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Numero 2 2019/2020 Settembre 2019 Il Notiziario Conviviali e Caminetti Il Bombardamento di Montecassino Parlano di Noi Il Programma del mese di Ottobre

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Numero 2 2 0 1 9 / 2 0 2 0 Settembre 2019

Il Notiziario

• Conviviali e Caminetti • Il Bombardamento di Montecassino • Parlano di Noi • Il Programma del mese di Ottobre

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SETTEMBRE 2019 ANNATA 2019/2020 NUMERO 02

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Dibuoncompleannoa:

2PierangelaMazzieFilippoVerre9LeonorNu515AndreaSan5ni16CorradoVersace17MarinaGiorgi25SimonePagano28LucaBonanni29GiuseppinaMariani

Per l'anniversario di matrimonioa:

4MassimoeGiovannaMazzini8LuigieViForiaVerre17CarloedEsterCalastrini24PieroedEmanuelaFlorio

Governatore 2018/2019 Distretto 2071: Massimo Nannipieri Presidente: Mario Lorenzoni

Vice Presidente: Carlo Setacci Presidente Incoming: Carlo Salvadori

Past President: Silvia Trapassi Segretario: Stefano Ceccuzzi

Prefetto: Curzio Mazzi Tesoriere: Marco Fabbri

Consiglieri: Stefano Burroni, Alfredo Mandarini, Paolo Nannini, Steven Verhelst, Chiara Zilianti

Commissioni: Pubbliche Relazioni: Andrea Santini, Antonio Cinotti, Rodolfo

Donzelli, Alessandro Gabbiai, Luigi Verre, Ettore Pellegrini Sviluppo Effettivo: Antonio Cottini, Paolo Almi, Rodolfo Casini,

Vincenzo Pagano Progetti: Marco Andreassi, Lorenzo Gaeta, Elisabetta Guasconi,

Giuseppe NutiFondazione Rotary: Steven Verhelst, Alessandro Piccolomini,

Ilaria Paffetti, Carlo Peruzzi e Lorenzo Gaeta. Delegato Interact: Ettore Pellegrini

Istruttore Club: Massimo Mazzini

Ottobre auguri:

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SETTEMBRE 2019 ANNATA 2019/2020 NUMERO 02

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2 Organigramma e Ricorrenze4-5 Lettera del Governatore6-15 Conviviali e Caminetti15-20 Il bombardamento di Montecassino21 Service Piccolo Principe 22 Parlano di Noi23 Programma mese di Ottobre

Indice:

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LETTERA DI OTTOBRE

Cari Soci Rotariani,

la riflessione della nostra lettera in questo mese di Ottobre è dedicata allo “ Sviluppo economico e comunitario“: tema molto attuale e delicatissimo.

Guardando il mondo intero, si vedono molti paesi ad economia avanzata, competitivi nella tecnologia, nell’organizzazione, nella logistica e si vedono altresì molti paesi emergenti con struttura economica arretrata.

Per i paesi più sviluppati il dilemma è se rimanere aperti e competitivi in una globalizzazione produttiva, commerciale, finanziaria, che porta maggiore ricchezza totale, anche per le concentrazioni e le economie di scala realizzate ma, al tempo stesso, porta possibilità di perdere capacità produttive e posti di lavoro.

Oppure, in alternativa, se procedere con un protezionismo economico nazionale, fatto di dazi, di svalutazioni competitive della moneta, di basse retribuzioni, di aiuti statali, a protezione di una minore produttività e di un Know-how non elevato e quindi di una minore competitività nei prodotti e nei servizi nazionali. Tutto ciò verso una difesa dei propri investimenti e della propria occupazione. Il protezionismo realizzato genera in cascata guerre commerciali per una ricercata reciprocità di scambio.

L’economia di questi paesi sviluppati è normalmente caratterizzata da una domanda satura rispetto all’offerta, se pur quest’ultima caratterizzata da una perseguita innovazione tecnologica dei prodotti e dei processi produttivi.

