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PERIODICO DI CONFAGRICOLTURA ALESSANDRIA N° 8 • SETTEMBRE 2010 • ANNO XCI Poste Italiane Spa Sped. in Abbonamento Postale - D.L.353/2003 (conv in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB/AL “LA TERRA” - EDITRICE Ce.S.A. S.r.l. Euro 0.52 www.confagricolturalessandria.it N N N o o o n n n r r r a a a c c c c c c o o o n n n t t t a a a t t t e e e c c c i i i f f f a a a v v v o o o l l l e e e : : : l l l a a a n n n o o o s s s t t t r r r a a a u u u v v v a a a v v v a a a l l l e e e ! ! !

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PERIODICO DI CONFAGRICOLTURA ALESSANDRIA

N° 8 • SETTEMBRE 2010 • ANNO XCIPoste Italiane Spa

Sped. in Abbonamento Postale - D.L.353/2003(conv in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB/AL

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SETTEMBRE 20102

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Situazione del comparto viticolo 4-5

Cortinaincontra 6

Smaltimento fanghi 7

Convegno regionale pensionati 9

Manovra 2010: aspetti previdenziali 10-11

Invalidità civile 11

Rinnovo CCNL operai agricoli e florovivaisti 12-13

Nuovo Codice della Strada 16

Pioppicoltura 17

Grano tenero: bilancio campagna 2010 18-19

Piano di abbattimento degli ungulati 20

Pagamento bandi agroambientali 21

Sistri: novità normative 22

SETTEMBRE 20103

IN PRIMO PIANO...“Il Ministero delle Politiche agricole?Per continuare a tenerlo così com’èmeglio darlo in appalto, accorparloal dicastero delle Attività produttiveaccontentandosi di un sottosegretariocon delega all’agricoltura”; a lan-ciare la provocazione è FFeeddeerriiccooVVeecccchhiioonnii, presidente di Confagricol-tura, impegnato a fine agosto sotto iriflettori di “Cortinaincontra” in untesta a testa con il ministro GGiiaannccaarrllooGGaallaann.“Quello delle Politiche agricole -spiega Vecchioni - è ormai di fatto unMinistero senza portafoglio. Non haa disposizione le risorse necessarie

per prevedere misure finanziariamente adeguate all’importanza del set-tore. Su 1,5 miliardi di stanziamenti complessivi per il Mipaaf, infatti,quasi 500 milioni sono destinati al costo del personale, la maggior parteper il Corpo Forestale, e altri 490 sono destinati ad altre amministrazionipubbliche tra cui gli Enti di ricerca, gli Enti produttori di Servizi e le Re-gioni”.Insomma, resta ben poco da gestire dopo aver pagato per il funziona-mento della “macchina” (poco più di 100 milioni di euro nel 2009, de-stinati a dimezzarsi entro il 2011). E non stupisce quindi che non si siariusciti a garantire nella manovra economica convertita in legge a fine lu-glio, quelle risposte che il settore attendeva, dalla fiscalizzazione previ-denziale al gasolio agevolato per le serre, e che tutte assieme non arri-vano all’ammontare delle sole spese di personale per il Corpo Forestaledello Stato.“Bisogna recuperare fondi per l’agricoltura attraverso maggiori marginidi manovra del nostro ministero - dice Vecchioni - riaffermandone anchela sua funzione di coordinamento della politica agricola nazionale cheè prevista per legge, ma nei fatti non c’è. E occorre farlo con atti concretiche sanciscano l’autorevolezza dell’istituzione. In modo da pesare ade-guatamente sui tavoli in cui si disegna il bilancio dello Stato”.Va poi risolta definitivamente la questione delle politiche dell’alimenta-zione che ancora oggi una legge del 1958, per gli aspetti “che riguar-dano i generi alimentari trasformati industrialmente”, prevede che ven-gono esercitate congiuntamente dai dicasteri di Politiche agricole e Svi-luppo economico. E va garantita al Ministero delle Politiche agricole unadotazione finanziaria adeguata agli obiettivi ambiziosi che il Paese at-tribuisce all’agribusiness. In Italia l’agricoltura deve fornire quotidiana-mente cibo ad oltre 60 milioni di persone, ma le imprese registrate alleCamere di Commercio dal 1997 ad oggi sono diminuite del 24% e ilcalo del reddito agricolo è sceso, secondo fonti Eurostat, del 21% dal2008 al 2009 e di ben il 36% dal 2000 al 2009, mentre nell’Ue a 15la riduzione non è andata oltre il 9,6%. Questo processo di ridimensio-namento del sistema produttivo agricolo potrà accentuarsi nei prossimianni se non si interverrà adeguatamente sul piano politico, come Confa-gricoltura ha indicato con il suo progetto Futuro Fertile, su due assi: ri-duzione dei costi e valorizzazione del prodotto agricolo, in maniera darecuperare redditività.“È uno sforzo che va fatto assieme a tutti i soggetti economici attivi nel-l’agribusiness, prime fra tutti l’industria di trasformazione e la grande di-stribuzione - insiste il presidente di Confagricoltura - ma sul futuro e sulleprospettive del settore agroindustriale dobbiamo confrontarci, alla pari,anche con i produttori di macchinari, prodotti chimici, fertilizzanti, conl’industria mangimistica e tutti i protagonisti delle fasi commerciali primadella distribuzione al dettaglio, cogliendo, ad esempio l’importanza diuna logistica efficiente per la competitività”. “Migliorare l’efficienza - sottolinea Vecchioni - è la principale esigenzasentita oggi dal mondo delle imprese, che vogliono tornare ad investiree crescere. Per questo nuovo approccio la politica agricola, sinora veragrande assente in questo processo virtuoso, deve cambiare decisamentepasso, divenendo la prima forza pronta a credere e ad investire nellarete dell’agroindustria. Ma l’impressione è che in Italia la politica agri-cola abbia tanti centri di competenza, ma pochi in cui si assumono le de-cisioni che servono davvero al settore. Ed è qui che il ministero deve ri-vendicare non solo di coordinamento, ma di centro decisionale opera-tivo. Deve essere una struttura di massimo livello che non delega, ma di-spone e gestisce, avocando a sé i mezzi, oltre che l’autorità per farlo. Al-trimenti - conclude il leader degli imprenditori agricoli - è un carrozzoneche vive per mantenere sé stesso e allora, lo dico con amarezza, megliochiuderlo”.

GGiiaann PPaaoolloo CCoosscciiaa

DIRETTOREVVAALLTTEERR PPAARROODDII

DIRETTRICERESPONSABILERROOSSSSAANNAA SSPPAARRAACCIINNOO

TESTATA IN COMODATO ALL’EDITRICE CE.S.A.CENTRO SERVIZI PER L’AGRICOLTURA - SRLDIREZIONE E AMMINISTRAZIONE:VIA TROTTI, 122 - AL - TEL. 0131 43151/2

VIDEOIMPAGINAZIONE E STAMPA:LITOGRAFIA VISCARDI SNCVIA SANTI, 5 - ZONA IND. D4 - ALAUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI ALESSANDRIAN. 59 DEL 15.11.1965AUT. DIR. PROV. PT AL N. 75HANNO COLLABORATO: LUCA BUSINARO, PAOLO CASTELLANO, ROBERTO GIORGI, MARCO OTTONE, MARIO RENDINA, PAOLA ROSSI, MARCO VISCA

FINITO DI IMPAGINARE IL 07/09/2010

Quello delle Politiche Agricole è un Ministero senza portafoglio

Consulta il nostro sito www.confagricolturalessandria.it

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SETTEMBRE 20104

Dalle prime valutazionieffettuate dai tecnici diConfagricoltura Ales-

sandria e Cia – Confederazioneitaliana agricoltori la ven-demmia 2010 in provincia sipresenta con quantità abbon-danti, confermando una buonaqualità ed in anticipo rispettoalle realtà di Asti e Cuneo.Queste previsioni potrebberorisultare positive se sul com-parto vitivinicolo non pen-desse la spada di Damocle diuna crisi che si sta trascinandoda anni, legata a fattori nonsolo economici ma anche cul-turali e sociali.Nella nostra provincia, unaconsistente parte di produttorisia di uve sia di vino (600

circa), che si aggira intorno al40 – 45 % del totale, commer-cializza direttamente al con-sumo, mentre il restante 60%,quindi la fetta più consistente

del mercato che comprende tral’altro le aziende vitivinicolepiù grandi, è generalmente as-sociato alle cantine sociali.I circa 600 vignaioli singoli cheproducono e imbottigliano ec-cellenze Doc e Docg - ad avvisodi Cia e Confagricoltura - si tro-vano a rappresentare l’imma-gine del vino della nostra pro-vincia, dimostrando la vivacitàe la capacità del nostro terri-torio, riuscendo spesso a collo-care il prodotto nelle carte deivini della grande ristorazioneinternazionale e risultandocosì un nostro fiore all’oc-chiello.Queste aziende che agisconosingolarmente senza aderirealle 16 cantine sociali provin-

ciali sono tutte associate alleOrganizzazioni Agricole: fortidi questa situazione, Confagri-coltura e Cia, rivendicano unruolo effettivo di rappresen-tanza.La pesante situazione del com-parto diffusa su tutto il terri-torio nazionale, per la viticol-tura alessandrina è ancora piùaccentuata a causa di questi fat-tori strutturali legati alla coo-perazione delle cantine sociali,che la stanno condizionandofortemente e che rischiano diaggravarla ulteriormente.Di per sé, il mondo coopera-tivo ricopre un ruolo positivo efondamentale dal punto divista sociale ed economico inquanto, tra i suoi scopi, si pre-

VITIVINICOLTURA ALESSANDRINA

Confagricoltura e Cia: necessarioriorganizzare tutto il sistema

Gli oltre 600 produttori di vino che rappresentano le nostre eccellenze vanno tutelati.Estendere gli accordi interprofessionali per garantire i prezzi

Noi siamo sempreal fianco dei nostri2400 associativiticoltori checoltivano 6300ettari e producono63.000.000 di kg.d’uva e 47.000.000di litri di vino

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5SETTEMBRE 2010

figge l’aggregazione e il coordi-namento delle imprese ope-ranti nel comparto, nonché ilgarantire il reddito dei lorosoci. Vi sono però caratteri-stiche a livello locale che nonlo fanno funzionare come do-vrebbe: le cooperative in pro-vincia sono troppe e troppopiccole e vendono un vino di

massa che viene commercializ-zato a prezzi non remunerativiper i viticoltori delle nostre col-line.“Essendo di dimensioni ridotte– asserisce GGiiuusseeppppee BBoottttoo,, di-rettore provinciale della Cia –le cantine sociali non sono suf-ficientemente forti sul mercato.Dovrebbero quindi accorparsiper avere maggiore potere eco-nomico e visibilità a tutti i li-velli, in un periodo in cui laconcorrenza è sempre cre-scente”.“Inoltre, nell’economia dellecooperative la distillazione el’arricchimento – dichiaraVVaalltteerr PPaarrooddii, direttore provin-ciale di Confagricoltura – nondevono essere operazioni strut-turali. Queste politiche nonsono più sostenibili nei mo-menti di crisi come quello chestiamo vivendo”.GGiiaann PPaaoolloo CCoosscciiaa, presidenteprovinciale di ConfagricolturaAlessandria afferma: “Rite-niamo, al fine di garantire gliinteressi dei singoli produttori,che sia necessario attuare unaserie di azioni che conside-riamo urgenti, come la revi-sione dell’Albo Vigneti (la mi-surazione dei vigneti) attra-verso il piano quinquennale dicontrolli appena iniziato e unrispetto preciso delle regole

quantitative previste dai disci-plinari”.“I produttori di uve destinatealla vendita, in particolare Bar-bera e Dolcetto – sottolinea ilpresidente provinciale dellaCia, CCaarrlloo RRiiccaaggnnii – sono pe-nalizzati dai prezzi troppobassi. Questa situazione si è ve-nuta a creare in quanto, fattaeccezione per Gavi, Moscato eBrachetto, nella nostra pro-vincia manca un sistemaagroindustriale e unico puntodi riferimento rimane quellodella cooperazione”.Per Cia e Confagricoltura la si-tuazione si può sbloccare se sidarà luogo ad accordi interpro-fessionali per le uve nere (Dol-cetto e Barbera) e per il Corteseal fine di garantire ai vignaioliun reddito adeguato.

