Nota del Prof. Giovambattista Desideri sulla ONLUS

3
Università dell’Aquila – Facoltà di Medicina e Chirurgia ASL n.1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila Dipartimento Medico Ospedali Riuniti della Marsica UOC di Geriatria, Riabilitazione Geriatrica, Lungodegenza Scuola di Specializzazione in Geriatria Direttore: Prof. Giovambattista Desideri _____________________________________________________________________________ 1 L’Aquila 10 Febbraio 2010 La proposta del Prof. Luigi Lombardo di creare una struttura dedicata allo studio, diagnosi e cura della malattia di Alzheimer rappresenta un’iniziativa di grande rilevanza clinica e socio-sanitaria. Ciò in ragione della elevata prevalenza di questa condizione morbosa, destinata inevitabilmente ad aumentare negli anni a venire in ragione del progressivo invecchiamento della popolazione nel nostro Paese, del suo decorso ineludilmente evolutivo, tale da rendere il paziente non più autosufficiente nel volgere di pochi anni, e dell’impatto devastante della malattia sulla qualità della vita del paziente e dei suoi familiari. L’idea di realizzare questa struttura in Abruzzo, peraltro, ben si addice alla elevata residenzialità geriatrica nella regione, che giustifica una prevalenza della demenza negli ultraottantenni prossima al 20%. La proposta del Prof. Lombardo, inoltre, si arricchisce di un profondo significato simbolico se contestualizzata alla situazione attuale del territorio nel quale la struttura verrà realizzata. Nella provincia dell’Aquila, infatti, successivamente al sisma del 6 aprile scorso è stata osservata un’espansione quasi epidemica dei casi di demenza, evidentemente slatentizzata e/o precipitata dall’impatto terribile che la distruzione della città ha avuto sulla mente di tanti anziani che in un attimo hanno visto sparire i loro punti di riferimento del vivere quotidiano. Peraltro, la situazione di emergenza che si è venuta a creare successivamente al sisma ha riconfermato, se mai ce ne fosse ancora bisogno, l’importanza strategica di poter disporre di strutture specializzate nella gestione di una condizione clinica in cui l’aspetto puramente sanitario si fonde con quello sociale al punto da rendere necessario un intervento assistenziale integrato, con il clinico che opera in stretta condivisione di strategie e di intenti con lo psicologo, l’assistente sociale e tutte le figure professionali che con diversa competenza possono avere un ruolo nella gestione di una patologia proteiforme nelle sue estrinsecazioni cliniche e nelle esigenze assistenziali.

description

Nota del Prof. Giovambattista Desideri sulla ONLUS

Transcript of Nota del Prof. Giovambattista Desideri sulla ONLUS

Page 1: Nota del Prof. Giovambattista Desideri sulla ONLUS

Università dell’Aquila – Facoltà di Medicina e Chirurgia ASL n.1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila

Dipartimento Medico Ospedali Riuniti della Marsica UOC di Geriatria, Riabilitazione Geriatrica, Lungodegenza

Scuola di Specializzazione in Geriatria Direttore: Prof. Giovambattista Desideri

_____________________________________________________________________________

1

L’Aquila 10 Febbraio 2010

La proposta del Prof. Luigi Lombardo di creare una struttura dedicata allo

studio, diagnosi e cura della malattia di Alzheimer rappresenta un’iniziativa di

grande rilevanza clinica e socio-sanitaria. Ciò in ragione della elevata prevalenza di

questa condizione morbosa, destinata inevitabilmente ad aumentare negli anni a

venire in ragione del progressivo invecchiamento della popolazione nel nostro

Paese, del suo decorso ineludilmente evolutivo, tale da rendere il paziente non più

autosufficiente nel volgere di pochi anni, e dell’impatto devastante della malattia

sulla qualità della vita del paziente e dei suoi familiari.

L’idea di realizzare questa struttura in Abruzzo, peraltro, ben si addice alla

elevata residenzialità geriatrica nella regione, che giustifica una prevalenza della

demenza negli ultraottantenni prossima al 20%. La proposta del Prof. Lombardo,

inoltre, si arricchisce di un profondo significato simbolico se contestualizzata alla

situazione attuale del territorio nel quale la struttura verrà realizzata. Nella

provincia dell’Aquila, infatti, successivamente al sisma del 6 aprile scorso è stata

osservata un’espansione quasi epidemica dei casi di demenza, evidentemente

slatentizzata e/o precipitata dall’impatto terribile che la distruzione della città ha

avuto sulla mente di tanti anziani che in un attimo hanno visto sparire i loro punti

di riferimento del vivere quotidiano. Peraltro, la situazione di emergenza che si è

venuta a creare successivamente al sisma ha riconfermato, se mai ce ne fosse

ancora bisogno, l’importanza strategica di poter disporre di strutture specializzate

nella gestione di una condizione clinica in cui l’aspetto puramente sanitario si

fonde con quello sociale al punto da rendere necessario un intervento assistenziale

integrato, con il clinico che opera in stretta condivisione di strategie e di intenti

con lo psicologo, l’assistente sociale e tutte le figure professionali che con diversa

competenza possono avere un ruolo nella gestione di una patologia proteiforme

nelle sue estrinsecazioni cliniche e nelle esigenze assistenziali.

