Noi non parliamo ai muri
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NOI NON PARLIAMO AI MURI
LI ASCOLTIAMOPartiamo con una premessaLa crisi economica degli ultimi
anni ha causato la chiusura di diverse fabbriche, che ora giacciono abbandonate. La fabbrica più grande del paese (Manifatture Segalini), chiusa da qualche anno, è diventata luogo di degrado e di incursioni di ogni tipo.
Per questo motivo si è stabilito, in collaborazione con l'amministrazione comunale, di promuovere un'indagine sugli edifici di Molteno che più di altri hanno una storia da raccontare. Tra questi, abbiamo dedicato particolare attenzione all'industria Segalini, nata durante la seconda guerra mondiale e fallita meno di 10 anni fa.
NOI NON PARLIAMO AI MURI
LI ASCOLTIAMO
Fase 1 - Esploratori di paese
Nella prima parte dell'anno scolastico, abbiamo esplorato il territorio in cui viviamo, trasformandoci in esploratori di paese.
Fase 1 - Esploratori di paeseIl nostro obiettivo era quello di
individuare alcuni aspetti negativi su cui riflettere per proporre soluzioni, per esempio muri deturpati, marciapiedi trascurati, edifici abbandonati.
Fase 2 – Problemi e proposte
Scaduto il termine per l'esplorazione, abbiamo realizzato presentazioni, video o documenti di testo con immagini da mostrare alla classe attraverso l'uso della LIM.
Alcuni di noi hanno anche avanzato proposte per affrontare i problemi rilevati.
Servirebbe un parco per cani.I marciapiedi forse
resterebbero puliti...
Anthony dixit
Fase 3 - Lettere aperte
Le segnalazioni e le proposte sono state poi tradotte in lettere aperte indirizzate ai sindaci dei nostri Comuni.
Lettere aperte: volete una piccola anteprima?
I problemi più sentiti riguardano: le fabbriche abbandonate i muri imbrattati il campo e gli spogliatoi
dell'impianto dove facciamo gli allenamenti
i marciapiedi lasciati sporchi dai padroni dei cani
Docce degli spogliatoi presso il campo dove si allena il San Giorgio Molteno
Fase 4 – In tour con CarluccioGrazie a Carlo Molteni,
profondo conoscitore del paese, il 20 marzo siamo stati condotti per le vie del nucleo storico di Molteno.
Pur essendo cittadini moltenesi, ci siamo resi conto di conoscere davvero poco la realtà in cui viviamo e veniamo a scuola. Abbiamo quindi (ri)scoperto strade, piazze, monumenti ed edifici che “sfioriamo” tutti i giorni, senza vederli davvero.
C'era una volta un castello... Per esempio, abbiamo
scoperto che la via che sale alla chiesa parrocchiale un tempo di chiamava San Giorgio al Castello perché c'era un castello!
Vecchia foto di via San Giorgio al Castello
Il vecchio Municipio e la prima scuolaAbbiamo scoperto che, negli anni Quaranta, la casa di fronte
all'Angolo della Pizza ospitava gli uffici comunali e la prima e la seconda elementare.
Il secondo Municipio ieri e oggi
Vecchio Municipio Oggi è sede di associazioni
Il Comune oggi: Villa Rosa (dal 1998)
Una finestra su San Rocco
Sapete che nell'abside della chiesetta di san Rocco c'era una finestrella da cui la famiglia Riva, antica proprietaria della villa comunale, assisteva alla Messa? Noi l'abbiamo scoperto grazie a Carluccio!
L'asilo Isabella Riva
Abbiamo fatto una sosta anche davanti allo storico Asilo Isabella, attivo per oltre 120 anni.
Sto prendendo appunti,Non sto messaggiando!
L'Asilo Isabella ieri
L'Asilo Isabella oggi
Lieto di conoscervi. Mi chiamo Don Biffi...
Con un po' di imbarazzo, abbiamo anche finalmente conosciuto Don Giuseppe Biffi, che diventò parroco di Molteno durante la seconda guerra mondiale e che ogni mattina ci osserva dal suo monumento mentre aspettiamo con gioia il suono della campanella...
Grazie, Carluccio!
A conclusione del Molteno tour con Carluccio, a piccoli gruppi, abbiamo ricostruito le tappe di un viaggio breve ma molto intenso attraverso foto, video, riflessioni e raccolta di informazioni.
Fase 5 – C'era una volta la SegaliniLa conoscenza di Molteno non
poteva però essere completa senza la visita all'area occupata dalla “Segalini”.
Il 26 marzo, a scuola, abbiamo conosciuto Francantonio Corti, ex responsabile dei servizi di manutenzione e della sicurezza.
Francantonio ci ha presentato la storia dell'industria tessile e la figura del fondatore: Luigi Segalini. Siamo stati quindi invitati a riflettere sul valore storico e affettivo di cui la Segalini sarà sempre portatrice.
27 marzo 2014: la Segalini riapre le porte per noi
Il giorno successivo, Francantonio e altri ex lavoratori, che anche oggi sono qui con noi, ci hanno accompagnato alla Segalini.
Vi ringraziamo di cuore per l'opportunità che ci avete dato. Con i vostri racconti avete fatto rivivere reparti che oggi sono deserti e semidistrutti.
Volete entrare anche voi nell'industria Segalini?
SEGUITECI!