Ad eccezione delle grandiaziende che hanno saputo or-ganizzarsi da sole, le piccole emedie che non fanno parte delmondo cooperativo dovrannoorganizzarsi per la gestionedella commercializzazione, uti-lizzando gli strumenti che giàsono messi a disposizione sulterritorio.Importante è avere anche unocchio di riguardo nei con-fronti dei consumatori: i viniprodotti dovranno sempre piùincontrare i gusti dei consuma-tori stessi. Per raggiungerequesto obiettivo occorre inve-stire nella ricerca scientifica,enologica e di mercato utiliz-zando le professionalità pre-senti sul nostro territorio.In definitiva, per Confagricol-tura e Cia, la politica vitivini-cola alessandrina va moderniz-zata senza perdere ulterioretempo al fine di rendere le no-stre aziende meglio dimensio-nate e attrezzate per affrontareil mercato.Carlo Ricagni e Gian Paolo Co-scia concludono: “Il sistemadeve fare autocritica! Dob-biamo pensare rapidamentealla creazione di momenti diconfronto costruttivo per il ri-lanciare il vigneto piemonteseper la tutela del territorio e delreddito delle nostre aziendeagricole”.

RRoossssaannaa SSppaarraacciinnoo

Ultim’ora Asti Docg

Mentre andiamo in stampa lunedì 6 settembre alle ore 21 èstato siglato l'accordo di filiera per l'Asti Docg e per il Mo-scato a valere per le vendemmie 2010-2011-2012.

I contenuti più significativi sono:- resa ad Ha vendemmia 2010:105 q sia per l'Asti sia per il Mo-scato: prezzo 9,72 il miriagrammo con una trattenuta per le asso-ciazioni agricole di 7 centesimi il miriagrammo. Prezzo netto alleaziende: 9,65 euro.- resa ad Ha vendemmie 2011-2012: 100 q con un prezzo giàstabilito di 9,80 il miriagrammo: detratta la trattenuta a favoredelle associazioni si arriva al prezzo netto di 9,72.PPeerr uulltteerriioorrii iinnffoorrmmaazziioonnii rriivvoollggeerrssii aaggllii UUffffiiccii ZZoonnaa..

Accordo di filiera del Brachetto

Venerdì 3 settembre la Commissione paritetica per l'accordodi filiera del Brachetto d'Acqui e Piemonte Brachetto ha rag-giunto un accordo sulla resa ad ettaro e sul prezzo delle uve

per la campagna 2010.In sostanza l'accordo tra la parte industriale e quella agricola pre-vede che:1) la resa del Piemonte Brachetto "tappo raso" sia innalzata a53q/ha così come la resa del Brachetto d'Acqui "tappo raso".2) la resa del Brachetto d'Acqui "spumante" sia innalzata a45q/ha e quella del Piemonte Brachetto "spumante" a50,63q/ha.3) il prezzo dei prodotti esclusi dalla rivendicazione a DO sia paria 0,2250 EUR/Kg + IVA.PPeerr uulltteerriioorrii iinnffoorrmmaazziioonnii rriivvoollggeerrssii aaggllii UUffffiiccii ZZoonnaa..

CCulle

Il 22 luglio è nato EEMMAANNUUEELLEEFFEERRRRAARRII,, figlio di AlessandroFerrari e Sabina Taverna.Ai neo genitori e ai nonni Fran-cesco Ferrari e Sandra Milano,nostri soci della Cascina Rivassadi Sale, alla nonna Luisa e agli ziiErnesto e Luigi l’Ufficio Zona diAlessandria, la Redazione deL’Aratro e Confagricoltura Ales-sandria esprimono le più vive fe-licitazioni.

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Il 22 luglio è nata VVIITTTTOORRIIAA,, fi-glia di Alberto e Barbara Curonedi Castelnuovo Scrivia.Ai neo genitori, ai nonni Emilioe Gabriella Curone le più felicicongratulazioni da Confagricol-tura Alessandria, dalla Zona diTortona e dalla Redazione deL’Aratro.

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Il 1° agosto è nato FFIILLIIPPPPOOSSCCOOMMPPAARRIINN,, figlio della nostracollega Daniela Punta e AndreaScomparin.Le più vive congratulazioni ai neigenitori e ai parenti tutti dal pre-sidente Gian Paolo Coscia con ilConsiglio Direttivo, dal direttoreValter Parodi con i collaboratoritutti, dall’Ufficio Zona di NoviLigure, dagli enti collaterali edalla Redazione de L’Aratro.

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Il 3 agosto è nato CCAARRLLOO SSPPII--NNOOLLAA,, figlio del nostro asso-ciato Andrea Spinola Bendinellie di Nora Bardenhauer.Ai neo genitori e ai parenti tutticongratulazioni vivissime daConfagricoltura Alessandria,dalla Zona di Novi Ligure e dallaRedazione de L’Aratro.

Culle

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l’irrigazione

SETTEMBRE 20106

La bilancia commerciale italiana del-l’energia segna un deficit che negli ul-timi tre anni ha oscillato tra i 42 ed i

60 miliardi di euro (con un picco dell’im-port, nel 2008, di 76 miliardi di euro, pari al5% del Pil) senza il quale avremmo unavanzo commerciale di 40 miliardi di euro.“Per abbattere i costi della bolletta energe-tica l’agricoltura può dare un grosso contri-buto, perché il settore è al passo con i tempinella scommessa sulla “green economy”-dice il presidente di Confagricoltura, FFeeddee--rriiccoo VVeecccchhiioonnii - purtroppo però, nella re-cente manovra economica, invece di pro-porre incentivi è stata suggerita una misura,poi temperata in sede parlamentare, che ri-schiava di destabilizzare il mercato dei certi-ficati verdi minando l’affidabilità e la fi-ducia degli investitori e degli imprenditori.Questo mentre la produzione di energia dabiomasse è forse la tipologia di utilizzo difonti rinnovabili con la maggiore prospet-tiva di sviluppo, come testimonia anche ilpiano di azione nazionale del Ministero”.Vecchioni, intervenendo al dibattito “L’eco-nomia (sostenibile) è green”, nell’ambito di“Cortina In Con Tra” ha presentato unostudio realizzato da Confagricoltura e No-misma in cui si prevede che se solo si con-cretizzasse metà del potenziale di produ-zione di energie da biomasse agricole (oltre8 milioni di tep**), si avrebbero a disposi-zione 4,2 mtep****. Una quantità sufficienteper coprire tutto il fabbisogno di energiadelle imprese agricole (3,2 mtep) più 1mtep disponibile per la commercializza-zione. Il tutto senza rischi per l’approvvigio-namento alimentare, visto che in Italia cisono 494mila ettari di terreni a riposo e altri592mila ettari di superficie non utilizzata,in totale oltre un milione di ettari su cuiconcentrarsi per lo sviluppo dell’energia dabiomasse, di pari passo con gli obiettivi el’evoluzione del piano nazionale.“Bisogna evitare però - avverte Vecchioni -una green economy in salsa italiana, a basedi veteroambientalismo ed altri ingredientidi matrice ideologica che mettono in se-condo piano l’aspetto produttivo. Incenti-

vare la produzione di energia da fonti rin-novabili da parte delle imprese agricole è es-senziale per due motivi: in primo luogoperché garantisce il mantenimento di untessuto produttivo agricolo sul territorio, di-versificando le fonti di reddito dell’impren-ditore. Poi perché, alimentando questa pro-duzione con materie prime nazionali, sipuò aumentare il grado di autoapprovvigio-namento del Paese anche nel campo delleenergie rinnovabili”.Secondo l’Istat, mentre dal 2000 al 2009 èaumentata la produzione di energia da fontirinnovabili (da 12,4 a 18,3 milioni di mtep,pari ad un aumento del 48 per cento), le im-portazioni di energia da fonti rinnovabili,nello stesso periodo, sono aumentate del100 per cento sino a 1 mtep. Il piano diazione nazionale attribuisce grande impor-tanza alle biomasse la cui produzione dienergia dovrà aumentare da 2,2 a 9,8 mtepentro il 2020. Ovvero 7,6 mtep in più cherappresentano praticamente la metà delleenergie da fonti rinnovabili che l’Italiadovrà produrre in più da qui a dieci anni.“Un impegno che gli agricoltori italianisono pronti ad assolvere a patto di garantireloro un orizzonte di certezze e di stabilitàattraverso politiche idonee”, sottolinea Fe-derico Vecchioni, elencando le richieste delmondo agricolo, che partono da una mag-giore considerazione delle potenzialitàdelle biomasse e del biogas, da valorizzare,al pari delle altre energie da fonti rinnova-bili, in un quadro stabile in cui le incentiva-

zioni siano mantenute per tre anni (sino atutto il 2012) non siano modificate unavolta concesse. Sempre in tema di incentiviserve una loro equilibrata ridefinizione, checonfermi l’orientamento politico a favoredella produzione di energia elettrica nelleaziende agricole sino ad 1 MW per la gene-razione distribuita, con uno snellimentodelle autorizzazioni ed il potenziamentodella rete elettrica.Poi va prevista una corretta classificazionedei materiali utilizzabili, per facilitare l’uso,a fini energetici, dei residui e dei sottopro-dotti dell’attività agricola ed agroindu-striale, spesso classificati impropriamentecome rifiuti. Va anche ulteriormente favo-rito il biometano per compensare la minorcompetitività rispetto al gas di origine fos-sile e in questo senso il Piano di Azione Na-zionale delinea una strategia appropriataanche se manca una soluzione al problemadelle reti (i costi di connessione sono a ca-rico del cliente).Occorre, inoltre, trovare una soluzione delproblema degli impianti a biogas agricolirealizzati “ante 2008”, che paradossalmentegodono di agevolazioni inferiori a quelleora vigenti. E infine è essenziale un so-stegno alle biomasse nel settore dei tra-sporti che sia equamente suddiviso nella fi-liera.

