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V. Masci Editoriale 3 R. Bragheri Le medicine complementari nel trattamento delle infezioni respiratotie in età pediatrica - II parte 5 A. Ercoli L’omeopatia e l’ipotiroidismo 15 D. Goiran, D. Berthler L’omeopatia e il bambino. Il bambino agitato 25 C. Pernarella La cicatrice come disturbo di flussi di informazione e di energie 29 M. Saruggia Effetto preventivo di Oscillococcinum® nelle sindromi simil-influenzali. Risultati di una indagine multicentrica 39 S O M M A R I O NOTIZIARIO FLASH SMB ITALIA Numero 3 - anno XV luglio/settembre 2007 Autorizzazione Tribunale di Roma n. 30/93 del 28/01/93 EDITORE SMB Italia SEDE LEGALE Via Matilde Serao, 23/A - Roma DIREZIONE E REDAZIONE, Smb Italia, Via Carlo Poma snc 00040 Pomezia (Roma) tel. 06/91.96.80.24 fax 06/91.82.13.45 DIRETTORE RESPONSABILE Pio Paladino CONCESSIONARIA PUBBLICITÀ Graficamente Srl - Roma Tel. 06/52.16.321 ORGANIZZAZIONE Tiziano Crispi DIREZIONE SCIENTIFICA Valter Masci GRAFICA E IMPAGINAZIONE Graficamente srl STAMPA Tipograf - © Smb Italia Roma HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: D. Berthler, R. Bragheri, A. Ercoli, D. Goiran, V. Masci, C. Pernarella, M. Saruggia Responsabilità La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati dalla rivista, nonché la loro traduzione, è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione dell’editore. I mano- scritti e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti anche se non pubblicati. L’editore non si assume alcuna responsabilità sul contenuto degli articoli e nel caso di eventuali errori contenuti negli articoli stessi in cui fosse incorso nella riproduzione sulla rivista.Gli articoli dovranno essere inviati alla redazione su supporto magnetico.

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V. Masci

Editoriale 3

R. Bragheri

Le medicine complementari nel trattamento delle

infezioni respiratotie in età pediatrica - II parte 5

A. Ercoli

L’omeopatia e l’ipotiroidismo 15

D. Goiran, D. Berthler

L’omeopatia e il bambino. Il bambino agitato 25

C. Pernarella

La cicatrice come disturbo di flussi di informazione

e di energie 29

M. Saruggia

Effetto preventivo di Oscillococcinum® nelle

sindromi simil-influenzali. Risultati di una

indagine multicentrica 39

S O M M A R I O

NOTIZIARIO FLASH SMB ITALIANumero 3 - anno XVluglio/settembre 2007Autorizzazione Tribunale di Roma n. 30/93 del 28/01/93

EDITORESMB Italia

SEDE LEGALEVia Matilde Serao, 23/A - Roma

DIREZIONE E REDAZIONE, Smb Italia, Via Carlo Poma snc 00040 Pomezia (Roma) tel. 06/91.96.80.24fax 06/91.82.13.45

DIRETTORE RESPONSABILEPio Paladino

CONCESSIONARIA PUBBLICITÀGraficamente Srl - RomaTel. 06/52.16.321

ORGANIZZAZIONETiziano Crispi

DIREZIONE SCIENTIFICAValter Masci

GRAFICA E IMPAGINAZIONEGraficamente srl

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HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:

D. Berthler, R. Bragheri, A. Ercoli, D.Goiran, V. Masci, C. Pernarella, M.Saruggia

ResponsabilitàLa riproduzione delle illustrazioni edegli articoli pubblicati dalla rivista,nonché la loro traduzione, è riservatae non può avvenire senza espressaautorizzazione dell’editore. I mano-scritti e le illustrazioni inviati allaredazione non saranno restituitianche se non pubblicati. L’editorenon si assume alcuna responsabilitàsul contenuto degli articoli e nel casodi eventuali errori contenuti negliarticoli stessi in cui fosse incorso nellariproduzione sulla rivista.Gli articolidovranno essere inviati alla redazionesu supporto magnetico.

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pett.le FNOMCeOP.zza Cola di RienzoRomaAlla c.a. del Presidente

Ill.mo Presidente,nell’esprimerLe il nostro ringraziamentoper quanto Ella sta facendo nei riguardidell’Omeopatia, a nome della Smb-Italia,Scuola di Formazione in Omeopatia tra lepiù antiche e rappresentative in Europa,Le inviamo alcune nostre considerazionia riguardo di uno dei punti-cardini di unapossibile regolamentazione dell’Omeo-patia: il monte-ore di Formazione delmedico in Omeopatia.A tale riguardo Le ricordiamo che inFrancia, il paese al mondo dovel’Omeopatia è più diffusa, le Scuole diFormazione per medici, comprese 7 sediUniversitarie, svolgono i programmi diinsegnamento in 180-240 ore. Tali scuo-

le hanno formato circa 15.000 Medici(definiti ad “orientamento omeopatico”)che hanno diffuso l’Omeopatia fino alpunto che, in Francia, i pazienti che aloro si rivolgono sono arrivati a più di 10milioni usufruendo di un inserimento,seppure parziale, all’interno del SistemaSanitario Nazionale.Quale è il motivo di un tale numero diore? L’Ordine dei Medici francese con-siderando l’Omeopatia “metodo tera-peutico” dà atto che non è un tipo diMedicina a sé stante ma profondamentelegata alla Medicina Ufficiale.

S

Editoriale

Valter Masci

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cahiersdebiotherapie

LE MEDICINECOMPLEMENTARINEL TRATTAMENTODELLE INFEZIONI RESPIRATORIEIN ETA’ PEDIATRICAPOSSIBILITA’ DI TERAPIAINTEGRATA Romano Bragheri

Patologia Possibilità di terapia integrata

’interesse per le medicine comple-mentari riguarda ovviamente

anche l’età pediatrica per una dupliceragione:- minore fiducia per le terapie convenzio-nali, somministrate in maniera ripetitiva eapparentemente non personalizzata equindi ritenute poco efficaci. Altrettantonon sempre ritenute prive di rischi, anchea ragione, sulla scorta delle frequenti noti-zie riferite dai media e dalle Società scien-tifiche (vedi Società Italiana di Pediatriacirca l’abuso di antibiotici) in quanto pra-ticate con farmaci non specificamentesperimentati per il bambino (ma a luiadattati con una posologia ridotta), che

non sempre, specie nelle prime età dellavita, è da considerarsi un “adulto inminiatura”.- maggiore fiducia invece per le medicinecomplementari (soprattutto per le affezio-ni lievi o di gravità intermedia) percepitecome naturali e quindi prive di tossicità(non sempre a ragione), comunque comepiù appropriate per il bambino, organismo“vergine” e quindi da trattare con curepiù “dolci” e non soltanto con sostanzechimiche (a ragione ritenute comunqueestranee e non prive di danni potenziali).Da ciò l’aspettativa e a volte la richiestaesplicita dei genitori non sempre esauditadal pediatra per scarsa conoscenza o peg-gio per preclusione e che induce la madrea provvedere con il “fai da te”, con conse-guente calo di fiducia per il pediatra e disicurezza per il bambino.Di seguito vengono esposte in formaobbligatoriamente succinta e a scopomeramente esemplificativo le possibilitàterapeutiche delle più comuni medicinecomplementari. In particolare per quantoattiene l’agopuntura, per una ancoraridotta possibilità di utilizzo sul bambino el’omeopatia, cui è sotteso un iter diagno-stico e terapeutico particolarmente impe-gnativo e sofisticato con l’impiego di varirimedi utilizzati in successione, legati alpaziente e alla sua malattia “hic et nunc”e quindi difficilmente traducibile in proto-colli generalizzati.

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L

A seguito di questa presa di posizioneviene definito che l’Omeopatia è:“Una pratica medica preferenziale enon esclusiva”.A seguito di ciò l’Ordine dei Medici fran-cese considera come “competente inomeopatia”, con relativa sua iscrizionenel Registro, un Medico che abbia effet-tuato una Formazione triennale, inScuole private, di circa 200 ore.

Se invece si dovesse pensare all’Omeopatia come ad una Medicina a séstante, esclusiva, allora si dovrebberoproporre dei Corsi di Formazione dioltre 1000-1500 ore. Ma aumentando ilmonte ore, rispetto alla media europea,chi più diventerà omeopata? Pochissimiperché quale medico vorrà investire cin-que anni della sua vita (con relativespese) per diventare omeopata, cioèsenza raggiungere una specializzazioneconsiderata tale, e senza la possibilità dilavorare in ospedale o nelle ASL? Equale sarà la conseguenza? Che “faran-no e praticheranno” l’omeopatia iNaturopati! Cioè persone non preparatedal punto di vista medico che hannotutto il tempo per seguire corsi millenariin omeopatia, per arrivare ad esseredegli “abusivi”. Perché per applicarel’omeopatia bisogna essere medici. Conil pericolo di mettere a repentaglio laSalute Pubblica. Inoltre tanti giovani col-leghi non potranno più trovare nellecosiddette “Medicine non convenziona-li” uno spazio di lavoro che gli è negatoattualmente nelle Strutture Pubblicheper noti motivi. Un’altra possibile conse-guenza è che in Italia avranno spaziocolleghi medici provenienti dall’esteroad esercitare l’omeopatia.In conclusione, poiché siamo convintiche un monte - ore eccessivo delleScuole di Formazione porterà:

alla diminuzione delle possibilità dilavoro per moltissimi giovani medici;ad un pericolo per la Salute Pubblica,ad una regressione dell’Omeopatia ita-liana;

chiediamo

che venga esaminato il problema delle“ore totali” allineandole all’attualemedia europea (200 - 300).

RinnovandoLe l’apprezzamento per lasensibilità che Lei ha mostrato neiriguardi dei Medici omeopati e sperandoche la presente possa contribuire ad uncorretto ordinamento sull’Omeopatia, Lapreghiamo accettare i nostri più distintisaluti

Il Direttore DidatticoProf. Valter Masci

Il PresidenteProf. Amodeo Corrado

Roma, febbraio 2007

II PARTE

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numerotreannoquindici cahiersdebiotherapie

Kalium bicromicum (secrezione filamen-tosa – dolori seni paranasali)Kalium sulfuricum (dolore sinusale aggra-vato dal calore, migliorato dal fresco)Euphorbium (occhi e naso caldi e asciut-ti – prurito)Hydrastis (scolo nasale posteriore –forme cronicizzate)Agopuntura(per sindromi superficiali da vento esterno)4GI (febbre) - 7P (tosse) – 13V – 20GI

Faringotonsillite

Solitamente il processo infiammatorio ècomune e la malattia si presenta quandoil bambino va in comunità (nido, scuolamaterna, scuola elementare). L’etiologiaè virale (rhinovirus – adenovirus) o bat-terica (streptococco pyogenes – beta-emolitico gruppo A), ma può anche esse-re causata dal freddo, dall’esposizione alfumo passivo o dagli inquinanti ambien-tali come le polveri sottili e gli scarichiindustriali.La febbre è il sintomo più comune; l’etio-logia virale presenta febbre modesta, ipe-remia del faringe, scolo nasale e l’etiolo-gia batterica sintomi più evidenti con feb-bre alta, faringodinia, micropoliadenia,edema dell’ugola e del palato molle.La diagnosi viene accertata rapidamentecon il tampone faringeo a lettura rapida,ed è assolutamente indispensabile, adevitare le note, severe complicanze.Nelle forme virali: solo terapia sintomaticaNelle forme batteriche: penicillina i.m. (benzatin-penicillina) associata nelleprime 24 /48 ore a penicillina per os (fenossimetil – penicillina)Cefalosporina – eritromicina – macrolidi(in caso di allergia) - cortisone per aerosolFitoterapiaNella maggior parte dei casi può esseresufficiente una terapia antinfiammatoriae antimicrobica con estratti vegetali.

Si impongono preliminarmente lavaggie disinfezione della cavità nasale con oli-goelementi (rame – argento) in acquaisotonica con vitamina C naturale (RibesNigrum). Quindi Echinacea Purpurea edAngustifolia anche associati, per la lorocomprovata azione immunostimolante,antibatterica ed antinfiammatoria.Frequentemente utilizzata l’AgrimoniaEupatolia, pianta erbacea particolar-mente ricca di poilfenoli e flavonoidi; ela Propoli, estratto idroalcolico ad azioneantibatterica.Rimedi omeopaticiAconitum (sintomi dopo colpi di freddo –febbre alta – molta sete)Belladonna (febbre – sudorazione – dolo-re alla deglutizione – sete)Licopodium (dolore violento con arrossa-mento faringe da destra a sinistra)(Lachesis al contrario da sinistra adestra)Mercurius solubilis (gola rossa ed ema-tosa – linfonodi laterocervicali)Agopuntura(Per vento calore a livello delle prime vierespiratorie).Forma lieve 11 P – 4FForma acuta 11GI – 7P – 9P (febbre) –44SòForma cronica 44GI – 7P – 6R

Otite

Patologia molto frequente in età pedia-trica e generalmente consegue a infezio-ne delle vie aeree superiori durante ilperiodo invernale.L’otite esterna sierosa o siero-mucosa èlocalizzata nel condotto uditivo conaccumulo di muco.L’otite media acuta (OMA) è un’infiam-mazione dell’orecchio medio comitata aflogosi del naso e della gola. Alla fase dicongestione può seguire quella di sup-purazione nella tromba di Eustachio con

