Di cosa parliamo quando parliamo di consulenza di processo
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21-Oct-2014 -
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di cosa parliamo quando parliamo di consulenza di processo.
Alessandro Pirani @alepiranimeetingruppo 13-7-12
lunedì 16 luglio 12
quid est ergo tempus? si nemo ex me quaerat, scio; si quaerenti explicare velim, nescio.
(Sant’Agostino)
lunedì 16 luglio 12
Che cos’è dunque la consulenza di processo? Quando nessuno me lo chiede, lo so; ma se qualcuno me lo chiede e voglio spiegarglielo, non lo so.
(Sant’Agostino feat. Pirani)
lunedì 16 luglio 12
cosa non è la consulenza di processo• una disciplina riconosciuta
• neanche una disciplina non riconosciuta• una materia di studio• un corso di laurea• un master nè di primo nè di secondo livello• un’attività standardizzabile
• un metodo scientifico• non è la consulenza strategica• non è il project management• uno strumento (e non ha strumenti propri)
• un mestiere
lunedì 16 luglio 12
chi è un consulente di processo?
lunedì 16 luglio 12
è questo, ma non solo questo
lunedì 16 luglio 12
serve il back office, ma non basta
lunedì 16 luglio 12
non esiste un dress code
lunedì 16 luglio 12
non è un’attività terapeutica
lunedì 16 luglio 12
è intelligence, ma non solo questo
lunedì 16 luglio 12
il babysitteraggio non sempre aiuta
lunedì 16 luglio 12
i gruppi vanno domati, ma non basta
lunedì 16 luglio 12
non si tratta solo di curare
lunedì 16 luglio 12
lunedì 16 luglio 12
questo è consulenza di processo
lunedì 16 luglio 12
tentiamo una definizione
lunedì 16 luglio 12
è una pratica il cui statuto si situa nella relazione di aiuto tra un professionista (practitioner) e un cliente (customer) portatore di un bisogno.
la consulenza di processo:
lunedì 16 luglio 12
cosa è la consulenza di processo• una pratica riflessiva (Schøn) la cui evidenza di osserva in doing
all’interno di reti d’azione (action network), e non in astratto• nel network, il consulente di processo attiva gli altri attori facendone
parte• non è orientata in se alla costruzione di strategia; può essere orientata al
determinare l’insorgenza di un bisogno di strategia• principale output è la costruzione di senso (sensemaking, nel senso di
Weick), la ristrutturazione del pensiero/delle logiche d’azione• in subordine, può produrre nel cliente l’emergere di progettualità e il
raggiungimento di obiettivi• come tutte le pratiche, si basa sull’uso di strumenti (tutti gli strumenti!)• produce conoscenza, strategica solo per chi la usa (gli strumenti sono
l’uso che se ne fa)• in quanto tale, ha nella tattica più che nella strategia il proprio modello
d’azione costitutivo
lunedì 16 luglio 12
un decalogo eretico
lunedì 16 luglio 12
1
non esiste analisi buona o cattiva; esiste solo buono o cattivo uso dell’analisi
lunedì 16 luglio 12
2
(corollario) l’analisi è un attore (immateriale) del processo e come tale va trattato
lunedì 16 luglio 12
3
programmare è importante, ma spesso un blitz funziona meglio
lunedì 16 luglio 12
4
occorre essere parte del processo, per poterlo influenzare; non ci sono scorciatoie
lunedì 16 luglio 12
5
il consulente non è mai disinteressato; fa fare al cliente ciò che sa fare e che in prospettiva gli crea un mercato
lunedì 16 luglio 12
6
un verbale di riunione è una registrazione in cui si può manipolare, ma bisogna saperlo fare
lunedì 16 luglio 12
7
la consulenza di processo funziona quando il più debole degli attori (il consulente) diventa il più forte
lunedì 16 luglio 12
8
è fondamentale sapersi appropriare di risultati ottenuti da altri di fronte al cliente
lunedì 16 luglio 12
9
se si è vanitosi, meglio fare un altro mestiere: i risultati (e gli onori) sono sempre degli altri
lunedì 16 luglio 12
10
c’è sempre un cliente interno: prima va soddisfatto lui. fino a quando non diventa il tuo concorrente.
lunedì 16 luglio 12
la consulenza di processo è un’arte
lunedì 16 luglio 12
lunedì 16 luglio 12
grazie per l’attenzione
lunedì 16 luglio 12