviare, al loro inter-no, una rassegna degli enti, delle opere edegli ambiti che possiedono le caratteristi-che essenziali per offrire una proposta for-mativa alle scuole. Queste caratteristiche sono rinvenibili a pa-ragrafo 6 della Guida Operativa che il Miurha pubblicato il 5.10.2015. Queste si rias-sumono in: capacità strutturali (spazi ade-guati per consentire l’esercizio delle attivitàpreviste e, in caso di studenti con disabilità,il superamento o l’abbattimento delle even-tuali barriere architettoniche); capacità tec-nologiche (attrezzature idonee all’eserciziodelle attività previste per un’esperienza ade-guata e diretta in condizioni di sicurezza);capacità organizzative (adeguate competen-ze professionali, garantite dalla presenza diun tutor incaricato dalla struttura ospitante,anche esterno alla stessa).Ognuno degli enti o opere dovrà provvederepoi a stendere una descrizione dell’attivitàche si mette a disposizione delle scuole, pre-sentando così un progetto che descriva leattività possibili e compatibili con i profili distudio delle scuole del territorio (si veda unfacsimile al punto b. dell’Allegato 2).In tal modo la singola scuola potrà scegliereun ambito, ente o attività che, avendo le ca-ratteristiche desiderate, possa permettere ai
giovani esperienze adeguate alla propria of-ferta formativa. Il periodo di svolgimento potrà comprenderetutto l’anno scolastico, compreso il periodoestivo.
c. Le norme vigenti indicano dei requisitie delle condizioni per la partecipazione deglienti o istituzioni, come enti ospitanti di espe-rienze di ASL. La scuola è tenuta a verificarela posizione assicurativa dell’ente e le con-dizioni di tutela della salute e della sicurezzadell’ambiente nel quale lo studente verrà ac-colto.A questo scopo l’ente deve essere dotato diD.V.R. (documento valutazione rischi), disolito elaborato da parte di un esperto inca-ricato dall’ente. Dovrà essere nominato unR.S.P.P. (Responsabile Servizio PrevenzioneProtezione) che può essere unico per tuttigli enti o ambiti parrocchiali.La posizione INAIL invece viene aperta perogni studente che partecipa all’ASL dallascuola di provenienza, la quale deve prov-vedere inoltre alla copertura assicurativa deisingoli alunni.L’ente ospitante di solito non può effettuarealcun tipo di scelta tra gli alunni in quantoquesti sono individuati dalle singole scuole.
d. Nell’ente, opera o ambito che si renda di-sponibile, occorre la presenza costante diun adulto per tutto l’orario di durata dellostage dello studente accolto. Si tratta dellafigura di un tutor dell’ente ospitante, chedovrà collaborare con il tutor incaricato dallascuola alla progettazione, organizzazione evalutazione dell’esperienza di alternanza.Compito del tutor dell’ente ospitante sarà diaccompagnare l’esperienza formativa dellostudente, favorirne l’inserimento nel conte-sto operativo, affiancandolo, nella misuradel possibile, nel percorso previsto. Il tutor
4. Buone pratiche ed esperienze 17
Notiziario n. 12 Ufficio Nazionale per l’educazione,la scuola e l’università
dell’ente partecipa alla co-progettazione delleattività con la scuola, collabora al suo mo-nitoraggio e fornisce all’istituzione scolasticagli elementi concordati per valutare le attivitàdello studente e l’efficacia del percorso for-mativo.
e. L’ente ospitante prescelto dalla scuola do-vrà con questa sottoscrivere una appositaconvenzione il cui testo è elaborato unica-mente dalla scuola e che contiene tutte lecondizioni e modalità dell’esperienza da at-tuare. Allegato alla convenzione vi dovràessere un elaborato di comune accordo trascuola ed ente ospitante, seguendo la pro-cedura prevista dalla normativa (si veda inparticolare la Guida operativa citata sopra alpunto 3.1.). Convenzione e progetto verranno firmati dairappresentanti legali di scuola e ente ospi-tante, mentre il progetto individuale che ri-guarda lo studente coinvolto, viene firmatoanche dallo stesso quale impegno all’attivitàda svolgere. Le ore dedicate all’Alternanzasono a pieno titolo ‘tempo scuola’ e quindisarà cura del tutor dell’ente ospitante avereun costante rapporto con il tutor di scuola,
anche per eventuali assenze, comportamentio ritardi dell’alunno. In linea di massima le esperienze rinvenutehanno mostrato talvolta qualche problematica.Ad esempio l’attività della parrocchia (oratorioestivo, campo scuola, attività di volontariato,ecc.) non può essere assunta di per sè comeprogetto di ASL. Già nella proposta progettualepresentata dall’ente ecclesiale occorre che sia-no evidenziati aspetti, attività, competenzenecessarie per svolgerle, così che si evidenzinole modalità con le quali queste possano con-tribuire allo specifico percorso di studi e for-mativo della scuola con cui si collabora. Sipossono vedere nel punto e) dell’Allegato 2degli esempi di come, in contesti di attività or-dinarie (un centro anziani o un oratorio estivo)si debbano individuare le attività che gli alunnipossano svolgere e gli esiti formativi (descrittiin competenze acquisibili) che vi si possonoconseguire. In buona sostanza, nella elabora-zione delle proposte raccolte dalle Parrocchieo dalle Istituzioni ecclesiali si dovranno evi-denziare quelle attività o quegli aspetti chepossono essere ambito di esperienza deglialunni per le loro future scelte lavorative, pro-fessionali o di orientamento ad esse.
4. Buone pratiche ed esperienze18
Ufficio Nazionale per l’educazione, Notiziario n. 12la scuola e l’università
5.1. PRogEttI tIPo
La realtà del mondo cattolico in Italia (e checomprende tutto ciò che è indicato nell’elen-co del punto 4.2.) si presenta ampia e di-versificata per la pluralità dei suoi enti/isti-tuzioni/associazioni e sempre interessanteper ciò che costruisce quotidianamente senzaclamori mediatici. Nelle schede allegate sipuò ritrovare parte di questa varietà di pro-getti e iniziative, consultando i testi diretta-mente alla fonte.Dopo aver raccolto da questa pluralità al-cune indicazioni di lavoro, riteniamo im-portante riprendere in modo sintetico – inmodo certo non esaustivo, né rappresenta-tivo – alcuni dei progetti attuati tra enti ec-clesiali e scuole, con la sola preoccupazionedi mostrare, per grandi settori, qualcheesempio di ideazione e attuazione della va-rietà possibile nel campo dell’ASL. La pre-occupazione di questa sintesi è quella di faremergere un esplicito collegamento tra laprogettazione in ambito ecclesiale e la di-versità degli indirizzi di studio e dei curricolidelle scuole per evidenziare – ce lo augu-riamo – come le attività svolte hanno po-tuto contribuire o alla formazione ad un la-voro o ad una professione, oppure al per-corso orientativo degli studenti verso lascelta futura di lavoro e professione. Labreve esposizione viene fatta utilizzando ilraggruppamento di enti e settori del mondoecclesiale precedentemente indicato (4.2.).
a. Ambiti a carattere culturale e professionale
Il progetto svoltosi presso l’Archivio Sto-rico diocesano di Brescia ha condotto glistudenti di classe quarta (27 alunni) all’in-
contro con la tradizione della memoria, at-traverso la valorizzazione degli archivi qualibeni culturali da tutelare e da salvaguardare.L’archivio è un bene culturale meno “visi-bile” di musei e biblioteche, ma il suo ap-proccio può consentire una maturazione nel-lo spirito critico, nella comprensione di comela storia si vada formando, fornendo anchestimoli culturali e ipotesi per professioni fu-ture.Con un percorso formativo sul riordino el’inventariazione dei Duplicati anagrafici delperiodo lombardo-veneto (nascite, matri-moni e morti registrati del Regno lombar-do-veneto negli anni dal 1815 al 1865) esull’offerta agli studenti di strumenti e me-todi di lettura, di decodifica, di riordino edi schedatura di materiale archivistico, simirava allo sviluppo di professionalità concompetenze nel settore della tutela, conser-vazione, valorizzazione, gestione e fruizio-ne dei beni culturali in rapporto con il ter-ritorio.Il progetto si proponeva i seguenti obiettivi:– favorire l’applicazione delle conoscenze
storiche acquisite nel percorso di studioginnasiale e liceale,
– stimolare la motivazione allo studio valo-rizzando la formazione classica caratteriz-zante il loro percorso di studio,
– sviluppare la consapevolezza del signifi-cato culturale dell’archivio, della sua im-portanza come luogo di tradizione dellamemoria, della necessità di preservarlo at-traverso gli strumenti della tutela e dellaconservazione,
– saper rendere fruibili al pubblico le fontidocumentarie, sviluppando capacità di let-tura, di decodifica, di riordino e di inven-tariazione del materiale archivistico,
5. SETTORI E PROGETTI
5. Settori e progetti 19
Notiziario n. 12 Ufficio Nazionale per l’educazione,la scuola e l’università
– sviluppare negli studenti capacità di lavorocooperativo efficiente potenziando le abi-lità comunicative, utili in ogni contesto la-vorativo.
