NORMA ITALIANA CEI pubblicabli ica c ETTO PROGETTO · 4 Progetto C. 971:2010-12 – Scad....

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1 CEI COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO AEIT FEDERAZIONE ITALIANA DI ELETTROTECNICA, ELETTRONICA, AUTOMAZIONE, INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE PROGETTO NORMA ITALIANA CEI Progetto Data Scadenza Inchiesta C. 971 28-02-2011 Data Pubblicazione 2010-… Classificazione 0-…. Titolo Interruttori di Manovra Sezionatori combinati con Fusibili equipaggiati con relè di guasto a terra (IMS-FGT-R) Title Progetto 1 in inchiesta ta ch pubblica ica ETTO c bli bb ub nati con F ti con -R) R)

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CEI COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO AEIT FEDERAZIONE ITALIANA DI ELETTROTECNICA, ELETTRONICA, AUTOMAZIONE, INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI

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Interruttori di Manovra Sezionatori combinati con Fusibili equipaggiati con relè di guasto a terra (IMS-FGT-R)

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Si attira l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali

1ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

INDICE

1 Scopo e campo di applicazione ....................................................................................... 2 2 Riferimenti normativi ....................................................................................................... 4 3 Definizioni ...................................................................................................................... 4

3.1 Apparecchiature di manovra .................................................................................. 4 3.2 Parti delle apparecchiature di manovra .................................................................. 4 3.3 Grandezze caratteristiche ...................................................................................... 4 3.4 Fusibili .................................................................................................................. 6

4 Caratteristiche nominali .................................................................................................. 6 4.1 Corrente di scambio nominale (Ito) (manovra provocata dal relè di massima

corrente omopolare) .............................................................................................. 6 4.2 Caratteristica di intervento dei fusibili ..................................................................... 7

5 Progetto e costruzione .................................................................................................... 8 5.1 Targhe .................................................................................................................. 8 5.2 Ispezioni sui fusibili ............................................................................................... 8

6 Prove di tipo ................................................................................................................... 8 6.1 Generalità ............................................................................................................. 8 6.2 Prove di isolamento (gruppo a) ............................................................................ 10 6.3 Prove di misura del livello di radiodisturbo (RIV) ................................................... 10 6.4 Misura della resistenza del circuito principale ....................................................... 10 6.5 Prove di riscaldamento ........................................................................................ 10 6.6 Prove di tenuta alla corrente di breve durata e alla corrente di picco ..................... 10 6.7 Verifica della protezione ...................................................................................... 10 6.8 Prove di tenuta (ermeticità) .................................................................................. 10 6.9 Prove di compatibilità elettromagnetica (EMC) ..................................................... 11 6.10 Prove di stabilimento e di interruzione (gruppo a) e c) punto 6.1) .......................... 11 6.11 Ciclo di prova per la verifica del tempo di manovra (apertura) prima e dopo

un condizionamento in camera climatica (invecchiamento accelerato). .................. 18 6.12 Prove di manovra meccanica ............................................................................... 18 6.13 Prove d’urto meccanico sui fusibili ....................................................................... 18 6.14 Prova termica con lunga durata di prearco del fusibile .......................................... 18

7 Prove individuali ........................................................................................................... 18 7.1 Prove di funzionamento meccanico ...................................................................... 18

8 Conformità dell’apparecchiatura .................................................................................... 18 9 Guida per la scelta dei combinati interruttore di manovra-fusibili per la protezione

dei trasformatori ........................................................................................................... 18 10 Informazioni da includere nelle richieste di offerta, nelle offerte e negli ordini ................ 18 11 Regole per il trasporto, l’immagazzinamento, l’installazione, il funzionamento e la

manutenzione ............................................................................................................... 18 12 Sicurezza ..................................................................................................................... 18 ALLEGATO A Caratteristiche del sistema di protezione semplificato (SPS) .......................... 19�

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Si attira l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali

2ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

1 Scopo e campo di applicazione

La presente Norma sperimentale si applica alle apparecchiature elettriche tripolari per sistemi di distribuzione delle imprese distributrici e industriali costituite da insiemi funzionali di interruttori di manovra sezionatori combinati con fusibili limitatori di corrente e dotati di relè di massima corrente omopolare (nel seguito IMS-FGT-R Interruttore di Manovra Sezionatore combinati con Fusibili) in grado di:

� interrompere, alla tensione di ritorno assegnata, ogni corrente di guasto a terra minore o uguale a quella prescritta,

� interrompere, alla tensione di ritorno assegnata, ogni corrente minore o uguale alla corrente d’interruzione nominale in cortocircuito,

� stabilire, alla tensione nominale, la corrente di cortocircuito assegnata. Le apparecchiature oggetto della presente Norma sperimentale dovranno operare espressamente quale Dispositivo Generale dell’Utente (vedi anche Norma CEI 0-16) su reti esercite a neutro compensato tramite impedenza ohmico-induttiva tale da garantire una costante di tempo massima di decadimento della componente unidirezionale della corrente di guasto monofase a terra non superiore a 150 ms.

E’ possibile l’esercizio di queste apparecchiature anche su reti a neutro isolato, anche se con prestazioni inferiori dell’apparato (ovvero, in termini di possibile intervento dei fusibili, con necessità di sostituzione degli stessi anche in caso di guasto monofase a terra nell’impianto di Utente, in luogo dell’apertura dell’IMS-FGT-R per comando relè di protezione oppure di perdita del coordinamento selettivo con la protezione di linea MT del Distributore, con apertura della linea stessa in caso di guasto monofase interno all’impianto di Utente1).

Tali apparecchiature dovranno essere conformi alla Norma CEI EN 62271-105, fatte salve le prescrizioni aggiuntive definite nel seguito.

Nella presente Norma sperimentale, la parola “combinato” è utilizzata per definire combinazioni nelle quali i componenti costituiscono un insieme funzionale. Ogni combinazione di un dato tipo di interruttore di manovra con un dato tipo di fusibile definisce un tipo di combinato. I vari tipi di fusibili possono essere combinati con un dato interruttore di manovra ottenendo più combinati con caratteristiche diverse, in particolare per quanto riguarda le correnti nominali.

Le prestazioni dell’IMS-FGT-R devono essere garantite dal complesso delle parti che costituiscono l’apparecchiatura stessa.

La realizzazione complessiva deve essere in quadro protetto, anche costituito da più celle singole protette contenenti ciascuna uno o più elementi funzionali dell’IMS-FGT-R, purché le prove siano riferite all’insieme.

Sono ammessi spezzoni di cavo MT per collegamento di eventuali celle costituenti il complesso dell’IMS-FGT-R di lunghezza trascurabile (L � 10 m), mentre sono escluse esecuzioni con elementi non installati in celle protette (isolamento in aria con montaggio a giorno).

1 Tale eventualità è presente su tutte le reti esercite a neutro isolato alle quali siano connessi Utenti il cui

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3ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

Un combinato è quindi identificato dal suo tipo di designazione e da una lista di fusibili (indicati espressamente con corrente nominale e Costruttore). Il costruttore dell’IMS-FGT-R definisce perciò:

� la lista dei fusibili (lista di riferimento dei fusibili);

� la lista di protezioni di massima corrente omopolare e relativo trasformatore di corrente omopolare TO (lista di riferimento delle protezioni).

La rispondenza alla presente Norma sperimentale di un dato IMS-FGT-R costituisce quindi la dimostrazione della conformità alla Norma sperimentale stessa dell’IMS combinato con uno dei fusibili e con una delle protezioni+TO selezionati.

I fusibili sono inseriti al fine di estendere le caratteristiche nominali di interruzione in cortocircuito del combinato oltre quelle proprie del solo interruttore di manovra. Essi sono muniti di percussori destinati sia all’apertura automatica di tutti e tre i poli dell’interruttore di manovra a seguito dell’intervento di un fusibile, sia per ottenere un corretto funzionamento con valori della corrente di guasto superiori alla corrente minima di fusione dei fusibili ma inferiori alla minima corrente d’interruzione dei fusibili stessi.

Ai fini della presente Norma sperimentale, il suddetto dispositivo di sgancio azionato dai percussori dei fusibili dovrà essere inoltre azionato da un relè di massima corrente omopolare conforme alle prescrizioni date nel seguito.

La funzione di interruttore di manovra-sezionatore azionato dai percussori dei fusibili e di interruttore di manovra azionato dalla protezione di massima corrente omopolare possono essere svolte da apparti distinti, a patto che le prove siano relative al complesso delle apparecchiature.

Il relè di guasto a terra è previsto al fine di eliminare (con un ritardo complessivo di 800 ms, compresa l’estinzione dell’arco) le correnti di guasto a terra, qualora la loro entità (valore della corrente omopolare) sia tale da non causare in tempi più brevi l’intervento dei fusibili.

La presente Norma sperimentale si applica, sulla base delle indicazioni riportate al paragrafo 8.6.1 della Norma CEI 0-16 ed.2, alle apparecchiature per tensioni nominali superiori ad 1 kV e fino a 36 kV incluse, per l’utilizzo in sistemi trifase a corrente alternata a 50 Hz.

I dati tecnici di prestazione riportati nel presente documento sono riferiti alla classe di tensione 24 kV. Per valori di tensione diversi e/o per caratteristiche diverse dai sistemi di messa a terra tramite bobine di Petersen, il Distributore deve definire analoghi parametri. Devono essere effettuate prove analoghe a quelle definite all’art. 6 per la classe di tensione 24 kV per accertare le prestazioni correlate ai diversi sistemi di tensione e messa a terra.

