Non scioperiamo per la quattordicesima! Banchieri, bancari, disoccupati e quattordicesima.

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Egregio Direttore, vorrei ringraziare la signora Silvana Maggio Orsini che, in una lettere alla Preal- pina pubblicata sabato u.s., mette alla pub- blica gogna i bancari che, a suo dire, erano in piazza per pretendere o difendere, nella lettera non è molto chiaro, la quattordicesi- ma. La ringrazio perché mi permette di chiarire alla signora Silvana, ed ai suoi lettori, le ra- gioni per le quali giovedì 31 ottobre i banca- ri di tutta Italia hanno scioperato. Non so quali canali televisivi la signora Sil- vana guardi, ma probabilmente ha fatto un po' di confusione, la protesta non era contro la manovra governativa, ma era contro le banche italiane e contro l'associazione che le rappresenta, l' ABI, che ha disdettato in maniera unilaterale il Contratto Nazionale di Lavoro di 309.000 bancari. Piccola parentesi: signora Silvana, le darò una informazione in anteprima, CGIL, CI- SL e UIL lo sciopero di 4 ore contro la ma- novra governativa, in provincia di Varese, lo faranno venerdì 15 novembre. Prima di tornare alle ragioni dello sciopero dei bancari, devo correggere ancora una volta la signora Silvana, che forse non sa, come la principale banca italiana, da parec- chi mesi, tenga aperti numerosi propri spor- telli fino alle 20 di sera ed anche il sabato mattina, e se segue così attentamente la tele- visione dovrebbe aver visto uno spot pubbli- citario, con un famoso attore comico, che reclamizza l'iniziativa; non solo un altro gruppo, il secondo in Italia, sta attuando qualcosa di molto simile. Tornando alle ragione dello sciopero e cer- cando di essere il più chiaro e sintetico pos- sibile debbo dare una brutta notizia alla si- gnora Silvana i bancari e le bancarie non erano in piazza per avere la quattordicesi- ma, che non prendono più da anni, ma per difendere il loro Contratto Nazionale e cer- to anche i loro stipendi. Di sicuro non è eli- minando il Contratto a migliaia di lavorato- ri che si aiutano i disoccupati. Le banche italiane, in questi anni, si sono caratterizzate per la riduzioni dei prestiti al- le famiglie ed alle imprese, prestando soldi solo ai soliti noti, hanno fatto bilanci pren- dendo i soldi dalla Banca Centrale Europea a tassi bassissimi per investirli in titoli di stato a tassi elevati, senza rammentare i nu- merosi scandali in cui sono state coinvolte. Ora si trovano con 140 miliardi di sofferen- ze e come unica soluzione, per salvarsi, pen- sano a ridurre il costo del personale dando la disdetta al Contratto Nazionale e vagheg- giando contratti aziendali e di gruppo. Ridurre gli impiegati e la loro busta paga si può, gli stipendi dei banchieri ed il numero delle loro poltrone no, in fondo i nostri ban- chieri non sono molto dissimili dai nostri parlamentari, che quando sentono parlare di ridurre i propri benefici vengono colti dall'orticaria. Ultima brutta notizia per la signora Silva- na: in questi anni i bancari italiani hanno di- mostrato, proprio attraverso il Contratto Na- zionale che Abi non vuole più applicare, di essere disponibili a rinunciare ad aumenti salariali per rendere più facile l'ingresso in banca di giovani disoccupati, quindi non hanno assolutamente nulla di cui vergognar- si. Piccola morale da tre soldi: come sarebbe migliore questo mondo se i tanti signori Sil- vano e le tante signore Silvana prima di in- dignarsi almeno si documentassero un po', forse riuscirebbero ad indirizzare meglio la propria indignazione. P.S. Lo sciopero dei bancari ha dato ottimi risultati il 90% delle filiali, in provincia di Varese, erano chiuse, risultati analoghi so- no stati registrati in tutta Italia, ora atten- diamo le prossime mosse dell'ABI consape- voli che non potremo accettare il ricatto che sta portando avanti. Pertanto chiediamo scusa in anticipo alla clientela se nelle prossime settimane dovrà subire qualche disagio, ma con le nostre ini- ziative stiamo difendendo non solo i nostri interessi, ma anche un nuovo modo di fare banca più attento alle esigenze di cittadini e imprese. Cordiali saluti. Ludovico Reverberi Segretario Generale Federazione Italiana Sindacale Assicurazioni Credito - CGIL di Varese Non scioperiamo per la 14esima LA FOTOLETTERA

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Lettera alla Prealpina del 6/11/2013 per chiarire le ragioni dello sciopero dei bancari del 31 ottobre 2013. #scioperobancari

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44 MERCOLEDÌ 6 NOVEMBRE 2013

✍ Buongiorno Direttore,sono mesi che oramai leggo di

bonifiche ed altri interventi per ristabi-lizzare la naturale ed igienica situazio-ne del nostro tanto amato "ruscellettodi città". Purtroppo a quantoposso/possiamo tutti constatare, l'Ar-netta versa ancora in condizioni igieni-che pietose e sicuramente indegne per ilivelli di vivibilità di un paese Euro-peo. Cordialità.