Rinosinusite

La rinite acuta o raffreddore è un distur-bo estremamente frequente (da tre a seiepisodi l’anno). Presenta sintomi locali:scolo e ostruzione nasale, a volte febbree compromissione dello stato generale eguarigione nel giro di qualche giorno.La sinusite è l’infiammazione acuta deiseni paranasali, a seguito di infezionivirali delle alte vie respiratorie e favoritadalla flogosi adenoidea. Presenta cefa-lea, tosse persistente, otalgia. Nellaforma subacuta: scolo nasale, febbre,dolore alla palpazione ai punti sinusali.E’ dovuta a cause virali (rhino virus 30%)o batteriche (H. Influenzae - Str.Pneumoniae 60%).Trattamento antibiotico per la prevalen-te etiologia batterica: amoxicillina conacido clavulonico; macrolidi, cotrimoxa-zolo e cefalosporine, ev.corticosteroidi;mucolitici, decongestionanti.FitoterapiaNella rinite semplice (raffreddore comu-ne) sono da evitare trattamenti spropor-zionati alla entità della affezione qualispray nasali, antipiretici, antibiotici.Localmente olio di calendula, di iperico,di camomilla.Per il bambino che si ammala spessoRosa Canina, estratto secco titolato estandardizzato in vitamina C che vienecosì assunta in modo naturale (flavonoi-di e carotenoidi della pianta, sinergicicon l’acido ascorbico).Nella sinusite acuta, quale complicanzadella rinite, instillazioni nasali di essenzadi niaouli all’1% in olio di mandorle dolci;gocce nasali a base di efedrina, niaouli edeucalipto(azione vasocostrittrice).Nelle forme cliniche più comuni senzacomplicazioni può essere sufficiente uti-lizzare un estratto di Echinacea TM eRibes Nigrum. Altri efficaci rimedi sonol’Agrimonia Eupatoria TM, in caso di

congestione delle prime vie aeree el’Aloe Vera TM, che può essere usatautilmente nel bambino più grande per lasua azione antiinfiammatoria.Fra i gemmoterapici risulta utile l’AlnusGlutinosa, per la sua azione antinfiam-matoria elettiva sulle alte vie respiratoriecosì come la Juglans Regia e il RibesNigrum. La Betulla Pubescens ha azionetonica e stimolante e facilita l’attività dialtri gemmoterapici.Nella rinosinusite cronica Ribes Nigrum,Carpinus e Rosa Canina.Nella rinosinusite purulenta risultanoindispensabili gli antibiotici per aerosolo per via sistemica, ma sono utili anchele gocce nasali a base di Argento eEfedrina, supposte a base di oli essen-ziali (pino–timo) integratori vitaminici edoligo elementi specifici. Rimedi omeopaticiAconitum (sintomi dopo colpo di freddo– starnuti – mal di testa)Belladonna (mucosità liquide – mal digola – brividi – freddi)Allium cepa (sternuti frequenti – scoloabbondante – solletico in gola - prurito)

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Rimedi omeopaticiAconitum (ai primi sintomi: tosse secca –serotina – angoscia – ansietà)Hepar sulfur (tosse secca abbaiante –notturna – solletico in gola)Spongia Tosta (tosse secca notturna –sibilante – sintomi di soffocamento)Bromum (senso di costrizione e secchezza)Agopuntura(da vento calore nel polmone – tosse rau-cedine)18GI – 4GI – 11P – 7P

Tracheo-bronchite

I sintomi iniziali sono quelli di una infe-zione alle alte vie respiratorie; dopo 2/3giorni la tosse diventa più frequente,secca, associata a dolore toracico poimucosa o muco-purulenta con febbre nonsempre elevata. Nel primo anno di vita èfrequente una bronchiolite con respiroaspro. Presenta etiologia virale o batteri-ca più raramente secondaria a fumo pas-sivo o a inquinamento ambientale.Terapia – umidificazione ambientale;antibatterici, cortisonici, beta2stimolanti(salbutamolo) per os o aerosol, teofilli-na/ritardo in caso di broncospasmo,espettoranti e mucolitici.FitoterapiaRiposo a letto con tisane calde e miele edalimentazione leggera ed equilibrata.Inizialmente Echinacea come antinfiam-matorio e immunostimolante quindiDrosera Rotundifolia come spasmoliticoHedera Helix nelle tossi pertussoidi(particolarmente indicata nella bron-chiolite con broncospasmo nel piccolobambino).Soluzione idroalcolica di: Eucalipto-marrubio – tiglio – grindelia – altea –borragine1 cucchiaino in 1/2 bicchiere d’acqua 2/3volte al giorno(Coadiuvante in caso di tracheobronchi-

ti con tosse secca ed espettorato)Rimedi omeopaticiAntimonium tartaricum (tosse continua –scarsa espettorazione – rantoli e sibili)Mercurius solubilis (tosse – secrezionecatarrale – febbre – sudorazione)Bryonia alba (tosse secca a crisi – doloretoracico – cefalea)Ipeca (tosse con espettorato grasso –dispnea – rantoli)Rumex crispus (tosse secca – raucedineaggravata dal freddo)Hepar sulfur (tosse grassa – soffocante –secrezione mucosa trachea e bronchiAgopuntura11GI (febbre) - 5P – 13V (tosse) – 22RM(dispnea) – 40S (mucosità)11F (particolarmente efficace anche conil massaggio tuina)

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forte dolore e febbre; l’infezione puòdecorrere in forma benigna con risolu-zione del quadro clinico o con perfora-zione timpanica con possibilità di croni-cizzazione (OMAR).L’etiologia è batterica nell’80% dei casi(H. Influenzae, streptococcus pneumo-niae/piogenes)La diagnosi è otoscopica: iperemia o per-forazione della membrana timpanica.Terapia topica solo a membrana integraquindi cefalosporine, amoxicillina eacido clavulanico, macrolidi.FitoterapiaUtili i mucolitici quale trattamento aspe-cifico per aerosol o suffumigi, quandopossibileForme catarrali:Pinus silvestris – Mirtus communisMarrubium vulgare 50 gtt. 3/4 volte algiornoForme purulente:Origanum – Cinnamomum – Melaleuca– Pinus silvestris 30/50 gtt. per 3 volte algiornoForme recidivanti:Miscela olii essenziali Timus vulgaris ePinus silvestris 40 gtt. 3 volte al giorno Juglans regia MG 50 gtt. 1 volta al gior-noRimedi omeopaticiAconitum (dolore dopo colpo di freddo)Belladonna (dolore – viso arrossato – agi-tazione)Chamomilla (irrequietezza – doloreacuto – peggiora la notte)Capsicum (freddoloso - dolore sordoirradiato alla mastoide)Kalium muriaticum (catarro – mucositàpersistenti – recidive)Hepar sulfur (dolore retroauricolare –mastoidite – pus)OligoterapiaForme acute : Rame 1 fiala ogni 12 ore –Bismuto 1 fiala ogni 24 oreForme croniche: Manganese – Rame 1

fiala 3 volte la settimana per 3 mesiAgopuntura(da vento calore al capo)Forma acuta 44S – 4F (in particolare nelpiccolo bambino) – 4GI – 20VBForma cronica 9M, 36S (dopo antibioticoterapia) 2VB – 17TR (per la funzionalità)

Laringotracheite

Colpisce più frequentemente i bambinimaschi di età compresa tra i 3 mesi e i 6anni con un picco massimo verso i 2/3anni; dopo questa età le infezioni tendo-no a ripetersi con sempre minore fre-quenza. La sintomatologia comportafebbre elevata, tosse secca, peggiora-mento durante la notte con tachipnea estridore.Etiologia virale (virus parainfluenzalitipo 1, 2, 3 – adenovirus – virus sincizia-le) più raramente batterica (strept, stafi-lo, pneumococco).Nel neonato si può avere una laringiteipoglottica a etiologia virale quasi sem-pre da Haemopilus influenzae con gravicrisi di dispnea acuta.Terapia con ampicillina e cloramfenicolo(nelle forme più gravi), cefalosporine(cefotaxime–ceftriaxone) Eventualmentenebulizzazione, ossigenoterapia.FitoterapiaProfilassi del microclima con umidifica-zione.Piante medicinali ad azione emolliente eantimicrobica (ev. in associazione):Abies Pectinata per le infezioni recidi-vanti delle alte vie aeree, Ribes Nigrum e Propoli per le tracheiticon tosse e raucedine Drosera Rotundifolia per l’azione spa-smolitica per la tosse secca e convulsa Hedera Helax per le tossi pertussoidi e ilbroncospasmo.Tra i gemmoterapici: Populus Nigra perl’azione fluidificante, sedativa e antisettica.

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Betula verrucosa – stimola i macrofagi,azione drenante sui tessuti infiammatiOligoelementi (Mn – Cu – Zn) azioneantinfettiva, immunostimolante edantinfiammatoria diretta sulla mucosaesofageaPrevenzione nelle patologie invernali –terapia di sostegno in caso di faringoton-silliti, rinofaringiti, otiti acute e cronicheProfilassi 30 gtt 2 volte al dì per 2/3 mesiCapsule di vitamine, minerali, polisacca-ridi e lipopolisaccaridi.Fibra di nocciolo – succo di fragola – micro-alghe (dunaliella – clorella – spirulina)Prevenzione – 2/3 caps. Al dì per 20 gior-ni ogni meseDecotto di Echinacea – baptisia – bosso –sambuco – genziana – eupatorio – chinaZucchero di canna – mieleParticolarmente indicato per i pazientida 0 a 4 anni (completamente privo dialcool) in particolare nelle terapie pro-lungate di sostegnoProfilassi 1 cucchiaino 2 volte al dì per 3mesiSomministrazione dei 3 preparati inassociazione:dal Lunedì al Venerdì per 3 settimane almese per 2 mesiquindi per 2 settimane al mese per altri 2mesi

PROTOCOLLI OMEOFITOTERAPICI

1 – Echinacea (una fiala/settimana per 6mesi – fino ad un anno di età)(due fiale la settimana per 4 mesi – oltread un anno di età)2 – Ribes nigrum (8 gtt. al mattino per unmese)

Rosa canina (8 gtt. la sera per un mese)3 – Rame e Argento (1 dose al dì per unmese)4 – Manganese Cobalto (1 dose tre voltela settimana)

1 – Dolisobios 15 (timulina 9CH)(calcarea sulfurea silicea – aconitumnapellus – mercurius solubilis)(1 tubo dose una volta la settimana almattino a digiuno)2 – Manganese e Rame (una dose trevolte la settimana)

Bibliografia recensita

British Medical Journal, 309, 1329/1331,1994 “Riduzione di sintomi e antibioticinelle infezioni respiratorie con tratta-mento omeopatico”Arch. Dis. Child, 84, 6/9, 2001 “Uso dierbe medicinali e prodotti naturali in etàpediatrica”Pediatrics,107, 598/601, 2001 “Erbemedicinali, raccomandazioni per i pedia-tri”Cur. Probl. Pediatr. Adolesc. HealthCare, 6, 353/384, 2002 “Medicine com-plementari in pediatria: agopuntura,omeopatia, massaggi e terapie chiropra-tiche”Eur. J. Pediatr.,162, 334/341, 2003 “Usodella medicina complementare tra ipazienti pediatrici”Ambul. Pediatr.,4, 482/487, 2004 “Uso dierbe e prodotti naturali in età pediatrica:cosa ne pensano 745 pediatri USA”J. Pediatr., 146, 311/317, 2005“Trattamento con fitoterapici nei bambi-ni Americani”

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PREVENZIONE

Le infezioni respiratorie ricorrenti costi-tuiscono una delle patologie di più fre-quente riscontro soprattutto per la ripeti-tività nei primi anni di vita del bambinoe con il suo ingresso alla scuola materna.Il ricorso sempre più frequente alla tera-pia antibiotica profilattica non è statoassolutamente risolutore, così come l’im-piego dei vaccini, giudicati di efficaciaed utilità relativa.Gli estratti timici hanno mostrato unasproporzione tra il costo dei farmaci e glieffetti attesi. Attualmente i più usatinella pratica pediatrica sono gli immu-nostimolanti costituiti dalla frazioneribosomica dei batteri più frequente-mente in causa nelle infezioni respirato-rie. Tali farmaci danno risultati abba-stanza buoni, ma non del tutto soddisfa-centi. Oltretutto, anche se in una bassapercentuale di casi, l’uso di tali prepara-ti da iperpiressia o addirittura peggiora-mento della sintomatologia clinica.Pertanto una delle potenzialità più inte-ressanti delle medicine complementari(in particolare omeopatia e fitoterapia) èproprio quella legata alla prevenzione.Che va attuata unitamente ad uno stiledi vita corretto fin dalla più tenera età.Soprattutto per quanto concerne la pre-venzione dall’inquinamento ambientale,

a livello domestico (inquinanti vari, fumodi sigaretta, riscaldamento oltre i 20°,umidificazione non corretta) e possibil-mente anche esterno (giochi e attivitàsportive protratte in luoghi vicini a fab-briche o a grandi arterie di traffico).Occorre infine privilegiare in luogo diviaggi nelle grandi città, vacanze almare, in montagna o in campagna,comunque sempre in luoghi aperti esoleggiati e con ridotta antropizzazione.Vengono elencati qui di seguito deiProtocolli suggeriti da alcuni Docentidella Scuola (prof. Sangiorgi – Piterà –Trapani) ed altri tratti dalla letteratura.

Inoltre alcuni Studi clinici di confronto fraterapia convenzionale e complementareed alcuni dati bibliografici recensiti dallaletteratura internazionale più qualificatasull’argomento, a testimonianza dell’or-mai affermato interesse delle medicinecomplementari in età pediatrica.

