Non Aprite Quel Giornale

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1 EDIZIONE NUM. 1 (DICEMBRE 2014) - GRUPPO OPZIONALE “GIORNALISTI IN ERBA” DELLA SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO DI TESERO LA MOSTRA STORICA L’iniziativa è nata da un’idea di un gruppo di amici (Elisa V., Anna G.,Beatrice Z., Enrico Z., Sebastiano Z., Thomas D., Silvia Z.,Giulia M. ed Elisa D.) Durante l’estate, non sapendo cosa fare a casa di Beatrice, hanno deciso di andare nella sua soffitta per vedere cosa c’era. Lì hanno trovato degli oggetti antichi e, presi dall’entusiasmo per la scoperta, hanno pensato di valorizzarli. Quale migliore occasione delle “Corte de Tiézer” per farne una mostra? Per chi non lo sapesse, “le Corte de Tiézer” sono un’associazione che la prima settimana d’agosto organizza degli eventi legati al passato. Dopo due settimane utilizzate per raccogliere informazioni su come riuscire ad entrare in questa associazione, i ragazzi sono riusciti finalmente a contattare due dei rappresentanti de “le Corte de Tiézer”, Silvia Vinante e Mirco Senettin. Questi hanno gentilmente accettato la richiesta e li hanno aiutati nel miglior modo possibile, per esempio fornendo loro dei tavoli sui quali esporre gli oggetti e assegnando loro una corte molto grande, la “corte dei Mèlani”, sita nel Vicolo Iellico poco sotto l’albergo “Al Cervo”. I ragazzi si sono dati molto da fare durante le ore libere, selezionando e ripulendo gli oggetti, però hanno dato maggiore importanza alle canzoni che avrebbero suonato e cantato quel sabato sera. Infatti si erano anche presi l’incarico di animare la serata. Il giorno de “le Corte de Tiézer”, i ragazzi erano molto preoccupati, perché il tempo era instabile. Ad un certo punto, per fortuna, il cielo ha cominciato a schiarirsi, e i ragazzi hanno cominciato ad esporre gli oggetti. Ma purtroppo, appena cinque minuti dopo, sono stati sorpresi da un temporale. Allora, la proprietaria della corte, la signora Roberta, che per l’occasione si era trasformata in una loro tifosa, ha prestato dei teli per ricoprire gli oggetti esposti. Poi il cielo si è schiarito, rabbuiato e avanti così per un bel po’ lasciando tutti col fiato sospeso. Continuando a sperare che il tempo si stabilizzasse, gli organizzatori della mostra hanno deciso di indossare vestiti d’epoca e prepararsi a suonare i loro strumenti: Giulia M. il flauto traverso, Elisa D. e Enrico Z. il bombardino, Sebastiano Z. e Thomas D. un piccolo tamburo e uno strumento fatto con oggetti presi a casa, Beatrice Z. la fisarmonica, mentre Silvia Z., Anna G. ed Elisa V. hanno cantato insieme a Beatrice, Sebastiano e Thomas delle canzoni originarie del Trentino. Per la cronaca gli oggetti che sono stati esposti sono i seguenti: il crocifisso, la tela di Maria e Gesù, due macchine da scrivere, l’assorbi inchiostro, il porta tabacco, una culla, delle bambole, oggetti della 1° e 2° Guerra Mondiale, e molti altri oggetti … La serata si è svolta con grande successo e tutti hanno fatto i complimenti a questo piccolo gruppo di ragazzi e ragazze Inoltre la scuola ha preso in considerazione questa idea e sta pensando di esporla per dare a più persone la possibilità di vederla. Anna Gilmozzi III A

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EDIZIONE NUM. 1 (DICEMBRE 2014) - GRUPPO OPZIONALE “GIORNALISTI IN ERBA” DELLA SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO DI TESERO

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EDIZIONE NUM. 1 (DICEMBRE 2014) - GRUPPO OPZIONALE “GIORNALISTI IN ERBA” DELLA SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO DI TESERO

LA MOSTRA STORICA

L’iniziativa è nata da un’idea di un gruppo di amici (Elisa V., Anna G.,Beatrice Z., Enrico Z., Sebastiano

Z., Thomas D., Silvia Z.,Giulia M. ed Elisa D.) Durante l’estate, non sapendo cosa fare a casa di Beatrice,

hanno deciso di andare nella sua soffitta per vedere cosa c’era. Lì hanno trovato degli oggetti antichi e,

presi dall’entusiasmo per la scoperta, hanno pensato di valorizzarli. Quale migliore occasione delle

“Corte de Tiézer” per farne una mostra? Per chi non lo sapesse, “le Corte de Tiézer” sono

un’associazione che la prima settimana d’agosto organizza degli eventi legati al passato. Dopo due

settimane utilizzate per raccogliere informazioni su come riuscire ad entrare in questa associazione, i

ragazzi sono riusciti finalmente a contattare due dei rappresentanti de “le Corte de Tiézer”, Silvia

Vinante e Mirco Senettin. Questi hanno gentilmente accettato la richiesta e li hanno aiutati nel miglior

modo possibile, per esempio fornendo loro dei tavoli sui quali esporre gli oggetti e assegnando loro una

corte molto grande, la “corte dei Mèlani”, sita nel Vicolo Iellico poco sotto l’albergo “Al Cervo”.

I ragazzi si sono dati molto da fare durante le ore libere, selezionando e ripulendo gli oggetti, però

hanno dato maggiore importanza alle canzoni che avrebbero suonato e cantato quel sabato sera. Infatti

si erano anche presi l’incarico di animare la serata.

