NOTIZIARIO DELLA III B FuoriCl@sse · moso della città: il ponte Carlo, pieno di statue e artisti...

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in particolare alla mia mi- gliore amica, che si chia- ma Miriam; per me è un' amica speciale perché è sempre al mio fianco e io sa- rò sempre vi- cino a lei. Nel- la mia classe si litiga spes- so ma poi fac- ciamo pace perché la mia è una classe speciale. A scuola venia- mo molto volentieri per- ché non vediamo l'ora di rivederci. A volte cambia- mo di posto per socializ- zare di più, quest'anno è arrivata una nuova bam- bina di nome Martina che subito ha fatto amicizia con tutta la classe. Sono molto felice di far parte di questa classe e di avere queste brave maestre, W LA 3B! Amalia Anna Pugliese Una classe speciale SOMMARIO: We speak english Pag.3 Ci piace viaggiare Pagg. 4-5 Notizie di cronaca Pag. 6 Autunno Pag. 7 Oggi al cinema Pag. 8-9- 10 Piccoli lettori Pag. 11 Parliamo di noi Pagg. 12-13-14 Vita scolastica Pagg. 15-16-17 La pagina dello sport Pagg. 18- 19-20 Oggi cucino io Pag. 21 Giochi enigmistici Pagg. 22-23 NOTIZIARIO DELLA III B FuoriCl@sse DICEMBRE 2017 VOLUME 1, NUMERO 1 NOTIZIE DI RI- LIEVO: Notizie di cronaca pag. 6 Champions League pag. 20 Ciao, mi chiamo Amalia e oggi vi descriverò la mia classe. La mia classe è la sezione 3 B compo- sta da 25 alunni: 14 femmine e 11 maschi e vado a scuo- la a Sant' Agostino. Le mie maestre sono molto brave e han- no molta pa- zienza ed è per questo che a me piacciono, si chiamano la maestra Ornella di Italiano, la maestra Patrizia di Matematica, la maestra Cindy di Inglese, la maestra Memi di storia e geo- grafia e la maestra Antonia di Religione. La mia classe è molto simpatica e ci sono alcuni com- pagni mattacchioni come Matteo e Giovanni che sono molto spiri- tosi e ci fanno sempre ridere e poi invece ci sono alcuni compa- gni più seri. Noi ci frequentiamo anche di pomeriggio, a volte, organizziamo sempre le feste di compleanno alle quali siamo quasi tutti presenti e ci divertia- mo un mondo, oppure ci orga- nizziamo per studiare insieme. Voglio bene a tutta la mia classe

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in particolare alla mia mi-

gliore amica, che si chia-

ma Miriam; per me è un'

amica speciale perché è

sempre al mio

fianco e io sa-

rò sempre vi-

cino a lei. Nel-

la mia classe

si litiga spes-

so ma poi fac-

ciamo pace

perché la mia

è una classe

speciale. A scuola venia-

mo molto volentieri per-

ché non vediamo l'ora di

rivederci. A volte cambia-

mo di posto per socializ-

zare di più, quest'anno è

arrivata una nuova bam-

bina di nome Martina che

subito ha fatto amicizia

con tutta la classe. Sono

molto felice di far parte di

questa classe e di avere

queste brave maestre, W

LA 3B!

Amalia Anna Pugliese

Una classe speciale

SO MMA RIO :

We speak english Pag.3

Ci piace

viaggiare

Pagg.

4-5

Notizie di cronaca Pag. 6

Autunno Pag. 7

Oggi al

cinema

Pag. 8-9-

10

Piccoli

lettori

Pag. 11

Parliamo

di noi

Pagg.

12-13-14

Vita

scolastica

Pagg.

15-16-17

La pagina

dello sport

Pagg. 18-

19-20

Oggi

cucino io

Pag. 21

Giochi

enigmistici

Pagg.

22-23

N O T I Z I A R I O

D E L L A I I I B FuoriCl@sse D I C E M B R E 2 0 1 7

V O L U M E 1 , N U M E R O 1

N OT I ZIE DI R I -

L IE VO :

Notizie di cronaca

pag. 6

Champions League

pag. 20

Ciao, mi chiamo Amalia e oggi vi

descriverò la mia classe. La mia

classe è la sezione 3 B compo-

sta da 25 alunni: 14 femmine e

11 maschi e

vado a scuo-

la a Sant'

Agostino. Le

mie maestre

sono molto

brave e han-

no molta pa-

zienza ed è

per questo

che a me piacciono, si chiamano

la maestra Ornella di Italiano, la

maestra Patrizia di Matematica,

la maestra Cindy di Inglese, la

maestra Memi di storia e geo-

grafia e la maestra Antonia di

Religione. La mia classe è molto

simpatica e ci sono alcuni com-

pagni mattacchioni come Matteo

e Giovanni che sono molto spiri-

tosi e ci fanno sempre ridere e

poi invece ci sono alcuni compa-

gni più seri. Noi ci frequentiamo

anche di pomeriggio, a volte,

organizziamo sempre le feste di

compleanno alle quali siamo

quasi tutti presenti e ci divertia-

mo un mondo, oppure ci orga-

nizziamo per studiare insieme.

Voglio bene a tutta la mia classe

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La redazione del giornalino della III B

P A G I N A 2 V O L U M E 1 , N U M E R O 1

FuoriCl@sse

Direttrice: Ornella Molinaro

Collaboratrici: Cindia Galletta, Patrizia Garasto

Giornalisti

1. Chiarello Alessandro

2.Chiarello Gaia

3.Ciacco Benedetta

4.Corallo Martina

5.Di Donna Francesco

6. Fedele Ludovica Maria

7. Ferraro Tommaso

8.Gaudio Michela

9. Giardino Adamo

10. Gullo Giulia

11. Gullo Maria Victoria

12.Iaquinta Antonio

13. Imbrogno Lorenzo

14. Miceli Claudia

15. Molinaro Sara

16. Paladino Giovanni

17. Perri Miriam

18. Pugliese Amalia Anna

19. Rogano Niccolo'

20. Scarpelli Anna

21. Scudiero Maria

22. Sposato Lorenzo Matt

23. Stigliano Caterina Mar

24. Tomasi Vincenzo

25. Ventura Matteo

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P A G I N A 3 V O L U M E 1 , N U M E R O 1

56 Kenendy St.

Rende (CS)

Dear Sofia,

my name’s Benedetta.

I’m eight, I’ve got blond hair and

blue eyes.

I’m from Rende.

In my town there’s a library, a cafè

and a post office, there are two

schools and six toy shops.

I like pizza and cakes. I can swim,

dance, run and sing.

How old are you?

What’s in your town?

Can you dance and sing?

Write soon

Love Benedetta

We speak English

A Christmas Tree

One little star on the top of the tree,

Two little presents underneath for me,

Three silver ropes twisted around the

tree,

Four colored lights shining prettily,

Five shining balls flowing silvery.

Oh, what a sight for use to see!

We wish you joy, love and happiness,

Merry Christmas!

Happy Holidays and best wi-

shes for joy and peace.

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P A G I N A 4

Ogni viaggio

lo vivi tre volte:

quando lo

sogni, quando

lo vivi e

quando lo

ricordi

Viaggio a Viterbo

Io mi chiamo Niccolò e

vi voglio parlare del

viaggio che ho fatto que-

sta estate a Viterbo. Sia-

mo partiti di mattina, ver-

so le dieci e siamo arri-

vati alle sette, perché

per strada ci siamo fermati in un centro

commerciale. Il viaggio è stato molto bello

perché sono stato con la mia mamma,

con il mio papà e con mio fratello. Viterbo

è una città molto bella e lussuosa e nel

centro ci sono tanti negozi. La sera mi so-

no preparato per andare a cena, il giorno

dopo mi sono svegliato presto perché do-

vevo andare al matrimonio di mia cugina.

Il matrimonio è stato celebrato in una

chiesa molto bella e tutti quanti erano ve-

stiti in modo elegante. Il ricevimento si è

tenuto nel castello di Torre Alfina

che è un posto molto bello ed ele-

gante però c’era un vento molto for-

te. Dopo la cerimonia siamo rientrati

in albergo ed il giorno dopo siamo

ripartiti per rientrare a casa, ma du-

rante il viaggio ci siamo fermati all’I-

kea e siamo arrivati a casa alle otto

di sera. E’ stato un viaggio che non

dimenticherò mai.

