Notiziario della Provincia dei Frati Minori Capppuccini di ... · La memoria e l’annunzio di ......

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Notiziario della Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Calabria, a cura della Segreteria provinciale. Curia provinciale Piazza S. Antonio, 3 88046 Lamezia Terme (CZ) Tel. 0968. 25253 Fax 0968.400077 e-mail: [email protected] Bimestrale Numero 2 Anno I Cappuccini Calabria News Notiziario della Provincia dei Frati Minori Capppuccini di Calabria Santa Pasqua di Resurrezione 2011 SALUTO del Ministro provinciale FRA GIOVANNI BATTISTA URSO perché toccato personalmen- te da quell’evento salvifico. Se c’è un vero passaggio di Dio io ne sono coinvolto, non posso essere indifferente, ci deve essere anche per me una rinascita, un cambiamento. Rischierei altrimenti di vani- ficare la Pasqua. Lasciamo che Gesù passi attraverso il nostro cuore di pietra, tolga il masso che chiude il nostro sepolcro e come in quel mattino radio- so, fare anche noi la grande scoperta: Gesù è veramente Risorto. Ancora, Tanti Auguri di Santa Pasqua! NUMERO 2 MARZO - APRILE 2011 CONTATTI INVIATE ARTICOLI... DA TUTTI I CONVENTI ASPETTIAMO NOTIZIE DI FRATERNITà! POTRETE INVIARLE ALL’INDIRIZZO E-MAIL DELLA CURIA PROVINCIALE ENTRO IL 15 DEL 2° MESE DI OGNI BIMESTRE. GRAZIE! Cristo nostra gioia è risorto, Alleluia! E’ la Pasqua del Signore. Il passaggio di un Dio che attraversa la storia, fende le tenebre e le paure dell’uomo smarrito e imprigionato dal suo peccato per ridestarlo a vita nuova in una scia lumi- nosa di speranza. I discepoli di ieri e di oggi possono gridare con la gioia nel cuore: Gesù è veramen- te risorto. Lo Spirito effuso nei nostri cuori nel giorno di Pasqua ci attesta che il Risorto ha vinto la morte, ci ha slega- to dai lacci del peccato, ogni schiavitù è stata spezzata e noi siamo liberi. La memoria e l’annunzio di questa solenne verità non può essere accolta come arida e fredda dottrina da credere, ma va sperimen- tata nella propria carne in un sussulto di profonda e perso- nale commozione, consape- voli che quell’evento straor- dinario non si è realizzato nel passato e non interessa solo gli altri, ma Gesù oggi vera- mente risorge e mi salva ren- dendomi pienamente libero. La Risurrezione di Gesù si fa storia contemporanea e io ne divento protagonista,

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Notiziario della Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Calabria, a cura della Segreteria provinciale.

Curia provincialePiazza S. Antonio, 388046 Lamezia Terme (CZ)

Tel. 0968. 25253Fax 0968.400077e-mail: [email protected]

Bimestrale Numero 2 Anno I

Cappuccini Calabria NewsNotiziario della Provincia dei Frati Minori Capppuccini di Calabria

Santa Pasqua di Resurrezione 2011

SALUTO del Ministro provincialeFRA GIOVANNI BATTISTA URSO

perché toccato personalmen-

te da quell’evento salvifico. Se

c’è un vero passaggio di Dio

io ne sono coinvolto, non

posso essere indifferente, ci

deve essere anche per me una

rinascita, un cambiamento.

Rischierei altrimenti di vani-

ficare la Pasqua.

Lasciamo che Gesù passi

attraverso il nostro cuore

di pietra, tolga il masso che

chiude il nostro sepolcro e

come in quel mattino radio-

so, fare anche noi la grande

scoperta: Gesù è veramente

Risorto.

Ancora, Tanti Auguri

di Santa Pasqua!

NUMeRO 2

MARZO - APRILe 2011

CONTATTI

INvIATe ARTICOLI...

