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1 Noi… Noi… Noi… Noi… giornalino della Scuola Elementare di Pontelagoscuro Marzo 2010 Questo giornalino è prodotto dai bambini della scuola elementare e stampato a cura della Circoscrizione, che ringraziamo. Un grazie anche alla Parrocchia, al Centro Anziani, all’Associazione Cittadini per la Scuola, a tutte le associazioni del territorio ed alle famiglie. C’ ERA UNA VOLTA UN PAESELLO…… Ponte era un paese bello da girare che non puoi neanche immaginare! Grandi e piccini andavano in bicicletta sulle rive del Po senza fretta. Sulle sue acque barche e barconi scivolavano e tante merci sul porto scaricavano. Così arricchivano gli abitanti ed erano felici tutti quanti. Tante persone si trovavano in piazza ed incontravano una ragazza che offriva loro un mandorlino accompagnato da un bicchier di vino. Nella via Coperta potevi trovare tanti negozi da esplorare e molti arrivavano dalla città vicina con il tram al pomeriggio e alla mattina. C’erano le industrie intorno, lavoravano ogni giorno e avevano alte ciminiere che lanciavano nuvole nere. Sul ponte di ferro lontano andava il treno che qui passava. Potevi vedere dal pontile la chiesa con il suo imponente campanile Purtroppo le bombe l’ han distrutto e i cittadini l’ han ricostruito tutto. Adesso Ponte non è più quel paesello, ma per noi è comunque sempre …… bello CLASSE IV A

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Noi…Noi…Noi…Noi… giornalino della Scuola Elementare di Pontelagoscuro Marzo 2010

Questo giornalino è prodotto dai bambini della scuola elementare e stampato a cura della Circoscrizione, che ringraziamo. Un grazie anche alla Parrocchia, al Centro Anziani, all’Associazione Cittadini per la Scuola, a tutte le associazioni del territorio ed alle famiglie.

C’ ERA UNA VOLTA UN PAESELLO…… Ponte era un paese bello da girare che non puoi neanche immaginare! Grandi e piccini andavano in bicicletta sulle rive del Po senza fretta. Sulle sue acque barche e barconi scivolavano e tante merci sul porto scaricavano. Così arricchivano gli abitanti ed erano felici tutti quanti. Tante persone si trovavano in piazza ed incontravano una ragazza che offriva loro un mandorlino accompagnato da un bicchier di vino.

Nella via Coperta potevi trovare tanti negozi da esplorare e molti arrivavano dalla città vicina con il tram al pomeriggio e alla mattina. C’erano le industrie intorno, lavoravano ogni giorno e avevano alte ciminiere che lanciavano nuvole nere. Sul ponte di ferro lontano andava il treno che qui passava. Potevi vedere dal pontile la chiesa con il suo imponente campanile Purtroppo le bombe l’ han distrutto e i cittadini l’ han ricostruito tutto. Adesso Ponte non è più quel paesello, ma per noi è comunque sempre …… bello CLASSE IV A

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TANTE STORIE In un mondo incantato, dove tutte le fiabe si riuniscono, c'era stata un po' di confusione. Una bambina, di nome Cenerentola, aveva una sorella chiamata Biancaneve. Ma non c'erano solo loro in quella famiglia: i loro sette fratelli erano: Dotto, Gongolo, Pisolo, Bolo, Brontolo,Mammolo e Cucciolo. Alla morte dei genitori avevano dovuto andare a vivere tutti in un castello. Le sorelle maggiori dovevano fare da schiave alla matrigna e alle sue figlie Genoveffa ed Anastasia. Invece gli altri fratelli erano stati costretti ad andare a lavorare a soli sette anni. La matrigna si guardava sempre allo specchio, aspettando una risposta su chi fosse la più bella del reame; un giorno lo specchio rispose che la più bella era una bambina arrivata da un altro libro: Cappuccetto Rosso. Così ordinò ai sette fratelli di ucciderla, ma loro non ce la fecero. Ad un certo punto, nel bosco arrivò un lupo che voleva mangiare tutti. Per fortuna un cacciatore di passaggio gli aprì la pancia e dentro,al posto delle persone, mise tante pietre. Al suo risveglio, aveva dovuto andare a bere: cadde a picco nel canale e tornò nel suo libro, portandosi via la matrigna, Anastasia e Genoveffa. Purtroppo,mentre Cenerentola andava a casa della nonna a portarle le medicine, Biancaneve perse i sette nanL Finalmente il re delle fiabe mise a posto tutto, prima che qualcuno leggesse questo strano libro e tutti esclamarono “Evviva”. CAVALLARI ANDREA GIORGIA GIANGUZZI ALESSIA