Il giorno de “le Corte de Tiézer”, i ragazzi erano

molto preoccupati, perché il tempo era instabile. Ad

un certo punto, per fortuna, il cielo ha cominciato a

schiarirsi, e i ragazzi hanno cominciato ad esporre gli

oggetti. Ma purtroppo, appena cinque minuti dopo,

sono stati sorpresi da un temporale. Allora, la

proprietaria della corte, la signora Roberta, che per

l’occasione si era trasformata in una loro tifosa, ha

prestato dei teli per ricoprire gli oggetti esposti. Poi

il cielo si è schiarito, rabbuiato e avanti così per un

bel po’ lasciando tutti col fiato sospeso. Continuando

a sperare che il tempo si stabilizzasse, gli organizzatori della mostra hanno deciso di indossare vestiti

d’epoca e prepararsi a suonare i loro strumenti: Giulia M. il flauto traverso, Elisa D. e Enrico Z. il

bombardino, Sebastiano Z. e Thomas D. un piccolo tamburo e uno strumento fatto con oggetti presi a

casa, Beatrice Z. la fisarmonica, mentre Silvia Z., Anna G. ed Elisa V. hanno cantato insieme a Beatrice,

Sebastiano e Thomas delle canzoni originarie del Trentino. Per la cronaca gli oggetti che sono stati

esposti sono i seguenti: il crocifisso, la tela di Maria e Gesù, due macchine da scrivere, l’assorbi

inchiostro, il porta tabacco, una culla, delle bambole, oggetti della 1° e 2° Guerra Mondiale, e molti altri

oggetti …

La serata si è svolta con grande successo e tutti hanno fatto i complimenti a questo piccolo gruppo di

ragazzi e ragazze

Inoltre la scuola ha preso in considerazione questa idea e sta pensando di esporla per dare a più

persone la possibilità di vederla.

Anna Gilmozzi III A

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Classi seconde: spedizione in Val

Ridanna

Il 30 settembre 2014 noi classi seconde siamo andate in Val

Ridanna,che si trova in provincia di Bolzano,a visitare le

miniere. Dopo un viaggio di 2 ore e mezza siamo finalmente

arrivati a destinazione, siamo entrati nel museo e ci hanno

accolto due guide: Isabella e Karin. Nella mattinata abbiamo

visitato il museo “Monte Neve”, la miniera didattica e la

fabbrica dei minerali. In particolare nelle miniere era

riprodotto il lavoro dei minatori: quello che scavava nella

roccia, l’uomo che immetteva l’aria all’interno delle miniere

(altrimenti si sarebbe morti asfissiati), quello alle prese con

la dinamite, l’uomo che portava il minerale estratto dalla

roccia all’esterno della miniera. I minatori estraevano zinco,

piombo, argento (però solamente all’inizio).

Dopo pranzo ci siamo preparati per andare nelle miniere

originali, dove abbiamo dovuto indossare: un paio di stivali

di gomma, un impermeabile e un caschetto con attaccato un

frontalino. Abbiamo preso un pulmino che ci ha portati fino

all’entrata, dopo di che siamo saliti tutti su un trenino,con

cabine da 4 posti l’una, e abbiamo percorso 3 km per entrare

nelle miniere vere e proprie. Scesi dal trenino la guida ci ha

condotto in un locale dove abbiamo messo l’imbragatura e

una corda elastica con dei moschettoni attaccati ad essa.

Abbiamo percorso una galleria che ci ha condotti ad una

scala all’interno di un pozzo verticale. Risalito il pozzo ci

siamo introdotti in un corridoio con 10 cm di acqua sotto i

piedi, molta muffa alle pareti e roccia che sporgeva. Alla fine

di esso siamo dovuti scendere per ben 276 scalini! Per

concludere in bellezza abbiamo provato in prima persona a

battere la roccia con punta e mazzetta per capire meglio il

duro lavoro dei minatori.

Al ritorno per esprimere la nostra allegria, sul trenino

abbiamo cantato “il treno del nonno fa ciuf-ciuf”, ridendo e

scherzando! Infine siamo usciti dalle miniere e abbiamo

preso il pulmino che ci ha riportato nel museo. Alcuni di noi

hanno comprato un ricordo di questa gita. È stata una

esperienza fantastica!

Ancora oggi nei Paesi più poveri si pratica l’attività estrattiva

basandosi solo sul lavoro dell’uomo. Una delle più antiche

ancora attiva è la miniera di sale di Wieliczka in Polonia.

Anche in Italia le miniere stanno diminuendo perché è un

lavoro pericoloso e poco pagato, ma chi ha bisogno di soldi

fa anche questo! Questo lavoro a volte può essere mortale:

tra le cause più frequenti ci sono le esplosioni e la caduta di

pezzi di roccia. Uno degli incidenti più gravi si è verificato il 6

dicembre 1907 nella miniera di Monogah, negli Stati Uniti

d’America, dove l’incidente è stato causato da un’esplosione

di carbone e ha coinvolto circa un terzo dei tremila abitanti

del paese.

Ricordiamo infine che il lavoro in miniera non è estraneo alla

storia della nostra valle: basta pensare alle miniere di

Prestavel da cui si estraeva fluorite. Purtroppo sappiamo

tutti come l’attività sia cessata con il triste evento della

tragedia di Stava nel 1985.