DA TUTTI I CONveNTI ASPeTTIAMO

NOTIZIe DI FRATeRNITà!

POTReTe INvIARLe ALL’INDIRIZZO e-MAIL

DeLLA CURIA PROvINCIALeeNTRO IL 15 DeL 2° MeSe

DI OGNI BIMeSTRe.

GRAZIe!

Cristo nostra gioia

è risorto, Alleluia!

E’ la Pasqua del Signore.

Il passaggio di un Dio che

attraversa la storia, fende le

tenebre e le paure dell’uomo

smarrito e imprigionato dal

suo peccato per ridestarlo a

vita nuova in una scia lumi-

nosa di speranza.

I discepoli di ieri e di oggi

possono gridare con la gioia

nel cuore: Gesù è veramen-

te risorto. Lo Spirito effuso

nei nostri cuori nel giorno di

Pasqua ci attesta che il Risorto

ha vinto la morte, ci ha slega-

to dai lacci del peccato, ogni

schiavitù è stata spezzata e

noi siamo liberi. La memoria

e l’annunzio di questa solenne

verità non può essere accolta

come arida e fredda dottrina

da credere, ma va sperimen-

tata nella propria carne in un

sussulto di profonda e perso-

nale commozione, consape-

voli che quell’evento straor-

dinario non si è realizzato nel

passato e non interessa solo

gli altri, ma Gesù oggi vera-

mente risorge e mi salva ren-

dendomi pienamente libero.

La Risurrezione di Gesù si

fa storia contemporanea e

io ne divento protagonista,

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2 CAppUCCINI CAlABRIA NewS

da www.chiesacattolica.it

Padre vitaliano Mazzotta da Filadelfia di Fra Bernardino GUAlTIeRI

P. Vitaliano Mazzotta da Filadelfia, Ministro Provinciale di Reggio e Catanzaro dal 1846 al 1853 - Con-sultore della Sacra Congregazione dell’Indice.

Vissuto in tempo difficile per la Chiesa cattolica, e per l’Ordine in virtù della doppia soppres-sione di Murat e di casa Savoia, fu frate della nostra Provincia, zelante sacerdote, grande pred-icatore in Calabria e fuori, illu-minato professore nei seminari maggiori diocesani e religiosi, uomo di vita santa e di grande cultura. Voluto dai Superiori Genera-li, terminò la sua missione di maestro nell’illustre studio in-ternazionale di Bologna.

Ci restano di lui ben 48 volumi su vari argomenti di filosofia, teolo-gia, morale e diritto, non trascu-rando i problemi sociali, editi a Roma tra il 1872 ed il 1874.Egli stesso fa una sintesi delle sue opere, di cui riporto la parte introduttiva.

Riassunto specifico di tutta l’operaL’intera opera del R. P. Vitaliano da Filadelfia, benché abbia dei titoli svariati, pure nella mente dell’autore e in quelli che la leg-gono attentamente, non esprime che una vasta sintesi, in forma che il primo è in mediata con-giunzione coll’ultimo periodo dell’istessa. Una tanta sintesi di pensiero si è toccata nel mani-festo, e che ora si trova riprodot-

to nell’ottavo libro del dritto pub-blico e privato di santa chiesa, ma senza alcune modificazioni avvenute posteriormente.

Si è partita in diverse diramazioni, a duplice motivo: una per evitare la monotonia, e l’altro, per donare agio agli acquirenti, onde potere prendere una meglio che altra parte, o tutta l’opera a seconda del loro genio. Anzi si è fatta con tanta destrezza, che non solo può stare una senza l’altra parte, ma uno senza l’altro libro della parte medesima, p. e. non solo il sillabo senza l’altra parte che parla dell’Uomo - Dio, ma il primo libro del sillabo, può stare senza il secondo, o viceversa in tutti quelli dell’opera intera.

“QUANTI PANI AveTe? ANDATe A veDeRe...” (MC 6,38)

Nella 4a domenica di Pasqua,(15

Maggio 2011) “domenica del

buon Pastore”, si celebra la Gior-

nata Mondiale di Preghiera per

le Vocazioni che ebbe inizio, con

profetica intuizione, con papa

Paolo VI° nel 1964.