I fusibili devono essere conformi alla Norma CEI EN 60282-1. Gli interruttori di manovra, inclusi i loro specifici meccanismi (dispositivi con funzionamento ad accumulo di energia e senza ritardo intenzionale all’apertura), devono essere conformi alla Norma CEI EN 60265-1 con l’eccezione delle prescrizioni relative alla corrente di breve durata e allo stabilimento in cortocircuito, per le quali sono tenuti in considerazione gli effetti di limitazione della corrente dei fusibili.

I sezionatori di terra che sono parte integrante di un combinato sono trattati dalla Norma CEI EN 62271-102.

I relè di massima corrente omopolare devono essere conformi a quanto prescritto nel presente documento.

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2 Riferimenti normativi

Ai fini della presente Norma sperimentale, valgono i seguenti riferimenti normativi:

� Norma CEI EN 62271-105

� Norma CEI EN 62271-102

� Norma CEI EN 60694 (in sostituzione della Norma CEI-EN 62271-1)

� Norma CEI EN 60265-1

� Norma CEI EN 60282-1

� Norma CEI EN 60255-1-2-3

� Norma CEI EN serie 61000 - Requisiti di compatibilità elettromagnetica.

� Norma CEI 0-16 - Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti AT e MT delle imprese distributrici di energia elettrica

3 Definizioni

Ai fini della presente Norma sperimentale si applicano le definizioni delle norme CEI EN 62271-105, IEC 60050(441) e CEI EN 60694.

In particolare, per le condizioni di servizio normali e speciali si applica quanto prescritto dalla norma CEI EN 62271-105 art. 2 (ovvero dalla CEI EN 60694): Campo di temperatura -15°C + 40°C.

Nel seguito sono riportate solo le nuove definizioni introdotte ai fini della presente Norma sperimentale.

3.1 Apparecchiature di manovra 3.1.1 Combinato azionato mediante sganciatore Per la definizione di combinato IMS più fusibili vedi 3.4.101 di CEI EN 62271-105.

Ai fini del presente documento viene aggiunta la seguente definizione:

� IMS-FGT-R, apparecchiatura costituente uno specifico insieme funzionale che comprende un interruttore di manovra sezionatore combinato con fusibili e relè di massima corrente omopolare.

Nota: lo sganciatore può essere di tipo a lancio di corrente o a mancanza di tensione (vedi Norma CEI 0-16, punto 8.5.12.4)

3.2 Parti delle apparecchiature di manovra Nessuna integrazione.

3.2.1 Manovra Nessuna integrazione.

3.3 Grandezze caratteristiche 3.3.1 Corrente di scambio massima (di un combinato azionato da uno sganciatore) Poiché la definizione data dalla CEI EN 62271-105 vale per le condizioni di sovracorrente simmetrica, essa si applica alla sola componente simmetrica della corrente di scambio da determinare per gli IMS-FGT-R quale intersezione delle caratteristiche tempo-corrente del fusibile e dell’interruttore di manovra, azionato dal relè omopolare (Figura 1).

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N.B. Tenendo conto delle caratteristiche delle correnti di guasto monofase a terra in presenza di un’impedenza di messa a terra del neutro MT di tipo ohmico-induttivo e tale da garantire una costante di tempo massima di decadimento della componente unidirezionale della corrente di guasto monofase a terra non superiore a 150 ms, la suddetta definizione non è esaustiva ad assicurare la corretta apertura dell’IMS-FGT-R.

Ai fini della verifica della corretta apertura, quindi, in presenza di una corrente di scambio dal valore determinato come sopra (in termini di sola componente simmetrica), deve essere tenuta espressamente in conto anche la potenziale presenza della componente unidirezionale (secondo le specificazioni che saranno date nel seguito) dovuta alle peculiari caratteristiche del sistema di messa a terra del neutro nelle reti MT in Italia.

Questa componente unidirezionale va espressamente considerata per 2 aspetti:

� energia passante I2t che può influenzare il comportamento dei fusibili, variandone le caratteristiche di intervento reali rispetto a quelle ipotizzate in presenza di sola componente simmetrica;

� assenza di passaggi per lo zero della corrente per alcune decine o centinaia di ms che influenza la capacità dell’IMS-FGT-R di interrompere tale corrente.

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6ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

3.4 Fusibili 3.4.1 Lista di riferimento dei fusibili Lista dei fusibili definita dal costruttore per un dato tipo di IMS-FGT-R (corrente nominale e Costruttore), per cui è garantita la conformità alla presente Norma sperimentale di tutti i corrispondenti IMS-FGT-R.

Le condizioni per l’estensione della validità delle prove di tipo sono elencate nell’art. 6.

4 Caratteristiche nominali

Si applica la Norma CEI EN 62271-105; nel seguito sono riportate solo le integrazioni necessarie ai fini della presente Norma sperimentale.

4.1 Corrente di scambio nominale (Ito) (manovra provocata dal relè di massima corrente omopolare)

La corrente di scambio nominale è il massimo valore efficace della corrente di scambio che l’interruttore di manovra del combinato è in grado di interrompere. Poiché l’IMS-FGT-R è azionato da un relè di massima corrente omopolare, la prova della corrente di scambio dovrà essere condotta con una corrente simmetrica di valore efficace pari alla corrente di scambio, ma tenendo conto delle particolari caratteristiche di tale corrente, sia in termini di componente unidirezionale, sia in termini di sfasamento tra corrente e tensione (cos� di guasto). A prescindere dal valore di corrente di scambio nominale determinato secondo le modalità previste dalla CEI EN 62271-105 (in particolare, Fig. 12, l’IMS-FGT-R oggetto della presente Norma sperimentale ha una corrente di scambio nominale non inferiore a 100 A), verificata tramite prove che tengano in conto espressamente la componente unidirezionale della corrente di guasto, come già specificato in 3.3.1.

Date le particolari caratteristiche della corrente da interrompere (corrente di guasto a terra in reti a neutro compensato con potenziale presenza di componente unidirezionale significativa), come anticipato sarà necessario garantire:

� che l’IMS2 stesso abbia caratteristiche compatibili con i valori e la forma d’onda di corrente (rif.to EN 60265-1 par. 6.101.5), comprensiva della componente unidirezionale, qualora l’interruzione sia affidata all’IMS stesso; ciò significa che la interruzione dovrà avvenire dopo almeno 600 ms3;

� che i fusibili abbiano caratteristiche di interruzione compatibili con i valori e forma d’onda di corrente), comprensiva della componente unidirezionale, qualora l’interruzione sia affidata ai fusibili stessi. I fusibili devono, ovviamente, garantire il non intervento nella fascia di correnti in cui l’interruzione è affidata all’IMS comandato dal relè di corrente omopolare.

2 Nel caso il complesso IMS-FGT-R sia costituito da un IMS combinato con fusibili e da un interruttore di manovra

azionato dalla protezione di massima corrente omopolare, tali prove devono essere relative all’accoppiamento dei fusibili con l’interruttore di manovra, qualora il complesso IMS combinato con fusibili sia, di per sé, rispondente alle norma CEI EN 62271-105

3 Nel caso di reti a neutro compensato, in funzione del valore della corrente di guasto monofase a terra all’interno dell’impianto di utente, potrebbe aversi anche l’intervento dei fusibili. Nel caso l’intervento dei fusibili non avvenga, non sussiste più la selettività con la protezione di terra installata sulla linea del Distributore, per cui l’eliminazione di tale guasto avviene anche con l’apertura della linea.

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Figura 2 – Curva indicativa di intervento di un fusibile

4.2 Caratteristica di intervento dei fusibili I fusibili da impiegare per l’IMS-FGT-R devono avere una caratteristica corrente-tempo tale da avere tempi di interruzione della corrente (pre-arco + eliminazione dell’arco) sempre inferiori a quanto indicato nella Figura 3, tenendo conto anche della tolleranza delle curve di intervento. La caratteristica tempo-corrente deve essere verificata con i tre valori di tempo-corrente indicati nella stessa Figura 3.

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5 Progetto e costruzione

Si applica la Norma CEI EN 62271-105; nel seguito sono riportate solo le integrazioni necessarie ai fini della presente Norma sperimentale.

5.1 Targhe Si applica 5.10 della Norma CEI EN62271-105 con le seguenti integrazioni:

� la targa dell’IMS-FGT-R deve contenere anche il riferimento alla presente Norma sperimentale;

� per quanto riguarda il tipo del relè previsto, esso deve avere la sua targa di identificazione comprendente il numero di matricola;

� nel manuale di istruzione dell’IMS-FGT-R, devono essere riportati tutti i dati di regolazione tempo/corrente da impostare sul SPS conforme a quanto riportato in 0, al fine di garantire il corretto funzionamento dell’IMS-FGT-R, nonché la lista dei SPS dichiarati idonei con indicazione di versione HW e FW.

5.2 Ispezioni sui fusibili Ai fini manutentivi, il costruttore deve fornire la lista di riferimento dei fusibili coordinati. Il manuale d’uso e manutenzione dovrà riportare le istruzioni per la identificazione dei fusibili installati a bordo del combinato.

6 Prove di tipo

Di seguito si riporta il paragrafo delle prove di tipo della norma CEI-EN 62271-105, con l’aggiunta di quelle specificatamente previste in funzione del campo di applicazione dei combinati trattati nella presente Norma sperimentale.