Nella globalizzazione si riduce il potere di uno stato e si afferma quello del mercato e della finanza internazionale. La saturazione della domanda riduce la propensione all’investimento e al risparmio.

Visto che la globalizzazione dell’informazione e dei commerci, della finanza e della tecnologia è e rappresenta una realtà consolidata di vita che difficilmente può tornare indietro, a meno di un nuovo Medioevo, bisognerà cercare di studiare accordi internazionali che nella libertà e nella giustizia, nella reciprocità e nella fiducia, salvaguardino la globalizzazione economica che complessivamente genera più ricchezza, con regole internazionali di ripartizione del lavoro e con regole nazionali di tutela degli investimenti e dell’occupazione.

I processi economici strutturali sono oggi in piena evoluzione, mentre il ciclo economico globale segna rallentamenti e preoccupazioni.

Associazione Rotary International - Distretto 2071 Segreteria Distrettuale 2019-2020 - Piazza Cavour 12 - 57126 Livorno

Tel. 0586 846866 Cell. 3319971291 e-mail: [email protected]

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Certo per i Governi democratici che operano con il consenso del paese, sviluppare

politiche finanziarie e fiscali non è un fatto semplice nella globalizzazione dei mercati.

Specie se c’è necessità di piani di aggiustamento di tipo radicale ed impattante.

Passando ai paesi emergenti con economie deboli, è innegabile che essi non possono

non adottare un protezionismo nazionale per la loro inconsistenza di competitività sui mercati mondiali. E così per tali paesi il loro protezionismo è accettato dal mondo intero.

Il Rotary è una organizzazione mondiale nel servizio umanitario e crede in comunità

aperte dove si possono affermare i suoi valori universali, nello spazio e nel tempo.

L’economia può necessitare, invece, di regole e di leggi personalizzate, di apertura o di

chiusura a seconda di dove viene visto l’interesse della nazione e dei suoi abitanti.

Il Rotary professa e propugna i suoi valori, in particolare la leadership e l’etica, quali

garanti di un sano sviluppo economico e comunitario. Accetta le regole della competizione

nell’ambito di una coesione della vita sociale e di una qualità dell’ambiente, nel terreno,

nell’acqua, nell’aria.

Il servizio rotariano che porta progetti umanitari, sociali, culturali rappresenta un contributo economico significativo nei paesi sottosviluppati, meno per quelli sviluppati.

Nei paesi sottosviluppati, i progetti rotariani, oltre che importanti fine a se stessi,

generano effetti di contagio per iniziative parallele, richiedono forniture rigorosamente

locali per la sostenibilità del progetto, portano con sé tanti consigli e suggerimenti di

ulteriore imprenditoria. Conclusivamente, il Rotary nei paesi sottosviluppati può fare molto economicamente e socialmente.

Meno rilevante, certamente, è il contributo rotariano allo sviluppo economico e

comunitario per i paesi emancipati, perché già abbastanza saturi di iniziative e di offerta

produttiva e commerciale. Qui il contributo può venire non dal service e dal Know-how dei

rotariani, ma dalla validità del trascinamento svolto dalle energie imprenditoriali, del rispetto per le regole del bene comune, del rispetto per le forze del lavoro e per la qualità

dell’ambiente.

Nei Rotary Club dobbiamo parlare della economia nel territorio e della socialità

conseguente affinché i Club stessi, visti i livelli di professionalità contenuti, possano passare

anche a proposte e suggerimenti per investimenti e per correlate infrastrutture.

Il Rotary locale può e deve darsi anche questo compito.

Livorno, 1° ottobre 2019

Massimo Nannipieri

DG 2071

Associazione Rotary International - Distretto 2071 Segreteria Distrettuale 2019-2020 - Piazza Cavour 12 - 57126 Livorno

Tel. 0586 846866 Cell. 3319971291 e-mail: [email protected]

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CAMINETTO, 3 SETTEMBRE Assente il Presidente, per motivi di salute, ha fatto le sue veci il Vice Presidente Carlo Setacci, che ha dato alcune comunicazioni sull’attività del Club.