PROTOCOLLO FITOTERAPICO

Macerato glicerico diRibes nigrum – azione antinfiammatoriae immunostimolanteRosa canina – organotropismo per ilsistema reticolo endotelialeAlnus glutinosa – stimolante la granulo-poiesi, attivante il microcircolo10

numerotreannoquindici cahiersdebiotherapie

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Arch. Dis. Child., 91, 153/158, 2006 “Usodell’omeopatia e fitoterapia in età pedia-tricaH.A. Cohen, Arch. Pediatr. Adolesc:Med.,158, 217/221, 2004 “Efficacia di unpreparato fitoterapico contenenteEchinacea, Propoli e Vitamina C nellaprevenzione delle infezioni respiratorienei bambini. Studio multicentrico, ran-domizzato, in doppio cieco e controlloplacebo” (su 430 bambini da 1 a 5 anni:su 215 placebo, su 215 Echinacea (250-375 mg), Propoli (250-375 mg), VitaminaC (50-75 mg))

Intervento Placebo Riduzione

Totale episodi 138 308 55%Totale giornimalattia 423 1040 59%Episodi perbambino 0.9 1.8 50%Giorni malattiaper bambino 2.6 6.2 58%Durata singoliepisodi 1.6 2.9 45%Giorniantibiotico-terapia 541 1084 50%

Considerazioni conclusive

Le IRR in età pediatrica integrano unproblema di frustrante attualità per ilpediatra che deve fronteggiare oltre allapatologia del bambino, solitamente nongrave, ma ripetitiva, anche le esigenzedei genitori, la loro preoccupazione ed ildisagio per le ripetute assenze lavorati-ve, nonchè una certa insofferenza per inon brillanti risultati della terapia.In questo contesto le MedicineComplementari possono realmentecostituire una risorsa cui attingere, neitermini precedentemente esposti, daparte del pediatra. Il quale deve tenererigorosamente conto dell’eccesso dimedicalizzazione anche per disturbiminori (ripetute deplorazioni sull’abusodi antibiotici da parte della SocietàItaliana di Pediatria), non priva di unaqualche tossicità, con costi elevati e scar-sa efficacia. In ossequio a dogmatichescelte di politica farmaceutico-sanitariaormai discutibili ed in nome di una vali-dazione scientifica, per altro non semprecerta anche nei farmaci in uso; validazio-ne veramente singolare, in particolareper quelli che riguardano l’età pediatricain quanto si tratta quasi sempre di prin-cipi attivi teoricamente sperimentati perl’adulto e utilizzati a dosi dimezzate dalbambino, che, notoriamente, non è unadulto in miniatura.Orbene perchè rifiutare aprioristicamen-te pratiche terapeutiche ormai larga-mente diffuse da anni in tutta Europa enel resto del mondo e non acquisireconoscenza delle più note e collaudateterapie complementari lequali, ancorchènon pienamente coi parametri dellascienza medica convenzionale, presen-tano tuttavia risultati sempre più signifi-cativi basati sull’evidenza clinica(E.B.M.).Ed è proprio in età pediatrica che si può

realizzare un percorso di medicina inte-grata che preveda, ad esempio, il fitote-rapico non come alternativa al farmaco,ma come supporto preliminare al fine dilimitarne l’utilizzo.E’ pertanto auspicabile una semèpre piùattenta considerazione per le sostanzenaturali ad azione antimicrobica edimmuno-stimolante da usare come rime-dio di prima scelta in caso di IRR in etàpediatrica.

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L’OMEOPATIA E

L’IPOTIROIDISMO Aldo Ercoli

e malattie della tiroide sonodovute soprattutto a processi

autoimmuni, altre volte solamente a pro-cessi infiammatori, che portano ad unaumento nella produzione di ormonitiroidei (ipertiroidismo, tireotossicosi)oppure alla distruzione della ghiandolacon riduzione nella formazione e dismis-sione di ormoni tiroidei (ipotiroidismo).La funzione tiroidea è fisiologicamentelegata agli ormoni TRH, di origine ipota-lamica, TSH, di origine ipofisaria e T4 eT3, di origine tiroidea. Il TRH, l’ormoneipotalamico di rilascio della tireotropina,trasportato, attraverso il sistema portale-ipotalamico, alle cellule tireotrope del-l’ipofisi anteriore, stimola la sintesi ed ilrilascio di TSH. Questo a sua volta incre-menta la captazione di iodio e la iodizza-zione della tireoglobulina, favorisce il

rilascio di T4 e T5 da parte della tiroideinducendo l’incremento dell’idrolisidella tireoglobulina e stimola anche lacrescita delle cellule tiroidee. L’eccessodi secrezione di TSH determina neltempo l’ingrandimento della tiroide(gozzo). Il rilascio di TRA e di TSH èsotto l’inibizione a feed-back negativomediata dai livelli circolanti di T3-T4.Gli ormoni tiroidei inducono un aumen-to del metabolismo basale mediante l’in-cremento del contenuto di ossigeno edella produzione di calore a livello disvariati tessuti corporei. Ma hannoanche aspetti specifici su vari organi eapparati. Effetti che risultano amplificatinell’ipotiroidismo e deficitari nell’iperti-roidismo (cuore, apparati gastroenterico,ossa, polmoni, muscoli, sistema simpati-co, metabolismo del glucosio, colestero-lo, trigliceridi).

Che cos’è l’ipotiroidismo? Da che cosa èprovocato? Come si manifesta? Comefare diagnosi?

Si parla di ipotiroidismo quando la tiroi-de non è in grado di produrre una nor-male quantità di ormoni tiroidei (T4 –T3). Essi sono presenti nel sangue inquantità inferiore al normale. Questodetermina un rallentamento delle fun-zioni del corpo. È una condizione per

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rico aumentato senza una significativasintomatologia clinica di ipotiroidismo.Sia la T4 che la T3 sono legate in circolocon le proteine di trasporto. Solo le fra-zioni libere FT4 e FT3 sono indicative dimalattia tiroidea.

Quali sono le tiroiditi che provocanoipotiroidismo? Quando è che il gozzotiroideo si associa all’ipotiroidismo?

Le tiroidi si distinguono in acute, suba-cute e croniche. La tiroide acuta batteri-ca, è una rara complicanza di una setti-cemia. Vi è febbre elevata e la cute chesovrasta la tiroide è arrossata. La tiroidesubacuta (o di De Quervain) o tiroidegranulomatosa è una forma infiammato-ria acuta della tiroide, probabilmentesecondaria a infezione virale delle primevie respiratorie, che va incontro a com-pleta remissione in pochi mesi nel 90%dei casi. È presente febbre, dolore nellaregione anteriore del collo, gozzo soffice,segni di ipertiroidismo (tachicardia, ner-vosismo, intolleranza al caldo etc.) conFT4 elevata e TSH soppresso. La terapiasi avvale dei FANS, quale trattamentosintomatico della febbre e dei dolori, etalora anche lievi cicli di prednisolone.Spesso alla fase ipertiroidea segue quel-la ipotiroidea, poi, come detto, nella stra-grande maggioranza dei casi si ha laguarigione.Un'altra forma di tiroide subacuta èquello post-partum. Insorge entro sei

mesi dal parto con sintomi prima di iper-tiroidismo, poi di ipotiroidismo, ed infinela paziente ritorna eutiroidea. La tiroidi-te cronica più comune è quella linfocita-ria (tiroide di Hashimoto) così chiamataperché è l’esito della distruzione dellanormale architettura tiroidea da parte diun infiltrato linfocitario. Ne consegue ungozzo di consistenza non soffice ed ipo-tiroidismo. Lo struma di Riedel, con ogniprobabilità una forma variante dellatiroide di Hashimoto, è caratterizzata daun’intensa fibrosi tiroidea che determinala formazione di una ancora più duramassa ghiandolare. La tiroidite linfocita-ria è su base autoimmune e rappresenta-ta la causa più frequente di ipotiroidismosia negli USA che nei paesi industrializ-zati. Si riscontra più frequentementenelle donne anche se nell’ultimo decen-nio spesso anche nell’uomo.Occasionalmente i pazienti con tiroiditedi Hashimoto possono presentare unipertiroidismo transitorio con bassa cap-tazione del radioiodio (lo stesso può veri-ficarsi nella tiroidite subacuta di DeQuervain), dovuta al rilascio di T4 e T3nel circolo ematico. Grazie al fatto che laghiandola non si presenta soffice allapalpazione e agli atri titoli di anticorpi èpossibile differenzaiere questa formadella tiroidite subacuta. Gli anticorpiantitereoglobulina ed antiperossidosi(anti TPO) sono molto elevati nella faseacuta e possono scomparire tardivamen-te. Gli anticorpi anti TPO generalmente

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nulla rara, ma in costante vertiginosacrescita soprattutto, ma non solo, nelledonne e negli anziani. Per quanto con-cerne le cause dell’ipotiroidismo vadistinto quello primario da quellosecondario.La forma primaria è strettamente legataad una patologia tiroidea: ipotiroidismoautoimmune (tiroide di Haschimoto,tiroide atrofica); ipotiroidismo iatrogeno(I131, tiroidectomia subtotale o totale,amiodarone, mezzi di contrasto a base diiodio, farmaci antitiroidei, interferone ecitochine); ipotiroidismo congenito(assenza o ectopia della tiroide, carenzeenzimatiche); ipotiroidismo da deficit diiodio; ipotiroidismo transitorio (tiroidesilente compresa la forma post-partum ela tiroide subacuta di De Quervain,sospensione del trattamento con tiroxinain soggetti con tiroide normale).La forma secondaria va distinta in ipofi-saria (ipotiroidismo ipofisario) dovuta aipopituitarismo (tumori, chirurgia del-l’ipofisi, patologie infiltrative, sindromedi Shehaan, traumi cranici, forme gene-tiche da deficit ormonali combinati, defi-cit isolati di TSH) ed ipotalamica (ipoti-roidismo ipotalamico) dovuta a traumi,tumori, patologie infiltrative e formeidiopatiche.Le manifestazioni cliniche sono in partediverse a secondo dell’età a cui il deficitormonale si presenta. Nei neonati sihanno evidenti ritardi nella crescita enello sviluppo tali da portare ad un defi-cit motorio e mentale permanente. Ilneonato presenta un notevole incremen-to ponderale, un aspetto inibilito, gonfio,

mixedematoso, talora uno stato letargi-co, più spesso con un obnubilamento delsensorio. Nei bambini si riscontranoinvece dei problemi di apprendimento,ritardi mentale più o meno severi, un’al-tezza inferiore alla media, talora nani-smo disarmonico. Negli adulti numerosisono i sintomi ed i segni clinici: asteniaed aminamia, intolleranza al freddo,facile affaticamento, aumento di peso,ritenzione idrica, diminuzione dell’atten-zione, stipsi, apatia, bradicardia, sec-chezza ed ispessimento della cute, pallo-re cutaneo, rallentamento dei riflessitendinei, voce roca. Sono spesso aumen-tati il colesterolo totale, la CPK ed è pre-sente anemia (da deficit di folati, oppureperniciosa come nella tiroide diHaschimoto, da carenza di ferro). Piùinsidioso dal punto di vista diagnostico èil quadro clinico nei soggetti ultrasettan-tenni: depressione, rallentamenti ideati-vi e della parola, stipsi, diminuzionedella memoria, aumento della freddolo-sità e ritenzione idrica. Per quanto con-cerne la diagnosi, se si sospetta un ipo-tiroidismo si debbono determinare laFT4 ed il TSAH sierico. Un aumento delTSH sierico con una T4 bassa o ai valoriinferiori della norma è indicativo di unipotiroidismo primario (malattia dellastessa ghiandola tiroidea).Se il TSH sierico è normale o basso e ilsospetto clinico di ipotiroidismo è altro,si deve ipotizzare una forma secondarialagata ad una lesione ipofisaria o ipota-lamica.L’ipotiroidismo subclinico è caratterizza-to da un T4 sierico normale, un TSH sie-

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Specchietto riassuntivo

TSH aumentato – FT4 bassa = ipotiroidismo primarioTSH normale o basso FT4 – FT4 bassa = ipotiroidismo secondarioTSH aumentato – FT4 normale = ipotiroidismo subclinicoTSH soppresso – FT4 o FT3 aumentate= ipertiroidismo conclamatoTSH basso – FT4 lievemente aument.= ipertiroidismo subclinicoTSH normale o aumentato – FT4 aumentato= ipertiroidismo secondario(adenoma ipofisario TSH secernente)TSH normale - FT4 e FT3 normale= soggetto eutiroideo

N.B.: sia la T4 che la T3 sono legate incircolo a proteine di trasporto (TBG). Unaumento dei livelli di T3 e T4 totali connormali livelli delle frazioni libere (FT3 –FT4) si osserva nelle situazioni in cuiaumentano le proteine di trasporto (gra-vidanza, estrogeni, cirrosi epatica etc.).al contrario una diminuzione dei livellidi T4 e T3 liberi (FT4 e FT3) con norma-li livelli al T4 e T3 totali si osserva nellegravi malattie sistemiche, nelle malattiecroniche e nelle infezioni.

APPROCCIO OMEOPATICO

La terapia naturale fito-terapica dell’ipo-tiroidismo ha un suo razionale soloquando la funzionalità della ghiandolanon sia del tutto compromessa. Affinchérimedi organoterapici quali la tiroide4CH (o 5 CH) granuli (5 granuli ognigiorno oppure 10 gtt omedrop) o fitotera-pici quale il Fucus Vescicolosus (T.M. 40gtt (o 4 PAF), 3 volte al giorno per unmese) possano avere effetti positivi nelladismissione di ormoni da parte dellaghiandola è assolutamente necessarioche almeno una piccola parte di questasia funzionante.Il Fucus V. è utile nel gozzo che si asso-cia a ipotiroidismo nel paziente chetende al soprappeso. Grazie alla presen-za dello iodio e del bromo, si determinaun azione stimolante sulla tiroide conincremento del metabolismo basale. Incaso di ipotiroismo congenito (agenesia,disgenesia) o di asportazione chirurgicadella ghiandola oppure di gozzo multi-nodulare con tiroide completamente nonfunzionante è sempre necessario ricorre-re alla terapia sostitutiva con levotiroxi-na molto più maneggevole degli estrattitiroidei utilizzati in passato. E la terapiaomeopatica? La medicina dei simili rico-pre un ruolo molto importante. È com-plementare alla terapia sostitutiva allo-patica e anche protagonista quando latiroide sia in piccola parte funzionante,ossia sia integro il bio feed-back negati-vo tra ipotalamo-ipofisi e tiroide-ipofisi.Persino in severe patologie (ipotiroidi-smo congenito o acquisito in tenera età,per carenza di iodio nell’acqua e neglialimenti in regioni montane), l’omeopa-tia può portare a miglioramenti del qua-dro clinico, in associazione beninteso,con la terapia sostitutiva, sia a livellosomatico che soprattutto a livello psichi-co. Basti pensare alla sconcertante simi-

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persistono nel siero per molti anni.Un'altra malattia su base autoimmunita-ria la F.G.B. (Flaiani-Graves-Basedow),la causa più comune di ipertiroidismo,può portare nel 50-80% dei casi ad ipoti-roidismo se trattati con radioiodio. Vasottolineato che nei pazienti che vengo-no sottoposti a terapia medica con far-maci antitiroidei solo in una piccola per-centuale (20-30%) ritornano eutorideidopo la sospensione della terapia stessa.In tutti gli altri casi i pazienti vannoincontro a recidive che vengono trattatecon radioiodio, oppure si ricorre all’in-tervento chirurgico (tiroide moltoaumentata di dimensione con sintomato-logia ostruttiva o ghiandola multinodula-re). I tipi comuni di gozzo comprendonoil gozzo multinodulare (GMN) e quelloassociato a ipotiroidismo (tiroide diHashimoto) o ipertiroidismo (malattia diFlaiani-Graves-Basedow). I pazientieutoridei con gozzo sono di solito sog-getti anziani con G.M.N., ossia affetti dagozzo semplice non immunologico. Ilgozzo endemico, dovuto a carenza diiodio è quasi scomparso, grazie alla tera-pia sostitutiva nei paesi industrializzati.Nel mondo vi sono però 200 milioni dipersone che ne sonno affetti. Nel gozzoè importante dosare il TSH e FT4 (frazio-ne libera, non legata alle proteine pla-smatiche). Se il TSH è completamentesoppresso (non determinabile) il pazien-te è ipertiroideo. Se il TSH è superiore a20 MU/ml il paziente è ipotireo, se inve-ce è normale è eutorideo. Se il TSH èbasso, ma non completamente soppres-so, si deve pensare che la tiroide stiaproducendo ormoni tiroidei lievementein eccesso (ipertiroidismo subclinico neipazienti con gozzo multinodulare).Quando invece si riscontra un lieveincremento del TSH e un normale FT4,senza segni clinici di ipotiroidismo, si

tratta di ipotiroidismo subclinico.Qual è la terapia?Il farmaco di scelta è la levotiroxina. Unavolta determinata la dose sostitutivanecessaria di tiroxina ci si basa sulladeterminazione sierica del TSH per ilcontrollo delle condizioni cliniche delpaziente. UN TSH soppresso o moltobasso sta ad indicare una dose troppoalta. Anche se molti pazienti si sentonomeglio con una dose maggiore è meglioevitare piccoli sovradosaggi per i poten-ziali effetti avversi sul cuore, sul fegatoed a carico delle ossa (riduzione dellamassa ossea con osteoporosi). Ciò va evi-tato soprattutto nei pazienti anziani.Data la lunga emi-vita della T4 le deter-minazioni del TSH debbono essere alter-nate ad intervalli non inferiori alle 4 set-timane dopo aver variato la dose tera-peutica. Nell’ipotiroidismo subclinico (4-7% della popolazione) non tutti sonod’accordo al trattamento con levotiroxi-na. I medici favorevoli sostengono chemigliora i sintomi minimi e ritarda laprogressione verso l’ipotiroidismo (5-20% l’anno).Il dibattito è tutt’ora aperto.