Nel caso di IMS-FGT-R realizzati con più celle elementari, le prove devono essere effettuate sull’insieme, che deve risultare perfettamente identificabile nelle sue parti principali:

� IMS combinato con fusibili;

� interruttore di manovra e protezione di massima corrente omopolare con TO. Una qualsiasi variazione ad una o più componenti elementari implica la necessità del rifacimento integrale delle prove o della verifica dell’equivalenza del nuovo complesso.

Per le prove di tipo, si applica l’art. 6 della CEI EN 60694 con le integrazioni e le eccezioni sotto indicate.

6.1 Generalità Le prove di tipo includono:

� prove di isolamento;

� prove di riscaldamento;

� misura della resistenza del circuito principale;

� prove per dimostrare la capacità del combinato di stabilire ed interrompere le correnti specificate;

� prove per dimostrare il funzionamento e la durata meccanica soddisfacenti;

� verifica della protezione;

� prove di tenuta;

� prove di compatibilità elettromagnetica.

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Si attira l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali

9ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

Lo scopo delle prove di tipo è quello di dimostrare la conformità alla presente Norma sperimentale degli IMS-FGT-R, dei loro dispositivi di manovra e dei relè di massima corrente omopolare che li equipaggiano.

È richiesto che l’interruttore di manovra dell’IMS-FGT-R, anche se realizzato in più celle distinte, sia stato provato come singolo componente per la conformità alla Norma CEI EN 60265-1, eccetto che per le prescrizioni relative alla corrente di breve durata e allo stabilimento in cortocircuito. Inoltre, i fusibili devono essere provati con le prescrizioni della Norma CEI EN 60282-1.

In particolare, per quanto attiene alla conformità alla Norma CEI EN 60265-1, gli interruttori di manovra dei combinati IMS-FGT-R devono superare:

1) le prove di cui alla classe M1 per la durata meccanica (1000 manovre, CEI EN 60265-1 art. 6.102.2 4). Si specifica che le prove di durata meccanica vanno eseguite alle condizioni estreme di temperatura ambiente e tensione di alimentazione: 250 manovre meccaniche per ogni coppia T (temperatura);V (tensione) [(Tmax;Vmax), (Tmax;Vmin), (Tmin;Vmax), (Tmin;Vmin)] con Tmax = 40 °C, Tmin = -15 °C. I tempi di manovra registrati all’inizio e alla fine delle 1000 manovre non devono differire per più del 10 % rispetto al valore di riferimento definito dal costruttore.

2) le prove di cui alla classe E3 CEI EN 60265-1 5 devono essere eseguite secondo le prescrizioni applicabili contenute nelle Tabelle 5 e 6 della norma. Si specifica che i tempi di interruzione della corrente a partire dal comando di apertura (compreso il tempo di estinzione dell’arco) registrati all’inizio e alla fine delle prove di interruzione non devono differire per più di 20 ms. Le prove di interruzione dovranno integrare la prestazione di interruzione della corrente di scambio di 100 A (corrente capacitiva con componente unidirezionale).

Per gli IMS-FGT-R sono associati tre gruppi di prove:

a) prove sull’interruttore di manovra in accordo con Norma CEI EN 60265-1. Queste prove possono essere effettuate su un esemplare diverso di IMS-FGT, ma con identiche caratteristiche, da quello utilizzato per le prove in c).

b) prove sul fusibile in accordo con la Norma CEI EN 60282-1; c) prove sull’IMS-FGT-R in accordo con la presente Norma sperimentale. Nel caso di un interruttore di manovra combinato con fusibili, le prove della CEI EN 60265-1 (classe E3) e le prove di cui in a) della presente Norma sperimentale devono essere effettuate dopo aver sostituito i fusibili, come specificato, con connessioni rigide di forma, dimensione e massa identiche a quelle dei fusibili.

Il combinato sottoposto alla prova deve essere nuovo con gli elementi di contatto puliti. Dovrà essere equipaggiato con gli appropriati fusibili previsti dalla lista di riferimento, per quanto riguarda il gruppo c). Per quanto riguarda la presenza del relè di protezione, il suo intervento potrà essere simulato dal laboratorio di prova secondo quanto di seguito indicato in 6.10.1, lettere a), b), c) e d) seguendo le istruzioni del costruttore di IMS-FGT; in questo caso, nel rapporto di prova dovrà essere indicata la soluzione di adottata (prova reale o analisi della documentazione). Il costruttore dell’IMS-FVT-R è tenuto a dimostrare che modifiche/evoluzioni di detto relè (incluso il suo firmware) non invalidino le prove di tipo precedentemente eseguite e a rendere disponibile ed aggiornata la lista dei SPS idonei per un determinato IMS-FVT-R.

4 Qualora vi sia un IMS combinato con fusibili ed un IMS azionato da protezione di massima corrente omopolare,

tali prove sono da intendersi riferite all’IMS comandato da protezioni, mentre l’IMS combinato deve essere conforme alla Norma CEI EN 62271-105

5 Qualora vi sia un IMS combinato con fusibili ed un IMS azionato da protezione di massima corrente omopolare, tali prove sono da intendersi riferite all’IMS comandato da protezioni, mentre l’IMS combinato deve essere conforme all Norma CEI EN 62271-105

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Si attira l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali

10ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

6.1.1 Raggruppamento delle prove Si applica 6.1.1 della Norma CEI EN 60694.

6.1.2 Informazioni per l’identificazione delle unità in prova Si applica 6.1.2 della Norma CEI EN 60694.

6.1.3 Informazioni da includere nei rapporti delle prove di tipo Si applica 6.1.3 della Norma CEI EN 60694.

6.2 Prove di isolamento (gruppo a) Si applica 6.2 della Norma CEI EN 62271-105.

6.3 Prove di misura del livello di radiodisturbo (RIV) Il par. 6.3 della Norma CEI EN 60694 non è applicabile.

6.4 Misura della resistenza del circuito principale Si applica 6.4 della Norma CEI EN 60694 con le seguenti integrazioni: devono essere utilizzate connessioni rigide di resistenza trascurabile in sostituzione dei fusibili e la resistenza delle connessioni deve essere registrata.

6.5 Prove di riscaldamento Si applica 6.5 della Norma CEI EN 60694 con le seguenti integrazioni:

� le prove di riscaldamento dell’IMS-FGT devono essere effettuate alle correnti termiche nominali del combinato con tutti i fusibili della lista di riferimento;

� il numero delle prove può essere ridotto se la conformità alle prove di riscaldamento dell’IMS-FGT costituito dal combinato-base e da un dato tipo di fusibile (riferito come X) dimostra la conformità di ogni IMS-FGT costituito dallo stesso combinato-base equipaggiato con un altro tipo di fusibile, alla corrente termica nominale associata di questo nuovo IMS-FGT ed ammesso che i quattro criteri sotto riportati siano tutti rispettati:

� i fusibili hanno la stessa lunghezza del fusibile X;

� i fusibili hanno correnti nominali minori o uguali a quelle nominali dei fusibili di tipo X;

� i fusibili hanno potenze dissipate nominali (in accordo con la CEI EN 60282-1) minori o uguali di quelle dei fusibili di tipo X;

� il declassamento dei fusibili all’interno dell’IMS-FGT è minore o uguale di quello dei fusibili di tipo X.

Poiché la conformità ai criteri sopra riportati già include dei margini di sicurezza, non è necessario che sia considerato il diametro dei fusibili.

6.6 Prove di tenuta alla corrente di breve durata e alla corrente di picco Non è applicabile il par. 6.6 della Norma CEI EN 60694.

6.7 Verifica della protezione Si applica 6.7 della Norma CEI EN 60694: il grado di protezione minimo dell’apparecchiatura completa è IP2X

6.8 Prove di tenuta (ermeticità) Si applica 6.8 della Norma CEI EN 60694.

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11ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

6.9 Prove di compatibilità elettromagnetica (EMC) Si applica 6.9 della Norma CEI EN 60694 ed inoltre le Norme CEI EN 60255-3 e CEI EN 60255-5

6.10 Prove di stabilimento e di interruzione (gruppo a) e c) punto 6.1) Questo paragrafo include i seguenti sei cicli di prova:

� TDIsc: prove di stabilimento e di interruzione alla corrente di cortocircuito nominale;

� TDIWmax: prove di stabilimento e di interruzione al massimo I2t d’interruzione;

� TDItrasferimento: prove d’interruzione alla corrente di trasferimento nominale;

� TDIto: prove d’interruzione alla corrente di scambio nominale non inferiore a 100 A; Si raccomanda in ogni caso di considerare per queste prove valori di corrente di scambio superiori in ogni caso a 100 A (ad es. 150 A) per tener conto delle caratteristiche termiche reali dei fusibili in commercio e relative tolleranze;

� TDInc: prove d’interruzione di correnti convenzionali su reti a neutro compensato (da condurre sull’intera apparecchiatura completa di SPS (Sistema di Protezione Semplificato come da allegato A);

� TDIni: prove d’interruzione di correnti convenzionali su reti a neutro isolato (da condurre sull’intera apparecchiatura completa di SPS, vedi allegato A).

