Noi, ragazzi del digitale Liceo polivalente “P.E.Imbriani”

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IL PROGRAMMA Martedì 4.03.08 ore 15.30 Saluto del Dirigente Scolastico dell’Imbriani dott. Luciano Di Rienzo Conferenza spettacolo sul tema: Scienza e innovazione nei romanzi di Jules Verne animata da Prof.ssa Laura Franchini (segretaria AIF di Napoli) Prof.ssa Wanda Riccio (Ass. Naz. Docenti di Scienze) Presentazione dei lavori preparati dagli allievi Mostra di strumenti analogici e digitali Martedì 11.03.08 ore 15 .00 Conferenza sul tema: Gli apprendisti stregoni e l’energia nuclearerelaziona prof. Giuseppe Grella (Ordinario di Fisica Università di Salerno) Mercoledì 12.03.08 ore 15.30 seminario interattivo condotto dal Prof. Mario Vento: (ordinario di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni c/o facoltà di ingegneria Università di Salerno) “L’evoluzione scientifica e tecnologica nel settore dell’informazione” Venerdì 07.03.08 ore 11.00 Visita guidata al Museo Irpino (C.so Europa 71) “Il primo nucleo di strumentaria antica del Museo di Avellino” relaziona Prof. Francesco Barra (Assessore alla Cultura) Prof. Gaetano Abate (Docente Liceo Imbriani) Liceo polivalente “P.E.Imbriani” Avellino Liceo linguistico - liceo scientifico-tecnologico Via Pescatori,155 83100 Avellino Tel..0825 782184 Fax 0825 783899 XVIII Settimana della Cultura Scientifica : “dall’analogico al digitale” Noi, ragazzi del digitale CHE COS’E’ LA SETTIMANA S copo della Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica è di mobilita- re tutte le competenze e le energie del Pae- se per favorire la più capillare diffusione di una solida e critica cultura tecnico-scien- tifica. In particolare, la Settimana stimola l’apertura di efficaci canali di comunica- zione e di scambio tra l’universo della so- cietà civile (che vede in prima fila il mon- do della scuola), da un lato, e l’articolato complesso del Sistema Ricerca (universi- tà, enti di ricerca pubblici e privati, mu- sei, aziende, associazioni, ecc.), dall’altro. to, su scala locale e regionale, garantito dalle Regioni, dalle amministrazioni co- munali e provinciali e dai provveditorati. CHE COSA OFFRE ILPROGRAMMA DELLA SETTIMANA Convegni e seminari su temi di storia delle scienze e delle tecniche, di attualità scientifica, di riflessione sui fondamenti delle scienze e sulle implicazioni etico- politiche della ricerca scientifica e tec- nologica; iniziative di orientamento sul ruolo dei media per la diffusione della cultura tecnico-scientifica, sui metodi per garantire l’aggiornamento permanente de- gli insegnanti e per far crescere e qualifi- care il tasso di cultura tecnico-scientifica nel mondo della scuola; riflessioni e spe- rimentazioni sul ruolo e sui sempre più vasti campi di applicazione delle nuove tecnologie (per la tutela dei beni cultura- li, per la didattica e la formazione, per la salute e il recupero dell’handicap, ecc.); manifestazioni destinate ad approfondire il tema del rapporto tra diffusione della cultura tecnico-scientifica e crescita delle opportunità di occupazione per i giovani. Mostre, filmati, cicli di conferenze, te- leconferenze, forum telematici, ecc., su temi di divulgazione tecnico-scien- tifica, anche in prospettiva storica. Presentazione di nuovi progetti, allesti- menti, servizi (aperture straordinarie, visi- te guidate, ecc.) o pacchetti didattici pres- so i musei scientifici (tecnico-scientifici, naturalistici, medici, etno-antropologici, di impianto storico, ecc.), gli orti botani- ci e i parchi naturali, le scuole e gli isti- tuti di ogni ordine e grado che possieda- no gabinetti scientifici d’interesse storico e didattico.“Laboratori aperti” presso le strutture universitarie di ricerca, gli enti di ricerca e le imprese pubbliche e private im- pegnate nell’innovazione.Corsi di aggior- namento per insEgnanti su tematiche di frontiera della ricerca scientifico-tecnolo- gica.Programmi di turismo tecnico-scien- tifico per le scuole di ogni ordine e grado; iniziative e manifestazioni nel campo del- la cultura e dell’educazione ambientale. Mostre, spettacoli teatrali, musicali e mul- timediali nel campo delle arti visive e “mi- nori”, nell’ambito delle relazioni arti-scien- za, storia-scienza e società-scienza, sulle “immagini della scienza e della tecnica” (nell’arte, nella letteratura, nella storia, ecc.) e, in generale, su questioni interdisciplinari. E qualunque altra manifestazione o forma di comunicazione suggerita dalla creatività dei proponenti, purché efficace in funzio- ne dell’obiettivo della diffusione di una seria cultura tecnico-scientifica di base. Ispirandoci a quanto proposto dal MIUR abbiamo, anche noi del Liceo Imbriani, contribuito alla diffusione della cultura scientifica, fino ad istituire ad Avellino, in collaborazione con altre scuole, e con il valido apporto dell’Associazione Scien- zaViva, un Museo Scientifico che, per il momento, ha ancora una sede provviso- ria all’interno del Museo Archeologico e che quanto prima avrà una sistemazione definitiva all’interno dell’ex Carcere Bor- bonico. Quest’anno grazie alla donazione di