Notiziario 18 – Decembre 2012

8
GERUSALEMME NOTIZIARIO INFORMATIVO AMARE LA TERRA SANTA E FARLA AMARE NUMERO 18 DICEMBRE 2012 Editoriale Colonne di Pace Il 21 novembre un cessate il fuoco ha mes- so fine a otto giorni di combattimenti tra Gaza e Israele. Ora ciascun campo fa il bilancio dell’operazione “Colonna di Difesa”. Senza troppa sorpresa Israele e Hamas si conside- rano rafforzati dal conflitto che li ha appena visti opposti. Secondo il parere prevalente il vero vincitore è probabilmente l’Egitto, il cui Presidente Morsi ha negoziato i termini della tregua. Gli Stati Uniti si sono congratulati con il nuovo presidente egiziano e hanno invitato il suo paese a rimanere una “colonna di pace nella regione”. Speriamo che non sia una co- lonna di sabbia ... Ci sono molte questioni che potrebbero essere dibattute: guerra pulita, guerra giusta, guerra inevitabile? Ci sarebbero molti sentimenti da esprimere: odio, vendetta, perdono? Tutto sommato la vera questione è sapere: da dove verrà la pace? Oggigiorno è più facile per gli specialisti dire da dove non verrà ... La fine della violenza non potrà mai passare per la violenza, qualsiasi cosa se ne dica. Autunno sanguinoso Il Patriarca Fouad Twal ha ricordato che una guerra non è mai santa”. Egli “condan- na totalmente l’opzione della guerra, della violenza e della distruzione che rappresenta una minaccia per la sicurezza e la stabili- tà della regione”. Lo prova il paesaggio del Medio Oriente, molto teso in questo autunno sanguinoso. Consideriamo: in Siria si contano già più di 40.000 morti in 18 mesi di solleva- menti, il Libano vacilla sotto l’effetto abituale delle crisi vicine, Israele si appresta a votare a gennaio per la lista comune del Likud e dei partiti nazionalisti e religiosi, un’alleanza che condanna in anticipo l’avanzamento della que- stione palestinese, i Palestinesi sono sempre divisi tra la Cisgiordania, diretta da Fatah e la Striscia di Gaza, nelle mani di Hamas. È in questo quadro molto teso, dove l’impotenza internazionale è più che mai forte in questa re- gione, che si iscrive la domanda di Mahmoud Abbas di ottenere per i Palestinesi lo status di Stato non membro all’ONU.... In questo contesto difficile il tema scelto da Benedetto XVI per la 46 a Giornata Mon- diale della Pace, il 1 gennaio 2013 prossimo, vibra come un appello: “Beati i costruttori di pace”. Il Pontificio Consiglio Giustizia e Pace di cui il Patriarca è stato nominato membro lo scorso 29 settembre precisa che questo mes- saggio “incoraggia tutti gli uomini a sentirsi responsabili della costruzione della pace”. Come dimenticare a questo titolo l’encicli- ca sulla pace nel mondo “Pacem in Terris”, pubblicata 50 anni fa, nell’aprile 1963? Con lucidità Giovanni XXIII identificava “le quattro colonne” essenziali per la pace. Ovvero: la verità, la giustizia, l’amore e la libertà. La verità costituisce il fondamento della pace se ciascuno prende coscienza con onestà che, oltre ai suoi diritti, ci sono anche dei doveri nei confronti degli altri. La giustizia, diceva, edifica la pace se ogni uomo rispetta effettiva- mente i diritti degli altri e si sforza di osservare pienamente i suoi doveri verso gli altri. L’amo- re è fermento di pace se le persone conside- rano i bisogni degli altri come i propri e con- dividono con gli altri ciò che possiedono. A cominciare dai valori spirituali. Infine la libertà alimenta la pace e le farà portare dei frutti, se nella scelta dei mezzi presi per arrivare alla pace, gli uomini seguono la ragione e con co- raggio prendono le responsabilità dei propri atti. Lo si sarà compreso: la pace è molto più dell’assenza della guerra. E la quinta colonna, il perdono Christophe Lafontaine Nelle ostilità tra Israele e la Striscia di Gaza hanno perso la vita 173 Palestinesi e 6 israeliani, per la maggior parte civili da entrambe le parti

description

Ecco il notiziario ” JERUSALEM ” numero 18 Decembre 2012 . Il notiziario è fatto per essere distribuito a tutti coloro che amano la Terra Santa e a quelli che la ameranno leggendolo.

Transcript of Notiziario 18 – Decembre 2012

Page 1: Notiziario 18 – Decembre 2012

GERUSALEMMEn ot i z i a r i o i n F o r M at i V o

a M a r e l a t e r r a s a n t a e F a r l a a M a r e

Numero 18dicembre 2012 Editoriale

Colonne di Pace

Il 21 novembre un cessate il fuoco ha mes-so fine a otto giorni di combattimenti tra Gaza e Israele. Ora ciascun campo fa il bilancio dell’operazione “Colonna di Difesa”. Senza troppa sorpresa Israele e Hamas si conside-rano rafforzati dal conflitto che li ha appena visti opposti. Secondo il parere prevalente il vero vincitore è probabilmente l’Egitto, il cui Presidente Morsi ha negoziato i termini della tregua. Gli Stati Uniti si sono congratulati con il nuovo presidente egiziano e hanno invitato il suo paese a rimanere una “colonna di pace nella regione”. Speriamo che non sia una co-lonna di sabbia ... Ci sono molte questioni che potrebbero essere dibattute: guerra pulita, guerra giusta, guerra inevitabile? Ci sarebbero molti sentimenti da esprimere: odio, vendetta, perdono?