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Ipotalamo

Ipofisi

Tiroide

TRH

TSH T4 - T3

Bio feed-backnegativo

N.B. il TSH silega ai recettoritiroidei e control-la la produzionedegli ormoniTiroidei (T4-T3)

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ri), ed in senso inverso con cui i sintomisi sono presentati (ossia il primo sintomoa scomparire è l’ultimo che si presentanonella sintomatologia del paziente).Alcuni omeopati utilizzano con successoun’associazione di tre organoterapicisotto forma di fiale orali da utilizzare 3volte alla settimana per alcuni mesi:Ipotalamo 7 CH, Tireostimulina 7 CH,Tiroide 4 CH. Questo complesso organo-terapico è particolarmente indicatoanche nell’ipotiroidismo secondariodovuto a turbe ipotalamo-ipofisarie.Altri rimedi omeopatici più spesso impie-gati nell’ipotiroidismo sono CalacareaCarbonica (forme lievi), Bufo Rana (ipoti-roidismo congenito) Natrum Sulfuricum(nei depressi idrolipopessici).Badiaga (sia nei bambini ipotiroideidislettici che negli anziani con gozzomultinodulare che vira verso l’ipotiroidi-smo), Dulcamara, Lycopodium. La diate-si prevalente è certamente sicotica: sia ilgozzo che la sintomatologia clinica del-l’ipotiroidsimo rientrano nel miasma sico-tico.È dunque Medorrhinum il nosode dautilizzare in monodosi mensili in alta oaltissima diluizione (200 CH). È moltoutile come trattamento complementare,in associazione alla Tiroxina, nell’ipoti-roidismo congenito o acquisito durante iprimi giorni di vita. Nei bambini grassi,di bassa statura e ritardati mentalmente,lenti e goffi nei movimenti, dislettici, conenuresi notturna. In questi casi unoschema terapeutico utile è il seguente:Ipotalamo 7 CH + Tiroide 4 CH = unafiala a sera alterne per due mesiBarita Carbonica: Dolisodose A.P. scalaalta (30 - 200 – 1000 – 10.000) una doseogni 15 gg.Medorrhinum: 200 CH una dose seguitada un'altra dose alla 10.000 il mese suc-cessivo.

Molto più raramente sono indicatiPsorinum e Tubercolinum. Talvolta, neipassaggi dall’ipo verso l’iper o viceversa,è utile Luesinum.L’ipotiroidismo è malattia sicotica cosicome l’ipertiroidismo è soprattutto luesi-nica. Nei casi in cui il trattamento omeo-patico viene associato alla levotiroxina siassiste, molto spesso, ad un ulterioreabbassamento dei valori sierici di TSHtale da portare ad una riduzione del far-maco allopatico sostitutivo. E anche que-sto non è di poco conto. Solo quando cisarà una vera integrazione tra omeopa-tia e allopatia queste osservazioni nonsaranno solo episodiche o frutto di espe-rienze personali bensì verificabili e quin-di pienamente condivisibili da tutti.

RIMEDI OMEOPATICI

1) BADIAGA: negli estremi della vita(Barita Carbonica) o bambini dislettici,balbuzienti oppure pazienti anziani congozzo multinodulare che vira dall’euall’iper ed infine all’ipotiroidismo. Gozzodi vecchia data in soggetto molto freddo-loso con cellulite, dolori muscolari,ingrandimento ghiandolare (BaritaCarbonica, Barita Muriatica), rinosinusi-te cronica con muco filamentoso che fuo-riesce dalle narici (Kali Bicromicum) confrequenti starnuti seguiti da tosse secca.Sensibilità dolorosa della cute e deimuscoli.2) BROMIUM: anche se più frequente-mente indicato nell’ipertiroidismo, oveper certi aspetti rappresenta l’alter ego diIodium, trova indicazioni nelle forme diviraggio dall’iper all’ipotiroidismo e nellatiroidite fibrosa di Riedel, forma variantedella Hashimoto. Si tratta generalmentedi soggetti dalla cute chiara, linfatici, chespesso presentano croup, rinite, asmabronchiale. È sempre migliorato dal

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litudine esistente tra la materia medicadi Barita Carbonica (talora anche Baritamuriatica o iodata) o di Bufo Rana con ilritardo psico-fisico che si riscontra neicasi di ipotiroidismo congenito o dacarenza di iodio durante la crescita. Pursenza stolti trionfalismi non si può nega-re che ci sia una scintilla di luminosaverità in questi rimedi.Il loro impiego complementare è dunqueda incoraggiare, pur senza aspettarcimiracoli. La tiroide di Hashimoto, quellasubdola forma di malattia cronica cheporta alla quasi completa distruzionedella ghiandole tiroidea, è oggi in verti-ginoso aumento in ogni parte del mondo,specie nei paesi tecnologicamente piùavanzati. Soprattutto nelle donne, maanche ultimamente negli uomini e neisoggetti anziani, è la prima causa di ipo-tiroidismo. Si dice e si scrive che è unamalattia auto-immune. Si indaga pocosulle possibili cause dell’affezione mor-bosa. È una malattia legata al progressotecnologico? Ad intossicazione di metal-li pesanti? A radiazioni nucleari (ricor-diamo Chernobil)? Comunque a inqui-namento ambientale (sia nell’aria chenei cibi)? Sospetti tanti, forse troppi perdare certezze condivise da tutti.Pensiamo al quadro clinico di una donnain menopausa ( ma oggi la Haschimotonon risparmia nemmeno quelle fertili)obesa, freddolosa, con ritenzione idrica,mentalmente depressa con rallentamen-to ideativo, considerata un po’ “fissata”se non proprio ossessionata. Come nonrichiamare immediatamente alla menteThuya? Una similitudine perfetta,impressionante. E ancora osserviamo un’altra donna, sempre in climaterio, fred-dolosa, obesa, con alvo fortemente ten-dente alla stipsi, apatica, o più spessoindecisa, soprattutto querula, lamentosae piagnucolosa con tendenza a ricordare

i momenti felici del passato.Aggiungiamo poi l’eczema cutaneo, lapelle ispessita che si spacca e spessolascia fuoriuscire un liquido mieloso.Non stiamo forse dipingendo in manieraperfetta Graphytes?. Anche in questocaso vale il principio di similitudine.L’utilizzo dei rimedi omeopatici in ipoti-roidei con siffatte caratteristiche clinicheè senza dubbio una strada maestra daperseguire. Perché non provarla? Qualicontroindicazioni vi sono? Quali effetticollaterali potrebbe portare?L’ipotiroidismo sia lieve che subclinico(TSH aumentato FT4 normale) potrebbetrovare giovamento dalla seguente asso-ciazione organo-fito-omeopatica.Paziente Thuya – Schema terapeuticoTiroide – 4 CH omeodrop (3 spray algiorno per tre mesi di terapia)Fucus Ves. – T.M. (40-30 gtt tre volte algiorno per tre mesi di terapia)Thuya – dosi uniche ascendenti dellascala bassa 7 CH - 9 CH – 15 CH – 30 CHuna dose a settimana, poi dosi unichedella scala alta 30 CH – 200 - 1000 –10.000 una dose ogni 15 giorni.Gli aggiustamenti terapeutici con orga-no-fitoterapici si effettueranno come perla terapia sostitutiva a base di Tiroxina,sulla scorta dei valori del TSH. Il nostroscopo è quello di abbassare i valori diquest’ultimo grazie ad un incrementodegli ormoni tiroidei, secreti da quellaporzione di tiroide ancora funzionante.La terapia omeopatica può andare ancheoltre al riequilibrio ormonale: la psichedel paziente è la prima a migliorare cosìcome ci hanno insegnato le leggi diHering. La guarigione avviene dall’altoverso il basso (anche intesa in senso psi-chico e non solo anatomicamente dallatesta ai piedi), dall’interno verso l’ester-no (ossia dall’argano più nobile a quellomeno nobile secondo degli antichi auto-

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clima marino (Medorrhinum). La tiroidesi presenta particolarmente dura alla pal-pazione. Talvolta presenta questa pecu-liare nota chiave: “sensazione di ragna-tela nella faccia” (Barita Carbonica,Graphytes). E’ sempre aggravata dalcaldo umido. È molto utile in quei casi incui Iodium pur se indicato non avevaportato dei miglioramenti (gozzo duromultinodulare o Riedel; croup) la veradifferenza tra Iodium e Bromium consistenel fatto che “il primo agisce su pazienticon occhi azzurro e il secondo con occhineri” ((Hering).3) BARITA CARBONICA: leader nel-l’ipotiroidismo congenito ed infantile,quale straordinario rimedio complemen-tare, quando i sintomi e segni concorda-no. Ottimo anche nell’ipotiroidismo delsoggetto anziano con gozzo mutlinodu-lare, ipercolesterolemia, intolleranza alfreddo. Sviluppo fisico e mentale defici-tario in soggetti obesi e freddolosi,soprattutto nei bambini con aspettoletargico, obnubilato, spesso goffo,tozzo. Nanismo disarmonico con sottocu-te imbibita, mixedematosa, e rallenta-mento psicomotorio. Sono bambini chehanno grande difficoltà nel parlare e nelcamminare per cause congenite cerebra-li; così come è rallentata l’ideazione, conconseguente stato di sonnolenza piùapparente che reale. Il bambino ha unatesta ed un addome particolarmenteingranditi rispetto al torace e agli arti; siaffatica con una certa facilità, ha cute ecapelli secchi, lingua spesso aumentatadi volume, così come le adenoidi e letonsille; alvo con forte stipsi, falsa pleto-ra cutanea per idrolipopessia. Il pazienteanziano ha evidenti turbe mnesiche,sonnolenza, apatia, depressione, intolle-ranza al freddo, talora anemia, ipercole-sterolemia, cute pallida ed imbibita(ritenzione idrica). Il desiderio sessuale,

ad ogni età, è completamente abolito.Spesso si hanno sudori ai piedi, con per-spirazione forte, “offensiva”.4) BARITA MURIATICA: altro granderimedio dell’ipotiroidismo infantile assaivicino a Barita Carbonica (bambini chetardano a camminare con deficit psico-intellettivo che arriva fino all’imbecillità)ma anche a Bufo Rana (convulsioni epi-lettiche, masturbazione, ninfomania,eretismo sessuale). Come in BaritaCarbonica vi è una scarsa sudorazione(ad eccezione dei piedi).5) BARITA IODATA: può trovare indica-zione nei soggetti anziani con gozzomultinodulare che vira dall’ipo all’iperti-roidismo, oppure nel gozzo giovanilecon ipertiroidismo (specie malattia diFlaiani-Graves-Basedow).6) BUFO RANA: ipotiroidismo congenitonei bambini che arriva all’idiozia, passi-vo, con tendenza alle convulsioni e allamasturbazione solitaria. Anche in anzia-ni con atteggiamenti infantili. È conve-niente utilizzare dapprima monodosi inscala bassa per poi salire gradualmenteal fine di evitare aggravamento dei sin-tomi in atto oppure delle violente scari-che emuntoriali e ricomparsa, in sensoinverso, di vecchi sintomi.7) CALCAREA CARBONICA: lento,apatico, debole, indolente, obeso, fred-doloso, stitico. Il deficit intellettivo èmeno grave di Barita Carbonica e anco-ra di più di Bufo Rana. Non vi è poi unarresto completo dello sviluppo staturalema solo un ritardo nel camminare dovu-to alla flaccidità e pesantezza dell’appa-rato osto-articolare. “Per esprimercimeglio diremo che Barita Carbonica ètarda nel concepire, come nel cammina-re, per un fatto cerebrale, mentreCalcarea Carbonica lo è per debolezzamuscolare e scheletrica” (Kent). Il coloredella cute è di un bianco pallido.