Il tutor formativo esterno ha svolto le fun-zioni di: collaborazione alla progettazione,organizzazione e valutazione dell’esperien-za; favorire l’inserimento dello studente nelcontesto operativo e affiancarlo nelle proce-dure interne; coinvolgere lo studente nelprocesso di valutazione dell’esperienza; for-nire all’istituzione scolastica gli elementiconcordati per valutare le attività dello stu-dente e l’efficacia dell’attività.Si sono svolte le seguenti attività: movimen-tazione del materiale documentario per pre-disporlo al riordino; riordino dei fascicoli inordine cronologico per anno solare e/o ca-merale e all’interno secondo le diverse tipo-logie; compilazione delle schede inventariali;inserimento dei dati inventariali nella bancadati del software CEIar; predisposizione digriglie e parametri di ricerca (ad es. dati re-lativi a: sesso, età, provenienza sociale, oc-cupazione lavorativa, religione, cause dei de-cessi, eventuali note di rilievo); indagine sta-tistica a campione scegliendo gli indici de-scrittivi a loro piacere (indice di mortalità,natalità, cause di morte, condizione socialeed economica etc.); compilazione di una bre-ve relazione sul contesto storico e istituzio-nale del documento; riconoscimento, sele-zione, comparazione e implementazione deidati; scrittura del testo narrativo, a partiredai dati storici rilevati, coordinata dal docentetutor interno.Per l’attività sono state utilizzate 90 orecomplessive, ivi comprese l’utilizzo delle tec-nologie informatiche per l’inserimento deidati inventariali nella banca dati del softwareCEIar e per la scrittura di un testo narrativoa partire dai dati storici rilevati dal materialearchivistico.
Tutti gli studenti hanno prodotto elaboratifinali , presentati a gruppi, hanno mostratoimpegno sia nei contenuti (chi ha sceltol’approccio della storia locale di Brescia odei distretti che hanno analizzato, chi unaprospettiva più ampia, chi si è concentratosu alcune questioni storiche che sono emersedai dati estrapolati dalla documentazione,ad es. mortalità infantile, il parto nell’800,le epidemie di colera e cause di morte etc.),sia nelle modalità di produzione dell’elabo-rato (power point, grafici statistici, videoetc.).
b. Ambiti a carattere assistenziale Le proposte di questo ambito, in particolarequelle della Charitas, raccolgono un notevoleinteresse anche nel mondo della scuola, perl’autorevolezza e la diffusione dell’associa-zione. Tuttavia proprio in questo ambito di-venta utile, quando non necessario ai finidi una interessante progettazione e di unaesperienza efficace per gli studenti, giungeread una individuazione di attività e figureche ben si colleghino agli indirizzi di studiodi provenienza.
1. Riportiamo innanzitutto l’esempio di unprogetto proposto alle scuole dalla società“diaconia” della Charitas di Roma sudiversi temi immigrazione. Il progetto ha coinvolto 70 studenti nellevarie attività della cooperativa sociale chegestisce servizi e opere di carità quali servizidi ascolto, strutture di accoglienza per le per-sone indigenti, uno sportello collegato al nu-mero verde nazionale per le donne vittimedi violenza, una Casa di Riposo, una Strut-tura di accoglienza per anziani, un centrodiurno per l’accoglienza di persone con di-sabilità, un’attività del commercio equo esolidale e, negli ultimi anni, servizi di acco-glienza di profughi e richiedenti asilo.
5. Settori e progetti20
Ufficio Nazionale per l’educazione, Notiziario n. 12la scuola e l’università
In collaborazione con licei e istituti profes-sionali i progetti hanno offerto attività col-legate a diverse figure professionali ognunacon le specifiche proprie mansioni e presta-zioni: • addetti all’immissione dati (inserimento
dati, esecuzione di operazioni di calcolo edi elaborazione utilizzando strumenti in-formatici in supporto alla segreteria dellecase);
• addetti all’assistenza personale (assistono,nelle istituzioni o a domicilio, le personeanziane, in convalescenza, disabili, in con-dizione transitoria o permanente di non au-tosufficienza, le aiutano a svolgere le nor-mali attività quotidiane, a curarsi e a man-tenere livelli accettabili di qualità della vita,con proposte di diverse attività laboratorialie ricreative per stimolare gli ospiti);
• camerieri e professioni assimilate (assisto-no i clienti degli esercizi pubblici nei lorobisogni, li accolgono e li accompagnano almomento dell’arrivo e della partenza negliesercizi alberghieri, governano i piani e lestanze d’albergo; fanno accomodare e as-sistono i clienti ai tavoli nei ristoranti,prendono le ordinazioni e le sottopongonoin cucina, consigliano e informano sui cibi,sui vini e sugli alcolici da abbinare e li ser-vono secondo le regole, preparano e sot-topongono il conto, sovrintendono e prov-vedono alla cura e all’igiene dei luoghi edelle attrezzature);
• specialisti nell’educazione e nella forma-zione di soggetti diversamente abili (inse-gnano a bambini con difficoltà di appren-dimento e disabilità fisiche e mentali, ad-destrano gli allievi all’uso di tecniche mi-rate o di supporti particolari all’apprendi-mento, li incoraggiano ad acquisire sicu-rezza in se stessi e a scoprire metodi e tec-niche per compensare le limitazioni postedalla disabilità, con particolare attenzione
per lo sviluppo di attività ludico-creative). A partire dalle mansioni e prestazioni de-scritte i progetti propongono alle scuole leabilità e competenze messe in gioco. Questesi possono recuperare attraverso i link ripor-tati nell’Allegato 1 relativi ai progetti speci-fici.
2. La Comunità di S. Egidio, nell’ambitodi un proprio esclusivo protocollo d’intesacon il Miur (che non ha fatto riferimentoalle C.E.R.) ha coinvolto nell’esperienzadell’ASL numerosi studenti in servizi di as-sistenza ai poveri, sostegno scolastico, pre-parazione e distribuzione pasti, aiuto e so-stegno ad anziani soli o in istituto.La Comunità indica alcuni aspetti delleesperienze all’interno di un’associazione divolontariato, affinché l’esperienza sia pro-ficua per gli studenti e possa inserirsi almeglio nelle attività dell’associazione. I ser-vizi offerti:• il servizio ai bambini, rappresentato dalla
Scuola della Pace, centri gratuiti che siqualificano come un ambito familiare chesostiene il bambino nell’inserimento sco-lastico, che aiuta la famiglia nel suo com-pito, proponendo un modello educativoaperto agli altri, solidale verso i più sfor-tunati, capace di superare barriere e discri-minazioni;
• il servizio agli anziani, si svolge in variistituti e case di riposo. I ragazzi possonooffrire una risposta benefica alla solitudineo alla povertà di rapporti di cui molti sof-frono;
• il servizio ai senza dimora, si prende curadi tutti coloro che vivono per la strada,nelle stazioni, sotto i portici e negli angolidella città. Con loro i giovani hanno creatouna rete di amicizia e di solidarietà, ancheattraverso le “cene itineranti”, distribuendoloro un pasto caldo o una coperta;
5. Settori e progetti 21
Notiziario n. 12 Ufficio Nazionale per l’educazione,la scuola e l’università
• il servizio ai disabili, si fa carico delle dif-ficoltà e delle aspettative di ciascuna dellepersone disabili con cui si era instauratoun rapporto.
Anche per questi servizi e le relative attivitàsi possono recuperare le abilità richieste e lecompetenze acquisite dagli studenti attra-verso il link al progetto presente nell’Alle-gato 1.
d. Ambiti a carattere educativo e ricrea-tivo Un progetto molto interessante è impostatodalla Diocesi di Bergamo, relativo ai CentriRicreativi Estivi Parrocchiali. Il progettoinserisce lo studente in un contesto reale divita in cui sperimenta, con la guida di untutor-facilitatore, il coordinamento e l’ani-mazione di un gruppo di bambini e/o prea-dolescenti mediante attività formative e la-boratoriali. La finalità è sperimentare la convivenza ci-vile come convenienza delle differenze epromuovere una cittadinanza attiva attra-verso un processo di valorizzazione del sin-golo e di inclusione.Le capacità e competenze messe in gioco eacquisibili nelle attività possono essere: ac-quistare fiducia nei propri mezzi, rafforzarel’autostima, imparare ad assumere delle re-sponsabilità, esercitarsi nell’autonomia dellavoro, imparare a gestire le emozioni e svi-luppare le capacità relazionali, applicare co-noscenze e abilità settoriali acquisite nell’in-dirizzo di studi a carattere educativo.I risultati formativi attesi sono stati così de-scritti: prendere coscienza di sé e delle pro-prie capacità mettendo in moto risorse per-sonali, superando paure e insicurezze, im-parando a gestire le proprie emozioni percostruire un buon clima di lavoro e prevenireconflitti; costruire una rete di relazioni ingrado di formare una comunità di appren-
dimento cooperativo e collaborativo; acqui-sire metodologie e tecniche efficaci per lagestione di un gruppo di lavoro o di gioco;approfondire e verificare in azione le dina-miche di un gruppo di bambini e/o preado-lescenti; applicare strategie educative e tec-niche animative per la progettazione e ge-stione di attività ludico/aggregative; speri-mentare l’apprendimento alla pari per crearemotivazione e interesse; utilizzare le proprieconoscenze acquisite in attività laboratorialinel contesto educativo dell’oratorio; impa-rare a gestire tempi e spazi in modo auto-nomo e responsabile.In questo modo gli studenti che hanno par-tecipato hanno potuto scoprire le attitudinipersonali per orientarsi meglio nella sceltaprofessionale.La descrizione delle singole attività e dei la-boratori attivati è reperibile al link del pro-getto riportato nell’Allegato 2.
5.2. LE PREStAzIoNI E LECoMPEtENzE
Per accompagnare la progettazione delle of-ferte da parte di Parrocchie, Enti, Istituzioni,Opere e ambiti vari, si vuole qui raccoglierealcune indicazioni che emergono da quantihanno tentato di individuare il quadro for-mativo che gli studenti avviati nelle attivitàdi ASL potrebbero acquisire. È interessanteil tentativo non tanto di sostituirsi alle scuo-le (alle quali spetta comunque individuaregli elementi formativi cui finalizzare le at-tività curricolari – non dimentichiamo chel’ASL è attività che appartiene al curricolodi studi della scuola), quanto invece di ri-cavare dalle varie attività svolgibili negliambiti ecclesiali quelle prestazioni possibilie le competenze che gli studenti potrannoacquisire.
