Normative apparecchiature a pressione · 2018-04-19 · Normative 3 Dichiarazione di conformità DM...

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Normative Argomenti è Sicurezza sul lavoro è Esercizio apparecchiature a pressione - Verifica e denuncia INAIL-ASL è Verifiche periodiche è Direttive Macchine e Sicurezza Macchine è Marcatura CE è Dichiarazione di conformità è Progettazione apparecchiature a pressione è Diagnosi energetica - Risparmio energetico è Contaminanti e classi di purezza aria compressa è Ambiente e inquinamento è Gas Medicali

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Normative

Argomenti

è Sicurezza sul lavoro

è Esercizio apparecchiature a pressione - Verifica e denuncia INAIL-ASL

è Verifiche periodiche

è Direttive Macchine e Sicurezza Macchine

è Marcatura CE

è Dichiarazione di conformità

è Progettazione apparecchiature a pressione

è Diagnosi energetica - Risparmio energetico

è Contaminanti e classi di purezza aria compressa

è Ambiente e inquinamento

è Gas Medicali

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Gli articoli di commento Sicurezza sul lavoroDLgs 81/08 - DLgs 493/96

è Sullasicurezzac’èpocodascherzare (Obblighidegliutilizzatori)-4è Lasicurezzanonèunoptional-7è TestounicosullasicurezzaDlgs81/08-10è Ped&dintorni:percapirnedipiù-12è Verificareancheladocumentazione-14è Apparecchiapressione-16è Apparecchiapressione-19è Verifiche,l’abcdiquelleperiodiche/1-22è Verifiche,l’abcdiquelleperiodiche/2-25è Verifiche,l’abcdiquelleperiodiche/3-28è Tredocumentichespessononcisono!-33è Attrezzatureapressione:qualisanzioni-35è Infortuni,lafilieradelleresponsabilità/1-37è Infortuni,lafilieradelleresponsabilità/2-40è Infortuni,lafilieradelleresponsabilità/3-43è Testeproveperprevenire-46è Testeproveperprevenire/2-48è L’altrafacciadellasicurezza-50

Esercizio apparecchiature a pressioneVerifica e denuncia INAIL-ASLDM 329/04

è Sullasicurezzac’èpocodascherzare-52è Ped&dintorni:percapirnedipiù-55è Verifiche,l’abcdiquelleperiodiche/1-57è Verifiche,l’abcdiquelleperiodiche/2-60è Verifiche,l’abcdiquelleperiodiche/3-63è Analisidelrischio,istruzioniperl’uso-68è Fattorerischio,comevalutarlo-70è Fattorerischio,accuratocheck-up-72è Infortuni,lafilieradelleresponsabilità/1-75è Infortuni,lafilieradelleresponsabilità/2-79è Infortuni,lafilieradelleresponsabilità/3-82è Gliobblighidegliutilizzatori-85è Attrezzatureapressione:qualisanzioni-91è Tredocumentichespessononcisono-93

Verifiche periodicheDM 11.04.2011

è Sullasicurezzac’èpocodascherzare-95è Ped&dintorni:percapirnedipiù-98è Apparecchiapressione-100è Apparecchiapressione-103è Verifiche,l’abcdiquelleperiodiche/1-106è Verifiche,l’abcdiquelleperiodiche/2-109è Verifiche,l’abcdiquelleperiodiche/3-112è Analisidelrischio,istruzioniperl’uso-117è Attrezzatureapressioneinsicurezza-119è Testeproveperprevenire/2-121è Attrezzatureapressione:qualisanzioni-123

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Gli articoli di commento

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3 Normative

Dichiarazione di conformitàDM 37/08

è Ped&dintorni:percapirnedipiù-125è Dichiarazionediconformità-127

Progettazione apparecchiature a pressioneDir. PED (Pressure Equipment Directive) - 2014/68/EU - 97/23/CE - D. Lgs. 93/2000

è Lasicurezzanonèunoptional-130è Ped&dintorni:percapirnedipiù-133è IcambiamentinellanuovaPed-135è LaDirettivaPneurop97/23EC: apparecchiatureapressione-139è L’utilizzodelleattrezzatureapressione-142è Attrezzature:leregoleperquelleapressione-146è Recipientiapressione:leinnovazioni-151è Quellachevaleèlaleggeitaliana-154è Fattorerischio,comevalutarlo-156è Verifiche,l’abcdiquelleperiodiche/1-158è Verifiche,l’abcdiquelleperiodiche/2-161è Verifiche,l’abcdiquelleperiodiche/3-164

Marcatura CEè Quellachevaleèlaleggeitaliana-168è LaDirettivaeuropeaPEDsuisistemi inpressione-170

Direttive Macchine e Sicurezza MacchineD.Lgs. 17/20102006/42/CE - Nuova Direttiva Macchine98/37/CE - Direttiva Macchine89/392/CEE - Direttiva Macchine91/368/CEE - Direttiva Sicurezza Macchine93/44/CEE - Direttiva Sicurezza Macchine89/686/CEE - Dispositivi di Protezione IndividualeISO 11200 - Controllo e riduzione del rumoreISO 11690 - Posti di lavoro a ridotto livello di rumoreè Lanuovadirettivamacchine/1-174è Lanuovadirettivamacchine/2-176

Diagnosi energetica - Risparmio energeticoISO 11011-2003 - D.Lgs. 102/2014

è Diagnosienergetica:cosabisognafare-179è Ariacompressa:menioenergia-183è Apropositodell’ariamedicale-187

Gas Medicali Direttiva 93/42/CEE - D.L. 25.01.2010 n. 37 - D.L. 24.02.97 n. 46 - UNI EN 737è Pharmacopeaeuropea:novitàeconsigli-190è Ariamedicale:qualenormativa-192

Contaminanti e classi di purezza aria compressaISO 8573 - ISO 12500è Lineeguidaperutilizzarealmeglio einmodocorrettol’ariacompressa-194

Ambiente e inquinamentoD.Lgs. 152/09 - Testi Unico Ambienteè Impiantiadaria,scarichianorma-197è Ariacompressa:menoenergia-199

Alimentareè Ariadamangiare:istruzioniperl’uso-201

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Normative4

RIGUARDOLANORMATIVASUATTREZZATUREEINSIEMIAPRESSIONE

Sulla SICUREZZAc’è poco da scherzareing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Obblighi degli utilizzatori. Obbligo delle verifiche periodiche. Obblighi da osservare per la messa in servizio e l’utilizzazione, dichiarazione di messa in servizio. Questi alcuni degli aspetti illustrati all’interno di un quadro generale della legislazione su attrezzature e insiemi a pressione. Cosa fare per essere a norma, evitando, tra l’altro, risvolti negativi che lasciano il segno:dalla sanzione amministrativa alla conseguenza penale,fi no al fermo impianti.

I meno giovani dei nostri lettori ricorderanno certamente leprocedurechesiusavanountempoinItaliaperprogettareecostruireunapparecchioapressioneoungeneratoredivapo-re:neglianniSessantaavevamounvolumetto,editonel1953dall’Ancc(AssociazioneNazionaleperilControllodellaCombu-stione),intitolato“PropostadiNuovaRegolamentazione”(bre-vemente:Pnr53),chespiegavatuttosull’argomento.A dir la verità, visto alla luce della moderna normativa, quellibrettoerapiuttostocarente:conteneva,infatti,soloqualche“formulina”perilcalcolodeifasciamiedeifondi,ignoravacom-pletamenteleflangeelepiastretubieredegliscambiatorie,suirinforzidiapertura,consigliavasemplicementediaumentaredel 10% lo spessore di parete per tener conto della presenzaeventualediun’apertura.Suimaterialiesullesaldaturedicevapocooniente;enulladeltuttopericarichidiversidallapressio-ne(vento,terremoto,carichidovutiaisupportiealletubazioni,carichiciclici,dilatazionitermicheecc.).Ma veniamo ai tempi nostri. Una sera, una telefonata... Unasera normale di ottobre, una telefonata, un’azienda. Nulla distrano.Uninstallatorehafattoilmionomee,dall’altrapartedeltelefono,c’èqualcunochemicerca.Ungiorno.Unaazienda.Unquestionario.Dell’Asl.Nulladistra-noanchequi.Unamattina.Uninstallatorechesirecaafareuninterventodimanutenzionepressouncliente.Ilsolitoquestionario.Elasuacompilazioneinsiemealresponsabiledell’azienda.

Uno squillo al citofono, la risposta della centralinista: “l’Asl èinazienda”.Verificagliimpiantieleattrezzatureapressione,poipassaallecarteealladocumentazione.Cercal’applicazionedellenormecheregolanol’eserciziodelleattrezzatureapres-sione.Chesonosemprelestesse:ilDM329/04perlaverificaeladenunciadiprimoimpiantoeperleverificheperiodiche;ilDM11/04/11pertutteleattivitàdaintraprendersiperleverificheperiodicheeilDlgs81/08,ilTestoUnicosullaSicurezzadelpostodilavoro.Il responso è severo. Un verbale lungo più del solito e senzasconti: presentare la documentazione di denuncia degli im-piantiapressioneedelleverificheperiodicheeffettuate.Entrobrevissimotempo.Intanto,seguirannolasanzioneeilfermoimpianto.UnasfilzadiobblighiIlriferimentoèsempreaunadelleleggiriportatepocosopra,articolo7delDM329/04,com-mi1a)e1b).

•Art. 7 - Obblighi degli utilizzatori 1. La mancata esecuzione delle verifi che e prove alle date discadenzapreviste,indipendentementedallecausechel’hannoprodotta,comportaiseguentioneriacaricodegliutilizzatori:a) messafuorieserciziodelleattrezzatureeinsiemicoinvolti;b) esecuzione,dapartedeisoggettiincaricatiperl’attivitàdi

verifica,delleverificheeproveprevistedallanormativavi-genteperilsuccessivoriavvio.

Questo perché? Ce lo spiega il successivo articolo 8 del DM329/04,commi1)e2).

•Art. 8 - Obbligo delle verifi che periodiche1.Gliutilizzatoridiattrezzatureeinsiemiapressionemessiinserviziohannol’obbligodisottoporreglistessiaverificheperi-odiche,ovverodiriqualificazioneperiodica.2. L’attestazione positiva risultante dalle verifi che effettuateconsentelaprosecuzionedell’eserciziodelleattrezzatureede-gliinsiemiverificati.Naturalmente, per poter effettuare tutte le attività previstecomedanormativa,ènecessariodenunciaregliimpianti,comeprecisal’articolo6delDM329/04,commi1)e4).

• Art. 6. - Obblighi da osservare per la messa in servizio e l’utilizzazione, dichiarazione di messa in servizio1.All’attodellamessainservizio,l’utilizzatoredelleattrezzatureedegliinsiemisoggettiacontrollooaverificainviaall’Ispesleall’UnitàSanitariaLocale(Usl)oall’AziendaSanitariaLocale

DLgs 81/08 - DLgs 493/96Sicurezza sul lavoro

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5 Normative

(Asl)competente,unadichiarazionedimessainservizio,con-tenente:a) l’elencodellesingoleattrezzature,conirispettivivaloridi

pressione,temperatura,capacitàefluidodiesercizio;b) unarelazionetecnica,conloschemadell’impianto,recante

lecondizionid’installazioneediesercizio,lemisurecurezza,protezioneecontrolloadottate;

c) unaespressadichiarazione,redattaaisensidell’articolo2deldecretodelPresidentedellaRepubblicadel20ottobre1998,n.403,attestantechel’installazioneèstataeseguitainconformitàaquantoindicatonelmanualed’uso;

d) ilverbaledellaverificadicuiall’articolo4,oveprescritta;e) unelencodeicomponentioperantiinregimediscorrimen-

toviscoso,osottopostiafaticaoligociclica.

...omissis...4.Perleattrezzatureapressioneeinsiemiesclusidalcontrollodellamessainservizio,aisensidell’articolo5,ladichiarazionedimessainserviziodicuialcomma1consentediattivarel’at-trezzatura o l’insieme a condizione che l’utilizzatore attestichelepredetteattrezzatureoinsiemisianostatidebitamenteinstallati,mantenutiinefficienzaeutilizzaticonformementeallalorodestinazione,nonpregiudichinolasaluteelasicurezzadellepersoneodeglianimalidomesticiolasicurezzadeibeni.

Ingegnere, venga subito...Matorniamoallatelefonatainiziale.“Ingegnere,abbiamobi-sognodellasuaconsulenza.Entrodomani.Perchéabbiamogliispettoriinazienda...”.Simuove,allora,tuttalamacchinadell’e-mergenzaconcostieimpegnonotevolidaparteditutti.Enonpotrebbeesserealtrimenti,dalmomentochechiscrivequestoarticoloabbandonatuttigli impegniperandareacontattarequell’ispettore,evitandoilmaggioredanno.Ora,bisognerebbechiedersi:macomemai,pursapendotuttequestecose,solopochissimeaziendesonoinregolaconlanor-mativa?Eperchégliinstallatorieimanutentorinoninformanoiresponsabilidellaprevenzioneedellasicurezza(gliRspp,chedovrebberocomunqueconoscerelanormativadiriferimento...)adagirepertempo?Mancanza di sensibilità, insuffi ciente conoscenza normativao,piùsemplicemente,unatteggiamentoacompartimentista-gni?Pensosiaimportantedareunserviziocompletoall’azien-da.Nonfaresoloillavoro,mainformareperprevenireedevita-resanzionianchemoltopesanti,finoallamessafuoriservizio

dell’impianto.Nelcasoinesame,tuttosièconclusonelmiglioredeimodi.Manonsempreècosì.Anzi,abbiamoscopertounacosa interes-sante.GliispettoridelleAslstannofacendouncensimentodegliim-piantiesistentiperverificaresesianostatidenunciatieassog-gettatialleverificheperiodichedifunzionamentoediintegri-tà,contuttoquantoneconcerne.Possoassicurarechefarsitrovareimpreparatidagliispettorièdavveroinopportuno.Soprattuttosesiparladiunanormativavecchiaormaididieci,quindiciannieicuifondamentalinonrappresentanodi certoun problema insormontabile. Sempresperandochenessuninfortuniosuccedatralemuradell’azien-da.Nelqualcaso,iproblemisisommanocondifficoltàespo-nenziale,poichéancheleassicurazionicomincianoaprendereledistanzeeleazionipenalisonosempreacaricopersonaledelrappresentantelegale.Senzacontare,poi,leconseguenzedica-ratterecivileeamministrativo.

Concetti principaliAtaleproposito,vorreirichiamareiconcettiprincipalidelDM329/4.Correval’anno2005circa...,ma,comecisipotràaccorgere,nullaècambiatoadoggirispettoadieciannifa.Unbloccotemporaleperleaziendechehannodecisodiignorarequestaimportantenormativa.Sicuramente,invece,qualcosacambieràconl’Aslel’Inail,chestannofacendoverifichepressoleaziendeinmodoormaiorganizzatoecontinuativo.Il“Regolamentorecantenormeperlamessainservizioeuti-lizzazionedelleattrezzatureapressioneedegli insiemidicuiall’articolo19delDlgs25febbraio2000,n.93”nasceasegui-todellaintroduzionedelladirettiva97/23CE-PED,recepitadalDlgs 25 febbraio 2000, n. 93, concernente disposizioni per laprogettazioneelafabbricazionediattrezzatureapressionealfinedigarantireirequisitiessenzialidisicurezzadellestesse,quindiconsentirneilliberoscambionell’ambitodellaComuni-tàEuropea.

• Direttiva PEDComenoto,ladirettivaPED,inbaseallatipologiadifluidocon-tenuto,classificaleattrezzatureapressioneinquattrocatego-rie,dallaIallaIV,caratterizzatedagradidipericolositàcrescen-teinbaseaiseguentiparametri:•PS,PressioneMassimaAmmissibile;

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Normative6

•TS,TemperaturaMassimaAmmissibile;•V,Volume;•DN,DiametroNominale(perletubazioni).In linea con tali criteri di classifi cazione delle attrezzature ilDecretoassocia,aciascunacategoria,undiversoregimedelleverifichedi1°impiantoediriqualificazioneperiodica.Il Decreto non invalida totalmente la normativa previgente(Regio Decreto 12/4/1927, DM 21/4/1974 e successive circolariesplicative),masoltantoleparticolaridisposizioniincontrastoconesso.L’altranovità,perallora,èrappresentatadalletubazioni,stori-camenteesclusesindalRegioDecreto12/4/1927,anch’esserientrantinelcampodiapplicazionedelDecreto.E’doverososottolineareche,primadell’entratainvigoredelDM329/04,sutaliattrezzaturecomunqueincombevano,sull’uti-lizzatore,leadempienzedettatedallanormativasullaSicurezzaeSalutesulluogodilavoro,qualiilDlgs626/94es.m.i.artt.34,35e36(riguardantiinstallazione,usoemanuten-zionedelleattrezzaturedi lavoro)e ilDpr547/55,articolo241(requisitidiresistenzaeidoneitàdiimpianti,apparecchiereci-pientisoggettiapressioneesclusioesoneratidaregolamentispeciali).

•Verifica di 1° impiantoLaverificadi1°impianto,ovverodellamessainservizio,consistenellaverificache l’attrezzaturaècorredatadegliaccessoridisicurezzanecessari(interminiditipologiaedimensionamen-todeglistessi),infunzionedellecondizionidiinstallazioneediesercizio,nonchénellaverificadiefficienzadeglistessiedelbuonfunzionamentodell’attrezzatura;iltuttosecondolespe-cifichetecnicheinvigorealmomentodellaverifica(art.3delDM329/04)edelleistruzioniperl’usoelamanutenzionerila-sciatedalfabbricantedell’attrezzatura.Successivamente l’utilizzatore finale deve presentare all’Inaileall’Aslla“DichiarazionediMessainServizio”,comeprevistodall’art.6,citatonellapaginaprecedente.

•Prima Verifica periodicaPerleattrezzaturechesonostategiàverificateinsededi1°im-pianto,ovviamenteconlanormativaprevigente,ilDM329/04siapplicaapartiredallaprimaverificaperiodicainscadenza.

Perleattrezzaturequalirecipientiperliquidieletubazioni,maiassoggettatiaomologazionisia insededicostruzionecheinsededi1°impianto,magiàinesercizioalladatadientratainvigoredelDecreto,aisensidell’art.16,l’utilizzatorehaavutountempodiquattroanniperpresentareall’Ispesl(oraInail)unadenunciacontenente:1) una descrizione sintetica del recipiente o della tubazione

(impianto, identifi cazione, condizioni di esercizio, fl uido,dimensioni,accessoridisicurezza);

2) laclassificazionedell’attrezzaturasecondoifluidielecate-gorieprevistedalDlgsn.93/2000;

3) unavalutazionesullostatodiconservazioneedefficienzadell’attrezzatura a fronte di rilievi con metodi di ControllinonDistruttivi.

Rischi tutti da evitareComeèfacilmenteverificabile,pochecosesonocambiatedallontano2004.Diciamo che è cambiata l’architettura del quadro normativo,chesièarticolatosupiùinerentilegislativi.Facendo, cioè, in modo da separare ciò che è l’esercizio delleapparecchiature a pressione (DM 329/04) dalle verifi che pe-riodiche(DM11/04/2011)edallanormativasullasicurezzasulpostodilavoro(Dlgs81/08).Nonostantel’evolversinormativo,fermarestandola“ratio”delleattivitàdasvolgersi,leaziendenonsonoriusciteaprogredireneitempidovuti,addossandosiunonererischioso:quellodellasfidaagliispettoriprepostialcontrolloealsanzionamentodelleaziendenonanorma.Ognunoèpadroneincasapropria,recitavaunproverbio.Ancheseleconseguenze,inquesticasi,nonsonoconfrontabiliconilrischiocheildatoredilavorosiassume.Rischi,loricordo,carat-terizzatidatredifferentirisvoltinegativi:-sanzioneamministrativa;-conseguenzapenale;-fermatadegliimpianti.Direichenonnevalepropriolapena.

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7 Normative

ATTREZZATUREAPRESSIONE:NORMEECOMPORTAMENTIDASEGUIRE

La SICUREZZAnon è un optionaling. Massimo Rivalta - presidente Animac

Una serie di misure di prevenzione e protezione - tecniche, orga-nizzative e procedurali - che devono essere adottate dal datoredi lavoro, dai suoi collaboratori e dai lavoratori stessi, per ridurrela possibilità di infortuni ai dipendenti dell’azienda o ad altricollaboratori esterni (subcontraenti). L’attuale bilancio infortu-nistico rileva una riduzione generale degli incidenti sul lavoro, ma meno significativa nel campo delle attrezzature a pressione.

Conlarivoluzioneindustrialeelosviluppodelleprimemacchine,leattrezzatureapressionehannoassuntounruolosemprepiùimpor-tantenelcampodellaproduzioneedell’applicazioneindustriale.Ilsettoreindustrialediattrezzatureapressionecomprendeun’am-piagammadiprodotti:daquellidiconsumo,comegliestintorielepentoleapressione,finoallecaldaienellecentralielettriche.Datal’ampiaestensionedelcampodiapplicazionedelleattrezzature,econsideratoil“rischiopressione”comeunrischioingradodidan-neggiarel’ambienteelepersone,tutteleattrezzatureapressionesonosottopostealladirettivaPed.

La direttiva PedEssadefinisceilimitidisicurezzacheifabbricantidevonogarantireperilprodottofabbricato.Siriconoscono,inlineaprincipale,lese-guentitipologiediattrezzatureapressione:•Recipientiinpressione:progettatiperconteneregasoliquidiauna

pressionedifferenterispettoaquellaesterna,solitamentepiùalta;•Tubazioni:solidicavichiusiasezionecostanteinformaearea,ilcui

usoprincipaleèevidentementequellodiconvogliarefluidi;•Accessoridipressione:appartengonoaquestacategoriaimano-

metridivariotipo,iregolatoridipressione,itermostatiecc.;•Accessoridisicurezza:appartengonoatalecategorialevalvoledi

sicurezza,idischidirottura,levalvoletermostatiche,levalvolediritegnoecc.

Lenormeinmateriadituteladellasaluteesicurezzasuiluoghidi

lavoro,dicuiilDlgs81/08costituisceilpiùrecenteesempio,han-no storicamente sempre accompagnato quelle sulle macchine,intrecciando in modo signifi cativo precetti tecnici con misure diutilizzazione.Almomentodell’entratainvigoredelDlgs81/08,lanormativavigentesugliapparecchiapressioneerailDlgs93/2000diRecepimentodellaDirettivaPedperlasolaparterelativaallaco-struzionedegliapparecchiapressione,eparzialmentesostituitodalDM329/04perlasolaparterelativaallapianificazionedelleverifichediesercizio.

Semplici attenzioniIlfenomenoinfortunisticointeressanteleapparecchiatureapres-sione può essere ampiamente ridotto osservando delle sempliciattenzioni.Peroffrireunatracciacomprensibiledelleattivitàdicuisopra,questiipuntisucuiconcentrarsi:- Indagine statistica sugli infortuni avvenuti durante l’utilizzo

delleattrezzatureapressionealfinedicomprendernelecausescatenanti;

-Osservazionisulcampo,percomprenderelepratichescorretteegliusinonconsentitipiùfrequentiditaliattrezzature;

-Identificazionedeirischiresidui;-Azionimigliorativedaadottareperottenerelariduzionedelri-

schioresiduo.

Rischi residuiE’ovviocheunadellefasipiùimportantiedifficilinelsettoredellasicurezzaèl’individuazionedeirischiresidui,oltreaquellicosiddettieliminabili,comeprecisamenterichiamatidallanorma,ovveroqueirischi, associati all’utilizzo delle attrezzature a pressione, esistentinonostantelamessainattoditutteleprocedureindirizzateallalororiduzione.Sono rischi eliminabili quelli che vengono annullati con appositeprocedurediprevenzione(rischimaggiormenteevidenti),ovverodimessainoperaeineserciziodituttelemisureperprevenirecheac-cadanoeventipericolosi.Lariduzioneeminimizzazionedelrischioresiduorichiede,invece,l’implementazionediprocedurediprotezioneanchemoltoarticola-te,ovverolamessainoperaeineserciziodituttelemisureperpro-teggerepersoneecosedalrischioresiduo.Ciononostante,considerandol’applicazionedellemisuredisicurez-zamesseinatto,ènecessariocomprenderelemotivazionipercuiil

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verificarsidegliinfortuniedegliincidenticheavvengononell’utilizzodelleattrezzaturesiaancoraunelementonondeltuttoeliminabile.

A proposito di...•Cause scatenantiPer iniziare, è doveroso identificare quelle che potrebbero esserelecausescatenantichehannoportatoalverificarsidell’infortunio.Quindi,stabilireunrapportodicoincidenzaodiuguaglianzafrapiùelementichepermettanodiestrapolarealcunedelledinamichepiùfrequentiecomunidell’accadimentononostanteleattivitàpreven-tiveacquisiteeposteinatto..Soloaquestopuntosaràpossibileindividuaredeipercorsilogici,inambitosicurezza,checonsentanoopportuneconsiderazioniperri-durrealminimoo,addirittura,eliminareilrischioresiduo.

•Determinanti e ModulatoriAltroelementoimportanteèl’osservazionedifattoriqualil’indivi-duazionedeiDeterminanti(fattoridirischiocheconcorronoalverificarsidiunincidenteaumentandonelaprobabilitàdiaccadimento)eglieventualiModulatori(fattoriche,ininfluentisullaprobabilitàdiaccadimentodell’incidente,sonoperòingradodiimpedire,atte-nuareoanchepeggiorareildannobiologicocheneconsegue).In letteratura,sonopresentidelletabelle indicantiqualielementisonopiùfrequentementeresponsabilidegliincidentisulleapparec-chiatureapressione.

•Esplosione fattore letaleDall’indaginestatisticasiricavachelacausapiùricorrentedimorte,dovutaall’utilizzodelleapparecchiatureapressione,ècostituitadalfenomenodell’esplosione.Nelcasospecifico,sonoiDeterminantienoniModulatoriaessereiprincipaliresponsabilidell’accadimento.Soloperaccennarli,sipossonocitaredistrazionedellavoratoree/odeldatoredilavorooscarsacuranell’utilizzodelleattrezzaturemes-seadisposizioneduranteilciclolavorativo.

•Ambiente di lavoroImportante,quindi,l’ambientedilavoro,chevienecosìdefinitodalTestoUnico(Dlgs81/08):“luoghidestinatiaospitarepostidilavoro,ubicatiall’internodell’aziendaodell’unitàproduttiva,nonchéognialtroluogodipertinenzadell’aziendaodell’unitàproduttivaaccessi-bileallavoratorenell’ambitodelpropriolavoro”.

Perminimizzareilrischio,ènecessariocheiluoghidilavorosianoilpiùpossibilemantenutinelrispettodituttiirequisitidisicurezza.E’ altrettanto indispensabile, ai fi ni di una acquisizione logica opraticadelleattivitàpreventive,prevederetuttiidispositiviminimidisicurezza,infunzionedelluogodilavoroesoprattuttoistruireilavoratorisucomeutilizzarli.

•Manutenzione ed efficienzaAltroelementodanonsottovalutareèlamanutenzioneeilman-tenimento in efficienza delle attrezzature di lavoro che vengonomesseadisposizionedeilavoratori.Questiifattorichepossonocon-correrealverificarsidiinfortunisulpostodilavoro:-scarsamanutenzionedellamacchina;-azioniscorrettedell’operatorecheprovocadisfunzionidellamac-

china(adesempio,ribaltamento);-incidentifortuitidifunzionamento.

Il fattore umanoA prescindere dagli elementi citati, vi è una ulteriore causa degliinfortunisuiluoghidilavorochecipareesserelapiùimportante:l’azionedell’uomoeilsuocomportamentoall’internodelsistema“prevenzione”.Quindi,l’abitudineapratichescorretteelamancan-zadiformazionecheportanoillavoratoreacommetteregestitantoingenuiquantofataliperlasuaincolumitàequelladeglialtriintor-noasé.E’ilcosiddetto“erroreumano”.Ormaitroppevolteabituatiasentirlorichiamaresenzachequalcunodicaveramentequantolapresenzadell’operatoreindeterminatecondizionidistress,stan-chezza,attenzione,sicurezzadellapropriagestualità,distrazione,siacausaimportantedell’eventoinfortunistico.

•Cosa dice la statisticaRaccogliendoidatipubblicati,siscoprecheglioperatoriimpegnatiinunadeterminataattivitàlavorativa:-conosconoirischilegatialmancatousodeidispositividiprotezio-

ne,tuttaviarinuncianoal loroutilizzonellamaggiorpartedellecircostanze;

-lagranpartediessisadoveèripostoilmanualedell’apparecchiatu-racheutilizza,manonloconsulta;

-esisteunlivellodiformazioneeinformazioneancoratroppobasso;-nellamaggiorpartedellesituazionil’istintoel’esperienzaprevalgo-

nosuregolamentienorme;

Normative8

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9 Normative

- di tutte le attività di manutenzione da effettuare obbligatoria-mente prima dell’utilizzo di una apparecchiatura a pressione,vengonoeseguitesoloquellestrettamentenecessariealfunzio-namentoimmediatodellamacchina.

•Formazione del lavoratoreAfrontedell’analisisopraesposta,risultachiarocome,perriuscireacontrollareilrischioresiduoentrolivelliaccettabili,sianecessarioinsisteresullaformazionedellavoratore,intesacomeunsuonecessariodiritto,considerandolaunelementoprincipalenellascaladiimportanzaperlaprevenzionedegliinfortuniderivatidanoncorrettiatteggiamenticomportamentalisulluogodilavoro.Ancheperquestomotivo,lamanutenzioneeicontrollisulleattrez-zatureapressionedevonoessere:- eseguitisecondolescadenzedelcostruttoreodelprogettista;- eseguitidapersonaleopportunamenteincaricato,conledovute

caratteristichedipreparazionetecnicaeabilitazionirichiestedallanormativa;

- periodicieorganizzatienonbasatisuunsemplicecontrollovisivodell’operatore,chepermetteunicamentediindividuaregrossolanielementidipericolo,manonlecausenascosteenonindividuabiliinassenzadicontrollistrumentalidialtranatura.

Progettista & CostruttoreAifinidellariduzione/eliminazionedeirischiresidui,sonodacon-siderarsiimportantianchealtrifattorinellasicurezzadiunaattrez-zaturaapressione,chevannoricercatiamontedell’interosistemaproduttivoaziendale,inqueglielementichelavoranoinpressione,echeriguardanoilprogettista/costruttoredell’attrezzatura.Infatti,ancheinfasediprogettazione,èimportantevalutarelecon-dizionidieserciziodelrecipiente,inquantovariazioniciclichedellapressione e della temperatura (sollecitazione a fatica) tendono aridurnelavitaresidua.Questiiparametrisucuiilprogettistapuòagire,compatibilmenteconivincolidicostoediprogetto(ingombrimassimi,necessitàdibocchelliecc.):formadelrecipiente;spessoredellepareti;selezionedelmateriale;controllinondistruttiviincostruzione;verificheinesercizio.Questiparametridiprogettosonoindividuatierichiamatiinmanie-ramoltochiaradallavigentenormativadisettore.Ancheinfunzionedellatipologiadifluidochedovràcontenerel’attrezzaturaapressio-

ne,dellatemperaturadiesercizioe-naturalmentepiùimportante-dellapressioneoperativadieserciziocuiessodovràlavorare.Apropositodisicurezzasullavoroedirischipresenti,èdimostratoche,inmolticasi,esisteunadiscrepanzatralapercezionesoggettivadelrischioelasuavalutazioneoggettiva.

Analisi dei rischiL’analisideirischidiundeterminatoimpianto/sistemaproduttivo,perleattrezzatureapressione,nonspettasoloaldatoredilavoro,maanchealfabbricantemedesimo(comesievincedallastessaDi-rettiva97/23/CE-Ped),ilqualeètenutoafornireistruzionioperative,aisensidel“Res”3.4dellaDirettiva97/23/CE,perilprodottochein-tendecommercializzare.L’analisideirischinonèsolorivoltaalsoddisfacimentodeirequisitiessenzialidisicurezza(Res)richiestadallapredettaDirettiva,maan-cheesoprattuttoall’eliminazionedeirischiragionevolmentepreve-dibiliinfasediinstallazioneedeserciziodellostesso.Perfornireunesempioconcretoinmeritoallapericolositàdiunreci-pienteincasodiesplosione,sipuòindicarequantosegue,analizzan-doiltipodiinfortunio:a) primario,dovutodirettamenteallasovrappressionecausatadal-

laesplosioneedallasuadurata;b) secondario,causatodall’impattodelmissile;c) terziario,dovutoallospostamentodell’interocorpocheèassog-

gettatoaelevateaccelerazionieurti.Siconsideri,inoltre,cheuneventodannososoloinalcunicasirima-ne“contenuto”entrodeterminatilimiti,mentrenellamaggioranzadeicasisiestendeall’ambientecircostante.Entrano,quindi,ingiocotuttigliargomentirichiamatidallagestio-nedellasicurezzaall’internodelleaziende(inalcunicasi,particolari,comenelleaziendeospedaliere,aziendepetrolchimiche...).Inparti-colare,laUniIso31000:2010indicailprocessodigestionedelrischiocuisirimandapermaggioriapprofondimenti.Quantoabbiamodettoinquestoarticolovuolesensibilizzareillet-toreadaffidarsiaenti,associazioni,professionistidelsettoreconcomprovataesperienzadimostrabiledallaformazioneacquisita,siacomeesperienzasulcamposiacomeconoscenzadellanormativadisettore.Nondimenticandochelasicurezzanonèunoptional!

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ATTREZZATURE ANIMAC: ALCUNE BREVI CONSIDERAZIONISULLARECENTENORMATIVA

Testo unicosulla SICUREZZAing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Come è accaduto con il lgs 626/94, un po’ piace e un po’ ci lascia perplessi. Ma questo, si sa, è normale amministrazione per un neonatocreto che si affaccia nel mondo del lavoro con la fortee decisa volontà di migliorare un sistema, quello dellasicurezza, in parte applicato.

SulSupplementoordinarion.108/LallaGazzettaUffi-cialen.101del30aprile2008,èstatopubblicatoilnuovoTestoUnico:Dlgs81del9aprile2008.ComeavvenneconilDlgs.626/94,ilTestoUnicosullaSicurezzaunpo’piaceeunpo’cilasciaperplessi.Maquesto,sisa,ènormaleamministrazioneperunneonatodecretochesiaffaccianelmondodellavoroconlaforteedecisavolontàdimigliorareunsistema,quellodellasicurezza,chesem-bravafosseormaiabbastanzarodatoe,inqualchemanie-ra,applicato.Mavediamodicosasitratta.

Di cosa si trattaIl nuovo Testo Unico, destinato a sostituire il “famoso”Dlgs626/94eilDpr547/55,sipresentacomeuntesto

ampio e complesso costituito da 306 articoli, 13 titoli e51allegati.IlnuovoTestoUnicosidistingueper:•ampliamentodelcampodiapplicazione;•inserimentodituttelenormativegiàcontenutenel

626/94;• inserimento delle norme extra 626/94 (ad esempio,

cantieri,vibrazioni,segnaleticaecc.);•abrogazioneeinserimentodeiDpr547/55,303/56,164/56;• rafforzamento delle prerogative di Rls, Rlst e Rls di

“sito”(adesempio,cantieri);•coordinamentodelleattivitàdivigilanza;• finanziamentoperazionipromozionaliprivateepub-

bliche;•definizionediruoliecompitidegliIstituti/Enti(Inail,

Ispeslecc.);• formazione allargata a diverse figure, come Rls, Rlst,

Prepostiecc.

Alcune modificheIl provvedimento, il cosiddetto “Testo Unico”, contienealcunemodifichealladisciplinaattualecheriguardanoanche lavalutazione dei rischi, la delega di funzioni,la formazionedei lavoratori, lasorveglianza sanitaria eirapporticonilrappresentantedeilavoratoriperlasi-curezza.Esso gode di un campo di applicazionepiùestesodiquelloprevistodalDlgs626/94,definiscemeglioisogget-tidestinataridegliobblighidisicurezzaemeccanismididelegadifunzioni,stabilisceregolepiùferreeperlatenuta della documentazionerelativaallatuteladei la-voratori,inaspriscelesanzioniperl’inosservanzadelleregolediprevenzioneeprotezione.La legge individua nel datore di lavoro l’unico soggettoresponsabile della sicurezza nell’impresa. Tale quali-ficazione comporta che questi deve provvedere a porreinesseretuttiquegliinterventiattianeutralizzarefontidipericoloerischiocherendonomenosicuriiluoghidilavoro;deveadempieretuttigliobblighiprevistidallalegge,come,peresempio,laredazionediparticolarido-

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Normative10

Due date da ricordare

llDlgs81/2008prevededuedateperl’entratainvigore:•15maggio2008,pergliaspettigenerali;• 29 luglio 2008, per le disposizioni di cui agli articoli7,comma1,letteraa),e28,nonchélealtredisposizioniintemadivalutazionedeirischicheaesserinviano,ivicompreselerelativedisposizionisanzionatorie.

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11 Normative

cumenti.Incasocontrario,ildatoredilavoroèsoggettoasanzionipecuniarieedetentive.Insomma,quasiunaripetizionedelprecedentedecretosullasicurezza,verrebbedaconsiderare.Inrealtà,mol-tesonolemodificheapportateanchese,ascoltandolevarievocidicorridoio,seneprevedonoun’applicazioneeunaattuazionetutt’altrocheagevolinellarealtàdituttiigiorni,conaggraviodiulterioricostiperleaziende.Maciònontraggainingannoillettoredistratto,inquantol’esseredistratti diventerà, ormai, soltantoun“lusso”concessoabenpochi.Con l’inseverimento delle sanzioni e delle pene, ci saràmoltomenodaridereemoltopiùdalavorare.Soprattut-tonelsettoredell’aria compressa, in cui sono ancoratroppe(pernondiretroppousuali...)lesituazioniincuilasicurezzarimaneunoptionale,perdipiù,sconosciutoamolti.

Far sempre gli italiani?Di contro, ci si scontra giornalmentecon la realtà istituzionale in cui l’en-te di controllo non controlla e nonpermette, in linea formale, l’avviamen-to dell’impianto e le comunicazioni ne-cessarie. Se ne parlava poco tempo faproprio con gli “amici” di Piacenza, oltrechedelfattodinonesserenellapossibi-lità, pur volendolo fare, di rispettarela normativa vigente. Insomma,se, daunaparte,ciimpongono,giustamente,ilrispettodinuoveepiùseverenormeperlasicurezza,dall’altra,ciimpedisconodirispettarle!Maperchédobbiamofaresempregli ita-liani? Non che convenga fare altro, ma,allora, che si trovi una via di mezzo pos-sibiledarispettare.Ilcasospecificogiocasull’effettuazionedelleverifichedipri-moimpiantoediprimoavviamento,dicui all’art. 71 comma 11 del Testo Unico,incuièbenspecificatocheleAslel’Ispe-

sl possono avvalersi del supporto di soggetti pubblici oprivatiabilitati.Vistocheilproblemaèl’assenzadiin-terventirapididapartedegliorganiprepostiaeffettuareleverificheperpermetterel’avviamentodell’impianto,vorremmoveramentechefosseroindicatii soggettidisupportoechetuttofosseregolare.Noncirisulta,infatti,naturaleattendereitempi-inalcu-nicasibiblici-dell’Ispeslperpotertrasmettereilverbaleeladocumentazioneall’Aslaifinidell’avviamentodelnuo-voimpianto.Altrimenti,èdavverouna“istigazioneade-linquere”obbligatoriasesivuolesopravvivere.Giustopernondimenticare:Animacèdasempreper il rispettodelleleggi.Machequestesianoapplicabili!

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UNESEMPIO:L’ARTICOLO71

Datore di lavoro:quali obblighi M.R.

Pubblichiamo, in questo riquadro,alcune parti dell’art. 71 riguardante gli“obblighideldatoredi lavoro”.Acorre-doinformativodiquantoillustratoecommentatoinquestepagine.1. Il datore di lavoro mette a disposi-

zione dei lavoratori attrezzatureconformiairequisitidicuiall’arti-coloprecedente,idoneeaifinidellasalute e sicurezza e adeguate allavorodasvolgereoadattateataliscopichedevonoessereutilizzateconformemente alle disposizionilegislative di recepimento delleDirettivecomunitarie.

10.Qualoraleattrezzaturedilavoro,dicuialcomma8,sianousatealdifuoridellasededell’unitàprodut-tiva, devono essere accompagnate

da un documento attestante l’e-secuzionedell’ultimocontrolloconesitopositivo.

11.Oltreaquantoprevistodalcomma8,ildatoredilavorosottoponeleattrezzature di lavoro riportate inAllegato VII a verifiche periodiche,con la frequenza indicata nel me-desimo allegato. La prima di taliverifiche è effettuata dall’IspeslelesuccessivedalleAsl.Leveri-fichesonooneroseelespeseperlaloro effettuazione sono a caricodeldatoredilavoro.

12.Perl’effettuazionedelleverifichedi cui al comma 11, le Asl e l’Ispeslpossono avvalersi del supportodi soggetti pubblici o privatiabilitati.

I soggetti privati abilitati acqui-stano la qualifica di incaricati dipubblicoservizioerispondonodi-rettamente alla struttura pubblicatitolaredellafunzione.

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AlCune IndICAzIonI Per dIstrICArsI nel lABIrIntonormAtIVo

Ped & dintorni:per CAPIRNE di piùing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Tutti parlano di Ped, di 329, di verifiche periodiche, di valvole di sicurezza, di relazioni tecniche, di raccomandate, di certificioni, di sicurezza, di decreti, leggi e leggine. ma poi?Poi succede che, all’atto pratico, quando il fornitore installa gli elementi, l’elettricista collega i cavi, l’impianto viene ampliato, spostato o rinnovato, il cliente finale si accorge che qualcosa limanca. Piccolo vademecum per non incorrere in spiacevoli sorprese.

Untemasemprecaldo,cheriguardagranpartedegliinstallato-riedeiclientifinali(utilizzatori),èdasemprequellodicomefareperrispettarelanormativaapplicabileintemadiapparec-chiatureapressione.Pochigiornifa,horicevutotretelefonateinerentilecorretteat-tivitàdasvolgersiperrientrareneiterminidileggeeperaverechiarimentisullacostruzionediapparecchiatureapressione.Ciascunodegliinterlocutorihaavutolapropriarisposta,ma,atalproposito,nonsarebbemaleprovarearipercorrerevelocementelestradechepartonodalnuovocorsonormativorappresentatodallaPedearrivanofinoaigiorninostricol“Decretodelfare”.

Gran confusioneProviamoaimmaginareunfogliobianco.Totalmentebianco.E a inserirvi tanti piccoli “rettangolini” ordinati e proviamo,poi, a unire questi “rettangolini” tra loro a caso. Risultato?Unaenormeconfusione!Edèesattamentequantosisenteingiroquandomoltiparlanopiùpervenderecheperinsegnareunanorma,dicui,tral’altro,seneconosconovagamentelospiritoeloscopoochenonsipadroneggiasufficientemente.Insomma,tuttiparlanodiPed,di329,diverificheperiodiche,divalvoledisicurezza,direlazionitecniche,diraccomandate,dicertificazioni,disicurezza,didecreti,leggieleggine.Mapoi?Poisuccedeche,all’attopratico,quandoilfornitorein-

stallaglielementi, l’elettricistacollegaicavi, l’impiantovieneampliato,spostatoorinnovato,ilclientefinalesiaccorgechequalcosaglimanca.Hasentitoparlaredicertificazioni,denun-ce,verificheperiodiche,Inail,Asl,OrganismiNotificatieAbilita-ti,Registrodellamanutenzione...Machièingradodioffrirechiarimentipuntualipersvicolaredaldedalo,articolatoecomplesso,dell’apparatonormativosul-leapparecchiatureapressione?Capita,infatti,chel’installatore,avolte,si“dimentichi”dicon-segnare il Certificato di conformità dell’impianto, che garan-tisce,appunto, labuonaregoladell’artedell’installazione,op-puresi“dimentichi”diconsegnaretuttaladocumentazioneacorredodeglielementiappenacollegati.E,inqualcheripetutononsporadicocaso,dimenticapropriotutto!El’utilizzatorefinalesitrovaarincorrerlosenza,magari,saperecosadeveavereacorredodiognielementoacquistatoeinstal-latosottolapropriaresponsabilità.

Cliente finale al centroAnimac,invece,nefaunaquestionediprincipio:- perchéègiustocheilclientefinaleabbiatuttaladocumenta-

zionechedevericeveredagliartigianiedagliinstallatori;- perché è necessario che l’installatore si comporti come un

consulentechedimostridiconoscerel’ambitoelamateriaincuioffreleproprieconoscenze,nonsolonell’installarel’im-piantomaancheneldeclinarelanormativacomedeveesserefatto;

- perchéècostruttivopertutti,clientieinstallatori,avereleco-noscenzeadeguateinterminitecnicieburocraticiperchiude-reuncerchio,quellonormativo,chenonpuòrappresentareunacosaastrattadall’impianto;

- eperché,soprattutto,ogniderogachelussuosamenteciper-mettiamo nei confronti della legge è altrettanto lussuosa-mentepunita,siainambitocivileconsanzionipecuniariesiainambitopenaleconl’arrestooltreallamulta.

Sull’argomento,abbiamogiàscrittomoltoinprecedentiarti-colie,inognicaso,èsufficienteleggereattentamentetuttiicommidell’art.71delDlgs81/08,incuil’impiantosanzionato-rioèparticolarmenteesplorato.

Pertogliercidaidubbi,nonguasta,comunque,offrireunpiccolopercorsoguidato(siamopartitidai“rettangolini”collegatidisordi-

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13 Normative

natamenteperriordinarlifinalmente)sulloscenarionormativodacuinonèammessoderogare.Gliaspettianalizzatinonsono,ovviamente,permotividispa-zio, tutti, ma credo ben rappresentino il cosiddetto “chi-devefare-cosa”.

Scenario normativo•Ped - Direttiva Europea 97/23/CE e Certificazione CE-PedRiguardailcostruttoreofabbricatorediattrezzatureapressione.Inmateriadisicurezzadegliapparecchiapressionevigonorequisitirigorosi.Ciònonostante,acausadellecontraddizioniedellescap-patoiepresentinellanormativaesistente,prodottipericolosienonconformisonoriuscitiafarbreccianelmercato,conconseguenteperditadifiducianelmarchioCE.Maquandosideveprogettare,costruire,installareunsistemaapressione,inbaseall’importan-zaedoveèrichiesto,sifacciaspecificoriferimentoaiprodottichehannolamarcaturaCE-Ped.

•DM 329/04NascedaunacostoladellaPededèrivoltoall’utilizzatorefinaleeproprietariodell’impiantoapressione.Prevedechesiafattaunaverificadiprimoimpianto(ovenecessa-rio)eunadenunciadiprimoimpiantoaglientiprepostialcontrollo(InaileAsl).Prevede, inoltre, che siano denunciati non soltanto gli impiantinuovi,maanchequelligiàesistentiochehannosubitomodifichenelcorsodeltempo.Introduceildiscorsodelleverificheperiodiche,ripresopoiinaltrasede.Nell’ambito delle comunicazioni agli enti preposti è necessarioavereunaspecificadocumentazionecomprendente,almeno:-elencodellesingoleattrezzature;-relazionetecnica,conloschemadell’impianto,recantelecondi-

zionidiinstallazioneediesercizio;-analisidirischioriferitaalpuntoprecedente;- dichiarazioneattestantechel’installazioneèstataeseguitain

conformitàaquantoindicatonelmanualed’uso;- verbaledellaverificadicuiall’articolo4,oveprescritta;- elencodeicomponentioperantiinregimediscorrimentovisco-

so,osottopostiafaticaoligociclica;- certificazioni di conformità e manuali di ogni singolo ele-

mentoinstallato;

- categoriadirischiodelleattrezzatureapressione.

•DM 37/08E’spessounosconosciuto,malasuacompilazionegarantiscel’esecuzione secondo la regola dell’arte dell’installazione e/odell’impianto.L’installatoreèobbligatoafornirloperlegge,senzaperquestorichiederemaggiorazionieconomiche.Ilclientefinaledevepretenderloedeveverificarnelacorrettez-zanellacompilazione.

•DM 11/4/2011Verificheperiodiche.Sièparlatomoltosull’argomentoeil“Decre-todelfare”nehaesponenzialmenteampliatol’importanza.Perleapparecchiatureapressione,vigeancoraunpo’dicaos.Le verifiche periodiche sono obbligatorie e prevedono, oltre allesanzioni,anchelasospensionedelfunzionamentodell’impianto.

•Dlgs 81/08 Testo Unico sulla SicurezzaL’ampioearticolatotestoprevede,oltreallesanzioni(art.71)giàrichiamate, anche il mantenimento di un Registro della manu-tenzionechediventa,così,formalizzataeobbligatoriaacaricodeldatoredilavoro.Inmolticasi,lamanutenzioneèaffidatadaldato-redilavoroaterzi(installatori),chehannolapienaresponsabilitàdelleattivitàesercitatesull’impiantoeintervengonosolidalmentecoldatoredilavoronelcasodiresponsabilitàcivilie/openali.

Consigli praticiComesipuònotare,inquestobreveviaggiolegislativo,adessoi“rettangolini”sonocorrettamenteunitiesiailclientefinalesial’in-stallatoresiailmanutentorehannopreciseresponsabilitàedoveridacuinonèpermessoprescindere.Perverificarechevistiaterivolgendoallapersonagiusta,chiedetesemprealfornitoredifiduciaseconoscelanormativadisettore.Verificateanchechedietrocisiaunaformazioneadeguataounastrutturadisupportochepossaintervenireincasodiapprofondi-menti,comeAnimacdasemprefaconipropriassociati.E’importanteavereunbuonfornitoreedèaltrettantoimportanteconoscereleregoledelgioco.Sempre!

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A ProPosIto dellA VerIfICA e mAnutenzIonestrAordInArIA

Verificare anchela DOCUMENTAZIONEing. Massimo Rivalta - presidente Animac

La ripresa delle attività di settembe sottintende che l’impianto nuovamente in funzione sia stato oggetto di un accuratolavoro di verifica e manutenzione straordinaria, così damantenere alto il livello di efficienza e non creare problemia volte fatali e costosi per la produzione stessa. ma non è sempre scontato che la verifica delle attività sia seguita anche sulla documentazione dell’impianto. Alcuni consigli per evitare amare sorprese.

Agostoelefermateperferie,ingenerale,rappresentanola“fine-stra”d’attuazionedellamanutenzionestraordinariaedeigrandicambiamentilogisticidelleaziende,invirtùdelfattocheinque-stoperiodo,inparticolare,tuttioquasisonochiusiorallentanol’attività.Dandoperacquisitocheun’aziendaaccortaesegualemanutenzioniordinariedurantetuttol’arcodell’anno,allesca-denzeprevistedaivarimanualid’usoemanutenzionedegliim-piantiinstallati,agostoèilmomentoperfarequeilavorichenonsipossonoeseguireincorsaoinpienaproduzione.Laripresadelleattivitàsettembrine,quindi,sottintendechel’impiantonuovamenteinfunzionesiastatooggettodiunac-curatolavorodiverificaemanutenzionestraordinaria,cosìdamantenere alto il livello di efficienza e non creare problemimeccanicicausatidarotturetantoimprovvisequanto,avolte,fataliecostose,perlaproduzione.

Documentazione completaSesiamocertichegliimpiantisianosoggettiarevisione,nonsemprescontatoèilfattochelaverificadelleattivitàsiaese-guitaanchesulladocumentazionedell’impianto.Anzi,nonacasosièintrodottol’argomento.Infatti,ladocumentazionedell’impiantovienecontrollatadagliaddettiailavorisoloalmomento della... verifica periodica da parte degli ispettoriInail, o quando succede qualche infortunio o sinistro nello

stabilimento.Valutandolapercentualediaziendechenonsiricordanodovesono“nascosti”o“dimenticati”idocumen-tidegliimpianti,vienepropriodapensarechetalefattorap-presentiquasiunaconsuetudine.Laquestione,inrealtà,nonsidovrebbeneppureporre,poi-ché un buon fornitore di servizi (il venditore, l’installatoredell’impiantooilsoggettoaddettoallamanutenzionestra-ordinaria)dovrebbegiàpreoccuparsinonsoltantodisosti-tuireolioefiltri,maanchediapporreunsegnodispuntaafiancodellavoce“completezzadocumentazione”fralecosedafarsi.Sarebbeinteressante-misicredasullaparola-con-tarelapercentualedimanutentoriesterniointerniall’azien-dache“spuntano”quellavocecomeeseguita.Ecco,quindi,che lasceltadel fornitoreodell’addetto internocon una opportuna preparazione diventa essenziale, perchétalisoggettiassumonol’importanteruolodi“ispettoriinterni”perlacorrettezzaelasalvaguardiadocumentaledegliimpian-tiinstallati.Se,poi,lamanutenzionestraordinariariguardalasostituzionedielementidell’impiantooppurealtriimportantiinterventi (modifica, spostamento, rimessa in funzione...), ri-cordiamocicheilsoggettocheesegueillavorodeveessereingradodifornireledovutecertificazionideilavorisvoltisecondolaregoladell’arte.

Scegliere l’uomo giustoE’buonanormacontrollarechelecertificazionirilasciate,diqual-siasitipoessesiano,venganocorrettamentecompilateeforniteobbligatoriamentesenzaproblemi,oltrechegratuitamente.Dif-fidatesempredichisifapregarearilasciarelecertificazioniob-bligatorieperlegge.Ononconosceilsuomestiereostafacendoqualcosachenondeve:siescluda,ovviamente,ilfattochesisiadimenticato,inquantociòequivarrebbeadimenticarsianchedistringereunbulloneconleprevedibiliconseguenze.Certo, ildubbiosorge:persaperese il fornitorediservizi (siaessoesternoointernoall’azienda)hatuttelecarteinregolaperfareilsuomestiere,possonovenireinaiutoalcuniconsiglidicaratteregenerale.Primaditutto,ilresponsabiledegliimpiantideveanch’eglico-noscerelanormativaedevesaperecosadevechiedere,oltreallavoroveroeproprio. Inoltre,èopportuno,almenofinoachenonsiètrovatoilsoggettogiusto,considerarepiùdiunacan-

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didatura/offertaper individuarequalè ilmigliorrapportotraqualitàdelserviziooffertoeicostirelativi.Attentiailowcost.Sinoticheèimportantesceglierepersonale/aziendecompetentieadeguatamenteistruitienonsemplice-mentelepropostemenocostose.Ilproblemachepotrebbesca-turiredaunamanutenzionemalfattapotrebbedanneggiaremoltodipiùrispettoalladifferenzatraunpreventivoel’altro.Sipensisoloalleconseguenzeeconomichesesidovesseeffettua-reunafermatatecnicastraordinariaeimprovvisa,magariperintervenirenuovamentesuunlavoromaleseguito.Considerandolavitadell’impiantoeilsuocosto,ènotochequellodiacquistoèdigranlungaminorediquellodifunzio-namentoedellamanutenzione.Anchel’efficienzaèunindicedicosto;soprattuttonell’ariacompressaincuiunaperdita(ounaseriediperdite)lungolaretedidistribuzionerappresentauncostofissoveramentealtodapagare.Sceglietebene,quindi, lapersonacuiaffidare ivostrimac-chinari. Per fare questo potrebbe essere utile anche unabreve chiacchierata con l’installatore, cui potrete tranquil-lamente chiedere l’interpretazione della norma di settore(sonoveramentepoche,madiprecisaapplicazione,nelcasospecifico)e laspiegazionedellemotivazionipercuisiane-cessarioeseguirequell’interventoeprodurrequellaprecisadocumentazione.L’installatoreècomeilmedicodifamiglia.Senonconoscebeneilsuomestiere,comepuòcurarci?

Chiedere senza remore Chiedete,senzapauranéremore,seseguonocorsidiforma-zioneodiaggiornamento,sehannocollaborazioniocontatticonlorocolleghiperscambidiinformazioni,sesonosuppor-tati da consulenti per la soluzione dei casi di necessità, sesonoiscrittiadassociazionidicategoriaoaltro.Soprattutto,sepossonodimostrareilpropriolivellodiaggiornamentoatrecentosessanta gradi (dalla sicurezza alle verifiche perio-diche,passandoperlanormativasull’eserciziodelleattrez-zature a pressione), esibendo prove documentali quali at-testatidipartecipazioneacorsi formativi.Solitamente,chifaformazioneadaltolivellorilasciacertificatidifrequenzao di frequenza con superamento di esame. Leggete ancheilnomedeidocentie il livellodelcorso.Tuttoquesto fa ladifferenza tra un installatore e l’altro. Esattamente come

ilcostodiognipreventivochevisottopongono.Controllatecheabbianounaassicurazioneadeguataalvaloredell’intervento,ondeevitarecheilvostrocasosial’unicorientrantetraleesclusionidiinterventodellapolizza(quantisenevedono!).Pretendeteleinformazioni!Queidieciminutiinpiùchededi-cheretevisarannoripagatiinterminidiservizio,competen-za e affidabilità. Cercate sulla letteratura, in internet, persentitodireepassaparolaseequalisonoleassociazionidicategoriaecosafanno.L’appartenenzaaunaassociazionedicategoriasignificaaverelapossibilitàdidocumentarelepropriecompetenzetecnicheeformative.Nonabbiatepau-radichiedereenonsentiteviimbarazzati.Chisarebbeinim-barazzoadirequalicompetenzehaecomelehaacquisiteafrontediunadomandadiretta?Solochinonharisposteinmerito.Ilbravofornitore/installatoresidistinguedaglialtri.Conosceilproblemaesacomerisolverlo.Esenonlosa,vifaimmediatamenteparlareconqualcunocompetente,alivel-losiatecnicocheburocraticoenormativo.Fate caso alle sottigliezze. Entrambe le figure, il responsabilee/oproprietariodell’impiantoeilfornitoredeiservizi/installa-tore,devonosapereeconoscereillavorodafarsiepianificareleattivitàdaeseguirsi.Solocosìcipotràesserecollaborazionedaentrambelepartienonloscaricodiresponsabilità,semprepiùfrequentenegliultimitempi,aseguitodiinterventimalriusciti.

Alcuni consigliPerconcluderepochiconsigli,augurandochesianodiutilità:• controllatesemprelaqualitàdeicomponentidell’impian-

toediquellisostituiti;• ognicomponentedeveesserecertificato;• lafiltrazionee laqualitàdell’ariahanno una importanza

fondamentalenelfunzionamentodiunimpianto;•l’efficienzadiunimpiantononèsoltantoavereariacom-

pressasecca,significaancheunbuonprogettoeassenzadiperditenellaretedidistribuzione;

• il risparmio energetico permette di evitare costi supple-mentari:dateevidenzadeglisprechievitati;

• laformazioneèimportantissimainogniruolo,nondimen-ticatelo.

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AlCune noVItA’ Introdotte dAl dlGs n. 81/2008 PArte I

Apparecchia PRESSIONEing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Il Dlgs n. 81/2 00 8 ha riordinato il quadro normativoprevigente in materia di tutela della salute e della si curezza nei luoghi di lavor o, raccogliendo, in un unico provvedimento, disposizioni altrimenti disperse in leggi e decreti. E hacomportato una parziale revisione normativa anche in tema di controlli e verifiche riguardanti gli apparecchi a pressione, chiarendo pure il ruolo assegnato al datore di lavoro. Una puntuale analisi che pubblichiamo in due “puntate”.

L’entratainvigoredelDlgs9aprile2008, n. 81 ,hacom-portatounaparzialerevisionenormativaancheintemadicontrollieverificheriguardantigliapparecchiapressione.Se,daunlato,èstatoriconfermatoilruolodell’organodivigilanzaqualesoggettoincaricatodelleverificheperiodi-chefinalizzateadautorizzarel’utilizzodiquestemacchine,dall’altro,èstatochiaritoancheilruoloassegnatoaldatoredilavoro.Aquest’ultimosoggettospettal’obbligodi predisporreunsistema articolato di controlli, avvalendosi di personalequalificato, edi documentareinmodoadeguatol’attivitàsvolta.Intalsenso,risultautileanchelaletturadellenormetecni-chechesioccupanoinmodospecificodell’argomento.

Riordino normativoIlDlgsn.81/2008hasicuramenteriordinatoilquadronor-mativoprevigente,Regolaraccogliendo,inununicoprovve-dimento,disposizionialtrimentidisperse in leggiedecreti,alcunedellequali,peraltro,datateeinpartesuperatedall’e-voluzionetecnologicaeorganizzativaintervenutasuiluoghidilavoro.Questaazionehariguardatoancheilsettorespecificodegliapparecchiapressione,giàconsideratinell’art.241delDpr

n.547/1955.Almomentodell’entratainvigoredelDlgsn.81/2008,lanor-mativavigentesugliapparecchiapressioneeralaseguente:•RD12maggio1927,n.824,sugliapparecchiapressione,che

èstatocompletamentesostituitodalDlgsn.93/2000direcepimentodelladirettivaPed,per lasolaparterelativaalla costruzione degli apparecchi a pressione, e parzial-mentesostituito;

•DMn.329/2004,perlasolaparterelativaallapianificazio-nedelleverifichediesercizio;

• DM 21 maggio 1974,“Norme integrative del regolamentoapprovato con RD 12 maggio 1927, n. 824 e disposizioniper l’esonero da alcune verifiche e prove stabilite per gliapparecchiapressione”,ilqualeèstatoparzialmentemo-dificatodalDM329/2004nelleparti incontrastocongliarticolidi

quest’ultimo;•DM1dicembre1975,“Normepergliapparecchicontenenti

liquidicaldisottopressione”,parzialmentemodificatodalDlgsn.93/2000direcepimentodelladirettivaPed;

•DM29febbraio1988relativoaiserbatoiperGpl,parzial-mentemodificatodalDM23settembre2004,chehaintro-dottoilcontrollodelleemissioniacustiche;

•Dlgsn.93/2000relativoalrecepimentodelladirettivaPede,inparticolare,l’art.19perlaregolamentazionedell’eser-ciziodegliapparecchiapressione;

•DM1dicembre2004,n.329,“Regolamentorecantenormeperlamessainservizioeutilizzazionedelleattrezzatureapressione e degli insiemi di cui all’articolo 19 del decretolegislativo25febbraio2000,n.93”.

IlDlgsn.81/2008nonhaabrogato,néesplicitamentemodi-ficato,laregolamentazionenazionalerelativaagliapparec-chiapressionepoiché,aisensidell’art.304,comma1,letterad),risultandoabrogata“ognialtradisposizionelegislativaeregolamentarenellamateriadisciplinatadaldecretolegisla-tivomedesimoincompatibileconlostesso”.Soltantoicontenutideiregolamentisopraelencati,manife-stamenteincontrastoodiversamenteelaboratinegliarticolidelTUstesso,devonoessereconsideratiabrogati.Pertanto,irestanticontenutieirelativiarticoliecommirestanovigen-ti.Inparticolare,queicontenutiearticolicheavevanostabili-

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toqualiattrezzatureapressionedevonoesseresoggettealleverifichediprimoimpiantodapartedeglientidicontrollo.

Principi comuniEsaminandoicontenutidelDlgs81/08,ènecessariopartiredall’analisidelTitoloI,“Principicomuni”.All’art. 15,comma1, letteraz)delDlgsn.81/2008, infatti,èsottolineata l’importanza della manutenzione come unadelleattivitàposteasalvaguardiadellecondizionidisicurez-zapresentidurantel’utilizzodiimpianti,diattrezzatureediambientidilavoro.Nondiminoreimportanzaèlaconfermacontenutanell’art.22,“Obblighideiprogettisti”.Se,daunlato,èevidentecheiltecnico incaricatodellaprogettazionediunaunitàprodut-tiva deve scegliere le macchine e gli impianti adatti per losvolgimentodell’attivitàprevista,èpureevidente,dall’altro,chedovràprestarelasuaattenzioneancheall’insiemedelleproblematicheemergentinellafasesuccessivaallamessainfunzione.L’argomento della manutenzione è ripreso nel TitoloII,“Luoghidilavoro”.L’art. 64, comma 1, lettera c), ha posto come obbligo per ildatore di lavoro di garantire la regolare manutenzione deiluoghidilavoroedegliimpianti.L’usodeltermine“regolare”haindicatounprecisoimpegnodigarantire,aintervallidefi-nitieneltempo,l’interventomanutentivo,nonaccettando,quindi,inmodoesplicito,unapoliticaaziendalebasatasullachiamata al bisogno, episodica e centrata sulmanifestarsidelguastoe/odell’anomaliadifunzionamento.LapartedelDlgsn.81/2008che interessapiùdavicinogliimpiantiegliapparecchiapressioneèsenzadubbioquellacontenutanelTitoloIII,“Usodelleattrezzaturedilavoroedeidispositividiprotezioneindividuale”.Presoattochegliapparecchiapressionerientranonelcam-podiapplicazionedellanorma,sullabasedelladefinizionedi attrezzatura di lavoro indicata dall’art. 69, comma 1, èimportantefareattenzioneancheaisuccessividuearticolieairinviiagliAllegatiVeVII,inquantocostituisconoilcorpocentralediriferimentoperlamateria.AlcunedefinizioniAglieffettidelledisposizionidicuialpre-sentetitolosiintendeper:

a) attrezzaturadi lavoro:qualsiasimacchina,apparecchio,utensileoimpianto,intesocomeilcomplessodimacchi-ne,attrezzatureecomponentinecessariall’attuazionediunprocessoproduttivo,destinatoaessereusatoduranteillavoro;

b) uso di una attrezzatura di lavoro: qualsiasi operazionelavorativa connessa a una attrezzatura di lavoro, qualelamessainservizioofuoriservizio,l’impiego,iltrasporto,lariparazione,latrasformazione,lamanutenzione,lapu-lizia,ilmontaggio,losmontaggio;

c) zonapericolosa:qualsiasizonaall’internoovveroinpros-simitàdiunaattrezzaturadilavoronellaqualelapresen-zadiunlavoratorecostituisceunrischioperlasaluteolasicurezzadellostesso;

d) lavoratoreesposto:qualsiasilavoratorechesitroviinte-ramenteoinparteinunazonapericolosa;

e) operatore:illavoratoreincaricatodell’usodiunaattrez-zaturadilavoro.

Attrezzature e sicurezza•Attrezzature CE e ante CE L’art. 70 ha distinto tra attrezzature CE e ante CE.Daunlato,infatti,alcomma1,haprescrittochesidebbanomettereadisposizionedeilavoratoriattrezzatureconformialledirettivecomunitariediprodotto,mentre,conilcomma2,hasalvaguardato lapossibilitàdiutilizzodiattrezzaturenondichiarateconformi,inquantorealizzateinepocapre-cedenteall’adozionedelledirettivecomunitarie,purchésia-norispettatiirequisitigeneralidisicurezzaelencatinell’Al-legatoValDlgsn.81/2008.Nell’ambito di tutte le attrezzature certificate emarcateCE,lacuiinstallazioneèregolatadall’art.71,èpresenteunaparticolarecategoriadenominata“attrezzatureapressione”normata dalla direttiva europea 97/23/CE, “direttiva Ped”,recepitainItaliadalDlgsn.93/2000.Ladatachefadaspar-tiacqueèquelladel29/05/2002

•Requisiti di sicurezza1.Salvoquantoprevistoalcomma2,leattrezzaturedilavoro

messeadisposizionedeilavoratoridevonoessereconfor-miallespecifichedisposizionilegislativeeregolamentari

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direcepimentodelledirettivecomunitariediprodotto.2.Leattrezzaturedilavorocostruiteinassenzadidisposizio-

ni legislativeeregolamentaridicuialcomma1,equellemesse a disposizione dei lavoratori antecedentementeall’emanazionedinormelegislativeeregolamentaridire-cepimentodelledirettivecomunitariediprodotto,devo-noessereconformiairequisitigeneralidisicurezzadicuiall’allegatoV.3.Siconsideranoconformialledisposizionidicuialcomma2leattrezzaturedilavorocostruitesecon-doleprescrizionideidecretiministerialiadottatiaisensidell’articolo395deldecretoPresidentedellaRepubblica27aprile1955,n.547,ovverodell’articolo28deldecretolegi-slativo19settembre1994,n.626.

Inoltre, nell’Allegato V è stata ripresa buona parte delleprescrizionidinaturaspecifica (ovveroriguardantiparti-colaritipologiedimacchinee/odiimpianti)contenutenelDprn.547/1955.

In particolare, nella parte seconda, vengono definite lePrescrizioni applicabili alle attrezzature in pressione cheriepiloghiamoquidiseguito.

Prescrizioni applicabiliLeattrezzature,insiemieimpiantisottopostiapressionediliquidi,gas,vaporie loromiscele,devonoessereprogettatiecostruitiinconformitàairequisitidiresistenzaeidoneitàall’usostabilitidalledisposizionivigentiinmateria,valutan-do,inparticolare,irischidovutiallapressioneeallatempe-raturadelfluidonei riguardidella resistenzadelmaterialedellaattrezzaturaedell’ambientecircostanteallaattrezza-turastessa.Esaminandoicontenutidegliartt.9e71delDlgsn.81/2008,sipuòconstatarechelevigentiattribuzionidicompitiall’I-speslsonostatericonfermate.Oltre ai controlli iniziali per assicurare la corretta instal-lazione e il buon funzionamento, il datore di lavoro, per leattrezzature/insiemiriportatenell’AllegatoVII,hal’obbligodipredisporre(art.71,comma11)verificheperiodichedicon-trollodapartedientidicontrollo;inparticolare,laprimadiquesteverificheèattribuitaall’IspeslelesuccessivealleAsl(Arpa)territoriali.L’art.71hadisposto,comeobbligo,perildatoredilavoro,di

adottareadeguatemisuretecnicheeorganizzativealfinedievitarecheciascunaattrezzaturadilavorosiautilizzatanoninconformitàallecondizioniprevistee,inognicaso,perse-guendoilfinegeneralediridurrealminimoirischiconnessiconl’uso.Trattandosi di un disposto che si riferisce alla totalità del-le attrezzature, è evidente che le misure citate si debbanoapplicaresenzaalcunadistinzionetraprodottocostruitose-condoledirettivecomunitarieoprecedente.Nellasecondapartevedremopiùdavicinol’art.71.(1 - continua)

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“AlCune noVItA’ Introdotte dAl dlGs n. 81/2008 PArte II

Apparecchia PRESSIONEing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Il Dlgs n. 81/2008 ha riordinato il quadro normativo previgente in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghidi lavoro, raccogliendo, in un unico provvedimento, disposizioni altrimenti disperse in leggi e decreti. E hacomportato una parziale revisione normativa anche in tema di controlli e verifiche riguardanti gli apparecchi a pressione, chiarendo pure il ruolo assegnato al datore di lavoro. Seconda e ultima “puntata” dell’analisi.

Inquestasecondapartedell’articolo-laprimaèapparsasulnumero11-12/2010dellarivista-,proseguiamoesaminandopiùdavicinol’art.71delDlgsn.81/2008.

Art. 71 - Obblighi del datore di lavoro1. Il datore di lavoro mette a disposizione dei lavoratori at-

trezzatureconformiairequisitidicuiall’articoloprecedente,idoneeaifinidellasaluteesicurezzaeadeguateallavorodasvolgereoadattateataliscopichedevonoessereutilizzateconformemente alle disposizioni legislative di recepimentodelledirettivecomunitarie.

2. All’attodellasceltadelleattrezzaturedilavoro,ildatoredilavoroprendeinconsiderazione:a)lecondizionielecaratteristichespecifichedellavoroda

svolgere;b)irischipresentinell’ambientedilavoro;c)irischiderivantidall’impiegodelleattrezzaturestesse;d)irischiderivantidainterferenzeconlealtreattrezzaturegià

inuso.3.Ildatoredilavoro,alfinediridurrealminimoirischiconnessi

all’usodelleattrezzaturedilavoroeperimpedirechetaliat-trezzaturepossanoessereutilizzateperoperazioniesecondocondizioniperlequalinonsonoadatte,adottaadeguatemisuretecnicheeorganizzative,tracuIquelledell’allegatoVI.

4.Ildatoredilavoroprendelemisurenecessarieaffinché:a) leattrezzaturedilavorosiano:-installateeutilizzateinconformitàalleistruzionid’uso;-oggettodiidoneamanutenzione,alfinedigarantire

neltempolapermanenzadeirequisitidisicurezzadicuiall’articolo70esianocorredate,ovenecessario,diappo-siteistruzionid’usoelibrettodimanutenzione;

-assoggettateallemisurediaggiornamentodeirequisitiminimidisicurezzastabiliteconspecificoprovvedimentoregolamentareadottatoinrelazionealleprescrizionidicuiall’articolo18,comma1,letteraz);

b) sianocuratilatenutael’aggiornamentodelregistrodicontrollodelleattrezzaturedilavoropercuilostessoèprevisto.

A proposito di controlli•Datore di lavoroLa tematica dei controlli è ripresa, sempre nell’ambitodell’art.71,alcomma8.8.Fermorestandoquantodispostoalcomma4,ildatore

dilavoro,secondoleindicazionifornitedaifabbricanti-ovvero,inassenzadiqueste,dallepertinentinormetec-nicheodallebuoneprassiodalineeguida-provvedeaffinché:a) le attrezzature di lavoro, la cuisicurezza dipende

dallecondizionidiinstallazione,sianosottoposteauncontrolloiniziale(dopol’installazioneeprimadellamessainesercizio)eauncontrollodopoognimon-taggioinunnuovocantiereoinunanuovalocalitàdiimpianto,alfi-

nedi assicurarne l’installazionecorrettaeilbuonfun-zionamento;

b) leattrezzaturesoggetteainflussichepossonoprovo-caredeterioramentisuscettibilididareorigineasi-tuazionipericolosesianosottoposte:-ainterventidicontrolloperiodici,secondofrequen-

zestabiliteinbasealleindicazionifornitedaifab-bricanti, ovvero dalle norme di buona tecnica o, inassenzadiquesteultime,desumibilidaicodicidibuonaprassi;

- ainterventidicontrollostraordinari,alfinedigaran-

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tireilmantenimentodibuonecondizionidisicurez-za,ognivoltache intervengano eventi eccezionalichepossanoavereconseguenzepregiudizievoliperlasicurezzadelleattrezzaturedilavoro,qualiripara-zioni,trasformazioni,incidenti,fenomeninaturalioperiodiprolungatidiinattività;

c) gliinterventidicontrollodicuialleletterea)eb)sonovoltiadassicurareilbuonostatodiconservazio-neel’efficienzaafinidisicurezzadelle attrezzaturedilavoroedevonoessereeffettuatidapersonacompe-tente.

•Rapporti scrittiIlcomma9dell’art.71delDlgs81/08ha prescritto anchechel’effettuazionedeicontrollisiadocumentataattraver-sol’emissionedirapportiscritti,cheglistessisianoconser-vatiperalmeno3annietenutiadisposizionedegliorganidivigilanza.Quindi,siresponsabilizzaformalmenteilsoggettoincari-catodell’effettuazionedeicontrolliinquantoglisichiedediriportare,informascritta,ilrisultatodell’attivitàsvol-ta.9.Irisultatideicontrollidicuialcomma8devonoessere

riportatiperiscrittoe,almenoquellirelativiagliultimitreanni,devonoessereconservatietenutiadisposi-zionedegliorganidivigilanza.

In definitiva, personale competente dovrà effettuare,secondo scadenze ordinarie e/o straordinarie, i con-trolliprevisti,anchedisgiuntidall’attivitàmanutentiva,riportandonel’esitosualcuneschedepredisposteperloscopocheildatoredilavorodovràconservareperalmenotreanni.

Sepoi,comenelcasodiattrezzaturetrasferibiliomobili,inbasealcomma10dell’art.71,lamacchinadovràessereac-compagnatadall’ultimorapporto,ovviamenteriportantel’esitopositivodelcontrolloeffettuato.10.Qualoraleattrezzaturedilavorodicuialcomma8sianousatealdifuoridellasededell’unitàproduttiva,de-vono essere accompagnate da un documento attestantel’esecuzionedell’ultimocontrolloconesitopositivo.•Organo di vigilanza

Oltrealleverifichedicuisièfinoraparlato,ilDlgs81/2008havolutoconfermarelefunzionidell’Organodivigilanzaintemadiverifichedialcuneattrezzaturedilavoro.Ilcomma11,art.71,infatti,haprescrittoche,comegiàprevistodalDM329/2004,ildatoredilavorodebbasotto-porreleattrezzatureapressioneindicatenell’allegatoVIIaverificheperiodichedapartedell’Ispeslodell’Asl(Arpa),asecondachesitrattidiprimaverificaodellesuccessive.

11.Oltreaquantoprevistodalcomma8,ildatoredilavorosottopone le attrezzature di lavoro riportate in allegatoVIIaverificheperiodiche,volteavalutarnel’effettivosta-to di conservazionee diefficienzaaifinidisicurezza,conlafrequenzaindicatanelmedesimoallegato.

La prima di tali verifiche è effettuata dall’Ispesl, che viprovvedenelterminedisessantagiornidallarichiesta,decorsoinutilmenteilqualeildatoredilavoropuòavva-lersidelleAsle/odisoggettipubblicioprivatiabilitaticonlemodalitàdicuialcomma.

13.Lesuccessiveverifichesonoeffettuatedaisoggettidicuialprecedente periodo, che vi provvedononelter-mineditrentagiornidallarichiesta,decorsoinutilmenteil qualeil datoredilavoropuòavvalersidisoggettipubblici o privati abilitati, conlemodalitàdi cui alcomma 13. Leverifichesonoonerosee lespeseper laloroeffettuazionesonoacaricodeldatoredilavoro.

12.Perl’effettuazionedelleverifichedicuialcomma11,leAslel’Ispeslpossonoavvalersidelsupportodisoggettipub-blicioprivatiabilitati.

Isoggettiprivatiabilitatiacquistanolaqualificadiin-caricatidipubblicoservizioerispondonodirettamenteallastrutturapubblicatitolaredellafunzione.

13.Lemodalitàdieffettuazionedelleverificheperiodichedicuiall’allegatoVII,nonchéicriteriperl’abilitazionedeisoggettipubblici o privati di cui al commapre-cedente sono stabiliti con decreto del ministro delLavoroePolitichesocialiedelministrodellaSalute,di concerto con il ministro dello Sviluppoeconomi-

Normative20

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21 Normative

co,sentitalaConferenzapermanenteperirapportitraStato,leRegionieleProvinceautonomediTrentoediBolzano,daadottarsientrododicimesidalladatadientratainvigoredelpresentedecreto.

Due indicazioniEsistonodiversi problemi di coordinamento tra il Dlgs81/08eilDM329/04:- ilDlgs81/08individuaqualesoggettoobbligatoilDato-

redilavoro;- ilDM329/04individuaqualesoggettoobbligatol’utiliz-

zatore,chenonèsempreundatoredilavoro.

•Cosa dice il Dlgs 81/08 L’art.9,comma6,letterae)Dlgs81/08stabiliscechel’Ispeslètitolarediprimeverificheeverifichediprimoimpiantodiattrezzaturedilavorosottoposteataleregime.Sipuò,quindi,affermareche,conriferimentoalleattrezza-turemarcateCE(oattrezzatureequivalentipregressealladirettivaPed),elencatenell’allegatoVIIalDlgs81/08,sipre-sentanoduecasi:a) attrezzatureperlequalilalegislazioneitalianavigente

nonabbiaprevistoilcontrolloobbligatoriodellaverificadiprimoimpiantoodimessainservizio:

l’Ispeslètenutoaeffettuarelaprimadelleverificheperiodiche(rif.art.71);

b) attrezzatureperlequalilalegislazioneitalianavigen-tehaespressamenteprevistoilcontrolloobbligatoriodellaprimaverificaoverificadiprimoimpiantoodimessainservizio:l’Ispeslètenutoaeffettuarelaveri-ficadiprimoimpiantoodimessainservizio(rif.art.9comma6,letterae).

L’Ispeslhafornitoilproprioparereriguardoladecadenzadella CircolareMapdel23/5/2005. Inparticolare,con l’ar-ticolo9, comma6, letterae)delDlgs81/08,sonovenu-temenolecondizioniprevistedallacircolaree,pertanto,eventualisuccessiveverifichedisicurezzasuattrezzatureapressione(primoimpiantoeverificheperiodiche),effet-tuatedaOrganismiNotificatieIspettoratidegliUtilizza-tori,devonoconsiderarsiillegittimee,quindi,nonvalideper

l’assolvimentodegliobblighidicuialDM329/04.

•Cosa dice il DM 329/04L’articolo4delDM329/04,fattesalveleesclusioniindicatenelsuccessivoarticolo5,stabilisceche:- leattrezzatureoinsiemiapressione,dicuiall’articolo

1,soloserisultanoinstallatieassemblatidall’utilizzato-resull’impianto,sonosoggettiaverificaperlamessainservizio;

- laverifica,effettuatasurichiestadell’aziendautilizza-trice,riguardal’accertamentodellalorocorrettainstalla-zionesull’impianto;

- alterminedellaverifica,ilsoggettoverificatoreconsegnaall’azienda un’attestazione dei risultatidegli accerta-mentieffettuati.Incasodiesitonegativodellaverifica,ildocumentoindicaespressamenteildivietodimessainserviziodell’attrezzaturaapressioneesaminata;

- aisolifinidellaverificadiprimoimpianto,èconsenti-talatemporaneamessainfunzionedell’attrezzaturaoinsieme.

Obblighi sulle attrezzatureQuesti gli obblighi sulle attrezzature soggette al DM329/04ealDlgs81/08:• controllodimessa inservizio (primoimpianto)ovepre-

visto;•dichiarazionedimessainservizio;•riqualificazioneperiodica;•verifichedifunzionamento;•verifichediintegrità;•visitainternaoveprevista;•controllidopolariparazione;•riqualificazionedopomodifica;•denunciaentro11febbraio2009TubazionieRecipientiperLiquidiomologatiprimadel29maggio2002.(2 - fine)

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CosA dICe Il deCreto mInIsterIAle 11 APrIle 2011 - PArte I

VERIFICHE, l’abcdi quelle periodicheing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Un ulteriore tassello legislativo si introduce nell’ambito degli elementi in pressione. Dall’11 luglio 2011, infatti, entra in vigore il DM 11 aprile 2011 che disciplina, in modo preciso, le modalità con cui vanno effettuate le verifiche periodiche ad alcuneattrezzature di lavoro, elencate in un apposito Allegato,e i criteri per l’abilitazione dei soggetti, pubblici o privati, idonei a effettuarle. Alcune preziose indicazioni per non perdersi tra articoli e commi.

Ildecretoministeriale11aprile2011disciplinalemodalitàdieffettuazionedelleverificheperiodichecuisonosottoposteleattrezzaturedilavorodicuiall’allegatoVIIdeldecretolegi-slativon.81/2008,nonchéicriteriperl’abilitazionedeisog-gettipubblicioprivati,eindividualecondizioniinpresenzadellequali l’Inaile leAslpossonoavvalersidelsupportodisoggettipubblicioprivati,aisensidell’articolo71,comma12,del decreto legislativo n. 81/2008, per l’effettuazione delleverificheperiodichedicuiall’articolo71,comma11.TitolaritàdelleverificheAisensidell’articolo71,commi11e12,deldecretolegislativon.81/2008,l’Inailètitolaredellapri-madelleverificheperiodichedaeffettuarsinelterminedi60giornidallarichiesta,mentreleAslsonotitolaridelleverifi-cheperiodichesuccessiveallaprima,daeffettuarsinelter-minedi30giornidallarichiesta.All’atto della richiesta di verifica, il datore di lavoro indicailnominativodelsoggettoabilitato,pubblicooprivato,delquale il soggetto titolare della funzione si avvale laddovenonsiaingradodiprovvederedirettamenteconlapropriastruttura,oaseguitodegliaccordidicuialcomma3,neiter-minitemporalidicuialcomma1.L’Inail e le Asl o le Agenzie Regionali Protezione Ambiente(diseguito,Arpa),nelleregioniovesonostateattribuitelorolefunzioniinvirtùdiprovvedimentilocaliemanatiaisensideldecreto-legge4dicembre1993,

n.496,convertitoinlegge,conmodificazioni,dallalegge21gennaio 1994, n. 61, possono provvedere direttamente alleverifichedicuiall’articolo71,comma11,deldecretolegisla-tivon.81/2008,anchemedianteaccorditradilorooconleDirezioniprovincialidelministerodelLavoroedellePolitichesociali(diseguito,Dpl),nelrispettodeiprincipidieconomici-tàprevistiperlaPubblicaamministrazione,oppurepossonoavvalersidisoggettipubblicioprivatiabilitatieiscrittinell’e-lencoappositamenteprevistonelcomma4deldecreto.Perlefinalitàdicuiall’articolo71,comma12,deldecretolegi-slativon.81/2008,pressol’InailepressoleAslè,quindi,isti-tuitounelencodisoggettiabilitati,pubblicioprivati,dicuii titolaridella funzionesipossonoavvalereaisensidell’ar-ticolo1.Oveprevistodaappositoprovvedimentoregionale,l’elencodicuialperiodoprecedentepuòessereistituito,an-zichépressolesingoleAsl,subaseregionale.Qualunquesoggettoabilitatoèiscrittoadomandanell’elen-co.IlsoggettotitolaredellafunzionehafacoltàdisegnalareallaCommissionedicuiall’allegatoIII,cheèparteintegrantedel decreto, per i successivi ed eventuali adempimenti, lasussistenzadimotividipossibileesclusione.Conl’iscrizioneall’elenco,ilsoggettoabilitatosiimpegnaalrispettodeiterminitemporalidicuialcomma1.L’elencodicuialcommaprecedenteèmessoadisposizionedeidatoridilavoro,acuradeltitolaredellafunzione,perl’in-dividuazionedelsoggettodicuiavvalersi.Isoggettiabilitati,pubblicioprivati,presentinell’elencodicuialcomma4,de-vonofarpartedell’elencoappositamenteprevistonell’alle-gatoIII.Se decorrono i tempi Decorsi i termini temporali di cui alcomma1,ildatoredilavoropuòavvalersideisoggettiabili-tati,pubblicioprivati,dicuiall’elencoprevistonell’allegatoIII.Isoggettiabilitati,pubblicioprivati,devonoessere inpos-sessodei requisiti riportatinell’allegato I,cheèparte inte-grantedeldecretoinoggetto.Nelcasodiverificheeffettuateaisensidell’articolo2,commi3e4,unaquotaparial15%delletariffedefinitedaldecretodicuialcomma3èdestinataacoprireicostilegatiall’attivitàdicontrollodell’operatodeisoggettiabilitati,all’attivitàam-ministrativa,dicontrollo,dimonitoraggio,dicostituzione,di

Normative22

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23 Normative

gestioneedimantenimentodellabancadatiinformatizzata.Larimanentequotarestadispettanzadelsoggettoabilitatochehaeffettuatolaverifica.Nell’ipotesididecorsodeiterminitemporalidicuisopra:•ildatoredilavorocomunicaalsoggettotitolaredellafun-

zioneilnominativodelsoggettoabilitato,pubblicoopriva-to,incaricatodellaverifica;

•icompensidovutialsoggettoabilitato,pubblicooprivato,nonpossonodifferire,ineccessooindifetto,dioltreil15%dalletariffeapplicatedalsoggettotitolaredellafunzionee,successivamente,dalletariffestabilitedaldecretodicuialcomma3;

•ilsoggettoabilitato,pubblicooprivato,cheèstatoincari-catodaldatoredilavorodellaverifica,corrispondeall’Inailunaquotaparial5%dellatariffastabilitadalsoggettotito-laredellastessafunzioneperlagestioneeilmantenimen-todellabancadatiinformatizzata.

ModalitàdieffettuazioneLemodalitàdieffettuazionedellaprimadelleverifiche,nonchédelleverifichesuccessivedicuiall’articolo71, comma11,deldecreto legislativon.81/2008,sonoquelleprevistenell’allegatoIIaldecretoinquestione,chefaparteintegrantedellostesso.Lemodalitàper l’abilitazione, ilcontrolloe ilmonitoraggiodeisoggettidicuiall’allegatoIsonodefinitenell’allegatoIIIaldecretoinoggettochefaparteintegrantedellostesso.Restanoferme,tralealtre,ledisposizioniprevistedaidecreti:• Decreto ministeriale 29 febbraio 1988 recante “Norme di

sicurezzaper laprogettazione, l’installazionee l’eserciziodeidepositidigasdipetrolioliquefattoconcapacitàcom-plessivanonsuperiorea5m3”;

•Decretoministeriale23settembre2004recante“Modificadel decreto del 29 febbraio 1988, recante norme di sicu-rezzaper laprogettazione, l’installazionee l’eserciziodeidepositidigasdipetrolioliquefattoconcapacitàcomples-sivanonsuperiorea5m3eadozionedellostandardeuro-peoEn12818periserbatoidigasdipetrolioliquefattodicapacitàinferiorea13m3;

•Decretoministeriale17gennaio2005recantela“Procedu-raoperativaperlaverificadecennaledeiserbatoiinterratiperGplcon la tecnicabasatasulmetododelleemissioniacustiche”;

•Decretoministeriale1dicembre2004,n.329,“Regolamen-to recante norme per la messa in servizio e utilizzazionedelleattrezzatureapressioneedegliinsiemidicuiall’arti-colo19deldecretolegislativo25febbraio2000,n.93”.

Inognicaso,sonofattesalvelecompetenzedelleRegioniastatutospecialeedelleProvinceautonomeaisensideirispettivistatutispecialierelativenormediattuazione.

Allegati: quali requisiti...Allegato I - Criteri di abilitazione dei soggetti pubblici o privati per poter effettuare le verifiche di cui all’articolo 71, comma 11, del decreto legislativo n. 81/2008.I soggetti pubblici o privati di cui all’articolo 71, comma 11,deldecretolegislativon.81/2008,devonopossederealmenoiseguentirequisiti:•certificatodiaccreditamentoqualeorganismodi ispezio-

neditipoA,aisensidellanormaUniCeiEnIso/Iec17020,emesso da ente di accreditamento riconosciuto a livelloeuropeoaisensidelregolamentoCE765/2008(conscopodiaccreditamentoevidenziantelacompetenzadelsogget-torichiedenteaoperarenelsettoreoggettodellarichiestadi abilitazione, ovvero un’organizzazione conforme ai re-quisitidellanormaUniCeiEnIso/Iec17020adeguatamen-tedocumentata),chegarantiscacompetenzadelsoggettorichidenteaoperarenelsettoreoggettodellarichiestadiabilitazione, oltre che indipendenza, imparzialità e inte-grità propria e del proprio personale rispetto alle attivitàdiprogettazione,consulenza,fabbricazione,installazione,manutenzione,commercializzazioneegestioneeventual-mente legate inmanieradirettao indirettaalleattrezza-turedicuiall’allegatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008;

•operareconpersonaletecnicodipendenteoconrapportoesclusivodicollaborazione.Sonovietateformediretteoin-direttedisubappalto,salvoicasiincuisidebbanoeffettua-re,asupportodelleverifiche,controllinondistruttivi,provedilaboratoriooattivitàadelevataspecializzazione;

•disporrediunaproceduraoperativachedefiniscal’itertec-nicoeamministrativoperl’effettuazionedelleverificheog-gettodeldecretoeilrilasciodelleconseguentiattestazionidiverifica,inconformitàaquantoprevistodall’allegatoII;

•disporrediunorganigrammageneralecheevidenzi,inma-

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nieradettagliata,lastrutturaoperativaperogniRegioneincuisiintendesvolgerel’attivitàdelleverificheoggettodeldecretoinoggettoecheindichiilnominativodelresponsa-biletecnico,inpossessodiopportunotitolodistudiocomemeglionelseguitospecificato.Ilresponsabiletecnicodeveessere un dipendente del soggetto abilitato e avere unacomprovataesperienzaprofessionalesuperioreai10anninelcampodellaprogettazioneocontrollodiprodotti,im-piantiecostruzioni.

...e quali titoliIlpersonaleincaricatodieseguirel’attivitàtecnicadiverificadeveessereinpossessodiunodeiseguentititolidistudioeprofessionali:- Laurea in ingegneria, ovvero corrispondente diploma di

laureaconalmeno2annidiesperienzaacquisitaedimo-strabilenelleattivitàtecnico-professionali (progettazioneocostruzioneomanutenzioneoispezioneocontrolliove-rifiche)correlateal settoredelleattrezzaturedicuiall’al-legatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008perlequalisiintendonoeffettuareleverificheoggettodelpresentede-creto;

-Laureaconseguitanelleseguenticlassi:L7,L8,L9,L17,L23dicuialdecretodelministrodell’UniversitàedellaRicercaindata16marzo2007,ovverolaureaconseguitanellese-guenticlassi:8,9,10,4dicuialdecretodelministrodell’U-niversitàedellaRicercascientificaetecnologicaindata4agosto 2000 pubblicato nel supplemento ordinario allaGazzettaUfficialen.245del19ottobre2000,conalmeno3annidiesperienzaacquisitaedimostrabilenelleattivitàtecnicoprofessionali (progettazione o costruzione o ma-nutenzioneoispezioneocontrollioverifiche)correlatealsettoredelleattrezzaturedicuiall’allegatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008per lequalisi intendonoeffettuareleverificheoggettodeldecretoinquestione.Talepersona-lepuòeffettuareleverificheditutteleattrezzaturedicuiall’allegatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008.adesclu-sionedegliascensoriemontacarichidacantiereconcabi-na/piattaformaguidataverticalmente;

- Diploma di perito industriale con almeno 5 anni di espe-rienza acquisita e dimostrabile nelle attività tecnico-pro-

fessionali(progettazioneocostruzioneomanutenzioneoispezione o controlli o verifiche) correlate al settore delleattrezzaturedicuiall’allegatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008perlequalisiintendonoeffettuareleverificheog-gettodeldecretoinoggetto.

Talepersonalepuòeffettuareleverificheditutteleattrez-zaturedicuiall’allegatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008adesclusionedegliascensoriemontacarichidacantiereconcabina/piattaformaguidataverticalmente;• aver attivato una polizza assicurativa di responsabili-

tà civile, senza franchigia, con massimale non inferio-re a 5.000.000,00 di euro per anno e non inferiore a3.000.000,00 di euro per sinistro, per i rischi derivantidall’eserciziodelleattivitàdiverificheoggettodeldecretoinquestione.

Isoggettipubblicioprivatidicuiall’articolo71.comma11deldecretolegislativon.81/2008sonotenutiagarantirecheilpersonale incaricatodieseguire l’attivitàtecnicadiverificaabbia ricevuto idonea formazione ai sensi dell’art. 37 delDlgs n. 81/2008 e successive modifiche. La partecipazionedel personale incaricato di eseguire l’attività tecnica di ve-rificaacorsidiformazionespecificaorganizzatidaisoggettititolaridellafunzionecostituisceelementodivalutazioneinordinealmantenimentoneltempodeirequisitideisoggettiabilitati.Isoggettipubblicioprivatidicuiall’articolo71,comma11,deldecreto legislativo n. 81/2008, che hanno svolto attività dicertificazionediprodotto.non possono effettuare la prima delle verifiche periodichedellaspecificaattrezzaturadilavoroperlaqualeabbianori-lasciatolacertificazioneaifinidellamarcaturaCE.

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CosA dICe Il deCreto mInIsterIAle 11 APrIle 2011 - PArte II

VERIFICHE, l’abcdi quelle periodicheing. Massimo Rivalta - presidente Animac

UnUn ulteriore tassello legislativo si introduce nell’ambito degli elementi in pressione. Dall’11 luglio 2011, infatti, è entrato in vigore il DM 11 aprile 2011 che disciplina, in modo preciso, le modalità con cui vanno effettuate le verifiche periodiche ad alcune attrezzature di lavoro, elencate in un apposito Allegato, e i criteri per l’abilitazione dei soggetti, pubblici o privati, idonei a effettuarle. La seconda parte di un articolo che ne illustra e chiariscei vari aspetti.

Dopoaver introdotto lanormanellaprimapartedique-stoarticolo,pubblicatoallepagine34-36delnumero7-8(luglio-agosto)2011,inquestasecondaparteiniziamocolricordarealcunedefinizioniimportantiinrelazioneall’ar-gomentoinquestione.

Definizioni basea)Verifica periodicaE’ quella finalizzata ad accertare la conformità alle mo-dalitàdiinstallazioneprevistedalfabbricantenelleistru-zioni d’uso, lo stato di manutenzione e conservazione, ilmantenimento delle condizioni di sicurezza previste inoriginedalfabbricante,l’efficienzadeidispositividisicu-rezzaedicontrollo.

b)Prima verifica periodicaE’ la prima delle verifiche periodiche di cui al preceden-tepuntoa)eprevedeanchelacompilazionedellaschedatecnicadiidentificazionedell’attrezzaturadilavoro.

c)Indagine supplementareE’ quella finalizzata a individuareeventualivizi,difettioanomalieprodottisinell’utilizzodell’attrezzaturadilavo-romessaineserciziodaoltre20anni,nonchéastabilire

lavitaresiduaincuilamacchinapotràancoraoperareincondizionidisicurezzaconleeventualirelativenuovepor-tatenominali.

Alcune annotazioniLaprimadelleverificheperiodichevieneeseguitasulleat-trezzatureprevistedall’AllegatoVIIdeldecretolegislativon. 81/2008, ad eccezione di quelle escluse ai sensi degliarticoli2e11deldecretoministeriale1dicembre2004,n.329.Essaèfinalizzataa:• identificare l’attrezzatura di lavoro in base alla docu-

mentazione allegata alla comunicazione di messa inservizioinoltrataalDipartimentoInailterritorialmentecompetente, controllandone la rispondenza ai dati ri-portatinelleistruzioniperl’usodelfabbricante.Inparti-colare,devonoessererilevateleseguentiinformazioni:

-nomedelcostruttore; -tipoenumerodifabbricadell’apparecchio; -annodicostruzione; -matricolaassegnatadall’Inailinsededicomunicazio-

nedimessainservizio.Deve, inoltre, essere prodotta in visione la seguente do-cumentazione:-dichiarazioneCEdiconformità;- dichiarazione di corretta installazione (ove previsto da

disposizionilegislative);- tabelle/diagrammidiportata(oveprevisti);- diagrammadelleareedilavoro(oveprevisto);- istruzioniperl’uso;• accertare che la configurazione dell’attrezzatura di la-

vorosiatraquelleprevistenelleistruzionid’usoredattedalfabbricante;

• verificare la regolare tenuta del “registro di controllo”,ove previsto dai decreti di recepimento delle direttivecomunitariepertinentio,neglialtricasi,delleregistra-zionidicuiall’articolo71,comma9,deldecretolegisla-tivon.81/2008;

•controllarnelostatodiconservazione;• effettuare le prove di funzionamento dell’attrezzatura

dilavoroediefficienzadeidispositividisicurezza.