strumenti d’epoca, da parte degli eredi della ditta Nicola Vanni, possiamo mo- strare come sta cominciando a diffondersi una cultura della conservazione dei beni culturali scientifici. La mostra allestita nel nostro auditorium è caratterizzata da apparecchiature degli anni ’30 ‘40 che successivamente andranno ad arricchire le collezioni di strumenti dell’’800 e del ‘900. I nostri giovani potranno anche ad Avellino vedere e rendersi conto di come si è evoluta la strumentaria scientifica, gu- stando il tema proposto “dall’analogico al digitale”, che ha caratterizzato il passag- gio storico dall’elettricità all’elettronica. Il responsabile della manifestazione Prof. Gaetano Abate Le Settimane costituiscono anche lo stru- mento per sperimentare e promuovere l’ambizioso progetto elaborato e sostenuto dal MIUR di dar vita a un sistema naziona- le di istituzioni permanenti (musei, centri e città della scienza e della tecnica, universi- tà, accademie, ecc.), impegnate nel compi- to di garantire ai cittadini un’informazione tecnico-scientifica aggiornata e certificata, provvedendo nel contempo alla valoriz- zazione del patrimonio tecnico-scientifico del quale è ricchissimo il nostro Paese. La Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica mira in modo del tutto partico- lare a favorire la partecipazione dei giovani in età scolare alle iniziative in programma. Infatti, è soprattutto ai giovani che possono essere affidate le speranze di un radicale rinnovamento e di un proficuo arricchimen- to della cultura di base del nostro Paese. L’iniziativa nazionale delle Settimane (che ha offerto il modello alle Settimane Europee della Cultura Scientifica, pro- mosse nel 1993 dalla CEE per iniziativa del Commissario Europeo per la Ricerca, Antonio Ruberti) si avvale del determinan- te contributo dei numerosissimi soggetti pubblici e privati che mettono in cantiere annualmente le molte centinaia di eventi offerti al pubblico, nonché dell’incorag- giamento, del supporto e del coordinamen- I l tema culturale della Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica del 2008 è “Dall’analogico al digitale” . Noi alunni abbiamo ben accolto l’idea dei no- stri docenti a valutare il percorso che è stato compiuto nell’evoluzione tecnologica. La volontà a svolgere questa tematica è stata guidata dalla curiosità di come si potesse- ro coniugare questi due mondi : analogico e digitale, quando siamo sommersi da ap- parecchi digitali, dagli orologi ai lettori. Come procedere? Ci siamo interessati delle differenze tra le due modalità ed abbiamo realizzato una scheda illustrativa del siste- ma analogico e del sistema digitale. Molte cose per noi, alunni di terza, sono state al- quanto complesse perché non è stato anco- ra oggetto di studio il tema dell’elettricità, ma siamo riusciti a comprenderne i fattori essenziali e la relazione con il sistema binario. Abbiamo elaborato una tabella di conver- sione tra i due sistemi. Durante la fase ini- ziale i docenti ci hanno messo a disposizio- ne gli apparecchi di vario tipo e soprattutto di tipo analogico presenti nei laboratori e ne abbiamo colto le differenze. Ma il vero la- voro è iniziato quando abbiamo scoperto il patrimonio degli antichi strumenti di fisica custoditi nelle bacheche dei corridoi della scuola. Abbiamo avuto l’opportunità di stu- diare quegli strumenti che vedevamo nelle bacheche e di cui non conoscevamo la pro- venienza. Per ogni strumento abbiamo rea- lizzato una scheda in cui sono stati inseriti i dati fisici dello strumento, la foto ed il prin- cipio fisico che regola il funzionamento e le leggi ad esso correlate. Il lavoro è apparso subito come una vera e propria indagine: dalla scoperta del nome dello strumento alla definizione dell’ambito di studio. Toccare con mano strumenti fatti di legno ed ottone ci è sembrato molto strano pensando ai no- stri apparecchi digitali, ed allo stesso tempo è stato molto interessante scoprire con qua- li strumenti i “nostri coetanei” della prima metà del ‘900 studiavano i fenomeni fisici. Abbiamo studiato strumenti inerenti vari campi della fisica: dalla meccanica all’elet- tricità. Ci siamo avvalsi di testi antichi, di ricerche fatte in Internet, ma soprattutto di cataloghi che la nostra scuola ha realizza- to nelle precedenti edizioni della Settima- na Scientifica. Abbiamo così percorso un viaggio attraverso la fisica sul binario degli strumenti. Lo strumento è l’apparecchio scientifico che ci consente di comprendere fenomeni semplici e fenomeni complessi. Ci siamo resi conto di quanto può essere importante ed interessante studiare il pas- sato guardando il presente. La consapevo- lezza di aver costruito un “filo rosso” tra passato, presente e futuro ci ha entusiasma- to. Alla prossima……noi figli del digitale! Gli alunni di III L Il dirigente scolastico Dott. Luciano Di Rienzo Hanno partecipato : Classe IV, V C e IV D liceo linguistico Classe I N, V N, III L DOCENTI: Gaetano Abate Feliciano Capone Giovanni Di Gisi Ida Grella Antonio Iannuzzi Diana Testa TECNICO Franco Napolitano Progettazione e grafica: Vittorio Censullo VC linguistico www.liceoimbriani.it

