Non sanità elettronica, solamente sanità migliore: to do list

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La telemedicina che vorremmo: Sanità Elettronica o semplicemente una Sanità Migliore? Prof. Sergio Pillon direttore UOD Telemedicina, AO San Camillo-Forlanini, Presidente Osservatorio Nazionale della Sanità Elettronica e Telemedicina, ONSET, Roma

Transcript of Non sanità elettronica, solamente sanità migliore: to do list

La telemedicina che vorremmo:

Sanità Elettronica o

semplicemente una Sanità

Migliore?

Prof. Sergio Pillon direttore UOD Telemedicina, AO San Camillo-Forlanini, Presidente Osservatorio Nazionale della

Sanità Elettronica e Telemedicina, ONSET, Roma

Dal Ministero….

• «La Telemedicina rappresenta una particolare modalità di esecuzione delle delle prestazioni sanitarie»

DI CONSEGUENZA…

Perche le ASL dovrebbero discutere sul COME viene eseguita una pulsossimetria, un ecg, una misurazione pressoria.. Una MEDICAZIONE? Oppure su QUANDO viene dimesso un paziente?

COSA MANCA PER AVERE UNA REALE TELEMEDICINA, PER AVERE UNA SANITÀ ELETTRONICA A PORTATA DI CITTADINO?

Mancano quattro cose essenziali

1. Un cambiamento di mentalità tra i manager sanitari

2. Una volontà politica di portare avanti una grande riforma sanitaria

3. Utilizzare le conoscenze e delle competenze che in Italia esistono nel settore

4. La formazione specifica degli operatori sanitari

Un cambiamento di mentalità tra i manager sanitari

• poco importa che siano medici o direttori generali, assessori, coordinatori infermieristici o farmacisti. Va compreso chiaramente che la sanità elettronica non è un obbiettivo, è semplicemente uno strumento per un sistema sanitario migliore, dove migliore significa più efficace, più efficiente e più appropriato. Mi spingo oltre, aggiungo persino senza aumentare i costi del sistema. Un sistema migliore proprio in quei punti che i cittadini, il personale sanitario e gli amministratori vorrebbero, lavorare meglio quando serve e dove serve.

Un cambiamento di mentalità tra i manager sanitari

• Come ottenerlo?

– Impegno dell’industria

– Impegno del Ministero e delle Regioni

– Impegno degli ordini professionali

– Impegno delle società scientifiche

– Impegno delle sigle sindacali

Una volontà politica di portare avanti una grande riforma sanitaria

• Il modello Obama: L’obbiettivo Usa, era quello una sanità migliore e non quello di realizzare la telemedicina del Medicare per risparmiare qualcosa. Negli USA la sanità elettronica pubblica è nata con un documento chiamato ARRA (American Recovery and Reinvestment Act) un “spending review” per definirla all’italiana che già nel titolo conteneva il termine reinvestimento, che definiva nel chiaramente nel titolo 13 l’HITECH act (Health Information Technology for Economic and Clinical Health). Un investimento di circa trenta miliardi di dollari complessivi negli anni successivi. La chiave della riforma era l’acquisizione e l’utilizzo “sensato” (il meaningful use) dei dati sanitari

"THE MOST IMPORTANT PIECE OF HEALTH CARE LEGISLATION

TO BE PASSED IN THE LAST 20 TO 30 YEARS, THE FOUNDATION

FOR HEALTH CARE REFORM."

Una volontà politica di portare avanti una grande riforma sanitaria

• Come ottenerla?

– Impegno del ministero ad aggiornare e promuovere le linee di indirizzo attraverso una reale verifica in sede LEA con le regioni

– Promuovere il diritto alla salute 2.0

– Un BUDGET sanitario dedicato all’innovazione

–Il modello del libro bianco del CDTI

Una volontà politica di portare avanti una grande riforma sanitaria

Una volontà politica di portare avanti una grande riforma sanitaria: salute 2.0

1) Il diritto ad essere curati vicino a dove si vive (oggi, anche per banali medicazioni o trattamenti eseguibili in telemonitoraggio o solo per parlare con un medico e fargli vedere le analisi, bisogna spesso fare chilometri, e il medico neppure deve sfiorare fisicamente il paziente)

2) Il diritto ad avere garantita la privacy per i propri dati sanitari, autorizzando ogni volta l’uso degli stessi (ognuno di noi deve essere il custode del proprio cassetto del comò digitale. Un sistema con una OTP o doppia autenticazione può impedire qualsiasi accesso non autorizzato, come avviene banalmente anche con i sistemi di posta elettronica)

3) Il diritto nella sanità digitale a veder separati gli scopi di cura da quelli di controllo del sistema (il problema dell’autorizzazione e dell’oscuramento nel fascicolo sanitario elettronico si pone proprio perché nessuno di noi “si fida” di dare autorizzazioni in bianco a chicchessia)

4) Il diritto a non avere duplicazioni di documenti sanitari quando questi esistono già in formato digitale (oggi ad esempio il certificato telematico di malattia non serve a nulla in caso di assicurazione, causa di servizio ecc., e va tutto rifatto in carta)

5) Il diritto di non essere "postino" della documentazione sanitaria tra tutti gli attori del sistema (oggi, persino dove si sta introducendo la ricetta elettronica, questa va stampata e portata, per non parlare del già citato certificato telematico di malattia, ritiro di referti, di esami strumentali, cartelle cliniche, ritirate in A per portarle a B e poi archiviate in C eccetera).