Paolo ScoffoneGALLARATE

✍ Egregio direttore,essendo affezionata lettrice del Vs quoti-

diano vedo spesso pubblicate lettere della Sig.ra Silvana Maggio Orsini, quasi quotidianamen-te, forse ha una corsia privilegiata rispetto ad al-tri lettori.Nella Prealpina odierna nell'articolo "I bancaripretendono la quattordicesima si vergognino",io da ex bancaria, attualmente esodata, mi indi-gno profondamente per quanto scritto dalla Sig.ra Orsini la quale si dovrebbe informare primadi giudicare. I bancari dopo tanti anni hannoscioperato unitamente non per la quattordicesi-

ma, ma perchè l'Abi - Associazione Bancari Ita-liani - ha disdetto il contratto nazionale.Anche il lavoro dei bancari non è più così tanto"un posto fisso" come trent'anni fa e inoltre nonè vero che i bancari non lavorano il sabato, oramolte filiali Intesa San Paolo sono aperte ancheil sabato. Mi auguro vivamente che si trovi unpiccolo spazio per pubblicare questa mia letteraal fine di informare tutti sulle vere motivazionidello sciopero.Ringrazio e porgo cordiali saluti.

Donatella TamboriniGAZZADA

✍ Caro Direttore,a proposito dell'ultimo episodio che turba il mondo politico,

vorrei dire al Ministro Cancellieri che fa bene a non dimettersi. Anzi,mi lasci dire: meno male che la Cancellieri non è un burocrate, ma unessere umano! Il suo comportamento può apparire "censurabile" soloa persone malvagie o vittime, esse stesse, di quel moralismo esaspera-to che colpisce tanti nostri politici (per altro, però, di norma solo neiconfronti dei loro avversari!) o di alcuni celebri magistrati, responsa-bili (almeno moralmente) di alcuni suicidi avvenuti negli anni di Tan-gentopoli. Mi pare non meno grave, però, che ci siano politici delCentro-destra che paragonano la telefonata della Cancellieri a quellache Berlusconi fece per Ruby: chi mette i due episodi sullo stessopiano o fa finta di non capire o, probabilmente, non capisce proprionulla! O, forse, crede che gli elettori siano degli imbecilli.

Luigi Patrini - GALLARATE

✍ Buongiorno direttore,da due giorni mi monta la rabbia, a mano a mano

che mi "entrano" notizie su guai provocati da questa co-siddetta "festa di Halloween". Non per contrarietà pre-concetta ma per pura constatazione dei fatti, mi sconvol-ge e rivolta l'importazione di feste, costumanze e accadi-menti che non si amalgamano con i nostri usi e costumi,ma sono solo occasioni di degenerazioni di bassa lega.Eppure, di Carnevali ne avevamo già tanti. Non mi rie-sce di capire a vantaggio di chi siano arrivate e coltivatequeste usanze entrate come corpi estranei nella nostravita e civiltà. Mi si dirà che è una degenerazione dell'in-nocente "dolcetto, o scherzetto", ma i risultati nefastiche porta nel nostro mondo meriterebbe maggiore deter-minazione nella vigilanza e stroncatura di questi eccessi.A mio avviso fà il paio con i detestati "Rave Party", chesono solo dei Sabba dove le nuove generazioni si rovina-no con alcool e droga mandando in malora i poveri cer-velli. In nome della Democrazia si fà finta di non vede-re, si tollera di tutto, e il libero arbitrio diventa solo unosfrenato libertinaggio che danneggia tutta la società eprepara disastri per il domani. Mi riferisco anche a crona-che che trovo sulla Prealpina, di danneggiamenti seguitia notti brave sorrette e governate da alcool e droga. Sonovecchio ma non bacchettone, non coltivo la speranza dinegare ai giovani la libertà di divertirsi, ma i confini del-la libertà Chi mai glieli ha insegnati? Forse gli ex Sessan-tottini, che oggi occupano posizioni di ogni livello dopodi essersi laureati con esami di gruppo, allevati e istruitida isegnanti infarciti di ideologie deteriori? La memorial'ho buona, e mi porta a quegli anni quando i miei figlihanno frequentato le aule del Liceo; per fortuna il mioaffiancamento è servito a non lasciarli cadere in basso.Oggi stiamo portando le conseguenze di quell'educazio-ne, e purtroppo ci rimane solo da recriminare. Ci saràrimasto Qualcuno che, oltre agli interessi partitici di bas-sa bottega prenderà coscienza di queste cose e se le pren-derà a cuore? Oso sperarlo! Sono ingenuo?