Niccolò Rogano

la musica e i lampadari luc-

cicanti che illuminavano

tutta la nave. La cabina era

spettacolare, sono uscita

dal balcone e ho visto il

mare blu, blu, blu, blu. La

sera, a cena, ero molto

emozionata perché il gior-

no dopo sarebbe stato il

mio compleanno. Giorno

diciannove mia mamma mi

ha svegliata con la canzon-

cina di buon compleanno,

ma io non vedevo l'ora di

vestirmi e andare a fare

colazione. Finalmente

scendiamo dalla nave:

wow eravamo a Barcello-

na, c'era una marea di

gente lungo le Rambles e

tanti monumenti be llissimi,

io ho scattato migliaia di

foto. Rientriamo sulla nave

e iniziamo a preparaci per

la cena. Ero molto emozio-

nata, ero sicura che ci sa-

rebbe stata una sorpresa,

all'improvviso ecco i came-

rieri arrivare con una torta

bellissima e le candeline

accese, tutti i presenti ini-

ziarono ad applaudire per

farmi gli auguri di buon

compleanno. Finalmente

esprimo il mio deside-

rio...ma non posso rivelar-

lo a nessuno. I ricordi di

questo viaggio resteranno

sicuramente nel mio cuo-

re.

Amalia Pugliese

Una fantastica crociera

Ciao, io mi chiamo Amalia e oggi vi vo-

glio raccontare di una crociera che ho

fatto per il mio compleanno. È comincia-

to tutto la mattina del diciotto maggio, il

giorno prima del mio compleanno, mio

papà mi informa che aveva organizzato

una crociera per il mio compleanno, la

notizia mi ha resa felicissima e allora ho

cominciato a prepararmi per partire. Ap-

pena salita sulla nave ero super felice ed

emozionata, era tutto bellissimo: le luci,

F U O R I C L @ S S E

Ci piace viaggiare

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P A G I N A 5 V O L U M E 1 , N U M E R O 1

Il mio viaggio a Praga

Una sera sono partita con la mia famiglia ed alcuni

amici. Abbiamo viaggiato tutta la notte fermandoci in

alcuni autogrill. Arrivati all’aeroporto, abbiamo preso

l’aereo e siamo partiti per Praga. Il viaggio è stato

molto divertente e tranquillo. Appena arrivati, abbiamo

fatto il giro della città e ci siamo fermati in Piazza della

Città Vecchia. Lì ci siamo incantati a guardare l’Orolo-

gio Astronomico, che allo scoccare di ogni ora offre

uno spettacolo bellissimo: da due finestrelle si vedono

girare delle figure che rappresentano i dodici Apostoli.

Poi siamo andati in un’altra piazza dove ai lampioni

erano attaccati dei cesti di fiori di tanti colori. Appena

è diventata notte, ci siamo diretti verso il ponte più fa-

moso della città: il ponte Carlo, pieno di statue e artisti

di strada. Da lì si vedevano le due sponde

della città tutte illuminate come stelle. Il

giorno dopo abbiamo visitato il gigantesco

castello di Praga, la vicina e altissima catte-

drale di San Vito e i giardini intorno al ca-

stello che erano verdissimi e pieni di fiori. Il

pomeriggio abbiamo fatto il giro sul battello

lungo il fiume Moldava, che è il fiume che

attraversa la città. La mattina dell’ultimo

giorno siamo stati al ghetto di Praga: una

zona della città in cui venivano costretti a

vivere gli ebrei negli anni in cui erano per-

seguitati. Nel ghetto abbiamo visitato le si-

nagoghe, che sono i luoghi in cui gli ebrei

pregano, un museo dove c’erano oggetti e

disegni di bambini ed il cimitero ebraico.

All’uscita ci siamo messi a correre perché

uno strano camion delle pulizie spruzzava

l’acqua in alto, schizzando tutti, e sembrava

ci inseguisse in tutti i posti. Dopo l’ultima

passeggiata per la città, abbiamo preso

l’aereo per tornare a casa e terminare que-

sto bellissimo viaggio.

Ludovica Fedele

campionato europeo sullo schermo gigante in

una piazza al centro della città, ci siamo proprio

divertiti! Ho visitato una ferrovia dove ci lavorava-

no solo bambini. Poi siamo partiti per l’Austria

precisamente a Vienna, una città bellissima. Sia-

mo andati subito a visitare il castello della princi-

pessa Sissi, veramente molto grande e fantasti-

co. Abbiamo visitato anche qui la città con il bus

scoperto ma per arrivare dalla sosta camper in

città serviva prendere la metropolitana. Dopo

alcuni giorni siamo ripartiti per il nostro paese,

ma abbiamo fatto sempre alcune soste, la mia

preferita è stata quella di Mirabilandia. Devo dire

che viaggiare in camper è bellissimo.

Lorenzo Imbrogno

Il mio viaggio in camper

Mi chiamo Lorenzo, ho otto anni e vi voglio rac-

contare il mio viaggio in camper fatto con la mia

famiglia. Siamo partiti insieme a dei nostri amici.

Abbiamo attraversato tutta l’Italia e abbiamo fatto

tante soste e visitato dei luoghi bellissimi. Poi ab-

biamo attraversato la frontiera e siamo arrivati in

Slovenia e anche qui abbiamo visitato tanti posti,

però il tempo non è stato tanto bello perché pio-

veva sempre, il giorno più bello è stato quando ci

siamo fermati al lago di Bled che cambiava colo-

re. Al centro del lago c’era un’isola con un castel-

lo bellissimo, mi sono divertito perché ho fatto il

giro con la barchetta e con mio fratello Andrea e

il mio amichetto Mattia abbiamo dato il cibo alle

anatre e ai pesci che erano grandissimi. Poi sia-

mo partiti e siamo arrivati in Ungheria, precisa-

mente a Budapest, qui è stato bellissimo perché

abbiamo visitato tutta la città con il bus scoperto

e con delle cuffiette abbiamo ascoltato tutta la

storia della città. La cosa bella è stata quando la

sera abbiamo fatto il giro con il traghetto sul fiu-

me Danubio e poi abbiamo visto la partita del

Ci piace viaggiare

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P A G I N A 6

persino per la rimozione delle macerie, il ripristi-

no della viabilità, il ritorno delle popolazioni in

aggregati abitativi forniti di servizi efficienti, l'av-

vio della progettazione di piani di ricostruzione

con programmi definiti e realistici, il supporto alle

attività produttive commerciali, agricole ed arti-

gianali attraverso appositi strumenti. Questo ter-

remoto mi ha colpito molto perché non si è fer-

mato ad una scossa sola ma tante scosse suc-

cessive, ugualmente distruttive, come quella che

si è verificata ben due mesi dopo, a ottobre due-

milasedici, hanno distrutto quasi completamente

tre centri storici e purtroppo tolto la vita a centi-

naia di persone. Ancora oggi, a più di un anno da

questo terribile evento, molte famiglie soo in atte-

sa di una nuova casa. Il mio pensiero va a tutti,

ma soprattutto a quei bambini, piccoli come me,

che hanno perso le loro case, i loro affetti e le

loro scuole e che ancora oggi vivono in alloggi

precari. Spero che presto possano avere una

casa tutta loro e una nuova scuola dove ricomin-

ciare a sperare, a crescere e imparare.

Francesco

Di Donna

Kim e Trump non vanno proprio d’accordo e si

stanno minacciando e tutto il mondo è in ten-

sione, perché si temono nuove guerre. Si of-

fendono a vicenda, Kim dice che Trump è vec-

chio e Trump dice che Kim è basso e ciccione.

Secondo me Kim è pericoloso e sciocco.

Alessandro

Chiarello

Il dittatore Kim Jong–un

Ciao, sono Alessandro, a me piace guardare il tele-

giornale, e un giorno ho sentito una notizia davvero

terribile: il leader della Corea del Nord Kim Jong–un

che stava facendo prove di bombardamento e ha fat-

to crollare un tunnel, ci sono stati almeno 200 morti.

Io penso che questo Kim sia davvero un pazzo, anzi

è pazzissimo! È anche pericoloso, non si rende nem-

meno conto che sta uccidendo il suo popolo. Kim sta

seminando terrore in tutto il mondo intero. Poi ha

compiuto molti altri atti terroristici: ha fatto esplodere

una bomba atomica sull’oceano Pacifico, ha creato

un terremoto e ha fatto esplodere dei missili finti in

Giappone.