6.10.1 Condizioni per l’esecuzione delle prove In linea di principio, le prove dettagliate al punto 6.10 (prove di stabilimento e di interruzione) verificano esclusivamente le prestazioni dello specifico IMS-FGT. Comunque, è riconosciuto che può risultare eccessivamente oneroso:

a) provare un dato IMS-FGT interruttore di manovra-fusibili con ogni tipo di fusibile; b) ripetere le prove sull’IMS-FGT ogni volta che si apportano delle modifiche al progetto dei

fusibili originariamente provati. Quindi, la conformità alla presente Norma sperimentale può anche essere attestata per IMS-FGT alternativi, non provati o parzialmente provati, costituiti da un dato IMS-FGT e da fusibili, ammesso che siano soddisfatte le seguenti condizioni:

1) almeno una serie completa di prove deve essere effettuta e superata dal complesso IMS-FVT-R (realizzato insieme o tramite diverse celle);

2) ogni fusibile alternativo a quelli adottati durante tale serie di prove deve essere conforme alla propria Norma (CEI EN 60282-1);

3) deve essere montato lo stesso tipo di percussore, cioè medio o forte in accordo con la Norma CEI EN 60282-1;

4) devono essere soddisfatte le prescrizioni indicate in 6.10.2.1, 6.10.2.2, 6.10.2.3, 6.10.2.4, 6.10.2.5 e 6.10.2.6 per il tipo alternativo di fusibile (il soddisfacimento di questa condizione è subordinato alla ripetizione delle prove richiamate);

5) eventuali varianti di massa e dimensioni delle cartucce dei fusibili non devono cambiare le caratteristiche d’interruzione.

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Si attira l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali

12ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

Parimenti, può risultare eccessivamente oneroso effettuare le prove reali con ogni possibile protezione di massima corrente omopolare e relativo TO (SPS). La conformità alla presente Norma sperimentale può anche essere attestata per IMS-FGT alternativi, non provati o parzialmente provati, costituiti da un dato IMS-FGT e fusibili (definiti come sopra) e PG+TO, ammesso che siano soddisfatte le seguenti condizioni:

a) almeno una serie completa di prove deve essere effettuta e superata dal complesso IMS-FVT-R (realizzato insieme o tramite diverse celle);

b) ogni SPS alternativa a quella utilizzata durante tali prove deve essere conforme a quanto riportato in 0 della presente Norma;

c) ogni SPS alternativa deve consentire la regolazione delle due soglie di massima corrente omopolare (soglia di intervento e soglia di inibizione) sui medesimi valori impostati sull’SPS adottato nel corso dell’effettuazione delle prove reali;

d) tali regolazioni devono essere impostate sul relè da parte del Costruttore dell’IMS-FVT-R (o del complesso IMS + SPS da affiancare ad un IMS combinato) e la possibilità di variazione successiva delle stesse deve essere inibita a soggetti diversi dal Costruttore.

Il Costruttore dell’IMS-FVT-R, pertanto, potrà considerare anche tutti gli SPS realizzati, provati e dichiarati conformi all’ 0 della presente Norma da parte di altri soggetti sulla base dell’esame della sola documentazione e senza il rifacimento di tutte le prove reali. La responsabilità della correttezza dell’accoppiamento è, comunque, sempre a carico del Costruttore dell’IMS-FVT-R. 6.10.1.1 Condizione dell’IMS-FGT prima delle prove L’IMS-FGT in prova deve essere montato completo sul suo supporto o su un supporto equivalente. Il suo dispositivo di manovra deve essere manovrato nel modo specificato e, in particolare, se esso è azionato elettricamente o pneumaticamente, deve essere manovrato alla minima tensione o rispettivamente alla minima pressione del gas come specificato in 4.8 e 4.10 della CEI EN 60694, a meno che lo strappamento della corrente influenzi i risultati delle prove. In quest’ultimo caso il combinato deve essere manovrato ad una tensione o ad una pressione del gas comprese entro le tolleranze specificate in 4.8 e 4.10 della CEI EN 60694, scelte in modo da ottenere le più elevate velocità alla separazione dei contatti e le massime proprietà di estinzione dell’arco. Dovrà essere dimostrato che l’IMS-FGT funziona in modo soddisfacente, in assenza di carico, nelle condizioni suddette. Gli IMS-FGT con manovra manuale indipendente possono essere azionati da un dispositivo predisposto con l’obiettivo di rendere possibile il controllo a distanza. Una doverosa considerazione deve essere fatta in merito alla scelta delle connessioni del lato alimentazione. Quando l’IMS-FGT è predisposto all’alimentazione da entrambi i lati e la disposizione fisica di un lato dell'elemento, o elementi, d’interruzione, dell’IMS-FGT differisce da quella dell’altro lato, il lato alimentazione del circuito di prova deve essere connessa al lato dell’IMS-FGT che presenta le condizioni più gravose. In caso di dubbio, il ciclo di prova deve essere ripetuto con le connessioni di alimentazione invertite, ma per cicli di prova comprendenti prove identiche, deve essere effettuata una prova con l’alimentazione connessa ad un lato e la(e) prova(e) successiva(e) con l’alimentazione connessa all’altro lato. I fusibili selezionati per le prove devono essere scelti in modo che i risultati dei cicli di prova siano ritenuti validi per tutti i combinati costituiti dallo stesso IMS-FGT - base e da un qualunque fusibile della lista di riferimento.

6.10.1.2 Frequenza di prova Gli IMS-FGT devono essere provati alla frequenza nominale con una tolleranza del ± 8%.

6.10.1.3 Fattore di potenza Il fattore di potenza del circuito di prova deve essere determinato attraverso misura e deve essere calcolato come la media dei fattori di potenza in ciascuna fase. Durante le prove, il valore medio deve essere conforme ai valori dati in 6.10.2.1, 6.10.2.2 , 6.10.2.3 , 6.10.2.4

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13ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

6.10.1.4 Disposizione dei circuiti di prova Per i cicli di prova TDIsc e TDIWmax, l’IMS-FGT deve essere preferibilmente inserito in un circuito avente il neutro dell’alimentazione isolato ed il punto di cortocircuito trifase messo a terra, come mostrato in Fig. 3a della CEI EN 62271-105. Quando il neutro dell’alimentazione di prova non può essere isolato, esso deve essere messo a terra e il punto di cortocircuito trifase deve essere isolato come mostrato in Fig. 3b della Norma CEI EN 62271-105. Per il ciclo di prova TDItrasferimento, l’IMS-FGT deve essere inserito nel circuito prescritto della Norma CEI EN 62271-105 in Fig. 4. Per il ciclo di prova TDIto, l’IMS-FGT deve essere inserito nel circuito prescritto della Norma CEI-EN 62271-105 (Fig. 8) per la prova relativa alla corrente I6a.

Per gli IMS-FGT che producono emissioni di fiamme o particelle metalliche, le prove devono essere effettuate previa apposizione di schermi metallici nelle prossimità delle parti in tensione, separati dalle stesse da una distanza di isolamento in aria che deve essere specificata dal costruttore. Gli schermi, il telaio ed altre parti normalmente messe a terra devono essere isolate da terra ma connesse ad essa attraverso un fusibile costituito da un filo di rame di diametro 0,1 mm e lunghezza 50 mm. Il filo fusibile può anche essere connesso al secondario di un trasformatore di corrente di rapporto 1:1. Il terminale del trasformatore di corrente deve essere protetto da uno spinterometro o da uno scaricatore. Se il filo è intatto dopo la prova si assume che non si sia verificata alcuna significativa dispersione.

6.10.1.5 Tensione di prova per le prove d’interruzione La tensione di prova è la media delle tensioni concatenate misurate in corrispondenza dell’IMS-FGT dopo l’interruzione. La tensione deve essere misurata il più possibile vicino ai terminali dell’IMS-FGT, cioè senza apprezzabile impedenza tra il punto di misura e i terminali. La tensione di prova, nel caso di prove trifasi, deve essere la più possibile prossima alla tensione nominale del combinato. La tolleranza sul valore medio è pari al ± 5% del valore specificato, e la tolleranza in ogni fase rispetto al valore medio è pari al ± 20%.

6.10.1.6 Tensione di ritorno a frequenza di esercizio La tensione di ritorno a frequenza di esercizio deve essere mantenuta per almeno 0,3 s dopo l’estinzione dell’arco. La tensione di ritorno a frequenza di esercizio di un circuito trifase di prova deve essere il valore medio delle tensioni di ritorno a frequenza di esercizio in tutte le fasi, misurate dopo l’apertura dell’interruttore di manovra.

La tensione di ritorno a frequenza di esercizio del circuito di prova deve essere misurata tra i terminali di ciascun polo del combinato in ogni fase del circuito di prova. La tensione di ritorno a frequenza di esercizio deve essere misurata un periodo dopo l’apertura dell’interruttore di manovra, in accordo con la Fig. 6 della Norma CEI EN 62271-105. 6.10.1.7 Tensione applicata prima delle prove di stabilimento in cortocircuito Vedi Norma CEI EN 62271-105.

6.10.1.8 Corrente d’interruzione Per i cicli di prova TDIsc e TDIWmax il valore efficace della componente alternata della corrente presunta d’interruzione in cortocircuito deve essere misurato mezzo periodo dopo l’inizio del cortocircuito nella prova con corrente presunta.

Per i cicli di prova TDItrasferimento e TDIto la corrente d’interruzione deve essere il valore efficace della componente alternata misurata all’inizio dell’arco.

Per i cicli di prova TDIsc, TDIWmax e TDIto, il valore efficace della componente alternata della corrente d’interruzione in ciascun polo non deve discostarsi dal valore medio di più del 10 %. Per il ciclo di prova TDItrasferimento, il valore efficace della componente alternata della corrente d’interruzione nei due poli equipaggiati con connessioni conduttrici rigide non deve essere inferiore all’87 % di quello relativo al primo polo che apre, cioè al polo equipaggiato con un fusibile.

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14ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

6.10.1.9 Tensione transitoria di ritorno (TTR) Vedi Norma CEI EN 62271-105.

6.10.2 Procedure dei cicli di prova 6.10.2.1 Ciclo di prova TDIsc – Prove di stabilimento e interruzione alla corrente di

cortocircuito nominale Vedi Norma CEI EN 62271-105.