8) DULCAMARA: rimedio ad azionecomplementare nei soggetti ipotiroideiparticolarmente sensibili al freddoumido (Thuya, Natrum Sulfuricum) conaggravamento autunnale. Bassa dilui-zione.9) GRAPHYTES: l’obesità, la stipsi, lafreddolosità, lo stato depressivo lamen-toso, con lacrimazione e facile commo-zione, sono sintomi molto comuni nel-l’ipotiroidismo delle donne in climaterio.La pelle secca, che non traspira, ma chesi ispessisce e si spacca lasciando fuoriu-scire un liquido mieloso, giallastro è lavera nota chiave del rimedio. Altra notachiave è la “sensazione di una ragnatelasopra il viso”.10) LYCOPODIUM: sempre peggioratodal freddo; stipsi, capelli secchi e conforfora, depressione. Carattere dittato-riale una pusillanime. Talora può pian-gere dalla commozione ricevendo undono; aggravamento dalle 16 alle 20.11) MEDORRHINUM: bambini bassi distatura e ritardati nel camminare (BaritaCarbonica), mentalmente lenti e di scar-sa memoria. Deficit mnesico negli anzia-ni, enuresi notturna. Aumento di volumedi tutte le ghiandole del corpo.12) NATRUM SULFURICUM: ritenzioneidrica, aumento di peso, umore depres-so, intolleranza al freddo.13) THUYA: è aumentata di peso.Pallore della cute, sonnolenza, intolle-ranza al freddo, ritenzione idrica, umoredepresso con ossessioni e fissazioni.Voce roca, apatia, stipsi, pelle e capellisecchi, facile affaticamento. Cattivieffetti di vaccinazione.

N.B.: in casi particolari altri rimedi pos-sono essere Kali Carbonicum (rimediodi fondo) e Nux Moschata (rimedio com-plementare). A seconda della maggiorfrequenza con cui compaiono nei due

sessi alcuni rimedi sono descritti al fem-minile (Thuya), altri al maschile(Lycopodium).

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L’OMEOPATIA E

IL BAMBINO

IL BAMBINOAGITATO Dominique Goiran,

Daniel Berthler

Esempi tratti dalla pratica 2 osservazionicliniche

ÉRÉMY C.Jérémy, 4 anni, bimbo adorabile

con i riccioli biondi e gli occhi azzurri, èalto 108 cm e pesa 18 kg.

Motivo della visitaJérémy, accompagnato da entrambi igenitori, si fa visitare per "iperattività"perché il pediatra che lo segue ha anno-tato sul suo libretto sanitario "bambinoipercinetico".È un bambino molto eccitato che sfiniscei genitori e si agita in continuazione; fale bizze ed è molto capriccioso in parti-colare durante i pasti. Si rotola per terraalla minima contrarietà, cerca di colpirela madre.

Acquisizione dei limiti e dell'attenzioneJérémy è estremamente cocciuto e nonrispetta alcun divieto. A scuola nonascolta le istruzioni impartite e il maestrodeve ripetere continuamente le doman-de per ottenere la sua attenzione e losvolgimento degli esercizi.È estremamente impaziente: vuole sem-pre aver finito prima ancora di avercominciato. Nel complesso è poco inte-ressato alla scuola.

LinguaggioParla come un bambino piccolo, moltoforte. Per un anno ha balbettato, proble-ma al momento scomparso. Dice: "cre-mentina" per clementina, "gamazzino"per magazzino, pronuncia male il "ch",anche se il suo audiogramma è normale.

GiochiDeve cambiare continuamente attività.Jérémy trascorre il tempo a smontare igiochi, ne rompe moltissimi, li lancia viaquando è insoddisfatto.Non ha il senso del pericolo, si arrampi-ca sui muri di cinta del giardino deigenitori. Quando è in bicicletta, va adun'andatura molto sostenuta.È geloso degli altri bambini: desiderasempre i giochi degli altri e non esita acolpire i compagni e ad azzuffarsi conloro.

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J

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MERCURIUS SOLUBILIS viene sceltoper superficialità dell'attenzione, agita-zione, precipitazione nel linguaggio enel comportamento, difficoltà ad acqui-sire dei limiti.CINA sembra adatto ai disturbi delsonno di questo bambino molto agitatodi notte, molto capriccioso e collerico (sirotola per terra a quattro anni! E colpiscela madre).

Tre mesi dopoRivedo Jérémy insieme ai genitori. Ascuola hanno notato un miglioramentodel comportamento: Jérémy è più atten-to, ascolta di più il maestro e dimostra diessere più paziente nello svolgimentodei compiti che gli vengono assegnati.Nel gruppo di bambini, invece, è ancoraaggressivo, attaccabrighe, collerico eviene spesso punito perché passa allemaniere forti.A casa, i genitori di Jérémy notano cheriesce a giocare tranquillamente per unquarto d'ora, cosa che prima risultavaimpossibile. Inoltre riesce a guardare la

televisione per la durata di un cartoneanimato restando calmo. È ancora colle-rico e spericolato.Il sonno è buono, anche se si sveglia pre-sto qualsiasi giorno della settimana.Inoltre non ha sofferto di nuove affezioniORL o respiratorie.I genitori di Jérémy mi comunicano chepresto traslocheranno. Fino ad ora sonovissuti nella casa dei nonni paterni delbambino subendo l'ingerenza di questiultimi nelle loro scelte educative.Ritengono positiva questa separazionefamiliare.Lo stesso trattamento viene proseguitoper altri tre mesi.In questa osservazione, a Jérémy sono statiprescritti diversi medicinali. La loro sceltaè stata dettata dall'aver preso in considera-zione il terreno ereditario del bambino(CALCAREA FLUORICA, come il padre),sulla base delle manifestazioni somatiche,dalla valutazione del suo modello reattivopersonale (SULFUR IODATUM), infinedall'osservazione accurata e dettagliatadel suo comportamento (MERCURIUSSOLUBILIS e CINA).Il risultato favorevole, anche se parziale,ottenuto e osservato sia dall'insegnanteche dai genitori, spinge a proseguire itrattamento proposto che, per agire inprofondità, richiede sicuramente unperiodo di prescrizione più lungo.

Trattamento per 3 mesi

SULFUR IODATUM - 15 CH, 1 doseogni domenicaCALCAREA FLUORICA - 15 CH, 1 doseogni mercoledìMERCURIUS SOLUBILIS - 15 CH, 5granuli al mattinoCINA - 30 CH, 5 granuli alle 19 e primadi coricarsi

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Antecedenti personali e modo di vivereDurante i primi cinque mesi di gravidan-za la madre di Jérémy ha svolto un lavo-ro faticoso nella fabbrica in cui è opera-ia. Al quinto mese l'apertura prematuradel collo dell'utero la costringe a stare ariposo fino al parto.Parto eutocico un po' lento (13 ore).Allattamento materno.Ha iniziato a dormire tutta la notte a par-tire dai cinque mesi, ma ha un sonno tur-bato con incubi, agitazione, grida.Alcuni episodi patologici ORL: Jérémyha avuto due otiti durante il primo annoe soffre di bronchiti in inverno con ten-denza all'ipersecrezione delle mucose ealla superinfezione, accompagnate datosse produttiva che si trascina.Jérémy è allergico all'amoxicillina (orti-caria).Per un anno e mezzo si è occupata di luila nonna paterna, poi è stato affidato aduna baby-sitter.Da un anno va alla scuola materna perl'intera giornata.La madre crede che soffra di verminosi:digrigna i denti di notte e si stropiccia ilnaso.

Antecedenti familiariPadre molto nervoso, ha sofferto di insta-bilità psicomotoria durante l'infanzia.Madre ansiosa, operaia che lavora insquadra con orari variabili, soffre dieczema, molto protettiva nei confrontidel figlio.I genitori sono smarriti; minaccianoJérémy di punizioni inadeguate e incom-prensibili per lui (ad esempio: "ti mande-remo in un istituto specializzato!").

L'esameJérémy comincia a giocare appena entranel mio ambulatorio, senza degnarmi diuno sguardo, prendendo tutti i giochi

contemporaneamente (si accanisce sulrimorchio del camion che gli presto, dicui vuole assolutamente abbassare lesponde che sono saldate).Quando gli chiedo di svestirsi, corre tut-t'intorno alla stanza e cerca di salire com-pletamente vestito sul lettino. Sorride atratti senza guardarmi, risponde alledomande con un linguaggio immaturo,frasi mal costruite, continuando a mani-polare i giochi che gli ho prestato.Gli chiedo di cantarmi una filastrocca checonosce bene ma non ottengo risultati.L'esame clinico rivela soltanto una rino-faringite con rinorrea posteriore densa eostruzione nasale, oltre a sudorazione ditesta e piedi con evidente intolleranza alcaldo.Le rinobronchiti suggeriscono l'uso diSULFUR IODATUM, a cui viene spessoassociato SILICEA, ma il comportamentoinstabile, estremamente lunatico di que-sto bambino che può essere tanto aggres-sivo quanto affettuoso e coccolone con lamadre, in alcuni momenti, mi fa propen-dere per CALCAREA FLUORICA.

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Trattamento per 2 mesiTARENTULA HISPANA 15 CH 5 granu-li al mattino(per l'agitazione incessante, l'allegriadanzante e l'amore per la musica)

Due mesi dopo, lo rivedo questa voltaaccompagnato dalla madre. Secondo leiil miglioramento è evidente, sia a scuolache a casa. In classe, è molto meno agi-tato ma sempre verbalmente violento.Abituato a dire di no a tutto, è moltomeno sbadato; capisce subito e i risultatisono migliorati.È più intellettuale che manuale, ascoltale istruzioni e le segue, non si alza più inclasse e non cade più dalla sedia.Sempre chiacchierone con gli altri, èmolto più bravo in matematica che nellematerie letterarie: "la grammatica non faper lui". Mancino, scrive sempre piutto-sto male e i suoi quaderni sono sporchi.Fa spesso il pagliaccio per far ridere laclasse. La madre mi dice che "quandovuole si trattiene". Riesce comunque afarsi sopportare dalla maestra che inco-raggia la sua buona volontà.A casa, il cambiamento è ancora piùradicale: lui che era una belva in gabbiacon arrabbiature devastanti, ora giocatranquillamente e bisticcia molto nor-malmente con la sorella. Con i genitorisperimenta e cerca di oltrepassare i limi-ti imposti; a volte è ancora aggressivo,soprattutto col padre. Ha bisogno dispiegazioni, di dimostrazioni e rifiutal'autorità brutale. La madre lo definisceansioso, frettoloso, senza fiducia in sé.Ama sempre la musica e il ballo.Dalla prima visita non si è ammalato.Mangia ancora troppo, ingrassa, non hatempo di bere tra i pasti o di andare inbagno e questo gli provoca qualche epi-

sodio di encopresi. Si lamenta del caldoe soffre di dermatite periorale con piti-riasi e papulo-pustole.

Trattamento per 2 mesiSULFUR 15 CH, 1 dose la domenicaTARENTULA HISPANA 30 CH, 1 dose ilmercoledìANTIMONIUM CRUDUM 9 CH, 5 gra-nuli al mattino gli altri giorni .

SULFUR viene prescritto per la termofo-bia, le guance rosse, l'allegria, la man-canza di preoccupazioni, l'encopresi, ilbuono stato di salute generale. TAREN-TULA HISPANA viene prescritto perproseguire la prima terapia, aumentan-do la diluizione per cercare di otteneremaggiori effetti benefici. ANTIMO-NIUM CRUDUM è prescritto per la buli-mia, la tendenza ad ingrassare, la der-matosi periorale e, perché no, la violen-za verbale. Non ho potuto appurare seRomain sia sentimentale al chiaro diluna… come si trova scritto in alcunematerie mediche!

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ROMAIN, “IPERATTIVO”

Romain, 8 anni, nel dicembre 2000 vienenel mio studio accompagnato dal padreperché "gli insegnanti non riescono più agestirlo". Sempre agitato, in classe sialza, cade dalla sedia, non ascolta leistruzioni impartite, scrive "a zampa digallina" e non riesce a concentrarsi.Inoltre la maestra si lamenta della violen-za verbale che fa di lui un istigatore,"l'eroe della classe"… Sempre di fretta, avolte ha comportamenti pericolosi, siarrampica dappertutto rischiando di rom-persi il collo. A casa, è indifferente agliordini, sempre agitato tranne davanti allatelevisione. Parla spesso della morte,senza essere triste e non si occupa affat-to delle sue cose e della sua stanza.(Mentre il padre mi spiega questo,Romain, normolineo un po' formoso,capelli a spazzola, occhiali, molto calmo,è seduto sul divano di fronte alla miascrivania e quasi non si muove.)Uno psichiatra infantile consultato suconsiglio della scuola ha indicato untrattamento a base di Ritalin®, ma i geni-tori, entrambi ingegneri, preferisconouna soluzione "naturale".Durante l'interrogatorio emerge che hasofferto di otiti nella prima infanzia mache nel complesso è robusto. Non è fred-

doloso, teme un po' il caldo e suda nor-malmente. Ha sempre la voce fioca comela madre e segue delle sedute di ortofo-nia, porta gli occhiali per correggere lostrabismo. Non ha mai problemi ORL orespiratori, l'udito è normale ed è statocontrollato. Dotato di un buon appetito,mangia troppo e troppo in fretta, soprat-tutto carne e farinacei, beve molto duran-te i pasti. Digerisce bene, ma a volte haepisodi di encopresi dovuti a mancanzadi tempo per andare in bagno. Non haproblemi urogenitali. Ha cominciato acamminare a 12 mesi e pratica l'arrampi-cata e il tennis. La pelle è normale, piut-tosto secca, con alcune macchie bianchesul viso. È stato curato per episodi di mol-luscum contagiosum. Sul piano nervoso,si nota che è agitato soprattutto in grup-po ma che a volte può essere calmoquando si trova da solo davanti al com-puter. Molto geloso della sorella minore,si arrabbia violentemente sia col linguag-gio che con i gesti. Con i compagni è unistigatore ma non è attaccabrighe.Tuttavia, "se cercano rogne, le trovano disicuro", sentenzia il padre che sembraavere una certa rigidità psicologica confrasi del tipo: "sono esigente con luicome con me stesso…" Gli piace ridere,fa il pagliaccio e adora la musica. Vuolesuonare il piano. Molto spesso balla dasolo su un motivo coinvolgente. Il suovocabolario è abbastanza povero per lasua età, preferisce la compagnia deibambini più grandi o degli adulti.Durante l'esame, questo ragazzo simostra particolarmente calmo e obbe-diente, ride facilmente, è un po' grassot-tello: 130 cm, 33 kg.In questo caso abbiamo provato con unaprescrizione unica perchè questo bambi-no, pur avendo segni di terreno evidenti,non presentava altre patologie.