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IL PROGRAMMA Martedì 4.03.08 ore 15.30

Saluto del Dirigente Scolastico dell’Imbriani dott. Luciano Di Rienzo Conferenza spettacolo sul tema:

“Scienza e innovazione nei romanzi di Jules Verne animata da

Prof.ssa Laura Franchini (segretaria AIF di Napoli) Prof.ssa Wanda Riccio (Ass. Naz. Docenti di Scienze) Presentazione dei lavori preparati dagli allievi Mostra di strumenti analogici e digitali Martedì 11.03.08 ore 15 .00 Conferenza sul tema: “Gli apprendisti stregoni e l’energia nucleare” relaziona prof. Giuseppe Grella (Ordinario di Fisica Università di Salerno) Mercoledì 12.03.08 ore 15.30 seminario interattivo condotto dal Prof. Mario Vento: (ordinario di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni c/o facoltà di ingegneria Università di Salerno) “L’evoluzione scientifica e tecnologica nel settore dell’informazione” Venerdì 07.03.08 ore 11.00 Visita guidata al Museo Irpino (C.so Europa 71) “Il primo nucleo di strumentaria antica del Museo di Avellino” relaziona Prof. Francesco Barra (Assessore alla Cultura) Prof. Gaetano Abate (Docente Liceo Imbriani)