RRoossssaannaa SSppaarraacciinnoo

** ttoonnnneellllaattee eeqquuiivvaalleennttii ppeettrroolliioo**** mmiilliioonnii ddii ttoonnnn.. eeqquuiivvaalleennttii ppeettrroolliioo

CORTINAINCONTRA

Vecchioni: “Con l’elettricità dai campi alla lampadinasi abbatte la bolletta energetica nazionale”

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Con la risoluzione n. 74 del26 luglio 2010, l’Agenziadelle Entrate è intervenuta

a chiarire il trattamento fiscaledelle somme percepite daun’azienda agricola a fronte diun contratto di spandimentofanghi di depurazione in agricol-tura con una società di gestionedei fanghi, nel rispetto del de-creto legislativo 99/1992. I fanghi ricchi di sostanze orga-niche migliorano la fertilità delterreno, favorendo il processo diumificazione, aumentando la

carica batterica necessaria alletrasformazioni chimico-fisichedei terreni e delle sostanze inessi contenute. Con l’operazione di spandi-mento, nel contempo, si evitanogli effetti nocivi sul suolo, sullavegetazione, sugli animali esull’uomo dei fanghi che con-tengono liquami di bovino osuino e componenti organici de-rivanti da rifiuti urbani. In sostanza, si tratta di classifi-care sia il compenso dell’agricol-tore per aver acconsentito allo

spandimento dei fanghi sul pro-prio terreno, che quello perl’eventuale distribuzione e inter-ramento dei composti. L’Agenzia chiarisce che è classifi-cato come reddito agrario quelloche deriva dalla coltivazione delfondo, alla silvicoltura e all’alle-vamento di animali, nonchè,dalle attività agricole connessealla manipolazione, conserva-zione, trasformazione di pro-dotti ottenuti prevalentementedallo svolgimento dell’attivitàagricola principale (prima parte

del comma 3, dell’articolo 2135del Codice civile). Lo smaltimento dei fanghi nonrientra in una fase della coltiva-zione, ma costituisce una presta-zione di servizi e, dunque, l’atti-vità non produce redditoagrario. Pertanto: - il compenso che viene erogatoall’agricoltore per consentire losmaltimento dei fanghi sui ter-reni da lui coltivati si configuracome una prestazione di servizioriconducibile ad un obbligo difare non fare o permettere e co-stituisce un reddito diverso tas-sabile autonomamente; - il compenso invece erogato allostesso nel caso in cui l’agricoltoreprovveda direttamente allo span-dimento dei fanghi è inquadra-bile tra le attività agricole con-nesse e concorre alla determina-zione del reddito d’impresa for-fettariamente o analiticamente. Forfettariamente, applicando ilcoefficiente del 25%, quandol’imprenditore agricolo prov-vede direttamente allo spandi-mento dei fanghi utilizzandoprevalentemente attrezzature orisorse normalmente impiegatenell’attività agricola esercitata;analiticamente, quando l’im-prenditore svolge la stessa atti-vità non utilizzando in misuraprevalente le attrezzature e ri-sorse normalmente impiegatenell’attività principale.Entrambe le prestazioni sonosoggette ad aliquota Iva ordi-naria pari al 20%; per quanto ri-guarda l’Iva relativa alla presta-zione di servizio l’agricoltorepuò usufruire della detrazioneforfettaria pari al 50% configu-randosi la prestazione comeun’attività connessa.II nnoossttrrii UUffffiiccii ssoonnoo aa ddiissppoossii--zziioonnee ddii ttuuttttii ggllii aassssoocciiaattii ppeerr iicchhiiaarriimmeennttii ddeell ccaassoo..

MM.. OOttttoonnee

SETTEMBRE 20107

Le imprese agricole e agrituristiche hannodiritto ad ottenere il riconoscimento del-l’aliquota IVA ridotta del 10% per la fornitura

di energia elettrica e di gas destinata all’azienda.La normativa sull’IVA (Decreto del Presidente dellaRepubblica del 26 ottobre 1972, n. 633 –Istruzione e disciplina dell’Imposta sul Valore Ag-giunto – Tabelle B – Parte III – Beni e servizisoggetti all’aliquota del 10% punto 103 come mod-ificato dall’art. 2 comma 40 L. 24 dicembre 2003,n. 350) stabilisce che sia soggetta ad aliquota IVAdel 10% la fornitura di energia elettrica e gas peruso di imprese agricole.Normalmente i fornitori dei suddetti servizidispongono di apposita modulistica tramite laquale l’imprenditore agricolo dichiara, sotto la pro-pria responsabilità, il diritto alla applicazionedell’aliquota agevolata. Il fornitore, in seguito a taledichiarazione, ha l’obbligo di fornire l’aliquota IVAdel 10%.Inoltre, ricordiamo che l’imprenditore agricolopuò beneficiare di un abbattimento sull’accisa esull’addizionale regionale applicata al gas metano.Anche in questo caso il fornitore mette a dispo-sizione solitamente un modulo da compilare daparte dell’utente.Ovviamente in tutti i casi suddetti, per ottenere leagevolazioni è necessario attivare contratti per l’ap-provvigionamento energetico destinati all’uso agri-

colo e quindi distinti dai contratti per l’approvvi-gionamento energetico delle abitazioni o di attivitànon agricole.Per quanto riguarda il gasolio agricolo esso non èprevisto per usi agrituristici ma solo per particolaricasi di attività agricola specificati nella norma.PPeerr uulltteerriioorrii iinnffoorrmmaazziioonnii rriivvoollggeerrssii aaggllii UUffffiicciiZZoonnaa..

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Aliquota IVA del 10% sulla fornitura dienergia elettrica e gas alle imprese agricole

Metano: accisa ridotta

Lo smaltimento dei fanghi produce redditi diversi

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8SETTEMBRE 2010

LAUREAIl 22 luglio scorso RROOMMOOLLOOPPIICCOOLLLLOO,, figlio del nostro as-sociato Daniele Picollo, si èlaureato in Ingegneria Mecca-nica con 108/110 presso il Poli-tecnico di Torino. Al neo lau-reato i migliori auguri dall’Uf-ficio Zona di Novi Ligure,dalla Redazione del L’Aratro eda Confagricoltura.

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La tariffa omnicomprensiva soggetta ad Iva

In risposta ad un apposito interpello del GSE (gestore servizi energetici), l’Agenziadelle Entrate con rriissoolluuzziioonnee nn.. 8888//EE ddeell 2255//0088//22001100 ha chiarito il trattamento aifini IVA della tariffa omnicomprensiva erogata in relazione alla cessione di energia da

parte di soggetti che svolgono attività commerciale o agricola, ai sensi degli art. 2135 e2195 del c.c. Come è noto, in base al decreto 18 dicembre 2008 del Ministro dello Sviluppo Econo-mico di concerto con il Ministro dell’Ambiente, l’immissione in rete di energia prodottamediante impianti eolici di potenza nominale media annua non superiore a 200 Kw emediante impianti alimentati da altre fonti rinnovabili (con esclusione di quella solare)di potenza annua non superiore a 1 Mw, entrati in esercizio in data successiva al31/12/2007, dà diritto, in alternativa ai certificati verdi, ad una tariffa omnicomprensivadi entità variabile in base ad apposite condizioni.Per l’Agenzia delle Entrate, la corresponsione della tariffa, a fronte della vendita del-l’energia, ancorché comprendente una parte a titolo di incentivo ed un’altra a titolo dicorrispettivo (da qui la definizione di “omnicomprensiva”), realizza il presupposto diatto a titolo oneroso rilevante ai fini dell’IVA, a norma degli artt. 1 e 2 del DPR 633/72.PPeerr uulltteerriioorrii iinnffoorrmmaazziioonnii rriivvoollggeerrssii aaggllii UUffffiiccii ZZoonnaa..

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COMUNICAZIONEPUBBLICITARIA

Per la Vostra pubblicità suL’Aratro contattare laRedazione al numero0131.43151 dal lunedì alvenerdì dalle ore 8,30 alle12,30 e dalle 13,30 alle17,30. Per gli annunci apagamento della rubrica“Occasioni” rivolgersi agliUffici Zona o alla Redazionein Sede.

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NOTIZIARIO SINDACATO PENSIONATIa cura di Paola Rossi

9SETTEMBRE 2010

Il Consiglio Direttivo delSindacato Regionale Pen-sionati della Confagricol-

tura del Piemonte svoltosi aTorino ha deliberato di affi-dare l’organizzazione dell’an-nuale incontro regionale deipensionati al Sindacato diAsti.L’incontro è fissato per ssaa--bbaattoo 99 oottttoobbrree, a NNiizzzzaa MM..ttoopresso il Foro Boario diPiazza Garibaldi.Il Programma prevede a par-tire dalle ore 10.30 l’arrivodei partecipanti e alle 11.00l’assemblea del Sindacato Re-gionale Pensionati di Confa-gricoltura.Alle ore 12.00 ci sarà il salutodelle autorità e a seguire ilpranzo con la consueta con-segna degli omaggi. L’in-contro terminerà alle ore16.00.

Il costo pro capite è di 35euro.Essendo 50 il numero di postiassegnati alla nostra pro-vincia, si fa presente che leadesioni saranno accettatesino a tale limite, ovviamentein ordine di iscrizione.LLee aaddeessiioonnii,, uunniittaammeennttee aallvveerrssaammeennttoo ddeellllaa qquuoottaa ddiippaarrtteecciippaazziioonnee,, ddoovvrraannnnooppeerrvveenniirree eennttrroo iill 1155 sseett--tteemmbbrree pprreessssoo gg ll ii uuff ff iicc iiEEnnaappaa..

Dal 1° gennaio 2011 la riscossione dei crediti da partedell’INPS avverrà direttamente attraverso la notificadi un avviso di addebito avente valore di titolo ese-

cutivo.La nuova procedura di riscossione riguarda tutte le sommea qualunque titolo dovute all’INPS.Ne discende che il nuovo sistema, oltre a riguardare chiomette di versare i contributi previdenziali (datori di la-voro), colpisce anche i pensionati che per ragioni nonsempre a loro addebitabili – si pensi alle prestazioni legateal reddito – percepiscono importi di pensioni non dovuti eche quindi devono restituire all’INPS.In questi casi, dal 1° gennaio 2011, l’INPS non trasmetteràpiù la solita comunicazione informativa sull’indebito rile-vato, con possibilità di verificare e chiarire il tutto prima dipagare, bensì notificherà un avviso di addebito - attraversoposta elettronica certificata (PEC), messi comunali, agentidi polizia municipale o raccomandata - avente natura ese-cutiva e che quindi il pensionato dovrà comunque ed ob-bligatoriamente pagare (salvo facoltà di procedere per le vielegali) entro 60 gg. dalla notifica per non subire l’interventodell’agente di riscossione che procederà ad espropriazioneforzata.

Convegno regionale il 9 ottobre a Nizza Monferrato

Nuovo processo diriscossione dell’Inps

Pratiche di successione

Si rammenta agli associati e ailoro familiari che presso i nostriUffici Zona il personale svolgetutte le pratiche relative allesuccessioni. Per informazionitelefonare agli Uffici stessi.

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SETTEMBRE 201010

NOTIZIARIO PATRONATO ENAPAa cura di Paola Rossi

È stata pubblicata lalegge 122/2010 diconversione del de-

creto Legge n. 78 del 31maggio 2010, contenente“Misure urgenti in materia distabilizzazione finanziaria edi competitività economica”.Le disposizioni contenute nelDecreto Legge sono state og-getto di innumerevoli emen-damenti in sede di conver-sione, con conseguente am-pliamento delle norme equindi delle novità intro-dotte. Elenchiamo le novità mag-giormente rilevanti, già anti-cipate in parte nello scorsonumero del nostro giornale.

INVALIDITÀ CIVILE:-- PPeerrcceennttuuaallee aall 7744%% Viene abrogato il 1° commadell’art. 10 che prevedeva adecorrere dal 1° giugno 2010l’innalzamento all’85% dellapercentuale di invalidità ne-cessaria per ottenere l’assegnomensile di assistenza riser-vato agli invalidi civili par-ziali. Pertanto, la percentuale mi-nima per l’erogazione dell’as-segno resta quella del 74%.–– RReettttiiffiiccaa pprreessttaazziioonnii ddii iinn--vvaalliiddiittàà cciivviillee ee ddii iinnvvaalliiddiittààIInnppssAi trattamenti assistenziali inmateria di invalidità civile, ce-cità, sordità, handicap e disa-bilità ed ai trattamenti previ-denziali di invalidità ed ina-bilità erogati dall’INPS, incaso di indebiti e rettifiche re-lative alle sole risultanze degliaccertamenti di natura me-dico-legale, si applicano le di-sposizioni vigenti in materiadi infortuni sul lavoro e ma-lattie professionali. Ne discende che la facoltà direttifica può essere esercitatadall’INPS entro 10 anni dalladata di comunicazione del-l’originario provvedimentoerrato, salvo i casi dolo ocolpa grave dell’interessatogià accertati giudizialmente.-- AAtttteessttaattii ssaanniittaarrii ffaallssii

I medici che intenzional-mente attestano falsamenteuno stato di malattia o dihandicap che producono unillecito pagamento di presta-zione incorrono, oltre aquanto previsto dal codicepenale, nella reclusione dauno a cinque anni ed allamulta da 400 a 1.600 Euro edal risarcimento del danno pa-trimoniale nei confrontidell’Ente. -- VVeerriiffiicchhee ssttrraaoorrddiinnaarriiee Viene elevato da 200 mila a250 mila il numero dei con-trolli annui per il 2011 ed il2012 nei confronti dei sog-getti titolari di prestazioni diinvalidità civile. Complessi-vamente, compresi i 100 milaprevisti per il 2010, le veri-fiche riguarderanno 600 milasoggetti. Nell’attività di verifica straor-dinaria annuale l’INPS ha fa-coltà di avvalersi anche delleComissioni Mediche ASL.