Tutto sommato la vera questione è sapere: da dove verrà la pace? Oggigiorno è più facile per gli specialisti dire da dove non verrà ... La fine della violenza non potrà mai passare per la violenza, qualsiasi cosa se ne dica.

Autunno sanguinoso

Il Patriarca Fouad Twal ha ricordato che “una guerra non è mai santa”. Egli “condan-na totalmente l’opzione della guerra, della violenza e della distruzione che rappresenta una minaccia per la sicurezza e la stabili-tà della regione”. Lo prova il paesaggio del Medio Oriente, molto teso in questo autunno sanguinoso. Consideriamo: in Siria si contano già più di 40.000 morti in 18 mesi di solleva-menti, il Libano vacilla sotto l’effetto abituale delle crisi vicine, Israele si appresta a votare a gennaio per la lista comune del Likud e dei partiti nazionalisti e religiosi, un’alleanza che condanna in anticipo l’avanzamento della que-stione palestinese, i Palestinesi sono sempre divisi tra la Cisgiordania, diretta da Fatah e la Striscia di Gaza, nelle mani di Hamas. È in questo quadro molto teso, dove l’impotenza internazionale è più che mai forte in questa re-gione, che si iscrive la domanda di Mahmoud

Abbas di ottenere per i Palestinesi lo status di Stato non membro all’ONU....

In questo contesto difficile il tema scelto da Benedetto XVI per la 46a Giornata Mon-diale della Pace, il 1 gennaio 2013 prossimo, vibra come un appello: “Beati i costruttori di pace”. Il Pontificio Consiglio Giustizia e Pace di cui il Patriarca è stato nominato membro lo scorso 29 settembre precisa che questo mes-saggio “incoraggia tutti gli uomini a sentirsi responsabili della costruzione della pace”. Come dimenticare a questo titolo l’encicli-ca sulla pace nel mondo “Pacem in Terris”, pubblicata 50 anni fa, nell’aprile 1963? Con lucidità Giovanni XXIII identificava “le quattro colonne” essenziali per la pace. Ovvero: la verità, la giustizia, l’amore e la libertà. La verità costituisce il fondamento della pace se ciascuno prende coscienza con onestà che, oltre ai suoi diritti, ci sono anche dei doveri nei confronti degli altri. La giustizia, diceva, edifica la pace se ogni uomo rispetta effettiva-mente i diritti degli altri e si sforza di osservare pienamente i suoi doveri verso gli altri. L’amo-re è fermento di pace se le persone conside-rano i bisogni degli altri come i propri e con-dividono con gli altri ciò che possiedono. A cominciare dai valori spirituali. Infine la libertà alimenta la pace e le farà portare dei frutti, se nella scelta dei mezzi presi per arrivare alla pace, gli uomini seguono la ragione e con co-raggio prendono le responsabilità dei propri atti. Lo si sarà compreso: la pace è molto più dell’assenza della guerra. E la quinta colonna, il perdono

Christophe Lafontaine

Nelle ostilità tra Israele e la Striscia di Gazahanno perso la vita 173 Palestinesi e 6 israeliani,

per la maggior parte civili da entrambe le parti

Page 2: Notiziario 18 – Decembre 2012

GAZA “Speriamo che questa pacesia realmente stabile e duratura”

La tregua tra Israele e il palestinese Hamas al potere a Gaza è rispettata dalla serata di mercoledì 21 novembre nella Striscia di Gaza. P. Jorge Hernandez ne gioisce insieme ai suoi parrocchiani. Testimonianza del 22 novembre 2012.

Con grande gioia - e non potrebbe essere altrimenti - è stata ricevuta la notizia del cessate il fuoco entrato in vigore nella serata di ieri. La popolazione è scesa nelle strade. Immedia-tamente si sono sentiti i botti della festa. Le visite ai familiari, ai luoghi distrutti, il ritorno alla propria casa, in qualsiasi condizioni essa sia, ecc. sono segno e espressione del desiderio di avere la pace che regna nella gente.

Era indispensabile un cessate il fuoco. La situazione era terribile (...) Questa guerra ha su-scitato un odio e un grado di violenza veramente difficili da definire.Chi ha perso una persona amata in questi giorni (papà, mamma o figlio) avrà bisogno di molto tempo per rassegnarsi e riprendersi e questo nel migliore dei casi. Poiché non sarebbe sorprendente che decidessero di vendicarsi contro i colpevoli. E’ qui che si evidenzia di più l’assioma “la violenza fa nascere la violenza”. E ciò è senza fine.

Lo sappiamo, l’unica soluzione è “il perdono”. Parlare di perdono in queste circostanze potrebbe sembrare strano, ma il perdono cristiano, che presuppone la giustizia, è veramente l’unica soluzione reale a questo conflitto per conseguire una pace autentica e duratura. (…) La stessa gente mi diceva che questa guerra è stata peggiore di quella del 2009: allora ci fu un bombardamento iniziale e poi bombardamenti sporadici accompagnati da spari di armi leggere. In questi giorni, invece, il fragore ininterrotto dei droni, degli F 16, dei carri armati, degli elicotteri Apache, l’inquietante rumore dei differenti tipi di missili lanciati e la comparsa di nuove tecnologie belliche hanno fatto sì che abbiano vissuto una situazione “che mai la ave-vamo vissuta così”, come essi stessi hanno affermato. La pressione è stata molto maggiore e ciò è veramente devastante. Adesso è l’ora della ricostruzione. Bisogna ritornare alla vita “normale” (…) Il “cessate il fuoco” è stata una tappa obbligatoria. Ciò non vuol dire che esso abbia risolto il conflitto, però almeno permetterà a questa popolazione di ritornare alla sua vita in questo “carcere a cielo aperto” che è la Striscia di Gaza sotto assedio.

