Notiziario 16 – Ottobre 2012

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GERUSALEMME NOTIZIARIO INFORMATIVO AMARE LA TERRA SANTA E FARLA AMARE Patriarcato Latino di Gerusalemme www.lpj.org P.O.B. 14152 Gerusalemme 91141 Tel : +972 2 628 23 23 Fax : +972 2 627 16 52 Media office: [email protected] STAMPA DEL PATRIARCATO LATINO BEIT JALA — 2012 NUMERO 16 OTTOBRE 2012 Editoriale Gerusalemme, la nostra bussola Firmano i loro misfatti con la sigla: “Il prez- zo da pagare”.Tracciano graffiti in ebraico sul- le porte dei conventi. Insultano Gesù. “Loro” sono degli estremisti israeliani. La polizia sta indagando. Le reazioni della classe civile, re- ligiosa e politica si sono fatte sentire, nume- rose. Invano. Tali azioni continuano. L’ultimo oltraggio risale al 2 ottobre. Il convento fran- cescano a due passi dal Cenacolo ha trovato il proprio portone imbrattato da insulti anti-cri- stiani. L’atto, purtroppo, non è isolato. A Ge- rusalemme, nel mese di febbraio 2012, dopo aver vandalizzato un cimitero cristiano sul monte Sion, alcuni fanatici avevano ricoperto di scritte ingiuriose le mura del monastero or- todosso della Santa Croce. Se la sono presa anche con la chiesa battista di via Narkis, in seguito hanno incendiato, il 4 settembre scor- so, la porta del monastero cattolico di Latroun. I Vescovi di Terra Santa hanno ripetutamente chiesto alle autorità israeliane di porre fine a questi “atti odiosi e ostili”. Chiedono un “cam- biamento radicale del sistema educativo” perché le scuole insegnino il rispetto. È attra- verso l’educazione che si possonoaccompa- gnare le nuove generazioni, aiutandole a per- correre un cammino di apertura verso gli altri, di dialogo e anche di bellezza! Nella sua esor- tazione apostolica Ecclesia in Medio Oriente (Libano - 14 settembre), il Papa ha sottolineato il gran numero e il lavoro impressionante svol- to dalle scuole e dalle università cattoliche in Medio Oriente. Il Santo Padre ha inoltre ricordato che queste istituzioni educative ac- colgono “alunni o studenti di altre Chiese e di altre religioni. (...) Oltre ad essere inesti- mabili strumenti di cultura per la formazione dei giovani alla conoscenza, dimostrano in modo evidente il fatto che esiste, in Medio Oriente, la possibilità di vivere nel rispetto e nella collaborazione, attraverso un’educa- zione alla tolleranza”. Conversione dei cuori Si può dunque sperare che la fine della diffidenza e della non conoscenza dell’altro passi per una educazione attenta dello spiri- to e dell’intelletto. Senza ingenuità, possiamo anche dire che passa attraverso una conver- sione del cuore. E non è un caso che il Papa si sia riferito all’Anno della Fede, che avrà ini- zio tra pochi giorni, nel corso del suo viaggio a Beirut. A questo proposito, Benedetto XVI ha confidato di volere che “ogni fedele possa impegnarsi in maniera rinnovata su questa via della conversione del cuore. Lungo tutto l’arco di quest’anno, vi incoraggio dunque vivamente ad approfondire la vostra rifles- sione sulla fede per renderla più consape- vole e per rafforzare la vostra adesione a Cristo Gesù e al suo Vangelo”. Quest’anno della fede che trova avvio nel cinquantesimo anniversario dall’inizio del Concilio Vaticano II, si colloca in in un conte- sto particolare, quello del Sinodo sulla Nuo- va Evangelizzazione. Come tutte le chiese, la Chiesa di Gerusalemme è invitata a rinnovare il suo spirito missionario. Ma Gerusalemme è anche la città della salvezza, della morte e della risurrezione di Cristo. Questa città è anche l’erede della prima comunità cristiana, spazio di comunione per la testimonianza. Quindi, noi tutti siamo chiamati a riscoprire la fede e l’entusiasmo della prima comunità cristiana: a ripartire da Gerusalemme per ri- scoprire la Parola di Dio incarnata su questa terra e per far ritorno alle fonti apostoliche. Gerusalemme, nostra bussola, può condurci a Gesù, la Via. Christophe Lafontaine L’Anno della Fede che si pone nel contesto della Nuova Evangelizzazione deve farci ripartire da Gerusalemme

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Ecco il notiziario ” JERUSALEM ” numero 16 . Il notiziario è fatto per essere distribuito a tutti coloro che amano la Terra Santa e a quelli che la ameranno leggendolo !