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Verifiche periodiche successive alla prima•DefinizioniLe verifiche periodiche successive alla prima sono effet-tuate secondo le modalità e con la periodicità indicatanell’AllegatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008.Perverificheperiodichesiintendono:a)la“primadelleverificheperiodiche”;b)le“verificheperiodichesuccessive”: -difunzionamento; -interna; -diintegrità(decennali).

•Controlli aggiuntiviI controlli da eseguire in aggiunta a quelli già citati, du-rantelaprimadelleverificheperiodiche,sonoiseguenti:- individuazione dell’attrezzatura (o delle attrezzature

componentil’insieme);-verificadicorrispondenzadellematricolerilasciatedall’I-

speslodall’Inailall’attodelladichiarazionedimessainservizio sulle attrezzature (certificate singolarmente ocomponentiuninsieme)rientrantinellequattrocatego-riedeldecretolegislativon.93del25febbraio2000nonesclusedalleverificheperiodichedeldecretoministeria-le1dicembre2004n.329;

-constatazione della rispondenza delle condizioni di in-stallazione,diesercizioedisicurezzaconquantoindica-tonelladichiarazionedimessainserviziodicuiall’arti-colo6deldecretoministeriale1dicembre2004n.329;

-controllo della esistenza e della corretta applicazionedelleistruzioniperl’usodelfabbricante.

Leverifichediefficienzae funzionalitàdegliaccessoridisicurezzaseguono laperiodicitàdell’attrezzaturaapres-sionecuisonodestinatioconcuisonocollegati.

•Riguardo agli “insiemi”Pergli“insiemi”,verràredattounverbalediprimaverificaperiodicaperogniattrezzaturaimmatricolatacostituentel’insieme.Nel verbale della prima delle verifiche periodiche, dacompilare per ciascuna delle attrezzature immatricolate

dell’insieme,occorreevidenziareperleattrezzaturecom-ponentil’insieme:-quellemarcateCE;-quellenonmarcateCEeomologateIspesl;- quelle non marcate CE e garantite dalla marcatura CE

dell’insieme.

Verifica di funzionamento Laverificadifunzionamentoconsisteneiseguentiesamiecontrolli:a)esamedocumentale;b)controllodellafunzionalitàdeidispositividiprotezione;c)controllodeiparametrioperativi.In particolare, per le valvole di sicurezza il controllo puòconsistere nell’accertamento di avvenuta taratura entroi limiti temporali stabiliti dal fabbricante e, comunque,entroilimitirelativialleperiodicitàdelleverifichedifun-zionalitàrelativeall’attrezzaturaapressionecuisonoas-servite.I controlli di cui alla lettera c) sono finalizzati all’accer-tamento che i parametri operativi rientrino nei limiti diesercizioprevisti.

Verifica di integrità decennale La Verifica di integrità decennale consiste nell’accerta-mento dello stato di conservazione delle varie membra-turemedianteesamevisivodellepartiinterneedesterneaccessibilieispezionabili,nell’esamespessimetricoealtrieventuali prove, eseguiti da personale adeguatamentequalificatoincaricatodaldatoredilavoro,chesirendanonecessari.Ove nella rilevazione visiva e strumentale, o solamentestrumentale, si riscontrano difetti che possono in qual-che modo pregiudicare l’ulteriore esercizio dell’attrezza-tura, vengono intraprese, per l’eventuale autorizzazionedapartedelsoggettotitolaredellaverifica,leopportuneindagini supplementari atte a stabilire non solo l’entitàdeldifetto,maanche lasuapossibileorigine.Ciòal finediintraprendereleazionipiùopportunediripristinodellaintegritàstrutturaledelcomponente,oppurepervalutar-neilgradodisicurezzacommisuratoaltempodiulteriore

Normative26

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esercizioconlapermanenzadeidifettiriscontrati.Nelcasosianointrapresetalivalutazioni(Ffs-FitnessForService)perstabilireiltempodiulterioreesercizioconlapermanenza dei difetti riscontrati, le stesse valutazioniandrannonotificatedaldatoredilavoroaisoggettititola-ridellaverificachedovrannoautorizzarel’ulterioreeser-cizio.Leautorizzazioni rilasciatedevonoesserenotificateall’I-nail per l’inserimento nella banca dati informatizzata ealleAslcompetentiperterritorio.Quandol’attrezzaturahacaratteristichetalidanoncon-sentireadeguatecondizionidiaccessibilitàall’internoan-cheneiriguardidellasicurezza,l’ispezioneèintegrata,li-mitatamenteallecamerenonispezionabili,conunaprovadipressioneidraulicaa1.125voltela“pressionemassimaammissibile” (PS), che può essere effettuata utilizzandounfluidoallostatoliquido.La prova di pressione idraulica può essere sostituita, incasodinecessitàepreviapredisposizionedapartedell’u-tentediopportuniprovvedimentidicautela,conunapro-vadipressionecongas(ariaogasinerte)aunvaloredi1,1voltela“pressionemassimaammissibile”(PS).Intalecaso,dovrannoesserepresetuttelemisureprevi-stedaldecretolegislativon.81/2008pertaletipodiprovaelastessadeveavereunadurataminimadi2ore,duran-telequalideveessereverificatal’assenzadellacadutadipressione.

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VERIFICHE, l’abcdi quelle periodicheing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Un altro tassello legislativo si introduce nell’ambitodegli elementi in pressione. Dall’11 luglio 2011, infatti, è entrato in vigore il DM 11 aprile 2011 che disciplina, in modo preciso,le modalità con cui vanno effettuate le verifiche periodiche ad alcune attrezzature di lavoro, elencate in un appositoAllegato, e i criteri per l’abilitazione dei soggetti, pubblicio privati, idonei a effettuarle. La terza parte di un articolo ricca di ulteriori approfondimenti.

Proponiamo alcuni ulteriori approfondimenti sul DM 11aprile 2011 “Disciplina delle modalità di effettuazionedelle verifiche periodiche di cui all’Allegato VII del de-cretolegislativo9aprile2008,n.81,nonchéicriteriperl’abilitazione dei soggetti di cui all’articolo 71, comma13,delmedesimodecreto legislativo”. Laprima partediquestoarticoloèstatapubblicataallepagg.34-36deln.7-8/2011,lasecondaallepagg.36-37deln.10/2011.

Premessa e iter del provvedimento Ilhyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decreto, emanato dalministerodelLavoroedalministerodelloSviluppoeco-nomico, è stato approvato in Conferenza Stato-Regioniloscorso3marzoepubblicatosulSupplementoOrdina-rion.111dellaGazzettaUfficialen.98del29aprile2011.

Con il provvedimento, viene data attuazione all’ar-ticolo 71, comma 13, del hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default”Dlgs81/2008perquan-to riguarda le modalità di effettuazione delle verificheperiodiche e i criteri per l’abilitazione dei soggetti pub-

blicioprivatichepotrannofareleverifiche,insostituzio-nediInaileAsl.L’attualeart.71,comma11del HYPERLINK“http://olym-pus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default” Dlgs n. 81/2008è stato modificato dal HYPERLINK “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2149:decreto-legislativo-3-agosto-2009-n-106-disposizioni-integrative-e-correttive-del-decre-to-8108&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” Dlgsn.106/2009sullascortadelle indicazionidellepartiso-ciali che hanno evidenziato criticità legate ai meccani-smiperl’effettuazionedelleverificheeaitempidiinter-ventodiAsleIspesl.

Come evidenziato anche nella relazione di accom-pagnamento al hyperlink “http://olympus.uniurb.i t / i n d e x . p h p ? o p t i o n = c o m _ c o n t e n t & v i e w = a r t i c le & i d = 2 1 4 9 : d e c r e t o - l e g i s l a t i v o - 3 - a g o s t o - 2 0 0 9 - n -106-disposizioni-integrative-e-correttive-del-decre-to-8108&catid=5:normativa- ital iana&Itemid=66”Dlgs106/2009,lamodificaseguelaposizioneespressadall’Autoritàgarantedellaconcorrenzaedelmercato(vediletteraalministerodelleAttivitàproduttiveealministerodelLavorodel4ottobre2006)edellaCom-missioneeuropea(Decisione4aprile2006),chehannoevidenziatolanecessitàdievitaresituazionimonopoli-stiche,qualequellaprevistadalcomma11delhyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default” Dlgs81/2008afavoredellestrutturepubblichedicontrollo.Nel merito, il decreto è molto complesso e definisce inmododettagliatolemodalitàdieffettuazionedellapri-maverificaediquelleperiodiche,anchenelleipotesiincui InaileAslnonritenganodipoterleeffettuarediret-tamente.

In termini generali, l’art. 71, comma 11 del hyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_co

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29 Normative

ntent&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default” Dlgs n.81/2008disponeche laprimadelleverificheperiodichesiaeffettuatadall’Ispesl(oraInail),cheprovvedeaeffet-tuarlaentro60giornidirettamenteoavvalendosidialtrisoggetti(pubblicioprivati)abilitati(inteoria,l’Inailpo-trebbeavvalersianchedelleAsl).Decorsotaletermine,ildatoredilavoropuòavvalersidisoggettipubblicioprivatiabilitati.Le verifiche successive, attribuite alla Asl, sono effet-tuate entro 30 giorni direttamente o avvalendosi dialtrisoggetti(pubblicioprivati)abilitati.Anche in questo caso, decorso il termine, il datore dilavoropuòavvalersidisoggettipubblicioprivatiabi-litati. La norma rinvia a un apposito decreto per l’in-dividuazione delle tariffe per l’effettuazione delle ve-rifiche.

Verifiche: Commissione e soggetti abilitati Il ministero del Lavoro istituirà una Commissione (chesarà composta anche dai ministeri dello Sviluppo eco-nomicoedellasalute,dall’InailedalleRegioni)cheavràil compito, tra l’altro, di costituire e aggiornare l’elen-co dei soggetti abilitati a effettuare le verifiche (Alle-gato III del hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decretoministeriale).Una volta istituito l’elenco, Inail e Asl potranno proce-dere a istituire ulteriori elenchi di soggetti abilitati (ecomunquefacentipartedell’elencodeisoggettigiàabi-litatidalministero)dicuiavvalersiqualoranonsianoingradodieffettuareleverifiche“direttamente”nelperio-do previsto per legge (60 giorni per la prima verifica e30 per le successive). Qualunque soggetto abilitato dalministerodelLavoropuòessereiscrittoadomandaneglielenchiInailoAsl.Glielenchisonomessiadisposizionedeidatoridilavoro.In vista della costituzione della Commissione (quin-di, nel corso dei 90 giorni prima dell’entrata in vi-gore del hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.

php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decreto),isoggettipubblicioprivatichepossiedonoirequisitidicui all’Allegato I potranno fare domanda per l’abilita-zione: innanzitutto, al ministero (secondo quanto pre-vistonell’AllegatoIII)e,successivamente,seinteressa-ti,all’Inaile/oalleAsl.

Evidenziamo che la Commissione, così istituita, diven-ta la colonna portante del decreto. In assenza dell’isti-tuzione di questa Commissione, il hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66”decretocomunqueentrainvigore.Intalcaso,leverifichesarannoquindieffettuatesolodaInaileAsl(inmancanzadell’elencodeisoggettipubblicioprivatiabilitati).

Prima verifica...Per“primaverifica”siintendelaprimadelleverificheperi-odiche(AllegatoIIdelhyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66”decreto).Ildatoredi lavororichiedelaverificaall’Inail, indicandoanche il nominativo del soggetto abilitato, pubblico oprivato-presentenell’elencoInail-dicuiintendeavva-lersiqualoral’entenonpossaeffettuarelaverificadiret-tamente.Entro 60 giorni dalla richiesta, l’Inail può effettuare di-rettamentelaverifica(anchemedianteaccordiconleAsloconleDirezioniprovincialidelministerodelLavoro,diseguitoDpl)oavvalersidelsoggettosegnalatodaldato-redilavoro.Trascorsi i 60 giorni senza che l’Inail abbia procedutoallaverifica,ildatoredilavoropuòfareffettuarelaveri-ficadaqualsiasisoggettoabilitatopresentenell’elencoministeriale (non solo, quindi, dai soggetti dell’elencoInail),comunicandoall’Inailstessoilnominativodelve-rificatore.Durante la prima verifica, va compilata la scheda tec-

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nica di identificazione dell’attrezzatura di lavoro (inAllegato IV al hyperlink “http://olympus.uniurb.it/in-dex.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66”decreto in esame, sono riportate 14 schede speci-fiche che comprendono tutte le attrezzature pre-senti in Allegato VII al hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default”Dlgs81/2008).Vasottolineatocheisoggettiabilitatichehannosvoltoattivitàdicertificazionediprodottononpotrannosvol-gere la prima verifica sulla specifica attrezzatura di la-voroperlaqualehannorilasciatolacertificazioneaifinidellamarcaturaCE(AllegatoI).

...e quelle successivePer leverificheperiodichesuccessiveallaprima,per lequali è competente la Asl, il datore di lavoro richiedela verifica indicando, anche in questo caso, il nomina-tivodelsoggettoabilitato,pubblicooprivato(presentenell’elenco Asl) di cui intende avvalersi qualora l’entenonpossaeffettuarelaverificadirettamente.La Asl può, quindi, entro 30 giorni, effettuare diretta-mente laverificaoavvalersidelsoggettosegnalatodaldatoredilavoro.Trascorsii30giorni,ildatoredilavoropuòfareffettuarelaverificadaqualsiasisoggettoabilitatopresentenell’e-lenco ministeriale (e, anche in questo caso, non solodai soggetti dell’elenco tenuto dalle Asl), comunicandoall’entestessoilnominativodelverificatore.

Datore di lavoro: compensi al verificatoreLeverifichesonooneroseesonopostedallaleggeacaricodeldatoredilavororichiedente(comeprevistodalhyper-link “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default” Dlgs81/2008,art.71,comma11).Le tariffe per l’effettuazione delle verifiche sono deter-

minatecondecreto interministeriale,daadottareentro180 giorni dall’entrata in vigore del hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66”decretoministeriale.Fino alla emanazione del decreto interministeriale, tro-vanoapplicazioneletariffedefinitedaInaileAsl.Ai sensi dell’art. 3, comma 2 del hyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decreto in esame, i compensi cheildatoredi lavorodeveaisoggettiabilitatinonpotran-no comunque differire in eccesso o in difetto di oltre il15%dalle tariffeapplicatedall’Inailodall’Aslsullabasedell’emanandodecreto.

Controllo: oneriper i soggetti abilitatiI soggetti abilitati che effettuano le verifiche devonocorrispondere all’Inail o alle Asl differenti importi nelleseguentidueipotesi:- se operano in sostituzione di Inail o Asl (quindi, sono

parte anche degli elenchi istituiti presso questi enti),devonoaquestisoggettiil15%delletariffeapplicate;

-seoperanotrascorsi60giorni (per laprimaverifica)e30 (per le successive verifiche), devono corrispondereall’Inailil5%delletariffeapplicate.

Gli importi sono destinati a coprire i costi di Inail e Asllegatiprincipalmenteall’attivitàdicontrollodeisoggettiabilitati e di costituzione e gestione di una banca datiinformatizzata.

Come effettuaree richiedere le verificheLe modalità per effettuare le verifiche periodichesono definite nell’Allegato II del hyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66”decreto.L’allegatoindividua, inprimoluogo, ilpropriocampodiapplicazione.Aquestofine,leattrezzaturevengonosud-

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diviseneiseguentigruppi:- apparecchi di sollevamento di materiali non azionati

a mano e idroestrattori a forza centrifuga (chiamatigruppoSC);

-attrezzatureperilsollevamentopersone(gruppoSP);-gas,vapore, riscaldamento (gruppoGVR),dicui fanno

parte le attrezzature a pressione e i forni per le indu-striechimiche.

Vengono, quindi, declinate le modalità di effettuazionedelleverificheperidiversigruppiSC,SPeGVRepercia-scunatipologiadiattrezzatura.L’Allegato comprende anche un paragrafo finale relati-vo alle procedure amministrative per definire i dettaglioperativi inerenti larichiestadelleverifiche.Siprevede,inparticolare,che,successivamentealladatadientratainvigoredelhyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decreto,ildatoredi lavorochemette inservizioun’attrezzaturadi lavoro indicata nell’Allegato VII al hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default”Dlgs81/2008nedevedarecomunicazioneimmediatamenteall’Inail,cheasse-gnaall’attrezzaturaunnumerodimatricolaelocomuni-caaldatoredilavoro.Il datore di lavoro richiede, quindi, all’Inail l’esecuzionedellaprimaverifica, indicando il luogopresso ilqualeèdisponibile l’attrezzatura,almeno60giorniprimadellascadenzadeltermineperl’esecuzionedellaprimaverifi-ca,comestabilitonell’AllegatoVII.Perl’esecuzionedellaverifichesuccessiveallaprima,il datore di lavoro richiede l’intervento della Asl, co-municando, anche in questo caso, il luogo presso ilquale è disponibile l’attrezzatura almeno 30 giorniprima della scadenza del termine per l’esecuzionedellaverifica.Ricordiamocheleviolazionidell’art.71,comma11,delhyper-link “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default” Dlgs

n. 81/2008 sono sanzionate in via amministrativa (art.87).Evidenziamo, inoltre,che l’Allegato IIdel hyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decreto in esame prevede cheeventuali violazioni, riferite sia alla prima verifica chea quelle periodiche sulle attrezzature dei gruppi SC edSP,sianocomunicateall’organodivigilanzapresentesulterritorio.

Abilitazione dei soggetti pubblici o privatiLe modalità per l’abilitazione sono descritte nell’Alle-gato III al hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decreto inesame,ilqualedefinisce:-modalitàdipresentazionedelladomandaalministero

delLavoro,suoicontenutiedocumentirichiesti;-proceduradiabilitazione;-condizionievaliditàdell’autorizzazione;-relativeverifiche.Conriferimentoacondizionievaliditàdell’autorizzazio-ne,evidenziamoche l’iscrizioneall’elencodelministerodelLavorohavaliditàquinquennaleepuòessererinno-vataaseguitodiappositaistanza.Va, inoltre,sottolineatoche isoggettipubblicioprivatiabilitatidovrannotenereunregistroinformatizzatochecontenga sia copia dei verbali delle verifiche effettuatesiaulterioridati,qualiilregimeincuièstataeffettuatala verifica, la data della successiva verifica periodica, iltipodiattrezzaturaecc.Ilregistrodovràesseretrasmessotrimestralmenteade-correredal15gennaiodiciascunannoperviatelematicaall’InailoallaAsl,perconsentire larispettivaattivitàdicontrolloemonitoraggio.L’Allegato in esame definisce, poi, la composizione e ilfunzionamento della Commissione chiamata a esami-nare la documentazione. Commissione che ha anche ilcompitodiformulareilparerecircal’iscrizioneall’elencoministeriale dei soggetti che ne fanno domanda. Il pa-

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rere deve essere reso entro 60 giorni dalla richiesta diiscrizione.Inail e Asl potranno segnalare al ministero del Lavoroeventuali comportamenti anomali dei soggetti abilitatie proporre anche la sospensione o cancellazione dall’e-lenco.Ilministero,perpartesua,potràeffettuareverifi-cheperverificare lasussistenzadeirequisiti richiestiaisoggettiabilitati.

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AnImAC:dA un soPrAlluoGo Col nostro “InGeGnere VIrtuAle”

Tre DOCUMENTIche spesso non ci sono!ing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Relazione tecnica. Schema dell’impianto. Atto notoriodi corretta installazione secondo il manuale di usoe manutenzione. Questi documenti che il nostro “ingegne-re virtuale”, inteso come chi è reposto ai controlli e alla veri-fica della conformità di un impianto alla normativa vigente, spesso non trova al momento del sopralluogo sull’impianto.Complice anche l’intrigo e il guazzabuglio normativo che creano disorientamento anziché chiarezza e trasparenza.

Noi di Animac siamo armati di molto coraggio o, forse,di un po’ di faccia tosta, come potrebbe osare qualcunaltro,ma,soprattutto,abbiamounvizio,nobilissimocre-diamo.C’ètroppaconfusioneQuellodiscavarenegliargomenticheriguardanoilnostrointeressedi“ariacompressa”eindividuare, di tanto in tanto, quei freschi dettagli cherendono “più lampante” un ampio e armonioso intrigonormativo nella sua funzione volta, troppo spesso (o…troppo frequentemente, lo decida il lettore) a crearesmarrimentoedisorientamentoanzichéchiarezzaetra-sparenzainquantiquellestesseleggidevonoapplicare.Nelnostrocauto-manontroppo-incederechiediamo,chiediamo e ancora chiediamo insistentemente chiari-mentia“tuttotondo”etrasversalmenteagliinteressati.Questo per raggiungere una semplice quanto delicatasimmetria: far coincidere gli interessi di chi installa gliimpianti - siano essi di aria compressa o frigoriferi o dialtranatura,data l’estensionedellanormativadi riferi-mento-conquellichetali impianti liacquistano, lido-vrebberopagareecheavrebberolapretesa,ragionevolee legittima, di essere completamente in regola con lanormativaeinarmoniaconchicontrollae,avolte,san-ziona.

Nell’inciso“avolte”èracchiusounequilibriocompostodiparecchifattori,tracuicoerenza,buonsenso,saggezza,senno,dichicomprendelasituazioneecercadimesco-lare tali ingredienti, sforzandosi di individuare la menosfavorevolesituazionepernonnuocerealleaziendeche,finoaprovacontraria,sonoquellechepermettonoall’e-conomiadisvilupparsie,conessa,anchedimigliorareillivellodellaqualitàdellanostravitaattraversoquelcherimane(ammessochenerimanga)deltantoconosciutoredditoalnettodellatasse.

Ma è tutto in regola?Sarebbe, però, fallace e ingannevole pensare che, poi-chéicontrollisonoscarsamenteeseguitidaglientipre-postialloscopo,senonnellaloroformapiùconvenzio-naleecanonica,iltuttosiarealmenteinregolaquandonon sono emesse sanzioni. Infatti, a fronte di un con-trollosistematicounicamentevoltosoloadalcunipro-dotti costituenti un impianto (in carattere corsivo) diaria compressa (leggasi serbatoio), vi è la non lontanaeventualità che la vostra apparecchiatura (in caratterecorsivo) comunque non sia regolare dal punto di vistanormativo.E,secosìfosse,siverificaquellocheinambitopubblico(chiesegueicontrollisonopersoneincaricatedipubbli-coufficio)richiamagliestremidelreatodi”omissionediattidiufficio”neiconfrontidellapersonachefirmal’avvenutocollaudooverbalerelativo.Purtroppo,noncièdatodiintendereesattamenteilcon-torto meccanismo di un tale atteggiamento, ovvero seesso sia frutto di una banale distrazione del prepostoalcontrolloounapiùgravecarenza legislativachenonpermette di cogliere le innumerevoli sfumature di toniall’interno delle sue espressioni e, per questo, del tuttoinapplicabile.Abbiamo volutamente evitato, per rispetto e stima, dichiamare in causa anche un’altra situazione che si puòverificare: quella dell’ignoranza legislativa del prepostoalcontrollo,appunto.Il classico esempio risiede nella parola che caratterizzaquellochesidefiniscecomeinstallazione.

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Più conoscenzaForse,moltidiquanticistannoleggendoeciseguonohannocompreso la differenza tra impianto e installazione, la ne-cessitàdimarcareCEunimpiantoodicoinvolgere,neicasiprevisti,l’OrganismoNotificato.Ma quanti, effettivamente, conoscono il limite di batteriadei prodotti che installano presso le aziende clienti? Noi,come Animac,crediamo che ci sia volutamente ignoranzasulla questione e che molti interventi non siano delle in-stallazioni,madeiveriepropriimpiantichenecessitanodelmarchioCE.Manonèancorastataraggiuntalafinalitàdellungo preambolo di cui sopra. Essa può essere individuataevidenziandoqualisono,percentualmente,lenonconformi-tàcheilnostro“ingegnerevirtuale”,intesocomelapersonaprepostaaicontrollieallaverificadellaregolaritàedellari-spondenzadiunimpiantoallanormativavigente,notavisi-tandoun’aziendae,magari,nonsempreverbalizzando.Daunanostraindagineeseguitacon“l’ingegnerevirtuale”,vifacciamoconoscerequalisono,alivellodocumentale,perora,glielementichenonsitrovanoalmomentodelsopral-luogosull’impianto:•Relazionetecnica;•Schemadell’impianto;•Attonotoriodicorrettainstallazionesecondoilmanualediusoemanutenzione.Mentresirecital’attodidolorepertuttelevoltechelado-cumentazioneobbligatoriaprevistadalDm329/04,esopracitatainparte,nonèconsegnata,conunpo’d’indulgenzecelasipuò,però,cavare.L’indulgenzachecisalva,anzichevisalva,èpropriolainap-plicabilitàperpocachiarezzadeldecreto329.Ovviamente,senzaentrarenelmeritodiquanticonosconoilmetodoeleinformazionidainserirenelladocumentazionerichiesta.Ovviamente!Manonèpoicosìgrave…nelsensochelaconfusioneèveramentetanta!Anchepernoi!Perfortuna-cisiperdoniquestabricioladiautoreferenzia-lità-cheesisteAnimac,chetuttequestecosepuòprodurleattraversoisuoiconsulenti.

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COSA OCCORRE IN OGNI CASO FARE

Se mancano i controlli M.R.Pericontrollieisopralluoghidapartedeglientipreposti,Ispesle Arpa/Asl, il problema principale, come abbiamo scopertoconfermandounapercepitaariatragliaddettiai lavori,èrap-presentatodallamancanzadellerisorseumaneinquantononcisonotecniciasufficienza.Nonostanteciò,comunque,l’utenteètenutoasollecitareleve-rifichee,sequestenonsonoeseguite,bisognerebbe,perlegge,fermaregliimpiantifinoaverificaavvenuta.Lafigurachevieneintrodotta,inquestocaso,èilresponsabiledellasicurezzaelanormativaapplicabileilDm626/94.Infatti, il datore di lavoro deve mantenere efficienti i propriimpiantiedeve,pertanto,chiamareuntecnicocompetenteaf-fidandoglil’incaricodiverificarelarispondenzaallanormativa.E’chiaro-maancheopportunosottolinearlo-che leverificheeseguitenellamanierasuddettanonsostituisconoleverificheobbligatorie di legge, come indicato e descritto all’interno delManualediusoemanutenzionedeiprodottiutilizzati.Se, ad esempio, nel Manuale è scritto che i serbatoi devonoessereverificaticoncontrollospessimetricoannualmente,ogniannodovràessereeffettuatoquestotipodiprovadauntecnicoabilitatosecondolanormaEn473.Comedire:nullaèstatolasciatoalcaso.Anchequandolacon-fusioneregnasovrana.Percui,èmegliodarsidafare.

E C’E’ ANCHE L’ARRESTO

Ped, sanzioni salate M.R.Siricorda,inbreve,l’importanzadell’articolo18dellaPedriguar-dante lesanzionipreviste incasodi inadempienza legislativa.E’benenonconfidaresullascarsezzadeicontrolli,pernonade-guarsi alla Direttiva: la diffusa illegalità - che, attualmente, siriscontranelsettore-nonèconsideratavalidaattenuantedalGiudice.Le sanzioni introdotte riguardano il fabbricante o il suo man-datariocheproduceecommercializzaattrezzatureapressioneoinsieminonconformiairequisitiessenzialidisicurezzadicuiall’AllegatoI,ovveroilcuitipononsiastatosottopostoalleva-lutazionidiconformitàpreviste.Laviolazioneditaliobblighi,oltreagenerareleresponsabilitàcivili e penali in caso di incidente,è punita in modo tutt’altroche irrilevante: si passa, infatti, dalla sanzione amministrati-va-valeadirepecuniaria,da15a90milionidieuro-sinoai3annidireclusione.L’argomento-comesivede,diattualissimaimportanza - sarà trattato inmodoapprofonditoneiprossiminumeri.Ma,intanto,èopportunotenerlobenpresente.

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35 Normative

rIGuArdo AGlI AGGIornAmentI normAtIVIsuCCedutIsI nel temPo

Attrezzature a pressione,quali SANZIONIing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Lo sviluppo normativo in fatto di progettazione, installazione,manutenzione e verifica delle attrezzature a pressioneha conosciuto una importante evoluzione anchenell’applicazione dell’impianto sanzionatorio, previsto dalla contemporanea applicazione del Testo Unico sulla Sicurezza (Dlgs 81/08) e del DM 11/04/2011 da poco entrato in vigore. Una sintetica analisi della nuova “situazione nomativa”da tener ben presente per essere in regola.

Gli aggiornamenti normativi succedutisi negli ultimi annihanno profondamente modificato il quadro normativo esi-stenteriguardoaprogettazione,installazione,manutenzioneeverificadelleattrezzatureapressionee,conesso,anchegliscenaridiapplicazionedellenormerelative.Volgendosialpassato, infatti,sipuòosservarequantoam-piosiaildivarioesistentefralanormativaprecedenteequel-ladinuovocorso,incuiladifferenzapiùsostanzialerimanel’approccioperlevariefigurechiamateaintervenireviaviasecondoivariscenariintervenuti.Percapirnedipiù,cipareutile ripercorrere i momenti più salienti del passaggio tra“vecchio” e “nuovo“ corso normativo, come riportiamo inquestoarticolo.CronacainsintesiPerbrevecronaca,siricordachesolofinoal29/05/2002eraobbligatorio,per icostruttoriitaliani,sottoporre leproprieattrezzature inpressione,primadellacommercializzazione,allaproceduradellaOmologazionedapartedell’Ispesl(Anccprimadel1982).Conl’apposizionedelproprio punzone, l’ente verificatore accertava il rispetto delleregole di calcolo utilizzate per la progettazione dell’apparec-chiaturainpressione,dichiarandonelarelativaconformità(co-diciIspeslVsr,Vsg,M,S).Tale procedura permetteva al Fabbricante di trasferire le re-sponsabilità della costruzione all’Ente Verificatore (Ispesl pergliaspettiderivantidallesollecitazionidipressioneetempera-

tura)ealprogettistaperlerestantisollecitazioni.Circa l’esercizio era, invece, l’utente finale a dover assicurareilfunzionamentoinsicurezzadell’attrezzaturaconopportunimanutenzioneecontrollo, indipendentementedalleverificheperiodicheprevisteperlegge(L547/55,art.241;L459/99).L’introduzionedellaDirettivaPedhaapportatoimportantimo-dificheall’impiantonormativoattuale. Infatti,oraè ilFabbri-canteadapporreilMarchioCEsullaapparecchiaturaapressio-neeacompilarelarelativaDichiarazionediconformità,fattesalve,naturalmente,tutteleverifichediconformitàprevistedapartediunOrganismoNotificato.Laproceduraprevede,infatti,cheilFabbricanteeffettuiunavalutazionedeirischi,assumen-dosenelaresponsabilitàeconservandonel’oneresullacostru-zionedell’apparecchiaturainpressione.Attuale quadro normativo Analizzando l’attuale quadro nor-mativo,questigliobblighidi leggeper lamessa inservizioel’utilizzazionedelleattrezzatureapressioneacaricodell’Utiliz-zatoree,inparticolare,perilDatorediLavoro:-DM329/04perl’Utilizzatore;-Dlgs81/08(D.11/04/2011)perilDatorediLavoro.Inparticolare,nelpanorama legislativosull’eserciziodelleat-trezzature in pressione, tra le misure generali di tutela dellasalute e sicurezza dei lavoratori, ai fini della prevenzione neiluoghidi lavoro,sirichiamal’art.15,commaz)delTitoloIdelDM81/08, incuivieneesplicitamentecitata“laregolarema-nutenzionediambienti,attrezzature,impianti,conparticolareriguardoaidispositividisicurezzainconformitàallaindicazio-nedeifabbricanti”.GliobblighidelDatorediLavoro,intemadimanutenzionedelleAttrezzaturediLavoro,sonoprevisti,invece,nell’articolatodelDlgs81/08,art.71,ObblighidelDatorediLavoro.Inparticolare,alcomma4,il“DatorediLavoroprendelemisurenecessarieaffinchéleattrezzaturedilavorosiano:- installateeutilizzateinconformitàalleistruzionid’uso;-oggettodiidoneamanutenzionealfinedigarantire,neltem-

po,lapermanenzadeirequisitidisicurezzadicuiall’art.70esianocorredate,ovenecessario,daappositeistruzionid’usoelibrettodimanutenzione”.

Alfinedigarantire lapermanenzadeirequisitidisicurezzaèrichiesto, al Datore di Lavoro, di tenere sotto osservazione leAttrezzaturemediante l’applicazionedell’art.71comma8del

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Dlgs81/08,nelqualesispecificache“(omissis).Fermorestan-doquantodispostoalcomma4,ilDatorediLavoro,secondoleindicazionifomitedaiFabbricantiovvero,inassenzadiqueste,dallepertinentinormetecnicheodallebuoneprassiodalineeguida,provvedeaffinchéleAttrezzaturedilavoro,lacuisicurez-zadipendedallecondizionidiinstallazione,sianosottoposteauncontrolloiniziale(dopol’installazioneeprimadellamessainesercizio)eauncontrollodopoognimontaggioinunnuovocantiereoinunanuovalocalitàdiimpianto,alfinediassicurar-neinstallazionecorrettaebuonfunzionamento”.

Impianto sanzionatorioConl’interventodelDlgs106/09,loscopoprevistodallanormaèquellodiassicurareunacorrettainstallazioneeilfunziona-mento in sicurezza dell’Attrezzatura, prevedendo la figura diuna“personacompetente”per icontrolliperiodiciestraordi-naricuièobbligatoilDatorediLavoro.PerilDatorediLavoroeilDirigenteprepostochenonrispettinoquantosoprariportato,l’impiantosanzionatorioprevedel’arrestoolasanzioneammi-nistrativapecuniariainfunzionedelreatocommesso.Nelcasodispecie,ilDlgs81/08prevede:• lapenadell’arrestodatreaseimesiol’ammendada2.500

a6.400europerlaviolazionedell’art.71,commi1,2,4,7e8(Riquadro1);

• la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500 a euro1.800perlaviolazionedell’art.71comma3,ecommi6,9,10e11(Riquadro2).

Acaricodell’Utilizzatorefinale,invece,rimanel’esecuzionedel-leverificheperiodicheedelleprovealladatadiscadenzaprevi-sta,indipendentementedallecausechel’hannoprodotta.Lamancataesecuzionedelleverificheperiodicheedelleprovealladatadiscadenzaprevistacomportalamessafuorieserciziodelleattrezzatureedegli insiemicoinvolti (art.7DM329/04)(Riquadro3).A tanta chiarezza normativa dell’impianto sanzionatorio nonsipuòrimanerindifferentie,poichél’abilitàdiapprenderepiùvelocementedeipropriconcorrentipuòrisultareunprivilegioinunmercatoasfitticocomequelloattuale,ilmessaggiochesivuolecomunicareèquellodiconsul-tarelanostraAssociazione,anchesoloperunconsiglio,alfinediottenerechiarimentialriguardo,tramiteeventualeappun-

tamento, contattandoci direttamente; in questo modo, saràpiùfacilecogliereicriteripostiallabasedelcomplessoquadronormativovigente,alloscopodiistruireedifarconoscereall’u-tilizzatorefinalelacorrettaapplicazionedellenormative.

Registro di controlloUn’ultimainformazionecheèrigorosoricordare:latenutadelRegistrodicontrollo.Laverificadelleattrezzaturevadocumen-tata. Infatti, essa è obbligo di legge come risulta dall’art. 71,comma9delDlgs81del2008:“Irisultatideicontrolli,dicuialcomma8,devonoessereriportatiperiscrittoe,almenoquellirelativiagliultimitreanni,devonoessereconservatietenutiadisposizionedegliorganidivigilanza”.Ancheinquestocaso,scattaunasanzionecheprevedel’arrestodatreaseimesioammendada500a1.800europerildatoredilavoroeildirigente.Siricorda,inoltre,chealmeno60giorniprimadelladatadisca-denzadeltermineperl’esecuzionedellaprimadelleverificheperiodiche stabilito dall’allegato VII del Dlgs 81/2008 in fun-zionedellaspecificaattrezzaturadilavoro,ilDatorediLavorodeverichiedereall’Inaill’esecuzionedellaprimadelleverificheperiodiche,comunicandoilluogopressoilqualeèdisponibilel’attrezzaturaperl’esecuzionedellaverifica.Animacè,ovviamente,adisposizioneperivostrichiarimenti.

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APPAreCChIAture A PressIone: sICurezzA e norme VIGentI/1

Infortunio, la filieradelle RESPONSABILITA’ing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Introducendo il concetto di responsabilità, tutte le figure, chevanno dal datore di lavoro all’installatore, passando per ogniambito gerarchico aziendale interessato, sono coinvolte in caso di anomalie e non rispetto della norma vigente. A maggior ragione nel caso in cui si verifichi un incidente di qualsiasi rilevanza, con annesso infortunio sul lavoro. Tra le conseguenze: azione civile/penale, fermo produzione, contenzioso con le assicurazioni.

Il2014èpassatoetutti,probabilmente,abbiamotiratounsospirodisollievonellasperanzadiun2015maggiormenteforierodiposi-tivenovità.Eseilriferimentoègenerale,conparticolarespecificitàsarebbe bello aspettare un 2015 con maggiori responsabilità dapartediDatoridilavoro,dipendentieartigiani,installatori,addettiailavorinelsettoreariacompressa.Anchenell’ambitoimpiantistico,inqualitàdiconsulente,devoammettere,conelevatorammarico,chepocaimportanzavienedata,dapartedeidatoridilavoro,allasicurezza,soprattuttoperquelcheconcerneleapparecchiatureapressione.Normalmentesottovalutatedalpuntodivistasicurezza,leattrezzatureapressionerimangonospessoinunlimbo,quasidi-menticatesenonfosseperilcostoobbligatoriodimanutenzione,penaladecadenzadell’operativitàdellagaranziadeivariprodottiinstallati.IlDatoredilavoro,purtroppo,sesipreoccupadelfattoche,perovvimotividiefficienzadelsistemaproduttivo,l’impiantodebbafunzio-nareinmodoperfetto-troppospessononverificandoneilmigliorfunzionamentoinbaseallecaratteristichetecnicheeallenecessitàreali,bensìbasandosiunicamentesullafiduciaesullaparoladegliinstallatori-,nonsempreèmessoinguardiacircatuttiglialtriaspet-tichepotrebberoavereconseguenzeanchemoltoimportanti.

Impianti non a normaNelmioosservare,purapprodandonelleaziendeperconsulenzeanchemoltolontanedaquelledelleapparecchiatureapressione,notochelepercentualiditaliimpiantinonanormasonoancoraele-

vatissimee,soprattutto,ingiustificate.Avolte,serichiesto,offrounsuggerimentochepuòsfociareineventualeconsulenza;inaltricasi,invece,buttol’occhioeconsigliodiintervenirealsoloscopodievitareinfrazioniaunanormativachenonèsoddisfatta.Difficoltàinterpretativa,sicurezzasullavoro,responsabilitàcivileepenale,assicurazioni,sanzioniemulte…Tutteparolechesembranoilsolito“ritornello”diunanoiosacanzone,mache,invece,nascondo-noelementiimportantissimiperilDatoredilavoronell’ambitodellesuefunzionieresponsabilità.Volendo,sipotrebbetranquillamentestilareunelencoinfinitodituttiilegamitraleparoleeiconcettiappenaesposti,mettendoinevidenzatuttelerelazioniintercorrentitrafigureprofessionali,atti-vitàlavorativaequadronormativoapplicabile.C’èsoltantol’imbarazzodellascelta:dadovecominciare?Comprendolaperplessitàdellettoreneiconfrontidellemieparole.Maquestobisognachiedersi:perchépochesonolepersonecheri-spettanolanormativaechesiaffidanoaprofessionistipreparati?

Mosaico articolatoEstremamente articolato il quadro della sicurezza, un “mosaico”fattodiparole,concetti,figureenormechesuddividiamoinalcune(chiamiamolecosì)Matrici.Facciosemplicementeunelenco(MatriceA):datoredi lavoro;re-sponsabile Servizio Prevenzione e Protezione; rappresentante deiLavoratori per la Sicurezza; responsabile Manutenzione impianti;installatore.Nefacciounaltro(MatriceB):Dlgs81/08;Dlgs93/2000-PED;DM329/04;DM11/04/2011.Neaggiungounterzo(MatriceC):Inail;Asl;TribunaleeProcuradel-laRepubblica(ambitoCivile/Penale);OrganismiAbilitati;Organi-smiNotificati;Assicurazioni.Nehoinmenteunaltro(MatriceD):infortunio;perditaproduttiva;responsabilitàCivileePenale;sanzioni;processi;misurecautelari.Misembrasianoelenchifacilmentecomprensibiliecorrelabili.Pro-voaspiegarmimeglio.Introducendoilconcettodiresponsabilità,tuttelefigure,chevan-nodaldatoredi lavoroall’installatore,passandoperogniambitogerarchicoaziendaleinteressato,sonochiamateincausaincasodianomalieenonrispettodellanormavigente.Amaggiorragionenelcasoincuisiverifichiunincidentediqualsiasirilevanza,conannessoinfortuniosullavoro.

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Considerandoglielenchicitatieconsiderandoli,comedetto,qualiMatrici“Responsabilità/Effetto”,èfacileosservarecomelamaggio-repartedellefigure,all’internodiognimatrice,siacoinvoltao,co-munque,richiamatainunragionamentopiùvasto,ilcuisignificatoè rappresentatodall’unionedelleparole“Incidente/Infortuniosullavoro”.

Un esempio, per capirciFacciamo,quindi,unesempioesplicativo.Prendiamo,adesempio,unamediaaziendaalcuiinternosiapre-senteunimpiantodiariacompressacheasservaavariservizi,tracuidirettamentelaproduzione.Poniamoilcasochesiverifichiunincidentesull’impiantoerimangacoinvoltoundipendentepresen-teneipressidellapartedanneggiatadell’impiantostesso.Inquestomomento,vorreiconcentrarel’attenzioneunicamentesull’impian-toapressioneenonsualtro,alfinedievidenziarecomeununicoimpiantochecedainqualchesuocomponentepossainteressareunaveramentevastaareadisituazionicomplementari.Facciamoilcasospecifico:ildannosiverificaalivellodelrecipiente,unserbatoioda2.000litriconpressioneditargadi13bareprodottonell’anno2000.Inquelmomentositrovanoatransitarenell’areainteressataduedipendentidell’azienda.Unodiquestivieneinvestitodall’esplosionedelserbatoio,causatadalcedimentostrutturaledellostesso,asuavoltadovutaaunama-novraerratadiunmulettochelohacolpito,provocandolacompres-sioneesuccessivaocclusionediuntubodimandatadell’ariaallasuccessivalineadidistribuzione.Nelcasoinesame,nonciinteressaconoscerecomel’impiantosiaorganizzatoavalledelserbatoio,inquantolanostraattenzionesaràconcentratasull’elementooggettodeldanno.

Le Matrici coinvolteNellalistadellematriciandiamoaesaminarelaMatriceA.Nelmomentoincuisiverificailsinistro,tuttelefigureprofessionaliinteressateall’impiantovengonoallertate.Equilamatriceècompe-ta:Datoredilavoro;ResponsabileServizioPrevenzioneeProtezione;-RappresentantedeiLavoratoriperlaSicurezza;ResponsabileMa-nutenzioneimpianti;Installatore.DallaMatriceCrecuperiamoititolaridelleindaginieleassicurazioni,ovvero:Inail;Asl;TribunaleeProcuradellaRepubblica(ambitoCivi-le/Penale);Assicurazioni.

L’ambito delle indagini sarà naturalmente volto a chiarire alcuniaspettidell’eventoe,precisamente,saràcompitodeisoggettoelen-catichiariresesipossanoevidenziareprofilidiresponsabilitàdovutiinizialmentealnonrispettodellenormative(sirichiamanotuttelevocidellaMatriceB).E,mentreognielementoattivo,neivaritempiemodalitàdiinter-vento,sacomeagireperdefinireloscenariodell’infortunio,laMatri-ceDindicaaqualilimitazionièsottopostal’azienda:-Perditaproduttiva;-ResponsabilitàCivileePenale;-Sanzioni;-Processi;-Misurecautelari.Nonèdifficileindividuareildisagioaziendaleintuttaquestasitua-zione.Anchesoloconsiderandolaperditaproduttivae,quindi,diguadagnopertuttoilperiododiindagineedisequestroeventualedell’impianto,finoacheilGiudiceoProcuratorenondecidadiver-samenteaseguitodelleindaginieconsulenzed’Ufficiopredisposteinsiemeall’istruzionedelprocedimentocivileopenaleoentrambi.Mafacciamounpassoallavolta.Comeinunfilmoateatro.

Cronaca in quattro atti•Atto Primo: si consuma l’eventoL’esplosionedelserbatoioboccalaproduzioneecausadanniperso-naliaundipendente.Immediatoilsoccorso,l’ambulanzaeiltraspor-toinospedaleperlecuredelcaso.Intantolaproduzioneèbloccata.

•Atto Secondo: iniziano le indagini Partelamacchinadelleindaginiconl’interventodell’Aslsulposto.Impiantosequestratoeproduzioneferma.Gliispettoricomincianoaverificareimotivipercuil’impiantoèesplosoeindicanounaprimaricostruzionedell’evento,ilpiùvicinoallarealtà,perquantopossibi-le,conglielementichehannoadisposizione.Aseguitodisegnala-zionedell’Asl(cheraccoglietuttiidocumentidell’impianto),parteincontemporaneal’indaginedellaProcurainambitopenale(sesonopresentiiterminiperprocedere)edelTribunaleperl’indaginecivile.SeintervienelaProcura,tuttoilsitorimanesequestratofinoacheilConsulenteTecnicodelPubblicoMinistero(Ctpm)nominatononritieneopportunoapprofondiretuttigliargomentialuinecessarieopportuni.QuestafaseèsecretatanelsensocheilCtpmnonrendepubblicigliattienemmenolasualineadiindagine.Inaziendaregna

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latensioneperovvimotivi.Eladocumentazione?Eicapidiaccusaseesistono?Eleassicurazioni?Elaproduzione?Tuttiallertatimatuttifermi,finoachelaProcuranondecidadiaveracquisitosufficientiinformazioni.

•Atto Terzo: responsabilità penaliAquestopuntoscattanoidispositividelPMpericapidiaccusaearriviamoalleresponsabilitàpenali.EccolaMatricedellefigurepro-fessionali:ilDatoredilavoroinprimis,finoall’Installatore.Nessunorestafuorieandiamoavedereilperché.Lanormaèchiara:ilDatoredilavorononpuòesimersidallarespon-sabilitàcheglicompeteinquantotale.IlTestoUnicosullaSaluteeSicurezzasulLavoroèmoltoesplicitoinproposito.Maimmediatamentedopo,interminidiresponsabilità,ascalare,cisonoilResponsabiledelServiziodiPrevenzioneeProtezioneAzien-dale(Rspp),iprogettisti,ifabbricanti,gliinstallatoridell’impiantoinquestione.Analizziamobrevementeilquadrodescritto.IlResponsabiledelServiziodiPrevenzioneeProtezioneAziendale(Rspp)èunafigurastrategicanelsistemadigestionedellasicurezzaprevistodalDlgs81/2008(cosiddettoTestoUnicosullaSaluteeSicu-rezzasulLavoro);ladesignazionedell’Rspp,perlostrettorapportodifiduciachedeveistituzionalmenteintercorreretraDatoredilavoroetalefigura,èunodeicompitinondelegabilicuièsoggettoilDato-redilavoro(Dlgs81/2008,art.17,letterab).L’ampiaresponsabilità“ineligendo”affidataalDatoredilavoroconseguenteallarichiestadi“capacitàadeguate”,contenutainunprimomomentonelDlgs626/94,èstataridottadalDlgs195/2003(art.8/bisdelDlgs626/94),oggiart.32delDlgs81/2008,dall’AccordosancitoinConferenzaSta-to/Regioniil26/01/2006,pubblicatosullaGurin.37del14/02/2006edallerelative“Lineeguidainterpretative”approvatedallaConfe-renzaStato/Regioniil05/10/2006epubblicatesullaGuriseriegene-ralen.285del07/12/2006.LenormesuddettedefinisconoinmodoprecisolecapacitàeirequisitiprofessionalinecessaripersvolgereilruolodiResponsabileoAddettoalServiziodiPrevenzioneeProte-zioneAziendale.Perquantoconcerneiprogettisti,ifabbricantiegliinstallatori,ilRe-sponsabileoAddettoalServiziodiPrevenzioneeProtezioneAzien-daledovrebbeesserecoinvoltonellefasiprodromicheedesecutiveinerentileattivitàdeisoggettidicuisopra,nellamisuraincuipos-sonoprovocareoaumentareirischiperlasaluteelasicurezzadeilavoratori.

•Atto quarto: le condanneOvviamente,laresponsabilitàpenalecomportalacondannaperunreato;atalfineèdoverosodistinguereireati(comportamentisan-zionatipenalmente)indelittiecontravvenzionicomeciinformalalegge.a)Idelittihannolacaratteristicadiesseregeneralmentereatididan-

no(sanzioni:multae/oreclusione)e,cioè,lerelativefattispecievengonointegratesoloquandosiverifichiuneventolesivodiposizioni giuridiche soggettive tutelate dall’ordinamento. Perquanto d’interesse, tali fattispecie sono generalmente quelleprevisteesanzionatedagliartt.451(omissionecolposadicauteleodifesecontrodisastrioinfortunisullavoro),590(lesionicolpo-se)e589(omicidiocolposo)c.p.,salvoaltreepiùgravi.

b)Lecontravvenzionisonocaratterizzatedall’esserereatidipericolo(sanzioni:arrestooammenda)e,cometali,lasolainosservanzaaundeterminatoobbligoèsufficienteaintegrarnelafattispecie,rimanendoirrilevantel’elementosoggettivodeldolo,aprescin-deredalverificarsiomenodell’eventolesivo.

Esistonoduestrumenticheconsentonol’estinzionedellacontrav-venzione:-laproceduradi“oblazione”,inapplicazionedellaquale,mediante

ilpagamentodiunasommapariaunapartedellapenaedittalemassima,oltre lespesedigiustizia,siconseguel’estinzionedelreato;

- la procedura di “prescrizione” (Dlgs 758/94): sul presuppostodell’attribuzione della qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziariaall’OrganodiVigilanza,vieneattribuitoaquest’ultimoilcompito,unavoltaaccertatalacontravvenzione,diimpartireleistruzioninecessarieper l’adempimento (ancorchétardivo)degliobblighisanzionatiediassegnareunterminepertaleadempimento. Ilcontravventoresaràtenuto,quindi,all’adempimentonelterminefissatodall’OrganodiVigilanzaealpagamentodiunasommapariaunquartodelmassimoedittale.L’OrganodiVigilanza,verifi-catol’adempimento,nedàcomunicazioneall’AutoritàGiudiziaria(ProcuradellaRepubblicapressoilTribunaleordinarioterritorial-mentecompetente),chedisponel’archiviazionedelprocedimen-to (aperto a seguito della obbligatoria denuncia dell’Organo diVigilanzae immediatamentesospeso inpendenzadeltermineprescrizionale)perintervenutaestinzionedelreato.

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APPAreCChIAture A PressIone: sICurezzA e normeVIGentI/2

Infortuni, la filieradelle RESPONSABILITA’ing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Gli obblighi che le disposizioni antinfortunistiche pongono a carico del Datore di lavoro permangono anche nel caso in cui sia stato nominato il Responsabile del Servizio di Prevenzionee Protezione Aziendale (Rspp), perché le norme checaratterizzano tale figura mirano a rafforzare il sistemadi garanzia a protezione dei lavoratori, ma non comportano che la nomina “de qua” abbia efficacia liberatoria per quanto riguarda il Datore di lavoro.

Nell’articoloprecedente,pubblicatoallepagg.34-36delnumerodifebbraio2015,sièconfiguratol’esempiodiuneventualeinfor-tuniocausatodaunincidentesullavoroadannodeldipendentediunaazienda.Sonostateriordinate,quindi, levariefasideglieventiconcadenzatemporalefinoall’individuazionedellespeci-ficheresponsabilitàdellevariefigureprofessionali.Agendointaleambito,sièarrivatiallaresponsabilitàcivilede-rivantedall’inesattoadempimentodeicompitidelResponsabiledelServiziodiPrevenzioneeProtezione(Rspp).

A proposito dell’Rspp...IlDlgs81/2008nonprevedesanzionineiconfrontidell’Rsppcol-legate alla violazione degli obblighi specifici che la normativaelencaall’art.9,contrariamenteaquantoprevistoperDatoredilavoro,dirigenti,preposti,lavoratori.Infatti,ilresponsabilepotrebbenonesserechiamatoarisponde-redeldelittoomissivo,dinaturacolposa,inquantononèdesti-natariodinormeditalgeneremunitedisanzione.GliobblighicheledisposizioniantinfortunistichepongonoacaricodelDato-redilavoropermangonoanchenelcasoincuisiastatonominatoilRspp,perchélenormechecaratterizzanotalefiguramiranoarafforzareilsistemadigaranziaaprotezionedeilavoratori,manoncomportanochelanomina“dequa”abbiaefficacialiberato-riaperilDatoredilavoro.

Diciamoche,incasodicontenzioso,ilRspppuòesseresanziona-topenalmenteladdoveglisianostaticonferitiobblighitramitedelegheparticolari;intalcaso,risponderàperipotericonferitiglitramiteladelega,manonpotràesseresanzionatonellasolaedesclusivaqualitàdiRsppe,cometale,traicollaboratoridelDato-redilavoroèl’unicoanonesseresoggettoaunapparatosanzio-natoriospecifico,proprioperlasuafunzionedi“staff”.La delega, nell’ambito della sicurezza sul lavoro, consiste neltrasferimentodegliobblighiinmateriadiprevenzioneesorve-glianzagravantisulDatoredilavoro(delegante)aun’altraper-sona(delegato).Conladelega,ildelegatorestadirettamentere-sponsabiledelpropriooperato.Ildelegante,tuttavia,mantienel’obbligodisorveglianzasull’operatodeldelegatopurvalutatoallastreguadelleconnotazionidelcasoconcreto;qualoravengaaccertatoilmancatoadempimentoditaleobbligo,siconfigura,incapoaldelegante,ilreatodella“culpainvigilando”.Qualoraildelegante,invece,scelgaunapersonatecnicamentenonaffi-dabile,siconfigura,incapoaldelegante,ilreatodella“culpaineligendo”.

...e del Datore di lavoroAtalproposito, ilDlgs81/2008forniscedelleimportantipreci-sazionisullecaratteristichedelladelega(art.16)esugliobblighinondelegabilidelDatoredilavoro(art.17),cuisirimandaagliap-positiarticolidileggeperunmaggioreapprofondimento.Piùestesadiquellapenaleèlaresponsabilitàciviledell’Rsppde-rivantedall’inesattoadempimentodeipropricompiti,cosìcomesanciti dall’art. 33 del Dlgs 81/2008, e/o dall’esecuzione di attidolosiocolposichecausinodanni.QuestaresponsabilitàvieneconsiderataqualorailDatoredilavoroadempiacorrettamenteaisuoidoverineiconfrontidell’Rspp,comeprevistodall’art.18,comma2delDlgs81/2008:“ildatoredilavoroforniscealserviziodiprevenzioneeprotezioneealmedicocompetenteinformazio-niinmeritoa:-naturadeirischi;-organizzazionedellavoro,programmazioneeattuazionedelle

misurepreventiveeprotettive;-descrizionedegliimpiantiedeiprocessiproduttivi;-datidicuialcomma1,letterardelDlgs.81/2008equellirelativi

allemalattieprofessionali;-provvedimentiadottatidagliorganidivigilanza.

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Risarcimento economicoL’obbligazione risarcitoria economica, nella quale sfociano lesentenzedicondannaperlefattispecieinesame,può,pertanto,svilupparsineiconfrontideidiversisoggetti,traiqualil’eventua-ledittaassicuratriceperlaresponsabilitàcivile.Ciòadifferenzadella responsabilità penale, che non è suscettibile di volontarispostamenti,maèpersonale.Ma,primaditutto,ladittaassicuratriceverificheràlarisponden-zadeirequisititecnicielegalisecondoleclausoleassicurativeperevidenziareeventualiproflidiresponsabilitànoncopertiincasodi inadempienza legislativa e/o di sicurezza e messa a normadell’impianto.Non si sentano al sicuro, pertanto, gli operatori di settore chehannoinstallatoimpiantiedicuinehannol’incaricodimanu-tenzione, con relativa certificazione di conformità, dal pericolodiessere inclusiall’internodiuna indaginecomequellasoprapresentata.EnonsifidinoneppureiDatoridilavoroadaffidareincarichidelicatiediresponsabilitàachiunquedichiaridiessereingradodiinstallareunimpianto.Oggi,sonopiùnumeroseleinstallazioninondichiarateenoninregoladiquelleconformialvigentequadrolegislativo.Unconsiglioèquellodicapiresempreseilfornitorehairequisititecnicipereffettuareillavorocheglisivuoleaffidare.Perfarlo,èsufficiente inserire,nella richiesta diofferta, chevengano ri-spettatetuttelecondizioninormativevigentiefarescriverecosadeveessererispettato. Il fornitore,seaggiornato,sapràsicura-menteacosafareriferimentointemanormativoetecnico.Inquestocaso,siavràuncontrattoagaranziadellaconformitàdell’installazionedell’impiantoilquale,intanto,saràverificatodapersonalecompetenteaffinchésiarealmenteanorma.

Alcuni dubbiPeresempio:quanti sannoconsigliare il corretto“da farsi”se-condoilDM329/04rispettoalladenunciadegliimpiantiall’Inaileall’Asl?Lanormaèinequivocabilecongliarticolidileggesullaesclusionedalcontrollodellamessainservizioesullaesenzionedallariqualificazioneperiodica.Soprattuttol’installatore ha la responsabilità della conformità del lavorodi propria competenza, secondo la certificazione della regoladell’arteprevistacomedanormativa.Conl’entratainvigoredelDlgs81/08,anchelapartedimanuten-

zionedell’impiantoaccresceleresponsabilitàinsenoallafigurache esegue fisicamente l’intervento. E, normalmente, sono glistessiinstallatori/distributori/rivenditoriasuggerireopportuna-mentecontrattidimanutenzione.Maquantidiloroconosconolanormativaequantihannolecompetenzeperfarlo?IlDatoredi lavoro dell’azienda si sta affidando a personale in grado disupportarlonelleattivitàdelegate?Questoèunpuntomoltoim-portante,assolutamentedanonsottovalutare.Costaveramentepoco-loabbiamogiàpiùvolteripetutosuquestepagine-,perilDatoredilavorooperilRspp,verificareseilfornitorehairequisitidiconoscenzapereseguireillavoroinsicurezza.Laprimadomandachesidovrebberoporreè:hannofrequentatocorsidiformazionesullanormativa?Laconoscono?Sonoconsa-pevolideirischi?Oppure,tuttequestecosenonlehannonem-menoconsiderate?Qualcunoèsupportato,affiancato,consiglia-todaconsulentichepossonointervenireinqueicasiincuinasceildubbio?Oppuresiaffidal’incaricoesisperavadatuttobene?Animacesisteedèadisposizioneperquesteedaltretipologiediconsulenza.Animacpuòsupervisionareanchetuttalaparterelativaallado-cumentazionedaprodurreperglientiprepostiedapartedegliinstallatori, garantendo la perfetta organizzazione di tutta lafornitura.Ancheperchéilrischio,oltreallafermataobbligatoriadell’impianto,èquellochel’assicurazionenonintervenganelri-sarcimento,inquantol’impiantononèanorma.Equestarap-presentala“vexataquaestio”dellarealtàitaliana.

Attrezzature diffuseLeattrezzatureapressionesonoampiamentediffusesulterri-torio negli impianti sia civili che industriali. Basti pensare allepentoleapressione,agliimpiantidiriscaldamento,agliimpiantiGpl,agli impianti frigoriferi,allecaldaie industriali,allecaldaiedellecentralitermoelettriche,agliimpiantifarmaceutici,chimici,petrolchimici(spessoimpiantiarischiorilevante)eatuttiicom-ponentiapressione,qualiserbatoi,scambiatori,valvole,filtri,tu-bazioni,reattorichimici,colonnedistillazioneecc.Questeattrezzaturepresentanotutte,ancheseinvariogrado,unrischiopergliutilizzatori:ilrischiodiscoppio.Nonacaso,lacostruzioneel’eserciziodelleattrezzatureapressionesonosog-getteanormativespecifichesindaglianniVenti,siainItaliacheneglialtriPaesiindustrializzati.Inoltre,l’introduzionedelsistema

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pluralistico degli Organismi Notificati, contrapposto a quellomonocraticopreesistente,haresodinamicoecompetitivoilsi-stemadellacertificazione,riducendo,difatto,tempidiattesaecosti.AlcuneambiguitàUnproblemarealeè,invece,l’assolutamancanzainItaliadiquel“controllodimercato”,previstodallaPed,chepermettadiintercettareprodottinonconformie,quin-di,didubbiasicurezza,chepossonotrovarsisulterritorionazio-naleavolteprovenientidaimercatiemergenti.Mentrel’applicazionedelladirettivaPednonhacreato,ingene-rale,grossedifficoltà,l’applicazionedelDM329/04edelTestounicocontinuaacrearedifficoltàe,inultimaanalisi,disaffezionenegliutilizzatoridiattrezzatureapressione.Innanzitutto,leduelegginonsonobencorrelateenonèchiaroqualinesianovaliditàelimiti,ancheperchélaprimaèunanor-madiprodotto,mentrelasecondaèunanormadisicurezzasuiluoghidilavoro.Inoltre,inmoltezoned’Italial’utilizzatoredeveaspettaretempilunghiolunghissimi(ecomunqueincerti)peravereilcontrollodimessainserviziodell’Inail;nelfrattempo,do-vrebbeattendereconl’impiantofermo(atempoindeterminato)comeprevedeilDM329/04.Intalesituazione,moltiimprendito-risonocostrettiasceglieretratenereunnuovoimpiantofermosinoallaverificadimessainserviziooppuremetterloinmarciadisattendendoleesplicitedisposizionidelDM329/04.

Verifiche periodicheConl’entratainvigoredelDecretoministerialedell’11aprile2011“Disciplinadellemodalitàdieffettuazionedelleverificheperio-dichedelleattrezzaturedilavoro”-descrittenell’AllegatoVIIdelDlgs81/2008“TestoUnicosullaSicurezza”-,vienedefinitounnuovoapproccioinmateriadiverificheperiodicheobbligatoriesulleattrezzatureeimpiantiapressioneesugliapparecchidisol-levamento.Questeverifichesonofinalizzateadaccertarelacon-formitàrispettoallemodalitàdiinstallazioneprevistedalfabbri-cantenelleistruzionid’uso,accertarelostatodimanutenzioneeconservazione, ilmantenimentodellecondizionidisicurezzaprevisteespecificheperl’attrezzaturadilavoro,oltreall’efficien-zadeidispositividisicurezzaedicontrollo.IlDMdisciplinalemodalitàdieffettuazionedelleverificheperio-dichedelleattrezzaturedilavoroindicateall’AllegatoVIIdelDlgs81/08esuccessivemodificheeintegrazioni,nonchédefinisceicriteriperl’abilitazionedeiSoggettiAbilitatiprivatiperl’effettua-

zioneditaliverifiche.L’elencodeisoggettiabilitatièmessoadi-sposizionedeidatoridilavoroacuradiInail,Asl/Arpaperl’indivi-duazionedelSoggettoAbilitatopubblicooprivatocuipotrannorivolgersiperleverifichedelleattrezzature.Indata20/08/2013,conlapubblicazionesullaGazzettaUfficialedellaLegge9agosto2013(conversioneinleggedelDL21giugno2013n.69),sonova-riatigliambitioperativideisoggettiprepostiall’esecuzionedellepredette verifiche. Il Datore di lavoro deve obbligatoriamentesottoporreleattrezzaturedi lavoroaunaseriediverifichechesisuddividonoinunaPrimaverificaperiodicaeinVerifichepe-riodichesuccessiveatteadaccertarelostatodimanutenzioneeconservazione,ilrispettodellecondizionidisicurezzaprevisteel’efficienzadeidispositividisicurezzaecontrollo.Sonopreviste,anche,indaginisupplementarivolteaevidenziareeventualivizi,difettioanomalieriscontratidurantel’utilizzodell’attrezzaturadilavoronelproprioesercizio;taliindaginisupplementaridevo-no,inoltre,stabilirelavitaresiduaincuilamacchinae/oattrezza-turapotràancoraoperareincondizionidisicurezza.Secondol’art.70delDlgs81/08,ilDatoredilavorodevemettereadisposizionedeilavoratoridelleattrezzaturedilavoroconformiairequisitiessenzialidisicurezza,idoneeaifinidellasaluteesicu-rezzadeilavoratorieadatteallavorodasvolgere.Peradempiereatalerequisito, ilDatoredi lavorodeveprovvedere,perquelleattrezzature lacuisicurezzadipendedallecondizionidi instal-lazione, a eseguire un controllo iniziale all’atto della istallazio-ne,controllochedevepoiripetersiaseguitodiognimontaggiodell’attrezzatura inunnuovocantiere,alfinediassicurarne lacorrettainstallazioneeilcorrettofunzionamentoincondizionidisicurezza.Comeprevistodallacogentelegislazione,perlaPrimaverificailDatoredilavorodeveindicare,all’attodellarichiestadiverifica,alsoggettotitolaredellafunzionedicontrollo(Inail), ilnominativodelsoggettoabilitatoneicuiconfrontiilmedesimosipotràavvalereladdovenonsiaingradodiprovvederediretta-mente con la propria struttura allo svolgimento della verifica:tuttoquestoinaccordoairequisitidelDM11/04/2011.Perleveri-fichesuccessiveallaprima,ildatoredilavoropuòsceglierelibera-mentedirivolgersiaSoggettiAbilitatiprivatioppureall’Asl/Arpa,cheprovvederannoallaverificasecondolemodalitàprevistedal-lavigentenormativainmateria.

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43 Normative

APPAreCChIAture A PressIone: sICurezzA e normeVIGentI/3

Infortuni, la filieradelle RESPONSABILITA’ing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Prima verifica periodica. Verifiche periodiche successive alla rima. Indagine supplementare. Questi i tre “step” delle verifiche relativamente alle apparecchiature a pressione, la cuiinosservanza provoca precise sanzioni: da quella amministrativa pecuniaria alla messa fuori esercizio delle attrezzature e insiemi coinvolti. Senza contare quelle penali per infortuni dovutia errata installazione o manutenzione delle attrezzature.

Dopoaverindividuato,negliarticoliprecedenti(vedinumeridifebbraioemarzo/aprile),leresponsabilitàelefigurechein-tervengonoaseguitodiuninfortunio,edopoaverevidenziatoquali lepossibili conseguenzediun impiantononanorma,ecco ora l’argomento delle verifiche periodiche, altrettantoimportanteinquantocausadifermodell’impiantodapartedegliispettorinelcasononsianostateeffettuatesecondolavigentenormaapplicabile.

Verifiche periodichePerricordareleverificheperiodichedelleattrezzaturedila-voro,eccounsinteticorichiamo.•Prima verifica periodicaLa prima verifica periodica prevede la compilazione dellaschedatecnicadiidentificazionedell’attrezzaturadilavoro.Pertaleverificaèresponsabilel’Inail.•Verifiche periodiche successive alla primaLeverificheperiodichesonoeseguiteperaccertarelacon-formitàalleindicazionidiinstallazioneprevistedalcostrut-torenelmanualed’usoemanutenzione,alfinediaccertarelostatodimanutenzioneeconservazioneeilrispettodel-le condizioni di sicurezza, mediante, tra l’altro, la verificadell’efficienzadeidispositividisicurezzaecontrollo.•Indagine supplementareL’indagine supplementare è l’attività finalizzata a indi-

viduare eventuali vizi, difetti o anomalie avuti nel corsodell’utilizzodell’attrezzaturadilavoroineserciziodaalme-no20anni,perstabilirelavitaresiduaincuil’attrezzaturadilavorosaràingradodioperareincondizionidisicurezza.

Termini temporaliL’Inailèoggil’unicotitolaredifunzioneindividuatoperlePrimeverificheepuòavvalersidelSoggettoAbilitatosceltodalDatorediLavoro.Iterminitemporaliperleverifichepe-riodichedelleattrezzaturesonodefinitinell’allegatoVIIdelDlgs81/2008,chesiriassumonodiseguito:- con riferimento alla data della messa in servizio dell’at-

trezzatura di lavoro, il Datore di Lavoro deve inviare ri-chiestadiPrimaverificaall’Inailperl’attrezzaturaappenamessa inserviziooper laqualenonèstataancoraese-guita,indicandoilnominativodelSoggettoAbilitatocuiInailpotràrivolgersiqualoranonriuscissedirettamenteaeffettuarelaverificaneiterminiprevisti;laPrimaverificadeveesserepoieffettuatanelterminedi45giornidalladatadellarichiestadicuisopra;

-perleverificheperiodichesuccessiveallaprima,ilDatorediLavoropuòavvalersi,apropriascelta,disoggettipub-blici o privati abilitati; il termine per l’effettuazione diquesteverificheèdi30giorniafardatadallarichiesta.

SanzioniprevistePerlamancatarichiestadiverificape-riodicaèprevistaunasanzioneacaricodelDatorediLa-voroedeldirigente.Art.71co.11:sanzioneamministrativapecuniaria da 548,00 a 1.972,80 euro [Art. 87, co. 4, lett.b)].

Inoltre,aisensidell’art.7,DM329/2004,lamancataesecu-zionedelleverificheeprovealledatediscadenzapreviste,indipendentementedallecausechel’hannoprodotta,com-portaiseguentioneriacaricodegliutilizzatori:a) messa fuori esercizio delle attrezzature e insiemi coin-

volti;b)esecuzione,dapartedeisoggettiincaricatiperl’attività

diverifica,delleverificheeproveprevistedallanormati-vavigenteperilsuccessivoriavvio.

SecondoilDlgs81/08,ilDatorediLavorohapreciserespon-sabilità penali per infortuni che dovessero verificarsi pererratainstallazioneomanutenzionedelleattrezzature.Fi-

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norahaconvissutoconquesteresponsabilità,nullapoten-dofarediparticolaresenonviolarelaleggeeaffidarsiallabuona sorte, spesso preoccupato della propria situazione“illegale”,addiritturasoddisfatto,avolte,ditalesituazione,ampiamentetolleratadall’organodivigilanza,cheglievi-tavainutili“praticheburocratiche”.Infatti,malgradol’art.71dispongaconchiarezzaildivietodieserciziodelleattrez-zatureAllegatoVII incasodimancataeffettuazionedellaverificadiprimainstallazioneoperiodica,nessunanotiziadisanzioneesequestrodiattrezzaturasièavutadal2008finoadoggiinquanto,forse,l’organodivigilanza,sapendochelamancataverificaeradaaddebitareaunentepubbli-co(Inail,Asl,Arpa),hafattofinorafintadinonvedere,nonsentire,nonsaperecheleattrezzaturesonospessoinstal-lateetenuteineserciziosenzaalcunaverifica,ovviamenteascapitodellasicurezzadeilavoratori.

Pericolose ambiguitàPurtroppo, tale situazione che si trascina da decenni hacoltivatolaconvinzione,nell’immaginariocollettivo,chelanecessitàdisottoporreunapparecchioapressioneaverifi-casiadovutapiùaunavetustatradizionecheaprevenireinfortuni.Talesensazione,sereale,ènataesièdiffusaapartireda-glianniSettantadelsecoloscorso.Conilvenirmenodel-le ispezionicapillari, rigorose,oggettive,metodiche(certononperfette)deglientiallorapreposti(Enpi,Ancc),l’attivi-tàdisorveglianzadelleattrezzatureimpiegatesulpostodilavoro sièandata frantumando sul territorio, diventandoavoltediscrezionale,episodica,saltuaria,occasionalemanmanocheifunzionarideglientidisciolticessavanodalser-vizioelesostituzioniavvenivanosenzalenecessariepiani-ficazioneetempestività.

Consulenza mirataComesivede, lematricipresentate, insiemealcasoacca-demico pongono in evidenza molti limiti di operatori disettoreimpreparatiesenzaunaadeguataculturadell’ariacompressa.Animacèadisposizione-elosaràsemprepiùdavicino-conformazioneeconsulenzaproprioperaccom-pagnare ilDatorediLavoroeaffiancaregli installatoriad

averemaggiorichiarimentiintemanormativoedipraticaconl’ausiliodidocumentiprontisolodacompilareeinviareaglientipreposti.Chiamateci,prestosaremopresentiinal-cunelocalitàpermomentidiconsultazionedicuivifaremoconosceredateeluoghi.Nonfermiamociall’apparenza.Ri-spettiamolaleggeeproteggiamociascunoilproprioope-ratoelepropriecompetenze.

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Dlgs 81/2008:Datore di lavoro•Art. 16 - Delega di funzioniLadelegadifunzionidapartedelD.d.l. (DatorediLavoro),ovenonespressamenteesclusa,èammessaconiseguentilimitiecondizioni:a) cheessarisultidaattoscrittorecantedatacerta;b) che il delegato possegga tutti i requisiti di professionalità

ed esperienza richiesti dalla specifica natura delle funzionidelegate;

c) cheessaattribuiscaaldelegatotuttiipoteridiorganizzazio-ne,gestioneecontrollorichiestidallaspecificanaturadellefunzionidelegate;

d) cheessaattribuiscaaldelegatol’autonomiadispesaneces-sariaallosvolgimentodellefunzionidelegate;

e) cheladelegasiaaccettatadaldelegatoperiscritto.

•Art. 17 - Obblighi del D.d.l. non delegabiliIlD.d.l.nonpuòdelegareleseguentiattività:a) valutazionedituttiirischiconlaconseguenteelaborazione

deldocumentoprevistodall’art.28;b) designazionedelResponsabiledelServiziodiPrevenzionee

Protezione(Rspp)dairischi. Il Rspp, diciamo così, “puro”, che non sia destinatario di

alcuna delega, può essere, altresì, sanzionato penalmenteladdoveunasuaimprudenza,negligenza,imperizia,relativaesclusivamente ai compiti istituzionalmente previsti perlasuacarica(art.33delDlgs81/2008),abbiaprovocatoco-munquenocumentoaterziecioèsoloincasodiinfortunioomalattiaprofessionale.

Ad esempio, nel caso specifico in cui dalla ricostruzionedeifattiportataaterminedalgiudicerisulticheuneventolesivo occorso a un lavoratore sia stato cagionato dallamancata o incompleta adempienza dei compiti dell’Rsppprevisti dall’art. 33, comma 1, del Dlgs 81/2008, non si puònonconcluderecon l’affermazionedi responsabilità (alme-noconcorrente)dell’Rspp, in relazionealle lesioni riportatedallavoratore.

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DM 329/04:Esclusioni ed esenzioni•Art. 5 - Esclusioni dal controllo della messa in servizio1. Nonsonosoggettiallaverificadellamessa inservizio lese-

guenticategoriediattrezzatureedinsiemi:a)tutteleattrezzatureedinsiemigiàesclusidall’articolo2;b)gliestintoriportatilielebomboleportatiliperapparecchi

respiratori;c)irecipientisemplicidicuialDecretoLegislativon.311/1991

aventipressioneminoreougualea12bareprodottopres-sionepervolumeminoredi8000bar*1;

d)gliinsiemiperiqualidapartedelcompetenteorganismonotificato o di un ispettorato degli utilizzatori risultanoeffettuateperquantodipropriacompetenza leverifichediaccessoridisicurezzaodeidispositividicontrollo.L’ef-ficienza dei citati accessorio dispositivi devono risultaredalle documentazioni trasmesse all’atto della presenta-zionedelladichiarazionedimessainservizio.

•Art. 11 - Esenzioni dalla riqualificazione periodica1.Sonoesclusidall’obbligodellariqualificazioneperiodica:a) irecipienticontenentifluididelgruppodue,esclusoilvapo-

red’acqua,chenonsonosoggettiafenomenidicorrosioneinternaedesternaoesterna,purchélapressionePSsiami-noreougualea12bareilprodottodellapressionePSperilvolumeVnonsuperi12.000bar*1;

b) irecipientidivolumenonsuperiorea1000litrieconpres-sionePSminoreougualea30bar,facentipartediimpiantifrigoriferi in cui non siano inseriti recipienti di volume epressionemaggioridiquelleindicateallaletteraa);

c) i recipienti di vapore d’acqua autoproduttori per i quali ilprodottodellapressionePS inbarper ilvolumein litrinonsuperi300elapressionePSnonsuperi10bar;

d) irecipientidivapored’acquanonautoproduttoriperiqualiilprodottodellapressionePSinbarperilvolumeinlitrinonsuperi400elapressionePSnonsuperi10bar;

e) igeneratoridiacetilene;f) i desurriscaldatori, gli scaricatori, i separatori di condense,

i disoliatori inseriti lungo le tubazioni di vapori o di gas, ifiltri, i barilotti ricevitori e distributori di vapori o di gas eglialimentatoriautomaticiappartenentiallaIeIIcategoriaperiqualinonsiverifichinolecondizionidicuiall’articolo2,comma1,letterao);

g) tuttiirecipienticontenentiliquididelgruppodue;h) le tubazioni contenenti fluidi del gruppo due e classificati

nellaIeIIcategoria;i) gliestintoriportatiliapolvere,aschiumaoabased’acqua

concartucciadigaslacuipressionesiaminoreougualea18bar

Tre esempi•Esempio 1Impianto a pressione composto da serbatoio da 500 l e compres-sore con pressione massima di lavoro = 10 bar; P x V < 8000 bar x l. Il fluido è del gruppo 2 (non pericoloso).

L’insiemenonèsoggettoallaverificadimessainservizioinquantoaventepressioneminorea12bareprodottopressio-nepervolumenonsuperiorea8000bar*l.L’insieme non è soggetto all’obbligo della riqualificazioneperiodica in quanto avente pressione inferiore a 12 bare prodotto pressione per volume non superiore a 12.000bar*l.Per l’insieme devo riferirmi alla tabella 2 dell’allegato IIDlgs 93/00: il recipiente è destinato a fluido del gruppo 2,ilvolumeè>1litroeilprodottoPSxVèsuperiorea50barxlitro.Inbaseallatabellasuddetta,l’insiememirisultaincategoriaIV.Percuidovròfarelaverificadifunzionamento(triennale)elaverificadiintegrità(decennale).

•Esempio 2Impianto a pressione composto da serbatoio da 1000 l e com-pressore con pressione massima di lavoro = 10 bar; P x V > 8000 bar x l. Il fluido è del gruppo 2 (non pericoloso).

L’insiemeèsoggettoallaverificadimessainservizioinquantoaventePxV>8000barxl.L’insieme non è soggetto all’obbligo della riqualificazione pe-riodica inquantoaventepressioneminorea12bareprodottopressionepervolumenonsuperiorea12.000bar*l.Perglistessimotividell’esempio1,l’insiememirisultaincate-goriaIV,percuidovròfarelaverificadifunzionamento(trien-nale)elaverificadiintegrità(decennale).

•Esempio 3Impianto a pressione composto da serbatoio da 150 l e compres-sore con pressione massima di lavoro = 10 bar; Fluido del gruppo 2 (non pericoloso).

Insiemenonsoggettoallaverificadimessainservizioinquantoaventepressioneminorea12bareprodottopressionepervolu-meminoredi8000.Insieme non soggetto all’obbligo della riqualificazione perio-dica in quanto avente pressione minore di 12 bar e prodottopressionepervolumenonsuperiorea12.000bar*l.Insieme contenente gas compresso classificabile entro la IIIcategoria(Dlgs93/00tabella2;DM329/04),soggettopertan-to a verifica di funzionamentotriennalee verifica di integritàdecennale.

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CosA oCCorre sAPere rIGuArdo AGlI ImPIAntI d’ArIA ComPressA

Test e proveper PREVENIREing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Prevedere come intervenire e interagire con i vari sistemia ressione al fine di prevenire le situazioni di incertezza al mo-mento dell’applicazione negli impianti non è certo un optional. Infatti, cosa ci garantisce che un prodotto, una installazione, un mpianto siano realmente sicuri e, soprattutto, sulla base di quali prove da effettuare e con quale metodologia si può riferire l’eventuale certificazione e rispondenza tecnica? Ce lo chiarisce questo articolo.

Laprevenzioneèunsistemacomplessodiattivitàerespon-sabilitàchesiattuatramiteilcontrollodellaefficienzadelleattrezzatureedellarispondenzaallenormedisicurezza.Mettereinsicurezzaleattrezzaturedalavoroforniteaiproprilavoratori è un obbligo di ogni azienda. Collaudi, verifiche ecertificazionisonoattivitàfondamentalipergarantirelasicu-rezzadi impianti,processi,materialiecomponentiutilizzatineiluoghidilavoro.Perogniattrezzatura,duranteilpropriociclofunzionale,van-noaccertatilasicurezzadifunzionamentoeilcorrettoutilizzoperl’incolumitàdeilavoratorielasalvaguardiadell’ambiente.Tappe di un percorso Secondo le disposizioni dell’art. 71 delDecretolegislativo81/08es.m.i.,l’Inailètitolaredellaprimaverificaperiodicadopolamessainserviziodiattrezzatureeimpiantiepuòintervenireentro45giornidallarichiestadeldatoredilavoro.Inuoviambitidiinterventostabilitidaldecre-toprevedono,infatti, latitolaritàdell’Inailperlaprimadelleverificheperiodichedegliimpiantieattrezzaturedicuiall’Al-legatoVIIdelDlgs81/08edelleAziendeSanitarieLocaliperleverifichesuccessive.E’necessario,inoltre,cheildatoredilavoroindichiunsogget-to privato abilitato dall’Inail cui affidare la verifica, nel casoincuil’Istitutononsiaingradodieseguireilcontrolloentro45giornidallasuarichiesta. IlDecretoministeriale11/4/2011

prevede,infatti,cheisoggettititolari(InaileAsl)possanode-legarepartedell’attivitàdiverificaasoggettiprivatiabilitatisecondolemodalitàdettatedallostessodecreto.Leverifichesonosempreoneroseeacaricodeldatoredilavoro,ilqualehaanchel’obbligodiconservareerenderedisponibilelado-cumentazionerelativaall’impianto.

Quali adempimentiQuestigliadempimentiprevistidall’art.71delDlgs81/08:• denuncia di impianto scariche atmosferiche (Dpr

462/2001);• immatricolazionediapparecchidisollevamentopersonee

materiali(Dm11aprile2011);•immatricolazionediapparecchiapressione,insiemisem-

pliciecomplessi(Dm11aprile2011);•richiestadiprimaverificaperiodica(Dm11aprile2011)per

sollevamentopersoneemateriali,apparecchiapressione,insiemisempliciecomplessi, impiantitermici (Allegato7Dlgs81/08es.m.i.).

Sulla base di queste prime affermazioni, si comprendecome il discorso appena introdotto rappresenti, in realtà,il punto di arrivo di una fase precedente e l’inizio di unafase seguente inerente il tema sicurezza. Diventa, quindi,interessante prevedere come intervenire e interagire, nelnostrocaso,conivarisistemiapressionealfinedipreve-nirelesituazionidiincertezzaalmomentodell’applicazio-nenegliimpianti.Inaltreparole,cosacigarantiscecheunprodotto, una installazione, un impianto siano realmentesicurie,soprattutto,sullabasediqualiprovedaeffettuareeconqualemetodologiasipuòriferire l’eventualecertifi-cazioneerispondenzatecnica?

Cosa bisogna fareIn nostro aiuto, fortunatamente, arriva la complessa nor-mativa ampiamente utilizzata in una diversificata gammadisettorimerceologici.Proviamoaindividuarealcunecasi-sticheeacommentarelemetodologierichieste,verificandoqualisianoleattivitàdafarsipernonesserefuorilegge.Ciaddentreremo,quindi,nelmondonascostodei testedelleprove,deicollaudiedeirischichecisonoduranteleopera-zionidiverificadellabontàdiunprogettoodiunainstalla-

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zione,conparticolareattenzioneaquantopotrebbeesserepericolosalasuperficialitànellevarieattivitàperlasaluteelasicurezzadellepersoneadiacentil’installazione.Distinguiamosubitoduemomentiprimadelfunzionamen-todiunanuovainstallazioneoimpianto,ovveroilprimoav-viamentoeilcollaudocheloprecede.

Formalizzare il collaudoE’ radicata prassi, per molti installatori, non effettuare onon formalizzare il collaudo dell’attrezzatura installata (ildiscorsoètalmenteampioegeneralizzatochetuttigli im-pianti,amenodispecificiinterventinormativi,possonoes-sereinteressatiallelineeguidageneralidicuiparleremofrapoco)equesto,oltreanonrappresentareunagaranziaperilclientefinale,èancheun’armaadoppiotaglioperilforni-toredell’impiantoilqualenonpotràinseguito,afrontedieventualianomaliedifunzionamento,dimostrarelapropriaestraneitàall’evento.Pertanto, la prima raccomandazione è quella di eseguire eformalizzare il collaudo dell’attrezzatura a pressione e diogni installazione impiantistica effettuata. Servirà sempreinfuturo,anchesoloperrecuperareeverificareidatidifun-zionamentodelprimoavviamento.

Effettuare un testPer effettuare correttamente un test è opportuno, ovvia-mente,seguiredellenormeodellelineeguidainerentil’ar-gomento oggetto del test medesimo. La formalizzazionedelleregoleinundocumentovieneutilizzataperlapianifi-cazionedelleattivitàditestduranteilprocessodisviluppoeper lapianificazionedelleattivitàdicollaudo.Loscopoèquello di definire le modalità di compilazione del Piano diTestedelPianodiCollaudo.

Punti principaliNormalmente,pereseguireuncollaudoountest,possonoesseredefinitiiseguentipuntiprincipali:- scopoecampodiapplicazionedelcollaudoodeltest;- riferimentoadocumentiinternioesternidell’azienda,ma

facentiparteintegrantedellaproceduradicollaudo;- individuazionedeglieventualisoftwareutilizzatieloroin-

terventonelladefinizionedeilimitifisiciemisurabilientrocuièvalidoiltestoilcollaudo;

- descrizione dell’ambiente di prova e delle caratteristichedeisistemiutilizzatiperilcollaudo;

- descrizionedeltipoditestedicollaudoedellaprovacuisivuolesottoporrel’oggettodacollaudare;

- individuazionedel:•PianodiTest,ovveroladescrizionedelleprovedaeffettua-

reduranteilTest.Essodovràesserepredispostonellepri-mefasiprogettualio,alpiùtardi,almomentodirilasciodeldocumentodispecifichetecnichedisistema.Apartiredalladescrizionedimassima,ilgruppodilavoroincaricatodeicollaudidovràcompilareifogliditest,neiqualilepro-veverrannodescrittealmassimolivellodidettaglio;

•PianodiCollaudo,ovveroladescrizionedelleprovedaef-fettuareduranteilcollaudo.EssodovràesserepredispostoalterminedelTest,acuradelResponsabiledelCollaudo.

Apartiredaifogliditest,compilatidalgruppodilavorodu-rante lafasedisviluppo, ilgruppodicollaudodovràpia-nificare le prove da eseguire utilizzando la metodologiaprecedentementedescritta;

•PianodiQualità.Inognicaso,dovrannoesserepianificateproveperognitipologiaprevistadalPianodiQualità-sepresente,ovverodaaltroidoneoeopportunodocumento-asecondadellivellodicriticitàassuntodaognisottoca-ratteristica. La descrizione delle prove da eseguire potràesserepiùomenoapprofondita inbaseallacomplessitàdelproblemadaaffrontareeall’esperienzadeigruppidilavoroedicollaudo.

•Checklist:seprevistodalPianodiQualità,sarannoappro-vatelechecklistdautilizzaredurantelefasidiSystemTesteCollaudo.

Leattivitàditestinteressanol’interociclodivitadell’ogget-todacollaudare(siaessounelementosingoloounimpiantocomplesso),conprospettiveetecnichediversenellevariefasi.I test dovranno essere progettati per garantire la necessa-riacoperturadeirequisitiedelleindicazioniprogettualidacontrollare e saranno eseguiti in accordo con le specificheindicazionidiprogetto.

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CosA oCCorre sAPere rIGuArdo AGlI ImPIAntI d’ArIA ComPressA/II

Test e proveper PREVENIREing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Prevedere come intervenire e interagire con i vari sistemia pressione al fine di prevenire le situazioni di incertezzaal momento dell’applicazione negli impianti non è certoun optional. Nella prima parte dell’articolo - febbraio, pagg. 36-37 - abbiamo analizzato il contesto in cui il test vieneinserito nell’ambito di un progetto o di una fase progettuale; in questa seconda “puntata” illustriamo tipologie di testpresenti nei settori presi ad esempio.

Sesiconsideranoeventualimalfunzionamentirilevatiinunsi-stemailquale,perquantosempliceocomplessochesia,potràesseresoggettoaqualsiasitipodimonitoraggiodispecificointeresse,essidovrannoesseregestitisecondo leprocedurestabiliteesecondoleindicazionidelprogettoditest.Leattivi-tàrisultantidalmonitoraggioedaitestsarannodocumentatein appositi report che faranno parte integrante della docu-mentazionediprogetto.Lacorrettaesecuzionedelleattivitàditestèdatempoconsideratastrategicanelleorganizzazionipiùmature,mastaacquisendorapidamenteimportanzaan-chenellemedieepiccoleaziendemenostrutturate.Recentianalisistatistichehannovalutatocheunerrore rilevatodu-ranteitest,specialmentesescopertonellefasialtedelciclodisviluppo,puòfarrisparmiareall’aziendafinoamoltevolteilcostodirimozionedopol’installazione.

Due tipologieEsistono,principalmente,duetipologieditestinfunzionedelfattochesivogliaeseguireilcollaudosuunsingoloelementoosuunimpiantocompleto.Rispettoallafasedelciclodivita,itestpossonoessereapplicati:-aisingolimoduliocomponentidell’impianto(testdimodulo);- alrisultatodellaintegrazionedeisingolimoduliinunsiste-

macomplessivo(testdiintegrazione).

Itestpossonoesserepoiripetutiperuncontrollofinaleprimadellaconsegna(testdiqualificazione)e/opressoilclienteallaconsegnadelprodottofinale(testdiaccettazione).Pereffettuareilcollaudo,spessosononecessariedeterminateattrezzatureostrumentazionidimisuraidoneealcontestoincuisisvolgelaprova.

Strumenti di supportoInlineadimassima,siindividuanoleseguentigrandifamigliediprodottiperilsupportodelleattivitàditest:-strumentiperiltestdinon-regressione;-strumentiperanalisidicopertura;- strumenti per la produzione di casi di test a partire dalle

specifiche.Itestdinon-regressionesonosvolticonl’obiettivodiverifi-careche,avendoapportatounamodificaaunpartedelsiste-ma,nonrisulticompromessalacorrettezzadialtrefunzionicollegate. Gli strumenti dedicati a supportare tali verifichesonodotatidellafunzionalitàdiregistrareleproveallequalivienesottopostoilsistemaearchiviareirisultatiottenuti.Inseguitoainterventilocalizzatisulsistema,sarannoriesegui-te in automatico le attività di test registrate, controllandocheinuovirisultaticoincidanoconquelliarchiviati.Sono,infine,disponibilistrumentidianalisidelleprestazio-ni,chiamatianche“LoadTool”o“StressTool”,chesimulanospecificilivellidicaricodilavorodelsistema,permettendodiosservarecomeilsistemastessoreagisce.

Alcuni esempi•Ambito automotivePeresempio, inambitoautomotive,nonostanteilcollaudoin campo automobilistico venga utilizzato da oltre un se-colo, oggi gli esperti del collaudo operano in un ambientecompletamentediverso.Perquestonecessitanodisoluzionibasatesusistemialtamenteperformantieall’avanguardiacheaiutinoa:-reagireconmaggiorerapiditàaicambiamentidelmercato;-superareleattualilimitazioniinmateriadisviluppodiprodotti;- convalidareelanciarenuovidesignintempipiùbrevi;- realizzare i test di collaudo con una maggiore efficienza

deicosti;

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- adattarsipiùrapidamenteallenuovenormativeinmate-riaambientaleedisicurezza.

Questopergarantire,adesempio:- generazionedeidatipiùprecisaeriduzionedelletempisti-

cheperleprove;- integrazioneditestfisicievirtuali;- utilizzoditecnologiesiaelettrichesiaidrauliche;- unionedihardwareehumanintheloop.

•Ambito idraulicoAnalizzandounaltrosettore-inambitoidraulico,adesem-pio-,leprovesonoinvecerealizzateconidoneeattrezzaturediprecisionelequali,adesempio,permettonodi:-constatarelaperfettatenutadellevasche;-verificarelapresenzadiperditediacquaodiliquidinelsot-

tosuolo;-stimarelaquantitàdiliquidodispersonelsottosuolo.Una domanda Ma, a questo punto, verrebbe da chiedersi: suqualielementieconqualeapprofondimentosidecidonoitesteleoperazionidicollaudo?Inqualecampodellatecnicaedellatecnologia?Unarispostasempliceaquestadomandaèchiara-menteimpossibiledarla.Sipreferisceindicare,nelriquadroquipubblicato,unalistadiapplicazionineivarisettoriscientificicherichiedonol’interventodianalisietestdiunacertaimportanza.Successivamente,verrannoanalizzati i rischidelleprovedalpuntodivistadichileeseguematerialmente,soprattuttosel’ambiente circostante, la metodologia di prova stessa o gli

elementidasottoporreatestsonocaratterizzatidapeculiaricaratteristichedipericolosità(proveconesplosivi,conagentichimici, inambienticonpericolodiscoppioodi incendio,dicrolloecc.).Comeèpossibileconstatare,inalcunicasilama-trice tipologica del test è la stessa. L’applicazione su diversisettori merceologici consente di individuare differenti para-metriinfunzionedelcampodiprovaincuisieseguel’esperi-mento,comedocumentanogliesempiriportatinelriquadro.

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Quali test per quali settoriQuestounelencoindicativoenonesaustivodiproveetestsuidifferentisettorimerceologici:•Aerospaziale-Provesucomponentiavioniciedelettriciaero-

spaziali•Automotive-Proveveicolidicaratterizzazioneconsumocar-

burante,consumoimpiantiausiliari,vibrazioni,prestazionidi-namicheedemissioniinquinantisecondostandardnazionaliointernazionali

•Benidiconsumoeretail-Provesubenidiconsumodurevolienondurevoli;Certificazionediprodotto

• Salute - Certificazione e approvazioni per l’immissione sulmercatodidispositivimedici;Testevalutazionidiconformitàdidispositivimedici

•Infrastrutture-Proveecontrollisustrade,autostrade,pontiegrandiinfrastrutture;Proveecontrollisusistemidisicurezza

• Manifatturiero e industriale - Marcatura CE per macchine emacchinari;Protezionedalleesplosioni-direttivaAtex

•Ferroviario-Servizidicollaudoperproduttoridiattrezzatureperferrovietradizionalieadaltavelocitàepermetropolitaneeferrovieleggere

• Immobiliare-Collaudiperarchitetti,progettistiepianificatoridi nuove costruzioni; Collaudi per produttori di attrezzatureperl’ediliziaedicostruzioniesistenti

• Telecomunicazionie Informatica - Certificazionedi batterie;Testdicompatibilitàelettromagnetica

•Efficienzaenergetica-ProgrammaEnergyStar;DirettivaErP2009/125/EC(giàdirettivaEuP)

•Energia-Servizidicollaudoper laprogettazionee lapianifi-cazionedicentralielettrichetradizionaliediimpiantielettricinucleari;Provesuenergiasolaretermicaefotovoltaica.

Comeèpossibilenotare,praticamenteognisettoremerceolo-gicohaleproprieproveetestche,inqualchemodo,perpoteressereomologatieaccettatia livellodicategoria,devonosot-tostareapreciseregoleperrispettarestandarddisicurezzachesirendononecessarialfinedinormalizzareleproceduredase-guireperl’effettuazionedeitestedeirelativirisultatiottenuti.

Importante nominaCondeliberanellariunionediConsigliodell’Ordinedegli Inge-gneridellaProvinciadiTorinoD340dell’11/12/2013ecomedadeliberadelConsigliodiFondazioneD 13del23/01/2014, l’ing.Massimo Rivalta è stato nominato Consigliere referente dellaFondazionedell’OrdinedegliIngegneridiTorinoperleseguentitreCommissioni:TrasportieViabilità,ImpiantiaFuneeSolleva-mento,ProtezioneCivile.L’ing.MassimoRivalta,giàfacentepartedelgruppoProtezioneCivile dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino, èanchemembrodelComitatodiControllodellaProtezioneCiviledellaFondazionediTorino.All’amicoRivalta,presidenteAnimace collaboratoredella nostra rivista,vanno i miglioriauguridapartedituttalaRedazione.

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nel Contesto dI unA leGIslAzIone orGAnICA nAtA nel 1955

L’altra facciadella SICUREZZAing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Il sistema “manutenzione” formalizzato permette il puntuale controllo sugli impianti da parte sia del datore di lavorosia del legislatore tramite le verifiche periodiche, rivelando uno stretto legame tra manutenzione e normativa. In un momento di dura crisi economica, poi, guardare al futuro in terminidi organizzazione e sicurezza è un importante passo avanti, oltre che un fatto favorevole per chi effettua le manutenzioni presso le aziende clienti.

C’eraunavolta…Tuttelefavolechesirispettinoinizianocosì.Anche la sicurezza sul posto di lavoro è cominciata moltotempofa,intempinonsospettidiDurc(Documentounicodiregolaritàcontributiva)eDuvri(Documentounicoperlava-lutazionedei rischida interferenze),conundocumentochelascia positivamente impressionati per la lungimiranza concuivenneredatto.