F U O R I C L @ S S E

Notizie di cronaca Il terremoto di

Amatrice

Ciao sono Fran-

cesco Di Donna,

frequento la terza elementare e oggi vi parlerò del ter-

remoto di Amatrice. Poco più di un anno fa, il venti-

quattro agosto 2016, un terribile terremoto sconvolse

Lazio, Umbria e Marche. Nella notte, alle ore 3.36 una

forte scossa ha colpito la provincia di Rieti. Amatrice,

Accumuli e Arquata del Tronto sono i paesi più dan-

neggiati. Il paese di Amatrice, che era tra i luoghi più

antichi e caratteristici d’Italia, è stato praticamente di-

strutto. Intere famiglie purtroppo sono rimaste intrap-

polate sotto le macerie. Grazie al lavoro instancabile

dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e volontari,

molte persone sono state tratte in salvo ma molti altri

non ce l’hanno fatta. A peggiorare la situazione è sta-

to il fatto che la forte onda sismica ha continuato sen-

za sosta ed ha così semi-distrutto altri piccoli centri.

Tutti questi eventi sismici, che si sono susseguiti, e la

conseguente distruzione hanno dimostrato quanto in

Italia ci sia ancora da fare in termini di prevenzione

sismica per la costruzione di edifici più sicuri. Oggi, a

più di un anno dal sisma, ho letto che c’è ancora si-

lenzio e clima di tristezza e dolore nelle strade di

Amatrice. La ricostruzione è ricominciata ma ancori i

risultati sono pochi. Nel paese simbolo della devasta-

zione portata dal terremoto di un anno fa, sono arrivati

in tanti durante le ore e i giorni che hanno seguito il

triste evento anche e soprattutto per commemorare le

239 vittime del paese, ma ad oggi resta molto da fare

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Autunno

P A G I N A 7 V O L U M E 1 , N U M E R O 1

E’ AUTUNNO

L’autunno è arrivato. In questa stagione comincia a

fare più freddo e ci dobbiamo vestire con maglioni,

giubbotti pesanti, magliette a maniche lunghe e panta-

loni. Gli animali si preparano per il grande sonno, ma

prima devono raccogliere le provviste sennò non rie-

scono a sopravvivere, mentre alcuni uccelli volano nei

posti più caldi, tranne i pettirossi che restano a farci

compagnia con il loro canto. Fa più freddo, piove spes-

so, il cielo è sempre un po’ grigio e non manca il frago-

re dei temporali. Dagli alberi cadono le foglie che for-

mano un tappeto, e quando si cammina sulla strada si

sente il loro crepitio. L’autunno ci regala una buona

frutta come le melagrane, i cachi, le noci, l’uva, i fichi,

le mele e le pere. Poi in autunno si vendemmia e per

strada si sente l’odore del mo-

sto e delle gustose caldarro-

ste. I colori dell’autunno ci in-

cantano: il marrone, il rosso, il

giallo e il verde scuro. Se an-

diamo nei boschi possiamo

raccogliere i funghi e i ciclami-

ni. In autunno non possiamo

stare tanto fuori, ma dobbiamo

stare in casa al calduccio. A

me l’autunno non piace molto

perché piove spesso e non

posso uscire a giocare con i

miei amici.

Niccolò Rogano

Poesia di L. Santucci

Ottobre

Ottobre, il tuo pennello

dipinge i boschi e i prati.

È pieno il mio cestello

di grappoli dorati.

La castagna ed il fico

sorridon tra le foglie:

«Viva l'autunno amico:

siam di chi ci raccoglie ».

Passata è ormai l'estate,

la rondin lascia il tetto.

Già le prime fiammate

guizzan nel caminetto.

Ottobre tutto d'oro

ci dice: «Il tempo vola ».

Ciascun torna al lavoro,

e il bimbo torna a scuola.

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P A G I N A 8

Ballerina

Ciao, mi chiamo Benedetta e vi parlerò di un film

molto emozionante che ho visto al cinema, in

compagnia della mia mamma. Il suo titolo è

“Ballerina”. Il film è ambientato in Francia,

nell’Ottocento. La protagonista si chiama Félicie,

una ragazzina che vive in un orfanotrofio, dove

conosce un altro orfano di nome Victor. Entram-

bi hanno un sogno da realizzare: Félicie vorreb-

be diventare una ballerina dell’Operà di Parigi,

invece Victor sogna di diventare un inventore,

per questo decidono di partire per Parigi. La città

è così grande che i due si perdono e le loro

strade si dividono. Félicie, dopo aver cammina-

to per ore e ore, all’ improvviso, si ritrova davanti

alla grande teatro dell’ Operà. Timorosa, entra,

ma subito il custode la prende per il braccio e

sta per buttarla fuori, quando in suo aiuto arriva

una giovane signora che zoppica; il suo nome è

Odette, un’ex ballerina che fa le pulizie nel tea-

tro. La ragazzina inizia a seguire Odette, perché

pensa che lei può darle qualche consiglio su co-

me diventare una grande ballerina. Odette ospi-

ta Félicie nella casa di una donna molto ricca e

severa, dove fa la cameriera e si fa aiutare nelle

pulizie. Nella casa vive anche una ragazzina

viziata di nome Camille, costretta dalla mamma

a diventare una ballerina dell’Operà. Félicie e Camil-

le non vanno tanto d’accordo e da subito nasce una

reciproca antipatia, che presto si trasforma in rivalità.

Un giorno nella grande casa arriva una lettera di am-

missione alla scuola di danza indirizzata a Camille,

ma Félicie se ne impossessa e ne approfitta per pre-

sentarsi al posto suo. Durante le prove di ballo Feli-

cie diventa sempre più brava, ma la mamma di Ca-

mille scopre l’inganno così racconta tutto al professo-

re di danza. Però le permettono di restare per la sua

bravura. Infine, Camille si rende conto che Félicie è

diventata più brava di lei e così le lascia il suo posto

definitivamente. Félicie realizza il suo sogno: diventa

ballerina dell’Operà di Parigi. Anche Victor diventa un

grande inventore. Spero di poter vedere altri film così

interessanti, emozionanti e belli. Questo film mi ha

fatto capire che dobbiamo sempre inseguire i nostri

sogni, anche se siamo in difficoltà, perché alla fine

diventano realtà. Non bisogna mollare mai!

Benedetta

Ciacco

sa Mirana . Si trattava di una principessa molto buona

che in seguito sarebbe diventata regina delle meravi-

glie. Per questo motivo la sorella cattiva della princi-

pessa Mirana si arrabbiò e scappò via dal castello. Ali-

ce con i suoi amici andarono a trovare la sorella della

principessa. Però furono catturate dalle guardie della

principessa Elazabeth. Alice si liberò grazie alle guar-

die, così riuscì a ridare la

cronosfera al Mago. Il

Film è stato bellissimo e

mi ha fatto volare con la

fantasia. Consiglio a tutti

di vederlo

Caterina Stigliano

Alice attraverso

lo specchio

Oggi vi racconto

un film che parla

di una ragazza

che viaggia nello

specchio, si chiama Alice che incontrò un cap-

pellaio che da grande voleva costruire cappelli,

incontrò anche una principessa che aveva una

sorella perfida e brutta. Alice incontrò un Mago

che poteva fermare il tempo, il Mago aveva il

suo castello a orologio, ed era tutto nero. Ave-

va una piccola porticina, Alice rubò la cronosfe-

ra per tornare indietro nel tempo. Alice così

viaggia nel tempo. Giunge nel paese delle me-

raviglie dove incontra i genitori della principes-

F U O R I C L @ S S E

Oggi al cinema

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P A G I N A 9 V O L U M E 1 , N U M E R O 1

Un pomeriggio al cine-

ma

Mi chiamo Gaia e oggi vi vo-

glio raccontare di un film che

ho visto e che si chiama

“Cattivissimo me 3” che sa-

rebbero i Minions. È stato un

film davvero molto divertente.

Sono andata a vederlo con

mamma, papà e mio fratello.

Nel film i Minions venivano

arrestati perché avevano fatto

una cosa vietata dalla legge,

ma loro non lo sa-

pevano. Per scap-

pare si sono ritrovati

ad un concerto mu-

sicale ma si sono

fermati a cantare e

la polizia li ha trovati

e sono finiti in pri-

gione. In prigione

c’erano persone cattive già da tanto

tempo che si erano spaventate per-

ché i Minions li trattavano male. Ma

i Minions sono riusciti a scappare e

sono andati ad aiutare Gru, che è il

loro padrone, a fermare un cattivo di

nome Bratt Salbrac che aveva ruba-

to un diamante e voleva distruggere

la città di Hollywood. E ci sono riu-

sciti.