Liceo polivalente “P.E.Imbriani” Avellino

Liceo linguistico - liceo scientifico-tecnologicoVia Pescatori,155 83100 Avellino Tel..0825 782184 Fax 0825 783899

XVIII Settimana della Cultura Scientifica : “dall’analogico al digitale”

Noi, ragazzi del digitale

CHE COS’E’ LA SETTIMANA

Scopo della Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica è di mobilita-

re tutte le competenze e le energie del Pae-se per favorire la più capillare diffusione di una solida e critica cultura tecnico-scien-tifica. In particolare, la Settimana stimola l’apertura di efficaci canali di comunica-zione e di scambio tra l’universo della so-cietà civile (che vede in prima fila il mon-do della scuola), da un lato, e l’articolato complesso del Sistema Ricerca (universi-tà, enti di ricerca pubblici e privati, mu-sei, aziende, associazioni, ecc.), dall’altro.

to, su scala locale e regionale, garantito dalle Regioni, dalle amministrazioni co-munali e provinciali e dai provveditorati.CHE COSA OFFRE ILPROGRAMMA

DELLA SETTIMANAConvegni e seminari su temi di storia delle scienze e delle tecniche, di attualità scientifica, di riflessione sui fondamenti delle scienze e sulle implicazioni etico-politiche della ricerca scientifica e tec-nologica; iniziative di orientamento sul ruolo dei media per la diffusione della cultura tecnico-scientifica, sui metodi per garantire l’aggiornamento permanente de-gli insegnanti e per far crescere e qualifi-care il tasso di cultura tecnico-scientifica nel mondo della scuola; riflessioni e spe-rimentazioni sul ruolo e sui sempre più vasti campi di applicazione delle nuove tecnologie (per la tutela dei beni cultura-li, per la didattica e la formazione, per la salute e il recupero dell’handicap, ecc.); manifestazioni destinate ad approfondire il tema del rapporto tra diffusione della cultura tecnico-scientifica e crescita delle opportunità di occupazione per i giovani.Mostre, filmati, cicli di conferenze, te-leconferenze, forum telematici, ecc., su temi di divulgazione tecnico-scien-tifica, anche in prospettiva storica. Presentazione di nuovi progetti, allesti-menti, servizi (aperture straordinarie, visi-te guidate, ecc.) o pacchetti didattici pres-so i musei scientifici (tecnico-scientifici, naturalistici, medici, etno-antropologici, di impianto storico, ecc.), gli orti botani-ci e i parchi naturali, le scuole e gli isti-tuti di ogni ordine e grado che possieda-no gabinetti scientifici d’interesse storico e didattico.“Laboratori aperti” presso le strutture universitarie di ricerca, gli enti di ricerca e le imprese pubbliche e private im-pegnate nell’innovazione.Corsi di aggior-namento per insEgnanti su tematiche di frontiera della ricerca scientifico-tecnolo-gica.Programmi di turismo tecnico-scien-tifico per le scuole di ogni ordine e grado;

iniziative e manifestazioni nel campo del-la cultura e dell’educazione ambientale.Mostre, spettacoli teatrali, musicali e mul-timediali nel campo delle arti visive e “mi-nori”, nell’ambito delle relazioni arti-scien-za, storia-scienza e società-scienza, sulle “immagini della scienza e della tecnica” (nell’arte, nella letteratura, nella storia, ecc.) e, in generale, su questioni interdisciplinari.E qualunque altra manifestazione o forma di comunicazione suggerita dalla creatività dei proponenti, purché efficace in funzio-ne dell’obiettivo della diffusione di una seria cultura tecnico-scientifica di base.