Strano omicidio

Una domenica pomeriggio alla grande Jatte, in riva al lago, Boldini morì. Era stato un incidente, perché era scivolato nella melma sbattendo la testa sulla roccia e era morto sul colpo. Si scoprì che non era un incidente perché in quei giorni non era piovuto. Ciò voleva dire che qualcuno aveva messo la melma per lo scopo. Grazie a studi ed esami si scoprì che la melma era vomito di scimmia e che il morto era un sosia di Boldini il quale portava il parrucchino perché era pelato. Egli aveva ingaggiato molti sosia perché era stato minacciato, e piano piano tutti fecero la fine del primo. Boldini era preoccupato perché tutti i sosia morirono così ingaggiò delle guardie del corpo. La domenica seguente, alla grande Jatte, mentre le guardie del corpo erano in pausa pranzo, l’uomo che aveva minacciato Giovanni si fece vedere. Era basso, molto basso (come Boldini), cicciotello, moro e peloso. Voleva rintracciare Giovanni solo perché era il suo più grande fans e voleva un suo autografo. Così Giovanni non si doveva più nascondere e continuò a dipingere i quadri tranquillamente… Quinta A

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IL MAGO DEI COLORI di A. Lobel Tanto tanto tempo fa, il mondo era grigio e triste. Un giorno il Mago dei colori inventò il blu e colorò tutto il mondo di blu. La gente fu felice, ma per poco. Inventò allora il giallo e dipinse il mondo con quel nuovo colore. Anche questa volta la felicità durò poco. La stessa cosa accadde poi col rosso. Dopo un po’ di tempo, nel laboratorio del Mago, in seguito a un imprevisto,il blu, il rosso e il giallo si mescolarono, dando origine a nuovi colori. Allora il Mago colorò di nuovo il mondo, usando tutti i colori che aveva a disposizione. In questo modo, grazie alla sua diversità, il mondo diventò più bello e la gente più felice. COLORA USANDO TANTI COLORI DIVERSI, IMMAGINA POI COME SAREBBE DI UN SOLO COLORE ! cl. 1 A

Il Festival delle Arti Il 30 aprile andremo al Centro Anziani per partecipare al Festival delle Arti. A scuola è venuta Sonia, una musicista che viene dalla Colombia, ma vive a Ferrara da 13 anni. Sonia, in 3 lezioni, ci sta raccontando delle storie, presentando dei personaggi, insegnando dei balli e delle canzoni. Faremo delle prove sia a scuola sia al Centro Anziani insieme alle classi II A, V A e IV B. Questo lavoro ci servirà per conoscere storie di altri paesi del mondo. Il lavoro viene pagato dall’Associazione Cittadini per la Scuola. Seconda B

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"Quando era un lago oscuro"

NOI BAMBINI DELLA III A, DEL PLESSO DI SC. PRIMARIA "C. DELLA SALA* IN PONTELAGOSCURO, ISPIRANDOCI AL PROGETTO "UN PO— DI MEMORIA" ABBIAMO IDEATO QUESTA LEGGENDA SULLE ORIGINI DEL NOSTRO PAESE. Tanto, tanto tempo fa, vi erano delle isole in mezzo ad un lago di acque oscure. Queste isole erano sorelle, delle stelle lucenti e furono portate dal vento, per ordine della regina Luna, sulla terra. Queste isole portarono diversi doni con sé: alberi, fiori, frutti, animali... e lo Storione, mitico pesce dei fiumi lunari. Questo storione si era innamorato delle acque oscure, ma si sentiva solo. La madre Luna, che gli voleva molto bene, decise di inviargli degli amici tramite le nuvole. Queste, nello scendere, fecero un gran baccano, talmente forte, che piegarono gli alberi tra un' isola e l'altra, creando un "Ponte tra il lago oscuro" Terza A

MARCHESELLA Oh, povera Marchesella doveva andare in sposa per cessare la contesa tra gli Adelardi e i Salinguerra. Ma un giorno suo padre morì e la poverina rimase lì e un Salinguerra la rapì. La ritrovò il suo tutore che la affidò ad un estense migliore. Azzo VI, il futuro marito, era detto Azzolino e con lui gli Estensi diventarono i proprietari del bottino. E finalmente andando in sposa agli Estensi diventò bella come una rosa. Però, purtroppo il destino è beffardo, e lei non ci riuscì perchè a soli sei anni morì.