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LA CICATRICECOMEDISTURBO DIFLUSSI DIINFORMAZIONEE DI ENERGIE Cristoforo Pernarella

uest’articolo è un sunto di quantopresentato al Congresso

Internazionale a Schwarzenbruck,Norimberga il 23-25 Marzo 2007 organiz-zato dall’I.F.P.B. - International Federationfor Proprioceptive and Bio-mechanicalTherapies.

La cicatrice: ossia come il piccolo (la cica-trice) possa influenzare, anche a distanzadi tempo, il grande (altre zone del corpo). Sembra quasi una massima presa in pre-stito dalla saggezza cinese ripescata inun polveroso “I Ching ” tramandato pergenerazioni. In fondo non è altro cheun’applicazione pratica della Teoria deiSistemi dinamici non lineari o Teoria delCaos, “piccole cause – grandi effetti”(vedi Prigoginie – premio Nobel).oppureLorenz con il celebre “effetto farfalla”:

“può un battito di ali di una farfalla inBrasile determinare un tornado nelTexas?“.

Quest’articolo di tipo compilativo, vuolessere il sunto (“state of the art”) delleconoscenze attuali riguardo la cicatrice,vista in se stessa, come disturbo “mecca-nico” sia come disturbo di informazioni edi energie. Essendo io stesso ricercatore,per cui sensibile alla misurabilità e allarepetibilità di ciò che è Scienza, perquanto riguarda la cicatrice ci si trova inun mondo quasi inesplorato, mancanostrumenti di misura e di valutazioneoggettivi e pochi studi scientifici a riguar-do. Per non parlare poi del suo influssocome campo di disturbo a livello energe-tico e di flusso di informazioni. Quello checertamente è facile da intuire è un suoinflusso meccanico in loco e/o a distanza,possibile causa di altre patologie gravi.Ma a livello energetico ci dobbiamo affi-dare a valutazioni e metodiche che nonsono state verificate sperimentalmente,abbiamo solo dati clinici.A volte, nel campo medico-ortopedico, ci siriscontra in pazienti dove malgrado i nostrisforzi e le varie strategie terapeutiche nonsi ottegono i risultati sperati, ed allora èbene forse avere il sospetto e chiedere alpaziente la presenza di cicatrici..Vedremo qui come una cicatrice possaessere definita “Patologica”, quale tipo

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Q

Due mesi dopo, il miglioramento è con-fermato, soprattutto a scuola: i votihanno fatto un salto in avanti, ha riac-quistato fiducia in sé, obbedisce allamaestra.Invece tende a sfogarsi a casa e ha biso-gno di fare esercizio fisico per starebene. Muove molto le gambe e gli piaceancora ballare. Il suo umore è variabile,emette profondi sospiri di opposizione aigenitori, ride e piange facilmente,soprattutto, dichiara la madre, con laluna piena…

Trattamento per 3 mesiSULFUR 30 CH, 1 dose la domenica(medicinale di terreno)IGNATIA AMARA 30 CH, 1 dose il mer-coledì(umore mutevole, sospiri, agitazione)TARENTULA HISPANA 15 CH, 5 gra-nuli al mattino(il miglioramento era più netto con l'as-sunzione quotidiana)

A posteriori, ritengo che la diagnosi diipercinesia fosse errata, così come l'indi-cazione di Ritalin®.

CommentiIn queste osservazioni, l'evoluzione èstata favorevole, il miglioramento è statocostante. Ma si pone una domanda: talemiglioramento è definitivo oppure sol-tanto provvisorio, il che costringerà que-sti bambini ad essere seguiti a lungo? Ecosa succederà loro da adulti?

"Copyright * François Olislaeger -Institut BOIRON - Edition FrançaiseBOIRON SRLTraduction italienne Tous droits réservés/reproduction interdite".

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di disturbi possa creare, come indivi-duarla e le possibili terapie. In effetti è interessante vedere come l’ap-proccio alla cicatrice possa essere studia-to, interpretato e curato da diverse disci-pline mediche, il cui scopo finale è quel-lo di sbloccare il flusso di energie a livel-lo della cicatrice.

Il processo cicatriziale Quando vi è una lesione del derma alivello della cutis allora abbiamo un pro-cesso di rigenerazione mentre se avvienea livello della subcutis allora vi è un pro-cesso di riparazione che porterà alla for-mazione della cicatrice, irreversibile, unprocesso di restituito ad integrum è pos-sibile solo nella vita fetale. Il processo cicatriziale consta di variefasi, ben definite, nelle quali possiamoeffettuare le rispettive adeguate terapie.E’ importante conoscere la fisiologia delprocesso cicatriziale per saper interveni-re adeguatamente. Esso inizia immedia-tamente e può durare fino a due anni. La ferita è un’interruzione della continui-tà anatomica o funzionale di un tessuto.La guarigione delle ferite, non importa diche tipo siano, è un processo complessoche evolve attraverso una sequenza fissadi eventi cellulari:Fase infiammatoria - Entro poche oreavviene una tipica e acuta rispostainfiammatoria: si ha una marcata vasodi-latazione accompagnata da edema locale.La popolazione cellulare che si presentainizialmente è composta perlopiù da leuco-citi polimorfonucleati. Comunque entropochi giorni i macrofagi monocitici diven-tano la presenza cellulare più numerosa,la cui funzione, di fondamentale impor-tanza per una corretta guarigione, è quel-la di rimuovere i frammenti tessutali mortied i corpi estranei, inclusi i batteri. Se ildanno tissutale è minimo come nelle feri-te chirurgiche, la fase infiammatoria è

completata in pochi giorni. Epitelializzazione - Le cellule epitelialilungo i margini delle ferite della pelleiniziano a sottendere importanti modifi-che nel giro di alcune ore dalla lesione,usando elementi di fibrina come ponte dipassaggio. Entro quarantotto ore le feriteincise con pulizia e suturate sono deltutto epitelializzate.Fibroplasia - La fase proliferativa o fibro-plastica comincia verso la fine della primasettimana e si protrae fino alla 6 settima-na circa, a seconda dell’estensione dellaferita. E’ caratterizzata dall’apparizionedei fibroblasti, che progressivamentesostituiscono i macrofagi come tipologiacellulare più numerosa. I fibroblasticominciano quindi a rilasciare il collage-ne, utilizzato dalle cellule epiteliali comeponte di passaggio per completare lacopertura della cicatrice. Quando appaio-no le fibre collagene, le cicatrici inizianoa guadagnare rapidamente in robustez-za.. A tre settimane, la normale ferita inci-sa e suturata ha meno del 15% della defi-nitiva resistenza alla tensione.Maturazione e rimodellamento - Tutte leferite vanno incontro col tempo a consi-derevoli cambiamenti di colore, struttura,stabilità e volume. La fase di rimodella-mento inizia all’incirca dalla 2-3 settima-na, quando le fibre collagene vengonorapidamente sintetizzate e rimosse, cre-ando un equilibrio. La prolungata e rapi-da sostituzione metabolica del collageneè alla base del meccanismo chimico delrimodellamento della cicatrice e sembrasottendere a numerose varietà di anor-mali guarigioni della ferita. E’ soprattuttodurante il fenomeno di rimodellamentoche il nostro intervento manuale puòdeterminare il successo o il fallimento delprocesso di guarigione della ferita. Il con-trollo dei fattori responsabili del cambia-mento morfologico nella cicatrice sembraessere la chiave per una perfetta guari-

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gione. L’influenza della tensione sulrimodellamento della cicatrice è statadimostrata sperimentalmente.Contrattura - Dopo un periodo latente didue o tre giorni, le ferite cominciano acontrarsi attivamente e nel giro di due otre settimane coprono una superficie del20% di quella iniziale.Gli standard per la valutazione e la docu-mentazione dello stato delle cicatricisono limitati. Sono stati fatti vari tentativiper sviluppare sistemi di classificazione eper unificare il linguaggio internaziona-le, in modo da poter descrivere univoca-mente l’aspetto delle ferite e lo stadio diguarigione per intervenire prontamentecon il trattamento adeguato. L’affidabilitàdella valutazione aumenta con l’espe-rienza dell’esaminatore, e l’affidabilitàinter-operatore si è dimostrata statistica-mente significativa.La valutazione della cicatrice constadelle seguenti informazioni: anamnesi,meccanismo della lesione, localizzazio-ne, struttura tissutale: immaturo, maturo,sviluppo di cordoni che limitano il movi-mento, modalità del processo di cicatriz-zazione e della ferita.Le misurazioni oggettive sono: dimensio-ne, vascolarizzazione (colore), ultrasuoni

ad alta risoluzione: utilizzati esclusiva-mente in ricerca.Una cicatrice può essere normale, ipertro-fica, o cheloide. Tale distinzione si basasu un meccanismo di produzione e assor-bimento delle fibre collagene (nel cheloi-de la produzione di collagene da partedei fibroblasti stimolati dal TGF-b è fino a12 volte aumentata). La molecola di colla-gene è una struttura lunga, rigida, dirittae a forma di bastoncello, che misura 3000A° in lunghezza e 14 A° in larghezza. Lesingole molecole sono composte da trecatene polipeptidiche legate tra di loro inun fascio elicoidale. La molecola è sinte-tizzata inizialmente sotto forma di precur-sore, il procollagene. Inizialmente lemolecole di collagene si aggregano tra diloro con ponti di idrogeno e da altre debo-li forze fisiche. Col tempo diventano poli-meri giganti, ed ogni molecola è legataalla molecola vicina da forti legami cova-lenti. L’aggregazione e la formazione dilegami covalenti dà vita ad una fibrarobusta e flessibile.Le caratteristiche fisiche di una cicatricedipendono dalla quantità di collagene, laconfigurazione anatomica delle fibre edalla densità dei legami covalenti “cross-link” a livello delle fibre collagene.

TerapiaL’uso di bisturi Laser è sicuramente unpossibile modo di intervenire nella pre-venzione minimizzando il danno.La terapia della cicatrice inizia immedia-tamente con un intervento di nursing finoad arrivare a delle applicazioni di fisiote-rapia, con specifiche tecniche manuali(soft tissue mobilisation). Durante le fasiiniziali della guarigione, è necessario unperiodo di immobilizzazione, nel qualebisogna facilitare la chiusura della ferita,limitare la risposta infiammatoria e pre-venire l’edema e la successiva fibrosimantenendo scorrevoli le superfici tissu-

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viene così disturbato da queste afferen-ze. La risposta muscolare anomala ha loscopo di detendere la cute e gli estero-cettori stirati.Muscolo-fasciale, per la fibrosi e quindil’ipoestensibilità localizzata del tessuto;Una cicatrice patologica può provocareun’interferenza a livello delle catenemuscolo-fasciali: a causa della fibrosidella cicatrice, la catena muscolo-con-nettivale presenta zone di minore elasti-cità. Tale disturbo localizzato si ripercuo-te sempre a livello globale sull’equilibriodelle catene cinetiche in toto. Ogni cica-trice, ipertrofica, retratta o cheloide, puòstirare alcuni recettori cutanei e provoca-re informazioni errate a livello delleentrate polisinaptiche del circuitogamma, provocando un vero blocco diquest’ultimo ed un aggiustamento scor-retto del muscolo corrispondente. Gliesterocettori stirati della cicatrice tra-smettono delle informazioni, attraversole vie polisinaptiche, ai motoneuroni iquali provocano un aumento del tonomuscolare per detendere la pelle.Linfatico, per l’ostacolo sul deflusso linfa-tico locale; una cicatrice patologica puòalterare il deflusso linfatico locale: la stasilinfatica locoregionale in corrispondenzadella cicatrice è documentabile con linfo-scintigrafia. Energetico, per l’“effetto barriera” sullacircolazione energetica; facendo riferi-mento alla Teoria dei Meridiani, unacicatrice può provocare un’interferenzaenergetica: quando un meridiano vieneattraversato da una cicatrice, specie seipertrofica, si ha un “effetto barriera”,

con conseguenze legate al disturbo dellacircolazione energetica. Avremo unapatologia da “vuoto“ a valle e una pato-logia da “pieno” a monte della cicatrice. Endocrino-metabolico, per l’anomalasecrezione di adrenalina e l’ipersimpati-cotonia che può provocare; la bruscachiusura degli shunts artero-venosiindotta dal messaggio nocicettivo cuta-neo provoca una sensibilizzazione deglishunts provvisti di un glomo, e quindiuna secrezione di adrenalina.Psicologico, in quanto la cicatrice puòessere legata ad un trauma emotivo o adun vissuto doloroso profondo.

I rimediVi è una vasta gamma di metodiche chepossono risolvere il “blocco” di energie alivello della cicatrice: fisioterapia, terapiafisica, terapia manuale, osteopatia, omeo-patia, laserterapia, neuralterapia, auricol-terapia, infiltrativa, reflessogena.Hanne Marquardt, la fondatrice in Europadella terapia del massaggio riflesso plan-tare, sostiene che anche con la sua meto-dica si ottengono buoni risultati.Secondo Paul Nogier (1981) conl’Auricoloterapia si ottengono gli stessirisultati della infiltrazione intradermicadi anestetici locali sulla cicatrice. Scoppasostiene che essa sia utile anche in com-binazioni con altre terapie manuali e fisi-che come sblocco del circuito nervoso.Nel suo ultimo libro sull´Auricoloterapiavi è una dettagliata tavola dei punti con-cernenti il sito delle cicatrici a livelloauricolare.Secondo Bricot a livello omeopatico pos-

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tali. Più avanti, durante la fase di fibro-plasia e rimodellamento, il nostro ruolo èquello di applicare una tensione control-lata e progressiva, aumentando la capa-cità di scorrimento e di resistenza dellacicatrice. In Germania viene spesso consigliata“Arnica” pre e post intervento chirurgico.In commercio esistono una serie dipomate, cerotti a base di eparina o di sili-cone.Si puo´far uso di lanolina o di oliessenziali.Un altro approccio al problema della gua-rigione e della scorrevolezza coinvolgefondamentali manipolazioni della chimi-ca del collagene, ma queste metodichesono ancora allo stato sperimentale.