- Come noto la gita di quest’annata rotariana si svolgerà in Russia (S.Pietroburgo) i primi giorni di maggio; per venire incontro ad alcuni soci che avevano fatto richiesta di visitare anche Mosca, per non stravolgere il programma definito, il Presidente ha deciso “salomonicamente”, di dare la possibilità a chi fosse interessato, di anticipare la partenza per effettuare la visita a Mosca, per poi ricongiungersi con il gruppo a San Pietroburgo. I dettagli ed i costi sono ancora in fase di definizione.

- Il Distretto ha chiesto a tutti i Club di presentare eventuali candidati alla carica di Governatore per l’Annata 2021/2022. Tutti i presenti sono stati concordi nell’affermare che il nostro Club avrebbe diritto ad avere questo onore; resta da trovare la persona che abbia requisiti e volontà per concorrere. A questo proposito sono stati fatti alcuni nomi che il Presidente (o il Consiglio) valuteranno e contatteranno in via riservata.

- Il 24 Ottobre ricorre, come ogni anno, la Polio Day. Restano da definire le iniziative da porre in essere.

- Sempre nel mese di Ottobre avrà luogo una manifestazione ciclistica con lo scopo di raccogliere fondi a favore della ricerca per la fibrosi cistica. E’ in programma un interclub con il R.C. Siena.

- Un ampio dibattito si è sviluppato intorno alle modifiche allo Statuto che sono state previste dal Consiglio di Legislazione, in modo particolare sono stati discussi i punti economici e i criteri di reclutamento che, a parere di alcuni, influirebbero negativamente sullo spirito che ha sempre animato il nostro sodalizio.

- Infine Carlo Setacci ha ricordato l’Interclub di Raggruppamento dell’11 Settembre a Monteriggioni. (A.S.)

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Presenti: 16Soci: 16

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DAI GIANCATTIVI PASSANDO PER IL BARLUME AI TEATRI DI SIENA

Una serata scoppiettante quella che ha aperto le conviviali “ufficiali" dell’annata 2019-2020 del presidente Mario Lorenzoni che, dopo i saluti, ha presentato il relatore Alessandro Benvenuti, attore, regista, commediografo, sceneggiatore, scrittore e, come ha precisato lui stesso, anche cantante (per 5 anni circa “rock star” nella banda di Loro Ciuffenna).

Nel suo intervento ha voluto subito ricordare Paolo Nativi, fondatore nel 1972, insieme a lui ed Athina Cenci, del trio cabarettistico “I Giancattivi" e a cui si deve l'origine del nome del gruppo costruito dall'etimologia del cognome “Nativi". Paolo era di Siena e morì prematuramente nel 1976: per questo Benvenuti è molto legato alla nostra città sin dalla sua gioventù, anche se poi per molti anni non l'ha frequentata proprio perché gli ricordava il grande amico.

I primi passi, quindi, nei Giancattivi, con poi il film “Ad ovest di Paperino" da lui scritto e diretto che fu un successone nel 1981, ma in pratica segnò la fine del gruppo, con l'abbandono di esso da parte di Francesco Nuti.

Dopo tante esperienze in vari campi artistici, dal 2015 è uno degli interpreti della serie “I delitti del BarLume" in onda su Sky Cinema, che riscuote ottimo successo e due nuovi episodi sono in preparazione: Alessandro l'ha definita una “esperienza salvifica” che lo ha fatto uscire da un periodo in cui si era un po' allontanato da televisione e cinema.

E adesso l'incarico come direttore artistico dei due teatri di Siena, i Rinnovati e i Rozzi, da parte dell’amministrazione comunale che l'ha sorpreso, ma ha accettato la sfida con impegno per cercare di fare qualcosa di bello e nuovo, portando a Siena anche forme di teatro diverse e con l'intento poi di esportare anche al di fuori della città un prodotto che abbia qualcosa di originale e nuovo. Le idee e i consigli del pubblico sono bene accetti e magari, ha detto Benvenuti, ci si potrebbe rivedere tra un anno per commentare la stagione 2019-2020 che ci sarà. Ha infine chiuso il suo intervento con il video della sua canzone “Marta".