È stata una giornata da non dimen-

ticare.

Gaia Chiarello

(Marcus) criminale e in

prigione. Una scrofa

(Rosita) che aveva 25

maialini, e che cantava

mentre faceva la doc-

cia. Vi erano molti altri

personaggi: un topo

bianco di nome Mike,

molto vanitoso; una elefantessa di

nome Meena, molto timida e impau-

rita quando deve stare sul palcosce-

nico; un lama di nome Judith; e tanti

altri. Un giorno andarono in teatro

per le prove di una selezione, ven-

nero presi a lavorare come cantanti.

C'era chi suonava la pianola, chi la

tromba, la chitarra, chi cantava e chi

ballava. Ad ogni spettacolo c'era il

pienone. Il Koala Buster

Moon, proprietario del tea-

tro, per evitare il fallimento

decise di organizzare una

competizione canora per

racimolare un po' di denaro

e salvare il teatro a cui era

molto legato. All'invito ri-

sposero tantissimi perso-

naggi, con alle spalle una

vita di problemi, che per un motivo

o per l'altro desideravano dare il

meglio di sé nella competizione

canora, perché pensavano che

sarebbe stata l'occasione per

cambiare la loro vita in meglio. Lo

spettacolo fu visto da tantissime

persone, anche se durante l'esibi-

zione dell'elefante, a causa della

potenza della sua voce, crollò una

parte del teatro. Ma si continuò lo

stesso e fu un vero successo. Il

koala Buster Moon capì che insie-

me a tanti amici si possono realiz-

zare anche i sogni.

Michela Gaudio

IL FILM "SING"

Sono Michela, e vi voglio

raccontare il film "Sing". Il

4 gennaio del 2017 ho fe-

steggiato il mio settimo

compleanno al Cinema

Garden di Rende. Qui ho

invitato i miei cuginetti e i

miei compagni di classe, e

insieme abbiamo guardato

il film "Sing". Era un film di

animazione con una trama

molto bella, perché raccon-

tava la storia di tanti ani-

mali a cui piaceva cantare.

Il film iniziò presentando

queste diverse specie di

animali. C'era un gorilla di

montagna di nome Johnny,

che aveva un papà

Oggi al cinema

Il cinema fa sognare

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P A G I N A 1 0

Batman è colui su cui si può sempre contare per vigilare

contro la criminalità.

Una giornata al cinema

Ciao, oggi vi voglio raccontare una

delle mie giornate al cinema con i

miei genitori. Il film che abbiamo vi-

sto è “Lego Batman”, che racconta

di un supereroe che deve sconfigge

il malvagio Joker, con

l’aiuto dei suoi amici

Batgirl e Robin. Joker

vuole distruggere la

città di Gotham met-

tendo delle bombe

per tutta la città,

quindi il compito

di Batman e dei

suoi amici è

quello di disin-

nescare tutte le

bombe. Usando i

loro mezzi e le

loro armi e, dopo

varie lotte, i supe-

reroi salvano la

città mentre Joker

e i suoi scagnozzi

fuggono via. Il film

mi è piaciuto tanto

perché hanno vinto

i buoni e hanno

salvato tanta gen-

te. Andare al cine-

ma con i miei geni-

tori mi diverte tan-

to.

Tommaso Ferraro

telefono, ognuno in modo simpatico e

scatenato, per trovare il codice che

riuscirà ad aiutare Gene nel suo sco-

po. Quando un grande pericolo minac-

cia il telefono, il destino di tutte le emoji

dipenderà da questi tre improbabili

amici, che dovranno salvare il loro

mondo prima di venire definitivamente

cancellati. Dopo un po’ il film è finito,

dopo siamo andati da Mediaworld e

abbiamo comprato il dischetto di que-

sto film. Infine siamo tornati a casa e

abbiamo visto il DVD e poi siamo an-

dati a dormire. Prima di finire questo

racconto vi voglio dire che questo film

è stato molto bello e fantasioso e io mi

sono divertito un mondo.

Paladino Giovanni

EMOJI - ACCENDI LE EMOZIONI

Una mattina di ottobre io e la mia famiglia

siamo andati al cinema Andromeda a

vedere un film di nome Emoji accendi le

emozioni. Abbiamo preso i biglietti e sia-

mo entrati in sala 4. Dopo un po' è co-

minciato il film che parlava di un bambino

che aveva un telefono pazzo, infatti den-

tro il telefono su whatsapp c' era una pic-

cola città di nome Messaggiopoli. Il prota-

gonista di questo film si chiama Tin e i

suoi migliori amici sono Rebel e Give me

five. In questo mon-

do ogni emoji ha una

sola espressione

facciale tranne Ge-

ne, una vivace emoji

che riesce a fare più

espressioni. Deciso

a diventare

“normale” come tutte

le altre emoji, Gene chiede aiuto al suo mi-

gliore amico Ghimmi 5 e alla famosa hac-

ker Rebel. Tutti insieme si imbarcano in

un’incredibile “app-ventura” all’interno del

Uno

straordinario

viaggio

attraverso le

applicazioni del

telefono

F U O R I C L @ S S E

Oggi al cinema

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P A G I N A 1 1

che era piena di rifiuti: cartacce, bottiglie e liquidi

di mille colori. Dopo sono andati al fiume ma lo

hanno trovato sporco, l'acqua era giallastra e pie-

na di schiuma sporca, lì hanno incontrato i pesci

che si lamentavano dell'acqua sporca e gli era

venuto il mal di pancia. Infine sono andati nel bo-

sco che era pieno di pneumatici, bottiglie e altre

sporcizie. Gli alberi erano assonnati e alcuni ce-

spugli di more erano tristi perché i loro fiori non

sbocciavano più. Alla fine è arrivato un mostro

fatto di inquinamento che spargeva fumo, liquidi

schifosi e altra spazzatura, ma Luca e Silvia lo

hanno sconfitto, hanno dipinto un lenzuolo e con

aiuto degli uccelli hanno

intrappolato il mostro.

Questo libro ci fa capire

che non bisogna inqui-

nare altrimenti tutti i bei

colori spariscono e tutto

è più triste. Questo libro

mi è piaciuto molto e mi

ha insegnato tante cose.

Maria Scudiero

Alla ricerca dei colo-

ri perduti

Vi parlerò di un libro che

s'intitola "Alla ricerca dei

colori perduti", è un libro

della biblioteca di scuola

che dopo averlo letto ho

restituito.

Parla di due bambini

che si chiamano Luca e Sil-

via che hanno aiutato il gatto

Armonico, un gatto magico

di mille colori, a non inquina-

re il mondo. Il gatto Armoni-

co ha portato Luca e Silvia

in cielo dove hanno incontra-

to gli uccellini che si lamen-

tavano dell'aria inquinata

dagli scarichi delle macchine e dal fumo, e del fatto

che gli era venuta la tosse proprio per aver respira-

to quell'aria sporca. Poi sono andati sulla spiaggia

hanno chiesto a una rana se poteva

riportare a casa Fortuna perché loro

erano impegnati con i suoi fratelli e

quindi la rana che si chiamava Randy

fu il compagno di viaggio di Fortuna.

Alla fine, dopo tante avventure, Fortu-

na ritrovo la sua famiglia. Questo libro

mi è piaciuto molto, lo ho letto soprat-

tutto di notte nel lettone di mia mam-

ma, mi dispiace non poterlo rileggere,

è stato un libro fantastico e mi ha inse-

gnato che tutti siamo uguali e che non

dobbiamo credere alle superstizioni.

Nella storia c’era pure una parte in cui

Casser che è il proprietario della ca-

panna, dove si sono rifugiati quando

c’era il tornado, aveva un calendario

dove c’erano segnate tutte le catastrofi

che sono successe a Prato Fiorito con

la presenza di un gatto nero e senza

la presenza di un gatto nero ed erano

di più quelle senza la presenza di gatti

neri. Non dimenticherò mai questo

fantastico libro.

Maria Scudiero

Ogni libro

è

un mondo!

F U O R I C L @ S S E

Un bellissimo libro

Vi parlerò della storia di un gatto,

raccontata in un libro intitolato “Non

arrenderti Fortuna”, è un libro della

biblioteca di scuola che ho letto e

restituito. Parla di un gatto nero che

è stato abbandonato, lo ha adottato

un ghiro di nome Luisio e Fortuna

che è il nome del gatto credeva che

Luisio fosse il suo vero papà. Fortu-

na ha fatto molti viaggi ed ha aiutato

molti animali. La scena che mi ha

colpito di più è quella del tornado,

tutti gli animali si erano rifugiati in

una capanna molto grande. I gatti

neri erano banditi da Prato Fiorito,

cioè dove era nato Fortuna ma la

mamma e il papà se ne pentirono e

Piccoli lettori

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P A G I N A 1 2

Noi siamo

piccoli, ma

cresceremo!