Page 2: Nota del Prof. Giovambattista Desideri sulla ONLUS

Università dell’Aquila – Facoltà di Medicina e Chirurgia ASL n.1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila

Dipartimento Medico Ospedali Riuniti della Marsica UOC di Geriatria, Riabilitazione Geriatrica, Lungodegenza

Scuola di Specializzazione in Geriatria Direttore: Prof. Giovambattista Desideri

_____________________________________________________________________________

2

Peraltro, le attuali risorse terapeutiche per il trattamento della malattia di

Alzheimer sortiscono nella generalità dei casi una risposta piuttosto modesta che

spesso non va oltre un rallentamento dell’iter evolutivo della malattia, peraltro in

genere per un periodo di tempo piuttosto limitato. Ciò anche in relazione al ritardo

con cui viene formulata la diagnosi di demenza nella maggior parte dei casi in

ragione di una scarsa attenzione alla sintomatologia iniziale, invero piuttosto

sfumata, troppo spesso erroneamente interpretata come “normale” decadimento

delle funzioni cognitive legato all’età. Questa concezione fatalistica della demenza,

oltre a rappresentare un errore concettuale - i centenari ci insegnano che la

demenza non fa parte della normale senescenza - costituisce un ostacolo nella

gestione della malattia perché il ritardo della diagnosi limita le prospettive

terapeutiche.

In questo contesto la proposta del Prof. Lombardo si caratterizza per l’organicità

della sua strutturazione in quanto contempla:

- la realizzazione di una struttura assistenziale specializzata, all’interno della

quale attuare strategie di intervento specifiche e mirate, finalizzate al recupero

della riserva funzionale di questi pazienti, non di rado sorprendentemente elevata.

La specificità degli interventi terapeutici e riabilitativi nel paziente con malattia di

Alzheimer è tanto più importante se si considera che il decorso clinico di questi

malati talora è pesantemente condizionato, oltre che dalla evoluzione della

malattia in sè, da strategie di intervento non completamente adeguate;

- la realizzazione di un modello assistenziale “hub and spokes” caratterizzato dalla

concentrazione dell´assistenza a elevata complessità nella struttura di cui si

propone la realizzazione (centro hub) supportata da una rete di servizi (centri

spoke) cui compete la selezione dei pazienti e il loro invio al centro di riferimento

quando una determinata soglia di gravità clinico-assistenziale viene superata. Ciò

consentirà di migliorare l’assistenza ai malati di Alzheimer e di attuare programmi

di screening finalizzati a individuare la malattia all’esordio in modo da poter

mettere in atto il più precocemente possibile strategie di intervento che proprio in

Page 3: Nota del Prof. Giovambattista Desideri sulla ONLUS

Università dell’Aquila – Facoltà di Medicina e Chirurgia ASL n.1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila

Dipartimento Medico Ospedali Riuniti della Marsica UOC di Geriatria, Riabilitazione Geriatrica, Lungodegenza

Scuola di Specializzazione in Geriatria Direttore: Prof. Giovambattista Desideri

_____________________________________________________________________________

3

questa fase possono preservare il più a lungo possibile l’autonomia funzionale dei

pazienti;

- la realizzazione di un “older garden” dove accogliere durante le ore diurne i

pazienti affetti da malattia di Alzheimer al fine di favorirne il recupero attraverso

attività di provata efficacia - quali la musicoterapia, la terapia occupazionale e la

“pet-therapy” – e, al tempo stesso, alleviare il carico assistenziale dei “caregivers”;

- la realizzazione di una rete di servizi che operi in sinergia nell’erogare assistenza

ai malati dei Alzheimer che più di altri necessitano di un perfetto coordinamento

degli interventi assistenziali di volta in volta più opportuni;

- la realizzazione di una struttura di ricerca che con lungimiranza è stata proposta

in intimo rapporto con le strutture di degenza perché la peculiarità della malattia

impone un continuo riferimento alla clinica per la validazione di ogni ipotesi

fisiopatologica e di ogni strategia terapeutica e riabilitativa.

La proposta del Prof. Lombardo, quindi, racchiude in se tutte le potenzialità per

fornire importanti risposte per ciò che attiene la gestione di una patologia di così

grande rilevanza nella nostra Regione e nel nostro Paese. Per questo motivo la

Cattedra di Geriatria dell’Università degli Studi dell’Aquila ed il Centro per lo

Studio delle Demenze della UOC di Geriatria, Riabilitazione Geriatrica,

Lungodegenza della ASL n.1 Avezzano, Sulmona, L’Aquila offrono la loro

disponibilità entusiastica a partecipare allo sviluppo di questa interessantissima

proposta sia per quel che attiene gli aspetti squisitamente assistenziali che per la

progettazione e la conduzione di programmi di ricerca.

Prof. Giovambattista Desideri