Le conclusioni della bella serata al presidente Mario Lorenzoni che ha ringraziato Alessandro per il suo intervento e la moglie Chiara, presente al suo fianco. “Adesso ci possiamo fare la frittata" in attesa magari di poter rivedere tra un anno questo poliedrico personaggio per commentare, come lui ha auspicato, la stagione dei teatri senesi che tra poco inizierà. Una possibile “serata già fatta", come ha detto Mario Lorenzoni, per il prossimo presidente del club Carlo Salvatori.(C.G)

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Presenti: 75Coniugi di Soci: 22 Ospiti di Soci: 9 Ospiti del Club: 3 Soci: 41

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Conviviale del 10 Settembre 2019 Relatore Alessandro Benvenuti

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Conviviale del 10 Settembre 2019 Relatore Alessandro Benvenuti

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Interclub 11 Settembre

Nella splendida cornice dell’Hotel Il Piccolo Castello di Monteriggioni si è tenuto in data 11/9/2019 un Interclub organizzato dal Rotary Club Alta Valdelsa, a cui hanno partecipato tutti gli altri Rotary Club dell’ Area Toscana 2 del Distretto 2071, quindi Montaperti - Castenuovo Berardenga, Chianciano - Chiusi - Montepulciano, Siena, Siena Est e Valdelsa.

La serata, alla quale hanno partecipato alcuni nostri Soci, dopo l’aperitivo a bordo piscina, è proseguita presso il Ristorante dell’Hotel, La Ducareccia.

Dopo l’introduzione del Presidente del Rotary Club Alta Valdelsa, Dr. Michelotti, vi è stato l’intervento dell’Assistente al Governatore Avv. Burroni che, riallacciandosi anche al motto di quest’annata rotariana “Il Rotary connette il mondo“, ha evidenziato la sua soddisfazione per la riuscita dell’evento auspicando, come nei desiderata anche del Governatore del Distretto, che tali manifestazioni possano ripetersi.

Sono seguiti poi gli interventi degli altri Presidenti che, condividendo le parole dell’Assistente del Governatore, hanno ringraziato il Rotary Club Alta Valdelsa per la ottima organizzazione e ribadito l’importanza di fare squadra in amicizia, nel rispetto dei valori rotariani.

Il tema della serata era la presentazione del libro “ NIKI LAUDA il campione che ha vinto anche la paura “ con la presenza dell’autore Pino Casamassima.

Il libro ripercorre le tappe più importanti della vita del famoso pilota austriaco, dall’infanzia fino all’abbandono della Formula 1, con un focus particolare sull’incidente del Nurburgring nel quale Lauda riportò gravissime ferite a causa dell’incendio della monoposto e che peraltro non gli impedì di partecipare solo dopo 40 giorni al Gran Premio d’Italia a Monza. (S.C.)

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Interclub 11 Settembre

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Presenti: 7Soci: 6Coniugi di Soci: 1

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CAMINETTO, 17 SETTEMBRE

In una riunione con una corposa partecipazione, il Presidente, dopo aver dato ulteriori dettagli sulla gita in Russia, ha illustrato il programma di ottobre che si presenta densissimo di appuntamenti:

- Il primo del mese ci sarà una Riunione Caminetto.

- Il 3 si svolgerà la preannunciata Gara Ciclistica a favore della Ricerca sulla Fibrosi Cistica con Interclub presso la Contrada della Chiocciola.

- L’8 Conviviale con l’Architetto Forcellino, che ha diretto i restauri del Duomo, in modo particolare l’Altare Piccolomini (che fu già oggetto di una nostra visita in passato), progettato e realizzato in gran parte da Michelangelo, della cui opera, l’Arch. Forcellino è un espero di fama mondiale.

