Normativa di riferimento: UNI EN ISO 9712. NTC 2008. · ntc 2008. Individuare, già in fase di...

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Il Centro è dotato di una piattaforma di formazione a distanza, approvata dall’organismo di Certificazione Bureau Veritas. Le credenzia- li per accedere alla piattaforma sono fornite al candidato dal momento dell’iscrizione. Il Centro dispone di una strumentazione all’avan- guardia e campioni per le prove pratiche, a disposizione dei partecipanti durante le esercitazioni. Le esercitazioni e le prove d’esame verranno prodotte attraverso l’utilizzo dei tablet aziendali. Realizziamo anche corsi personalizzati presso le aziende con un minimo di partecipanti. Formare operatori di II livello addetti a svolgere sopralluoghi tecnici preventivi con lo scopo di indivi- duare patologie edilizie e programmare indagini diagnostiche mirate per approfondire le consocenza e circoscrivere le problematiche rilevate. Normativa di riferimento: UNI EN ISO 9712. NTC 2008. Individuare, già in fase di sopralluogo, le manifestazioni dei difetti strutturali dell’edificio e programmare interventi diagnostici per valutare l’effettivo stato di degrado. 1. MURATURA. Cenni sulle tipologie murarie: muratura in pietra naturale e in laterizi. Cenni sulle caratteristi- che dei materiali di base: inerti, laterizi, malte. Cenni sulle caratteristiche meccaniche delle malte e dei laterizi. Caratterizzazione meccanica delle murature costituite da elementi resistenti artificiali e naturali: cenni sulla resistenza caratteristica a compressione, cenni sulla resistenza caratteristica a taglio. 2. NORMATIVA. L’uso delle tecniche sperimentali non distruttive per la valutazione dello stato di consistenza degli edifici. L’importanza dei livelli di competenza dei Tecnici che operano nell’ambito dei CND. Compiti doveri e responsabilità del personale certificato di I e II livello. Sistema di qualificazione e certificazione del personale secondo la UNI EN ISO 9712:2012 e il regolamento interno BUREAU VERITAS. Aspetti peculiari delle prove non distruttive. Le NTC 2008: le responsabilità. La denuncia dei lavori. Le prove cogenti e quelle facoltative. La relazione a strutture ultimate. 3. DOCUMENTI PRELIMINARI E INDAGINE VISIVA. Acquisizione e analisi della documentazione progettuale e, in assenza della stessa, esecuzione dell’analisi dell’evoluzione temporale dell’impatto strutturale dell’edificio attraverso: testimonianze dirette e indirette di ex-proprietari, proprietari, utilizzatori pregressi; confronto con eventuale documentazione storica ottenuta da archivi comunali e storici. Esecuzione di indagine visiva per il rilevamento di interventi che abbiano palesemente indebolito la struttura originale. Ricorrere all’utilizzo dell’abaco dei degradi per individuare difettologie strutturali e non strutturali dell’edificio. 4. VALUTAZIONI E APPROFONDIMENTI. Approfondimenti tecnici aggiuntivi. Valutazioni specifiche sulle criticità evidenziate. Pianificazione di un progetto di intervento di consolidamento la cui attuazione sarà prope- deutica al rilascio della dichiarazione (salvo il caso in cui le NTC richiedano un collaudo ai sensi della L. 1086/71 e ss.mm.), o delle calcolazioni e verifiche che possano dimostrare l’idoneità statica dell’edificio pur in presenza delle anomalie rilevate. Indicazioni per la stesura di dichiarazione di idoneità statica. 5. ELABORAZIONE ED ESERCITAZIONE PRATICA Valutazione di casi reali ed elaborazione dati. Produzione di istruzioni operative e report. Segreteria corsi: [email protected] obbiettivi normative applicazioni WWW.PROGETTOPSC.COM L’analisi visiva di un manufatto ha un ruolo rilevante all’interno della diagnostica in quanto consente: lo studio per la programmazione di indagini diagnostiche; di verificare la regolarità in pianta dell’edificio; di verificare la regolarità in altezza dell’edificio; di rilevare le alterazioni macroscopiche; di rilevare la degradazione (peggioramento a livello conservativo); un rilievo materico propedeutico al restauro. PROGRAMMA FORMATIVO INDAGINE VISIVA ESAME DI CERTIFICAZIONE FINALE DI II LIVELLO BUREAU VERITAS SEDE OPERATIVA DEI CORSI: SOLIGNANO NUOVO (MO). SEDI ITINERANTI DEI CORSI DISLOCATE SU TUTTO IL TERRITORIO ITALIANO.