Speriamo che questa pace sia realmente stabile e duratura.P. Jorge Hernández, Parroco di Gaza - Religioso dell’Istituto del Verbo Incarnato

P a G . 2 n ot i z i a r i o i n F o r M at i V o — GERUSALEMME

Entrata solenne di S.E. Mons. Lazzarotto al Santo Sepolcro

Il nuovo Nunzio Apostolico in Israele e a Cipro e Delegato Apostolico per Gerusalemme e la Palestina, S.E. Mons. Lazzarotto, ha fatto la sua entrata solenne al Santo Sepolcro lunedì 26 novembre 2012 alla presenza di dignitari civili e religiosi ed anche di numerosi sacerdoti, membri di comunità religiose di Terra Santa e di alcuni fedeli. “Secondo un’antica tradizione - ha ricor-dato allora il Custode, P. Pierbattista Pizzaballa - , all’inizio del proprio mandato, i responsabili religiosi (e qualche volta anche civili) giungono qui al S. Sepolcro, alla Basilica dell’Anasta-sis, per ricevere la solenne benedizione e il mandato ufficiale”. Il Nunzio arriva in un periodo di tensioni ed il Patriarca non ha mancato di sottolineare che è al S. Sepolcro che il nuovo Nunzio potrà ricevere “l’energia e la forza per la sua futura missione in una città che fino ai nostri giorni desidera e ricerca la giustizia, la pace e la riconciliazione”. Il Patriarca gli ha poi augurato direttamente “Il Signore risorto sosterrà ciascuno dei Suoi passi lungo il cammino”.

Augurando una fruttuosa collaborazione, il Patriarca ha proseguito, rivolgendosi al Nunzio: “Che possiamo avere il coraggio di sognare e di lavorare attivamente per fare di Gerusa-lemme un luogo di pace ed un’icona di coesistenza e di comprensione! Che pos-siamo insieme esortare la nostra gente ed i responsabili politici ad assumere la respon-sabilità di fare delle nostre differenze una diversità riconciliata…”. Il Nunzio ha risposto esprimendo “la propria gioia di essere al servizio della Terra Santa come pellegrino di pace, amico di Dio e amico dei fedeli di Terra Santa”. Christophe Lafontaine

Dialogo con l’ebraismo: dov’è la Chiesa 50 anni dopo il Concilio?Cosa ne abbiamo fatto del Concilio? Cosa dobbiamo o possiamo ancora fare? La Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo del Ponti-ficio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani ha già iniziato a riflettere su questo tema. Il Cardi-nale Kurt Koch ha pertanto invitato ad un incontro comune a Roma, dal 28 al 30 ottobre, i Consultori (8), i Delegati di qualche Conferenza epi-scopale (18) e naturalmente i mem-bri della stessa Pontificia Commis-sione (3).

ONU: 100 cristiani palestinesi esortano l’UE ad appoggiare lo Stato di PalestinaMartedì 13 Novembre 2012 cento personalità ed associazioni cri-stiane palestinesi hanno esortato l’Unione Europea ad appoggiare la domanda di elevare, alla fine del mese, la Palestina allo status di Sta-to osservatore dell’ONU al fine di “promuovere una vera pace”.

L’attualità di Gaza fa fremere il dialogo interreligioso sulla pacePer un curioso caso del calendario (politico ed interreligioso) il Consi-glio dei Capi religiosi di Israele si è riunito giovedì 15 novembre ad Hai-fa (all’indomani della prima offensi-va israeliana su Gaza) in presenza del Presidente dello Stato di Israele, Shimon Peres, che ha ricordato che i capi religiosi possono favorire la pace se lavorano insieme. Il comu-nicato finale insiste sull’ “importan-za del rispetto dei Luoghi Santi e dei cimiteri di tutte le denominazioni religiose”.

I cristiani di Gerusalemme ac-colgono il Patriarca ortodosso russo KirillDal 9 al 14 novembre 2012 ha avu-to luogo la prima visita ufficiale del Patriarca ortodosso russo, Kirill di Mosca, in Terra Santa. Si è trattato di una visita inedita, qualificata dal Ministro degli Affari Esteri d’Israele come “una delle più importanti in termini religiosi dopo quella di Papa Benedetto XVI”. Per S.B. Mons. Twal la visita del Primate della Chiesa russa è stata un’occasione per “raf-forzare la presenza cristiana a Geru-salemme e in Terra Santa”.