- Il 10 avrà luogo a Siena la Giornata Parolimpica con la partecipazione di quasi tutti i club service della provincia.

- L’11-13 ci è stato formulato, come ogni anno, l’invito da parte degli amici del R.C. Chianciano-Chiusi-Montepulciano a partecipare alla Festa del Vino, che avrà come scopo la raccolta di fondi per l’Ippoterapia che il suddetto Club patrocina ormai da qualche decennio con ottimi risultati. Il programma dell’evento verrà inviato a parte.

- Il 15 Riunione di Caminetto.

- Il 22 avremo la visita del Governatore. I presidenti di commissione sono invitati a predisporre la consueta relazione. Inoltre i convocati per il colloquio con il Governatore riceveranno il programma dettagliato.

- Il 26 si concluderà, con la premiazione e la Conviviale, il S.I.P.A., organizzato dal nostro socio Luca Venturi e che il Club sostiene fin dalla sua prima edizione. (A.S.)

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Presenti: 25 Soci: 25

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CAMINETTO, 17 SETTEMBRE

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Conviviale 24 Settembre

Il Dr. Daniele Gulinatti, in forza di una vastissima esperienza sulla sicurezza aziendale, maturata nello svolgimento di incarichi di primissimo ordine presso società operanti in Brasile e da ultimo presso Telecom, ha appassionato i soci con tutta una serie di aneddoti e racconti di vicende al limite dell’incredibile, che hanno colpito negativamente aziende e privati attraverso l’intrusione nei servizi informatici.

La valutazione dei rischi di ogni genere è da sempre all’attenzione delle imprese, ma recentemente ha acquisito una importanza vitale, stante la possibilità concreta di danni che possono pervenire da accessi da “remoto”, in grado di incidere sui processi lavorativi, sull’immagine aziendale e sugli utenti.

Particolare attenzione è stata data dal relatore ad una vasta gamma di frodi eseguite con strumenti informatici diversissimi, ma che hanno in comune lo scopo di depauperare gli obiettivi, siano aziende o privati, di fattispecie attrattive ed in particolare di denaro.

E’ stato sostenuto che laddove vi sia un utilizzo di strumenti informatici esiste sempre la possibilità di attacchi da” remoto”, talora agevolati da comportamenti disattenti degli utenti che, inavvertitamente lasciano varchi, ove sono abili ad inserirsi i malavitosi. Specie per i privati, una frequente modifica delle password , l’uso di antivirus efficienti ed una maggiore attenzione nell’apertura delle mails di posta elettronica, possono costituire degli antidoti atti, se non ad eliminare, almeno a rendere meno facile il verificarsi di fatti delittuosi.

Grande cautela poi è stata raccomandata all’utilizzo del cellulare, che sprovvisto di norma di mezzi dissuasori, si presta a costituire un agevole bersaglio di attenzioni, anche perché è uno strumento che ci accompagna sempre e con il quale abbiamo i più disparati contatti con familiari e terzi, sì da essere, per persone esperte del ramo, fonte di informazioni preziose sul modo di vivere e sulle preferenze di ogni specie, svelando così fatti e valori che spesso si ritengono strettamente personali e riservati.

Ovviamente molto elevato è stato l’interesse dei soci con numerosissime domande che hanno cercato di trovare soluzione per alcuni dubbi sull’uso di tali strumenti di generale e comune utilizzo, ma i cui processi , per la nostra generazione, non sono agevolmente e pienamente comprensibili.(R.D.)