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Il Centro è dotato di una piattaforma di formazione a distanza, approvata dall’organismo di Certificazione Bureau Veritas. Le credenzia-

li per accedere alla piattaforma sono fornite al candidato dal momento dell’iscrizione. Il Centro dispone di una strumentazione all’avan-

guardia e campioni per le prove pratiche, a disposizione dei partecipanti durante le esercitazioni. Le esercitazioni e le prove d’esame

verranno prodotte attraverso l’utilizzo dei tablet aziendali.

Realizziamo anche corsi personalizzati presso le aziende con un minimo di partecipanti.

Formare operatori di II livello addetti a svolgere sopralluoghi tecnici preventivi con lo scopo di indivi-duare patologie edilizie e programmare indagini diagnostiche mirate per approfondire le consocenza e circoscrivere le problematiche rilevate.

Normativa di riferimento: UNI EN ISO 9712. NTC 2008.

Individuare, già in fase di sopralluogo, le manifestazioni dei difetti strutturali dell’edificio e programmare interventi diagnostici per valutare l’effettivo stato di degrado.

1. MURATURA. Cenni sulle tipologie murarie: muratura in pietra naturale e in laterizi. Cenni sulle caratteristi-che dei materiali di base: inerti, laterizi, malte. Cenni sulle caratteristiche meccaniche delle malte e dei laterizi. Caratterizzazione meccanica delle murature costituite da elementi resistenti artificiali e naturali: cenni sulla resistenza caratteristica a compressione, cenni sulla resistenza caratteristica a taglio.

2. NORMATIVA. L’uso delle tecniche sperimentali non distruttive per la valutazione dello stato di consistenza degli edifici. L’importanza dei livelli di competenza dei Tecnici che operano nell’ambito dei CND. Compiti doveri e responsabilità del personale certificato di I e II livello. Sistema di qualificazione e certificazione del personale secondo la UNI EN ISO 9712:2012 e il regolamento interno BUREAU VERITAS. Aspetti peculiari delle prove non distruttive. Le NTC 2008: le responsabilità. La denuncia dei lavori. Le prove cogenti e quelle facoltative. La relazione a strutture ultimate.

3. DOCUMENTI PRELIMINARI E INDAGINE VISIVA. Acquisizione e analisi della documentazione progettuale e, in assenza della stessa, esecuzione dell’analisi dell’evoluzione temporale dell’impatto strutturale dell’edificio attraverso: testimonianze dirette e indirette di ex-proprietari, proprietari, utilizzatori pregressi; confronto con eventuale documentazione storica ottenuta da archivi comunali e storici. Esecuzione di indagine visiva per il rilevamento di interventi che abbiano palesemente indebolito la struttura originale. Ricorrere all’utilizzo dell’abaco dei degradi per individuare difettologie strutturali e non strutturali dell’edificio.

4. VALUTAZIONI E APPROFONDIMENTI. Approfondimenti tecnici aggiuntivi. Valutazioni specifiche sulle criticità evidenziate. Pianificazione di un progetto di intervento di consolidamento la cui attuazione sarà prope-deutica al rilascio della dichiarazione (salvo il caso in cui le NTC richiedano un collaudo ai sensi della L. 1086/71 e ss.mm.), o delle calcolazioni e verifiche che possano dimostrare l’idoneità statica dell’edificio pur in presenza delle anomalie rilevate. Indicazioni per la stesura di dichiarazione di idoneità statica.