5. Settori e progetti22
Ufficio Nazionale per l’educazione, Notiziario n. 12la scuola e l’università
A grandi linee, fatto salvo quanto già intro-dotto sopra (3.2.a.) e provando a sintetiz-zare quanto letto nei vari progetti esaminati,potremmo ricondurre le attività che si pos-sono intraprendere come esperienze di ASLin ambito ecclesiale agli ambiti già indicati(4.2.). È compito poi della co-progettazione trascuola ed ente ospitante individuare e de-scrivere le competenze specifiche relative adogni progetto, in relazione ai soggetti inte-ressati e al concreto contesto nel quale ilprogetto si svilupperà.Dobbiamo questa riflessione a materiali dilavoro presenti nelle attività degli Ufficiscuole delle diocesi di Milano e Frosinone.
a. Ambito degli Enti Ecclesiastici PROPOSTE:• esperienze di tirocinio al fianco di una fi-
gura educativa professionale deputata allasupervisione e al coordinamento di dina-miche d’ufficio (amministrazione, organiz-zazione, segreteria, coordinamento volon-tari),
• esperienze di tirocinio in organizzazionedi eventi (Event Management), attraversola partecipazione alla regia d’iniziative, fe-ste e manifestazioni pubbliche, incontri econvegni, conferenze e serate di studio,d’interesse e rilevanza civica, etica, scien-tifica, religiosa,
• esperienza di tirocinio al fianco dei respon-sabili delle segreterie parrocchiali e scola-stiche, in cui gli studenti saranno impe-gnati nella gestione amministrativa e con-tabile (iscrizioni, quote, presenze e datipersonali, comunicazioni d’ufficio con lefamiglie, elaborazione di statistiche e direport, produzione certificati).
OBIETTIVI:• offrire agli alunni dei vari Istituti la possi-
bilità di maturare e verificare competenze
organizzative e relazionali nella gestionedi servizi,
• formare persone capaci di cogliere le arti-colazioni della complessità organizzativadei servizi, valorizzando le competenze re-lazionali attese, indispensabili nella realtàdi un ambiente di lavoro,
• permettere lo sviluppo di saperi e compe-tenze all’interno degli uffici e delle attivitàdi amministrazione, segreteria e contabi-lità legati al funzionamento colto nei suoiaspetti “aziendali” quale Ente giuridico e“relazionali” in rapporto a un’utenza,
• offrire momenti di lavoro con il pubblico eattività di back office, con grande atten-zione al rispetto delle normative sulla pri-vacy legate al trattamento di dati sensibili esempre con una particolare cura della di-mensione organizzativo-relazionale relati-ve al lavoro “in team”.
b. Ambito delle Istituzioni culturali eartistiche PROPOSTE:• esperienze di tirocinio, al fianco di un
direttore di un museo, di un direttore diun giornale o sito internet o di un attoree regista teatrale, nella conduzione diattività progettuali, di costruzione di pro-dotti grafico-digitali, di laboratori espres-sivi per minori, nella costruzione di unevento, prevedendo momenti formativispecifici per i tirocinanti, finalizzati a mi-gliorare la gestione di sè per un’appro-priata capacità comunicativa in pubbli-co,
• esperienze di tirocinio articolate nella pro-gettazione, organizzazione e realizza-zione di cicli cinematografici, teatrali, cul-turali nei Centri culturali e Sale della co-munità, attraverso l’affiancamento a fi-gure competenti nella conoscenza e nel-l’applicazione di saperi, tecniche e com-
5. Settori e progetti 23
Notiziario n. 12 Ufficio Nazionale per l’educazione,la scuola e l’università
petenze inerenti la comunicazione e l’uti-lizzo di strumenti e tecnologie mass-me-diali,
• esperienze di ricerca, catalogazione, ela-borazione e divulgazione di materiale ar-chivistico o museale.
OBIETTIVI:• sviluppare, in una generazione digitale, le
competenze necessarie per saper comuni-care in pubblico e gestire la propria comu-nicazione o corporeità in una buona rela-zione con l’altro, in contesti di lavoro e diinterazione sociale intensa,
• potenziare il linguaggio tecnico, verbale enon verbale, all’interno di attività che ri-chiedono anche lo sviluppo di competenzeorganizzative e strategiche,
• valorizzare e implementare in senso pro-fessionale i saperi già acquisiti in percorsiformativi digitali, grafici, artistici, espres-sivi, e teatrali,
• sviluppare competenze nell’ambito di pro-gettazioni grafiche, dell’organizzazione dieventi e manifestazioni pubbliche, e nel-l’utilizzo di strumentazione e tecniche le-gate all’utilizzo di impianti, anche attra-verso dispositivi e tecnologie informati-che.
c. Ambito delle Istituzioni educative edel tempo liberoPROPOSTE: • esperienze di tirocinio al fianco di alcuni
insegnanti delle scuole dell’infanzia e pri-maria, sia in orario scolastico che extra-scolastico, per lo sviluppo di azioni e diattività che andranno a inserirsi nell’offertaformativa degli istituti,
• uso della lingua inglese, esperienze gui-date di didattica frontale, laboratori di let-tura e di approfondimento tematico-disci-plinare, attività di gruppo, assistenza nel-lo studio,
• esperienze di tirocinio all’interno di unservizio educativo diurno per gli studentidella scuola primaria o secondaria di pri-mo grado, anche con momenti di pasto,studio assistito, attività ludico-ricreative,laboratori artistico-espressivi e teatrali,spazi e momenti gruppali di riflessione eapprofondimento tematico, con particola-re attenzione all’inclusione di minori stra-nieri.
OBIETTIVI:• esercitare e formare le competenze umane
di responsabilità, attenzione e cura del-l’altro, tipiche del cosiddetto “lavoro edu-cativo-sociale”, ma ormai oggi attese erequisite in ogni contesto professionaleevoluto,
• in un’epoca che vede sempre più avan-zare la strumentazione digitale, ciò chesarà sempre maggiormente richiesto alprofessionista riguarda quel di più di pre-senza, pensiero, creatività, ascolto, dut-tilità che la macchina non potrà mai asufficienza garantire,
• promuovere competenze organizzative, re-lazionali e didattiche, necessarie siaalla trasmissione del sapere, che alla co-struzione di buoni ambienti educativi eprofessionali.
d. Ambiti di volontariato e di servizioalla persona PROPOSTE:• esperienze di tirocinio, al fianco degli ope-
ratori, dei volontari e dei responsabili deiCentri di Ascolto decanali, dei centri e delleattività Charitas in attività di assistenzasocio-educativa, sostegno alle persone de-boli, disabili o in difficoltà,
• esperienze di tirocinio anche nella gestioneamministrativo-contabile e nell’organizza-zione dei servizi, nella raccolta, conserva-zione e distribuzione delle derrate alimen-
5. Settori e progetti24
Ufficio Nazionale per l’educazione, Notiziario n. 12la scuola e l’università
tari e dei generi di prima necessità offertialle persone in stato di bisogno con parti-colare attenzione per gli anziani e i diver-samente abili.
OBIETTIVI:• permettere lo sviluppo di saperi e competen-
ze a carattere professionale all’interno delleattività di ascolto e supporto alle persone indifficoltà,
• suscitare capacità organizzative, logistiche,distributive, mediante le quali sono resi
operativi i processi di assistenza, accom-pagnamento e di cura,
• mettere in atto azioni che comportino ca-pacità di lavoro con il pubblico e attivitàdi back office, con grande attenzione al ri-spetto delle normative sulla privacy legateal trattamento di dati sensibili e semprecon una particolare cura della dimensioneorganizzativo-relazionale relative al lavoro“in team”.
5. Settori e progetti 25
Notiziario n. 12 Ufficio Nazionale per l’educazione,la scuola e l’università
C.E.R. Piemontediocesi di torino e Novara
1. Intesa stipulata il 3 marzo 2016 e 9 mag-gio 2016http://www.diocesi.torino.it/scuola/2016/05/03/alternanza-scuola-lavoro-tra-mondo-della-scuola-e-le-diocesi-del-piemonte/
http://alternanza.istruzionepiemonte.it/wpcontent/uploads/2016/11/PrInt-USR-DiocesiNovara.pdf
2. Durata: triennale rinnovabile
3. Istituzione contraente: USR Piemonte
4. Ambiti ecclesiali coinvolti
Enti Ecclesiastici: Parrocchie, Uffici della Cu-ria, Seminari, Tribunali ecclesiastici, Archivivescovili, Istituti religiosi, Biblioteche, Museidiocesani, Giornali diocesani, Associazioni di volontariato operanti nei set-tori di anziani e pensionati, comunicazionisociali, cultura, giovani e ragazzi, migranti,tempo libero e sport.
5. Forma di attuazione dei progetti
Supporto delle Diocesi per Enti ecclesiastici,Istituzioni e Associazioni per l’avvio di pro-getti e attività con le scuole, per il sostegnoin tutte le procedure, verificando le ricadutedelle azioni attivate.
L’U.S.R. si impegna a divulgare nelle scuolel’Intesa e definisce con la C.E.P. attività a li-vello territoriale.Comitato paritetico per il monitoraggio, loscambio di informazioni e la programmazio-ne delle attività.
6. Alcuni progetti già attivati
a. Torino – Istituto Professionale ‘Bodoni-Paravia’ - In collaborazione con il Museodella Sindone, 15 alunni dell’indirizzo tec-nico e professionale commerciale e pubbli-citario hanno realizzato il nuovo logo, ma-nifesti e pieghevoli per il Museo per l’infor-mazione all’utenza e hanno collaborato al-l’accoglienza e guida per i visitatori.
b. Susa - Liceo ‘Rosa’ - In collaborazionecon il Centro Culturale Diocesano, MuseoArchivio Biblioteca, 54 studenti degli indi-rizzi liceali classico, scientifico e tecnologicohanno fatto rilievi dal vivo su edifici del pa-trimonio storico artistico, elaborato un pro-getto di comunicazione multimediale di ope-re di arte sacra, conosciuto e operato sulleprocedure archivistichehttp://www.lagenda.news/liceo-rosa-susa-lavoro-museo-diocesano/
c. Novara - Liceo Antonelli - In collabora-zione con l’Ufficio diocesano 40 studentihanno partecipato ad attività svoltesi pressoil Museo diocesano, l’archivio storico e leopera della Charitas.