Diocesi : Attualità inTerra Santa

Page 3: Notiziario 18 – Decembre 2012

L’agenzia AFP riporta: “I conti in banca del Patriarcato gre-co ortodosso, incaricato di una parte del S. Sepolcro, il luogo eccelso del cristianesimo, sono stati bloccati da una compa-gnia israeliana di gestione delle risorse idriche che, secondo il quotidiano israeliano Maariv, reclama una montagna di arretra-ti”. Un tempo era l’amministrazione cittadina di Gerusalemme ad assicurare il pagamento delle fatture. In seguito al trasferimento della gestione della rete idrica al settore privato, però, i debiti per le fatture dell’acqua si sono accumulati. Maariv afferma che que-ste misure sono state presa dalla società Hagihon che chiede 9 milioni di shekels (ossia 2,1 milioni di dollari – 1.8 milioni di euro) di arretrati accumulati da anni. La compagnia di gestione della rete idrica ha chiesto ai tribunali amministrativi di bloccare i conti bancari israeliani della Chiesa greco-ortodossa. Il Presidente della Coalizione nazionale cristiana in Terra Santa, Dimitri Diliani, un Palestinese greco-ortodosso, ha dichiarato all’AFP che la questione delle fatture dell’acqua non è l’unico problema. Secondo lui si tratta di un modo per far pressione sulle Chiese e per permettere a Israele di imporre nuove misure riguardanti il più sacro tra i Luoghi Santi della cristianità. Per questo, secondo il Quotidiano Maariv il Patriarcato greco-ortodosso minaccerebbe di chiudere il Santo Sepolcro. Una decisione che non può essere messa in atto senza il sostegno delle Chiese latina e armena di Gerusalemme, corresponsabili del Luogo Santo. Il Ministero del turismo israeliano ha dichiarato che il problema si pone tra la Municipalità di Gerusalemme e la Chiesa, ma che interverrà per una mediazione al fine di risovere rapidamente il problema.

Christophe Lafontaine

a M a r e l a t e r r a s a n t a e F a r l a a M a r e P a G . 3

Diocesi : Attualità inTerra Santa

La Commissione per le relazionicon gli Ebrei si incontra a Betlemme

La Commissione per le relazioni con gli Ebrei dell’Assemblea degli Ordinari Cattolici di Terra Santa (AOCTS) si è riunita a Betlemme il 9 e 10 novembre 2012.

La riunione ha avuto inizio venerdì mattina con una conferenza tenuta da S.B. il Patriarca Latino emerito di Gerusalemme, Mons. Michel Sabbah. Sua Beatitudine ha spiegato il contesto locale in cui si è sviluppato il dialogo con il popolo ebraico e le complesse problematiche che devono essere trattate in questo dialogo. Ha proposto un programma pratico per il dialogo a tre livelli: il dialogo con gli Ebrei locali in Israele, la riflessione teologica all’interno della Chiesa Cattolica Universale e l’educazione dei cristiani locali sugli Ebrei e l’ebraismo. Il pomeriggio e la serata di venerdì sono stati consacrati ad un’esperienza di liturgia ebraica. Padre Rafic Nahra ha offerto un’introduzione alla liturgia ebraica, incentrata sulla preghiera del venerdì sera nella sinagoga. Dopo l’introduzione, i

membri della commissione si sono diretti verso la Sinagoga Kol HaNeshama a Gerusalemme Ovest per partecipare al servizio del venerdì sera. Sono stati accolti calorosamente dal Rabbino Levi Weiman-Kelman, un partecipante ben noto e attivo nel dialogo con la Chiesa e un attivista impegnato per la pace. La mattina di sabato è stata dedicata a una lunga discussione sui fondamenti costitutivi dell’identità ebraica. La discussione si è incentrata sui rapporti intricati e complessi tra i diversi elementi che compongono l’identità ebraica moderna: la religione, l’esperienza storica, l’etnicità e il nazionalismo moderno. Al termine della sessione, i membri della commissione hanno confermato il loro impegno a proseguire questo lavoro: studiare e favorire una presa di coscienza sull’importanza di questo tema tra i cristiani locali, offrire agli Ordinari Cattolici la propria consulenza sulle relazioni tra ebrei e cristiani nel particolare contesto della Terra Santa.

Fonte: Vicariato per i cattolicidi lingua ebraica in Israele

La fattura dell’acqua che minacciadi far chiudere le porte del S. Sepolcro

Page 4: Notiziario 18 – Decembre 2012

Diocesi : Attività pastorali e vita liturgica

P a G . 4 n ot i z i a r i o i n F o r M at i V o — GERUSALEMME

una messa nella chiesa dell’Encarnação di Lisbona. La messa è stata presieduta da P. Gonçalo Portocarrero de Almada se-condo una precisa intenzione: per la pace e per i cristiani di Terra Santa, soprattutto quelli di Gaza.

Sostegno finanziarioATS pro Terra Santa segue con apprensione l’evolversi della

situazione nella Striscia di Gaza di cui la popolazione locale è la prima vittima. L’associazione francescana sostiene da diversi anni la comunità cristiana di Gaza (circa 2.500 persone) attra-verso il progetto “Emergenza Gaza” che si articola in due atti-vità: sostegno alle persone disabili della Striscia di Gaza e so-stegno ai cristiani in situazioni di bisogno della Striscia di Gaza.

Appello delle organizzazioni umanitarieIl 19 novembre 38 organizzazioni umanitarie e di sviluppo,

tra cui Secours catholique et Action contre la Faim, hanno lanciato un appello collettivo molto urgente ai dirigenti mondiali.

Amélie de La Hougue

Commiato da P. Angelo a Tel AvivPadre Angelo Ison OFM è stato il cappel-lano ufficiale della comunità filippina ne-gli ultimi dieci anni. Sabato 17 Novembre 2012, si è tenuta una celebrazione nella Cappella della Divina Misericordia a Tel Aviv per salutarlo.

Inaugurazione della nuova scuoladi RamehIl 29 novembre 2012 Sua Beatitudine Mons. Fouad Twal, Patriarca latino di Gerusalemme e S. Em. il Cardinale Edwin Frederick O’Brien, Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepol-cro di Gerusalemme, hanno benedetto la nuova Scuola del Patriarcato Latino a Rameh.

Di fronte all’intensità dei combattimenti tra Gaza e Israele sono nate numerose forme di sostegno, in Terra Santa e al-trove, per aiutare le popolazioni vittime del conflitto.