Giulia Rossi

Valeria Baldassara II B

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CESTISTI DI SERIE “A” IN VISITA ALLE SCUOLE DI TESERO E PREDAZZO

Il giorno 27/10/2014 due giocatori dell'“AQUILA BASKET TRENTO” Jammar Sanders ed Isaiah Armwood sono venuti in Valle per visitare le scuole di Tesero e Predazzo, la fabbrica di scarpe a Ziano “La Sportiva”, per poi passare, nel pomeriggio, dai ragazzi del “mini basket” di Cavalese. Lo scopo di questa visita era di incoraggiare i ragazzi a praticare questo sport e.....perché no? andare a tifare per loro a Trento. Ricordiamo che questa gloriosa squadra trentina sta affrontando la sua prima stagione in serie A1 e proprio il giorno prima aveva ottenuto la prima vittoria.

Gli organizzatori di questa visita sono stati il professore Zazzeroni, la professoressa Cenati da Predazzo, e il nostro amato professor De Simone.

Questi due atleti ci hanno spiegato che negli Stati Uniti, se si vuole praticare uno sport a livello agonistico bisogna mettere al primo posto la scuola, infatti i nostri due campioni sono addirittura laureati. Fino all'anno scorso hanno giocato nella squadra del loro college, cioè della loro università.

Alcuni alunni delle classi terze hanno preso in mano il pallone e si sono buttati in campo cercando di copiare gli esercizi che facevano Jammar ed Isaiah. Dagli spalti ci siamo divertiti a vedere i ragazzi delle terze che si sono messi alla prova con coraggio. Se alcuni esercizi per i due giocatori erano naturali per i nostri compagni erano praticamente impossibili; se i due cestisti si facevano passare la palla tra le gambe senza nemmeno guardarla, i ragazzi erano un po' impacciati, tenevano fisso lo sguardo sul pallone e spesso erano costretti a rincorrerlo fino ai bagni... Successivamente hanno fatto dei tiri a canestro, ma se Jammar ed Isaiah tiravano da centrocampo e le beccavano tutte, gli alunni le sbagliavano anche da due passi. Poi faceva impressione la differenza di altezza tra loro e Isaiah, che è alto 2,06 metri... In ogni caso sono stati bravi perché hanno messo da parte la timidezza e si sono messi in gioco. Quando hanno finito ci hanno firmato gli autografi scambiando insieme a noi anche due/tre parole, rigorosamente in inglese!

Alessia Gilmozzi I A

Valeria Baldassarra II B

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RELAZIONE SULL’USCITA DIDATTICA A DAIANO E SAN

LUGANO

Mercoledì 29 ottobre noi delle classi terza A e B

abbiamo partecipato a un’ uscita sul territorio

accompagnati dagli insegnanti di educazione

motoria, tecnologia, arte e lettere. Siamo partiti

con il pullman alle 8.30 da Tesero per arrivare

qualche minuto dopo in centro a Daiano, un

paesino della Val Di Fiemme poco sopra Cavalese.

Le tematiche oggetto di studio erano due: l’

approfondimento sulle fortificazioni risalenti alla

Prima Guerra Mondiale e l’ analisi di un territorio

rilevante dal punto di vista geologico.

Come attività preparatoria in classe, durante le

ore di storia, abbiamo incamerato delle

informazioni essenziali sulla “Grande Guerra”, in

particolare sulla struttura delle trincee. Infatti

eravamo convinti che avremmo visitato delle

seconde linee austriache, cioè delle trincee in cui

gli Austriaci si sarebbero riparati nel caso gli

Italiani avessero sfondato il fronte del Lagorai.

Dopo una lunga passeggiata in un sentiero

costeggiato da un bosco di abeti e di larici, siamo

arrivati su un dosso situato in corrispondenza del

Passo San Lugano. Con nostra sorpresa non

abbiamo trovato delle trincee, ma una serie di

postazioni da cui gli Austriaci avrebbero dovuto

sparare sugli Italiani, se questi si fossero diretti

alla conquista della Val d’Adige e di Bolzano.

In effetti sporgendosi si poteva ammirare un

panorama mozzafiato, con una vista diretta sulla

strada statale.

Lungo il percorso per arrivare al dosso la nostra

guida ci ha illustrato le caratteristiche di alcune

rocce affioranti. Esse erano interessanti perché

mostravano delle stratificazioni ciascuna delle

quali si era formata a una distanza di 300 milioni

di anni dall’altra.

Come momento più distensivo nell’arco della

giornata, oltre alle risate e alle chiacchiere con i

nostri amici, ricordiamo la “degustazione” di

alcune piante. L’esperto ci ha suggerito di

odorare e assaporare dei rametti di abete rosso e

bianco. Il primo aveva un odore forte e un sapore

amaro; il secondo stranamente ricordava la

fragranza e il gusto degli agrumi.

Altre informazioni imparate durante la giornata

sono state: come orientarsi in base alla posizione

del sole, come leggere una cartina e le indicazioni

dei sentieri, a tenere sempre gli occhi aperti

quando si va in un posto sconosciuto.

L’esperienza ci ha interessati perché ancora una

volta abbiamo avuto la dimostrazione di come la

nostra valle costituisca un territorio ricco di

risorse dal punto di vista storico e paesaggistico.

Basti pensare al fatto che essa, in particolare la

Val di Stava, si trova in corrispondenza della faglia

in cui si incontrano la zolla africana e quella

europea.

Sarebbe interessante organizzare altre uscite che

approfondiscano il tema della Prima Guerra

Mondiale e della geologia della Val di Fiemme.