Correva l’anno 1955...Correva l’anno 1955 e il Dpr 547/55 rappresentava il primovero grande attuatore di un sistema di prevenzione e pro-tezionedagli infortuniper i lavoratori.Successivamente, lastoriasièevolutapassandoperilDL626/94(quarant’annidopo…) a seguito delle direttive europee di nuovo corso e,quindi, intempirecenti, ilTestoUnicosullaSicurezza,me-glioconosciutocomeDlgs81/08,cherisultaessereilriferi-mentoattualmenteinvigore.Masarebbebanale,senonin-genuo,pensarechetuttofiniscaconilraccontoelaraccoltadiattinormativieleggi,senonsiandasseadapprofondiremaggiormenteleargomentazionienonsiprocedesseaunadisaminaattentadeicontenutiedeisignificati,oltrechedeicollegamenti.Ebbene, esiste un importantissimo filo conduttore tra lanormativasullasicurezza(leggasiTestoUnico)e leverifi-

cheperiodicheobbligatorieintrodottedallaPedinfasediprogettazione, riprese dal DM 329/04 per l’esercizio e ri-chiamateconunDecretoapposito:ilDM11aprile2011.Analizzandoconocchiocritico,siscoprecomeillegislatorenonabbiaconcepitoogni interventolegislativoaprescin-deredaglialtri,bensìliabbiaconformatiseguendounfilologico che li riprende indivisi per successive approssima-zioni e applicazioni. Il Testo Unico sulla Sicurezza è il ca-postipitediquestonuovoquadronormativo,cheprevedesanzioniepenesevereperitrasgressori,macherichiamaobblighi importanti quali la manutenzione obbligatoriae formalizzatae l’obbligodelleverificheperiodiche. Inunmomento di estrema crisi economica, guardare al futuroin termini di organizzazione e sicurezza è un importantepasso avanti. Ma anche un fatto favorevole per chi effet-tualemanutenzionipressoleaziendeclienti.Enonsiparlasoltantodinuoviimpianti,mavengonorichiamati,soprat-tutto, le installazionigiàesistenti, ivecchi impiantiormaidimenticati e quelli suscettibili di variazioni e modifichedell’ultimomomento.Situazione, questa, che permette di avere a disposizioneunagrandeopportunitàperinstallatoriedistributori.Saranno,infatti,darivedereericollocaretuttigli impiantisuscettibilidirevisioneeverificheperiodichefinorarimastiabbandonatiedimenticatinell’angolobuiodelresponsabi-ledellamanutenzione.

Accordo Stato-RegioniAltrofondamentaleargomentoèquelloinerentelaforma-zioneel’accordoStato-Regioniincuivienecoinvoltoilda-toredilavorocheintendasvolgeredirettamenteicompitidelserviziodiprevenzioneeprotezione.Ildatoredilavorodeveprovvedereinquestocasoallaformazionedeilavora-tori,deidirigentiedeipreposti.Il25/7/2012,dallaConferenzaStato-Regionièstato,infatti,approvatoildocumentorecantelelineeapplicativedell’Ac-cordo del 21/12/2011 ex art. 34 del Dgs n. 81/2008 e s.m.i.sullaformazionedeidatoridilavoroRspp(Responsabiledelserviziodiprevenzioneeprotezione)edell’Accordoexart.37dellostessoDlgssullaformazionedeilavoratori,dirigen-ti e preposti. Nel documento sono forniti chiarimenti per

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unacorrettaapplicazionedeicitatiAccordi.Ichiarimentiriguardano:-l’efficaciadegliAccordi;-lacollaborazionedegliorganismipariteticiallaformazione;-laformazioneinmodalitàe-learning;-ladisciplinatransitoriaeilriconoscimentodellaformazio-

nepregressa;-l’aggiornamentodellaformazione;-laformazionedelResponsabiledelserviziodiprevenzione

eprotezione(Rspp);-ladecorrenzadell’aggiornamentoperAspp(Addettoalser-

viziodiprevenzioneeprotezione)eRsppesoneratiaisensidelcomma5dell’articolo32Dlgsn.81/2008.

Visite periodicheTornandoalsettoreapparecchiatureapressione,siricordacheildatoredilavorochemetteinservizio,successivamenteal23maggio2012,un’attrezzaturadilavoro,devedarneco-municazioneimmediataall’Inail(exIspesl)territorialmentecompetente.L’Inailassegna,quindi,unnumerodimatricolaidentificativoelocomunicaaldatoredilavoro.Successivamente, il datore di lavoro dovrà fare richiesta alsoggettotitolaredellafunzioneentroiterminiprevisti,persottoporre l’attrezzatura alle visite periodiche, classificatecomeprimaverificaeverifichesuccessiveallaprima.Lapri-madelleverificheperiodicheèeseguitadall’Inail(exIspesl)territorialmentecompetente,mentreleverificheperiodichesuccessiveallaprimasonoeseguitedalleAsl.La prima delle verifiche periodiche deve essere effettuataentro60giornidallarichiesta,lesuccessiveentro30gior-nidallarichiesta.E’ancheobbligatoriocomunicareilSog-getto Abilitato che eseguirà le verifiche al posto dell’Inail(neicasiprevistidallanorma).Intaleambito,anchel’interosistemadellamanutenzioneacquistauna importanzaas-solutamenteprioritaria,alpari -alla lucedellanormativastessa-dellasuaformalizzazione.Esequestopuòsembra-re un quadro astratto, in realtà, come precedentementeriportato, gli articoli del Testo Unico sulla Sicurezza sonostrettamentecollegatiagliarticolidelDM329/04,incuisiprevedel’obbligoperl’esercentel’impiantodieffettuarelevisiteperiodiche.

Argomento ribadito nel DM11/04/2011.Riteniamopertantoutileripetereeriproporregli articoli del Dlgs 81/08 in cui vengono indicati alcunifondamentaliconcettiinfattodiobblighideldatoredila-voroeformalizzazionedellamanutenzionesugliimpianti.

Obblighi del datore di lavoroArt.71.Obblighideldatoredilavoro1.Ildatoredilavorometteadisposizionedeilavoratoriat-

trezzatureconformiairequisitidicuiall’articoloprece-dente,idoneeaifinidellasaluteesicurezzaeadeguateallavorodasvolgereoadattateataliscopi,chedevonoessere utilizzate conformemente alle disposizioni legi-slativedirecepimentodelledirettivecomunitarie.

2.All’attodellasceltadelleattrezzaturedilavoro,ildatoredilavoroprendeinconsiderazione:a) lecondizionie lecaratteristichespecifichedel lavoro

dasvolgere;b)irischipresentinell’ambientedilavoro;c)irischiderivantidall’impiegodelleattrezzaturestesse;d)irischiderivantidainterferenzeconlealtreattrezza-

turegiàinuso.3. Il datore di lavoro, al fine di ridurre al minimo i rischi

connessi all’uso delle attrezzature di lavoro e per im-pedirechedetteattrezzaturepossanoessereutilizzateper operazioni e secondo condizioni per le quali nonsonoadatte,adottaadeguatemisuretecnicheeorga-nizzative,tralequaliquelledell’allegatoVI.

9.Irisultatideicontrollidicuialcomma8devonoessereriportatiperiscrittoe,almenoquellirelativiagliultimitreanni,devonoessereconservatietenutiadisposizio-nedegliorganidivigilanza.

In queste poche righe possiamo dire sia racchiusa tuttalacompletezzadellanormacomeprevistadallegislatore.In particolare, il sistema “manutenzione” formalizzatopermetteilpuntualecontrollosugliimpiantidapartesiadeldatoredilavorosiadellegislatoreattraversoleverifi-cheperiodiche.Intalecontesto,èevidentelostrettolega-meesistentetramanutenzioneenormativa.

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rIGuArdo lA normAtIVA su AttrezzAture e InsIemI A PressIone

Sulla SICUREZZAc’è poco da scherzareing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Obblighi degli utilizzatori. Obbligo delle verifiche periodiche.Obblighi da osservare per la messa in servizio e l’utilizzazione,dichiarazione di messa in servizio. Questi alcuni degli aspetti illustrati all’interno di un quadro generale della legislazionesu attrezzature e insiemi a pressione. Cosa fare per esserea norma, evitando, tra l’altro, risvolti negativi che lascianoil segno: dalla sanzione amministrativa alla conseguenza penale, fino al fermo impianti.

Imenogiovanideinostri lettori ricorderannocertamente leprocedurechesiusavanountempoinItaliaperprogettareecostruireunapparecchioapressioneoungeneratoredivapo-re:neglianniSessantaavevamounvolumetto,editonel1953dall’Ancc(AssociazioneNazionaleperilControllodellaCom-bustione), intitolato“PropostadiNuovaRegolamentazione”(brevemente:Pnr53),chespiegavatuttosull’argomento.Adir laverità,vistoalla lucedellamodernanormativa,quellibrettoerapiuttostocarente:conteneva,infatti,soloqualche“formulina” per il calcolo dei fasciami e dei fondi, ignoravacompletamenteleflangee lepiastretubieredegliscambia-tori e, sui rinforzi di apertura, consigliava semplicemente diaumentaredel10%lospessorediparetepertenercontodellapresenzaeventualediun’apertura.Suimaterialiesullesalda-turedicevapocooniente;enulladeltuttopericarichidiversidallapressione(vento,terremoto,carichidovutiaisupportiealletubazioni,carichiciclici,dilatazionitermicheecc.).Maveniamoaitempinostri.Unasera,unatelefonata…Unaseranormalediottobre,unatelefonata,un’azienda.Nul-ladistrano.Uninstallatorehafattoilmionomee,dall’altrapartedeltelefono,c’èqualcunochemicerca.Un giorno. Una azienda. Un questionario. Dell’Asl. Nulla distranoanchequi.Unamattina.Uninstallatorechesirecaafareuninterventodi

manutenzionepressouncliente.Ilsolitoquestionario.Elasuacompilazioneinsiemealresponsabiledell’azienda.Unosquilloalcitofono,larispostadellacentralinista:“l’Aslèinazienda”.Verificagliimpiantieleattrezzatureapressione,poi passa alle carte e alla documentazione. Cerca l’applica-zionedellenormecheregolanol’eserciziodelleattrezzatureapressione.Chesonosemprelestesse: ilDM329/04per laverificaeladenunciadiprimoimpiantoeperleverifichepe-riodiche;ilDM11/04/11pertutteleattivitàdaintraprendersiperleverificheperiodicheeilDlgs81/08,ilTestoUnicosullaSicurezzadelpostodilavoro.Ilresponsoèsevero.Unverbalelungopiùdelsolitoesenzasconti:presentareladocumenta-zionedidenunciadegliimpiantiapressioneedelleverificheperiodicheeffettuate.Entrobrevissimotempo.Intanto,segui-rannolasanzioneeilfermoimpianto.

Una sfilza di obblighiIlriferimentoèsempreaunadelleleggiriportatepocosopra,articolo7delDM329/04,commi1a)e1b).•Art. 7 - Obblighi degli utilizzatori1. La mancata esecuzione delle verifiche e prove alle date discadenzapreviste,indipendentementedallecausechel’hannoprodotta,comportaiseguentioneriacaricodegliutilizzatori:a)messafuorieserciziodelleattrezzatureeinsiemicoinvolti;b) esecuzione, da parte dei soggetti incaricati per l’attivitàdiverifica,delleverificheeproveprevistedallanormativavi-genteperilsuccessivoriavvio.Questoperché?Celospiegailsuccessivoarticolo8delDM329/04,commi1)e2).• Art. 8 - Obbligo delle verifiche periodiche1.Gliutilizzatoridiattrezzatureeinsiemiapressionemessiinserviziohannol’obbligodisottoporreglistessiaverificheperiodiche,ovverodiriqualificazioneperiodica.2.L’attestazionepositivarisultantedalleverificheeffettuateconsente laprosecuzionedell’eserciziodelleattrezzatureedegliinsiemiverificati.Naturalmente,perpotereffettuaretutteleattivitàprevistecome da normativa, è necessario denunciare gli impianti,comeprecisal’articolo6delDM329/04,commi1)e4).•Art. 6. - Obblighi da osservare per la messa in servizio e l’uti-lizzazione, dichiarazione di messa in servizio

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DM 329/04

Esercizio apparecchiature a pressioneVerifica a denuncia INAIL-ASL

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53 Normative

1. All’atto della messa in servizio, l’utilizzatore delle attrez-zatureedegli insiemisoggettiacontrollooaverificainviaall’Ispesleall’UnitàSanitariaLocale(Usl)oall’AziendaSani-tariaLocale(Asl)competente,unadichiarazionedimessainservizio,contenente:a)l’elencodellesingoleattrezzature,conirispettivivaloridi

pressione,temperatura,capacitàefluidodiesercizio;b)unarelazionetecnica,conloschemadell’impianto,recan-

telecondizionid’installazioneediesercizio,lemisuredisicurezza,protezioneecontrolloadottate;

c)unaespressadichiarazione,redattaaisensidell’articolo2deldecretodelPresidentedellaRepubblicadel20ottobre1998,n.403,attestantechel’installazioneèstataesegui-tainconformitàaquantoindicatonelmanualed’uso;

d)ilverbaledellaverificadicuiall’articolo4,oveprescritta;e) un elenco dei componenti operanti in regime di scorri-

mentoviscoso,osottopostiafaticaoligociclica.…omissis…4.Per leattrezzatureapressionee insiemiesclusidalcon-trollodellamessainservizio,aisensidell’articolo5,ladichia-razione di messa in servizio di cui al comma 1 consente diattivarel’attrezzaturaol’insiemeacondizionechel’utilizza-toreattestichelepredetteattrezzatureoinsiemisianostatidebitamente installati, mantenuti in efficienza e utilizzaticonformementeallalorodestinazione,nonpregiudichinolasaluteelasicurezzadellepersoneodeglianimalidomesticiolasicurezzadeibeni.

Ingegnere, venga subito…Ma torniamo alla telefonata iniziale. “Ingegnere, abbiamobisognodellasuaconsulenza.Entrodomani.Perchéabbia-mogliispettoriinazienda…”.Simuove,allora,tuttalamacchinadell’emergenzaconcostieimpegnonotevolidaparteditutti.Enonpotrebbeesserealtrimenti, dal momento che chi scrive questo articolo ab-bandona tutti gli impegni per andare a contattare quell’i-spettore,evitandoilmaggioredanno.Ora,bisognerebbechiedersi:macomemai,pursapendotut-tequestecose,solopochissimeaziendesonoinregolaconlanormativa?Eperchégli installatorie imanutentorinoninformanoiresponsabilidellaprevenzioneedellasicurezza

(gliRspp,chedovrebberocomunqueconoscerelanormativadiriferimento…)adagirepertempo?Mancanzadisensibili-tà,insufficienteconoscenzanormativao,piùsemplicemen-te,unatteggiamentoacompartimentistagni?Pensosiaimportantedareunserviziocompletoall’azienda.Nonfaresoloillavoro,mainformareperprevenireedevitaresanzionianchemoltopesanti,finoallamessafuoriserviziodell’impianto.Nelcasoinesame,tuttosièconclusonelmiglio-redeimodi.Manonsempreècosì.Anzi,abbiamoscopertounacosainteressante.Gli ispettori delle Asl stanno facendo un censimento degliimpianti esistenti per verificare se siano stati denunciati eassoggettatialleverificheperiodichedifunzionamentoediintegrità,contuttoquantoneconcerne.Possoassicurarechefarsitrovareimpreparatidagliispettorièdavveroinopportuno.Soprattuttosesiparladiunanorma-tivavecchiaormaididieci,quindiciannieicuifondamentalinon rappresentano di certo un problema insormontabile.Sempresperandochenessuninfortuniosuccedatralemuradell’azienda.Nelqualcaso,iproblemisisommanocondiffi-coltàesponenziale,poichéancheleassicurazionicomincia-noaprendere ledistanzee leazionipenalisonosempreacarico personale del rappresentante legale. Senza contare,poi,leconseguenzedicaratterecivileeamministrativo.

Concetti principaliA tale proposito, vorrei richiamare i concetti principali delDM329/4.Correval’anno2005circa…,ma,comecisipotràaccorgere,nulla è cambiato ad oggi rispetto a dieci anni fa. Un bloc-co temporale per le aziende che hanno deciso di ignorarequestaimportantenormativa.Sicuramente,invece,qualco-sacambieràconl’Aslel’Inail,chestannofacendoverifichepressoleaziendeinmodoormaiorganizzatoecontinuativo.Il “Regolamento recante norme per la messa in servizio eutilizzazionedelleattrezzatureapressioneedegliinsiemidicuiall’articolo 19delDlgs25febbraio2000,n.93”nasceaseguitodella introduzionedelladirettiva97/23CE-PED, re-cepitadalDlgs25febbraio2000,n.93,concernentedisposi-zioniperlaprogettazioneelafabbricazionediattrezzatureapressionealfinedigarantireirequisitiessenzialidisicurezza

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dellestesse,quindiconsentirneilliberoscambionell’ambitodellaComunitàEuropea.•Direttiva PEDComenoto, ladirettivaPED, inbaseallatipologiadifluidocontenuto, classifica le attrezzature a pressione in quattrocategorie,dallaIallaIV,caratterizzatedagradidipericolosi-tàcrescenteinbaseaiseguentiparametri:•PS,PressioneMassimaAmmissibile;•TS,TemperaturaMassimaAmmissibile;•V,Volume;•DN,DiametroNominale(perletubazioni).In linea con tali criteri di classificazione delle attrezzature ilDecretoassocia,aciascunacategoria,undiversoregimedelleverifichedi1°impiantoediriqualificazioneperiodica.IlDecretononinvalidatotalmentelanormativaprevigente(RegioDecre-to 12/4/1927, DM 21/4/1974 e successive circolari esplicative),masoltantoleparticolaridisposizioniincontrastoconesso.L’altranovità,perallora,èrappresentatadalletubazioni,sto-ricamenteesclusesindalRegioDecreto12/4/1927,anch’esserientrantinelcampodiapplicazionedelDecreto.E’doverososottolineareche,primadell’entratainvigoredelDM329/04,sutaliattrezzaturecomunqueincombevano,sull’utilizzato-re,leadempienzedettatedallanormativasullaSicurezzaeSalutesulluogodilavoro,qualiilDlgs626/94es.m.i.artt.34,35e36(riguardantiinstallazione,usoemanutenzionedelleattrezzaturedilavoro)eilDpr547/55,articolo241(requisitidiresistenzaeidoneitàdiimpianti,apparecchierecipientisog-gettiapressioneesclusioesoneratidaregolamentispeciali).•Verifica di 1° impiantoLa verifica di 1° impianto, ovvero della messa in servizio,consiste nella verifica che l’attrezzatura è corredata degliaccessoridisicurezzanecessari(interminiditipologiaedi-mensionamentodeglistessi),infunzionedellecondizionidiinstallazioneediesercizio,nonchénellaverificadiefficienzadegli stessi e del buon funzionamento dell’attrezzatura; iltutto secondo le specifiche tecniche in vigore al momentodellaverifica(art.3delDM329/04)edelleistruzioniperl’u-so e la manutenzione rilasciate dal fabbricante dell’attrez-zatura.Successivamentel’utilizzatorefinaledevepresentareall’Inaileall’Aslla“DichiarazionediMessainServizio”,comeprevistodall’art.6,citatonellapaginaprecedente.

•Prima Verifica periodicaPerleattrezzaturechesonostategiàverificateinsededi1°impianto, ovviamente con la normativa previgente, il DM329/04siapplicaapartiredallaprimaverificaperiodica inscadenza.Perleattrezzaturequalirecipientiperliquidieletubazioni,maiassoggettatiaomologazionisiainsededico-struzionecheinsededi1°impianto,magiàinesercizioalladatadientratainvigoredelDecreto,aisensidell’art.16,l’u-tilizzatorehaavutountempodiquattroanniperpresentareall’Ispesl(oraInail)unadenunciacontenente:1)unadescrizionesinteticadelrecipienteodellatubazione

(impianto, identificazione, condizioni di esercizio, fluido,dimensioni,accessoridisicurezza);

2)laclassificazionedell’attrezzaturasecondoifluidieleca-tegorieprevistedalDlgsn.93/2000;

3)unavalutazionesullostatodiconservazioneedefficienzadell’attrezzaturaafrontedirilieviconmetodidiControllinonDistruttivi.

Rischi tutti da evitareComeèfacilmenteverificabile,pochecosesonocambiatedallontano2004.Diciamocheècambiatal’architetturadelqua-dronormativo,chesièarticolatosupiùinerentilegislativi.Fa-cendo,cioè,inmododaseparareciòcheèl’eserciziodelleappa-recchiatureapressione(DM329/04)dalleverificheperiodiche(DM11/04/2011)edallanormativasullasicurezzasulpostodilavoro(Dlgs81/08).Nonostantel’evolversinormativo,fermare-standola“ratio”delleattivitàdasvolgersi,leaziendenonsonoriusciteaprogredireneitempidovuti,addossandosiunonererischioso:quellodellasfidaagliispettoriprepostialcontrolloealsanzionamentodelleaziendenonanorma.Ognunoèpa-droneincasapropria,recitavaunproverbio.Ancheseleconse-guenze,inquesticasi,nonsonoconfrontabiliconilrischiocheildatoredilavorosiassume.Rischi,loricordo,caratterizzatidatredifferentirisvoltinegativi:-sanzioneamministrativa;-conseguenzapenale;-fermatadegliimpianti.Direichenonnevalepropriolapena.

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AlCune IndICAzIonI Per dIstrICArsI nel lABIrIntonormAtIVo

Ped e dintorni:per CAPIRNE di piùing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Tutti parlano di Ped, di 329, di verifiche periodiche, di valvoledi sicurezza, di relazioni tecniche, di raccomandate,di certificazioni, di sicurezza, di decreti, leggi e leggine. Ma poi?Poi succede che, all’atto pratico, quando il fornitore installa gli elementi, l’elettricista collega i cavi, l’impianto viene ampliato,spostato o rinnovato, il cliente finale si accorge che qualcosa li manca. Piccolo vademecum per non incorrere in spiacevoli sorprese.

Untemasemprecaldo,cheriguardagranpartedegliinstalla-toriedeiclientifinali(utilizzatori),èdasemprequellodicomefareperrispettarelanormativaapplicabileintemadiappa-recchiatureapressione.Pochigiornifa,horicevutotretelefonateinerentilecorretteattività da svolgersi per rientrare nei termini di legge e peraverechiarimentisullacostruzionediapparecchiatureapres-sione.Ciascunodegliinterlocutorihaavutolapropriarisposta,ma,atalproposito,nonsarebbemaleprovarearipercorrerevelocementelestradechepartonodalnuovocorsonormati-vorappresentatodallaPedearrivanofinoaigiorninostricol“Decretodelfare”.

Gran confusioneProviamoaimmaginareunfogliobianco.Totalmentebianco.E a inserirvi tanti piccoli “rettangolini” ordinati e proviamo,poi,aunirequesti“rettangolini”traloroacaso.Risultato?Unaenormeconfusione!Edèesattamentequantosisenteingiroquandomoltiparlanopiùpervenderecheperinsegnareunanorma,dicui,tral’altro,seneconosconovagamentelospiritoeloscopoochenonsipadroneggiasufficientemente.Insomma,tuttiparlanodiPed,di329,diverificheperiodiche,divalvoledisicurezza,direlazionitecniche,diraccomandate,dicertificazioni,disicurezza,didecreti,leggieleggine.Mapoi?

Poisuccedeche,all’attopratico,quandoilfornitoreinstallaglielementi,l’elettricistacollegaicavi,l’impiantovieneampliato,spostatoorinnovato,ilclientefinalesiaccorgechequalcosaglimanca.Hasentitoparlaredicertificazioni,denunce,verificheperio-diche,Inail,Asl,OrganismiNotificatieAbilitati,Registrodellamanutenzione…Machièingradodioffrirechiarimentipun-tualipersvicolaredaldedalo,articolatoecomplesso,dell’ap-paratonormativosulleapparecchiatureapressione?Capita,infatti,chel’installatore,avolte,si“dimentichi”dicon-segnareilCertificatodiconformitàdell’impianto,chegaran-tisce,appunto,labuonaregoladell’artedell’installazione,op-puresi“dimentichi”diconsegnaretuttaladocumentazioneacorredodeglielementiappenacollegati.E,inqualcheripetutonon sporadico caso, dimentica proprio tutto! E l’utilizzatorefinale si trova a rincorrerlo senza, magari, sapere cosa deveavereacorredodiognielementoacquistatoeinstallatosottolapropriaresponsabilità.

Cliente finale al centroAnimac,invece,nefaunaquestionediprincipio:- perchéègiustocheilclientefinaleabbiatuttaladocumen-

tazionechedevericeveredagliartigianiedagliinstallatori;- perchéènecessariochel’installatoresicomporticomeun

consulentechedimostridiconoscerel’ambitoelamateriain cui offre le proprie conoscenze, non solo nell’installarel’impiantomaancheneldeclinarelanormativacomedeveesserefatto;

- perchéècostruttivopertutti,clientieinstallatori,avereleconoscenze adeguate in termini tecnici e burocratici perchiudereuncerchio,quellonormativo,chenonpuòrappre-sentareunacosaastrattadall’impianto;

- e perché, soprattutto, ogni deroga che lussuosamente cipermettiamoneiconfrontidellaleggeèaltrettantolussuo-samentepunita,siainambitocivileconsanzionipecuniariesiainambitopenaleconl’arrestooltreallamulta.

Sull’argomento,abbiamogiàscrittomoltoinprecedentiarti-colie,inognicaso,èsufficienteleggereattentamentetuttiicommidell’art.71delDlgs81/08,incuil’impiantosanzionato-rioèparticolarmenteesplorato.Pertogliercidaidubbi,nonguasta,comunque,offrireunpic-

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colopercorsoguidato(siamopartitidai“rettangolini”collega-tidisordinatamenteperriordinarlifinalmente)sulloscenarionormativodacuinonèammessoderogare.Gliaspettianaliz-zatinonsono,ovviamente,permotividispazio,tutti,macredobenrappresentinoilcosiddetto“chi-devefare-cosa”.

Scenario normativo•Ped - Direttiva Europea 97/23/CE e Certificazione CE-PedRiguardailcostruttoreofabbricatorediattrezzatureapressio-ne.Inmateriadisicurezzadegliapparecchiapressionevigonorequisiti rigorosi. Ciononostante,acausadellecontraddizioniedellescappatoiepresentinellanormativaesistente,prodottipericolosienonconformisonoriuscitiafarbreccianelmercato,conconseguenteperditadifiducianelmarchioCE.Maquandosideveprogettare,costruire,installareunsistemaapressione,inbaseall’importanzaedoveèrichiesto,sifacciaspecificorife-rimentoaiprodottichehannolamarcaturaCE-Ped.

•DM 329/04NascedaunacostoladellaPededèrivoltoall’utilizzatorefi-naleeproprietariodell’impiantoapressione.Prevedechesiafattaunaverificadiprimoimpianto(ovenecessario)eunade-nunciadiprimoimpiantoaglientiprepostialcontrollo(InaileAsl).Prevede,inoltre,chesianodenunciatinonsoltantogliimpiantinuovi,maanchequelligiàesistentiochehannosu-bitomodifichenelcorsodeltempo.Introduceildiscorsodelleverificheperiodiche,ripresopoiinaltrasede.Nell’ambitodellecomunicazioniaglientiprepostiènecessarioavereunaspecificadocumentazionecomprendente,almeno:- elencodellesingoleattrezzature;- relazione tecnica, con lo schema dell’impianto, recante le

condizionidiinstallazioneediesercizio;- analisidirischioriferitaalpuntoprecedente;- dichiarazioneattestantechel’installazioneèstataeseguita

inconformitàaquantoindicatonelmanualed’uso;- verbaledellaverificadicuiall’articolo4,oveprescritta;- elenco dei componenti operanti in regime di scorrimento

viscoso,osottopostiafaticaoligociclica;- certificazioni di conformità e manuali di ogni singolo ele-

mentoinstallato;-categoriadirischiodelleattrezzatureapressione.

•DM 37/08E’spessounosconosciuto,malasuacompilazionegarantiscel’esecuzionesecondolaregoladell’artedell’installazionee/odell’impianto. L’installatore è obbligato a fornirlo per legge,senza per questo richiedere maggiorazioni economiche. Ilclientefinaledevepretenderloedeveverificarnelacorrettez-zanellacompilazione.

•DM 11/4/2011Verifiche periodiche.Sièparlatomoltosull’argomentoeil“Decre-todelfare”nehaesponenzialmenteampliatol’importanza.Perleapparecchiatureapressione,vigeancoraunpo’dicaos.Leverificheperiodichesonoobbligatorieeprevedono,oltreallesanzioni,anchelasospensionedelfunzionamentodell’impianto.

•Dlgs 81/08Testo Unico sulla SicurezzaL’ampioearticolatotestoprevede,oltreallesanzioni(art.71)già richiamate, anche il mantenimento di un Registro dellamanutenzionechediventa,così, formalizzataeobbligatoriaa carico del datore di lavoro. In molti casi, la manutenzioneèaffidatadaldatoredilavoroaterzi(installatori),chehannolapienaresponsabilitàdelleattivitàesercitatesull’impiantoeintervengonosolidalmentecoldatoredi lavoronelcasodiresponsabilitàcivilie/openali.

Consigli praticiComesipuònotare,inquestobreveviaggiolegislativo,ades-so i “rettangolini” sono correttamente uniti e sia il clientefinalesial’installatoresiailmanutentorehannoprecisere-sponsabilitàedoveridacuinonèpermessoprescindere.Perverificarechevistiaterivolgendoallapersonagiusta,chie-detesemprealfornitoredifiduciaseconoscelanormativadisettore.Verificateanchechedietrocisiaunaformazioneadeguataounastrutturadisupportochepossaintervenireincasodiapprofondimenti,comeAnimacdasemprefaconipropriassociati.E’importanteavereunbuonfornitoreedèaltrettantoimpor-tanteconoscereleregoledelgioco.Sempre!

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CosA dICe Il deCreto mInIsterIAle 11 APrIle 2011 - PArte I

VERIFICHE, l’abcdi quelle periodicheing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Un ulteriore tassello legislativo si introduce nell’ambitodegli elementi in pressione. Dall’11 luglio 2011, infatti, entra in vigore il DM 11 aprile 2011 che disciplina, in modo preciso,le modalità con cui vanno effettuate le verifiche periodiche ad alcune attrezzature di lavoro, elencate in un apposito Allegato, e i criteri per l’abilitazione dei soggetti, pubblici o privati, idonei a effettuarle. Alcune preziose indicazioni per non perdersi tra articoli e commi.

Ildecretoministeriale11aprile2011disciplinalemodalitàdieffettuazionedelleverificheperiodichecuisonosottopostele attrezzature di lavoro di cui all’allegato VII del decretolegislativon.81/2008,nonchéicriteriperl’abilitazionedeisoggettipubblicioprivati,eindividualecondizioniinpre-senzadellequalil’InaileleAslpossonoavvalersidelsuppor-todisoggettipubblicioprivati,aisensidell’articolo71,com-ma12,deldecretolegislativon.81/2008,perl’effettuazionedelleverificheperiodichedicuiall’articolo71,comma11.

Titolarità delle verificheAisensidell’articolo71,commi11e12,deldecretolegislativon.81/2008,l’Inailètitolaredellaprimadelleverificheperiodichedaeffettuarsinelterminedi60giornidallarichiesta,mentrele Asl sono titolari delle verifiche periodiche successive allaprima,daeffettuarsinelterminedi30giornidallarichiesta.All’atto della richiesta di verifica, il datore di lavoro indicailnominativodelsoggettoabilitato,pubblicooprivato,delquale il soggetto titolare della funzione si avvale laddovenonsiaingradodiprovvederedirettamenteconlapropriastruttura, o a seguito degli accordi di cui al comma 3, neiterminitemporalidicuialcomma1.

L’Inail e le Asl o le Agenzie RegionaliProtezione Ambiente (di seguito, Arpa), nelle regioni ove

sono state attribuite loro le funzioni in virtù di provvedi-mentilocaliemanatiaisensideldecreto-legge4dicembre1993,n.496,convertitoinlegge,conmodificazioni,dallalegge 21 gennaio 1994, n. 61, possono provvedere diretta-mentealleverifichedicuiall’articolo71,comma11,delde-cretolegislativon.81/2008,anchemedianteaccorditradilorooconleDirezioniprovincialidelministerodelLavoroedellePolitichesociali(diseguito,Dpl),nelrispettodeiprin-cipidieconomicitàprevistiperlaPubblicaamministrazio-ne,oppurepossonoavvalersidisoggettipubblicioprivatiabilitati e iscritti nell’elenco appositamente previsto nelcomma4deldecreto.Perlefinalitàdicuiall’articolo71,comma12,deldecretolegi-slativon.81/2008,pressol’InailepressoleAslè,quindi,isti-tuitounelencodisoggettiabilitati,pubblicioprivati,dicuii titolaridella funzionesipossonoavvalereaisensidell’ar-ticolo1.Oveprevistodaappositoprovvedimentoregionale,l’elencodicuialperiodoprecedentepuòessereistituito,an-zichépressolesingoleAsl,subaseregionale.Qualunquesoggettoabilitatoèiscrittoadomandanell’e-lenco. Il soggetto titolare della funzione ha facoltà di se-gnalareallaCommissionedicuiall’allegatoIII,cheèparteintegrantedeldecreto,perisuccessiviedeventualiadempi-menti,lasussistenzadimotividipossibileesclusione.Conl’iscrizioneall’elenco,ilsoggettoabilitatosiimpegnaalrispettodeiterminitemporalidicuialcomma1.L’elencodicuialcommaprecedenteèmessoadisposizionedei datori di lavoro, a cura del titolare della funzione, perl’individuazionedelsoggettodicuiavvalersi.Isoggettiabi-litati, pubblici o privati, presenti nell’elenco di cui al com-ma4,devonofarpartedell’elencoappositamenteprevistonell’allegatoIII.

Se decorrono i tempiDecorsi i termini temporali di cui al comma 1, il datore dilavoropuòavvalersideisoggettiabilitati,pubblicioprivati,dicuiall’elencoprevistonell’allegatoIII.Isoggettiabilitati,pubblicioprivati,devonoessereinpos-sessodeirequisitiriportatinell’allegatoI,cheèparteinte-grantedeldecretoinoggetto.Nelcasodiverificheeffettuateaisensidell’articolo2,com-

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mi3e4,unaquotaparial15%delletariffedefinitedalde-cretodicuialcomma3èdestinataacoprire i costi legatiall’attività di controllo dell’operato dei soggetti abilitati,all’attività amministrativa, di controllo, di monitoraggio,dicostituzione,digestioneedimantenimentodellabancadatiinformatizzata.Larimanentequotarestadispettanzadelsoggettoabilita-tochehaeffettuatolaverifica.Nell’ipotesididecorsodeiterminitemporalidicuisopra:• ildatoredilavorocomunicaalsoggettotitolaredellafun-

zioneilnominativodelsoggettoabilitato,pubblicoopri-vato,incaricatodellaverifica;

•icompensidovutialsoggettoabilitato,pubblicooprivato,nonpossonodifferire,ineccessooindifetto,dioltreil15%dalletariffeapplicatedalsoggettotitolaredellafunzionee,successivamente,dalletariffestabilitedaldecretodicuialcomma3;

•ilsoggettoabilitato,pubblicooprivato,cheèstatoincari-catodaldatoredilavorodellaverifica,corrispondeall’Inailuna quota pari al 5% della tariffa stabilita dal soggettotitolaredellastessafunzioneperlagestioneeilmanteni-mentodellabancadatiinformatizzata.

Modalità di effettuazioneLe modalità di effettuazione della prima delle verifiche,nonchédelleverifichesuccessivedicuiall’articolo71,com-ma11,deldecretolegislativon.81/2008,sonoquelleprevi-stenell’allegatoIIaldecretoinquestione,chefaparteinte-grantedellostesso.Lemodalitàperl’abilitazione,ilcontrolloeilmonitoraggiodeisoggettidicuiall’allegatoIsonodefinitenell’allegatoIIIalde-cretoinoggettochefaparteintegrantedellostesso.Restanoferme,tralealtre,ledisposizioniprevistedaidecreti:• Decretoministeriale29febbraio1988recante“Normedi

sicurezza per la progettazione, l’installazione e l’eserci-ziodeidepositidigasdipetrolioliquefattoconcapacitàcomplessivanonsuperiorea5m3”;

• Decretoministeriale23settembre2004recante“Modi-fica del decreto del 29 febbraio 1988, recante norme disicurezza per la progettazione, l’installazione e l’eserci-ziodeidepositidigasdipetrolioliquefattoconcapacità

complessivanonsuperiorea5m3eadozionedellostan-dardeuropeoEn12818periserbatoidigasdipetrolioli-quefattodicapacitàinferiorea13m3;

• Decreto ministeriale 17 gennaio 2005 recante la “Pro-cedura operativa per la verifica decennale dei serbatoiinterratiperGplcon latecnicabasatasulmetododelleemissioniacustiche”;

• Decretoministeriale1dicembre2004,n.329,“Regolamen-to recante norme per la messa in servizio e utilizzazionedelleattrezzatureapressioneedegliinsiemidicuiall’arti-colo19deldecretolegislativo25febbraio2000,n.93”.

Inognicaso,sonofattesalve lecompetenzedelleRegioniastatutospecialeedelleProvinceautonomeaisensideiri-spettivistatutispecialierelativenormediattuazione.

Allegati: quali requisiti...Allegato I - Criteri di abilitazione dei soggetti pubblici oprivatiperpotereffettuareleverifichedicuiall’articolo71,comma11,deldecretolegislativon.81/2008.Isoggettipubblicioprivatidicuiall’articolo71,comma11,deldecretolegislativon.81/2008,devonopossederealme-noiseguentirequisiti:• certificatodiaccreditamentoqualeorganismodiispezio-

neditipoA,aisensidellanormaUniCeiEnIso/Iec17020,emessodaentediaccreditamentoriconosciutoalivelloeuropeoaisensidelregolamentoCE765/2008(consco-po di accreditamento evidenziante la competenza delsoggettorichiedenteaoperarenelsettoreoggettodellarichiesta di abilitazione, ovvero un’organizzazione con-forme ai requisiti della norma Uni Cei En Iso/Iec 17020adeguatamente documentata) , che garant isca com-petenza del soggetto richiedente a operare nel settoreoggettodellarichiestadiabilitazione,oltrecheindipen-denza,imparzialitàeintegritàpropriaedelproprioper-sonalerispettoalleattivitàdiprogettazione,consulenza,fabbricazione,installazione,manutenzione,commercia-lizzazione e gestione eventualmente legate in manieradirettaoindirettaalleattrezzaturedicuiall’allegatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008;

• operareconpersonaletecnicodipendenteoconrappor-toesclusivodicollaborazione.Sonovietateformedirette

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59 Normative

o indirette di subappalto, salvo i casi in cui si debbanoeffettuare, a supporto delle verifiche, controlli non di-struttivi,provedilaboratoriooattivitàadelevataspecia-lizzazione;

• disporre di una procedura operativa che definisca l’itertecnico e amministrativo per l’effettuazione delle veri-fiche oggetto del decreto e il rilascio delle conseguentiattestazionidiverifica, inconformitàaquantoprevistodall’allegatoII;

• disporre di un organigramma generale che evidenzi, inmanieradettagliata, lastrutturaoperativaperogniRe-gione in cui si intende svolgere l’attività delle verificheoggettodeldecretoinoggettoecheindichiilnominativodelresponsabiletecnico,inpossessodiopportunotitolodistudiocomemeglionelseguitospecificato.Ilrespon-sabile tecnico deve essere un dipendente del soggettoabilitato e avere una comprovata esperienza professio-nalesuperioreai10anninelcampodellaprogettazioneocontrollodiprodotti,impiantiecostruzioni.

...e quali titoliIlpersonaleincaricatodieseguirel’attivitàtecnicadiverifi-cadeveessereinpossessodiunodeiseguentititolidistudioeprofessionali:- Laurea in ingegneria, ovvero corrispondente diploma di

laureaconalmeno2annidiesperienzaacquisitaedimo-strabilenelleattivitàtecnico-professionali(progettazioneocostruzioneomanutenzioneoispezioneocontrolliove-rifiche)correlatealsettoredelleattrezzaturedicuiall’al-legato VII del decreto legislativo n. 81/2008 per le qualisi intendonoeffettuare leverificheoggettodelpresentedecreto;

- Laureaconseguitanelleseguenticlassi:L7,L8,L9,L17,L23dicuialdecretodelministrodell’UniversitàedellaRicercaindata16marzo2007,ovverolaureaconseguitanellese-guenticlassi:8,9,10,4dicuialdecretodelministrodell’U-niversità e della Ricerca scientifica e tecnologica in data4agosto2000pubblicatonelsupplementoordinarioallaGazzettaUfficialen.245del19ottobre2000,conalmeno3annidiesperienzaacquisitaedimostrabilenelleattivitàtecnicoprofessionali (progettazione o costruzione o ma-

nutenzioneoispezioneocontrollioverifiche)correlatealsettoredelleattrezzaturedicuiall’allegatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008perlequalisiintendonoeffettuareleverificheoggettodeldecreto inquestione.Taleperso-nalepuòeffettuareleverificheditutteleattrezzaturedicui all’allegato VII del decreto legislativo n. 81/2008. adesclusionedegliascensoriemontacarichidacantiereconcabina/piattaformaguidataverticalmente;

- Diplomadiperitoindustrialeconalmeno5annidiespe-rienzaacquisitaedimostrabilenelleattivitàtecnico-pro-fessionali(progettazioneocostruzioneomanutenzioneoispezioneocontrollioverifiche)correlatealsettoredelleattrezzature di cui all’allegato VII del decreto legislativon.81/2008perlequalisiintendonoeffettuareleverificheoggettodeldecretoinoggetto.

Talepersonalepuòeffettuare leverifichedi tutte leattrez-zaturedicuiall’allegatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008adesclusionedegliascensoriemontacarichidacantiereconcabina/piattaformaguidataverticalmente;

•averattivatounapolizzaassicurativadiresponsabilitàcivile,senzafranchigia,conmassimalenoninferiorea5.000.000,00dieuroperannoenoninferiorea3.000.000,00dieuropersinistro,peririschiderivantidall’eserciziodelleattivitàdiveri-ficheoggettodeldecretoinquestione.

Isoggettipubblicioprivatidicuiall’articolo71.comma11deldecreto legislativo n. 81/2008 sono tenuti a garantire cheil personale incaricato di eseguire l’attività tecnica di verifi-ca abbia ricevuto idonea formazione ai sensi dell’art. 37 delDlgsn.81/2008esuccessivemodifiche.Lapartecipazionedelpersonaleincaricatodieseguirel’attivitàtecnicadiverificaacorsidiformazionespecificaorganizzatidaisoggettititolaridellafunzionecostituisceelementodivalutazione inordinealmantenimentoneltempodeirequisitideisoggettiabilitati.Isoggettipubblicioprivatidicuiall’articolo71,comma11,deldecretolegislativon.81/2008,chehannosvoltoattivitàdicer-tificazionediprodottononpossonoeffettuarelaprimadelleverificheperiodichedellaspecificaattrezzaturadilavoroperlaqualeabbianorilasciatolacertificazioneaifinidellamar-caturaCE.

DM 329/04

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CosA dICe Il deCreto mInIsterIAle 11 APrIle 2011 - PArte II

VERIFICHE, l’abcdi quelle periodicheing. Massimo Rivalta - presidente Animac

UnUn ulteriore tassello legislativo si introduce nell’ambito degli elementi in pressione. Dall’11 luglio 2011, infatti, è entrato in vigore il DM 11 aprile 2011 che disciplina, in modo preciso, le modalità con cui vanno effettuate le verifiche periodiche ad alcune attrezzature di lavoro, elencate in un apposito Allegato, e i criteri per l’abilitazione dei soggetti, pubblici o privati, idonei a effettuarle. La seconda parte di un articolo che ne illustra e chiariscei vari aspetti.

Dopo aver introdotto la norma nella prima parte diquesto articolo, pubblicato alle pagine 34-36 del nu-mero 7-8 (luglio-agosto) 2011, in questa seconda parteiniziamo col ricordare alcune definizioni importanti inrelazioneall’argomentoinquestione.

Definizioni basea)Verifica periodicaE’ quella finalizzata ad accertare la conformità allemodalità di installazione previste dal fabbricante nel-le istruzioni d’uso, lo stato di manutenzione e conser-vazione, il mantenimento delle condizioni di sicurezzapreviste in origine dal fabbricante, l’efficienza dei di-spositividisicurezzaedicontrollo.

b)Prima verifica periodicaE’laprimadelleverificheperiodichedicuialpreceden-tepuntoa)eprevedeanchelacompilazionedellasche-datecnicadiidentificazionedell’attrezzaturadilavoro.

c)Indagine supplementareE’ quella finalizzata a individuare eventuali vizi, difet-ti o anomalie prodottisi nell’utilizzo dell’attrezzaturadi lavoromessa ineserciziodaoltre20anni,nonchéa

stabilirelavitaresiduaincuilamacchinapotràancoraoperareincondizionidisicurezzaconleeventualirela-tivenuoveportatenominali.

Alcune annotazioniLaprimadelleverificheperiodichevieneeseguitasulleat-trezzatureprevistedall’AllegatoVIIdeldecreto legislativon.81/2008,adeccezionediquelleescluseaisensidegliar-ticoli2e11deldecretoministeriale1dicembre2004,n.329.Essaèfinalizzataa:• identificare l’attrezzatura di lavoro in base alla do-

cumentazione allegata alla comunicazione di messain servizio inoltrata al Dipartimento Inail territorial-mentecompetente,controllandonelarispondenzaaidatiriportatinelleistruzioniperl’usodelfabbricante.In particolare, devono essere rilevate le seguenti in-formazioni:

-nomedelcostruttore; -tipoenumerodifabbricadell’apparecchio; -annodicostruzione; - matricola assegnata dall’Inail in sede di comunica-

zionedimessainservizio.Deve,inoltre,essereprodottainvisionelaseguentedo-cumentazione:-dichiarazioneCEdiconformità;-dichiarazionedicorrettainstallazione(oveprevistoda

disposizionilegislative);- tabelle/diagrammidiportata(oveprevisti);- diagrammadelleareedilavoro(oveprevisto);- istruzioniperl’uso;• accertare che la configurazione dell’attrezzatura di

lavorosiatraquelleprevistenelleistruzionid’usore-dattedalfabbricante;

•verificarelaregolaretenutadel“registrodicontrollo”,oveprevistodaidecretidirecepimentodelledirettivecomunitarie pertinenti o, negli altri casi, delle regi-strazioni di cui all’articolo 71, comma 9, del decretolegislativon.81/2008;

•controllarnelostatodiconservazione;•effettuareleprovedifunzionamentodell’attrezzatu-

radilavoroediefficienzadeidispositividisicurezza.

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DM 329/04

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61 Normative

Verifiche periodiche successive alla prima•DefinizioniLeverificheperiodichesuccessiveallaprimasonoeffet-tuatesecondolemodalitàeconlaperiodicità indicatanell’AllegatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008.

Perverificheperiodichesiintendono:a)la“primadelleverificheperiodiche”;b)le“verificheperiodichesuccessive”: -difunzionamento; -interna; -diintegrità(decennali).

•Controlli aggiuntiviI controlli da eseguire in aggiunta a quelli già citati,durante la prima delle verifiche periodiche, sono i se-guenti:- individuazione dell’attrezzatura (o delle attrezzature

componentil’insieme);- verifica di corrispondenza delle matricole rilasciate

dall’Ispesl o dall’Inail all’atto della dichiarazione dimessainserviziosulleattrezzature(certificatesingo-larmente o componenti un insieme) rientranti nellequattro categorie del decreto legislativo n. 93 del 25febbraio 2000 non escluse dalle verifiche periodichedeldecretoministeriale1dicembre2004n.329;

-constatazione della rispondenza delle condizioni diinstallazione, di esercizio e di sicurezza con quantoindicatonelladichiarazionedimessainserviziodicuiall’articolo6deldecretoministeriale1dicembre2004n.329;

-controllodellaesistenzaedellacorrettaapplicazionedelleistruzioniperl’usodelfabbricante.

Le verifiche di efficienza e funzionalità degli accessoridi sicurezza seguono la periodicità dell’attrezzatura apressionecuisonodestinatioconcuisonocollegati.

•Riguardo agli “insiemi”Per gli “insiemi”, verrà redatto un verbale di prima ve-rificaperiodicaperogniattrezzaturaimmatricolataco-

stituentel’insieme.Nel verbale della prima delle verifiche periodiche, dacompilareperciascunadelleattrezzatureimmatricola-tedell’insieme,occorreevidenziareper leattrezzaturecomponentil’insieme:-quellemarcateCE;-quellenonmarcateCEeomologateIspesl;-quellenonmarcateCEegarantitedallamarcaturaCE

dell’insieme.

Verifica di funzionamento Laverificadifunzionamentoconsisteneiseguentiesa-miecontrolli:a) esamedocumentale;b) controllo della funzionalità dei dispositivi di prote-

zione;c) controllodeiparametrioperativi.Inparticolare,perlevalvoledisicurezzailcontrollopuòconsistere nell’accertamento di avvenuta taratura en-troilimititemporalistabilitidalfabbricantee,comun-que,entroilimitirelativialleperiodicitàdelleverifichedi funzionalità relative all’attrezzatura a pressione cuisonoasservite.Icontrollidicuiallaletterac)sonofinalizzatiall’accer-tamentocheiparametrioperativirientrinoneilimitidiesercizioprevisti.

Verifica di integrità decennale LaVerificadiintegritàdecennaleconsistenell’accerta-mentodellostatodiconservazionedellevariemembra-turemedianteesamevisivodellepartiinterneedester-ne accessibili e ispezionabili, nell’esame spessimetricoealtrieventualiprove,eseguitidapersonaleadeguata-mentequalificatoincaricatodaldatoredilavoro,chesirendanonecessari.Ove nella rilevazione visiva e strumentale, o solamen-te strumentale, si riscontrano difetti che possono inqualchemodopregiudicarel’ulterioreeserciziodell’at-trezzatura,vengonointraprese,perl’eventualeautoriz-zazione da parte del soggetto titolare della verifica, leopportune indagini supplementari atte a stabilire non

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solol’entitàdeldifetto,maanchelasuapossibileorigi-ne.Ciòalfinedi intraprendereleazionipiùopportunediripristinodellaintegritàstrutturaledelcomponente,oppurepervalutarneilgradodisicurezzacommisuratoal tempo di ulteriore esercizio con la permanenza deidifettiriscontrati.Nelcasosianointrapresetalivalutazioni(Ffs-FitnessFor Service) per stabilire il tempo di ulteriore eserciziocon la permanenza dei difetti riscontrati, le stesse va-lutazioni andranno notificate dal datore di lavoro aisoggettititolaridellaverificachedovrannoautorizzarel’ulterioreesercizio.Le autorizzazioni rilasciate devono essere notificateall’Inail per l’inserimento nella banca dati informatiz-zataealleAslcompetentiperterritorio.Quando l’attrezzatura ha caratteristiche tali da nonconsentire adeguate condizioni di accessibilità all’in-terno anche nei riguardi della sicurezza, l’ispezione èintegrata, limitatamente alle camere non ispezionabi-li, con una prova di pressione idraulica a 1.125 volte la“pressione massima ammissibile” (PS), che può essereeffettuatautilizzandounfluidoallostatoliquido.La prova di pressione idraulica può essere sostituita,in caso di necessità e previa predisposizione da partedell’utente di opportuni provvedimenti di cautela, conunaprovadipressionecongas(ariaogas inerte)aunvalore di 1,1 volte la “pressione massima ammissibile”(PS).Intalecaso,dovrannoesserepresetuttelemisurepre-viste dal decreto legislativo n. 81/2008 per tale tipo diprovaelastessadeveavereunadurataminimadi2ore,durante le quali deve essere verificata l’assenza dellacadutadipressione.

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DM 329/04

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63 Normative

CosA dICe Il deCreto mInIsterIAle 11 APrIle 2011 - PArte III

VERIFICHE, l’abcdi quelle periodicheing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Un altro tassello legislativo si introduce nell’ambitodegli elementi in pressione. Dall’11 luglio 2011, infatti, è entrato in vigore il DM 11 aprile 2011 che disciplina, in modo preciso,le modalità con cui vanno effettuate le verifiche periodiche ad alcune attrezzature di lavoro, elencate in un appositoAllegato, e i criteri per l’abilitazione dei soggetti, pubblicio privati, idonei a effettuarle. La terza parte di un articolo ricca di ulteriori approfondimenti.

Proponiamo alcuni ulteriori approfondimenti sul DM 11aprile 2011 “Disciplina delle modalità di effettuazionedelle verifiche periodiche di cui all’Allegato VII del de-cretolegislativo9aprile2008,n.81,nonchéicriteriperl’abilitazione dei soggetti di cui all’articolo 71, comma13, delmedesimo decreto legislativo”. Laprimaparte diquestoarticoloèstatapubblicataallepagg.34-36deln.7-8/2011,lasecondaallepagg.36-37deln.10/2011.

Premessa e iter del provvedimento Ilhyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decreto, emanato dalministerodelLavoroedalministerodelloSviluppoeco-nomico, è stato approvato in Conferenza Stato-Regioniloscorso3marzoepubblicatosulSupplementoOrdina-rion.111dellaGazzettaUfficialen.98del29aprile2011.

Con il provvedimento, viene data attuazione all’ar-ticolo 71, comma 13, del hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default”Dlgs81/2008perquan-to riguarda le modalità di effettuazione delle verificheperiodiche e i criteri per l’abilitazione dei soggetti pub-

blicioprivatichepotrannofareleverifiche,insostituzio-nediInaileAsl.L’attualeart.71,comma11del HYPERLINK“http://olym-pus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default” Dlgs n. 81/2008è stato modificato dal HYPERLINK “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2149:decreto-legislativo-3-agosto-2009-n-106-disposizioni-integrative-e-correttive-del-decre-to-8108&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” Dlgsn.106/2009sullascortadelle indicazionidellepartiso-ciali che hanno evidenziato criticità legate ai meccani-smiperl’effettuazionedelleverificheeaitempidiinter-ventodiAsleIspesl.

Come evidenziato anche nella relazione di accom-pagnamento al hyperlink “http://olympus.uniurb.i t / i n d e x . p h p ? o p t i o n = c o m _ c o n t e n t & v i e w = a r t i c le & i d = 2 1 4 9 : d e c r e t o - l e g i s l a t i v o - 3 - a g o s t o - 2 0 0 9 - n -106-disposizioni-integrative-e-correttive-del-decre-to-8108&catid=5:normativa- ital iana&Itemid=66”Dlgs106/2009,lamodificaseguelaposizioneespressadall’Autoritàgarantedellaconcorrenzaedelmercato(vediletteraalministerodelleAttivitàproduttiveealministerodelLavorodel4ottobre2006)edellaCom-missioneeuropea(Decisione4aprile2006),chehannoevidenziatolanecessitàdievitaresituazionimonopoli-stiche,qualequellaprevistadalcomma11delhyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default” Dlgs81/2008afavoredellestrutturepubblichedicontrollo.Nel merito, il decreto è molto complesso e definisce inmododettagliatolemodalitàdieffettuazionedellapri-maverificaediquelleperiodiche,anchenelleipotesiincui InaileAslnonritenganodipoterleeffettuarediret-tamente.

In termini generali, l’art. 71, comma 11 del hyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_co

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ntent&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default” Dlgs n.81/2008disponeche laprimadelleverificheperiodichesiaeffettuatadall’Ispesl(oraInail),cheprovvedeaeffet-tuarlaentro60giornidirettamenteoavvalendosidialtrisoggetti(pubblicioprivati)abilitati(inteoria,l’Inailpo-trebbeavvalersianchedelleAsl).Decorsotaletermine,ildatoredilavoropuòavvalersidisoggettipubblicioprivatiabilitati.Le verifiche successive, attribuite alla Asl, sono effet-tuate entro 30 giorni direttamente o avvalendosi dialtrisoggetti(pubblicioprivati)abilitati.Anche in questo caso, decorso il termine, il datore dilavoropuòavvalersidisoggettipubblicioprivatiabi-litati. La norma rinvia a un apposito decreto per l’in-dividuazione delle tariffe per l’effettuazione delle ve-rifiche.

Verifiche: Commissione e soggetti abilitati Il ministero del Lavoro istituirà una Commissione (chesarà composta anche dai ministeri dello Sviluppo eco-nomicoedellasalute,dall’InailedalleRegioni)cheavràil compito, tra l’altro, di costituire e aggiornare l’elen-co dei soggetti abilitati a effettuare le verifiche (Alle-gato III del hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decretoministeriale).Una volta istituito l’elenco, Inail e Asl potranno proce-dere a istituire ulteriori elenchi di soggetti abilitati (ecomunquefacentipartedell’elencodeisoggettigiàabi-litatidalministero)dicuiavvalersiqualoranonsianoingradodieffettuareleverifiche“direttamente”nelperio-do previsto per legge (60 giorni per la prima verifica e30 per le successive). Qualunque soggetto abilitato dalministerodelLavoropuòessereiscrittoadomandaneglielenchiInailoAsl.Glielenchisonomessiadisposizionedeidatoridilavoro.In vista della costituzione della Commissione (quin-di, nel corso dei 90 giorni prima dell’entrata in vi-gore del hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.

php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decreto),isoggettipubblicioprivatichepossiedonoirequisitidicui all’Allegato I potranno fare domanda per l’abilita-zione: innanzitutto, al ministero (secondo quanto pre-vistonell’AllegatoIII)e,successivamente,seinteressa-ti,all’Inaile/oalleAsl.

Evidenziamo che la Commissione, così istituita, diven-ta la colonna portante del decreto. In assenza dell’isti-tuzione di questa Commissione, il hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66”decretocomunqueentrainvigore.Intalcaso,leverifichesarannoquindieffettuatesolodaInaileAsl(inmancanzadell’elencodeisoggettipubblicioprivatiabilitati).

Prima verifica...Per“primaverifica”siintendelaprimadelleverificheperi-odiche(AllegatoIIdelhyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66”decreto).Ildatoredi lavororichiedelaverificaall’Inail, indicandoanche il nominativo del soggetto abilitato, pubblico oprivato-presentenell’elencoInail-dicuiintendeavva-lersiqualoral’entenonpossaeffettuarelaverificadiret-tamente.Entro 60 giorni dalla richiesta, l’Inail può effettuare di-rettamentelaverifica(anchemedianteaccordiconleAsloconleDirezioniprovincialidelministerodelLavoro,diseguitoDpl)oavvalersidelsoggettosegnalatodaldato-redilavoro.Trascorsi i 60 giorni senza che l’Inail abbia procedutoallaverifica,ildatoredilavoropuòfareffettuarelaveri-ficadaqualsiasisoggettoabilitatopresentenell’elencoministeriale (non solo, quindi, dai soggetti dell’elencoInail),comunicandoall’Inailstessoilnominativodelve-rificatore.Durante la prima verifica, va compilata la scheda tec-

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nica di identificazione dell’attrezzatura di lavoro (inAllegato IV al hyperlink “http://olympus.uniurb.it/in-dex.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66”decreto in esame, sono riportate 14 schede speci-fiche che comprendono tutte le attrezzature pre-senti in Allegato VII al hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default”Dlgs81/2008).Vasottolineatocheisoggettiabilitatichehannosvoltoattivitàdicertificazionediprodottononpotrannosvol-gere la prima verifica sulla specifica attrezzatura di la-voroperlaqualehannorilasciatolacertificazioneaifinidellamarcaturaCE(AllegatoI).

...e quelle successivePer leverificheperiodichesuccessiveallaprima,per lequali è competente la Asl, il datore di lavoro richiedela verifica indicando, anche in questo caso, il nomina-tivodelsoggettoabilitato,pubblicooprivato(presentenell’elenco Asl) di cui intende avvalersi qualora l’entenonpossaeffettuarelaverificadirettamente.La Asl può, quindi, entro 30 giorni, effettuare diretta-mente laverificaoavvalersidelsoggettosegnalatodaldatoredilavoro.Trascorsii30giorni,ildatoredilavoropuòfareffettuarelaverificadaqualsiasisoggettoabilitatopresentenell’e-lenco ministeriale (e, anche in questo caso, non solodai soggetti dell’elenco tenuto dalle Asl), comunicandoall’entestessoilnominativodelverificatore.

Datore di lavoro: compensi al verificatoreLeverifichesonooneroseesonopostedallaleggeacaricodeldatoredilavororichiedente(comeprevistodalhyper-link “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default” Dlgs81/2008,art.71,comma11).Le tariffe per l’effettuazione delle verifiche sono deter-

minatecondecreto interministeriale,daadottareentro180 giorni dall’entrata in vigore del hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66”decretoministeriale.Fino alla emanazione del decreto interministeriale, tro-vanoapplicazioneletariffedefinitedaInaileAsl.Ai sensi dell’art. 3, comma 2 del hyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decreto in esame, i compensi cheildatoredi lavorodeveaisoggettiabilitatinonpotran-no comunque differire in eccesso o in difetto di oltre il15%dalle tariffeapplicatedall’Inailodall’Aslsullabasedell’emanandodecreto.

Controllo: oneriper i soggetti abilitatiI soggetti abilitati che effettuano le verifiche devonocorrispondere all’Inail o alle Asl differenti importi nelleseguentidueipotesi:

- se operano in sostituzione di Inail o Asl (quindi, sonoparte anche degli elenchi istituiti presso questi enti),devonoaquestisoggettiil15%delletariffeapplicate;

-seoperanotrascorsi60giorni (per laprimaverifica)e30 (per le successive verifiche), devono corrispondereall’Inailil5%delletariffeapplicate.

Gli importi sono destinati a coprire i costi di Inail e Asllegatiprincipalmenteall’attivitàdicontrollodeisoggettiabilitati e di costituzione e gestione di una banca datiinformatizzata.

Come effettuaree richiedere le verificheLe modalità per effettuare le verifiche periodichesono definite nell’Allegato II del hyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-

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italiana&Itemid=66”decreto.L’allegatoindividua, inprimoluogo, ilpropriocampodiapplicazione.Aquestofine,leattrezzaturevengonosud-diviseneiseguentigruppi:

- apparecchi di sollevamento di materiali non azionatia mano e idroestrattori a forza centrifuga (chiamatigruppoSC);

-attrezzatureperilsollevamentopersone(gruppoSP);

-gas,vapore, riscaldamento (gruppoGVR),dicui fannoparte le attrezzature a pressione e i forni per le indu-striechimiche.

Vengono, quindi, declinate le modalità di effettuazionedelleverificheperidiversigruppiSC,SPeGVRepercia-scunatipologiadiattrezzatura.L’Allegato comprende anche un paragrafo finale relati-vo alle procedure amministrative per definire i dettaglioperativi inerenti larichiestadelleverifiche.Siprevede,inparticolare,che,successivamentealladatadientratainvigoredelhyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decreto,ildatoredi lavorochemette inservizioun’attrezzaturadi lavoro indicata nell’Allegato VII al hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default”Dlgs81/2008nedevedarecomunicazioneimmediatamenteall’Inail,cheasse-gnaall’attrezzaturaunnumerodimatricolaelocomuni-caaldatoredilavoro.

Il datore di lavoro richiede, quindi, all’Inail l’esecuzionedellaprimaverifica, indicando il luogopresso ilqualeèdisponibile l’attrezzatura,almeno60giorniprimadellascadenzadeltermineperl’esecuzionedellaprimaverifi-ca,comestabilitonell’AllegatoVII.

Perl’esecuzionedellaverifichesuccessiveallaprima,

il datore di lavoro richiede l’intervento della Asl, co-municando, anche in questo caso, il luogo presso ilquale è disponibile l’attrezzatura almeno 30 giorniprima della scadenza del termine per l’esecuzionedellaverifica.Ricordiamocheleviolazionidell’art.71,comma11,delhyper-link “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default” Dlgs n.81/2008sonosanzionateinviaamministrativa(art.87).

Evidenziamo, inoltre, che l’Allegato II del hyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decreto in esame prevede cheeventuali violazioni, riferite sia alla prima verifica chea quelle periodiche sulle attrezzature dei gruppi SC edSP,sianocomunicateall’organodivigilanzapresentesulterritorio.

Abilitazione dei soggetti pubblici o privatiLe modalità per l’abilitazione sono descritte nell’Alle-gato III al hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decreto inesame,ilqualedefinisce:

-modalitàdipresentazionedelladomandaalministerodelLavoro,suoicontenutiedocumentirichiesti;

-proceduradiabilitazione;

-condizionievaliditàdell’autorizzazione;

-relativeverifiche.

Conriferimentoacondizionievaliditàdell’autorizzazio-ne,evidenziamoche l’iscrizioneall’elencodelministerodelLavorohavaliditàquinquennaleepuòessererinno-vataaseguitodiappositaistanza.

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Va, inoltre,sottolineatoche isoggettipubblicioprivatiabilitatidovrannotenereunregistroinformatizzatochecontenga sia copia dei verbali delle verifiche effettuatesiaulterioridati,qualiilregimeincuièstataeffettuatala verifica, la data della successiva verifica periodica, iltipodiattrezzaturaecc.Ilregistrodovràesseretrasmessotrimestralmenteade-correredal15gennaiodiciascunannoperviatelematicaall’InailoallaAsl,perconsentire larispettivaattivitàdicontrolloemonitoraggio.L’Allegato in esame definisce, poi, la composizione e ilfunzionamento della Commissione chiamata a esami-nare la documentazione. Commissione che ha anche ilcompitodiformulareilparerecircal’iscrizioneall’elencoministeriale dei soggetti che ne fanno domanda. Il pa-rere deve essere reso entro 60 giorni dalla richiesta diiscrizione.Inail e Asl potranno segnalare al ministero del Lavoroeventuali comportamenti anomali dei soggetti abilitatie proporre anche la sospensione o cancellazione dall’e-lenco.Ilministero,perpartesua,potràeffettuareverifi-cheperverificare lasussistenzadeirequisiti richiestiaisoggettiabilitati.

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un temA ImPortAnte AnChe In fAtto dI resPonsABIlItÀ PersonAle

Analisi del RISCHIOistruzioni per l’usoing. Massimo Rivalta - presidente Animac

L’analisi del rischio rappresenta lo studio delle vulnerabilitàe l’efficacia teorica delle misure di protezione. Il rischio vavalutato da un punto di vista sia qualitativo che quantitativo.Il discorso, nel caso specifico in cui si opera, viene ripropostocome attenzione alla casualità con cui determinati eventipossono verificarsi. Alcune indicazioni, di merito e procedurali,su cosa fare per essere in regola con le norme vigenti.

Alcuniepisodidicronacacapitatinelleultimesettimaneciof-fronol’occasionepersoffermarcisulfattore“erroreumano”esulla”imprevedibilità”degliavvenimenti.Quando tutto, cioè, sembra essere sotto controllo, ma, a uncertopunto,perunfattorenoncontemplato,qualcosaprendeunabruttapiega.Gliesempisonotantiveramenteedèsuffi-cientescorrerelacronacadelleagenziedistampaperavernecontezza.Nericordiamosoltantouno,dirisaltomondiale,perl’altotassodigravità.Londra,3giugno.Bpammette:eravamoimpreparatiaunincidentecomelamareanera,cheaveva”unaprobabilitàsuunmilionediverificarsi”.LodichiaraildgTonyHayward,spiegandochelacompagniapetroliferalacuipiatta-formaèesplosaoltreunmesefanelGolfodelMessico“èstatacoltadisorpresa”.(Agi)Washington.Lamareaneraèfruttodiun“erroreumano”oconseguenzadi“risparmisullasicurezza”,neèconvintoOba-ma.“C’èstatounerroreumano-hadettoilpresidentestatu-nitense-,oppurelecompagniehannoadottatopericolositaglichehannocompromessolasicurezza”.

Analisi del rischioL’Analisidelrischiorappresentalostudiodellevulnerabilitàel’efficaciateoricadellemisurediprotezione.Ilrischiovavalu-tatodaunpuntodivistasiaqualitativochequantitativo.Ildi-scorso,nelcasospecificoincuisiopera,vieneripropostocome

attenzione alla casualità con cui determinati eventi possonoverificarsi. L’attenzione si concentra su quegli impianti ariacompressachesembrano,aprimavista,correttamentemon-tati,macheiltempoeleazionimeccanicheesternediqualsi-vogliagenerepossonoavereinqualchemanieraresononpiùefficienti.Infatti,laprevisionecheuninfortunioounarotturameccanica,ancheaccidentale,accadasuunimpiantoobsole-toeprivodimanutenzionenonècosaremota.Lodiventanelmomento in cui l’impianto considerato e gli accessori a essocollegati (sistema di tubazioni per la distribuzione del fluidocompresso,valvolame,serbatoiecc.)sianoesteticamentefun-zionalienonfaccianoprevedereanomaliedi funzionamentopresumibili. Per poterlo sapere, due sono, almeno, gli aspettifondamentalidaprendereinconsiderazione:• affidarsia installatorietecnicicheoperinoconunsistema

diqualitàformalizzatoe/opresunto(gliinstallatoricertificatiAnimac,adesempio)e,comunque,dinondiscussecompe-tenzeecapacità;

• prevedereunarealemanutenzioneanticipataecautelativadegliimpianti(peraltroprevistadallanormativavigente).

Sopraognicosa,ovviamente,stailbuonsenso.L’esempiopocosoprariportatodevefarerifletteresulfattochepensareinter-minidicriticitàdiunsistemanonnecessariamenteprevedelatotalecertezzacheunavvenimentononaccada.Puòunicamenteaiutareaessereimmediatamenteprontipercircoscrivereeventualisituazioninegative.Laprevenzioneel’allenamentoall’emergenzaaiutanonelrag-giungimentodell’obiettivofinale,checonsistenellapropriaealtruisicurezza.Citandounesempiodianalisidelrischiodiunimpianto,invitoafarequestisemplicieimmediaticontrollieaprendernenotainun’otticadicostruttivacollaborazioneconchicièvicino.Chièveramenteaggiornatoinmateria?CipensinoiResponsabilidellaSicurezzaetuttigliaddettidirettamenteoindirettamenterichia-matinellanormativa,inquantoleresponsabilitàsonosiacivilichepenali.Equelleinambitopenale,loribadiamo,nonpossonoesserescaricatesualtri!Proponiamo,quidiseguito,unsempliceelencodiattenzionidaadottare,lasciandoallettorelafacoltàdiverificarelasicurezzaintrinsecadeipropriimpianti.DisposizionigeneraliperlasicurezzaQuesteleDisposizionige-neraliperlasicurezza:

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• predisporre un accurato piano di manutenzione program-mata;

• verificarel’efficienzael’integritàdeirivestimentifonoassor-bentiedituttiidispositiviprevistidalcostruttoreperlaridu-zionedelrumoreprodottoaivaloridinorma;

• verificarel’efficienzael’integritàdeidispositividiprotezionedalcontattoconorganiinmovimentoopartidelcompresso-readaltatemperatura;

• verificareilcorrettofunzionamentodellastrumentazionediregolazionedellapressionedell’aria;

• verificarelapuliziadelfiltrodell’aria;• verificarelacorrettaconnessionedelletubazioni;• approntareilcompressoreinposizionestabile;• posizionarelamacchinailluogoaerato.

Istruzioni operative•Prima dell’uso - Garantireilricambiod’aria;- controllarecheglisportellidelvanomotoresianocorretta-

mentechiusi;- controllarelostatodeitubiperl’ariacompressa:sepresen-

tanolacerazioni,tagli,forature,occorreprovvedereallaso-stituzione.Sonoassolutamentevietateriparazionidifortu-naditaliattrezzature.

•Durante l’uso- Aprireilrubinettodell’ariaprimadell’accensionedelmotore

emantenerloapertofinoalraggiungimentodellostatodiregimedelmotore;

- controllareleindicazionifornitedaimanometri;- segnalare tempestivamente eventuali anomalie di funzio-

namentoosituazionipericolose.•Dopo l’uso- Lasciarelamacchinapulitaelubrificata;- controllarecheidispositividiprotezionesianoancoraeffi-

cientienonabbianosubitodanni;- operarelamanutenzioneeitagliandidirevisionesecondole

indicazionifornitedalproduttore;- pulireaccuratamenteilmezzo,gliorganidicomando,ima-

nometri, i termometri e gli altri strumenti di controllo delcompressore;

- èassolutamentevietatooperaremanutenzioneopuliziasu

organiinmovimento;- segnalareeventualiguastidifunzionamento.

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ConVeGno nAzIonAle AnImAC

Temi alla ribalta m.r.

Il Convegno - data e luogo in via di definizione - si presentacomeunagiornatadiincontro,aggiornamentoeinformazionecaratterizzatodaunaarticolata“scaletta”diargomenti.•Aggiornamento normativoAriacompressa:Ped(Pressureequipmentdirective);ariacompressa:DM329/04;sicurezza:DM81/08;dichiarazionediconformità:DM37/08.•Cosa fare per essere a posto-Modulistica necessariaa)Relazionetecnica;b)dichiarazionediconformitàsecondoilDM329/04;c)certificazionediconformitàsecondoiVv.Ff.;d)dichiarazionediconformitàsecondoiVv.Ff.;e)obblighidell’utilizzatore(vedisotto).-Verifiche periodichea)VerifichediIntegrità(art.12);b)verifichediFunzionamento(art.13).•Cosa deve fare l’utilizzatore finale(ocosasipuòfareperaiutarlo…)L’installatore,perfidelizzareeconsigliareilcliente,deverender-loedottocircaipropriobblighinormativi;quindi,all’utilizzatorefinale, bisogna trasmettere un modello in cui possa prendereconoscenzadelleattivitàdipropriacompetenza,valeadire:a) sottoporreacategorizzazioneleApparecchiatureinpressio-

nesecondoAll.IIPed;b) costituireemantenereaggiornatoildatabasedelleAttrez-

zatureinpressionedeipropriimpianti;c) redigereunoscadenziariodidettagliosecondonuoveperio-

dicità;d) richiederel’esecuzionedelleVerifichediMessainServizio;e) presentareleDichiarazionidiDenunciadiMessainServizio;f) richiederel’esecuzionedelleVisitePeriodiche;g) formalizzareleMesseFuoriServizioeiRiavvii.Sono arrivate diverse richieste di informazioni inerenti gliargomentichesarannotrattatinellagiornatanazionaledifor-mazionedelConvegnoAnimac.Preghiamocolorochevolesseroporredomandesuspecificiargomentidiinviarleviamaildiret-tamenteall’Associazione([email protected]).Le domande così pervenute saranno prese in considerazioneduranteladiscussionealterminedell’incontro.

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ConsIderAzIonI su APPAreCChI e AttrezzAtureA PressIone

Fattore RISCHIOcome valutarloing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Data l’ampia tipologia di apparecchi in pressione e i multiformiloro impieghi, risulta difficile valutarne il rischio in modogenerico e senza riferimento a casi specifici. La normativaci mette in condizione di evitare il danno e l’infortunioattraverso la prevenzione e l’analisi del rischio, ma, a volte,accade l’imponderabile, che può anche assumerele caratteristiche del cosiddetto “errore umano”.Un caso concreto e l’iniziativa Animac “Impianti Sicuri!”.

Unaspettodecisamenteimportante,quellodellasicurezzadiapparecchieattrezzatureapressione,dalpuntovistasiadellaincolumitàdichivioperasiadelleconseguenze,anchepenali,perchinonrispettalanormativavigente.Mainiziamocolvede-requalisonogliobblighideldatoredilavoro.

Datore di lavoroIldatoredilavorodeve:• censireeclassificarequaliattrezzatureeinsiemiapressione

ricadononelregimenormativodiriferimento;• individuareilregimediverifichecuileattrezzatureoinsiemi

devonoesseresottopostiedeffettuareladichiarazionedimes-sainservizioinviandoladocumentazionetecnicaall’Inail;

•sottoporreleattrezzaturealleverificheperiodichepreviste. Nelcasodiattrezzatureapressione,ilrischiovienemonitorato

econtrollatoattraversoidispositividisicurezza,taratieposi-zionatisuglielementistessi.

Il dimensionamento dei dispositivi di sicurezza è stretta-menteconnessoconladisposizioneimpiantisticadicuil’ap-parecchiaturadaproteggerefaparteeconlecausechenedeterminanol’intervento.Questecausepossonoessereleseguenti:1)“anomaliediesercizio”:ossiapererroridimanovra,disser-

vizideicontrolliautomaticiodeimeccanismidiregolazio-

neautomatica,compresiidispositividiriduzionedipres-sione con o senza bypass, apporto di calore da sorgentiesternenondovutoaincendiecc.;

2) “incendio esterno”: di sostanze infiammabili, solide o li-quidepresentinellocalediinstallazionedell’apparecchioonelleimmediatevicinanzeepresentiinquantitàtalidapoteralimentareunincendio.

Ancheperl’installazionedegliimpiantisonochiareepreciseleregoledaseguireimpostedallanormativa,tracuil’obbli-godellacertificazionediconformitàdell’esecuzionedei la-vorisecondolaregoladell’arte.

Un caso concreto…Lasciando al lettore interessato la possibilità di recuperarel’impiantonormativodiriferimento,inquestasedesivuoleevidenziarel’importanzadellaresponsabilitàdell’installato-reodegliinstallatoriquandosonopresentisubappaltianchedipiùaziendenelconcorso della realizzazionefinale diunimpiantoE’ilcasooccorsononmoltotempofaquandouninstallatore, fortunatamente attento alle disposizioni nor-mative,michiamachiedendomiunconsigliosuunimpiantodapocoinstallato.Lasuaposizioneeradisubappaltatorediunsubappaltooriginario,percuiilsuointerlocutorenonerailclientefinalebensìuninstallatoreintermedio.Ilproblema,nelcasodispecie,nascevadalfattocheglive-niva richiesta una prova idraulica dell’impianto secondo lanormativadiprogettazionePED.Talerichiesta,nonspecifi-catainsededirichiestadapartedelprimosubappaltatore,esulavadalproprioincarico,inquantoglivenivaunicamenterichiestodifornireeposareinoperaunatubazioneconundeterminatodiametroepressionenominale.Allarichiestadiprovarel’interoimpiantoaunapressionedeltutto non adeguata alle caratteristiche prestazionali dellatubazione, l’installatore faceva presente, giustamente, chela pressione di prova risultava pericolosa per le tenute dellegiunzionidellaretedidistribuzione.Iniziava,così,uncontinuorimandasilapalladelleresponsabilitàtrachichiedevaunapre-stazionenonprevistaechiritenevalastessanoninclusanellespecifiched’ordine.Nonriuscendoadefinirelaquestionetraleparti,l’installatoremichiedevalaconsulenzasuldafarsi.Leggendoattentamentelecarte,sonofinalmenteriuscitoa

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comprenderefino in fondo laproblematica:allaprima im-presa il cliente finale richiedeva la progettazione e costru-zione di un impianto, mentre l’ultimo installatore venivaunicamentechiamatoincausaper ilposizionamentodellaretedidistribuzione.Ladifferenzaevidenteè il riferimentonormativo.Nelprimocaso,infatti,sitrattavadiprogettodiimpianto(DirettivaPED),mentrenelsecondosoltantodiinstallazioneditubazionecondeterminatecaratteristicheinassenzadispecifichetecnicheprestazionali (unica indicazione: la pressione nominale e ildiametro delle tubazioni). Ecco la differenza. Alla prima im-presavenivarichiestoiltestdell’impiantocompletosecondolaDirettivaPED,mentreallasecondaunicamenteilrispettodellaregoladell’artenell’installazioneeseguita.

…su cui rifletterePoiché erano in ballo date di consegna degli impianti (più diunoindifferentisiti),pagamentiegaranzie,ilcollaudovenivacomunqueeffettuatosecondolaDirettivaPED,andandocosìa“stressare” inutilmenteesenzaopportuniprovvedimenti larete di distribuzione, pur senza l’avallo dell’installatore che ame si era rivolto per la consulenza. Morale della favola: l’im-piantovenivatestatosecondolespecificheritenuteopportuneeilResponsabiletecnicodellostabilimentodavailbenestareatestsuperato.Formalmente,lacosanonfacevaunapiega.Ilgiornosuccessivo,personaledellaprimaimpresainterve-nivasulletubazioniinstallatedallasecondaimpresa,smon-tandoerimontandoalcuniparticolari.Nell’effettuare una semplice prova di tenuta a pressione,inferiore rispetto a quella di funzionamento dell’impianto,siverificavaun’esplosioneinalcunipuntidell’impianto.Taleesplosionevenivadescrittainunamailcome“pericolosissi-ma”e,soloperuncasofortuito,nonprovocavagraviinfor-tunialpersonalepresente,datalaeccezionaleviolenza,no-nostantelapressionefosse-comedetto-benaldisottodiquellaprevistaperilfunzionamentodell’impianto.Lostessopersonale presente provvedeva, quindi, a ricomporre l’im-piantoapportandovialcunemodifiche,masenzamettereaconoscenzadell’imprevistoilclientefinale.Aseguitodegliultimiaccadimenti,hopreferitofareunqua-dro più approfondito sull’installatore che mi aveva chiesto

laconsulenzailquale,aquestopunto,dovevachiarirealpiùprestolasuaposizioneeaffrancarsidaeventualisituazionicorreenell’eserciziodell’impiantonelcasoincuisifosseveri-ficatounaltroeventocomequelloappenaaccaduto.Fortunatamente per tutti, la vicenda si concludeva nel mi-glioredeimodi, raggiungendoaccordicheconsentivanodigarantire la sicurezza degli impianti e determinare le reci-procheposizionie responsabilitàdiogniparte intervenutanelleattivitàdiprogettazione,costruzioneeposainopera.Perovvimotividiprivacy,nonsonopresentinomiinerentilafaccenda,ormaiconclusasi,maimportanteècomprenderelasituazionedicorresponsabilitàdientrambigliinstallatorinell’eserciziodellepropriefunzioni.

Check-up gratuitoUn richiamo, in particolare, va fatto all’attenzione di quantoriportato negli incarichi firmati e nell’esecuzione dei test inpressionechepossonoprovocareserieproblematichesenonsisonoseguitiiminimicriteridisicurezzanellaprogettazioneenell’installazionedell’impianto.Maancheporrel’evidenzasulleresponsabilitàesullamanifestacomplicitàincasodiinfortunioedannosedell’impiantoseneconosconoipuntidebolieque-sti,purrappresentandogravirischiperl’incolumitàdegliope-ratori,vengonotaciutie/onascostialclientefinale.Incerticasi,bisognaavereilcoraggiodiosareerappresentarelarealtàan-cheseciòrichiedeilrifacimentototaledellavoroeseguito.Nonabbiatepauradiconsigliarviconunconsulente.Laconsulenzadiunespertopuòsalvarvidaprocedimentipenali,farvidormiretranquillilanotte,ma,soprattutto,puòevitareinfortunianchemortalitrailpersonaleaddettoailavori.Lacertificazione,l’in-stallazione, il collaudo, laconoscenzaapprofonditadellanor-mativasonotuttecosecuiprestarelamassimaattenzione.Ataleriguardo,Animacstaproponendolacampagna“ImpiantiSicuri!”,atitologratuito,proprioperconoscerelostatodelvo-strosistemaadariacompressa.Semplicemente,uncheck-uptotalmentegratuitoperlaverificadellarispondenzanormativadelleapparecchiatureapressione.L’azioneèrivoltaatutteleaziende e installatori interessati ed è, come detto, completa-mentegratuita.Valelapenaapprofittarne,inquestocaso!

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un serVIzIo offerto A ChI utIlIzzA APPAreCChIAture A PressIone

Fattori di rischioaccurato CHECK-UPing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Tra le attività svolte da Inail vi è anche quella di acquisire dati statistici sugli infortuni. Una preziosa “banca dati” voltaa dentificare i “determinanti”, cioè i fattori di rischio checoncorrono al verifi carsi di un incidente aumentandonela probabilità di accadimento, ed eventuali “modulatori”,i fattori che, ininfluenti sulla probabilità di accadimentodell’incidente, possono però impedire, attenuare o anchepeggiorare il conseguente danno biologico.

L’iniziodell’annolavorativo,dopolemeritatefestenatali-zieedifineanno,corrispondesempre,oquasi,all’introdu-zionedielementinuovi.

Banche datiNelpanoramadelleattivitàdisorveglianzasvoltedaInailvièanchequelladiacquisiredatistatisticisugliinfortuni,consentendo, quindi, di estrapolare le dinamiche più fre-quenti,dautilizzarecomepuntodipartenzadeiprogram-mi operativi di intervento in funzione delle emergenzeemerse.L’importanza di tali banche dati consiste nella identifica-zionedei“determinanti”,ovveroifattoridirischiochecon-corronoalverificarsidiunincidenteaumentandonelapro-babilitàdiaccadimento,eglieventuali“modulatori”,cioèqueifattoriche,ininfluentisullaprobabilitàdiaccadimen-todell’incidente,sonoperòingradod’impedire,attenuareoanchepeggiorareildannobiologicocheneconsegue.La causa più ricorrente di morte, dovuta all’utilizzo delleapparecchiature a pressione, è costituita dal fenomenodell’esplosione.Siosserva, inoltre,che,nellamaggiorpar-te dei casi, l’incidente è stato provocato da un fattore dirischio che ha aumentato la probabilità di accadimento

dell’evento (“determinante”) e non dai “modulatori”, cherisultano ininfluentisutaleprobabilità.Daidatiosservatisi evince che la causa che ricorre più frequentemente siaproprioun’azioneerratadell’infortunato,checoncorrepercirca il70%dellevolteaprovocare lasuastessamorte: ilcosiddetto“FattoreUmano”,chetantoricorrenelleconclu-sioni delle nostre perizie in ambito di ingegneria forensesianelcivilesianelpenale.

Cosa bisogna fareUn ambiente di lavoro insalubre o rischioso è motivo dipericoloperilavoratori,nonchécausadiinsoddisfazioneemalcontentochesiriflettesullaloroproduttività.Questorisultatoconsentedidedurreche:• è necessario che i luoghi di lavoro siano il più possibile

mantenutineldecoroenelrispettodituttiirequisitidisicurezza,alfinedievitarechegestisconsideratidapartedei lavoratori possano essere aggravati da inaccettabilicondizioniambientali;

• è fondamentale prevedere tutti i dispositivi minimi disicurezza, infunzionedel luogodi lavoroe,soprattutto,istruireilavoratorisucomeutilizzarli.

Unamacchinaoattrezzatura,benchécostruitanelrispettodeirequisitidisicurezzaprevistidallenormativevigenti(adesempio,marcataCE),èsicuraquandoèinstallata,usataemanutenutaaregolad’arte,seguendoleistruzioniriporta-tenelLibrettodiusoemanutenzionefornitodalcostrut-tore.

Causa del dannoQuandosiparladiquestofattorecomecausadeldanno,ilproblemaèlegatoauncattivofunzionamentodellamac-chinaedèassociabilea:• scarsamanutenzionedellamacchina;• azioni scorrette dell’operatore che provoca disfunzioni

dellamacchina(adesempio,ribaltamento);• incidentifortuitidifunzionamento.Sièarrivatiall’analisidelfattorepiùsignificativodelpro-blemadegliinfortunimortaliincorrispondenzadiapparec-chiatureapressione:leazionieigestiirriflessividell’uomo,responsabiledellasuamorteodiquelladialtrioperatori.

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Operatori intervistatiDalle indagini eseguite (interviste), emerge una serie didatisignificativisuglioperatoriintervistati:-purconoscendoirischilegatialmancatousodeidispositi-

vidiprotezione,rinuncianoalloroutilizzonellamaggiorpartedellecircostanze,soprattuttoquandoleoperazionichedevonoeseguiresonosempliciediroutine;

-lagranpartediessisadoveèripostoilmanualedell’ap-parecchiaturacheutilizza,manonloconsulta,inquantoritienechelapropriaesperienzasiasufficienteaconferi-re tutte le conoscenze necessarie per eseguire corretta-menteillavoro;

- esiste un livello di formazione e informazione ancoratroppobasso:oltrelametàdegliintervistati,puroperan-do in corrispondenza di apparecchiature a pressione dapiùdi10anni,eraalsuoprimocorsodiformazione;

-nellamaggiorpartedellesituazioni,l’istintoel’esperien-zaprevalgonosuiregolamentiesullenorme;

- di tutte le attività di manutenzione da effettuare obbli-gatoriamente prima dell’utilizzo di un’apparecchiaturaa pressione, vengono eseguite solo quelle strettamentenecessariealfunzionamentoimmediatodellamacchina.

Rischi residuiAllalucedelleinformazioniraccolteattraversoleintervisteesulcampo,sipuòdefinireunquadrogeneraledeirischidurante l’uso delle apparecchiature a pressione, e dellemodalitàdigestionedellostesso.Permangono,comunque,alcuni rischi residui che possono provocare danni all’ope-ratoresequestiintervieneconmetodiepratichedilavorononcorretti:•pericolodiesplosione;•pericolodifuoriuscitadigastossici;•pericolodischiacciamento.

Check-up gratuitoPoiché risulta di fondamentale importanza l’attenzioneche il lavoratore e, quindi, il datore di lavoro, pone sulleattrezzature, inparticolare,suquelleapressione,Animacoffre la possibilità di eseguire un controllo gratuito sulleimpresevoltoaverificarelalororispondenzaallenorma-

tivesulleapparecchiatureapressione.Ilmetodosceltopereseguirequesto“check-up”aziendaleèditipospeditivoevienerealizzatomediante la compilazione di una scheda molto semplice,chepuòessereutilizzatadall’installatoreaseguitodibre-vissimaformazioneinmerito.Lerisultanzedell’analisiconsentirannodifornireall’azien-da il responsosullostatodi fattodelleapparecchiatureapressioneedielaborare,inunsecondotempo,ancheunarelazioneconindicateleazionicorrettivedaintraprendereinognicasospecifico.Siinvitano,pertanto,siaglioperatoridisettoresiairespon-sabili aziendali a chiederci gratuitamente le informazionidelcaso.Diseguito, riportiamo lamodulisticaAnimac in-dividuata.

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75 Normative

APPAreCChIAture A PressIone: sICurezzA e norme VIGentI/1

Infortunio, la filieradelle RESPONSABILITA’ing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Introducendo il concetto di responsabilità, tutte le figure, chevanno dal datore di lavoro all’installatore, passando per ogniambito gerarchico aziendale interessato, sono coinvolte in caso di anomalie e non rispetto della norma vigente. A maggior ragione nel caso in cui si verifichi un incidente di qualsiasi rilevanza, con annesso infortunio sul lavoro. Tra le conseguenze: azione civile/penale, fermo produzione, contenzioso con le assicurazioni.

Il2014èpassatoetutti,probabilmente,abbiamotiratounsospirodisollievonellasperanzadiun2015maggior-menteforierodipositivenovità.Eseilriferimentoège-nerale,conparticolarespecificitàsarebbebelloaspetta-reun2015conmaggioriresponsabilitàdapartediDatoridi lavoro, dipendenti e artigiani, installatori, addetti ailavorinelsettoreariacompressa.Anchenell’ambitoimpiantistico, inqualitàdiconsulen-te, devo ammettere, con elevato rammarico, che pocaimportanzavienedata,dapartedeidatoridilavoro,allasicurezza,soprattuttoperquelcheconcerneleapparec-chiature a pressione. Normalmente sottovalutate dalpunto di vista sicurezza, le attrezzature a pressione ri-mangonospesso inun limbo,quasidimenticatesenonfosseperilcostoobbligatoriodimanutenzione,penaladecadenza dell’operatività della garanzia dei vari pro-dottiinstallati.Il Datore di lavoro, purtroppo, se si preoccupa del fattoche,perovvimotividiefficienzadelsistemaproduttivo,l’impianto debba funzionare in modo perfetto - troppospesso non verificandone il miglior funzionamento inbase alle caratteristiche tecniche e alle necessità reali,bensìbasandosiunicamentesullafiduciaesullaparoladegliinstallatori-,nonsempreèmessoinguardiacircatuttiglialtriaspettichepotrebberoavereconseguenzeanchemoltoimportanti.

Impianti non a normaNel mio osservare, pur approdando nelle aziende perconsulenze anche molto lontane da quelle delle appa-recchiature a pressione, noto che le percentuali di taliimpianti non a norma sono ancora elevatissime e, so-prattutto, ingiustificate. A volte, se richiesto, offro unsuggerimentochepuòsfociareineventualeconsulenza;inaltricasi, invece,buttol’occhioeconsigliodiinterve-nire al solo scopo di evitare infrazioni a una normativachenonèsoddisfatta.Difficoltà interpretativa, sicurezza sul lavoro, responsa-bilità civile e penale, assicurazioni, sanzioni e multe…Tutte parole che sembrano il solito “ritornello” di unanoiosa canzone, ma che, invece, nascondono elementiimportantissimiperilDatoredilavoronell’ambitodellesuefunzionieresponsabilità.Volendo, si potrebbe tranquillamente stilare un elencoinfinitodituttiilegamitraleparoleeiconcettiappenaesposti,mettendoinevidenzatuttelerelazioniintercor-rentitrafigureprofessionali,attivitàlavorativaequadronormativoapplicabile.C’èsoltanto l’imbarazzodellascelta:dadovecomincia-re?Comprendolaperplessitàdel lettoreneiconfrontidellemie parole. Ma questo bisogna chiedersi: perché pochesonolepersonecherispettanolanormativaechesiaffi-danoaprofessionistipreparati?

Mosaico articolatoEstremamente articolato il quadro della sicurezza, un“mosaico” fatto di parole, concetti, figure e norme chesuddividiamoinalcune(chiamiamolecosì)Matrici.Faccio semplicemente un elenco (Matrice A): datore dilavoro; responsabile Servizio Prevenzione e Protezione;rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza; respon-sabileManutenzioneimpianti;installatore.

Nefacciounaltro(MatriceB):Dlgs81/08;Dlgs93/2000-PED;DM329/04;DM11/04/2011.

Neaggiungounterzo(MatriceC):Inail;Asl;Tribunalee

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ProcuradellaRepubblica(ambitoCivile/Penale);Organi-smiAbilitati;OrganismiNotificati;Assicurazioni.Nehoinmenteunaltro(MatriceD):infortunio;perditaproduttiva;responsabilitàCivileePenale;sanzioni;pro-cessi;misurecautelari.Misembrasianoelenchifacilmentecomprensibiliecor-relabili.Provoaspiegarmimeglio.Introducendoilconcettodiresponsabilità,tuttelefigu-re, che vanno dal datore di lavoro all’installatore, pas-sandoperogniambitogerarchicoaziendaleinteressato,sonochiamateincausaincasodianomalieenonrispet-todellanormavigente.Amaggiorragionenelcasoincuisiverifichiunincidentediqualsiasirilevanza,conannes-soinfortuniosullavoro.Considerando gli elenchi citati e considerandoli, comedetto,qualiMatrici“Responsabilità/Effetto”,èfacileos-servare come la maggiore parte delle figure, all’internodi ogni matrice, sia coinvolta o, comunque, richiamatainunragionamentopiùvasto,ilcuisignificatoèrappre-sentato dall’unione delle parole “Incidente/Infortuniosullavoro”.

Un esempio, per capirciFacciamo,quindi,unesempioesplicativo.Prendiamo,adesempio,unamediaaziendaalcuiinter-nosiapresenteunimpiantodiariacompressacheasser-vaavariservizi, tracuidirettamente laproduzione.Po-niamo il casochesiverifichiun incidentesull’impiantoe rimanga coinvolto un dipendente presente nei pressidella parte danneggiata dell’impianto stesso. In questomomento, vorrei concentrare l’attenzione unicamentesull’impianto a pressione e non su altro, al fine di evi-denziare come un unico impianto che ceda in qualchesuocomponentepossainteressareunaveramentevastaareadisituazionicomplementari.Facciamoilcasospecifico:ildannosiverificaalivellodelrecipiente, un serbatoio da 2.000 litri con pressione ditarga di 13 bar e prodotto nell’anno 2000. In quel mo-mento si trovano a transitare nell’area interessata duedipendentidell’azienda.Unodiquestivieneinvestitodall’esplosionedelserbato-

io,causatadalcedimentostrutturaledellostesso,asuavoltadovutaaunamanovraerratadiunmulettochelohacolpito,provocandolacompressioneesuccessivaoc-clusionediuntubodimandatadell’ariaallasuccessivalineadidistribuzione.Nelcasoinesame,nonciinteressaconoscerecomel’im-piantosiaorganizzatoavalledelserbatoio,inquantolanostraattenzionesaràconcentratasull’elementoogget-todeldanno.

Le Matrici coinvolteNellalistadellematriciandiamoaesaminarelaMatriceA.Nelmomento incuisiverifica ilsinistro, tutte le figureprofessionaliinteressateall’impiantovengonoallertate.Equilamatriceècompeta:Datoredilavoro;Responsa-bileServizioPrevenzioneeProtezione;- Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza; Re-sponsabileManutenzioneimpianti;Installatore.DallaMatriceCrecuperiamoititolaridelleindaginieleassicurazioni,ovvero:Inail;Asl;TribunaleeProcuradel-laRepubblica(ambitoCivile/Penale);Assicurazioni.

L’ambitodelleindaginisarànaturalmentevoltoachiari-re alcuni aspettidell’evento e,precisamente, sarà com-pitodeisoggettoelencatichiariresesipossanoeviden-ziareprofilidiresponsabilitàdovuti inizialmentealnonrispettodellenormative(sirichiamanotuttelevocidellaMatriceB).E, mentre ogni elemento attivo, nei vari tempi e moda-litàdi intervento,sacomeagireperdefinire loscenariodell’infortunio, la Matrice D indica a quali limitazioni èsottopostal’azienda:

-Perditaproduttiva;

-ResponsabilitàCivileePenale;

-Sanzioni;

-Processi;

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-Misurecautelari.

Non è difficile individuare il disagio aziendale in tuttaquesta situazione. Anche solo considerando la perditaproduttivae,quindi,diguadagnopertuttoilperiododiindagine e di sequestro eventuale dell’impianto, fino ache ilGiudiceoProcuratorenondecidadiversamenteaseguitodelleindaginieconsulenzed’Ufficiopredisposteinsiemeall’istruzionedelprocedimentocivileopenaleoentrambi.Mafacciamounpassoallavolta.Comeinunfilmoate-atro.

Cronaca in quattro atti•Atto Primo: si consuma l’eventoL’esplosione del serbatoio bocca la produzione e causadanni personali a un dipendente. Immediato il soccor-so,l’ambulanzaeiltrasportoinospedaleperlecuredelcaso.Intantolaproduzioneèbloccata.

•Atto Secondo: iniziano le indagini Partelamacchinadelleindaginiconl’interventodell’Aslsulposto.Impiantosequestratoeproduzioneferma.Gliispettori cominciano a verificare i motivi per cui l’im-pianto è esploso e indicano una prima ricostruzionedell’evento, il più vicino alla realtà, per quanto possibi-le,conglielementichehannoadisposizione.Aseguitodisegnalazionedell’Asl (cheraccoglietutti idocumentidell’impianto), parte in contemporanea l’indagine dellaProcurainambitopenale(sesonopresentiiterminiperprocedere)edelTribunaleperl’indaginecivile.Seinter-viene la Procura, tutto il sito rimane sequestrato fino acheilConsulenteTecnicodelPubblicoMinistero(Ctpm)nominato non ritiene opportuno approfondire tutti gliargomentialuinecessarieopportuni.Questafaseèse-cretatanelsensocheilCtpmnonrendepubblicigliattienemmenolasualineadiindagine.Inaziendaregnalatensioneperovvimotivi.Eladocumentazione?Eicapidiaccusaseesistono?E leassicurazioni?E laproduzione?Tutti allertati ma tutti fermi, fino a che la Procura nondecidadiaveracquisitosufficientiinformazioni.