PreghieraA GERUSALEMME – Il gruppo Sabeel ha organizzato il 20

novembre a Gerusalemme una preghiera ecumenica per so-stenere le vittime dei recenti avvenimenti a Gaza. La preghiera si è svolta nel convento dei Domenicani di Saint Etienne, in arabo e in inglese.

A BEIT JALA – Il 18 novembre, nella chiesa dell’Annun-ciazione a Beit Jala, S.E. Mons. Shomali, Vescovo ausi-liare a Gerusalemme, ha celebrato una messa per i bambini di Gaza. La celebrazione si è svolta alla presenza del parroco ortodosso, delle autorità civili della città (membri del Consiglio legislativo, del Consiglio municipale…) e di diverse associazio-ni della città.

IN PORTOGALLO – Mercoledì 21 novembre La Luogote-nenza dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro ha celebrato

Grande successo per il Congresso della Legio Mariae620 membri della Legio Mariae, 10 sacerdoti e 20 religiose si sono ritrovati a Betlemme venerdì 9 novembre per il decimo congresso in Terra Santa. Due i temi scelti per questo incontro: l’Eu-carestia e il ruolo del Direttore spirituale.

Rientro al Seminario Redemptoris Mater con S.E. Mons. MarcuzzoLunedì 12 novembre 2012 il Vicario patriarcale latino per Israele, S.E. Mons. Giacinto Boulos Marcuzzo ha inaugurato ufficialmente il nuovo anno accademico al Seminario Redemptoris Ma-ter di Korazim nel corso di una visita pastorale. Egli ha anche tenuto una conferenza e celebrato la messa.

Family Club di Nazaret: “Siamo veramente credenti?”ll Family Club della parrocchia latina di Nazaret, presieduto da Ussama Karam e animato da Nabil Totry, è molto attivo e segue un programma annuale regolare e creativo. Nell’ambito di questo programma il 13 novembre S.E. Mons. Marcuzzo è stato invitato al Centro pastorale Mar Anton per tenere ai quasi 200 fedeli presenti una conferenza dal titolo provocatorio: “Siamo veramente credenti? Sai in cosa consiste la fede?” Un tema direttamente suggerito dall’Anno della fede.

Molteplici iniziative a sostegno di Gaza

Messe in onore della Beata Marie-AlphonsineDomenica 18 e lunedì 19 novembre le comunità religiose di Nazaret e Gerusalem-

me hanno reso omaggio alla fondatrice delle Suore del Rosario, Suor Marie Alphon-sine (1843-1927), beatificata nel 2009. A Nazareth il Vescovo, S.E. Mons. Giacinto Boulos Marcuzzo, ha celebrato la messa con 5 sacerdoti. Oltre ad una dozzina di Suore del Rosario di Nazaret, tra cui la Madre Superiora generale della Congrega-zione, erano presenti 200 fedeli ed anche un gruppo di 150 pellegrini venuti dall’Ita-lia, che avevano fatto espressamente una sosta per l’occasione.

Nella sua omelia, S.E. Mons. Marcuzzo ha ricordato che nemmeno per un istan-te questa religiosa appassionata non dubitò delle parole della Vergine Maria: “Il ro-sario è il vostro tesoro...”

Il giorno seguente, nella chiesa di Nostra Signora del Rosario di Gerusalemme, S.E. Mons. William Shomali ha presieduto la Celebrazione Eucaristica, in presenza di alcuni Vescovi e sacerdoti, di religiosi e religiose, tra le quali la Madre Generale, Sr. Hortense, Direttrice della scuola di Beit Hanina e numerose Suore del Rosario. Per animare la cerimonia che segnava anche l’anniversario del battesimo della Beata, è intervenuto il coro “La speranza” di Gerusalemme.

Il Vescovo ausiliare di Gerusalemme ha chiesto di offrire la messa per la pace a Gaza, chiedendo l’intercessione della Beata, la cui vita è stata contraddistinta dalla preghiera, dai miracoli compiuti, dall’obbedienza e dalla carità verso i poveri.

Laurent Charnin

Page 5: Notiziario 18 – Decembre 2012

La Diocesi in Medio Oriente e nel Mondo

a M a r e l a t e r r a s a n t a e F a r l a a M a r e P a G . 5

Mons. Twal reagisce alla instabilità della regione che toccada vicino il Patriarcato Latino a Gaza e in Giordania

Comunicato: Benedetto XVI ha lanciato, mercoledì 21 novembre, un appello alle ”autorità delle due parti in cau-sa” (Israele e Hamas) esortandole “ad adottare decisioni coraggiose in favore della pace”. A seguito del Santo Pa-dre, il Patriarca Latino, Mons. Fouad Twal condanna total-mente la guerra a Gaza. In secondo luogo, il Patriarca invita i suoi compatrioti giordani alla calma mentre il loro paese è scosso da manifestazioni.

Sull’offensiva israeliana a Gaza, che entra nella sua secon-da settimana, il Patriarca latino di Gerusalemme esprime la sua più profonda compassione per le vittime dell’operazione «Pilastro di difesa». Mons. Fouad Twal si dice inorridito per i danni colossali di questa guerra che egli giudica catastrofica sul piano umano ed economico. Martedì 20 novembre, il Pa-triarcato ha potuto raggiungere telefonicamente la parrocchia latina di Gaza al momento dei funerali di un cristiano ortodos-so. In quella occasione, ha manifestato tutto il sostegno spirituale e morale che poteva dare a nome della Chiesa Madre. Ha confermato alle comunità religiose in loco e ai parrocchiani il suo arrivo nella Striscia di Gaza per festeggiare insieme il Natale, il 16 Dicembre prossimo. Una visita pastorale fissata ogni anno nello stesso periodo.