Il tema che il S. Padre, Benedet-

to XVI, propone alla riflessione e

alla preghiera delle comunità cri-

stiane è: “L’annuncio - proposta

vocazionale nella chiesa locale”.

Ciò significa riscoprire la comu-

nità cristiana come un fuoco che

arde e dona luce e calore, espri-

mendo con gioia la propria inte-

riore vitalità e coerenza di vita.

Lo slogan scelto dal Centro Nazio-

nale Vocazioni - CEI, prende lo

spunto dal Vangelo di Marco 6,

33-44, in cui si racconta il miraco-

lo della “moltiplicazione dei pani

e dei pesci”.

“Quanti pani avete? Andate a

vedere…” (Mc 6,38).

E’ un invito rivolto a ciascuno e

a tutta la comunità per verifica-

re i pani (cioè i doni ricevuti!),

di cui ognuno è portatore, in un

cammino di discernimento e di

condivisione umile, disponibile

e feconda.

Il vero problema del nostro

mondo non è solo la povertà del

pane (che comunque dramma-

ticamente esiste!), ma è soprat-

tutto la povertà di quel lievito

che possa essere fermento di Dio

Fare il riassunto di tutta l’opera senza divisione di sorta, sare-bbe lungo pur troppo, e forse seccante.

Farlo parte per parte, una per tutta la ragione canonica, e l’altro per la scienza dei divini misteri, anche potrebbe sembrare noioso, a quelli che vogliono fare l’acquisto un solo libro, toglierli la libertà, che perciò pensa offrire il riassunto di ciascun libro di tutta l’opera, e dare inizio dalla parte meramente filosofica, e come codesta inizia della filosofia del-la parola, così di essa avanti tutto cominciarlo.

capace di sollevare ogni vita. Per

questo invochiamo oggi il Signo-

re, affinché doni il pane a chi ha

fame, ma susciti anche la fame di

Lui che possa esprimersi in scelte

di vita coraggiose, totali e radicali

per vivere la pienezza dell’Amore

e del Dono.

Dal Messaggio del Santo Padre

per la 48a Giornata mondiale di

preghiera per le Vocazioni

“Cari fratelli e sorelle!

La XLVIII Giornata Mondiale di

Preghiera per le Vocazioni, che

sarà celebrata il 15 maggio 2011,

quarta Domenica di Pasqua, ci

invita a riflettere sul tema: “Pro-

porre le vocazioni nella Chiesa

locale”. Settant’anni fa, il Vene-

rabile Pio XII istituì la Pontifìcia

Opera per le Vocazioni Sacerdo-

tali. In seguito, opere simili sono

state fondate dai Vescovi in molte

diocesi, animate da sacerdoti e

da laici, in risposta all’invito del

Buon Pastore, il quale, “veden-

do le folle, ne sentì compassione,

perché erano stanche e sfinite come

pecore che non hanno pastore”, e

disse: “La messe è abbondante,

ma sono pochi gli operai. Prega-

te, dunque, il Signore della messe

perché mandi operai nella sua

messe!” (Mt 9,36-38). ... ... ...”

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CAppUCCINI CAlABRIA NewS 3

MARZO-APRILe 2011

MARZO

1-3 Cetraro Marina (CS): I Capitolo provinciale6 Cosenza: Ritiro diocesano RnS7 Morano C.: Definizione provinciale11-12 Campobasso: Incontro Consiglio dei Ministri provinciali della Cifis e con i Postnovizi13 Lamezia Terme: Ritiro diocesano USMI14 Vibo Valentia: Incontro personale con i frati15 Catanzaro: Incontro personale con i frati16 Cosenza: Incontro con l’Arcivescovo riguardo alla Casa “San Francesco d’Assisi”17 Acri: Incontro personale con i frati18 Cosenza: 50° Anniversario di sacerdoziodi fr. Matteo Romano19 Cosenza: Incontro personale con i frati20 Chiaravalle C.: Inaugurazione Tabernacolo21-25 Palermo: XXXV Assemblea generale dell’Unione delle Conferenze delle Famiglie Francescane25 Cosenza: Ord.ne episcopale di Mons. B. Bonanno27 Lamezia Terme: Concelebrazione con S.E. Mons Domenico Graziani28 Camigliatello: Incontro personale con i frati29-30 S. Giovanni in Fiore: - Catechesi Gruppo RnS - Incontro personale con i frati