UGO E PARISINA Questa è la triste storia di Ugo e Parisina Malatesta che con il loro grande amore rischiarono la vita e e sopportarono un grande dolore. Si conobbero nei giardini del Castello e furono scoperti dal Marchese proprio sul più bello. Egli vide i due giovani insieme e li fece rinchiudere nelle prigioni del Castello. Il giorno seguente per farli decapitare dagli avvocati li fece processare. Così il 21 maggio 1425 i poveri malfortunati vennero dal Marchese giustiziati.

Quarta B

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NON LO BUTTO…MA CI GIOCO ! Nella nostra classe è venuto il signor Pasini ,di Hera, che dopo averci parlato dell’importanza di fare la raccolta differenziata ci ha insegnato a costruire dei giochi con materiale di recupero: legnetti, vecchie camere d’aria, tappi di sughero, spaghi,cannucce, bottoni, stuzzicadenti. Proprio come facevano i nostri nonni da bambini, abbiamo segato, limato, martellato e incollato, ottenendo semplici giocattoli,ma molto divertenti :barchette, pupazzi equilibristi, balestre e fucili spara- elastici. Che giornata divertente! A casa, con l’aiuto dei nostri genitori, abbiamo costruito altre cose, sempre con materiale di scarto: una clessidra, un minigolf portatile, una chitarra, una macchina spaziale e altro ancora. Li abbiamo disegnati i nostri “capolavori”, perché fossero pubblicati nel giornalino della scuola e tutti li vedessero, per noi sono belli e divertenti. Abbiamo imparato che ci si può divertire con poco e che è bello costruire da soli i giochi! CL. 2 A

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CURIOSfTA' LA BIBLIOTECA DI MATTONELLE La prima BIBLIOTECA fu costruita dal re degli Assiri. Gli Assiri scrivevano su tavolette di terracotta. In questa biblioteca e' erano mattonelle che occupavano molto più spazio dei nostri libri. LA BIBLIOTECA DI CARTA DI PECORA A Pergamo ed Alessandria si fabbricò la pergamena conciando la pelle delle pecore, perciò si chiamava "CARTA DI PECORA". LA NOSTRA BIBLIOTECA Nella nostra scuola c'è una biblioteca scolastica, ricca di libri. La nostra biblioteca Ha un suo spazio colorato e accogliente con tanti scaffali e tanta voglia di.....continuare a ......CRESCERE. CLASSE PRIMA B

Vengo da… Dal gioco “Vengo da…” abbiamo capito che proveniamo da posti diversi. Ci siamo informati sulla provenienza dei nostri genitori e abbiamo scoperto che vengono da vicino e lontano. Li abbiamo invitati a scuola per raccontarci le abitudini del loro paese d’origine e il loro spostamento: giochi, conte, filastrocche, canzoni, storie della loro infanzia e migrazione. Alcuni genitori migranti si sono spostati per farsi una famiglia, altri per lavorare, altri perché nel loro paese c’era una guerra. Hanno provato tristezza, nostalgia e malessere per la distanza e la diversità. Sono stati felici della nuova vita. Vi salutiamo in alcune lingue che stiamo incontrando in questa esperienza. Italiano: arrivederci Rumeno: la revedere Albanese: mirupafshim Swahili: kwa heri / kwa hari ya kuonana Russo: do svidaniya / До свидания Ferrarese: a savden Veneto: a vredars Inglese: goodbye Francese: au revoir Classe IIB

Cari genitori e parenti, la nostra aula è diventata colorata grazie a voi. Siete stati bravi! E’ di colore rosa salmone-arancio albicocca nella parte inferiore delle pareti, anche il termosifone e una parte dei tubi sono colorati uguale. La parte superiore delle pareti è bianca. Ci sono disegni colorati nella striscia centrale tra le finestre: arcobaleni, nuvole, sole, pioggia… Avete cambiato le mensole e le asticelle di legno, oltre alle coperture della corrente elettrica. Ci piace molto la nostra aula colorata e siamo molto contenti! Grazie di tutto. Ciao Ciao La classe IIB