Il Patriarca afferma con forza che questa guerra non porta assolutamente niente di buono per nessuno. I bombardamenti colpiscono tutti, bambini e genitori. Ognuno si rifugia nei corridoi di una paura senza limiti. Da una parte i palestinesi a Gaza che soffrono gli attacchi aerei sproporzionati di Israele, dall’altra gli israeliani angosciati dai razzi provenienti da Gaza.

Alcuni gruppi di pellegrini hanno annullato le loro visite. Incombe già l’ombra oscura della guerra. Eppure, Dio sa quanto i pellegrinaggi contribuiscono alla pace. Sono un segno di solidarietà spirituale, umana ed economica per tutti gli abitanti della Terra Santa. Il Patriarca ricorda che una guerra non è mai santa. Condanna totalmente l’opzione della guerra, della violenza e della distruzione che rappresenta una minaccia per la sicurezza e la stabilità della regione. Per questo invita tutte le persone di buona volontà e tutti coloro che hanno nelle loro mani il destino dei loro popoli ad agire. Le scongiura di pen-sare agli innocenti.

“Bisogna capire” – ricorda – “che la situazione nella Striscia di Gaza equivale ad una prigione a cielo aperto e che per questo motivo gli abitanti disperati sono ben lungi dall’avere una vita normale”. Il Patriarca spera negli sforzi diploma-tici della Lega Araba, dell’Egitto e di Israele per raggiungere una tregua, pur riconoscendo che la tregua non è la soluzione migliore. “Ci vuole”, insiste fortemente, “una soluzione giusta e duratura”. E conclude: “Dobbiamo pregare Dio di donare la pace che gli uomini non riescono a ottenere”.

Pubblicato il 4º volume del catechismo in ebraicoIl Vicariato di San Giacomo per i cattolici di lingua ebraica ha pubblicato il quarto volume del catechi-smo per bambini in ebraico. Il volume, intitolato “Im-parare a conocere la Messa”, è pensato per i bambini cristiani integrati nella società israeliana ebreofona (provenienti da famiglie ebraiche o da famiglie di mi-granti).

Festa della Moltiplicazione dei pani: un’occasio-ne per chiedere il miracolo della pacell Patriarca Fouad Twal ha presieduto, sabato 10 no-vembre 2012, la festa della Moltiplicazione dei pani e dei pesci a Tabga, sulle sponde del lago di Tiberiade, nel luogo stesso dove avvenne uno dei miracoli più famosi di Gesù. Per il Patriarca questa è stata l’occa-sione per fare appello alla condivisione, visto il gran numero di rifugiati siriani nella diocesi, ed anche per chiedere al Signore il miracolo della pace.

La JEC ha festeggiato il suo 25º anniversario ad AmmanVenerdì 26 ottobre S.E. Mons. Shomali, Vicario patriarcale per Gerusalemme, ha celebrato la messa giubilare per i 25 anni della JEC (Jeunesse Etudiante Chrétienne), movimento fondato da S.E. Mons. Salim Sayegh, presente alla celebrazione.

Shalom di Galilea: il festival ‘Alleluia’ entusiasma i giovaniLa Comunità cattolica Shalom ha organizzato a Nazaret, il 27 ottobre 2012, un grande festival per i giovani della Galilea nel grande auditorium della scuola delle Suore di San Giuseppe. Obiettivo: festeggiare la Beata Mariam Bawardi la cui festa può essere celebrata il giorno della sua beatificazione (13 novembre).

I sacerdoti del Patriarcato Latino concludono il loro ritiro annuale in Gior-daniaIl ritiro annuale dei sacerdoti del Patriarcato Latino, che si è tenuto quest’anno in Giordania, si è concluso l’8 novembre. Sua Beatitudine Fouad Twal ha rac-contato ai sacerdoti ciò che ha vissuto durante il recente Sinodo sulla Nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cattolica alla presenza del Papa Benedetto XVI.

Page 6: Notiziario 18 – Decembre 2012

P a G . 6 n ot i z i a r i o i n F o r M at i V o — GERUSALEMME

Il Patriarca afferma di condividere le inquietudini dei giordani e delle loro famiglie per il costo della vita. Condivide anche le preoccupazioni di coloro che sono alla guida del paese in un momento di crisi mondiale e locale, senza dimenticare la responsabilità per la presenza nel paese di centinaia di migliaia di rifugiati siriani. Per il Patriarca, le manifestazioni non sono la soluzione.

Durante il suo passaggio in Egitto per l’intronizzazione del patriarca copto Tawadros II, molti hanno condiviso con il Patriarca la pena di vedere l’inquietudine toccare la Giordania, nota per la sua stabilità, dove la logica e il buon senso dei dirigenti e dei responsabili sono spesso riconosciuti. Il Patriarca spera sinceramente che ci saranno “persone sagge che hanno a cuore il bene della Giordania” e “persone benestanti” che, in coscienza e per amore, sono invitate a venire in aiuto delle famiglie povere. Abbiano il coraggio e la generosità di aprire i loro cuori e le loro mani per alleviare la sofferenza dei suoi abitanti.

“Portiamo questa regione, i suoi leader e i suoi abitanti nelle nostre preghiere nei suoi luoghi santi”, ha sottolineato il Patriarca.

² ² ²

Comunicato :

Patriarcato/Santa Sede, una stessa voce per la Palestina

La Palestina è divenuta giovedì 29 novembre 2012 Stato Osservatore alle Nazioni Unite. Il Patriarcato Latino ringrazia la Santa Sede per la sua dichiarazione rapida, completa e in favore del voto. La sottoscrive interamente pubblicandola sul suo sito ufficiale.