6. ALLEGATI
Allegato 1. Sintesi degli accordi esistenti tra Conferenze Episcopali Regionali
(C.E.R.) o Diocesi e Ufficio Scolastico Regionale
6. Allegati26
Ufficio Nazionale per l’educazione, Notiziario n. 12la scuola e l’università
http://www.lastampa.it/2016/03/05/edi-zioni/novara/alternanza-scuolalavoro-a-novara-lo-stage-si-fa-in-oratorio-e-alla-caritasil5vQyB3HRBhju3sZcETKP/pagina.html
C.E.R. Lombardia – diocesi di Milano,Bergamo e Cremona
1. Accordi locali stipulati dal 2016 http://www.chiesadimilano.it/servizioper-lapastoralescolastica/news/alternanza-scuola-lavoro-diocesi-di-milano-1216.htmlhttp://www.diocesibg.it/pls/bergamo/bd_edit_doc_dioc_css.edit_documento?p_id=952291&p_pagina=66&rifi=&rifp=&vis=4
2. Durata: collegata ai singoli progetti conle scuole
3. Istituzione contraente: Ambiti Territorialio singole Istituzioni scolastiche
4. Ambiti ecclesiali coinvolti
Enti Ecclesiastici: Parrocchie, Uffici della Cu-ria, Seminari, Tribunali ecclesiastici, Archivivescovili, Istituti religiosi, Biblioteche, Museidiocesani, Giornali diocesani, Associazioni di volontariato operanti nei set-tori di anziani e pensionati, comunicazionisociali, cultura, giovani e ragazzi, migranti,tempo libero e sport.
5. Forma di attuazione dei progetti
Supporto delle Diocesi per Enti ecclesiastici,Istituzioni e Associazioni per l’avvio di pro-getti e attività con le scuole, per il sostegno
in tutte le procedure, verificando le ricadutedelle azioni attivate. L’U.S.R. si impegna a divulgare nelle scuolel’Intesa e definisce con la C.E.P. attività a li-vello territoriale.Comitato paritetico per il monitoraggio, loscambio di informazioni e la programmazio-ne delle attività.
6. Alcuni progetti già attivati
a. Brescia - Liceo Arnaldo - L’Archivio Sto-rico diocesano ha ospitato 27 studenti peril riordino e l’inventario di documenti storicidel 1800.http://www.diocesi.brescia.it/main/curia/uffici/archivio-storico-diocesano/alternanza-scuola-lavoro-con-il-liceo-classico-arnaldo
b. Cremona - Liceo Munari - In collabora-zione con la Federazione Oratori per progettiper l’oratorio estivo, con la Parrocchia di Ca-ravaggio per servizi di accompagnamentoculturale alla scoperta del patrimonio artisti-co e spirituale, con la Parrocchia di Cassanoper progetti legati al volontariato ed allosport.http://www.diocesidicremona.it/blog/alternanza-scuola-lavoro-opportunita-anche-per-le-parrocchie-2-12-02-2016.html
C.E.R. Liguriadiocesi di genova e Albenga
1. Intesa stipulato il 27 aprile 2017http://www.istruzioneliguria.it/index.php?option=com_content&task=view&id=6015&Itemid=383
Allegato 1 27
Notiziario n. 12 Ufficio Nazionale per l’educazione,la scuola e l’università
2. Durata: quinquennale
3. Istituzione contraente: USR Liguria
4. Ambiti ecclesiali coinvolti nell’Intesa
Enti Ecclesiastici, Istituzioni culturali, Asso-ciazioni di volontariato e Movimenti Catto-lici.
5. Forma di attuazione dei progetti
Supporto della C.E.L. ai vari Enti nella sti-pula delle convenzioni con gli Istituti scola-stici situati nel proprio territorio e verificadelle ricadute delle convenzioni sulle attivitàproprie degli Enti ecclesiastici, delle Istitu-zioni culturali, delle Associazioni di volon-tariato e dei Movimenti cattolici coinvolti.
6. Alcuni progetti già attivati
a. Albenga - Liceo ‘Banfi’ - In collaborazionecon il Museo archivio diocesano, 22 studentihanno collaborato alla schedature cartaceae digitale dell’archivio.http://www.diocesidialbengaimperia.it/pls/albenga/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=797
b. Albenga - Liceo ‘Banfi’ - In collaborazionecon la Charitas diocesana, 20 studenti han-no partecipato ad allestire e pubblicizzareuna mostra, a mappare e registrare le situa-zioni di bisogno del territorio, ad affiancarei volontari per la mensa poveri e distribu-zioni di generi di necessità http://www.sjamo.it/?p=3513
C.E.R. venetodiocesi Patriarcato di venezia
1. Intesa stipulato l’8 settembre 2016http://www.patriarcatovenezia.it/site/al-ternanza-scuola-lavoro-patriarcato-primo-in-veneto-a-firmare-un-protocollo-dintesa-con-il-ministero-per-offrire-nuove-possibilita-ed-esperienze-agli-studenti-delle-superiori/
2. Durata: triennale rinnovabile
3. Istituzione contraente: USR Veneto
4. Ambiti ecclesiali coinvolti
Enti Parrocchiali e Culturali che, a livelloterritoriale, si rendano disponibili.
5. Forma di attuazione dei progetti
Il Patriarcato predispone progetti da metterea disposizione delle Istituzioni scolastiche;monitora l’efficacia degli interventi in terminidi crescita delle competenze professionali ac-quisite dagli studenti; analizza le richiesteemergenti. L’U.S.R. si impegna a divulgarenelle scuole l’Intesa e definisce con il Pa-triarcato attività a livello territoriale.Comitato paritetico per il monitoraggio, loscambio di informazioni e la programmazio-ne delle attività.
6. Alcuni progetti già attivati
a. Verona - Singole Istituzioni scolastiche –Nell’ambito dell’accordo della Associazione“NoiVerona” che aggrega tutti gli Oratori ei Centri Giovanili della diocesi, si sono svi-luppati progetti con singole scuole.
vhttp://www.noi erona.com/2017/02/16/lalternanza-scuola-lavoro-si-puo-anche
6. Allegati28
Ufficio Nazionale per l’educazione, Notiziario n. 12la scuola e l’università
oratorio/
b. Castello di Venezia - Istituto Superiore ‘Be-nedetti Tommaseo’ - In collaborazione conla Cooperativa don Calabria gli studenti, dopola formazione, ha affiancato le guide dellaChiesa degli Scalzi, accompagnando visitatoriutilizzando anche la lingua inglese.http://www.liceobenedettitommaseo.gov.it/circolari/scambio-venezia-ll-coruna-soggiorno-studenti-spagnoli/
c. Venezia - Liceo ‘Guggenheim’ - In colla-borazione con Seminario Patriarcale Dorso-duro gli studenti hanno fatto attività di in-ventario e catalogazione dei beni artistici eculturali con traduzioni in formato digitale.http://www.liceoguggenheim.gov.it/pvw/app/VEIA0001/pvw_sito.php
d. Venezia - Liceo ‘Marin’ - In collaborazionecon la Pinacoteca Manfrediniana gli studentihanno svolto attività di catalogazione, diguida al patrimonio artistico.http://www.liceomorin.net/index.php/circolari-2016-17/1992-circ-301-alternanza-grest-in-parrocchie-patronati-per-terze-e-quarte
C.E.R. friuli v.g. Archidiocesi di Udine
1. La Diocesi propone alle Parrocchie le attivitàhttp://www.diocesiudine.it/pg_udine/news/00048410_Alternanza_Scuola_Lavoro__informazioni_per_le_Parrocchie.html
2. Durata: a secondo dei singoli progetti
3. Istituzione contraente: singole IstituzioniScolastiche
4. Ambiti ecclesiali coinvolti
La proposta della diocesi è fatta direttamentealle Parrocchie interessate o disponibili.
5. Forma di attuazione dei progetti
Supporto della Diocesi per Parrocchie, Entiecclesiastici e Associazioni per l’avvio di pro-getti e attività con le scuole, per il sostegnoin tutte le procedure, verificando le ricadutedelle azioni attivate. L’U.S.R. si impegna a divulgare nelle scuolel’Intesa e definisce con la C.E.L. attività alivello territoriale.
6. Alcuni progetti già attivati
Udine - La Charitas diocesana di Udine haproposto contesti di impegno presso Comu-nità di accoglienza, corsi di italiano per stra-nieri, cooperative di inserimento lavorativo,radio e giornalihttp://www.diocesiudine.it/caritas_udine/cosa_puoi_fare/00049592_Alternanza_scuola_lavoro.html
C.E.R. trentino A.A.diocesi di trento
1. Intesa stipulata il 24 maggio 2016 comeaccordo tra l’Associazione “Noi Trento” e laProvincia Autonoma di Trento.http://www.diocesitn.it/archivio/category/alternanza-scuola-lavoro/
2. Durata: l’accordo ha una durata triennalerinnovabile.
3. Istituzione contraente: per l’associazione“Noi Trento” il partner è la Provincia Auto-noma di Trento
Allegato 1 29
Notiziario n. 12 Ufficio Nazionale per l’educazione,la scuola e l’università
4. Ambiti ecclesiali coinvolti
Archivio diocesano - Oratori e Circoli affiliatia “Noi Trento”
5. Forma di attuazione dei progetti
Ad esclusione del progetto relativo all’Ar-chivio Diocesano, gli altri progetti sono so-stenuti dalla Associazione “Noi Trento” checoordina gli Oratori diocesani e che offremodelli, stende convenzioni, offre formazio-ne e sostiene lo sviluppo delle attività.