TRATTAMENTI PREVIDENZIALI:-- DDeeccoorrrreennzzaa ddeeii tt rraa tt ttaa --mmeenntt ii ppeennss iioonn iiss tt iicc ii ddaa ll22001111 Per i soggetti che a partire dal1° gennaio 2011 maturano irequisiti per il diritto ad an-dare in pensione di anzianità,in pensione con 40 anni dicontributi ed in pensione divecchiaia, sia con il sistemaretributivo o con il sistema

contributivo, la decorrenza(finestre di uscita) dei tratta-menti pensionistici è pari a:- 1122 mmeessii dalla maturazionedel diritto, se llaavvoorraattoorree ddii--ppeennddeennttee;- 1188 mmeessii dalla maturazionedel diritto, se llaavvoorraattoorree aauu--ttoonnoommoo.Le nuove regole in materia didecorrenza non riguardanochi matura il diritto alla pen-sione entro il 31 dicembre2010.-- AApppplliiccaazziioonnee ddeellllee pprreeccee--ddeennttii ddeeccoorrrreennzzee Continuano ad applicarsi levecchie decorrenze trimestralie semestrali nei confronti dei:– lavoratori dipendenti cheavevano in corso il periodo dipreavviso al 30.6.2010 e chematuravano i requisiti per an-dare in pensione entro la datadi cessazione del rapporto;– lavoratori dipendenti chesvolgono mansioni per lequali viene meno il titolo abi-litante (es.. patente, brevetto,

ecc.) allo svolgimento dellaspecifica attività lavorativaper raggiungimento di limitedi età.Le decorrenze trimestrali e se-mestrali continuano ad appli-carsi nei limiti di 10.000 lavo-ratori allorquando trattasi di:– lavoratori collocati in mo-bilità in base ad accordi sin-dacali stipulati ante 30.4.2010e raggiungono i requisiti pen-sionistici prima della sca-denza della mobilità;– lavoratori collocati in mo-bilità lunga con accordi stipu-lati ante 30.4.2010;– lavoratori (settore credito)che beneficiano di assegno acarico del fondo di solidarietàdi settore.-- AAddeegguuaammeennttoo ddii rreeqquuiissiittiiaannaaggrraaffiiccii ppeennssiioonniissttiiccii aalllleessppeerraannzzee ddii vviittaa Dal 1° gennaio 2015 per l’ac-cesso alle prestazioni pensio-nistiche per le quali è ri-chiesto il requisito anagra-fico, quali:– pensione di anzianità (etàanagrafica + contributi +quota)– pensione di vecchiaia (60anni donne – 65 anni uo-mini)– assegno sociale (65 anni)si procederà ad un adegua-mento (innalzamento) del-l’età anagrafica sulla base del-l’incremento della speranzadi vita. Risultano esclusi dalla previ-sione i soggetti che vanno inpensione con soli 40 anni dicontributi.La valutazione dell’aspetta-tiva di vita è affidata all’ISTAT

MANOVRA 2010

Novità in materia pensionistica e di invalidità civile

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che entro il 30.6.2013 dovràfornire il dato relativo alla va-riazione, nel triennio prece-dente, della speranza di vitaall’età corrispondente a 65anni, in riferimento allamedia della popolazione resi-dente in Italia.Il primo adeguamento, comegià detto, è previsto per il 1°gennaio 2015 e non potrà su-perare i tre mesi, mentre nonverrà effettuato in caso di di-minuzione della speranza divita.Il secondo adeguamento è fis-sato al 1° gennaio 2019 ed atal fine l’ISTAT produrrà i suoidati entro il 30 giugno 2017. I successivi adeguamenti sa-ranno triennali.-- LLaavvoorraattrriiccii ddeell ppuubbbblliiccooiimmppiieeggoo Per le donne che lavoranonella Pubblica Amministra-zione (INPDAP) l’innalza-mento dell’età minima per lapensione di vecchiaia vienefissato a 65 anni a decorreredal 1° gennaio 2012.Per le lavoratrici che al 31 di-cembre 2009 e per quelle cheal 31 dicembre 2011 abbianomaturato i rispettivi requisitidi età e di anzianità contribu-tiva previsti dalla normativavigente alle date richiamate èriconosciuta la possibilità dichiedere all’ente di apparte-nenza la certificazione del di-ritto maturato.-- DDiissppoossiizziioonnee iinn mmaatteerriiaa ddiirriiccoonnggiiuunnzziioonnee A decorrere dal 1° luglio 2010la ricongiunzione dei contri-buti pensionistici previstadall’art. 1 L. 29/79 – in baseal quale un lavoratore dipen-dente può chiedere il trasferi-mento dei contributi da unfondo di previdenza sostitu-tivo (es.: Enpals), esclusivo(es.: Inpdap), esonerativo(aboliti) al F.P.L.D. INPS –non è più gratuita. L’onere a carico dell’interes-sato è del 50%, così comeprevisto per il caso di ricon-giunzione definito dall’art. 2,L. 29/29 (trasferimento deicontributi da lavoratore di-pendente dall’INPS ad unFondo sostitutivo, esclusivood esonerativo).

SETTEMBRE 201011

NOTIZIARIO PATRONATO ENAPAa cura di Paola Rossi

L’Inps con la circolare n.76 del 22 giugno scorsoha fornito una serie di

linee guida per procedere alprogramma di verifica straor-dinaria da effettuare nel 2010nei confronti di 100.000 tito-lari di prestazioni di invaliditàcivile, sordità e cecità civile.Il campione di soggetti inte-ressati alla verifica sanitaria èdeterminato direttamentedall’Istituto, e riguarderà:1- i titolari di indennità di ac-compagnamento e di comu-nicazione, di età compresa trai 18 ed i 67 anni, con presta-zione antecedente al 1° aprile2007;2- i titolari di assegno mensile(invalidi parziali) di età com-presa tra 56 e 60 anni, conprestazione antecedente al 1°aprile 2007.Non rientrano nel piano diverifica:– i soggetti (invalidi, ciechi esordomuti) che hanno vistotrasformare la prestazione inassegno o pensione sociale alcompimento di 65 anni;– i soggetti con gravi meno-mazioni o patologie cosìcome previsto dal D. intermi-nisteriale 2 agosto 2007 (G.U.225/2007);– la regione Valle d’Aosta e leprovince autonome di Trentoe Bolzano.A differenza delle precedentiverifiche, le Direzioni Regio-nali dell’INPS sono investitedel compito di rapportarsicon le ASL per il recupero e lamessa a disposizione deiCentri Medico-Legali dei fa-scicoli sanitari relativi ai sog-getti interessati alle verifiche.Inoltre, l’INPS ha previsto,prima ancora delle comunica-zioni di convocazione a visita,che i soggetti interessati rice-vano una lettera raccoman-data con invito a far pervenire,entro 15 gg. dalla data di rice-zione, al Centro Medico-Le-gale, la documentazione sani-taria posseduta, utile per unapreventiva valutazione dellostato invalidante.L’iter di accertamento a visita

avverrà secondo calendari stabi-liti dall’Istituto e riguarderannoquei casi in cui il soggetto, entro15 gg., non invii alcuna docu-mentazione o la stessa sia con-siderata insufficiente.Il sistema di chiamata a visitasi articola nel seguente modo:1. gli invalidi da verificare ri-ceveranno direttamente dal-l’INPS una lettera di convoca-zione a visita, tramite racco-mandata con avviso di ricevi-mento;2. la comunicazione conterràluogo, data ed ora della visita,le informazioni circa la docu-mentazione da portare, comechiedere la visita domiciliaree come segnalare il caso di ri-covero nonchè i provvedi-menti derivanti dalla man-cata prestazione a visita;3. le visite mediche sono ef-fettuate presso il Centro Me-dico Legale INPS in cui ri-siede l’interessato ed alla vi-sita è possibile farsi assistereda un medico di fiducia;4. in caso di impossibilità delsoggetto di recarsi a visita am-bulatoriale (impedimento fi-

sico o perché ricoverato)entro 7 gg. dalla data di con-vocazione l’interessato devefare pervenire idonea docu-mentazione (richiesta di vi-sita a domicilio o presso lastruttura di degenza) alCentro Medico Legale;5. il rifiuto di sottoporsi a vi-sita o l’assenza alla stessa,senza giustificato motivo, hacome primo effetto la sospen-sione della prestazione dalprimo giorno del mese suc-cessivo alla data della visita ela revoca della prestazionetrascorsi 90 gg. dalla sospen-sione;6. nei 90 gg. di sospensione ilsoggetto può presentare do-cumentazione sanitaria e/ochiedere di essere sottopostoa visita. In questo caso laCommissione Medica potràdecidere direttamente sullabase della documentazionepresentata o prevedere unaconvocazione per la visita; 7. nei 90 gg. di sospensione lasede INPS dovrà effettuare laverifica della regolarità delprocesso di spedizione dellaraccomandata e procedere adun nuovo invio in caso, adesempio, di discordanza diindirizzo negli archivi;8. la raccomandata regolar-mente recapitata ed eventual-mente giacente non fa venirmeno il procedimento di so-spensione e di revoca;9. ai fini del giudizio medico-legale, possono essere ri-chiesti, oltre alla visita. Ancheulteriori accertamenti specia-listici presso strutture INPS oesterne convenzionate;10. il verbale sanitario deveessere definito in proceduraentro 72 ore dalla visita ed iprovvedimenti devono essereinviati per posta agli interes-sati;11. terminato l’iter sanitario ècompito dell’unità organizza-tiva INPS procedere: alla rico-stituzione delle prestazioni seviene riconosciuto uno statodi invalidità di minore gravità;ripristinare le prestazioni so-spese; revocare le prestazioni.

Verifiche sanitarie straordinarie per gli invalidi

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Abbiamo già pubblicato nei precedenti numeride L’Aratro la notizia del rinnovo del CCNLdegli operai agricoli e florovivaisti.