AGeNDA DeL MINISTRO PROvINCIALe

APRILE

2 Lamezia Terme: Visita pastorale alla fraternità OFS4 Belvedere M.: Incontro personale con i frati5 Lamezia Terme: Definizione provinciale6 Taurianova: Incontro personale con i frati10 Lamezia Terme: Ritiro diocesano USMI17-24 Davoli (CZ): Predicazione Settimana Santa24 Chiaravalle C.26 Lamezia Terme: Incontro con i Postnovizi di Campobasso e gli Studenti di Bari27 S. Giovanni in Fiore28 Camigliatello29-30 Cosenza: Celebrazioni nella Novena del “SS. Crocifisso”

APPUNTAMeNTI

Sabato 14 maggio 2011nella nostra chiesa di “S. Fara”, in Bari

Fra paSquale maScaro

sarà ordinato diacono

Eleviamo insieme preghiere di ringraziamento al Signore

per i Suoi doni e per i fratelli che sono motivo di gioia e di speranza!

Caro Fra Pasqualino, Auguri da parte di tutti i tuoi fratelli di Calabria!

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4 CAppUCCINI CAlABRIA NewS

PADRe ANTONIO DA OLIvADISul perchè la causa di beatificazione è fermadi fr. Aldo MeRCURIO

Alcuni frati della nuova Provincia di Calabria si domandano perché la causa di beatificazione del servo di Dio P. Antonio d’ Olivadi è ferma.Ecco quanto ho potuto rilevare, stu-diando il caso.

Brevissimi eleMenti biograficiAntonio da Olivadi (CZ) della diocesi di Squillace (CZ), Servo di Dio, Sacerdote della Provincia dei Cappuccini di Reggio Cal. Figlio di Guido Pontieri e di Elisabetta Teti, nacque il 1° gennaio 1653, fu battez-zato col nome di Giuseppe Antonio. Vestì l’abito religioso nel convento dei Cappuccini di Stilo (RC) il 1 nov. 1670 col nome di Fr. Antonio. Al ter-mine del noviziato emise la profes-sione religiosa.Fu ordinato Sacerdote nel 1681. Scelse il ministero della predicazio-ne, nella quale prediligeva le medi-tazioni sulla passione di Gesù e sui dolori di Maria, per cui, dovunque andava, alla fine dei quaresima-li, fondava confraternite in onore dell’Addolorata e di Gesù Crocifisso, dedicava chiese ed altari alla pas-sione di Cristo e di Maria, Calvari, monumenti alla Croce. Non solo la Calabria e la Sicilia usufruirono della sua calda parola, ma egli si spinse fino a Napoli e a Roma, lasciando ovunque, per circa trent’anni di predicazione, copiosi frutti spiri-tuali ed il profumo della sua santità. Il popolo lo venerava come santo, poiché a lui si attribuivano molti miracoli. Fu guardiano, Maestro dei novizi e Provinciale della Provincia di Cosenza.Si ammalò, mentre era Guardiano al convento di Simiri (CZ). Incuran-te della malattia e spinto dallo zelo apostolico, andò alla Grangia di S. Giacomo in Montauro (CZ), chiama-to dal Priore. Constatata la gravità della malattia, fu portato a Mon-tauro, dove il clima è più mite, per respirare aria salubre, ospite di un certo Matteo Spadea, probabilmen-te parente della madre, oriunda di Montauro. Ma resisi inutili le cure, chiese di rientrare al suo Convento di Squillace, dove morì santamente il 22 febb. 1720.