Il Patriarcato Latino di Gerusalemme, inoltre, gioisce per il popolo palestinese. Si congratula con esso per il suo successo diplomatico. Questo passo segna una svolta affinché vengano soddisfatte le legittime aspirazioni dei Palestinesi e rappresenta un incoraggiamento per la pace.

Il Patriarcato desidera anche congratularsi con il Presidente Mahmoud Abbas che considera un uomo moderato e un uomo di pace.

Nella Diocesi, a est, la Giordania

S.B. Mons. Twal all’intronizzazionedel nuovo papa copto ortodossoDomenica 18 novembre 2012 nella cattedrale di San Marco al Cairo (Egitto), Tawadros II è stato intronizzato “papa d’Alessandria, Patriarca di tut-ta l’Africa sulla Sede di San Marco”. Il Patriarca Fouad Twal si è recato alla cerimonia per “con-gratularsi” e “dare sostegno” al nuovo Patriarca d’Egitto nella sua missione.

Dialogo interculturale: molto resta da fare…Un colloquio sulla salvaguardia delle culture si è tenuto dal 1 al 3 novembre a Bochum (Ger-mania). Il Vicario patriarcale per Gerusalemme, S.E. Mons. William Shomali, vi è stato invitato come rappresentante di un paese che ha co-nosciuto un lungo conflitto e che ha bisogno di riconciliazione.

Nostra Signora di Palestina celebrata in Portogallo Domenica, 28 ottobre 2012, la festa di Nostra Signora, Regina di Palesti-na, una tra le solennità più importanti dell'Ordine del Santo Sepulcro in tutto il mondo, è stata celebrata anche in Portogallo. La Messa solenne è stata celebrata nella Chiesa dell’Incarnazione, a Lisbona, presieduta dal Cerimoniere ecclesiastico aggiunto, Padre Chev. Miguel de Aguiar,e ha visto la presenza di una sessantina di Cavalieri e Dame dell’Ordine del Santo Sepolcro. La chiesa era piena di fedeli, amici della Terra Santa.

Dichiarazione dell’AOCTS in occasione dell’elezionedi Tawadros II, papa d’AlessandriaL’Assemblea degli Ordinari Cattolici di Terra Santa (AOCTS) ha espresso la sua gioia in un comunicato congiunto che ha fatto seguito alla designa-zione di Tawadros II, nuovo papa d’Alessandria. “In unione con i cristiani di Egitto preghiamo nella speranza che Vostra Santità, in un contesto dominato dagli islamisti, guidi tutti e serva la nostra più numerosa co-munità cristiana in Medio Oriente”.

La Diocesi in Medio Oriente e nel Mondo

Page 7: Notiziario 18 – Decembre 2012

a M a r e l a t e r r a s a n t a e F a r l a a M a r e P a G . 7

Per saperne di più, visitate il sito www.lpj.org :

•L’AOCTS si rivolge ai monaci e alle monache di Terra Santa (25 novembre 2012)

•GAZA - “Per il bene dei nostri bambini: fermate la guerra e costruite la pace” (21 novembre 2012)

•Mons. Sabbah: il riconoscimento della Palestina all’ONU fattore di Pace (20 novembre 2012)

•Intervista al Patriarca: “Viviamo nell’imbarazzo di un futuro incerto” (14 novembre 2012)

•ONU : 100 cristiani palestinesi esortano l’UE ad appoggiare lo Stato di Palestina (13 novembre 2012)

•Mons. Antonio Franco: due mandati al servizio della Chiesa di Terra Santa (9 novembre 2012)

•Dichiarazione dell’AOCTS, seguita all’elezione di Tawadros II, papa d’Alessandria (6 novembre 2012)

•Intervento di Mons. Michel Sabbah contro il reclutamento dei cristiani arabi nell’esercito israelia-no (1 novembre 2012)

Progetti del Patriarcato LatinoRisanamento dell’asilo nido e della scuola maternadel Patriarcato Latino a Haifa

Alla fine di agosto il Patriarcato Latino di Gerusalemme ha iniziato dei lavori di risanamento in uno dei suoi asili nido e scuole materne di Haifa. Il progetto era ur-gente perché doveva corrispondere alle misure di sicurezza richieste dal Ministero dell’Educazione, pena la chiusura a breve o lungo termine.

La scuola materna e l’asilo nido del Patriarcato accolgono 84 bambini, di un’età tra i 2 e i 5 anni. Sono cristiani o musulmani e tutti vengono da Haifa o dalle sue vicinanze. “I lavori erano urgenti” afferma Mirvat Shuqha, la responsabile del centro. “Ci siamo battuti per mantenere questo centro”. Infatti gli ambienti malsani potevano portare alla sua chiusura e “i bambini si sarebbero molto dispiaciuti di non poter più venire qui”. Sette persone sono impiegate per far funzionare la casa che ha aperto le sue porte 23 anni fa, nel 1989. Il progetto di risanamento è durato un mese, tra la fine di agosto e la fine di settembre e ha permesso di rispondere a numerosi bisogni:

– Restaurare l’area gioco della scuola materna, sanare il suolo, dipingere i muri con dei colori vivaci e gai adatti ai bambini piccoli, assicurare la chiusura del luogo al fine di prevenire ogni incidente.

– Fare dei lavori all’interno dell’edificio dell’asilo nido, rinnovare la cucina degli im-piegati e i bagni, assicurare la sicurezza e la pulizia delle infrastrutture, ridipingere le finestre e i balconi.

– Rifare il suolo del cortile davanti all’asilo nido che presentava delle crepe e cam-biare il parco giochi esterno.