Torniamo oggi sull’argomento per illustrare inmodo più approfondito le novità più salienti inter-venute.Prima di entrare nel merito, vale la pena sottoli-neare che l’accordo — siglato presso la sede diConfagricoltura — è stato sottoscritto da tutte leOrganizzazioni datoriali e sindacali del settoreagricolo che hanno preso parte alle trattative (Con-fagricoltura, Coldiretti, Cia e Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-UiI) e recepisce i principi contenuti nel “Protocollosugli assetti contrattuali nel settore agricolo”, sot-toscritto dalle medesime Parti il 22 settembre2009, in attuazione dell’Accordo Quadro per la ri-forma degli assetti contrattuali (che ha sostituito ilProtocollo del 23 luglio 1993) siglato a PalazzoChigi il 22 gennaio 2009.Si tratta di un accordo che, da un lato, confermal’assetto fortemente decentrato della contratta-zione collettiva agricola, mantenendo a livello ter-ritoriale la delega su importanti materie qualiquelle concernenti la retribuzione e la classifica-zione dei lavoratori e, dall’altro, apporta rilevantiinnovazioni in materia di bilateralità, mercato dellavoro, agriturismo, che cercano di cogliere le op-portunità offerte dal nuovo quadro normativo e divenire incontro alle moderne esigenze delleaziende agricole. Struttura, assetto e duratadel contratto (artt. 2 e 3)L’Accordo di rinnovo dcl CCNL conferma il prece-dente assetto contrattuale basato su due livelli dicontrattazione, il primo nazionale e il secondo pro-vinciale, e conferma altresì le relative cadenzetemporali (quadriennale per la parte normativa ebiennale per la parte economica).Restano pertanto, confermate le durate quadrien-nali sia del contratto nazionale e sia del contrattoprovinciale. Quest’ultimo decorre in un tempo in-termedio nell’arco di vigenza del contratto nazio-nale.Resta, altresì, confermata l’ampia autonomia ne-goziale del secondo livello di contrattazione (pro-vinciale). Ed infatti, anche a seguito del nuovo accordo, gliassetti della contrattazione collettiva in agricolturacontinuano a caratterizzarsi per un marcato de-centramento degli aspetti fondamentali del mo-mento negoziale, quali la retribuzione e la classifi-cazione dei dipendenti, che restano demandati, invia esclusiva, al secondo livello di contrattazione,che è su base territoriale. Il contratto nazionalecontinua ad assumere la veste di “contrattoquadro”, che definisce gli elementi normativi dibase e i limiti retributivi minimi di ciascuna area

professionale.Il nuovo contratto, testualmente, prevede che “lacontrattazione provinciale definisce i salari contrat-tuali e pùò trattare le materie specificatamente rin-viate dagli artt 86 e 87 del C.C.N.L.” (articoli,questi, che non sono stati modificati).Peraltro, mantenere l’assetto fortemente decen-trato alla contrattazione collettiva agricola non èstato facile nò scontato, considerate le forti pres-sioni di una parte del mondo sindacale (che volevarafforzare il ruolo del contratto nazionale a scapitodi quelli territoriali ed i contenuti dell’Accordoquadro sulla riforma degli assetti contrattuali del22 gennaio 2009 (che conferma il ruolo centraledel contratto nazionale nel sistema di relazioni sin-dacali).Fermo restando che la contrattazione di secondolivello è di regola territoriale, il nuovo testo del-l’art. 2 — con una previsione di carattere pro-grammatico — riconosce alle Parti nazionali,previa apposita intesa, la possibilità di individuarespecifici settori e/o comparti produttivi che neces-sitano di contratti di secondo livello alternativi aquello provinciale.In altre parole, laddove dovesse sussistere l’og-gettiva esigenza di una disciplina normativa edeconomica uniforme a livello territoriale per parti-colari comparti produttivi (si pensi, ad esempio,alle imprese di manutenzione del verde), le partinazionali potrebbero, previa apposita intesa, av-viare un negoziato per la definizione di una disci-plina contrattuale di secondo livello, alternativa aquella provinciale.Non è stata, invece, accolta la pressante richiestasindacale di introdurre forme di contrattazione disecondo livello aziendale o di gruppo. Dinamiche salariali (art. 2)Il verbale dì accordo in commento — coerente-mente con l’Accordo Quadro per la riforma degliassetti contrattuali del 22 gennaio 2009, che hasuperato il Protocollo del 23 luglio 1993 — ha ri-visto i meccanismi ed i parametri di riferimento perla definizione delle dinamiche salariali.Nel sistema delineato dal nuovo accordo, infatti,per la definizione delle dinamiche salariali non sifa più riferimento ai “tassi di inflazione program-mata” nell’ambito della concertazione della poli-tica dei redditi (DPEF), bensì, più genercamente,all’obiettivo di “salvaguardare il potere d’acquistodelle retribuzioni”.Nel perseguire tale obbiettivo le Parti devono te-nere conto:• delle tendenze generali dell’economia e delmercato del lavoro, del raffronto competitivo edegli andamenti specifici del settore agricolo;• della comparazione tra l’inflazione reale e le di-namiche retributive concordate tra le parti per ladefinizione degli aumenti salariali del precedente

biennio. Per una corretta valutazione dei riferimenti neces-sari alla definizione della dinamica salariale, oc-corre, inoltre, sottolineare che Confagricoltura,come noto, ha sottoscritto unitamente a tutte lealtre Organizzazioni datoriali (Confindustria, Con-fcomniercio, ete.) e sindacali (esclusa la CGJL)— l’Accordo Quadro per la revisione degli assetticontrattuali, che individua come indicatore di riferi-mento per le dinamiche salariali l’IPCA, indice deiprezzi al consumo annonizzato in ambito eu-ropeo, depurato dalla dinamica dei prezzi dei benienergetici importati.Benché tale Accordo Quadro non sia stato espres-samente citato nel testo del nuovo contratto —trattandosi di accordo non sottoseritto dalla CGIL— non v’è dubbio che I’IPCA costituisca il riferi-mento per la definizione delle dinamiche retribu-tive sia del contratto nazionale che di quelli pro-vinciali, come peraltro espressamente notificatoalle controparti sindacali contestualmente alla sot-toscrizione del Protocollo sugli assetti contrattualinel settore agricolo, sottoscritto il 22 settembre2009.Carenza contrattuale(art.2)È stato abbandonato il precedente meccanismodell’indennità di vacanza contrattuale (IVC), fina-lizzato a ristorare i lavoratorì per gli eventuali pe-riodi di carenza derivanti da ritardi nel rinnovo delcontratto.Il nuovo accordo stabilisce infatti che, in caso di ri-tardo nel rinnovo del contratto collettivo, l’even-tuale elemento economico da corrispondere ai la-voratori a compensazione del periodo di carenzacontrattuale verrà concordato dalle Parti in sede dirinnovo contrattuale nazionale o provinciale, se-condo le rispettive competenze. In altre parole, nel nuovo sistema non esiste piùun meccanismo automatico di “rivalutazione”(IVC) delle retribuzioni in caso di ritardo nel rin-novo del contratto collettivo, ma la copertura eco-nomica dell’eventuale periodo di carenza è ri-messa esclusivamente alle parti, che lo defini-scono in via negoziale, contestualmente all’ac-cordo di rinnovo del contratto nazionale o provin-ciale (vedi anche, più avanti, il paragrafo “Au-menti salariali - Retribuzione”),Erogazioni di produttività(art. 2)In materia di erogazioni correlate alla produttività,viene sostanzialmente confermata la disciplinaprecedente, con l’attribuzione al contratto provin-ciale della competenza a prevedere erogazioni cor-relate ai risultati aventi le caratteristiche idoneeper l’applicazione del regime contributivo e fiscaleagevolato previsto dalla legislazione vigente.L’esperienza di questi anni ha, tuttavia, dimostrato

che non è particolarmente agevole definire a li-vello di contrattazione provinciale delle erogazionìcorrelate alla produttività che abbiano le caratteri-stiche previste dalla legge per consentire l’accessoai benefici fiscali e previdenziali. Si tratta, infatti, di una normativa concepita se-gnatamente per una contrattazione di secondo li-vello di tipo aziendale.Per tale ragione, nell’accordo di rinnovo del CCNLè stato introdotto un impegno verbale con il quale,al fine di favorire la diffusione delle erogazioni le-gate alla produttività; le Parti nazionali si impe-gnano a concordare, entro un anno, le linee guidautili a definire modelli di premio di risultato con ca-ratteristiche tali da consentire l’applicazione deiparticolari trattamenti contributivi e fiscali previstidalla normativa di legge. Naturalmente, tali linee guida potranno essere uti-lizzate dalla contrattazione provinciale ed, even-tualmente, adattate alle particolari esigenze terri-toriali. Decorrenza, durata delcontralto nazionale e pro-cedure di rinnovo (art. 3)Il contratto collettivo nazionale — che, comedetto, mantiene una durata quadriennale — de-corre dal 1° gennaio 2010 e scade il 31 dicembre2013, fatte salve le eventuali diverse decorrenzeespressamente previste dalle singole norme.SISTEMA DELLA BILATERALITÀIn attuazione di quanto previsto dal Protocollod’Intesa sugli assetti contrattuali del 22 settembre2009, le Parti hanno riscritto la normativa con-trattuale in materia di bilateralità, al fine di riordi-nare e razionalizzare gli Enti e gli Organismi bila-terali esistenti, nonché di cogliere le opportunitàofferte dal nuovo quadro normativo. A tal proposito, è opportuno ricordare che fino aqualche anno fa il sistema degli Enti bilaterali e deirelativi regimi di finanziamento era privo di unaspecifica disciplina legislativa, ed era rimessoesclusivamente alla regolamentazione delle partisociali interessate. Recenti innovazioni legislative— a partire dalla legge n.30 del 2003 (legge“Biagi”) — hanno valorizzato in modo significa-tivo la bilateralità, assegnando alle Parti Sociali lagestione di funzioni sussidiarie, ed in alcuni casi,addirittura, sostitutive di quelle pubbliche, in ma-teria di collocamento, immigrazione, previdenza,sanità, formazione, integrazione al reddito.Il sistema che ne deriva - sicuramente più semplicee razionale di quello vigente - dovrà essere attuatoe completato mediante atti negoziali delle Partinazionali per quanto riguarda la bilateralità cen-trale e atti negoziali delle Parti provinciali perguanto riguarda la bilateralità territoriale; sicura-

12SETTEMBRE 2010

L’energia che stai cercando

Rinnovo del CCNL per gli operai agricolie florovivaisti con contenuti innovativi

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mente, nel prosieguo, torneremo sull’argomento.Sistema di informazioneprofessionale e continua(art. 7)L’articolo i del C.C.N.L. è stato riscritto dall’accordodi rinnovo, per dare conto del fatto che nell’arco divigenza del precedente contratto è stato costituitoil Fondo Interprofessionale per la Fonnazione Con-tinua in Agricoltura (FOR.AGRI), fondo che, salvodiversa volontà dell’azienda interessata, è il fondointerprofessionale di riferimento di tutti i datori dilavoro agricolo che applicano o recepiscono, anchedi fatto, il CCNL degli operai agricoli e florovivaisti.Coerentemente con quanto previsto in matera dibilateralità, l’art. 7 precisa che Agriform ed i Centridi formazione agricola resteranno in vigore fino aquando le relative funzioni non saranno assorbitcrispettivamente dall ‘Ente bilaterale agricolo na-zionale e dalle Casse “extra legem” (Enti bilate-rali agricoli territoriali).MERCATO DEL LAVOROAmmissione cd lavoro etutela delle donne e deiminori (art. 13)Viene eliminato il riferimento esplicito all’età mi-nima di assunzione dei minori - materia che, comenoto, è regolamentata dalla legge e che negli ul-timi anni ha subito diverse modifiche - mentre ri-mane confermato il divieto di assunzione al lavorodei minori che non abbiano concluso il periodo diistruzione obbligatoria.Rapporti di lavoro atempo parziale (art. 14)La normativa in materia di lavoro a tempo parzialeè stata modificata al fine di rendere i rapporti part-time, nei limiti consentiti dalla legge, maggior-mente flessibili e rispondenti alle esigenze delleimprese e dei lavoratori.La prima novità riguarda la durata minima setti-manale, mensile o annuale dei rapporti di lavoropart-time (di cui al comma 3 dell’art. 14 delC.C.N.L.) che non trova più applicazione in casodi rapporti a tempo parziale instaurati con lavora-tori che, all’atto dell’assunzione, sono occupatipresso altro datore di lavoro (comma 4). La normativa contrattuale che disciplina il rapportodi lavoro a tempo parziale è stata, inoltre, imple-mentata con la regolamentazione del lavoro sup-plementare e delle clausole elastiche e flessibili.Per quanto attiene al lavoro supplementare, èstata prevista la possibilità di far svolgere al lavo-ratore a tempo parziale anche ore di lavoro ulte-riori rispetto a quelle concordate, da retribuirsi conla maggiorazione del 15 per cento. Le ore di lavoro supplementare non possono su-perare, nell’anno, il 25 per cento dell’oraro ri-dotto concordato; e così, ad esempio, un operaioassunto per 780 ore anime (pari a 15 ore setti-manali), può essere chiamato a svolgere lavoro