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GERUSALEMMEn ot i z i a r i o i n F o r M at i V o

a M a r e l a t e r r a s a n t a e F a r l a a M a r e

Patriarcato Latinodi Gerusalemme

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Gerusalemme 91141

Tel : +972 2 628 23 23

Fax : +972 2 627 16 52

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STAMPA DEL PATRIARCATO LATINOBEIT JALA — 2012

Numero 16ottobre 2012 Editoriale

Gerusalemme,la nostra bussola

Firmano i loro misfatti con la sigla: “Il prez-zo da pagare”.Tracciano graffiti in ebraico sul-le porte dei conventi. Insultano Gesù. “Loro” sono degli estremisti israeliani. La polizia sta indagando. Le reazioni della classe civile, re-ligiosa e politica si sono fatte sentire, nume-rose. Invano. Tali azioni continuano. L’ultimo oltraggio risale al 2 ottobre. Il convento fran-cescano a due passi dal Cenacolo ha trovato il proprio portone imbrattato da insulti anti-cri-stiani. L’atto, purtroppo, non è isolato. A Ge-rusalemme, nel mese di febbraio 2012, dopo aver vandalizzato un cimitero cristiano sul monte Sion, alcuni fanatici avevano ricoperto di scritte ingiuriose le mura del monastero or-todosso della Santa Croce. Se la sono presa anche con la chiesa battista di via Narkis, in seguito hanno incendiato, il 4 settembre scor-so, la porta del monastero cattolico di Latroun. I Vescovi di Terra Santa hanno ripetutamente chiesto alle autorità israeliane di porre fine a questi “atti odiosi e ostili”. Chiedono un “cam-biamento radicale del sistema educativo” perché le scuole insegnino il rispetto. È attra-verso l’educazione che si possonoaccompa-gnare le nuove generazioni, aiutandole a per-correre un cammino di apertura verso gli altri, di dialogo e anche di bellezza! Nella sua esor-tazione apostolica Ecclesia in Medio Oriente (Libano - 14 settembre), il Papa ha sottolineato il gran numero e il lavoro impressionante svol-to dalle scuole e dalle università cattoliche in Medio Oriente. Il Santo Padre ha inoltre ricordato che queste istituzioni educative ac-colgono “alunni o studenti di altre Chiese e di altre religioni. (...) Oltre ad essere inesti-mabili strumenti di cultura per la formazione dei giovani alla conoscenza, dimostrano in modo evidente il fatto che esiste, in Medio Oriente, la possibilità di vivere nel rispetto e nella collaborazione, attraverso un’educa-zione alla tolleranza”.

Conversione dei cuoriSi può dunque sperare che la fine della

diffidenza e della non conoscenza dell’altro

passi per una educazione attenta dello spiri-to e dell’intelletto. Senza ingenuità, possiamo anche dire che passa attraverso una conver-sione del cuore. E non è un caso che il Papa si sia riferito all’Anno della Fede, che avrà ini-zio tra pochi giorni, nel corso del suo viaggio a Beirut. A questo proposito, Benedetto XVI ha confidato di volere che “ogni fedele possa impegnarsi in maniera rinnovata su questa via della conversione del cuore. Lungo tutto l’arco di quest’anno, vi incoraggio dunque vivamente ad approfondire la vostra rifles-sione sulla fede per renderla più consape-vole e per rafforzare la vostra adesione a Cristo Gesù e al suo Vangelo”.

Quest’anno della fede che trova avvio nel cinquantesimo anniversario dall’inizio del Concilio Vaticano II, si colloca in in un conte-sto particolare, quello del Sinodo sulla Nuo-va Evangelizzazione. Come tutte le chiese, la Chiesa di Gerusalemme è invitata a rinnovare il suo spirito missionario. Ma Gerusalemme è anche la città della salvezza, della morte e della risurrezione di Cristo. Questa città è anche l’erede della prima comunità cristiana, spazio di comunione per la testimonianza. Quindi, noi tutti siamo chiamati a riscoprire la fede e l’entusiasmo della prima comunità cristiana: a ripartire da Gerusalemme per ri-scoprire la Parola di Dio incarnata su questa terra e per far ritorno alle fonti apostoliche. Gerusalemme, nostra bussola, può condurci a Gesù, la Via.

Christophe Lafontaine

L’Anno della Fede che si pone nel contestodella Nuova Evangelizzazione

deve farci ripartire da Gerusalemme

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Come mai i cristianisono ancora presi come bersaglio?Comunicato.

Martedì 4 settembre 2012 la comuni-tà cristiana si è svegliata scoprendo con orrore di essere, ancora una volta, il ber-saglio di forze odiose in seno alla società israeliana. Nelle prime ore del mattino, la porta del monastero trappista di Latroun è stata bruciata e graffiti anticristiani sono stati tracciati sui muri.

I monaci di Latroun dedicano la loro vita alla preghiera e al lavoro. Il monastero è visitato ogni settimana da centinaia di ebrei israeliani che vengono accolti dai monaci con carità e calore. Diversi monaci hanno imparato l’ebraico e incoraggiano la comprensione reciproca e la riconcilia-zione tra ebrei e cristiani, come insegna la Chiesa Cattolica.

Sfortunatamente ciò che succede a Latroun non è che l’ultimo di una serie di attacchi contro i cristiani e i loro luoghi di culto.

“Che cosa sta succedendo nella società israeliana contemporanea da far sì che i cristiani siano i capri espiatori e i bersagli di questi atti violenti?”

È venuta l’ora per le autorità di muoversi per porre fine a questa violenza insen-sata e assicurare nelle scuole un “insegnamento del rispetto” verso tutti coloro che si riconoscono di questa terra.

P a G . 2 n ot i z i a r i o i n F o r M at i V o — GERUSALEMME

Mons. Lazzarotto nominato Nunzio a Cipro

Senza sorprese, il 30 agosto 2012 Benedetto XVI ha nomi-nato Mons. Giuseppe Lazzarot-to Nunzio Apostolico in Cipro. Questa nomina fa seguito a quella del 18 agosto, quando Mons.Giuseppe Lazzarotto era stato nominato Nunzio Aposto-lico in Israele e Delegato Apo-stolico in Gerusalemme e Pale-stina.