•Atto Terzo: responsabilità penaliA questo punto scattano i dispositivi del PM per i capidi accusa e arriviamo alle responsabilità penali. Ecco laMatrice delle figure professionali: il Datore di lavoro inprimis,finoall’Installatore.Nessunorestafuorieandia-moavedereilperché.La norma è chiara: il Datore di lavoro non può esimer-sidallaresponsabilitàcheglicompeteinquantotale. IlTesto Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro è moltoesplicitoinproposito.Maimmediatamentedopo, interminidiresponsabilità,a scalare, ci sono il Responsabile del Servizio di Preven-zione e Protezione Aziendale (Rspp), i progettisti, i fab-bricanti,gli installatoridell’impiantoinquestione.Ana-lizziamobrevementeilquadrodescritto.Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e ProtezioneAziendale (Rspp) è una figura strategica nel sistema digestione della sicurezza previsto dal Dlgs 81/2008 (co-siddettoTestoUnicosullaSaluteeSicurezzasulLavoro);la designazione dell’Rspp, per lo stretto rapporto di fi-duciachedeveistituzionalmenteintercorreretraDatoredi lavoroe tale figura,èunodeicompitinondelegabilicui è soggetto il Datore di lavoro (Dlgs 81/2008, art. 17,letterab).L’ampiaresponsabilità“ineligendo”affidataalDatoredilavoroconseguenteallarichiestadi“capaci-tàadeguate”,contenutainunprimomomentonelDlgs626/94,èstataridottadalDlgs195/2003(art.8/bisdelDlgs626/94),oggiart.32delDlgs81/2008,dall’AccordosancitoinConferenzaStato/Regioniil26/01/2006,pub-blicato sulla Guri n. 37 del 14/02/2006 e dalle relative“Lineeguidainterpretative”approvatedallaConferenzaStato/Regioni il 05/10/2006 e pubblicate sulla Guri se-rie generale n. 285 del 07/12/2006. Le norme suddettedefinisconoinmodoprecisolecapacitàeirequisitipro-fessionalinecessaripersvolgereilruolodiResponsabileoAddettoalServiziodiPrevenzioneeProtezioneAzien-dale.Per quanto concerne i progettisti, i fabbricanti e gli in-stallatori,ilResponsabileoAddettoalServiziodiPreven-zione e Protezione Aziendale dovrebbe essere coinvoltonelle fasi prodromiche ed esecutive inerenti le attività

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deisoggettidicuisopra,nellamisuraincuipossonopro-vocare o aumentare i rischi per la salute e la sicurezzadeilavoratori.

•Atto quarto: le condanneOvviamente, la responsabilità penale comporta la con-danna per un reato; a tal fine è doveroso distinguere ireati(comportamentisanzionatipenalmente)indelittiecontravvenzionicomeciinformalalegge.

a)Idelittihannolacaratteristicadiesseregeneralmentereatididanno(sanzioni:multae/oreclusione)e,cioè,le relative fattispecie vengono integrate solo quan-dosiverifichiuneventolesivodiposizionigiuridichesoggettive tutelate dall’ordinamento. Per quantod’interesse,talifattispeciesonogeneralmentequelleprevisteesanzionatedagliartt.451(omissionecolpo-sa di cautele o difese contro disastri o infortuni sullavoro),590(lesionicolpose)e589(omicidiocolposo)c.p.,salvoaltreepiùgravi.

b)Lecontravvenzionisonocaratterizzatedall’esserere-atidipericolo(sanzioni:arrestooammenda)e,cometali, la sola inosservanza a un determinato obbligo èsufficienteaintegrarnelafattispecie,rimanendoirri-levantel’elementosoggettivodeldolo,aprescinderedalverificarsiomenodell’eventolesivo.

Esistonoduestrumenticheconsentonol’estinzionedel-lacontravvenzione:

-laproceduradi“oblazione”,inapplicazionedellaquale,medianteilpagamentodiunasommapariaunapartedellapenaedittalemassima,oltrelespesedigiustizia,siconseguel’estinzionedelreato;

- la procedura di “prescrizione” (Dlgs 758/94): sul pre-supposto dell’attribuzione della qualifica di Ufficia-le di Polizia Giudiziaria all’Organo di Vigilanza, vieneattribuito a quest’ultimo il compito, una volta accer-tata la contravvenzione, di impartire le istruzioni ne-

cessarie per l’adempimento (ancorché tardivo) degliobblighisanzionatiediassegnareunterminepertaleadempimento. Il contravventore sarà tenuto, quindi,all’adempimentonelterminefissatodall’OrganodiVi-gilanzaealpagamentodiunasommapariaunquartodelmassimoedittale.L’OrganodiVigilanza,verificatol’adempimento,nedàcomunicazioneall’AutoritàGiu-diziaria (Procura della Repubblica presso il Tribunaleordinario territorialmente competente), che disponel’archiviazionedelprocedimento(apertoaseguitodel-laobbligatoriadenunciadell’OrganodiVigilanzaeim-mediatamente sospeso in pendenza del termine pre-scrizionale)perintervenutaestinzionedelreato.

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APPAreCChIAture A PressIone: sICurezzA e norme VIGentI/2

Infortuni, la filieradelle RESPONSABILITA’ing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Gli obblighi che le disposizioni antinfortunistiche pongonoa carico del Datore di lavoro permangono anche nel caso in cui sia stato nominato il Responsabile del Servizio di Prevenzionee Protezione Aziendale (Rspp), perché le norme checaratterizzano tale figura mirano a rafforzare il sistemadi garanzia a protezione dei lavoratori, ma non comportano che la nomina “de qua” abbia efficacia liberatoria per quanto riguarda il Datore di lavoro.

Nell’articoloprecedente,pubblicatoallepagg.34-36delnumerodifebbraio2015,sièconfiguratol’esempiodiuneventualeinfortuniocausatodaunincidentesullavoroadannodeldipendentediunaazienda.Sonostateriordinate,quindi,levariefasideglieventiconcadenzatemporalefinoall’individuazionedellespecificherespon-sabilitàdellevariefigureprofessionali.Agendointaleambito,sièarrivatiallaresponsabilitàcivilederi-vantedall’inesattoadempimentodeicompitidelResponsabiledelServiziodiPrevenzioneeProtezione(Rspp).

A proposito dell’Rspp...IlDlgs81/2008nonprevedesanzionineiconfrontidell’Rsppcolle-gateallaviolazionedegliobblighispecificichelanormativaelencaall’art.9,contrariamenteaquantoprevistoperDatoredilavoro,dirigenti,preposti,lavoratori.Infatti,ilresponsabilepotrebbenonesserechiamatoarisponderedeldelittoomissivo,dinaturacolposa,inquantononèdestinata-riodinormeditalgeneremunitedisanzione.GliobblighicheledisposizioniantinfortunistichepongonoacaricodelDatoredila-voropermangonoanchenelcasoincuisiastatonominatoilRspp,perchélenormechecaratterizzanotalefiguramiranoarafforzareilsistemadigaranziaaprotezionedeilavoratori,manoncompor-tanochelanomina“dequa”abbiaefficacialiberatoriaperilDato-redilavoro.

Diciamoche,incasodicontenzioso,ilRspppuòesseresanzionatopenalmenteladdoveglisianostaticonferitiobblighitramitedele-gheparticolari;intalcaso,risponderàperipotericonferitiglitrami-teladelega,manonpotràesseresanzionatonellasolaedesclusivaqualitàdiRsppe,cometale,traicollaboratoridelDatoredilavoroèl’unicoanonesseresoggettoaunapparatosanzionatoriospecifico,proprioperlasuafunzionedi“staff”.La delega, nell’ambito della sicurezza sul lavoro, consiste neltrasferimentodegliobblighiinmateriadiprevenzioneesorve-glianzagravantisulDatoredilavoro(delegante)aun’altraper-sona(delegato).Conladelega,ildelegatorestadirettamentere-sponsabiledelpropriooperato.Ildelegante,tuttavia,mantienel’obbligodisorveglianzasull’operatodeldelegatopurvalutatoallastreguadelleconnotazionidelcasoconcreto;qualoravengaaccertatoilmancatoadempimentoditaleobbligo,siconfigura,incapoaldelegante,ilreatodella“culpainvigilando”.Qualoraildelegante,invece,scelgaunapersonatecnicamentenonaffi-dabile,siconfigura,incapoaldelegante,ilreatodella“culpaineligendo”.

...e del Datore di lavoroAtalproposito,ilDlgs81/2008forniscedelleimportantiprecisa-zionisullecaratteristichedelladelega(art.16)esugliobblighinondelegabilidelDatoredilavoro(art.17),cuisirimandaagliappositiarticolidileggeperunmaggioreapprofondimento.Piùestesadiquellapenaleèlaresponsabilitàciviledell’Rsppde-rivantedall’inesattoadempimentodeipropricompiti,cosìcomesancitidall’art.33delDlgs81/2008,e/odall’esecuzionediattido-losiocolposichecausinodanni.Questaresponsabilitàvienecon-siderataqualorailDatoredilavoroadempiacorrettamenteaisuoidoverineiconfrontidell’Rspp,comeprevistodall’art.18,comma2delDlgs81/2008:“ildatoredilavoroforniscealserviziodiprevenzioneeprotezioneealmedicocompetenteinformazioniinmeritoa:- naturadeirischi;- organizzazionedellavoro,programmazioneeattuazionedelle

misurepreventiveeprotettive;- descrizionedegliimpiantiedeiprocessiproduttivi;- datidicuialcomma1,letterardelDlgs.81/2008equellirelativi

allemalattieprofessionali;- provvedimentiadottatidagliorganidivigilanza.

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Risarcimento economicoL’obbligazione risarcitoria economica, nella quale sfociano lesentenzedicondannaperlefattispecieinesame,può,pertanto,svilupparsineiconfrontideidiversisoggetti,traiqualil’eventualedittaassicuratriceperlaresponsabilitàcivile.Ciòadifferenzadellaresponsabilitàpenale,chenonèsuscettibiledivolontarisposta-menti,maèpersonale.Ma,primaditutto,ladittaassicuratriceverificheràlarisponden-zadeirequisititecnicielegalisecondoleclausoleassicurativeperevidenziareeventualiproflidiresponsabilitànoncopertiincasodiinadempienzalegislativae/odisicurezzaemessaanormadell’im-pianto.Nonsisentanoalsicuro,pertanto,glioperatoridisettorechehannoinstallatoimpiantiedicuinehannol’incaricodima-nutenzione,conrelativacertificazionediconformità,dalperico-lodiessereinclusiall’internodiunaindaginecomequellasoprapresentata.EnonsifidinoneppureiDatoridilavoroadaffidareincarichidelicatiediresponsabilitàachiunquedichiaridiessereingradodiinstallareunimpianto.Oggi,sonopiùnumeroseleinstal-lazioninondichiarateenoninregoladiquelleconformialvigentequadrolegislativo.Unconsiglioèquellodicapiresempreseilfornitorehairequisititecnicipereffettuareillavorocheglisivuoleaffidare.Perfarlo,èsufficienteinserire,nellarichiestadiofferta,chevenganorispet-tatetuttelecondizioninormativevigentiefarescriverecosadeveessererispettato.Ilfornitore,seaggiornato,sapràsicuramenteacosafareriferimentointemanormativoetecnico.Inquestocaso,siavràuncontrattoagaranziadellaconformitàdell’installazionedell’impiantoilquale,intanto,saràverificatodapersonalecompetenteaffinchésiarealmenteanorma.

Alcuni dubbiPeresempio:quantisannoconsigliareilcorretto“dafarsi”secondoilDM329/04rispettoalladenunciadegliimpiantiall’Inaileall’Asl?Lanormaèinequivocabilecongliarticolidileggesullaesclusionedalcontrollodellamessainservizioesullaesenzionedallariquali-ficazioneperiodica.Soprattuttol’installatorehalaresponsabilitàdellaconformitàdellavorodipropriacompetenza,secondolacer-tificazionedellaregoladell’arteprevistacomedanormativa.Conl’entratainvigoredelDlgs81/08,anchelapartedimanuten-zionedell’impiantoaccresceleresponsabilitàinsenoallafigurache esegue fisicamente l’intervento. E, normalmente, sono gli

stessi installatori/distributori/rivenditori a suggerire opportuna-mentecontrattidimanutenzione.Maquantidi loroconosconolanormativaequantihannolecompetenzeperfarlo?IlDatoredilavorodell’aziendasistaaffidandoapersonaleingradodisuppor-tarlonelleattivitàdelegate?Questoèunpuntomoltoimportante,assolutamentedanonsottovalutare.Costaveramentepoco-loabbiamogiàpiùvolteripetutosuquestepagine-,perilDatoredilavorooperilRspp,verificareseilfornitorehairequisitidicono-scenzapereseguireillavoroinsicurezza.Laprimadomandachesidovrebberoporreè:hannofrequentatocorsidiformazionesullanormativa?Laconoscono?Sonoconsa-pevolideirischi?Oppure,tuttequestecosenonlehannonem-menoconsiderate?Qualcunoèsupportato,affiancato,consiglia-todaconsulentichepossonointervenireinqueicasiincuinasceildubbio?Oppuresiaffidal’incaricoesisperavadatuttobene?Animacesisteedèadisposizioneperquesteedaltretipologiediconsulenza.Animacpuòsupervisionareanchetuttalaparterelativaallado-cumentazionedaprodurreperglientiprepostiedapartedegliinstallatori,garantendolaperfettaorganizzazionedituttalafor-nitura.Anche perché il rischio, oltre alla fermata obbligatoria dell’im-pianto, è quello che l’assicurazione non intervenga nel risarci-mento,inquantol’impiantononèanorma.Equestarappresen-tala“vexataquaestio”dellarealtàitaliana.

Attrezzature diffuseLeattrezzatureapressionesonoampiamentediffusesulterritorionegliimpiantisiacivilicheindustriali.Bastipensareallepentoleapressione,agliimpiantidiriscaldamento,agliimpiantiGpl,agliimpiantifrigoriferi,allecaldaieindustriali,allecaldaiedellecentralitermoelettriche,agliimpiantifarmaceutici,chimici,petrolchimici(spessoimpiantiarischiorilevante)eatuttiicomponentiapres-sione,qualiserbatoi,scambiatori,valvole,filtri,tubazioni,reattorichimici,colonnedistillazioneecc.Questeattrezzaturepresentanotutte,ancheseinvariogrado,unrischiopergliutilizzatori:ilrischiodiscoppio.Nonacaso,lacostru-zioneel’eserciziodelleattrezzatureapressionesonosoggetteanormativespecifichesindaglianniVenti,siainItaliacheneglialtriPaesiindustrializzati.Inoltre,l’introduzionedelsistemapluralisticodegliOrganismiNo-

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tificati,contrappostoaquellomonocraticopreesistente,haresodinamicoecompetitivoilsistemadellacertificazione,riducendo,difatto,tempidiattesaecosti.

Alcune ambiguitàUnproblemarealeè,invece,l’assolutamancanzainItaliadiquel“controllodimercato”,previstodallaPed,chepermettadiinter-cettareprodottinonconformie,quindi,didubbiasicurezza,chepossono trovarsi sul territorio nazionale a volte provenienti daimercatiemergenti.Mentrel’applicazionedelladirettivaPednonhacreato,ingenera-le,grossedifficoltà,l’applicazionedelDM329/04edelTestounicocontinuaacrearedifficoltàe,inultimaanalisi,disaffezionenegliutilizzatoridiattrezzatureapressione.Innanzitutto,leduelegginonsonobencorrelateenonèchiaroqualinesianovaliditàeli-miti,ancheperchélaprimaèunanormadiprodotto,mentrelasecondaèunanormadisicurezzasuiluoghidilavoro.Inoltre, inmoltezoned’Italia l’utilizzatoredeveaspettaretempilunghio lunghissimi (ecomunque incerti)peravere il controllodimessainserviziodell’Inail;nelfrattempo,dovrebbeattenderecon l’impianto fermo (a tempo indeterminato) come prevede ilDM329/04. Intalesituazione,molti imprenditorisonocostrettiasceglieretratenereunnuovoimpiantofermosinoallaverificadimessainserviziooppuremetterloinmarciadisattendendoleesplicitedisposizionidelDM329/04.

Verifiche periodicheConl’entratainvigoredelDecretoministerialedell’11aprile2011“Disciplinadellemodalitàdieffettuazionedelleverificheperiodi-chedelleattrezzaturedilavoro”-descrittenell’AllegatoVIIdelDlgs81/2008“TestoUnicosullaSicurezza”-,vienedefinitounnuovoapproccioinmateriadiverificheperiodicheobbligatoriesulleat-trezzatureeimpiantiapressioneesugliapparecchidisollevamen-to. Queste verifiche sono finalizzate ad accertare la conformitàrispettoallemodalitàdiinstallazioneprevistedalfabbricantenelleistruzionid’uso,accertarelostatodimanutenzioneeconservazio-ne,ilmantenimentodellecondizionidisicurezzaprevisteespeci-ficheperl’attrezzaturadilavoro,oltreall’efficienzadeidispositividisicurezzaedicontrollo.IlDMdisciplinalemodalitàdieffettua-zionedelleverificheperiodichedelleattrezzaturedilavoroindicateall’AllegatoVIIdelDlgs81/08esuccessivemodificheeintegrazio-

ni,nonchédefinisceicriteriperl’abilitazionedeiSoggettiAbilitatiprivatiperl’effettuazioneditaliverifiche.L’elencodeisoggettiabi-litatièmessoadisposizionedeidatoridilavoroacuradiInail,Asl/Arpaperl’individuazionedelSoggettoAbilitatopubblicooprivatocuipotrannorivolgersiperleverifichedelleattrezzature.Indata20/08/2013,conlapubblicazionesullaGazzettaUfficialedellaLeg-ge9agosto2013(conversioneinleggedelDL21giugno2013n.69),sonovariatigliambitioperativideisoggettiprepostiall’esecuzionedellepredetteverifiche.IlDatoredilavorodeveobbligatoriamentesottoporreleattrezzaturedilavoroaunaseriediverifichechesisuddividonoinunaPrimaverificaperiodicaeinVerificheperiodi-chesuccessiveatteadaccertarelostatodimanutenzioneecon-servazione,ilrispettodellecondizionidisicurezzaprevisteel’efficienzadeidispositividisicurezzaecontrollo.Sonopreviste,anche,indaginisupplementarivolteaevidenziareeventualivizi,difettioanomalie riscontrati durante l’utilizzo dell’attrezzatura di lavoronelproprioesercizio;taliindaginisupplementaridevono,inoltre,stabilirelavitaresiduaincuilamacchinae/oattrezzaturapotràancoraoperareincondizionidisicurezza.Secondol’art.70delDlgs81/08,ilDatoredilavorodevemettereadisposizionedeilavoratoridelleattrezzaturedilavoroconformiairequisitiessenzialidisicurezza,idoneeaifinidellasalutesicurezzadeilavoratorieadatteallavorodasvolgere.Peradempiereatalerequisito,ilDatoredilavorodeveprovvedere,perquelleattrezza-turelacuisicurezzadipendedallecondizionidiinstallazione,aese-guireuncontrolloinizialeall’attodellaistallazione,controllochedevepoiripetersiaseguitodiognimontaggiodell’attrezzaturainunnuovocantiere,alfinediassicurarnelacorrettainstallazioneeilcorrettofunzionamentoincondizionidisicurezza.Comeprevistodallacogentelegislazione,perlaPrimaverificailDatoredilavorodeveindicare,all’attodellarichiestadiverifica,alsoggettotitolaredellafunzionedicontrollo(Inail),ilnominativodelsoggettoabili-tatoneicuiconfrontiilmedesimosipotràavvalereladdovenonsiaingradodiprovvederedirettamenteconlapropriastrutturaallosvolgimentodellaverifica:tuttoquestoinaccordoairequisitidelDM11/04/2011.Perleverifichesuccessiveallaprima,ildatoredilavoropuòscegliereliberamentedirivolgersiaSoggettiAbilitatiprivatioppureall’Asl/Arpa,cheprovvederannoallaverificasecon-dolemodalitàprevistedallavigentenormativainmateria.

DM 329/04

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APPAreCChIAture A PressIone: sICurezzA e normeVIGentI/3

Infortuni, la filieradelle RESPONSABILITA’ing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Prima verifica periodica. Verifiche periodiche successivealla rima. Indagine supplementare. Questi i tre “step”delle verifiche relativamente alle apparecchiature a pressione,la cui inosservanza provoca precise sanzioni: da quellaamministrativa pecuniaria alla messa fuori esercizio delle attrezzature e insiemi coinvolti.Senza contare quelle penali per infortuni dovuti a erratainstallazione o manutenzione delle attrezzature.

Dopo aver individuato, negli articoli precedenti (vedi nu-meri di febbraio e marzo/aprile), le responsabilità e le fi-gure che intervengono a seguito di un infortunio, e dopoaver evidenziato quali le possibili conseguenze di un im-pianto non a norma, ecco ora l’argomento delle verificheperiodiche,altrettantoimportanteinquantocausadifer-modell’impiantodapartedegliispettorinelcasononsianostateeffettuatesecondolavigentenormaapplicabile.

Verifiche periodichePerricordareleverificheperiodichedelleattrezzaturedila-voro,eccounsinteticorichiamo.•Prima verifica periodicaLa prima verifica periodica prevede la compilazione dellaschedatecnicadiidentificazionedell’attrezzaturadilavoro.Pertaleverificaèresponsabilel’Inail.•Verifiche periodiche successive alla primaLeverificheperiodichesonoeseguiteperaccertarelacon-formitàalleindicazionidiinstallazioneprevistedalcostrut-torenelmanualed’usoemanutenzione,alfinediaccertarelostatodimanutenzioneeconservazioneeilrispettodel-le condizioni di sicurezza, mediante, tra l’altro, la verificadell’efficienzadeidispositividisicurezzaecontrollo.•Indagine supplementare

L’indagine supplementare è l’attività finalizzata a indi-viduare eventuali vizi, difetti o anomalie avuti nel corsodell’utilizzodell’attrezzaturadilavoroineserciziodaalme-no20anni,perstabilirelavitaresiduaincuil’attrezzaturadilavorosaràingradodioperareincondizionidisicurezza.

Termini temporaliL’Inail è oggi l’unico titolare di funzione individuato per lePrimeverificheepuòavvalersidelSoggettoAbilitatosceltodalDatorediLavoro.Iterminitemporaliperleverifichepe-riodichedelleattrezzaturesonodefinitinell’allegatoVIIdelDlgs81/2008,chesiriassumonodiseguito:

Normative82

DM 329/04

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Dlgs 81/2008: Datore di lavoro•Art. 16-Delega di funzioniLadelegadifunzionidapartedelD.d.l. (DatorediLavoro),ovenonespressamenteesclusa,èammessaconiseguentilimitiecondizioni:a)cheessarisultidaattoscrittorecantedatacerta;b) che il delegato possegga tutti i requisiti di professionalitàed esperienza richiesti dalla specifica natura delle funzionidelegate;c) che essa attribuisca al delegato tutti i poteri di organizza-zione,gestioneecontrollorichiestidallaspecificanaturadellefunzionidelegate;d)cheessaattribuiscaaldelegatol’autonomiadispesaneces-sariaallosvolgimentodellefunzionidelegate;e)cheladelegasiaaccettatadaldelegatoperiscritto.

•Art. 17 -Obblighi del D.d.l. non delegabiliIlD.d.l.nonpuòdelegareleseguentiattività:a)valutazionedituttiirischiconlaconseguenteelaborazionedeldocumentoprevistodall’art.28;b)designazionedelResponsabiledelServiziodiPrevenzioneeProtezione(Rspp)dairischi.IlRspp,diciamocosì,“puro”,chenonsiadestinatariodialcunadelega,puòessere,altresì,sanzionatopenalmenteladdoveunasuaimprudenza,negligenza,imperizia,relativaesclusivamenteaicompitiistituzionalmenteprevistiperlasuacarica(art.33delDlgs81/2008),abbiaprovocatocomunquenocumentoaterziecioèsoloincasodiinfortunioomalattiaprofessionale.Adesempio,nelcasospecificoincuidallaricostruzionedeifattiportata a termine dal giudice risulti che un evento lesivo oc-corso a un lavoratore sia stato cagionato dalla mancata o in-completaadempienzadeicompitidell’Rsppprevistidall’art.33,comma1,delDlgs81/2008,nonsipuònonconcludereconl’af-fermazionediresponsabilità(almenoconcorrente)dell’Rspp,inrelazioneallelesioniriportatedallavoratore.

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83 Normative

- conriferimentoalladatadellamessainserviziodell’attrez-zaturadilavoro,ilDatorediLavorodeveinviarerichiestadiPrimaverificaall’Inailperl’attrezzaturaappenamessainservizio o per la quale non è stata ancora eseguita, indi-candoilnominativodelSoggettoAbilitatocuiInailpotràrivolgersiqualoranonriuscissedirettamenteaeffettuarelaverificaneiterminiprevisti;laPrimaverificadeveesserepoieffettuatanelterminedi45giornidalladatadellari-chiestadicuisopra;

- perleverificheperiodichesuccessiveallaprima,ilDatorediLavoropuòavvalersi,apropriascelta,disoggettipubbli-cioprivatiabilitati;iltermineperl’effettuazionediquesteverificheèdi30giorniafardatadallarichiesta.

Sanzioni previstePerlamancatarichiestadiverificaperiodicaèprevistaunasanzione a carico del Datore di Lavoro e del dirigente. Art.71 co. 11: sanzione amministrativa pecuniaria da 548,00 a1.972,80euro[Art.87,co.4,lett.b)].Inoltre,aisensidell’art.7,DM329/2004,lamancataesecu-

zionedelleverificheeprovealledatediscadenzapreviste,indipendentementedallecausechel’hannoprodotta,com-portaiseguentioneriacaricodegliutilizzatori:a)messafuorieserciziodelleattrezzatureeinsiemicoinvolti;b)esecuzione,dapartedeisoggettiincaricatiperl’attivitàdi

verifica,delleverificheeproveprevistedallanormativavi-genteperilsuccessivoriavvio.

SecondoilDlgs81/08,ilDatorediLavorohapreciserespon-sabilitàpenaliperinfortunichedovesseroverificarsiperer-ratainstallazioneomanutenzionedelleattrezzature.Finorahaconvissutoconquesteresponsabilità,nullapotendofaredi particolare se non violare la legge e affidarsi alla buonasorte, spesso preoccupato della propria situazione “illega-le”, addirittura soddisfatto, a volte, di tale situazione, am-piamente tollerata dall’organo di vigilanza, che gli evitavainutili “praticheburocratiche”. Infatti,malgrado l’art.71di-spongaconchiarezzaildivietodieserciziodelleattrezzatureAllegatoVIIincasodimancataeffettuazionedellaverificadiprimainstallazioneoperiodica,nessunanotiziadisanzioneesequestrodiattrezzaturasièavutadal2008finoadoggiin

DM 329/04

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DM 329/04: Esclusioni ed esenzioni•Art. 5-Esclusioni dal controllo della messa in servizio1.Nonsonosoggettiallaverificadellamessa inservizio leseguenticategoriediattrezzatureedinsiemi:a)tutteleattrezzatureedinsiemigiàesclusidall’articolo2;b)gliestintoriportatilielebomboleportatiliperapparecchirespira-tori;c) i recipientisemplicidicuialDecretoLegislativon.311/1991aventipressioneminoreougualea12bareprodottopressionepervolumeminoredi8000bar*1;d) gli insiemi per i quali da parte del competente organismo noti-ficato o di un ispettorato degli utilizzatori risultano effettuate perquantodipropriacompetenzaleverifichediaccessoridisicurezzaodeidispositividicontrollo.L’efficienzadeicitatiaccessoriodispositividevono risultare dalle documentazioni trasmesse all’atto della pre-sentazionedelladichiarazionedimessainservizio.

•Art. 11 - Esenzioni dalla riqualificazione periodica1.Sonoesclusidall’obbligodellariqualificazioneperiodica:a) i recipienti contenenti fluidi del gruppo due, escluso il vapored’acqua, che non sono soggetti a fenomeni di corrosione internaedesternaoesterna,purché lapressionePSsiaminoreougualea12bareilprodottodellapressionePSperilvolumeVnonsuperi

12.000bar*1;b)irecipientidivolumenonsuperiorea1000litrieconpressionePSminoreougualea30bar, facentipartedi impianti frigoriferi incuinonsianoinseritirecipientidivolumeepressionemaggioridiquelleindicateallaletteraa);c)irecipientidivapored’acquaautoproduttoriperiqualiilprodottodellapressionePSinbarperilvolumeinlitrinonsuperi300elapres-sionePSnonsuperi10bar;d)irecipientidivapored’acquanonautoproduttoriperiqualiilpro-dottodellapressionePSinbarperilvolumeinlitrinonsuperi400elapressionePSnonsuperi10bar;e)igeneratoridiacetilene;f) i desurriscaldatori, gli scaricatori, i separatori di condense, i diso-liatori inseriti lungo le tubazioni di vapori odi gas, ifiltri, ibarilottiricevitoriedistributoridivaporiodigaseglialimentatoriautomaticiappartenentiallaIeIIcategoriaperiqualinonsiverifichinolecondi-zionidicuiall’articolo2,comma1,letterao);g)tuttiirecipienticontenentiliquididelgruppodue;h)letubazionicontenentifluididelgruppodueeclassificatinellaIeIIcategoria;i)gliestintoriportatiliapolvere,aschiumaoabased’acquaconcar-tucciadigaslacuipressionesiaminoreougualea18bar.

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quanto,forse,l’organodivigilanza,sapendochelamancataverificaeradaaddebitareaunentepubblico(Inail,Asl,Arpa),hafattofinorafintadinonvedere,nonsentire,nonsaperecheleattrezzaturesonospessoinstallateetenuteineserci-ziosenzaalcunaverifica,ovviamenteascapitodellasicurez-zadeilavoratori.

Pericolose ambiguitàPurtroppo, tale situazione che si trascina da decenni hacoltivatolaconvinzione,nell’immaginariocollettivo,chelanecessitàdisottoporreunapparecchioapressioneaverifi-casiadovutapiùaunavetustatradizionecheaprevenireinfortuni.Talesensazione,sereale,ènataesièdiffusaapartire dagli anni Settanta del secolo scorso. Con il venirmeno delle ispezioni capillari, rigorose, oggettive, meto-diche (certo non perfette) degli enti allora preposti (Enpi,Ancc),l’attivitàdisorveglianzadelleattrezzatureimpiega-tesulpostodilavorosièandatafrantumandosulterrito-rio, diventando a volte discrezionale, episodica, saltuaria,occasionalemanmanocheifunzionarideglientidisciolti

cessavanodalservizioelesostituzioniavvenivanosenzalenecessariepianificazioneetempestività.

Consulenza mirataComesivede, lematricipresentate, insiemealcasoacca-demico, pongono in evidenza molti limiti di operatori disettoreimpreparatiesenzaunaadeguataculturadell’ariacompressa.Animacèadisposizione-elosaràsemprepiùdavicino-conformazioneeconsulenzaproprioperaccom-pagnare ilDatorediLavoroeaffiancaregli installatoriadaveremaggiorichiarimentiintemanormativoedipraticaconl’ausiliodidocumentiprontisolodacompilareeinviareaglientipreposti.Chiamateci, presto saremo presenti in alcune località permomentidiconsultazionedicuivifaremoconosceredateeluoghi.Nonfermiamociall’apparenza.Rispettiamolaleg-geeproteggiamociascuno ilpropriooperatoe lepropriecompetenze.

DM 329/04

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Tre esempi•Esempio 1Impianto a pressione composto da serbatoio da 500 l e compressore con pressione massima di lavoro = 10 bar; P x V < 8000 bar x l. Il fluido è del gruppo 2 (non pericoloso).L’insiemenonèsoggettoallaverificadimessainservizioinquantoavente pressione minore a 12 bar e prodotto pressione per volumenonsuperiorea8000bar*l.L’insiemenon è soggettoall’obbligodella riqualificazioneperiodicainquantoaventepressioneinferiorea12bareprodottopressionepervolumenonsuperiorea12.000bar*l.Per l’insiemedevoriferirmiallatabella2dell’allegato IIDlgs93/00:ilrecipienteèdestinatoafluidodelgruppo2,ilvolumeè>1litroeilprodottoPSxVèsuperiorea50barxlitroInbaseallatabellasuddet-ta,l’insiememirisultaincategoriaIV.Percuidovròfarelaverificadifunzionamento(triennale)elaverificadiintegrità(decennale).

•Esempio 2Impianto a pressione composto da serbatoio da 1000 l e compressore con pressione massima di lavoro = 10 bar; P x V > 8000 bar x l. Il fluido è del gruppo 2 (non pericoloso).

L’insiemeèsoggettoallaverificadimessainservizioinquantoaven-tePxV>8000barxl.L’insiemenon è soggettoall’obbligodella riqualificazioneperiodicainquantoaventepressioneminorea12bareprodottopressionepervolumenonsuperiorea12.000bar*l.Perglistessimotividell’esempio1,l’insiememirisultaincategoriaIV,percuidovròfarelaverificadifunzionamento(triennale)elaverificadiintegrità(decennale).

•Esempio 3Impianto a pressione composto da serbatoio da 150 l e compressore con pressione massima di lavoro = 10 bar; Fluido del gruppo 2 (non pericoloso).Insieme non soggetto alla verifica di messa in servizio in quantoavente pressione minore a 12 bar e prodotto pressione per volumeminoredi8000.Insiemenonsoggettoall’obbligodellariqualificazio-neperiodicainquantoaventepressioneminoredi12bareprodottopressionepervolumenonsuperiorea12.000bar*l.InsiemecontenentegascompressoclassificabileentrolaIIIcategoria(Dlgs 93/00 tabella 2; DM 329/04), soggetto pertanto a verifica difunzionamentotriennaleeverificadiintegritàdecennale.

Normative84

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85 Normative

dIrettIVA Ped: note InterPretAtIVe

Gli OBBLIGHIdegli utilizzatoriGianluca Zanovello - Veneta Compressori

L’entratainvigoredelDm329,relativoall’eserciziodeire-cipientiapressione,chiarisceinmanieramoltopiùmarca-tailruolodiresponsabilitàchegliutilizzatoridirecipientiapressionehanno.L’utilizzatoreè lafiguradiriferimentoin termini di gestione e utilizzazione delle attrezzature apressione.

Quali obblighiGliObblighidell’Utilizzatoresonoprincipalmentedefinitidall’art. 4 del Dlgs 19/09/1994 n. 626 che, a fronte dellaValutazione del rischio, individua l’Utilizzatore come lapersonachedevedefinire:•leApparecchiaturecritiche;• il Piano di ispezione e controllo delle apparecchiature

critiche.Cisono,poi,altriaspettiimportantidanontrascurareperquantoriguardal’eserciziodeirecipientiapressione:1)leAttivitàdivigilanzadapartedelleAutoritàprepostesiesplicanosullabasediNormevigenti;2) ilPuntuale interventoedesecuzionedelleVerifichedivigilanza, sulla base delle Norme vigenti, da parte delleAutoritàpreposte,nonsolleval’Utilizzatoredalleproprieresponsabilità;3)ilMancatointerventoedesecuzionedelleVerifichedaparte delle Autorità preposte non solleva l’UtilizzatoredallaEsecuzionedellestesseverificheedalrenderneEvi-denza.Ecco quindi che, “interpretando” i vari Dm, emergonosemprepiùchiaramenteleresponsabilitàdell’Utilizzato-re.Inmeritoalleattrezzatureinpressione,essoèdiretta-mentecoinvoltofindall’acquisto.L’Utilizzatore deve provvedere alla acquisizione di appa-recchiature Conformi e, limitandoci al Rischio pressione,deve accertare la Conformità del prodotto mediante la

pienaapplicazionedellaDir.Ped97/23EC,recepitainIta-liaconDlgs93/00.Compitodell’Utilizzatoreè,pertanto,verificarecheilpro-dottoacquistatosiaconformeallaPedechelostessosiaaccompagnatodaidocumentinecessariallasuagestione,documenticheandiamosubitoaelencare.

Quali documentiDichiarazionediConformità(DdC)E’afirmadelFabbricanteel’Entenotificato,amenodispe-cificaCertificazionediprodotto(Mod.GeFdiIVCat.),inter-vieneusualmenteavedernedegliEsempiedeiCampioni.E’opportunoche,primadiprocedereallaarchiviazione,laDdCsiaesaminataecompletamente“compresa”.Labasedirife-rimentopervalutarelacorrettezzadelcontenutodellaDdCèl’AllegatoVIIDir.Ped.

Manuale d’Uso e ManutenzioneDeveconteneretutteleinformazioniutiliper:a)Installazione;b)Esercizio;c)Dismissione.In particolare, l’Utilizzatore deve essere in grado di gestirecorrettamente:•Installazione:-trasporto-posizionamentoeancoraggio-collegamenti-dispositividisicurezzaeprotezione-proceduradimessainservizio;•Esercizio:-funzionamentoaregime,startupefermate-pianidicontrolloeispezioni-manutenzioneordinariaestraordinaria;•Dismissione:-proceduradieventualibonifiche-discaricadeimateriali.

Fase di esercizioGliObblighidell’Utilizzatore,nellasuccessivafasedieserci-zio,hannoruolofondamentalesoprattuttonellaorganizza-

DM 329/04

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DL 329/04: tre aspetti interpretativi

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zione e gestione delle verifiche periodiche. Questi obblighivengonochiaramenteespressineivariarticolidelDm329.Laloroattentaletturaconsenteunamaggiorecomprensio-nedellospirito“nonrepressivo”concuilaPed(acronimodiPressureequipmentdirective)èstataformulata.Comeesempio,riportiamoalcunidegliobblighichel’Utiliz-zatorehanellafasediMessainservizioeControlloeispe-zione:•fornirealSoggettoIncaricato(S.I.)informazionieassisten-

zanecessarie;•consentirealS.I. l’esecuzionedelleprovealledateprefis-

sate;•forniremotivatacomunicazionealS.I.dieventualimesse

FuoriServiziodegliapparecchi;•fornirecomunicazionealS.I.delriavviodiattrezzature in

pressioneprecedentementemesseFuoriServizio;•sottoporreleAttrezzatureeInsiemiinpressioneaverifiche

eriqualificazioneperiodica.

Riqualificazione periodicaPer quanto concerne, poi, la Riqualificazione periodica (ap-plicataallesoleattrezzaturecherientranonellaclassediap-partenenza), l’utilizzatore dovrà stabilire una metodologiaproceduraleuniformerelativaa:•verifichediIntegrità(art.12);•verifichediFunzionamento(art.13).LaRiqualificazioneperiodicaèregolamentata,amenodidi-verseepiùrestrittiveindicazioniriportatenelmanualed’u-so,secondoloschemadicuiagliallegatiAeBalDm329.Inrelazione,poi,alleoperazionidiRiparazioneeModifichedeirecipientiapressione, le indicazionidaseguiresonori-portatenelcap.14.Riassumendo,insommicapil’Utilizzatoredeve:•sottoporreacategorizzazioneleApparecchiatureinpres-

sionesecondoAll.IIPed;•costituireemantenereaggiornatoildatabasedelleAttrez-

zatureinpressionedeipropriimpianti;•redigereunoscadenziariodidettagliosecondonuovepe-

riodicità;•richiederel’esecuzionedelleVerifichediMessainservizio;•presentareleDichiarazionidiDenunciadiMessainservizio;

•richiederel’esecuzionedelleVisiteperiodiche;•formalizzareleMesseFuoriservizioeiRiavvii.

Classificazione dei fluidiCercando,quindi,didarealcuneindicazionisucome“cate-gorizzare” le Attrezzature a pressione, è utile conoscere laclassificazionedeifluidicheessedevonocontenere.Le Attrezzature a pressione (in relazione a quanto citatonell’art.9delDlgs93/00)sonoclassificatepercategoriainbaseacriteridi“rischiocrescente”.Aifini,quindi,dellaclas-sificazione,ifluidisonosuddivisineiseguentiduegruppi:-Gruppo1:comprendeifluidipericolosi.Perfluidipericolosisiintendonolesostanzeoipreparatidefinitiall’art.2,com-ma2,delDlgs3 febbraio 1997n.52,come“esplosiviestre-mamente inflammabili”, “facilmente infiammabili”, “in-fiammabili (quando la temperatura massima ammissibileèsuperiorealpuntodiinfiammabilità),“altamentetossici”,“tossici”,“comburenti”;Gruppo2:comprendetuttiglialtrifluidinonelencatinelgruppo 1. Una particolare interpretazione viene normal-mentedatanelcaso,peresempio,delserbatoiodell’olioall’internodeicompressorid’aria.Inquestocaso,sonopresentil’ariacompressainpressio-nee ilfluidolubro-refrigerante(olio).E inquestocasosipotrebbe,allora,citareiltestocontenutosemprenell’art.9incuivieneevidenziatoche:allorchéunrecipienteèco-stituito da più camere, è classificato nella categoria piùelevatadiciascunadellesingolecamere.Allorchéunaca-meracontienepiùfluidi,èclassificatoinbasealfluidochecomportalacategoriapiùelevata.Inquestocaso,verràal-lorarichiestaanchelaMsds(schedadisicurezza)dell’olio,dallaqualesievinceràla“temperaturadiinfiammabilità”.Quest’ultimoelementodiventamotivodiulterioreappro-fondimentotecnico.

Recipiente in pressioneAppurato, quindi, che l’aria compressa appartiene alGruppo2,èoranecessariovalutareinqualegruppodiap-partenenzavieneinseritoilrecipienteinpressione,eseneèrichiestalamarcaturaCE.Ataleproposito,èindispensabileapprofondirel’art.3(re-

DM 329/04

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Normative86

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87 Normative

quisititecniciparticolari)delDlgs93/00.Esso cita: “Le attrezzature a pressione c/o gli insiemiaventicaratteristicheinferioriopariailimitifissatirispet-tivamenteaipunti1.1,1.2e1.3ealpunto2devonoessereprogettati e fabbricati secondo una corretta prassi co-struttiva inuso inunodegliStatimembricheassicuri lasicurezzadiutilizzazione.Leattrezzatureapressionee/ogliinsiemidevonoesserecorredatidisufficientiistruzioniperl’usoerecaremarca-turecheconsentanodiindividuareilfabbricanteoilsuomandatariostabilitonellaComunità.Taliattrezzaturee/oinsieminondevonorecarelamarcaturaCEdicuiall’arti-colo15”.Perquantoattieneairecipientiapressioneoggettodell’arti-colo3,questisonoclassificatiinbase:-allapressionemassimaammissibilePS;-alvolumeproprioVo,asecondadeicasi,alladimensione

nominaleDN;-algruppodifluidichesonodestinatiacontenere(gruppo

1ogruppo2).Applicandolatabellacorrispondenteperirecipientioletu-bazioni,èpossibileindividuarelacategoriadiappartenenzae,quindi,lavalutazionedellaconformità.ConriferimentoallaTabella1,lelineedidemarcazionenelletabelledivalutazionedellaconformitàcheseguonoindica-noillimitesuperioreperciascunacategoria.

dl 329/04: unA sChemAtICA e ChIArA AnAlIsIdI quAnto dICe

L’ATTEGGIAMENTOdell’utilizzatoreMassimo Rivalta - ingegnere

Scorrendo velocemente la nuova norma, si vuole porne inrisaltogliaspettipiùimportanti,lasciandoallettorel’appro-fondimentodeltestointegrale.Primaditutto,ilcampodiapplicazione.

Campo di applicazioneSi può dire che esso non è sostanzialmente variato inquantoledisposizionideldecretosiapplicanotendenzial-mentealleattrezzatureapressioneeagli“insiemi”comedefiniti nel decreto legislativo 25 febbraio 2000, n. 93, e-inparticolaremanonsolo-alleattrezzaturedicuiall’ar-ticolo3letterea),b)ec).Altraimportanteintroduzioneècostituitadalleverificheobbligatorieinserite,quali:• verifiche di “primo impianto”, ovvero di “messa in ser-vizio”,riferitealleattrezzatureapressioneoagli insiemiquandoinseritieassemblatinegliimpiantidagliutilizza-tori;•verificheperiodiche,daeffettuarsisuccessivamenteallamessainfunzionedell’attrezzaturaapressioneainterval-liditempopredeterminati;•verifichediriqualificazioneperiodica,daeffettuarsisuc-cessivamente alla messa in funzione dell’attrezzatura apressioneaintervalliditempopredeterminati;•verifichediriparazioneomodifica.Si propongono, riassunti, i principali aspetti tecnici con-tenuti.

Verifiche e obblighi...Verifica obbligatoria di primo impianto ovvero della messa in servizioLeattrezzatureoinsiemiapressionedicuiall’articolo1,solose risultano installati e assemblati dall’utilizzatore sull’im-

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pianto,sonosoggettiaverificaperlamessainservizio.Al termine della verifica, il soggetto verificatore consegnaall’azienda un’attestazione dei risultati degli accertamentieffettuati. In caso di esito negativo della verifica, il docu-mento indica espressamente il divieto di messa in serviziodell’attrezzaturaapressioneesaminata.

Obblighi da osservare per la messa in servizioe l’utilizzazioneAll’attodellamessa inservizio, l’utilizzatoredelleattrezza-tureedegliinsiemisoggettiacontrollooaverificainvia,aglienticompetenti,unadichiarazionedimessainservizio,con-tenente:•elencodellesingoleattrezzature;• relazione tecnicacon loschemadell’impianto, recante lecondizionid’installazioneediesercizio,lemisuredisicurez-za,protezioneecontrolloadottate;•dichiarazione,attestantechel’installazioneèstataesegui-tainconformitàaquantoindicatonelmanualed’uso;•verbaledellaverificadicuiall’articolo4,oveprescritta;•elencodeicomponentioperantiinregimediscorrimentoviscoso,osottopostiafaticaoligociclica.

Obblighi degli utilizzatoriLa mancata esecuzione delle verifiche e prove alle datedi scadenza previste, indipendentemente dalle cause chel’hanno prodotta, comporta i seguenti oneri a carico degliutilizzatori:•messafuorieserciziodiattrezzatureeinsiemicoinvolti;•esecuzione,dapartedeisoggettiincaricatiperl’attivitàdiverifica, delle verifiche e prove previste dalla normativa vi-genteperilsuccessivoriavvio.

Obbligo delle verifiche periodicheGliutilizzatoridiattrezzatureeinsiemiapressionemessiinserviziohannol’obbligodisottoporreglistessiaverifichepe-riodiche,ovverodiriqualificazioneperiodica.

Verifica degli accessori e dei dispositivi in occasionedelle verifiche periodicheSeèpossibilechesianosuperatiilimitiammissibilidipres-

sione o di temperatura, l’attrezzatura a pressione deveessere dotata di adeguata combinazione di dispositivi diprotezione che garantiscono il non superamento dei limitiammissibilidipressioneeditemperatura.

Riqualificazione periodicaAi fini della definizione della periodicità dei controlli di at-trezzatureeinsiemidicuiall’articolo1,finalizzatialla“riqua-lificazioneperiodica”deglistessi,vengonoclassificatitenen-docontodellecategoriedefinitedall’AllegatoIIdeldecretolegislativon.93/2000.Perverifichediriqualificaziones’intendono:•verifichediintegrità,comedefiniteall’articolo12;•verifichedifunzionamento,comedefiniteall’articolo13.

Verifiche di integritàin occasione delle verifiche periodicheLa verifica di integrità consiste nell’ispezione delle variemembraturemedianteesamevisivoeseguitodall’esternoedall’interno,edeventualialtricontrollichesirendanoneces-sariafrontedisituazionievidentididanno.

Verifica di funzionamentoin occasione delle verifiche periodicheLaverificadifunzionamentoconsiste:• nella constatazione della rispondenza delle condizioni dieffettivoutilizzoconquantoindicatonelladichiarazionedimessainservizio,nelleistruzionid’usodelfabbricantee,oveprescritto, nell’attestazione, di cui all’articolo 4, comma 3,contenutanelladichiarazionedimessainservizio;•nellaconstatazionedellafunzionalitàdegliaccessoridisi-curezza.

Riparazione e modificheLa riparazione consiste nella sostituzione di parte diun’attrezzaturaapressioneoppurenellariparazione,cono senza saldatura, senza variazione alcuna del progettooriginario, mentre la modifica consiste in un interventotecnicochehacambiatolecaratteristicheoriginali,lade-stinazioneeiltipoosolamenteiltipo,dopoesserestatamessainservizio.

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Perleattrezzaturecertificateaisensideldecretolegisla-tivo n. 93/2000, e per quelle collaudate secondo la nor-mativaprevigente,lariparazioneèeseguitainosservanzadellaprocedurasottoindicata:•ilriparatore,primadell’interventotecnico,comunicaalsoggettoprepostoleoperazionidaeffettuaree,sepossi-bile, le relative procedure di collaudo previste dalla nor-mativatecnicaconlaqualeilcomponenteèstatorealiz-zatoinorigine;•ilsoggettoprepostoesegueleverifichedicollaudopre-vistedallanormativatecnicadiriferimento.La modifica è realizzata in conformità alle disposizioniapplicabili per le nuove costruzioni, assoggettando l’at-trezzatura a una procedura di valutazione di conformitàin ottemperanza al decreto legislativo n. 93/2000. Dopol’esecuzione della modifica, l’attrezzatura deve esseresottopostaauncontrollodellamessainservizio,qualoraprevisto.

Requisiti dei recipienti per liquidi e tubazioni in esercizioalla data di entrata in vigoredel presente decreto e non certificati secondo il Dlgs25 febbraio 2000, n. 93L’utilizzatoredevedenunciareall’Ispesl,entroquattroannidalla data di entrata in vigore del presente decreto, i reci-pientiper liquidie le tubazioni,maiassoggettatiaomolo-gazioniocontrollidilegge,periqualilecaratteristichetec-niche rientrano tra quelle che individuano le condizioni diobbligatorietàallariqualificazioneperiodica.Ladenunciaall’Ispesldevecontenere:•descrizionesinteticadelrecipienteodellatubazione;•classificazionedellaattrezzaturasecondoifluidielecate-gorieprevistedaldecretolegislativon.93/2000;•valutazionesullostatodiconservazioneedefficienzadellaattrezzatura.Aseguitodelladenunciadell’utilizzatore,ilsoggettoprepo-stoallaverificaperiodicaeffettua,pressol’utente,uninter-vento di riqualificazione periodica sull’attrezzatura denun-ciata,aisensidiquantoprevistodall’articolo10.

AnCorA sul dm 329/04 Con le resPonsABIlItÀ dA esso derIVAntI

I FONDAMENTALIdell’utilizzatore

Massimo Rivalta - ingegnereGianluca Zanovello - Veneta Compressori

Inquestoarticoloconclusivovengonotrattatiprecisiaspetti: le re-sponsabilitàdegliutilizzatori,irapportidatenerecongliEntidisorve-glianzaelo“spicciolo”dafarsi.

Responsabilità degli utilizzatoriL’entratainvigoredelDm329/04,relativoall’eserciziodeirecipientiapressione,chiarisceinmanieramoltopiùmarcatailruolodiresponsa-bilitàchegliutilizzatoridirecipientiapressionehanno.L’utilizzatoreèlafiguradiriferimentointerminidigestioneeutilizzazionedelleat-trezzatureapressione.Gli obblighi dell’utilizzatore sono principalmente definiti dall’art. 4Dlgs19/09/1994n.626che,afrontedellavalutazionedelrischio,indi-vidual’utilizzatorecomelapersonachedevedefinire:-leapparecchiaturecritiche;-il“pianodiispezioneecontrollodelleapparecchiaturecritiche”.Inmeritoalleattrezzatureinpressionenuove,l’utilizzatoreècoinvoltonellefasidi:acquisto,installazione,esercizioedismissione.

Fase di acquistoL’utilizzatore deve provvedere alla acquisizione di apparecchiatureconformie, limitandocialrischiopressione,allapienaapplicazionedellaDir.Ped97/23EC,recepitainItaliaconDlgs93/00chepresup-ponelaconformitàdelprodotto.Compitodell’utilizzatoreè,pertanto,verificarecheilprodottoacquistatosiaconformeallaPedechelostes-sosiaaccompagnatodaidocumentinecessariallasuagestione,valeadirelaDichiarazionediconformitàeilManualed’usoemanutenzio-ne.Pertalunispecificiimpiantipuò,inoltre,essereutilelarichiestaalcostruttoredelFascicoloTecnico.

Installazione di nuove attrezzature e sistemiL’art.4evidenzialaproceduraperverificadiprimoimpiantoomessa

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inserviziodelleattrezzatureinpressione,esclusequelledicuiall’art.5,“solo”seinstallatedall’utilizzatore,chedeveverificarelacorrettain-stallazionedellaattrezzaturasull’impiantoinpresenzadel“soggettoverificatore”eallegareilrelativorapportoallaDichiarazionedimessainservizio(art.6)chedeveconsegnareaIspesleAsl.Nonèpiùconcesso(D.Dir.Map19/05/04)l’eserciziodell’attrezzaturaapressioneprimadellaverificadimessainservizio.L’art.6evidenzia,invece,gliobblighiperlamessainservizioditutteleattrezzature,entroloscopodelDm329/04,anchenoninstallatedall’utilizzatore.L’utilizzatoredevetrasmettereaIspesleAsllaDichia-razionedimessainserviziocompostada:•elencoattrezzature;•relazionetecnicaconschemaimpianto;•dichiarazionedicorrettainstallazionesecondoDpr.403;•rapportodellaverificadimessainservizio(art.4);•elencoapparecchisoggettiacreepofaticaoligociclica.Ilcomma(d)art.5esclude,dall’obbligodellaverificadimessainservi-ziodicuiall’art.4,gli“Insiemi”periqualil’O.N.oI.Uabbianoeffettuatoleverifichedegliaccessoridisicurezzaocontrollo.Inquestocaso,laDichiarazionedimessainserviziononsaràcorredatadelRapportodiverificadiMessainServizio,madiunaattestazionedell’Utilizzatore(comma4,art.6).

Esercizio e dismissioneGliartt.7,8e9definisconogli“obblighidell’utilizzatore“,cioè:•fornireal“soggettoincaricato”(S.I.)informazionieassistenzaneces-

sarie;•consentirealS.I.l’esecuzionedelleprovealledateprefissate;•forniremotivatacomunicazionealS.I.dieventualimesseFuoriSer-

viziodegliapparecchi;•fornirecomunicazionealS.I.delriavviodiattrezzatureinpressione

precedentementemessefuoriservizio;•sottoporreleattrezzatureeInsiemiinpressioneaverificheeriquali-

ficazioneperiodica;•accertareesistenzaefunzionalitàdidispositividisicurezzaecontrol-

lo(comma4).L’art.10proponetuttigliaspettirelativialla“riqualificazioneperiodica”delleattrezzaturedicuiall’art.1,conl’esclusionedelleattrezzaturedicuiall’art.11.Lariqualificazioneperiodicaalfinedistabilireunameto-dologiaproceduraleuniformeavvieneattraverso:leverifichediInte-grità(art.12);leverifichedifunzionamento(art.13).

Lariqualificazioneperiodicaèregolamentata,amenodidiverseepiùrestrittiveindicazioniriportatenelManualed’uso,secondoloschemadicuiagliallegatiAeBalDm329.

Da non trascurareCisono,poi,altriaspettiimportantidanontrascurareperquantori-guardal’eserciziodeirecipientiapressione:-leattivitàdivigilanzadapartedelleautoritàprepostesiesplicanosul-

labasedinormevigenti;-ilpuntualeinterventoedesecuzionedelleverifichedivigilanza,sulla

basedellenormevigenti,dapartedelleautoritàpreposte,nonsolle-val’utilizzatoredalleproprieresponsabilità;

-ilmancatoInterventoedesecuzionedelleverifichedapartedelleautoritàprepostenonsolleva l’utilizzatoredallaesecuzionedellestesseverificheedalrenderneevidenza.

ConclusioneInterpretandoivariDm,emergonosemprepiùchiaramente lere-sponsabilitàdell’utilizzatore.Inmeritoalleattrezzatureinpressione,talefiguraèdirettamentecoinvoltafindall’acquisto.L’utilizzatore deve provvedere alla acquisizione di apparecchiatureconformie,limitandocialrischiopressione,deveaccertarelaconfor-mitàdelprodottomediantelapienaapplicazionedellaDir.Ped97/23EC,recepita in ItaliaconDlgs93/00.Finoadora,persemplicitàditrattazione,abbiamoanalizzatoilcasoincuisitrattinoattrezzaturenuove.IlDmprevede,però,tuttaunaseriediattivitàancheperleat-trezzaturegiàesistenti,cheinmolticasinonsonoconformiallaPed,machesonosoggetteaverificheispettiveIspesl.Questosecondocasoèmoltopiùcomplessodagestire,inquantorichiamadivoltainvoltaattivitàdifferentiinrelazioneallaconfigurazionedegliimpianti.L’utilizzatore,perleattrezzaturenuove,devequindi:•sottoporreacategorizzazioneleapparecchiatureinpressionesecon-doAll.IIPed;•costituireemantenereaggiornatoildatabasedelleattrezzatureinpressionedeipropriimpianti;•redigereunoscadenziariodidettagliosecondonuoveperiodicità;•richiederel’esecuzionedelleverifichedimessainservizio;•presentareledichiarazionididenunciadimessainservizio;•richiederel’esecuzionedellevisiteperiodiche;•formalizzarelemessefuoriservizioeiriavvii.

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91 Normative

rIGuArdo AGlI AGGIornAmentI normAtIVIsuCCedutIsI nel temPo

Attrezzature a pressionequali SANZIONI

Massimo Rivalta - ingegnere

Lo sviluppo normativo in fatto di progettazione, installazione, manutenzione e verifica delle attrezzature a pressione haconosciuto una importante evoluzione anche nell’applicazione dell’impianto sanzionatorio, previsto dalla contemporaneaapplicazione del Testo Unico sulla Sicurezza (Dlgs 81/08)e del DM 11/04/2011 da poco entrato in vigore. Una sintetica analisi della nuova “situazione nomativa” da tener benpresente per essere in regola.

Gli aggiornamenti normativi succedutisi negli ultimi anni hannoprofondamentemodificatoilquadronormativoesistenteriguardoaprogettazione,installazione,manutenzioneeverificadelleattrez-zatureapressionee,conesso,anchegliscenaridiapplicazionedellenormerelative.Volgendosialpassato,infatti,sipuòosservarequan-toampiosiaildivarioesistentefralanormativaprecedenteequelladinuovocorso,incuiladifferenzapiùsostanzialerimanel’approccioperlevariefigurechiamateaintervenireviaviasecondoivariscenariintervenuti.Percapirnedipiù,cipareutileripercorrereimomentipiùsalientidelpassaggiotra“vecchio”e“nuovo“corsonormativo,comeriportiamoinquestoarticolo.

Cronaca in sintesiPerbrevecronaca,siricordachesolofinoal29/05/2002eraobbligato-rio,pericostruttoriitaliani,sottoporreleproprieattrezzatureinpres-sione,primadellacommercializzazione,allaproceduradellaOmolo-gazionedapartedell’Ispesl(Anccprimadel1982).Conl’apposizionedelpropriopunzone,l’enteverificatoreaccertavailrispettodelleregoledicalcoloutilizzateperlaprogettazionedell’appa-recchiaturainpressione,dichiarandonelarelativaconformità(codiciIspeslVsr,Vsg,M,S).TaleprocedurapermettevaalFabbricanteditrasferireleresponsabili-tàdellacostruzioneall’EnteVerificatore(Ispeslpergliaspettiderivantidallesollecitazionidipressioneetemperatura)ealprogettistaperle

restantisollecitazioni.Circal’esercizioera,invece,l’utentefinaleadoverassicurareilfunzio-namentoinsicurezzadell’attrezzaturaconopportunimanutenzioneecontrollo,indipendentementedalleverificheperiodicheprevisteperlegge(L547/55,art.241;L459/99).L’introduzionedellaDirettivaPedhaapportatoimportantimodificheall’impiantonormativoattuale.Infatti,oraèilFabbricanteadapporreilMarchioCEsullaapparecchiaturaapressioneeacompilarelarelativaDichiarazionediconformità,fattesalve,naturalmente,tutteleveri-fichediconformitàprevistedapartediunOrganismoNotificato.Laproceduraprevede,infatti,cheilFabbricanteeffettuiunavalutazionedeirischi,assumendosenelaresponsabilitàeconservandonel’oneresullacostruzionedell’apparecchiaturainpressione.

Attuale quadro normativoAnalizzandol’attualequadronormativo,questigliobblighidileggeperlamessainservizioel’utilizzazionedelleattrezzatureapressioneacari-codell’Utilizzatoree,inparticolare,perilDatorediLavoro:-DM329/04perl’Utilizzatore;-Dlgs81/08(D.11/04/2011)perilDatorediLavoro.Inparticolare,nelpanoramalegislativosull’eserciziodelleattrezzatureinpressione,tralemisuregeneralidituteladellasaluteesicurezzadeilavoratori,aifinidellaprevenzioneneiluoghidilavoro,sirichiamal’art.15,commaz)delTitoloIdelDM81/08,incuivieneesplicitamentecitata“laregolaremanutenzionediambienti,attrezzature,impianti,conpar-ticolareriguardoaidispositividisicurezzainconformitàallaindicazionedeifabbricanti”.GliobblighidelDatorediLavoro,intemadimanutenzionedelleAttrez-zaturediLavoro,sonoprevisti,invece,nell’articolatodelDlgs81/08,art.71,ObblighidelDatorediLavoro.Inparticolare,alcomma4,il“DatorediLavoroprendelemisurenecessa-rieaffinchéleattrezzaturedilavorosiano:-installateeutilizzateinconformitàalleistruzionid’uso;-oggettodiidoneamanutenzionealfinedigarantire,neltempo,laper-manenzadeirequisitidisicurezzadicuiall’art.70esianocorredate,ovenecessario,daappositeistruzionid’usoelibrettodimanutenzione”.Alfinedigarantirelapermanenzadeirequisitidisicurezzaèrichiesto,alDatorediLavoro,diteneresottoosservazioneleAttrezzaturemediantel’applicazionedell’art.71comma8delDlgs81/08,nelqualesispecificache“(omissis)Fermorestandoquantodispostoalcomma4,ilDatorediLavoro,secondoleindicazionifomitedaiFabbricantiovvero,inassen-zadiqueste,dallepertinentinormetecnicheodallebuoneprassioda

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lineeguida,provvedeaffinchéleAttrezzaturedilavoro,lacuisicurezzadipendedallecondizionidiinstallazione,sianosottoposteauncontrol-loiniziale(dopol’installazioneeprimadellamessainesercizio)eauncontrollodopoognimontaggioinunnuovocantiereoinunanuovalocalitàdiimpianto,alfinediassicurarneinstallazionecorrettaebuonfunzionamento”.

Impianto sanzionatorioConl’interventodelDlgs106/09,loscopoprevistodallanormaèquellodiassicurareunacorrettainstallazioneeilfunzionamentoinsicurezzadell’Attrezzatura, prevedendo la figura di una “persona competente”pericontrolliperiodiciestraordinaricuièobbligatoilDatorediLavoro.PerilDatorediLavoroeilDirigenteprepostochenonrispettinoquanto

soprariportato,l’impiantosanzionatorioprevedel’arrestoolasanzioneamministrativapecuniariainfunzionedelreatocommesso.Nelcasodispecie,ilDlgs81/08prevede:•lapenadell’arrestodatreaseimesiol’ammendada2.500a6.400europerlaviolazionedell’art.71,commi1,2,4,7e8(Riquadro1);•lasanzioneamministrativapecuniariadaeuro500aeuro1.800perlaviolazionedell’art.71comma3,ecommi6,9,10e11(Riquadro2).Acaricodell’Utilizzatorefinale,invece,rimanel’esecuzionedelleverifi-cheperiodicheedelleprovealladatadiscadenzaprevista,indipenden-tementedallecausechel’hannoprodotta.Lamancataesecuzionedelleverificheperiodicheedelleprovealladatadiscadenzaprevistacomportalamessafuorieserciziodelleattrezzatureedegliinsiemicoinvolti(art.7DM329/04)(Riquadro3).Atantachiarezzanormativadell’impiantosanzionatoriononsipuòri-manerindifferentie,poichél’abilitàdiapprenderepiùvelocementedeipropriconcorrentipuòrisultareunprivilegioinunmercatoasfitticocomequelloattuale,ilmessaggiochesivuolecomunicareèquellodiconsultarelanostraAssociazione,anchesoloperunconsiglio,alfinediottenerechiarimentialriguardo,trami-te eventuale appuntamento, contattandoci direttamente; in questomodo,saràpiùfacilecogliereicriteripostiallabasedelcomplessoqua-dronormativovigente,alloscopodiistruireedifarconoscereall’utilizza-torefinalelacorrettaapplicazionedellenormative.

Registro di controlloUn’ultimainformazionecheèrigorosoricordare:latenutadelRegistrodicontrollo.Laverificadelleattrezzaturevadocumentata.Infatti,essaèobbligodileggecomerisultadall’art.71,comma9delDlgs81del2008:“Irisultatideicontrolli,dicuialcomma8,devonoessereriportatiperiscrit-toe,almenoquellirelativiagliultimitreanni,devonoessereconservatietenutiadisposizionedegliorganidivigilanza”.Anche in questo caso, scatta una sanzione che prevede l’arresto datreaseimesioammendada500a1.800europerildatoredilavoroeildirigente.Siricorda,inoltre,chealmeno60giorniprimadelladatadiscadenzadeltermineperl’esecuzionedellaprimadelleverificheperiodi-chestabilitodall’allegatoVIIdelDlgs81/2008infunzionedellaspecificaattrezzaturadilavoro,ilDatorediLavorodeverichiedereall’Inaill’esecu-zionedellaprimadelleverificheperiodiche,comunicandoilluogopressoilqualeèdisponibilel’attrezzaturaperl’esecuzionedellaverifica.Animacè,ovviamente,adisposizioneperivostrichiarimenti.

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Articolo 87(Sanzioni a carico del datore di lavoro, del dirigente, del noleggia-tore e del concedente in uso)2. Il datore di lavoro e il dirigente sono puniti con la pena dell’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro per la violazione:a)dell’articolo70,comma1b)dell’articolo70,comma2, limitatamenteaipunti3.2.1,5.6.1,

5.6.6,5.6.7,5.9.1,5.9.2,5.13.8e5.13.9dell’allegatoV,parteII;c)dell’Art.71,commi1,2,4,7e8.

riquadro 1

Articolo 87(Sanzioni a carico del datore di lavoro, del dirigente, del noleggia-tore e del concedente in uso)4. Il datore di lavoro e il dirigente sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 1.800 euro per la violazio-ne:a)dell’articolo70,comma2limitatamenteaipuntidell’allegato

V,parteIIdiversidaquelliindicatiallaletteraa)delcomma3edellaletterab)delcomma2;

b)dell’Art.71,comma3.........ecommi6,9,10e11.riquadro 2

Articolo 71. La mancata esecuzione delle verifiche e prove alla data di scadenza prevista, indipendentemente dalle cause che l’hanno prodotta, comporta i seguenti oneri a carico dell’Utilizzatore:a)messafuorieserciziodelleattrezzatureeinsiemicoinvolti.

riquadro 3Per tornare all’elenco argomenti

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93 Normative

AnImAC:dA un soPrAlluoGo Col nostro “InGeGnere VIrtuAle”

Tre DOCUMENTIche spesso non ci sono!

Massimo Rivalta - ingegnere

Relazione tecnica. Schema dell’impianto. Atto notorio dicorretta installazione secondo il manuale di uso e manutenzione. Questi i documenti che il nostro “ingegnere virtuale”, inteso come chi è preposto ai controlli e alla verifica della conformitàdi un impianto alla normativa vigente, spesso non trova al momento del sopralluogo sull’impianto.Complice anche l’intrigo e il guazzabuglio normativo che creano disorientamento anziché chiarezza e trasparenza.

NoidiAnimacsiamoarmatidimoltocoraggioo,forse,diunpo’difacciatosta,comepotrebbeosarequalcunaltro,ma,soprat-tutto,abbiamounvizio,nobilissimocrediamo.

C’è troppa confusioneQuellodiscavarenegliargomenticheriguardanoilnostroin-teressedi“ariacompressa”eindividuare,ditantointanto,queifreschidettaglicherendono“piùlampante”unampioearmo-niosointrigonormativonellasuafunzionevolta,troppospesso(o…troppofrequentemente,lodecidaillettore)acrearesmar-rimentoedisorientamentoanzichéchiarezzaetrasparenzainquantiquellestesseleggidevonoapplicare.Nelnostrocauto-manontroppo-incederechiediamo,chie-diamoeancorachiediamoinsistentementechiarimentia“tut-totondo”etrasversalmenteagliinteressati.Questoperraggiungereunasemplicequantodelicatasimmetria:farcoin-cideregliinteressidichiinstallagliimpianti-sianoessidiariacompressaofrigoriferiodialtranatura,datal’estensionedellanormativadiriferimento-conquellichetaliimpiantiliacqui-stano,lidovrebberopagareecheavrebberolapretesa, ragionevole e legittima, di essere completamente inregolaconlanormativaeinarmoniaconchicontrollae,avolte,sanziona.

Nell’inciso“avolte”èracchiusounequilibriocompostodipa-recchifattori,tracuicoerenza,buonsenso,saggezza,senno,dichicomprendelasituazioneecercadimescolaretaliingredien-ti, sforzandosi di individuare la meno sfavorevole situazionepernonnuocerealleaziendeche,finoaprovacontraria,sonoquellechepermettonoall’economiadisvilupparsie,conessa,anchedimigliorare il livellodellaqualitàdellanostravitaat-traversoquelcherimane(ammessochenerimanga)deltantoconosciutoredditoalnettodellatasse.

Ma è tutto in regola?Sarebbe,però,fallaceeingannevolepensareche,poichéicon-trollisonoscarsamenteeseguitidaglientiprepostialloscopo,senonnellaloroformapiùconvenzionaleecanonica,iltuttosiarealmenteinregolaquandononsonoemessesanzioni.In-fatti,afrontediuncontrollosistematicounicamentevoltosoloadalcuniprodotticostituentiun impianto (incaratterecorsico)diariacompressa(leggasiserbatoio),vièlanonlontanaeventualitàchelavostraapparecchiatura(incaratterecorsivo)comunquenonsiaregolaredalpuntodivistanormativo.E, se così fosse, si verifica quello che in ambito pubblico (chiesegue icontrollisonopersone incaricatedipubblicoufficio)richiamagliestremidelreatodi”omissionediattidiufficio”neiconfrontidellapersonachefirmal’avvenutocollaudooverbalerelativo.Purtroppo,noncièdatodiintendereesattamenteilcontortomeccanismodiuntaleatteggiamento,ovveroseessosiafrut-todiunabanaledistrazionedelprepostoalcontrolloounapiùgravecarenzalegislativachenonpermettedicogliereleinnu-merevolisfumatureditoniall’internodellesueespressionie,perquesto,deltuttoinapplicabile.Abbiamovolutamenteevitato,perrispettoestima,dichiamareincausaancheun’altrasituazionechesipuòverificare:quelladell’ignoranzalegislativadelprepostoalcontrollo,appunto.Ilclassicoesempiorisiedenellaparolachecaratterizzaquellochesidefiniscecome installazione.

Più conoscenzaForse,moltidiquanticistannoleggendoeciseguonohannocompresoladifferenzatraimpiantoeinstallazione,lanecessi-

DM 329/04

Esercizio apparecchiature a pressioneVerifica a denuncia INAIL-ASL

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tàdimarcareCEunimpiantoodicoinvolgere,neicasiprevisti,l’OrganismoNotificato.Maquanti,effettivamente,conosconoillimitedibatteriadeiprodotticheinstallanopressoleazien-declienti?Noi,comeAnimac,crediamochecisiavolutamenteignoranzasullaquestioneechemoltiinterventinonsianodelleinstallazioni,madeiveriepropriimpiantichenecessitanodelmarchioCE.Manonèancorastataraggiuntalafinalitàdellun-gopreambolodicuisopra.Essapuòessereindividuataeviden-

ziandoqualisono,percentualmente, lenonconformitàcheilnostro“ingegnerevirtuale”, intesocome lapersonaprepostaaicontrollieallaverificadellaregolaritàedellarispondenzadiunimpiantoallanormativavigente,notavisitandoun’azienda

e,magari,nonsempreverbalizzando.Daunanostraindagineeseguitacon“l’ingegnerevirtuale”,vifacciamoconoscerequalisono,alivellodocumentale,perora,glielementichenonsitro-vanoalmomentodelsopralluogosull’impianto:•Relazionetecnica;

•Schemadell’impianto;•Attonotoriodicorretta installazionesecondo ilmanualediusoemanutenzione.Mentresirecital’attodidolorepertuttelevoltecheladocu-mentazioneobbligatoriaprevistadalDm329/04,esopracitatainparte,nonèconsegnata,conunpo’d’indulgenzecelasipuò,però,cavare.L’indulgenzachecisalva,anzichevisalva,èpro-priolainapplicabilitàperpocachiarezzadeldecreto329.Ovvia-

mente,senzaentrarenelmeritodiquanticonosconoilmetodoe le informazioni da inserire nella documentazione richiesta.Ovviamente!Manonèpoicosìgrave…nelsensochelaconfu-sioneèveramentetanta!Anchepernoi!

Perfortuna-cisiperdoniquestabricioladiautoreferenzialità-cheesisteAnimac,chetuttequestecosepuòprodurleattra-versoisuoiconsulenti.

DM 329/04

Esercizio apparecchiature a pressioneVerifica a denuncia INAIL-ASL

Normative94

CosA oCCorre In oGnI CAso fAre

Se mancano i controlli m.r.

Pericontrollieisopralluoghidapartedeglientipreposti,IspesleAr-pa/Asl,ilproblemaprincipale,comeabbiamoscopertoconfermandounapercepitaariatragliaddettiailavori,èrappresentatodallaman-canzadellerisorseumaneinquantononcisonotecniciasufficienza.Nonostanteciò,comunque,l’utenteètenutoasollecitareleverifichee,sequestenonsonoeseguite,bisognerebbe,perlegge,fermaregliimpianti fino a verifica avvenuta. La figura che viene introdotta, inquestocaso,èilresponsabiledellasicurezzaelanormativaapplica-

bileilDm626/94.Infatti,ildatoredilavorodevemantenereefficientiipropri impiantiedeve,pertanto,chiamareuntecnicocompetenteaffidandogli l’incarico di verificare la rispondenza alla normativa. E’chiaro-maancheopportunosottolinearlo-cheleverificheeseguitenellamanierasuddettanonsostituisconoleverificheobbligatoriedilegge,comeindicatoedescrittoall’internodelManualediusoema-nutenzionedeiprodottiutilizzati.Se, ad esempio, nel Manuale è scritto che i serbatoi devono essereverificaticoncontrollospessimetricoannualmente,ogniannodovràessereeffettuatoquestotipodiprovadauntecnicoabilitatosecon-dolanormaEn473.Comedire:nullaèstatolasciatoalcaso.Anchequandolaconfusioneregnasovrana.Percui,èmegliodarsidafare.

e C’È AnChe l’Arresto

Ped, sanzioni salate m.r.

Siricorda, inbreve, l’importanzadell’articolo18dellaPedriguardantelesanzionipreviste incasodi inadempienza legislativa.E’benenonconfidaresullascarsezzadeicontrolli,pernonadeguarsiallaDirettiva:ladiffusaillegalità-che,attualmente,siriscontranelsettore-nonèconsideratavalidaattenuantedalGiudice.Lesanzioni introdotte riguardano il fabbricanteo il suomandatario

cheproduceecommercializzaattrezzatureapressioneoinsieminonconformiairequisitiessenzialidisicurezzadicuiall’AllegatoI,ovveroilcuitipononsiastatosottopostoallevalutazionidiconformitàpreviste.Laviolazioneditaliobblighi,oltreagenerareleresponsabilitàciviliepenaliincasodiincidente,èpunitainmodotutt’altrocheirrilevante:sipassa,infatti,dallasanzioneamministrativa-valeadirepecunia-ria,da15a90milionidieuro-sinoai3annidireclusione.L’argomen-to-comesivede,diattualissimaimportanza-saràtrattatoinmodoapprofonditoneiprossiminumeri.Ma,intanto,èopportunotenerlobenpresente.

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95 Normative

rIGuArdo lA normAtIVA su AttrezzAture e InsIemI A PressIone

Sulla SICUREZZAc’è poco da scherzare!

Massimo Rivalta - ingegnere

Obblighi degli utilizzatori. Obbligo delle verifiche periodiche.Obblighi da osservare per la messa in servizio e l’utilizzazione,dichiarazione di messa in servizio. Questi alcuni degli aspettiillustrati all’interno di un quadro generale della legislazione su attrezzature e insiemi a pressione. Cosa fare per essere a norma, evitando, tra l’altro, risvolti negativi che lasciano il segno: dalla sanzione amministrativa alla conseguenza penale, fino al fermo impianti.

I meno giovani dei nostri lettori ricorderanno certamente leprocedurechesiusavanountempoinItaliaperprogettareecostruireunapparecchioapressioneoungeneratoredivapore:negli anni Sessanta avevamo un volumetto, edito nel 1953dall’Ancc(AssociazioneNazionaleperilControllodellaCombu-stione),intitolato“PropostadiNuovaRegolamentazione”(bre-vemente:Pnr53),chespiegavatuttosull’argomento.A dir la verità, visto alla luce della moderna normativa, quellibrettoerapiuttostocarente:conteneva,infatti,soloqualche“formulina”perilcalcolodeifasciamiedeifondi,ignoravacom-pletamenteleflangeelepiastretubieredegliscambiatorie,suirinforzidiapertura,consigliavasemplicementediaumentaredel 10% lo spessore di parete per tener conto della presenzaeventualediun’apertura.Suimaterialiesullesaldaturedicevapocooniente;enulladeltuttopericarichidiversidallapressio-ne(vento,terremoto,carichidovutiaisupportiealletubazioni,carichiciclici,dilatazionitermicheecc.).Maveniamoaitempinostri.Unasera,unatelefonata…Unaseranormalediottobre,unatelefonata,un’azienda.Nulladistrano.Uninstallatorehafattoilmionomee,dall’altrapartedeltelefono,c’èqualcunochemicerca.Ungiorno.Unaazienda.Unquestionario.Dell’Asl.Nulladistra-noanchequi.

Unamattina.Uninstallatorechesirecaafareuninterventodimanutenzionepressouncliente.Ilsolitoquestionario.Elasuacompilazioneinsiemealresponsabiledell’azienda.Unosquilloalcitofono,larispostadellacentralinista:“l’Aslèinazienda”.Verificagliimpiantieleattrezzatureapressione,poipassaallecarteealladocumentazione.Cercal’applicazionedellenormecheregolanol’eserciziodelleattrezzatureapressione.Chesonosemprelestesse:ilDM329/04perlaverificaeladenunciadiprimoimpiantoeperleverificheperiodiche;ilDM11/04/11pertutteleattivitàdaintraprendersiperleverificheperiodicheeilDlgs81/08,ilTestoUnicosullaSicurezzadelpostodilavoro.Il responso è severo. Un verbale lungo più del solito e senzasconti: presentare la documentazione di denuncia degli im-piantiapressioneedelleverificheperiodicheeffettuate.Entrobrevissimotempo. Intanto,seguiranno lasanzionee il fermoimpianto.

Una sfilza di obblighiIlriferimentoèsempreaunadelleleggiriportatepocosopra,articolo7delDM329/04,commi1a)e1b).•Art. 7 - Obblighi degli utilizzatori1. La mancata esecuzione delle verifiche e prove alle date discadenzapreviste,indipendentementedallecausechel’hannoprodotta,comportaiseguentioneriacaricodegliutilizzatori:a)messafuorieserciziodelleattrezzatureeinsiemicoinvolti;b) esecuzione, da parte dei soggetti incaricati per l’attivitàdiverifica,delleverificheeproveprevistedallanormativavi-genteperilsuccessivoriavvio.Questoperché?Celospiegailsuccessivoarticolo8delDM329/04,commi1)e2).•Art. 8 - Obbligo delle verifiche periodiche1.Gliutilizzatoridiattrezzatureeinsiemiapressionemessiinserviziohannol’obbligodisottoporreglistessiaverificheperiodiche,ovverodiriqualificazioneperiodica.2.L’attestazionepositivarisultantedalleverificheeffettuateconsente laprosecuzionedell’eserciziodelleattrezzatureedegliinsiemiverificati.Naturalmente,perpotereffettuaretutteleattivitàprevistecome da normativa, è necessario denunciare gli impianti,comeprecisal’articolo6delDM329/04,commi1)e4).

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Verifiche periodiche

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•Art.6.-Obblighidaosservareperlamessainservizioel’u-tilizzazione,dichiarazionedimessainservizio1. All’atto della messa in servizio, l’utilizzatore delle attrez-zatureedegli insiemisoggettiacontrollooaverificainviaall’Ispesleall’UnitàSanitariaLocale(Usl)oall’AziendaSani-tariaLocale(Asl)competente,unadichiarazionedimessainservizio,contenente:a)l’elencodellesingoleattrezzature,conirispettivivaloridipressione,temperatura,capacitàefluidodiesercizio;b)unarelazionetecnica,conloschemadell’impianto,recan-telecondizionid’installazioneediesercizio,lemisuredisi-curezza,protezioneecontrolloadottatec) una espressa dichiarazione, redatta ai sensi dell’articolo2deldecretodelPresidentedellaRepubblicadel20ottobre1998,n.403,attestantechel’installazioneèstataeseguitainconformitàaquantoindicatonelmanualed’uso;d)ilverbaledellaverificadicuiall’articolo4,oveprescritta;e) un elenco dei componenti operanti in regime di scorri-mentoviscoso,osottopostiafaticaoligociclica.…omissis…4.Perleattrezzatureapressioneeinsiemiesclusidalcontrol-lodellamessainservizio,aisensidell’articolo5,ladichiarazio-nedimessainserviziodicuialcomma1consentediattivarel’attrezzaturaol’insiemeacondizionechel’utilizzatoreattestichelepredetteattrezzatureoinsiemisianostatidebitamenteinstallati,mantenuti inefficienzaeutilizzati conformementeallalorodestinazione,nonpregiudichinolasaluteelasicurezzadellepersoneodeglianimalidomesticiolasicurezzadeibeni.

Ingegnere, venga subito…Ma torniamo alla telefonata iniziale. “Ingegnere, abbiamobisognodellasuaconsulenza.Entrodomani.Perchéabbia-mogliispettoriinazienda…”.Simuove,allora,tuttalamacchinadell’emergenzaconcostieimpegnonotevolidaparteditutti.Enonpotrebbeesserealtrimenti, dal momento che chi scrive questo articolo ab-bandona tutti gli impegni per andare a contattare quell’i-spettore,evitandoilmaggioredanno.Ora,bisognerebbechiedersi:macomemai,pursapendotut-tequestecose,solopochissimeaziendesonoinregolaconlanormativa?Eperchégli installatorie imanutentorinon

informanoiresponsabilidellaprevenzioneedellasicurezza(gliRspp,chedovrebberocomunqueconoscerelanormativadiriferimento…)adagirepertempo?Mancanzadisensibilità,insufficienteconoscenzanormativao, più semplicemente, un atteggiamento a compartimentistagni?Pensosiaimportantedareunserviziocompletoall’a-zienda.Nonfaresoloillavoro,mainformareperprevenireedevitaresanzionianchemoltopesanti,finoallamessafuoriserviziodell’impianto.Nelcasoinesame,tuttosièconclusonelmiglioredeimodi.Manonsempreècosì.Anzi,abbiamoscopertounacosainteressante.Gli ispettori delle Asl stanno facendo un censimento degliimpianti esistenti per verificare se siano stati denunciati eassoggettatialleverificheperiodichedifunzionamentoediintegrità,contuttoquantoneconcerne.Possoassicurarechefarsitrovareimpreparatidagliispettorièdavveroinopportuno.Soprattuttosesiparladiunanorma-tivavecchiaormaididieci,quindiciannieicuifondamentalinon rappresentano di certo un problema insormontabile.Sempresperandochenessuninfortuniosuccedatralemuradell’azienda.Nelqualcaso,iproblemisisommanocondiffi-coltàesponenziale,poichéancheleassicurazionicomincia-noaprendere ledistanzee leazionipenalisonosempreacarico personale del rappresentante legale. Senza contare,poi,leconseguenzedicaratterecivileeamministrativo.

Concetti principaliA tale proposito, vorrei richiamare i concetti principali delDM329/4.Correva l’anno2005circa…,ma,comeci sipotràaccorgere,nullaècambiatoadoggirispettoadieciannifa.Unbloccotemporaleperleaziendechehannodecisodiignorarequestaimportantenormativa.Sicuramente,invece,qualcosacambieràconl’Aslel’Inail,chestannofacendoverifichepres-soleaziendeinmodoormaiorganizzatoecontinuativo.Il “Regolamento recante norme per la messa in servizio eutilizzazionedelleattrezzatureapressioneedegliinsiemidicuiall’articolo 19delDlgs25febbraio2000,n.93”nasceaseguitodella introduzionedelladirettiva97/23CE-PED, re-cepitadalDlgs25febbraio2000,n.93,concernentedisposi-zioniperlaprogettazioneelafabbricazionediattrezzatureapressionealfinedigarantireirequisitiessenzialidisicurezza

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Verifiche periodiche

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97 Normative

dellestesse,quindiconsentirneilliberoscambionell’ambitodellaComunitàEuropea.•Direttiva PEDComenoto, ladirettivaPED, inbaseallatipologiadifluidocontenuto, classifica le attrezzature a pressione in quattrocategorie,dallaIallaIV,caratterizzatedagradidipericolosi-tàcrescenteinbaseaiseguentiparametri:•PS,PressioneMassimaAmmissibile;•TS,TemperaturaMassimaAmmissibile;•V,Volume;•DN,DiametroNominale(perletubazioni).In linea con tali criteri di classificazione delle attrezzature ilDecretoassocia,aciascunacategoria,undiversoregimedelleverifichedi1°impiantoediriqualificazioneperiodica.IlDecretononinvalidatotalmentelanormativaprevigente(RegioDecre-to 12/4/1927, DM 21/4/1974 e successive circolari esplicative),masoltantoleparticolaridisposizioniincontrastoconesso.L’altranovità,perallora,èrappresentatadalletubazioni,sto-ricamenteesclusesindalRegioDecreto12/4/1927,anch’esserientrantinelcampodiapplicazionedelDecreto.E’doverososottolineareche,primadell’entratainvigoredelDM329/04,sutaliattrezzaturecomunqueincombevano,sull’utilizzato-re,leadempienzedettatedallanormativasullaSicurezzaeSalutesulluogodilavoro,qualiilDlgs626/94es.m.i.artt.34,35e36(riguardantiinstallazione,usoemanutenzionedelleattrezzaturedilavoro)eilDpr547/55,articolo241(requisitidiresistenzaeidoneitàdiimpianti,apparecchierecipientisog-gettiapressioneesclusioesoneratidaregolamentispeciali).•Verifica di 1° impiantoLa verifica di 1° impianto, ovvero della messa in servizio,consiste nella verifica che l’attrezzatura è corredata degliaccessoridisicurezzanecessari(interminiditipologiaedi-mensionamentodeglistessi),infunzionedellecondizionidiinstallazioneediesercizio,nonchénellaverificadiefficienzadegli stessi e del buon funzionamento dell’attrezzatura; iltutto secondo le specifiche tecniche in vigore al momentodellaverifica(art.3delDM329/04)edelleistruzioniperl’u-so e la manutenzione rilasciate dal fabbricante dell’attrez-zatura.Successivamentel’utilizzatorefinaledevepresentareall’Inaileall’Aslla“DichiarazionediMessainServizio”,comeprevistodall’art.6,citatonellapaginaprecedente.

•Prima Verifica periodicaPerleattrezzaturechesonostategiàverificateinsededi1°im-pianto,ovviamenteconlanormativaprevigente,ilDM329/04siapplicaapartiredallaprimaverificaperiodicainscadenza.Perleattrezzaturequalirecipientiperliquidieletubazioni,maiassoggettatiaomologazionisia insededicostruzionecheinsededi1°impianto,magiàinesercizioalladatadien-tratainvigoredelDecreto,aisensidell’art.16,l’utilizzatorehaavutountempodiquattroanniperpresentareall’Ispesl(oraInail)unadenunciacontenente:1)unadescrizionesinteticadelrecipienteodellatubazione(impianto,identificazione,condizionidiesercizio,fluido,di-mensioni,accessoridisicurezza);2)laclassificazionedell’attrezzaturasecondoifluidieleca-tegorieprevistedalDlgsn.93/2000;3)unavalutazionesullostatodiconservazioneedefficien-zadell’attrezzaturaafrontedirilieviconmetodidiControllinonDistruttivi.

Rischi tutti da evitareComeèfacilmenteverificabile,pochecosesonocambiatedallontano2004.Diciamocheècambiatal’architetturadelqua-dronormativo,chesièarticolatosupiùinerentilegislativi.Fa-cendo,cioè,inmododaseparareciòcheèl’eserciziodelleappa-recchiatureapressione(DM329/04)dalleverificheperiodiche(DM11/04/2011)edallanormativasullasicurezzasulpostodilavoro(Dlgs81/08).Nonostantel’evolversinormativo,fermare-standola“ratio”delleattivitàdasvolgersi,leaziendenonsonoriusciteaprogredireneitempidovuti,addossandosiunonererischioso:quellodellasfidaagli ispettoriprepostialcontrolloealsanzionamentodelleaziendenonanorma.Ognunoèpa-droneincasapropria,recitavaunproverbio.Ancheseleconse-guenze,inquesticasi,nonsonoconfrontabiliconilrischiocheildatoredilavorosiassume.Rischi,loricordo,caratterizzatidatredifferentirisvoltinegativi:-sanzioneamministrativa;-conseguenzapenale;-fermatadegliimpianti.Direichenonnevalepropriolapena.

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Verifiche periodiche

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AlCune IndICAzIonI Per dIstrICArsI nel lABIrInto normAtIVo

Ped & dintorni:per CAPIRNE di più

Massimo Rivalta - ingegnere

Tutti parlano di Ped, di 329, di verifiche periodiche, di valvoledi sicurezza, di relazioni tecniche, di raccomandate,di certificazioni, di sicurezza, di decreti, leggi e leggine. Ma poi?Poi succede che, all’atto pratico, quando il fornitore installagli elementi, l’elettricista collega i cavi, l’impianto viene ampliato,spostato o rinnovato, il cliente finale si accorge che qualcosagli manca. Piccolo vademecum per non incorrere in spiacevoli sorprese.

Untemasemprecaldo,cheriguardagranpartedegliinstal-latoriedeiclientifinali (utilizzatori),èdasemprequellodicomefareperrispettarelanormativaapplicabileintemadiapparecchiatureapressione.Pochigiornifa,horicevutotretelefonateinerentilecorretteattivitàdasvolgersiperrientrareneiterminidileggeeperavere chiarimenti sulla costruzione di apparecchiature apressione. Ciascuno degli interlocutori ha avuto la propriarisposta, ma, a tal proposito, non sarebbe male provare aripercorrere velocemente le strade che partono dal nuovocorsonormativo rappresentatodallaPedearrivanofinoaigiorninostricol“Decretodelfare”.

Gran confusioneProviamoaimmaginareunfogliobianco.Totalmentebianco.E a inserirvi tanti piccoli “rettangolini” ordinati e proviamo,poi,aunirequesti“rettangolini”traloroacaso.Risultato?Unaenormeconfusione!Edèesattamentequantosisenteingiroquandomoltiparlanopiùpervenderecheperinsegnareunanorma,dicui,tral’altro,seneconosconovagamentelospiritoeloscopoochenonsipadroneggiasufficientemente.Insomma,tuttiparlanodiPed,di329,diverificheperiodiche,di valvole di sicurezza, di relazioni tecniche, di raccomanda-

te,dicertificazioni,disicurezza,didecreti,leggieleggine.Mapoi? Poi succedeche,all’atto pratico, quando il fornitore in-stallaglielementi, l’elettricistacollega i cavi, l’impiantovie-neampliato,spostatoorinnovato,ilclientefinalesiaccorgeche qualcosa gli manca. Ha sentito parlare di certificazioni,denunce,verificheperiodiche, Inail,Asl,OrganismiNotificatieAbilitati,Registrodellamanutenzione…Machièingradodioffrirechiarimentipuntualipersvicolaredaldedalo,articolatoecomplesso,dell’apparatonormativosulleapparecchiatureapressione?Capita,infatti,chel’installatore,avoltesi“dimen-tichi”diconsegnareilCertificatodiconformitàdell’impianto,chegarantisce,appunto,labuonaregoladell’artedell’instal-lazione,oppuresi“dimentichi”diconsegnaretutta ladocu-mentazione a corredo degli elementi appena collegati. E, inqualcheripetutononsporadicocaso,dimenticapropriotutto!E l’utilizzatorefinalesitrovaarincorrerlosenza,magari,sa-perecosadeveavereacorredodiognielementoacquistatoeinstallatosottolapropriaresponsabilità.

Cliente finale al centroAnimac,invece,nefaunaquestionediprincipio:-perchéègiustocheilclientefinaleabbiatuttaladocumen-

tazionechedevericeveredagliartigianiedagliinstallatori;-perchéènecessariochel’installatoresicomporticomeun

consulentechedimostridiconoscerel’ambitoelamateriaincuioffre leproprieconoscenze,nonsolonell’installarel’impiantomaancheneldeclinarelanormativacomedeveesserefatto;

-perchéècostruttivopertutti,clientieinstallatori,avereleconoscenze adeguate in termini tecnici e burocratici perchiudere un cerchio, quello normativo, che non può rap-presentareunacosaastrattadall’impianto;

- e perché, soprattutto, ogni deroga che lussuosamente cipermettiamoneiconfrontidellaleggeèaltrettantolussuo-samentepunita,siainambitocivileconsanzionipecunia-riesiainambitopenaleconl’arrestooltreallamulta.

Sull’argomento,abbiamogiàscrittomoltoinprecedentiar-ticolie,inognicaso,èsufficienteleggereattentamentetuttiicommidell’art.71delDlgs81/08,incuil’impiantosanziona-torioèparticolarmenteesplorato.Per toglierci dai dubbi, non guasta, comunque, offrire un

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Verifiche periodiche

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piccolo percorso guidato (siamo partiti dai “rettangolini”collegatidisordinatamenteperriordinarlifinalmente)sulloscenarionormativodacuinonèammessoderogare.Gli aspetti analizzati non sono, ovviamente, per motivi dispazio,tutti,macredobenrappresentinoilcosiddetto“chi-devefare-cosa”.

Scenario normativo•Ped - Direttiva Europea 97/23/CE e Certificazione CE-PedRiguardailcostruttoreofabbricatorediattrezzatureapres-sione. In materia di sicurezza degli apparecchi a pressionevigonorequisiti rigorosi.Ciononostante,acausadellecon-traddizioniedellescappatoiepresentinellanormativaesi-stente,prodottipericolosienonconformisonoriuscitiafarbreccianelmercato,conconseguenteperditadifiducianelmarchioCE.Maquandosideveprogettare,costruire,instal-lareunsistemaapressione,inbaseall’importanzaedoveèrichiesto,sifacciaspecificoriferimentoaiprodottichehan-nolamarcaturaCE-Ped.•DM 329/04NascedaunacostoladellaPededèrivoltoall’utilizzatorefi-naleeproprietariodell’impiantoapressione.Prevedechesiafattaunaverificadiprimoimpianto(ovenecessario)eunadenunciadiprimoimpiantoaglientiprepostialcontrollo(InaileAsl).Prevede, inoltre, che siano denunciati non soltanto gli im-piantinuovi,maanchequelligiàesistentiochehannosubi-tomodifichenelcorsodeltempo.Introduceildiscorsodelleverificheperiodiche,ripresopoiinaltrasede.Nell’ambitodellecomunicazioniaglientiprepostiènecessarioavereunaspecificadocumentazionecomprendente,almeno:- elencodellesingoleattrezzature;- relazionetecnica,conloschemadell’impianto,recantele

condizionidiinstallazioneediesercizio;- analisidirischioriferitaalpuntoprecedente;- dichiarazioneattestantechel’installazioneèstataesegui-

tainconformitàaquantoindicatonelmanualed’uso;- verbaledellaverificadicuiall’articolo4,oveprescritta;- elencodeicomponentioperantiinregimediscorrimento

viscoso,osottopostiafaticaoligociclica;- certificazionidiconformitàemanualidiognisingoloele-

mentoinstallato;- categoriadirischiodelleattrezzatureapressione.•DM 37/08E’spessounosconosciuto,malasuacompilazionegaranti-sce l’esecuzione secondo la regola dell’arte dell’installazio-nee/odell’impianto.L’installatoreèobbligatoafornirloperlegge,senzaperquestorichiederemaggiorazionieconomi-che. Il cliente finale deve pretenderlo e deve verificarne lacorrettezzanellacompilazione.•DM 11/4/2011Verifiche periodiche. Si è parlato molto sull’argomento e il“Decreto del fare” ne ha esponenzialmente ampliato l’im-portanza.Perleapparecchiatureapressione,vigeancoraunpo’dicaos.Le verifiche periodiche sono obbligatorie e prevedono, ol-tre alle sanzioni, anche la sospensione del funzionamentodell’impianto.•Dlgs 81/08TestoUnicosullaSicurezzaL’ampioearticolatotestoprevede,oltre alle sanzioni (art. 71) già richiamate, anche il manteni-mento di un Registro della manutenzione che diventa, così,formalizzata e obbligatoria a carico del datore di lavoro. Inmolticasi, lamanutenzioneèaffidatadaldatoredilavoroaterzi(installatori),chehannolapienaresponsabilitàdelleatti-vitàesercitatesull’impiantoeintervengonosolidalmentecoldatoredilavoronelcasodiresponsabilitàcivilie/openali.

Consigli praticiComesipuònotare,inquestobreveviaggiolegislativo,adessoi“rettangolini”sonocorrettamenteunitiesiailclientefinalesial’installatoresiailmanutentorehannopreciseresponsabi-litàedoveridacuinonèpermessoprescindere.Perverificarechevistiaterivolgendoallapersonagiusta,chiedetesemprealfornitoredifiduciaseconoscelanormativadisettore.Veri-ficateanchechedietrocisiaunaformazioneadeguataounastrutturadisupportochepossaintervenireincasodiappro-fondimenti,comeAnimacdasemprefaconipropriassociati.E’ importanteavereunbuonfornitoreedèaltrettantoim-portanteconoscereleregoledelgioco.Sempre!