5. ELABORAZIONE ED ESERCITAZIONE PRATICAValutazione di casi reali ed elaborazione dati. Produzione di istruzioni operative e report.

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L’analisi visiva di un manufatto ha un ruolo rilevante all’interno della diagnostica in quanto consente: lo studio per la programmazione di indagini diagnostiche; di verificare la regolarità in pianta dell’edificio; di verificare la regolarità in altezza dell’edificio; di rilevare le alterazioni macroscopiche; di

rilevare la degradazione (peggioramento a livello conservativo); un rilievo materico propedeutico al restauro.

PROGRAMMA FORMATIVO

INDAGINE VISIVA

ESAME DI CERTIFICAZIONE FINALE DI II LIVELLO BUREAU VERITAS

SEDE OPERATIVA DEI CORSI: SOLIGNANO NUOVO (MO). SEDI ITINERANTI DEI CORSI DISLOCATE SU TUTTO IL TERRITORIO ITALIANO.

Formare e Certificare Operatori Termografici di II livello secondo gli standard previsti dalla normativa UNI EN ISO 9712:2012.

Normativa di riferimento: UNI EN ISO 9712. UNI 10824. UNI EN 13187.

Settore Edile, Settore Eletttrico, Settore Meccanico e del trasporto dei fluidi, Settore Civile e Industriale. Applicazioni ambientali. Settore Energetico e Fotovoltai-co, impianti Riscaldamento/Condizionamento.

1. CONOSCENZE PRELIMINARI. Calore: cos'è e come si misura, le unità di misura e le loro conversioni. Temperatura: cos'è e come si misura, scale di temperatura e le loro conversioni. Modalità di trasferimento del calore. La conduzione: legge di Fourier, conduttività e resistenza termica. La convezione: legge di Newton, coefficiente di convezione. Irraggiamento: la formula di Planck e la legge di Wien. La legge di Stefan. Boltzmann. Grafici dell'emissione del corpo nero, corpo grigio e corpo reale. Coefficiente di emissività, riflessività, trasmissività. Assorbimento. Componenti della radiazione e legge di Kirchoff. Lo spettro infrarosso. Legge e curve di Planck.

2. IRRAGGIAMENTO ED EMISSIVITA’. Fenomeni di riflessione, influenze sulle misure e correzioni. Dipendenza dell'emissività dal tipo di materiale e dallo stato della sua superficie. Misura dell'emissività. Metodo di misura con due lunghezze d'onda per superare il problema delle variazioni di emissività. Attenuazione atmosferica e finestre IR. La norma UNI 10824: termini e condizioni in Termografia.

3. TERMOCAMERA E FUNZIONAMENTO. Definzione di Termografia. Principio di funzionamento delle termocamere e corrette impostazioni di misura. Strumenti per la misura a contatto: termocoppie, cristalli liquidi. Strumenti per la misura a contatto. Prestazioni e criteri di scelta della Termocamera. Tipologie di ottiche (teleobiettivo, grandangolo) e criteri di scelta. L' elemento sensibile e i vari tipi di elementi sensibili. Esempi di termocamere: qualitatative e quantitative. Esempi di misure: quantitative e qualitative. Parametri dell'immagine termografica. Focalizzazione ottica e scelta del corretto range. Sistemi di analisi (punti, linee, aree). Settaggio emissività e parametri ambientali. Potere di risoluzione spaziale. Errori nella misura della temperatura. Calcoli e prove sulla risoluzione. IFOV e FOV, risoluzione spaziale. NETD - risoluzione termica dello strumen-to. Risoluzione rispetto ad obiettivi e distanze. Frequenza di acquisizione dati/densità dati. Frequenza di quadro e semiquadro (frame rate).