Il saluto dell’AOCTS a Mons. Sayyah

Venerdì 31 agosto 2012, i cri-stiani di Terra Santa si sono riu-niti al Centro Notre-Dame di Ge-rusalemme per dire arrivederci a Mons. Paul Nabil Sayyah, Ar-civescovo maronita di Haifa e Terra Santa. Nominato più di un anno fa Vicario ausiliare dei maroniti, Mons.Sayyah parte per il Libano. Viene sostituito da Mons. Moussa al-Hage.

AOCTS : auguri per ilCapodanno ebraico

Gli Ordinari di Terra Santa augurano ai fratelli e sorelle ebrei che l’anno 5773 sia un nuovo anno benedetto. “È un tempo di pentimento, di rina-scita e di rinnovamento e noi uniamo le nostre preghiere alle vostre per questo paese e il nostro mondo. Impegniamoci ancora, in questo nuovo anno, a lavorare ogni giorno con più coraggio e tenacia per la giu-stizia e la pace, per il perdono e la riconciliazione”.

CELRA: i Vescovi latini inriunione plenaria

La Conferenza dei Vescovi Latini delle Regioni Arabe (Ce-lra) si è riunita dal 17 al 20 set-tembre 2012 ad Amman. All’or-dine del giorno: l’Instrumentum Laboris sulla Nuova evangeliz-zazione e l’Esortazione aposto-lica Ecclesia in Medio Oriente.

Il Patriarca rende visitaai trappisti di Latroun

Dopo la profanazione dell’abbazia di Latroun, avvenuta martedì 4 settembre, il Patriarca si è recato sul posto per constatare i danni. Mons. Fouad Twal ha voluto soprattutto esprimere ai monaci “la sua amicizia, il suo sostegno e la sua preghiera.

“Due gesti ci colpiscono profondamente: uno abominevole – la profanazione della vostra abbazia, l’altro ammirevole – la solidarietà di tutti”, ha esclamato il Patriarca Latino di Gerusalemme davanti ai monaci di Latroun. In effetti, davanti alla costernazione dei trappisti che hanno scoperto la loro abbazia vandalizzata, non cessano d’arrivare segni di solidarietà da tutto il mondo”.

Mons. Fouad, appena giunto sul posto, è stato salutato calorosamente da al-cuni rabbini riformati che condividono “la pena dei cristiani”. Dopo aver visto con costernazione la porta bruciata e i violenti graffiti sui muri, il Patriarca si è riservato un tempo di preghiera per affidare “questi avvenimenti e la comunità dei monaci che li hanno subiti”.

Nel corso di un incontro con l’Abate Dom René Hascoët e con Padre Louis, il Patriarca si è rallegrato alla notizia dell’organizzazione di un concerto per lottare con-tro il “Tag Mehir” (il prezzo da pagare) – cioè le azioni di rappresaglia, da parte di estremisti, in seguito a decisioni politi-che quali lo smantellamento di colonie illegali.

Il Patriarca ha accolto con favore l’iniziativa di alcuni studenti dell’Univer-sità ebraica giunti all’Abbazia per ten-tare di cancellare i graffiti e per pulire la cenere. “Dopo le condanne di ieri guardiamo oggi le cose positive”, ha invitato il Patriarca.

Christophe Lafontaine

Diocesi : Attualità inTerra Santa

Il Patriarca Fouad Twale Dom René Hascoët, Abate di Latroun

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Diocesi : Attualità inTerra Santa

Nuova Evangelizzazione:un sacerdote del Patriarcato «esperto» a Roma

Mercoledì 5 settembre 2012, il Patriarca ha ricevuto la decorazione di Cavaliere di Gran Croce della Stella d’Italia. Ha ricevuto l’onorificenza – a nome del Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano – dalle mani del Ministro degli Esteri, Giulio Terzi di Sant’Agata.

Si tratta del grado più alto dell’ordine. L’Ordine onora tutti coloro che operano in favore della pace, della promozione dei diritti dell’uomo e della difesa della dignità umana. In questo caso, afferma il ministro “il Patriarca Fouad Twal è ed è sempre stato la voce della moderazione, della pace, rifiutando ogni estremismo e ogni forma di violenza.Sua Beatitudine è un faro per i Cristiani”.

Nel suo discorso, inoltre, Giulio Terzi di sant’Agata ha sottolineato che si tratta della prima volta che il Presidente della Repubblica assegna que-sta decorazione: “Il Patriarca è un vero amico dell’Italia e l’Italia è una vera amica che si fa carico dei cristiani di Terra Santa”. Proseguendo, il ministro ha detto: “Ringraziamo il Patriarca Twal che è capace di parlare al cuore della gente e di far loro comprendere che la Chiesa in Terra Santa è una chiesa costituita da persone, da pietre vive e non solamente da antichi monumenti”.

La Repubblica Italiana con questa decorazione desidera “trasmettere un messaggio forte ai cristiani di Terra Santa” poiché “è impossibile immaginare questa Terra senza la presenza dei cristiani”.