Gli alunni della III A

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Per gli alunni del 2003 è iniziata l’avventura della scuola media: grazie a questo sondaggio scopriremo come sono andate queste prime settimane di scuola. Probabilmente la difficoltà è stata maggiore per i ragazzi di Panchià, che hanno cambiato ambiente e abitudini. Alcuni di loro si lamentano che si devono svegliare alle 06:30 per il pulmino, mentre noi di Tesero non ci lamentiamo dell’orario del risveglio perché ce la possiamo prendere con comodo. Altri ,invece, pensano che sia divertente prendere il pulmino perché incontrano i loro amici per scherzare e arrivare per primi a scuola. Per i ragazzi di Lago e di Stava non è cambiato molto perché erano già abituati a questo stile di vita.

Ma vediamo nei dettagli le domande poste dai nostri giornalisti a tutti i ragazzi delle prime.

TOTALE INTERVISTATI: 55/57

1. Ti piace la scuola? Per niente 14

Poco 27

Abbastanza 11

Molto 3

2. Ti stanno simpatici i professori e le professoresse?

Per niente 0

Poco 18

Abbastanza 42

Molto 5

3. Quanto hai pensato alla scuola media durante l’estate?

Quando ci passavo davanti 3

Negli incubi notturni 15

Con gli amici 24

Mai 9

Scuola che …? 4

4. Come ti diverti all’intervallo?

Chiacchierando con gli amici/e 49

Giocando a carte 1

Rincorrendo i compagni 5

Inseguendo le farfalle 0

5. Qual e’ finora la tua materia preferita, esclusa l’educazione fisica?

Musica 28

Informatica 12

Matematica 6

Arte 3

Storia 3

Geografia 2

Scienze 1

Italiano 1

Religione 1

Tecnica 1

6. Hai avuto fratelli o sorelle alla scuola media di Tesero? 7. No 22

Sì,maschio 16

Sì,femmina 16

Sì, ma se l’è mangiato un prof. 3

8. Hai fatto amicizia con nuovi compagni? Sì, ma solo con i ragazzi/e della mia classe 3

Sì, con un po’ tutti 49

No, mi stanno tutti antipatici 1

No, perché sono un po’ timidi 1

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9. In quale materia sei bravo/a? Musica 20

Informatica 10

Motoria 9

Matematica 5

Inglese 4

Arte 4

Scienze 2

Tedesco 2

Storia 1

10. Qual è l’opzione che avresti voluto fare? Quella che già faccio 28

Un’altra: giornalino 16

11. Qual è la differenza principale tra le scuole elementari e medie?

Le maestre erano buone, mentre i prof. sono cattivi 1

I prof sono buoni, mentre le maestre erano cattive 15

Alle elementari davano più esercizi 10

Alle medie si studia di più 10

Nessuna, fanno schifo entrambe 17

12. Ti capita di dare dai ancora del tu alla professoressa e al professore?

Per niente 15

A volte 35

Abbastanza 2

Molto 0

13. Qual è secondo te l’insegnante più giovane e il più anziano?

Più giovane: Barbara Seber 57 Più anziano: Cesare Rizzoli 55 Flavio Matordes 2

14. Secondo te gli insegnanti sono davvero immortali?

Sì, hanno bevuto una pozione magica che ha dato loro la dirigente 1

No, stranamente sono anche loro esseri umani 39

No, si mantengono perché in Val di Fiemme c’è freddo 5

No, c’è qualcuno che li ha uccisi con un punteruolo sul cuore 8

15. Conoscevi già alcuni prof.?

Sì 48

No 7

16. Per quanto riguarda le lingue straniere, ti piace di più il tedesco o l’inglese?

Tedesco 7

Inglese 39

Nessuna delle due 7

17. Dove hai frequentato le scuole elementari?

Panchià 13

Tesero 40

Cavalese o altro 2

18. Ti mancano le maestre delle elementari?

Sì 8

No 27

A volte 22

19. Fai l’ora di religione?

Sì 53

No 2

20. Sei brava/o nelle verifiche?

Sì 7

No 6

In alcune sì in altre no 40

Non ne ho idea: ho sempre copiato 1

Ti piace fare educazione fisica?

Sì, sempre 37

Sì’, ma è più bella la ricreazione 15

Sì, quando andiamo al campo 1

No, muoio di fatica 0

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Malala Yousafzai , ragazza pakistana di 17 anni,

venerdì 10 ottobre 2014 ha vinto il premio

Nobel per la pace ad Oslo. Tutto è iniziato

quando qualche anno fa ha creato un blog dove

parlava dell’ingiustizia per cui le ragazze

pakistane come lei non potevano andare a scuola

e dovevano restare a casa a fare i lavori

domestici, e ormai è diventata famosa in tutto

il mondo. La povera ragazza pakistana, a 15 anni,

mentre tornava da scuola, ha subito un colpo

quasi mortale alla testa e al braccio sparato dai

Talebani, degli estremisti islamici convinti che il

Corano dovrebbe coincidere con le leggi dello

stato e che hanno preso il controllo di alcune

regioni del Pakistan. Infatti Malala viveva al

confine con l’Afghanistan, zona che fino a

qualche tempo fa era sconvolta dalla guerra.

Oltre a lei, sono state colpite altre due amiche

della ragazza, che continuano a vivere in

Pakistan nel terrore di essere uccise dai

terroristi. “Dopo l’avviso dei Talebani, andavamo

di nascosto a scuola. Già dal 14 gennaio non

c’era più nessuno” racconta Malala. “Quel giorno

entrarono nel pulmino e chiesero chi di noi era

Malala, e tutti guardarono me”.

Dopo aver vinto la sua lotta per la

sopravvivenza, quattro anni dopo Malala è sulle

copertine del mondo e l’anno scorso, il 9

ottobre del 2013, appare per la prima volta in

televisione per le sue battaglie contro i

Talebani. Non è tanto il suo discorso all’ONU di

un anno fa, impressionare gli spettatori di tutto

il mondo, quanto la sua faccia piena di collera

verso i talebani, che la fanno parlare con quel

tono così sicuro.