4.OTTIMIZZAZIONE DELL’IMMAGINE. Calibrazione dell'apparecchiatura. Valutazione dell'emissività. Valutazione della temperatura riflessa. Emettitori diffusi e speculari. Emettitori a banda larga e selettivi. Misura dell'energia radiante, delle temperature superficiali, dei flussi di calore superficiali. Necessità di strumentazione di supporto (indagini building, indagini elettriche). Calibrazione della strumentazione con il corpo nero di riferimento. Elementi da considerare per l'ottenimento di una buona immagine termica ed esercitazione pratica.

5.ANOMALIE TERMICHE. Anomalie termiche risultati da differenze di resistenza termica. Anomalie termiche risultanti da differenze di capacità termica. Anomalie termiche risultanti da differenze si stato fisico. Anomalie termiche risulanti da attrito. Anomalie termiche risultanti da non omogenee condizioni esotermiche o endotermiche.

6.CAMPI D’APPLICAZIONE. Verifica di dispersioni energetiche da edifici: la norma UNI EN 13187. Aspetti termici legati alla presenza di umidità. Controllo sui tetti (ASTM C1153). Aspetti termici dovuti a difetti (distacchi di intonaco, fessurazioni, bypass dell'isolamento termico, perdite). Aspetti termici dovuti ad infiltrazioni d'aria e tecniche di ricerca. Utilizzo dei transitori termici. Utilizzo della termografia nella valutazione di impianti di riscaldamento e fotovoltaici. Applicazioni nel settore elettrico ed energetico. Applicazioni nel settore meccanico e del trasporto fluidi. Altre applicazioni nel settore industriale. Cenni sulle applicazioni attive. Esercitazioni sul campo: applicazioni building di analisi perdite energetiche, applicazioni building dei difetti edilizi, applicazione nel settore energetico e in quello meccanico.

7.ESERCITAZIONE PRATICA. Valutazione di casi reali ed elaborazione dati. Produzione di istruzioni operative e report.

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TERMOGRAFIA - TT

La tecnica Termografica è sicuramente il metodo più adatto per organizzare e mirare qualsiasi intervento di tipo manutentivo,

indispensabile per l' individuzione di numerose patologie edilizie quali difetti strutturali, difetti nell’impianto idraulico o elettrico, infiltrazioni, zone

d’umidità e muffa, consentendo notevoli risparmi in termini economici e temporali. La quantità di dati, la semplicità d’ispezione e l’immediatezza

dell’informazione fanno della Termocamera uno strumento ormai indispensabile in qualunque ambito professionale.

PROGRAMMA FORMATIVO

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SEDE OPERATIVA DEI CORSI: SOLIGNANO NUOVO (MO). SEDI ITINERANTI DEI CORSI DISLOCATE SU TUTTO IL TERRITORIO ITALIANO.

Il Centro è dotato di una piattaforma di formazione a distanza, approvata dall’organismo di Certificazione Bureau Veritas. Le

credenziali per accedere alla piattaforma sono fornite al candidato dal momento dell’iscrizione. Il Centro dispone di una strumen-

tazione all’avanguardia e campioni per le prove pratiche, a disposizione dei partecipanti durante le esercitazioni. Le esercitazioni

e le prove d’esame verranno prodotte attraverso l’utilizzo dei tablet aziendali.

Realizziamo anche corsi personalizzati presso le aziende con un minimo di partecipanti.

Formare operatori di II livello addetti ad effettuare Indagini diagnostiche per la prevenzio-ne del pericolo di sfondellamento (caduta o distacco) del materiale di cui e composto il solaio.

Normativa di riferimento: UNI EN ISO 9712; NTC 2008.- Decreto Legge 78/2015; Decreto 198; Legge 107/2015.

Indagini diagnostiche preventive su edifici pubblici e privati per la valutazione dello stato di salute dei solai in latero-cemento.