Ispirandoci a quanto proposto dal MIUR abbiamo, anche noi del Liceo Imbriani, contribuito alla diffusione della cultura scientifica, fino ad istituire ad Avellino, in collaborazione con altre scuole, e con il valido apporto dell’Associazione Scien-zaViva, un Museo Scientifico che, per il momento, ha ancora una sede provviso-ria all’interno del Museo Archeologico e che quanto prima avrà una sistemazione definitiva all’interno dell’ex Carcere Bor-bonico. Quest’anno grazie alla donazione di strumenti d’epoca, da parte degli eredi della ditta Nicola Vanni, possiamo mo-strare come sta cominciando a diffondersi una cultura della conservazione dei beni culturali scientifici. La mostra allestita nel nostro auditorium è caratterizzata da apparecchiature degli anni ’30 ‘40 che successivamente andranno ad arricchire le collezioni di strumenti dell’’800 e del ‘900. I nostri giovani potranno anche ad Avellino vedere e rendersi conto di come si è evoluta la strumentaria scientifica, gu-stando il tema proposto “dall’analogico al digitale”, che ha caratterizzato il passag-gio storico dall’elettricità all’elettronica. Il responsabile della manifestazione Prof. Gaetano Abate

Le Settimane costituiscono anche lo stru-mento per sperimentare e promuovere l’ambizioso progetto elaborato e sostenuto dal MIUR di dar vita a un sistema naziona-le di istituzioni permanenti (musei, centri e città della scienza e della tecnica, universi-tà, accademie, ecc.), impegnate nel compi-to di garantire ai cittadini un’informazione tecnico-scientifica aggiornata e certificata, provvedendo nel contempo alla valoriz-zazione del patrimonio tecnico-scientifico del quale è ricchissimo il nostro Paese.La Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica mira in modo del tutto partico-lare a favorire la partecipazione dei giovani in età scolare alle iniziative in programma. Infatti, è soprattutto ai giovani che possono essere affidate le speranze di un radicale rinnovamento e di un proficuo arricchimen-to della cultura di base del nostro Paese. L’iniziativa nazionale delle Settimane (che ha offerto il modello alle Settimane Europee della Cultura Scientifica, pro-mosse nel 1993 dalla CEE per iniziativa del Commissario Europeo per la Ricerca, Antonio Ruberti) si avvale del determinan-te contributo dei numerosissimi soggetti pubblici e privati che mettono in cantiere annualmente le molte centinaia di eventi offerti al pubblico, nonché dell’incorag-giamento, del supporto e del coordinamen-

Il tema culturale della Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica del

2008 è “Dall’analogico al digitale” . Noi alunni abbiamo ben accolto l’idea dei no-stri docenti a valutare il percorso che è stato compiuto nell’evoluzione tecnologica. La volontà a svolgere questa tematica è stata guidata dalla curiosità di come si potesse-ro coniugare questi due mondi : analogico e digitale, quando siamo sommersi da ap-parecchi digitali, dagli orologi ai lettori. Come procedere? Ci siamo interessati delle differenze tra le due modalità ed abbiamo realizzato una scheda illustrativa del siste-ma analogico e del sistema digitale. Molte cose per noi, alunni di terza, sono state al-quanto complesse perché non è stato anco-