Antonio Golzi

✍ Egregio direttore,ho letto con attenzione le tabelle riportate sulle

Cronache Gallaratesi e relative ai redditi degli Ammini-stratori Comunali di Gallarate. Accanto a cifre anche im-portanti ne abbiamo lette alcune altre che non possononon lasciare perplessi. Se è comprensibile il reddito mi-nimo indicato da alcuni giovani consiglieri che ancoravivono in famiglia e che solo adesso si affacciano almondo del lavoro, non si può non restare stupiti di fron-te ad altre dichiarazioni. Mi riferisco, in particolare, aquella dell'ex candidato sindaco del Popolo delle Liber-tà, Massimo Bossi, che - secondo la tabella - avrebbeguadagnato in un anno circa 7.000 euro: meno di 600euro al mese. Si tratta di un refuso del vostro giornale oquesta è davvero l'incredibile cifra indicata nella denun-cia dei redditi? E, se così fosse, non sarebbe meglio sequel signore si impegnasse maggiormente nel propriolavoro tralasciando momentaneamente la politica?Oppure la politica era vista come mezzo per raggiunge-re uno stipendio? Chiedo anche, per favore, un chiari-mento in merito ai consiglieri che sembra che non abbia-no pubblicato la propria dichiarazione dei redditi: nonsi tratta di un obbligo di Legge? In attesa di una spiega-zione dai diretti interessati, invio un cordiale saluto.

Antonio Rubino - GALLARATE

✍ Egregio Direttore,vorrei ringraziare la signora Silvana

Maggio Orsini che, in una lettere alla Preal-pina pubblicata sabato u.s., mette alla pub-blica gogna i bancari che, a suo dire, eranoin piazza per pretendere o difendere, nellalettera non è molto chiaro, la quattordicesi-ma.La ringrazio perché mi permette di chiarirealla signora Silvana, ed ai suoi lettori, le ra-gioni per le quali giovedì 31 ottobre i banca-ri di tutta Italia hanno scioperato.Non so quali canali televisivi la signora Sil-vana guardi, ma probabilmente ha fatto unpo' di confusione, la protesta non era controla manovra governativa, ma era contro lebanche italiane e contro l'associazione chele rappresenta, l' ABI, che ha disdettato inmaniera unilaterale il Contratto Nazionaledi Lavoro di 309.000 bancari.Piccola parentesi: signora Silvana, le daròuna informazione in anteprima, CGIL, CI-SL e UIL lo sciopero di 4 ore contro la ma-novra governativa, in provincia di Varese,lo faranno venerdì 15 novembre.Prima di tornare alle ragioni dello scioperodei bancari, devo correggere ancora unavolta la signora Silvana, che forse non sa,come la principale banca italiana, da parec-chi mesi, tenga aperti numerosi propri spor-telli fino alle 20 di sera ed anche il sabatomattina, e se segue così attentamente la tele-visione dovrebbe aver visto uno spot pubbli-citario, con un famoso attore comico, chereclamizza l'iniziativa; non solo un altrogruppo, il secondo in Italia, sta attuandoqualcosa di molto simile.Tornando alle ragione dello sciopero e cer-cando di essere il più chiaro e sintetico pos-sibile debbo dare una brutta notizia alla si-gnora Silvana i bancari e le bancarie nonerano in piazza per avere la quattordicesi-ma, che non prendono più da anni, ma perdifendere il loro Contratto Nazionale e cer-to anche i loro stipendi. Di sicuro non è eli-minando il Contratto a migliaia di lavorato-ri che si aiutano i disoccupati.Le banche italiane, in questi anni, si sonocaratterizzate per la riduzioni dei prestiti al-