DM 11.04.2011

Verifiche periodiche

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AlCune“noVItÀ” Introdotte dAl dlGs n. 81/2008

Apparecchia pressione

Massimo Rivalta - ingegnere

Il Dlgs n. 81/2008 ha riordinato il quadro normativo previgenteinmateria di tutela della salute e della sicurezza nei luoghidi lavoro, raccogliendo, in un unico provvedimento, disposizionialtrimenti disperse in leggi e decreti. E ha comportatouna parziale revisione normativa anche in tema di controllie verifiche riguardanti gli apparecchi a pressione, chiarendopure il ruolo assegnato al datore di lavoro.Una puntuale analisiche pubblichiamo in due “puntate”.

L’entratainvigoredelDlgs9aprile2008,n.81,hacompor-tatounaparzialerevisionenormativaancheintemadicon-trollieverificheriguardantigliapparecchiapressione.Se,daunlato,èstatoriconfermatoilruolodell’organodivi-gilanzaqualesoggettoincaricatodelleverificheperiodichefinalizzate ad autorizzare l’utilizzo di queste macchine,dall’altro,èstatochiaritoancheilruoloassegnatoaldatoredilavoro.Aquest ’ul t imosoggettospetta l’obbligodipredisporreun sistema articolato di controlli, avvalendosi di personalequalificato, e di documentare in modo adeguato l’attivitàsvolta.Intalsenso,risultautileanchelaletturadellenormetecnichechesioccupanoinmodospecificodell’argomento.

Riordino normativoIlDlgsn.81/2008hasicuramenteriordinatoilquadronor-mativoprevigente,Regolaraccogliendo,inununicoprovve-dimento,disposizionialtrimentidisperse in leggiedecreti,alcunedellequali,peraltro,datateeinpartesuperatedall’e-voluzionetecnologicaeorganizzativaintervenutasuiluoghidilavoro.Questaazionehariguardatoancheilsettorespecificodegliapparecchiapressione,giàconsideratinell’art.241delDprn.547/1955.

Almomentodell’entratainvigoredelDlgsn.81/2008,lanor-mativavigentesugliapparecchiapressioneeralaseguente:•RD12maggio1927,n.824,sugliapparecchiapressione,che

èstatocompletamentesostituitodalDlgsn.93/2000direcepimentodelladirettivaPed,per lasolaparterelativaalla costruzione degli apparecchi a pressione, e parzial-mentesostituito;

•DMn.329/2004,perlasolaparterelativaallapianificazio-nedelleverifichediesercizio;

•DM21maggio1974,“NormeintegrativedelregolamentoapprovatoconRD12maggio1927,n.824edisposizioniperl’esonerodaalcuneverificheeprovestabilitepergliappa-recchiapressione”,ilqualeèstatoparzialmentemodifica-todalDM329/2004nellepartiincontrastocongliarticolidiquest’ultimo;

•DM1dicembre1975,“Normepergliapparecchicontenentiliquidicaldisottopressione”,parzialmentemodificatodalDlgsn.93/2000direcepimentodelladirettivaPed;

•DM29febbraio1988relativoaiserbatoiperGpl,parzial-mentemodificatodalDM23settembre2004,cheha in-trodottoilcontrollodelleemissioniacustiche;

•Dlgsn.93/2000relativoalrecepimentodelladirettivaPede,inparticolare,l’art.19perlaregolamentazionedell’eser-ciziodegliapparecchiapressione;

•DM1dicembre2004,n.329,“Regolamentorecantenormeperlamessainservizioeutilizzazionedelleattrezzatureapressioneedegli insiemidicuiall’articolo 19deldecretolegislativo25febbraio2000,n.93”.

IlDlgsn.81/2008nonhaabrogato,néesplicitamentemodi-ficato,laregolamentazionenazionalerelativaagliapparec-chiapressionepoiché,aisensidell’art.304,comma1,letterad),risultandoabrogata“ognialtradisposizionelegislativaeregolamentarenellamateriadisciplinatadaldecretolegisla-tivomedesimoincompatibileconlostesso”.Soltantoicontenutideiregolamentisopraelencati,manife-stamenteincontrastoodiversamenteelaboratinegliarticolidelTUstesso,devonoessereconsideratiabrogati.Pertanto,irestanticontenutieirelativiarticoliecommirestanovigen-ti.Inparticolare,queicontenutiearticolicheavevanostabili-toqualiattrezzatureapressionedevonoesseresoggettealleverifichediprimoimpiantodapartedeglientidicontrollo.

Normative100

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101 Normative

Principi comuni Esaminando i contenuti del Dlgs 81/08, ènecessariopartiredall’analisidelTitoloI,“Principicomuni”.All’art.15,comma1,letteraz)delDlgsn.81/2008,infatti,èsottolineatal’importanzadellamanutenzionecomeunadelleattivitàposteasalvaguardiadellecondizionidisicurez-zapresentidurantel’utilizzodiimpianti,diattrezzatureediambientidilavoro.Nondiminoreimportanzaèlaconfermacontenutanell’art.22,“Obblighideiprogettisti”.Se,daunlato,èevidentecheiltecnico incaricatodellaprogettazionediunaunitàprodut-tiva deve scegliere le macchine e gli impianti adatti per losvolgimentodell’attivitàprevista,èpureevidente,dall’altro,chedovràprestarelasuaattenzioneancheall’insiemedelleproblematicheemergentinellafasesuccessivaallamessainfunzione.L’argomentodellamanutenzioneèripresonelTi-toloII,“Luoghidilavoro”.L’art. 64, comma 1, lettera c), ha posto come obbligo per ildatore di lavoro di garantire la regolare manutenzione deiluoghidilavoroedegliimpianti.L’usodeltermine“regolare”haindicatounprecisoimpegnodigarantire,aintervallidefi-nitieneltempo,l’interventomanutentivo,nonaccettando,quindi,inmodoesplicito,unapoliticaaziendalebasatasullachiamata al bisogno, episodica e centrata sulmanifestarsidelguastoe/odell’anomaliadifunzionamento.LapartedelDlgsn.81/2008che interessapiùdavicinogliimpiantiegliapparecchiapressioneèsenzadubbioquellacontenutanelTitoloIII,“Usodelleattrezzaturedilavoroedeidispositividiprotezioneindividuale”.Presoattochegliapparecchiapressionerientranonelcam-podiapplicazionedellanorma,sullabasedelladefinizionedi attrezzatura di lavoro indicata dall’art. 69, comma 1, èimportantefareattenzioneancheaisuccessividuearticolieairinviiagliAllegatiVeVII,inquantocostituisconoilcorpocentralediriferimentoperlamateria.

Alcune definizioniAgli effetti delle disposizioni di cui al presente titolo si in-tendeper:a) attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio,

utensileoimpianto,intesocomeilcomplessodimacchi-ne,attrezzatureecomponentinecessariall’attuazionedi

unprocessoproduttivo,destinatoaessereusatoduranteillavoro;

b)usodiunaattrezzaturadilavoro:qualsiasioperazionela-vorativa connessa a una attrezzatura di lavoro, quale lamessa in servizio o fuori servizio, l’impiego, il trasporto,lariparazione,latrasformazione,lamanutenzione,lapuli-zia,ilmontaggio,losmontaggio;

c)zonapericolosa:qualsiasizonaall’internoovveroinprossi-mitàdiunaattrezzaturadilavoronellaqualelapresenzadiunlavoratorecostituisceunrischioperlasaluteolasi-curezzadellostesso;

d)lavoratoreesposto:qualsiasilavoratorechesitroviintera-menteoinparteinunazonapericolosa;

e)operatore:illavoratoreincaricatodell’usodiunaattrezza-turadilavoro.

Attrezzature e sicurezza•AttrezzatureCEeanteCEL’art.70hadistintotraattrezzatureCEeanteCE.Daunlato,infatti,alcomma1,haprescrittochesidebbanomettereadisposizionedei lavoratoriattrezzatureconformiallediret-tive comunitarie di prodotto, mentre, con il comma 2, hasalvaguardatolapossibilitàdiutilizzodiattrezzaturenondi-chiarateconformi,inquantorealizzateinepocaprecedenteall’adozionedelledirettivecomunitarie,purchésianorispet-tatiirequisitigeneralidisicurezzaelencatinell’AllegatoValDlgsn.81/2008.Nell’ambitoditutteleattrezzaturecertificateemarcateCE,lacuiinstallazioneèregolatadall’art.71,èpresenteunapar-ticolare categoria denominata “attrezzature a pressione”normata dalla direttiva europea 97/23/CE, “direttiva Ped”,recepitainItaliadalDlgsn.93/2000.Ladatachefadaspar-tiacqueèquelladel29/05/2002•Requisitidisicurezza1.Salvoquantoprevistoalcomma2,leattrezzaturedilavo-romesseadisposizionedei lavoratoridevonoesserecon-formi alle specifiche disposizioni legislative e regolamen-taridirecepimentodelledirettivecomunitariediprodotto.2.Leattrezzaturedilavorocostruiteinassenzadidisposi-zionilegislativeeregolamentaridicuialcomma1,equel-le messe a disposizione dei lavoratori antecedentemente

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all’emanazionedinormelegislativeeregolamentaridire-cepimentodelledirettivecomunitariediprodotto,devonoesserecon-formiairequisitigeneralidisicurezzadicuiall’allegatoV.3.Siconsideranoconformialledisposizionidicuialcomma2 leattrezzaturedi lavorocostruitesecondo leprescrizionideidecretiministerialiadottatiaisensidell’articolo395deldecreto Presidente della Repubblica 27 aprile 1955, n. 547,ovvero dell’articolo 28 del decreto legislativo 19 settembre1994,n.626.Inoltre,nell’AllegatoVèstataripresabuonapartedellepre-scrizioni di natura specifica (ovvero riguardanti particolaritipologiedimacchinee/odiimpianti)contenutenelDprn.547/1955.Inparticolare,nellaparteseconda,vengonodefinitelePre-scrizioniapplicabilialleattrezzatureinpressionecheriepilo-ghiamoquidiseguito.

Prescrizioni applicabiliLeattrezzature,insiemieimpiantisottopostiapressionediliquidi,gas,vaporie loromiscele,devonoessereprogettatiecostruitiinconformitàairequisitidiresistenzaeidoneitàall’usostabilitidalledisposizionivigentiinmateria,valutan-do,inparticolare,irischidovutiallapressioneeallatempe-

raturadelfluidonei riguardidella resistenzadelmaterialedellaattrezzaturaedell’ambientecircostanteallaattrezza-turastessa.Esaminandoicontenutidegliartt.9e71delDlgsn.81/2008,sipuòconstatarechelevigentiattribuzionidicompitiall’I-speslsonostatericonfermate.Oltre ai controlli iniziali per assicurare la corretta instal-lazione e il buon funzionamento, il datore di lavoro, per leattrezzature/insiemiriportatenell’AllegatoVII,hal’obbligodipredisporre(art.71,comma11)verificheperiodichedicon-trollodapartedientidicontrollo;inparticolare,laprimadiquesteverificheèattribuitaall’IspeslelesuccessivealleAsl(Arpa)territoriali.L’art.71hadisposto,comeobbligo,perildatoredilavoro,diadottareadeguatemisuretecnicheeorganizzativealfinedievitarecheciascunaattrezzaturadilavorosiautilizzatanoninconformitàallecondizioniprevistee,inognicaso,perse-guendoilfinegeneralediridurrealminimoirischiconnessiconl’uso.Trattandosi di un disposto che si riferisce alla totalità del-le attrezzature, è evidente che le misure citate si debbanoapplicaresenzaalcunadistinzionetraprodottocostruitose-condoledirettivecomunitarieoprecedente.Nellasecondapartevedremopiùdavicinol’art.71.

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103 Normative

AlCune “noVItÀ” Introdotte dAl dlGs n. 81/2008 - PArte II

Apparecchia pressione

Massimo Rivalta - ingegnere

Il Dlgs n. 81/2008 ha riordinato il quadro normativo previgente inmateria di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro,raccogliendo, in un unico provvedimento, disposizioni altrimentidisperse in leggi e decreti. E ha comportato una parziale revisionenormativa anche in tema di controlli e verifiche riguardantigli apparecchi a pressione, chiarendo pure il ruolo assegnatoal datore di lavoro. Seconda e ultima “puntata” dell’analisi.

Inquestasecondapartedell’articolo-laprimaèapparsasulnumero11-12/2010dellarivista-,proseguiamoesaminandopiùdavicinol’art.71delDlgsn.81/2008.

Art. 71 - Obblighi del datore di lavoro1. Ildatoredi lavorometteadisposizionedei lavoratoriat-

trezzature conformi ai requisiti di cui all’articolo prece-dente,idoneeaifinidellasaluteesicurezzaeadeguateallavorodasvolgereoadattateataliscopichedevonoesse-reutilizzateconformementealledisposizionilegislativedirecepimentodelledirettivecomunitarie.

2.All’attodellasceltadelleattrezzaturedilavoro,ildatoredilavoroprendeinconsiderazione:

a) lecondizionie lecaratteristichespecifichedel lavorodasvolgere;

b)irischipresentinell’ambientedilavoro;c)irischiderivantidall’impiegodelleattrezzaturestesse;d)irischiderivantidainterferenzeconlealtreattrezzature

giàinuso.3.Ildatoredilavoro,alfinediridurrealminimoirischicon-

nessiall’usodelleattrezzaturedilavoroeperimpedirechetaliattrezzaturepossanoessereutilizzateperoperazioniesecondocondizioniperlequalinonsonoadatte,adottaadeguate misure tecniche e organizzative, tra cui quelle

dell’allegatoVI.4.Ildatoredilavoroprendelemisurenecessarieaffinché:a) leattrezzaturedilavorosiano:- installateeutilizzateinconformitàalleistruzionid’uso;- oggettodi idoneamanutenzione,alfinedigarantirenel

tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza di cuiall’articolo70esianocorredate,ovenecessario,diapposi-teistruzionid’usoelibrettodimanutenzione;

- assoggettate alle misure di aggiornamento dei requisitiminimidisicurezzastabiliteconspecificoprovvedimentoregolamentareadottatoinrelazionealleprescrizionidicuiall’articolo18,comma1,letteraz);

b) siano curati la tenuta e l’aggiornamento del registro dicontrollo delle attrezzature di lavoro per cui lo stesso èprevisto.

A proposito di controlli•Datore di lavoroLa tematica dei controlli è ripresa, sempre nell’ambitodell’art.71,alcomma8.8.Fermorestandoquantodispostoalcomma4,ildatoredilavoro,secondoleindicazionifornitedaifabbricanti-ovvero,inassenzadiqueste,dallepertinentinormetecnicheodallebuoneprassiodalineeguida-provvedeaffinché:a)le attrezzature di lavoro, la cui sicurezza dipende dalle

condizioni di installazione, siano sottoposte a un con-trollo iniziale (dopo l’installazione e prima della messainesercizio)eauncontrollodopoognimontaggioinunnuovocantiereoinunanuovalocalitàdiimpianto,alfinediassicurarnel’installazionecorrettaeilbuonfunziona-mento;

b)leattrezzaturesoggetteainflussichepossonoprovocaredeterioramentisuscettibilididareorigineasituazionipe-ricolosesianosottoposte:

- ainterventidicontrolloperiodici,secondofrequenzesta-biliteinbasealleindicazionifornitedaifabbricanti,ovverodallenormedibuonatecnicao,inassenzadiquesteulti-me,desumibilidaicodicidibuonaprassi;

- ainterventidicontrollostraordinari,alfinedigarantireilmantenimentodibuonecondizionidisicurezza,ognivol-tacheintervenganoeventieccezionalichepossanoavere

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conseguenzepregiudizievoliperlasicurezzadelleattrez-zaturedilavoro,qualiriparazioni,trasformazioni,inciden-ti,fenomeninaturalioperiodiprolungatidiinattività;

c) gli interventi di controllo di cui alle lettere a) e b) sonovoltiadassicurareilbuonostatodiconservazioneel’ef-ficienza a fini di sicurezza delle attrezzature di lavoro edevonoessereeffettuatidapersonacompetente.

•Rapporti scrittiIl comma 9 dell’art. 71 del Dlgs 81/08 ha prescritto anchechel’effettuazionedeicontrollisiadocumentataattraversol’emissionedirapportiscritti,cheglistessisianoconservatiperalmeno3annietenutiadisposizionedegliorganidivi-gilanza.Quindi,siresponsabilizzaformalmenteilsoggettoincarica-to dell’effettuazione dei controlli in quanto gli si chiede diriportare,informascritta,ilrisultatodell’attivitàsvolta.9. I risultatideicontrollidicuialcomma8devonoessere

riportati per iscritto e, almeno quelli relativi agli ultimitreanni,devonoessereconservatietenutiadisposizionedegliorganidivigilanza.

In definitiva, personale competente dovrà effettuare,secondoscadenzeordinariee/ostraordinarie, icontrolliprevisti,anchedisgiuntidall’attivitàmanutentiva,ripor-tandonel’esitosualcuneschedepredisposteperloscopoche il datore di lavoro dovrà conservare per almeno treanni.

Sepoi,comenelcasodiattrezzaturetrasferibiliomobili,inbasealcomma10dell’art.71,lamacchinadovràessereaccompagnata dall’ultimo rapporto, ovviamente ripor-tantel’esitopositivodelcontrolloeffettuato.

10.Qualoraleattrezzaturedilavorodicuialcomma8sianousatealdifuoridellasededell’unitàproduttiva,devonoessereaccompagnatedaundocumentoattestantel’ese-cuzionedell’ultimocontrolloconesitopositivo.

•Organo di vigilanzaOltrealleverifichedicuisièfinoraparlato,ilDlgs81/2008havolutoconfermarelefunzionidell’Organodivigilanzaintemadiverifichedialcuneattrezzaturedilavoro.Ilcomma11,art.71,infatti,haprescrittoche,comegiàprevi-

stodalDM329/2004,ildatoredilavorodebbasottoporreleattrezzatureapressioneindicatenell’allegatoVIIaverificheperiodichedapartedell’Ispeslodell’Asl(Arpa),asecondachesitrattidiprimaverificaodellesuccessive.11. Oltreaquantoprevistodalcomma8,ildatoredilavoro

sottoponeleattrezzaturedilavororiportateinallegatoVIIaverificheperiodiche,volteavalutarnel’effettivosta-todiconservazioneediefficienzaaifinidisicurezza,conlafrequenzaindicatanelmedesimoallegato.

La prima di tali verifiche è effettuata dall’Ispesl, che viprovvede nel termine di sessanta giorni dalla richiesta,decorso inutilmente il quale il datore di lavoro può av-valersidelleAsle/odisoggettipubblicioprivatiabilitaticonlemodalitàdicuialcomma.

13. Lesuccessiveverifichesonoeffettuatedaisoggettidicuialprecedenteperiodo,cheviprovvedononeltermineditrentagiornidallarichiesta,decorsoinutilmenteilqua-leildatoredilavoropuòavvalersidisoggettipubblicioprivatiabilitati,conlemodalitàdicuialcomma13.Leve-rifichesonooneroseelespeseperlaloroeffettuazionesonoacaricodeldatoredilavoro.

12. Per l’effettuazione delle verifiche di cui al comma 11, leAsle l’Ispeslpossonoavvalersidelsupportodisoggettipubblici o privati abilitati. I soggetti privati abilitati ac-quistano la qualifica di incaricati di pubblico servizio erispondonodirettamenteallastrutturapubblicatitolaredellafunzione.

13. Lemodalitàdieffettuazionedelleverificheperiodichedicuiall’allegatoVII, nonché i criteriper l’abilitazione deisoggetti pubblici o privati di cui al comma precedentesono stabiliti con decreto del ministro del Lavoro e Po-litichesocialiedelministrodellaSalute,diconcertoconil ministro dello Sviluppo economico, sentita la Confe-renzapermanenteperirapportitraStato,leRegionieleProvinceautonomediTrentoediBolzano,daadottarsientrododicimesidalladatadientratainvigoredelpre-sentedecreto.

Due indicazioniEsistonodiversiproblemidicoordinamentotrailDlgs81/08eilDM329/04:

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105 Normative

- ilDlgs81/08individuaqualesoggettoobbligatoilDatoredilavoro;

- ilDM329/04individuaqualesoggettoobbligatol’utilizza-tore,chenonèsempreundatoredilavoro.

•Cosa dice il Dlgs 81/08L’art.9,comma6,letterae)Dlgs81/08stabiliscechel’Ispeslètitolarediprimeverificheeverifichediprimoimpiantodiattrezzaturedilavorosottoposteataleregime.Sipuò,quindi,affermareche,conriferimentoalleattrezza-ture marcate CE (o attrezzature equivalenti pregresse alladirettivaPed),elencatenell’allegatoVIIalDlgs81/08,sipre-sentanoduecasi:a) attrezzature per le quali la legislazione italiana vigente

nonabbiaprevistoilcontrolloobbligatoriodellaverificadiprimoimpiantoodimessainservizio:

l’Ispeslètenutoaeffettuarelaprimadelleverificheperi-odiche(rif.art.71);

b) attrezzatureper lequali la legislazione italianavigentehaespressamenteprevistoilcontrolloobbligatoriodellaprimaverificaoverificadiprimoimpiantoodimessainservizio:l’Ispeslètenutoaeffettuarelaverificadiprimoimpiantoodimessainservizio(rif.art.9comma6,lette-rae).

L’Ispesl ha fornito il proprio parere riguardo la decadenzadellaCircolareMapdel23/5/2005.Inparticolare,conl’artico-lo9,comma6,letterae)delDlgs81/08,sonovenutemenolecondizioniprevistedallacircolaree,pertanto,eventualisuc-cessiveverifichedisicurezzasuattrezzatureapressione(pri-moimpiantoeverificheperiodiche),effettuatedaOrganismiNotificatieIspettoratidegliUtilizzatori,devonoconsiderarsiillegittimee,quindi,nonvalideperl’assolvimentol’assolvi-mentodegliobblighidicuialDM329/04.

•Cosa dice il DM 329/04L’articolo4delDM329/04, fattesalve leesclusioni indica-tenelsuccessivoarticolo5, stabilisceche: - leattrezzatureo insiemi a pressione, di cui all’articolo 1, solo se risultanoinstallati e assemblati dall’utilizzatore sull’impianto, sonosoggettiaverificaperlamessainservizio;

- laverifica,effettuatasurichiestadell’aziendautilizzatrice,riguarda l’accertamento della loro corretta installazionesull’impianto;

- alterminedellaverifica,ilsoggettoverificatoreconsegnaall’aziendaun’attestazionedeirisultatidegliaccertamentieffettuati. Incasodiesitonegativodellaverifica, ildocu-mentoindicaespressamenteildivietodimessainserviziodell’attrezzaturaapressioneesaminata;

- aisolifinidellaverificadiprimoimpianto,èconsentitalatemporanea messa in funzione dell’attrezzatura o insie-me.

ObblighisulleattrezzatureQuestigliobblighisulleattrezza-turesoggettealDM329/04ealDlgs81/08:•controllodimessainservizio(primoimpianto)oveprevi-

sto;•dichiarazionedimessainservizio;•riqualificazioneperiodica;•verifichedifunzionamento;•verifichediintegrità;•visitainternaoveprevista;•controllidopolariparazione;•riqualificazionedopomodifica;•denunciaentro11febbraio2009TubazionieRecipientiper

Liquidiomologatiprimadel29maggio2002.

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Verifiche periodiche

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CosA dICe Il deCreto mInIsterIAle 11 APrIle 2011 - PArte I

VERIFICHE, l’abcdi quelle periodiche

Massimo Rivalta - ingegnere

Un ulteriore tassello legislativo si introduce nell’ambito deglielementi in pressione. Dall’11 luglio 2011, infatti, entra in vigore il DM 11 aprile 2011 che disciplina, in modo preciso, le modalità con cui vanno effettuate le verifiche periodiche ad alcuneattrezzature di lavoro, elencate in un apposito Allegato, e i criteri per l’abilitazione dei soggetti, pubblici o privati, idonei aeffettuarle. Alcune preziose indicazioni per non perdersi traarticoli e commi.

Ildecretoministeriale11aprile2011disciplinalemodalitàdieffettuazionedelleverificheperiodichecuisonosottoposteleattrezzaturedilavorodicuiall’allegatoVIIdeldecretolegi-slativon.81/2008,nonchéicriteriperl’abilitazionedeisog-gettipubblicioprivati,eindividualecondizioniinpresenzadellequali l’Inaile leAslpossonoavvalersidelsupportodisoggettipubblicioprivati,aisensidell’articolo71,comma12,del decreto legislativo n. 81/2008, per l’effettuazione delleverificheperiodichedicuiall’articolo71,comma11.

Titolarità delle verificheAisensidell’articolo71,commi11e12,deldecretolegislativon.81/2008,l’Inailètitolaredellaprimadelleverificheperio-dichedaeffettuarsinelterminedi60giornidallarichiesta,mentreleAslsonotitolaridelleverificheperiodichesucces-siveallaprima,daeffettuarsinelterminedi30giornidallarichiesta.All’atto della richiesta di verifica, il datore di lavoro indicailnominativodelsoggettoabilitato,pubblicooprivato,delquale il soggetto titolare della funzione si avvale laddovenonsiaingradodiprovvederedirettamenteconlapropriastruttura,oaseguitodegliaccordidicuialcomma3,neiter-minitemporalidicuialcomma1.L’InaileleAsloleAgenzieRegionaliProtezioneAmbiente(di

seguito,Arpa),nelleregioniovesonostateattribuitelorolefunzioniinvirtùdiprovvedimentilocaliemanatiaisensideldecreto-legge4dicembre1993,n.496,convertito in legge,conmodificazioni,dallalegge21gennaio1994,n.61,pos-sonoprovvederedirettamentealleverifichedicuiall’articolo71,comma11,deldecreto legislativon.81/2008,ancheme-diante accordi tra di loro o con le Direzioni provinciali delministerodelLavoroedellePolitichesociali(diseguito,Dpl),nel rispetto dei principi di economicità previsti per la Pub-blicaamministrazione,oppurepossonoavvalersidisoggettipubblicioprivatiabilitatieiscrittinell’elencoappositamenteprevistonelcomma4deldecreto.Perlefinalitàdicuiall’articolo71,comma12,deldecretolegi-slativon.81/2008,pressol’InailepressoleAslè,quindi,isti-tuitounelencodisoggettiabilitati,pubblicioprivati,dicuii titolaridella funzionesipossonoavvalereaisensidell’ar-ticolo1.Oveprevistodaappositoprovvedimentoregionale,l’elencodicuialperiodoprecedentepuòessereistituito,an-zichépressolesingoleAsl,subaseregionale.Qualunquesoggettoabilitatoèiscrittoadomandanell’e-lenco. Il soggetto titolare della funzione ha facoltà di se-gnalareallaCommissionedicuiall’allegato III, cheèparteintegrantedeldecreto,perisuccessiviedeventualiadempi-menti,lasussistenzadimotividipossibileesclusione.Conl’iscrizioneall’elenco,ilsoggettoabilitatosiimpegnaalrispettodeiterminitemporalidicuialcomma1.L’elencodicuialcommaprecedenteèmessoadisposizionedeidatoridilavoro,acuradeltitolaredellafunzione,perl’in-dividuazionedelsoggettodicuiavvalersi.Isoggettiabilitati,pubblicioprivati,presentinell’elencodicuialcomma4,de-vonofarpartedell’elencoappositamenteprevistonell’alle-gatoIII.

Se decorrono i tempiDecorsiiterminitemporalidicuialcomma1,ildatoredila-voropuòavvalersideisoggettiabilitati,pubblicioprivati,dicuiall’elencoprevistonell’allegatoIII.Isoggettiabilitati,pubblicioprivati,devonoessere inpos-sessodei requisiti riportatinell’allegato I,cheèparte inte-grantedeldecretoinoggetto.Nelcasodiverificheeffettuateaisensidell’articolo2,commi3e4,unaquotaparial15%del-

Normative106

DM 11.04.2011

Verifiche periodiche

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107 Normative

letariffedefinitedaldecretodicuialcomma3èdestinataacoprire icosti legatiall’attivitàdicontrollodell’operatodeisoggettiabilitati,all’attivitàamministrativa,dicontrollo,dimonitoraggio,dicostituzione,digestioneedimantenimen-todellabancadatiinformatizzata.Larimanentequotarestadispettanzadelsoggettoabilitatochehaeffettuatolaverifica.Nell’ipotesididecorsodeiterminitemporalidicuisopra:•ildatoredilavorocomunicaalsoggettotitolaredellafun-

zioneilnominativodelsoggettoabilitato,pubblicoopriva-to,incaricatodellaverifica;

•icompensidovutialsoggettoabilitato,pubblicooprivato,nonpossonodifferire,ineccessooindifetto,dioltreil15%dalletariffeapplicatedalsoggettotitolaredellafunzionee,successivamente,dalletariffestabilitedaldecretodicuialcomma3;

•ilsoggettoabilitato,pubblicooprivato,cheèstatoincari-catodaldatoredilavorodellaverifica,corrispondeall’Inailunaquotaparial5%dellatariffastabilitadalsoggettoti-tolare della stessa funzione per la gestione e il manteni-mentodellabancadatiinformatizzata.

Modalità di effettuazioneLemodalitàdieffettuazionedellaprimadelleverifiche,non-ché delle verifiche successive di cui all’articolo 71, comma11, del decreto legislativo n. 81/2008, sono quelle previstenell’allegatoIIaldecretoinquestione,chefaparteintegran-tedellostesso.Lemodalitàper l’abilitazione, ilcontrolloe ilmonitorag-giodeisoggettidicuiall’allegatoIsonodefinitenell’alle-gatoIIIaldecretoinoggettochefaparteintegrantedellostesso.Restanoferme,tralealtre,ledisposizioniprevistedaide-creti:• Decreto ministeriale 29 febbraio 1988 recante “Norme di

sicurezzaper laprogettazione, l’installazionee l’eserciziodeidepositidigasdipetrolioliquefattoconcapacitàcom-plessivanonsuperiorea5m3”;

•Decretoministeriale23settembre2004recante“Modificadel decreto del 29 febbraio 1988, recante norme di sicu-rezzaper laprogettazione, l’installazionee l’eserciziodei

depositidigasdipetrolioliquefattoconcapacitàcomples-sivanonsuperiorea5m3eadozionedellostandardeuro-peoEn12818periserbatoidigasdipetrolioliquefattodicapacitàinferiorea13m3;

•Decretoministeriale17gennaio2005recantela“Procedu-raoperativaperlaverificadecennaledeiserbatoiinterratiperGplcon la tecnicabasatasulmetododelleemissioniacustiche”;

•Decretoministeriale1dicembre2004,n.329,“Regolamen-to recante norme per la messa in servizio e utilizzazionedelleattrezzatureapressioneedegliinsiemidicuiall’arti-colo19deldecretolegislativo25febbraio2000,n.93”.

Inognicaso,sonofattesalvelecompetenzedelleRegioniastatutospecialeedelleProvinceautonomeaisensideirispettivistatutispecialierelativenormediattuazione.

Allegati: quali requisiti...AllegatoI-Criteridiabilitazionedeisoggettipubbliciopri-vatiperpotereffettuareleverifichedicuiall’articolo71,com-ma11,deldecretolegislativon.81/2008.I soggetti pubblici o privati di cui all’articolo 71, comma 11,deldecretolegislativon.81/2008,devonopossederealmenoiseguentirequisiti:•certificatodiaccreditamentoqualeorganismodiispezione

di tipo A, ai sensi della norma Uni Cei En Iso/Iec 17020,emessodaentediaccreditamentoriconosciutoa livelloeuropeoaisensidelregolamentoCE765/2008(consco-po di accreditamento evidenziante la competenza delsoggettorichiedenteaoperarenelsettoreoggettodellarichiestadiabilitazione,ovveroun’organizzazioneconfor-meairequisitidellanormaUniCeiEnIso/Iec17020ade-guatamentedocumentata),chegarantiscacompetenzadel soggetto richie dente a operare nel settore oggettodella richiesta di abilitazione, oltre che indipendenza,imparzialità e integrità propria e del proprio personalerispettoalleattivitàdiprogettazione,consulenza,fabbri-cazione,installazione,manutenzione,commercializzazio-neegestioneeventualmentelegateinmanieradirettaoindirettaalleattrezzaturedicuiall’allegatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008;

• operareconpersonaletecnicodipendenteoconrapporto

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Verifiche periodiche

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esclusivodicollaborazione.Sonovietateformediretteoindirettedisubappalto,salvoicasiincuisidebbanoeffet-tuare,asupportodelleverifiche,controllinondistruttivi,provedilaboratoriooattivitàadelevataspecializzazione;

•disporrediunaproceduraoperativachedefiniscal’itertec-nico e amministrativo per l’effettuazione delle verificheoggettodeldecretoeilrilasciodelleconseguentiattesta-zioni di verifica, in conformità a quanto previsto dall’al-legatoII;

•disporrediunorganigrammageneralecheevidenzi,inma-nieradettagliata,lastrutturaoperativaperogniRegioneincuisiintendesvolgerel’attivitàdelleverificheoggettodeldecretoinoggettoecheindichiilnominativodelre-sponsabiletecnico,inpossessodiopportunotitolodistu-dio come meglio nel seguito specificato. Il responsabiletecnicodeveessereundipendentedelsoggettoabilitatoe avere una comprovata esperienza professionale supe-rioreai10anninelcampodellaprogettazioneocontrollodiprodotti,impiantiecostruzioni.

...e quali titoliIlpersonaleincaricatodieseguirel’attivitàtecnicadiverificadeveessereinpossessodiunodeiseguentititolidistudioeprofessionali:- Laurea in ingegneria, ovvero corrispondente diploma di

laurea con almeno 2 anni di esperienza acquisita e dimo-strabilenelleattivitàtecnico-professionali(progettazioneocostruzioneomanutenzioneoispezioneocontrollioverifi-che)correlatealsettoredelleattrezzaturedicuiall’allegatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008perlequalisiintendo-noeffettuareleverificheoggettodelpresentedecreto;

- Laureaconseguitanelleseguenticlassi:L7,L8,L9,L17,L23dicuialdecretodelministrodell’UniversitàedellaRicercaindata16marzo2007,ovverolaureaconseguitanellese-guenticlassi:8,9,10,4dicuialdecretodelministrodell’U-niversitàedellaRicercascientificaetecnologicaindata4agosto 2000 pubblicato nel supplemento ordinario allaGazzettaUfficialen.245del19ottobre2000,conalmeno3annidiesperienzaacquisitaedimostrabilenelleattivitàtecnicoprofessionali (progettazione o costruzione o ma-nutenzioneoispezioneocontrollioverifiche)correlateal

settoredelleattrezzaturedicuiall’allegatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008perlequalisiintendonoeffettuareleverificheoggettodeldecreto inquestione.Taleperso-nalepuòeffettuareleverificheditutteleattrezzaturedicui all’allegato VII del decreto legislativo n. 81/2008. adesclusionedegliascensoriemontacarichidacantiereconcabina/piattaformaguidataverticalmente;

- Diplomadiperito industrialeconalmeno5annidiespe-rienzaacquisitaedimostrabilenelleattivitàtecnico-pro-fessionali(progettazioneocostruzioneomanutenzioneoispezioneocontrollioverifiche)correlatealsettoredelleattrezzaturedicuiall’allegatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008perlequalisiintendonoeffettuareleverificheog-gettodeldecretoinoggetto.

Talepersonalepuòeffettuareleverificheditutteleattrez-zaturedicuiall’allegatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008adesclusionedegliascensoriemontacarichidacantiereconcabina/piattaformaguidataverticalmente;• aver attivato una polizza assicurativa di responsabili-

tà civile, senza franchigia, con massimale non inferio-re a 5.000.000,00 di euro per anno e non inferiore a3.000.000,00 di euro per sinistro, per i rischi derivantidall’eserciziodelleattivitàdiverificheoggettodeldecretoinquestione.

Isoggettipubblicioprivatidicuiall’articolo71.comma11deldecreto legislativo n. 81/2008 sono tenuti a garantire cheil personale incaricato di eseguire l’attività tecnica di verifi-ca abbia ricevuto idonea formazione ai sensi dell’art. 37 delDlgsn.81/2008esuccessivemodifiche.Lapartecipazionedelpersonaleincaricatodieseguirel’attivitàtecnicadiverificaacorsidiformazionespecificaorganizzatidaisoggettititolaridellafunzionecostituisceelementodivalutazione inordinealmantenimentoneltempodeirequisitideisoggettiabilitati.Isoggettipubblicioprivatidicuiall’articolo71,comma11,deldecreto legislativo n. 81/2008, che hanno svolto attività dicertificazione di prodotto non possono effettuare la primadelleverificheperiodichedellaspecificaattrezzaturadilavo-roperlaqualeabbianorilasciatolacertificazioneaifinidellamarcaturaCE.

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Verifiche periodiche

Normative108

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109 Normative

CosA dICe Il deCreto mInIsterIAle 11 APrIle 2011 - PArte II

VERIFICHE, l’abcdi quelle periodicheing. Massimo Rivalta - presidente Animac

UnUn ulteriore tassello legislativo si introduce nell’ambito degli elementi in pressione. Dall’11 luglio 2011, infatti, è entrato in vigore il DM 11 aprile 2011 che disciplina, in modo preciso, le modalità con cui vanno effettuate le verifiche periodiche ad alcune attrezzature di lavoro, elencate in un apposito Allegato, e i criteri per l’abilitazione dei soggetti, pubblici o privati, idonei a effettuarle. La seconda parte di un articolo che ne illustra e chiariscei vari aspetti.

Dopo aver introdotto la norma nella prima parte diquesto articolo, pubblicato alle pagine 34-36 del nu-mero 7-8 (luglio-agosto) 2011, in questa seconda parteiniziamo col ricordare alcune definizioni importanti inrelazioneall’argomentoinquestione.

Definizioni basea)Verifica periodicaE’ quella finalizzata ad accertare la conformità allemodalità di installazione previste dal fabbricante nel-le istruzioni d’uso, lo stato di manutenzione e conser-vazione, il mantenimento delle condizioni di sicurezzapreviste in origine dal fabbricante, l’efficienza dei di-spositividisicurezzaedicontrollo.

b)Prima verifica periodicaE’laprimadelleverificheperiodichedicuialpreceden-tepuntoa)eprevedeanchelacompilazionedellasche-datecnicadiidentificazionedell’attrezzaturadilavoro.

c)Indagine supplementareE’ quella finalizzata a individuare eventuali vizi, difet-ti o anomalie prodottisi nell’utilizzo dell’attrezzaturadi lavoromessa ineserciziodaoltre20anni,nonchéa

stabilirelavitaresiduaincuilamacchinapotràancoraoperareincondizionidisicurezzaconleeventualirela-tivenuoveportatenominali.

Alcune annotazioniLaprimadelleverificheperiodichevieneeseguitasulleattrezzature previste dall’Allegato VII del decreto legi-slativon.81/2008,adeccezionediquelleescluseaisen-sidegliarticoli2e11deldecretoministeriale1dicembre2004,n.329.

Essaèfinalizzataa:

• identificare l’attrezzatura di lavoro in base alla do-cumentazione allegata alla comunicazione di messain servizio inoltrata al Dipartimento Inail territorial-mentecompetente,controllandonelarispondenzaaidatiriportatinelleistruzioniperl’usodelfabbricante.In particolare, devono essere rilevate le seguenti in-formazioni:

-nomedelcostruttore; -tipoenumerodifabbricadell’apparecchio; -annodicostruzione; - matricola assegnata dall’Inail in sede di comunica-

zionedimessainservizio.

Deve,inoltre,essereprodottainvisionelaseguentedo-cumentazione:-dichiarazioneCEdiconformità;-dichiarazionedicorrettainstallazione(oveprevistoda

disposizionilegislative);- tabelle/diagrammidiportata(oveprevisti);- diagrammadelleareedilavoro(oveprevisto);- istruzioniperl’uso;

• accertare che la configurazione dell’attrezzatura dilavorosiatraquelleprevistenelleistruzionid’usore-dattedalfabbricante;

•verificarelaregolaretenutadel“registrodicontrollo”,oveprevistodaidecretidirecepimentodelledirettive

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Verifiche periodiche

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comunitarie pertinenti o, negli altri casi, delle regi-strazioni di cui all’articolo 71, comma 9, del decretolegislativon.81/2008;

•controllarnelostatodiconservazione;

•effettuareleprovedifunzionamentodell’attrezzatu-radilavoroediefficienzadeidispositividisicurezza.

Verifiche periodiche successive alla prima•DefinizioniLeverificheperiodichesuccessiveallaprimasonoeffet-tuatesecondolemodalitàeconlaperiodicità indicatanell’AllegatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008.Perverificheperiodichesiintendono:

a)la“primadelleverificheperiodiche”;

b)le“verificheperiodichesuccessive”: -difunzionamento; -interna; -diintegrità(decennali).

•Controlli aggiuntiviI controlli da eseguire in aggiunta a quelli già citati,durante la prima delle verifiche periodiche, sono i se-guenti:

- individuazione dell’attrezzatura (o delle attrezzaturecomponentil’insieme);

- verifica di corrispondenza delle matricole rilasciatedall’Ispesl o dall’Inail all’atto della dichiarazione dimessainserviziosulleattrezzature(certificatesingo-larmente o componenti un insieme) rientranti nellequattro categorie del decreto legislativo n. 93 del 25febbraio 2000 non escluse dalle verifiche periodichedeldecretoministeriale1dicembre2004n.329;

-constatazione della rispondenza delle condizioni di

installazione, di esercizio e di sicurezza con quantoindicatonelladichiarazionedimessainserviziodicuiall’articolo6deldecretoministeriale1dicembre2004n.329;

-controllodellaesistenzaedellacorrettaapplicazionedelleistruzioniperl’usodelfabbricante.

Le verifiche di efficienza e funzionalità degli accessoridi sicurezza seguono la periodicità dell’attrezzatura apressionecuisonodestinatioconcuisonocollegati.

•Riguardo agli “insiemi”Per gli “insiemi”, verrà redatto un verbale di prima ve-rificaperiodicaperogniattrezzaturaimmatricolataco-stituentel’insieme.Nel verbale della prima delle verifiche periodiche, dacompilareperciascunadelleattrezzatureimmatricola-tedell’insieme,occorreevidenziareper leattrezzaturecomponentil’insieme:

-quellemarcateCE;

-quellenonmarcateCEeomologateIspesl;

-quellenonmarcateCEegarantitedallamarcaturaCEdell’insieme.

Verifica di funzionamento Laverificadifunzionamentoconsisteneiseguentiesa-miecontrolli:

a)esamedocumentale;

b) controllo della funzionalità dei dispositivi di prote-zione;

c)controllodeiparametrioperativi.

Inparticolare,perlevalvoledisicurezzailcontrollopuòconsistere nell’accertamento di avvenuta taratura en-

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111 Normative

troilimititemporalistabilitidalfabbricantee,comun-que,entroilimitirelativialleperiodicitàdelleverifichedi funzionalità relative all’attrezzatura a pressione cuisonoasservite.Icontrollidicuiallaletterac)sonofinalizzatiall’accer-tamentocheiparametrioperativirientrinoneilimitidiesercizioprevisti.

Verifica di integrità decennale LaVerificadiintegritàdecennaleconsistenell’accerta-mentodellostatodiconservazionedellevariemembra-turemedianteesamevisivodellepartiinterneedester-ne accessibili e ispezionabili, nell’esame spessimetricoealtrieventualiprove,eseguitidapersonaleadeguata-mentequalificatoincaricatodaldatoredilavoro,chesirendanonecessari.Ove nella rilevazione visiva e strumentale, o solamen-te strumentale, si riscontrano difetti che possono inqualchemodopregiudicarel’ulterioreeserciziodell’at-trezzatura,vengonointraprese,perl’eventualeautoriz-zazione da parte del soggetto titolare della verifica, leopportune indagini supplementari atte a stabilire nonsolol’entitàdeldifetto,maanchelasuapossibileorigi-ne.Ciòalfinedi intraprendereleazionipiùopportunediripristinodellaintegritàstrutturaledelcomponente,oppurepervalutarneilgradodisicurezzacommisuratoal tempo di ulteriore esercizio con la permanenza deidifettiriscontrati.Nelcasosianointrapresetalivalutazioni(Ffs-FitnessFor Service) per stabilire il tempo di ulteriore eserciziocon la permanenza dei difetti riscontrati, le stesse va-lutazioni andranno notificate dal datore di lavoro aisoggettititolaridellaverificachedovrannoautorizzarel’ulterioreesercizio.Le autorizzazioni rilasciate devono essere notificateall’Inail per l’inserimento nella banca dati informatiz-zataealleAslcompetentiperterritorio.Quando l’attrezzatura ha caratteristiche tali da nonconsentire adeguate condizioni di accessibilità all’in-terno anche nei riguardi della sicurezza, l’ispezione èintegrata, limitatamente alle camere non ispezionabi-

li, con una prova di pressione idraulica a 1.125 volte la“pressione massima ammissibile” (PS), che può essereeffettuatautilizzandounfluidoallostatoliquido.La prova di pressione idraulica può essere sostituita,in caso di necessità e previa predisposizione da partedell’utente di opportuni provvedimenti di cautela, conunaprovadipressionecongas(ariaogas inerte)aunvalore di 1,1 volte la “pressione massima ammissibile”(PS).Intalecaso,dovrannoesserepresetuttelemisurepre-viste dal decreto legislativo n. 81/2008 per tale tipo diprovaelastessadeveavereunadurataminimadi2ore,durante le quali deve essere verificata l’assenza dellacadutadipressione.

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Verifiche periodiche

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CosA dICe Il deCreto mInIsterIAle 11 APrIle 2011 - PArte III

VERIFICHE, l’abcdi quelle periodicheing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Un altro tassello legislativo si introduce nell’ambitodegli elementi in pressione. Dall’11 luglio 2011, infatti, è entrato in vigore il DM 11 aprile 2011 che disciplina, in modo preciso,le modalità con cui vanno effettuate le verifiche periodiche ad alcune attrezzature di lavoro, elencate in un appositoAllegato, e i criteri per l’abilitazione dei soggetti, pubblicio privati, idonei a effettuarle. La terza parte di un articolo ricca di ulteriori approfondimenti.

Proponiamo alcuni ulteriori approfondimenti sul DM11aprile2011“Disciplinadellemodalitàdieffettuazio-ne delle verifiche periodiche di cui all’Allegato VII deldecretolegislativo9aprile2008,n.81,nonchéicrite-ri per l’abilitazione dei soggetti di cui all’articolo 71,comma13,delmedesimodecretolegislativo”.Laprimaparte di questo articolo è stata pubblicata alle pagg.34-36 del n. 7-8/2011, la seconda alle pagg. 36-37 deln.10/2011.

Premessa e iter del provvedimento Il hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decreto,emanatodalministerodelLavoroedalministerodelloSviluppo economico, è stato approvato in ConferenzaStato-Regioni lo scorso 3 marzo e pubblicato sul Sup-plementoOrdinarion.111dellaGazzettaUfficialen.98del29aprile2011.

Con il provvedimento, viene data attuazione all’ar-ticolo 71, comma 13, del hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default” Dlgs 81/2008 per

quantoriguardalemodalitàdieffettuazionedelleve-rifiche periodiche e i criteri per l’abilitazione dei sog-getti pubblici o privati che potranno fare le verifiche,insostituzionediInaileAsl.

L’attualeart.71,comma11delhyperlink“http://olym-pus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default” Dlgs n. 81/2008è stato modificato dal hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2149:decreto-legislativo-3-agosto-2009-n-106-disposizioni-integrative-e-correttive-del-decre-to-8108&catid=5:normativa- ital iana&Itemid=66”Dlgs n. 106/2009 sulla scorta delle indicazioni delleparti sociali che hanno evidenziato criticità legateai meccanismi per l’effettuazione delle verifiche e aitempidiinterventodiAsleIspesl.

Come evidenziato anche nella relazione di accom-pagnamento al hyperlink “http://olympus.uniurb.i t / i n d e x . p h p ? o p t i o n = c o m _ c o n t e n t & v i e w = a r t i c le & i d = 2 1 4 9 : d e c r e t o - l e g i s l a t i v o - 3 - a g o s t o - 2 0 0 9 - n -106-disposizioni-integrative-e-correttive-del-decre-to-8108&catid=5:normativa- ital iana&Itemid=66”Dlgs106/2009,lamodificaseguelaposizioneespressadall’Autoritàgarantedellaconcorrenzaedelmercato(vediletteraalministerodelleAttivitàproduttiveealministerodelLavorodel4ottobre2006)edellaCom-missioneeuropea(Decisione4aprile2006),chehannoevidenziatolanecessitàdievitaresituazionimonopoli-stiche,qualequellaprevistadalcomma11delhyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default” Dlgs81/2008afavoredellestrutturepubblichedicontrollo.Nel merito, il decreto è molto complesso e definisceinmododettagliatolemodalitàdieffettuazionedellaprimaverificaediquelleperiodiche,anchenelleipote-siincuiInaileAslnonritenganodipoterleeffettuaredirettamente.

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DM 11.04.2011

Verifiche periodiche

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In termini generali, l’art. 71, comma 11 del hyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default” Dlgs n.81/2008 dispone che la prima delle verifiche periodi-chesiaeffettuatadall’Ispesl(oraInail),cheprovvedeaeffettuarlaentro60giornidirettamenteoavvalendosidialtrisoggetti (pubblicioprivati)abilitati (inteoria,l’InailpotrebbeavvalersianchedelleAsl).Decorsotaletermine, ildatoredi lavoropuòavvalersidisoggettipubblicioprivatiabilitati.Le verifiche successive, attribuite alla Asl, sono effet-tuate entro 30 giorni direttamente o avvalendosi dialtrisoggetti(pubblicioprivati)abilitati.Anche in questo caso, decorso il termine, il datore dilavoropuòavvalersidisoggettipubblicioprivatiabi-litati. La norma rinvia a un apposito decreto per l’in-dividuazione delle tariffe per l’effettuazione delle ve-rifiche.

Verifiche: Commissione e soggetti abilitati IlministerodelLavoroistituiràunaCommissione(chesaràcompostaanchedaiministeridelloSviluppoeco-nomico e della salute, dall’Inail e dalle Regioni) cheavrà il compito, tra l’altro, di costituire e aggiornarel’elenco dei soggetti abilitati a effettuare le verifiche(Allegato III del hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66”decretoministeriale).Una volta istituito l’elenco, Inail e Asl potranno pro-cederea istituireulteriorielenchidisoggettiabilitati(ecomunquefacentipartedell’elencodeisoggettigiàabilitatidalministero)dicuiavvalersiqualoranonsi-ano in grado di effettuare le verifiche “direttamente”nelperiodoprevistoper legge (60giorniper laprimaverifica e 30 per le successive). Qualunque soggettoabilitato dal ministero del Lavoro può essere iscrittoa domanda negli elenchi Inail o Asl. Gli elenchi sonomessiadisposizionedeidatoridilavoro.In vista della costituzione della Commissione (quin-

di, nel corso dei 90 giorni prima dell’entrata in vi-gore del hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” de-creto), i soggetti pubblici o privati che possiedono irequisiti di cui all’Allegato I potranno fare domandaper l’abilitazione: innanzitutto, al ministero (secondoquanto previsto nell’Allegato III) e, successivamente,seinteressati,all’Inaile/oalleAsl.

EvidenziamochelaCommissione,cosìistituita,diven-talacolonnaportantedeldecreto.Inassenzadell’isti-tuzione di questa Commissione, il hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66”decretocomunqueentrainvigo-re. In tal caso, le verifiche saranno quindi effettuatesolodaInaileAsl(inmancanzadell’elencodeisogget-tipubblicioprivatiabilitati).

Prima verifica...Per “prima verifica” si intende la prima delle veri-fiche periodiche (Allegato II del hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66”decreto).Ildatoredilavororichiedelaverificaall’Inail,indican-doanche ilnominativodelsoggettoabilitato,pubbli-cooprivato-presentenell’elencoInail-dicuiintendeavvalersiqualoral’entenonpossaeffettuarelaverifi-cadirettamente.Entro 60 giorni dalla richiesta, l’Inail può effettuaredirettamente la verifica (anche mediante accordi conle Asl o con le Direzioni provinciali del ministero delLavoro,diseguitoDpl)oavvalersidelsoggettosegna-latodaldatoredilavoro.Trascorsi i 60 giorni senza che l’Inail abbia procedu-to alla verifica, il datore di lavoro può far effettuarela verifica da qualsiasi soggetto abilitato presentenell’elencoministeriale(nonsolo,quindi,daisoggettidell’elencoInail),comunicandoall’Inailstessoilnomi-

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Verifiche periodiche

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nativodelverificatore.Durante laprimaverifica,vacompilata laschedatec-nica di identificazione dell’attrezzatura di lavoro (inAllegato IV al hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66”decreto in esame, sono riportate 14 schede speci-fiche che comprendono tutte le attrezzature pre-senti in Allegato VII al hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default”Dlgs81/2008).Vasottolineatocheisoggettiabilitatichehannosvol-to attività di certificazione di prodotto non potrannosvolgere la prima verifica sulla specifica attrezzaturadilavoroperlaqualehannorilasciatolacertificazioneaifinidellamarcaturaCE(AllegatoI).

...e quelle successivePerleverificheperiodichesuccessiveallaprima,perlequaliècompetentelaAsl,ildatoredilavororichiedelaverifica indicando, anche in questo caso, il nominati-vodelsoggettoabilitato,pubblicooprivato(presentenell’elencoAsl)dicui intendeavvalersiqualora l’entenonpossaeffettuarelaverificadirettamente.LaAslpuò,quindi,entro30giorni,effettuarediretta-mente la verifica o avvalersi del soggetto segnalatodaldatoredilavoro.Trascorsi i 30 giorni, il datore di lavoro può far effet-tuare la verifica da qualsiasi soggetto abilitato pre-sentenell’elencoministeriale(e,ancheinquestocaso,nonsolodaisoggettidell’elencotenutodalleAsl),co-municando all’ente stesso il nominativo del verifica-tore.

Datore di lavoro: compensi al verificatoreLe verifiche sono onerose e sono poste dalla leg-ge a carico del datore di lavoro richiedente (comeprevisto dal hyperlink “http://olympus.uniurb.i t / i n d e x . p h p ? o p t i o n = c o m _ c o n t e n t & v i e w = c a t e g

o r y & i d = 7 3 : a g g i o r n a m e n t i - d l g s - 9 - a p r i l e - 2 0 0 8 - n -81&Itemid=59&layout=default” Dlgs 81/2008, art. 71,comma11).Le tariffe per l’effettuazione delle verifiche sono de-terminate con decreto interministeriale, da adottareentro 180 giorni dall’entrata in vigore del hyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66”decretoministeriale.Fino alla emanazione del decreto interministeriale,trovanoapplicazioneletariffedefinitedaInaileAsl.Ai sensi dell’art. 3, comma 2 del hyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decreto in esame, i compensiche il datore di lavoro deve ai soggetti abilitati nonpotrannocomunquedifferireineccessooindifettodioltre il 15% dalle tariffe applicate dall’Inail o dall’Aslsullabasedell’emanandodecreto.

Controllo: oneriper i soggetti abilitatiI soggetti abilitati che effettuano le verifiche devonocorrispondereall’InailoalleAsldifferentiimportinel-leseguentidueipotesi:-seoperanoinsostituzionediInailoAsl(quindi,sono

parteanchedeglielenchiistituitipressoquestienti),devonoaquestisoggettiil15%delletariffeapplicate;

-seoperanotrascorsi60giorni(perlaprimaverifica)e30(perlesuccessiveverifiche),devonocorrispondereall’Inailil5%delletariffeapplicate.

GliimportisonodestinatiacoprireicostidiInaileAsllegati principalmente all’attività di controllo dei sog-gettiabilitatiedicostituzioneegestionediunabancadatiinformatizzata.

Come effettuaree richiedere le verificheLe modalità per effettuare le verifiche periodichesono definite nell’Allegato II del hyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&

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Verifiche periodiche

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115 Normative

view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66”decreto.L’allegato individua, in primo luogo, il proprio campodiapplicazione.Aquestofine,leattrezzaturevengonosuddiviseneiseguentigruppi:-apparecchidisollevamentodimaterialinonazionati

amanoe idroestrattoriaforzacentrifuga(chiamatigruppoSC);

-attrezzatureperilsollevamentopersone(gruppoSP);-gas,vapore, riscaldamento(gruppoGVR),dicui fan-

no parte le attrezzature a pressione e i forni per leindustriechimiche.

Vengono,quindi,declinatelemodalitàdieffettuazio-nedelleverificheperidiversigruppiSC,SPeGVReperciascunatipologiadiattrezzatura.L’Allegato comprende anche un paragrafo finale re-lativo alle procedure amministrative per definire idettagli operativi inerenti la richiesta delle verifi-che. Si prevede, in particolare, che, successivamentealla data di entrata in vigore del hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decreto, il datore di lavoroche mette in servizio un’attrezzatura di lavoro indi-cata nell’Allegato VII al hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default”Dlgs81/2008nedevedare comunicazione immediatamente all’Inail, cheassegna all’attrezzatura un numero di matricola e locomunicaaldatoredilavoro.Il datore di lavoro richiede, quindi, all’Inail l’esecu-zione della prima verifica, indicando il luogo pressoilqualeèdisponibile l’attrezzatura,almeno60giorniprimadellascadenzadeltermineperl’esecuzionedel-laprimaverifica,comestabilitonell’AllegatoVII.Perl’esecuzionedellaverifichesuccessiveallaprima,ildatore di lavoro richiede l’intervento della Asl, comu-nicando,ancheinquestocaso,illuogopressoilqualeèdisponibilel’attrezzaturaalmeno30giorniprimadellascadenzadeltermineperl’esecuzionedellaverifica.

Ricordiamo che le violazioni dell’art. 71, com-ma 11, del hyperlink “http://olympus.uniurb.it/i n d e x . p h p ? o p t i o n = c o m _ c o n t e n t & v i e w = c a t e g or y & i d = 7 3 : a g g i o r n a m e n t i - d l g s - 9 - a p r i l e - 2 0 0 8 - n -81&Itemid=59&layout=default” Dlgs n. 81/2008 sonosanzionate in via amministrativa (art. 87). Evidenzia-mo, inoltre, che l’Allegato II del hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decreto in esame prevede cheeventualiviolazioni,riferitesiaallaprimaverificacheaquelleperiodichesulleattrezzaturedeigruppiSCedSP, siano comunicate all’organo di vigilanza presentesulterritorio.

Abilitazione dei soggetti pubblici o privatiLe modalitàper l’abilitazionesonodescrittenell’Alle-gato III al hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” de-cretoinesame,ilqualedefinisce:-modalitàdipresentazionedelladomandaalministe-

rodelLavoro,suoicontenutiedocumentirichiesti;-proceduradiabilitazione;-condizionievaliditàdell’autorizzazione;-relativeverifiche.Conriferimentoacondizionievaliditàdell’autorizza-zione,evidenziamochel’iscrizioneall’elencodelmini-sterodelLavorohavaliditàquinquennaleepuòessererinnovataaseguitodiappositaistanza.Va,inoltre,sottolineatocheisoggettipubbliciopriva-tiabilitatidovrannotenereunregistroinformatizzatoche contenga sia copia dei verbali delle verifiche ef-fettuatesiaulterioridati,qualiilregimeincuièstataeffettuata la verifica, la data della successiva verificaperiodica,iltipodiattrezzaturaecc.Il registro dovrà essere trasmesso trimestralmente adecorrere dal 15 gennaio di ciascun anno per via tele-matica all’Inail o alla Asl, per consentire la rispettivaattivitàdicontrolloemonitoraggio.

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L’Allegatoinesamedefinisce,poi,lacomposizioneeilfunzionamentodellaCommissionechiamataaesami-nareladocumentazione.Commissionechehaancheilcompito di formulare il parere circa l’iscrizione all’e-lencoministerialedeisoggettichenefannodomanda.Ilpareredeveessereresoentro60giornidallarichie-stadiiscrizione.InaileAslpotrannosegnalarealministerodelLavoroeventuali comportamenti anomali dei soggetti abili-tati e proporre anche la sospensione o cancellazionedall’elenco.Ilministero,perpartesua,potràeffettua-re verifiche per verificare la sussistenza dei requisitirichiestiaisoggettiabilitati.

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Verifiche periodiche

Normative116

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117 Normative

un temA ImPortAnte AnChe In fAtto dI resPonsABIlItÀ PersonAle

Analisi del RISCHIOistruzioni per l’uso

Massimo Rivalta - ingegnere

L’analisi del rischio rappresenta lo studio delle vulnerabilitàe l’efficacia teorica delle misure di protezione. Il rischio vavalutato da un punto di vista sia qualitativo che quantitativo.Il discorso, nel caso specifico in cui si opera, viene ripropostocome attenzione alla casualità con cui determinati eventipossono verificarsi. Alcune indicazioni, di merito e procedurali,su cosa fare per essere in regola con le norme vigenti.

Alcuniepisodidicronacacapitatinelleultimesettimaneciof-fronol’occasionepersoffermarcisulfattore“erroreumano”esulla”imprevedibilità”degliavvenimenti.Quandotutto,cioè,sembraesseresottocontrollo,ma,auncertopunto,perunfattorenoncontemplato,qualcosaprendeunabruttapiega.Gliesempisonotantiveramenteedèsuffi-cientescorrerelacronacadelleagenziedistampaperavernecontezza.Nericordiamosoltantouno,dirisaltomondiale,perl’altotassodigravità.Londra,3giugno.Bpammette:erava-moimpreparatiaunincidentecomelamareanera,cheaveva”unaprobabilitàsuunmilionediverificarsi”.LodichiaraildgTonyHayward,spiegandochelacompagniapetroliferalacuipiattaformaèesplosaoltreunmesefanelGolfodelMessico“èstatacoltadisorpresa”.(Agi)Washington.Lamareaneraèfruttodiun“erroreuma-no”oconseguenzadi“risparmisullasicurezza”,neèconvintoObama.“C’èstatounerroreumano-hadetto ilpresidentestatunitense-,oppurelecompagniehannoadottatopericolo-sitaglichehannocompromessolasicurezza”.

Analisi del rischioL’Analisidelrischiorappresentalostudiodellevulnerabilitàel’efficaciateoricadellemisurediprotezione. Il rischiovava-lutato da un punto di vista sia qualitativo che quantitativo.

Ildiscorso,nelcasospecificoincuisiopera,vieneripropostocomeattenzioneallacasualitàconcuideterminatieventipos-sonoverificarsi.L’attenzionesiconcentrasuquegli impiantiariacompressachesembrano,aprimavista,correttamentemontati,mache il tempoe leazionimeccanicheesternediqualsivoglia genere possono avere in qualche maniera resononpiùefficienti.Infatti,laprevisionecheuninfortunioounarotturameccanica,ancheaccidentale,accadasuunimpiantoobsoletoeprivodimanutenzionenonècosaremota.Lodiventanelmomentoincui l’impiantoconsideratoegliaccessoriaessocollegati(sistemaditubazioniperladistri-buzionedelfluidocompresso,valvolame,serbatoiecc.)sianoesteticamentefunzionalienonfaccianoprevedereanoma-liedifunzionamentopresumibili.Perpoterlosapere,duesono,almeno,gliaspettifondamen-talidaprendereinconsiderazione:• affidarsiainstallatorietecnicicheoperinoconunsistema

diqualitàformalizzatoe/opresunto (gli installatoricerti-ficati Animac, ad esempio) e, comunque, di non discussecompetenzeecapacità;

• prevedereunarealemanutenzioneanticipataecautelativadegliimpianti(peraltroprevistadallanormativavigente).

Sopra ogni cosa, ovviamente, sta il buon senso. L’esempiopocosoprariportatodevefarerifletteresulfattochepensarein termini di criticità di un sistema non necessariamenteprevedelatotalecertezzacheunavvenimentononaccada.Può unicamente aiutare a essere immediatamente prontipercircoscrivereeventualisituazioninegative.Laprevenzioneel’allenamentoall’emergenzaaiutanonelrag-giungimentodell’obiettivofinale,checonsistenellapropriaealtruisicurezza.Citandounesempiodianalisidelrischiodiunimpianto,invitoafarequestisemplicieimmediaticontrollieaprendernenotainun’otticadicostruttivacollaborazioneconchicièvicino.Chièveramenteaggiornatoinmateria?Cipensi-noiResponsabilidellaSicurezzaetuttigliaddettidirettamenteo indirettamenterichiamatinellanormativa, inquanto le re-sponsabilitàsonosiacivilichepenali.Equelleinambitopenale,loribadiamo,nonpossonoesserescaricatesualtri!Proponiamo,quidiseguito,unsempliceelencodiattenzionidaadottare,lasciandoallettorelafacoltàdiverificarelasicurezzaintrinsecadeipropriimpianti.Disposizionigeneraliperlasicu-

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Verifiche periodiche

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rezzaQuesteleDisposizionigeneraliperlasicurezza:• predisporre un accurato piano di manutenzione pro-

grammata;•verificarel’efficienzael’integritàdeirivestimentifonoassor-

bentiedituttiidispositiviprevistidalcostruttoreperlaridu-zionedelrumoreprodottoaivaloridinorma;

•verificarel’efficienzael’integritàdeidispositividiprotezionedalcontattoconorganiinmovimentoopartidelcompresso-readaltatemperatura;

•verificareilcorrettofunzionamentodellastrumentazionediregolazionedellapressionedell’aria;

•verificarelapuliziadelfiltrodell’aria;•verificarelacorrettaconnessionedelletubazioni;•approntareilcompressoreinposizionestabile;•posizionarelamacchinailluogoaerato.

Istruzioni operative•Prima dell’uso- Garantireilricambiod’aria;- controllarecheglisportellidelvanomotoresianocorret-

tamentechiusi;- controllarelostatodeitubiperl’ariacompressa:sepre-

sentano lacerazioni, tagli, forature, occorre provvedereallasostituzione.Sonoassolutamentevietateriparazionidifortunaditaliattrezzature.

•Durante l’uso- Aprireilrubinettodell’ariaprimadell’accensionedelmo-

tore e mantenerlo aperto fino al raggiungimento dellostatodiregimedelmotore;

- controllareleindicazionifornitedaimanometri;- segnalare tempestivamente eventuali anomalie di fun-

zionamentoosituazionipericolose.•Dopo l’uso-Lasciarelamacchinapulitaelubrificata;-controllarecheidispositividiprotezionesianoancoraef-

ficientienonabbianosubitodanni;-operarelamanutenzioneeitagliandidirevisionesecondo

leindicazionifornitedalproduttore;- pulire accuratamente il mezzo, gli organi di comando, i

manometri,itermometrieglialtristrumentidicontrollodelcompressore;

-èassolutamentevietatooperaremanutenzioneopuliziasuorganiinmovimento;

-segnalareeventualiguastidifunzionamento.

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Verifiche periodiche

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ConVeGno nAzIonAle AnImAC

Temi alla ribalta m.r.

Il Convegno - data e luogo in via di definizione - si presentacomeunagiornatadiincontro,aggiornamentoeinformazionecaratterizzatodaunaarticolata“scaletta”diargomenti.•Aggiornamento normativo-ariacompressa:Ped(Pressureequipmentdirective);-ariacompressa:DM329/04;-sicurezza:DM81/08;-dichiarazionediconformità:DM37/08.•Cosa fare per essere a posto-Modulistica necessariaa)Relazionetecnica;b)dichiarazionediconformitàsecondoilDM329/04;c)certificazionediconformitàsecondoiVv.Ff.;d)dichiarazionediconformitàsecondoiVv.Ff.;e)obblighidell’utilizzatore(vedisotto).-Verifiche periodichea)VerifichediIntegrità(art.12);b)verifichediFunzionamento(art.13).

•Cosa deve fare l’utilizzatore finale(o cosa si può fare per aiutarlo…)L’installatore,perfidelizzareeconsigliareilcliente,deverender-loedottocircaipropriobblighinormativi;quindi,all’utilizzatorefinale, bisogna trasmettere un modello in cui possa prendereconoscenzadelleattivitàdipropriacompetenza,valeadire:a) sottoporreacategorizzazioneleApparecchiatureinpressio-

nesecondoAll.IIPed;b) costituireemantenereaggiornatoildatabasedelleAttrez-

zatureinpressionedeipropriimpianti;c) redigereunoscadenziariodidettagliosecondonuoveperio-

dicità;d) richiederel’esecuzionedelleVerifichediMessainServizio;e) presentareleDichiarazionidiDenunciadiMessainServizio;f) richiederel’esecuzionedelleVisitePeriodiche;g) formalizzareleMesseFuoriServizioeiRiavvii.Sono arrivate diverse richieste di informazioni inerenti gliargomentichesarannotrattatinellagiornatanazionaledifor-mazionedelConvegnoAnimac.Preghiamocolorochevolesseroporredomandesuspecificiargomentidiinviarleviamaildiret-tamenteall’Associazione([email protected]).Le domande così pervenute saranno prese in considerazioneduranteladiscussionealterminedell’incontro.

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119 Normative

ConsIderAzIonI e ConsIGlI su un temA dI estremA AttuAlItÀ

Attrezzature a pressionein SICUREZZA

Massimo Rivalta - ingegnere

Esercizio in sicurezza delle attrezzature in pressione e dei controllinon distruttivi. In particolare dell’Esame Visivo, la cui valenzatecnica è molto importante per dare un primo indizio dello stato di fatto dell’attrezzatura e delle sue condizioni di mantenimento. In assenza di precise norme che ne regolino l’attuazione secondo un protocollo riconosciuto formalmente a livello nazionalee internazionale, alcune regole di indicazione generale.

Achiusura dell’evento di Verona - ci riferiamo al secondoconvegnoAnimacsultema:“Lenovitànormative,ichiari-mentie leapplicazioni inunannodiariacompressa”, te-nutosi loscorsoottobreaVeronafierenell’ambitodiVPC-ValvolePompeComponenti-einmeritoall’argomentodimaggioreattualità,valeadireilDM11/04/2011inerenteleVerifichePeriodichedegliimpiantinonsoloapressione,vo-gliamoparlaredell’esercizioinsicurezzadelleattrezzaturein pressione e dei controlli non distruttivi. In particolaredell’EsameVisivo,lacuivalenzatecnicaèmoltoimportan-teperdareunprimoindiziodellostatodifattodell’attrez-zaturaedellesuecondizionidimantenimento.Soprattutto in assenza di precise norme che ne regolinol’attuazione secondo un protocollo riconosciuto formal-mentealivellonazionaleeinternazionale,richiamiamoinquestospazioalcuneregolediindicazionegeneralecosìdaseguireunpercorsodiverificastrutturato,concaratteristi-chedicongruenzaall’approccioispettivo,taledarendereilpiùpossibileoggettivalasuccessivafaseinterpretativadeirisultaticonseguiti.

Esame visivo e spessimetriaQualsiasicontenitoreapressionerappresentaunpoten-zialepericoloacausadellivellodipressioneincuiopera.Il

modomigliorepersalvaguardareutilizzatorie lavoratoricheoperanoinprossimitàdiapparecchiatureapressioneèquellodigarantirechequestevenganoutilizzateinunregimedisicurezza.Le attrezzature a pressione devono essere progettate inmodotalecheilloroesercizioavvengainsicurezzaaunadeterminatapressione.Lapressioneè,dunque,certamen-teilparametrooperativopiùimportante,anchesenonilsolo.L’esame visivo riveste carattere di assoluta importanzanelcampodellasicurezzadelleattrezzatureapressione:esso,infatti,consentedirilevare,consemplicitàerapidi-tà,lamaggiorpartedeidifettisuperficialiediformulareungiudiziogeneralesullivellodiqualitàcostruttiva.Nonvièdubbiochel’esamevisivoe laspessimetrianel-la verifica d’integrità, come intesa dal legislatore, assu-mono una connotazione inequivocabile di accertamentodella stabilità dell’attrezzatura a fronte di un periodo diesercizio(ilcuilimitemassimoè,comunque,determinatonelletabelleallegateaicitatistrumentilegislativiorego-lamentari).Generalmente, nell’ambito delle attrezzature a pressio-nenonafocolare,ilmeccanismodidannodominantesumaterialiamatricemetallicaèquellodellacorrosioneintuttelesueformee,peralcunicasi,dellaerosione.Di conseguenza, gli effetti del fenomeno sono noti, cosìcome consolidate sono le metodiche di rilevabilità dellediscontinuitàprodotte.Pertaleragione,èpienamentecondivisibile,perattrezza-turecheconsentonounacompletaedirettaaccessibilitàalle membrature, utilizzare la combinazione dell’esamevisivo,che,sottoilprofiloqualitativo,fornisceunaimme-diatapercezionedell’estensioneedellagravitàdeldegra-do,conilcontrollospessimetrico,cheneèilcomplementosottoquelloquantitativo.L’esame visivo puo essere condotto sia sulle superficiesternesiasuquelleinterne,sucomponentiosuelemen-tidelleattrezzatureapressione,compatibilmenteconglioggettiviimpedimentidiaccessibilità.L’accessibilitàinternaall’attrezzaturaapressionedovreb-be essere generalmente possibile dall’apertura dei passi

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Verifiche periodiche

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d’uomo,ditestaodimano,servendosinelcasodiidoneiponteggiescale(fissiomobili)e,dovenecessario,ancherimovendoeventualiostacoli.

Occhio alla corrosioneDalmomentochelacorrosionecostituisceilpiùdiffusofeno-menodidanneggiamento,siraccomandaunaparticolareat-

tenzione nell’ispezione delle zonedove più probabili sono la forma-zione e il ristagno di condensa. Ciòdovrebbe essere tenuto presenteanchequandosiesaminalacoiben-tazione. Anche se non sono riscon-trabili evidenti segni di deteriora-mentodelrivestimentocoibente,neè consigliabile la rimozione mirata,ancheperpiccolezone,peraccertarelecondizionidelmetallosottostan-te. Qualora il metallo appaia dan-neggiato, è indispensabile rimuo-vere lo strato coibente per un’areasufficienteadelimitarel’estensionedeldanneggiamento.Qualsiasi indicazione rilevata sullasuperficieesaminata-ericonducibi-leadanomaliaodiscontinuità-deveessere identificataeclassificatapertipologia (interpretazione e classifi-cazione) e valutata (individuazionedell’intensità del danneggiamento)inrelazioneallasuaseveritàe/oaglispecifici criteri di accettabilità o divalutazione. Nella tabella che pub-blichiamo,sonoriportati:unelenconon esaustivo delle più tipiche di-scontinuità e anomalie rilevabili suattrezzature a pressione medianteesame visivo, la corrispondente de-scrizione,uncodiceperunasinteticacodifica utile alla compilazione delRapportodiEsameVisivoeilfattored’intensità necessario al calcolo delpesoGidellasingoladiscontinuità.

DM 11.04.2011

Verifiche periodiche

Normative120

Elenco non esaustivo delle discontinuità e delle anomaliecodificate per tipologia con relativo valore del fattore di intensità

Codice Tipologia Breve descrizione Fattore di intensità1 Abrasione Danneggiamentodellasuperficieperasportazione 1 meccanicadiparticellemetalliche2 Alterazionediforma Variazionegeometricadellaformadelcomponente 3 aseguitodideformazioneplasticageneralizzata3 Ammaccatura Depressioneaccidentaledellasuperficieaseguito 2 dideformazioneplasticalocalizzata4 Arrugginimento Ossidazionesuperficialedelmetallo(presenzadiruggine) 15 Assottigliamento Riduzionedispessorelocaleodiffuso 36 Bolla,vescichetta,bugne Sollevamentolocalediunostratodimetallo conformazionein(Blister)superficiediunaprotuberanza 3 sottolaqualeèrilevabileunacavità.Puòesserecausato dafenomenidiassorbimentoediffusionediidrogeno7 Chiazzatura Macchiettaturachecomparedopoun’operazione 1 difinituraopuliziaconagentichimici8 Chiazzedadecapaggio Zonenellequaliildecapaggioèrisultatoincompleto 1 macchiedidecapaggio9 Crateredicorrosione Cavitàlacuiprofonditàrisultidelmedesimo 3 ordinedigrandezza dellesuedimensionitrasversali10 Criccaaffiorante Discontinuitàprodottadauncedimentolocaledella 3 matricemetallicachesimanifestaconunasottile lineadifratturasullasuperficie11 Filature,venature Piccolisolchilongitudinaliesottilisullasuperficiemetallica 112 Incrostazioni Depositidivariotipocheaderisconoallesuperfici 113 Macchieoimbrattamenti Macchieosporciziacheostacolanol’esamevisivo 114 Morchie Impuritàcolloidalitipicamenteoleose 115 Pitting Corrosionelocalizzatachepuòportareaperforazioni 316 PustolaoTubercolo Accumulodiaspettotondeggiantesullasuperficie 2 delmaterialemetallicodiprecipitati(ossidi)dovuti allacorrosione17 Rigonfiamento Deformazioneplasticalocaledovutaall’azione 3 dipressionidiprovaodiesercizio(ades.cedimento loacalizzatodelmantelloodeifondidiunserbatoio oditubazioni)18 Rugosità Statodellasuperficiepresentantelievidepressioni 1 esporgenzedivariaformaedimensionioriginate dacausediverse19 Sfogliatura Distaccodiframmentidallasuperficie,avolte 3 accompagnatidacorrosionedeglistratisuperficiali20 Trafilamento Fuoriuscita,perditadifluido 321 Ulceradicorrosione Cavitàprodottadallacorrosionesullasuperficie 2 delmaterialemetallico,qualoralaprofonditàdella cavitàstessasiapiccolainconfrontoallerilevanti dimensionitrasversali22 Vaiolature Tipodicorrosionelocalizzatacheprovocacavità 3 superficialiaformadicalottesferiche Per tornare all’elenco argomenti

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121 Normative

CosA oCCorre sAPere rIGuArdo AGlI ImPIAntI d’ArIA ComPressA/II

Test e proveper PREVENIRE

Massimo Rivalta - ingegnere

Prevedere come intervenire e interagire con i vari sistemi a pressione al fine di prevenire le situazioni di incertezzaal momento dell’applicazione negli impianti non è certoun optional. Nella prima parte dell’articolo - febbraio,pagg. 36-37 - abbiamo analizzato il contesto in cui il test viene inserito nell’ambito di un progetto o di una fase progettuale; In questa seconda “puntata” illustriamo tipologie di test presenti nei settori presi ad esempio.

Sesiconsideranoeventualimalfunzionamentirilevatiinunsiste-mailquale,perquantosempliceocomplessochesia,potràesseresoggetto a qualsiasi tipo di monitoraggio di specifico interesse,essidovrannoesseregestitisecondoleprocedurestabiliteese-condoleindicazionidelprogettoditest.Leattivitàrisultantidalmonitoraggioedaitestsarannodocumentateinappositireportchefarannoparteintegrantedelladocumentazionediprogetto.Lacorrettaesecuzionedelleattivitàditestèdatempoconsideratastrategicanelleorganizzazionipiùmature,mastaacquisendora-pidamenteimportanzaanchenellemedieepiccoleaziendemenostrutturate.Recentianalisistatistichehannovalutatocheunerro-rerilevatoduranteitest,specialmentesescopertonellefasialtedelciclodisviluppo,puòfarrisparmiareall’aziendafinoamoltevolteilcostodirimozionedopol’installazione.

Due tipologieEsistono,principalmente,duetipologieditestinfunzionedelfat-tochesivogliaeseguireilcollaudosuunsingoloelementoosuunimpiantocompleto.Rispettoallafasedelciclodivita,itestpossonoessereapplicati:-aisingolimoduliocomponentidell’impianto(testdimodulo);-alrisultatodellaintegrazionedeisingolimoduliinunsistema

complessivo(testdiintegrazione).

Itestpossonoesserepoiripetutiperuncontrollofinaleprimadellaconsegna (testdiqualificazione)e/opresso ilclienteallaconsegnadelprodottofinale(testdiaccettazione).Per effettuare il collaudo, spesso sono necessarie determinateattrezzatureostrumentazionidimisuraidoneealcontestoincuisisvolgelaprova.StrumentidisupportoInlineadimassima,siindividuanolese-guentigrandifamigliediprodottiperilsupportodelleattivitàditest:-strumentiperiltestdinon-regressione;-strumentiperanalisidicopertura;-strumentiperlaproduzionedicasiditestapartiredallespeci-

fiche.Itestdinon-regressionesonosvolticonl’obiettivodiverificareche,avendoapportatounamodificaaunpartedelsistema,nonrisulticompromessalacorrettezzadialtrefunzionicollegate.Glistrumentidedicatiasupportaretaliverifichesonodotatidellafunzionalitàdiregistrareleproveallequalivienesottopostoilsi-stemaearchiviareirisultatiottenuti.Inseguitoainterventiloca-lizzatisulsistema,sarannorieseguiteinautomaticoleattivitàditestregistrate,controllandocheinuovirisultaticoincidanoconquelliarchiviati.Sono, infine, disponibili strumenti di analisi delle prestazioni,chiamatianche“LoadTool”o“StressTool”,chesimulanospecifi-cilivellidicaricodilavorodelsistema,permettendodiosservarecomeilsistemastessoreagisce.

Alcuni esempi•Ambito automotivePer esempio, in ambito automotive, nonostante il collaudo incampoautomobilisticovengautilizzatodaoltreunsecolo,oggigliespertidelcollaudooperanoinunambientecompletamentediverso.Perquestonecessitanodisoluzionibasatesusistemial-tamenteperformantieall’avanguardiacheaiutinoa:-reagireconmaggiorerapiditàaicambiamentidelmercato;-superareleattualilimitazioniinmateriadisviluppodiprodotti;-convalidareelanciarenuovidesignintempipiùbrevi;-realizzareitestdicollaudoconunamaggioreefficienzadei

costi;-adattarsipiùrapidamenteallenuovenormativeinmateriaam-

bientaleedisicurezza.

DM 11.04.2011

Verifiche periodiche

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Questopergarantire,adesempio:-generazionedeidatipiùprecisaeriduzionedelletempistiche

perleprove;-integrazioneditestfisicievirtuali;-utilizzoditecnologiesiaelettrichesiaidrauliche;-unionedihardwareehumanintheloop.

•Ambito idraulicoAnalizzandounaltrosettore-inambitoidraulico,adesempio-,

leprovesonoinvecerealizzateconidoneeattrezzaturediprecisionelequali,adesempio,permettonodi:-constatarelaperfettatenutadellevasche;-verificarelapresenzadiperditediacquaodiliquidinelsotto-

suolo;-stimarelaquantitàdiliquidodispersonelsottosuolo.

Una domandaMa,aquestopunto,verrebbedachiedersi:suqualielementieconqualeapprofondimentosidecidonoitesteleoperazionidicollau-do?Inqualecampodellatecnicaedellatecnologia?Unarispostasempliceaquestadomandaèchiaramenteimpossibiledarla.Sipreferisceindicare,nelriquadroquipubblicato,unalistadiapplica-zionineivarisettoriscientificicherichiedonol’interventodianalisietestdiunacertaimportanza.Successivamente,verrannoanaliz-zatiirischidelleprovedalpuntodivistadichileeseguematerial-mente,soprattuttose l’ambientecircostante, lametodologiadiprovastessaoglielementidasottoporreatestsonocaratterizzatidapeculiaricaratteristichedipericolosità(proveconesplosivi,conagentichimici,inambienticonpericolodiscoppioodiincendio,dicrolloecc.).Comeèpossibileconstatare,inalcunicasilamatricetipologicadeltestèlastessa.L’applicazione su diversi settori merceologici consente di indivi-duaredifferentiparametriinfunzionedelcampodiprovaincuisieseguel’esperimento,comedocumentanogliesempiriportatinelriquadro.

DM 11.04.2011

Verifiche periodiche

Normative122

Quali test per quali settoriQuestounelencoindicativoenonesaustivodiproveetestsuidifferentisettorimerceologici:•Aerospaziale-Provesucomponentiavioniciedelettriciaero-

spaziali•Automotive -Proveveicolidicaratterizzazioneconsumocar-

burante, consumo impianti ausiliari, vibrazioni, prestazionidinamicheedemissioni inquinantisecondostandardnazio-naliointernazionali

•Beni di consumo e retail -Provesubenidiconsumodurevolienondurevoli;Certificazionediprodotto

• Salute - Certificazione e approvazioni per l’immissione sulmercatodidispositivimedici;Testevalutazionidiconformitàdidispositivimedici

•Infrastrutture -Proveecontrollisustrade,autostrade,pontiegrandiinfrastrutture;Proveecontrollisusistemidisicurezza

• Manifatturiero e industriale - Marcatura CE per macchine emacchinari;Protezionedalleesplosioni-direttivaAtex

•Ferroviario -Servizidicollaudoperproduttoridiattrezzatureperferrovietradizionalieadaltavelocitàepermetropolitaneeferrovieleggere

•Immobiliare-Collaudiperarchitetti,progettistiepianificatoridi nuove costruzioni;Collaudiper produttoridi attrezzatureperl’ediliziaedicostruzioniesistenti

• Telecomunicazioni e Informatica - Certificazione di batterie;Testdicompatibilitàelettromagnetica

• Efficienza energetica - Programma Energy Star; Direttiva ErP2009/125/EC(giàdirettivaEuP)

•Energia-Servizidicollaudoperlaprogettazioneelapianifica-zione di centrali elettriche tradizionali e di impianti elettricinucleari;Provesuenergiasolaretermicaefotovoltaica.

Come è possibile notare, praticamente ogni settore mer-ceologico ha le proprie prove e test che, in qualche modo,per poter essere omologati e accettati a livello di categoria,devonosottostareapreciseregoleperrispettarestandarddisicurezzachesi rendononecessarialfinedinormalizzare leproceduredaseguireperl’effettuazionedeitestedeirelativirisultatiottenuti.

Importante nominaCondeliberanellariunionediConsigliodell’Ordinedegli Inge-gneridellaProvinciadiTorinoD340dell’11/12/2013ecomedadeliberadelConsigliodiFondazioneD 13del23/01/2014, l’ing.Massimo Rivalta è stato nominato Consigliere referente dellaFondazionedell’OrdinedegliIngegneridiTorinoperleseguentitreCommissioni:TrasportieViabilità,ImpiantiaFuneeSolleva-mento,ProtezioneCivile.L’ing.MassimoRivalta,giàfacentepartedelgruppoProtezioneCivile dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino, èanchemembrodelComitatodiControllodellaProtezioneCiviledellaFondazionediTorino.All’amicoRivalta,presidenteAnimace collaboratoredella nostra rivista,vanno i miglioriauguridapartedituttalaRedazione.

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123 Normative

rIGuArdo AGlI AGGIornAmentI normAtIVI suCCedutIsI nel temPo

Attrezzature a pressione:quali SANZIONI

Massimo Rivalta - ingegnere

Lo sviluppo normativo in fatto di progettazione, installazione,manutenzione e verifica delle attrezzature a pressione haconosciuto una importante evoluzione anche nell’applicazione dell’impianto sanzionatorio, previsto dalla contemporaneaapplicazione del Testo Unico sulla Sicurezza (Dlgs 81/08) e del DM 11/04/2011 da poco entrato in vigore. Una sintetica analisi della nuo-va “situazione nomativa” da tener ben presente per essere in regola.

Gli aggiornamenti normativi succedutisi negli ultimi anni hannoprofondamentemodificatoilquadronormativoesistenteriguardoaprogettazione,installazione,manutenzioneeverificadelleattrez-zatureapressionee,conesso,anchegliscenaridiapplicazionedellenormerelative.Volgendosialpassato,infatti,sipuòosservarequan-toampiosiaildivarioesistentefralanormativaprecedenteequelladinuovocorso,incuiladifferenzapiùsostanzialerimanel’approccioperlevariefigurechiamateaintervenireviaviasecondoivariscena-riintervenuti.Percapirnedipiù,cipareutileripercorrereimomentipiùsalientidelpassaggiotra“vecchio”e“nuovo“corsonormativo,comeriportiamoinquestoarticolo.

Cronaca in sintesiPerbrevecronaca,siricordachesolofinoal29/05/2002eraobbli-gatorio,pericostruttoriitaliani,sottoporreleproprieattrezzatureinpressione,primadellacommercializzazione,allaproceduradellaOmologazionedapartedell’Ispesl(Anccprimadel1982).Conl’apposizionedelpropriopunzone,l’enteverificatoreaccertavailrispettodelleregoledicalcoloutilizzateperlaprogettazionedell’ap-parecchiaturainpressione,dichiarandonelarelativaconformità(co-diciIspeslVsr,Vsg,M,S).TaleprocedurapermettevaalFabbricanteditrasferireleresponsabilitàdellacostruzioneall’EnteVerificatore(Ispeslpergliaspettiderivantidallesollecitazionidipressioneetem-peratura)ealprogettistaperlerestantisollecitazioni.

Circal’esercizioera,invece,l’utentefinaleadoverassicurareilfunzio-namentoinsicurezzadell’attrezzaturaconopportunimanutenzio-neecontrollo,indipendentementedalleverificheperiodicheprevi-steperlegge(L547/55,art.241;L459/99).L’introduzionedellaDirettivaPedhaapportatoimportantimodifi-cheall’impiantonormativoattuale.Infatti,oraèilFabbricanteadapporreilMarchioCEsullaapparecchiaturaapressioneeacompila-relarelativaDichiarazionediconformità,fattesalve,naturalmente,tutteleverifichediconformitàprevistedapartediunOrganismoNotificato.Laproceduraprevede,infatti,cheilFabbricanteeffettuiunavalutazionedeirischi,assumendosenelaresponsabilitàecon-servandonel’oneresullacostruzionedell’apparecchiaturainpres-sione.

Attuale quadro normativoAnalizzandol’attualequadronormativo,questigliobblighidileggeperlamessainservizioel’utilizzazionedelleattrezzatureapressioneacaricodell’Utilizzatoree,inparticolare,perilDatorediLavoro:-DM329/04perl’Utilizzatore;-Dlgs81/08(D.11/04/2011)perilDatorediLavoro.In particolare, nel panorama legislativo sull’esercizio delle attrez-zatureinpressione,tralemisuregeneralidituteladellasaluteesi-curezzadeilavoratori,aifinidellaprevenzioneneiluoghidilavoro,sirichiamal’art.15,commaz)delTitoloIdelDM81/08,incuivieneesplicitamentecitata“laregolaremanutenzionediambienti,attrez-zature,impianti,conparticolareriguardoaidispositividisicurezzainconformitàallaindicazionedeifabbricanti”.GliobblighidelDatorediLavoro, in temadimanutenzionedelleAttrezzaturediLavoro,sonoprevisti,invece,nell’articolatodelDlgs81/08,art.71,ObblighidelDatorediLavoro.Inparticolare,alcomma4,il“DatorediLavoroprendelemisurene-cessarieaffinchéleattrezzaturedilavorosiano:-installateeutilizzateinconformitàalleistruzionid’uso;- oggetto di idonea manutenzione al fine di garantire, nel tem-po,lapermanenzadeirequisitidisicurezzadicuiall’art.70esianocorredate,ovenecessario,daappositeistruzionid’usoelibrettodimanutenzione”.Alfinedigarantirelapermanenzadeirequisitidisicurezzaèrichiesto,alDatorediLavoro,diteneresottoosservazioneleAttrezzaturemediantel’applicazionedell’art.71comma8delDlgs81/08,nelqualesispecificache“(omissis).Fermorestandoquantodispostoalcomma4,ilDatorediLavoro,secondoleindicazionifomi-

DM 11.04.2011

Verifiche periodiche

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tedaiFabbricantiovvero,inassenzadiqueste,dallepertinentinor-metecnicheodallebuoneprassiodalineeguida,provvedeaffinchéleAttrezzaturedilavoro,lacuisicurezzadipendedallecondizionidiinstallazione,sianosottoposteauncontrolloiniziale(dopol’instal-lazioneeprimadellamessainesercizio)eauncontrollodopoognimontaggioinunnuovocantiereoinunanuovalocalitàdiimpianto,alfinediassicurarneinstallazionecorrettaebuonfunzionamento”.

Impianto sanzionatorioConl’interventodelDlgs106/09,loscopoprevistodallanormaèquellodiassicurareunacorrettainstallazioneeilfunzionamentoinsicurezzadell’Attrezzatura,prevedendolafiguradiuna“personacompetente”pericontrolliperiodiciestraordinaricuièobbligatoilDatorediLavoro.PerilDatorediLavoroeilDirigenteprepostochenonrispettinoquantosoprariportato,l’impiantosanzionatoriopre-vedel’arrestoolasanzioneamministrativapecuniariainfunzionedelreatocommesso.

Nelcasodispecie,ilDlgs81/08prevede:•lapenadell’arrestodatreaseimesiol’ammendada2.500a6.400

europerlaviolazionedell’art.71,commi1,2,4,7e8(Riquadro1);•lasanzioneamministrativapecuniariadaeuro500aeuro1.800

perlaviolazionedell’art.71comma3,ecommi6,9,10e11(Riquadro2).

Acaricodell’Utilizzatorefinale,invece,rimanel’esecuzionedelleve-rificheperiodicheedelleprovealladatadiscadenzaprevista,indi-pendentementedallecausechel’hannoprodotta.Lamancataese-cuzionedelleverificheperiodicheedelleprovealladatadiscadenzaprevistacomportalamessafuorieserciziodelleattrezzatureedegliinsiemicoinvolti(art.7DM329/04)(Riquadro3).Atantachiarezzanormativadell’impiantosanzionatoriononsipuòrimanerindifferentie,poichél’abilitàdiapprenderepiùvelocemen-tedeipropriconcorrentipuòrisultareunprivilegioinunmercatoasfitticocomequelloattuale,ilmessaggiochesivuolecomunicareèquellodiconsultarelanostraAssociazione,anchesoloperuncon-siglio,alfinediottenerechiarimentialriguardo,tramiteeventualeappuntamento,contattandocidirettamente;inquestomodo,saràpiùfacilecogliereicriteripostiallabasedelcomplessoquadronor-mativovigente,alloscopodiistruireedifarconoscereall’utilizzatorefinalelacorrettaapplicazionedellenormative.

Registro di controlloUn’ultimainformazionecheèrigorosoricordare:latenutadelRegi-strodicontrollo.Laverificadelleattrezzaturevadocumentata.Infat-ti,essaèobbligodileggecomerisultadall’art.71,comma9delDlgs81del2008:“Irisultatideicontrolli,dicuialcomma8,devonoessereriportatiperiscrittoe,almenoquellirelativiagliultimitreanni,devo-noessereconservatietenutiadisposizionedegliorganidivigilanza”.Anche in questo caso, scatta una sanzione che prevede l’arrestodatreaseimesioammendada500a1.800europerildatoredilavoroeildirigente.Siricorda,inoltre,chealmeno60giorniprimadelladatadiscadenzadeltermineperl’esecuzionedellaprimadelleverificheperiodichestabilitodall’allegatoVIIdelDlgs81/2008infun-zionedellaspecificaattrezzaturadilavoro,ilDatorediLavorodeverichiedereall’Inaill’esecuzionedellaprimadelleverificheperiodiche,comunicandoilluogopressoilqualeèdisponibilel’attrezzaturaperl’esecuzionedellaverifica.Animacè,ovviamente,adisposizioneperivostrichiarimenti.

DM 11.04.2011

Verifiche periodiche

Normative124

Articolo 87(Sanzioni a carico del datore di lavoro, del dirigente, del noleggiatore e del concedente in uso)2. Il datore di lavoro e il dirigente sono puniti con la pena dell’arre-sto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro per la violazione:a)dell’articolo70,comma1b)dell’articolo70,comma2,limitatamenteaipunti3.2.1,5.6.1,5.6.6,

5.6.7,5.9.1,5.9.2,5.13.8e5.13.9dell’allegatoV,parteII;c)dell’Art.71,commi1,2,4,7e8. riquadro 1

Articolo 87(Sanzioni a carico del datore di lavoro, del dirigente, del noleggiatore e del concedente in uso)4. Il datore di lavoro e il dirigente sono puniti con la sanzione ammi-nistrativa pecuniaria da 500 a 1.800 euro per la violazione:a)dell’articolo70,comma2limitatamenteaipuntidell’allegatoV,

parteIIdiversidaquelliindicatiallaletteraa)delcomma3edellaletterab)delcomma2;

b)dell’Art.71,comma3.........ecommi6,9,10e11. riquadro 2

Articolo 71. La mancata esecuzione delle verifiche e prove alla data di scaden-za prevista, indipendentemente dalle cause che l’hanno prodotta, comporta i seguenti oneri a carico dell’Utilizzatore:a)messafuorieserciziodelleattrezzatureeinsiemicoinvolti.

riquadro 3 Per tornare all’elenco argomenti

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125 Normative

AlCune IndICAzIonI Per dIstrICArsI nel lABIrIntonormAtIVo

Ped & dintorni:per CAPIRNE di più

Massimo Rivalta - ingegnere

Tutti parlano di Ped, di 329, di verifiche periodiche, di valvoledi sicurezza, di relazioni tecniche, di raccomandate, di certificazioni,di sicurezza, di decreti, leggi e leggine. Ma poi?Poi succede che, all’atto pratico, quando il fornitore installagli elementi, l’elettricista collega i cavi, l’impianto viene ampliato,spostato o rinnovato, il cliente finale si accorge che qualcosagli manca. Piccolo vademecum per non incorrere inspiacevoli sorprese.

Untemasemprecaldo,cheriguardagranpartedegliinstalla-toriedeiclientifinali(utilizzatori),èdasemprequellodicomefareperrispettarelanormativaapplicabileintemadiapparec-chiatureapressione.Pochigiornifa,horicevutotretelefonateinerentilecorretteattivitàdasvolgersiperrientrareneiterminidi leggeeperaverechiarimentisullacostruzionediapparec-chiatureapressione.Ciascunodegli interlocutorihaavuto lapropriarisposta,ma,atalproposito,nonsarebbemaleprovarearipercorrerevelocementelestradechepartonodalnuovocor-sonormativorappresentatodallaPedearrivanofinoaigiorninostricol“Decretodelfare”.

Gran confusioneProviamoaimmaginareunfogliobianco.Totalmentebian-co.Eainserirvitantipiccoli“rettangolini”ordinatieprovia-mo,poi,aunirequesti “rettangolini” tra loroacaso.Risul-tato? Una enorme confusione! Ed è esattamente quantosi sente in giro quando molti parlano più per vendere cheper insegnareunanorma,dicui, tra l’altro, seneconosco-novagamentelospiritoeloscopoochenonsipadroneggiasufficientemente. Insomma, tutti parlano di Ped, di 329, diverificheperiodiche,divalvoledisicurezza,direlazionitecni-che,diraccomandate,dicertificazioni,disicurezza,didecre-

ti, leggieleggine.Mapoi?Poisuccedeche,all’attopratico,quandoilfornitoreinstallaglielementi,l’elettricistacollegaicavi,l’impiantovieneampliato,spostatoorinnovato,ilclien-tefinalesiaccorgechequalcosaglimanca.Hasentitoparlaredicertificazioni,denunce,verificheperi-odiche, Inail, Asl, Organismi Notificati e Abilitati, Registrodellamanutenzione…Machièingradodioffrirechiarimen-tipuntualipersvicolaredaldedalo,articolatoecomplesso,dell’apparatonormativosulleapparecchiatureapressione?Capita, infatti, che l’installatore, a volte, si “dimentichi” diconsegnare il Certificato di conformità dell’impianto, chegarantisce, appunto, la buona regola dell’arte dell’installa-zione, oppure si “dimentichi” di consegnare tutta la docu-mentazioneacorredodeglielementiappenacollegati.E,inqualcheripetutononsporadicocaso,dimenticapropriotut-to!El’utilizzatorefinalesitrovaarincorrerlosenza,magari,saperecosadeveavereacorredodiognielementoacquista-toeinstallatosottolapropriaresponsabilità.