ra oggetto di studio il tema dell’elettricità, ma siamo riusciti a comprenderne i fattoriessenziali e la relazione con il sistema binario. Abbiamo elaborato una tabella di conver-sione tra i due sistemi. Durante la fase ini-ziale i docenti ci hanno messo a disposizio-ne gli apparecchi di vario tipo e soprattutto di tipo analogico presenti nei laboratori e ne abbiamo colto le differenze. Ma il vero la-voro è iniziato quando abbiamo scoperto il patrimonio degli antichi strumenti di fisica custoditi nelle bacheche dei corridoi della scuola. Abbiamo avuto l’opportunità di stu-diare quegli strumenti che vedevamo nelle bacheche e di cui non conoscevamo la pro-venienza. Per ogni strumento abbiamo rea-lizzato una scheda in cui sono stati inseriti i dati fisici dello strumento, la foto ed il prin-cipio fisico che regola il funzionamento e le leggi ad esso correlate. Il lavoro è apparso subito come una vera e propria indagine: dalla scoperta del nome dello strumento alla definizione dell’ambito di studio. Toccare con mano strumenti fatti di legno ed ottone ci è sembrato molto strano pensando ai no-stri apparecchi digitali, ed allo stesso tempo è stato molto interessante scoprire con qua-li strumenti i “nostri coetanei” della prima metà del ‘900 studiavano i fenomeni fisici.

Abbiamo studiato strumenti inerenti vari campi della fisica: dalla meccanica all’elet-tricità. Ci siamo avvalsi di testi antichi, di ricerche fatte in Internet, ma soprattutto di cataloghi che la nostra scuola ha realizza-to nelle precedenti edizioni della Settima-na Scientifica. Abbiamo così percorso un viaggio attraverso la fisica sul binario degli strumenti. Lo strumento è l’apparecchio scientifico che ci consente di comprendere fenomeni semplici e fenomeni complessi. Ci siamo resi conto di quanto può essere importante ed interessante studiare il pas-sato guardando il presente. La consapevo-lezza di aver costruito un “filo rosso” tra passato, presente e futuro ci ha entusiasma-to. Alla prossima……noi figli del digitale!

Gli alunni di III L

Il dirigente scolastico Dott. Luciano Di Rienzo

Hanno partecipato :Classe IV, V C e IV D liceo

linguisticoClasse I N, V N, III L

DOCENTI: Gaetano Abate

Feliciano CaponeGiovanni Di Gisi

Ida GrellaAntonio Iannuzzi

Diana Testa

TECNICOFranco Napolitano

Progettazione e grafica: Vittorio Censullo

VC linguistico

www.liceoimbriani.it

Dall’analogico al digitale Letteratura scientificaI Pick-up, ovvero i microfoni delle chitarre elettriche La giornata di un giornalista americano nel 2890

La storia della chitarra elettrica ebbe inizio quando, con la nascita di or-

chestre jazz e blues, si avvertì l’esigen-za che essa potesse suonare insieme agli altri strumenti senza esserne sovrastata dal volume di suono. I primi esperimen-ti furono dovuti a Lloyd Loar proget-tista alla Gibson dal 1920 al 1924 che voleva utilizzare dei rilevatori tipo mi-crofono in vicinanza delle corde ma fu Adolf Rickenbacker, che nel 1931 rea-lizzò il primo pick-up elettromagnetico.Il funzionamento dei pick-up si basa sulla legge di Faraday-Neumann-Lenz: in un circuito elettrico interessato da una varia-zione di flusso magnetico si genera una corrente elettrica (detta corrente indotta) di intensità proporzionale alla velocità di variazione di tale flusso. La struttura è molto semplice, si tratta fondamental-

mente di un magnete permanente con in-torno un avvolgimento di rame che costi-tuisce il circuito; la vibrazione della corda crea una variazione di flusso magnetico nell’avvolgimento e, quindi, una corrente che è di tipo alternato in quanto generata dalla vibrazione della corda, che oscilla avanti e indietro attorno al suo punto di ri-poso, allontanandosi ed avvicinandosi al-ternativamente al campo magnetico, con valori negativi o positivi. l materiale uti-lizzato per il magnete è una lega metallica conosciuta come AlNiCo (Alluminio, Ni-ckel e Cobalto), alla quale in tempi relati-vamente recenti si è aggiunto un compo-sto di tipo ceramico, costituito da ossidi di ferro ed altri materiali, chiamato Ferrite.Nell’immagine sono visibili, montati sul-la stessa chitarra due tipi di pick-up, il bo-bina singola (single coil) e l’humbucker;