Da grande vuole fare la dottoressa, ma adesso

vive a Londra perché deve curarsi la vista.

Intanto è stata la più giovane a vincere il

premio Nobel per la pace diventando così

un simbolo da rispettare e da seguire. La

frase che mi ha colpito di più è quella che

Malala dice alle Nazioni Unite: “Un

bambino, un insegnante, un libro e una

penna possono cambiare il mondo”. Spero

che tutti noi possiamo seguire il suo

insegnamento.

Davide Cristel II A

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Ebola: un’epidemia da fermare

In questi giorni si sta diffondendo una malattia gravissima per la quale non si è ancora trovato il vaccino ed è molto contagiosa: l’ebola. I sintomi sono:

• Febbre emorragica • Diarrea • Vomito

Il virus prende il nome dalla valle dell’Ebola nella Repubblica Democratica del Congo, dal sito della prima epidemia scoppiata nel 1976. Esso si è propagato a partire da un ospedale missionario condotto da suore olandesi. L’Ebola è un virus estremamente aggressivo per l’uomo, tanto che potrebbe essere utilizzato come arma biologica. Come arma terroristica , l’ebola è stata presa in considerazione dai membri di una setta giapponese, il cui leader, Shoko Asahara, inviò circa 40 suoi seguaci in Congo nel 1992. Essi si finsero di supporto medico alle vittime dell’ebola, nel tentativo di acquisirne un campione virale. Sierra Leone, Liberia, Guinea e Congo sono i paesi nei quali l’ebola ha avuto maggiormente diffusione. Invece in Nigeria l’epidemia è stata sconfitta. Ci sono stati inoltre alcuni casi negli USA, in Spagna, in Germania, e tra le persone contagiate ci sono state anche delle suore venute a contatto con i malati. Proprio mentre vi stiamo scrivendo ci giunge notizia che un medico italiano sta tornando in Italia dall’Africa per essere curato in patria. Non sempre però i casi di ebola si sono rivelati veri: molti, infatti, sono stati i falsi allarmi.

L’ebola si contagia con il cibo, gli animali, l’aria, l’acqua e con gli aghi da medicina che hanno punto una persona contagiata. Per fermare l’epidemia gli stati contagiati stanno cercando un vaccino. Tutti stanno facendo una corsa contro il tempo per avere la cura il prima possibile. Gli sforzi maggiori sono stati impiegati dalla Cina, interessata ai possibili guadagni: basti pensare a cosa succederebbe se la malattia si diffondesse tra la numerosissima popolazione cinese … Al momento, in Africa le vittime sono circa 10 mila ogni settimana. I casi di Ebola sono

più di 9000. La percentuale dei morti è di circa il 70%. Alcuni stati, per paura che gli immigrati portino il virus ai loro abitanti, stanno iniziando a chiudere i confini. Inoltre le persone che passano i confini vengono controllate sia prima di partire dagli aeroporti, sia quando arrivano. Visto che il periodo di incubazione del virus è di massimo 15 giorni, è da escludere che gli immigrati che vengono con i barconi nel Mar Mediterraneo portino il virus, per il semplice fatto che il viaggio dai loro paesi può durare anche interi mesi. Per il momento queste sono le informazioni che sono giunte si qui a noi. Ricordiamo inoltre di stare calmi e di non allarmarsi.

Elettra Odorizzi I C

Anna Gilmozzi III A

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Intervista a un atleta della valle:

Jarno Varesco Giorno 28 ottobre 2014. E’ una giornata splendida. Le nuvole lasciano ancora spazio al sole, pur essendo alla fine di ottobre. Oggi abbiamo avuto l’onore di intervistare un campione di bici che abita nella nostra valle e che ha gentilmente accettato di soddisfare le nostre curiosità... Prima di rispondere alle nostre domande ha voluto precisare che, pur praticando il ciclismo a livello agonistico, non lo fa per professione ma partecipa a livello amatoriale.

Prima di iniziare … perché ti chiami Jarno? Mi chiamo Jarno perché mio papà andava con gli sci di fondo al nord e aveva sentito questo nome che gli è piaciuto. Dovrebbe essere di origine svizzera. Se dovessi descriverti con 3 aggettivi quali sceglieresti? Mi definisco “umile” perché mi piacciono le cose semplici; “disponibile” perché mi piace lavorare con i ragazzi, infatti sono maestro di mountain bike; “simpatico”. Quando hai iniziato la tua carriera? Ho iniziato ad andare in bici a 18 anni, un po’ tardi. Chi ti ha spinto a fare questo sport? Nessuno, è stata una mia scelta. A quale società appartieni? Appartengo all’Arcobaleno Carraro Team di Rovereto. Perché vieni soprannominato il “signore delle montagne”? Mi è stato dato questo nome dagli amici perché mi piacciono le salite. Sei contento di aver vinto la Up Hill Challenge 2014? Sì, sono molto orgoglioso di questo successo. Qual è la stata la gara più bella fra le tre? Fra le tre quella con l’arrivo a Pampeago, perché correvo “in casa”. Sei contento del tempo che hai fatto nella Up Hill Challenge? Sì, perché ho potuto migliorare il mio tempo in due gare.