6. Alcuni progetti già attivati
a. Archivio diocesano - Trento - 10 studentisvolgono attività di schedatura, raccolgonodati, collaborano con gli archivisti, svilup-pano il progetto “Ricerca etnografica sulleisole linguistiche di origine tedesca del Tren-tino”, studiano gli indicatori demografici http://www.diocesitn.it/archivio/author/kpizzini/
b. Oratori della Diocesi – Nella Provincia -dati numerici non disponibili - Partecipazio-ne a campeggi, aiuto compiti, teatro e/o ci-nema, attività educative e ludico-ricreative,attività amministrative e/o tecniche;https://www.noitrento.it/alternanza-scuola-lavoro.html
C.E.R. Emilia Romagnadiocesi di Bologna
1. Intesa stipulata il: 16 settembre 2016http://www.chiesadibologna.it/scuola/al-ternanza-scuola-lavoro/protocollo-intesa-USR-CEER.pdf
https://www.chiesadibologna.it/alternan-za-scuola-lavoro-ufficio-pastorale-scola-stica.htmlhttp://www.chiesadibologna.it/scuola/al-ternanza-scuola-lavoro/comunicato-stampa-intesa-USR-CEER.pdf
2. Durata: triennale rinnovabile
3. Istituzione contraente: USR Emilia Ro-magna
4. Ambiti ecclesiali coinvolti nell’Accordo/Convenzione:
Tutte le strutture del mondo ecclesiale, comead esempio Enti Ecclesiastici, Istituzioni Cul-turali, Oratori, Associazioni di volontariatoe Movimenti ecclesiali, Enti educativi, Fon-dazioni Onlus diocesane, Comunità religio-se.
5. Forma di attuazione dei progetti
La C.E.R. predispone l’elenco delle realtà ri-conosciute dalle Diocesi in possesso dellecapacità strutturali, tecnologiche e organiz-zative richieste e disponibili ad ospitare stu-denti in alternanza scuola-lavoro.Un Comitato Tecnico favorisce la collabora-zione e monitora le attività.
6. Alcuni progetti già attivati
a. Bologna – Liceo Artistico ‘Arcangeli’ -Progetto ‘Presepe in Cattedrale’. Una classeindirizzo plastico pittorico realizza un Pre-sepe in pane azzimo all’interno della Catte-drale di San Pietro.http://www.liceoarcangeli.gov.it/drupal/circolari/alternanza-scuola-lavoro-tirocini-estivi-estate-ragazzi;
6. Allegati30
Ufficio Nazionale per l’educazione, Notiziario n. 12la scuola e l’università
b. Bologna - Liceo Artistico ‘Arcangeli’, Li-ceo Scientifico ‘Fermi’ - Progetto ‘Estate Ra-gazzi’. Saranno riconosciute fino ad un mas-simo di 25 ore settimanali agli studenti chesvolgano attività di volontariato nei campiestivi.http://www.liceofermibo.net/docs/asl/Ca-talogo%20Progetti%20ASL%2018%20gennaio%202016.pdf
c. Imola – Licei della città - In collaborazionecon l’Editrice della Diocesi di Imola per ilsettimanale diocesano e i siti web diocesani,oltre 200 studenti, per 60-80 ore annuali,hanno curato approfondimenti giornalisticisu temi di attualità, un annuario scolasticodella classe e una guida turistica cittadina.http://lnx.imolalicei.gov.it/attachments/-article/2686/Presentazione%20Guida%20-Turistica%20I%20Liceo%20Classico.pdf
d. Ferrara – Licei ‘Ariosto’ e ‘Roiti’ - Progetto“Youth4change” 2017, promosso da 17 or-ganizzazioni senza scopo di lucro, tra le qua-li la Caritas e CSV, comprende attività diorientamento, affiancamento degli operatoridel Centro Caritas nelle attività di raccolta edistribuzione dei generi di prima necessità,preparazione e distribuzione pasti, segreta-riato sociale, accoglienza residenziale di don-ne e minori.http://www.caritasfe.it
e. Ravenna – Liceo scientifico ‘Oriani’ - 17studenti in collaborazione con gli Uffici pa-storali e monumenti dell’Opera di religionediocesana, hanno svolto attività presso laCaritas, la Pastorale Giovanile, il settimanalediocesano Il Risveglio, il Museo Arcivesco-vile e le basiliche di Ravenna.
http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/pls/cci_dioc_new/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=44724
C.E.R. toscanaArchidiocesi di firenze
1. Intesa stipulata il: 28 marzo 2017https://agensir.it/quotidiano/2017/3/28/giovani-firmato-protocollo-su-alternanza-scuola-lavoro-tra-cet-e-usr-toscana/https://drive.google.com/file/d/0B3HWO-kon2JNHeFFlVlprZGI5cTQ/view
2. Durata: triennale rinnovabile
3. Istituzione contraente: USR Toscana
4. Ambiti ecclesiali coinvolti
Tutte le strutture del mondo ecclesiale, comeEnti Ecclesiastici, Istituzioni Culturali, Ora-tori, Associazioni di volontariato e Movi-menti ecclesiali, Enti educativi, FondazioniOnlus diocesane, Comunità religiose.
5. Forma di attuazione dei progetti
La C.E.R. predispone l’elenco delle realtà ri-conosciute dalle Diocesi in possesso dellecapacità strutturali, tecnologiche e organiz-zative richieste e disponibili ad ospitare stu-denti in alternanza scuola-lavoro; supportatutti gli Enti nella stipula di convenzioni congli Istituti scolastici del territorio, verifican-done le ricadute sulle attività stesse; formulaproposte congiunte per favorire la program-mazione; assicura la coerenza delle compe-tenze con gli obiettivi formativi previsti pergli indirizzi di studio.
Allegato 1 31
Notiziario n. 12 Ufficio Nazionale per l’educazione,la scuola e l’università
6. Alcuni progetti già attivati
a. Firenze e Borgo San Lorenzo (FI) – Licei‘Gramsci’ e ‘Castelnuovo’, IPSA ‘Buontalen-ti’ e ‘Saffi’, IIS ‘Giotto Ulivi’ - Progetto “At-tività sociali a servizio di poveri ed emargi-nati” – Oltre 130 studenti sono impegnatiin attività sociali nelle varie strutture dellaCaritas.https://www.caritasfirenze.it/index.phphttps://www.liceocastelnuovo.gov.it/?s=alternanza+scuola+lavorohttp://www.giottoulivi.gov.it/index.phpoption=com_content&view=category&id=24&Itemid=188
b. Borgo San Lorenzo (FI) – IIS ‘Giotto Ulivi’- Progetto “Educatori per campi scuola cat-tolici” in collaborazione con la ParrocchiaSan Lorenzo di Borgo San Lorenzo, per unitinerario di formazione per educatori e unsuccessivo impegno a guidare un gruppo diragazzi in età di scuola primaria o media in-feriore.http://www.ilfilo.net/alternanza-scuola-lavoro-per-fare-lanimatore-a-figliano-o-a-cavallico/;
c. Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio (FI) –IIS ‘Giotto Ulivi’ e ITC ‘Calamandrei’ - Pro-getto “Digitalizzazione dell’Archivio parroc-chiale della Parrocchia del Sacro Cuore diCampi Bisenzio, relativo alla costruzione del-la chiesa (1972\1985).http://www.iisscalamandrei.gov.it/pvw/app/FIIT0017/pvw_sito.php?sede_codice=FIIT0017&page=2075661
C.E.R. Laziodiocesi di Roma
1. Intesa stipulata il: 10 maggio 2017http://www.usrlazio.it/index.php?s=1055&wid=4909
2. Durata: triennale rinnovabile
3. Istituzione contraente: USR Lazio
4. Ambiti ecclesiali coinvolti
Tutte le strutture del mondo ecclesiale, comeEnti Ecclesiastici, Istituzioni Culturali, Ora-tori, Associazioni di volontariato e Movi-menti ecclesiali, Enti educativi, FondazioniOnlus diocesane, Comunità religiose.
5. Forma di attuazione dei progetti
La C.E.R. predispone l’elenco delle realtà ri-conosciute in possesso delle capacità strut-turali, tecnologiche e organizzative richiestee disponibili ad ospitare studenti in alter-nanza scuola-lavoro; supporta tutti gli Entinella stipula di convenzioni con gli Istitutiscolastici del territorio, verificandone le ri-cadute sulle attività stesse; formula propostecongiunte per favorire la programmazione;assicura la coerenza delle competenze congli obiettivi formativi previsti per gli indirizzidi studio.
6. Alcuni progetti già attivati
a. Veroli (FR) – Liceo ‘Sulpicio’ e vari Istitutialberghieri - In collaborazione con “Diaco-nia”, Soc. Coop. Sociale a r.l., costituita adopera della Diocesi e della Caritas di Frosi-none, quale ente gestore per i servizi e perle opere di carità, in particolare nella Casa
6. Allegati32
Ufficio Nazionale per l’educazione, Notiziario n. 12la scuola e l’università
b. Roma – Liceo ‘Plinio’ , Liceo ‘Macchia-velli’, Liceo ‘Kennedy’ - In collaborazionecon le opere sociali della Charitas diocesanasono proposti percorsi per studenti delle clas-si terze per collaborare ad attività di mensesociali, ad attività di centri rifugiati e di centrianziani.http://www.liceoplinio.gov.it/index.php?option=com_content&view=article&id=312&Itemid=215
c. Roma – Istituti non reperiti - In collabo-razione con la Comunità di S. Egidio studentidelle scuole secondarie di secondo gradohanno attuato una scuola estiva per emar-ginati, partecipato ad attività di formazionehttp://www.santegidio.org/pageID/3/lan-gID/it/itemID/21632/Scuola-rinnovato-il-Protocollo-d-intesa-tra-Miur-e-Comunit%C3%A0-di-SantEgidio.html.