Il compleanno che non dimenticherò

mai

Era il compleanno di Maria e aveva organiz-

zato la festa da “Jungle Park” dove abbiamo

cominciato a giocare e siamo andati sullo sci-

volo gonfiabile, poi su un altro scivolo dove

entrarci era difficile, quando siamo scesi sia-

mo caduti in un mare di palline e ci siamo rin-

corsi. Dopo ci siamo perduti dentro i giochi e

alla fine della festa siamo andati a mangiare:

patatine, rustici e pizza.

Il momento della torta è stato davvero bello,

siamo andati in una saletta, dove c’erano in più

dei buoni dolci e una bella torta. Maria si era

seduta su una sedia a forma di trono ed io e i

compagni le abbiamo cantato la canzoncina di

buon compleanno. Maria spense le candeline.

Infine venne il momento dei regali, noi compa-

gni le abbiamo regalato barby e altri amici dei

vestiti che Maria ha gradito tantissimo. E’ stata

una festa davvero indimenticabile.

Lorenzo Matteo Sposato

piacciono perché sente ogni giorno

storie tristi e a volte proprio brutte.

Per diventare pm ha dovuto studiare

molto e sostenere molti esami e quan-

do vado a casa di mia nonna, nella

stanza della mia mamma è ancora pie-

no di libri, foglietti….

A me piacerebbe svolgere il suo lavoro

da grande, ma non lo farò perché lei

mi dice sempre di scegliere un altro

mestiere.

Giulia Gullo

Il lavoro della mia mamma

Salve sono Giulia e vi voglio spiegare

com’è complesso il lavoro della mia

mamma. La mia mamma è laureata in

Legge e di lavoro fa il pm. Il suo lavoro

è impegnativo e difficile. Lei lavora

molte ore al giorno e non sa mai quan-

do finisce la sua giornata, ecco perché

non sempre riesce a giocare con me.

Io sono orgogliosa di lei perché lei, con

il suo lavoro, cerca di proteggere i buo-

ni e di punire i cattivi, ma mi dispiace

perché si stanca molto ed alcune volte

la vedo preoccupata. Io so che lei è

felice di fare questo lavoro, perché la fa

sentire utile agli altri, ma capita che

torni a casa arrabbiata e stanca. Io so

che alcune cose del suo lavoro non le

F U O R I C L @ S S E

Parliamo di noi

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P A G I N A 1 3 V O L U M E 1 , N U M E R O 1

DANZA

Ciao, io mi chiamo Anna, ho

sette anni e frequento la terza

B. Oggi vi parlerò del mio

sport preferito, cioè la danza.

Fin da quando ero piccola il

mio sogno era frequentare un

corso di danza e quest’anno

finalmente mi sono iscritta. Mi

trovo molto bene e mi diverto

moltissimo, la mia maestra di

nome ketty è molto dolce e

brava perché ci insegna molte

cose belle e ad ogni lezione

impariamo tanti balletti. L’altro

giorno la maestra Ketty ci ha

insegnato a fare la spaccata

ed il ponte ed io fortunata-

mente sono stata molto

brava. Poi abbiamo impa-

rato a stare sulle punte ed

alcuni passi dal nome stra-

no come: rond de jump,

relevè, e jetè. Le lezioni di

danza si svolgono in una

sala che si chiama venta-

glio. La sala ha uno spec-

chio grandissimo e delle

sbarre marroni, dove noi

ballerine facciamo gli eser-

cizi. Io e tutte le bambine

del mio corso indossiamo

la stessa divisa, composta

da: il body rosa, le calze

bianche, lo scalda-cuore, le scarpette

ed il copri chignon. Io frequento que-

sto corso tre volte a settimana cioè

martedì, giovedì e venerdì; a volte è

molto faticoso perché non sempre

riesco a finire i compiti prima di anda-

re a danza, quindi devo finirli dopo,

altrimenti la maestra Ornella si arrab-

bia e anche mia madre. Siccome a

me piace molto la danza, la consiglio

a tutti perché è uno sport bellissimo e

divertente.

Anna

Scarpelli

Miriam eravamo andate via insieme e allora lei è

venuta a casa della mia amica e mi ha riportato

subito a casa. Mia mamma mi ha rimproverato e

mi ha detto che non dovevo più fare queste cose di

nascosto, perché lei e le maestre sono morte di

paura. Anche la mamma di Miriam si è arrabbiata

con la mia amica. È stato divertente e molto emo-

zionante, però che sgridate ci siamo prese!

Claudia Miceli

Un piano subito scoperto

Ciao, mi chiamo Claudia e vi voglio raccontare

di una marachella combinata con la mia com-

pagnetta di scuola Miriam, di cui sono molto

amica. Un giorno, in prima, io e Miriam ci siamo

messe d’accordo per andare di nascosto a ca-

sa della mia amica, ma i nostri genitori non ne

sapevano nulla. All’uscita di scuola è venuta la

cugina di Miriam a prenderla e io sono andata

con lei, dicendole che le nostre mamme ci ave-

vano dato il permesso. Noi eravamo molto felici

per questo piano che ci sembrava molto astuto.

La mia mamma, però, non vedendomi tornare

con il pulmino, ha subito telefonato a scuola

chiedendo, con voce molto preoccupata, dove

ero. Io non pensavo che l’avrebbe scoperto, ma

la maestra Patrizia disse a mia madre che io e

ni con i quali ho giocato. Noi le abbiamo fatto

una sorpresa che lei non si aspettava, per

questo dalla gioia si è messa a piangere da-

vanti a tutti. Noi ci siamo stati tre giorni e in

questi giorni abbiamo vendemmiato e ho vi-

sto raccogliere l’uva e

metterla nei tini. Mi sono

divertita tantissimo.

Sara Molinaro

Il compleanno

di zia

Il giorno 6 otto-

bre è stato il

compleanno di

mia zia Isabella

che ha deciso di

festeggiarlo in Sicilia. Nonno, nonna e zia sono

partiti tre giorni prima e io, papà, mamma e Simo-

ne siamo arrivati il giorno del compleanno. Abbia-

mo trovato tutti i tavoli apparecchiati e un grandis-

simo buffet. C’era tanta gente e anche tanti bambi-

Compleanno

in Sicilia

Parliamo di noi

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F U O R I C L @ S S E

P A G I N A 1 4

I compleanni di novembre alla fattoria didattica

Un compleanno finito male

Ciao, siamo Lorenzo e

Niccolò e vi vogliamo

parlare di un complean-

no bello ma finito male.

Noi (Lorenzo e Niccolò)

insieme a Francesco,

Miriam e Matteo, abbia-

mo festeggiato il com-

pleanno all’“Arca di Noè”. C’erano quasi tutti

i compagni, appena arrivati siamo andati in

un piccolo bosco dove c’era una cuccia con

un cagnolino ferito alla zampa, dopo un po’

abbiamo ricevuto dei cartellini per dividerci in

due squadre (fortunatamente siamo capitati

insieme). Il nostro gruppo ha iniziato a fare le

piantine mentre l’altro gruppo ha visitato gli

animali, per fare la piantina ci hanno dato un

foglio dove fare un disegno a piacere da met-

tere nella piantina per abbellirla. Appena finito

il disegno l’abbiamo messo nella piantina e

l’abbiamo posata su un tavolino. Poi siamo

saliti su un trattore e siamo andati a vedere

gli animali, c’erano molti animali come i

cavalli, i conigli, le mucche, due pony (su

uno di questi abbiamo fatto un giro), le

galline e le oche. Appena finito il giro sia-

mo andati a mangiare, poi noi tutti i fe-

steggiati abbiamo scritto un desiderio su

un bigliettino che poi abbiamo bruciato.

Alla fine della serata Lorenzo si è fatto

male alla testa ed è andato all'ospedale e

il dottore gli ha messo tre punti. Tutti ci

siamo preoccupati molto ma il giorno do-

po è arrivato a scuola più pimpante di

prima. E’ stato proprio un compleanno

da ricordare!