Delle scelte di sicurezza innanzituttoI responsabili del progetto di risanamento hanno dovuto fare delle scelte tenendo

conto del budget che era stato loro assegnato. Essi hanno voluto concentrarsi, come priorità, sulla sicurezza degli ambienti. Una sicurezza che, grazie ai nuovi lavori, potrà essere assicurata quotidianamente. Per esempio, un nuovo sistema di chiusure è stato messo su tutte le porte affinché nessun bambino rischi di rimanere chiuso in una stanza. Le nuove porte sono tutte dotate di un sistema che permette di evitare che i bambini si chiudano le dita nelle porte. I giochi sono stati ridipinti con una pittura adatta e sana. Anche le barriere sono state rese sicure, così come le finestre.

L’attenzione è stata posta anche al benessere dei bambini e del personale. Sono sta-te rinnovate le prese d’aria del sistema di aria condizionata, come anche il sistema di ven-tilazione nei bagni. I colori e le pitture ai muri sono stati scelti con cura affinché i bambini possano “vedere qualcosa di bello” attorno a sé.

I lavori sono durati quasi un mese e sono terminati alla fine di settembre. Mirvat Shuqha si dichiara “molto felice” di questi cambiamen-ti perché oramai, grazie ai donatori, i bambini e glli impiegati possono beneficiare di un luogo che, pur restando semplice, è ora sicuro, gradevole e pulito. Amélie de La Hougue

Prima dei lavori

Durante i lavori

Page 8: Notiziario 18 – Decembre 2012

AbbonarsiPer l’abbonamento (gratuito),scrivere a:[email protected]

Per visitare il nostro sito:www.lpj.org

Patriarcato Latinodi GerusalemmeP.O.B. 14152Gerusalemme 91141Tel: + 972 2 628 23 23Fax: + 972 2 627 16 52Media office :[email protected]

L’Ordine Equestre del Santo Sepolcro

Pellegrinaggio in Terra Santa del Cardinale O’Brien,

Gran Maestro dell’Ordine del Santo Sepolcro

S. Em. il Cardinale Frederick O’Brien, Gran Ma-estro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro, si è recato in pellegrinaggio in Terra Santa dal 26 novem-bre al 2 dicembre. Attraverso la sua visita, è a tutta l’opera dei Cavalieri del Santo Sepolcro che il Patriar-ca ha voluto rendere omaggio.

Lunedì 26 novembre 2012, ore 17.30 : S. Em. il Card. Frederick O’Brien è stato accolto da S.B. il Pa-triarca Latino di Gerusalemme, Mons. Fouad Twal, dai suoi Vicari e dal nuovo Nunzio Apostolico in Israele e Cipro, Delegato Apostolico per Gerusalemme e la Pa-lestina, S.E. Mons. Lazzarotto. Il corteo dei sacerdoti e dei seminaristi ha lentamente risalito la via per dirigersi verso la concattedrale del Patriarcato Latino dove il Credo dell’Anno della fede è stato recitato da un’assemblea numerosa e raccolta. Poi S.B. Mons. Fouad Twal ha simbolicamente consegnato la conchiglia del pellegrino a S. Em. il Cardinal O’Brien, Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, che succede in questo incarico al Cardinale Foley. A lui spetta dunque la missione di dare le direttive e di guidare l’Ordine. Suo è anche il compito di assicurare i rapporti dell’Istituzione con la Santa Sede e con le più alte autorità ecclesiastiche e civili internazionali.

Martedì 27 novembre 2012, ore 14.30 : Dopo una visita alle comunità religiose (Patriarcato greco ortodosso, Custodia di Terra Santa, Patriarcato armeno) il Gran Maestro dell’Ordine ha fatto la sua entrata solenne al Santo Sepolcro. In quest’occasione il Patriarca Fouad Twal ha voluto ricordare l’estrema importanza dell’evento, insistendo sulla natura indefettibile dei legami che esistono tra il Patriarcato Latino e l’Ordine Equestre: “Cara Eminenza, ha detto nel suo discorso indirizzato al Cardinale, La ringrazio a nome dei fedeli del Patriarcato Latino di essersi preso del tempo per stare con noi, per conoscerci e conoscere i nostri bisogni. È una gioia per noi lavorare con Lei, nel compimento della missione che il Santo Padre Le ha affidato. Siamo particolarmente riconoscenti per l’interesse entusiasta e generoso che Lei e il Gran Magistero, così come numerosi Cavalieri e Dame dell’Ordine in tutto il mondo, avete per la Terra Santa. Accogliamo il vostro sostegno e la vostra solidarietà con gratitudine. Sappiate che noi poniamo la nostra speranza, le nostre aspirazioni e fiducia in voi. Vi assicuriamo le nostre preghiere nel compimento della nostra comune missione”.

Di fatto giovedì 29 novembre ha avuto luogo l’inaugurazione ufficiale della nuova scuola del Patriarcato Latino a Rameh (alta Galilea), benedetta da S.Em. il Cardinale Edwin Frederick O’Brien e da S.B. Mons. Fouad Twal, Pa-triarca Latino. Una scuola la cui costruzione non sarebbe stata possibile senza la generosità dei Cavalieri dell’Ordine del Santo Sepolcro.

Le ultime tre giornate della visita ufficiale del Cardinal O’Brien si svolgeranno in Giordania, con una sosta all’Uni-versità di Madaba ed un’udienza con Sua Altezza il Re Abdallah: “al fine di far avanzare l’idea del dialogo islamo-cristiano”, conclude S.B. Mons. Twal.

Laurent Charnin