6.10.2.2 Ciclo di prova TDIWmax – Prove di stabilimento e interruzione al massimo I2td’interruzione

Vedi Norma CEI EN 62271-105.

6.10.2.3 Ciclo di prova TDItrasferimento – Prove d’interruzione alla corrente di trasferimento nominale

Vedi Norma CEI EN 62271-105

Prove addizionali sono necessarie per la prestazione di interruzione della corrente di scambio di 100 A (vedi punti 3.3.1 e 4.1).

6.10.2.4 Ciclo di prova TDIto – Prove d’interruzione alla corrente nominale di scambio Questo ciclo di prova è effettuato per dimostrare il corretto coordinamento tra i fusibili e l’interruttore di manovra azionato da sganciatori nella zona di corrente in cui l’operazione di interruzione è trasferita ai fusibili dall’interruttore di manovra, azionato da sganciatori. Poiché l’apertura causata dal relè si avrà in presenza di un guasto monofase a terra, l’IMS-FGT deve avere una corrente nominale di scambio definita secondo quanto prescritto dalla Norma CEI-EN 62271-105 (in particolare, Fig. 12, con un minimo di 100 A (vedi punto 6.10). L’IMS-FGT deve essere provato alla corrente di scambio nominale con le prove stabilite dalla Norma CEI EN 60265-1 per quanto riguarda il potere di interruzione nominale di guasto a terra (I6a). Quest’ultimo è definito come la più elevata corrente di guasto a terra nella fase guasta di una rete a neutro isolato o a terra tramite una bobina di estinzione che l’interruttore di manovra deve essere in grado di interrompere alla sua tensione nominale. Poiché la TTR di una rete a neutro isolato è più severa della TTR di una rete con il neutro a terra tramite una bobina di estinzione, anche se quest’ultima non è accordata, ai fini della prova si considera una rete a neutro isolato con corrente di guasto a terra pari alla corrente di scambio nominale. Di conseguenza, devono essere effettuate le prove previste dalla Norma CEI EN 60265-1 all’art. 6.101.8.6, sui circuiti previsti dalla stessa norma (Fig. 8) prevedendo sulle fasi sane la capacità equivalente di un cavo lungo 20 m (Fig. 4 successiva).Saranno da rispettare le prescrizioni previste dalla Tabella 5 della Norma CEI 60265-1, classeE3.

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Si attira l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali

15ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

Figura 4: circuito di prova per verifica di interruzione alla corrente nominale di scambio con capacità a valle (20 m di cavo 95 mm2)

6.10.2.5 Ciclo di prova TDInc – Prove d’interruzione della complessiva apparecchiatura in presenza della corrente di guasto a terra con neutro compensato

Questo ciclo di prova è effettuato per dimostrare il corretto funzionamento complessivo dell’IMS-FGT in presenza di correnti convenzionalmente rappresentative di condizioni di guasto monofase a terra su reti a neutro compensato. L’IMS-FGT deve essere in grado di interrompere la corrente illustrata nella seguente Figura 5 in un tempo inferiore a 800 ms complessivi (contati dall’insorgere del guasto al completamento dell’estinzione dell’arco). Questo ciclo di prova riguarda l’intera apparecchiatura, ovvero l’IMS-FGT completo di relè di massima corrente omopolare e relativo TA toroidale (SPS vedi A.1). Sul rapporto di prova deve essere registrato anche il tipo di percussore (rapido o ritardato) montato sul fusibile.

Figura 5: forma d’onda di corrente in caso di guasto a terra su reti a neutro compensato

(caso peggiore)

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ZS

Involucro o telaiodell'IMS IMS in

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C C CRS

ZS

ZS

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Si attira l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali

16ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

L’interruzione di questa forma d’onda di corrente da parte dell’IMS-FGT deve avvenire in un tempo complessivo comunque inferiore a 800 ms, e può avvenire

� per intervento del fusibile (comprensivo dell’apertura di tutti i poli);

� per intervento del relè (comprensivo dell’apertura di tutti i poli). Il relè di massima corrente omopolare dovrà essere a soglia fissa (non modificabile dall’Utente) regolata a 2 A, con soglia di inibizione regolata a un valore non minore di 80 A.

Per soglia di inibizione si intende una soglia in corrente che, in presenza di corrente residua superiore alla soglia di intervento impostata sul relè, ma anche oltre il valore regolato sulla soglia di inibizione, inibisca l’emissione del comando di sgancio da parte del relè verso l’IMS.

Il ritardo fisso del relè di massima corrente omopolare dovrà essere impostato a 600 ms.

Il Costruttore può regolare la soglia oltre il suddetto valore di 80 A, purchè tutte le prove di interruzione sulla complessiva apparecchiatura in presenza della corrente di guasto a terra con neutro compensato vengano superate positivamente in corrispondenza del valore superiore impostato.

Per provare il corretto funzionamento dell’IMS-FGT-R in presenza della corrente di guasto monofase a terra di cui alla Figura 5, e di altre forme d’onda di corrente ritenute significative, è necessario che l’IMS-FGT-R superi le prove elencate nella seguente Tabella 1 (la prova 1 si riferisce alla corrente riportata in Figura 5).

Il circuito di prova per verificare quanto sopra è indicato nella seguente Figura 6.

Prova n. E [kV]

Zs [�]

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Rs[�]

3C[�F]

L[H]

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1 11,56 0,5 707 0,5 137,7 0,074 385

2 11,56 0,5 424 1,2 82,6 0,123 385

3 11,56 0,5 141 3,6 27,5 0,368 385

4 11,56 0,5 71 4,0 13,8 0,736 385

Tabella 1 – Parametri di prova per TDInc

Figura 6: circuito per le prove TDInc e TDIni.

RP L R R R Dispositivoindicatore di

corrente

ZS

INT

Involucro o telaiodell'IMS IMS in

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C C CRS

ZS

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Si attira l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali

17ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

In serie ai condensatori possono essere inserite resistenze non induttive (R in figura) aventi una resistenza non superiore al 5% dell’impedenza capacitiva.

La prova deve essere eseguita alimentando l’IMS-FGT-R completo di trasduttore di corrente (vedi A.2.1) e relè di protezione contro il guasto a terra.

Le prove indicate in Tabella 1 devono essere eseguite in modo tale da avere la massima componente unidirezionale nella corrente da interrompere mediante chiusura dell’interruttore di guasto (INT in Figura 3) sul passaggio per lo zero della tensione. Tali prove devono essere ripetute cinque volte. La dispersione del tempo di interruzione della corrente nel caso di intervento della protezione e conseguente apertura dell’IMS deve essere non superiore al 20%, fermo restando che il tempo complessivo all’eliminazione dell’arco deve essere inferiore a 800 ms.

6.10.2.6 Ciclo di prova TDIni – Prove d’interruzione della complessiva apparecchiatura in presenza della corrente di guasto a terra con neutro isolato

L’IMS-FGT-R deve essere in grado di superare le prove indicate in Tabella 2, che rappresentano condizioni anomale di funzionamento delle reti a neutro compensato. Tali reti possono infatti trovarsi temporaneamente a funzionare a neutro isolato. In questi casi deve essere verificato che l’IMS-FGT operi correttamente, cioè apra:

1) per effetto dei fusibili tutte le correnti di guasto a terra superiori alla Ito; 2) per effetto dell’IMS azionato dalla protezione contro il guasto a terra le correnti di guasto

a terra inferiori alla Ito e superiori alla soglia impostata sulla protezione (2 A). Qualora sia impiegata una soglia di inibizione per impedire lo sgancio in presenza di correnti superiori alla I

to sarà da verificare che la protezione non emetta alcun comando di apertura

per le prove a corrente superiore alla soglia di inibizione stessa (80 A) od altro valore superiore dichiarato dal Costruttore (con il quale devono venire effettuate le prove).

Prova n. E [kV]

Zs[�]

Irms [A]

Rs[�]

3C[�F]

L[H]

Rp[�]

1 11,56 0,5 500 137,7

2 11,56 0,5 300 82,6

3 11,56 0,5 150 44

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5 11,56 0,5 50 13,7

6 11,56 0,5 5 1,37

Tabella 2 – Parametri di prova TDIni

Il circuito di prova per verificare quanto sopra è ancora quello indicato nella Figura 4, con i parametri relativi alla messa a terra del neutro azzerati (vedi Tabella 2).

Tali prove devono essere ripetute cinque volte. La dispersione del tempo di interruzione della corrente nel caso di intervento della protezione e conseguente apertura dell’IMS deve essere non superiore al 20%, fermo restando che il tempo complessivo all’eliminazione dell’arco deve essere inferiore a 800 ms.

6.10.3 Comportamento del combinato durante le prove Vedi capitolo 6.101.3 della Norma CEI EN 62271-105.

6.10.4 Condizione dell’apparato dopo le prove Vedi capitolo 6.101.4 della Norma CEI EN 62271-105.

Prog

PPge

tto a per

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riore al 20%, fermore al 20%, sere inferiore a 80inferiore

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6.10.4 Condizio4 CondiVedi capitolo 6Vedi capitolo 6

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Si attira l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali

18ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

6.11 Ciclo di prova per la verifica del tempo di manovra (apertura) prima e dopo un condizionamento in camera climatica (invecchiamento accelerato).

