NOICA: L'EUROPAÈ DUNQUE C' ESPERANZA · 2017-08-21 · Noica, morto nel 1987 all'età di 77 anni....

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Elzeviro Alessandro Zaccuri Non ci si apparta sui Carpazi per fuggire il mondo, ma per conquistarlo da lontano» è una magnifica biografia in forma di aforisma. L'aforisma è di Emil Cioran, la biografia appartiene al suo amico Constantin Noica, morto nel 1987 all'età di 77 anni. Pensatore importante, e non solo in prospettiva storica (insieme con Mircea Eliade, Eugène lonesco e lo stesso Cioran, apparteneva all'ultima generazione di intellettuali romeni cosmopoliti, destinati a scontrarsi con le asprezze del regime comunista), Noica non è ancora abbastanza conosciuto nel nostro Paese, nonostante l'attenzione che alla sua opera è stata riservata da editori come il Mulino e la pisana Ets, che una decina di anni fa aveva portato in libreria il Trattato di ontologia e il Saggio sulla filosofia tradizionale. Ora la milanese Carbonio ripropone, nella nuova traduzione di Mira Mocan, un testo uscito proprio dal Mulino nell'ormai lontano 1993, Sei malattie dello spirito contemporaneo (pagine 208, euro 17,50), probabilmente il più indicato per fare la conoscenza di questo pensatore di meravigliosa irregolarità. Anzi, se il nostro fosse ancora tempo da vacanze intelligenti, ci sarebbe da adoperare il libro come spunto per il gioco dell'estate, qualcosa del tipo "tu di che malattia sei?": soffri di atodetite o ti senti più incline all'acatholia? Inutile consultare dizionari e siti medici, perché le sindromi e le relative gradazioni sono un'invenzione dello stesso Noica, che in questo scritto del 1978 redige una fantasiosa eppure affidabile cartella clinica della contemporaneità. Le malattie, spiega, sono sei in tutto e si definiscono in relazione al sentimento di ricerca o di rifiuto espresso nei confronti dell'elemento generale [katholou in greco), dell'individuale (lode ti, "quel qualcosa") e delle conseguenti determinazioni [horos designa il limite, il confine). Possono variare con l'età dei soggetti e con il succedersi delle Avvenire (ITA) - it Print Tipo media: Quotidiano Nazionale Tiratura: 145.875 Publication date: 12.08.2017 Diffusione: Pagina: 19 Spread: 122.532 Readership: 338.000 Avvenire (ITA) - it Tipo media: Publication date: Pagina: E LZEVIRO Quotidiano Nazionale 12.08.2017 19 Tiratura: Diffusione: Spread: Readership: NOICA: L'EUROPA È MALATA DUNQUE C' ALESSANDRO ZACCURI N on ci si apparta sui Carpazi per fuggire il mondo, ma per conquistarlo da lontano» è una magnifica biografia in forma di afo risma. L'aforisma è di Emil Cioran, la biografia appartiene al suo amico Constantin Noica, morto nel 1987 all'età di 77 anni. Pensatore importante, e non solo in prospettiva storica (insieme con Mircea Eliade, Eugène lonesco e lo stesso Cioran, apparteneva all'ultima generazione di intellettuali romeni cosmopoliti, destinati a scontrarsi con le asprezze del regime comunista), Noica non è ancora abbastanza conosciuto nel nostro Paese, nonostante l'attenzione che alla sua opera è stata riservata da editori come il Mulino e la pisana Ets, che una decina di anni fa aveva portato in libreria il Trattato di ontologia e il Saggio sulla filosofia tradizionale. Ora la milanese Carbonio ripropone, nella nuova traduzione di Mira Mocan, un testo uscito proprio dal Mulino nell'ormai lontano 1993, Sei malattie dello spirito contemporaneo (pagine 208, euro 17,50), probabilmente il più indicato per fare la conoscenza di questo pensatore di meravigliosa irregolarità. Anzi, se il nostro fosse ancora tempo da vacanze intelligenti, E SPERANZA ci sarebbe da adoperare il libro come spunto per il gioco dell'estate, qualcosa del tipo di che malattia soffri di atodetite o ti senti più incline all'acatholia? Inutile consultare dizionari e siti medici, perché le sindromi e le relative gradazioni sono un'invenzione dello stesso Noica, che in questo scritto del 1978 redige una fantasiosa eppure affidabile cartella clinica della contemporaneità. Le malattie, spiega, sono sei in tutto e si definiscono in relazione al sentimento di ricerca o di rifiuto espresso nei confronti dell'elemento generale (katholou in greco), dell'individuale (tode ti, e delle conseguenti determinazioni (horos designa il limite, il confine). Possono variare con l'età dei soggetti e con il succedersi delle epoche storiche, a volte entrano in fase acuta e più spesso si cronicizzano, sono abbastanza pericolose, ma nel complesso fanno dell'uomo «l'unica creatura sana, o suscettibile di guarigione, nel mondo», perché, come precisa poco dopo Noica, «il disordine dell'uomo è la sua fonte di creatività». La trattazione cerca di dare forma sistematica all'intrecciarsi di intuizioni e argomentazioni, suggerendo una costmzione circolare e simmetrica che metta in successione catholite, todetite, horetite, ahoretia, atodetia e acatholia: si parte dal difetto di un m Print 145.875 122.532 338.000 senso generale, si patisce la mancanza di indMdualità, ci si confronta con la penuria e con l'insofferenza per una specifica determinazione, si sconfina infme nell'insofferenza verso individuale e generale, Nella sua apparente astrattezza, lo schema serve a contenere un pensiero in continuo movimento, che Noica riesce a rendere trasparente attraverso il ricorso ad alcune figure einblematiche della cultura occidentale, da Don Giovanni (nel cui libertinismo trionfa il disprezzo per ogni ideale assoluto) a Don Chisciotte, che tende a identificarsi in modo spasmodico con un modello, nella fattispecie quello cavalleresco. A volte la corrispondenza è completa e immediata, come accade ii Aspettando Goclot, dove Samuel Beckett mette in scena la rassegnazione davanti all'avanzare dell'indeterminato. Ma può anche capitare che la rappresentazione sfugga di mano, reintroducendo per via laterale gli aspetti che l'autore intende negare: da Guerra epace, per esempio, continuano a emergere le personalità individuali la cui rilevanza Tolstoj cerca continuamente cli smentire. Ecleuico e imprevedibile, Noica torna a più Tutti i diritti riservati PAESE : Italia PAGINE : 19 SUPERFICIE : 82 % PERIODICITÀ : Quotidiano DIFFUSIONE : (126000) AUTORE : Alessandro Zaccuri 12 agosto 2017