C.E.R. CampaniaArcidiocesi di Napoli
1. Intesa stipulato il: 15 dicembre 2016http://www.chiesadinapoli.it/pls/napoli/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=49273www.campania.istruzione.it/allegati/2016/Protocollo%20d'intesa%20USR-Arcidio-cesi%20NA%20.pdf
2. Durata: triennale rinnovabile
3. Istituzione contraente: USR Campania
4. Ambiti ecclesiali coinvolti nell’Intesa
Enti Ecclesiastici: Parrocchie, Uffici della Cu-ria, Seminari, Tribunali ecclesiastici, Archivivescovili, Istituti religiosi, Biblioteche, Museidiocesani, Giornali diocesani, Associazioni di volontariato operanti nei set-tori di anziani e pensionati, comunicazionisociali, cultura, giovani e ragazzi, migranti,tempo libero e sport.
5. Forma di attuazione dei progetti
Supporto delle Diocesi per Enti ecclesiastici,Istituzioni e Associazioni per l’avvio di pro-getti e attività con le scuole, per il sostegnoin tutte le procedure, verificando le ricadutedelle azioni attivate. L’U.S.R. si impegna adivulgare nelle scuole l’Intesa e definiscecon la C.E.P. attività a livello territoriale.Comitato paritetico per il monitoraggio, loscambio di informazioni e la programmazio-ne delle attività.
6. Alcuni progetti già attivati
a. Casoria - Liceo ‘Ghandi’ - Col progetto“La grande storia attraverso le piccole città”20 studenti hanno svolto un’attività di ri-cerca sulle piccole bellezze di Casoria, conrealizzazione finale di un documentario e diun’audioguida.https://www.liceogandhi.gov.it/alternan-za-scuola-lavorohttps://www.liceogandhi.gov.it/AREA_STUDENTI/ALTERNANZA_SC_LAV_2016_17/Relazione_alternanza.pdf
Allegato 1 33
Notiziario n. 12
di Riposo ‘Scaccia’ di Veroli, si è provveduto all’immissione dati, ad assistenza personale a persone anziane, a proporre diverse atti-vità laboratoriali per persone disabili.
Ufficio Nazionale per l’educazione,la scuola e l’università
b. Il Museo Diocesano di Napoli custodisceun patrimonio storico-artistico-culturale ric-chissimo, organizza eventi culturali di altis-simo livello, concerti di musica classica na-poletana con relativi approfondimenti, ecc. La sua valenza educativa e didattica ne hasempre fatto un polo fortemente attrattivoper le scuole e, ora, un luogo privilegiatoper progetti ed esperienze di ASL, con unampio ventaglio di figure professionali coin-volte. http://www.museodiocesanonapoli.com/complesso-monumentale-donnaregina-didattica.html.
C.E.R. Calabria diocesi di Reggio Calabria
1. Intese stipulata: unicamente con il MuseoDiocesi di Locri
2. Durata: non precisato
3. Istituzione contraente: Istituto Tecnico“Raffaele Piria” di Reggio Calabria
4. Ambiti ecclesiali coinvolti nell’Intesa
Museo diocesano quale istituzione artistico-culturale del territorio
5. Forma di attuazione dei progetti
Condivisone dell’attività con le scuole e ve-rifica delle azioni attivate.
6. Alcuni progetti già attivati
Locri – Licei e Istituti Tecnici delle città -150 studenti con il progetto “Incontriamocial Diocesano” hanno svolto, in qualità di
apprendisti ciceroni, visite guidate alle col-lezioni del Museo diocesano. Per questa at-tività hanno svolto un percorso formativo,appreso temi e aspetti di un progetto mu-seografico, arte e storia delle opere espostee dei contesti di provenienza. Il progetto pre-vede anche la realizzazione di un video do-cumentario nell’ambito di un Laboratoriocreativo.http://www.reggiobova.it/index.php/component/content/article/15-primo-piano/965-gli-studenti-del-piria-apprendi-sti-ciceroni-per-le-scuole
C.E.R. Siciliadiocesi di Mazara del vallo
1. Intesa: unicamente con il settimanale dio-cesano “Condividere”
2. Durata non reperibile
3. Istituzione contraente: Liceo scientifico“G.P Adria Ballatore” di Mazara del Vallo(Trapani)
4. Ambiti ecclesiali coinvolti nell’Intesa
Giornale diocesano quale istituzione cultu-rale.
5. Forma di attuazione dei progetti
Condivisone dell’attività con la scuola e ve-rifica delle azioni attivate.
6. Alcuni progetti già attivati
Mazara del Vallo - Liceo scientifico “G.PAdria Ballatore” - Il progetto promosso in
6. Allegati34
Ufficio Nazionale per l’educazione, Notiziario n. 12la scuola e l’università
collaborazione col giornale diocesano “Con-dividere” ha coinvolto 17 aspiranti cronisti,coordinati dalle docenti e, in redazione, daldirettore, con incontri con i fotografi e conun esperto di social network. Si è conclusocon la realizzazione del giornale d’istituto.http://www.chiesedisicilia.org/chiese_di_sici-lia/diocesi_di_sicilia/00005978_MAZA-RA_DEL_VALLO__ALTERNANZA_SCUO-LA_LAVORO_COL_LICEO.html http://mazaranews.blogspot.it/2017/07/mazara-alternanza-scuola-lavoro-col.html
C.E.R. Sardegna Arcidiocesi di Cagliari
1. Accordo/Convenzione ASL stipulato il: 1giugno 2017http://www.chiesadicagliari.it/2017/05/30/protocollo-dintesa-con-lufficio-scolastico-regionale-per-lalternanza-scuola-lavoro/http://www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com/wordpress/2017/06/e-stata-siglata-ieri-lin-tesa-tra-lufficio-scolastico-regionale-e-la-diocesi-di-cagliari-per-i-progetti-di-alter-nanza-scuola-lavoro/
2. Durata triennale rinnovabile
3. Istituzione contraente: USR Sardegna
4. Ambiti ecclesiali coinvolti nell’Intesa
Enti Ecclesiastici, Parrocchie, Istituzioni cul-turali e Associazioni di volontariato e delleaggregazioni di ispirazione cattolica.
5. Forma di attuazione dei progetti
Supporto per l’avvio di progetti e attivitàcon le scuole, per il sostegno in tutte le pro-cedure, per un organico collegamento delleistituzioni scolastiche e formative con le ope-re sociali, verificando le ricadute delle azioniattivate.
6. Alcuni progetti già attivati
Cagliari – Istituti Superiori di Cagliari e Hin-terland - Il progetto “Coppa Quartieri Cagliari2017”, in collaborazione con la FondazioneCarlo Enrico Giulini onlus e la Diocesi di Ca-gliari porta gruppi di studenti nella valoriz-zazione degli spazi dei quartieri, per occa-sioni di aggregazione per giovani e famiglie,sensibilizzando i giovani alla partecipazioneresponsabile.http://www.fondazioneceg.org/progetto/coppa_quartieri/Mw2
Allegato 1 35
Notiziario n. 12 Ufficio Nazionale per l’educazione,la scuola e l’università
a. Facsimili di accordo tra Enteecclesiale e Amministrazionescolastica territoriale
Protocollo d’intesa tra
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL …......................................................................
eCONFERENZA ESPISCOPALE REGIONALE /DIOCESI DI ...................................................................in tema di formazione e per la realizzazionedi attività di Alternanza Scuola Lavoro
L’Ufficio Scolastico Regionale per il ...............,con sede in ...............................................................,codice fiscale ............................................................ rappresentato dal Direttore Generale ...............ela Conferenza Episcopale Regionale .............../Diocesi di .......................... con sede in ..................., codice fiscale ............................................................... rappresentata da ..................................................., d’ora in poi indicati congiuntamente anchecome “Parti”,
VISTI• la Legge 13 luglio 2015 n.107; “Riforma
del sistema nazionale di istruzione e for-mazione e delega per il riordino delle di-sposizioni legislative vigenti” con partico-lare riferimento ai commi 10,20, 38, 58,121,122,124;
• il DPR8 marzo 1999, n. 275 contenenteil Regolamento in materia di autonomiadelle istituzioni scolastiche;
• il DPR20 marzo 2009, n. 89 concernentela revisione dell’assetto ordina mentale,organizzativo e didattico della scuola del-l’infanzia e del primo ciclo di istruzione;
• i DPR 15 marzo 2010, n. 87, 88 e 89contenenti i regolamenti recanti la revisio-ne dell’assetto ordinamentale-organizzati-vo e didattico dei licei, degli istituti tecnicie degli istituti professionali, convertiti, conmodificazioni, dalla legge 6 agosto 2008,n. 133;
• il D.L. 15 aprile 2005, n.77 di “Definizionedelle norme generali relative all’alternanzascuola - lavoro”, a norma dell’articolo 4della legge 28 marzo 2003, n. 53;
• il “Documento Italia 2020 - Piano diazione per l’occupabilità dei giovani at-traverso l’integrazione tra apprendimentoe lavoro” sottoscritto dal Ministero del-l’Istruzione, dell’Università e della Ricer-ca e dal Ministero del Lavoro, della Salutee delle Politiche sociali, il 23 settembre2009;
• Il D.M. n. 254/2012 - Indicazioni per ilcurricolo per della scuola dell’infanzia edel primo ciclo di Istruzione.