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Presenti: 40 Coniugi di Soci: 5 Ospiti del Club: 1 Soci: 34

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La sicurezza aziendale moderna, casi pratici” Relatore Dr. Daniele Gulinatti

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IL BOMBARDAMENTO DI MONTECASSINO: quando la stupidità supera la logica e

calpesta la Storia e l’Arte.

di Raffaele Bonanni

75 anni fa, il 15 febbraio 1944 si compiva una delle più incredibili ed ingiustificate azioni di guerra da parte degli Alleati, così definita la più coacerva e poliedrica delle armate che abbia percorso l’Italia dai tempi delle invasioni barbariche. I tedeschi presidiavano con la Whermacht la linea Gustav della lunghezza di circa 200 Km che divideva l’Italia dal mar Tirreno all’Adriatico attraversando gli Antiappennini e gli Appennini che si ergevano impervi e senza facili strade di attraversamento consentendo una difesa imperforabile nonostante i continui bombardamenti operati dagli aerei Lancaster britannici ed i reiterati assalti delle armate alleate. Si fece strada nel quartier generale di Caserta soprattutto nella mente del generale neozelandese Freyberg la convinzione che il Monastero fosse un eccellente osservatorio militare dei tedeschi ( ! ) e che dovesse essere distrutto onde eliminare un punto strategico così importante situato a 517 metri di altitudine e dominante tutta la valle del Liri fino a Mignano di Montelungo, anteposto ai monti retrostanti dove erano falliti tutti i tentativi di risalita verso la vetta al di sopra della ultramillenaria rocca Janula. Le riunioni del Comando furono contraddittorie: il Generale americano Clark, comandante in capo della V armata, era contrario così come il generale Harding e sembra addirittura i l Generale A l e x a n d e r m a F r e y b e r g f u irremovibile perché decisamente sostenuto da Churchill che nel luglio 1943 aveva dichiarato, alla Camera dei Comuni, “ l’Italia deve essere distrutta tutta e bruciata da un capo all’altro”. Il bombardamento fu deciso e fu preceduto da una pioggia di g rana te d i avve r t imen to che liberarono in aria manifestini a firma della quinta armata nei quali si l e g g e v a l ’ a v v e r t i m e n t o a l l a p o p o l a z i o n e d i a b b a n d o n a r e l’Abbazia.

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L’Abate Diamare tentò di convincere gli alleati invitandoli a constatare che nessun soldato tedesco era di stanza nell’Abbazia e che nessun osservatorio militare era ivi istallato ma tutto fu colpevolmente ignorato. La mattina del 15 febbraio, una delle date più nefaste della storia dell’arte non solo italiana ma di tutto il mondo civile fatta eccezione per questo fino ad allora sconosciuto ufficiale neozelandese che ha acquisito una conseguente notorietà storica ed una immensa preminenza nella classifica mondiale degli imbecilli, pretese di superare la Gustav eliminando uno dei luoghi che hanno per più di un millennio segnato la storia della Umanità, le 142 fortezze volanti della prima ondata lanciarono 287 tonnellate di bombe dirompenti e 66 tonnellate di bombe incendiarie seguite da una seconda ondata di 87 aerei che scaricarono ulteriori 100 tonnellate di alto esplosivo distruggendo in tre ore uno dei luoghi più sacri della storia e della civiltà. E’ stata in più di un millennio la quarta distruzione operata questa volta da soldati di una coalizione che per vincere una guerretta in un settore quasi insignificante dello scacchiere mondiale consistente nel superare un fronte di appena 10 Km- tale è la larghezza massima della valle del Liri a fronte di una lunghezza di circa 25 Km- impiegarono lunghi mesi nonostante la esuberante potenza aerea e di materiali, con truppe raccogliticce di molte etnie che dopo la ritirata germanica si abbandonarono a saccheggi, violenze e stupri autorizzati alle truppe nordafricane soprattutto marocchine dal comandante francese generale Juin, degno erede di Annibale, di Vercingetorige, di Attila e così via, nel proclama autografo conservato negli archivi degli alleati del quale riporto il passo saliente……….. oltre quei monti, oltre quei nemici che stanotte ucciderete, c’è una terra larga, ricca di donne, di vino, di case. Se riuscirete a passare il vostro generale vi promette, vi giura, vi proclama che quelle donne, quelle case, quel vino, tutto quello che troverete sarà vostro a piacimento e volontà per 50 ore………, stigmatizzato perfino dagli altri comandanti alleati e raccontati da Alberto Moravia nel romanzo “la Ciociara” e da Vittorio De Sica nella trasposizione cinematografica meravigliosamente e magistralmente interpretata da Sophia Loren, premio Oscar per la interpretazione, con la piccola Eleonora Brown, nelle scene del bombardamento e soprattutto dello stupro . La scelta della distruzione del supposto osservatorio si rivelò un boomerang per gli alleati perché immediatamente la Prima Divisione Paracadutisti Tedesca, comandata dal Generale Heidrich e dal Colonnello Bohmler, occupò le rovine e vi costituì un fortilizio praticamente inespugnabile dotandolo di cannoni e nidi di mitragliatrici a 6 canne Nebeelwerfer che spazzavano tutta la pianura sottostante fino alla stretta gola di Mignano che chiude la Valle del Liri nella quale passavano la consolare via Casilina ( statale n. 6 Roma- Capua) e la strada ferrata Roma-Napoli . Conseguenza di questo fallimento fu la decisione alleata di un secondo bombardamento “a tappeto” questa volta della stessa cittadina di Cassino che il 15 marzo fu rasa al suolo