Christophe Lafontaine

S.E. Mons. Nikola Eterović, Segretario Generale del Si-nodo dei Vescovi, ha nominato,con l’approvazione di Be-nedetto XVI, 45 “esperti” che parteciperanno al prossimo Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione (Roma 7-28 ottobre). Tra di loro figura anche Mons. Rafiq Khoury del Patriarca-to Latino di Gerusalemme, professore al Seminario di Beit Jala, che abbiamo intervistato.

1) Quale sarà il suo ruolo al Sinodo sulla Nuova Evange-lizzazione?

Il ruolo dell’esperto è ben determinato negli statuti del Si-nodo. Il suo ruolo è di seguire i lavori del Sinodo per aiutare i Padri sinodali a redigere delle relazioni sulle discussioni in corso e di aiutare a formulare le proposizioni da consegnare al Santo Padre per l’Esortazione che verrà da lui promulgata alla fine del Sinodo.

2) Quali sono le sue attese nei confronti del Sinodo in quanto sacerdote di Terra Santa e formatore del Semi-nario di Beit Jala?

Mi aspetto che il Sinodo possa suscitare una coscienza viva della necessità della nuova evangelizzazione nelle diverse parti del mondo per un rinnovamento della fede. In quanto sa-cerdote di Terra Santa desidererei che la questione della nuo-va evangelizzazione fosse una priorità nel nostro impegno pastorale, secondo i nostri bisogni e la situazione concreta dei nostri cristiani in Terra Santa e in Medio Oriente.

In quanto formatore mi auguro che il Sinodo possa esse-re per noi un incoraggiamento per iniziare una riflessione su questo tema. Una tale riflessione interessa in primo luogo coloro che si preparano al sacerdozio. Mi sembra che si deb-

bano preparare i nuovi sacerdoti perché in futuro divengano agenti di que-sta nuova evangelizza-zione nelle diverse parti della nostra diocesi.

3) La formazione dei seminaristi di Beit Jala include la domanda della nuova evangelizzazione?

Naturalmente. L’anno scorso il corso di teologia pastorale ha incluso una lunga riflessione su questo tema a partire dalla nostra situazione concreta in Terra Santa e in Medio Oriente.

4) Qual’è il messaggio che la Terra Santa (e la Città San-ta di Gerusalemme) può dare a questa nuova evangeliz-zazione ?

Il messaggio della Terra Santa per questa nuova evan-gelizzazione è molto forte. Non possiamo dimenticare che il messaggio di Gesù ha echeggiato per la prima volta in questa terra benedetta. Si tratta di riscoprire il messaggio di Gesù come BUONA NOVELLA che dona la gioia di essere cristiani.

Per quanto riguarda la Città Santa di Gerusalemme non possiamo dimenticare che il cuore del messaggio cristiano è la morte e la resurrezione di Gesù. Ora, è a Gerusalemme che è avvenuto questo mistero. Gerusalemme rivolge un mes-saggio di speranza, fondato sul mistero pasquale, ai cristiani della Terra Santa, ai cristiani del mondo intero e a tutta l’uma-nità, malgrado tutte le difficoltà che ci troviamo ad affrontare.

Intervista di Amélie de La Hougue

Il Patriarca insignito dell’Ordine della Stella d’Italia

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Diocesi : Attività pastorali e vita liturgica

P a G . 4 n ot i z i a r i o i n F o r M at i V o — GERUSALEMME

Nella seconda parte della riunione, Mons. William Shomali, Vescovo ausiliare di Gerusalemme, ha presentato alcune propo-ste per una più efficace amministrazione nelle diverse cappel-lanie, tra l’altro ha dato raccomandazioni precise in materia di trasparenza finanziaria.

Nella terza ed ultima parte della riunione, Padre David Neu-haus ha comunicato alcune notizie su temi diversi: visite nei cam-pi di raccolta per i richiedenti asilo, l’educazione dei bambini dei richiedenti asilo nel sistema scolastico, ecc. Gli intervenuti han-no convenuto di ritrovarsi nell’arco di un paio di mesi.

Vicariato patriarcaleper i cattolici di lingua ebraica

Le Carmelitane in sessione elettivaal Monte delle BeatitudiniLe Carmelitane di Terra Santa sono unite in un’associa-zione che coordina alcuni aspetti della loro vita. Ogni anno l’associazione organizza una sessione generale di formazione ed ogni tre anni una sessione elettiva con la partecipazione di tre monache di ciascun car-melo. Quest’anno la sessione, svoltasi al Monte delle Beatitudini dal 16 al 20 settembre, è stata animata da 15 Carmelitane, ed ha consentito il rinnovo dell’equipe direttiva.

Il Caritas Baby Hospital festeggia 60 anniDomenica 23 settembre, il Caritas Baby Hospital ha festeggiato il suo 60° anniversario. Cinquant’anni fa quest’ospedale non aveva che 14 letti in due stanze. Da allora l’istituzione pediatrica si è imposta come un solido centro di riferimento nel sistema sanitario pa-lestinese.

Secondo le statistiche dell’ospedale, l’anno scorso 33.000 bambini e neonati sono stati sottoposti alle cure ambulatoriali. Gli 82 letti dei diversi servizi accol-gono 4.000 bambini per anno.

Il 4 settembre 2012, presso il Patriarcato Latino di Geru-salemme, si è riunita la Commissione di coordinamento dei sacerdoti e degli operatori pastorali impegnati con i lavoratori stranieri e i richiedenti asilo.