Cicatrici patologiche Per cicatrice patologica o tossica si inten-de una cicatrice che perturba l’organi-smo e induce disturbi clinici e posturali(Scoppa 2006). Essa può essere conside-rata un vero e proprio corto circuito ner-voso, in grado di disturbare i grandi siste-mi di trasmissione delle informazioni nel-l’organismo (Paul Nogier). Il primo a ren-dersi conto di ciò fu negli anni ventiHuneke che infiltrò una soluzione dinovocaina a livello cutaneo e verificò chei dolori scomparvero, il fenomeno secon-do, e nacque la Neuralterapia. Il “feno-meno secondo”: è in pratica l’azioneriflessa di un’area disturbata che è ingrado di generare dei sintomi a distanza,e il trattamento di quest’area perturbatri-ce può annullare tutti i sintomi riflessi.Oggi sappiamo infatti che il nostro orga-nismo può essere paragonato ad un com-puter estremamente elaborato, in gradodi autoregolarsi; talvolta però dei segnalialterati o interrotti possono creare deidisturbi di ogni genere, anche a grandedistanza dall’origine del disturbo.Questi squilibri nascono nei cosiddetti“campi di disturbo” o “focolai”.

Sospetto di cicatrice “patologica”Vediamo ora quali indizi andiamo a ricer-care per verificare se una cicatrice sia“patologica”. - Anamnesi: correlazione tra disturbi esintomi, ritardi di cicatrizzazione, suppu-razioni, postumi di un drenaggio. - Ubicazione : le cicatrici trasversali sonoper lo più patologiche. Caratteristichedella cicatrice: rigonfia, retratta, rossa,cheloide, tesa. - Sensibiltà: iper/ipoestesia, iperalgesia,cicatrice “intoccabile” con reazioni esa-gerate al contatto.- Tramite l’auricoloterapia: ricerca dellareazione arteriosa rilevabile al polsoradiale (VAS - Vascular AutonomicSignal) sfiorando la cicatrice con unbatuffolo di cotone.- Neutralizzazione momentanea: appli-cando sulla cicatrice del laser ad infraros-si per un minuto o anche del ghiaccio, sipuò indurre una temporanea neutralizza-zione della cicatrice.Il miglioramneto dei test posturali e clini-ci evidenzia la tossicità della cicatrice.- Therapy Localisation: il paziente toc-cando la cicatrice con il 2, 3, 4 dito (1-5uniti), può indurre una modificazione deltono muscolare, dovuto al messagio noci-cettivo, rilevabile ai test di KinesiologiaApplicata (muscolo forte diventa debole).

Squilibri indottiSecondo Scoppa le cicatrici patologiche,di frequente osservazione nella praticaclinica, possono squilibrare l’organismo avari livelli:Posturale, per l’azione sui recettori cuta-nei e l’effetto perturbante sul sistematonico posturale; A livello posturale, unacicatrice retratta, ipertrofica, cheloide èin grado di stirare i recettori cutanei eprovocare afferenze proprio ed esterocet-tive alterate: il sistema tonico posturale

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EFFETTO PREVENTIVO

DI OSCILLOCOCCINUM®

NELLE SINDROMI

SIMIL�INFLUENZALI�

RISULTATI DI UNA

INDAGINE MULTICENTRICA�

M. Saruggia e gruppo collaborativo italiano di studiin omeopatia

Premessa

Una nostra precedente indagineclinica multicentrica condotta su

896 pazienti (1) ha suggerito un ruolo pre-ventivo e curativo per Oscillococcinum®nella influenza e nelle sindromi simil-influenzali. In quella indagine la valutazione dellaefficacia preventiva di Oscillococcinum®,stabilita confrontando l’incidenza nellapopolazione studiata della sindromerespiratoria acuta per rapporto alla suacomparsa, nello stesso gruppo, nei treanni precedenti allo studio, suggeriva chequeste manifestazioni acute potesseroessere efficacemente prevenute conOscillococcinum®.Infatti l’incidenza di questi episodi acutirespiratori, riferiti dall’84% dei pazienti

nei tre anni precedenti il trattamento, siera ridotta al 48% nella popolazione stu-diata, con una diminuzione del 43%rispetto al valore iniziale.Inoltre questo studio sembrava confer-mare i dati di Ferley (2) e di Casanova (3)sull’effetto curativo di Oscillococcinum®nella fase conclamata di influenza: dura-ta e intensità della sindrome acuta even-tualmente insorta nei pazienti eranoparagonabili alle forme non complicate etrattate con farmaci classici.Tuttavia in quello studio il 62% deipazienti assumeva anche il proprio trat-tamento di fondo che naturalmentepoteva essere in grado di influenzare ilquadro clinico dei pazienti.La presente indagine aveva come obiet-tivo la valutazione della sola azione pre-ventiva di questa patologia diOscillococcinum®, prescritto come unicotrattamento. Oscillococcinum® si ottienea partire da un autolisato di fegato ecuore d’anatra diluito e dinamizzato alla200 K; la sua preparazione viene effet-tuata rispettando rigorosamente lo sche-ma brevettato dal dr. Roy all’inizio delsecolo. Anche se non è attualmente pos-sibile ipotizzare un meccanismo d’azio-ne per Oscillococcinum® è tuttavia inte-ressante ricordare le recenti acquisizionisul ruolo delle anatre come portatricisane dei virus influenzali nei periodiinterpandemici (4).

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U

sono essere individuati vari prodotti infunzione del terreno (staphysagria, grafi-te…): alcuni prodotti possono essere pre-scritti come prevenzione, soprattuttostraphysagria 7CH in ragione di 3 granu-lidue volte al giorno, calendula 4 CHdieci minuti dopo la precedente (Bricot).Le cicatrici rimangono metabolicamenteattive per anni, modificandosi lentamentein grandezza, forma, colore, composizio-ne tissutale e robustezza. Per cui possonoessere “curate” anche a distanza di anni. Sicuramente questo è un ambito doveancor molto ci sarà da ricercare speri-mentalmente. La ricerca di strumenti chediano una valutazione non solo clinicama oggettiva della qualità della cicatricecome possibile campo di disturbo ener-getico, così come la scelta delle terapie ela loro verifica scientifica. L’importante avolte è saper riconoscere che una cicatri-ce possa dare dei disturbi e che esistanodelle terapie adeguate.La strada della Medicina è irta di incer-tezze e di intuizioni, ma con mente aper-ta e serena, si possono intravedere i spi-ragli di una Medicina olistica fondata suiflussi di energie e di informazioni.

Bibliografia

Bricot B., La riprogrammazione posturaleglobale, Editore Statipro, Marsiglia, 1998Gagey PM, Weber B. Posturologia, rego-lazione e perturbazioni della stazioneeretta. Marrapese Editore, Roma 2000James Gleick Caos. Rizzoli. 1989Von Stefan Greschhik. Das Chaos undseinen Ordnung Deutscher TaschenbugVerlag 2001John Briggs – F.David Peat DieEntdeckung des Chaos DeutscherTaschenbug Verlag 2001Jules-Henri Poincaré, La science et l’hy-

pothese. Flammarion Paris 1968Ilya Prigoginie Le leggi del caos Laterza1993Bois E. Les trois niveaux de significationdu chaos dynamique. Revue desQuestions Scientifiques2001; 172(2): 105-16.Bois E., 2001b, “Dynamique non-linéai-re: Intérêts pour la lecture des interac-tions posturales”, 2ème SymposiumOstéopathie, Posturologie Clinique,Montpellier, 7 mai 2001Scoppa F. Posturologia: il modello neuro-fisiologico, il modello biomeccanico, ilmodello psico-somatico. Otoneurologia2000 2002; 9: 3-13Bourdiol RJ. Pied et statique. Ed.Maisonneuve, Paris 1980Busquet L. Le catene muscolari, voll. I-IV.Marrapese Editore, Roma 1998Scoppa F., Amabile G, Cicatrici patologi-che e squilibri posturali, 9’ Congrés de laSirer, Piacenza 2004Scoppa F., Lineamenti di auricoloterapia.Dal trattamento del dolore alla ripro-grammazione posturale, Martina Editore,Bologna, 2004Bates-Jensen BM, Chronic wound asse-stement. Nursing Clinics of NorthAmerica 1999; 34(4):799-845Marquardt H, Il massaggio zonale rifles-so del piede, Marrapese EditorePernarella C., Tesi “ Lateralità, asimme-tria morfologica e ipotesi di Modelli dinormalità“, Università di Verona, 2003

Dott. Cristoforo PernarellaLaurea in Fisioterapia

Master in Posturologia Auricoloterapia

Presso SANA Klinik,München, [email protected]

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Pazienti e metodi

I soggetti ammessi allo studio sono statirandomizzati in due gruppi (gruppo atti-vo e gruppo di controllo) secondo uncodice di randomizzazione.I soggetti reclutati dovevano presentareun’anamnesi positiva per almeno due opiù episodi di sindrome simil-influenzalenel periodo 1993/1994.Inoltre al momento dell’arruolamento isoggetti non dovevano presentare segnio sintomi di sindrome respiratoria acuta.I soggetti sono stati così selezionati perlo studio in un periodo di tempo compre-so tra il 30/10 e il 30/11/1994.Il trattamento prevedeva la somministra-zione settimanale di una dose diOscillococcinum® o del trattamento dicontrollo in ragione della randomizza-zione, sino alla fine del marzo 1995.Il gruppo di controllo era costituito dasoggetti giunti all’osservazione e posti intrattamento vario e non specifico insenso preventivo, per patologie nonrespiratorie.Un episodio di sindrome respiratoriaacuta era definito dalla presenza di tossee/o febbre (superiore a 37,5°C) e dalla

associazione di almeno due dei tre sinto-mi seguenti: faringodinia, cefalea emialgie.Tuttavia sono stati anche considerati epi-sodi acuti minori caratterizzati da tossee/o febbre da sole o accompagnate daun solo sintomo; tali episodi sono statidefiniti come false influenze.Il parametro principale per la valutazio-ne dell’efficacia preventiva del tratta-mento con Oscillococcinum® è stata lacomparsa di episodi di sindrome respira-toria acuta in accordo alla definizioneprecedente (abbiamo valutato il numerodi soggetti che hanno presentato almenoun episodio acuto ed il numero totaledegli episodi stessi).I test statistici utilizzati sono stati il test diStudent per dati indipendenti, il test diWilcoxon non parametrico della sommadei ranghi ed il test del “chi quadrato”.

Analisi e risultati

Sono stati valutati 1.349 soggetti (745femmine - 590 maschi - di 14 non è statoprecisato il sesso).L’età media della nostra popolazione eradi 27,2 anni (con limiti a 2 e 82 anni).

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La distribuzione dell’età si discosta dallamedia con un andamento bimodale (unprimo picco tra 5 e 10 anni ed un secon-do tra 35 e 45 anni).Dei 1.349 pazienti valutabili, 700 risulta-no trattati con Oscillococcinum® e 646con il trattamento di controllo (di 3 sog-getti non era data una sicura indicazionesulla natura del trattamento).Tra i due gruppi non esistevano differen-ze significative riguardo età, sesso edabitudine al fumo.Una prima valutazione dell’efficacia deltrattamento preventivo conOscillococcinum® è stata fondata sulconfronto tra il numero dei pazienti deidue gruppi che hanno sviluppato unasindrome respiratoria acuta nel periododi osservazione.

Il 68,1% (477) dei pazienti trattati conOscillococcinum® ed il 37,9% (245) deipazienti del gruppo di controllo nonhanno sviluppato una sintomatologiarespiratoria in accordo con i criteri stabi-liti (Figg. 1-2). Tale differenza risulta sta-tisticamente significativa.

Inoltre poiché in alcuni soggetti, duranteil periodo di osservazione, si sono mani-festati più episodi acuti, abbiamo ese-guito una analisi relativa anche al nume-ro di episodi nei due gruppi.In questo modo si rileva che nei pazientiche hanno avuto almeno un episodioacuto respiratorio il numero di eventiacuti per soggetto varia da 1 a 4 e come,in tutte le classi, la frequenza di infezio-

ne per i soggetti del gruppo controllo siapiù elevata di quella dei soggetti delgruppo Oscillococcinum® (Fig.2).Anche questa diversa distribuzione deisoggetti dei due gruppi, in relazione alnumero di episodi acuti, risulta statisti-camente significativa.Infatti il numero medio di episodi persoggetto risulta pari a 0,4 nel gruppoOscillococcinum® e uguale a 1 nel grup-po controllo.La diversa incidenza di episodi acuti trai due gruppi appare direttamente pro-porzionale al numero di episodi per sog-getto, risultando massima nei pazienticon 4 episodi acuti.Inoltre ed in accordo parziale con questeosservazioni anche il numero di episodiacuti incompleti risulta significativa-mente minore nel gruppoOscillococcinum® (Fig. 3), ma soltantoper una incidenza di episodi superiore adue.

Conclusioni

II nostro studio, che ha arruolato 1.349pazienti suddivisi in maniera randomiz-zata in due gruppi (trattamento attivo econtrollo), aveva come obiettivo quellodi valutare l’efficacia preventiva diOscillococcinum® nei confronti dellesindromi respiratorie acute simil-influenzali.

Questa indagine, condotta su una popo-lazione consistente, sembra confermare,con dati statisticamente significativi, ilruolo importante di questo preparatonella fase preventiva delle manifestazio-ni respiratorie acute.Questa suggestione deriva sia dalla con-siderazione del numero di soggetti che

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hanno presentato le manifestazioniacute di malattia nei due gruppi, sia dalnumero totale di eventi acuti per ognigruppo di pazienti.Il nostro lavoro appare essere una con-ferma delle valutazioni emerse dallanostra precedente indagine (1), valuta-zioni ora rafforzate dal maggior numero

di pazienti e dall’utilizzazione diOscillococcinum® come unico medica-mento.Questi dati, meritevoli di ulteriori con-ferme, appaiono assai promettenti e raf-forzano la consapevolezza clinica chevede in Oscillococcinum® un alleatoaffidabile nel trattamento delle sindromiinfluenzali.

Bibliografia

1. Saruggia M. e gruppo collaborativoitaliano di studio in omeopatia“Influenza e infezioni virali respiratorie”- Medicina Naturale n. 6, 1994.2. Ferley J.P. et al. “A controlled evalua-tion of a homoeopathic preparation inthe treatment of influenza-like syndro-mes” - B.J. Clin. Pharm. 27, pp. 329-335.1989.3. Casanova P. et al. “Bilancio di tre annidi studio multicentrico randomizzatoOscillococcinum® vs placebo” -Proposta omeopatica 3 - Anno IV.Ottobre 1988.4. Murphy B.R., Webster R.G. “InfluenzaViruses” - Chap. 51 - pp. 198-199, RavenN.Y. 1986.