Cliente finale al centroAnimac,invece,nefaunaquestionediprincipio:-perchéègiustocheilclientefinaleabbiatuttaladocumen-

tazionechedevericeveredagliartigianiedagliinstallatori;-perchéènecessariochel’installatoresicomporticomeuncon-

sulentechedimostridiconoscerel’ambitoelamateriaincuioffreleproprieconoscenze,nonsolonell’installarel’impiantomaancheneldeclinarelanormativacomedeveesserefatto;

-perchéècostruttivopertutti,clientieinstallatori,avereleconoscenze adeguate in termini tecnici e burocratici perchiudere un cerchio, quello normativo, che non può rap-presentareunacosaastrattadall’impianto;

- e perché, soprattutto, ogni deroga che lussuosamente cipermettiamo nei confronti della legge è altrettanto lus-suosamente punita, sia in ambito civile con sanzioni pe-cuniariesiainambitopenaleconl’arrestooltreallamulta.

Sull’argomento,abbiamogiàscrittomoltoinprecedentiar-ticolie,inognicaso,èsufficienteleggereattentamentetuttiicommidell’art.71delDlgs81/08,incuil’impiantosanziona-torioèparticolarmenteesplorato.Per toglierci dai dubbi, non guasta, comunque, offrire unpiccolo percorso guidato (siamo partiti dai “rettangolini”

DM 37/08

Dichiarazione di conformità

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collegatidisordinatamenteperriordinarlifinalmente)sulloscenarionormativodacuinonèammessoderogare.Gli aspetti analizzati non sono, ovviamente, per motivi dispazio,tutti,macredobenrappresentinoilcosiddetto“chi-devefare-cosa”.

Scenario normativo•Ped - Direttiva Europea 97/23/CE e Certificazione CE-PedRiguardailcostruttoreofabbricatorediattrezzatureapressio-ne.Inmateriadisicurezzadegliapparecchiapressionevigonorequisiti rigorosi. Ciononostante,acausadellecontraddizioniedellescappatoiepresentinellanormativaesistente,prodottipericolosienonconformisonoriuscitiafarbreccianelmercato,conconseguenteperditadifiducianelmarchioCE.Maquandosideveprogettare,costruire,installareunsistemaapressione,inbaseall’importanzaedoveèrichiesto,sifacciaspecificorife-rimentoaiprodottichehannolamarcaturaCE-Ped.

•DM 329/04NascedaunacostoladellaPededèrivoltoall’utilizzatorefinaleeproprietariodell’impiantoapressione.Prevedechesiafattaunaverificadiprimoimpianto(ovenecessario)eunadenun-ciadiprimoimpiantoaglientiprepostialcontrollo(InaileAsl).Prevede,inoltre,chesianodenunciatinonsoltantogliimpiantinuovi,maanchequelligiàesistentiochehannosubitomodi-fichenelcorsodeltempo. Introduceildiscorsodelleverificheperiodiche,ripresopoiinaltrasede.Nell’ambitodellecomunicazioniaglientiprepostiènecessarioavereunaspecificadocumentazionecomprendente,almeno:- elencodellesingoleattrezzature;- relazionetecnica,conloschemadell’impianto,recantele

condizionidiinstallazioneediesercizio;- analisidirischioriferitaalpuntoprecedente;- dichiarazioneattestantechel’installazioneèstataesegui-

tainconformitàaquantoindicatonelmanualed’uso;- verbaledellaverificadicuiall’articolo4,oveprescritta;- elencodeicomponentioperantiinregimediscorrimento

viscoso,osottopostiafaticaoligociclica;-certificazionidiconformitàemanualidiognisingoloele-

mentoinstallato;-categoriadirischiodelleattrezzatureapressione.

•DM 37/08E’spessounosconosciuto,malasuacompilazionegaranti-scel’esecuzionesecondolaregoladell’artedell’installazionee/o dell’impianto. L’installatore è obbligato a fornirlo perlegge,senzaperquestorichiederemaggiorazionieconomi-che.Ilclientefinaledevepretenderloedeveverificarnelacorrettezzanellacompilazione.

• DM 11/4/2011Verifiche periodiche. Si è parlato molto sull’argomento e il“Decreto del fare”ne ha esponenzialmente ampliato l’im-portanza.Perleapparecchiatureapressione,vigeancoraunpo’dicaos.Leverificheperiodichesonoobbligatorieepreve-dono,oltreallesanzioni,anchelasospensionedelfunziona-mentodell’impianto.

•Dlgs 81/08Testo Unico sulla SicurezzaL’ampioearticolatotestoprevede,oltreallesanzioni(art.71)giàrichiamate,ancheilmantenimentodiunRegistrodellamanutenzionechediventa,così,formalizzataeobbligatoriaacaricodeldatoredilavoro.Inmolticasi,lamanutenzioneèaffidatadaldatoredilavoroaterzi(installatori),chehannolapienaresponsabilitàdelleattivitàesercitatesull’impiantoeintervengonosolidalmentecoldatoredilavoronelcasodiresponsabilitàcivilie/openali.

Consigli praticiComesipuònotare,inquestobreveviaggiolegislativo,ades-so i “rettangolini” sono correttamente uniti e sia il clientefinale sia l’installatore sia il manutentore hanno precise re-sponsabilitàedoveridacuinonèpermessoprescindere.Perverificarechevistiaterivolgendoallapersonagiusta,chiedetesemprealfornitoredifiduciaseconoscelanormativadisetto-re.Verificateanchechedietrocisiaunaformazioneadeguataounastrutturadisupportochepossa intervenire incasodiapprofondimenti,comeAnimacdasemprefaconiproprias-sociati.E’importanteavereunbuonfornitoreedèaltrettantoimportanteconoscereleregoledelgioco.Sempre!

DM 37/08

Dichiarazione di conformità

Normative126

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127 Normative

AlCune ConsIderAzIonI sul deCreto mInIsterIAle 19/05/2010

Dichiarazionedi CONFORMITA’

Massimo Rivalta - ingegnere

Una importante modifica nel settore normativo ormai in vigore daquasi un anno regola la compilazione del modello di dichiarazionedi conformità. In questo articolo vengono fornite le informazionipiù rilevanti che riguardano il DM 19/05/2010 in ottemperanzaalle nuove disposizioni normative. Nelle pagine seguenti, i modulida compilare relativi agli Allegati I e II, accompagnati, ciascuno,da note esplicative a mo’ di “legenda”.

Pocherighe!Unmiracoloper...unaleggeitaliana!Edèpro-prioilcasodidirloparlandodelDM19/05/2010.Pocherighepertrasmettereunaimportantenovità:èvariata lamodu-listica.

Modifica degli allegatiStiamoparlandodelDM19/05/2010cheprevedelamodificadegliallegatidicuialDecreto22gennaio2008,n.37,concer-nente il regolamento in materia di attività di installazionedegliimpiantiall’internodegliedifici.Inparticolare:•l’art.7,comma5,secondocui“ilcontenutodeimodellidicuiagliallegatiIeIIpuòesseremodificatoointegratocondecreto ministeriale per esigenze di aggiornamento di na-turatecnica”;•nonchél’art.8,concernentegliobblighidelcommittenteedelproprietario;inrelazioneaiqualièstatodecretatoquantosegue:“Ilcon-tenutodeimodellidicuiagliallegatiIeIIaldecreto22gen-naio2008,n.37, relativoalRegolamentoconcernente l’at-tuazionedell’art.11-quaterdecies,comma13,letteraa)dellaleggen.248del2dicembre2005,recanteriordinodelledi-sposizioniinmateriadiattivitàdiinstallazionedegliimpian-ti all’interno degli edifici, è stato integralmente sostituitodagliallegatiIeIIalpresentedecreto”.

Nel caso in esame, analizzando la modulistica, viene fattadistinzionetradichiarazionediconformitàsecondolaregoladell’arte per l’installatore e per gli uffici interni di impresenoninstallatrici.Quindi,apartiredalmesediluglio2010,lamodulisticadaapplicareèquellamodificata.

Tre punti importantiOsservando sulla carta la modulistica, si evidenzia la nota(8):“Attestazionediconformitàperimpiantorealizzatoconmaterialiosisteminonnormalizzati”.Cioè, se nell’impianto risultano incorporati dei prodotti osistemi legittimamente utilizzati per il medesimo impie-goinunaltroStatomembrodell’UnioneEuropeaochesiapartecontraentedell’AccordosulloSpazioeconomicoeuro-peo,per iqualinonesistononormetecnichediprodottoodiinstallazione,laDichiarazionediConformitàdeveesseresemprecorredataconilprogettoredattoesottoscrittodauningegnereiscrittoall’Alboprofessionalesecondolaspecificacompetenzatecnicarichiesta,cheattesta:-diavereeseguitol’analisideirischiconnessiconl’impiegodelprodottoosistemasostitutivo;- di avere prescritto e fatto adottare tutti gli accorgimentinecessari per raggiungere livelli di sicurezza equivalentia quelli garantiti dagli impianti eseguiti secondo la regoladell’arte;- e di avere sorvegliato la corretta esecuzione delle fasi diinstallazionedell’impiantonelrispettodituttiglieventualidisciplinaritecnicipredispostidalfabbricantedelsistemaodelprodotto.Insomma,trepuntidatenerbenpresenti.E Animac rimane, come sempre, a disposizione per ognichiarimentoinmeritoconlepropriecompetenzeeipropriconsulentitecnici.

DM 37/08

Dichiarazione di conformità

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DM 37/08

Dichiarazione di conformità

Normative128

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129 Normative

DM 37/08

Dichiarazione di conformità

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AttrezzAture A PressIone: norme e ComPortAmentI dA seGuIre

La SICUREZZAnon è un optional

Massimo Rivalta - ingegnere

Una serie di misure di prevenzione e protezione - tecniche,organizzative e procedurali - che devono essere adottatedal datore di lavoro, dai suoi collaboratori e dai lavoratori stessi, per ridurre la possibilità di infortuni ai dipendentidell’azienda o ad altri collaboratori esterni (subcontraenti).L’attuale bilancio infortunistico rileva una riduzione generale degli incidenti sul lavoro, ma meno significativa nel campodelle attrezzature a pressione.

Conlarivoluzioneindustrialeelosviluppodelleprimemacchine,leattrezzatureapressionehannoassuntounruolosemprepiùimportantenelcampodellaproduzioneedell’applicazioneindu-striale.Ilsettoreindustrialediattrezzatureapressionecompren-deun’ampiagammadiprodotti:daquellidiconsumo,comegliestintorielepentoleapressione,finoallecaldaienellecentralielettriche.Datal’ampiaestensionedelcampodiapplicazionedelleattrezzature,econsideratoil“rischiopressione”comeunrischioingradodidanneggiarel’ambienteelepersone,tutteleattrezzatureapressionesonosottopostealladirettivaPed.

La direttiva PedEssadefinisceilimitidisicurezzacheifabbricantidevonogaran-tireperilprodottofabbricato.Siriconoscono,inlineaprincipale,leseguentitipologiediattrezzatureapressione:•Recipientiinpressione:progettatiperconteneregasoliquidia

unapressionedifferenterispettoaquellaesterna,solitamentepiùalta;

•Tubazioni:solidicavichiusiasezionecostanteinformaearea,ilcuiusoprincipaleèevidentementequellodiconvogliarefluidi;

•Accessoridipressione:appartengonoaquestacategoriaimano-metridivariotipo,iregolatoridipressione,itermostatiecc.;

•Accessoridisicurezza:appartengonoatalecategorialevalvoledi

sicurezza,idischidirottura,levalvoletermostatiche,levalvolediritegnoecc.

Lenormeinmateriadituteladellasaluteesicurezzasuiluoghidilavoro,dicuiilDlgs81/08costituisceilpiùrecenteesempio,hannostoricamente sempre accompagnato quelle sulle macchine, in-trecciandoinmodosignificativoprecettitecniciconmisurediuti-lizzazione.Almomentodell’entratainvigoredelDlgs81/08,lanor-mativavigentesugliapparecchiapressioneerailDlgs93/2000diRecepimentodellaDirettivaPedperlasolaparterelativaallaco-struzionedegliapparecchiapressione,eparzialmentesostituitodalDM329/04perlasolaparterelativaallapianificazionedelleverifichediesercizio.

Semplici attenzioniIlfenomenoinfortunisticointeressanteleapparecchiatureapres-sionepuòessereampiamenteridottoosservandodellesempliciattenzioni.Peroffrireunatracciacomprensibiledelleattivitàdicuisopra,questiipuntisucuiconcentrarsi:- Indagine statistica sugli infortuni avvenuti durante l’utilizzo

delleattrezzatureapressionealfinedicomprendernelecausescatenanti;

- Osservazionisulcampo,percomprenderelepratichescorretteegliusinonconsentitipiùfrequentiditaliattrezzature;

- Identificazionedeirischiresidui;- Azionimigliorativedaadottareperottenerelariduzionedelri-

schioresiduo.

Rischi residuiE’ovviocheunadellefasipiùimportantiedifficilinelsettoredellasicurezzaèl’individuazionedeirischiresidui,oltreaquellicosid-dettieliminabili,comeprecisamenterichiamatidallanorma,ov-veroqueirischi,associatiall’utilizzodelleattrezzatureapressione,esistentinonostantelamessainattoditutteleprocedureindiriz-zateallalororiduzione.Sonorischieliminabiliquellichevengonoannullaticonappositeprocedurediprevenzione(rischimaggior-menteevidenti),ovverodimessainoperaeineserciziodituttelemisureperprevenirecheaccadanoeventipericolosi.Lariduzioneeminimizzazionedelrischioresiduorichiede,invece,l’implemen-tazionediprocedurediprotezioneanchemoltoarticolate,ovverolamessainoperaeineserciziodituttelemisureperproteggerepersoneecosedalrischioresiduo.Ciononostante,considerando

Normative130

Dir. PED (Pressure Equipment Directive) 2014/68/EU - 97/23/CE - D. Lgs. 93/2000

Progettazioneapparecchiature a pressione

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131 Normative

l’applicazionedellemisuredisicurezzamesseinatto,ènecessa-riocomprenderelemotivazionipercuiilverificarsidegliinfortuniedegliincidenticheavvengononell’utilizzodelleattrezzaturesiaancoraunelementonondeltuttoeliminabile.

A proposito di...•Cause scatenantiPeriniziare,èdoverosoidentificarequellechepotrebberoesserelecausescatenantichehannoportatoalverificarsidell’infortunio.Quindi,stabilireunrapportodicoincidenzaodiuguaglianzafrapiùelementichepermettanodiestrapolarealcunedelledinami-chepiùfrequentiecomunidell’accadimentononostanteleatti-vitàpreventiveacquisiteeposteinatto.Soloaquestopuntosaràpossibileinsibiledividuaredeipercorsilogici,inambitosicurezza,checonsentanoopportuneconsiderazioniperridurrealminimoo,addirittura,eliminareilrischioresiduo.

•Determinanti e ModulatoriAltroelementoimportanteèl’osservazionedifattoriqualil’indi-viduazionedeiDeterminanti(fattoridirischiocheconcorronoalverificarsidiun incidenteaumentandone laprobabilitàdiacca-dimento)eglieventualiModulatori(fattoriche,ininfluentisullaprobabilitàdiaccadimentodell’incidente, sonoperò ingradodiimpedire,attenuareoanchepeggiorareildannobiologicocheneconsegue).Inletteratura,sonopresentidelletabelleindicantiqua-lielementisonopiùfrequentementeresponsabilidegliincidentisulleapparecchiatureapressione.

•Esplosione fattore letaleDall’indaginestatisticasiricavachelacausapiùricorrentedimor-te,dovutaall’utilizzodelleapparecchiatureapressione,ècostituitadalfenomenodell’esplosione.Nelcasospecifico,sonoiDetermi-nantienoniModulatoriaessereiprincipaliresponsabilidell’ac-cadimento.Soloperaccennarli,sipossonocitaredistrazionedellavoratoree/odeldatoredilavorooscarsacuranell’utilizzodelleattrezzaturemesseadisposizioneduranteilciclolavorativo.

•Ambiente di lavoroImportante,quindi,l’ambientedilavoro,chevienecosìdefinitodalTestoUnico(Dlgs81/08):“luoghidestinatiaospitarepostidilavo-ro,ubicatiall’internodell’aziendaodell’unitàproduttiva,nonché

ognialtroluogodipertinenzadell’aziendaodell’unitàproduttivaaccessibileallavoratorenell’ambitodelpropriolavoro”.Perminimizzareilrischio,ènecessariocheiluoghidilavorosianoilpiùpossibilemantenutinelrispettodituttiirequisitidisicurezza.E’ altrettanto indispensabile, ai fini di una acquisizione logica opraticadelleattivitàpreventive,prevederetuttiidispositiviminimidisicurezza,infunzionedelluogodilavoroesoprattuttoistruireilavoratorisucomeutilizzarli.

•Manutenzione ed efficienzaAltroelementodanonsottovalutareèlamanutenzioneeilman-tenimentoineffiicienzadelleattrezzaturedilavorochevengonomesseadisposizionedei lavoratori.Questi ifattorichepossonoconcorrerealverificarsidiinfortunisulpostodilavoro:-scarsamanutenzionedellamacchina;-azioniscorrettedell’operatorecheprovocadisfunzionidellamac-

china(adesempio,ribaltamento);-incidentifortuitidifunzionamento.

Il fattore umanoAprescinderedaglielementicitati,vièunaulteriorecausadegliinfortunisuiluoghidilavorochecipareesserelapiùimportante:l’azionedell’uomoeilsuocomportamentoall’internodelsistema“prevenzione”.Quindi, l’abitudineapratichescorrettee laman-canzadiformazionecheportanoillavoratoreacommetteregestitantoingenuiquantofataliperlasuaincolumitàequelladeglialtriintornoasé.E’ilcosiddetto“erroreumano”.Ormaitroppevolteabituatiasentirlorichiamaresenzachequalcunodicaveramen-tequantolapresenzadell’operatoreindeterminatecondizionidistress,stanchezza,attenzione,sicurezzadellapropriagestualità,distrazione,siacausaimportantedell’eventoinfortunistico.

•Cosa dice la statisticaRaccogliendoidatipubblicati,siscoprecheglioperatoriimpegnatiinunadeterminataattivitàlavorativa:-conosconoirischilegatialmancatousodeidispositividiprotezione,tuttaviarinuncianoalloroutilizzonellamaggiorpartedellecircostanze;-lagranpartediessisadoveèripostoilmanualedell’apparecchiatu-

racheutilizza,manonloconsulta;-esisteunlivellodiformazioneeinformazioneancoratroppobasso;-nellamaggiorpartedellesituazionil’istintoel’esperienzapreval-

Dir. PED (Pressure Equipment Directive) 2014/68/EU - 97/23/CE - D. Lgs. 93/2000

Progettazioneapparecchiature a pressione

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gonosuregolamentienorme;-ditutteleattivitàdimanutenzionedaeffettuareobbligatoria-

menteprimadell’utilizzodiunaapparecchiaturaapressione,vengonoeseguitesoloquellestrettamentenecessariealfunzio-namentoimmediatodellamacchina.

•Formazione del lavoratoreAfrontedell’analisisopraesposta,risultachiarocome,perriuscireacontrollareilrischioresiduoentrolivelliaccettabili,sianecessarioinsisteresullaformazionedellavoratore,intesacomeunsuone-cessariodiritto,considerandolaunelementoprincipalenellascaladiimportanzaperlaprevenzionedegliinfortuniderivatidanoncorrettiatteggiamenticomportamentalisulluogodilavoro.Ancheperquestomotivo,lamanutenzioneeicontrollisulleat-trezzatureapressionedevonoessere:- eseguitisecondolescadenzedelcostruttoreodelprogettista;- eseguitidapersonaleopportunamenteincaricato,conledovu-

tecaratteristichedipreparazionetecnicaeabilitazionirichiestedallanormativa;

- periodici e organizzati e non basati su un semplice controllovisivodell’operatore,chepermetteunicamentedi individuaregrossolanielementidipericolo,manonlecausenascosteenonindividuabiliinassenzadicontrollistrumentalidialtranatura.

Progettista & CostruttoreAifinidellariduzione/eliminazionedeirischiresidui,sonodaconsi-derarsiimportantianchealtrifattorinellasicurezzadi una attrezzatura a pressione, che vanno ricercati a montedell’intero sistema produttivo aziendale, in quegli elementi chelavoranoinpressione,echeriguardanoilprogettista/costruttoredell’attrezzatura.Infatti,ancheinfasediprogettazione,èimpor-tantevalutarelecondizionidieserciziodelrecipiente,inquantova-riazioniciclichedellapressioneedellatemperatura(sollecitazioneafatica)tendonoaridurnelavitaresidua.Questiiparametrisucuiilprogettistapuòagire,compatibilmenteconivincolidicostoediprogetto(ingombrimassimi,necessitàdibocchelliecc.):-formadelrecipiente;-spessoredellepareti;-selezionedelmateriale;-controllinondistruttiviincostruzione;-verificheinesercizio:

Questiparametridiprogettosonoindividuatierichiamatiinma-niera molto chiara dalla vigente normativa di settore. Anche infunzionedellatipologiadifluidochedovràcontenerel’attrezzatu-raapressione,dellatemperaturadiesercizioe-naturalmentepiùimportante-dellapressioneoperativadieserciziocuiessodovràlavorare.Apropositodisicurezzasullavoroedirischipresenti,èdimostratoche,inmolticasi,esisteunadiscrepanzatralaperce-zionesoggettivadelrischioelasuavalutazioneoggettiva.

Analisi dei rischiL’analisideirischidiundeterminatoimpianto/sistemaproduttivo,perleattrezzatureapressione,nonspettasoloaldatoredilavoro,maanchealfabbricantemedesimo(comesievincedallastessaDi-rettiva97/23/CE-Ped)ilqualeètenutoafornireistruzionioperati-ve,aisensidel“Res”3.4dellaDirettiva97/23/CE,perilprodottocheintendecommercializzare.L’analisideirischinonèsolorivoltaalsoddisfacimentodeirequisitiessenzialidisicurezza(Res)richiestadallapredettaDirettiva,maancheesoprattuttoall’eliminazionedei rischi ragionevolmenteprevedibili infasedi installazioneedeserciziodellostesso.Perfornireunesempioconcretoinmeritoallapericolositàdiunrecipienteincasodiesplosione,sipuòindica-requantosegue,analizzandoiltipodiinfortunio:a) primario, dovuto direttamente alla sovrappressione causata

dallaesplosioneedallasuadurata;b)secondario,causatodall’impattodelmissile;c)terziario,dovutoallospostamentodell’interocorpocheèassog-

gettatoaelevateaccelerazionieurti.Siconsideri,inoltre,cheuneventodannososoloinalcunicasiri-mane“contenuto”entrodeterminatilimiti,mentrenellamaggio-ranzadeicasisiestendeall’ambientecircostante.Entrano,quindi,ingiocotuttigliargomentirichiamatidallagestionedellasicurez-zaall’internodelleaziende(inalcunicasi,particolari,comenelleaziende ospedaliere, aziende petrolchimiche…). In particolare, laUniIso31000:2010indicailprocessodigestionedelrischiocuisirimandapermaggioriapprofondimenti.Quantoabbiamodettoinquestoarticolovuolesensibilizzareillettoreadaffidarsiaenti,associazioni,professionistidelsettoreconcomprovataesperienzadimostrabiledallaformazioneacquisita,siacomeesperienzasulcamposiacomeconoscenzadellanormativadisettore.Nondimenticandochelasicurezzanonèunoptional!

Normative132

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Progettazioneapparecchiature a pressione

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133 Normative

AlCune IndICAzIonI Per dIstrICArsI nel lABIrInto normAtIVo

Ped & dintorni:per capirne di più

Massimo Rivalta - ingegnere

Tutti parlano di Ped, di 329, di verifiche periodiche, di valvoledi sicurezza, di relazioni tecniche, di raccomandate, di certificazioni,di sicurezza, di decreti, leggi e leggine. Ma poi?Poi succede che, all’atto pratico, quando il fornitore installagli elementi, l’elettricista collega i cavi, l’impianto viene ampliato,spostato o rinnovato, il cliente finale si accorge che qualcosagli manca. Piccolo vademecum per non incorrere in spiacevolisorprese.

Untemasemprecaldo,cheriguardagranpartedegliinstallatoriedeiclientifinali(utilizzatori),èdasemprequellodicomefareperrispettarelanormativaapplicabileintemadiapparecchia-tureapressione.Pochigiornifa,horicevutotretelefonateine-rentilecorretteattivitàdasvolgersiperrientrareneiterminidileggeeperaverechiarimentisullacostruzionediapparecchia-tureapressione.Ciascunodegliinterlocutorihaavutolapro-priarisposta,ma,atalproposito,nonsarebbemaleprovarearipercorrerevelocementelestradechepartonodalnuovocorsonormativorappresentatodallaPedearrivanofinoaigiornino-stricol“Decretodelfare”.

Gran confusioneProviamoaimmaginareunfogliobianco.Totalmentebian-co.Eainserirvitantipiccoli“rettangolini”ordinatieprovia-mo,poi,aunirequesti “rettangolini” tra loroacaso.Risul-tato? Una enorme confusione! Ed è esattamente quantosi sente in giro quando molti parlano più per vendere cheper insegnareunanorma,dicui, tra l’altro, seneconosco-novagamentelospiritoeloscopoochenonsipadroneggiasufficientemente. Insomma, tutti parlano di Ped, di 329, diverificheperiodiche,divalvoledisicurezza,direlazionitecni-che,diraccomandate,dicertificazioni,disicurezza,didecre-

ti, leggieleggine.Mapoi?Poisuccedeche,all’attopratico,quando il fornitore installa gli elementi, l’elettricista colle-gaicavi,l’impiantovieneampliato,spostatoorinnovato,ilclientefinalesiaccorgechequalcosaglimanca.Hasentitoparlaredicertificazioni,denunce,verificheperiodiche,Inail,Asl,OrganismiNotificatieAbilitati,Registrodellamanuten-zione…Machièingradodioffrirechiarimentipuntualipersvicolare dal dedalo, articolato e complesso, dell’apparatonormativosulleapparecchiatureapressione?Capita,infatti,chel’installatore,avoltesi“dimentichi”diconse-gnareilCertificatodiconformitàdell’impianto,chegarantisce,appunto,labuonaregoladell’artedell’installazione,oppuresi“dimentichi”diconsegnaretutta ladocumentazioneacorre-dodeglielementiappenacollegati.E,inqualcheripetutononsporadicocaso,dimenticapropriotutto!El’utilizzatorefinalesitrovaarincorrerlosenza,magari,saperecosadeveavereacor-redodiognielementoacquistatoeinstallatosottolapropriaresponsabilità.ClientefinalealcentroAnimac,invece,nefaunaquestionediprincipio:- perchéègiustocheilclientefinaleabbiatuttaladocumenta-

zionechedevericeveredagliartigianiedagliinstallatori;- perché è necessario che l’installatore si comporti come un

consulentechedimostridiconoscerel’ambitoelamateriaincuioffreleproprieconoscenze,nonsolonell’installarel’im-piantomaancheneldeclinarelanormativacomedeveesserefatto;

-perchéècostruttivopertutti,clientieinstallatori,avereleco-noscenzeadeguateinterminitecnicieburocraticiperchiude-reuncerchio,quellonormativo,chenonpuòrappresentareunacosaastrattadall’impianto;

-eperché,soprattutto,ogniderogachelussuosamenteciper-mettiamo nei confronti della legge è altrettanto lussuosa-mentepunita,siainambitocivileconsanzionipecuniariesiainambitopenaleconl’arrestooltreallamulta.

Sull’argomento,abbiamogiàscrittomoltoinprecedentiar-ticolie,inognicaso,èsufficienteleggereattentamentetuttiicommidell’art.71delDlgs81/08,incuil’impiantosanzio-natorioèparticolarmenteesplorato.Pertogliercidaidubbi,nonguasta,comunque,offrireunpiccolopercorsoguidato(siamopartitidai“rettangolini”collegatidisordinatamente

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Progettazioneapparecchiature a pressione

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per riordinarli finalmente) sullo scenario normativo da cuinon è ammesso derogare. Gli aspetti analizzati non sono,ovviamente,permotividispazio,tutti,macredobenrappre-sentinoilcosiddetto“chi-devefare-cosa”.

Scenario normativo•Ped - Direttiva Europea 97/23/CE e Certificazione CE-PedRiguardailcostruttoreofabbricatorediattrezzatureapres-sione.Inmateriadisicurezzadegliapparecchiapressionevi-gonorequisitirigorosi.Ciononostante,acausadellecontrad-dizioniedellescappatoiepresentinellanormativaesistente,prodottipericolosienonconformisonoriuscitiafarbreccianelmercato,conconseguenteperditadifiducianelmarchioCE.Maquandosideveprogettare,costruire,installareunsi-stemaapressione,inbaseall’importanzaedoveèrichiesto,sifacciaspecificoriferimentoaiprodottichehannolamarca-turaCE-Ped.

•DM 329/04NascedaunacostoladellaPededèrivoltoall’utilizzatorefinaleeproprietariodell’impiantoapressione.Prevedechesiafattaunaverificadiprimoimpianto(ovenecessario)eunadenun-ciadiprimoimpiantoaglientiprepostialcontrollo(InaileAsl).Prevede,inoltre,chesianodenunciatinonsoltantogliimpiantinuovi,maanchequelligiàesistentiochehannosubitomodi-fichenelcorsodeltempo. Introduceildiscorsodelleverificheperiodiche,ripresopoiinaltrasede.Nell’ambitodellecomunicazioniaglientiprepostiènecessarioavereunaspecificadocumentazionecomprendente,almeno:- elencodellesingoleattrezzature;- relazione tecnica, con lo schema dell’impianto, recante le

condizionidiinstallazioneediesercizio;- analisidirischioriferitaalpuntoprecedente;- dichiarazioneattestantechel’installazioneèstataeseguita

inconformitàaquantoindicatonelmanualed’uso;- verbaledellaverificadicuiall’articolo4,oveprescritta;- elencodeicomponentioperantiinregimediscorrimentovi-

scoso,osottopostiafaticaoligociclica;- certificazioni di conformità e manuali di ogni singolo ele-

mentoinstallato;- categoriadirischiodelleattrezzatureapressione.

•DM 37/08E’spessounosconosciuto,malasuacompilazionegarantiscel’esecuzione secondo la regola dell’arte dell’installazione e/odell’impianto. L’installatore è obbligato a fornirlo per legge,senzaperquestorichiederemaggiorazionieconomiche.Ilclien-tefinaledevepretenderloedeveverificarnelacorrettezzanellacompilazione.

• DM 11/4/2011Verifiche periodiche. Si è parlato molto sull’argomento e il“Decreto del fare” ne ha esponenzialmente ampliato l’im-portanza.Perleapparecchiatureapressione,vigeancoraunpo’dicaos.Le verifiche periodiche sono obbligatorie e prevedono, ol-tre alle sanzioni, anche la sospensione del funzionamentodell’impianto.

• Dlgs 81/08Testo Unico sulla SicurezzaL’ampioearticolatotestoprevede,oltreallesanzioni(art.71)giàrichiamate,ancheilmantenimentodiunRegistrodellamanu-tenzionechediventa,così,formalizzataeobbligatoriaacaricodeldatoredilavoro.Inmolticasi, lamanutenzioneèaffidatadaldatoredilavoroaterzi(installatori),chehannolapienare-sponsabilitàdelleattivitàesercitatesull’impiantoeintervengo-nosolidalmentecoldatoredilavoronelcasodiresponsabilitàcivilie/openali.ConsiglipraticiComesipuònotare,inquestobreveviaggiole-gislativo,adessoi“rettangolini”sonocorrettamenteunitiesiailclientefinalesial’installatoresiailmanutentorehannopreci-seresponsabilitàedoveridacuinonèpermessoprescindere.Perverificarechevistiaterivolgendoallapersonagiusta,chie-detesemprealfornitoredifiduciaseconoscelanormativadisettore.Verificateanchechedietrocisiaunaformazioneade-guataounastrutturadisupportochepossaintervenireincasodiapprofondimenti,comeAnimacdasemprefaconiproprias-sociati.E’importanteavereunbuonfornitoreedèaltrettantoimportanteconoscereleregoledelgioco.Sempre!

Normative134

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135 Normative

Per un AllIneAmento Alle IndICAzIonI del newleGIslAtIon frAmework

I cambiamentidella NUOVA PED

Emilio Valcher - ingegnere

Le novità che comportano il maggiore impattosulla commercializzazione delle attrezzature a pressioneriguardano le parti relative all’allineamento con il New LegislationFramework (Nlf), ovvero quelle parti volte al rafforzamentodella sorveglianza del mercato, con l’introduzione dei cosiddetti“operatori economici”, ovvero di tutti i componenti coinvoltinella distribuzione di un prodotto, attraverso specificheprescrizioni, precisi obblighi e divieti

Loscorsogiugno,sullaGazzettaUfficialedell’UnioneEuropean.L189(27/06/2014),èstatapubblicatalaDirettiva2014/68/EUsulleattrez-zatureapressione,notaanchecomePED.E’stato,infatti,necessariorevisionarela“vecchia”DirettivaAttrezzatureaPressione97/23/ECperallinearlaadue“legislazioni”europee:ilNewLegislationFramework(Nlf,ovveroNuovoquadrolegislativo)eilRegolamento(CE)n.1272/2008(Clp),cheentreràinvigoreapartiredal1°giugno2015.LanuovaDirettivaPEDverràintrodottasecondoprecisescaden-ze,comeindicatonellaFiguraquisotto.CriteridifondoPermigliorarelaliberacircolazionedeibeniall’internodellaUEeperrenderepiùefficaciicontrollidapartedegliStatiMem-bri,ilNewLegislationFrameworkstabilisce,attraversouninsiemedileggi,icriterichedevonoavereleleggisullacommercializzazionedeiprodottiall’internodelmercatodell’EU,come:a)miglioramentodelleregoledivigilanzadelmercato,perproteggere

meglioiconsumatorieprofessionistidaprodottinonsicuri,spe-cialmentedaquelliimportatidaPaesiterzi(extraUE);

b) aumento della qualità della valutazione della conformità deiprodotti,attraversoregolepiùchiareeseveresuirequisitiperlanotificadegliorganismidivalutazionedellaconformità(test,cer-tificazioneelaboratoridicontrollo);

c) chiarimentodelsignificatodellaMarcaturaCE,alfinedimigliora-relasuacredibilitàeprotezionedellamarcaturacomemarchio,alfinedidarealleautoritàdisorveglianzaeancheaqueiproduttoricherispettanoleprescrizionidellaDirettivamezzisupplementariperpoterintraprendereazionilegalicontroeventualiabusidapar-tediconcorrentichetaliprescrizioninonrispettano.

•Questiitestigiuridicidell’Nlf:-Regolamento(EC)n.765/2008delluglio2008,sullenormeinmate-

riadiaccreditamentoevigilanzadelmercato;-Decisionen.768/2008/CEdel9luglio2008,relativaaunquadroco-

muneperlacommercializzazionedeiprodotti;-Regolamento(CE)n.764/2008delParlamentoEuropeoedelCon-

sigliodel9luglio2008,sulleprocedurerelativeallaapplicazionedideterminateregoletecnichenazionaliaprodotticommercializzatiinunaltroStatoMembro.

• IlRegolamento(CE)n.1272/2008è,invece,relativoallaclassificazio-ne,etichettaturaeimballaggiodellesostanzeedellemiscele.

•IlClp(Classification,LabellingandPackaging)adottailcriterioeiprincipidelGhs(GloballyHarmonizedSystemofClassificationandLabellingofChemicals),stabilitoalivellomondialedall’Onuperlaclassificazioneel’etichettaturadeiprodottichimici.

Dal1°giugno2015,ilClpsostituisceilsistemadiclassificazioneedeti-chettaturadellesostanzepericolosestabilitodallaDirettiva67/548/Cee(Dps)ecuifariferimentol’attuale97/23/ECperdefinireifluidipericolosi.Inprevisionedell’entratainvigoredelClp,afebbraio2015iPaesiMem-bridovrannoadottareiregolamentieledisposizioniamministrative

necessarieperallinearsiconledisposi-zionidellanuovaclassificazione.

Quali modificheL’allineamento alle leggi sopra de-scrittenoncomportasostanzialimo-difiche della direttiva PED dal puntodivistatecnico,percuisipuòdireche,

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amenodicambiamentinellaclassificazionedeifluidiinteressatiaseguito dell’adozione della nuova classificazione delle sostanze, leattrezzatureapressionechesonoconformialladirettivaattualesa-rannoconformiancheallanuovadirettiva.Infatti,lanuovadirettivasiapplicasemprealleattrezzatureapressio-needegliinsiemisottopostiaunapressionemassimaammissibilePSsuperiorea0,5bar.Nullacambiaancheriguardoa:definizionidiat-trezzatureapressione,pressionemassimaammissibile,temperaturaminima/massima ammissibile, esclusioni, segmentazione e con-formitàdiattrezzatureapressioneeinsiemiairequisititecnicieallasceltadeimateriali.Ancheletabelledell’AllegatoII,chedefinisconolecategoriedelleattrezzatureapressione,rimangonolestesse,cosìcomeilimitidisogliadellevariecategorie.Lenovitàchecomportanoilmaggioreimpattosullacommercializza-zioneditaliprodottiriguardanolepartirelativeall’allineamentoconl’Nlf,ovveroquellepartivoltealrafforzamentodellasorveglianzadelmercato,conl’introduzionedeicosiddetti“operatorieconomici”,ov-verodituttiicomponenticoinvoltinelladistribuzionediunprodotto,attraversospecificheprescrizioni,obblighiedivieti.Rispettoalladirettivaattualmenteinvigore,oltrealFabbricante,la2014/68/UEintroduceiRappresentantiautorizzati,gliImportatorieiDistributori.Nellanuovadirettiva,tuttequestefiguresonochiamateadiventareparteattiva,assiemealleautoritànazionaliealleautori-tànotificate,nelprocessodisorveglianzanellacommercializzazionedelleattrezzatureapressione,specialmenteperqueiprodottiprove-nientidaPaesiterzi.

Figure coinvolte•FabbricanteIlFabbricanterimanelafiguracentraleperquantoriguardaaspettichiave come progettazione, fabbricazione ed espletamento dellenecessarieprocedurediverificadellaconformitàdelleattrezzatureapressioneedegliinsiemiairequisitidisicurezzaimpostidallaDiretti-va.Anchelaredazionedelladocumentazionetecnica(ilFascicolotec-nico),laMarcaturaCEel’emissionedellaDichiarazionediConformitàrestanodisuaesclusivacompetenza.TraleprerogativedelFabbricanterimaneanchelapossibilitàdino-minareunrappresentanteautorizzato,malanuovaDirettivarichiedeespressamentechedebbafarloinmanierascrittae,soprattutto,proi-bisceesplicitamentecheilFabbricantepossatrasferirealRappresen-tanteautorizzatoleresponsabilitàrelativeaprogettazione,fabbrica-

zione,redazionedelladocumentazionetecnicaeMarcaturaCE.

•RappresentanteIlRappresentanteautorizzatodeveesserestabilitonell’UnioneEuro-peae,perleattrezzatureoggettodelsuomandato,devemantenere,perunperiododidiecianni,adisposizionedelleautoritàdivigilanzadelmercatolaDichiarazionediConformitàUEeladocumentazionetecnicaedevefornire,serichiesto,tutteleinformazionieladocumen-tazionenecessarieperdimostrarelaconformitàdelleattrezzatureapressione,finoacooperarecontaliautoritànazionalipereliminareirischipresentatidaeventualiattrezzatureapressionenonconformi.Nonpuò,invece,assumersileresponsabilitàprevisteperilProduttore,peresempiocompilareilFascicolotecnico,rilasciarelaDichiarazionediConformitàomarcareCEleattrezzaturaoggettodelmandatoaproprionome.

• ImportatoreAnalogamente,anchel’Importatoredeveesserestabilitonell’UnioneEuropeaedèobbligatoaimmetteresulmercatosoloattrezzatureapressioneoinsiemiconformi.Tral’altro,l’ImportatoredeveassicurarsicheilFabbricanteabbiaeseguitol’appropriataproceduradivaluta-zionedellaconformità,cheabbiapreparatoilFascicolotecnico,cheleattrezzatureapressioneogliinsiemirechinolaMarcaturaCEesianoaccompagnatidalleistruzioniedalleinformazionisullasicurezzaspe-cificatenell’AllegatoIdellaDirettiva.EquesticontrollideveeffettuarlituttiprimadiimmetteretaliattrezzaturesulmercatodellaUE.

• Obblighi per tuttiAnaloghiobblighivalgonoperiDistributoriepertutti,ImportatorieDistributori,vièl’obbligodiinformarelecompetentiautoritànazio-nalieilFabbricantedipossibiliattrezzaturecheritengonononconfor-mi,diesperiretutteleattività,inclusal’esecuzionediprove,necessariearenderleconformie,senecessario,aritirarledalmercato.L’obiettivodellegislatoreèilrafforzamentodell’efficaciadellasorve-glianzadelmercatoneiconfrontideiprodottidiPaesiterziattraversol’estensionedelleresponsabilitàatuttilepartiinteressatenella commercializzazione, per impedire che si possano utilizzare“scappatoie”resepossibilidaun“corpus”legislativochehamostratodiaveremaglietroppolarghe,specialmenteneiconfrontidiproduttoridiPaesiextraUE.Nellamegatabellacheseguesonosinte-tizzati,perciascuntipodi“operatoreeconomico”,prescrizioniedivieti.

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dIrettIVA Ped: note InterPretAtIVe

La Direttiva Pneurop 97/23 EC:apparecchiature a pressione

La Direttiva 97/23 EC è stata deliberata dal ParlamentoEuropeo e dall’Assemblea del 29 maggio in analogia alle Leggi degli Stati Membri riguardanti le apparecchiature a pressione.

Provvedimenti di transizionePrimadel29maggio1999gliStatiMembridovrannoadotta-reepubblicareleleggi,iregolamentieiprovvedimentiam-ministrativinecessariperconformarsiaquestaDirettiva.Glistatimembridovrannoapplicaretaliprovvedimentiaparti-redal29novembre1999.Gli stati membri dovranno consentire il collocamento sulmercato di apparecchiature a pressione e gruppi montatichesianoconformialleleggivigentinelrispettivoterritorioalladatadell’applicazionediquestaDirettivafinoal29mag-gio 2002 e permettere che dette apparecchiature e gruppisianomessiineserciziooltretaledata.QuestaNormaèpiùcomplessadituttelealtreemanatedal-laCommissioneEuropea.Leseguentiinformazioniservonodaintroduzione.Per la complessità della legislazione questo comunicato èpiù di un Sommario Esecutivo e vuole facilitare l’interpre-tazioneacolorochenellanostraindustriadevonoessereaconoscenzadellaNormaancheselorostessinonsonochia-matiadoverlarispettare.

Un MANUALE CON LE REGOLE DI CONFORMITA’ PER AP-PARECCHIATURE A PRESSIONE (PNEUROP PRESSUREEQUIPMENTCOMPLIANCEMANUAL)èinfasedipreparazio-neperaiutarecolorochedovrannoconformarsi.IlManualesaràdiguidasuidettaglidellaNorma,sullene-cessitàdiunoschedario(archivio)deiprodottiesulladeter-minazioneperrichiestediprodottisvariatidisociPneuropper quanto concerne disegni, costruzione, materiali e con-formità.

Informazioni sulla norma 97/23/EC1 - Questa norma riguarda il progetto, la costruzione, l’ispe-zione e la valutazione di conformità per apparecchiature in pressione e gruppi di tali apparecchi con una pressione mas-sima (PS) consentita maggiore di 0,5 bar manometro e che contiene un “fluido specifico”.1.1 Leapparecchiatureapressionecomprendono: Recipienti:serbatoi,essiccatori,filtriealtrirecipienti; Tubazioni:tubi,flessibili,raccordipertubiincorporatiin

unimpianto,escambiatoridicaloreatubi; Accessoridisicurezza:valvoleregolatricidellapressio-

ne,pressostatietermostati,ecc.cheservonoaimpedirechevenganosuperatiilimitiprevistidalprogetto;

Accessori sulla rete in pressione: valvole, strumenti dimisura,ecc.aventisolofunzioneoperativaeprovvistidisedidicuscinettiinpressione;

Gruppi montati: varie parti di apparecchi a pressionemontatidalcostruttoreinuninsiemefunzionale,comealcune combinazioni di compressori packaged, gruppidi essiccazione. Installazioni industriali, quali impiantidiariacompressamontatiinfabbrica,sottolarespon-sabilitàdell’utente,nonsonogruppimontati.

1.2 Massima pressione consentita: la pressione massimaperlaqualel’attrezzaturaèomologata.

1.3 Fluidirelativi: gas(p.es.aria),liquidi,vaporisonodivisiinduegruppi: gruppo 1: fluidi pericolosi cioè esplosivi, altamente in-

fiammabili,tossici,corrosivi,ossidanti; gruppo 2: tutti gli altri fluidi cioè aria compressa, olio

lubrificante,acquaegasnontossicienoninfiammabili.

2 - Campo d’azioneLeapparecchiatureapressionesidividonoindiverseclassibasatesulledimensioni,sullapressionerelativaesuifluidirelativi: in certi casi sono completamente o parzialmenteesclusi.2.1Specificatamenteesclusisono: 2.1.1Recipienti soggettiallanorma87/404/EEC -Sem-

pliciRecipientiaPressione; 2.1.2 Attrezzature a pressione soggette alle norme per

veicoli;

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2.1.3Attrezzaturecomprendentirivestimenti(carcasse)omacchinaridovedimensioni,materialiecostruzionesonobasatisurobustezzaerigiditàedovelapressionenonèunelementosignificativoper ilprogetto;ades.compressori, pompe, cilindri pneumatici e utensili adariarientranoinquestadefinizione.

2.1.4 AttrezzaturesoggetteallaNorma89/392/EECLaDirettivaMacchine.Questanormahaunrapportopres-sione-volumecomequidiseguitospecificato:

PS=pressionecomedaprogetto V=volumeinterno gaspericolosiPS.V<50ePS<200 gasnonpericolosi(comearia)PS.V<2OOePS<1000 liquidipericolosiPS.V<2OOoPS<10 liquidinonpericolosiPS<500 vaporePS.V<50 Lamaggiorpartedegliutensiliadariarientranoinque-

staclassificaeanchealcunicompressorid’aria.2.2 Esclusi dal rapporto pressione - volume dei recipienti.

Le seguenti apparecchiature devono essere costruitesecondo una nota pratica progettuale, accompagnateda idonee istruzioni e etichettatura, ma non devonoportareilmarchioCE.

2.2.1Tuttiirecipienti21litro. 2.2.2GaspericolosiV>1lt.ePS.V225oPS<200Gruppo1. 2.2.3Gasnonpericolosi(comearia)V>1lt.ePS.V250o

PS<1000Gruppo2. 2.2.4LiquidiapericolosiV>1lt.ePS.V>2OOoPS>500

Gruppo1. 2.2.5LiquidinonpericolosiPS<10,PS.V<10000oPS>

1000Gruppo2.2.3Esclusidalrapportopressione-grandezzadellatubazio-

ne(diametronominale=DN)2.3.1GaspericolosiDN<25.2.3.2Gasnonpericolosi (aria)DN<32ePS.DN<1000per

tub.maggiori.2.3.3LiquidipericolosiDN<25ePS.DN<2000pertub.mag-

giori.2.3.4 Liquidi non pericolosi PS < 10 o DN < 200 e PS.DN <

5000.

3 - Il costruttore di attrezzature, che includono recipienti, tuba-zioni, accessori di sicurezza e in pressione, deve provvedere a:3.1 tenereunarchiviotecnicochecomprendaidisegnidi

progettazionecostruzione,certificatidicollaudo,sele-zionemateriali,ecc.analogamenteaquantorichiestoneLaDirettivaMacchine;

3.2 assicurarsi su base di calcolo o test sperimentali chel’attrezzaturaabbiaunarobustezzaadeguataperresi-stereailimitidipressioneetemperatura;

3.3 assicurarsi che i materiali di costruzione abbiano ilcertificato di Approvazione Europea rilasciato da unEnteAutorizzatoqualoraimaterialinonsianocopertidaunstandardriconosciuto;

3.4 mettereadisposizioneistruzionidifunzionamento;3.5 applicare un’idonea marcatura e/o almeno applicare

etichetteindicanti:3.5.1 ilnomedelfabbricante;3.5.2l’annodicostruzione;3.5.3l’identificazionedeltipo,serieecc.dell’attrezzatura;3.5.4i limiti max/min autorizzati della pressione e della

temperatura;3.5.5altreistruzioniessenzialiperunacorrettainstallazio-

neeuso;3.5.6ogni particolare di un’attrezzatura, prima che venga

messosulmercato,deveesseresottopostoaduntestdiconformitàperpoiapplicareilmarchioCE.

4 - Test di conformità4.1 La certificazione di conformità del costruttore è suf-

ficiente per applicare il marchio CE nei seguenti casinoticomeCategoriai.

Recipienti4.1.1 GaspericolosiPS.V<50ePS<200.4.1.2Gasnonpericolosi(comearia)PS.V<200ePS<1000.4.1.3LiquidipericolosiPS.V<200oPS<10.4.1.4LiquidinonpericolosiPS<500.4.1.5VaporePS.V<50.Tubazioni4.1.6GaspericolosiDN<100ePS.DN<1000.4.1.7Gas non pericolosi (come aria) DN <1O0 o PS.DN <

3500.

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4.1.8LiquidipericolosiPS<10ePS.DN>2000.4.1.9LiquidinonpericolosiPS<500ePS.DN>5000.4.2 Recipientietubazionisoprailimitidi..1sonoconside-

raticomeCategorieii,iiieivsecondolagrandezzaelapressione:

4.2.1costruttorichedispongonodellaqualificaENIS09001possono dichiarare la conformità e applicare il mar-chio CE per attrezzature che rientrano nelle catego-rie iie iii.SenonviètotaleconformitàconlanormaENIS09001occorrerivolgersiadunEnteAutorizzatoperchéemettailcertificatodiapprovazioneprimachepossaessereapplicatoilmarchioCE.

4.2.2Per leattrezzaturedellaCategoria ivèrichiesta l’ap-provazionedapartediunEnteAutorizzatoeilcostrut-toredeveaverelapienaqualificaENISO9001.

E’ anche richiesta una speciale ispezione all’atto delcollaudofinale.

5 - Categoria iv di attrezzature5.1 GaspericolosoPS>1000oPS.V>1000; gasnonpericoloso(aria)PS>3000oPS.V>3000se

PS>4 liquidipericolosiNONRIENTRANONELLACATEGORIA

iv; liquidi non pericolosi NON RIENTRANO NELLA CATE-

GORIAiv; vaporePS>32oPS.V>3000oV>1000conV>2.5.2 Letubazioninonrientranonellacategoriaiv.5.3 Accessoridisicurezza:fannosemprepartedellacate-

goria ivamenochenonsianocostruitiperapparec-chiaturespecifichenelqualcasovengonoclassificatinella stessa categoria della apparecchiature da essiprotetta.

6 - Accessori a pressione6.1 Questi vengono classificati in considerazione della

pressionePSedelvolumeVodeldiametronominaledeltuboDN.SetuttiedueVeDNsembranoidoneiilcalcolocherisultapiùalto,determinalacategoria.

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DIRETTIVAPED:NOTEINTERPRETATIVE

L’utilizzo delle attrezzaturea pressione

Gianluca Zanovello - Veneta Compressori

Lasfidaèlaseguente:cercarediconvincercichel’interpreta-zionedellenormativerelativeallagestionedelleattrezzatu-reapressioneèunivocaperciascunaddettoailavorienonlegataallanostraindividuale“creatività”.Qualcuno(speropochi)penserà:eccounnuovoarticolochedicetuttoe ilcontrarioditutto, lasciandomi,poi,con l’im-pressionediaverlettoqualchecosadicuinonsisachefar-sene.Sperononsaràpropriocosì.Seaccettatelasfida,leggetetuttol’articoloepoi…speditelevostreinterpretazioni,commentiedomandeallaredazionedellarivista([email protected]).

Una “storia vera”Questo articolo trae spunto da una “storia vera” vissutada chi scrive che, neofita in materia, ha dovuto cimentarsinell’arduaimpresa(chefosseardual’hoovviamentescoper-todopo)diverificarelacorrispondenzadelleattrezzatureedegliimpiantiinpressionediunostabilimentoproduttivoalrecepimentodellaDirettiva97/23/CEinmateriadiattrezza-tureinpressione.Prima di inoltrarci nei contenuti della nuova regolamen-tazione, appare utile una premessa metodologica. Il temachesiaffrontapresentaalcunitrattitecnicidinonsempreimmediatacomprensione;tuttavia,sièritenutochelalorocompletaeliminazioneeunaloroeccessivasemplificazioneavrebberocomportatounascarsaefficaciaper il lettore.Siècosìsceltodiintrodurlineltesto,seppurelimitandoliallostretto necessario, al fine di garantirne una conoscenzacompletasull’argomento.

Alcune domandeRimaniamo, allora, in tema di “Esercizio delle attrezzature

inpressione”eproviamoarispondereadalcunedomandefrequenti:• i serbatoi che vengono normalmente installati nei vari

puntidellostabilimentoeletubazionidigrossodiametroperiltrasportosonosoggettiaverificaperiodica?;

•sevicinoaunserbatoioda2000l(conunpressionedieser-ciziodi8barg)vengonoinstallati2serbatoida25l,sonoanch’essisoggettiaverificaispettivaannuale?;

•l’installazionedidueserbatoida500lsullastessatubazio-neèequiparabileaquelladiunserbatoioda1000l?;

•ogniquantianniesuqualiserbatoideveessereeffettua-ta l’analisi con ultrasuoni per individuare lo spessore delrecipiente?;

•sevieneinstallatounnuovoserbatoioinpressione,èpossi-bileutilizzarloprimadell’uscitadeltecnico“verificatore”?

Domande all’apparenza banali, le cui risposte richiedonoun approfondimento nei “meandri “ delle normative at-tualmenteinvigore.

Aquestoproposito,forsenontuttisannocheconilDl329dell’1dicembre2004epubblicatonellaGun.22del28gen-naio2005(quindi,conattuazionedalsuccessivo14febbraio),èstatomodificato(inparte)ilprecedenteDmdel21maggio1974relativoalla“Messainservizioeutilizzazionedelleat-trezzatureinpressione”.Cerchiamo,allora,diripercorrereassiemequantoaccadutoinquestiultimianniinterminidiregolamentazionedell’e-serciziodeirecipientiinpressione.

Primo cambiamentoIlprimoimportantecambiamentoèavvenutonel“lontano”1997, quando il Parlamento europeo pubblicò la Direttiva97/23/CE.TaleDirettiva,chechiameremopiùsemplicemen-tePed,nonregolamentasoltantol’eserciziodeirecipientiinpressione,masioccupadituttigliaspettitecniciditaleset-tore:dallaprogettazioneallacostruzione,alladichiarazionediconformità,alladocumentazioneeccetera.Semprenel1997,inItalia,l’eserciziodelleattrezzatureapres-sioneeraregolamentatodalDm21maggio1974(RaccoltaE).Il25maggio2000,l’ItaliarecepìlaPedconilDl93pubblicatosullaGun.91del18aprile2000.Durantetuttoquestolassodi tempo, il Dm 21 maggio 1974 continuò a essere attuato

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integralmente,finoall’1dicembre2004quando,conilDl329venne“chiarito”l’art.19delDln.93.IlDm329,emanatoinritardodicirca4anni,secondol’art.19delDlgs93/00,dovrebbe“adottareprescrizionivolteadas-sicurarelapermanenzadeirequisitidisicurezzainoccasionedellautilizzazionedelleattrezzatureapressioneedegli in-siemi,compresiquelliinservizioalladatadientratainvigoredel presente decreto, e di adeguare a tale scopo le vigentiprescrizionitecnicheinmateriadiutilizzazione.Dovrebbe,inoltre,“individuareleattrezzatureapressionegliinsiemiperiqualièobbligatorialaverificadiprimoonuovoimpianto e adottare prescrizioni in ordine all’installazione,allamessainservizio,allamanutenzione,allariparazione…”.Aquestopunto,vista lagrandeconfusionechesiècreata,riteniamodoverosocominciareacapirecosaècambiatori-spettoalprecedenteDl.Partiamodalla“classificazione”deirecipientiapressione.

Dm 21 maggio 1974

•Articolo 3Perquantoattienel’esercizio,irecipientifissicontenentigascompressi, liquefatti o disciolti o vapori diversi dal vapored’acquasidistinguononelleseguenticlassi:-classea),recipientisoggettiasoleverificheinsededico-

struzione;-classeb),recipientisoggettialleverificheinsededicostru-

zioneediprimoonuovoimpianto;-classec),recipientisoggettialleverificheinsededicostru-

zione,diprimoonuovoimpiantoeperiodiche.

•Articolo 4Rientrano nella classe a) e, pertanto, sono soggetti allesoleverificheinsededicostruzione, iseguentitipidire-cipienti:-recipientidiqualsiasitipoaventiilprodottodellapressionedi progetto in kg/cm2 per la capacità in litri non superiorea8000,epressionediprogettononmaggioredi12kg/cm2,purchésianodestinatiaessereinstallatisingolarmenteeacontenerefluidinoncorrosiviinrelazionealtipodimaterialeconilqualesonocostruitiirecipientistessi.

•Articolo 5Rientranonellaclasseb)e,pertanto,sonosoggettialleve-rificheinsededicostruzioneediprimoonuovoimpianto,iseguentitipidirecipienti:-recipientidiqualsiasitipoaventiprodottodellapressionedi progetto in kg/cm2 per la capacità in litri non superiorea 8000epressionediprogettonon superiorea 12kg/cm2,destinatiafunzionareincollegamentoconaltrirecipientiapressioneperiqualiilprodottodellapressionediprogettoperlacapacitàinlitrinonsuperi8000elapressionedipro-gettononsuperi12kg/cm2.

•Articolo 6Rientranonellaclassec)e,pertanto,sonosoggettialleverifi-cheinsededicostruzione,diprimoonuovoimpiantoeperi-odiche,tuttiirecipienticoncaratteristichediversedaquelleprevisteneiprecedentiartt.4e5.VediamoalloracosaproponeilnuovoDmn.329.

Dm 1 dicembre 2004IlcampodiapplicazionedelDmn.329èilseguente:• apparecchiature in pressione e gli Insiemi entro lo scopo

delDlgs93/00;•apparecchiatureinpressioneegliImpiantipreesistentialla

datadel29-5-2002giàomologatidaIspesl;•apparecchisemplici inpressionedicuialDlgs311/91(Dir.

87/404Cee);• recipienti e tubazioni, entro lo scopo del Dlgs 93/00, già

postiinesercizioalladatadel29/5/02maistatioggettodiomologazione

QuestoDmprevedeazionisiaper“Apparecchiatureinpres-sione già esistenti” all’atto dell’entrata in vigore della nor-mativa,siaper“Nuoveapparecchiatureapressione”.Comeintutti icasi incuiavvengonodelle“transizioni”,anche inquestodobbiamocercaredicapirecomesidevonocompor-taregliutilizzatori.Suddividiamo,allora,le“situazioni”induedistintiperiodi:-attrezzaturegiàinstallateall’attodell’entratainvigoredel

Dmn.329:-nuoveattrezzature.E’importantesegnalarecheledisposizionicheverrannoci-

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tatenonsonol’interotestodelDm,maunameraestrapola-zionechehaloscopodivelocizzarelacomprensionedeivariarticoli.Perunaletturapiùdettagliatasirimandanoilettorialtestointegraledeldecreto.

Attrezzature gia installateInquestacircostanza,sidovràfareriferimentoall’articolo16chesiriferiscea:“Recipientiperliquidietubazioniesistentialladatadel29/05/02,mai“omologati”,entroloscopodellaPed,nonricadentinelleesclusionidicuiall’art.2eperiqualilecaratteristicheimplicanolanecessitàdellaRiqualificazio-nePeriodica(esclusioniart.11).Riassumendobrevemente,vienedispostoche:Entro4annidalladatadientratainvigoredelDm329/04,l’Utilizzatore deve presentare denuncia all’Ispesl conte-nente:1. DescrizioneSinteticadelrecipiente/tubazione;2.ClassificazionedellaattrezzaturasecondoDlgs93/00;3. Valutazionesullostatodellaattrezzatura.Aseguitodelladenuncia, ilSoggettoPreposto intervieneaeseguirelaRiqualificazionePeriodicasecondoart.10.Per quanto concerne, poi, le attrezzature in pressione giàsottoposte alle verifiche di esercizio alla data di entrata invigoredelDm329/04,sidovràfareriferimentoall’art.15.Riassumendo viene disposto che: le attrezzature sarannosottoposteallepratichediRiqualificazionePeriodicaincon-comitanzadellaverificaperiodicainscadenza.Nelcasoincuileattrezzatureinpressione,certificateCEse-condoDlgs93/00,perlequalièstatapresentatadenunciadimessainserviziotuttoranonsottoposteaverifica,sipuòritenerecheladenunciaèintesacomeDichiarazionedimes-sainservizioaisensidelDm329eladocumentazionevain-tegratasecondoquantorichiestodallostessoDm329art.6

Nuove attrezzature e insiemiPerlenuoveattrezzature,installatecioèdopol’entratainvi-goredelDm329,sifaràriferimentoall’art.4cheregolamen-talaverificadiPrimoImpiantooMessainServiziodelleat-trezzatureinpressione,esclusequelledicuiall’art.5,“solo”seinstallatedall’UtilizzatoreInquestocasovienedispostoche:

l’Utilizzatoredeveverificarelacorrettainstallazionedellaat-trezzaturasull’impiantoinpresenzadelSoggettoVerificato-reeallegareilrelativorapportoallaDichiarazionediMessainServizio(art.6)chedeveconsegnareaIspesleaAsl.Ataleproposito,èopportunoricordarecheleattivitàdive-rificainfasedieserciziononsono,adoggi,oggettodiDiret-tivaEuropeaesonogestite,neivariPaesi,dadispositividileggenazionale.Perl’Italia:•Rd824/27;•Dm21/051974(Racc.E);•Dm329/04.Importanteevidenziarechenonèpiùconcesso(D.Dir.Map19/05/04) l’esercizio della attrezzatura a pressione primadellaverificadimessainservizio

• Articolo 6Perquantoconcerne,poi,tutteleattrezzatureentroloscopodelDm329/04,l’art.6descrivegliobblighiperlaMessainServizio.Vienedispostoche:L’UtilizzatoredevetrasmettereaIspesleaAsllaDichiarazio-nediMessainServiziocompostada:•Elencoattrezzature;•RelazioneTecnicaconschemaimpianto;•DichiarazionedicorrettainstallazionesecondoDpr403;•RapportodellaVerificadiMessainServizio(art.4);•Elencoapparecchisoggettiacreepofaticaoligociclica.

•Note importantiVisono,ataleproposito,alcunenoteimportanti:a)comma(d)art.5escludedall’obbligodellaverificadimes-

sainserviziodicuiall’art.4gli“Insiemi”periqualil’O.N.oI.U.abbianoeffettuatoleverifichedegliaccessoridisicu-rezzaocontrollo;

b)nelcasodicuialpunto(a,) laDichiarazionediMessa inServizio non sarà corredata del Rapporto di verifica diMessainServizio,madiunaattestazionedell’Utilizzatore(comma4art.6).

Cosa è cambiatoDaquantodetto,emergechequalchecosaècambiato.Quel-

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lo che sicuramente emerge preponderante è l’importanzadellafiguradell’Utilizzatoreeleresponsabilitàcheegliha.Essendo ormai giunti alla fine di questa “passeggiata nor-mativa”, cerchiamo di riassumere brevemente quelle checisembranopossanoessere le“verifichesecondo lanuovalegislazione”:• la Denuncia di Messa in Servizio deve essere presentata

pertutteleapparecchiature;• leVerifichediMessainServizioconSoggettoVerificatore

vanno eseguite per tutte le apparecchiature tranne cheperquantoesclusoinart.5;

• leVerifichePeriodichevannoeseguitepertutte leappa-recchiaturetrannecheperquantoesclusoinart.11.

Per quanto concerne le Verifiche Ispettive Periodiche, latabella che pubblichiamo riporta le scadenze secondo Dl93/00perifluididi“Gruppo2”,all’internodeiqualirientral’ariacompressa.

VerificheIspettivePeriodiche:lescadenzesecondoDl93/00perifluididi“Gruppo2”

Tipo attrezzatura Verifica e periodicità

RecipientieInsiemixGas, Funzionamento -3anniVaporidiversidalVapord’acquaIIIeIV Integrità -10anni

RecipientixVapored’acqua Funzionamento -3annioacquasurriscaldataI,II,IIIeIV Integrità -10anni

RecipientieInsiemixGase Funzionamento -4anniVaporidiversidalVapord’acquaIeII Integrità -10anni

GeneratoridiVapord’acqua Funzionamento -2anni VisitaInterna -2anni Integrità -10anni

Per tornare all’elenco argomenti

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DIRETTIVAPED:NOTEINTERPRETATIVE

Attrezzature: le regoleper quelle a pressione

Ingegner Massimo RivaltaPresidente Animac

Scattataintuttal’Ue,dal30maggio2002,laDirettivaeuropea97/23/CEnotacomePED-PressureEquipmentDirective.Prodot-tiinteressati:generatoridivaporee/oacquasurriscaldataeforniindustriali;recipienti(serbatoi,scambiatoridicalore);tubazioniesistemicomplessidipiping;valvole;pentoleapressione;com-ponentieimpiantifrigoriferi;bombolepersube,piùingenerale,qualsiasiautorespiratore.

LaDirettivaeuropea97/23/Cesulle“Attrezzatureapressione”,recepita nell’ordinamento giuridico di ogni Stato membro nelmaggiodell’annoscorso,dovevaessereapplicataapartiredal29novembre1999(vedereCircolare15settembre1999n.757708,pubblicatainGurin.224del23/9/99).

Cosa è cambiatoDuranteilperiodotransitorio(finoal22/5/2002),iprodottirien-trantinelcampodiapplicazionedellaDirettivapossonoesserefabbricati,commercializzatiecertificatisiaapplicandolanorma-tivaeuropea,siaapplicandoquellaattualmentevigenteincia-scunoStatomembro,inmodocheilpassaggiodallanormativadeisingoliStatimembriaquelladell’Unioneavvengainmanieragraduale.ConlaDirettiva97/23èstatoistituito,tral’altro,“l’ispettoratode-gliutilizzatori”(perusointerno),responsabiledellavalutazioneeverificadellarispondenzadegliapparecchiapressioneairequisi-tiessenzialidisicurezzaspecificatinellaDirettivastessa.Tale Direttiva europea, inoltre, prevede la marcatura delleapparecchiatureinpressioneinfunzionedeicampidiutiliz-zo(pressioni,temperature),deitipidifluidoutilizzati(acqua,gas, idrocarburi ecc.) e del rapporto dimensione/pressioneprevistoperl’utilizzo.Ciòalloscopodiarmonizzaretuttele legislazionidegliStati

comunitariintemadiapparecchiinpressione,conparticolareriguardoaicriteridiprogettazione,fabbricazione,controlloecollaudo.LaDirettivasiapplica,quindi,aprogettazione, fabbricazioneevalutazionediconformitàdelleattrezzatureapressioneeagliin-siemicompostisottopostiaunapressionemassimaammissibile(cioèquellaperlaqualel’attrezzaturaèprogettata)superiorea0,5bar.Lemacchinechesoddisfanoirequisitiespressinelladirettivade-vonoepossonoapporrelamarcaturaCE.Iprodottisoggettialladirettivasonoquelliincuilapressioneri-sultaessereilfattoredeterminantedirischio,valeadire:•generatoridivaporee/oacquasurriscaldataeforniindustriali;•recipienti(serbatoi,scambiatoridicalore);•tubazioniesistemicomplessidipiping;•valvole;•pentoleapressione;•componentieimpiantifrigoriferi;•bombole per sub (più in generale, qualsiasi autorespiratore,

come,adesempio,quelliausomedicaleequellideiVigilidelfuoco).

Impianti in pressionePerimpiantiinpressione,nonsiintendesoltantoimpiantiditipofisso.Inoltre,l’impattodellaDirettiva97/23/CE(PED)sull’universodegli apparecchi e degli impianti a pressione, riguarda an-che,fragialtri,gliimpiantifrigorifericomesipuòindividuaredall’elencoappenafatto.L’obbligatorietà della sua applicazione dal 30 maggio 2002imponecheleaziendeinteressatedebbanoadeguarsi,senonlohannogiàfatto,perevitarediesserepostefuori leggeri-spettoallanormativavigente,inquantononèpiùconsentitalacommercializzazionesecondo lavecchianormasenon inPaesiextraUe).Dal30maggio2002l’applicazionedellaDirettivaeuropea97/23/CE, comunemente conosciuta con l’acronimo PED (PressureEquipmentDirective),èdiventataobbligatoriasututtoilterrito-riodell’Unioneeuropea.Questovuoldirecheleattrezzatureapressioneegli“insiemi”,perpoteressereimmessisulmercatoeuropeoepostiineserci-

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zio,devonosoddisfare i contenutidellaDirettivae,quindi,de-vonoesseremunitidellamarcaturaCEedellaDichiarazionediConformità.QuestaDirettiva,diventataquindiunicoriferimentonormativoobbligatorioper tutta l’UnioneEuropea,modifica inmodoso-stanzialelanormativafinoadessoinvigorenegliStatimembridell’Unionestessa.

Attrezzature a pressionePer attrezzature a pressione si intendono recipienti, tubazioni,accessoridisicurezzaeaccessoriapressionerecipienti(serbatoi,scambiatoridicalore).Sono, invece, esclusi dal campo di applicazione della Direttivaelementicomelecondottecomprendentiunatubazioneounsistemaditubazioniperiltrasportodiqualsiasifluidoosostanzaversounimpianto,apartiredall’ultimoorganodiisolamentosi-tuatonelperimetrodell’impiantoecheincludeleattrezzatureapressionestandard,qualiquelledellecabinedisaltodipressioneedellecentralidispinta,leretiperlaraccolta,ladistribuzioneeildeflussodiacquaelerelativeapparecchiature,comeancheleattrezzatureprogettatespecificatamenteperusinuclearilequa-li,incasodiguasto,possonoprovocareemissionidiradioattività.

Armonizzazione tecnicaLaDirettivaPEDmiraaeliminaregliostacolitecniciagliscambitraiPaesieuropeiesiispiraallastrategiadefinitanellarisoluzio-nedelConsigliodel7maggio1985relativaaunanuova“politica”inmateriadiarmonizzazionetecnicaenormalizzazionecheri-chiedeunadefinizionedeirequisitiessenzialiinmateriadisicu-rezza.Intaleottica,laDirettiva97/23/CEarmonizzeràleregolenazionalieuropeeesaràrecepitaall’internodelsistemalegisla-tivodituttiiPaesimembridell’EEA(AreaEconomicaEuropea).Inconseguenzadiquesto,iprodottichesonomessiinservizio,commercializzatievendutiall’internodiquestiPaesidovrannoconformarsiallaPED.

Attrezzatura e InsiemiPiù specificatamente, per “Attrezzatura a pressione” si in-tendonoirecipientipergas,pervaporeeper liquidi,gene-ratoridivaporeoacquasurriscaldata,tubazioni,accessoridisicurezzaeaccessoriapressione.Per“Insiemi”siintendono

varieattrezzatureapressioneassemblatedaunFabbricantepercostituireuntuttointegratoefunzionale.Inalcunicasi,averetuttiicomponentidell’impiantomarcatiCEnonèsufficiente.E’necessariochetuttol’impianto(“Insieme”)siamarcatoCEe,quindi,l’interoimpiantodevesoddisfareiRequisitiEssen-zialidiSicurezzaprevistidall’AllegatoIdellaDirettiva.

Due specifiche figurePrimadell’entratainvigoredellaPED,eranecessariorichiedereilrilasciodellibrettoomologativodell’apparecchiodinuovaco-struzionedapartedell’Ispesl(IstitutoSuperioreperlaPrevenzio-neelaSicurezzadelLavoro).Conl’entratainvigoredellanuovanormativa,sonostateintro-dotteedefiniteduespecifichefigureprincipali:il“Fabbricante”,cioèchicostruisceecommercializzaunimpiantocheètenutoasoddisfaregliobblighiimpostidallaPED;nell’ambitodiquestoruolo,ilFabbricantedeveancheincaricareun“OrganismoNotifi-cato”-organismicheintendonoespletareattivitàdi.valutazionediconformitàdiapparecchi,componenti,attrezzatureeinsiemiapressione,devonopossedereunaseriedirequisitielencatinel-lacircolare,comeindicatonelriquadrocheaccompagnaquestoarticolo)perpoterconsentirelavalutazionediconformitàdell’In-sieme costruito, marcarlo CE ed emettere la Dichiarazione diConformità.

Classificazione di rischioNell’ambitodellespecifichetecnichedaindicare,nondeveman-care laclassificazionepercategoriedirischiocrescente(dalla IallaIV)inbaseall’AllegatoIIdellaDirettiva.Taleclassificazionedipendeda:1.tipodiattrezzatura;2.gruppodiappartenenzadelfluido:

•gruppo1: comprendeifluidipericolosicomedefinitidalleDirettiveeuropeesull’etichettatura

• gruppo 2: comprende tutti gli altri fluidi non elencati nelgruppo1;

3.statofisicodelfluido:•liquidosurriscaldatoenon,gassosoovapore;4.volumedelrecipiente(oDNperletubazioni);5.pressionemassimaammissibile:

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èevidenteche,all’aumentaredell’energiaimmagazzinatafun-zionedelprodottotralapressioneeilvolume,aumentailgradodipericolositàe,quindi,lacategoria.

Allegati e ModuliTutte leattrezzature interessatedallaDirettivadevonosod-disfareirequisitiessenzialidisicurezzadefinitinell’AllegatoIdellaPED.Nellasceltadellesoluzionipiùadeguateaquestoscopo,ilfab-bricantedeveeliminareoridurreirischinellamisuraincuiciòsiaragionevolmentefattibile,applicareleopportunemisurediprotezionecontroirischichenonpossonoessereeliminatiein-formaregliutilizzatoricircaglieventualirischiresidui.Leattivitàconnesseinizieranno,quindi,amontedell’utilizzazio-nedelprodottoe,inparticolare,dallasceltadeimaterialiedallefasidiprogettazioneefabbricazione.Letabelledivalutazionedellaconformitàdelleapparecchiaturesono, invece, l’oggettodell’AllegatoIIdovevengonodefiniti, infunzionedellecategoriediclassificazionedellediverseapparec-chiature,imoduliapplicabili.IModuli,icuicontenutisonoillustratinell’AllegatoIIIrelativoalleproceduredivalutazionedellaconformità,determinanoleatti-vitàdasvolgereevannodalmoduloA,cheprevedeilcontrollodifabbricazioneinterno,almoduloB,cheprevedel’esame“CEdeltipo”,finoalmoduloH1digaranziadellaqualitàtotaleconil controllodellaprogettazione eparticolare sorveglianza dellaverificafinale.SecondoquantoprevistodallaDirettiva,leattrezzatureapres-sionedevonoesseresottoposteaunadelleproceduredivaluta-zionediconformità,asceltadelfabbricante,previsteperlacate-goriaincuisonoclassificate.Ilfabbricantepuò,comunque,sceglierediesserepiùrigorosoe,quindi,applicareunadelleprocedureprevisteperunacategoriasuperiore,sequestaesiste.Ilfabbricante,adeccezionedelmoduloA,puòsceglierelaproce-duradivalutazionediconformità(modulo)previstadallaDiret-tivaattraversocuil’OrganismoNotificatosvolgelasuaattivitàcertificativa.

Più rigore per l’InsiemeLacategoriadirischiodaconsiderareperl’Insiemeèquellapiù

severatralecategoriedirischiodelleapparecchiatureapressio-neeaccessorichenefannoparte,aeccezionedegliaccessoridisicurezza.Perfaremaggiormentelucesuldiscorsodellacertificazione,siconsiderilaseguentecasistica:• un impianto fornito da un Fabbricante a un Committente

deveriportarelamarcaturaCEprevistadallaDirettiva;• un Insieme assemblato dall’utilizzatore, sotto la propria re-

sponsabilità, non è soggetto alla Direttiva e, quindi, non èsottopostoallaproceduraglobalediconformitàenondeveportarelamarcaturaCE.

Inquestocaso,perevitareconfusione,l’insiemeèdefinito“In-stallazione”.

L’Ispesl,attraversoilDipartimentodiOmologazioneeCertifica-zione,èstatoriconosciuto,conDecretodelministerodelleAtti-vitàproduttivedel6marzo2002,qualeOrganismoNotificatoeautorizzatoa:• emetterelacertificazioneCEdiconformitàairequisitiessen-

zialidisicurezzapertutteleattrezzaturediqualsiasicategoria;• rilasciarel’approvazioneeuropeadeimateriali;• effettuarel’approvazionediqualificadeiprocedimentidisal-

datureedeisaldatori.

E’correttoricordare,comunque,cheinItaliaanchemoltialtriisti-tutiedentiprivatihannoottenutoilriconoscimentocomeO.N.aglieffettidellaPED.

Stop alla frammentazioneLaDirettivaponefineaunoscenarionotevolmenteframmenta-toall’internodell’UnioneEuropea,inriferimentoaivarisistemidicertificazionepertalitipologiediprodotti.L’entratainvigoredellanuovaDirettivarichiedecheleattrezza-tureinpressionedevono:•soddisfareirequisitiessenzialidisicurezzanellaprogettazio-

ne,costruzione,collaudo;•essereverificatetramiteopportuneproceduredivalutazione

dellaconformità;•recarelamarcaturaCEeleistruzioniperl’uso.

Molteattrezzaturegiàsoggetteallecertificazioniitaliane(Ispesl,exAncc)devonoadeguarsiallenuovenormetecnicheemanate

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negliultimimesiinapplicazionedellaPED.Inoltre,diverseattrezzatureinpressione,cheprimanonneces-sitavanodialcunacertificazioneperl’immissioneincommercio,sonoorasottopostealleprocedureprevistedalladirettiva.Comesièpotutonotare,parlandodiPED,èfacileperdersineimeandridiuna legislazionetantocomplessaquantovariadalpuntodivistadellapresenzadileggiedecretivigenti.Aciòsiaggiunganoancora lecircolariministerialiecosìfinal-menteilquadrorisultaquasicompleto.L’attuale Direttiva sicuramente non facilita le cose per il pro-duttore(fabbricanteo installatore)chesitrova,suomalgrado,a dover affrontare una situazione di conflitto ancora prima diavercominciatoaprogettare,assemblareoinstallareunnuovoimpiantoinpressione.Nonsivuole inquestasedeprendereposizioneperunapartepiuttostocheperun’altra.Misiapermesso,però,esprimereungiudiziopositivocircal’im-pegno profuso nell’evoluzione della sicurezza in ogni applica-zione industriale, ma mi sia anche concesso biasimare alcuneformulazionichecreanomolticonflittidiinterpretazioneinunsettoreincuiciòdicuinonsisentivalamancanzaerapropriolaquantitàdellenormative.

Recepimento della PEDAfiancoriportiamo,nell’appositoriquadro,apurotitoloinforma-tivo,l’elencodellaprincipaledocumentazionechehapermessoilrecepimentodelladirettivaPEDnelnostroPaese.Tappe del recepimento•D.Lgs.25febbraio2000,n.93–Attrezzatureapressione:Diret-

tiva97/23/CE;CircolariIspesl:• Circ.2/2000-AttivitàdicertificazioneCE(Direttiva97/23/CE); (annullata e sostituita dalla Circ.18/2002)• Circ.17/2000-Verificheattrezzatureoinsiemiapressione; (annullata e sostituita dalla Circ.40/2002)• Circ.18/2000-CertificazioneCE:proceduretecniche;• Circ.39/2000-CertificazioneCE:proceduretecniche;• Circ.56/2000-CertificazioneCE:proceduretecniche;• Circ.63/2000-Circolaritecnicheininternet;

• Circ.83/2000-Circolare2/2000:certificazioneCE; (annullata e sostituita dalla Circ.18/2002)• Circ.110/2000-Attrezzatureapressione:apposizionen.0100

Ispesl;• Circ.135/2000-Direttiva97/23/CE;• Circ.13/2001-Direttiva97/23/CE:lineeguida;• Circ.25/2001-Vasidiespansione;• Circ.29/2001-Direttiva97/23/CE:trasmissionemoduli;• Circ.39/2002-Laboratoriperleprovemeccaniche;• Circ.40/2002-Attrezzatureinpressionee/osistemi:controlli;• Lett.Circ.17luglio2002,n.8528-Riparazioniemodifichediap-

parecchiapressione.Organismo Notificato: per saperne di piùAlloscopodiindividuareglientichepossonofarpartedeglior-ganisminotificati,siriportaintegralmentel’art.12dellaDirettivaPEDche,appunto,definiscelecaratteristichedeglientidicon-trollotracui,comedetto,l’Ispesl.ConlaDirettiva97/23viene,inoltre,istituitoall’art.14“l’ispetto-ratodegliutilizzatori”,nuovafiguradiresponsabiledellavaluta-zioneeverificadellarispondenzadegliapparecchiapressioneairequisitiessenzialidisicurezzadell’AllegatoIdellaDirettiva.Fermorestandochetaliispettoratidebbonorispondereaicriteridicuiall’AllegatoVdellaDirettiva,tenutocontodellagranderi-levanzaindustrialediquestenuovemodalitàdirispondenzaairequisitiessenzialidisicurezza,sireputaopportunoconsentireaigrandigruppiindustrialil’avviotempestivodiquelleazioniorga-nizzativeinterneperprocedereallagradualeintroduzionedellenuoveprocedure.

Requisiti essenzialiPremessoquantosopra,gliorganismidicuiall’art.14delladiret-tiva97/23/CEcheintendonoespletareattivitàdivalutazionediconformitàdiapparecchi,componenti,attrezzatureeinsiemiapressione,dautilizzareall’internodelpropriogruppo,neilimitiprevistidall’art.14,punto6,devonopossedereiseguentirequisitiessenzialiminimicorrelaticonl’areaoleareedicompetenzaperlequalispecificatamentevienefattarichiesta:• appartenereaungruppoindustrialecheapplichiunapolitica

comunedisicurezza;• ilgrupposiaunutilizzatorediapparecchiinpressione;

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• ilgrupposiaarticolato indipartimenti,unitàproduttive,struttureequivalenti;

• l’ispettorato sia costituito in struttura autonoma nondirettamente coinvolta in processi produttivi, di proget-tazione, di fabbricazione, di fornitura, di montaggio, difunzionamento o di manutenzione delle Attrezzature inpressioneodegliInsiemi.

Alfinedigarantireirequisitidiindipendenza,lastrutturage-rarchicaaldisopradell’ispettoratonondovrà,inognicaso,esserecomuneaquelladidipartimenti,unitàproduttiveoaltrestruttureequivalenticoinvolteinprocessiproduttivi,diprogettazione,di fabbricazione,di fornitura,dimontaggio,di funzionamentoodimanutenzionedelleAttrezzature inpressioneodegliInsiemi.

Due articoli crucialiArt. 12: Organismi notificati1.IlMinisterodell’Industria,delcommercioedell’artigianatonotificaallaCommissioneEuropeaeaglialtriStatimembridell’UnioneEuropeagliorganismiabilitatiaespletarelepro-ceduredicuiagliarticoli10(Valutazionediconformità)e11(Approvazioneeuropeadeimateriali)easvolgereicompitispecifici per i quali sono stati abilitati, nonché i numeri diidentificazione che sono stati loro attribuiti in precedenzadallaCommissioneeuropea.

4.Ladesignazionedegliorganismidanotificarevieneeffet-tuatadalMinisterodell’Industria,delcommercioedell’arti-gianatonelrispettodeicriteriprevistinell’AllegatoIVese-condo le lineeguidachesarannodeterminatecondecretodelMinistrodell’Industria,delcommercioedell’artigianato,sentitoilMinisterodelLavoroedellaprevidenzasociale,daemanareentroilterminedinovantagiornidalladatadien-trata in vigore del presente decreto, tenendo anche contodeiseguenticriteri:a)capacitàdicoperturaoperativasulterritorionazionale;b)partecipazioneadattivitàdistudio,ancheinternazionali,

nel campo della normazione del coordinamento tecniconellemateriecopertedalladesignazione.

Qualorasiaconstatatochel’organismonotificatononsoddi-sfapiùicriteriprevistialcomma2,ilMinisterodell’Industria,delcommercioedell’artigianatorevocailprovvedimentodidesignazione informandone immediatamente la Commis-sioneEuropeaegliStatimembridell’UnioneEuropea.

Art. 14: Ispettorati degli utilizzatori5. L’ispettorato degli utilizzatori è designato dal Ministerodell’Industria, del commercio e dell’artigianato sulla basedeicriteristabilitinell’AllegatoV,previoaccertamentocheilgruppodicuiessofaparteapplichiunapoliticacomunedisicurezzaperquantoriguardalespecifichetecnichedipro-gettazione,difabbricazione,dicontrollo,dimanutenzioneediusodelleattrezzatureapressioneedegliinsiemi.

6. Il Ministero dell’Industria, del commercio dell’artigiana-tocomunicaallaCommissioneEuropeaeagliStatimembridell’UnioneEuropeainomidegliispettoratidegliutilizzatoridesignati,icompitiperiqualisonostatidesignati,nonché,perciascunodiessi,l’elencodegliimpiantichesoddisfanoledisposizionidicuiaicommi2e5.

7.QualorailMinisterodell’Industria,delcommerciodell’ar-tigianato constati che un ispettorato degli utilizzatori nonsoddisfapiùicriteridicuialcomma5,revocaladesignazio-ne, dandone comunicazione alla Commissione Europea eagliStatimembridell’UnioneEuropea.

8.Nelcasoincuisiastatodesignatounispettoratodegliuti-lizzatori,sonoconsentitelacommercializzazioneelamessain servizio, nel rispetto delle disposizioni di cui al presentearticolo,diattrezzatureapressioneodi insiemi lacuicon-formitàèstatavalutatadaunispettoratodegliutilizzatoridesignatodaunaltroStatomembrodell’UnioneEuropea.

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Progettazioneapparecchiature a pressione

DIRETTIVAPED:NOTEINTERPRETATIVE

Recipienti a pressione:le innovazioni

L’introduzione della normativa riguardante le attrezzature inpressionehaportato, comevisto nell’articolo diaperturapub-blicatonellepagineprecedenti,unnuovoscenariodiriferimen-toormaiassolutamenteoperativosottoognipuntodivista.Inquestaseconda“puntata”,sifocalizzanoleinnovazionilegisla-tiveadottatedallarecentelegge,commentandoalcunideipassiprincipalidiinteressegeneralepergliaddettiailavori.Conunaimpostazioneschematicaechiara.

Permegliocomprendereleragionichehannoportatoalladefini-zionediunostrumentolegislativoditaleportata,qualeèappun-tolaPED,alivellocomunitario,èdoverosonontralasciareilfattochel’Europastadivenendo,conl’attuazionediunambiziosoelungoprogetto,semprepiùunpuntodiconfrontoperqueiPaesilacuiinfluenzapoliticaedeconomicanonpuòormaipiùprescin-deredaquestoimportanteorganismorappresentatodagliStaticomunitari.

Verso l’armonizzazioneL’emissionedinormealivelloeuropeocostituiscel’unicomodoperapprodareall’armonizzazionechegliStatimembri,agendosolamentepermezzodiaccordiinternazionali,nonsonoingra-dodirealizzaretradiloroseparatamente.Tenendo conto della componente di discrezionalità con cuiogniStatomembrorecepisceleDirettivecomunitarie,ladiret-tivaPEDdelineailcontestoperl’applicazioneuniformeeobbli-gatoriadelleprocedurediomologazione,prevedendoirequisitigeneralidellaliberacircolazioneedellasicurezzadelleattrezza-tureapressionecondeterminatecaratteristiche.Pertanto,leattrezzatureapressioneegliinsiemi,perpoteres-sereimmessisulmercatoeuropeoepostiinesercizio,devonosoddisfare icontenutidellaDirettivae,quindi,devonoesseremunitidellamarcaturaCEedellaDichiarazionediConformità.Per maggiore chiarezza, si precisa che sono soggetti alle di-sposizionidellaDirettiva,oltreaiclassicirecipientiapressione

(condensatori,evaporatori,separatoridiolio,ricevitoridiliqui-do ecc.), anche la maggior parte dei componenti e accessori(indicatori di passaggio, filtri, separatori di liquido, valvole diritegno,tubazionieraccordi,rubinettiasfera,aglobo,valvoledisicurezza,tappifusibili,pressostati,termostati,regolatoridilivello,dispositividimisuraecontrolloecc.)e,incerticasi,ancheicompressori.Esaminando attentamente la Direttiva, è lecito che sorganodubbicircal’effettivaapplicabilitàdeiconcettiinessacontenu-ti,nonfossealtrocheperladifficoltà,inalcunicasi,didelimi-tareesattamenteilcampodiapplicazionedellastessanorma.Si espongono, pertanto, poche importanti definizioni, alcunedellequalifacentipartedelleinnovazioniconcettualiintrodot-tedallaPED.

Alcune definizioni• Attrezzatureapressione:irecipienti,letubazioni,gliaccessori

disicurezzaegliaccessoriapressione,ivicompresiglielemen-tiannessiapartipressurizzate,qualiflange,raccordi,manicot-ti,supporti,alettemobili.

• Recipiente:unalloggiamentoprogettatoecostruitopercon-tenerefluidipressurizzaticomprendenteglielementiannessidirettisinoalpuntodiaccoppiamentoconaltreattrezzature.Unrecipientepuòesserecompostodiunaopiùcamere.

• Tubazioni: i componenti di una conduttura destinati al tra-sportodeifluidi,allorchéessisonocollegatialfinediesserein-seritiinunsistemaapressione.Letubazionicomprendono,inparticolare,untuboouninsiemeditubi,condotte,accessori,giuntididilatazione,tubiflessibilioaltrieventualicomponentisottopostiapressione.

Gliscambiatoridicalore,costituitidatubiperilraffreddamen-tooilriscaldamentodiaria,sonoparificatialletubazioni.

• Accessoridisicurezza:idispositividestinatiallaprotezionedelleattrezzatureapressionecontroilsuperamentodeili-mitiammissibili.

Essicomprendono: a) i dispositivi per la limitazione diretta della pressione,

qualivalvoledisicurezza,dispositiviadiscodirottura,aste

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pieghevoli,dispositividisicurezzapilotatiperloscaricodel-lapressione;

b)idispositividilimitazionecheattivanoisistemidirego-lazione o che chiudono e disattivano l’attrezzatura, comepressostati, termostati, interruttori di livello del fluido e idispositividimisurazione,controlloeregolazioneperlasi-curezza.

• Insiemi:varieattrezzatureapressionemontatedaunfabbri-cantepercostituireuntuttointegratoefunzionale.

Specificandomaggiormentel’ambitodiapplicazionedeldecre-to,siritieneopportunofarelucesutreconcettifondamentali:

• immissione sul mercato: la prima messa a disposizione sulmercatodell’UnioneEuropeadiunaattrezzaturaodiuninsie-medicuiall’articolo1,comma1,atitoloonerosoogratuito,aifinidellacommercializzazioneodell’utilizzazione;

• messainservizio:laprimautilizzazionediunaattrezzaturaodiuninsiemedicuiall’articolo1,comma1,nelterritoriodell’U-nioneEuropea;

• fabbricante:ilsoggettocheassumelaresponsabilitàdellapro-gettazioneedellacostruzionediunaattrezzaturaapressioneodiuninsiemeimmessisulmercatoasuonome.

Sempreall’internodeldecreto,èspiegatoilconcettodipresun-zionediconformità,valeadire,conriferimentoall’art.5dellaDi-rettivasuirecipientiinpressione(PED):“SipresumonoconformialledisposizionidelpresentedecretoleattrezzatureapressioneegliinsiemimunitidellamarcaturaCEdicuiall’articolo15edelladichiarazioneCEdiconformitàdicuiall’allegatoVII”.In altre parole: tutte le attrezzature e quant’altro ricadentenell’applicazionedellaPEDcuisiaappostalamarcatura“CE”diconformità,seguitadalnumerodistintivodell’organismonotifi-catoimplicatonellafasedicontrollodellaproduzione.LamarcaturaCEdeveessereappostainmodovisibile,facilmenteleggibileeindelebilesuogniattrezzaturaapressioneoinsiemeinteressati.

Prima e dopo la PEDPermeglioorientarsiattraverso ilpanoramadegliobblighiintrodotti dalla Direttiva europea 97/23/CE, meglio cono-sciutacomePED(recepitadallaRepubblicaItalianaattraver-soilD.Lgs.93del25febbraio2000pubblicatosullaGazzettaufficialen.91del18aprile2000),siproponediesaminareledifferenzetraquantoesistenteprimadellaPEDequantooraattuatoedifuturaattuazione.Inpassato,sialacostruzionesial’eserciziodelleattivitàcon-cernentigliapparecchiinpressioneeranosoggettiall’omo-logazionedicostruzioneeall’omologazionediimpianto.Ilquadroattuale,invece,differisceinquantovieneseparatalacostruzionedall’esercizio,anchesequest’ultimafasesaràoggettodiunfuturodecretogiàsuitavolidellaCommissio-nelegislativa,maufficialmentenonancoraemanato.Vieneacrearsi,pertanto,unoscollamentoveroepropriotraledueattività.Mentrelaprima,infatti,rientraapienotitolonell’ambitodiapplicazionedellaPED(pureseconparametrieoggettidi-versirispettoaieri:tubazioniepressioniecc.),perl’eserciziosussisteancorailvecchioriferimentonormativo.Duranteilperiododitransizione,perlamessainservizioel’utilizzazionedelleattrezzatureapressioneedegliinsiemi,sonoadottateprescrizionivolteadassicurarelapermanenzadeirequisitidisicurezzainoccasionedell’utilizzazionedelleattrezzatureapressioneedegli insiemi, ivicompresiquelliinservizioalladatadientratainvigoredelpresentedecreto.Inparticolare,vengonoindividuatileattrezzatureapressio-neegliinsiemiperiqualièobbligatorialaverificadiprimoonuovoimpiantoesonoadottateprescrizioniinordineain-stallazione,messa inservizio,manutenzionee riparazione,sottoponendoleattrezzatureegliinsiemiaunaopiùdelleprocedurediseguitoelencate:a)dichiarazionedimessainservizio;b)controllodimessainservizio;c)riqualificazioneperiodica;d)controllodoporiparazione.Certificazione di ConformitàTornando alla Certificazione di Conformità, esaminiamoqualisonoleinformazionicontenutenellaDichiarazionedi

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Conformità.LaDichiarazioneCEdiConformitàdeveconte-nereleinformazionicheelenchiamotrapoco.Alcuni dei sottoelencati documenti sono obbligatori e rap-presentano la garanzia che siano rispettati i termini di co-struzioneediqualità,siadelleattrezzaturesiadegliinsiemiinpressione;mentrealtrirappresentano,invece,quellachepotrebbe venire chiamata maggiore informazione per l’u-tentefinale.Traiprimisitrovano:•nomeeindirizzodelfabbricanteodelsuomandatariosta-

bilitonellaComunità;•descrizionedell’attrezzaturaapressioneodell’insieme;•proceduradivalutazionediconformitàutilizzata;•solopergliinsiemi,descrizionedelleattrezzatureapres-

sionechelicompongono,nonchédelleproceduredivalu-tazionediconformitàutilizzate.

Traquellinonobbligatori,inquantogiàintrinsecamenteri-portatinelletarghedell’impiantoo,comunque,nonneces-sarinéformalmenteprevistisonocompresi:•nome e indirizzo dell’organismo notificato che ha effet-

tuatoilcontrollo;•riferimentoall’attestatodiesame“CEdeltipo”;•riferimentoall’attestatodiesameCEdellaprogettazione;•riferimentoall’attestatoCEdiconformità;•nomeeindirizzodell’organismonotificatoincaricatodella

sorveglianzadelsistemaqualitàdelfabbricante;•riferimentoallenormearmonizzateapplicate;•riferimento alle altre specifiche tecniche che sono state

utilizzate;•riferimenti ad altre Direttive comunitarie che sono state

applicate;•identificazionedelfirmatariochehaladelegadelfabbri-

canteodelsuomandatariostabilitonellaComunità.

A proposito d’esercizioMaggioreresponsabilità,insomma,perifabbricanti,poichél’organismonotificatopuòesserechiamatoesclusivamenteallavalidazionedellaprogettazioneedelleproceduredifab-bricazione,senzapresiedereinprimapersonaalleverifichefinali.

Inquestocontesto,ilpossessodiunsistemadiAssicurazio-nedellaQualitàconsentesenzadubbiomaggioretranquil-litàeautonomiaoperativaepuòtradursiinrilevantisgravieconomici per il Fabbricante in sede di implementazioneaziendaledelladirettiva.Finquisièparlatodellostatodell’artedell’attualenormati-variguardantelacostruzionedelleattrezzatureinpressione.E’statoanchedetto,però,chelapartesull’eserciziorimaneancoradaemanare.A tale proposito, si è in grado di anticipare le poche infor-mazioni,nonancorapervenuteinformaufficiale,circal’ade-guamentodiquest’ultimasezione.

DecretoNelcasospecifico,nelnuovodecreto,giàpresenteinprepa-razioneeinformadibozza,duesarannoicontenutisicura-mentetrattati:• allineamentodelladisciplinadieserciziodell’impiantoa

quellacheèlanuovanormadicostruzione;• definizione dei nuovi soggetti incaricati alle verifiche di

esercizio (verosimilmente organismi privati) e ridefini-zione delle competenze dei soggetti finora titolari delleverifiche(Ispesl,Asl).

Alprossimoappuntamentol’approfondimentodegliaspettiinerentil’esercizioeleimportantiinnovazionicheperl’uti-lizzatorecomportal’introduzionedelnuovolivellodell’insie-me.