Lorenzo Imbrogno e Niccolò Rogano

gnore ci ha fatto visitare l’orto. Alla fine ogni bam-

bino ha piantato una piantina, mentre le animatri-

ci ci spiegavano come si curavano. Poi siamo

rientrati e, dopo aver lavato le mani ci siamo se-

duti per mangiare. Abbiamo scherzato e ci siamo

fatti le foto insieme. Poi è arrivato il momento più

bello della serata: il taglio delle torte. Le torte era-

no cinque, ognuno aveva la sua. Mentre tutti can-

tavano tanti auguri, due papà hanno sparato i tubi

pieni di bellissimi coriandoli. E’ stato un momento

bellissimo, noi eravamo molto emozionati ed av-

volti in una splendida magia. Dopo aver gustato

le magnifiche torte gli ospiti sono andati via. Ad

ogni bambino è stata regalata la piantina che

aveva piantato . Purtroppo, proprio alla fine della

festa, quando ormai tutti erano andati via, Loren-

zo ha sbattuto ad una colonna e si è fatto male,

per fortuna nulla di grave. Questo compleanno

resterà per sempre nel mio cuore come un’espe-

rienza straordinaria vissuta insieme alla persone

a cui voglio bene.

Miriam Perri

Ieri io e la mia famiglia siamo andati alla fattoria

didattica per festeggiare il mio ottavo compleanno,

insieme a Niccolò, Lorenzo, Francesco e Matteo

che anche loro come me sono nati a novembre.

Da qualche anno abbiamo deciso di festeggiare i

nostri compleanni insieme e, dato che Niccolò è

nato per ultimo, la data scelta è sempre la sua.

Appena sono arrivata i miei compagni mi aspetta-

vano per iniziare a giocare. Di corsa, tolsi il giubbi-

no e li raggiunsi. Poi è arrivata Amalia, l’ho ab-

bracciata e l’ho portata a giocare con noi. Intanto,

sono arrivati gli altri compagni, amici ed è iniziata

la festa. Le animatrici ci hanno diviso in gruppi e a

turno ci hanno fatto salire sul trenino per andare a

visitare gli animali. Gli animali erano tanti all’inter-

no della fattoria: capre, pecore, conigli, cani, galli-

ne e pony. Ogni bambino ha fatto un giro sul pony.

Il pony si chiamava Stellina, molto bella ma un po’

vivace. Quando sono salita su Stellina ho avuto la

sensazione di cadere. Ma è stata solo una sensa-

zione , forse perché troppo emozionata. Finito il

giro degli animali è iniziato quello dell’orto. Un si-

Parliamo di noi

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“Per attirare l'attenzione del lettore, inserire

qui un richiamo o una frase tratta dal testo.”

È bello stare a scuola

LA SIGNORA

RITA

La signora Rita è

la collaboratrice della nostra scuola. Vive a Montal-

to Uffugo, un paese della provincia di Cosenza.

Purtroppo, è rimasta vedova troppo presto con

quattro figli, era molto giovane e per poter mante-

nere la famiglia è stata costretta ad andare a lavo-

rare. Lavora da quasi trent’anni, un lavoro che ama

molto perché le piace stare a contatto con i bambi-

ni e con gli insegnanti. Non c’è nulla che non ama

del suo lavoro, lo fa con tanta passione e dedizio-

ne. E’ precisa, puntuale, sempre attenta e disponi-

bile. Prima di arrivare nella nostra scuola ha lavo-

rato in altre quattro scuole fra cui una dell’infanzia.

E’ una donna molto brava, allegra e simpatica. E’

sorprendente come riesce a stare con i bambini.

Ricordo ancora, quando veniva in prima a sorve-

gliarci, noi che, ammettiamolo, eravamo abbastan-

za vivaci e tremendi, lei, con i suoi modi gentili e

garbati, riusciva a calmarci. La signora Rita è bel-

la e sorridente, cura molto il suo aspetto fisico,

infatti, è una donna molto curata, si trucca, si ve-

ste a volte elegante e a volte sportiva. E’ una per-

sona molto giovanile. Adora il cibo in genere, ma i

suoi piatti preferiti sono le lasagne con polpette e

le frittelle di qualsiasi gusto. Ha tanti hobbies: an-

dare in palestra, fare delle lunghe passeggiate ed

andare a ballare. Ama ascoltare la musica, i suoi

cantanti preferiti sono i Pooh e Marco Carta. Ama

gli animali, ma ne ha paura, le piacciono vederli

solo da lontano. La sua paura più grande sono le

malattie e il solo pensiero la terrorizzano. Come

tutti noi, anche la signora Rita ha un sogno, quello

di viaggiare e visitare posti

nuovi. Io le auguro di cuore

di realizzare presto ciò che

desidera.

Miriam Perri

re tante ore di lezione con

tanti alunni diversi. La

maestra Cindy va d’accor-

do con tutti, ma soprattutto

con le maestre: Ornella,

Patrizia, Tilde, Tania, Me-

my e Maria Pia. E’ molto

fiera dei suoi alunni e ci

tiene molto che imparino

l’inglese, che è la sua pri-

ma lingua. Nonostante le

difficoltà, la maestra Cin-

dy non vorrebbe cambia-

re il suo lavoro perché le

piace molto e può dare

tante soddisfazioni. Ha

tre figlie, a lei piace molto

cucinare, soprattutto la

quiche alle verdure, le

piace leggere, viaggiare,

La maestra Cindy

La maestra Cindy è una bella si-

gnora, dolce e buona. Ha i capelli

corti e biondi. Ha scelto di fare la

maestra di inglese perché le piac-

ciono i bambini, insegna inglese da

18 anni, le piace molto, ma pensa

che il suo lavoro non sia ben paga-

to. Insegna in tante classi, ha tanti

alunni e dice che è difficile svolge-

passeggiare. Si veste in ma-

niera carina ed elegante, è

gentile con tutti ma non sop-

porta proprio la maleducazio-

ne. Le ore della maestra Cindy

sono molto belle perché ci por-

ta nel laboratorio linguistico, ci

fa ascoltare le lezioni in ingle-

se per migliorare la pronuncia

e ci aiuta quando siamo in diffi-

coltà. Lei è molto dolce, non

grida mai, è molto paziente e

vuole che pronunciamo bene

le parole di inglese. Io sono

arrivata in questa scuola solo

quest’anno, ma lei già mi piace

tanto.

Corallo Martina

Vita scolastica

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Ci piacciono le fiabe

P A G I N A 1 6 V O L U M E 1 , N U M E R O 1

La principessa e l’anello magico.

C’era una volta una principessa bellissima, aveva i

capelli lunghi e biondi.

Aveva sempre sognato di sposarsi, quindi doveva

capire bene come farsi amare e per questo che ave-

va imparato ad essere gentile e generosa.

Un giorno una brutta strega voleva impossessarsi

della principessa, allora la strega uscì dal suo na-

scondiglio e con la sua potente magia fece apparire

una pianta gigante che avvolgeva tutto il castello.

Una fata che si accorse di tutto volò velocemente,

visto che era piccina, entrò dalla finestra che era

ancora rimasta aperta e disse alla principessa di

prendere l’anello che aveva tra le mani. La princi-

pessa disse che non sapeva che farsene e la fata

rispose che era un anello magico e poteva esaudire

ogni desiderio e quindi per salvarsi la vita doveva

desiderare che la strega morisse e che l’incantesi-

mo che aveva creato svanisse. La fata infilò l’a-

nello nel dito della principessa e volò via. La

principessa fece come le aveva detto la fata,

quindi la strega morì e l’incantesimo svanì.

La principessa era davvero molto felice, si ricor-

dò che voleva sposarsi

con un bravissimo princi-

pe, quindi desiderò di

sposarsi con un principe,

il desiderio si esaudì, la

principessa si sposò e

vissero tutti felici e con-

tenti.

Gaia Chiarello

tre il secondo fungo gli ribadiva che per essere cosi

bello doveva accettare il fatto che era velenoso; il

fungo elegante gli rispose che se parlava cosi vole-

va dire che lui era geloso della sua bellezza. Ma, ad

un tratto, da quelle parti passò un

ragazzo che raccolse il fungo mar-

rone, non bello, e pestò il fungo

bellissimo, ma velenoso.

Giulia Gullo

I due funghetti

Era una fresca giornata d’autunno; nel bosco

il sole splendeva tra i rami, ai piedi di un gran-

de albero erano spuntati due funghetti.