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con migliaia di vittime fra la innocente popolazione, da ben 575 fortezze volanti, 200 cacciabombardieri e 900 cannoni a lunga gittata che dal settore alleato spararono interrottamente per oltre tre ore senza riuscire a sfondare la resistenza tedesca. Alla fine fu necessario, per superare questo superbamente difeso corridoio, uno sbarco sulle spiagge della cittadina di Anzio prendendo alle spalle la Wehrmacht che costrinse il Feldmaresciallo Kesserling a comandare la ritirata verso Roma e successivamente nel nord della Toscana e della EmiliaRomagna sulla successiva Linea Gotica. In totale per non ottenere

nessun progresso nella a v a n z a t a f u r o n o impiegati in totale ben 1004 ae re i e 900 cannoni concentrati su un bersaglio di pochi Kmq .

L a c o n o s c e n z a profonda dei luoghi e dei tempi mi deriva d a l l ’ e s s e r n a t o e vissuto a 13 chilometri dalla Abbazia, nel mio m i l l e n a r i o p a e s e (Castrocielo: nome

derivato da un accampamento romano abbastanza ben conservato -castra in caelo-) arroccato a mezza costa del monte Asprano discendendo la via Casilina verso Cassino, ben riconoscibile percorrendo la autostrada del sole in direzione sud, dal quale fummo prelevati e sfollati fino a Roma i primi giorni di Gennaio 1944, un mese prima del famigerato bombardamento. La grande casa della mia

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famiglia godeva di una visione privilegiata della intera Valle del Liri tanto da essere stata scelta dal Comando Tedesco come sede delle visite e delle rapide permanenze del Feldmaresciallo Kesserling ; lo ricordo distintamente nella sua lunga auto scoperta nera, scortato da due pattuglie di motociclisti delle SS, non molto alto, con il pastrano di pelle marrone lungo fino ai piedi sempre accompagnato dal medico personale che per mia fortuna il giorno nel quale mi procurai una grossa ustione alla caviglia sinistra causata dal rovesciamento di un pentolino di acqua bollente era in casa e mi curò. Amara è dunque la considerazione della assoluta inutilità e stupidità della distruzione della Abbazia, ignorando storia e realtà topografica del luogo, tenendo presente che la occupazione militare tedesca era a conoscenza dell’imminente e temutissimo sbarco americano sul suolo francese avvenuto dopo soli 4 mesi

(D-Day del 6 giugno 1944) e che unito alla lenta ma inesorabile avanzata dall’est delle armate russe determinò la fine della guerra in Europa con la firma della resa tedesca del maggio 1945. Grazie fortunatamente al Tenente Colonnello tedesco Julius Schlegel, grande uomo di cultura e d’arte, ed al Capitano Medico Beeker che, prevedendo lo sviluppo delle azioni belliche, con sottintesa autorizzazione del comando germanico di Roma, nottetempo per evitare gli aerei da caccia alleati che sparavano su qualunque cosa si movesse, dal 19 ottobre al 6 novembre 1943, con una colonna di 40 camion in accordo con l’Abate Diamare riuscirono a trasferire a Roma, in Castel sant’Angelo, tutta la ricchissima Biblioteca benedettina, tutte le opere d’arte e i preziosi arredi custoditi per secoli a Montecassino. Dopo la guerra i due ufficiali hanno scritto memoriali della impresa meritandosi una pergamena dell’Abate che li eleggeva