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Elzeviro Alessandro Zaccuri Non ci si apparta sui Carpazi per fuggire il mondo, ma per conquistarlo da lontano» è una magnifica biografia in forma di aforisma. L'aforisma è di Emil Cioran, la biografia appartiene al suo amico Constantin Noica, morto nel 1987 all'età di 77 anni. Pensatore importante, e non solo in prospettiva storica (insieme con Mircea Eliade, Eugène lonesco e lo stesso Cioran, apparteneva all'ultima generazione di intellettuali romeni cosmopoliti, destinati a scontrarsi con le asprezze del regime comunista), Noica non è ancora abbastanza conosciuto nel nostro Paese, nonostante l'attenzione che alla sua opera è stata riservata da editori come il Mulino e la pisana Ets, che una decina di anni fa aveva portato in libreria il Trattato di ontologia e il Saggio sulla filosofia tradizionale. Ora la milanese Carbonio ripropone, nella nuova traduzione di Mira Mocan, un testo uscito proprio dal Mulino nell'ormai lontano 1993, Sei malattie dello spirito contemporaneo (pagine 208, euro 17,50), probabilmente il più indicato per fare la conoscenza di questo pensatore di meravigliosa irregolarità. Anzi, se il nostro fosse ancora tempo da vacanze intelligenti, ci sarebbe da adoperare il libro come spunto per il gioco dell'estate, qualcosa del tipo "tu di che malattia sei?": soffri di atodetite o ti senti più incline all'acatholia? Inutile consultare dizionari e siti medici, perché le sindromi e le relative gradazioni sono un'invenzione dello stesso Noica, che in questo scritto del 1978 redige una fantasiosa eppure affidabile cartella clinica della contemporaneità. Le malattie, spiega, sono sei in tutto e si definiscono in relazione al sentimento di ricerca o di rifiuto espresso nei confronti dell'elemento generale [katholou in greco), dell'individuale (lode ti, "quel qualcosa") e delle conseguenti determinazioni [horos designa il limite, il confine). Possono variare con l'età dei soggetti e con il succedersi delle epoche storiche, a volte entrano in fase acuta e più spesso si cronicizzano, sono abbastanza pericolose, ma nel complesso fanno dell'uomo «l'unica creatura sana, o suscettibile di guarigione, nel mondo», perché, come precisa poco dopo Noica, «il disordine dell'uomo è la sua fonte di creatività». La trattazione cerca di dare forma sistematica aH'intrecciarsi di intuizioni e argomentazioni, suggerendo una costruzione circolare e simmetrica che metta in successione catholite, todetite, horetite, ahoretia, atodetia e acatholia: si parte dal difetto di un senso generale, si patisce la mancanza di individualità, ci si confronta con la penuria e con l'insofferenza per una specifica determinazione, si sconfina infine nell'insofferenza verso individuale e generale. Nella sua apparente astrattezza, lo schema serve a contenere un pensiero in continuo movimento, che Noica riesce a rendere trasparente attraverso il ricorso ad alcune figure emblematiche della cultura occidentale, da Don Giovanni (nel cui libertinismo trionfa il disprezzo per ogni ideale assoluto) a Don Chisciotte, che tende a identificarsi in modo spasmodico con un modello, nella fattispecie quello cavalleresco. A volte la corrispondenza è completa e immediata, come accade in Aspettando Godot, dove Samuel Beckett mette in scena la rassegnazione davanti all'avanzare deH'indeterminato. Ma può anche capitare che la rappresentazione sfugga di mano, reintroducendo per via laterale gli aspetti che l'autore intende negare: da Guerra e pace, per esempio, continuano a emergere le personalità individuali la cui rilevanza Tolstoj cerca continuamente di smentire. Eclettico e imprevedibile, Noica torna a più riprese sulla parabola evangelica del figliol prodigo, invitando ad allargare lo sguardo suirintera famiglia (il fratello maggiore, in particolare, è un caso conclamato di catholite, preso com'è a difendere gli angusti valori domestici), ma si appoggia spesso alla sua stessa esperienza di intellettuale perseguitato, ricordando tra l'altro di essere stato condannato al domicilio coatto e addirittura imprigionato fra il 1958 e il 1964. La scelta dell'esilio «sui Carpazi», e cioè nella località transilvana di Paltinis, risale al 1975, anno in cui il filosofo smette di insegnare all'Università di Bucarest. Di pagina in pagina, Sei malattie dello spirito contemporaneo diventa sempre più una riflessione sul ruolo dello «spirito romeno nella congiuntura attuale», secondo la dizione del titolo originale. Nel capitolo conclusivo, infatti, Noica si interroga su quale possa essere l'apporto della cultura e più ancora della lingua nazionale nel contesto che ha appena descritto con abbondanza di suggestioni. La risposta sta in una preposizione difficile da tradurre, intra, che indica insieme la durata e il movimento, la destinazione e l'intenzione. Non è ancora la guarigione, forse. Ma di sicuro può essere un'ottima terapia. Torna il saggio del 1978 nel quale il pensatore romeno, che fu amico di Cioran, redige una fantasiosa eppure affidabile cartella clinica delle sindromi da cui è afflitto lo spirito contemporaneo Constantin Noica