• il D.L. 12 settembre 2013, n.104, conver-tito con modificazione nella Legge8 no-vembre 2013 n. 128, con particolare rife-rimento all’art. 5, comma 4-ter, che detta
6. Allegati36
Ufficio Nazionale per l’educazione, Notiziario n. 12la scuola e l’università
Allegato 2.Strumenti di lavoro e facsimili a carattere organizzativo,
progettuale e formativo
In questo allegato si offrono strumenti di lavoro che possono riguardare C.E.R., Diocesi,Parrocchie ed Enti o Opere che vi fanno riferimento. Non vengono proposti invece modelli estrumenti che sono di stretta competenza dell’Istituzione Sco lastica con la quale si co-progettal’attività (testo di convenzione, modulo di progetto, scheda valutazione finale e simili).
ulteriori disposizioni in materia di alter-nanza scuola lavoro
• Il D. Lgs n. 42 del 2004 e le successivemodifiche ed integrazioni e in particolarele disposizioni riportate negli articoli 112,117, 118, 119;
PREMESSO CHEl’Ufficio Scolastico Regionale per il …………è interessato a consolidare l’attuazione dellariforma del secondo ciclo del sistema educa-tivo di istruzione e formazione, con particolareriferimento ai nuovi ordinamenti impegnandole Istituzioni scolastiche ad adottare, nella loroautonomia, nuovi modelli organizzativi perrafforzare il raccordo tra scuola e mondo dellavoro e delle professioni e che intende:• collaborare allo sviluppo e alla diffusione,
in ambito regionale, dell’ Alternanza Scuo-la Lavoro, secondo la Legge 13 luglio2015 n. 107,
• favorire i collegamenti Istituzionali traScuole della regione e Strutture ospitantidella regione per offrire agli studenti op-portunità formative di qualificato profilofinalizzate all’acquisizione di competenzelegate all’ambito del terzo settore spendibilinel mercato del lavoro, nella scelta postdiploma e nella ricerca applicata ai temiculturali, sociali, economici
• sostenere, in qualità di facilitatore, la pro-gettazione e l’attuazione di iniziative diformazione degli studenti di ogni ordine egrado di istruzione potenziando l’aspettodella didattica laboratoriale per valorizzareil patrimonio culturale e umano
• realizzare azioni di monitoraggio e di va-lutazione dei percorsi di Alternanza ScuolaLavoro.
PREMESSO CHEla Conferenza Episcopale Regionale (C.E.R.)........................................................................................:
• intende realizzare sinergie con il sistemascolastico nazionale per contribuire conproprie risorse, esperienze, conoscenzestoriche, educative, assistenziali e culturalial miglioramento della formazione umanae culturale
• rende disponibile la competenza dei propriEnti parrocchiali e culturali, che costitui-scono un patrimonio strategico per favorirelo sviluppo del sistema educativo e forma-tivo italiano.
Le premesse sopra espresse sono parte in-tegrante e sostanziale del presente Protocolloe pertanto
SI CONVIENE Art. 1 (Oggetto)L’U.S.R. ............................................................... e illa C.E.R ....................................................................
ciascuno nell’ambito delle proprie com -petenze e responsabilità e nel rispetto deiprincipi di autonomia scolastica e delle sceltedelle singole Istituzioni scolastiche in temadi Piano dell’offerta formativa, con il pre sen -te Protocollo d’intesa intendono promuoverela collaborazione e il raccordo ed tra ilsistema dell’istruzione e gli enti del terzosettore afferenti al fine di:• favorire lo sviluppo delle competenze e
delle esperienze degli studenti nell’ambitoculturale e di servizio alla persona;
• coniugare le finalità educative del sistemadell’istruzione con le esigenze di una cre-scita armonica, globale ed equilibrata dellapersona, secondo le competenze chiave dicittadinanza
Art. 2 (Impegni)L’U.S.R. ............................................................. e illa C.E.R ..................................... si impegnano a:1. definire iniziative e attività co progettate
a livello territoriale per la realizzazione dipercorsi formativi ASL in enti appar te -
Allegato 2 37
Notiziario n. 12 Ufficio Nazionale per l’educazione,la scuola e l’università
nen ti al terzo settore di competenza dellaC.E.R.;
2. proporre l’attivazione di monitoraggi
Art. 3 (Compiti della C.E.R.)La C.E.R ........................................... si impegna a:• predisporre ed aggiornare annualmente
elenchi, suddivisi per Diocesi, Enti e Isti-tuzioni (1) che, a livello territoriale, si ren-dano disponibili ad accogliere studenti inpercorsi di ASL, co- progettati e condivisi,facilitandone la realizzazione;
• supportare Enti e Istituzioni riconosciutealle procedure di iscrizione al Registro na-zionale per l’ASL ed alla progettazione conle Istituzioni scolastiche;
• svolgere iniziative di monitoraggio delleattività di ASL, con particolare riguardoalla possibilità, per gli Enti che hanno ade-rito ai progetti, di esprimere elementi utilialla valutazione in ordine ai percorsi svoltidagli studenti partecipanti e all’efficaciadei percorsi stessi.
Art. 4 (Compiti dell’U.S.R. e ComitatoParitetico)1. L’USR ........................................... si impegna a:• favorire le attività di co progettazione, co-
me definito dalla Legge 107;• facilitare la partecipazione delle scuole ai
percorsi di ASL proposti in base al presenteProtocollo;
• diffondere le buone pratiche che risulte-ranno dalle azioni poste in essere
2. Comitato paritetico. Viene istituito un Co-mitato paritetico, coordinato da due rap -presentanti dell’USR e da due rap pre sentantidella C.E.R. al fine di promuovere l’at ti -vazione delle iniziative previste dal presenteProtocollo d’Intesa, monitorare la realiz za -zione degli interventi e proporre gli op -portuni adeguamenti per il miglioramentodei risultati. Il Comitato potrà avvalersi diun numero variabile di collaboratori fino adue per ciascuna delle due Parti. Il Comitatoparitetico curerà in particolare:– la predisposizione di modelli di conven-
zioni relative alla realizzazione dei per-corsi di alternanza scuola-lavoro da met-tere a disposizione delle Istituzioni scola-stiche;
– il monitoraggio dell’efficacia degli inter-venti di alternanza scuola-lavoro in ter-mini di crescita delle competenze profes-sionali acquisite dagli studenti, sulla basedelle valutazioni espresse da questi ultimie sulla base delle valutazioni espresse daiDirigenti Scolastici in relazione all’effica-cia e alla coerenza dei percorsi col proprioindirizzo di studio;
– l’analisi delle richieste emergenti al finedi predisporre elementi utili alla indivi-duazione e rimodulazione dei percorsi alfine di garantire ai giovani le migliori op-portunità di crescita e formazione
Art. 5 (Gestione e organizzazione)L’U.S.R.V. cura la costituzione del Comitatodi cui all’Art. 4, il coordinamento e la va-lutazione delle attività e iniziative realizzatea seguito del presente Protocollo d’intesa.La partecipazione al Comitato si intende atitolo gratuito e senza oneri per l’ammini-strazione.
6. Allegati38
Ufficio Nazionale per l’educazione, Notiziario n. 12la scuola e l’università
(1) Enti Ecclesiastici: Parrocchie, Uffici della Curia,Seminari, Tribunali ecclesiastici, Archivi vescovili, Isti-tuti religiosi. Istituzioni culturali: Facoltà teologiche, Istituti religiosidi scienze religiose, Biblioteche, Musei diocesani, Cen-tri studio e culturali, Giornali diocesani. Associazioni di volontariato e delle aggregazioni diispirazione cattolica, operanti nei seguenti settori pa-storali: anziani e pensionati; carità; comunicazioni so-ciali; educazione cattolica, cultura, scuola e uni ver -sità; famiglia; giovani e ragazzi; migranti; missioni;salute; sociale e lavoro; turismo religioso, tempo liberoe sport.
Art. 6 (Comunicazione)Le Parti si impegnano a dare la massimadiffusione al presente Protocollo d’intesapresso le Associazioni territoriali del settoreaderenti e le Istituzioni scolastiche, conl’obiettivo di favorire la collaborazione fat-tiva.
Art. 7 (Durata)Il presente Protocollo d’intesa decorre dalladata della sua sottoscrizione ed ha duratatriennale e s’intende automaticamente rin-novato per un ulteriore triennio, salvo di-sdetta formulata da una delle Parti e comu-nicata all’altra almeno tre mesi prima dellascadenza.Lì ............................................................
Il Direttore Scolastico regionaleIl Vescovo Responsabile ..........................................
b. Facsimile di progetto proponibile daparte di Parrocchie ed Enti o Opereche vi fanno riferimento
Progetto di Alternanza Scuola-Lavoro (Titolo)(sottotitolo con riferimento all’attivitàprevista)DATI DELL’ISTITUTO E DELL’ENTE/ASSOCIAZIONE PARTNER
ABSTRACT DEL PROGETTO (breve descrizione dell’origine del progetto,delle motivazioni, del quadro di riferimentoalla convenzione sottoscritta, della attivitàprescelta)
MANSIONI PREVISTE E ATTREZZATUREFORNITE Affiancamento e supporto nello svolgimentodei compiti di studenti/studentesse dellascuola secondaria di primo grado.
FOCUS (specifica attività alla quale è dedicata l’al-ternanza all’interno del soggetto ospitante)
OBIETTIVI (elenco di quanto condiviso con l’istitutopromotore sia in relazione all’attività di stu-dio che a quelle formativa in generale)
ABILITÀ(elenco delle enunciazioni riferite a specifi-che azioni collegate a discipline e valutabili- si veda l’esempio dell’allegato 3)
COMPETENZE TRASVERSALI (elenco delle enunciazioni non strettamenteinerenti single discipline – si veda l’esempiodell’allegato 3)
COMPETENZE DISCIPLINARI(elenco delle enunciazioni inerenti singolediscipline – si vedano le schede allegato 3)
DESTINATARI (n. studenti e studentesse delle classi ...............dell’Istituto...................................................................)