Durante l’invecchiamento accelerato l’apparecchio non farà alcuna manovra. Alla fine del processo di invecchiamento (rif. Norma CEI EN 60068-2-52 grado di severità 5, 28 giorni) l’IMS-FGT-R deve ancora essere in grado di eseguire una manovra di cui al punto 6.101 della CEI EN 60265-1, con tempo di manovra e velocità dei contatti principali compresi nel range misurato durante le 1000 manovre di cui al punto 6.101 della Norma CEI EN 60265-1.

6.12 Prove di manovra meccanica Vedi Norma CEI EN 62271-105.

6.13 Prove d’urto meccanico sui fusibili Vedi Norma CEI EN 62271-105.

6.14 Prova termica con lunga durata di prearco del fusibile Vedi Norma CEI EN 62271-105.

7 Prove individuali

Vedi Norma CEI EN 62271-105.

Le prove vanno fatte sul combinato completo di relè e TA toroidale. Sarà cura del fornitore del combinato IMS-FGT-R verificare l’esecuzione delle prove individuali su relè e TA toroidale da parte dei relativi costruttori.

7.1 Prove di funzionamento meccanico Vedi Norma CEI EN 62271-105.

8 Conformità dell’apparecchiatura

La dimostrazione della rispondenza ai requisiti della presente Norma sperimentale segue i criteri definiti dalla Norma CEI 0-16 (ad es. paragrafo D.2.5).

9 Guida per la scelta dei combinati interruttore di manovra-fusibili per la protezione dei trasformatori

Vedi Norma CEI EN 62271-105, Allegato A

10 Informazioni da includere nelle richieste di offerta, nelle offerte e negli ordini

Vedi Norma CEI EN 62271-105.

11 Regole per il trasporto, l’immagazzinamento, l’installazione, il funzionamento e la manutenzione

Vedi Norma CEI EN 62271-105.

12 Sicurezza

Vedi Norma CEI EN 62271-105.

Prog

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Si attira l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali

19ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

ALLEGATO A Caratteristiche del sistema di protezione semplificato (SPS)

Il SPS deve essere costituito da opportuno TA omopolare (toroidale) collegato a un relè di protezione semplificato (RPS) che comprenda una protezione di massima corrente omopolare a due soglie, entrambe tarabili in corrente omopolare e tempo di ritardo intenzionale in modo indipendente. Una delle soglie deve determinare il movimento dei contatti di uscita dei relè di scatto, mentre l’altra (opzionale) deve inibire la movimentazione dei contatti di uscita dei relè di scatto.

Data la specificità delle funzioni che devono essere garantite dal sistema di protezione semplificato in rapporto alle peculiari caratteristiche delle reti MT di distribuzione, nonché le necessità di elevata affidabilità e rapidità di intervento che tale protezione deve garantire, di seguito si descrivono in dettaglio i requisiti della stessa SPS.

A.1 Caratteristiche del Sistema di Protezione Semplificato (SPS) per reti MT Il Sistema di protezione semplificato associato al Dispositivo Generale costituto da IMS-FGT (ovvero Sistema di Protezione Semplificato, SPS nel seguito) è composto da:

� trasformatore di corrente di terra con le relative connessioni al relè di protezione;

� relé di protezione con relativa alimentazione (Protezione Generale, PG nel seguito) dotato di contatto NC per apertura dell’IMS-FGT;

� circuiteria di apertura dell’IMS-FGT conforme alla RTC (dispositivo di apertura a mancanza di tensione)

Nel suo complesso, il SPS deve essere in grado di funzionare correttamente in tutto il campo di variabilità delle correnti di terra che si possono determinare nelle condizioni di guasto per le quali è stato previsto.

Le funzioni protettive che la PG deve comprendere sono:

� protezione di massima corrente omopolare, che prevede due soglie di intervento. - Prima soglia, dedicata alla rilevazione degli eventi di guasto monofase a terra (sia

esso franco o su impedenza) all’interno dell’impianto di Utente, con correnti tali da necessitare l’apertura del DG (inferiori a 80 A) indicata nel seguito come soglia I0>;

- seconda soglia, dedicata all’inibizione dell’apertura dell’IMS-FGT per correnti superiori a 80 A (o valore superiore impostato dal Costruttore di IMS e non modificabile dall’Utente) indicata nel seguito come soglia I0>>.

Per realizzare le sopradette funzioni, il SPS può prevedere:

� singoli PG e TA, ciascuno rispondente alle rispettive Norme di riferimento, combinati in vari modi previa verifica del corretto funzionamento della combinazione (SPS non integrato);

� un’unica apparecchiatura integrata che svolga le funzioni di PG e TA (SPS integrato), comunque realizzata a regola d’arte.

Nel primo caso (SPS non integrato) deve essere verificato che le caratteristiche dei singoli componenti da combinare siano tali da garantire la funzionalità del SPS nel campo di interesse delle grandezze di guasto; in funzione delle caratteristiche dei trasformatori di corrente utilizzati possono essere provati singolarmente tutti i diversi componenti o essere effettuati sottoinsiemi limitati di prove su più componenti combinati insieme.

Nel secondo caso (SPS integrato) tutte le prove si riferiscono ad una apparecchiatura integrata in cui non sono individuabili e/o testabili separatamente le funzioni dei singoli componenti che costituiscono l’intero SPS.

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Si attira l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali

20ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

Nella presente appendice sono riportate le caratteristiche e le modalità di prova dei seguenti componenti del SPS per utenti di Media Tensione:

� trasformatori amperometrici omopolari (TA denominati nel seguito TO),

� relè di protezione semplificato (RPS). La specificazione delle caratteristiche e delle eventuali modalità di prova si rende indispensabile date le necessità spinte di affidabilità e rapidità di intervento che il SPS deve garantire, coniugate con l’esigenza di evitare sovradimensionamenti del sistema di protezione allo scopo di contenere i costi. In particolare, date le prestazioni da garantire in termini di corretta e tempestiva individuazione delle correnti di guasto a terra, è necessario assicurare il corretto coordinamento tra PG e TO, nonché dimostrare tale corretto coordinamento mediante l’adempimento di requisiti funzionali e il superamento di prove.

A.2 Caratteristiche del SPS non integrato Le caratteristiche, le verifiche e le eventuali prove prescritte per il SPS non integrato riguardano i seguenti componenti:

� trasformatori amperometrici omopolari (TO), cui è dedicato il paragrafo A.2.1;

� relè di protezione generale (PG), cui è dedicato il paragrafo A.2.2. Per quanto riguarda i trasformatori di corrente omopolari, essi devono essere conformi alla Norma CEI EN 60044-1; i relè, devono essere conformi alla CEI EN 60255.

Ulteriori prescrizioni sono riportate nel seguito.

A.2.1 TA toroidale per la protezione contro i guasti a terra (TO) Come anticipato, la protezione contro i guasti monofasi a terra dell’impianto Utente, a seconda del contributo capacitivo fornito al guasto monofase dalla rete dell’Utente stesso, può consistere in:

� protezione di massima corrente omopolare. L’intervento della PG in caso di guasto doppio monofase a terra deve essere conseguito mediante una protezione di massima corrente omopolare, basata, alternativamente su:

� segnali secondari forniti dal TA omopolare (TO). Il TA omopolare (TO) deve fornire correnti secondarie alla PG con errori entro limiti definiti in tutto il campo di variabilità atteso per la corrente primaria dovuta a guasto monofase a terra , detto TO deve consentire il corretto funzionamento delle protezioni di massima corrente di terra in qualsiasi condizione di esercizio del neutro.

Le caratteristiche del TO devono essere calcolate tenendo conto del carico della protezione e dei relativi cavi di collegamento.

In ogni caso i TO devono presentare le seguenti caratteristiche:

� tensione massima per l’apparecchio: 0,72 kV;

� corrente termica nominale permanente: 300 A;

� corrente termica nominale di cortocircuito per 1 s: 12,5 kA. Come premesso, il TO deve fornire correnti secondarie, con errori entro i limiti stabiliti, alla protezione PG nel campo di variabilità atteso per la corrente di guasto primaria. Per esempio, a 20 kV, la funzione di protezione contro guasti a terra deve intervenire per pochi Ampere primari per guasti monofasi. Inoltre bisogna tenere conto della presenza di una componente asimmetrica primaria (componente unidirezionale, generata dalle bobine di estinzione d’arco o di Petersen tipicamente presenti sulle reti, stimabile in 500 A di cresta, con costante di tempo pari a 150 ms) che si può sovrapporre ad una componente simmetrica non superiore a 50 A, come indicato in Figura 7.

Prog

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A.2A.2

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Si attira l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali

21ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

La presenza di una componente aperiodica, combinata con TO non adeguato , aumenta il rischio di ritardato intervento delle protezioni con conseguente mancata selezione del guasto. Ai fini della presente Norma sperimentale, i TO omopolari possono essere automaticamente idonei (si veda il paragrafo A.2.1.1) ovvero non automaticamente idonei (si veda il paragrafo A.2.1.2).. E’ anche prevista la possibilità di impiegare soluzioni di protezione basate su TO non convenzionali: tali soluzioni sono trattate nel paragrafo A.2.1.3.

A.2.1.1 Caratteristiche e prove per TA omopolari (TO) automaticamente idonei Il presente paragrafo contiene caratteristiche e prove necessarie a garantire il corretto intervento della PG, qualora equipaggiata con TO di caratteristiche tali da farli ritenere automaticamente idonei (la definizione è data nel seguito).

A.2.1.1.1 Caratteristiche dei TO automaticamente idonei Le caratteristiche dei TO finalizzati alla rilevazione dei guasti monofase a terra (sia a neutro compensato, sia a neutro isolato) o doppio monofase sono di seguito esposte.