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PED&DINTORNI:COMEINTERPRETARELENORMEDIRIFERIMENTO

Quella che valeè la legge ITALIANA

Massimo Rivalta - ingegnere

Le valvole di sicurezza dei serbatoi devono avere, ciascuna, un pro-prio numero di matricola oppure possono avere solo il numero del lotto di produzione, considerando il sistema non come un insieme, ma come elementi distinti, dove le valvole siano fornite separata-mente rispetto al recipiente in pressione? Un quesito da cui prende spunto questa analisi volta a chiarire cosa occorre fare per essere in regola. Ma ci vorrebbero anche più controlli.

Tempofa,ricevolatelefonatadaiuninstallatoreconosciutoinunodeicorsiorganizzatisulterritorionazionale,ilqualemirac-contauneventorealmenteaccaduto.Eventodicuivogliofarepartecipiancheilettoridiquestarivista,inquantomoltointe-ressanteestimolantedaunpuntodivistatecnico-normativoecheconsentediapprofondireleargomentazionisucomedeveessereinterpretatalanormadiriferimento.

Squilla il telefono...Dallapersonainquestione,uninstallatoredelCentroItalia,mivenivapostounquesitochesuonavapiùomenocosì:“Levalvoledisicurezzadeiserbatoidevonoavere,ciascuna,unproprionu-merodimatricola,oppurepossonoaveresoloilnumerodellottodiproduzione,considerandoilsistemanoncomeuninsieme,macome elementi distinti, dove le valvole siano fornite separata-menterispettoalrecipienteinpressione?”.Procedeva,quindi,nellaspiegazionedelfattoriportandol’esem-piodiunispettoreInaililquale,chiamatodallaproprietàdiunimpiantod’ariacompressapereseguireunaverificasullostesso,sierarifiutatodiprocedereataleverifica(impiantoinstallatodalmedesimoimpiantista),inquantolevalvoledisicurezzaeranoidentificateconlostessonumero(di lotto)stampigliatoenonerano,invece,individuabiliciascunaconilproprionumerodima-tricola.Riportavaancora,l’installatoreall’altrocapodeltelefono,

cheeraaconoscenzaanchedelfattoche,inaltrezonesulnostroterritorionazionale,casisimilieranostatiaffrontati,dall’ispetto-rediturno,inmodoesattamenteopposto.Ovvero,eseguendolaverificadegliimpiantisenzafaremergereosservazionidialcungenere.Primadiprocedere,èbenespecificarechelevalvolein-teressate,sianelprimosianelsecondocaso,eranofabbricatedauna primaria Casa costruttrice multinazionale, assolutamentecredibileeaffidabileinfattoaqualità,professionalità,metodo-logiadiproduzione,tecnologiaecontrolli.Unaprecisazionerigo-rosamentedovuta,alloscopodifugareeventualidubbirispettoallaprovenienzadellevalvole,magaridicostruttorisenzatuttiirequisitidiqualitàeaffidabilitàrichiestidallanorma.

Ripartiamo dalla PedSepartiamodall’inizio,ladirettivaeuropeacheinteressaleappa-recchiatureapressioneèlaPressureEquipmentDirective(Ped)-,ilsuonomealcompletoèDirettiva97/23/CE“Ped”.Finoal30maggio2002,èstatopossibilecontinuareadapplicarelanormativaitalianapreesistente,mentre,dataledatainpoi,laPedèdivenutacogenteehasostituitoleprecedentidisposizio-ni.Essadisciplinalaprogettazioneelacostruzionediapparecchiinpressione.Nelcampodiapplicabilitàdelladirettivarientranotubazioni,accessorierecipientisoggettiaunapressionerelativamaggioredi0,5bar.Unaimportanteinnovazioneèstatalapre-visionediunaproceduradedicataperifabbricanticheoperanoinsistemadigestionequalità.L’iterperlacertificazionediunap-parecchioinaccordoallaDirettivaPedècostituitodaprecisefasi:-analisidocumentale;-approvazioneprogetto;-sorveglianza;-rilasciodellarelativacertificazione.La Ped venne recepita in Italia con il Decreto Legislativo n.93/2000, che rappresenta l’attuazione della citata direttiva97/23/CEinmateriadiattrezzatureapressioneesicomponedi23articolie7allegati.All’articolo23,èindicatal’entratainvigoredellaLegge.DeisetteallegatialdecretosirichiamailPrimo,ri-guardanteiRes(RequisitiEssenzialidiSicurezza).Comeènoto,ilDlgs93/2000èriferitoaicostruttori/fabbricatoridiattrezzatureapressione,nonall’eserciziodapartedeltitolaredell’impiantoapressione.Perl’esercizio,conilsolitotempismotuttoitaliano,entraingioco

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l’articolo19dicuiriportiamoipassipiùsignificativi.Art.19-Disposizioniperlamessainservizioel’utilizzazionedelleattrezzatureapressioneedegliinsiemi(Omissis)entrounannodalladatadientratainvigoredelpre-sentedecreto,sonoadottateprescrizionivolteadassicurarelapermanenzadeirequisitidisicurezzainoccasionedell’utilizza-zionedelleattrezzatureapressioneedegliinsiemi(omissis).Inparticolare,sonoindividuatileattrezzatureapressioneegliin-siemiperiqualièobbligatorialaverificadiprimoonuovoim-piantoesonoadottateprescrizioni inordinealla installazione,allamessainservizio,allamanutenzione,allariparazione,non-chéallasottoposizionedelleattrezzatureedegliinsiemiaunaopiùdelleprocedurediseguitoelencate:a)dichiarazionedimessainservizio;b)controllodimessainservizio;c)riqualificazioneperiodica;d)controllodoporiparazione.

Marcatura CE e ResAltropassaggioimportanteècostituitodall’articolo15(Marcatu-raCE)edall’elencodeiRes(RequisitiEssenzialidiSicurezza)inse-ritinell’AllegatoI.Siriportanoiriferimentiincalce:Nell’AllegatoI-Res.Perlafabbricazioneelarintracciabilitàdelprodotto,devonoesserestabiliteemantenuteopportuneproce-dureperidentificareimaterialidellepartidell’attrezzaturachecontribuisconoallaresistenzaallapressionefinoallaprovafinaledell’attrezzaturaapressionecostruita.Nell’esamedeidispositividisicurezza,pergliinsiemi,laverificafinaleprevedeancheunesamedegliaccessoridisicurezzaperverificarechesianopienamenterispettatiirequisitidicuialpun-to2.10dellanorma.OltreallamarcaturaCEdicuiall’articolo15,sonoforniteancheleinformazioniindicatequidiseguito.Pertuttelestruttureapressione:-nomeeindirizzooaltreindicazionidistintivedelfabbricantee,

sedelcaso,delsuomandatariostabilitonellaUE;-annodifabbricazione;-identificazionedell’attrezzaturaapressionesecondolasuana-

tura:tipo,serieonumerodiidentificazionedellapartita,nume-rodifabbricazione;

-limitiessenzialimassimieminimiammissibili.Comesipuòcomprendere,lanormaitalianaèchiara:levalvoledisicurezzadevonoavere,ciascuna,unproprionumerodima-tricolastampigliatoadesclusionediconfusionetraunpezzoel’altro.Aggiungoancora:nonbastache laCasamadre, il fabbricanteperintenderci,rispettilasuanormativadiriferimentoeuropea.Cometuttisappiamo,infatti,ledirettiveeuropeesonopoirecepi-tealivellonazionaleconlegginazionali(laDirettivaPedèugualeintuttaEuropa,mailsuorecepimentoinItaliaèsecondoilDM329/04,mentreinFranciaeGermania,adesempio,haaltrenor-mativenazionali,tipichedeidueStatiecondifferenticaratteri-sticheeapplicazioni)edè,quindi,atalinormativenazionalicheglielementicommercializzatidevonorispondere.

Carenza di controlliDalmiopuntodivista-nonl’homainascosto-,confidoinunaapplicazioneseriadellanormadapartedeglientiispettivi.Altri-menti,èperfettamenteinutileaverelegginonrispettate.Nelsettoreariacompressa,unaelevatapercentualediimpiantinonèanormaanchecomeconseguenzadellacarenzadeicon-trolli.Purtroppo,inassenzadicontrolli,ognunopensadiessereautorizzatoadire/fareciòchepiùgliconvieneociòcheconosce...Edèquestounodeimotivipercuimiimpegnoperformareunaculturadell’ariacompressa(coninteressedapartedegliaddettiailavori,devoancheconstatare).Infatti,deveesserciunaggior-namentocontinuononsolosuiprodotti,maanchesullosvilup-ponormativo,cosainvecechenonsempreaccaderegolarmente.Perfareunesempio:noiprofessionistisiamoobbligatiadacqui-sireunnumeroprestabilitodicreditiprofessionaliannuiperpo-terdimostrarel’aggiornamentotecnicoenormativo.Perchénonapplicarequestaregolaancheatuttiivostririvenditori/distribu-tori,magarianchecollaborandoinsieme?Sitrattadiundiscorsochehopiùvoltecercatodiintavolareconimaggioricompetitorinternazionali,manonsempreconsucces-so,devoammetterlo.L’EuropaindicaladirettivadiriferimentoeinogniStatomembroessavienerecepitaconleggiproprie.Pertanto,puressendocertochelasicurezzadebbaessererispettatanellottodiproduzione,altrettantocertoèchedebbaessereapplicatalaleggeitalianaenonaltra.

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CONSIDERAZIONISUAPPARECCHIEATTREZZATUREAPRESSIONE

Fattore RISCHIOcome valutarlo

Massimo Rivalta - ingegnere

Data l’ampia tipologia di apparecchi in pressione e i multiformiloro impieghi, risulta difficile valutarne il rischio in modo genericoe senza riferimento a casi specifici. La normativa ci mette incondizione di evitare il danno e l’infortunio attraversola prevenzione e l’analisi del rischio, ma, a volte, accadel’imponderabile, che può anche assumere le caratteristichedel cosiddetto “errore umano”.Un caso concreto e l’iniziativa Animac “Impianti Sicuri!”.

Unaspettodecisamenteimportante,quellodellasicurezzadiap-parecchieattrezzatureapressione,dalpuntovistasiadellainco-lumitàdichivioperasiadelleconseguenze,anchepenali,perchinonrispettalanormativavigente.Mainiziamocolvederequalisonogliobblighideldatoredilavoro.

Datore di lavoroIldatoredilavorodeve:•censireeclassificarequaliattrezzatureeinsiemiapressioneri-

cadononelregimenormativodiriferimento;•individuareilregimediverifichecuileattrezzatureoinsiemide-

vonoesseresottopostiedeffettuareladichiarazionedimessainservizioinviandoladocumentazionetecnicaall’Inail;

•sottoporreleattrezzaturealleverificheperiodichepreviste.Nelcasodiattrezzatureapressione,ilrischiovienemonitoratoe

controllatoattraversoidispositividisicurezza,taratieposizio-natisuglielementistessi.

Ildimensionamentodeidispositividisicurezzaèstrettamenteconnessoconladisposizioneimpiantisticadicuil’apparecchia-turadaproteggerefaparteeconlecausechenedeterminanol’intervento.Questecausepossonoessereleseguenti:1)“anomaliediesercizio”:ossiapererroridimanovra,disservizi

deicontrolliautomaticiodeimeccanismidiregolazioneau-tomatica,compresiidispositividiriduzionedipressioneconosenzabypass,apportodicaloredasorgentiesternenondovu-toaincendiecc.;

2)“incendioesterno”:disostanzeinfiammabili,solideoliquidepresentinellocalediinstallazionedell’apparecchioonelleim-mediatevicinanzeepresentiinquantitàtalidapoteralimen-tareunincendio.

Ancheperl’installazionedegliimpiantisonochiareepreciseleregoledaseguireimpostedallanormativa,tracuil’obbligodellacertificazionediconformitàdell’esecuzionedeilavorisecondolaregoladell’arte.

Un caso concreto…Lasciandoallettoreinteressatolapossibilitàdirecuperarel’im-piantonormativodiriferimento,inquestasedesivuoleeviden-ziarel’importanzadellaresponsabilitàdell’installatoreodegliin-stallatoriquandosonopresentisubappaltianchedipiùaziendenelconcorsodellarealizzazionefinalediunimpianto.E’ ilcasooccorsononmoltotempofaquandoun installatore,fortunatamenteattentoalledisposizioninormative,michiamachiedendomiunconsigliosuunimpiantodapocoinstallato.Lasuaposizioneeradisubappaltatorediunsubappaltooriginario,percuiilsuointerlocutorenonerailclientefinalebensìuninstal-latoreintermedio.Ilproblema,nelcasodispecie,nascevadalfattocheglivenivarichiestaunaprovaidraulicadell’impiantosecondolanormativadiprogettazionePED.Talerichiesta,nonspecificatainsededirichiestadapartedelprimosubappaltatore,esulavadalproprioincarico, inquantoglivenivaunicamenterichiestodi fornireeposareinoperaunatubazioneconundeterminatodiametroepressionenominale.Allarichiestadiprovarel’interoimpiantoaunapressionedeltut-tononadeguataallecaratteristicheprestazionalidellatubazio-ne,l’installatorefacevapresente,giustamente,chelapressionediprovarisultavapericolosaper letenutedellegiunzionidellaretedidistribuzione.Iniziava,così,uncontinuorimandasilapalladelleresponsabilitàtrachichiedevaunaprestazionenonprevi-staechiritenevalastessanoninclusanellespecifiched’ordine.Nonriuscendoadefinirelaquestionetraleparti,l’installatoremichiedevalaconsulenzasuldafarsi.

Normative156

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157 Normative

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Progettazioneapparecchiature a pressione

Leggendo attentamente le carte, sono finalmente riuscito acomprenderefinoinfondolaproblematica:allaprimaimpresailclientefinalerichiedevalaprogettazioneecostruzionediunimpianto,mentrel’ultimoinstallatorevenivaunicamentechia-matoincausaperilposizionamentodellaretedidistribuzione.Ladifferenzaevidenteèilriferimentonormativo.Nelprimocaso,infatti,sitrattavadiprogettodiimpianto(DirettivaPED),mentrenelsecondosoltantodiinstallazioneditubazionecondetermi-natecaratteristicheinassenzadispecifichetecnicheprestazio-nali(unicaindicazione:lapressionenominaleeildiametrodelletubazioni).Eccoladifferenza.Allaprimaimpresavenivarichiestoiltestdell’impiantocompletosecondolaDirettivaPED,mentreallasecondaunicamenteilrispettodellaregoladell’artenell’in-stallazioneeseguita.

…su cui rifletterePoiché erano in ballo date di consegna degli impianti (più diuno indifferentisiti),pagamentiegaranzie, ilcollaudovenivacomunqueeffettuatosecondolaDirettivaPED,andandocosìa“stressare”inutilmenteesenzaopportuniprovvedimentilaretedidistribuzione,pursenzal’avallodell’installatorecheamesierarivoltoperlaconsulenza.Moraledellafavola:l’impiantovenivatestatosecondolespecificheritenuteopportuneeilResponsa-biletecnicodellostabilimentodavailbenestareatestsuperato.Formalmente,lacosanonfacevaunapiega.Ilgiornosuccessivo,personaledellaprimaimpresaintervenivasulle tubazioni installate dalla seconda impresa, smontando erimontandoalcuniparticolari.Nell’effettuareunasempliceprovaditenutaapressione, infe-riorerispettoaquelladifunzionamentodell’impianto,siverifi-cavaun’esplosioneinalcunipuntidell’impianto.Taleesplosionevenivadescrittainunamailcome“pericolosissima”e,soloperuncasofortuito,nonprovocavagraviinfortunialpersonalepre-sente,datalaeccezionaleviolenza,nonostantelapressionefosse-comedetto-benaldisottodiquellaprevistaperilfunziona-mentodell’impianto.Lostessopersonalepresenteprovvedeva,quindi,aricomporrel’impiantoapportandovialcunemodifiche,masenzamettereaconoscenzadell’imprevistoilclientefinale.Aseguitodegliultimiaccadimenti,hopreferitofareunquadropiùapprofonditosull’installatorechemiavevachiestolaconsu-lenzailquale,aquestopunto,dovevachiarirealpiùprestolasua

posizioneeaffrancarsidaeventualisituazionicorreenell’eserci-ziodell’impiantonelcasoincuisifosseverificatounaltroeventocomequelloappenaaccaduto.Fortunatamentepertutti,lavicendasiconcludevanelmiglioredeimodi,raggiungendoaccordicheconsentivanodigarantirelasicurezzadegliimpiantiedeterminarelereciprocheposizionieresponsabilitàdiogniparteintervenutanelleattivitàdiproget-tazione,costruzioneeposainopera.Perovvimotividiprivacy,nonsonopresentinomiinerentilafac-cenda,ormaiconclusasi,maimportanteècomprenderelasitua-zionedicorresponsabilitàdientrambigliinstallatorinell’eserci-ziodellepropriefunzioni.

Check-up gratuitoUn richiamo, in particolare, va fatto all’attenzione di quan-to riportato negli incarichi firmati e nell’esecuzione dei test inpressionechepossonoprovocareserieproblematichesenonsisono seguiti i minimi criteri di sicurezza nella progettazione enell’installazionedell’impianto.Maancheporrel’evidenzasulleresponsabilitàesullamanifestacomplicitàincasodiinfortunioedannosedell’impiantoseneconosconoipuntideboliequesti,purrappresentandogravirischiperl’incolumitàdeglioperatori,vengonotaciutie/onascostialclientefinale.Incerticasi,bisognaavereilcoraggiodiosareerappresentarelarealtàancheseciòrichiedeilrifacimentototaledellavoroesegui-to.Nonabbiatepauradiconsigliarviconunconsulente.Lacon-sulenzadiunespertopuòsalvarvidaprocedimentipenali,farvidormiretranquillilanotte,ma,soprattutto,puòevitareinfortunianchemortalitrailpersonaleaddettoailavori.Lacertificazione,l’installazione,ilcollaudo,laconoscenzaapprofonditadellanor-mativasonotuttecosecuiprestarelamassimaattenzione.Ataleriguardo,Animacstaproponendolacampagna“ImpiantiSicuri!”,atitologratuito,proprioperconoscerelostatodelvostrosistemaadariacompressa.Semplicemente,uncheck-uptotalmentegratuitoperlaverificadellarispondenzanormativadelleapparecchiatureapressione.L’azioneèrivoltaatutteleaziendeeinstallatoriinteressatiedè,comedetto,completamentegratuita.Valelapenaapprofittar-ne,inquestocaso!

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CosA dICe Il deCreto mInIsterIAle 11 APrIle 2011 - PArte I

VERIFICHE, l’abcdi quelle periodiche

Massimo Rivalta - ingegnere

Un ulteriore tassello legislativo si introduce nell’ambito deglielementi in pressione. Dall’11 luglio 2011, infatti, entra in vigore il DM 11 aprile 2011 che disciplina, in modo preciso, le modalità con cui vanno effettuate le verifiche periodiche ad alcuneattrezzature di lavoro, elencate in un apposito Allegato, e i criteri per l’abilitazione dei soggetti, pubblici o privati, idonei aeffettuarle. Alcune preziose indicazioni per non perdersi traarticoli e commi.

Ildecretoministeriale11aprile2011disciplinalemodalitàdieffettuazionedelleverificheperiodichecuisonosottoposteleattrezzaturedilavorodicuiall’allegatoVIIdeldecretolegi-slativon.81/2008,nonchéicriteriperl’abilitazionedeisog-gettipubblicioprivati,eindividualecondizioniinpresenzadellequali l’Inaile leAslpossonoavvalersidelsupportodisoggettipubblicioprivati,aisensidell’articolo71,comma12,del decreto legislativo n. 81/2008, per l’effettuazione delleverificheperiodichedicuiall’articolo71,comma11.

Titolarità delle verificheAisensidell’articolo71,commi11e12,deldecretolegislativon.81/2008,l’Inailètitolaredellaprimadelleverificheperio-dichedaeffettuarsinelterminedi60giornidallarichiesta,mentreleAslsonotitolaridelleverificheperiodichesucces-siveallaprima,daeffettuarsinelterminedi30giornidallarichiesta.All’atto della richiesta di verifica, il datore di lavoro indicailnominativodelsoggettoabilitato,pubblicooprivato,delquale il soggetto titolare della funzione si avvale laddovenonsiaingradodiprovvederedirettamenteconlapropriastruttura,oaseguitodegliaccordidicuialcomma3,neiter-minitemporalidicuialcomma1.L’InaileleAsloleAgenzieRegionaliProtezioneAmbiente(di

seguito,Arpa),nelleregioniovesonostateattribuitelorolefunzioniinvirtùdiprovvedimentilocaliemanatiaisensideldecreto-legge4dicembre1993,n.496,convertito in legge,conmodificazioni,dallalegge21gennaio1994,n.61,pos-sonoprovvederedirettamentealleverifichedicuiall’articolo71,comma11,deldecreto legislativon.81/2008,ancheme-diante accordi tra di loro o con le Direzioni provinciali delministerodelLavoroedellePolitichesociali(diseguito,Dpl),nel rispetto dei principi di economicità previsti per la Pub-blicaamministrazione,oppurepossonoavvalersidisoggettipubblicioprivatiabilitatieiscrittinell’elencoappositamenteprevistonelcomma4deldecreto.Perlefinalitàdicuiall’articolo71,comma12,deldecretolegi-slativon.81/2008,pressol’InailepressoleAslè,quindi,isti-tuitounelencodisoggettiabilitati,pubblicioprivati,dicuii titolaridella funzionesipossonoavvalereaisensidell’ar-ticolo1.Oveprevistodaappositoprovvedimentoregionale,l’elencodicuialperiodoprecedentepuòessereistituito,an-zichépressolesingoleAsl,subaseregionale.Qualunquesoggettoabilitatoèiscrittoadomandanell’e-lenco. Il soggetto titolare della funzione ha facoltà di se-gnalareallaCommissionedicuiall’allegato III, cheèparteintegrantedeldecreto,perisuccessiviedeventualiadempi-menti,lasussistenzadimotividipossibileesclusione.Conl’iscrizioneall’elenco,ilsoggettoabilitatosiimpegnaalrispettodeiterminitemporalidicuialcomma1.L’elencodicuialcommaprecedenteèmessoadisposizionedeidatoridilavoro,acuradeltitolaredellafunzione,perl’in-dividuazionedelsoggettodicuiavvalersi.Isoggettiabilitati,pubblicioprivati,presentinell’elencodicuialcomma4,de-vonofarpartedell’elencoappositamenteprevistonell’alle-gatoIII.

Se decorrono i tempiDecorsiiterminitemporalidicuialcomma1,ildatoredila-voropuòavvalersideisoggettiabilitati,pubblicioprivati,dicuiall’elencoprevistonell’allegatoIII.Isoggettiabilitati,pubblicioprivati,devonoessere inpos-sessodei requisiti riportatinell’allegato I,cheèparte inte-grantedeldecretoinoggetto.Nelcasodiverificheeffettuateaisensidell’articolo2,commi3e4,unaquotaparial15%del-

Normative158

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159 Normative

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Progettazioneapparecchiature a pressione

letariffedefinitedaldecretodicuialcomma3èdestinataacoprire icosti legatiall’attivitàdicontrollodell’operatodeisoggettiabilitati,all’attivitàamministrativa,dicontrollo,dimonitoraggio,dicostituzione,digestioneedimantenimen-todellabancadatiinformatizzata.Larimanentequotarestadispettanzadelsoggettoabilitatochehaeffettuatolaverifica.Nell’ipotesididecorsodeiterminitemporalidicuisopra:•ildatoredilavorocomunicaalsoggettotitolaredellafun-

zioneilnominativodelsoggettoabilitato,pubblicoopriva-to,incaricatodellaverifica;

•icompensidovutialsoggettoabilitato,pubblicooprivato,nonpossonodifferire,ineccessooindifetto,dioltreil15%dalletariffeapplicatedalsoggettotitolaredellafunzionee,successivamente,dalletariffestabilitedaldecretodicuialcomma3;

•ilsoggettoabilitato,pubblicooprivato,cheèstatoincari-catodaldatoredilavorodellaverifica,corrispondeall’Inailunaquotaparial5%dellatariffastabilitadalsoggettoti-tolare della stessa funzione per la gestione e il manteni-mentodellabancadatiinformatizzata.

Modalità di effettuazioneLemodalitàdieffettuazionedellaprimadelleverifiche,non-ché delle verifiche successive di cui all’articolo 71, comma11, del decreto legislativo n. 81/2008, sono quelle previstenell’allegatoIIaldecretoinquestione,chefaparteintegran-tedellostesso.Lemodalitàper l’abilitazione, ilcontrolloe ilmonitorag-giodeisoggettidicuiall’allegatoIsonodefinitenell’alle-gatoIIIaldecretoinoggettochefaparteintegrantedellostesso.Restanoferme,tralealtre,ledisposizioniprevistedaide-creti:• Decreto ministeriale 29 febbraio 1988 recante “Norme di

sicurezzaper laprogettazione, l’installazionee l’eserciziodeidepositidigasdipetrolioliquefattoconcapacitàcom-plessivanonsuperiorea5m3”;

•Decretoministeriale23settembre2004recante“Modificadel decreto del 29 febbraio 1988, recante norme di sicu-rezzaper laprogettazione, l’installazionee l’eserciziodei

depositidigasdipetrolioliquefattoconcapacitàcomples-sivanonsuperiorea5m3eadozionedellostandardeuro-peoEn12818periserbatoidigasdipetrolioliquefattodicapacitàinferiorea13m3;

•Decretoministeriale17gennaio2005recantela“Procedu-raoperativaperlaverificadecennaledeiserbatoiinterratiperGplcon la tecnicabasatasulmetododelleemissioniacustiche”;

•Decretoministeriale1dicembre2004,n.329,“Regolamen-to recante norme per la messa in servizio e utilizzazionedelleattrezzatureapressioneedegliinsiemidicuiall’arti-colo19deldecretolegislativo25febbraio2000,n.93”.

Inognicaso,sonofattesalvelecompetenzedelleRegioniastatutospecialeedelleProvinceautonomeaisensideirispettivistatutispecialierelativenormediattuazione.

Allegati: quali requisiti...AllegatoI-Criteridiabilitazionedeisoggettipubbliciopri-vatiperpotereffettuareleverifichedicuiall’articolo71,com-ma11,deldecretolegislativon.81/2008.I soggetti pubblici o privati di cui all’articolo 71, comma 11,deldecretolegislativon.81/2008,devonopossederealmenoiseguentirequisiti:•certificatodiaccreditamentoqualeorganismodiispezione

di tipo A, ai sensi della norma Uni Cei En Iso/Iec 17020,emessodaentediaccreditamentoriconosciutoa livelloeuropeoaisensidelregolamentoCE765/2008(consco-po di accreditamento evidenziante la competenza delsoggettorichiedenteaoperarenelsettoreoggettodellarichiestadiabilitazione,ovveroun’organizzazioneconfor-meairequisitidellanormaUniCeiEnIso/Iec17020ade-guatamentedocumentata),chegarantiscacompetenzadel soggetto richie dente a operare nel settore oggettodella richiesta di abilitazione, oltre che indipendenza,imparzialità e integrità propria e del proprio personalerispettoalleattivitàdiprogettazione,consulenza,fabbri-cazione,installazione,manutenzione,commercializzazio-neegestioneeventualmentelegateinmanieradirettaoindirettaalleattrezzaturedicuiall’allegatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008;

• operareconpersonaletecnicodipendenteoconrapporto

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esclusivodicollaborazione.Sonovietateformediretteoindirettedisubappalto,salvoicasiincuisidebbanoeffet-tuare,asupportodelleverifiche,controllinondistruttivi,provedilaboratoriooattivitàadelevataspecializzazione;

•disporrediunaproceduraoperativachedefiniscal’itertec-nico e amministrativo per l’effettuazione delle verificheoggettodeldecretoeilrilasciodelleconseguentiattesta-zioni di verifica, in conformità a quanto previsto dall’al-legatoII;

•disporrediunorganigrammageneralecheevidenzi,inma-nieradettagliata,lastrutturaoperativaperogniRegioneincuisiintendesvolgerel’attivitàdelleverificheoggettodeldecretoinoggettoecheindichiilnominativodelre-sponsabiletecnico,inpossessodiopportunotitolodistu-dio come meglio nel seguito specificato. Il responsabiletecnicodeveessereundipendentedelsoggettoabilitatoe avere una comprovata esperienza professionale supe-rioreai10anninelcampodellaprogettazioneocontrollodiprodotti,impiantiecostruzioni.

...e quali titoliIlpersonaleincaricatodieseguirel’attivitàtecnicadiverificadeveessereinpossessodiunodeiseguentititolidistudioeprofessionali:- Laurea in ingegneria, ovvero corrispondente diploma di

laurea con almeno 2 anni di esperienza acquisita e dimo-strabilenelleattivitàtecnico-professionali(progettazioneocostruzioneomanutenzioneoispezioneocontrollioverifi-che)correlatealsettoredelleattrezzaturedicuiall’allegatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008perlequalisiintendo-noeffettuareleverificheoggettodelpresentedecreto;

- Laureaconseguitanelleseguenticlassi:L7,L8,L9,L17,L23dicuialdecretodelministrodell’UniversitàedellaRicercaindata16marzo2007,ovverolaureaconseguitanellese-guenticlassi:8,9,10,4dicuialdecretodelministrodell’U-niversitàedellaRicercascientificaetecnologicaindata4agosto 2000 pubblicato nel supplemento ordinario allaGazzettaUfficialen.245del19ottobre2000,conalmeno3annidiesperienzaacquisitaedimostrabilenelleattivitàtecnicoprofessionali (progettazione o costruzione o ma-nutenzioneoispezioneocontrollioverifiche)correlateal

settoredelleattrezzaturedicuiall’allegatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008perlequalisiintendonoeffettuareleverificheoggettodeldecreto inquestione.Taleperso-nalepuòeffettuareleverificheditutteleattrezzaturedicui all’allegato VII del decreto legislativo n. 81/2008. adesclusionedegliascensoriemontacarichidacantiereconcabina/piattaformaguidataverticalmente;

- Diplomadiperito industrialeconalmeno5annidiespe-rienzaacquisitaedimostrabilenelleattivitàtecnico-pro-fessionali(progettazioneocostruzioneomanutenzioneoispezioneocontrollioverifiche)correlatealsettoredelleattrezzaturedicuiall’allegatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008perlequalisiintendonoeffettuareleverificheog-gettodeldecretoinoggetto.

Talepersonalepuòeffettuareleverificheditutteleattrez-zaturedicuiall’allegatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008adesclusionedegliascensoriemontacarichidacantiereconcabina/piattaformaguidataverticalmente;• aver attivato una polizza assicurativa di responsabili-

tà civile, senza franchigia, con massimale non inferio-re a 5.000.000,00 di euro per anno e non inferiore a3.000.000,00 di euro per sinistro, per i rischi derivantidall’eserciziodelleattivitàdiverificheoggettodeldecretoinquestione.

Isoggettipubblicioprivatidicuiall’articolo71.comma11deldecreto legislativo n. 81/2008 sono tenuti a garantire cheil personale incaricato di eseguire l’attività tecnica di verifi-ca abbia ricevuto idonea formazione ai sensi dell’art. 37 delDlgsn.81/2008esuccessivemodifiche.Lapartecipazionedelpersonaleincaricatodieseguirel’attivitàtecnicadiverificaacorsidiformazionespecificaorganizzatidaisoggettititolaridellafunzionecostituisceelementodivalutazione inordinealmantenimentoneltempodeirequisitideisoggettiabilitati.Isoggettipubblicioprivatidicuiall’articolo71,comma11,deldecreto legislativo n. 81/2008, che hanno svolto attività dicertificazione di prodotto non possono effettuare la primadelleverificheperiodichedellaspecificaattrezzaturadilavo-roperlaqualeabbianorilasciatolacertificazioneaifinidellamarcaturaCE.

Normative160

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CosA dICe Il deCreto mInIsterIAle 11 APrIle 2011 - PArte II

VERIFICHE, l’abcdi quelle periodicheing. Massimo Rivalta - presidente Animac

UnUn ulteriore tassello legislativo si introduce nell’ambito degli elementi in pressione. Dall’11 luglio 2011, infatti, è entrato in vigore il DM 11 aprile 2011 che disciplina, in modo preciso, le modalità con cui vanno effettuate le verifiche periodiche ad alcune attrezzature di lavoro, elencate in un apposito Allegato, e i criteri per l’abilitazione dei soggetti, pubblici o privati, idonei a effettuarle. La seconda parte di un articolo che ne illustra e chiariscei vari aspetti.

Dopo aver introdotto la norma nella prima parte diquesto articolo, pubblicato alle pagine 34-36 del nu-mero 7-8 (luglio-agosto) 2011, in questa seconda parteiniziamo col ricordare alcune definizioni importanti inrelazioneall’argomentoinquestione.

Definizioni basea)Verifica periodicaE’ quella finalizzata ad accertare la conformità allemodalità di installazione previste dal fabbricante nel-le istruzioni d’uso, lo stato di manutenzione e conser-vazione, il mantenimento delle condizioni di sicurezzapreviste in origine dal fabbricante, l’efficienza dei di-spositividisicurezzaedicontrollo.

b)Prima verifica periodicaE’laprimadelleverificheperiodichedicuialpreceden-tepuntoa)eprevedeanchelacompilazionedellasche-datecnicadiidentificazionedell’attrezzaturadilavoro.

c)Indagine supplementareE’ quella finalizzata a individuare eventuali vizi, difet-ti o anomalie prodottisi nell’utilizzo dell’attrezzaturadi lavoromessa ineserciziodaoltre20anni,nonchéa

stabilirelavitaresiduaincuilamacchinapotràancoraoperareincondizionidisicurezzaconleeventualirela-tivenuoveportatenominali.

Alcune annotazioniLaprimadelleverificheperiodichevieneeseguitasulleattrezzature previste dall’Allegato VII del decreto legi-slativon.81/2008,adeccezionediquelleescluseaisen-sidegliarticoli2e11deldecretoministeriale1dicembre2004,n.329.

Essaèfinalizzataa:

• identificare l’attrezzatura di lavoro in base alla do-cumentazione allegata alla comunicazione di messain servizio inoltrata al Dipartimento Inail territorial-mentecompetente,controllandonelarispondenzaaidatiriportatinelleistruzioniperl’usodelfabbricante.In particolare, devono essere rilevate le seguenti in-formazioni:

-nomedelcostruttore; -tipoenumerodifabbricadell’apparecchio; -annodicostruzione; - matricola assegnata dall’Inail in sede di comunica-

zionedimessainservizio.

Deve,inoltre,essereprodottainvisionelaseguentedo-cumentazione:-dichiarazioneCEdiconformità;-dichiarazionedicorrettainstallazione(oveprevistoda

disposizionilegislative);- tabelle/diagrammidiportata(oveprevisti);- diagrammadelleareedilavoro(oveprevisto);- istruzioniperl’uso;

• accertare che la configurazione dell’attrezzatura dilavorosiatraquelleprevistenelleistruzionid’usore-dattedalfabbricante;

•verificarelaregolaretenutadel“registrodicontrollo”,oveprevistodaidecretidirecepimentodelledirettive

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comunitarie pertinenti o, negli altri casi, delle regi-strazioni di cui all’articolo 71, comma 9, del decretolegislativon.81/2008;

•controllarnelostatodiconservazione;

•effettuareleprovedifunzionamentodell’attrezzatu-radilavoroediefficienzadeidispositividisicurezza.

Verifiche periodiche successive alla prima•DefinizioniLeverificheperiodichesuccessiveallaprimasonoeffet-tuatesecondolemodalitàeconlaperiodicità indicatanell’AllegatoVIIdeldecretolegislativon.81/2008.Perverificheperiodichesiintendono:

a)la“primadelleverificheperiodiche”;

b)le“verificheperiodichesuccessive”: -difunzionamento; -interna; -diintegrità(decennali).

•Controlli aggiuntiviI controlli da eseguire in aggiunta a quelli già citati,durante la prima delle verifiche periodiche, sono i se-guenti:

- individuazione dell’attrezzatura (o delle attrezzaturecomponentil’insieme);

- verifica di corrispondenza delle matricole rilasciatedall’Ispesl o dall’Inail all’atto della dichiarazione dimessainserviziosulleattrezzature(certificatesingo-larmente o componenti un insieme) rientranti nellequattro categorie del decreto legislativo n. 93 del 25febbraio 2000 non escluse dalle verifiche periodichedeldecretoministeriale1dicembre2004n.329;

-constatazione della rispondenza delle condizioni di

installazione, di esercizio e di sicurezza con quantoindicatonelladichiarazionedimessainserviziodicuiall’articolo6deldecretoministeriale1dicembre2004n.329;

-controllodellaesistenzaedellacorrettaapplicazionedelleistruzioniperl’usodelfabbricante.

Le verifiche di efficienza e funzionalità degli accessoridi sicurezza seguono la periodicità dell’attrezzatura apressionecuisonodestinatioconcuisonocollegati.

•Riguardo agli “insiemi”Per gli “insiemi”, verrà redatto un verbale di prima ve-rificaperiodicaperogniattrezzaturaimmatricolataco-stituentel’insieme.Nel verbale della prima delle verifiche periodiche, dacompilareperciascunadelleattrezzatureimmatricola-tedell’insieme,occorreevidenziareper leattrezzaturecomponentil’insieme:

-quellemarcateCE;

-quellenonmarcateCEeomologateIspesl;

-quellenonmarcateCEegarantitedallamarcaturaCEdell’insieme.

Verifica di funzionamento Laverificadifunzionamentoconsisteneiseguentiesa-miecontrolli:

a)esamedocumentale;

b) controllo della funzionalità dei dispositivi di prote-zione;

c)controllodeiparametrioperativi.

Inparticolare,perlevalvoledisicurezzailcontrollopuòconsistere nell’accertamento di avvenuta taratura en-

Normative162

Dir. PED (Pressure Equipment Directive) 2014/68/EU - 97/23/CE - D. Lgs. 93/2000

Progettazioneapparecchiature a pressione

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163 Normative

Dir. PED (Pressure Equipment Directive) 2014/68/EU - 97/23/CE - D. Lgs. 93/2000

Progettazioneapparecchiature a pressione

troilimititemporalistabilitidalfabbricantee,comun-que,entroilimitirelativialleperiodicitàdelleverifichedi funzionalità relative all’attrezzatura a pressione cuisonoasservite.Icontrollidicuiallaletterac)sonofinalizzatiall’accer-tamentocheiparametrioperativirientrinoneilimitidiesercizioprevisti.

Verifica di integrità decennale LaVerificadiintegritàdecennaleconsistenell’accerta-mentodellostatodiconservazionedellevariemembra-turemedianteesamevisivodellepartiinterneedester-ne accessibili e ispezionabili, nell’esame spessimetricoealtrieventualiprove,eseguitidapersonaleadeguata-mentequalificatoincaricatodaldatoredilavoro,chesirendanonecessari.Ove nella rilevazione visiva e strumentale, o solamen-te strumentale, si riscontrano difetti che possono inqualchemodopregiudicarel’ulterioreeserciziodell’at-trezzatura,vengonointraprese,perl’eventualeautoriz-zazione da parte del soggetto titolare della verifica, leopportune indagini supplementari atte a stabilire nonsolol’entitàdeldifetto,maanchelasuapossibileorigi-ne.Ciòalfinedi intraprendereleazionipiùopportunediripristinodellaintegritàstrutturaledelcomponente,oppurepervalutarneilgradodisicurezzacommisuratoal tempo di ulteriore esercizio con la permanenza deidifettiriscontrati.Nelcasosianointrapresetalivalutazioni(Ffs-FitnessFor Service) per stabilire il tempo di ulteriore eserciziocon la permanenza dei difetti riscontrati, le stesse va-lutazioni andranno notificate dal datore di lavoro aisoggettititolaridellaverificachedovrannoautorizzarel’ulterioreesercizio.Le autorizzazioni rilasciate devono essere notificateall’Inail per l’inserimento nella banca dati informatiz-zataealleAslcompetentiperterritorio.Quando l’attrezzatura ha caratteristiche tali da nonconsentire adeguate condizioni di accessibilità all’in-terno anche nei riguardi della sicurezza, l’ispezione èintegrata, limitatamente alle camere non ispezionabi-

li, con una prova di pressione idraulica a 1.125 volte la“pressione massima ammissibile” (PS), che può essereeffettuatautilizzandounfluidoallostatoliquido.La prova di pressione idraulica può essere sostituita,in caso di necessità e previa predisposizione da partedell’utente di opportuni provvedimenti di cautela, conunaprovadipressionecongas(ariaogas inerte)aunvalore di 1,1 volte la “pressione massima ammissibile”(PS).Intalecaso,dovrannoesserepresetuttelemisurepre-viste dal decreto legislativo n. 81/2008 per tale tipo diprovaelastessadeveavereunadurataminimadi2ore,durante le quali deve essere verificata l’assenza dellacadutadipressione.

Per tornare all’elenco argomenti

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CosA dICe Il deCreto mInIsterIAle 11 APrIle 2011 - PArte III

VERIFICHE, l’abcdi quelle periodicheing. Massimo Rivalta - presidente Animac

Un altro tassello legislativo si introduce nell’ambitodegli elementi in pressione. Dall’11 luglio 2011, infatti, è entrato in vigore il DM 11 aprile 2011 che disciplina, in modo preciso,le modalità con cui vanno effettuate le verifiche periodiche ad alcune attrezzature di lavoro, elencate in un appositoAllegato, e i criteri per l’abilitazione dei soggetti, pubblicio privati, idonei a effettuarle. La terza parte di un articolo ricca di ulteriori approfondimenti.

Proponiamo alcuni ulteriori approfondimenti sul DM 11aprile2011“Disciplinadellemodalitàdieffettuazionedel-le verifiche periodiche di cui all’Allegato VII del decretolegislativo 9 aprile 2008, n. 81, nonché i criteri per l’abi-litazione dei soggetti di cui all’articolo 71, comma 13, delmedesimo decreto legislativo”. La prima parte di questoarticoloèstatapubblicataallepagg.34-36deln.7-8/2011,lasecondaallepagg.36-37deln.10/2011.

Premessa e iter del provvedimento Il hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decreto, emana-todalministerodelLavoroedalministerodelloSviluppoeconomico,èstatoapprovatoinConferenzaStato-Regio-ni loscorso3marzoepubblicatosulSupplementoOrdi-narion.111dellaGazzettaUfficialen.98del29aprile2011.

Con il provvedimento, viene data attuazione all’ar-ticolo 71, comma 13, del hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default”Dlgs81/2008perquantoriguarda le modalità di effettuazione delle verifiche pe-riodiche e i criteri per l’abilitazione dei soggetti pubblici

oprivatichepotrannofareleverifiche,insostituzionediInaileAsl.

L’attuale art. 71, comma 11 del hyperlink “http://olym-pus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default” Dlgs n. 81/2008 è statomodificatodalhyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2149:decreto-legislativo-3-agosto-2009-n-106-disposizioni-integra-tive-e-correttive-del-decreto-8108&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” Dlgs n. 106/2009 sulla scorta delleindicazionidellepartisocialichehannoevidenziatocriti-cità legateaimeccanismiper l’effettuazionedelleverifi-cheeaitempidiinterventodiAsleIspesl.

Come evidenziato anche nella relazione di accompagna-mento al hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2149:decreto-legislativo-3-agosto-2009-n-106-disposizioni-integra-tive-e-correttive-del-decreto-8108&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66”Dlgs106/2009,lamodificaseguelaposizioneespressadall’Autoritàgarantedellaconcorren-za e del mercato (vedi lettera al ministero delle AttivitàproduttiveealministerodelLavorodel4ottobre2006)edellaCommissioneeuropea(Decisione4aprile2006),chehannoevidenziatolanecessitàdievitaresituazionimono-polistiche,qualequellaprevistadalcomma11delhyper-link“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-apri-le-2008-n-81&Itemid=59&layout=default” Dlgs 81/2008afavoredellestrutturepubblichedicontrollo.Nel merito, il decreto è molto complesso e definisce inmododettagliatolemodalitàdieffettuazionedellaprimaverifica e di quelle periodiche, anche nelle ipotesi in cuiInaileAslnonritenganodipoterleeffettuaredirettamen-te.In termini generali, l’art. 71, comma 11 del hyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default” Dlgs n. 81/2008

Normative164

Dir. PED (Pressure Equipment Directive) 2014/68/EU - 97/23/CE - D. Lgs. 93/2000

Progettazioneapparecchiature a pressione

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165 Normative

Dir. PED (Pressure Equipment Directive) 2014/68/EU - 97/23/CE - D. Lgs. 93/2000

Progettazioneapparecchiature a pressione

dispone che la prima delle verifiche periodiche sia effet-tuatadall’Ispesl(oraInail),cheprovvedeaeffettuarlaen-tro60giornidirettamenteoavvalendosidialtrisoggetti(pubblicioprivati)abilitati (inteoria, l’Inailpotrebbeav-valersianchedelleAsl).Decorso tale termine, il datore di lavoro può avvalersi disoggettipubblicioprivatiabilitati.Leverifichesuccessive,attribuiteallaAsl,sonoeffettuateentro30giornidirettamenteoavvalendosidialtrisogget-ti(pubblicioprivati)abilitati.Ancheinquestocaso,decorsoiltermine,ildatoredilavo-ropuòavvalersidisoggettipubblicioprivatiabilitati.Lanorma rinvia a un apposito decreto per l’individuazionedelletariffeperl’effettuazionedelleverifiche.

Verifiche: Commissione e soggetti abilitati IlministerodelLavoroistituiràunaCommissione(chesaràcompostaanchedaiministeridelloSviluppoeconomicoedellasalute,dall’InailedalleRegioni)cheavràilcompito,tra l’altro,dicostituireeaggiornare l’elencodeisoggettiabilitatiaeffettuareleverifiche(AllegatoIIIdelhyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66”decretoministeriale).Unavoltaistituitol’elenco,InaileAslpotrannoprocedereaistituireulteriorielenchidisoggettiabilitati(ecomun-quefacentipartedell’elencodeisoggettigiàabilitatidalministero) di cui avvalersi qualora non siano in grado dieffettuareleverifiche“direttamente”nelperiodoprevistoperlegge(60giorniperlaprimaverificae30perlesuc-cessive). Qualunque soggetto abilitato dal ministero delLavoro può essere iscritto a domanda negli elenchi Inailo Asl. Gli elenchi sono messi a disposizione dei datori dilavoro.InvistadellacostituzionedellaCommissione(quindi,nelcorsodei90giorniprimadell’entratainvigoredelhyper-link“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decreto), i soggetti pubblici oprivati che possiedono i requisiti di cui all’Allegato I po-tranno fare domanda per l’abilitazione: innanzitutto, al

ministero (secondo quanto previsto nell’Allegato III) e,successivamente,seinteressati,all’Inaile/oalleAsl.

EvidenziamochelaCommissione,cosìistituita,diventalacolonnaportantedeldecreto.Inassenzadell’istituzionediquestaCommissione,ilhyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” de-creto comunque entra in vigore. In tal caso, le verifichesarannoquindieffettuatesolodaInaileAsl(inmancanzadell’elencodeisoggettipubblicioprivatiabilitati).

Prima verifica...Per“primaverifica”siintendelaprimadelleverifichepe-riodiche(AllegatoIIdelhyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” de-creto).Il datore di lavoro richiede la verifica all’Inail, indicandoancheilnominativodelsoggettoabilitato,pubblicoopri-vato-presentenell’elencoInail-dicui intendeavvalersiqualoral’entenonpossaeffettuarelaverificadirettamen-te.Entro 60 giorni dalla richiesta, l’Inail può effettuare di-rettamentelaverifica(anchemedianteaccordiconleAslo con le Direzioni provinciali del ministero del Lavoro, diseguitoDpl)oavvalersidelsoggettosegnalatodaldatoredilavoro.Trascorsii60giornisenzachel’Inailabbiaprocedutoallaverifica,ildatoredilavoropuòfareffettuarelaverificadaqualsiasisoggettoabilitatopresentenell’elencoministe-riale (non solo, quindi, dai soggetti dell’elenco Inail), co-municandoall’Inailstessoilnominativodelverificatore.Durante la prima verifica, va compilata la scheda tecni-ca di identificazione dell’attrezzatura di lavoro (in Alle-gato IV al hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decreto inesame,sonoriportate14schedespecifichechecompren-donotutteleattrezzaturepresentiinAllegatoVIIalhyper-link“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_co

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ntent&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-apri-le-2008-n-81&Itemid=59&layout=default”Dlgs81/2008).Va sottolineato che i soggetti abilitati che hanno svoltoattivitàdicertificazionediprodottononpotrannosvolge-re la prima verifica sulla specifica attrezzatura di lavoroperlaqualehannorilasciatolacertificazioneaifinidellamarcaturaCE(AllegatoI).

...e quelle successivePer le verifiche periodiche successive alla prima, per lequali è competente la Asl, il datore di lavoro richiede laverificaindicando,ancheinquestocaso,ilnominativodelsoggettoabilitato,pubblicooprivato(presentenell’elen-co Asl) di cui intende avvalersi qualora l’ente non possaeffettuarelaverificadirettamente.LaAslpuò,quindi,entro30giorni,effettuaredirettamen-telaverificaoavvalersidelsoggettosegnalatodaldatoredilavoro.Trascorsii30giorni,ildatoredilavoropuòfareffettuarelaverificadaqualsiasisoggettoabilitatopresentenell’e-lenco ministeriale (e, anche in questo caso, non solo daisoggettidell’elencotenutodalleAsl),comunicandoall’en-testessoilnominativodelverificatore.

Datore di lavoro: compensi al verificatoreLeverifichesonooneroseesonopostedallaleggeacaricodeldatoredilavororichiedente(comeprevistodalhyper-link“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-apri-le-2008-n-81&Itemid=59&layout=default” Dlgs 81/2008,art.71,comma11).Le tariffe per l’effettuazione delle verifiche sono deter-minate con decreto interministeriale, da adottare entro180 giorni dall’entrata in vigore del hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66”decretoministeriale.Finoallaemanazionedeldecretointerministeriale,trova-noapplicazioneletariffedefinitedaInaileAsl.Ai sensi dell’art. 3, comma 2 del hyperlink“http://

olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66”decreto inesame, icompensiche ildatore di lavoro deve ai soggetti abilitati non potrannocomunque differire in eccesso o in difetto di oltre il 15%dalletariffeapplicatedall’Inailodall’Aslsullabasedell’e-manandodecreto.

Controllo: oneriper i soggetti abilitatiIsoggettiabilitaticheeffettuanoleverifichedevonocor-rispondere all’Inail o alle Asl differenti importi nelle se-guentidueipotesi:-seoperanoinsostituzionediInailoAsl(quindi,sonopar-

teanchedeglielenchiistituitipressoquestienti),devo-noaquestisoggettiil15%delletariffeapplicate;

-seoperanotrascorsi60giorni(perlaprimaverifica)e30(per lesuccessive verifiche),devonocorrispondere all’I-nailil5%delletariffeapplicate.

Gli importi sono destinati a coprire i costi di Inail e Asllegati principalmente all’attività di controllo dei sogget-tiabilitatiedicostituzioneegestionediunabancadatiinformatizzata.

Come effettuaree richiedere le verificheLemodalitàpereffettuareleverificheperiodichesonode-finitenell’AllegatoIIdelhyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” de-creto.L’allegato individua, in primo luogo, il proprio campo diapplicazione.Aquestofine,leattrezzaturevengonosud-diviseneiseguentigruppi:- apparecchi di sollevamento di materiali non azionati a

manoeidroestrattoriaforzacentrifuga(chiamatigrup-poSC);

-attrezzatureperilsollevamentopersone(gruppoSP);- gas, vapore, riscaldamento (gruppo GVR), di cui fanno

parteleattrezzatureapressioneeiforniperleindustriechimiche.

Normative166

Dir. PED (Pressure Equipment Directive) 2014/68/EU - 97/23/CE - D. Lgs. 93/2000

Progettazioneapparecchiature a pressione

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Dir. PED (Pressure Equipment Directive) 2014/68/EU - 97/23/CE - D. Lgs. 93/2000

Progettazioneapparecchiature a pressione

Vengono, quindi, declinate le modalità di effettuazionedelleverificheperidiversigruppiSC,SPeGVRepercia-scunatipologiadiattrezzatura.L’Allegato comprende anche un paragrafo finale relati-vo alle procedure amministrative per definire i dettaglioperativi inerenti la richiesta delle verifiche. Si prevede,in particolare, che, successivamente alla data di entratain vigore del hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decreto,il datore di lavoro che mette in servizio un’attrezzaturadi lavoro indicata nell’Allegato VII al hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default” Dlgs 81/2008 ne devedare comunicazione immediatamente all’Inail, che asse-gnaall’attrezzaturaunnumerodimatricolaelocomuni-caaldatoredilavoro.Il datore di lavoro richiede, quindi, all’Inail l’esecuzionedella prima verifica, indicando il luogo presso il quale èdisponibile l’attrezzatura, almeno 60 giorni prima dellascadenzadeltermineperl’esecuzionedellaprimaverifica,comestabilitonell’AllegatoVII.Perl’esecuzionedellaverifichesuccessiveallaprima,ilda-toredilavororichiedel’interventodellaAsl,comunicando,ancheinquestocaso,illuogopressoilqualeèdisponibilel’attrezzaturaalmeno30giorniprimadellascadenzadeltermineperl’esecuzionedellaverifica.Ricordiamocheleviolazionidell’art.71,comma11,delhyper-link “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&id=73:aggiornamenti-dlgs-9-aprile-2008-n-81&Itemid=59&layout=default” Dlgsn. 81/2008 sono sanzionate in via amministrativa (art.87).Evidenziamo, inoltre,che l’Allegato IIdel hyperlink“http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decreto in esame prevede cheeventuali violazioni, riferite sia alla prima verifica chea quelle periodiche sulle attrezzature dei gruppi SC edSP,sianocomunicateall’organodivigilanzapresentesulterritorio.

Abilitazione dei soggetti pubblici o privatiLe modalità per l’abilitazione sono descritte nell’Alle-gato III al hyperlink “http://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4899:dm11411&catid=5:normativa-italiana&Itemid=66” decreto inesame,ilqualedefinisce:- modalità di presentazione della domanda al ministero

delLavoro,suoicontenutiedocumentirichiesti;-proceduradiabilitazione;-condizionievaliditàdell’autorizzazione;-relativeverifiche.Con riferimento a condizioni e validità dell’autorizzazio-ne, evidenziamo che l’iscrizione all’elenco del ministerodelLavorohavaliditàquinquennaleepuòessererinnova-taaseguitodiappositaistanza.Va, inoltre, sottolineato che i soggetti pubblici o privatiabilitati dovranno tenere un registro informatizzato checontengasiacopiadeiverbalidelleverificheeffettuatesiaulteriori dati, quali il regime in cui è stata effettuata laverifica, ladatadellasuccessivaverificaperiodica, il tipodiattrezzaturaecc.Il registro dovrà essere trasmesso trimestralmente a de-correredal15gennaiodiciascunannoperviatelematicaall’Inail o alla Asl, per consentire la rispettiva attività dicontrolloemonitoraggio.L’Allegato in esame definisce, poi, la composizione e ilfunzionamentodellaCommissionechiamataaesaminareladocumentazione.Commissionechehaancheilcompitodiformulareilparerecircal’iscrizioneall’elencoministe-riale dei soggetti che ne fanno domanda. Il parere deveessereresoentro60giornidallarichiestadiiscrizione.Inail e Asl potranno segnalare al ministero del Lavoroeventualicomportamentianomalideisoggettiabilitatieproporre anche la sospensione o cancellazione dall’elen-co. Il ministero, per parte sua, potrà effettuare verificheper verificare la sussistenza dei requisiti richiesti ai sog-gettiabilitati.

Per tornare all’elenco argomenti

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PED&DINTORNI:COMEINTERPRETARELENORMEDIRIFERIMENTO

Quella che valeè la legge ITALIANA

Massimo Rivalta - ingegnere

Le valvole di sicurezza dei serbatoi devono avere, ciascuna, un pro-prio numero di matricola oppure possono avere solo il numero del lotto di produzione, considerando il sistema non come un insieme, ma come elementi distinti, dove le valvole siano fornite separata-mente rispetto al recipiente in pressione? Un quesito da cui prende spunto questa analisi volta a chiarire cosa occorre fare per essere in regola. Ma ci vorrebbero anche più controlli.

Tempofa,ricevolatelefonatadaiuninstallatoreconosciutoinunodeicorsiorganizzatisulterritorionazionale,ilqualemirac-contauneventorealmenteaccaduto.Eventodicuivogliofarepartecipiancheilettoridiquestarivista,inquantomoltointe-ressanteestimolantedaunpuntodivistatecnico-normativoecheconsentediapprofondireleargomentazionisucomedeveessereinterpretatalanormadiriferimento.

Squilla il telefono...Dallapersonainquestione,uninstallatoredelCentroItalia,mivenivapostounquesitochesuonavapiùomenocosì:“Levalvoledisicurezzadeiserbatoidevonoavere,ciascuna,unproprionu-merodimatricola,oppurepossonoaveresoloilnumerodellottodiproduzione,considerandoilsistemanoncomeuninsieme,macome elementi distinti, dove le valvole siano fornite separata-menterispettoalrecipienteinpressione?”.Procedeva,quindi,nellaspiegazionedelfattoriportandol’esem-piodiunispettoreInaililquale,chiamatodallaproprietàdiunimpiantod’ariacompressapereseguireunaverificasullostesso,sierarifiutatodiprocedereataleverifica(impiantoinstallatodalmedesimoimpiantista),inquantolevalvoledisicurezzaeranoidentificateconlostessonumero(di lotto)stampigliatoenonerano,invece,individuabiliciascunaconilproprionumerodima-tricola.Riportavaancora,l’installatoreall’altrocapodeltelefono,

cheeraaconoscenzaanchedelfattoche,inaltrezonesulnostroterritorionazionale,casisimilieranostatiaffrontati,dall’ispetto-rediturno,inmodoesattamenteopposto.Ovvero,eseguendolaverificadegliimpiantisenzafaremergereosservazionidialcungenere.Primadiprocedere,èbenespecificarechelevalvolein-teressate,sianelprimosianelsecondocaso,eranofabbricatedauna primaria Casa costruttrice multinazionale, assolutamentecredibileeaffidabileinfattoaqualità,professionalità,metodo-logiadiproduzione,tecnologiaecontrolli.Unaprecisazionerigo-rosamentedovuta,alloscopodifugareeventualidubbirispettoallaprovenienzadellevalvole,magaridicostruttorisenzatuttiirequisitidiqualitàeaffidabilitàrichiestidallanorma.

Ripartiamo dalla PedSepartiamodall’inizio,ladirettivaeuropeacheinteressaleappa-recchiatureapressioneèlaPressureEquipmentDirective(Ped)-,ilsuonomealcompletoèDirettiva97/23/CE“Ped”.Finoal30maggio2002,èstatopossibilecontinuareadapplicarelanormativaitalianapreesistente,mentre,dataledatainpoi,laPedèdivenutacogenteehasostituitoleprecedentidisposizio-ni.Essadisciplinalaprogettazioneelacostruzionediapparecchiinpressione.Nelcampodiapplicabilitàdelladirettivarientranotubazioni,accessorierecipientisoggettiaunapressionerelativamaggioredi0,5bar.Unaimportanteinnovazioneèstatalapre-visionediunaproceduradedicataperifabbricanticheoperanoinsistemadigestionequalità.L’iterperlacertificazionediunap-parecchioinaccordoallaDirettivaPedècostituitodaprecisefasi:-analisidocumentale;-approvazioneprogetto;-sorveglianza;-rilasciodellarelativacertificazione.La Ped venne recepita in Italia con il Decreto Legislativo n.93/2000, che rappresenta l’attuazione della citata direttiva97/23/CEinmateriadiattrezzatureapressioneesicomponedi23articolie7allegati.All’articolo23,èindicatal’entratainvigoredellaLegge.DeisetteallegatialdecretosirichiamailPrimo,ri-guardanteiRes(RequisitiEssenzialidiSicurezza).Comeènoto,ilDlgs93/2000èriferitoaicostruttori/fabbricatoridiattrezzatureapressione,nonall’eserciziodapartedeltitolaredell’impiantoapressione.Perl’esercizio,conilsolitotempismotuttoitaliano,entraingioco

Normative168

Marcatura CE

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169 Normative

Marcatura CE

l’articolo19dicuiriportiamoipassipiùsignificativi.Art.19-Disposizioniperlamessainservizioel’utilizzazionedelleattrezzatureapressioneedegliinsiemi(Omissis)entrounannodalladatadientratainvigoredelpre-sentedecreto,sonoadottateprescrizionivolteadassicurarelapermanenzadeirequisitidisicurezzainoccasionedell’utilizza-zionedelleattrezzatureapressioneedegliinsiemi(omissis).Inparticolare,sonoindividuatileattrezzatureapressioneegliin-siemiperiqualièobbligatorialaverificadiprimoonuovoim-piantoesonoadottateprescrizioni inordinealla installazione,allamessainservizio,allamanutenzione,allariparazione,non-chéallasottoposizionedelleattrezzatureedegliinsiemiaunaopiùdelleprocedurediseguitoelencate:a)dichiarazionedimessainservizio;b)controllodimessainservizio;c)riqualificazioneperiodica;d)controllodoporiparazione.

Marcatura CE e ResAltropassaggioimportanteècostituitodall’articolo15(Marcatu-raCE)edall’elencodeiRes(RequisitiEssenzialidiSicurezza)inse-ritinell’AllegatoI.Siriportanoiriferimentiincalce:Nell’AllegatoI-Res.Perlafabbricazioneelarintracciabilitàdelprodotto,devonoesserestabiliteemantenuteopportuneproce-dureperidentificareimaterialidellepartidell’attrezzaturachecontribuisconoallaresistenzaallapressionefinoallaprovafinaledell’attrezzaturaapressionecostruita.Nell’esamedeidispositividisicurezza,pergliinsiemi,laverificafinaleprevedeancheunesamedegliaccessoridisicurezzaperverificarechesianopienamenterispettatiirequisitidicuialpun-to2.10dellanorma.OltreallamarcaturaCEdicuiall’articolo15,sonoforniteancheleinformazioniindicatequidiseguito.Pertuttelestruttureapressione:-nomeeindirizzooaltreindicazionidistintivedelfabbricantee,

sedelcaso,delsuomandatariostabilitonellaUE;-annodifabbricazione;-identificazionedell’attrezzaturaapressionesecondolasuana-

tura:tipo,serieonumerodiidentificazionedellapartita,nume-rodifabbricazione;

-limitiessenzialimassimieminimiammissibili.Comesipuòcomprendere,lanormaitalianaèchiara:levalvoledisicurezzadevonoavere,ciascuna,unproprionumerodimatricolastampigliatoadesclusionediconfusionetraunpezzoel’altro.Aggiungoancora:nonbastache laCasamadre, il fabbricanteperintenderci,rispettilasuanormativadiriferimentoeuropea.Cometuttisappiamo,infatti,ledirettiveeuropeesonopoirecepi-tealivellonazionaleconlegginazionali(laDirettivaPedèugualeintuttaEuropa,mailsuorecepimentoinItaliaèsecondoilDM329/04,mentreinFranciaeGermania,adesempio,haaltrenor-mativenazionali,tipichedeidueStatiecondifferenticaratteri-sticheeapplicazioni)edè,quindi,atalinormativenazionalicheglielementicommercializzatidevonorispondere.

Carenza di controlliDalmiopuntodivista-nonl’homainascosto-,confidoinunaapplicazioneseriadellanormadapartedeglientiispettivi.Altri-menti,èperfettamenteinutileaverelegginonrispettate.Nelsettoreariacompressa,unaelevatapercentualediimpiantinonèanormaanchecomeconseguenzadellacarenzadeicon-trolli.Purtroppo,inassenzadicontrolli,ognunopensadiessereautorizzatoadire/fareciòchepiùgliconvieneociòcheconosce...Edèquestounodeimotivipercuimiimpegnoperformareunaculturadell’ariacompressa(coninteressedapartedegliaddettiailavori,devoancheconstatare).Infatti,deveesserciunaggior-namentocontinuononsolosuiprodotti,maanchesullosvilup-ponormativo,cosainvecechenonsempreaccaderegolarmente.Perfareunesempio:noiprofessionistisiamoobbligatiadacqui-sireunnumeroprestabilitodicreditiprofessionaliannuiperpo-terdimostrarel’aggiornamentotecnicoenormativo.Perchénonapplicarequestaregolaancheatuttiivostririvenditori/distribu-tori,magarianchecollaborandoinsieme?Sitrattadiundiscorsochehopiùvoltecercatodiintavolareconimaggioricompetitorinternazionali,manonsempreconsucces-so,devoammetterlo.L’EuropaindicaladirettivadiriferimentoeinogniStatomembroessavienerecepitaconleggiproprie.Per-tanto,puressendocertochelasicurezzadebbaessererispettatanellottodiproduzione,altrettantocertoèchedebbaessereap-plicatalaleggeitalianaenonaltra.

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DIRETTIVAPED:NOTEINTERPRETATIVE

La Direttiva europea PEDsui sistemi in pressione

Vittorio Vaccari

L’aria compressa, come noto, è diffusamente impiegata nelsettoredegliapparecchiapressioneche,comemoltialtridellatecnica,èattualmenteoggettodiunaveraepropriarivoluzione,dovutaall’emanazionedelleDirettiveEuropeeedallenormear-monizzatedelCEN(ComitatoEuropeodiNormalizzazione).Nellafilosofiadelnuovoapproccio,che inizianel 1985,èstataemanatafinora,perilsettoredegliapparecchiapressione,ladi-rettiva87/404chehacancellato,sovrapponendosiadesse,tutteledisposizioninormativenazionalirelativeatalirecipienti.Sonostaticosìassoggettatiainuovicriterieuropeidiprogetto,certificazione,verifica,sorveglianzaemarcaturaCEtutti i reci-pientiapressionesaldatiefabbricatiinserie,destinatiaconte-nereariaoazoto,di formasemplice,nonespostiallafiamma,soggettiadunapressioneinternarelativamaggioredi0,5barecaratterizzatidalprodottodellapressionemassimad’esercizio(PS),limitatacomunquealvaloredi30bar,perlacapacità(V)nonsuperiorea10.000barx1.QuestadirettivaèstatarecepitainItaliaconilDecretoLegislativo27/7/1991n.311edhadatoluogo,purriferendosiadunlimitatonumerodiapparecchi,avariproblemidiinterpretazione.

La direttiva sui sistemi in pressioneLe novità maggiori saranno però introdotte dalla direttivasopracitataPEDsuisistemiinpressionechedovrebbeessereemanataalivelloeuropeo.Questa,conosciutaattualmentenellaversioneriportatanellaGazzetta Ufficiale della Comunità Europea del 9 settembre1993,hagiàsubitonumeroserevisioniedètuttoraoggettodidiscussioni.Ladirettivatrattadellaprogettazione,fabbricazioneevalutazio-nedellaconformitàdeisistemi inpressionesottopostiadunapressioneammissibilePS>0,5baroadunapressionenegativamaggioredi0,5bar.Ilcampodiapplicazioneèassaiesteso,com-

prendendoirecipienti,letubazioni,gliinsiemiegliaccessori,cioèicosiddettisistemi.Vengonooraprevisticontrolliancheperirecipientiapressionediliquido,tubazioni,valvole,manometri,termometri,indicatoridilivello,ecc.Inoltre,conriferimentoairecipienti,illimitedi25litriperl’esclu-sione dei controlli viene sostituito da un valore relativamenteridotto di energia potenziale (PxV = 20 bar x 1, per i fluidi piùpericolosie50barx1perifluidimenopericolosi),mentre,perigeneratoriavaporeillimitestessoèportatoda5a2litri.Occorreperòosservarecheisistemipiùsemplicivengonoassoggettatialleprocedurediaccertamentodellaconformitàmenogravose.Perisingolisistemisonostatifissatiprecisilimitioltreaiqualièobbligatoriorispettareirequisitiessenzialidisicurezzaeapplica-reprocedurediaccertamentoallaconformità.Talilimitisonofissatiinrelazionealpotenzialedirischio,ricondu-cibilesiaall’energiaimmagazzinata(PSxV),alprodotto(PSxDN),alvolumev,alDNcheallapericolositàdeifluidicontenuti.Latabella1evidenziatalesituazione.Isistemichericadonoaldisottodeilimitiindicatinellatabelladevono essere costruiti secondo le regole tecniche vigenti neisingoliPaesimembri.GliStatipresumonoconformialladisposizionidellaDirettiva isistemiapressionemunitidellamarcaturaCE.SonopresuntirispondentiairequisitiessenzialidellaDirettivaisistemiapressioneconformi:-conlenormenazionalicherecepisconoquellearmonizzate-conlenormenazionaliadessiapplicabiliqualoranonesistano

normearmonizzateneisettoridisciplinatidallesuddettenor-menazionali.

I differenti tipi di sistemi in pressione vengono classificati perle modalità delle procedure della conformità con riferimentoaseitabelle(dueperrecipienti,duepertubazioni,unaperge-neratoridipressioneeunaperaccessori)incluseinunallegatoalladirettiva.LaDirettivadistinguetregruppidifluidi(ilgruppo1comprendequellialtamentepericolosiepericolosi,ilgruppo2quellipericolosiemenopericolosiedilgruppo3quelliconscarsaoinesistentepericolosità)checostituisconoelementidellaclas-sificazionedeisistemi.Ognigruppoèasuavoltasuddivisoinclassidirischio,secondoiprincipidellaDirettivaCEE67/548esuccessive.

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Marcatura CE

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171 Normative

Marcatura CE

LamarcaturaCEvaappostasudiunsistemachesitroviincondi-zionidiesseresottopostoalleprove,compresaquelladipressio-ne;peraltroèconsentitocheanchepartidisistemipossanocirco-lareliberamente,purchémunitedidichiarazionedelcostruttorecheattestilarelativadestinazioneasistemidipressione.Nelletabelledovesonoindicateleprocedureperlavalutazionediconformità,èconsentitoingenereilricorsoapiùdiunapro-cedura:ilfabbricanteintalcasopuòsceglierequaleimpiegare.Pergliinsiemidisistemi-definiticomepartidirecipientietu-bazionitralorocollegati,montatiinmododafunzionarecomecomplessointegrato(adesempioigeneratoriatubidafumooatubid’acqua)-laDirettivaprescrivechevengaapplicatalaproce-duradivalutazioneeconformitàpiùseverafraquelledeisistemisingoli,senzatenerecontodiquelligiàmunitidimarcaturaCE.GliOrganisminotificati,chepotrannoesseresiapubblicichepri-vati, saranno chiamati a gestire laDirettiva.Essaintroducepoiunafi-guradeltuttonuova:gliIspettoratidegliutilizzatori,chedesignatidaglistati membri, potranno procedereall’accertamento della conformitànell’ambitodellaDirettivasoloperconto delle rispettive aziende e li-mitatamenteadalcunimoduli.LamarcaturaCEèindicediconfor-mità ai requisiti essenziali di sicu-rezza della Direttiva ed è appostadal costruttore sotto la sua esclu-siva responsabilità: è seguita dalnumero distintivo dell’Organismonotificatochehaeffettuatoilcon-trollodellaproduzione.LaDirettivadovrebbeentrareinvi-gore il 1° luglio 1996:dataledata,fino al 1° luglio 1999, termine dicommercializzazione e messa inservizio di sistemi in pressione ri-spondentialledisposizioniinvigorenegli Stati stessi alla data di ado-zione della Direttiva: ne conseguel’importanza dell’avvenuto aggior-

namentodelleRaccoltedell’ISPESL,giàtrasmesseaiMinisteriperlaratificaeladiffusione.I requisiti essenziali di sicurezza formano oggetto di uno spe-cifico allegato. Essi riguardano la progettazione ed i calcoli, lafabbricazioneeimaterialie,ancheperchécomuniadunavastagammadisistemi,risultanoassaigenerali.Infattinoncomprendonoparametriperlaprogettazione,qualilesollecitazioniammissibili,imodulidiefficienzadellegiunzionisaldate,lecaratteristichemeccanicheechimichedeimateriali,ecc.Ladisponibilitàdellenormearmonizzatealledatepreviste,ritenutadeterminanteperunaapplicazioneuniformeedomo-geneadellaDirettiva,presenta,pergliOrganismicheverrannonotificati,unriferimentoimportanteperilgiudiziodellaconfor-mitàairequisitiessenziali,qualorailfabbricanteabbiasceltodinonadottarelenormestesseodiimpiegarlosoloparzialmente.

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Inoltre è ancora aperto a livello comunitario il problema dellaqualificadeicostruttoriedeifabbricantideimateriali.Ladirettivaalriguardoprescrivecheilcostruttoreoilfabbricantedimateria-le,debbapossedereleattrezzatureadeguateepersonaletecni-camentecapacedisvolgereglispecificicompitiaffidati:alcunivorrebberounaqualificadell’aziendasecondolaserieEN29000

(ISO9000)effettuataacuradiunOrganismoNotificato.Sonoprevistiinfine,oltreaquelligenerali,requisitipersistemiinpres-sionespecifici(generatoridivaporeediacquacalda,tubazioni,ecc.).Leprocedure(omoduli)perlavalutazionedellaconformitàsonodescrittedettagliatamenteinunaltroallegato.

Queste scaturiscono dalla decisio-ne del Consiglio delle Comunitàdel13dicembre1990.LasuccessivadecisionedelConsigliodel22luglio1993 (tabella 2) le ha riproposte:queste consistono non soltantonelleproceduretradizionalibasatesuprovedaeseguirsisulprodotto,maancheinprocedurebasatesullagaranzia della qualità, applicandolequalil’interventodell’Organismonotificatoèlimitatoall’approvazio-ne ed alla successiva sorveglianzadel sistema di garanzia di qualitàdelcostruttore.CaratteristicadiquestaDirettivaèilricorso,oltrecheaimodulidibaseprevisti dalla decisione del Consi-glio,ancheadalcunevariantiedamoduli specifici per gli insiemi disistemigiàmarcatiCE,laddovenel-leDirettivenuovoapprocciofinoraemanateneivarisettorisonostatiimpiegatisolamenteda2a6mo-duli.Esaminandolatabella2sipuòos-servarechequestaèdivisavertical-menteinsettori,omoduli,contrad-distinticonletteredaAaH.Un’ulterioresuddivisione,ottenutacon la linea tratteggiata orizzon-tale, individuaunapartesuperioreriferita alla fase di progettazione,ed una inferiore, attinente la co-struzione.

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Marcatura CE

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173 Normative

Marcatura CE

ImoduliA,GeHsiriferisconoadentrambelefasi,ilmoduloBriguardasololaprogettazione,imoduliC,D,E,F,siriferisconosoloallacostruzioneeseguonoilmoduloB.ImodulidibaseAeCsonogliunicichenonprevedonol’inter-ventodiunorganismonotificato,trannechenellevariantidicuisidiràinseguito.Imodulinonindicanolemodalitàdelleverifiche,sirichiedesolodieffettuareopportuneproveecollaudi:èsempreprevistaunaprovafinaleel’apposizionesulprodottodellamarcaturaCEdapartedel fabbricanteed il rilasciodelladichiarazionescrittadiconformitàairequisitiessenziali.IlmoduloA“Controllointernodellafabbricazione”nonrichiedeinterventi dell’Organismo notificato: il costruttore rilascia unadichiarazionediconformitàdelsistemaairequisitiessenzialidisicurezzaetieneadisposizionedelleAutoritàladocumentazionetecnica.LaDirettivaprevedecomunquel’applicazionediquestomodulosoprattuttonellevariantiA1,checomportal’esecuzionedapartedelcostruttoresuognisistemadellaprovafinalesottoilcontrollodiunOrganismonotificato,edA2,secondocuiunOr-ganismonotificatoesegueofaeseguirelaprovafinaleadinter-vallicasualisucampioniidonei.IlmoduloB,“EsameditipoCE”siriferiscesoloallaprogettazioneesitrovasemprecombinatoconimoduliC,D,E,oF,tipicidellacostruzione.Ilcostruttoresottoponeuncampionerappresenta-tivodellaproduzioneconlarelativadocumentazioneall’Organi-smonotificato.Quest’ultimoeffettuaeventualiproveerilasciailcertificatodiesameditipoCE.IlmoduloC“Conformitàaltipo”siriferiscesoloallacostruzioneedèusatoincombinazioneconilB;inquestaDirettiva“applica-tosolonellevariantiC1eC2,chesonoanaloghealleA1eA2sopracitateecomportanol’interventodell’Organismonotificato.Ilco-struttoredichiaracheilsistemaèconformealtipoomologato.Il modulo D, “garanzia di qualità della produzione” è usato incombinazionecon ilmoduloBe riguarda l’interoprocessoco-struttivoedilcontrollofinale.Inquestocasol’Organismonotificatoapprovailsistemadiga-ranziadiqualitàdelcostruttore,chedevecopriregliaspettico-struttivi, l’ispezione e la prova finale, senza fare interventi sulprodotto;effettuapoilasorveglianzadelsistemadiqualitàme-diantevisiteprogrammateedaltreimprevistedurantelequalipuò eseguire prove di verifica del corretto funzionamento del

sistemastesso.LanormaENdiriferimentoèinquestocasolaEN29002.LaDirettivaprevedelavarianteDA,relativaaisistemigiàmarcatiCEconcorrentiacomporreinsiemidisistemi,chedif-feriscedallaDperchésiriferisceall’assemblaggio,all’ispezionefinaleealleproveagaranziadelmontaggio,conprevisionedicontrolliperiodiciedimprevistidell’Organismonotificato.IlmoduloE“Garanziadiqualitàdelprodotto”si limitasoloalcontrollofinaledelprodotto.lanormaarmonizzatadiriferimen-toelaEN29003.IlmoduloF4“Verificadelprodotto”rappresentailprocedimen-to tradizionale secondo cui l’Organismo notificato controlla laconformità con il modello approvato e rilascia il certificato diconformità. Comporta, per il fabbricante, l’accertamento dellaconformitàdeisistemiapressionealcertificatodiesameditipoCE,seusatoconilmoduloBoalladocumentazionetecnicaseimpiegatodasolo,elapredisposizionedituttelemisureneces-sarieperchéilprocessodifabbricazionegarantiscalaconformità.Eprevistalaprovadiognipezzoprodotto.IlmoduloFAriguardagliinsiemidisistemimarcatiCE.E’ilcorri-spondentedelDA.Il modulo G “Verifica CE singola” riguarda entrambe le fasi diprogettazioneecostruzione.L’Organismonotificatoapprova ilprogetto,esegueleproveidoneeerilasciauncertificatodicon-formitàdelleprovestesse.IlmoduloH“Garanziatotaledellaqualità”riguardaentrambelefasidiprogettazioneedicostruzioneecomportaperilfabbrican-tel’adozionediunsistemaqualità,checopralefasidiprogetta-zione,costruzione,ispezionefinaleeprova.La procedura è simile a quella dei moduli D e E: il costruttoredevepresentareladomandadivalutazionedelpropriosistemaqualitàdelfabbricanteelosottoponeasuccessivasorveglianza,siaconvisiteprogrammatecheconvisiteimpreviste.LanormaarmonizzatadiriferimentoelaEN29001.NelladirettivasifaperòriferimentoalmodulospecialeH1,checonsisteinunavariantepiùseveradelmoduloH.nelcontestodel modulo H1 l’Organismo notificato deve approvare, oltre aquanto previsto per il modulo H, il progetto, verificandone larispondenzaairequisitiessenzialierilasciandouncertificatodiesameCEdelprogetto.

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DIRETTIVA2006/42/CE:LANUOVA“VERSIONE”INDUEPUNTATE

La NUOVA Direttiva Macchine

Massimo RIvalta - ingegnere

Il 9 giugno 2008 è stato pubblicato, sulla Gazzetta ufficialedell’Unione Europea, il testo della direttiva 2006/42/CE relativa alle Macchine. Una analisi dei principali aspetti per comprendere la nuova versione della normativa, con particolare attenzioneai dettagli di cambiamento. La struttura, i “considerando”e le “quasi-macchine”: questi i punti che verranno approfonditi nella seconda parte dell’articolo, sul prossimo numero della rivista.

LadirettivaMacchineèlasecondadirettivadelNuovoapproc-cio,dopo ladirettivaCompatibilitàelettromagnetica (Emc),aesserestatasostituitadaunaversionerivisitata.Diversamente dalla direttiva Emc, la 2006/42/CE presenta lanecessitàdiundettagliatoaggiornamentoe,intalunicasi,del-lamodificadellenormetecnicheENaessaarmonizzate.Lacausadituttociòèattribuibile,principalmente,all’amplia-mentodelcampodiapplicazione,aicambiamentiapportatiairequisitiessenzialidisaluteedisicurezzaeallaproceduradivalutazionedellaconformità.Campo di applicazioneIl campo d’applicazione della direttiva 2006/42/CE, rispettoallaprecedentedirettivaMacchine,èstatoampliato.Infatti,oracomprende:macchine,attrezzature intercambia-bili,componentidisicurezza,accessoridisollevamento,cate-ne,funiecinghie,dispositiviamovibiliditrasmissionemecca-nicaelequasi-macchine.Alcuninuoviarticoli,inoltre,includonoanchegliascensoridacantiere,operandounapiùchiaradistinzioneconalcuniap-parecchiportatiliacaricaesplosiva.Nelcampodiapplicazione,sitrovaunadistinzionepiùnettafraiprodotticuisiapplicheràlanuovadirettivaMacchineequellidestinatiaesserecopertidalladirettivaAscensoriodal-ladirettivaBassatensione.

LanuovadirettivaMacchinecontiene,ora,particolaritipolo-giediascensoriperilsollevamentodellepersoneche,inpre-cedenza,eranoformalmenteesclusi.Conseguentemente,lenormetecnicheeuropeeesistentiperquestecategoriediequipaggiamentidevonoessererivisteinmeritoallaconformitàconirequisitiessenzialiprimadipo-teresseregiuridicamentericonosciutecomenormeeuropeearmonizzate.Lostessodiscorsovalepertuttelealtreinclusioninelcampodiapplicazione.Sitratta,quindi,diprocedereaunaarmoniz-zazionedirequisititecnicicheinprecedenzanonconferivanolapresunzionediconformitàalladirettivaMacchine.

Importante distinzioneUn’altranovitàèstata introdottaperdifferenziare ilcampodiapplicazionedellanuovadirettivadaquellodelladirettivaBassatensione.Ilcriteriofissatoinprecedenzadelmaggiorrischioèstatomo-dificatoafavorediunadescrizionedettagliatadell’attrezza-turaesclusa.Ne consegue che solamente un piccolo numero di macchi-neelettrichenonrientraoranelcampodiapplicazionedellanuovadirettivaMacchinee,quindi,unbuonnumerodinormesviluppatedalCenelecdovràessererivistoinmeritoallaloroclassificazione.Anche se le modifiche ai requisiti essenziali di salute e disicurezzasonolimitati,potenzialmentetuttelenormear-monizzate devono essere passate in rassegna individual-mente.Per questo motivo, gli esperti che si occupano della sicu-rezza del macchinario presso il Cen mirano, in collabora-zioneconlaCommissioneEuropea,acreareundocumentoufficiale di riferimento nel quale le modifiche ai requisitiessenzialisianodescrittechiaramente,perpermettereunefficaceadeguamentodeglistandardarmonizzati.Un prerequisito per la valutazione della conformità è chesiaesaminatalapresunzionediconformitàstabilitadall’Al-legatoZdellenormetecnichee,dovenecessario,siprocedaaunaggiornamentodelsuocontenutoperallinearloallarecentenumerazionedeirequisitiessenziali,oltrecheperaggiungerviilriferimentoallanuovadirettivaMacchine.

Normative174

D.Lgs. 17/20102006/42/CE - Nuova Direttiva Macchine

98/37/CE - Direttiva Macchine89/392/CEE - Direttiva Macchine

91/368/CEE - Direttiva Sicurezza Macchine93/44/CEE - Direttiva Sicurezza Macchine

89/686/CEE - Dispositivi di Protezione IndividualeISO 11200 - Controllo e riduzione del rumore

ISO 11690 - Posti di lavoro a ridotto livello di rumore

Direttive Macchinee Sicurezza Macchine

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175 Normative

D.Lgs. 17/20102006/42/CE - Nuova Direttiva Macchine

98/37/CE - Direttiva Macchine89/392/CEE - Direttiva Macchine

91/368/CEE - Direttiva Sicurezza Macchine93/44/CEE - Direttiva Sicurezza Macchine

89/686/CEE - Dispositivi di Protezione IndividualeISO 11200 - Controllo e riduzione del rumore

ISO 11690 - Posti di lavoro a ridotto livello di rumore

Direttive Macchinee Sicurezza Macchine

Perfinire,nonessendostatofissatoalcunperiododitran-sizione per l’applicazione delle direttiva 2006/42/CE, l’Al-legatoZdovràessereconcepito inmododaconservare lacompatibilità nel passaggio dal testo esistente a quellonuovo. L’applicazione della nuova direttiva Macchine èprevista per la fine del 2009. Ne consegue che gli istitutidi normalizzazione europea hanno meno di due anni perraggiungeregliobiettividiadeguamentoe,quindi,peras-sicurareladisponibilitàdistandardadeguatiasupportareunmorbidopassaggioaltestorecentementepubblicato.

Le scadenzeQuestelescadenzepiùimportantirelativeallanuovadirettivaMac-chine:•pubblicazionesullaGazzettaufficialedell’UnioneEuropea:9giugno

2006;•entratainvigore:29giugno2006;•adozioneepubblicazionedelledisposizionidiattuazionedapartedi

ogniStatomembro:entro29giugno2008;•applicazioneobbligatoria:apartiredal29dicembre2009;•entratainvigoreperpistolesparachiodi,permacellazioneopermar-

chiare:29giugno2011.

Quali prodotti e quali modificheLanuovadirettivaMacchinesiapplicaaiseguentiprodotti:•macchine;•attrezzatureintercambiabili;•componentidisicurezza;•accessoridisollevamento;•catene,funiecinghie;•dispositiviamovibiliditrasmissionemeccanica;•quasi-macchine.Leprincipalimodificheriguardano:•modificadelladefinizionedimacchinache,nellanuovadirettiva,si

riferisceancheallemacchineprivediunsistemadiazionamento;•introduzionedelconcettodi“quasi-macchina”conprecisiobblighi

inerenti:-effettuazionedell’analisideirischieredazionedelladocumentazio-

netecnicapertinente-redazionedelleistruzionidiassemblaggio-redazionediunaspecificadichiarazionediincorporazione-nonapplicazionedellaclausoladisalvaguardia;•inclusione,nelcampodiapplicazione,degliascensoridacantiere

periltrasportodipersoneodipersoneecose,sinoaoggiesclusi;•inclusione,nelcampodiapplicazione,degliapparecchiportatilia

caricaesplosivaovelacaricaesplosivanonabbiaun’azionedirettasulpezzo(pistolesparachiodi,pistolepermacellazioneopermar-chiare);

•esclusionedegliapparecchiappartenentialcampodiapplicazionedelladirettivaBassatensionedettagliatamenteelencati;

•introduzionediunanuovadefinizionedicomponentedisicurezza;•modificadelcampodiapplicazionedelladirettivaAscensori;•inclusione,nelcampodiapplicazione,dicatene,funi,cinghiedisol-

levamento;•modificadelleproceduredivalutazionedelleconformità:-macchine inAllegato IV,conrispettodellenormearmonizzatedi

tipo“C”checopronotuttiirischipertinentiallamacchina:possibi-litàdicertificazioneconcontrollointernodellafabbricazionesenzainterventodell’Organismonotificato,

-perlemacchineinAllegatoIV,possibilitàdiagireinGaranziadiqua-litàtotale:sistemadellaqualitàdellaprogettazione,fabbricazione,ispezione finale e prove, approvato da un Organismo Notificato(nonè il sistema Iso9001),applicabileperunaopiùcategoriedimacchine;

•introduzionediunascadenzadegliattestatiCEdiconformitàrila-sciatidaOrganisminotificati;

•obbligodiintrodurre,nelFascicolotecnico,documentazionerelativaallavalutazionedelrischiochedimostrilaproceduraseguita(primanoneraobbligatorio);

•modifichedelcontenutodell’AllegatoIV;•modificadelleproceduredisalvaguardiaperlemacchineeperle

proceduredicontestazionediunanormaarmonizzata;•introduzionedimisurespecificheperle“macchinepotenzialmen-

tepericolose”,ovveroquellesimiliallamacchinaperlequalièstatainoltrataunaproceduradisalvaguardia,operchécostruiteconfor-mementeaunanormaarmonizzataritenutanonpiùrispondenteairequisitiessenzialidelladirettiva(de-armonizzata);

•modificheall’AllegatoI(contenutidelmanualediistruzioniperl’u-so,modificaditermini,nuovirequisitiperascensoridacantiereequelliconvelocitàinferiorea0,15m/secepermacchinedaimpatto,definizioneprecisadellaproceduradivalutazionedelrischio,precisiconcettiriguardantil’ergonomia,anchepergliorganiditrasmissio-neenonsolopergliutensili,modificadeirequisitiperlemacchinespecificheconoperazionidisollevamentocose,persone…).

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DIRETTIVA2006/42/CE:ANALISIECOMMENTI,IIPUNTATA

La NUOVA Direttiva Macchine

Massimo RIvalta - ingegnere

Principali compiti del Cen. Oltre 600 norme tecniche da rivedere. Struttura delle norme per la sicurezza del macchinario.I “Considerando”. Le quasi-macchine. Procedure di valutazione del-la conformità delle macchine. Sono i punti trattati in questaseconda parte dell’articolo - la prima è uscita sul numerodi gennaio - dedicato alla “nuova” direttiva Macchine 2006/42/CE, di applicazione obbligatoria a partire dal 29 dicembre 2009.

Dopoaverpresoinesame,nellaprimapartedell’articolo,iprinci-paliaspettipercomprenderelanuovaversionedellanormativa,con particolare attenzione ai dettagli di cambiamento, prose-guiamonell’approfondimentodialtriaspetti.

I principali compiti del CenAseguitodelmandatoM/396inviatodallaCommissioneeuro-peaalCenealCeneleceapprovatodalCennell’apriledel2007,iprincipalicompitichequest’ultimositrovaadoversvolgereen-troil29dicembre2009sonoriassumibilicomesegue:• aggiornamento delle norme tecniche esistenti ed elabora-

zionedinuovenormeperqueiprodottichesonostatiinclusiper la prima volta nel campo di applicazione della direttiva2006/42/CE;

• verifica e possibile modifica degli standard armonizzati esi-stentiallalucedellenovitàintrodotteneirequisitiessenzialicontenutinell’AllegatoIdelladirettivaMacchine;

• emendamentoformaledell’AllegatoZpercirca600normeesistentiperarmonizzarlealladirettiva2006/42/CE;

• adeguamentodeglistandardincollaborazioneconilCenelecpertenereinconsiderazionelanuovalineadiconfinefraladi-rettivaMacchineeladirettivaBassatensione.

Oltre 600 norme tecniche da rivedereLa maggior parte del lavoro richiesto dalla recente evoluzione

delladirettivaMacchineriguardalarevisioneemodificadioltre600standardarmonizzati.Questo significa che, al momento, sono al lavoro 43 ComitatitecnicidelCen,oltre250Gruppidilavoroperuntotaleditecniciespertichesiaggiraattornoa4.000persone.Prima di avviare il lavoro di revisione, sono stati preparati deidocumenti di supporto per agevolare la verifica e la possibilemodificatecnicadeglistandardarmonizzatiperquantoriguar-da i requisiti essenziali contenuti nell’Allegato I della direttiva2006/42/CEeprecisamente:• unacomparazionefraladirettiva98/37/CEela2006/42/

CEinmeritoairequisitiessenzialidisaluteedisicurezza;• unalistadituttiirequisitiessenzialimodificationuoviele

loropossibiliconseguenzeperlenormeENarmonizzate;• la realizzazione, in collaborazione con la Commissione

Europea, di un modello dell’Allegato Z per la direttiva2006/42/CE.

L’adeguamento delle norme tecniche ai requisiti essenzialidell’AllegatoIdelladirettiva2006/42/CEavverràattraversol’ap-plicazionediunadelleseguentistrategie:• “modificasemplice”:adeguamentodell’AllegatoZepresain

considerazionedeinuovirequisitiodiquellimodificatisenzalanecessità,tuttavia,diulteriorispecificazionitecniche;

• “modificatecnica”:oltreaquantostabilitonelcasodella“mo-dificasemplice“,sonoprevistiadeguamentitecniciinmisuracontenuta;

• “revisionecompletadellanorma”:inaggiuntaaquantostabi-litonelcasodella“modificasemplice“,sonoprevistiadegua-mentitecniciconsistenti.

Qualoravifosseunamancanzadirisorse(adesempio,diespertioditempoancheaseguitodelfattochegliespertilavoranosubasevolontaria),visaràsolounadeguamentodellanormapermezzodell’AllegatoZ,chedovràmenzionareirequisitiessenzialidella2006/42/CEnoncopertie,diconseguenza,saràutilizzatalaviadella“modificasemplice“.Perlenormeesistenti,dovràessereprevistounperiododitran-sizione che andrà dal momento della loro revisione a quellodell’entratainvigoredellanuovadirettivaMacchine,inserendounafraseappropriatanellaparteintroduttivaallamodifica/re-visione,come,adesempio,“presunzionediconformitàfinoal28dicembre2009“.

Normative176

D.Lgs. 17/20102006/42/CE - Nuova Direttiva Macchine

98/37/CE - Direttiva Macchine89/392/CEE - Direttiva Macchine

91/368/CEE - Direttiva Sicurezza Macchine93/44/CEE - Direttiva Sicurezza Macchine

89/686/CEE - Dispositivi di Protezione IndividualeISO 11200 - Controllo e riduzione del rumore

ISO 11690 - Posti di lavoro a ridotto livello di rumore

Direttive Macchinee Sicurezza Macchine

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177 Normative

D.Lgs. 17/20102006/42/CE - Nuova Direttiva Macchine

98/37/CE - Direttiva Macchine89/392/CEE - Direttiva Macchine

91/368/CEE - Direttiva Sicurezza Macchine93/44/CEE - Direttiva Sicurezza Macchine

89/686/CEE - Dispositivi di Protezione IndividualeISO 11200 - Controllo e riduzione del rumore

ISO 11690 - Posti di lavoro a ridotto livello di rumore

Direttive Macchinee Sicurezza Macchine

Sicurezza delle macchine: struttura delle norme LenormetecnichearmonizzatealladirettivaMacchinesonosta-teclassificateintregruppi-A,BeC-asecondadegliaspettidaessecoperti.Infatti:• le“normefondamentalidisicurezzadi tipoA”riguardano i

principi generali di progettazione e i concetti fondamentalirelativiatuttiitipidimacchina;

• le“normedisicurezzacomuniagruppidimacchineditipoB”sonoinerentiadaspettidellasicurezzaoaundispositivodisicurezzaapplicabileanumerositipidimacchineesonostatesuddivise,alorovolta,induegruppi:

a)“normeditipoB1”,chevertonosugliaspettiparticolaridel-lasicurezza,come,adesempio,distanzedisicurezza,rumore,equipaggiamentielettrici,equipaggiamentipneumatici;

b)“normeditipoB2”,cheriguardanoicomponentieidisposi-tividisicurezza;

• le“normediprodottoditipoC”contengonorequisititecnicispecificiapplicabiliaunamacchinaoaunacategoriadimac-chine.

E’ importantenotarechelaconformitàconunostandardditipoCimplicaautomaticamentelapresunzionediconformitàconirequisitiessenzialidisicurezzaesalute.Inassenzadiunostandarddi tipoCpertinente,èpossibileusaregli standardditipoAeBcomeprovatotaleoparzialedellaconformitàairequisitiessenziali,evidenziandoilrispettodellesezioniper-tinenti.LaclassificazionesecondoitipiA,BeCverrà,ovviamente,man-tenutaanchesottolanuovadirettivaMacchine,ancheseque-stostacreandosfideaggiuntiveperl’adeguamentodellenormeesistentiprincipalmentepergarantireiriferimentinormativiaglistandardditipoAeBdapartedeglistandardditipoC.La nuova direttiva Macchine 2006/42/CE è stata pubblicata,come detto nel precedente articolo, sulla Gazzetta Ufficialedell’UnioneEuropeail9giugno2006,conrecepimentodapartedeisingoliStatimembrientroil29giugno2008.A differenza di quanto successo in passato, a livello nazionalenonèprevistounperiodotransitorio,maunpassaggiodeltesti-monenellagiornatadel29dicembre2009,datadiinizioappli-cazionedelrecentetesto.Neconsegueche,perunatransizionemorbida,lapresainesameel’adattamentoairecenticontenutidevonopartireilprimapossibileo,meglioancora,subito.

A proposito dei “Considerando”Vale la pena, al fine di offrire un’informazione completa, disoffermarsiaesaminarei“Considerando”chesonopostinellaparteintroduttivadelladirettiva.Essiracchiudonoicapisaldicheanimanoilnuovotesto:l’isti-tuzionediunquadrogiuridiconelquale lasorveglianzadelmercatopossaesserefavoritael’attenzioneversoilconsuma-tore.I “Considerando”nonhannoforza legalee,di solito,nonfi-guranonelrecepimentonazionale;comunque,costituisconounsupportoperlaCortediGiustiziaEuropeaperaccertareleintenzionideilegislatori.Perladirettiva2006/42/CE,uncomponentedisicurezzapos-siedeleseguenticaratteristiche:•esseredestinatoaespletareunafunzionedisicurezza,•essereimmessosulmercatoseparatamente,•nonmetterearepentagliolasicurezzadellepersoneacausadiunproprioguastoe/omalfunzionamento;•nonessereindispensabileperloscopopercuièstataproget-tatalamacchinaopoteresseresostituitoconaltricomponen-tipertalefunzione.La direttiva 2006/42/CE riporta, all’Allegato V, un elenco dicategoriedicomponentidisicurezzachesonocomunementemontatisullemacchine.Talelistaèindicativa,manonesau-stivaenemmenodefiniva;diconseguenza,uncomponenteèdaconsiderarsidisicurezza,aifinidelladirettivaMacchine,sesoddisfaladefinizionedicuisopraanchesenonèpresente,difatto,nell’AllegatoV.

In relazione alle quasi-macchineNelcampodiapplicazionedellanuovadirettivaMacchine,sonocompreseanchelequasi-macchine.Valeadire:•quegliinsiemichedasolinonsonoingradodigarantireun’ap-plicazionebendeterminata;•chesonodestinatiunicamenteaessereincorporatioassembla-tiadaltremacchineoadaltrequasi-macchineoapparecchipercostituireunamacchinadisciplinatadalladirettiva2006/42/CE.Unsistemadiazionamentoneèuntipicoesempio.Lequasi-macchinesarannosoggetteaunaspecificaproceduradicertificazione,perl’immissionesulmercato,cosìarticolata:•predisporreilfascicolotecnico;

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•elaborareleistruzioniperl’assemblaggio;•redigereladichiarazionediincorporazione.Ladichiarazionediincorporazioneeleistruzioniperl’assemblag-gio dovranno accompagnare la quasi-macchina fino all’incor-porazionenellamacchinadefinitiva,perpoiessereinseritenelfascicolotecnicodiquest’ultima.