supplementare per 195 ore nell’anno, con lamaggiorazione del 15 per cento della retribu-zione.In caso di superamento di tale limite (25 percento dell’orario ridotto concordato), le ore di la-voro eccedenti devono essere retribuite con unamaggiorazione del 35 per cento.Nei rapporti part-time verticali o misti è ancheconsentito lo svolgimento di ore di lavoro straor-dinario nel limite massimo di due ore giornalieree nel rispetto degli altri limiti stabiliti dal CNL, ri-proporzionati in relazione alla ridotta durata dellaprestazione. In tal caso, la maggiorazione èquella prevista per lo straordinario. Per quanto riguarda le clausole flessibili (cioèquelle che consentono una diversa collocazionetemporale della prestazione lavorativa) e le clau-sole elastiche (cioè quelle che consentono una va-riazione in aumento della durata della presta-zione lavorativa), la nuova norma contrattualeprevede che il datore di lavoro possa effettuare lerelative variazioni della prestazione lavorativa, acondizione che: - ricorrano esigenze di carattere tecnico, produt-tivo, organizzativo o sostitutivo; - le clausole elastiche o flessibili siano approvatedal lavoratore per iscritto, anche contestualmenteal contratto di lavoro.La variazione della prestazione lavorativa operatain attuazione delle clausole elastiche e di quelleflessibili deve essere comunicata dal datore di la-voro al lavoratore con un preavviso di almeno 5giorni, che può essere ridotto a 2 giorni in caso diurgenza.Le ore di lavoro prestate in attuazione delle clau-sole elastiche e flessibili sono retribuito con unamaggiorazione deI 15 per cento.Infine, è stata demandata alla contrattazione pro-vinciale la facoltà di disciplinare, compatibilmentecon le esigenze aziendali, la facoltà di trasfor-mare il rapporto di lavoro a tempo pieno in rap-porto a tempo parziale per le lavoratrici madri configli di età inferiore ai tre anni, con facoltà di ripri-stinare successivamente il rapporto a tempopieno.Apprendistato professio-nalizzante — Malattia e in-fortunio (art. 15)L’articolo relativo all’apprendistato professionaliz-zante è stato adeguato alle previsioni contenuteall’art. 1, comma 773, della legge 296/2006,che ha esteso agli apprendisti, a decorre dal 1°gennaio 2007, la tutela previderrziale relativa allamalattia prevista per la generalità dei lavoratori di-pendenti.Conseguentemente, il nuovo articolo 15 equiparail trattamento delle indennità per malattia ed in-fortunio degli apprenditi a quello previsto per lageneralità dei lavoratori, anche con riferimentoalle integrazioni al reddito di cui agli articoli 58 e59 del CCNL.

Vendita dei prodotti sullapianta (art. 25)L’accordo in commento apporta alcune modificheall’articolo relativo alla raccolta dei prodotti sullapianta, a partire dal titolo che, più correttamente,parla di “vendita”, anziché di “raccolta”. È stato, inoltre, variato il soggetto destinatariodella comunicazione da palle delle aziende che ef-fettuano la vendita dei prodotti sulla pianta. Nelnuovo articolo, infatti, la comunicazione non vapiù inviata all’Ente competente per l’accertamentodella manodopera, bensì all’osservatorio provin-ciale secondo modalità e termini clic saranno sta-biliti dalla contrattazione provinciale.La nuova norma ricorda, inoltre, che gli operai ad-detti alla raccolta dei prodotti sono comunque in-quadrati nel settore previdenziale agricolo ai sensidell’at 6 della legge n.92/1979, a prescinderedalla classificazione complessiva dell’impresa dacui dipendono. Si prevede, conseguentemente, che a tali operaisiano applicabili le norme del CCNL operai agricolie florovivaisti, salvo condizionidi miglior favore. Cfr. circ. confederale n. 12613 del 18.01.2007.Cfr., da ultimo, la circ. confederale a. 13544 del25,02.2010. Appalti È stata introdotta una norma in materia di appaltiche si limita a fornire, alle imprese agricole che in-tendono affidare a terzi l’esecuzione di alcune fasidel processo produttivo, alcune indicazioni di ca-rattere generale sulle caratteristiche del contrattodi appalto di servizi sulla base di quanto previstodalla legislazione vigente.Ed, infatti, viene previsto che l’impresa agricolaappaltante verifichi che l’appaltatore “sia in pos-sesso di una struttura imprenditoriale adeguata ri-spetto all’oggetto del contratto, eserciti Il potereorganizzativo e direttivo nei confronti dei lavora-tori utilizzati nell ‘appalto e si assuma il rischiod’impresa”.Si tratta quindi di una norma che non limita inalcun modo il potere dell’imprenditore di esterna-lizzare alcune fasi del processo produttivo, népone vincoli all’assunzione di manodopera. AGRITURISMOPer venire incontro alle esigenze delle aziende chesvolgono attività agrituristica e che necessitano diuna particolare regolamentazione dei tempi di la-voro dei propri dipendenti, l’accordo in commentointroduce alcune nonne che riconoscono alla con-trattazione provinciale la possibilità di disciplinarein modo specifico l’orario di lavoro degli operai ad-detti alle attività agrituristiche.SITUAZIONI DI CRISIÈ stata introdotta una norma contrattuale partico-larmente innovativa che riconosce alle parti terri-toriali, in situazioni di crisi (ovvero per favorire losviluppo), di definire accordi idonei ad incidere suistituti contrattuali (anche di carattere economico)previsti dalla contrattazione collettiva provinciale enazionale. La norma prevede infatti, che le Partiterritoriali possano raggiungere specifiche intese,anche in via sperimentale e temporanea, per favo-rire lo sviluppo economico ed occupazionale e/oper governare situazioni di crisi.Le intese così definite possono anche incidere sugliistituti contrattuali previsti a livello nazionale oprovinciale, previa approvazione delle Parti stipu-lanti il contratto collettivo nazionale di lavoro.Si tratta una previsione particolarmente rilevanteche viene incontro all’esigenza, più volte manife-stata da alcune realtà territoriali, di poter dispone

di strumenti contrattuali per gestire situazioni didifficoltà temporanee.Merita di essere evidenziato che la norma in que-stione è stata sottoscritta unitariamente da tutte leorganizzazioni sindacali che hanno preso partealle trattative, ELAI-CGJL compresa, nonostante laCOIL non avesse sottoscritto l’accordo quadro perla riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio2009, anche perché conteneva una norma ana-loga a quella introdotta nel CCNL operai.Da sottolineare che la preventiva approvazione acura delle Parti nazionali dell’eventuale intesa rag-giunta a livello territoriale - fortemente voluta dalleorganizzazioni sindacali - è stata inserita nellanorma perché coerente con il potere riconosciuto adette intese territoriali di derogare anche ad istituticontrattuali previsti dal contratto nazionale.SALUTE E SICUREZZAAll’art. 64, concernente la “Tutela della salute deilavoratori”, è stata introdotta una dichiarazione averbale con la quale le Parti si impegnano a rive-dere il verbale di accordo in materia di “Rappre-sentante per la sicurezza e Comitati paritetici” (al-legato n. 3 del previgente CCNL), a seguito dellenuove disposizioni in materia di salute e sicurezzasui luoghi di lavoro di cui d.lgs. n.81/2008 e suc-cessive modifiche e integrazioni.

Mario Rendina

SETTEMBRE 201013

CD e IAP:aggiornamentofasce contributive

Si ribadisce a tutti gli associatiche rivestono la qualifica di“Coltivatori Diretti” o “Impren-

ditori Agricoli”, così come fatto nelpassato, che i medesimi pagano ipropri contribuiti previdenzialisulla base della quantità di redditoagrario, che risulta dai terreni colti-vati e dalla consistenza di stalla edin base a questo ne consegue la fa-scia contributiva di appartenenza(1ª - 2ª - 3ª - 4ª fascia).Pertanto, si ricorda ancora che,ogni qualvolta si modificano la su-perficie aziendale ed il numero deicapi allevati e di conseguenza laquantità di reddito agrario, sia inaumento (con acquisti e/o affitti)sia in diminuzione (con venditee/o rilascio terreni affittati), è ne-cessario aggiornare la dichiara-zione aziendale presso l’INPS.Il mancato aggiornamento dei dati“in aumento” potrebbe compor-tare l’incremento di fascia e, in casodi controlli, l’INPS procederà al re-cupero dei contributi dal momentoin cui è sorta la variazione e co-munque non oltre i cinque anniprecedenti con le relative maggio-razioni (sanzioni più interessi).Al fine di evitare spiacevoli sor-prese, si consiglia agli associati direcarsi presso i nostri Uffici Zona,rivolgendosi agli addetti preposti,per le verifiche del caso.

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SETTEMBRE 201014

CONFAGRICOLTURAALESSANDRIA

CONFAGRICOLTURAPPIIEEMMOONNTTEE

FEASRFondo europeo agricolo per lo svilupporurale: l’Europa investe nelle zone rurali

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013Misura 111.1 sottoazioneB

Informazione nel settore agricolo

Riprendiamo su questo numero l’analisi degli agri-coli del DDEECCRREETTOO LLEEGGIISSLLAATTIIVVOO 88 aapprriillee 22001100,,nn.. 6611: TTuutteellaa ddeellllee ddeennoommiinnaazziioonnii ddii oorriiggiinnee ee

ddeellllee iinnddiiccaazziioonnii ggeeooggrraaffiicchhee ddeeii vviinnii,, iinn aattttuuaazziioonneeddeellll’’aarrttiiccoolloo 1155 ddeellllaa lleeggggee 77 lluugglliioo 22000099,, nn.. 8888..� All’Art. 10 (Disciplinari di produzione) vengono in-dicati i requisiti che debbono avere i disciplinari diproduzione dei vini a DOCG, DOC e IGT; rispetto alla164/92 spicca l’assenza dell’esclusione formale dei“territori non vocati alla qualità” tra quelli che entranonelle zone di produzione delle uve. Una novità piut-tosto importante riguarda la destinazione degli “esu-beri” di produzione di uva del 20%: non potranno es-sere destinati alla produzione della relativa DO, mapotranno invece essere destinati alla produzione divini “DOC o IGT a partire da un vino DOCG, oppuredi vini IGT a partire da un vino DOC” rispettando ov-viamente le caratteristiche del disciplinare della DO acui saranno destinati; pare che il Piemonte si opporràa tale decisione, studiando una normativa apposita.Allo scopo di regolamentare l’offerta, su proposta deiConsorzi, sentite le Organizzazioni professionali agri-cole, le Regioni possono, in annate favorevoli, au-mentare fino ad un massimo del 20% le rese di uva odi vino: tale esubero, nelle annate sfavorevoli, può es-sere utilizzato per far fronte nelle annate successive acarenze di produzione; allo stesso modo le Regionipossono, in annate sfavorevoli, diminuire le rese diuva o di vino. Altre indicazioni che devono esserecontenute nei disciplinari sono: l’indicazione della va-rietà da cui il vino è ottenuto, le forme di allevamento,i sistemi di potatura, il divieto delle pratiche di forza-tura, la densità minima di ceppi/ha (per i vignetiDOCG di nuovo impianto), il limite di 10% di fallanzeche non impone un abbassamento della resa ad et-taro, le condizioni di produzione (clima, terreno, gia-citura, altitudine, esposizione), l’eventuale irrigazionedi soccorso, le deroghe per le zone di vinificazione edelaborazione, il periodo minimo di invecchiamento,l’imbottigliamento in zona delimitata, le capacità ed isistemi di chiusura delle bottiglie).� L’art. 11 (Modifica dei disciplinari di produzioneDOP e IGP) afferma che per effettuare le modifiche suidisciplinari DOP e IGP occorre fare riferimento allenorme dell’OCM vino.� Art. 12 (Schedario viticolo): in questo articolo vienesancito l’obbligo da parte dei conduttori di iscrivere i