La riunione è stata animata dal coordinatore della commis-sione, Padre David Neuhaus, Vicario patriarcale per i cattolici di lingua ebraica.

La prima parte della riunione è stata dedicata ad alcune in-formazioni sulla situazione nel periodo estivo: l’espulsione degli Africani, l’arresto di altri, il dramma senza fine del Sinai.

I membri del coordinamento hanno parlato anche di alcune attività pastorali come i pellegrinaggi, i campi estivi per i bambi-ni e le celebrazioni.

Ortas in festa per i fiori di santitàDomenica, 10 Settembre 2012, i fedeli delle parrocchie di Beit Sahour, Bet-lemme, Beit Jala e Gerusalemme si sono riuniti presso il santuario di Ortas per pregare la Madonna del’Orto. Mons. Shomali ha ricordato nella sua omelia la figura della Serva di Dio, Suor Maria Crescenzia, suora delle Figlie di Nostra Signora dell’Orto, che sarà beatificata il prossimo 17 novembre.

La comunità indiana festeggia la nascita di MariaNumerosi indiani di lingua konkani si sono riuniti, dal 1° all’8 settembre, a Jaffa-Tel Aviv, per una settimana di preghiera e di lode in onore della Vergine Maria. La comunità indiana di Terra Santa conta circa 10000 membri di cui 6000 cattolici.

A Nazaret due neo-professi dei Missionari della Carità contemplativiDomenica 9 settembre 2012, Nazareth ha festeggiato tre eventi in una sola ce-lebrazione: la Natività della Vergine Maria, la festa della Beata Madre Teresa di Calcutta e la professione solenne dei voti di due neo-professi Missionari della Carità contemplativa, fondati da Madre Teresa, e presenti a Nazaret da tre anni.

L’ecumenismo cantato dall’Orto degli UliviSabato 22 settembre, all’imbrunire, dall’Orto degli Ulivi sono risuonati in modo unico, nella Città Santa, i canti delle diverse Chiese di Gerusalemme a cui si ispira la “Sinfonia Eucaristica” di Padre Pierucci, ofm.

Settima riunione del Coordinamento per la pastorale dei migranti

Gli Ordinari di Terra Santa riuniti a BetlemmeL’11 settembre a Betlemme, presso i Padri di Betharram, si è svolta l’Assemblea plenaria degli

Ordinari Cattolici di Terra Santa (AOCTS). La riunione, semestrale, si è protratta per due giorni, non senza aver trattato un certo numero di argomenti importanti per l’avvenire della Chiesa Ma-dre.

Dopo il saluto di benvenuto del Presidente, il Patriarca Fouad Twal, i membri dell’assemblea hanno fatto il punto sugli ultimi raduni internazionali cui ha partecipato la Terra Santa: Il Con-gresso mondiale sulla pastorale del turismo (presentato da P. Felet), l’Incontro mondiale delle famiglie di Milano (Mons. Lahham) e il Congresso Eucaristico Internazionale di Dublino (Mons. Shomali). Gli Ordinari hanno poi affrontato uno dei temi decisivi per i prossimi mesi: l’Anno della Fede. Ognuno ha proposto diverse iniziative dopo l’allocuzione di P. David Neuhaus sulla Lettera Pastorale.

La riunione è proseguita nel pomeriggio con una presentazione, da parte dei membri della Caritas, delle differenti attività condotte nella diocesi: in Giordania, a Gerusalemme e a Cipro.

Il 12 settembre, sono stati studiati due temi importanti:− i problemi giuridici posti dalla Congregazione per la dottrina della fede circa i quali è intervenuto P. Anton Odeh, officiale del Tribunale ecclesiastico di Gerusalemme e Presidente del Tribunale ecclesiastico di Nazaret;− il tema delicato della data della celebrazione della Pasqua secondo il calendario giuliano, trattato da Sua Beatitudine.

L’Assemblea plenaria si è conclusa alla fine della mattinata con la messa di apertura dell’anno scolastico cui hanno partecipato gli alunnii delle scuole cristiane. Amélie de La Hougue

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La Diocesi in Medio Oriente e nel Mondo

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La Terra Santa ricorda il Cardinal Martini

Comunicato: Libia – Provocazioni insensate,rappresaglie scandaloseCon un comunicato del 13 settembre, il Patriarcato Latino di Gerusalemme ha condannato fermamente l’attentato contro il consolato americano a Bengasi (Libia) e parimenti l’insulto all’Is-lam fatto con un film disonorevole. Il Patriarcato denuncia tutto ciò che ostacola la coesistenza interreligiosa e nutre l’odio.

S.E. Mons. Lahham: il Mediterraneo come spazio di incontroDal 9 all’11 settembre 2012, Sarajevo ha accolto l’incontro interreligioso internazionale per la pace al quale ha preso parte anche l’Arcivescovo Mons. Lahham, ausiliare per la Gior-dania. Il meeting è stato organizzato dalla Comunità di Sant’Egi-dio sul tema “Vivere insieme è il futuro. Religioni e culture in dialogo”.