le opereL’anno doloroso di Gesù, ovvero Meditazioni sopra la Passione di G.C. (Napoli 1692), 365 meditazioni, scrit-te tra le fatiche della predicazione in soli ventun giorni; L’anno doloroso di Maria, ovvero Meditazioni sopra la vita penosa della B. Vergine Maria (Napoli 1712), le due opere ebbero vasta diffusione con numerose edizioni; Autobiografia del Padre Antonio, manoscritto del 1702, che si conserva nell’Archivio Provinciale dei Cappuccini di Firenze.

il processo di beatificazioneIl processo informativo sulla fama di santità della vita e sulle virtù eroi-che, fu redatto dall’anno 1735 al 1746 nella Diocesi di Squillace e nel 1757 fu inviato alla SCR per l’introduzio-ne della causa di beatificazione. Ma

alcune questioni, poste dal Promo-tore della fede, non furono affatto chiarite, perchè erano sorte molte e complesse difficoltà nella causa, per cui il Papa Clemente XIII ne decretò l’archiviazione (SCR del 24 sett. 1763 –Decreta in causis servorum Dei, v.17,1763-1765, p. 284-285r.). Il Segretario della SCR inviava una lettera all’Arcivescovo di Reggio Cal., ai Vescovi di Oppido e di Squilla-ce, ordinando di raccogliere scrit-ti, reliquie, immagini ed ogni altra cosa appartenente al P. Antonio e di inviarli alla SCR. Il tutto, raccolto in una cassa di legno, debitamen-te sigillata, fu mandato a Roma e si conserva, a tutt’oggi, nell’Archivio della Sacra Congregazione dei Riti. Il 4 novembre 1769 era stata avanza-ta istanza dal Postulatore al nuovo Papa Clemente XIV (eletto il 19 maggio 1769) per aprire il processo, ma l’istanza è stata di nuovo rigettata ed imposta la validità del precedente decreto di Clemente XIII.

e’ legittimo domandarsi: quali sono queste difficoltà, quali le cause che portarono il Pontefice a chiudere il processo?Nel decreto del 18 luglio 1761 per istruire un nuovo processo si legge testualmente: Nella causa Squilla-cen del servo di Dio Antonio Olivadio cappuccino pendente parimenti sul dubbio dell’introduzione, fa ombra e suspicione una lettera anonima pre-sentata alla Nunziatura di Napoli, ove si avvisa che il servo di Dio predi-cando nella città di s. Agata di Reggio in Calabria, faceva scendere artifi-ciosamente un uomo nella sepoltura; e lo faceva parlare per ispaventare il popolo, aggiungendo l’estensore della lettera, ch’è necessario prendere informazioni del servo di Dio in detta città, ove non è stato fatto processo.A lato del decreto veniva annotato: Benché non si deve far gran caso delle lettere anonime, nulla di meno tratta-si d’affare grave e delicato, si propone che prima di andare avanti si ordini al Postulatore di fare il processo ordina-rio anche nella città di S. Agata.Il 24 settembre 1763 fu emanato il decreto sulla chiusura definitiva del causa. Lo stesso Pontefice Clemente XIII, infatti, ascoltato il parere della commissione esaminatrice della causa e visti i risultati della votazio-ne, mandati per iscritto, ha chiuso la causa definitivamente: audito deinde eorum consilio, visisque suffragiis scripto traditis, impulerunt Nos ut perpetuum huic causae silentium imponeremus…Volumus autem pra-esens Nostrum decretum in regestis eiusdem Congregationis SS. Rituum perpetuo asservari. Hac die 24 sep-tembris 1763. ( Subscriptio est manu propria ipsius Pontificis).Lo stesso giorno fu mandata una lettera da parte del Segretario della Sacra Congregazione dei Riti all’Ar-civescovo di Reggio e ai Vescovi di Oppido e di Squillace che imponeva il perpetuo silenzio sulla detta causa.