Il primo fungo aveva il gambo sottile e aveva

pure sul cappello molti puntini eleganti. Il se-

condo fungo era molto più brutto, aveva un

gambo molto grosso e con un cappello marro-

ne che assomigliava alle foglie appassite. Il

primo fungo si vantava di essere bello, men-

Vita scolastica

RACCONTO FANTASTICO Un’avventura di Sara

Sara è una principessa birichina e allegra. Vive in un vecchio castello con la mamma e il papà. Spesso

Sara si sente triste e sola, perché nel castello non ha amici con cui giocare. Un giorno Sara va nel bosco

e sente una vocina provenire da un cespuglio, che le chiede di avvicinarsi. Sara si spaventa un po’, per-

ché non sa a chi appartiene quella voce, poi si fa coraggio e con prudenza, piano piano, si avvicina al

cespuglio: nascosta tra le foglie c’è la fata del bosco. Sara nel vedere la fata si tranquillizza, perché la

conosce da quando era piccola e giocava con lei nel bosco incantato. L’amica fata le racconta che delle

streghe cattive le volevano rubare la bacchetta, perciò si era nascosta nel cespuglio. Allora la fata deci-

de di regalare a lei la bacchetta, così le streghe non potranno più trovarla. Sara è felicissima di questo

dono e saltella di qua e di là nel bosco. Poi le viene una splendida idea,

cioè colorare di rosa tutto il bosco: alberi, scoiattoli, funghi, cespugli, fo-

glie, terreno. È un vero spettacolo, perché il rosa è il suo colore preferito.

Sara si rende conto che la natura non è rosa, ma è verde, perciò prima di

tornare nel vecchio castello, agita la bacchetta magica e il bosco torna

quello di prima, tutto verde. Anche gli animali riprendono il loro colore e

sono contenti.

Benedetta Ciacco

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La maestra Patrizia

La storia di piccolo Riccio Era autunno. Piccolo

Riccio nella sua tana

faceva i capricci e non

voleva dormire perché

voleva solo giocare a

nascondino. Per lui

era facile confondersi

con i ricci delle casta-

gne e le foglie secche.

Così Piccolo Riccio

andò a chiedere a Pic-

colo Scoiattolo se vo-

leva giocare con lui a

nascondino. Ma Pic-

colo Scoiattolo gli ri-

spose che non poteva

perché doveva racco-

gliere le nocciole.

Poi lo chiese a Piccolo

Ghiro, ma lui gli disse

che doveva finire di

raccogliere le ultime

ghiande per l’inverno

freddo.

Infine andò da Piccola

Biscia e chiese se po-

teva giocare. Ma lei gli

rispose che non pote-

va perché stava cercan-

do un rifugio per l’inver-

no.

Deluso, tornò a casa e la

mamma gli raccontò una

storia di un riccio che

dorme e sogna la prima-

vera. Così Piccolo Riccio

si addormentò e quando

si svegliò era arrivata la

primavera.

Ludovica Fedele

qualcuno ha un problema e cerca subi-

to di risolverlo e la sua ironia mi fa di-

vertire tanto. Spesso le piace proporci

dei lavoretti interessanti per renderci lo

studio più piacevole e divertente. Dice

spesso che i nostri genitori devono

avere fiducia in noi e hanno l’ obbligo

di crederci quando riferiamo qualcosa,

altrimenti: “ NOTA DISCIPLINARE AL-

LE MAMME”! La maestra ha scelto di

fare questo mestiere perché adora i

bambini. Insegna da 38 anni, ma dice

che ha troppi alunni e che il suo lavoro

non è ben retribuito. Durante la sua

carriera ha cambiato cinque scuole. Va

d’accordo con tutte le sue colleghe ed

è abbastanza fiera dei suoi alunni. Nel-

la nostra scuola si trova bene e le pia-

ce anche l’aula che le è stata assegna-

ta. Se potesse scegliere un altro lavoro

sceglierebbe di fare la scrittrice. Ama

molto leggere e viaggiare. Non soppor-

ta l’ignoranza e la presunzione e le

piacciono gli animali ma solo se le

stanno molto lontano.

Antonio Iaquinta

Patrizia è la mia maestra di matematica e

scienze. Si è prestata ad un’intervista perché

è la protagonista del mio testo descrittivo. Ha

un’altezza media ed è magra; i suoi capelli

sono castani, i suoi occhi sono cangianti

(cambiano colore a seconda della luce) e ha

le labbra carnose. La maestra Patrizia abita a

Rende, ha due figli e vive con lei anche la

sua mamma. Le piace cucinare e i suoi piatti

preferiti sono la pepata di cozze e l’insalata di

mare. Di solito indossa pantaloni e maglie

non molto colorate. E’ bella ed è elegante e

usa collane e orecchini molto colorati. Sento

il suo profumo non appena arrivo a scuola.

Tiene molto alla cura della propria persona,

infatti la mia maestra al mattino prima di usci-

re da casa si spalma per benino le sue creme

profumate e si trova

a scuola già alle

7.30. E’ autorevole

quando vuole esser-

lo ma per me e i

miei compagni è

molto dolce. E’ com-

prensiva, riesce

sempre a capire se

F U O R I C L @ S S E

Vita scolastica

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P A G I N A 1 8

ciotto. Il nostro maestro si chiama

Angelo ed è molto bravo. I più

grandi fanno le gare, mentre gli

altri fanno gli esami. Io in palestra

vado due volte alla settimana. Con-

siglio a tutti questo sport perché

non è violento, ma rafforza il fisico

e la mente.

Adamo Giardino

LO SPORT: IL TAEKWONDO

Ciao, io sono Adamo e oggi vi parlerò del

taekwondo. Il taekwondo è un’antica arte

marziale che è nata in Cina. Il taekwondo

è uno sport che consiste in una serie di

calci, combattimenti, stretching ecc. A

lezione di taekwondo noi facciamo anche

dei percorsi per allenare i muscoli. Alcuni

di noi praticano questo sport da anni, in-

vece io faccio taekwondo da un anno. La

palestra inizia alle 18:00 ; noi in palestra

ci stiamo un’ora. A taekwondo ci sono 11

cinture: bianca, mezza gialla, gialla, mez-

za verde, verde, mezza blu, blu, mezza

rossa, rossa, mezza nera e la più impor-

tante, la nera. Questo sport mi piace mol-

to perché è atletico e divertente. La mia

palestra si trova a Città 2000, a Cosenza;

nel nostro gruppo siamo più o meno di-

da viene asfaltata, ai bordi

vengono messe delle ruote

per la sicurezza dei piloti in

caso di scontro e delle mu-

raglie per la sicurezza degli

spettatori. Ci sono tante

ambulanze, macchine

dell’ACI, della finanza e del-

la polizia perché è una gara

importante. Quest’anno la

gara è stata fatta il 30 Set-

tembre e l’1 Ottobre. Ha

vinto Domenico Scola a

bordo di una “Osella”, mac-

china bassa e velocissima.

Io, giornalista Matteo Ven-

tura, ho seguito la gara come

ogni anno con molto interes-

se.

Matteo Ventura

La Cronoscalata di Luzzi

Già da 22 anni si svolge a

Luzzi una grande cronoscala-

ta: la Luzzi-Sambucina, la

gara di macchine dove parte-

cipano 151 piloti da tutta Italia

con auto di diverse cilindrate.

Ogni concorrente gareggia

nella sua categoria e il primo

arrivato vince un premio.

Questa cronoscalata riesce a

portare tanti turisti a Luzzi , e

quindi tanti soldini per i com-

mercianti. Il percorso è di 6

Km dal paese a salire fino

all’Abazia Sambucina, la stra-

Se cadi

alzati,

prova

ancora, e

dimostra

forza di

spirito...

anonimo

F U O R I C L @ S S E

La pagina

dello sport

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P A G I N A 1 9 V O L U M E 1 , N U M E R O 1

addominali, rovesciate avanti e indietro.

Quando ci fa andare sulla trave spesso

cado perché perdo l’equilibrio, ma quando

andiamo sulla parallela non mollo mai!

Nel mio corso ci sono molte bambine sim-

patiche, così ho anche la possibilità di fare

tante nuove amicizie e divertirmi. A casa,

certe volte, seguo i tornei d i ginnastica

artistica in televisione e mi appassiono

tantissimo; sogno di diventare elastica co-

me le vere atlete. A me piace molto la gin-

nastica artistica perché oltre ad allenare il

corpo riesco a rilassare

la mente.

Mi piacerebbe diven-

tare una ginnasta mol-

to brava a livello agoni-

stico e non vorrei mai

cambiare sport!