quest’ultimo consiste di due pickup magnetici single-coil standard, con opposta polarità elettrica (controfase) che hanno lo scopo di ridurre il ronzio (hum) causato da altri circuiti elettrici nelle vicinanze. Questo tipo di pick-up ha un segale di uscita maggiore ed un tono più cupo rispetto ai single coil.L’alterazione delle linee di forza all’interno del campo magnetico fa sì che vengano generati dei piccoli impulsi di energia elettrica, che rag-giungono poi l’amplificatore sotto forma di corrente alternata. Il movimento della vibrazione della corda è sempre diverso a seconda della nota che viene suonata. Per fare un esempio, supponiamo di suonare una nota LA che vibra a 440 cicli al se-condo (440 hertz). Osservando la figura sottostante, la vibrazione percorrerà la fi-gura a forma di 8 per 440 volte. Il campo magnetico che circonda il pick-up verrà quindi alterato 440 volte. Man mano che il la vibrazione si smorza, diminuisce la distanza tra i punti -1, 0 e +1 fino ad arrivare alla coincidenza perfetta dei tre punti allo 0, cioè la corda è praticamente ferma. Questo pero non varia il numero reale dei cicli per secondo, che rimane invariato fino al termine della vibrazio-ne. Il numero di cicli al secondo indica

anche il tono della nota. La forma ad 8 che vedia mo graficamente defini sce il timbro della nota. (www.soundme.com) Negli anni ottanta il bi-

sogno di far dialogare la chitarra con interfacce digitali come il MIDI (mu-sical instruments digital interface) ha portato alla creazione di pick-up esa-fonici e convertitori analogico-digita-li in grado di tradurre il segnale ana-logico in segnale digitale. All’inizio l’uscita digitale era quantizzata e non poteva riprodurre il classico “bending (piegatura)” cioè il suonare e tirare la corda per far salire di un tono o più la nota; questo perché la quantità di bits che dovevano restituire le infor-mazioni sulla vibrazione era limitata. La SinthAxe era una chitarra digitale che non aveva corde ma sensori; la tastiera era munita di tagli diagonali scansionati da un microprocessore che riceveva informazioni tramite un si-stema a matrice (sei sensori per tasto). Oggi l’evoluzione dell’elettronica di-gitale ha portato alla costruzione di una chitarra, la Variax della americana Li-

ne6, capace di emulare il suono di mo-delli storici di chitarre tramite un pro-cessore programmato per apprendere la risposta di uno strumento reale e di reagire allo stesso modo quando rice-ve gli impulsi delle corde (modeling).

Prof. Antonio Iannuzzi

Configurazione SSH di una chitarra tipo Fender Stratocaster

Il pick-up esafonico della RolandLa Variax. Notare la mancanza di Pick up

La SynthAxe chitarradigitale anni ‘80

LA VITA

Jules Verne, scrittore francese noto in tutto il mondo quale precursore delle più mo-