Qual è il trofeo più importante che hai vinto ? Per me sono tutti importanti, non ho preferenze perché ogni mio successo è legato a un ricordo piacevole. Cosa significa essere campione italiano della montagna Master? Quale emozione hai provato e provi tuttora? Significa classificarsi primo a livello nazionale nella categoria amatoriale e ho provato grande gioia. Hai anche un lavoro oltre alle attività sportive? Sì, sono un progettista in una ditta edile. Quante volte alla settimana ti alleni? Dipende, da aprile a settembre esco in bici anche cinque- sei volte a settimana. Come si svolge il tuo allenamento? Come ti mantieni in forma durante l’inverno? E’ differenziato in base alla stagione: in inverno vado anche con gli sci d’alpinismo. Poi per tenermi in forma vado anche in piscina. Segui una precisa dieta o sei abbastanza libero di mangiare quello che vuoi? Seguo una dieta normale, senza esagerare con specifici cibi. Per fortuna, per natura non sono goloso. Qual è il tuo piatto preferito? Pizza, grigliate di carne e pasta. Secondo te, che stile di vita deve avere un atleta ideale? Quando si cresce e si diventa degli atleti maturi, viene naturale seguire uno stile di vita

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sobrio. Si devono molti sacrifici. E’ chiaro che il sabato sera non si può andare in discoteca e fare tardi, perché l’indomani mattina bisogna allenarsi o partecipare alle gare… Quanto è importante l’uso della testa durante le gare o gli allenamenti? Circa il 60/70%. La resistenza fisica non è tutto. Le energie vanno gestite anche mentalmente. Qual è secondo te il ciclista più forte in circolazione in questo momento? Vincenzo Nibali ha dei buoni numeri per fare bene non solo nelle corse a tappe, ma anche nelle classiche di un giorno. Sono poi fortissimi anche i britannici. Hai un ruolo nelle associazioni sportive giovanili della Valle? Si, sono allenatore dei ragazzi nella “Litegosa” di Panchià. Quale avversario ti ha dato più filo da torcere? Sono sempre tanti, uno in particolare non c’è. Sembra strano, ma durante la corsa siamo tutti in competizione, mentre dopo l’arrivo

ritorniamo tutti amici e capita di incontrarci a bere qualcosa in relax. Cosa ne pensi del doping nel ciclismo? Nella tua categoria c’è qualcuno che ne fa uso? Il doping è un discorso molto ampio … Nella mia categoria non c’è nessuno che ne fa uso, e non dobbiamo pensare che sia un problema che riguarda solo il ciclismo. E’ vero che nel mio sport ci sono stati dei casi clamorosi, per cui è giusto che chi ha sbagliato ne paghi le conseguenze. Cosa pensi di quegli sport tanto seguiti alla TV e i cui atleti guadagnano un sacco di soldi? Non spetta a me giudicare. E’ evidente però che spesso si esagera nel considerare lo sport uno show che attira tanti telespettatori a cui poco importano i valori che esso può trasmettere. Di quali valori parli? Mi riferisco alla pazienza, al sacrificio e alla soddisfazione del riuscire a conoscersi e superare i propri limiti. Tutti principi che voi giovani dovreste sempre tenere ben presenti.

La redazione

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Vincenzo Nibali, il campione della porta accanto

Vincenzo Nibali , dopo la vittoria al Tour de France nell’estate scorsa, può essere considerato l’atleta italiano dell’anno 2014. Lo “squalo dello stretto” infatti ha vinto la più prestigiosa delle gare a tappe. Prima di vincere in maglia gialla ha dominato il Giro

d’Italia e la Vuelta, entrando nella storia del ciclismo per essersi aggiudicato i tre giri più importanti d’Europa insieme ai

grandi Contador, Gimondi, Hinault e altri tre atleti. Prima di salire su una bici da corsa Vincenzo andava in bmx e in moutain bike e si allenava nei piccoli circuiti. A 9 anni partecipò alla sua prima gara in assoluto, arrivando sul podio, e diventò subito famoso in provincia. Nel 2005 entrò tra i professionisti gareggiando per la Fassa Bortolo, team con cui vinse un paio di tappe. Nel 2008 passò alla Liquigas Doimo e con essa partecipò per la prima volta al Giro d’Italia, al Tour de France e vinse alla Vuelta con i compagni Ivan Basso e Michele Scarponi. Nel 2013 fu preso dalla Astana pro team: non sazio di vittorie andò ad aggiudicarsi il Giro d’Italia e quest’anno ha trionfato anche a Parigi. Il giorno seguente la Gazzetta dello Sport gli ha dedicato un’edizione speciale cambiando il colore delle pagine da rosa a giallo. E’ stato poi convocato in nazionale per il mondiale a Ponferrada, in Spagna, ma non è riuscito a fare la differenza piazzandosi verso la ventesima posizione. Il corridore siciliano non è amato solo per i suoi successi, ma anche per il suo carattere discreto e per la sua umiltà che a volte riesce a fare la differenza. Quando magari non si è in forma e i muscoli non rispondono ai comandi, ecco che subentra lo spirito di sacrificio che ha sempre contraddistinto questo atleta e che lo conduce a un sicuro traguardo.

Samuele Delladio I B

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Che mondo sarebbe senza Nutella?

Nel 2014 la Nutella ha compiuto 50 anni! Vi

chiederete come è nata la Nutella e come ha

fatto a compiere cinquant’anni, lei che è la

compagna preferita delle nostre merende tra

ragazzi.

Questa crema è a base di cacao e nocciole e fu

realizzata per la prima volta nel 1964

dall’industria alimentare della Ferrero ad Alba

(Cuneo), di proprietà di Pietro Ferrero.