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“Salvatori del tesoro di Montecassino”. Tra i tesori salvati spiccavano anche il Medagliere del Museo Numismatico di Siracusa, il Tesoro di San Gennaro, il Tesoro del Principe di Piemonte e 187 casse del Museo di Napoli che dall’inizio della guerra erano stati portati a Montecassino perché nessuno avrebbe mai immaginato e creduto che uno sconosciuto generale neozelandese elevatosi a grande stratega, potesse riuscire a realizzare quella che gli storici hanno definito una” enorme ingiuria alla civiltà “. Due immagini rimasero impresse nella mia mente di bambino di 10 anni alla mia prima visita a Montecassino, dopo il ritorno nel paese natio: i monaci che cercavano fra le macerie selezionando e catalogando tutto q u e l l o c h e r i u s c i v a n o a riconoscere per la ricostruzione poi completata negli anni e la grande statua di San Benedetto ergentesi solitaria fra tutte le macerie del belvedere di ingresso, scalfita dalle schegge, annerita dai fumi delle esplosioni ma in ta t ta , dominante da l suo piedistallo la scena di distruzione ai suoi piedi, sopravvissuta incredibilmente alle tonnellate di bombe piovutele intorno ma incapaci di distruggerla; fu invocato per questo un miracolo di San Benedetto. Purtroppo anche la mia casa era scomparsa, ridotta a d u n c u m u l o d i m a c e r i e irriconoscibili, colpita da 5 bombe che dovevano eliminare lo stabile che ospitava un così alto personaggio. Con il contributo di tutto il mondo la Abbazia è stata ricostruita perfettamente ma nessuno potrà mai restituire ai visitatori sia gli affreschi quanto gli arredi secolari e millenari che la struttura esibiva nei suoi muri e nelle sue sale. Ancora oggi in essa e nel suo silenzio assordante il visitatore respira quell’anelito di spiritualità, quel clima di pace e serenità che colpisce entrando e percorrendo la immensa scala che accede alla Basilica ove la sacralità non ti permette di parlare ma solo di meditare sulla grandezza di quegli spiriti eletti che edificarono e coltivarono, dopo San Benedetto, tutto ciò che la stupidità degli uomini ha tentato, fortunatamente non riuscendoci, di far scomparire. (R.B.)

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Service Piccolo Principe Diamo conto di un service della passata annata che, però, si è concretizzato nella presente. Il 3 settembre il Club è stato invitato dall’Associazione Piccolo Principe per inaugurare e “testare” la cucina che il R.C. Siena, il R.C. Siena Est ed il Rotaract, hanno realizzato con i proventi dell’asta dei vini che ha avuto luogo nel gennaio nel corso di “Wine in Siena”. Nella foto, nella quale si intravede la targa riportante i tre club, da sinistra Eugenio Mazzi del Rotaract, Alberto Negri dell’Ass.ne Piccolo Principe, Andrea Tiribocchi e Silvia Trapassi. (A.S.)

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Parlano di Noi

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Redazione: Andrea Santini - Antonio Cinotti

- Rodolfo Donzelli - Claudio Giomini - Ettore Pellegrini,

Alessandro Gabbiai

Il Notiziario Ha collaborato a questo numero:

Raffaele Bonanni,Stefano Ceccuzzi

Fotografie: Andrea Santini,

Alessandro Gabbiai, Stefano Ceccuzzi,

Antonio Cinotti

Realizzazione:Antonio Cinotti

Supervisione: Andrea Santini

Progettazione grafica:

Marco Cheli