derne conquiste della scienza, nacque l’8 febbraio 1828 a Nantes e morì il 24 marzo 1905 ad Amiens. Trascorse la giovinezza a Parigi dove si laureò in giurisprudenza nel 1850. La sua curiosità lo spinse ad intra-prendere alcuni viaggi che lo portarono fino in Scozia ed in Norvegia. Proprietario di uno yacht, compì alcune crociere recando-si nell’America del Nord, nel Baltico e nel Mediterraneo. Esordì come scrittore in tea-tro dove compose alcuni libretti di operette e commedie che, però, rimasero nell’oblio. LE OPERE Spinto dalle esigenze finanziarie lavorò come agente di cambio, finché, nel 1863, pubblicò “Cinque settimane in pallone”, il primo romanzo della serie“Viaggi straor-dinari”. Questo primo successo gli valse la possibilità di proseguire nella sua car-riera di scrittore. Tra i suoi successi più importanti ricordiamo: “Viaggio al centro della terra” del 1864, il “Giro del mondo in ottanta giorni”del 1873, “Un capitano di quindici anni” del 1878 e “La giorna-ta di un giornalista americano” del 1889. LA TRAMATale ultimo libro è stato pubblicato dalla rivista americana “The Forum”. Il raccon-to è ambientato nel lontano futuro del 2890 ed ha come sfondo il palcoscenico della società statunitense. Protagonista di questo libro è Francis Benett, direttore del grande giornale Hearth Herald, appartenente alla Universal City, l’attuale capitale degli Stati Uniti delle Due Americhe. Francis Benett incoraggia e finanzia politici, artisti, inven-tori e lavora incessantemente, per questo gode di un potere politico che oscura quel-lo dello stesso Presidente, tanto che a lui si rivolgono perfino gli Ambasciatori di Pa-

esi stranieri (Inghilterra, Francia ecc). Dopo aver visto attraverso il videotelefono la mo-glie dormiente a Parigi, riceve i suoi collabo-ratori i quali sono corrispondenti astronomici che egli interroga riguardo le ultime novità del mondo stellare. Chini sui loro calcolatori, trenta scienziati erano intenti alle equazioni di 95° grado. Qualcuno era impegnato nelle formule dell’infinito algebrico e dello spazio a ventiquattro dimensioni. A questi scienziati ordina di rivoltare la luna per verificare se ci sono forme di vita oppure no. Così gli scien-ziati dell’officina Benett cominciarono a sgobbare sui loro mezzi meccanici per studia-re come rivoltare il nostro satellite. Del resto Francis Benett era molto soddisfatto in quan-to uno dei suoi astronomi aveva appena deter-minato gli elementi del nuovo pianeta Gandi-ni. E’ nello stesso periodo (2890) che molti inventori, tra i quali James Jackson, diedero vita a molteplici invenzioni. A lui dobbiamo i nuovo accumulatori che condensano gli uni la forza dei raggi solari, gli altri l’elettricità immagazzinata in seno al nostro globo, altri l’energia proveniente da sorgenti qualsiasi (cascate, vento, coste, fiumi ecc). E’ a lui che dobbiamo anche il trasformatore che, poten-ziando la forza viva negli accumulatori, sotto forma di calore, di luce, di elettricità, di po-tenza meccanica, la distribuisce allo spazio, dopo averne ottenuto il lavoro desiderato. Un uomo del passato non potrebbe resistere! Ora la vita media è passata da trentasette a cin-quanta anni, merito dei progressi dell’igiene e della ginnastica, e aumenterà ancora quan-do si inventerà “ l’aria nutriente e basterà re-spirare per nutrirsi”. “Ormai gli uomini del XXIX vivono immersi in una magia continua, senza aver l’aria di accorgersene. Abituati alle meraviglie restano freddi davanti a quel-le che il progresso porta loro ogni giorno”. Antonella Pucillo IV C Liceo linguistico

INVENZIONI GIA’ REALIZZATE

INVENZIONI DA REALIZZARE

GIORNALISMO TELEFONICO

Esistente nella forma delle tra-smissioni di articoli via internet.

AEREI E TRENI

VIDEO-TELEFONO

GENERATORI DIVERSE ENERGIEEsistenti sotto forma di pale eoliche, pannelli solari ecc.

FONOGRAFOEsistente nella forma del mo-derno fax

FOTO-TELEGRAMMI DA DIVERSI PIANETI

CANOCCHIALI DA 3 METRI

ARIA NUTRIENTE

TUNNEL PNEUMATICI SOTTOMARINI

BOX APPROFONDIMENTO