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■ Crenobalneoterapia. La granderisorsa termale italiana

■ Indagine sull'uso dellemedicine non convenzionali inpediatria (risultati preliminari)

■ Omeopatia e bioterapie comestrategia terapeutica per ilbambino con malattierecidivanti delle alte vierespiratorie

■ Fito-Gemmo-Omeopatia■ Delle intolleranze alimentari

nei bambini Studio di 23 casi■ Friedrich W. Nietzsche

superuomo luesinico■ La sfida dell'omeopatia di

fronte ai problemi del IIImillennio

■ La modernitàdell'insegnamento omeopaticodi Voisin

■ Il rischio di errori in omeopatianell'utilizzo dei segni mentali

■ Apporto della biologia clinicanella scelta dei rimediomeopatici di origine minerale

■ Ruolo dell'Arnica nellachirurgia ambulatoriale dellacataratta con impianto dicristallino artificiale

■ Dall'inizio alla fine, un binomioinscindibile Calcio più vit. A e D

■ Semeiotica ed approccioomeopatico

■ Azione dello zincummetallicum a bassadinamizzazione

■ Approccio integrato alproblema dell'otite in pediatria

■ Terapie non convenzionalinell'ambito delle patologieautoimmuni

■ Emergenze quotidiane inomeopatia

■ Indagine nella regione Liguriasull'uso delle medicine nonconvenzionali in pediatriaDeontologia e omeopatia

■ Aconitum e D.A.P.: Un’ipotesidi lavoro

■ Indagine nella regionePiemonte sull’uso dellemedicine non convenzionali inpediatria

■ Terapia omeopatica efitoterapica della litiasi renale

■ Osteoporosi■ La patologia

infiammatorio/degenerativaarticolare

■ Omeopatia e sicurezza virale■ Speciale estate.

Raccomandazioni di rito■ L'omeopatia contro il metodo■ Il dolore lombo-sacrale■ Le medicine non convenzionali:

il consenso informato■ Indagine nella regione

Lombardia sull’uso dellemedicine non convenzionali inpediatria

■ I Fitoestrogeni■ Cosmeceutici■ L’obesità: il corpo e la mente■ La sicosi, il luesinismo e la

società moderna■ Ricerche sul morbo di

Parkinson■ Le malattie create dall’allopatia■ Il concetto di forza vitale e la

sua modernità■ Gli acufeni■ Il trattamento dell’insufficienza

venosa e delle varici■ Malattie vascolari e

degenerative della retina e delnervo ottico

■ I veleni dei Serpenti■ Alcuni casi di dermatite del

cane curati con l’omeopatiaraffronto con le terapieallopatiche

■ Riflessioni chimico - fisiche didue medici omeopati

■ Allergie intolleranze alimentari■ Calcolo dell’ energia di

attivazione delle molecole diun farmaco omeopaticodurante la dinamizzazione

■ Doppio cieco parallelo. Unaproposta di metodologia pereffettuare la sperimentazionedella terapia omeopatica

■ Le triturazioni. Latriboelettricità dei disaccaridilattosio e saccarosio ed i suoieffetti

■ La dermatite atopica delbambino nel primo anno divita: inquadramentocostituzionale e terapia

■ La P. N. L. ProgrammazioneNeuro Linguistica

■ Omeopatia: equivocineurolinguistici e diagnosimedica

■ Osservazioni cliniche sultrattamento della varicella

■ L’Analisi Bionergetica. Profilostorico-scientifico emetodologico

■ Blattidi■ Cosmesi naturali■ Trattamento

fitogemmomeopatico delleinfezioni da herpes simplex

■ Allium sativum (Allium sativumL.- Fam. Liliacee)

■ Zenzero■ L’apparato osteo-articolare

nell’infanzia■ Ció che si trova dietro il dorso■ Approccio costituzionale e

diatesico■ Vaccinium myrtillus■ Lachesis■ Platina■ Ananas comosus■ La craniopuntura nell’anziano■ Omeopatia e letteratura:

“davanti San Guido” di GiosuèCarducci

■ Sull’evoluzione del concetto difarmaco tra l’antichità e l’etàmoderna e contemporanea

■ Basse medie alte dinamizzazioni. Storia edistinzione chimico-fisica

■ Calcolo dell’energia diattivazione

■ Correlazione e confronto tra ledue scale di dinamizzazionehahnemanniane: le centesimalie le cinquantamillesimali

■ Il mondo vegetale■ Le dinamizzazioni

korsakoviane. Studio analiticoe correlazione con ledinamizzazioni centesimali

■ Medicina termale personalizzata

■ Affrontare lo stress conl’omeopatia

■ Lycopodium clavatum■ Confronto tra le centesimali e

le cinquantamillesimali ■ Comparazione dello psichismo

nella diagnosi differenziale tranatrum muriaticum e sepiaofficinalis nel sesso femminile

■ Un caso di mastopatiafibrocistica

■ Un caso di otite mediacatarrale cronica

■ L’omeopatia e la pnei■ Studio ultrastrutturale in

soggetto affetto daparodontopatia cronica e daquattro cisti odontogene, conassociazione di celalea muscolotensiva e disturbi intestinali

■ L’enuresi: vista secondol’interpretazionedell’omeopatia e dellamedicina cinese

■ Trattamento

Elenco articoli Cahiers de Biotherapie pubblicati a settembre 2007

(in ordine cronologico)

■ La ricerca in omeopatiaprovoca sempre un accesodibattito

■ Le cefalee del bambino■ Omeopatia e malattie

cardiovascolari ■ Pollinosi■ Approccio omeopatico alle

malattie acute ■ La malattia, entità complessa -

elementi di connessione tra… ■ Studio preliminare sull’azione

del naloxone ■ Colchinum autumnale ■ Le bioterapie nel trattamento

dei fibromi uterini ■ Argentum metallicum rimedio

alla depressione ■ Bioterapie degli stati

tubercolinici ■ Galenica della rinite allergica ■ Lac caninum un rimedio che

vale più di quanto sembra■ Senna ■ Come l’ambiente condiziona la

diatesi■ Clinica omeopatica delle

dermatiti allergiche■ Esperienza con la melatonina

diluita e dinamizzata comeregolatore…

■ La spasmofilia “una sindromemultiforme e frequente, spessonon riconosciuta

■ Obesità e magrezza ■ I rimedi omeopatici del dolore

nei disordini funzionali ■ Organoterapia sistemica ■ Hahneman & company

precisazioni storiche ■ Le oculoriniti allergiche in età

avanzata■ Modernità di hahneman

eterodosso■ Trattamento omeopatico di 57

casi affetti da eczema cronico■ Il limite del simile■ Rimedi omeopatici della

menopausa■ Tubercolinum■ Omeopatia in veterinaria

■ Trattamento dell’asma■ I segnali di ruta graveolens■ Patogenesi del cisplatino■ Spigolature■ Approccio diatesico delle

allergie■ La quarta dimensione

dell’omeopatia■ Un grande nosodone

tubercolinico: Thymuline■ Trattamento non

convenzionale nel disturbodiinizio e/o mantenimento delsonno

■ Hanemann & Company:precisazioni storiche - II parte

■ Utilizzo del rame a dosicatalitiche in pratica clinica

■ Approccio costituzionale deiKali

■ L’omeopatia in odotoiatria■ L’otite, gli antibiotici e

l’omeopatia■ Cellulite vera■ La cefalea in età pedriatica:

possibilità e limiti della terapiaomeopatica

■ La cornucopia dei piccolirimedi

■ Tosse abbaiante strozzata?Drosera rotundifolia: trappolamortale

■ Le bioterapie e l’otite media■ Il paziente affetto da ipoacusia

neurosensoriale ingravescente■ Approccio costituzionale dei

Kali■ Omeopatia e radicali liberi■ È possibile che nel soggetto di

Costituzione Carbonica possaessere presente il MiasmaLuesinico?

■ Gli esami non finiscono mai■ Genealogia e rango

dell’organoterapia. Revisionecritica

■ Il mondo vegetale■ Medicina termale

personalizzata■ La medicina ai tempi della

prima crociata

■ Lycopodium■ Un caso di ipertensione risolto

da Lachesis■ Fitomedicina uso curativo delle

erbe■ Fito-omeopatia della

menopausa■ Piccoli problemi di

dermatologia estetica: rughe,smagliature, efelidi

■ Cartella clinica omeopatica■ Su un caso di ritardo staturo

ponderale e di diarrea cronica■ Quattro salti in palude:

omeopatia palustre■ Omeopatia medicina

convenzionale, medicinaintegrata

■ I radicali liberi■ L’Omeopatia in odontoiatria■ Che caso difficile!■ “Te la cura papà la psoriasi”■ “Ha il mal di testa… ma parla,

parla, parla”■ “Ma come erompono i denti”■ “Dura come un sasso”■ Il bambino ha la rinofaringite?

…facciamo l’esame delle urine!■ Depressione ed ansia: un caso

di somatizzazione■ L’Amleto omeopatico■ Omeopatia e bioterapie…

musica per le tonsille■ La malattia emorragica (diatesi

emorragica)■ Thuya - Bryonia - Nux Vomica■ Viagra omeopatici■ L’importanza dei fitoestrogeni

naturali nella cardiopatiaischemica della donna

■ Disciplina delle terapie e dellemedicine non convenzionaliesercitate da medici

■ Attacchi di panico■ È ora di fare il tagliando!■ “A sfoglia di cipolla”■ Il trattamento omeopatico

dell’Herpes simplex■ Quaderni di omeopatia clinica

CHAMOMILLA - ARSENICUMA ALBUMKALIUM BICHROMICUM

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Gli articoli si possono trovare elencati sul sito web:www.smbitalia.org

fitogemmoterapico dellasindrome dell’ovaio policistico

■ Zeus era di costituzionesulfurica

■ Aspetti tossicologici dellepiante officinali

■ Musicoterapia e tecnicheassociate: l’omeopatia

■ Acquaticità, nuova frontieradel benessere infantile

■ Idronefrosi: possibilità inomeopatia ed organoterapia

■ L’importanza del cromo neldiabete e nell’obesita

■ Come ritardarel’invecchiamento

■ La corea Atetosi ■ Il Medicinale omeopatico ■ Gemmoterapia e meteopatie ■ Fitogemmoterapia della rinite

allergica stagionaleprimaverile-estiva

■ “Da veleno ecologico a rimedio omeopatico”

■ L’esperienza di TorBellamonaca

■ Per una modernizzazionedell’omeopatia

■ Diagnosi differenziale traNatrum muriaticum e Sepia

■ Le piante che aumentano ildesiderio sessuale nell’uomo

■ Tesina sperimentale su un casoclinico

■ Quel senso di fatica, di astenia■ Varici emorroidarie■ Rhodiola Rosea (rhodiola russa)■ Filastrocche■ Ricerca scientifica in

Omeopatia■ Trattamento di un caso di

ipotensione ortostaticaidiopatica

■ Trattamento omeopatico dellapsoriasi

■ Omeopatia: Istruzioni per l’uso■ Ricerca scientifica omeopatica

sulle piante e sugli animali■ Perché omeopatia?■ Anche i cavalli amano

l’omeopatia ■ Alimentazione e drenaggio ■ Aspetti Tossicologici delle

Piante Officinali II° parte■ Infezioni da herpes simplex■ Terapie Complementari in

psichiatria. ■ Efficacia clinica nel

trattamento del disturbod’ansia generalizzata.

■ Balbuzie e CostituzioniOmeopatiche

■ La Malattia ed il Fenomeno diRaynaud

■ Le oculoriniti allergiche el’aumento dei pollini

■ Propoli caratteristiche edaspetti bio-farmacologici

■ L’uso delle solettepropriocettive riduce il dolorein pazienti con gonartrosi

■ Cervicalgie e dorsalgie■ Disfonie Disemotive e Terapia

integrata ■ Durante e dopo la pertosse■ Le gastriti■ Litiasi renale e linfa di betulla■ Morbo di Crohn in fase di

riacutizzazione■ Il concetto di malattia

nell’analisi repertoriale■ Prevenzione e terapia nei

confronti delle patologieprostatiche

■ Sindrome influenzale■ Trattamento omeopatico del

dolore lombosacrale■ Trattamento omeopatico

dell’acne: giovanile, rosacea,fuoristagione

■ Farmaci omeopatici di prontosoccorso di uso pediatrico

■ Riflessioni sull’omeopatia inItalia

■ Omeoloquio■ Malattie da raffreddamento■ Sindromi funzionali

dell’apparato digestivo■ Omeopatia una visione

congiunta nello spazio e neltempo (1° parte)

■ Valutazione dell’attività deldolisobios 13 nella prevenzionee terapia della rinite allergica

■ Omeopatia una visionecongiunta nello spazio e neltempo (2° parte)

■ Perché non si toccano con ledita?

■ Fitoterapia moderna■ Uomo sistema aperto■ Ma l’omeopatia è

veramente lenta■ Trattamento omeopatico

dell’amenorrea ipotalamicafunzionale

■ Disfonie disfunzionali e terapiaintegrata

■ Un approccio integrato alconcetto di malattia nelbambino

■ Polipi del colon■ Steate-epatite■ La patologia cutanea in

rapporto alla costituzionepediatrica

■ Sindrome intestino irritabile■ Trattamento omeopatico

dell’emicrania e cefalea■ Trattamento omeopatico della

Dengue e dello Shockipovotemico e da distribuzione

■ Epistemologia, neurolinguisticaed omeopatia

■ Morbo Celiaco■ Stanlio, il fluorico e Ollio il

carbonico■ Il parto fisiologico■ Paralisi del nervo facciale (Di

Bell)■ Biotipi omeopatici in pediatria■ Deglutologia: aspetti generali e

“disfagia psichiatrica”■ Le medicine complemetari nel

trattamento delle infezionirespiratorie in età pediatrica

■ Il trattamento del discomfortda occhio secco con colliriomonodose Bottelpack® a basedi Euphrasia-ChamomillaBoiron in dosi omeopatiche vsplacebo

■ I nosodi e lo sguardo delpediatra

■ Le allergie e i trattamentibioterapici

■ L’apparato cardiocircolatorio■ L’omeopatia e l’ipotiroidismo■ L’omeopatia e il bambino. Il

bambino agitato■ La cicatrice come disturbo dei

flussi di informazione e dienergie

■ Effetto preventivo diOscillococcinum® nellesindromi simil-influenzali.Risultati di una indaginemulticentrica