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Tipo media: Quotidiano Nazionale Tiratura: 145.875

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Pagina: 19 Spread: 122.532

Readership: 338.000

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E LZEVIRO

Quotidiano Nazionale12.08.2017

19

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NOICA: L'EUROPAÈMALATADUNQUE C'

ALESSANDROZACCURI

Non ci si apparta suiCarpazi per fuggireil mondo, ma perconquistarlo da

lontano» è una magnificabiografia in forma di aforisma.L'aforisma è di Emil Cioran, labiografia appartiene al suo amicoConstantin Noica, morto nel 1987all'età di 77 anni. Pensatoreimportante, e non solo inprospettiva storica (insieme conMircea Eliade, Eugène lonesco elo stesso Cioran, appartenevaall'ultima generazione diintellettuali romeni cosmopoliti,destinati a scontrarsi con leasprezze del regime comunista),Noica non è ancora abbastanzaconosciuto nel nostro Paese,nonostante l'attenzione che allasua opera è stata riservata daeditori come il Mulino e la pisanaEts, che una decina di anni faaveva portato in libreria il Trattatodi ontologia e il Saggio sullafilosofia tradizionale. Ora lamilanese Carbonioripropone, nellanuova traduzione diMira Mocan, untesto uscito propriodal Mulinonell'ormai lontano1993, Sei malattiedello spiritocontemporaneo(pagine 208, euro17,50),probabilmente ilpiù indicato per farela conoscenza diquesto pensatore dimeravigliosairregolarità. Anzi, seil nostro fosseancora tempo davacanze intelligenti,