le famiglie ed alle imprese, prestando soldisolo ai soliti noti, hanno fatto bilanci pren-dendo i soldi dalla Banca Centrale Europeaa tassi bassissimi per investirli in titoli distato a tassi elevati, senza rammentare i nu-merosi scandali in cui sono state coinvolte.Ora si trovano con 140 miliardi di sofferen-ze e come unica soluzione, per salvarsi, pen-sano a ridurre il costo del personale dandola disdetta al Contratto Nazionale e vagheg-giando contratti aziendali e di gruppo.Ridurre gli impiegati e la loro busta paga sipuò, gli stipendi dei banchieri ed il numerodelle loro poltrone no, in fondo i nostri ban-chieri non sono molto dissimili dai nostriparlamentari, che quando sentono parlaredi ridurre i propri benefici vengono coltidall'orticaria.Ultima brutta notizia per la signora Silva-na: in questi anni i bancari italiani hanno di-mostrato, proprio attraverso il Contratto Na-zionale che Abi non vuole più applicare, diessere disponibili a rinunciare ad aumentisalariali per rendere più facile l'ingresso inbanca di giovani disoccupati, quindi nonhanno assolutamente nulla di cui vergognar-

si.Piccola morale da tre soldi: come sarebbemigliore questo mondo se i tanti signori Sil-vano e le tante signore Silvana prima di in-dignarsi almeno si documentassero un po',forse riuscirebbero ad indirizzare meglio lapropria indignazione.P.S. Lo sciopero dei bancari ha dato ottimirisultati il 90% delle filiali, in provincia diVarese, erano chiuse, risultati analoghi so-no stati registrati in tutta Italia, ora atten-diamo le prossime mosse dell'ABI consape-voli che non potremo accettare il ricattoche sta portando avanti.Pertanto chiediamo scusa in anticipo allaclientela se nelle prossime settimane dovràsubire qualche disagio, ma con le nostre ini-ziative stiamo difendendo non solo i nostriinteressi, ma anche un nuovo modo di farebanca più attento alle esigenze di cittadinie imprese.Cordiali saluti.

Ludovico ReverberiSegretario Generale

Federazione Italiana SindacaleAssicurazioni Credito - CGIL di Varese

✍ Egregio direttore,ma quanto ha ragione... il signor

Mariano Della Vedova!Lei ha suscitato un'argomento di giu-sto e (io credo) largo interesse, a propo-sito di vicinato e relativi cani molesti:quantomai attuale!! E non si tratta dinon amare gli animali (in questo caso icani) come i più e più si ostinano a so-stenere ma semmai di buon senso neiconfronti di chi ti vive accanto, d'edu-cazione e del giusto e altrettanto quan-

tomai sacrosanto diritto alla quiete chenessuno deve (e può) permettersi di ne-gare al prossimo. Al vicino come scrit-to.Dove vivo io è letteralmente un infer-no con cinque (ripeto: cinque!) canimolesti da mattina a sera per 365 gior-ni l'anno e... questa sarebbe civiltà? De-mocrazia? Tolleranza a "senso unico"?A "senso unico", perchè se poi tu t'az-zardi a mettere un sacco dell'immondi-zia fuori posto o a muovere una critica

guai, gli stessi e molto ignoranti padro-ni di questi cani abbaiatori sono i primia darti addosso, ad avere - come si suoldire - la "pulce al naso" ma in concre-to, che fare? Il Comune sostiene chenon si può far nulla, per intentare un'azione legale ci vogliono più firme daparte degli stessi residenti altrimentinon se ne fa nulla e... la verità dovesta? Io vorrei sinceramente (e moltosemplicemente) poter tornare a vivere,a riposare quanto e quando meglio cre-do in tutto diritto, grato quindi anticipa-tamente a chi saprà darmi delucidazio-ni in merito, meglio - appunto - se unlegale piuttosto, e per tramite d'esso, lostesso ed egregio signor Della Vedova.Coi più cordiali e distinti saluti...

Gianmario TuccioBESANO

COMPLIMENTI AL SIG. DELLA VEDOVA

L’ARNETTA

HALLOWEEN

SEMPRE SU SCIOPERO BANCARI

IL CASO LIGRESTI

GALLARATE

E’ in condizioniigieniche pietose

Non scioperiamo per la 14esima

Cani molesti dei vicini di casaio ne devo sopportare quattro

Basta con queste "feste"contrarie ai nostri costumi

La signora Orsini si informi prima di giudicaresono anni che il nostro non è più un posto fisso

La Cancellieri non è un burocratemalvagie le persone che la criticano

Il consigliere che vivecon 600 euro al mese

DILLO ALLA PREALPINADILLO ALLA PREALPINA I testi vanno inviati riportando nome, cognome, indirizzo e telefono a: Dillo alla Prealpina - La Prealpina, viale Tamagno 13 - 21100Varese. Fax: 0332 - 275701. E-mail: [email protected]. Per la pubblicazione sul sito www.prealpina.it inviare a [email protected]

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