Fraternità musicale tra Ramallah e la Diocesi di AnnecyMentre nello scorso periodo estivo 16 palestinesi di Ramallah sono stati accolti nella diocesi di Annecy (Francia), ora è stata la volta di un gruppo musicale di Anney, di nome Adora, giunto in tourne in Terra Santa. Dal 17 al 30 agosto 2012 questi giovani francesi, accompagnati da P. Chasse, hanno offerto alcuni concerti nelle chiese del Patriarcato, rinsaldando la loro amicizia e la preghiera reciproca.

A Brescia, un nuovo Canonico Onorario del Santo SepolcroLo scorso 8 settembre il Reverendo don Pier Antonio Bodini della Par-rocchia di San Francesco di Paola a Brescia (Italia) è stato insignito della dignità di Canonico Onorario del Santo Sepolcro. La celebra-zione è stata presieduta da Sua Beatitudine, il Patriarca Latino di Geru-salemme, Mons. Fouad Twal, nella Basilica di Santa Maria delle Grazie (Brescia).

Il Congresso internazionale “Gerusalemme, una città tra Terra e Cielo” organizzato dalla “Fondazione Ambrosiana Paolo VI” a Villa Cagnola di Gazzada (Varese) si è concluso venerdì 7 settembre 2012 coronando un successo rico-nosciuto da tutti i partecipanti.

Lungo cinque giorni, il congresso ha studiato Gerusalemme sotto tutti i pun-ti di vista, in particolare gli aspetti storici, culturali e pastorali.

Il primo giorno, dopo una presentazione generale del prof. Cesare Alzati, del Vescovo ausiliare di Milano per la cultura, Mons. Luigi Stucchi, e del Di-rettore del Centro don Eros Monti, i professori Dan Bahat, Francesco Fumagalli, Joseph Patrich e Giuseppe Visonà hanno presentato relazioni sulla Gerusalemme Ebraica antica, dal tempo dei Gebusei fino alla prima comunità cristiana, passando per il tema del Tempio, della “Città di Dio” e della “Città per tutti i Popoli”.

Il secondo giorno è stato dedicato alla Gerusalemme cristiana: alla Chiesa madre di Gerusalemme, ai santuari costantiniani, ai pellegrinaggi, alle diverse liturgie, al monachesimo e al patriarcato. Il tema è stato svolto da esperti di prim’ordine quali i professori Renata Salvarani, Juliette Day, Pierre Maraval, Christian Hannick e Lorenzo Perrone.

Il terzo giorno è stata presentata la Gerusalemme musulmana con la partecipazione di specialisti internazionali come i professori M.G. Stasolla, Yahya Pallavicini, Mansour Baudo, Daniel Galazda e Stefano Parenti.

Il quarto giorno, Giorgio Fedalto ha trattato il tema delle Crociate. Poi la Custodia di Terra Santa e lo Statu-quo sono stati pre-sentati da padre Narciso Klimas ofm. Il Patriarcato latino di Gerusalemme è stato presentato dal punto di vista storico e pastorale dal vescovo Giacinto Boulos-Marcuzzo, Vicario ausiliare per Israele.

La giornata si è conclusa con una interessante tavola rotonda, animata da Renata Salvarani, Giovanna Parravicini, Luigi Zanza e Si-mona Merlo, sul tema: “Le Gerusalemme fuori di Gerusalemme” e “L’Oekoumene a Gerusalemme”.

Temi più attuali sono stati affrontati l’ultimo giorno, tra cui “Il sionismo laico e religioso a Gerusalemme”, trattato da Bruno Di Porto e “Le condizioni attuali delle comunità cristiane a Gerusalemme”, presentate con competenza dall’archivista e storico Paolo Pieraccini. La conclusione generale è stata affidata a S.B. Mons. Fouad Twal, Patriarca latino di Gerusalemme, con una conferenza dal tema: “Gerusalemme, patria comune per tutti i cristiani e cuore del mondo”. Del nostro corrispondante in Italia

I funerali del cardinale Carlo Maria Martini sono stati celebrati lunedì 3 settembre, nel Duomo di Milano. Dopo aver dato le dimissioni per raggiunti limiti di età, il Cardinale aveva scelto di vivere a Gerusalemme dal 2002 al 2008, lasciando in Terra Santa il ricordo di una “discrezione esemplare”. Sua Beatitudine il Patriarca Fouad Twal, a nome del Patriarcato Latino di Gerusalemme, desidera salutare la memoria del Cardinal Martini, che, visitatore assiduo della Terra Santa, scelse di trascorre qui alcuni anni (fino al 2008) presso il Ponti-ficio Istituto Biblico di Gerusalemme. Gerusalemme rappresentava per lui la città delle sue radici spirituali e l’impegno di tutta la sua vita nella speranza del Regno dei Cieli, della Ge-rusalemme Celeste. Mons. Fouad ricorda che “il Cardinale aveva optato per una presenza discreta, senza ingerenza nelle attività e nella vita della diocesi”. il Patriarca sottolinea “la saggezza del Cardinale” che “nonostante la sua notorietà in tutto il mondo” aveva “evitato di toccare gli aspetti politici della Terra Santa, preferendo consacrare il suo tempo alla preghiera, ai ritiri spirituali e agli studi di esegesi biblica”. A questo riguardo il Patriarca riconosce che “la sua presenza rappresentava una grande ricchezza spirituale per i cristiani di Terra Santa”.“Il nostro modo di ringraziarlo – confida il Patriarca – è ricordarlo nella nostra preghiera. A lui chiediamo di pregare dal Cielo per questa Terra Santa che egli tanto ha amato”. Mons. G.B.Marcuzzo, Vicario patriarcale per Israele, ha preso parte ai funerali, rappresentando il Patriarcato Latino e la Chiesa di Terra Santa. Christophe Lafontaine