AZIONI, FASI E ARTICOLAZIONI DELL’IN-TERVENTO PROGETTUALE(le attività che svolgeranno gli studenti edeventuali avvertimenti)
TUTOR (compiti, iniziative, attività che i tutor internied esterni svolgeranno in relazione al progetto)
DURATA E ORARI (periodo, giorni e orari)
RISULTATI ATTESI DALL’ESPERIENZA DIALTERNANZA(in termini di conoscenze, abilità e compe-tenze in riferimento agli obiettivi iniziali)
Allegato 2 39
Notiziario n. 12 Ufficio Nazionale per l’educazione,la scuola e l’università
MONITORAGGIO DEL PERCORSOFORMATIVO E DEL PROGETTO(soggetti deputati, tempi e strumenti utiliz-zati)
DIFFUSIONE/COMUNICAZIONE/INFORMAZIONE DEI RISULTATI(modalità di relazione e strumenti)
c. facsimili di lettere di comunicazioneFacsimile lettera di segnalazione dell’op-portunità dalla Diocesi ai Parroci o agliEnti o Istituzioni ecclesiali
Cari Confratelli/Gent. Responsabilel’Ufficio di Pastorale Scolastica della C.E.R./Diocesi ha discusso e valutato le opportunitàche la nuova legge 107/2015 (cosiddettaBuona scuola) potrebbe offrire ad una col-laborazione tra alcune realtà ecclesiali, oopere sociali che vi fanno riferimento, e Isti-tuti Scolastici del II Ciclo del territorio.Riteniamo che le attività di Alternanza Scuo-la-Lavoro avviate dalle scuole superiori sta-tali e paritarie da quest’anno scolastico, pos-sano costituire occasione educativa nellaquale le realtà ecclesiali possano offrire am-biti di esperienze significative al servizio deiprogetti delle scuole, per far vivere esperien-ze di formazione umana, culturale oltre cheprofessionale e per offrire attività utili al-l’orientamento dei giovani alla scoperta dellevocazioni personali.Allo scopo di agevolare l’individuazioneeventuale di simili realtà che abbiano qual-che relazioni con le singole Comunità pa-storali, inviamo una scheda per raccogliereprogetti che sarà nostra premura porre in unelenco a disposizione del mondo scolastico.A titolo di esempio ricordiamo che questiprogetti potranno riguardare: i Centri Ricrea-tivi Estivi, gli asili e le scuole, gli archivi e
le biblioteche parrocchiali, musei e istituzioniculturali delle Parrocchie, attività di volon-tariato, centri anziani. Per dare utili informazioni, confrontarsi almeglio sulle ragioni e sulle modalità di que-sto servizio può rivolgersi presso ....................L’Ufficio Pastorale Scolastica sono a dispo-sizione per qualsiasi chiarimento. Le Parrocchie e i responsabili degli enti in-teressati sono invitati a partecipare all’in-contro che si svolgerà .........................................Il responsabile ............................................................
Facsimile lettera da inviare agli Istituti scolastici
Al Dirigente scolastico dell’Istituto....................
Oggetto: proposta disponibilità accoglienzaalunni per Alternanza scuola-lavoro
Gent.ssimoin relazione alle nuove disposizioni stabilitedai commi 33-43 della Legge 107/2015 perle attività di Alternanza scuola-lavoro rivolteagli studenti delle scuole del II Ciclo vorrem-mo offrire collaborazione a quanto proget-tato nel Vostro Istituto segnalando la dispo-nibilità del nostro Ente ad accogliere giovaniattraverso gli opportuni protocolli di Intesa.Il nostro Ente svolge attività nel campo......................................................................ed ha fattodomanda di inserimento nel “Registro na-zionale per l’alternanza scuola-lavoro”.Siamo quindi disponibili a stipulare le ne-cessarie convenzioni affinché i vostri stu-denti possano fare esperienza di “incremen-tare le opportunità di lavoro e le capacità diorientamento” sulla base dei progetti che civerranno indicati.A questo scopo segnaliamo quale nostro re-ferente per l’eventuale progetto ...........................Distinti saluti.Il titolare......................................................................
6. Allegati40
Ufficio Nazionale per l’educazione, Notiziario n. 12la scuola e l’università
Nell’allegato presentiamo progetti che illu-strano le opere, le attività e gli ambienti di-sponibili ad accogliere studenti per l’ASL. In questo modo , che possono contribuiread una sempremigliore collaborazione per il bene dei ra-gazzi tra la scuola e le realtà presenti sulterritorio.Cordiali saluti
d. tabelle di raccolta regionale/diocesana dei progetti dei vari enti
Viene allegato un interessante tabella conelenchi di progetti e disponibilità ad attivarepercorsi di ASL da parte degli Enti Ecclesia-stici, delle Istituzioni Culturali, delle Asso-ciazioni di volontariato e delle Aggregazionidi ispirazione cattolica riconosciuti (C.E.R.Emilia-Romagna) con riferimenti di contatto.
e. tabelle di competenze che si possonoacquisire
Si uniscono due tabelle di competenze indi-cabili in progetti promossi dagli Enti eccle-siali. Si tratta solo due esemplificazioni indue settori ritenuti più diffusi. Per ogni altrotipo di esemplificazioni si deve tornare ailink indicati nei progetti elencati nell’Alle-gato 1.
1. Tabella utilizzata in relazione a progettiin un Centro Anziani.
Risultati attesi:– consapevolezza del percorso formativo e
del ruolo e funzioni della figura professio-nale in un contesto organizzato;
– acquisizione di autoefficacia e autostima;– consapevolezza delle proprie capacità e cri-
ticità;– potenziamento del senso di responsabilità
e di autonomia nello svolgere compiti enel rispettare gli impegni.
Competenze da acquisire:• Competenze trasversali:– saper rispettare le regole comportamentali
dell’ambiente lavorativo;– saper relazionarsi con le diverse figure pro-
fessionali;– saper programmare la propria attività al fi-
ne di rispettare gli obiettivi assegnati.• Competenze disciplinari:– saper riconoscere gli elementi basilari della
struttura organizzativa dell’Azienda/En-te/Studio;
– saper identificare e usare tecniche e tec-nologie adeguate alla definizione di unprogetto;
– saper ideare attraverso un’analisi e ricercacompositiva-strutturale;
– analisi del territorio attraverso le sue ri-chieste;
– sapersi relazionare con gli altri nelle diver-se situazioni lavorative;
– saper affrontare situazioni nuove e impre-viste.
• Competenze tecnico-operative:– saper interpretare le richieste dell’utenza;– saper utilizzare le tecniche e gli strumenti
adatti richiesti dal servizio;– saper eseguire un corretto iter progettua-
le;– saper redigere documenti e relazioni;– saper riconoscere il lavoro di mediazione
che il professionista svolge, tra le necessitàindicate dall’utenza.
Allegato 2 41
Notiziario n. 12 Ufficio Nazionale per l’educazione,la scuola e l’università
2. Tabella utilizzata in relazione a progetti di Centri Ricreativi Estivi Parrocchiali.
6. Allegati42
Ufficio Nazionale per l’educazione, Notiziario n. 12la scuola e l’università
Apprendere le metodologiedell’animazione, dellaprogettazione e dellaprogrammazione.
Conoscere le strategiepedagogiche ed educative.
Conoscere il progetto educativo del Centro Ricreativo Estivo
Analizzare il progetto educativo e i sussidi.Selezionare e proporre attività in linea confinalità ed obiettivi.
Mettere in campo strategie educative ad hoc aseconda dei bisogni rilevati.
Cooperare nella progettazione eprogrammazione delle attività.Utilizzare linguaggi diversi, servendosi disupporti e di tecniche differenti.
Imparare a imparare
Progettare
Comunicare
Far proprie le dinamicherelazionali di un gruppo di lavoro.
Apprendere strategie di team building.
Collaborare con il gruppo animatori.Interagire positivamente, comprendendo ipunti di vista.Valorizzare le proprie e altrui capacità.Promuovere il rispetto reciproco.Favorire il dialogo interculturale.Stimolare la partecipazione di tutti.Orientare positivamente la competizione.
Collaborare e partecipare
Prevenire e gestire i conflitti
Apprendere le dinamiche digestione di un gruppo difanciulli e/o preadolescenti.
Far valere i diritti e i bisogni di ogni membrodel gruppo.Mettere in campo il metodo dell’animazione.Rispettare e far rispettare le regole.Assumere con responsabilità gli impegni. Sperimentare interventi educativi differenziatiper le diverse fasce d’età.
Agire in modo autonomo eresponsabile
Collaborare alla gestioneeducativa di un gruppo difanciulli e/o preadolescenti
Conoscere il contestospecifico dell’oratorio in cuisi svolge il proprio lavoro.
Conoscere il gruppo dilavoro.
Conoscere attività ludiche etecniche laboratoriali.
Coordinare il lavoro/gioco di gruppo.Stimolare la creatività di ciascuno, facendo datraino.Attivare l’apprendimento tra pari.Restituire feedback stimolanti.Affrontare le situazioni di lavoro e/o di giococomplesse.Valutare con senso critico le attività svolte,evidenziando criticità e aspetti positivi.
Coordinare le attività e leproposte concrete del CentroRicreativo Estivo
Entrare in relazione attiva edinamica con il contestospecifico.
Eseguire attività laboratoriali e/oludiche di gruppo.
CoNoSCENzE ABILItÀ CoMPEtENzE
Conoscere le regole di igienee di sicurezza.
Conoscere le modalità sicuredi intervento.
Accogliere e vigilare i membri del propriogruppo.Controllare i materiali e il loro corretto uso.Richiamare le regole basilari di sicurezza.
Risolvere problemi.
Saper gestire ed intervenire insituazioni di crisi.
Allegato 3 43
Notiziario n. 12 Ufficio Nazionale per l’educazione,la scuola e l’universitàAllegato 3.
Protocollo d'Intesa UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L'EMILIA-ROMAGNA - CONFERENZA
EPISCOPALE DELL'EMILIA - ROMAGNA Disponibilità ad attivare percorsi di alternanza scuola-lavoro
da parte degli Enti Ecclesiastici, delle Istituzioni Culturali, delle Associazioni di volontariato e
delle Aggregazioni di ispirazione cattolica riconosciuti dalle Diocesi dell'Emilia-Romagna,
con riferimenti di contatto a.s. 2017/2018
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6. Allegati44
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Allegato 3 49
Notiziario n. 12 Ufficio Nazionale per l’educazione,la scuola e l’università
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Notiziario n. 12 Ufficio Nazionale per l’educazione,la scuola e l’università
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6. Allegati52
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6. Allegati54
Ufficio Nazionale per l’educazione, Notiziario n. 12la scuola e l’università
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