1. I SOLAI, LE TIPOLOGIE COSTRUTTIVE, I DIFETTI. Cenni sulle tipologie di solaio in laterocemento. Cenni sulle caratteristiche di materiali base del solaio: travetti, pignatte, intonaco, ferri d’armatura, getti. Caratterizzazione meccanica dei solai. Difetti di progettazione. Difetti esecutivi. Difetti nella progettazione. Problematiche relative alla scarsa manutenzione. Difetti relativi al controsoffitto.

2. NORMATIVA. I Controlli Non Distruttivi e le Norme Tecniche per le Costruzioni del 2008. Compiti doveri e responsabilità del personale certificato di I e II livello. La denuncia dei lavori. Le prove cogenti e quelle facoltative. La relazione a strutture ultimate. Il collaudo statico. I laboratori ufficiali e autorizzati. La Normativa vigente e i Decreti Legge.

3. L’ESAME VISIVO: SOPRALLUOGO TECNICO. Cenni sull’esame visivo. Cenni sull’abaco dei degradi. Difettologia riscontrata nei solai.

4. LA TERMOGRAFIA: INDIVIDUAZIONE DI ULTERIORI ANOMALIE. Cenni sulla base dell’indagine temografica. Come applicare la termografia per il controllo dei solai: anomalie termiche. Tecniche di termografia attiva.

5. ENDOSCOPIA: STRATIGRAFIA DEL SOLAIO. Analisi della stratigrafia del solaio attraverso l’uso di un endosco-pio. Foratura, indagine, ottenimento e analisi delle immagini ottenute.

6. INDAGINE SONICA E INDAGINE ACUSTICA: RILEVAZIONE DIFETTI E DISCONTINUITA’. Introduzione all’indagi-ne sonica. Cenni sulle basi fisiche del metodo. Tipi di onde sonore. Parametri delle onde sonore. L’impedenza acusti-ca. L’intensità acustica. Cenni sull’attenuazione. La velocità di propagazione. La frequenza e la lunghezza d’onda. Calibrazione. Strumentazione sonica: apparecchiatura e principali funzioni. Introduzione all’acustica. Il suono e la sua propagazione. Le forme d’onda. Sorgente sonora e mezzo elastico. Assorbimento, riflessione e trasmissione del suono. L’attenuazione sonora. La strumentazione: apparecchiatura e principali funzioni.

7. INDAGINE DI SFONDELLAMENTO: CEDIMENTI. Scopo dell’indagine. Gli strumenti per l’esecuzione dell’indagi-ne. Procedura di esecuzione dell’indagine. La distribuzione di velocità aspettata. L’individuazione delle anomalie. Strumentazione: apparecchiatura e principali funzioni.

6. ESERCITAZIONE PRATICAEsercitazione pratica nell’utilizzo dello strumentazione e nell’individuazione dei cedimenti. Raccolta ed elaborazione dati secondo la procedura. Produzione di istruzioni operative e report.

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guardia e campioni per le prove pratiche, a disposizione dei partecipanti durante le esercitazioni. Le esercitazioni e le prove d’esame

verranno prodotte attraverso l’utilizzo dei tablet aziendali.

Realizziamo anche corsi personalizzati presso le aziende con un minimo di partecipanti.

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SEDE OPERATIVA DEI CORSI: SOLIGNANO NUOVO (MO). SEDI ITINERANTI DEI CORSI DISLOCATE SU TUTTO IL TERRITORIO ITALIANO.

INDAGINI PER LA PREVENZIONEDELLO SFONDELLAMENTO

Lo sfondellamento non è un problema strutturale, eppure diventa un pericolo per la sicurezza di ambienti e persone, in quanto il carico che si stacca dal solaio può

raggiungere un peso di 45÷50 Kg/mq e generare situazioni imprevedibili. In alcuni casi lo sfondellamento è preceduto da fessurazioni, incrinature e avvallamenti, ma

generalmente questi segnali non sono univoci e si manifestano solo in una fase avanzata dello sfondellamento. Grazie alla diagnostica, è possibile riconoscere il

fenomeno prima che diventi pericoloso e prevenire così ogni possibile crollo.

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