6) Il diritto di accesso digitale alle strutture, ai servizi ed alla burocrazia sanitaria (oggi, nell'era della comunicazione digitale, domina ancora la comunicazione vocale via telefono, non si fa molto di più per contattare medici, strutture sanitarie, reparti. L’accesso digitale è diventato un diritto persino per Inps e Agenzia delle Entrate. Perché non può esserlo per i sistemi sanitari?)

Utilizzare le conoscenze e delle competenze che esistono in Italia

• uscire dalle logiche tutte politiche di “lottizzazione degli esperti” di indirizzo… dei comitati di indirizzo

• CHI FA SA, CHI NON FA…. Ne parla! Non si tratta di impact factor, non si tratta di cattedre, si tratta semplicemente di numeri.

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La realtà Italiana: la fuga all’estero… una delle email che ogni tanto ricevo

La formazione specifica degli operatori sanitari

• Chi non sa non fa, o se fa reinventa la ruota ogni volta, e qualche volta gli viene quadrata!

• Chi non sa non ha voglia di cambiare

• Chi non sa spesso non sa di non sapere

• Chi vorrebbe fare non sa come fare

• La formazione e’ il cavallo di troia del cambiamento

La formazione specifica degli operatori sanitari (dalle linee di indirizzo nazionali)

• 4.2.2 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEI PROFESSIONISTI SANITARI• Ai fini di una ampia diffusione della Telemedicina, particolare attenzione va dedicata alla

formazione ed aggiornamento dei professionisti della salute, per dare loro dimestichezza con i nuovi metodi per l’esercizio della loro professione.

• La formazione dovrà riguardare le nuove apparecchiature di acquisizione delle informazioni e le tecnologie di trasmissione dei dati, alla base di una prestazione in Telemedicina. Inoltre, la continuità e il coordinamento dell’assistenza sanitaria richiedono anche la capacità di servirsi di nuovi strumenti di dialogo con il paziente. Il personale medico, soprattutto quello con cui i pazienti hanno contatti per telefono oppure attraverso lo schermo, dovrà aver ricevuto anche una formazione psicologica, in modo da umanizzare la relazione a distanza e da rimediare alla mancanza di quella presenza fisica sulla quale si era sinora basato il dialogo tra medico e paziente.

• E’ determinante che l'apprendimento diventi un'azione di sistema e non una proposta estemporanea. E’ in effetti indispensabile mettere in atto un programma strutturato di formazione universitaria, abbinato a una formazione di servizio, volto ad ottimizzare l’uso della Telemedicina per migliorare la qualità dell’assistenza. Una formazione specifica di livello universitario andrà progressivamente inserita nei curricula formativi delle professioni sanitarie, di primo e secondo livello, nonché nella formazione post laurea. Inoltre potranno essere anche diffusi percorsi di formazione post laurea specifici per l’e-health, inclusa la Telemedicina, rilascianti titoli di valore universitario utili all’inserimento professionale in Centri Erogatori e Centri Servizi.

• La Telemedicina dovrebbe anche essere inserita tra le tematiche oggetto di ECM ed in particolare nell’ambito dell’obiettivo relativo all’innovazione tecnologica.

Mancano quattro cose essenziali

1. Un cambiamento di mentalità tra i manager sanitari (impegno e coinvolgimento degli stakeholder)

2. Una volontà politica di portare avanti una grande riforma sanitaria (il modello Obama? Un modello è ben descritto anche nel libro bianco del CDTI)

3. Utilizzare le conoscenze e delle competenze che in Italia esistono nel settore (coinvolgere a chi le cose le FA)

4. La formazione specifica degli operatori sanitari (descritta nelle linee di indirizzo)

L'INSERIMENTO NEI PERCORSI DIAGNOSTICI TERAPEUTICI ASSISTENZIALI (PDTA)

Il modello operativo: La sanità elettronica è una PARTE del percorso di cura

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Il PDTA Aziendale

Niccolo Machiavelli, "Il Principe"

• E debbasi considerare come e’ non è cosa più difficile a trattare, né più dubbia a riuscire né più pericolosa a maneggiare, che farsi capo a introdurre nuovi ordini. Perché lo introduttore ha per nimici tutti quelli che delli ordini vecchi fanno bene, e ha tepidi defensori tutti quelli che delli ordini nuovi farebbono bene. La quale tepidezza nasce, parte per paura delli avversarii che hanno le leggi dal canto loro, parte dalla incredulità delli uomini li quali non credano in verità le cose nuove se non ne veggono nata una ferma esperienza. Donde nasce che qualunque volta quelli che sono nimici hanno occasione di assaltare, lo fanno partigianamente, e quelli altri defendano tepidamente: in modo che insieme con loro si periclita.

Niccolo Machiavelli, "Il Principe"

• È necessario pertanto, volendo discorrere bene questa parte, esaminare se questi innovatori stanno per loro medesimi o se dependano da altri; cioè, se per condurre l’opera loro bisogna che preghino o vero possono forzare. Nel primo caso capitano sempre male e non conducano cosa alcuna; ma quando dependano da loro proprii e possono forzare, allora è che rare volte periclitano. Di qui nacque che tutti e profeti armati vinsono, e li disarmati ruinorno. Perché oltre alle cose dette, la natura de’ populi è varia; ed è facile a persuadere loro una cosa, ma è difficile fermarli in quella persuasione. E però conviene essere ordinato in modo che, quando e’ non credano più, si possa fare credere loro per forza

SIETE SICURI DI STAR FACENDO AL MEGLIO IL VOSTRO MESTIERE?