Prima di arrivare al gusto di oggi, questa

famosissima crema ha subito una serie di

modifiche nella ricetta base. Le origini della

Nutella sono legate al cioccolato GIANDUIA

composto con una pasta di nocciole, perché a

quell’epoca (anni ‘40) le tasse sull’importazione

dei semi di cacao erano troppo alte.

Questa cioccolata nel 1946 fu chiamata pasta

“GIANDUJOT “, poi nel 1951 prese il nome più

commerciale di “SUPERCREMA”. Soltanto nel

1964 il figlio di Pietro, Michele Ferrero cambiò il

nome in “NUTELLA”. Esso deriva da “nut” che

significa noce in inglese.

Nel 1964 il prodotto ebbe successo istantaneo e

ancor oggi rimane molto popolare. La Ferrero, da

piccola industria a conduzione familiare, oggi è

diventata un’importante azienda multinazionale,

con richieste da ogni parte del mondo.

Per quanto sia buona, con la Nutella non bisogna

esagerare, perché, visto il suo alto contenuto di

calorie, se se ne mangia troppa si rischia di

diventare obesi. Quindi ben venga la Nutella con i

suoi 50 anni, ma se vogliamo arrivare anche noi

ragazzi alla stessa età è meglio farne un uso

corretto!

Emma Felicetti

Laura Degaudenz I B

RICETTA ROTOLO ALLA NUTELLA

Preparazione:

1)Sbattete lo zucchero con le uova fino ad ottenere un impasto spumoso, quindi aggiungete la farina la vanillina e il

latte. Amalgamate il tutto fino ad eliminare bene tutti i grumi. A questo punto aggingete il lievito e versate il

composto ottenuto in un recipiente rettangolare foderato con carta da forno bagnata e ben strizzata.

2)Infornate per 10 minuti a 190°. Sfornate e capovolgete l’ impasto su di un canovaccio bagnato stando attenti a

non romperlo. Arrotolate subito la sfoglia con il canovaccio fino a dargli la forma di un rotolo.

3)Riaprite il canovaccio e spalmate la nutella su tutta la sfoglia, quindi arrotolarlo di nuovo,ovviamente senza il

canovaccio…

4)Cospargete il rotolo con abbondante zucchero a velo e, se di gusto, anche con cacao amaro in polve Servite a

fette, dopo averlo fatto riposare per almeno un’ora.

Page 13: Non Aprite Quel Giornale

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LA “MODA” DEI RAGAZZI ☺

I ragazzi possono indossare accessori da ragazza ?

La risposta è sì, ormai i ragazzi indossano collane,

orecchini , scarpe femminili, bracciali e si fanno la

coda di cavallo (quelli con i capelli lunghi).

Ma le felpe personalizzate sono più fashion sulle ragazze. Per esempio c’è la “felpa pizza”, che non è una felpa commestibile (purtroppo),ma una felpa con la stampa della pizza che la rende molto “pizzosa”.

Non dimenticatevi delle scarpe dei ragazzi, tra i 10 e i 16 anni, sono molto alla “moda” momentaneamente nel sud Italia.

Ma ci sono anche i “meravigliosi” calzini svizzeri da ragazzo.

Sono usati soprattutto dai killer professionisti, per far svenire la gente; in effetti questo è un lavoro molto semplice, basta avvicinare il calzino

al naso della vittima ed il lavoro è fatto, eccolo lì, sul letto d’ospedale …

Quali pantaloni vanno di moda ?

Booh non si sa, perché ora i pantaloni sono tutti cool tranne quelli anni 60, che sono a zampa di elefante.

Per quanto riguarda le acconciature per ragazze, quelle che vanno particolarmente di moda sono la coda di cavallo, le due trecce, la treccia singola, la cipolla, la banana e molte altre.

Le acconciature per ragazzi più usate sono i capelli lunghi e la famosa e bellissima cresta.

Questa sì che è moda giovanile!

Jasmine Jasmine Jasmine Jasmine CCCCiaghiiaghiiaghiiaghi II AII AII AII A

MMMMilenailenailenailena ZZZZorzi I Aorzi I Aorzi I Aorzi I A

Page 14: Non Aprite Quel Giornale

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Secondo il dizionario online del Corriere della

Sera, la parola “tormentone” nel linguaggio

giornalistico significa “ossessiva ripetizione di

qualcosa”ed è nata nel 1940 in un’epoca in cui

non era molto diffusa la televisione e internet

non esisteva!

Questo ci fa capire che oggi questa parola ha un

significato totalmente diverso. Infatti secondo noi

“tormentone” significa: canzoni, serie tv, film e

battute diventati famosi in Italia e in tutto il

mondo. A volte i tormentoni sono stupidi perché

non insegnano niente, a volte sono importanti, ad

esempio per iniziative di beneficienza come la

raccolta fondi per la ricerca contro la SLA

(Sindrome Amiotrofica Laterale). È nata con il

nome di Ice Bucket Challenge, tradotto come “la

sfida della doccia ghiacciata”ed ha invaso

internet. Tutto è partito dall’idea di Peter Frates,

un giovane di 29 anni del Massachusset (USA).

Essa consiste nel buttarsi addosso dell’acqua

ghiacciata facendosi riprendere per pubblicare in

seguito il video sul web. Questo tormentone si è

diffuso soprattutto fra i vip, perché ciascuno che

si sottopone alla secchiata deve nominare una o

due persone famose, invitandole a fare lo stesso.