Tenendo conto dei vincoli sopra richiamati, TO con le seguenti caratteristiche nominali sono ritenuti automaticamente idonei:

� tipo toroidale;

� rapporto di trasformazione nominale: 100/1 A;

� prestazione nominale: 2 VA;

� errori contenuti entro i valori di Tab. 3 (in cui In è la corrente nominale di 100 A, I è la corrente primaria di prova).

Corrente (I/In)

Errore di rapporto (%)

Errore d’angolo (°)

0,01 ±5 ±2

±2

0,05 ±1

1 ±1

20 ±5

Tab. 3: errori TO

Fig. 7 – Corrente secondaria convenzionale per TA omopolari (TO)

Prog

etPP

Fig. 7 – CoFig. 7

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Si attira l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali

22ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

A.2.1.1.2 Prove funzionali per PG che utilizzino TO automaticamente idonei Le prove funzionali per PG che utilizzino TO automaticamente idonei per la rilevazione dei guasti monofase a terra sono le medesime riportate per i TO non automaticamente idonei nel successivo paragrafo A.2.1.2.2 ma, ad esclusione della prova 1 di Tabella 4, l’applicazione dei segnali di corrente avviene direttamente alla protezione PG (applicazione di correnti secondarie). La prova 1 della Tabella 4 deve invece essere effettuata con i segnali di correnti primari applicati ai TO. Il superamento di tutte le prove, inclusa la prova 1 di Tabella 4 attesta esclusivamente che il particolare accoppiamento TO+PG oggetto della prova stessa può essere considerato valido. In caso di utilizzo di PG e/o di TO diversi da quelli provati, devono essere ripetute tutte le prove di cui al A.2.1.2.2 con le modalità sopra descritte per quanto riguarda l’applicazione di grandezze primarie e/o secondarie.

A.2.1.2 Caratteristiche e prove per TA omopolari (TO) non automaticamente idonei Il presente paragrafo contiene caratteristiche e prove necessarie a garantire il corretto intervento della PG, qualora equipaggiata con TO di caratteristiche tali da non farli ritenere automaticamente idonei.

A.2.1.2.1 Caratteristiche dei TO non automaticamente idonei Si definiscono TO non automaticamente idonei, quei TO che non presentino le caratteristiche di cui al paragrafo A.2.1.1; tali TO possono essere utilizzati solo se, insieme ad una ben determinata e specificata PG, soddisfano le prove di seguito indicate.

A.2.1.2.2 Prove funzionali per PG che utilizzino TO non automaticamente idonei Le prove funzionali da applicare nel caso di soluzioni di protezione che impieghino TO non automaticamente idonei sono di seguito descritte.

In particolare, le prove indicate in Tabella 4 devono essere eseguite qualora il TO non automaticamente idoneo sia utilizzato per la funzione di massima corrente omopolare. Le grandezze di Tabella 4 devono essere applicate, in valore primario, direttamente al TO a sua volta connesso alla PG.

Prova funzione di massima corrente omopolare

Taratura relé (vedi A.1)

� soglia I0> pari a 2 A primari, tempo di intervento = 380 ms

� soglia I0>> pari a 80 A primari, tempo entro il quale deve essere inibito l’intervento della protezione = 100 ms

Il TA omopolare + la funzione di massima corrente omopolare del PG superano la prova se la PG emette il comando di scatto/inibizione in conformità a quanto indicato in Tabella 4.

Il superamento delle prove di Tabella 4 attesta esclusivamente che il particolare accoppiamento TO+PG oggetto della prova stessa può essere considerato valido. In caso di utilizzo di PG e/o di TO diversi da quelli provati, devono essere ripetute tutte le prove di cui al A.2.1.2.2 con le modalità sopra descritte per quanto riguarda l’applicazione di grandezze primarie e/o secondarie.

Prog

etto

PP

o

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/o di TO diveri TO divn le modalità sople modalità

secondarie. econdarie.

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Si attira l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali

23ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

Tabella 4

Prova Corrente omopolare simmetrica (primaria)

Correnteunidirezionale

(primaria)

Costante di tempo

Scatto Intervento Tempo massimo di intervento

[ms]

Tempo massimo prima dell’ inibizione

della protezione [ms]

1 50 A ± 5% 500x �2 A ± 5% 150 ms I0> 530 + 3%

2 2000 A ± 5% - - I0>> 100 + 3%

3 350 A ± 5% - - I0>> 100 + 3%

4 100 A ± 5% - - I0>> 100 + 3%

5 2,2 A ± 5% - - I0> 380 + 3%

6 1,8 A ± 5% - - NO -

A.2.1.3 Caratteristiche e prove per TA omopolari (TO) non convenzionali Qualora la PG utilizzi, per la rilevazione della corrente omopolare, TO che, per esempio, non producono in uscita un segnale in corrente o privi di nucleo magnetico (detti nel seguito TO non convenzionali) va fatto riferimento a quanto indicato al capitolo 0 relativamente a tale funzione.

Il superamento delle prove attesta esclusivamente che il particolare accoppiamento trasduttore + PG oggetto della prova stessa può essere considerato valido. In caso di utilizzo di PG e/o di trasduttori diversi da quelli provati, devono essere ripetute tutte le prove.

Ovviamente, i trasduttori di corrente non convenzionali devono, comunque, essere dimensionati per soddisfare le condizioni poste all’art. A.2.1.

A.2.2 Caratteristiche della Protezione Generale (PG) Nel presente capitolo sono riportate le caratteristiche e le modalità di prova per verificare la Protezione Generale per utenti di Media Tensione.

A.2.2.1 Prescrizioni funzionali per la protezione di massima corrente omopolare6

Il relè deve prevedere una protezione di massima corrente omopolare con due soglie temporizzabili e tarabili in modo completamente indipendente fra loro. Le caratteristiche della suddetta protezione sono di seguito elencate.

� Tempo base di intervento pari alla somma del tempo di misura della protezione e del tempo di emissione del comando di scatto (per grandezze d’ingresso pari a 1,2 volte il valore d’intervento tarato); deve essere per tutte le funzioni di seguito indicate minore o uguale a 50 ms. I tempi di intervento indicati di seguito sono comprensivi del tempo base.

� Protezione di massima corrente di terra: la corrente nominale In deve essere compatibile con i dispositivi di acquisizione delle grandezze primarie. I campi di taratura previsti sono i seguenti (i campi indicati sono quelli minimi ammissibili, mentre i gradini indicati per le tarature sono quelli massimi ammissibili):

� Prima soglia (Io>): valore (2-3) A, a gradini di 0,5 A (valori primari); tempo di intervento (0,05÷2) s, a gradini di 0,05 s.

� Seconda soglia 7(Io>>): valore (10÷500) A, a gradini di 10 A (valori primari);

I campi di regolazione sono in Ampere primari, indipendentemente dal rapporto di trasformazione dei TO impiegati.

6 La protezione di massima corrente omopolare è richiesta a prescindere dalla consistenza dell’impianto Utente.

7 La seconda soglia è finalizzata all’inibizione dell’IMS-FGT per correnti superiori ad 80 A

Prog

ePP

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convenzionali nvenzionali all’art. A.2.1. all’art. A.2.1

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24ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

Le caratteristiche del relè sono:

� errori limite sul circuito amperometrico �5 %;

� variazione dell’errore limite �3 %;

� tempo di ricaduta �100 ms;

� rapporto di ricaduta �0,9;

� errore limite sui tempi �3%±20 ms;

� variazione dell’errore limite �1,5%±10 ms;

� assorbimento circuito amperometrico �0,2VA per In = 1 A, �1VA per In = 5A. A.2.2.2 Comandi di apertura di IMS-FGT Il comando di apertura dell’IMS-FGT deve permanere fino al ricadere dello stato logico di scatto che l’ha determinato e comunque per un tempo minimo di 150 ms (per garantire l’apertura dell’IMS-FGT).

A.2.2.3 Segnalazioni locali Le segnalazioni locali devono consistere in:

� una segnalazione differenziata di relè in funzione o in anomalia;

� un segnale memorizzato di scatto generico protezione di massima corrente di terra;

� una segnalazione di posizione IMS-FGT, che indichi interruttore aperto o chiuso, sulla PG o sul fronte quadro.

A.2.2.4 Prove e certificazioni della PG Il dispositivo deve essere dotato di marcatura CE a fronte delle Direttive Comunitarie Applicabili.

Le prove da effettuare sul dispositivo si dividono in:

� prove funzionali;

� prove di compatibilità elettromagnetica;

� prove di compatibilità ambientale;

� prove di sovraccaricabilità dei circuiti di misura e di alimentazione. Deve essere certificato, con le modalità in seguito indicate, il superamento delle prove di cui ai paragrafi seguenti.

A.2.2.4.1 Prove funzionali Le prove funzionali consistono in:

� verifica funzioni;

� misura della precisione delle soglie di intervento e ricaduta;

� misura della precisione dei tempi di intervento e di ricaduta. Il Distributore potrà richiedere di sottoporre la PG a verifica del comportamento in transitorio fornendo degli opportuni file di prova con cui provare la PG stessa (ad es. in formato COMTRADE); in tal caso dovrà essere attestato anche il superamento di queste prove.

Protezione di massima corrente omopolare Tutte le funzioni della protezione di massima corrente omopolare devono essere verificate rilevando i tempi di intervento, le precisioni ed i rapporti di ricaduta. Devono inoltre essere condotte le prove funzionali in presenza di arco intermittente definite in CEI 0-16 Allegato D.2.4.4.