E SPERANZAci sarebbe daadoperare il librocome spunto per ilgioco dell'estate,qualcosa del tipo

di che malattiasoffri di

atodetite o ti sentipiù inclineall'acatholia? Inutileconsultare dizionari e siti medici,perché le sindromi e le relativegradazioni sono un'invenzionedello stesso Noica, che in questoscritto del 1978 redige unafantasiosa eppure affidabilecartella clinica dellacontemporaneità. Le malattie,spiega, sono sei in tutto e sidefiniscono in relazione alsentimento di ricerca o di rifiutoespresso nei confrontidell'elemento generale (katholouin greco), dell'individuale (tode ti,

e delleconseguenti determinazioni(horos designa il limite, ilconfine). Possono variare conl'età dei soggetti e con ilsuccedersi delle epoche storiche,a volte entrano in fase acuta e piùspesso si cronicizzano, sonoabbastanza pericolose, ma nelcomplesso fanno dell'uomo«l'unica creatura sana, osuscettibile di guarigione, nelmondo», perché, come precisapoco dopo Noica, «il disordinedell'uomo è la sua fonte dicreatività». La trattazione cerca didare forma sistematicaall'intrecciarsi di intuizioni eargomentazioni, suggerendo unacostmzione circolare esimmetrica che metta insuccessione catholite, todetite,horetite, ahoretia, atodetia eacatholia: si parte dal difetto di un

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senso generale, si patisce lamancanza di indMdualità, ci siconfronta con la penuria e conl'insofferenza per una specificadeterminazione, si sconfinainfme nell'insofferenza versoindividuale e generale, Nella suaapparente astrattezza, lo schemaserve a contenere un pensiero incontinuo movimento, che Noicariesce a rendere trasparenteattraverso il ricorso ad alcunefigure einblematiche della culturaoccidentale, da Don Giovanni (nelcui libertinismo trionfa ildisprezzo per ogni idealeassoluto) a Don Chisciotte, chetende a identificarsi in modospasmodico con un modello,nella fattispecie quellocavalleresco. A volte lacorrispondenza è completa eimmediata, come accade iiAspettando Goclot, dove SamuelBeckett mette in scena larassegnazionedavanti all'avanzaredell'indeterminato.Ma può anchecapitare che larappresentazionesfugga di mano,reintroducendo pervia laterale gliaspetti che l'autoreintende negare: daGuerra epace, peresempio,continuano aemergere lepersonalitàindividuali la cuirilevanza Tolstojcercacontinuamente clismentire. Ecleuicoe imprevedibile,Noica torna a più

Tutti i diritti riservati

PAESE : Italia PAGINE : 19SUPERFICIE : 82 %PERIODICITÀ : Quotidiano

DIFFUSIONE : (126000)AUTORE : Alessandro Zaccuri

12 agosto 2017

Page 2: NOICA: L'EUROPAÈ DUNQUE C' ESPERANZA · 2017-08-21 · Noica, morto nel 1987 all'età di 77 anni. Pensatore importante, e non solo in prospettiva storica (insieme con Mircea Eliade,

riprese sullaparabola evangelicadel figliol prodigo,invitando adallargare lo sguardosull'intera famiglia(il fratello maggiore,in particolare, è un

caso conclamato di catholite,preso com'è a difendere gliangusti valori domestici), ma siappoggia spesso alla sua stessaesperienza di intellettualeperseguitato, ricordando tral'altro di essere stato condannatoal domicilio coatto e addiritturaimprigionato fra il 1958 e il 1964.La scelta dell'esilio «sui Carpazi»,e cioè nella località transilvana diPaltinis, risale al 1975, anno in cuiil ifiosofo smette di insegnareall'Università di Bucarest. Dipagina in pagina, Sei malattiedello spirito contemporaneodiventa sempre più unariflessione sul ruolo dello «spiritoromeno nella congiunturaattuale», secondo la dizione deltitolo originale. Nel capitoloconclusivo, infatti, Noica siinterroga su quale possa esserel'app orto della cultura e piùancora della lingua nazionale nelcontesto che ha appena descrittocon abbondanza di suggestioni.La risposta sta in unapreposizione difficile da tradurre,intru, che indica insieme ladurata e il movimento, ladestinazione e l'intenzione. Non èancora la guarigione, forse. Ma disicuro può essere un'ottimaterapia.

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Constantin Noica

Tutti i diritti riservati

PAESE : Italia PAGINE : 19SUPERFICIE : 82 %PERIODICITÀ : Quotidiano

DIFFUSIONE : (126000)AUTORE : Alessandro Zaccuri

12 agosto 2017