Pieno successo per il Congresso di Varese: “Gerusalemme tra Terra e Cielo”

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Progetti del Patriarcato Latino

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Aboud: una cappella per le Suore del Rosario

Grazie agli sforzi del Patriarcato Latino di Ge-rusalemme ed alle donazioni dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro, la comunità delle suore del Rosario di Aboud (vicino a Ramallah) ha beneficia-to di una casa ristrutturata con una nuova cappel-la. Cinque mesi di lavoro sono stati necessari per consentire alle suore di continuare la loro impor-tante missione con i cristiani del luogo.

La presenza delle suore del Rosario ad Aboud,villaggio palestinese situato 22 km a nord-ovest di Ramallah e a 30 km a nord di Gerusalem-me, risale al 1911. Da allora, la loro presenza non è mai venuta meno. Oggi, Sr. Nadia e Sr. Eva, ri-spettivamente palestinese e giordana, tengono la casa. Arrivate qui cinque anni fa seguendo le suore che le avevano precedute, continuano a svolgere un importante ruolo nel paese, sia con la preghiera che con diverse attività.

Con la Legio Mariae locale, le suore visitano le famiglie cristiane, con particolare attenzione alle signore anziane. Insegnano anche a scuola, ai bambini e ai giovani. Una missione delicata ed una vera sfida per l’avvenire, visto che gli alunni sono in maggioranza musul-mani (70 cristiani per 150 musulmani). Suor Eva non nasconde che il loro numero tende ad aumentare, anche perché le famiglie mu-sulmane hanno in media molti più figli di quelle cristiane. E’ quindi essenziale mantenere legami di fratellanza tra le due comunità ed educare i giovani al rispetto delle due religioni.

Lavori necessari

Sr. Eva e Sr. Nadia vivono nella casa che la comunità aveva scelto all’arrivo, più di un secolo fa. Costruito nel 1911, prima che le suore vi si stabilissero, l’edificio era servito da canonica e da asilo. Visto che in se-guito esso non era stato più ristrutturato, era urgente intervenire. Così il Patriarcato Latino, grazie alle donazioni da parte dei Cavalieri dell’Ordi-ne Equestre del Santo Sepolcro, all’inizio di maggio ha iniziato una serie di lavori, completati per la gran parte lo scorso mese. In cinque mesi, il Patriarcato ha provveduto al restauro delle due parti principali della casa, della cucina, dell’ufficio, del soggiorno. Si è potuto anche prov-vedere al rifacimento dell’impianto elettrico, allo sviluppo di un nuovo spazio all’aperto e al rinnovo di una stanza che sarà adibita a cappella.

Il progetto è stato completato a metà agosto, ora ci sono le rifi-niture. Si sta provvedendo a far giungere le ultime cose necessarie. Le suore possono ora vivere in un ambiente sano e sicuro.

Amélie de La Hougue

Page 7: Notiziario 16 – Ottobre 2012

a M a r e l a t e r r a s a n t a e F a r l a a M a r e P a G . 7

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I Cavalieri di Castellaneta in visitaai progetti del Patriarcato

GERUSALEMME – “E’ bello rivedervi a Gerusalem-me, la vostra Chiesa Madre”. Con queste parole il Pa-triarca Fouad Twal ha salutato il gruppo dei Cavalieri del Santo Sepolcro della Delegazione di Castellaneta (Italia) durante la visita presso il Patriarcato Latino dello scorso 28 agosto.

L’amicizia tra la Delegazione di Castellaneta e il Pa-triarcato risale al 2010, quando il Patriarca si recò in terra di Puglia per le Investiture dei nuovi Cavalieri. Da allora ogni anno la Delegazione compie un pellegrinaggio in Terra Santa con l’obiettivo di incontrare non solo i luoghi santi ma anche le comunità e i progetti del Patriarcato che i Cavalieri stessi sostengono con il loro contributo spirituale e materiale.

La Delegazione dei Cavalieri, guidata dal Delegato Gr.Uff. Dott. Michele Recchia e dal Priore di Delegazione S.E. Mons. Pietro Maria Fragnelli, Vescovo della Diocesi di Castellaneta, ha fatto tappa in Giordania dove una delle principali visite è stata quella all’Università di Madaba. I Cavalieri hanno potuto rendersi conto della bellezza e della grandezza del progetto della nuova Università e molti di loro si sono presi come impegno quello di far qualcosa per aiutare il Patriarcato in questa grande sfida. Un altro momento molto emozionante del viaggio è sta-ta la Celebrazione Eucaristica presso il Santo Sepolcro, ove i Cavalieri hanno rinnovato le loro promesse. Nella stessa giornata c’è stato l’incontro con il Patriarca a Gerusalemme durante il quale alcuni Cavalieri hanno ricevuto la Conchiglia del Pellegrino. Sua Beatitudine ha ripetuto varie volte ai Cavalieri l’invito a non abbandonare i fratelli cristiani di Terra Santa e a non aver paura di venire a trovarli.