Benedetta Ciacco

IL MIO SPORT PREFERITO

Ciao, mi chiamo Benedetta e vi parlerò del mio sport pre-

ferito che si chiama “ginnastica artistica”. La ginnastica

artistica è uno sport un po’ faticoso, ma divertente. Le

mie maestre sono molto brave, allegre e scherzose; la

mia palestra si chiama Sole D’oro. E’ molto grande per-

ché in una parte piccola si fa la ginnastica ritmica, invece

dall’ altra parte più grande si fa la ginnastica artistica. Io

frequento il corso di artistica perché era la mia passione

fin da quando ero piccola, ma non ho potuto cominciare

prima di quest’anno. A ginnastica artistica si fanno tante

cose: prima si fa il riscaldamento in piedi, dopo ci sedia-

mo sui tappetini e cominciamo a fare le spaccate, le ruo-

te, le verticali, i ponti, le palline e i saltelli. Dopo ancora ci

dividiamo: quelle del terzo anno vanno con la maestra

Martina, invece quelle del primo e secondo anno vanno

con la maestra Aurelia, la titolare. Io sono al livello princi-

piante, quindi vado con la maestra Aurelia. Lei ci fa fare

saltelli, giravolte, il salto del gatto e ci fa andare perfino

sulla trave, che è un elemento di equilibrio, e sulla paral-

lela, che è un elemento di forza. Altre volte ancora ci fa

lavorare solo sui tappetini facendo di nuovo spaccate,

mondiale va la Svezia senza meritarlo

particolarmente. La Svezia infatti strappa un pareggio

(0-0) contro un’Italia che ha dato il cuore pur di riuscire

a qualificarsi. A decidere il round decisivo l'unico gol

(un'autorete) segnata dagli svedesi nel match di anda-

ta. Pur attaccando per almeno un'ora l’Italia non è stata

capace di trovare quella rete che avrebbe cambiato la

storia del calcio. Lo stadio di San Siro strapieno ha ac-

compagnato gli azzurri a partire dal fischio d'inizio e per

tutta la partita. Anche Gigi Buffon era

dispiaciuto perché l'ultima sua partita

ufficiale in nazionale è coincisa con l'e-

liminazione. Sono triste perché da

bambino non potrò vedere più i mon-

diali con la mia nazionale. Sperando

che possa qualificarsi poi per i mondiali

del 2022 quando sarò già un ragazzo.

Antonio Iaquinta

Una grande delusione

Il 13 novembre eravamo tutti a casa a

guardare la partita dell’Italia ma purtrop-

po non si è qualificata per i Mondiali di

Russia 2018. E’ stato un brutto giorno

da ricordare nella storia del calcio italia-

no. Mio padre mi ha detto che solo ses-

santa fa l’Italia non si era qualificata alla

fase finale del torneo. Quest’anno al

L'Italia non si qualifica per i Mondiali:

non accadeva da 60 anni

Lo sport è vita!

Lo stadio di

San Siro ha

incoraggiato i

nostri

calciatori

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Questo

torneo è

composto

da

trentadue

squadre

Didascalia dell'im-

magine o della foto-

grafia

CHAMPIONS LEAGUE 2017/18

Il gioco del calcio

Quest’anno, dopo un anno di riposo, mi sono iscritto

di nuova a scuola calcio. Ho anche ritrovato alcuni

vecchi amici che, non avendo interrotto gli allena-

menti, sono diventati molto bravi. Nonostante il mio

amico Vincenzo mi chiedesse di andare a scuola cal-

cio con lui, mi sono iscritto dove andavo due anni fa.

Faccio allenamento due volte alla settimana, il mar-

tedì ed il giovedì e faccio parte della categoria “primi

calci”. Come si sa nel calcio l’allenatore si chiama

“mister” ed il mio allenatore è bravo e simpatico.

Quando siamo al completo siamo un gruppo di oltre

venti bambini e spesso ci dividiamo in due squadre.

Iniziamo l’allenamento con degli esercizi di riscalda-

mento per proseguire poi con delle corse, delle ca-

priole e dei palleggi. La parte finale di ogni allena-

mento è quella che mi piace di più perché concludia-

mo sempre con una vera e propria partita. Il calcio mi

piace perché sto in compagnia di tanti bambini, per-

ché faccio le partite e segno tanti goal ma soprattutto

perché giocando mi diverto e quando faccio goal pro-

vo una bellissima sensazione di gioia.

Rincorrere il pallone e riuscire a metterlo

in rete con l’aiuto dei compagni di squa-

dra è un’emozione immensa. Il calcio

non porta sempre gioie, molto spesso

porta delusioni, per un goal sbagliato o

per una sconfitta in una partita. La cosa

più importante comunque è riuscire sem-

pre a divertirsi.

Antonio Iaquinta

Saint Germain, ma

soprattutto il Barcello-

na . Le squadre italia-

ne che quest'anno

partecipano sono la

Roma, il Napoli e la

Juventus che l'anno

scorso è stata una

delle due finaliste per-

dendo, purtroppo, con

il Real Madrid .

Speriamo che questo

anno la Champions

League la possa vin-

cere una squadra ita-

liana. Il mio augurio è

che la possa vincere il

Come ogni anno è

partito il campionato

delle squadre più forti

d'Europa la Cham-

pions League, uno dei

tornei più affascinanti

del calcio europeo.

Questo torneo è com-

posto da trentadue

squadre di cui otto

sono teste di serie,

ovvero le squadre

campioni. Come quasi

ogni anno le squadre

da battere sono il Real

Madrid, Bayern Mona-

co, Chelsea, Paris

Napoli contro la Ju-

ventus, in finale con

un gol al 94" di Insi-

gne.

Vincenzo Tomasi

F U O R I C L @ S S E

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Estraete la pasta e stendete una parte di nutel-

la e la granella di nocciole, avvolgetela poi a

forma di tronchetto e ricoprite con il resto della

nutella.

Ponete il tronchetto su un piatto ovale e diverti-

tevi a porre le scaglie di cioccolato, in modo da

simulare la corteccia .

Martina Corallo

IL TRONCHETTO

DI NATALE

Questa è la ricetta di un

dolce natalizio molto

buono che prepara la

mia mamma.

Occorrente: 4 uova, 8

cucchiai di zucchero, 8 cucchiai di farina,1 busti-

na di lievito per dolci, un po’ di latte, barattolo di

nutella, una scatola di scaglie di cioccolato, 100

grammi di granella di nocciole

Per la pasta

Sbattete i tuorli con lo zucchero e i bianchi mon-

tati a neve. Incorporate lentamente la farina e il

lievito sciolto in un po’ di latte appena tiepido.

Stendete l’impasto su un foglio di carta da forno,

posto su una leccarda di dimensioni 45 x 35 cm.

Infornate in forno caldo a temperatura di 180°

per 20 minuti.

Un Natale goloso

Ricetta Natalizia

Il periodo natalizio è tutto magico, le persone sono più buone e le fami-

glie si riuniscono per la cena di Natale. A casa mia l’usanza di festeggia-

re il Natale è: a pranzo si mangiano le ciambelle fatte con farina, patate, lievito, sale e vengono fritte

dentro una grande padella con olio, nominati (cullurialli). La sera mia nonna per la cena di Natale prepa-

ra tante pietanze come la tipica pasta con le alici e la mollica di pane, grigliata di gamberi, baccalà fritto,

baccalà in umido con contorni d’insalate verdi miste, broccoli di rape e grigliata mista di pesce, carciofi e

patate e cipolline.

Mia nonna come dolci di Natale prepara: turdilli con miele di fichi o con glassa e panettone, oltre questi

dolci mi prepara sempre come dolce tradizionale “le scalille” che si preparano in questo modo:

ingredienti: 1 kg di farina; 10 uova; 150 gr. Di zucchero; 150

ml di olio; 2 bicchierini d’anice; 1 pizzico di sale; 300 ml di

miele; 1 bustina di lievito in polvere ;olio per friggere.

Buon appetito

Maria Victoria Gullo

Oggi cucino io

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“Per

attirare

l'attenzione

del lettore,

inserire qui

un

richiamo o

una frase

tratta dal

testo.”

Dida-

scalia

dell'im-

magine

FuoriCl@sse

Didasca-

lia

dell'im-

magine o

della fo-

tografia

F U O R I C L @ S S E

Giochi di Enigmistica

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FuoriCl@sse

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I rebus

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La Redazione di FuoriCl@sse

augura a tutti

Buon Natale

e

Felice Anno Nuovo