propri vigneti allo Schedario viticolo per le relative de-nominazioni; tale banca dati verrà gestita dalle Re-gioni e dalle Province autonome, sarà consultabile at-traverso i Sistemi Informativi Agricoli (per il Piemonte ilSIAP) e conterrà i dati presenti nel fascicolo azien-dale; entro sei mesi dall’entrata in vigore del Decreto61, il MIPAAF dovrà emettere un decreto in cui sa-ranno determinati i criteri da adottare per verificarel’idoneità tecnico-produttiva dei vigneti da immetterenello Schedario, nonché la gestione dei dati contenutinello Schedario per la rivendicazione produttiva (inpratica la Denuncia di produzione sarà effettuata inbase ai dati presenti nel fascicolo aziendale, senza ri-correre all’Albo Vigneti).� L’art. 13 sancisce che il MIPAAF è il responsabiledel coordinamento delle attività di controllo; i controllivengono effettuati da ICQRF e Organismi di controlloprivati. Gli organismi di controllo privati sono propostinel disciplinare delle nuove denominazioni, oppure,nel caso di denominazioni già esistenti, dai Consorzi(se essi sono rappresentativi), oppure, in assenza deiconsorzi, dai produttori che rappresentano almeno il51% della produzione controllata; alternativamente aicasi visti in precedenza, le Regioni o Province auto-nome possono indicare al MIPAAF i soggetti incari-cati. La vigilanza sugli organismi di controllo privatisarà effettuata dall’ICQRF e dalle Regioni e Provinceautonome. I dati dello Schedario viticolo dovranno es-sere messi a disposizione gratuitamente delle strutturedi controllo dagli Enti competenti la loro tenuta e ge-stione. � Al comma 1 dell’art. 14 (Modalità di rivendica-zione delle produzioni, riclassificazione, declassa-menti) viene ribadito che la denuncia di produzioneannuale verrà fatta sulla base dei dati contenuti nelloSchedario; i dati della denuncia di produzione do-vranno essere resi disponibili agli organismi di con-trollo. Proseguendo nella lettura dell’articolo, si fa unaccenno alla scelta vendemmiale: nulla è cambiato ri-spetto alla vecchia 164/92, infatti nell’ambito dellostesso territorio e dello stesso vigneto sono ammessepiù scelte vendemmiali, purchè qualora dal medesimovigneto vengano rivendicate contemporaneamentepiù produzioni a DOC/DOCG , la resa massima diuva e di vino non superi il limite più restrittivo tra quellistabiliti tra i differenti disciplinari di produzione.La ri-classificazione (passaggio da una DO ad un’altra

DO) può essere effettuata su mosti e vini atti a divenirepurchè: le due D.O. insistano sulla medesima area, ilprodotto abbia i requisiti prescritti dalla denomina-zione prescelta, la resa massima di produzione delladenominazione prescelta sia uguale o superiore ri-spetto a quella di provenienza.; ogni movimento deveessere annotato nei registri e comunicato all’orga-nismo di controllo. Il prodotto già certificato a D.O.deve essere declassato in caso di perdita dei requisitichimico-fisici e organolettici (in questo caso occorre in-viare un certificato di analisi chimico-fisica e organo-lettica all’organismo di controllo che attesti la pre-senza di difetti della partita; tale incombenza sembraessere un inutile aggravio burocratico e di costi per leaziende) oppure può essere declassato per scelta delproduttore: in entrambe i casi le operazioni devonoessere correttamente annotate sui registri. Il taglio travino atto e vino certificato comporta la perdita dellacertificazione acquisita salvo la possibilità di richie-dere una nuova certificazione. � All’art. 15 (Analisi chimico-fisica ed organolettica)comma 1 viene sancita la durata della validità delleanalisi chimico-fisico e organolettiche: 180 giorni peri vini a DOCG, 2 anni per i vini DOC, 3 anni per i viniDOC liquorosi; l’esame organolettico verrà effettuatosempre dalle commissioni di degustazione istituitepresso le CCIAA. Entro sei mesi dall’emanazione delDecreto 61 verranno emanati i decreti attuativi per de-finire le procedure per l’espletamento degli esami ana-litici e organolettici mediante controlli sistematici per ivini DOCG e DOC, l’espletamento degli esami anali-tici mediante controlli a campione per i vini IGT, leoperazioni di prelievo dei campioni, le modalità perla determinazione del’anidride carbonica nei vini friz-zanti e spumanti, i criteri per il riconoscimento dellecommissioni di degustazione e la nomina dei loromembri, l’ammontare degli importi e le modalità dipagamento per i costi da sostenere per il funziona-mento delle Commissioni di degustazione.� Il ruolo e le funzioni del Comitato nazionale viniDOP e IGP sono definiti all’art. 16. Esso ha compe-tenza consultiva e propositiva in materia di tutela e va-lorizzazione dei vini DOP e IGP. E’ composto da unpresidente e diversi membri esperti di questioni vitivi-nicole, tra cui 3 membri designati dalle organizza-zioni degli agricoltori maggiormente rappresentative.A parte la diminuzione della durata delle cariche (da

Va in pensione la 164/92Entra in vigore la nuova disciplina sui vini a IGT/DOC/DOCG (IIª parte)

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SETTEMBRE 201015

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tel.+39 0131 860930 - fax+39 0131 [email protected] www.ilcarrettino.it

CCEENNTTRROOCCOONNGGRREESSSSII

cinque a tre anni) rispetto alla precedente legge, i po-teri del Comitato sono notevolmente diminuiti; sonostate azzerate le competenze in materia di modifica ecancellazione delle D.O., promozione dei prodotti vi-tivinicoli, controllo qualitativo sulle D.O., promozionedelle attività di controllo sui vini, promozione di atti-vità di controllo sui vigneti. Il Comitato inoltre nonpotrà, come in passato, costituirsi parte civile nei pro-cessi contro le frodi in materia vitivinicola ed inoltrenon potrà più agire in giudizio a tutela dei viticoltoriche subiscono danni da soggetti privati o pubblici chepregiudichino la coltivazione dei vigneti.� Uno dei capitoli più corposi della legge riguarda iConsorzi di tutela. L’art. 17 (Consorzi di tutela) alprimo comma stabilisce che un Consorzio di tutelapuò essere costituito per ogni D.O.; le finalità di unConsorzio di tutela sono diverse e riguardano la re-golamentazione della D.O., l’espletamento di attivitàdi consulenza tecnica, promozione del prodotto, col-laborazione con gli organismi preposti per la tuteladel prodotto e la difesa degli interessi della denomi-nazione; un solo Consorzio può rappresentare diverseD.O., purchè esse ricadano nello stesso territorio epurchè per ogni D.O. sia garantita l’autonomia deci-sionale. Un Consorzio, per essere riconosciuto, deveannoverare almeno il 35% dei viticoltori e almeno il51% della produzione certificata con riferimento agliultimi due anni. L’affidamento ad un Consorzio di in-carichi di tutela, promozione, valorizzazione, infor-mazione del consumatore e cura generale degli inte-ressi di una denominazione verso tutti i soggetti inse-riti nel sistema della D.O. (erga omnes) è subordinatoalla rappresentatività nella compagine sociale di al-meno il 66% della produzione certificata e del 40%dei viticoltori con riferimento ai dati degli ultimi dueanni. Le attività di vigilanza, tutela e salvaguardiadella denominazione da espletare nella fase del com-

mercio possono essere svolte da un Consorzio sotto ilcoordinamento dell’ICQRF e in accordo con le Re-gioni e Province autonome; tali attività possono consi-stere, ad esempio, nella verifica del fatto che le pro-duzioni certificate rispondano ai requisiti dei discipli-nari di produzione.� All’art. 18 (Designazione, presentazione e prote-zione dei vini DOP e IGP) viene stabilito che perquanto riguarda tali informazioni si fa riferimento allanormativa comunitaria e alle leggi attuative nazionali. � L’art. 19 (Recipienti e contrassegni per i vini DOP)chiarisce alcuni aspetti di notevole importanza: i tappia fungo con fermaglio (la “gabbietta”), salvo de-roghe, sono destinati ai vini spumanti, oppure a quellifrizzanti che presentano tale soluzione tra quelle tra-dizionali; i vini a DOCG possono essere immessi incommercio in recipienti di capacità non superiore a 6litri, e devono essere muniti di contrassegno di Statonumerato; la vicenda dei contrassegni di stato per ivini DOC, che in questi ultimi tempi ha suscitato il di-sappunto di una parte della filiera, viene trattata aicommi 4 e 5, in cui si riporta che “4. Il contrassegnodi cui al comma 3 e’ utilizzato anche per il confe-zionamento dei vini DOC. Per tali vini in alterna-tiva, e’ consentito l’utilizzo del lotto, ai sensi del-l’articolo 13 del decreto legislativo 27 gennaio1992, n. 109, attribuito alla partita certificata dalladitta imbottigliatrice e comunicato dalla medesimaditta alla struttura titolare del piano dei controlli. 5. Iconsorzi di tutela, di cui all’articolo 17, oppure inloro assenza le regioni e province autonome compe-tenti, sentita la filiera vitivinicola interessata, decidonose avvalersi della facolta’ di utilizzo del lotto.”� L’art. 20 (Impiego delle denominazioni geogra-fiche) riporta i criteri che consentono di utilizzare leD.O.: riguarda per lo più il divieto di utilizzare ilnome di una D.O. o parte di esso per designare pro-dotti o prodotti derivati che non rispettano i discipli-nari di produzione della D.O.� L’art. 21 (Concorsi enologici) contiene le disposi-zioni relative alla partecipazione dei vini ai Concorsie le distinzioni di cui possono fregiarsi i prodotti cheabbiano superato le selezioni di un Concorso enolo-gico.� Il CAPO IX (artt. 22-30) della norma riporta le “di-sposizioni sanzionatorie”; chi produce, vende, ponein vendita o comunque distribuisce per il consumovini a D.O. che non rispettano i requisiti previsti dairispettivi disciplinari di produzione è soggetto ad unasanzione da 2000 a 20000 €; chi produce, vende,pone in vendita uve destinate a produrre vini a D.O.che non rispettano i requisiti previsti dai rispettivi di-sciplinari di produzione è soggetto ad una sanzioneda 1000 a 10000 €; chi non adegua nello schedario

viticolo la denominazione di vigneti che non possie-dono più i requisiti per appartenere ad una denomi-nazione è soggetto ad una sanzione da 300 a 1000€; chi nella dichiarazione di vendemmia e produ-zione vitivinicola dichiara una produzione maggioredi quella effettiva è soggetto ad una sanzione da1000 a 5000 € (se il quantitativo supera i 10 q o i100 hl l’importo della sanzione è raddoppiato); chinon presenta nei termini previsti la dichiarazione divendemmia e produzione vitivinicola è soggetto, aseconda dell’entità del ritardo, ad una sanzione da200 a 3000 €; allorché nella dichiarazione di ven-demmia e produzione vitivinicola si riscontrino irre-golarità relative a vini a D.O. oppure a vini generici(non meglio chiarite) vengono applicate sanzioni chevanno dai 200 ai 5000 €; l’utilizzo errato dei con-trassegni di stato per i vini a DOCG e di quelli per ivini DOC (se previsti) comporta una sanzione da30000 a 100000 €; chi immette in commercio reci-pienti privi di contrassegno ove previsto è soggettoad una sanzione da 10000 a 50000 €; l’uso scor-retto di una denominazione allo scopo di trarre in in-ganno l’acquirente è soggetto ad una sanzione da2000 a 13000 €; è vietata l’adozione del nome diuna D.O. per designare la ragione sociale diun’azienda, ed è vietato pure associare tale nome atermini quali “cantina”, “fattoria”, pena una san-zione da 1000 a 10000 €; l’utilizzo di indicazionifalse e ingannevoli in ogni documento che riguardaun prodotto che si fregi di una D.O. e l’utilizzo di re-cipienti non previsti dai disciplinari di produzionecomporta una sanzione da 2000 a 13000 €. All’art.24 sono descritte le sanzioni riferite al piano dei con-trolli: le non conformità gravi sono colpite da unasanzione che va dai 2000 ai 13000 €, salvo che perla fattispecie sia già prevista una sanzione ai sensi diun’altra norma contenuta al CAPO IX; chi ostacolal’attività di controllo è colpito da una sanzione di1000 €, oltre al divieto di utilizzare la denomina-zione; chi non assolve agli obblighi pecuiniari relativiallo svolgimento dell’attività di controllo è soggettoad una sanzione pari al doppio dell’importo dell’ob-bligo pecuniario accertato, oltre al versamento dellesomme dovute comprensive degli interessi legali alcreditore. Agli artt. 25 e 26 vengono anche elencatele sanzioni (da 5000 a 60000 €) a cui sono soggettele strutture di controllo ed i Consorzi che non svol-gano correttamente il loro ruolo (ad esempio discri-minando tra diversi soggetti associati). Per tuttoquanto non specificato nel CAPO IX, in merito allesanzioni, si fa riferimento a quanto contenuto nellaD.Lvo 260 del 10 agosto 2000 e nella legge 82 del20 febbraio 2006.