La Delegazione è rientrata in Italia il 29 agosto con la consapevolezza che l’impegno profuso ogni anno dal Delegato e dai Cavalieri per organizzare iniziative ed eventi a favore della Terra Santa, costituisce un tempo di grazia che ha dato e continuerà a donare molti frutti!

Testi e foto di Don Mario Cornioli

Per saperne di più, visitate il sito www.lpj.org :

•SostegnodelCardinalDolan,ArcivescovodiNew-York,aicristianidiTerraSanta

•ComunicatodellaConferenzadeiVescoviLatinidelleRegioniArabeedell’Assembleadegli Ordinari Cattolici di Terra Santa del 17 e del 20 settembre 2012

•BollettinoDIocesanoaprile-maggio-giugno2012

•BenedettoXVIsiappellaaicristianidelMedioOrienteperpromuoverelapace(17set-tembre 2012)

•Sintesidell’EsortazioneApostolica“EcclesiainMedioOriente”(15settembre2012)

•IlMediterraneo,spaziodi incontro,retidiconoscenzaetentatividiconvergenza(9-10settembre)

•Gaza:irapportitramusulmaniecristiani:ilpuntodivistacristiano(Mons.MichelSab-bah, Patriarca emerito, 27 agosto 2012)

Page 8: Notiziario 16 – Ottobre 2012

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Attualità del Santo Padre

La Terra Santa in Libano per accogliere il messaggio del PapaÈ con grande gioia, ma anche con spe-

ranza che la Delegazione del Patriarcato Latino di Gerusalemme, guidata dal Patriar-ca, è volata a Beirut giovedi 13 settembre. Il viaggio del Papa “giunto come amico di tutti gli abitanti di tutti i paesi della regione” e la consegna dell’Esortazione apostolica co-stituiscono per la Chiesa di Terra Santa la celebrazione culmine del Sinodo del Medio Oriente e l’invito ad un nuovo slancio.

La delegazione ufficiale del Patriarcato Latino presente in Libano comprendeva nove membri, tra cui quattro vescovi: il Patriarca Fouad Twal, il Patriarca emerito Michel Sab-bah, che era stato uno dei collaboratori per la preparazione del Sinodo e per la redazione dell’esortazione da presentare al Papa, Mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, Vescovo ausiliare per Israele e l’Arcivescovo Mons. Maroun Lahham, Ausiliare per la Giordania. Li accompagnavano cinque sacerdoti: il Rev. Elias Odeh, Parroco di Reineh, il Rev. Johnny Abu Khalil, Parroco di Nablus-Rafidia, il Rev. Imad Alamat, Parroco di Fuheis, il Rev. Samer Haddad, segretario del Vicario di Amman e il Rev. Rifa’at Bader, Parroco di Jabal Hussein. Alla delegazione si è aggiunto anche un gruppo di 50 fedeli della Giordania.

La Chiesa di Gerusalemme, tra Cipro e il LibanoLa Terra Santa ha desiderato in modo particolare essere presente a questa visita del Santo Padre molto importante per la

sua Chiesa. Due anni fa, nel giugno 2010, il Papa era stato a Cipro, nella Diocesi del Patriarcato Latino di Gerusalemme dove aveva dato avvio al Sinodo per il Medio Oriente, consegnando ai Vescovi e ai Patriarchi l’Instrumentum laboris, documento in preparazione al Sinodo.

Dal 10 al 24 ottobre 2010, per tre settimane, il Patriarca Fouad Twal, insieme ad altri otto Patriarchi della regione per un totale di 185 Padri sinodali, lavorarono instancabilmente affrontando diverse questioni e problematiche relative alla Chiesa in Medio Oriente. E anche in seguito, non hanno smesso di lavorare per continuare questa riflessione, insieme ai sacerdoti e ai fedeli, malgrado le numerose difficoltà.

Ciò spiega come l’Esortazione Apostolica fosse così attesa, come programma di lavoro per gli anni a venire e allo stesso tempo come messaggio di incoraggiamento. Ciò è stato sottolineato dal Patriarca Fouad Twal nel discorso di benvenuto al Santo Padre: “Oggi, Santità, Lei torna in Medio Oriente per consegnarci l’Esortazione apostolica, grazie alla quale potremo apprezzare i Suoi consigli e le Sue direttive al fine di essere in questa regione e in tutto il mondo, comunione e testimonianza”.

Concretizzazione post-sinodale per il PatriarcatoIl Santo Padre ha chiesto gesti concreti per costruire la pace. Da quando è arrivato a Beirut, come introduzione all’Esor-

tazione Apostolica che avrebbe consegnato qualche ora più tardi, il Papa ha portato come esempio i benefici apportati dalle strutture caritative. Ha citato, per quanto riguarda la Terra Santa, l’esempio dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro: “Ab-biamo organizzazioni come i Cavalieri del Santo Sepolcro in Terra Santa, ma organizzazioni simili potrebbero aiutare anche sul piano materiale, politico ed umano in questi paesi”. Un desiderio di concretizzazione al quale fa riferimento fin d’ora il Patriarca Fouad Twal che ha confidato ai microfoni della Radio Vaticana: “Siamo felici di ricevere questa Esortazio-ne. Abbiamo già in programma di studiare, comprendere ed applicare questo documento nel corso di incontri e ritiri con i giovani”. Amélie de La Hougue