In teoria mentre si posta il video bisognerebbe

fare un’offerta per la ricerca scientifica. In realtà

non tutti versano i fondi, ma lo fanno solo per

questioni di notorietà. In effetti l’iniziativa si basa

proprio su un’idea pubblicitaria: il vip paga e si fa

contemporaneamente pubblicità. E’ anche vero

che chiunque può fare un’offerta tramite

l’iniziativa. Grazie ai fondi raccolti gli studi per le

cure per la SLA proseguono. Tra i personaggi

famosi coinvolti ricordiamo: Matteo Renzi,

Luciana Littizzetto, Mario Balotelli, Gianluigi

Buffon e Belen Rodriguez. Addirittura era stato

nominato anche Papa Francesco, ma per ovvi

motivi non l’ha fatto.

A questo punto diamo qualche informazioni sui

sintomi della SLA. I disturbi iniziali includono

debolezza e atrofia muscolare, crampi, rigidità nei

muscoli, difficoltà ad articolare le parole (in

particolare a pronunciare la R), tono nasale della

voce. Negli stadi avanzati della malattia si è

costretti all’immobilità e alla respirazione

assistita, però non si perde mai l’intelligenza e la

lucidità. Speriamo che la scienza possa finalmente

trovare la cura adatta a guarire le sempre più

numerose persone affette da questa malattia.

Alessia Gilmozzi,

Luca

Barbolini,

Iris Longo I A

Page 15: Non Aprite Quel Giornale

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Barzellette

1) L’insegnante di Pierino gli chiede di dire una

parola con due “p”, Pierino le risponde

“bottiglia”e la professoressa gli chiede dove fosse

la doppia “p”, e lui rispose: “nel taPPo!”

2) Un signore va in un bar e ordina un caffè.

Quando il cameriere glielo porta il tizio chiede:

“quanti cucchiaini di zucchero posso mettere?”, il

cameriere risponde: “quanti ne vuole!”, allora il

signore ne mette 10 e inizia a bere il suo caffè. Il

cameriere dice: “ma non lo gira il caffè?”. E il

signore rispose: “No, mi piace amaro!”.

3) L’ insegnante dice a Pierino: “fammi un esempio

di infinito”, lui rispose: “le sue lezioni signora

maestra!”.

4) Berlusconi in aereo dice: "Ora butterò 10€ e farò

felice un italiano".

Poco dopo dice: "Ora butterò 50€ e farò felici

cinque italiani".

Allora interviene un passeggero dicendogli:

"Perché non ti butti tu così farai felice tutta

l'umanità?!

5) Pierino va dalla mamma e le fa "Mamma

mamma ho una notizia buona e una cattiva..."

"Inizia da quella buona, caro!" "Allora quella

buona è che ho preso dieci in classe!"

"Bravissimo!!! E quella cattiva?" "Quella cattiva è

che non è vero!!!"

6) Un signore chiama un poliziotto e gli dice:

“Polizia, polizia… sono circondato da centinaia

di morti, mi aiuti!” E il poliziotto gli dice: stia

calmo, per cominciare mi dica dove si trova! Ed

il signore risponde: sono al cimitero…

OROSCOPO DA SEGUIRE

ALLA RICREAZIONE:

ARIETE: canta la sigla iniziale di Peppa Pig.

TORO: dai un pezzo di merenda a chiunque

te la chieda.

GEMELLI: bacia la mano della persona più

vicina a te.

CANCRO: fatti un disegno sulla faccia coi

pennarelli.

LEONE: mangiati una foglia e balla gangam

style.

VERGINE: fai la spaccata e abbraccia o urla

forte chi ti piace.

BILANCIA: abbraccia il professore più vicino a

te.

SCORPIONE: prendi un gambone (ragno con

le gambe lunghe) e mettitelo in testa.

SAGITARIO: urla “io amo la scuola!!!”.

CAPRICORNO: salta per tutta la ricreazione.

ACQUARIO: corri da un ragazzo ( se sei una

ragazza) o da una ragazza (se sei un ragazzo)

e abbraccialo/a.

PESCI: fai il ballo del qua qua.

Ciaghi Jasmine II A, Zorzi Milena e

Longo Iris I A

Page 16: Non Aprite Quel Giornale

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Volete aiutare i vostri proff.

Che non riescono ad andare

finalmente in pensione???

Per farli dichiarare incapaci

di intendere e di volere,

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REDAZIONE: I AI AI AI A : Iris Longo, Milena Zorzi, Luca Barbolini, Alessia Gilmozzi;

II AII AII AII A : Davide Cristel, Jasmine Ciaghi;

III AIII AIII AIII A : Anna Gilmozzi;

I BI BI BI B : Emma Felicetti, Laura Degaudenz, Samuele Delladio;

II BII BII BII B : Valeria Baldassarra, Giulia Rossi;

I CI CI CI C : Elettra Odorizzi, Nicola Varesco.

INDICE

- La mostra storica……………………………………..…………………………..pag. 1

- Classi seconde: spedizione in Val Ridanna………………………….pag. 2

- Cestisti di serie A in visita alle scuole di Tesero e Predazzo...pag. 3

- Relazione sull’uscita didattica a Daiano e San Lugano……….pag. 4

- Sondaggio classi prime………………………………………………………..pag. 5

- Malala: 17 anni e un premio Nobel…………………………………..…pag. 7

- Ebola: un’epidemia da fermare…………………………………………..pag. 8

- Intervista a un’atleta della valle: Jarno Varesco………………….pag. 9

- Vincenzo Nibali, il campione della porta accanto…………….…pag.11

- Che mondo sarebbe senza Nutella?....................................pag. 12

- La moda dei ragazzi…………………………………………………………..pag. 13

- Il tormentone dell’estate 2014…………………………………………pag. 14

- Barzellette e Oroscopo…………………………………………….………pag. 15

- Pubblicità regresso……………………………………………………….…pag. 16