Conformità delle macchine: procedure di valutazione Perattestarelarispondenzadiunamacchinaalledisposizionidella direttiva, il fabbricante o il suo mandatario applicheràunadelleproceduredivalutazionedellaconformitàasecondachelamacchinarientriomenonell’elencodell’AllegatoIV.• Se la macchina non vi rientra, sarà applicato il contenutodell’AllegatoVIII,cheprevedel’elaborazionedelfascicolotec-nicoel’adozionedellemisurenecessarieaffinchéilprocessodi fabbricazioneassicuri laconformitàdellamacchinaal fa-scicolotecnico.•Se,alcontrario,lamacchinafigurerànell’AllegatoIVesaràstataprogettataapplicandounanormaarmonizzatacheco-pretuttiirequisitiessenzialiaessapertinenti,nonsisaràpiùtenutiafarintervenireunorganismonotificatoalfinedifar-nevalutarelaconformità.Inquestocaso,sipotràseguireunadiquestetrevie:- la procedura di valutazione della conformità con controllointernosullafabbricazionedellamacchina;- la procedura di esame per la certificazione CE del tipo ac-compagnatadauncontrollointernosullafabbricazionedellamacchina;-lanuovaprocedura“Garanziaqualitàtotale”.Senonsaràstataapplicataalcunanormaarmonizzata,osel’applicazione sarà stata solo parziale oppure se le normeapplicate non copriranno la totalità dei requisiti essenzia-li a essa pertinenti, si potrà optare per l’esame CE del tipoconl’aggiuntadelcontrollointernosullafabbricazionedellamacchinao,inalternativa,perlanuovaprocedura“Garanziaqualitàtotale”.Nelcasoincuifosseeffettuatoun“esameCEdeltipo”,l’attestatodiesameCEdeltiporilasciatodall’organi-smonotificatoavrà,conlanuovadirettiva,unavalenzatem-poraledicinqueanniconpossibilitàdirinnovo.

Normative178

D.Lgs. 17/20102006/42/CE - Nuova Direttiva Macchine98/37/CE - Direttiva Macchine89/392/CEE - Direttiva Macchine91/368/CEE - Direttiva Sicurezza Macchine93/44/CEE - Direttiva Sicurezza Macchine89/686/CEE - Dispositivi di Protezione IndividualeISO 11200 - Controllo e riduzione del rumoreISO 11690 - Posti di lavoro a ridotto livello di rumore

Direttive Macchinee Sicurezza Macchine

Alcune definizioni•Macchina 1. Insieme destinato a essere equipaggiato di un sistema di

azionamentodiversodallaforzaumanaoanimalediretta,compostodipartiocomponenti,dicuialmenounomobile,collegatifralorosolidamenteperun’applicazionebendeter-minata.

2.Insiemedicuialpunto1alqualemancanosoltantoelemen-tidicollegamentoalsitodiimpiegoodiallacciamentoallefontidienergiaedimovimento.

3.Insiemedicuiaipunti1e2prontoperessereinstallatoechepuòfunzionaresolodopoesserestatomontatosuunmezzoditrasportooinstallatoinunedificiooinunacostruzione.

4.Insiemidimacchinedicuiaipunti1,2e3odiquasimacchi-neche,perraggiungereunostessorisultato,sonodispostiecomandatiinmododaavereunfunzionamentosolidale.

5.Insiemedipartiodicomponenti,dicuialmenounomobile,collegatitralorosolidalmenteedestinatialsollevamentodipesielacuiunicafontedienergiaèlaforzaumanadiretta.

•Componente di sicurezzaSitrattadiuncomponenteaventeleseguenticaratteristiche:- destinatoaespletareunafunzionedisicurezza;- immessosulmercatoseparatamente;- ilcuiguastoe/omalfunzionamentomettearepentagliola

sicurezzadellepersone;- chenonèindispensabileperloscopopercuièstatapro-

gettata lamacchinaoche,per tale funzione,puòesseresostituitoconaltricomponenti.

•Quasi-macchineInsiemi che costituiscono quasi una macchina ma che, dasoli,nonsonoingradodigarantireun’applicazionebende-terminata.Unsistemadiazionamentoèunaquasi-macchi-na(drivesystem).Lequasi-macchinesonounicamentedestinateaesserein-corporateoassemblateadaltremacchineoadaltrequasi-macchineoapparecchipercostituireunamacchinadiscipli-natadalla“nuova”direttivaMacchine.

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179 Normative

ISO 11011-2003 - D.Lgs. 102/2014

Diagnosi energeticaRisparmio energetico

DLGS102LUGLIO2014:ANCHEPERSISTEMIARIACOMPRESSA

DIAGNOSI energetica:cosa bisogna fare

Massimo RIvalta - ingegnere

Nel contesto del quadro generale contenuto nel Decreto legislativo 102/2014 riguardante l’efficienza energetica, uno spazio è apposi-tamente dedicato alle apparecchiature a pressione. Che si richia-mano alla norma Iso 11011:2013, la quale stabilisce i requisiti per la conduzione e la comunicazione dei risultati di una valutazione dell’intero sistema di aria compressa, a sua volta considerato in tre sottosistemi: Fornitura, Trasmissione, Richiesta.

ConilDecretolegislativon.102del4Luglio2014(G.U.SerieGene-ralen.165del18/07/2014),l’ItaliaharecepitolaDirettiva2012/27/UE sull’Efficienza Energetica. Obiettivo nazionale di risparmioenergeticoèlariduzione,entroil2020,di20milionidiTonnel-lateEquivalentidiPetrolio(Tep)deiconsumidienergiaprimaria.

Punti focaliQuestiipuntifocalidelDecreto:- promozione dell’efficienza energetica nel pubblico, nell’indu-

stria,nelprivatoeneitrasporti;-aggiornamentoperiodicodegliobiettivinazionalidiefficienza

energetica;-regimeobbligatoriodiefficienzaenergetica;-obbligodellaDiagnosiEnergeticaepromozionenell’adozione

disistemidigestionedell’energiaIso50001;-formazioneeinformazioneintemadiefficienzaenergetica.All’art.1vengonoindicatelefinalitàdelDecreto:“1. Il presente decreto, in attuazione della direttiva 2012/27/UEenelrispettodeicriterifissatidallalegge6agosto2013,n.96,stabilisceunquadrodimisureperlapromozioneeilmigliora-mento dell’efficienza energetica che concorrono al consegui-mentodell’obiettivonazionaledirisparmioenergeticoindicatoall’articolo3.Ilpresentedecreto,inoltre,dettanormefinalizzatearimuoveregliostacolisulmercatodell’energiaeasuperareleca-renzedelmercatochefrenanol’efficienzanellafornituraenegli

usifinalidell’energia”.L’obiettivonazionaleindicativodirisparmioenergetico,cuicon-corrono le misure del Decreto, consiste nella riduzione, entrol’anno2020,di20milioniditonnellateequivalentidipetroliodeiconsumidienergiaprimaria,paria15,5milioniditonnellateequi-valentidipetroliodienergiafinale,conteggiatiapartiredal2010,incoerenzaconlaStrategiaenergeticanazionale.

Riguardo agli edificiNelTitoloII(“Efficienzanell’usodell’energia”),all’art.4,“Promo-zionedell’efficienzaenergeticanegliedifici”, l’Enea,nelquadrodei piani d’azione nazionali per l’efficienza energetica (Paee),elaboraunapropostadiinterventidimedio-lungotermineperilmiglioramentodellaprestazioneenergeticadegli immobiliesottoponeildocumentoall’approvazionedelMinistrodelloSvi-luppoeconomicoedelMinistrodell’Ambienteedellatuteladelterritorioedelmare,d’intesaconlaconferenzaunificata.Lapropostadiinterventiriguardagliedifici,“siapubblicichepri-vati”,ecomprendealmeno:a)unarassegnadelparcoimmobiliarenazionalefondata,sedel

caso,sucampionamentistatistici;

b) l’individuazione,sullabasedellametodologiadicuiall’art.5dellaDirettiva2010/31/UE,degli interventipiùefficaciinter-minidicosti,differenziatiinbaseallatipologiadiedificioeallazonaclimatica;

c)unelencoaggiornatodellemisure,esistentieproposte,diin-centivazione,diaccompagnamentoedisostegnofinanziariomesseadisposizionedasoggettipubblicieprivatiperleriqua-lificazionienergeticheeleristrutturazioniimportantidegliedi-fici,corredatedaesempiapplicativiedairisultaticonseguiti;

d)unaanalisidellebarrieretecniche,economicheefinanziariecheostacolanolarealizzazionediinterventidiefficientamen-toenergeticonegliimmobilielemisuredisemplificazioneearmonizzazionenecessariearidurrecostietempidegliinter-ventieattrarrenuoviinvestimenti;

e) una stima del risparmio energetico e degli ulteriori benefi-ci conseguibili annualmente per mezzo del miglioramento

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dell’efficienzaenergeticadelparcoimmobiliarenazionaleba-satasuidatistoriciesuprevisionideltassodiriqualificazioneannuo.

Sistemi di gestioneArt. 8. Diagnosi energetiche e sistemi di gestione dell’energiaL’art.8delDlgs4 luglio2014n. 102, recepimentodellaDiretti-va2012/27/UE,introducel’obbligodellaDiagnosiEnergeticaperleattivitàaforteconsumodienergiaeperlegrandiimprese.Ladiagnosivieneeffettuatasecondoicritericontenutinell’Allegato2eirisultaticomunicatiaIspraedEnea,perlaprimavolta,entroil5dicembre2015e,successivamente,ogni4anni.Questeleimpresesoggetteaobbligo:• Imprese a forte consumo di energia (Energivori secondo ex

DL 83/2012, DM 05/04/2013) indipendentemente dalla lorodimensione.Sonoimpreseaforteconsumodienergia,exDL83/2012,leimpreseperlequali,nell’annualitàdiriferimento,sisonoverificateentrambeleseguenticondizioni:-abbianoutilizzato,perlosvolgimentodellapropriaattività,

almeno 2,4 GWh di energia elettrica oppure almeno 2,4GWhdienergiadiversadall’elettrica;

- il rapporto tra il costo effettivo della quantità complessivadell’energia utilizzata per lo svolgimento della propria at-tività,determinataaisensidell’articolo4,eilvaloredelfat-turato,determinatoaisensidell’articolo5,nonsiarisultatoinferioreal3%;

•GrandiImprese,valeadirecheoccupinooltre250persone,ilcuifatturatoannuosuperii50milionidieurooilcuibilancioannuosuperii43milionidieuro.

Undici punti chiave…Riportandolanormasievincequantosegue.1)Legrandiimpreseeseguonounadiagnosienergetica,condotta

dasocietàdiservizienergetici,espertiingestionedell’energiaoauditorenergeticiedaIsprarelativamentealloschemavo-lontarioEmas,neisitiproduttivilocalizzatisulterritorionazio-naleentroil5dicembre2015esuccessivamenteogni4anni,inconformitàaidettatidicuiall’Allegato2alpresenteDecreto.

Tale obbligo non si applica alle grandi imprese che hannoadottatosistemidigestioneconformiEmaseallenormeIso

50001oEnIso14001,acondizionecheilsistemadigestioneinquestioneincludaunauditenergeticorealizzatoinconformitàaidettatidicuiall’Allegato2alpresentedecreto.Irisultatiditalidiagnosisonocomunicatiall’Eneaeall’Isprachenecuralaconservazione.

2)Decorsi24mesidalladatadientratainvigoredelpresenteDe-creto,sonoeseguitedasoggetticertificatidaOrganismiaccre-ditatiaisensidelRegolamentocomunitarion.765del2008ofirmataridegliaccordiinternazionalidimutuoriconoscimen-to,inbaseallenormeUniCei11352,UniCei11339oalleulte-riorinormedicuiall’articolo12,comma3,relativeagliauditorenergetici,conl’esclusionedegliinstallatoridielementiediliziconnessialmiglioramentodelleprestazionienergetichedegliedifici.PerloschemavolontarioEmasl’organismoprepostoèIspra.

3)Leimpreseaforteconsumodienergiachericadononelcampodiapplicazionedell’articolo39,comma1ocomma3,delDe-cretolegge22giugno2012,n.83,convertito,conmodificazio-ni,dallaLegge7agosto2012,n.134,sonotenuteadeseguirelediagnosidicuialcomma1,conlemedesimescadenze,in-dipendentementedallalorodimensioneeadareprogressivaattuazione, in tempi ragionevoli, agli interventi di efficienzaindividuatidallediagnosistesseo,inalternativa,adadottaresistemidigestioneconformiallenormeIso50001.

4)Laddovel’impresasoggettaadiagnosisiasituatainprossimitàdiretiditeleriscaldamentooinprossimitàdiimpianticogene-rativiadaltorendimento,ladiagnosicontieneancheunavalu-tazionedellafattibilitàtecnica,dellaconvenienzaeconomicae del beneficio ambientale, derivante dall’utilizzo del calorecogeneratoodalcollegamentoallaretelocalediteleriscalda-mento.

5)L’Eneaistituisceegestisceunabancadatidelleimpresesog-getteadiagnosienergeticachedeveriportarealmenol’ana-graficadelsoggettoobbligatoedell’auditor,ladatadiesecu-zionedelladiagnosieilrapportodidiagnosi.

6)L’Eneasvolgeicontrollichedovrannoaccertarelaconformitàdelle diagnosi alle prescrizioni del presente articolo, tramiteunaselezioneannualediunapercentualestatisticamentesi-gnificativadellapopolazionedelleimpresesoggettaall’obbli-godicuiaicommi1e3,almenoparial3%.Eneasvolgeilcon-trollosul100percentodellediagnosisvoltedaauditorinterni

Normative180

ISO 11011-2003 - D.Lgs. 102/2014

Diagnosi energeticaRisparmio energetico

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181 Normative

ISO 11011-2003 - D.Lgs. 102/2014

Diagnosi energeticaRisparmio energetico

all’impresa.L’attivitàdicontrollopotràprevedereancheverifi-che“insitu”.

…da tener ben presenti7) Incasodiinottemperanzariscontrataneiconfrontideisog-

gettiobbligati,siapplicalasanzioneamministrativadicuialcomma1dell’articolo16.

8) Entroil30giugnodiognianno,apartiredall’anno2016,EneacomunicaalMinisterodelloSviluppoeconomicoealMini-sterodell’Ambiente,dellatuteladelterritorioedelmare,lostatodiattuazionedell’obbligodicuiaicommi1e3epubbli-caunrapportodisintesisulleattivitàdiagnostichecomples-sivamentesvolteesuirisultatiraggiunti.

9) Entroil31dicembre2014,ilMinisterodelloSviluppoecono-mico,diconcertoconilMinisterodell’Ambiente,dellatuteladelterritorioedelmare,pubblicaunbandoperilcofinanzia-mento di programmi presentati dalle Regioni finalizzati asostenerelarealizzazionedidiagnosienergetichenellePmi(Piccoleemedieimprese)ol’adozione,nellePmi,disistemidigestioneconformiallenormeIso50001. IprogrammidisostegnopresentatidalleRegioniprevedonochegliincentivisianoconcessialleimpresebeneficiarienelrispettodellanor-mativasugliaiutidiStatoeaseguitodellaeffettivarealizza-zionedellemisurediefficientamentoenergeticoidentificatedalladiagnosienergeticaodell’ottenimentodellacertifica-zioneIso50001.

10) All’attuazionedelleattivitàprevistealcomma9siprovvede,nel limitemassimodi 15milionidieuroperciascunodegliannidal2014al2020,avaleresullaquotaspettantealMi-nistero dello Sviluppo economico dei proventi annui delleastedellequotediemissionediCO2dicuiall’articolo19delDecretolegislativo13marzo2013,n.30,destinatiaiprogettienergetico-ambientali,conlemodalitàenei limitidicuiaicommi3e6dellostessoarticolo19,previaverificadell’entitàdeiproventidisponibiliannualmente.

11) All’attuazionedelleattivitàprevisteaicommi5e6delpre-sentearticolosiprovvedenellimitemassimodi0,3milionidieuro,perciascunodegliannidal2014al2020,avaleresullaquotaspettantealMinisterodelloSviluppoeconomicodeiproventiannuidelleastedellequotediemissionediCO2dicuiall’articolo19delDecretolegislativo13marzo2013,n.30,

destinatiaiprogettienergetico-ambientali,conlemodalitàeneilimitidicuiaicommi3e6dellostessoarticolo19,previaverificadell’entitàdeiproventidisponibiliannualmente.

LeaziendecertificateIso50001,EnIso14001oinEmasnonhan-nol’obbligodelladiagnosienergeticaseillorosistemaprevedeun audit energetico realizzato in conformità ai dettati di cuiall’Allegato2alDlgs102/14.

Informare e formare Art. 13 - Informazione e formazione Entroil31dicembre2014,Enea,incollaborazioneconleassocia-zionidicategoria,inparticolareconleEscoeiServizienergetici,conleassociazionedeiconsumatorieconleRegioni,predisponeunprogrammatriennalediinformazioneeformazionefinalizza-toapromuovereefacilitarel’usoefficientedell’energia.Ilprogrammaèdefinitotenendocontodellecaratteristichedeisoggetticuièrivoltoeincludeazionivoltea:a)sostenere,sensibilizzareeincoraggiareleimpreseelePminel-

laesecuzionedidiagnosienergeticheconsuccessiviinterventinell’utilizzodeglistrumentiincentivantifinalizzatiallainstal-lazioneditecnologieefficienti;

b)stimolarecomportamentideidipendentichecontribuiscanoaridurreiconsumienergeticidellaPubblicaamministrazione;

c)educareglistudentidellescuolediogniordineegradodunusoconsapevoledell’energia;

d) sensibilizzare le famiglie, in particolare quelle che vivono incondomini,rispettoaibeneficidellediagnosienergeticheeri-spettoaunusoconsapevoledell’energia;

e)favorirelapartecipazionedelleBancheedegliIstitutifinanziarialfinanziamentodiinterventidimiglioramentodell’efficienzaenergetica,

f)sensibilizzareleimpreseeiclientidomesticisull’usoefficientedell’energia;

g)promuovereprogrammidi formazioneper laqualificazionedeisoggetticheoperanonell’ambitodeiservizienergetici,conparticolareriferimentoagliauditorenergeticieagliinstallatoridielementiediliziconnessiall’energia.

Il capitolo sanzioniArt. 16. SanzioniNon meno importanti sono le sanzioni previste nel Decreto

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all’art.16,dellequaliriportiamolepiùattinenti:- legrandiimpreseeleimpreseaforteconsumodienergiache

non effettuano la diagnosi di cui all’articolo 8, commi 1 e 3,sonosoggetteaunasanzioneamministrativapecuniariada4.000a40.000euro;

- quandoladiagnosinonèeffettuatainconformitàalleprescri-zionidicuiall’articolo8,siapplicaunasanzioneamministrati-vapecuniariada2.000a20.000euro.

Audit energeticiAllegato 2 Dlgs 102/14L’Allegato2delDlgs102/14individuaicriteriminimipergliauditenergetici,compresiquellirealizzatinelquadrodeisi-stemidigestionedell’energiaQuestiicriteriminimichedevonopossederegliauditdiqua-lità:1)sonobasatisudatioperativirelativialconsumodienergia

aggiornati,misuratietracciabilie(perl’energiaelettrica)suiprofilidicarico;

2)comprendonounesamedettagliatodelprofilodiconsu-moenergeticodiedificiodigruppidiedifici,diattivitàoimpiantiindustriali,ivicompresoiltrasporto;

3) ove possibile, si basano sull’analisi del costo del ciclo divita, invecechesusempliciperiodidiammortamento, inmododatenercontodeirisparmialungotermine,deiva-loriresidualidegliinvestimentialungotermineedeitassidisconto;

4)sonoproporzionatiesufficientementerappresentativiperconsentireditracciareunquadrofedeledellaprestazioneenergetica globale e di individuare in modo affidabile leopportunitàdimiglioramentopiùsignificative.

Gli audit energetici consentono calcoli dettagliati e conva-lidati per le misure proposte, così da fornire informazionichiare sui potenziali risparmi. I dati utilizzati per gli auditenergeticipossonoessereconservatiperleanalisistoricheeperilmonitoraggiodellaprestazione.

Normative182

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Apparecchiature a pressione

Nelsettoreapparecchiatureapressione,sirichiamaspe-cificatamentelanormaIso11011:2013,chestabilisceire-quisitiperlaconduzioneelacomunicazionedeirisultatidi una valutazione del sistema di aria compressa, checonsideral’interosistema,dainputdienergiaperillavo-rosvoltocomeilrisultatodiquestiingressi.

Tre sottosistemi…Considera i sistemi ad aria compressa composti da tresottosistemifunzionali:- Fornitura,cheincludelaconversionedirisorsaenerge-

ticaprimariadienergiadiariacompressa;- Trasmissione,checomprendeilmovimentodienergia

dell’aria compressa in cui viene generata al punto incuivieneutilizzato;

-Richiesta,cheincludeiltotaledituttiiconsumatoridiaria compressa, comprese le applicazioni produttivefinali.

…e molto altro ancoraStabilisce, inoltre, i requisiti per l’analisi dei dati dallavalutazione,reportingedocumentazionedeirisultatidivalutazione,el’identificazionediunastimadelrisparmioenergeticorisultantedalprocessodivalutazione.Identificairuolieleresponsabilitàdeisoggetticoinvoltinell’attivitàdivalutazione.Come si può facilmente giudicare dai dati riportati, sitratta di normative complesse che sicuramente non sipossonoaffrontareinassenzadisupportoconsulenziale,ancheperevitaresanzioniinerentilanoncorrettaappli-cazionedellanorma.Alriguardo,lostaffAnimacèdispo-nibilepereventualichiarimentiinmerito.

Per tornare all’elenco argomenti

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183 Normative

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ANIMACEL’IMPEGNOPERILRISPARMIOENERGETICO-PARTEI

Aria compressa:MENO energia

Massimo RIvalta - ingegnere

Una panoramica sintetica della normativa comunitariae relativo recepimento a livello nazionale. Partendodal Protocollo di Kyoto fino all’emanazione aggiornatadella legislatura nazionale.Anche se non totalmente applicabili al settore dell’ariacompressa, tali norme risultano preziose, perché il nostrosettore è sia uno dei maggiori consumatori di energia a livello industriale sia uno degli ambiti in cui si può facilmenterisparmiare energia.

Il protocollo di Kyoto è un HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/Trattato_internazionale”trattatoHYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_inter-nazionale”internazionaleinmateriaHYPERLINK“http://it.wikipedia.org/wiki/Ambientalismo”ambientale ri-guardante il HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/Riscaldamento_globale”riscaldamento globale sotto-scritto,l’HYPERLINK“http://it.wikipedia.org/wiki/11_di-cembre”11 dicembre HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/1997”1997,daoltre160PaesiinoccasionedellaConferenza Cop3 della HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/Convenzione_quadro_delle_Nazioni_Unite_sui_cambiamenti_climatici”Convenzione quadro delleNazioniUnitesuicambiamenticlimatici(Unfccc).Iltrat-tatoèentratoinvigoreilHYPERLINK“http://it.wikipedia.org/wiki/16_febbraio”16 febbraio HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/2005”2005, dopo la ratifica anchedapartedellaHYPERLINK“http://it.wikipedia.org/wiki/Russia”Russia.

Protocollo di KyotoIl trattato prevede l’obbligo, in capo ai HYPERLINK“http://it.wikipedia.org/wiki/Paesi_industrializzati” Pa-

esi industrializzati,dioperareunariduzionedelleemis-sioni di elementi HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/Inquinamento”inquinanti - HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/Biossido_di_carbonio”biossido dicarbonio e altri cinque HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/Gas_serra”gas serra, ovvero HYPERLINK“ h t t p : / / i t . w i k i p e d i a . o r g / w i k i / M e t a n o ” m e t a n o ,HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/Ossido_di_diazoto”ossido di diazoto, HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/Idrofluorocarburi”idrofluorocarburi, HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Perfluorocarburi&action=edit&redlink=1”perfluorocarburi ed HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/Esafluoruro_di_zolfo”esafluorurodizolfo-inunamisu-ranon inferioreal5%, rispettoalleemissioni registratenel HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/1990”1990(considerato come anno base), nel periodo HYPERLINK“http://it.wikipedia.org/wiki/2008”2008- HYPERLINK“http://it.wikipedia.org/wiki/2012”2012.Prevede, inoltre, il ricorso a meccanismi di merca-to, i cosiddetti Meccanismi Flessibili, per realizzarequanto previsto, il principale dei quali è il HYPERLINK“http://it.wikipedia.org/wiki/Meccanismo_di_Svilup-po_Pulito”MeccanismodiSviluppoPulito.L’obiettivodeiMeccanismi Flessibili è di ridurre le emissioni al costominimopossibile.Inaltreparole,amassimizzareleridu-zioniottenibiliaparitàdiinvestimento.Perchéiltrattatopotesseentrareinvigore,sirichiedevachefosseratificatodanonmenodi55nazionifirmatariee che le nazioni che lo avessero ratificato producesse-ro almeno il 55% delle emissioni inquinanti; quest’ulti-macondizioneèstata raggiuntasolonelnovembredelHYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/2004”2004,quando anche la HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/Russia”Russiahaperfezionatolasuaadesione.

Crediti di emissioniIlprotocollodiKyotoprevedeanche,periPaesiaderenti,lapossibilitàdiservirsidiunsistemadimeccanismifles-sibiliperl’acquisizionedicreditidiemissioni:•CleanDevelopmentMechanism(CDM):consenteaiPa-

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esi industrializzati e a economia in transizione di re-alizzare progetti nei HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/Paesi_in_via_di_sviluppo”Paesi in via di svi-luppocheproducanobeneficiambientaliinterminidiriduzionedelleemissionidigas-serraedisviluppoeco-nomicoesocialedeiPaesiospitie,nellostessotempo,generinocreditidiemissione(Cer)periPaesichepro-muovonogliinterventi;

• Joint Implementation(JI):consenteaiPaesi industria-lizzati e a economia in transizione di realizzare pro-gettiperlariduzionedelleemissionidigas-serrainunaltroPaesedellostessogruppoediutilizzare icreditiderivanti,congiuntamenteconilPaeseospite;

•EmissionsTrading(ET):consente loscambiodicreditidiemissionetraPaesiindustrializzatieaeconomiaintransizione;unpaesecheabbiaconseguitounadimi-nuzionedelleproprieemissionidigasserrasuperiorealproprioobiettivopuò,così,cedere(ricorrendoall’ET)tali“crediti”aunPaeseche,alcontrario,nonsiastatoingradodirispettareipropriimpegnidiriduzionedel-leemissionidigas-serra.

Iniziando questo cammino di ritorno all’energia intelli-gentemente impiegata, risulta interessante conoscerecome oltre l’80% dell’energia consumata a livello mon-diale è prodotta tramite fonti fossili (petrolio, carbone,metano).Pur non essendo imminente il loro esaurimento fisico,l’utilizzo delle fonti fossili presenta controindicazionisemprepiùpesanti:- incertezzadegliapprovvigionamentiacausadiconflit-

ti locali e internazionali che coinvolgono i Paesi pro-duttori;

- instabilità dei prezzi e loro tendenziale e rapido au-mento, anche a motivo delle posizioni di monopoliodellegrandisocietàpetrolifere;

- danniambientaliingenti;-impoverimento delle risorse di idrocarburi di origine

fossileperlegenerazionifuture.

Ruolo guida dell’UEIl Parlamento Europeo (l’UE è responsabile del 14% del-

le emissioni mondiali di gas serra) ha assunto un ruologuidaneinegoziatiinternazionali,dandosi,conunariso-luzionedel13febbraio2007,obiettiviambiziosiepropo-nendoliancheaglialtriPaesiindustrializzati:•nelquadrodelProtocollodiKyoto,raggiungereunari-

duzionedelleemissionidel20%entroil2020rispettoalleemissionidel1990;

•nelsettoredellefontirinnovabili,prevedereunaumen-todellorolivellonelmixenergeticoUEal20%entroil2020;

• nell’ambito del risparmio energetico, aumentare il li-vellodiefficienzadegliusifinalidienergiadialmenoil20%entroil2020.

Tramitegliobiettivicosiddetti“20/20/20”, l’UnioneEu-ropeasiprefiggediinvertirel’andamentodicrescitain-definitadellefontinonrinnovabili.Lo strumento che in questo permette di raggiungere ilmigliorrisultatoèindividuatoinunacorrettaeadegua-tapoliticadiconsumointelligenteo,sesipreferisceunaltrotermine, l’efficienzaenergetica.L’altraimportanteleva è quella dell’aumento delle fonti rinnovabili, chepermettediridurreinvaloreassolutoilconsumodifontifossili(nellanostraproiezionesottostante,sièipotizza-touncontributocostantedellafontenucleare).In questo scenario, al 2020 il consumo di combustibilifossilitornerebbeailivellidel1970.

Recepimento in ItaliaInItalia,ilrecepimentodituttoquestosistemalegislati-voèstatoorganizzatoinpiùstep:• Certificazione energetica degli edifici: Dlgs 192/05 e

311/06,cherecepisconoladirettiva2002/91/CE;• Cogenerazione ad alto rendimento: Dlgs 20/07, che

recepisceladirettiva2004/8/C);• Efficienzadegliusifinalidell’energiaeservizienerge-

tici:Dlgs115/08,cherecepisceladirettiva2006/32/CE;• Introduzione del meccanismo dei Certificati Bianchi:

DM20luglio2004e21dicembre2007;• Incentivifiscaliperilrisparmioenergeticodegliedifi-

ci,deglielettrodomesticiedegliazionamentielettrici:LeggiFinanziarie2007e2008.

Normative184

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Diagnosi energeticaRisparmio energetico

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185 Normative

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Diagnosi energeticaRisparmio energetico

Proviamo a spiegare, più da vicino, come è organizzatol’articolatoquadronormativodisettore.

Dlgs 192/05 e 311/06•Decreto 192/05Il decreto 192/05 stabilisce i criteri, le condizioni e lemodalitàpermigliorareleprestazionienergetichedegliedifici al fine di favorire lo sviluppo, la valorizzazione el’integrazionedellefontirinnovabilieladiversificazioneenergetica, contribuire a conseguire gli obiettivi nazio-nalidi limitazionedelleemissionidigasaeffettoserrapostidalprotocollodiKyoto,promuoverelacompetitivi-tà dei comparti più avanzati attraverso lo sviluppo tec-nologico.Esso,inparticolare,disciplina:a)metodologia per il calcolo delle prestazioni energeti-

cheintegratedegliedifici;b)applicazionedirequisitiminimi inmateriadipresta-

zionienergetichedegliedifici;c) criteri generali per la certificazione energetica degli

edifici;d)ispezioniperiodichedegliimpiantidiclimatizzazione;e)criteripergarantirelaqualificazioneel’indipendenza

degliespertiincaricatidellacertificazioneenergeticaedelleispezionidegliimpianti;

f) raccolta delle informazioni e delle esperienze, delleelaborazioni e degli studi necessari all’orientamentodellapoliticaenergeticadelsettore;

g) promozione dell’uso razionale dell’energia anche at-traverso l’informazione e la sensibilizzazione degliutenti finali, la formazione e l’aggiornamento deglioperatoridelsettore.

Inquestocontesto,loStato,leRegionieleProvinceAu-tonome, avvalendosi di meccanismi di raccordo e coo-perazione,predispongonoprogrammi,interventiestru-mentivolti,nelrispettodeiprincipidisemplificazioneedicoerenzanormativa,alla:a)attuazioneomogeneaecoordinatadellepresentinorme;b)sorveglianzadell’attuazionedellenorme,ancheattra-

versolaraccoltaelaelaborazionediinformazioniedidati;

c)realizzazionedistudicheconsentanoadeguamentile-gislativinelrispettodelleesigenzedeicittadiniedellosviluppodelmercato;

d)promozionedell’usorazionaledell’energiaedellefon-ti rinnovabili, anche attraverso la sensibilizzazione el’informazionedegliutentifinali.

•Decreto 311/6Con HYPERLINK “http://www.diecipro.it/index.php/donwonload-e-documenti/cat_view/48-leggi-nazionali”Dlgs 311 del 29 dicembre 2006, sono sta-te introdotte importanti modifiche e integrazio-ni al HYPERLINK “http://www.diecipro.it/index.php/donwonload-e-documenti/cat_view/48-leggi-nazionali?start=5”Dlgs192/2005,relativoalrendimentoenergetico nell’edilizia. Le correzioni intervengono, inmodosostanziale,sull’originarioimpiantonormativo,inrelazioneaquantoemersoinfasediprimaapplicazione.Importantinovità riguardano idirettori lavori, suiqualigrava l’obbligo di asseverazione dell’attestato di quali-ficazioneenergeticacontestualmentealladichiarazionedi fine lavori senza alcun onere aggiuntivo per il com-mittente, pena l’inefficacia, a qualsiasi titolo, della di-chiarazionedifinelavoriepenal’applicazionedipesantisanzionipecuniarie.

• Novità introdotteQuesto un prospetto sintetico delle novità introdottenonchélachiaveperlalorocorrettalettura.Tecnicamente,lanormaprescrivelecaratteristicheener-getichediimpiantitermiciededifici:• requisiti minimi di isolamento per gli involucri (pare-

tiverticaliopacheetrasparenti,copertureorizzontali,infissiecc.);

• prestazioni degli impianti termici (caldaie, pompe dicalore,sistemidiaccumuloecc.);

• prestazioni dei sistemi di regolazione, distribuzione econtabilizzazione del calore (garantiscono il massimorendimentocomplessivodellastruttura);

• integrazione di impianti solari termici e fotovoltaici(devonocoprirealmenoil50%dellaproduzionediac-

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quacaldasanitaria);• definizione di indici delle prestazioni energetiche

dell’edificio e conseguente etichettatura (in classienergetichedallaAallaG).

Dlgs 20/07 Attuazione del Dlgs n. 20/07 in materia di cogenerazione ad alto rendimentoCon ladeliberazione12aprile2007n.91/07 (diseguito:deliberazionen.91/07),l’Autoritàperl’energiaelettricaeilgas(diseguito:l’Autorità)haavviatounprocedimentoai finidell’attuazionedel HYPERLINK“http://www.par-lamento.it/parlam/leggi/deleghe/07020dl.htm”decretolegislativon.20/07 inmateriadicogenerazioneadaltorendimento in relazione ai profili di pertinenza dell’Au-toritàmedesima.Inparticolare:• l’articolo 6, comma 6, del decreto legislativo n. 20/07

prevede che l’Autorità disciplini le condizioni tecnico-economichedelserviziodiscambiosulpostodell’ener-giaelettricaprodottadaimpiantidicogenerazioneadalto rendimento con potenza nominale non superiorea 200 kW, tenendo conto della valorizzazione dell’e-nergia elettrica scambiata con il sistema elettrico na-zionale,deglioneriedellecondizioniperl’accessoallereti;

• l’articolo7deldecreto legislativon.20/07prevede,alcomma1,chel’Autoritàdefiniscalecondizionitecnicheedeconomicheperlaconnessionedelleunitàdicoge-nerazione ad alto rendimento alle reti elettriche i cuigestorihannoobbligodiconnessionediterzi,indican-do,alcomma2,icritericuiattenersi;

• l’articolo 7, comma 4, del decreto legislativo n. 20/07prevede che l’Autorità tenga conto delle particolaricondizionidieserciziodelleunitàdicogenerazioneadaltorendimentonelladefinizionedelletariffeconnes-seaicostiditrasmissioneedidistribuzioneenellade-finizionedellecondizionidiacquistodell’energiaelet-tricadiriservaodiintegrazione.

Ledisposizioni richiamatesiapplicanoper lacogenera-

zioneadaltorendimentoche,aisensidell’articolo2deldecretolegislativon.20/07,è,finoal31dicembre2010,lacogenerazionerispondentealladefinizionedicuiall’ar-ticolo2,comma8,deldecretolegislativon.79/99,cioèlacogenerazionechesoddisfairequisitidefinitidall’Auto-ritàconladeliberazionen.42/02,comesuccessivamentemodificata e integrata (di seguito, nella seconda partedell’articolo:deliberazionen.42/02).(1-continua)

Normative186

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187 Normative

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Diagnosi energeticaRisparmio energetico

ANIMAC:CONSIDERAZIONISUUNIMPIEGODIPRIMARIAIMPORTANZA

A propositodell’aria MEDICALE

Massimo RIvalta - ingegnere

Dal 1° gennaio 1998,l’aria medicale è stata inserita nellaFarmacopea Ufficiale Europea (F.U.) ed è un farmacoa tutti gli effetti,con composizione e tasso massimodi impurezze rigidamente fissati.Le caratteristiche fisichee chimiche di tale aria richiedono processi di produzionepiù complessi rispetto al passato:ad esempio,i sistemidi filtrazione di polveri e oli ancora in uso in molti ospedalinon riescono a garantire la qualità F.U.del prodotto.

Ultimamente, il nutrito gruppo dei consulenti di Animac haavutobisognodell’interventodiunamicomedicoodontoiatraperlaconsuetavisitaspecialisticaannuale.Parlandoconl’ami-co,inunariunionedilavorodavantiaunatavolaimbanditadafarinvidia,mentretranoiunosoloeral’asocialedelgruppo-ovvero,l’unicoconancoral’anestesiacheminavalasuasensibilitàmanducatoria-,ilpro-fessionistacifacevanotarecome,all’internodeglistudimedici,l’ariasiaunargomentoimportantissimo.

Dubbi fondatiIneffetti,èl’installatoredifiduciacheprovvedeafornireariacompressa pulita alle esigenze dei dentisti,mentre il medicorichiedesolamenteilrispettodellanormativa,volgendoilpro-priointeressesulfattocheilcompressorenonfacciarumore,perché così non disturba. Dal punto di vista del medico, puòessereunragionamentopiùcheplausibile.Machigarantiscelaqualitàdell’ariadallapartedeltecnicoedell’installatore?Ciriferivailnostroamicoche,effettivamente,ilproblemanonètantoilcostodell’impiantoodellasuamodifica,quantolaloroignoranzanelsettoretecnicospecifico.Ineffetti, loroacquistanoprodotticertificati,matali impiantisono veramente rispettosi della normativa vigente? E come

sonocertificatidall’installatoreinquantoarispettonormativo?Eancora:l’installatorehaunacapacitàspecificanellaprogetta-zioneditalitipidiimpianti?Animacstastudiandounpianooperativodiinterventoproprioperquesticasieilcontattoconalcunioperatoridelsettorecièdigrandeaiutoperdiscuternepeculiaritàecaratteristiche.Intanto,soloperrestareintemaeperfarefor-mazione,siriportanoiriferimentinormativiperiltrattamentodell’ariamedicale,naturalmentedaapprofondire inseparatasede,inquantol’argomentoègiàstatotrattatosullarivista.

La normativaCipareimportanteintrodurrel’argomentoeaffrontarlonuo-vamenteallalucediquellichesarannoglisviluppifuturidiunodeisettoricheAnimacseguiràdavicino.SelaFarmacopeariguardal’ariamedicale,lanormativadiriferi-mentoperlaqualitàdell’ariaindustrialeèlaIso8573.1.Perquantoconcernelamisurazionedelpuntodirugiada, in-vece,èlaDinIso7183.LostandardIso8573-1inmateriadiariacompressa, entrato in vigore nel 1991, è stato aggiornato nel2001conl’obiettivodisoddisfareleesigenzediapplicazionicri-ticheincuilapurezzadell’ariaèirrinunciabile.Questoaggiornamentodellostandardhadatovitaauname-todologiadimisurazionepiùaccurata,chetienecontodelletreformedicontaminazionedaoliopresentineinormalicompres-sorid’aria-aerosol,liquidoevapore-alfinedifornireun’esattarappresentazionedellaqualitàdell’aria.Inaggiuntaalleclassidipurezza1-5giàesistenti,èstataintrodottaunanuovaclassepiùrigorosa:Iso8573-1Classe0.In ambito dentale, si utilizzano compressori a secco (senzaolio)consistemadiessiccazionedell’aria.Laqualitàdell’ariaè altresì fondamentale nelle applicazioni che avvengono incamposterile.Ilcompressoreaseccopermettelaproduzionediariarespira-bile,ditipomedicale: inassenzadiolio, infatti,nonsiforma-nogasdannosiperilpaziente.Datochediversisonoicampiincuisiutilizzal’ariacompressa,icompressorinonsolodevonocomprimerel’ariaaunapressionespecificaconunacertapor-tata,madevonoanchefornireariaconlaqualitàdeterminataeadattaall’applicazionespecifica.

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L’aria medicaleDal1°gennaio1998,l’ariamedicaleèstatainseritanellaFarma-copeaUfficialeEuropea(F.U.)edèunfarmacoatuttiglieffetti,concomposizioneetassomassimodiimpurezzerigidamentefissati.Lecaratteristichefisicheechimichedell’ariamedicale,fissatedallenormativeeuropee,richiedonoprocessidiprodu-zionepiùcomplessirispettoalpassato.Isistemidifiltrazionedellepolveriedeglioli,ancorainusoinmoltiospedali,sonoinsufficientiagarantirelaqualitàF.U.delprodotto.E’pratica largamentediffusanegliospedalienellecasedicuraprodurre“insitu”l’ariamedicalemediantecompressioneepurifi-cazionediariaambiente,mediantemiscelazionediOssigenoF.U.eAzotoF.U.inproporzionecompresatrail20eil23,5%diossigeno.Entrambiquestigas,inquantodestinatiaesseresomministratiall’uomoperripristinare,correggereomodificarefunzioniorga-niche,sonomedicinalie,inquantotali,soggettialleprescrizioniprevistedalDlgs178/91edellaFarmacopeaUfficialeItaliana.Inparticolare,comeconfermatoanchedalministerodellaSalute(Circolare F.800.3/AG Gas/2050),la citata produzione è regolatadaldispostodell’articolo1comma4letteraa)delDlgs178/91,cheprevedelaresponsabilitàdellaFarmaciaOspedalieraperimedici-nalipreparatidirettamentepressogliospedaliacuradellaFarma-ciastessaedestinatiaessereimpiegatiall’internodell’ospedale.LaFarmaciaOspedalieradevegarantirelaqualitàeladisponibilitàdeimedicinaliprodotti,eciòindipendentementedallemodalitàdicessionedell’impiantodiproduzione(acquisto,leasing,locazione,donazioneocomodato)sceltadall’ospedale.Restaintesocheleaziendechefornisconoallastrutturasanitarial’ossigenoF.U.el’azotoF.U.necessariperlaproduzionedell’ariasinteticaoricostituitasonoresponsabilidellaqualitàdiquestime-dicinali,edevonoesseredebitamenteautorizzatedalministerodellaSaluteallaproduzionedigasmedicinalie/otitolaridiAutoriz-zazioneregionalealladistribuzioneall’ingrossodigasmedicinali.

Quali criteriConriferimentoaquantoriportatoalpuntoprecedente,laNor-maUniEn737-3definisceicriterichedevonoessereseguitiperassicurarelacontinuitàdialimentazione.Quellichemaggiormenteciriguardanodavicinosono:•l’impiantodiproduzionedevegarantirelacontinuitàdierogazio-

nesiaincondizionenormalecheincondizionedisingologuasto.

L’interruzionedell’alimentazioneelettricaprincipaleèconsi-deratacondizionedisingologuasto;

•sesonoinstallatipiùcomponentiinparallelo(piùcompres-sori,piùserbatoiopiùsistemididepurazione),essidevonoessere collegati tra di loro in modo da permettere la loromanutenzioneseparata;setalicomponentirichiedonol’ali-mentazioneelettrica,ciascunodeveavereunpropriocircuitodicomando,inmodochel’arrestoounguastodiuncompo-nentenoninfluenziilfunzionamentodeglialtri;

•inparticolare,ilquadrodicomandoperpiùcompressorideveesseretalechetutti icompressoripossanoalimentarel’im-piantodidistribuzioneaturnoocontemporaneamente;

• ildimensionamentodell’impiantodiproduzionedeveesse-retalecheognunadelletresorgentisia ingradodi fornirelaportatadiprogettorichiestadall’impiantodidistribuzione.

Laproduzionediariamedicalepressolestruttureospedalierepuòavveniremediante:- compressoridiariaambienteprovvistidisistemiditratta-

mentodell’ariaprodotta;- unmiscelatorechemiscela,nelleproporzionispecificatenel-

laFarmacopeaXEd.,ossigenoeazotoconformiallaFarma-copeastessa.

Unimpiantoconcompressoricomprende,normalmente,unoopiùgruppidicompressori,unoopiùsistemiperiltrattamentodell’aria,unoopiùserbatoi.Imaterialiimpiegatichevengonoacontattoconl’aria-inparticolare,imaterialinonmetallicieilubrificanti,seusati-nondevonoprovocarecontaminazionedellastessaaldifuorideivaloridiimpurezzeindicatinellaFar-macopeaUfficialeItaliana.Negliimpianticoncompressori,deveessereprevistoilmonito-raggiocontinuodelcontenutodiumidità.Essoèdellamassi-maimportanza, inquantoindicedelcorrettofunzionamentodelsistemaperiltrattamentodell’aria;inoltreèstrettamentelegatoallosviluppodimicrorganismiall’internodelletubazio-nidellaretedidistribuzione.Sel’ariavieneutilizzataancheperazionarestrumentichirurgici,unelevatocontenutodiumiditàpuòrapidamentemetterefuoriusoipiccolicomponentideglistrumentichevengonoacontattoconl’ariaecheruotanoadaltissimavelocità.Negliimpianticoncompressori,devonoessereprevistiallarmipersegnalareche:

Normative188

ISO 11011-2003 - D.Lgs. 102/2014

Diagnosi energeticaRisparmio energetico

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189 Normative

ISO 11011-2003 - D.Lgs. 102/2014

Diagnosi energeticaRisparmio energetico

• icompressori funzionanoaldi fuorideiparametridefinitidalfabbricante;

• ilsistemaperiltrattamentodell’ariafunzionaaldifuorideipara-metridefinitidalfabbricante;

• ilcontenutodiumiditàèsuperiorealvalorespecificato;• lapressioneall’uscitadall’impiantodiproduzioneèinferiorealla

pressioneminimarichiestadall’impiantodidistribuzione.

Controlli e verificheIrequisitidisicurezzarelativiaicompressorisonodefinitidallaNormaUniEn1012-1.Devono esistere delle procedure scritte per il controllo dellaqualitàelaverificadelrispettodeglistandarddipurezzaprevi-stidallaFarmacopeaUfficialeItaliana.Taliproceduredevonospecificare:-modalitàdieffettuazionedeicontrolli;-strumentazioneutilizzata;-personalepreposto;-eventualiazionicorrettivedaintraprenderequaloral’esitodel

controllononsiasoddisfacente;-periodicitàdeicontrolli.Qualoraleoperazionidianalisifosseroaffidateafornitoriester-niallastrutturaospedaliera,deveessereprevistaun’opportunaqualificaditalifornitori.E’necessario,inoltre,prevedereunpianodimanutenzioneor-dinariaestraordinariadelleapparecchiatureedeicomponentidell’impiantodiproduzioneariamedicale.Deveesserepresenteunaprocedurarelativaallamanutenzio-neordinariadell’impiantodiproduzioneriportante:•dettagliodelleoperazionidaeseguire;•strumentazionedautilizzare;•periodicitàdegliinterventi;•personaleaddetto;•modalitàdiarchiviodelladocumentazione.Deve,pertanto,esistereunaproceduradivalutazioneequalifi-cadeifornitorichetengacontodeiseguentielementi:•capacitàtecnicarelativaallagestionedellecentralidiprodu-

zionedeigasmedicinali;•sistemaqualitàaziendale;•modalitàdieffettuazionedegliinterventidimanutenzione;•numeroditecniciadisposizione;•assistenza24oresu24;•possibilitàdiinterventoinemergenzaperlafornituradipro-

dottoeilripristinodellecondizioniottimalidifunzionamen-toincasodibloccoforzatodell’impiantodiproduzione.

Come far partedei soci VipM. R.

Daqualchetempo,suquestepagineabbiamosegnalatol’introduzionediunacategoriadisociparticolaree,fedeliallepromesse,manteniamol’impegnoannunciandoche,dal prossimo numero, sarà possibile conoscere quali sa-rannoirequisitinecessariperfarneparte.

In un registro…SiparleràdisistemaqualitàodomologoapprovatodallaAssociazione,diprocedureda implementarenelleattivi-tàinerenti lapartelegislativa,formativaetecnica,dior-ganizzazioni tecnico-commerciali strutturate in manierataledaessereingradodirispettareglistandardprevistiealtreinformazionidicaratteregenerale,chesaràinteres-santescoprireleggendolarivista.

… reso pubblicoAldilàdell’essereannoveratiall’internodiquestapartico-larecategoriadisoci-ilcheprevede,loripetiamo,unase-riedirequisitigiàpresentiodaimplementareall’internodellastruttura-,lanovitàprincipalesaràrappresentatadaunregistro,cheverràresopubblico,contenenteinomina-tividelleaziendechepotrannofregiarsiditaletitolo.Naturalmente,alfinedimantenereelevatoillivellodiser-viziocomequelloprevisto,lapresenzadeinominativisaràvalutataancheneltempoinfunzionedelmantenimentodeirequisitinecessari.Semprepiùdifficile?No,assolutamente.Semprepiùchiari,semmai.Chepoi, infondo,èunpo’ ilnostroobiettivocomeAssociazione.

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APROPOSITODELLANORMATIVARIGUARDANTEL’ARIARESPIRABILE

Pharmacopea europea:NOVITA’ e consigli

Massimo RIvalta - ingegnere

La Pharmacopea, gruppo di norme che definiscono la qualità dell’aria respirabile e le complesse procedure degli impiantiprogettati, costruiti e preposti da hoc, è stata da poco rivistae le varie norme di riferimento accorpate in modo più organizzato. Dal punto di vista dei costruttori di attrezzature a pressione,“in primis” i fabbricanti di compressori, devono venirearmonizzati alcuni contesti perché un impianto rispondaalle condizioni della norma cogente.

L’aria che respiriamo in natura possiede qualità eccellentie non fa male al nostro fisico se non in presenza di inqui-namentoprovenientedall’esterno.Questo,naturalmente,èverosearespirareèunuomosenzagrossiproblemi,diciamonormodotatoesano,comeverrebbedefinitodaunpuntodivistamedicale.Se,però,larespirazioneperilsostentamentovitaledell’indi-viduoèaffidataamacchineeapparatimediciappositamen-tepredisposti,alloral’ariachecivieneinalataattraversolevie respiratorie direttamente nei polmoni assume una im-portanzatalmenteelevatadadiventarepotenzialmentele-taleefareladifferenzatrauninterventoriuscitoeunononriuscito.

Normativa rivistaLaPharmacopea,ilgruppodinormechedefinisconolaqua-lità dell’aria respirabile e le complesse procedure degli im-pianti progettati, costruiti e preposti a tal fine, è stata dapocorivistaelevarienormediriferimentoaccorpateinma-nierapiùorganizzata.Dalpuntodivistadeicostruttoridiattrezzatureapressione,“inprimis”ifabbricantidicompressori,devonovenirearmo-nizzatialcunicontestiperchéunimpiantorispondaallecon-dizionidellanormacogente.

IlriferimentoèlaDirettivaCee93/42/Cee(DirettivaImpian-tinonAttivi)incui,oltrealledefinizioni,poneinevidenzairequisitiessenzialichedevonoavereivaridispositivimedicidicuisopra.Vi è, poi, la Uni En Iso 7396-1:2010, che tiene conto dellecorrezioni introdotte il 9 maggio 2007. La norma specificai requisiti per progettazione, installazione, funzionamento,prestazioni,documentazione,proveeaccettazionedegliim-piantididistribuzionedeigasmedicalicompressiepervuo-toegasperalimentarestrumentichirurgicinellestrutturesanitarie, al fine di garantire la sicurezza dei pazienti me-diantelacontinuitàdierogazionedelcorrettogasmedicaledapartedell’impianto.Nellanorma,sonoinclusi irequisitiperlecentralidialimentazione,perlaretedidistribuzione,perisistemidicontrollo,dimonitoraggioediallarmeeperlanonintercambiabilitàfraicomponentidelledifferentiretididistribuzionedeigas.Egiàquisiamoinambitoapparecchiatureapressione…

Altre norme cogentiQuestelealtrenormecogenti:•UniEnIso7396-1(Impiantididistribuzionedeigasmedicali

- Parte 1: Impianti di distribuzione dei gas medicali com-pressiepervuoto).Lanormaèstataredattaconloscopodidefinireirequisitiriguardantiprogettazione,installazione,collaudo,rilascioegestionedegliimpiantididistribuzionedei gas medicali utilizzati nelle strutture sanitarie per lalorosomministrazioneaipazienti;

•UniEnIso7396-2(Impiantididistribuzionedeigasmedi-cali -Parte2: Impiantidievacuazionedeigasanestetici):redatta con lo scopo di definire i requisiti riguardanti laprogettazione,l’installazione,ilcollaudo,ilrilascioelage-stionedegliimpiantidievacuazionedeigasanestetici;

• Uni En Iso 9170-1 (Unità terminali per impianti di distri-buzionedeigasmedicali-Parte1:Unitàterminalipergasmedicalicompressiepervuoto):redattaconloscopodide-finire i requisiti riguardanti laprogettazionee ilcollaudodelle unità terminali utilizzate negli impianti di distribu-zionedeigasmedicaliedelvuoto;

•UniEnIso9170-2(Unitàterminaliperimpiantididistribu-zionedeigasmedicali-Parte2:Unitàterminaliperimpian-

Normative190

Direttiva 93/42/CEE - D.L. 25.01.2010 n. 37 D.L. 24.02.97 n. 46 - UNI EN 737

Gas Medicali

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191 Normative

Direttiva 93/42/CEE - D.L. 25.01.2010 n. 37 D.L. 24.02.97 n. 46 - UNI EN 737

Gas Medicali

tidievacuazionedeigas):redattaconloscopodidefinirei requisiti riguardanti la progettazione e il collaudo delleunitàterminaliutilizzatenegliimpiantidievacuazionedeigasanestetici.

Principi ispiratoriAnalizzandoiprincipiispiratoridellanorma,questipossonoessereindividuaticomesegue:-miglioriepiùadeguaticriteridiprogettazione;-estensionedelconcettodicontinuitàdierogazioneanche

incondizionidisingologuasto;-redigereundocumentodigestioneoperativacheindividui

gli“Attori”elespecifiche“Responsabilità”perognisingolaattivitàdallaformazioneallagestioneemanutenzione.

Laprogettazione,invece,dovràessereorientataaottenere:-adeguateprestazionidell’impianto/usodell’impiantore-

alizzatoinsicurezza;-continuitàdierogazionedelgasmedicinale.

Alcuni consigli...Oggi, molte Case costruttrici progettano e costruiscono leapparecchiatureegliimpiantiapressioneinaccordoconlanormativadisettoreappenariportata(sonoriportatesololeprincipali)e,rivolgendomidirettamenteagliinstallatorieaidistributori,oltrecheagliutilizzatorifinalimisentodioffrireunconsiglioconcretoespassionato:- nonvendereenonacquistaresolodalmiglioreofferente

unimpiantoapressione;- assicurarsi che il fornitore sia in grado di garantire tutte

lenecessariesicurezzeesupportisiatecnici,sianormativi,siadocumentali;

- infatti,sefacileèinstallarequalsiasitipologiadiimpiantoper un professionista, più complicato e articolato risultaconoscerelanormativainmanieraapprofonditaesaperecosafareperrispettarla.

...per scegliere il fornitoreComeprofessionista,mitrovosemprepiùfrequentementeinpresenzadisituazioniveramenteimbarazzantiincui,daunaparte,c’èsemprequalcosachenonvae,dall’altra,tuttoèfattoinassenzadirispettonormativo.

Quindi,pertutti,quandosidevescegliereunfornitoreperunimpianto:-chiedereespressamentesecondoqualinormevigentiverrà

certificatol’impianto;-chiederlogiànell’offerta,pernonaveresorpresedopo;indi-

careespressamentelenormativediriferimentocheilfor-nitoredeveconoscereesaperspiegare(senonèingradodispiegarle,chicicredecheleconosce?);

-chiedereseèpartediassociazionidisettoreesehaseguitodeicorsidiformazione(attestatidachihatenutoicorsi,noninventatiovviamente);

-chiederesehaunprotocollodaseguirepertuttaladocu-mentazione,l’installazioneelacertificazionedell’impian-to;

-chiederediesplicitaretuttosull’offerta.Se non ha problemi a farlo, considerare la sua offerta tec-nicamenteedeconomicamenteepretendereuncontrolloeuncollaudofinalecondichiarazionescrittasullabasedelleseguentinormativetecniche:•PED;•DM329/04•DM81/08•DM11.04.2011A questo punto, chiedete a un tecnico competente in ma-teriaedivostrafiduciadiverificare laveridicitàdi tutta ladocumentazione.Animac,lasocietàchepresiedo,èingradodiseguirvipassopasso in tutto quanto precedentemente indicato, per ognitipologiadiimpiantoeanchesuimpiantigiàfunzionantidamettereanorma.

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ANIMAC:COSAC’E’DASAPEREINMERITOAUNIMPIEGO“SENSIBILE”

Aria medicale:quale normativa?

Massimo RIvalta - ingegnere

Nei moderni ospedali è sempre più importante consideraregli impianti di distribuzione dei gas medicinali, di ariaper strumenti chirurgici o altro, come uno dei fattori chiave perelevare al top il livello di sicurezza e prestazionale della struttura,a garanzia di un servizio che tenda all’eccellenza. Cosa dicela specifica norma tecnica Uni En 737-3 “Impianti di distribuzione dei gas medicali - Impianti per gas medicali compressi e per vuoto”.

Date le ultime richieste pervenute ad Animac circa maggioriinformazionisull’ariamedicaleesullanormativavigente,ap-profondiamol’argomentoconalcunenotetecnicheinmerito.Infatti,unodeipiùimportantiimpieghidell’ariacompressare-spirabileèquellanell’ambitodellestrutturesanitarie.

Come i gas medicaliLanormativaprevedeche l’ariacompressasiaconsiderataalparideigasmedicalinelcasoincuiessavengautilizzataasco-po terapeutico, producendo, all’uopo, una serie di limitazionirestrittiveperlapurezzadell’ariamedesima.Nelriquadrocheaccompagnal’articolo,sonocontenutealcunetecnichedibuonacostruzioneperimpiantidiariacompressaall’interno degli ambiti ospedalieri. Quanto indicato non rap-presenta,ovviamente, lostatodell’arteeneanche il totaleri-spettodellavigentenormativa,macostituiscesicuramentelospuntoperunacostruttivariflessione.Siparlatantodiqualitànegliospedalie,avolte,seneparlaasproposito.Spesso,infatti,nonsiriesceacapirechelaqualitàsimisuraancheinterminidisicurezzaeprestazionecheunasimilestrutturadovrebbeessereingradodigarantireperero-garecorrettamentetuttiiservizirichiesti.Negliospedalimodernidiventa,quindi,semprepiùimportanteconsideraregliimpiantididistribuzionedeigasmedicinali,diariaperstrumentichirurgicioaltro,comeunodeglielementichiave

perelevarealtopillivellodisicurezzaediprestazionedellastrut-tura,agaranziadiunserviziochedevetendereall’eccellenza.

Quali impiantiA questo proposito, in Europa è stata studiata una specificanormatecnica:UniEn737-3“Impiantididistribuzionedeigasmedicali-Impiantipergasmedicalicompressiepervuoto”.Questanormaconsiderairequisitifondamentaliperl’installa-zione, ilfunzionamento, leprestazioni, ladocumentazione, leprove e l’accettazione degli impianti di distribuzione dei gasmedicalicompressiedelvuoto,generalmente installatinegliospedalieneicentridicura,pergarantirelasicurezzadeipa-zienti.Unimpiantodidistribuzioneè,secondolanorma,“unsistemacompletochecomprendelacentrale,laretedidistribuzioneeleunitàterminalineipuntidoveigasmedicaliol’evacuazionedeigasanesteticipossonoessererichiesti”.LaUniEn737-3siapplicaunicamenteagliimpiantichedistri-buiscononelleretidell’ospedaleiseguentigas:•ossigeno;•protossidodiazoto;•ariarespirabile;•anidridecarbonica;•miscelaossigeno/protossidodiazoto[50:50(%V/V)];•ariaperalimentarestrumentichirurgici;•azotoperalimentarestrumentichirurgici;eagliimpiantididistribuzioneper“vuoto”.Secondolanorma,lacentraledialimentazionedegliimpianti-ovvero,doveavvienelostoccaggiodelgas-deveesserecom-postada:-gasinbombole;-liquidononcriogenicoinbombole;-liquidocriogenicoincontenitorimobili;-liquidocriogenicoincontenitore/ifisso/i;-compressore/idiaria;-miscelatore;-pompadelvuoto.

Ulteriori dettagli LaUniEn737-3entra,quindi,neldettaglioperognicomponen-terelativoallacentrale.Trannecheperlaretedidistribuzione

Normative192

Direttiva 93/42/CEE - D.L. 25.01.2010 n. 37 D.L. 24.02.97 n. 46 - UNI EN 737

Gas Medicali

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193 Normative

Direttiva 93/42/CEE - D.L. 25.01.2010 n. 37 D.L. 24.02.97 n. 46 - UNI EN 737

Gas Medicali

delvuoto,tuttelesezionidelleretididistribuzionedeigasme-dicalidevonoresistereaunapressionedi1,2voltelapressionemassimachepuòessereapplicataaognisezioneincondizionedisingologuasto.Nellostessoospedale,possonoesseredistri-buitidiversigasapressioninominalididistribuzionedifferenti.Isistemidimonitoraggioediallarmehannotrefunzioniprin-cipali,condifferentiscopi:allarmioperativi,allarmioperatividiemergenzaeallarmiclinicidiemergenza.Leretididistribuzioneegliimpiantielettricidevonoesserepo-stiincompartimentiseparatioessereseparatidapiùdi50mm.Laretedidistribuzionedeveesserecollegataallaretediterrailpiùvicinopossibilealpuntodiingressonell’edificio.Dovenonsipuòevitarel’installazionedelleretididistribuzioneinareepericolose,lestessedevonoesseredotatediprotezio-niperprevenire,incasodiperdite,fuoriuscitedigasmedicaliall’internodeilocali.Seleretididistribuzionedeigasmedicalisonoposizionatenellostessotunnel, trinceaocondotto,sin-golarmente,conretidialtriservizioconretididistribuzionedialtrifluidiogas,ilpotenzialepericoloderivantedatalesitua-zionedeveesserevalutatoinaccordoconlanormaUniEn1441“Dispositivimedici-analisideirischi”.Lavalutazionedelrischiodeveconsiderarecheunafuganonrilevata-peresempio,daunallarmeodaispezioniperiodiche-deveessereconsideratacondizionenormaleenoncondizionedisingologuasto.

Prove specificheAlla fine della realizzazione degli impianti di distribuzione, sidevecertificarequantoeseguitoeposato inoperaconprovespecifiche.Scopodelleproveedell’accettazionedegliimpiantididistribuzionedeigasmedicalièquellodiverificarechetuttigliaspetticonnessiconlasicurezzaeleprestazionidell’impian-tosianostatirispettati.NellanormaUniEn737-3,sonoriportatidegliesempidicomeeffettuarelaprovael’accettazione.Leprovesidividonoinduetipologie.

1)Prove dopo l’installazione delle reti di distribuzione con i blocchi di base di tutte le unità terminali montati, ma prima di chiudere le tracce:•provadiresistenzameccanica;•provaditenuta;

•provadiinterconnessioneediostruzione;•controllodellamarcaturaedeisupportidellaretedidi-

stribuzione;• controllo visivo per garantire che tutti i componenti in-

stallati in questa fase siano conformi alle specifiche diprogetto.

2)Prove e procedure dopo il completamento dell’installazione e prima dell’uso dell’impianto prova di tenuta:•provaditenutaeprovadellevalvolediintercettazioneperef-

ficienzadichiusuraeidentificazionedelleareeservite;•provadiinterconnessione;•provadiostruzione;•provadelleunitàterminaliedeiraccordiNistperfunziona-

mentomeccanico,gas-specificitàeidentificazione;•provadelleprestazionidell’impianto;•provadellevalvoledisovrappressione;•provafunzionaledituttelesorgenti;•provedeisistemidicontrollo,monitoraggioeallarme;•spurgoconilgasdiprova;•provadicontaminazionedaparticellesolidedellaretedidi-

stribuzione;•riempimentoconilgasspecifico;•provadipurezzadell’ariaprodottadacompressori;•provadiidentificazionedelgas.

Norma armonizzataGliimpiantididistribuzionedeigasmedicalisonoconsideratideidispositivimedicie,cometali,devonorispondereallepre-scrizionidelladirettiva93/42/Cee,ripresainItaliaconilDecretoministerialen.46del24febbraio1997.LanormaUniEn737-3haunlegamedirettocontaleDirettiva,inquantositrattadiuna“normaarmonizzata”e,seseguitaperlaprogettazione,lacostruzioneel’installazionedegliimpiantididistribuzionedeigasmedicali,conferiscepresunzionedicon-formitàataleDirettiva(e,quindi,ancheallalegge),conilvan-taggio di avere un documento tecnico che dice esattamentecome“fare”unimpiantodidistribuzioneconformeallaregoladell’arterichiesta.

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LINEEGUIDAALL’USODELL’ARIACOMPRESSA

Linee guida per utilizzare al meglioe in modo corretto l’aria compressa

E’ormairiconosciutal’importanzaditrattareadeguatamen-tel’ariacompressaneiprocessilavorativiconloscopodimi-gliorarelaproduzionedaunlatoesalvaguardarelemacchi-neoperatricidall’altro.

Permeglioillustrarelaproblematica,l’A.I.T.A.C.-AssociazioneItalianaTrattamento Aria Compressa - ha stilato un docu-mentoconcentratochesiarticolasuunaseriediargomenti:

-principalientidinormazione-l’attivitàdinormazione-internazionale-PNEUROP-normativaISOdiriferimento-contaminanti-classidiqualità-metodideitest

Prncipali enti normatoriOgninazionehailproprioistitutodinormazione.UNI-EnteItalianoDIN-EnteTedescoBSI-EnteIngleseAFNOR-EnteFrancese

L’attività nomativa a livello internazionaleISO-InternationalOrganizationforStandardizationL’ISOèl’Entechepromuoveecoordinailavoridinormazionea livello internazionale: ad esso aderiscono gli istituti nor-matori nazionali di novanta Paesi e ha come scopo la pro-mozionedellanormazionenelmondo,alfinedifacilitaregliscambideibenieserviziedisvilupparealivellomondialelacollaborazioneneivarisettori.Ailavoridell’ISOprendonoparteogniannooltre20.000tec-nicidituttoilmondo.

Normative194

Direttiva 93/42/CEE - D.L. 25.01.2010 n. 37 D.L. 24.02.97 n. 46 - UNI EN 737

Gas Medicali

L’impianto per aria compressaPerottenereariacompressadiqualità,ènecessarioricor-dareche:- Lamanutenzioneedilfunzionamentodeicompressori

edei loroausiliariedeisistemiprimarideveessere inaccordoconleistruzionielespecifichedeicostruttori.

- Il lubrificante deve essere in accordo con le specifichedelcompressore.

- Ilcompressoreolasualineadiaspirazionedevonoesse-reposizionatiinun’areaconlapiùbassapossibilecon-taminazionedaesaustidamotoreascoppio,processidiscarico,ecc.

- E’ consigliabile installare un filtro sulla linea dell’ariacompressailpiùvicinopossibilealpuntodiutilizzo.

Schema tipico per un impianto di generazionedi aria compressa

Asecondadell’applicazione,gliessicatorieifiltripossonoessereposizionatiamontedelserbatoioper immagazzi-nareariasecca.

NOTA - I simboli usati, con eccezione di quello per l’aria, sono in accordo alle ISO 1219 - 1. Il simbolo per l’aria è in accordo con le ISO 7000.

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195 Normative

Direttiva 93/42/CEE - D.L. 25.01.2010 n. 37 D.L. 24.02.97 n. 46 - UNI EN 737

Gas Medicali

L’attività normativa a livello europeoPNEUROP-EuropeanCommitteeofmanufacturersofcom-pressors,vacuumpumpsandpneumatictoolsA livello europeo l’attività normativa e promossa e coordi-natadalPNEUROP,organizzazioneallaqualeaderisconoco-struttoridimacchinarieapparecchiperlaproduzioneediltrattamentodell’ariacompressa.ElaboraguidediriferimentopericostruttoriecollaboraconEntidinormazione(adesempioISO)affinchéemaninoomo-difichinonormeinternazionali.

Normativa di riferimentoPerunutilizzocorretto,interminigenerali,dell’ariacompres-salenormediriferimentosono:

ISO 8573 - 1Ilsuoscopoèquellodidefinireleclassidiqualitàperl’ariacompressaindustrialeperusogeneralesenzaconsiderarelaqualitàdell’ariainuscitadalcompressore.Illivellodiqualitàdell’ariacompressaperparticolariapplica-zionideveesserebasatasulvalorerisultantedimoltemisureeseguitoinunospecificoperiododitempoedincondizionioperativebendefinite.QuestapartedelleISOnonèapplicabileall’ariarespirabileedall’usomedicale.

ISO 8573 - 2Loscopodiquestanormaèquellodidefinireimetodietestdautilizzareperdeterminareilcontenutod’olio(esclusova-pori)presentenell’ariacompressa.

ContaminantiI due maggiori contaminanti presenti nell’aria compressasono:

-Solidi(polveri)-Liquidi(aria-olio)

Essisiinfluenzanoreciprocamente(comeadesempiogliag-glomeratidiparticellesolidecheinpresenzadioliooacquaformanoparticellepiùgrandi).

Olio e acqua formano emulsioni e talvolta si depositanoocondensanoall’internodellatubazionedilavoro.L’olioel’acquacausanoagglomeramentodellepolvericonconse-guenteadesioneallasuperficie.

I solidiLa quantità di particelle solide presenti nell’atmosfera sipossono stimare attorno ad un valore di 150 milioni perognimetrocubo.Cosasignificaquestoperl’utentedell’ariacompressa?Solidi con dimensioni minori di 10 micron non possonoessere trattenute da filtri in aspirazione quindi vengonoimmessenelcircuitoariacompressa.Alcunisolidipossonoavereuneffettocatalitticoegenera-recorrosioneperlaloroproprietàchimica.Aquestobisognaaggiungereparticellemetalliche,ruggi-

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neescaglieprovenientidallaretedidistribuzione.Questacontaminazioneavvieneconqualunquetipodicompres-sore,siaessoapistoniorotativo,oil-freeolubrificato.

I liquidi- L’acqua - l’aria atmosferica contiene sempre vapore ac-

queo.Quando l’aria è compressa, la pressione parziale del va-

pore acqueo aumenta, ma a causa dell’aumento dellatemperaturacausatadallacompressione,nonsihacon-densazione.

Quando l’aria è successivamente raffreddata, l’acquacondenseràaliquido.

L’umidità può causare corrosione e danneggiare il pro-dottofinale.

- L’olio - nei compressori lubrificati, l’aria preleva inevita-bilmenteolio.Anchel’ariaprodottadacompressorinonlubrificati può contenere tracce di olio aspirate dall’at-mosfera. L’olio presente nell’aria compressa può essereallostatoliquido,aerosol,vapore.

Metodi di misurazioneSolidiDimensionidelleparticelleConteggio delle particelle che impiega una scansionemicroscopica in combinazione con la ritenzione su unamembranadiidoneitàporosica.Impatto per cascata che può essere eseguita mediantealtepressionietemperature.Concentrazione - metodo gravimetrico. Conteggio delleparticelleedispersionefotometricachesononormalmen-teeseguiteapressioneatmosferica.Talimetodirichiedonospecialistrumentieabilioperato-rieperciòvengonoeseguitidaicostruttoridei filtriodaistituzioniscientifiche.Differentimetodinonnecessaria-mentedannorisultaticomparabili.

Vapore acqueo-igrometroadassorbimentopiezoelettrico-igrometroelettricooelettronico-psicrometro

Olio-adsorbimentospettroscopico-analizzatorediionizzazioneafiamma-analizzatoreainfrarossi-ossidazionedegliidrocarburialbiossidodicarbonio

Metodi di rimozione contaminantiRimozione dei solidi-separatoriinerziali-filtriparticellari

Rimozione dell’acqua-condensazioneconseparazione-essiccatorifrigoriferi-adsorbimento

Rimozione dell’olio (aerosol)-filtricoalescentiadelevataefficienza

Rimozione dell’olio (vapore)-adsorbimento

Evoluzione della ISO 8573Parte3:determinazionedell’umiditàParte4:determinazionedelleparticellesolideedeiconta-minantimicrobiologiciParte6:determinazionedeicontaminantigassosi.

Normative196

Direttiva 93/42/CEE - D.L. 25.01.2010 n. 37 D.L. 24.02.97 n. 46 - UNI EN 737

Gas Medicali

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197 Normative

D.Lgs. 152/09 - Testi Unico Ambiente

Ambiente e inquinamento

DALLELEGGEMERLIALL’ATTUALETESTOUNICODELL’AMBIENTE

Impianti ad ariaSCARICHI a norma

Massimo RIvalta - ingegnere

Una cronistoria sintetica dell’impianto normativo in materiaambientale, dalla Legge Merli del 1976 fino all’attuale Testo Uni-co dell’Ambiente, vale a dire il Dlgs 152/06 e successive modifichee integrazioni. Ripercorrendone le fasi evolutive, si passa dallo scarico indiretto a quello diretto di acque reflue giungendo,infine, al nuovo concetto di scarico, contenuto, appunto,nel Testo Unico dell’Ambiente. Interessati anche gli impiantiad aria compressa.

Tutto iniziò nella cosiddetta Prima Repubblica con la Legge Merli.Correval’anno1976eunsignore,deputatodellaRepubblica,certosig.Merli,siaccorsechel’ambienteincuivivevamoeramessoinpericolodainquinamentoindustrialeedivariogenere,tracuiquellodelleac-quereflue.Scrissealloraunaleggechesiricordaancoraconilnomedell’estensore,purseormaisuperataemodificataneisuoiarticolinelpresentequadronormativoeindustrialeitaliano.Inquestoarticolovienepresentata,inbreve,lastoriadell’impiantonormativoinmate-riaambientale,dallaLeggeMerlifinoall’attualeTestoUnicodell’Am-biente,valeadireilDlgs152/06esuccessivemodificheeintegrazioni.

Concetto di “scarico”Ripercorrendolefasievolutivechelohannocaratterizzato,sottounprofilonormativoegiurisprudenziale,sipassadalloscaricoindiretto(ricavatodallaLeggen.319del1976,lacosiddettaLeggeMerli)aquellodirettodiacquereflue,giungendo,infine,alnuovoconcettodiscarico,contenutonelTestoUnicoAmbientaleeintesocome“qualsiasiim-missionediacquereflueinacquesuperficiali,sulsuolo,nelsottosuoloeinretefognaria,indipendentementedallaloronaturainquinante,anchesottoposteapreventivotrattamentodidepurazione”.Rispettoaquantoprevistodallanormativaprecedente(Dlgs152/1999),lanuovadefinizionesidifferenziainmanieramarcata,inquantovie-nemenolanecessitàdiimmissione“direttatramitecondotta”diac-quereflueliquide.LaLeggeMerlièstatalaprimanormativaitaliana

specificamentepostaatuteladelleacquedall’inquinamento.Analizziamoneilpercorsolegislativo.

1976, legge MerliSitrattadellaLeggen.319del10-5-1976:“Normeperlatuteladelleac-quedall’inquinamento”.LaleggeMerliha,comeoggetto,iseguentiargomenti:•disciplinadegliscarichidiqualsiasitipo,pubblicieprivati,direttie

indiretti,intutteleacquesuperficialiesotterranee,interneemari-ne,siapubblichecheprivate,nonchéinfognature,sulsuoloenelsottosuolo;

• formulazionedicriterigeneraliperl’utilizzazioneeloscaricodelleacqueinmateriadiinsediamenti;

• organizzazionedeipubbliciservizidiacquedotto,fognatureedepu-razione;

•redazionediunpianogeneraledirisanamentodelleacque,sullabasedipianiregionali;

•rilevamentosistematicodellecaratteristichequalitativeequantita-tivedeicorpiidrici.

AltremansionivenivanorinviatealloStato,qualilefunzionidiindiriz-zo,promozione,consulenzaecoordinamentogeneralidelleattivitàpubblicheeprivateconnesseconl’applicazionedellapresentelegge,lapredisposizionedeicriterigeneraliedellemetodologieperilrileva-mentodellecaratteristichedeicorpiidrici,nonchédeicriterimetodo-logiciperlaformazioneol’aggiornamentodeicatastiprevistidallapresenteleggeelaredazionedelpianogeneraledirisanamentodelleacque.

1999, orizzonti più vastiNel 1999, la legge Merli viene abrogata dall’articolo 63 del Dlgs152/1999(abrogato,asuavolta,dalHYPERLINK“http://www.boset-tiegatti.eu/info/norme/statali/2006_0152.htm”decreto legislativo 11aprile2006,n.152),recantedisposizionisullatuteladelleacquedall’in-quinamentoerecepimentodelladirettiva91/271/Ceeconcernenteiltrattamentodelleacquereflueurbaneedelladirettiva91/676/Ceerelativaallaprotezionedelleacquedall’inquinamentoprovocatodainitratiprovenientidafontiagricole.Quindi,unpassaggioimportantenellalegislazioneambientalenazionale,cheaprivaapiùvastiorizzon-tilefinalitànormativeeglistrumentiperperseguirle.Questelefinalità:• prevenireeridurrel’inquinamentoeattuareilrisanamentodeicor-

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piidriciinquinati;• conseguire il miglioramento dello stato delle acque e adeguate

protezionidiquelledestinateaparticolariusi;• perseguireusisostenibiliedurevolidellerisorseidriche,conpriorità

perquellepotabili;• mantenerelacapacitànaturalediautodepurazionedeicorpiidrici,

nonchélacapacitàdisostenerecomunitàanimalievegetaliampieebendiversificate.

Finalità,questeindicate,chedevonoessererealizzareattraversopre-cisistrumenti:• individuazionediobiettividiqualitàambientaleeperspecificade-

stinazionedeicorpiidrici;• tutelaintegratadegliaspettiqualitativiequantitativinell’ambito

diciascunbacinoidrograficoeunadeguatosistemadicontrolliesanzioni;

• rispettodeivalorilimiteagliscarichifissatidalloStato,nonchédefi-nizionedivalorilimiteinrelazioneagliobiettividiqualitàdelcorporecettore;

• adeguamentodeisistemidifognatura,collettamentoedepurazio-nedegliscarichiidrici,nell’ambitodelservizioidricointegratodicuiallaHYPERLINK“http://www.bosettiegatti.eu/info/norme/stata-li/1994_0036.htm”legge5gennaio1994,n.36;

• individuazionedimisureperlaprevenzioneelariduzionedell’in-quinamentonellezonevulnerabilienelleareesensibili.

2006, normativa attualeNel2006vieneintrodottoilHYPERLINK“http://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/2006_0152.htm”decreto legislativo 11 aprile2006,n.152,”Normeinmateriaambientale”(TestoUnicodell’Am-biente),pubblicatonellaGazzettaUfficialen.88del14aprile2006.Essodisciplina,inattuazionedellalegge15dicembre2004,n.308,leseguentimaterie:• nella parte seconda, le procedure per la Valutazione Ambientale

Strategica(VAS),perlaValutazioned’ImpattoAmbientale(VIA)eperl’AutorizzazioneAmbientaleIntegrata(IPPC);

• nellaparteterza,ladifesadelsuoloelalottaalladesertificazione,latuteladelleacquedall’inquinamentoelagestionedellerisorseidriche;

• nellapartequarta,lagestionedeirifiutielabonificadeisiticonta-minati;

• nellapartequinta,latuteladell’ariaelariduzionedelleemissioniin

atmosfera;• nellapartesesta,latutelarisarcitoriacontroidanniall’ambiente.Eccochelarisoluzionedelleproblematicheambientalinelleaziendedeverispettarespecifichecompetenzetecnichetipichedellaprofes-sionalità del tecnico/titolare aziendale e/o consulente ambientale,chesupervisionaosioccupadirettamentedellagestioneambientale.Diventaevidentelanecessità,periltecnico/titolareaziendaleecon-sulenteambientale,diacquisireunamaggioreconsapevolezzadellamateria ambientale in relazione alla realtà produttiva aggiornataallenormativedisettorediriferimentoechepotràessereestesaan-cheall’espletamentodituttelenecessariepratichediautorizzazioneambientale.Inparticolare,devonoessereconosciutigliaspettidica-rattere tecnico-gestionali, procedurali, sanzionatori e autorizzazioniintrodottidallanuovadisciplinariferitialletematiche:acqua;scarichi;emissioni;rifiuti:bonificasiticontaminati;VIA(ValutazionediImpat-toAmbientale);VAS(ValutazioneAmbientaleStrategica).

Impianti aria compressaNegliimpiantiadariacompressa,ilproblemaceloponiamoognivol-tacheun’aziendadevescaricareleemulsionidiacqua/olioprovenien-tidalseparatoreall’internodeicompressori,poichétalepratica,senoneffettuatacorrettamente,daunpuntodivistaambientale,oltrechepericolosaperl’inquinamentoèancheillegale.Infatti,l’oliochesimiscelaconlacondensa,ottenutaacausadell’ab-bassamento di temperatura e/o dell’aumento della pressione delfluido,vaacostituireunamisceladiolio/acquache,inalcunicasi,sitrasformainunaveraepropriaemulsionestabile.Secondol’attualenormativa,diderivazionedallaLeggeMerli,lacon-densacontenenteolio,dopoesserestataeliminataefficacementedalsistemadiariacompressa,nonpuòesserescaricatadirettamentenel-lacanalizzazionefognariasenzaprimaaverridottol’olioinessaconte-nutoaldisottodeivalorilimitedileggetabellatiRegioneperRegione.Ecco,quindi,unmotivopercollaborareamantenereunambientesemprepulitoeimpiantiefficientiiquali,alparidelleinfrastrutturealivellonazionaleelocale,concorronoamantenereunelevatolivellodisicurezzanell’ambienteincuiviviamoelavoriamo.

Normative198

D.Lgs. 152/09 - Testi Unico Ambiente

Ambiente e inquinamento

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199 Normative

D.Lgs. 152/09 - Testi Unico Ambiente

Ambiente e inquinamento

ANIMACEL’IMPEGNOPERILRISPARMIOENERGETICO-PARTEII

Aria compressa:MENO energia

Massimo RIvalta - ingegnere

Una panoramica sintetica della normativa comunitaria e relativorecepimento a livello nazionale. Partendo dal Protocollo di Kyoto fino all’emanazione aggiornata della legislatura nazionale. Anche se nontotalmente applicabili al settore dell’aria compressa, tali normerisultano preziose, perché il nostro settore è sia uno dei maggioriconsumatori di energia a livello industriale sia uno degli ambiti in cuisi può facilmente risparmiare energia.

Comesiricordavanellaprimapartediquestoarticolo(vedi“IQuader-nidell’Ariacompressa”n.2/2011,pag.35),conlaDeliberazione12aprile2007n.91/07(diseguito:Deliberazionen.91/07),l’Autoritàperl’ener-giaelettricaeilgas(diseguito:l’Autorità)haavviatounprocedimen-toaifinidell’attuazionedelHYPERLINK“http://www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/07020dl.htm”Decreto legislativo n. 20/07 inmateriadicogenerazioneadaltorendimentoinrelazioneaiprofilidipertinenzadell’Autoritàmedesima.

Dlgs 20/07:deliberazione 42/02Adecorreredal 1°gennaio2011, lacogenerazioneadalto rendi-mentosaràquellarispondenteairequisitiindicatidalladirettiva2004/8/CEerecepitinell’AllegatoIIIalDecretolegislativon.20/07.Con il presente documento per la consultazione, l’Autorità in-tendeindicareipropriorientamenticonriferimentoaciascunodeitreaspettirichiamati,tenendocontodell’attualeassettodelmercatoelettrico,delraggiungimentodellacompletaliberaliz-zazionedelmercatoelettricoedelruoloassegnatointaleambitoalleimpresedistributricidalladirettivadelParlamentoeuropeoedelConsiglio,n.2003/54/CE,del26giugno2003.Ildocumentoperlaconsultazionevienediffusoperoffrirel’opportunitàatuttii soggetti interessatidi formulareosservazioniesuggerimentiprimachel’Autoritàprocedaalladefinizionedeiprovvedimentiinmateria.

Piccolo glossario...Aifinidelpresentedecreto,siintendeper:• “cogenerazione”:lagenerazionesimultaneainununicoprocesso

dienergiatermicaedelettricaodienergiatermicaemeccanicaodienergiatermica,elettricaemeccanica;

• “unitàdicogenerazione”,ovverosezionediimpiantodiproduzionecombinatadienergiaelettricaecalore:unaunitàchepuòoperareincogenerazione;

• “produzionemediantecogenerazione”:lasommadell’elettricità,dell’energiameccanicaedelcaloreutileprodottimediantecoge-nerazione;

• “unitàdipiccolacogenerazione”:unaunitàdicogenerazioneconunacapacitàdigenerazioneinstallatainferiorea1MWe;

• “unitàdimicrocogenerazione”:unaunitàdicogenerazioneconunacapacitàdigenerazionemassimainferiorea50kWe;

• “caloreutile”:ilcaloreprodottoinunprocessodicogenerazionepersoddisfareunadomandaeconomicamentegiustificabiledicaloreodiraffreddamento;

• “domanda economicamente giustificabile”: una domanda nonsuperiorealfabbisognodicaloreodiraffreddamentoechesareb-bealtrimentisoddisfattaacondizionidimercatomedianteproces-sidigenerazionedienergiadiversidallacogenerazione;

• “elettricitàdacogenerazione”:l’elettricitàgeneratainunprocessoabbinatoallaproduzionedicaloreutileecalcolatasecondolame-todologiariportatanell’allegatoII;

...da tenere a mente• elettricitàdiriserva:l’elettricitàfornitadallareteelettricaesternain

casodiinterruzioneoperturbazionedelprocessodicogenerazione,compresiiperiodidimanutenzione;

• “elettricitàdiintegrazione”:l’energiaelettricarichiestaallareteelet-tricaesternaquandoladomandadielettricitàdell’utenzaalimen-tata dall’impianto di cogenerazione è superiore alla produzioneelettricadelprocessodicogenerazione;

•“rendimentocomplessivo”: lasommaannuadellaproduzionedielettricità,dienergiameccanicaedicaloreutiledivisaperl’energiacontenuta nelcombustibile dialimentazioneusatoper il caloreprodottoinunprocessodicogenerazioneeperlaproduzionelordadielettricitàedienergiameccanica;

• “rendimento”:èilrendimentocalcolatosullabasedelpoterecalori-ficoinferioredeicombustibili;

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• “cogenerazioneadaltorendimento”:lacogenerazioneconcaratte-risticheconformiaicriteriindicatinell’allegatoIII;

• “valoredirendimentodiriferimento”perlaproduzioneseparata:ilrendimentodelleproduzioniseparatealternativedicaloreedielet-tricitàcheilprocessodicogenerazioneèdestinatoasostituire;

• “rapportoenergia/calore”:ilrapportotraelettricitàdacogenerazio-neecaloreutileduranteilfunzionamentoinpienoregimedicoge-nerazione,usandodatioperatividell’unitàspecifica.

Relazioni da soddisfareLaDeliberazionen.42/02introducelerelazionichedevonoesseresod-disfattecontemporaneamente:•laprima,basatasull’indicedirisparmioenergeticoIREefinalizzataa

garantireunsignificativorisparmiodienergiaprimaria:•laseconda,basatasullimitetermicoLTefinalizzataagarantireun

recuperosignificativodicaloreutile:Ivalorideiparametri es, ts,civ, ts,indep,oltrecheivalorideiterminiIREmineLTmin,sonostatidefinitidalladeliberazionen.42/02esuc-cessivamenteaggiornatidalladeliberazionen.296/05.

Quali incentiviAtalfine,stabiliscequindigliincentiviperlacogenerazioneadaltorendimento:• requisitiminimidiefficienzacomerichiestidall’Aeeg(Ire-Indicedi

risparmioenergeticoeLt-Limitetermicosuperioriaunminimostabilito);

• possibilitàdigarantirel’originedell’elettricità(utileperiproduttoridienergiaelettricadacogenerazioneadaltorendimentochein-tendanovendereinretelaloroenergia);

• possibilitàdiscambiosulpostoperimpiantifinoa200kWe(per-mettediconsiderarecomeautoconsumatal’energiaelettricapro-dottaeimmessainreteinundatomomentoeconsumatainunosuccessivo);

• semplificazionedelleprocedureamministrative(siavviaununicoprocedimentoamministrativoneiconfrontidi tutte leAmmini-strazionicompetenti);

• incentivazione economica tramite il meccanismo dei certificatibianchi.

Decreto legislativo 115/08IlGoverno,conildecretolegislativo30maggio2008,n.115,hadato

attuazionealladirettiva2006/32/CEdelParlamentoeuropeoedelConsiglio5aprile2006,inerenteall’efficienzadegliusifinalidell’ener-giaeaiservizienergetici.Ilfinedelnuovoprovvedimentoèquellodicontribuirealmiglioramentodellasicurezzadell’approvvigionamen-toenergeticoeallatuteladell’ambiente-conlariduzionedelleemis-sionidigasaeffettoserra-edell’efficienzadegliusifinalidell’energiaperquelcheriguardaicostieibenefici.

Alcune novitàQuestealcunedellenovitàpiùimportanti:• derogaalle“distanzedeiconfini”perimaggiorispessoridellemura-

turepergliisolamentitermici;• individuazionedell’energymanagerinogniComune,individuazio-

nedellenormetecnichedicalcoloperlacertificazioneenergetica;• identificazione,nelleRegionichenonhannoancoraattuatoladiret-

tiva2002/91/CE,diogniprofessionistaabilitatocomecertificatoreenergetico;

• contenutiminimidelcontrattoservizioenergia,finanziamentodi25milionidieuroperinterventidiriqualificazioneenergetica.

Efficienza energeticaPredispone,inoltre,lecondizionipersviluppareeincentivareatuttiilivellil’efficienzaenergetica:• analogiaconilmeccanismodeicertificatibianchi,chesaràassor-

bitogradualmente,edefinizionedeifuturiobiettividirisparmioenergetico;

• incaricoaEneaquale“Agenzianazionaleperl’efficienzaenergetica”;• estensionedegliobblighidirisparmioancheallesocietàdivendita

dienergiaaldettaglio,oltrecheaidistributori;• obbligoperlaPubblicaamministrazionediadottaremisureidonee

intemadiefficienzaenergetica(diagnosienergetiche,certificazio-nienergetiche,acquistodiprodottiabassoconsumoenergetico,ricorsoalfinanziamentotramiteterziecc.);

• definizionediunaproceduraperlacertificazionevolontariadellesocietàdiservizienergetici(Esco);

• caratterizzazionedelcontratto“servizioenergia”ecostituzionediunfondoperilfinanziamentodegliinterventidiefficienzaenerge-ticaoperatidalleEsco.

E’proprioilcasodidirlo(aggiungiamonoi):unavera“giungla”dileggienormativeobbligatoriedaapplicare.(2-fine)

Normative200

D.Lgs. 152/09 - Testi Unico Ambiente

Ambiente e inquinamento

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201 Normative

Alimentare

ALIMENTI

Aria da mangiare:istruzioni per l’uso

B. M.d’E.

Da British Retail Consortium e British Compressed Air Society (BCAS), un codice di comportamento relativamente alla qualità dell’ariacompressa utilizzata nel settore alimentare. Una vera e propria guida per consentire di prendere decisioni consapevoli su quale tipodi impianto d’aria compressa sia richiesto, come debba essere installato, come vada fatta la relativa manutenzione e, in particolare, per definirei requisiti di purezza dell’aria.

L’aria compressa costituisce un fattore essenziale di moltiaspettidellaproduzioneepreparazionedelciboe,datalacre-scenterichiestadimigliorarelasaluteel’igienenellacatenaalimentare, si rendono necessarie risposte mirate a quesitispecifici.

Decisioni consapevoliBritish Retail Consortium e British Compressed Air Societyhanno preparato, al riguardo, un codice di comportamentochepuòserviredaguidapermettereincondizionediprende-redecisioniconsapevolisuqualetipodiimpiantod’ariacom-pressasiarichiesto,comedebbaessereinstallato,comevadafattalarelativamanutenzionee,inparticolare,perdefinireirequisitidipurezzadell’aria.Cosìconcludelapremessadelmanualeredattodallasocietàedalconsorzio inglesicitati: seguendo le regoledicompor-tamento descritte e le richieste dell’industria alimentare diapplicare ilprocedimentoHACCP(Hazardanalysisandcriti-calcontrolpoint),ècertochel’impiantod’ariacompressanonsolosaràinaccordoconledisposizionidilegge,macontribui-ràallafiducia,dapartedelcliente,neglialimentiimmessisulmercato.Ritenendodifarecosautileperinostrilettori,riportiamoal-cune parti dell’opera tralasciando i riferimenti specifici allalegislazioneinglese.

Contaminanti, un pericoloDurantelaproduzione,lefasidilavorazioneeivariprocessiaesselegati,ilconfezionamentoeiltrasportodeglialimentinellevariefasi,dall’originealconsumatorefinale,lasicurez-zadelcibopuòesserecompromessaedesseresoggettaalloscarto. Una delle possibili contaminazioni può avvenire du-rantel’utilizzodell’ariacompressa.I contaminanti comunemente associati all’aria compressasonoclassificaticome:sporco(particellesolide),acqua(con-densa) e olio. Altri danni possono essere arrecati dalla pre-senzadiorganismimicrobiologicicomeibatteri,chepossonoesseretrasportatiodiffusiattraversol’impiantodell’ariacom-pressapercomeèfattol’impiantostesso.I contaminantichepossonocostituireunpotenzialeperico-loneglialimentiperilconsumoumanodevonoesseresottocontrollo,datocheunamancanzaintalsensopuòdarluogoaunapotenzialeepidemia.L’aria compressa può entrare in contatto diretto o indirettoconglialimenti.Dove l’ariacompressaentra incontattodi-retto,inparticolaredurantelaproduzioneolelavorazionicuil’alimento è sottoposto, è richiesto un controllo molto piùelevato circa la presenza di contaminanti e una particolareattenzionedeveesserepostasuquelliaggiuntisidurante lacompressione,ladistribuzioneel’usodell’aria.Alcunicompressoririchiedonolubrificantinellafasedicom-pressione, altri no. Per la produzione di alimenti dove l’ariacompressa viene in contatto diretto con il lubrificante, laquantitàeiltipodiquest’ultimodevonoesserestrettamentecontrollati.Alcuniproduttoridialimentihannoregoleinternechevietanocheillubrificantevengaincontattocolprodotto.Lamanutenzioneè la regolabaseperassicurareche icom-pressoriealtreattrezzatureaccessorieabbianocondizionidifunzionamentocorrette.Ilcontrollodituttiitipidicontaminantipuòessereancheunarichiestadelclienteounaprescrizioneregionaleonazionale.

La GuidaLaBCASsipropone,conla“Guida”,dicontribuireallelavora-zionisoggetteperleggealleproceduredellaHazardanalysisandcriticalcontrolpoint(HACCP),allacuiapplicazionesonotenutiglioperatoridelsettoreechesonolargamentediffu-

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senellaproduzioneenellalavorazionedeglialimentiedellebevande. Queste procedure sono destinate ad assicurare laqualità del prodotto finale, identificando aree di potenzialicontaminazioniconosciutecomeCriticalcontrolpoint(CCP’s)eattuandointerventidirettificaecontrollo.Per i compressori e le altre apparecchiature dell’impiantod’ariacompressa,vengonoproposteraccomandazioniriguar-dantiilluogod’installazione,l’aspirazionedell’aria,laventila-zionedell’ambienteelamanutenzione.La“Guida”identificalecaratteristicheminimeraccomandateper la qualità dell’aria nei nuovi impianti, esprime conside-razionisulleemissionidipotenzialicontaminazioninell’am-biente circostante la produzione dell’aria compressa edesponeimetodicorrettidimisurazionepertestarelaqualitàdell’aria.

Alcune definizioniNella Guida, inoltre, vengono definiti: cosa si intende per“contatto”dell’ariacolprodotto,ovveroquandoèpartedellaproduzioneodeltrasportoodelconfezionamento,il“Criticalcontrolpoint”,dovevaeffettuatouncontrolloparticolareperrimuovereoridurreunpericoloperlasicurezza,“leclassideilubrificanti”chevannousatidovenonsipuòescludereilcon-tattodirettocolprodotto,“ilnoncontatto”,dovel’ariacom-pressavieneliberatainambitiproduttivi,deltrasportoodelconfezionamento

RaccomandazioniNellaGuidasiraccomandacheicompressorieleattrezzatureaccessorie coinvolte nella produzione dell’aria compressa ailivellidipurezzastabilitiricevanolamanutenzionedagliOeme,comunque,dapersonalequalificato.Lepartidebbonoesse-resostituiteatempodebitoeconpartioriginali.Permantenereleprestazionirichiestedall’utilizzatore,devo-no essere seguite le istruzioni del costruttore. La manuten-zioneprogrammataèraccomandataesiconsigliadiattuareprocedureappositeperglioperatoridellamanutenzione,cosìdaevitarepossibilicontaminazionidelletubazioniedelleal-treapparecchiaturedell’impianto.Quandovieneultimatouninterventodimanutenzione,uncampioneabbondanted’ariacompressadeveessereanalizzatoperconfermarecherispon-

daaquantorichiestodallaGuidadellaBCAS(www.bcas.org.uk).

Referenze normativeOltre ai riferimenti circa la documentazione prodotta dallaBCAS,sonocitatiglistandarddiriferimento:• Iso8573-1-2-3-4-5-7, riguardanti icontaminanti, leclassidi

purezzaeitestperleloromisurazioni;• Iso6743,riguardanteilubrificanti.Perquantoriguardalalegislazioneinglese,invece,questelenormecitate:• BS4825,riguardantetubiinacciaioeraccordiperl’industria

alimentareealtreapplicazioniigieniche;• BSEN12449,riguardanteilrameelesueleghe.Tubirotondi

senzagiuntureperusigenerali.

Normative202

Alimentare

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