Fatti recentiIl 10 dicembre 1995, durante i lavori di restauro della Cattedrale di Squillace sepolcrale del Vescovo Nicola Nota-ris, un’urna in legno con la scritta “Ossa V.blis Servi Dei P.ris Antonii ab Olivado” ed un vaso d’argilla. Il 23 dicembre alla presenza dell’Arcive-

scovo di Catanzaro-Squilace Mons. Antonio Cantisani si è proceduto alla rottura dei vecchi sigilli e alla ricognizione delle reliquie, consi-stenti in terriccio e sfilacciature di indumenti nell’urna di terracotta, nella cassettina di legno furono rin-venute ossa lunghe e corte umane (manca il teschio). Le due urne sigil-late furono murate alla parete destra della Cappella del Crocifisso. Per quanto riguarda la causa di beatificazione, a tutt’oggi, è ferma. Dopo la richiesta del Postulatore avvenuta il 4 novembre 1769, come sopra detto, di riaprire il processo e il conseguente rigetto da parte del Pontefice Clemente XIV, che riconfermò la validità del decreto del predecessore Clemente XIII, in questi circa duecentocinquant’an-ni nessuno più si è interessato per l’apertura della causa.

Ci si domanda ancoraCome mai, se il decreto della S.C.R. imponeva ai Vescovi di mandare tutto ciò che apparteneva a P. Antonio, com-prese le ossa, alla S.C.R., furono ritro-vate ossa lunghe e corte, racchiuse in una cassetta di legno, nella tomba del Vescovo Notaris? E perché furono nascoste, senza nessuna indicazione esterna? E né in documenti d’Archi-vio? Dove si trova il teschio?Interrogativi, che, purtroppo, per-mangono e a cui non si riesce a darne soluzione.Si deve sperare che i Superiori Mag-giori diano mandato al Postulatore Generale dell’Ordine che prenda a cuore la causa e ne venga a capo dell’intricata questione.

Bibliografia essenziale - ARCHIVIO SRC, Decreta in causis Servorum Dei, v. 17, 1763-1765.- ATTI CONVEGNO su Vita e Opere del Ven. Antonio da Olivadi, Olivadi 18.08.1991- BULLARIUM CAPUCCINORUM, III, 285-89- FORTUNATO SECURI, Memorie Storiche sulla Prov. Capp. Di Reggio Cal., p.114.- FRANCESCO DA VICENZA, Gli Scrittori Cappuccini Calabresi, Catanzaro 1914, pp. 9-12.- G. SINOPOLI, Il Ven. P. Antonio da Olivadi, Ed. Grafiche Femia, Gioiosa Jonica 1999.- ILARINO DA MILANO, in Enciclopedia Cat-tolica, Antonio da Olivadi, vol. I, p. 1548.- L. da OLIVADI, Vita del Ven. P. Antonio da Olivadi, Edit. Stefano Amato, Palermo 1747.

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Ricordiamo al Signore

Maria Sinopolisorella di fr. Giuseppe Sinopoli.

è tornatanella Casa del Padre

il 30 aprile 2011

Maria è nata a S. Vito sullo Ionio (CZ) il 9 febbraio 1942. Nel 1972 era emigrata in Cana-da, a Toronto, dove viveva.Nello stesso anno era con-volata a nozze con Michele Pallotta, lasciandola vedova e senza figli all’età di 49 anni e da lei assistito con premuro-so e paziente amore. ha fatto moltissime opere di carità e trascorreva tutto il tempo disponibile davanti a Gesù sacramentato o in preghiera domestica. Qualche anno fa ha voluto, insieme al fratello Giovanni, regalare i paramenti litur-gici solenni con un prezioso e artistico calice al fratello fr. Giuseppe. Era molto devota di Papa Giovanni Paolo II.

Eleviamo al Signore preghiere di suffragio, esprimendo la nostra vicinanza al fratello Giuseppe e familiari.