Prog

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25ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

Qualora la protezione di massima corrente sia basata su correnti secondarie fornite da TO automaticamente idonei, quindi conformi a quanto indicato in A.2.1.1, devono essere effettuate anche le prove definite in A.2.1.1.2. I limiti di validità della certificazione sono indicati in A.2.1.1.2.

Qualora la protezione di massima corrente sia basata su correnti secondarie fornite da TO non automaticamente idonei, quindi conformi a quanto indicato in A.2.1.2, devono essere effettuate anche le prove definite in A.2.1.2.2. I limiti di validità della certificazione sono indicati in A.2.1.2.2.

A.2.2.4.2 Prove di compatibilità elettromagnetica Le prove di compatibilità elettromagnetica sono riportate nella seguente Tabella 5.

Tab.5: prove di compatibilità elettromagnetica

NB: ai fini della tenuta ad impulso, vedi variante V2 alla Norma CEI 0-16

Prog

PP

NB: ai fini deNB: ai fini de

ubbli

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26ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

Prove di compatibilità ambientale Le prove di compatibilità ambientale sono riportate nella seguente Tabella 6.

Tab.6: prove di compatibilità ambientale

A.2.2.4.3 Prove di sovraccaricabilità dei circuiti di misura e di alimentazione Per i circuiti amperometrici di fase la sovraccaricabilità permanente deve essere superiore o uguale a 3 In, quella transitoria (per 1 s) deve essere superiore o uguale a 50 In. Per i circuiti di alimentazione ausiliaria la sovraccaricabilità permanente deve essere superiore o uguale a 1,3 Un, quella transitoria (1 s) deve essere superiore o uguale a 2 Un.

A.2.3 Conformità La dimostrazione della rispondenza ai requisiti della presente Norma sperimentale seguirà i criteri definiti dalla CEI 0-16 (ad es. paragrafo D.2.5).

A.3 Caratteristiche del SPS integrato Le prove funzionali, di compatibilità ambientale e le prove di sovraccaricabilità dei circuiti di misura e di alimentazione devono essere effettuate sul SPS inteso come insieme funzionale (PG + trasduttori di corrente omopolari).

In particolare, dovranno essere effettuate prove descritte nel seguito.

A.3.1 Prove funzionali Lo scopo dei test funzionali descritti nella presente appendice è quello di verificare la capacità del SPS integrato di riconoscere i guasti che possono verificarsi in una rete MT di Utente.

Prog

etto

PP

ela CEI 0

eristiche del Stiche denzionali, di compaionali, di co

di alimentazione dalimentazioasduttori di correnttori di cor

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3.1 Prove funzProve Lo scopo dei tescopo dei capacità del SPapacità del SPUtente.Utente.

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27ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

Le prove da eseguire riguardano quindi il riconoscimento dei fenomeni di guasto monofase a terra.

I transitori rappresentativi delle suddette prove sono stati suddivisi nelle seguenti categorie:

� transitori di guasto monofase. I guasti (monofasi a terra) sono ipotizzati attorno al passaggio dello zero della tensione di fase; questa condizione, seppure poco probabile, rappresenta in generale una condizione più critica per il dispositivo SPS (nel caso di rete compensata la corrente di guasto - e quindi omopolare misurata sulla linea sede di guasto - presenta la massima componente unidirezionale). I casi di guasto monofase sono ipotizzati a differenti resistenze di guasto secondo quanto specificato nel seguito.

In generale, salvo eventuali eccezioni descritte nel seguito, si deve predisporre un circuito di prova realizzato mediante i trasduttori di corrente di fase, di corrente omopolare e di tensione ed i cavi di collegamento (tipologia, sezione e lunghezza) che saranno effettivamente installati nel SPS reale; le grandezze si applicano al primario dei trasduttori.

La validità della certificazione si riferisce esclusivamente alla precisa configurazione del SPS oggetto delle prove cui la certificazione si riferisce. Una qualsiasi variazione determina il decadimento della validità della certificazione.

A.3.1.1 Prove di guasto monofase a terra La rete presa in considerazione è a 20 kV. Si tratta di guasti monofase a terra con resistenza di guasto opportuna e ciascuna prova consiste nel fornire al SPS

� corrente omopolare nel caso di SPS con funzione di massima corrente omopolare, A.3.1.1.1 Prove su SPS con protezione di massima corrente omopolare La taratura della funzione massima corrente omopolare della PG deve essere:

� soglia I0> pari a 2 A primari, tempo di intervento = 380 ms;

� soglia I0>> pari a 80 A primari, tempo di inibizione = 100 ms.

Le prove da effettuare sono riportate di seguito.

Prog

etto

PP

in inc

hiesta

a precisaqualsiasi vaalsiasi v

di guasti monouasti monofornire al SPS e al SPS

nzione di massne di mase di massima ci massima c

te omopolare dte omopolare

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predisporre un circisporre unte omopolare e di omopolare e

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Si attira l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali

28ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

A.3.1.1.1.1 Prove con rete a 20 kV, neutro isolato Sono da simulare guasti monofase a terra con resistenza di guasto indicata in Tabella 7

Prova Corrente Rg [�] Risultato atteso

1 20 A 0 Scatto soglia I0>

2 20 A 1000 Scatto soglia I0>

3 20 A 2000 Scatto soglia I0>

4 20 A 5000 Nessuno scatto

5 40 A 0 Scatto soglia I0>

6 40 A 1000 Scatto soglia I0>

7 40 A 2000 Scatto soglia I0>

8 40 A 5000 Nessuno scatto

9 100 A 0 Scatto soglia I0>>

10 100 A 1000 Scatto soglia I0>

11 100 A 2000 Scatto soglia I0>

12 100 A 5000 Nessuno scatto

13 200 A 0 Scatto soglia I0>>

16 200 A 5000 Nessuno scatto

Tab.7 : prove di guasto monofase a NI per protezione di max corrente omopolare

A.3.1.1.1.2 Prove con rete a 20 kV, neutro compensato Sono da simulare guasti monofase a terra con resistenza di guasto indicata in Tabella 8

Prova Estensione rete Grado di comp. Rg [�] Risultato atteso

1 100 A 65 % 0 Scatto soglia I0>

2 100 A 65 % 1000 Scatto soglia I0>

3 100 A 65 % 2000 Scatto soglia I0>

4 100 A 65 % 7000 Nessuno scatto

5 200 A 95 % 0 Scatto soglia I0>

6 200 A 95 % 1000 Scatto soglia I0>

7 200 A 95 % 2000 Scatto soglia I0>

8 200 A 95 % 7000 Nessuno scatto

9 300 A 135 % 0 Scatto soglia I0>>

10 300 A 135 % 1000 Scatto soglia I0>

11 300 A 135 % 2000 Scatto soglia I0>

12 300 A 135 % 7000 Nessuno scatto

13 500 A 100 % 0 Scatto soglia I0>>

14 500 A 100 % 1000 Scatto soglia I0>

15 500 A 100 % 2000 Scatto soglia I0>

16 500 A 100 % 7000 Nessuno scatto

Tab. 8: prove di guasto monofase a NC per protezione di max corrente omopolare

Prog

ePP

getto

0

200 A 0 A

300 A 300 A o300 A 300 A tot300 A 300 Attoet12 300 A 300ett

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Scatto sogliScatto sogaScatto sogScatto sotaNessunNessutasScattScastsNNsesesesper protezioneer protezione

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29ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

A.3.1.1.1.3 Prove di compatibilità e sovraccaricabilità Le prove di compatibilità elettromagnetica sono elencate nella seguente Tabella 9.

Tab. 9: prove di compatibilità elettromagnetica

NB: ai fini della tenuta ad impulso, vedi variante V2 della Norma CEI 0-16

Prog

etto

PP

Tab.Tab

ella tenuta ad implla tenuta ad

i

e

blica

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30ProgettoC. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011

Le prove di compatibilità ambientale sono elencate nella seguente Tabella 10.

Tab. 10: prove di compatibilità ambientale

Inoltre, per testare correttamente il sensore integrato TA , sono necessarie le seguenti prove addizionali:

� PROVA DI TENUTA AD IMPULSO ATMOSFERICO A SECCO – Norma CEI EN 60383-2; par. 6, 9, 12.1 (per quanto applicabile). La prova dovrà effettuarsi su 3 sensori collegati all’unità elettronica di elaborazione, con la stessa alimentata ed attiva. La prova si considererà superata se i tre sensori non risultano danneggiati e non vengono emessi interventi intempestivi;

� INFIAMMABILITA': il materiale utilizzato per il rivestimento dei sensori dovrà superare la prova di infiammabilità prevista nella Norma CEI EN 60695-11-10 (ex IEC 60707), ed essere in classe VO, utilizzando il metodo B (ex FV).

A.3.2 Conformità La dimostrazione della rispondenza ai requisiti della presente Norma sperimentale seguirà i criteri definiti dalla CEI 0-16 (ad es. paragrafo D.2.5).

A.4 Sistema di controllo e registrazione associato alla PG Si rimanda alla Norma CEI 0-16.

Prog

etto

PP

LITA': ilfiammabilità mmabilità

classe VO, utilizze VO, utonformità formità

trazione della rispozione della efiniti dalla CEI 0-iti dalla CE

Sistema di costema drimanda alla Normmanda alla N

in

D IMPquanto appnto ap

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inc

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€ _ Progetto C. 971:2010-12 – Scad. 28-02-2011 Totale Pagine 32

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Comitato Tecnico Elaboratore CT 0 – Applicazione delle Norme e testi di carattere generale

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