LLuuccaa BBuussiinnaarroo

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FEASRFondo europeo agricolo per lo svilupporurale: l’Europa investe nelle zone rurali

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013Misura 111.1 sottoazioneB

Informazione nel settore agricolo

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SETTEMBRE 201016

La legge di modifica del Codice della Strada(Legge 29 luglio 2010, n. 120), recentemente ap-provata dal Parlamento, prevede, a dispetto

delle promesse governative di semplificazione per leattività economiche e delle proteste del mondo im-prenditoriale, una nuova incombenza che riguardatutti gli esercizi autorizzati alla somministrazione dibevande alcoliche e superalcoliche, quindi anche (seautorizzate alla somministrazione di pasti e bevandeoppure alla somministrazione di vino o di altri pro-dotti alcolici) le aziende agrituristiche. Infatti, gli esercizi sopra indicati, se rimarranno apertidopo la mezzanotte, dovranno mettere a disposizionedei clienti un etilometro “di tipo precursore chimico oelettronico” per consentire a quanti lo desiderano diverificare se il proprio tasso alcolemico rientra nei li-miti previsti dalla legge per la guida di veicoli, cosìcome già previsto per discoteche e luoghi di intratteni-mento. Gli etilometri, rispondenti ai requisiti di legge,devono essere installati entro il 1° novembre 2010.La stessa legge stabilisce il divieto di somministra-zione di alcolici e superalcolici dalle 3 alle 6, conesclusione della notte di Capodanno e di Ferragosto.È confermato inoltre l’obbligo di affiggere in luogoben visibile due tabelle che indichino ai clienti i sin-tomi prodotti dall’assunzione di sostanze alcoliche ele variazioni orientative del tasso alcolemico in fun-zione del tipo di bevanda e della quantità assunta.Di seguito riportiamo un estratto delle nuove norme,con alcune annotazioni.EEssttrraattttoo rreeddaazziioonnaallee ddaallll’’aarrttiiccoolloo 5544 (Modi-fiche alla disciplina della somministrazione evendita di alcool nelle ore notturne) ddeellllaaLLeeggggee 2299 lluugglliioo 22001100,, nn.. 112200 (Disposizioni inmateria di sicurezza stradale, pubblicata sullaG.U. n. 175 del 29-7-2010 - Suppl. Ordinarion.171) entrato in vigore il 13/08/201011.. MMooddiiffiicchhee aallll’’aarrttiiccoolloo 66 ddeell pprreeccee--ddeennttee ccooddiiccee ddeellllaa ssttrraaddaa ((aarrtt.. 5544,, ccoommmmaa 11))AArrtt.. 66,, ccoommmmaa 22 ((EE’’ vviieettaattoo ssoommmmiinniissttrraarree aallccoolliicciiee ssuuppeerraallccoolliiccii ddaallllee oorree 33 aallllee oorree 66)) - I titolari e igestori degli esercizi muniti della licenza previstadai commi primo e secondo dell’articolo 86 del testounico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regiodecreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive modifi-cazioni, ivi compresi gli esercizi ove si svolgono, conqualsiasi modalità, spettacoli o altre forme di intrat-

tenimento e svago, musicali o danzanti, nonchéchiunque somministra bevande alcoliche o supe-ralcoliche in spazi o aree pubblici ovvero nei circoligestiti da persone fisiche, da enti o da associazioni,devono interrompere la vendita e la somministra-zione di bevande alcoliche e superalcoliche alleore 3 e non possono riprenderla nelle tre ore suc-cessive, salvo che sia diversamente disposto dalquestore in considerazione di particolari esigenzedi sicurezza. AArrtt.. 66,, ccoommmmaa 22--tteerr ((DDeerrooggaa aallllaa nnoorrmmaa pprreeccee--ddeennttee ppeerr CCaappooddaannnnoo ee FFeerrrraaggoossttoo)) - I divieti di cuiai commi 2 e 2-bis non si applicano alla vendita ealla somministrazione di bevande alcoliche e supe-ralcoliche effettuate nella notte tra il 31 dicembre e il1° gennaio e nella notte tra il 15 e il 16 agosto. AArrtt.. 66,, ccoommmmaa 22--qquuaatteerr ((OObbbblliiggoo ddii iinnssttaallllaazziioonneeddeellll’’eettiilloommeettrroo ppeerr cchhii cchhiiuuddee ddooppoo llee 2244)) - I tito-lari e i gestori dei locali di cui al comma 2, che pro-seguano la propria attività oltre le ore 24, devonoavere presso almeno un’uscita del locale un apparec-chio di rilevazione del tasso alcolemico, di tipo pre-cursore chimico o elettronico, a disposizione deiclienti che desiderino verificare il proprio stato diidoneità alla guida dopo l’assunzione di alcool.Devono altresì esporre all’entrata, all’interno e al-l’uscita dei locali apposite tabelle che riproducano: a) la descrizione dei sintomi correlati ai diversi li-velli di concentrazione alcolemica nell’aria alveolareespirata; b) le quantità, espresse in centimetri cubici, dellebevande alcoliche più comuni che determinano il

superamento del tasso alcolemico per la guida instato di ebbrezza, pari a 0,5 grammi per litro, da de-terminare anche sulla base del peso corporeo.AArrtt.. 66,, ccoommmmaa 33 ((SSaannzziioonnii)) - L’inosservanza delledisposizioni di cui al comma 2 comporta la san-zione amministrativa del pagamento di una sommada euro 5.000 a euro 20.000. Qualora siano statecontestate, nel corso del biennio, due distinte viola-zioni dell’obbligo previsto al comma 2, è dispostala sospensione della licenza o dell’autorizzazioneall’esercizio dell’attività ovvero dell’esercizio dell’at-tività medesima per un periodo da sette fino a trentagiorni, secondo la valutazione dell’autorità com-petente. L’inosservanza delle disposizioni di cui alcomma 2-quater comporta la sanzione amministra-tiva del pagamento di una somma da euro 300 aeuro 1.200. 22.. TTeerrmmiinnee ddii 9900 ggiioorrnnii ppeerr ll’’iinnssttaallllaazziioonnee ddeeggllii eettiilloommeettrrii ((aarrtt.. 5544,, ccoommmmaa 22))Le disposizioni di cui al comma 2-quater dell’arti-colo 6 del decreto-legge 3 agosto 2007, n. 117, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 2 ottobre2007, n. 160, introdotto dal comma 1 del pre-sente articolo, si applicano, per i locali diversi daquelli ove si svolgono spettacoli o altre forme di in-trattenimento, a decorrere dal terzo mese successivoalla data di entrata in vigore della presente legge. A proposito degli etilometri, si segnala la possibilitàdi installare apparecchiature funzionanti a moneta,anche concesse in comodato gratuito dal fornitoreche, in tal caso, riscuoterà gli incassi. Ampie informa-zioni sono reperibili tramite internet. Si suggerisce,per l’installazione, di attendere almeno la fine di set-tembre nella eventualità della emanazione di circo-lari ministeriali che diano spiegazioni sull’applica-zione della norma.AAtttteennzziioonnee aallllaa lliicceennzzaa ffiissccaallee UUTTFF!!Si richiama infine l’attenzione delle aziende agrituri-stiche che somministrano o vendono prodotti alco-lici (vino, birra, liquori, ecc.) sull’obbligo di richie-dere all’Ufficio Tecnico di Finanza la licenza fiscaleper l’esercizio di tale attività. Recentemente laGuardia di Finanza ha avviato una campagna infor-mativa in materia e annunciato controlli. Chi nonabbia assolto a tale obbligo (previsto dall’art. 29 delD.Lgs. 504/95) è soggetto a una sanzione ammini-strativa da euro 258,22 a euro 1.549,37.

RRoossssaannaa SSppaarraacciinnoo

Modifiche al Codice della StradaNuove incombenze per chi somministra alcolici. Anche gli agriturismi devono adeguarsi

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Negli ultimi anni è cresciutonotevolmente l’interessenei confronti della tutela

dell’ambiente e in particolare delmondo forestale: di pari passo èaumentata l’attenzione e la sensi-bilità verso ciò che si acquista.I prodotti a base legnosa, peresempio, sono apprezzati dalla so-cietà civile e dal mondo produttivoper essere caratterizzati da un bi-lancio ambientale complessiva-mente migliore rispetto ai mate-riali concorrenti (come acciaio, al-luminio, cemento, plastica, ecc.),ma è opinione diffusa che la lororeale sostenibilità nei confrontidell’ambiente dipenda anche dalmodo in cui sono gestite le foresteda cui proviene il legno utilizzatoper realizzare questi prodotti.Una foresta viene gestita in modosostenibile quando:– la quantità di legname tagliatonon è mai superiore alla quantitàche cresce in foresta;– dopo il taglio, gli alberi ver-ranno ripiantati o verranno aiutatia rinnovare naturalmente;– vengono tutelati gli habitat perpiante e animali selvatici e tuttequelle funzioni di protezione chenormalmente la foresta svolge neiconfronti del clima, del suolo edell’acqua;– sono rispettati i diritti e il benes-sere dei lavoratori, delle popola-zioni locali e dei proprietari fore-stali, ovvero di tutti coloro i qualisi guadagnano da vivere in bosco ograzie ad esso;– viene incoraggiato lo sviluppo

locale perché da esso dipende ilbenessere e la sopravvivenza delbosco stesso.Esiste quindi la necessità da partedei proprietari e dei gestori fore-stali di avere a disposizione unostrumento attendibile e credibileper dimostrare che il legno pro-dotto provenga da foreste gestitenel rispetto dei criteri sopraesposti. Questo strumento è rap-presentato dalla Certificazione diGestione Forestale Sostenibile.La certificazione forestale è unmeccanismo che si avvale della vvee--rriiffiiccaa iinn ccaammppoo da parte di orga-nismi di certificazione per garan-tire che una foresta sia gestita inconformità a degli standard gestio-nali, riconosciuti a livello interna-zionale, basati sulla sostenibilità..Secondo quest’approccio, di tipovolontario, degli auditor indipen-denti fanno regolarmente ispe-zioni in campo al fine di verificarela conformità della gestione ai pa-rametri indicati dallo schema dicertificazione di riferimento, adesempio lo schema di certifica-zione PPEEFFCC,, il più diffuso e più fa-moso al mondo per la gestione so-stenibile delle foreste.Il PEFC garantisce la sostenibilitàdell’intera filiera foresta-legno-carta: • promuovendo una gestione delleforeste rispettosa dell’ambiente,economicamente valida e social-mente positiva;• fornendo una prova indipen-dente e certificata della gestionesostenibile delle foreste;• fornendo continui flussi di pro-dotti legnosi provenienti da mi-lioni di ettari di foreste certificateper la gestione sostenibile.Esistono due tipi di certificazionePEFC: la Certificazione di GestioneForestale Sostenibile e la Certifica-zione di Catena di Custodia.• La Certificazione di Gestione Fo-restale Sostenibile dà ggaarraannzziiaa chele foreste siano gestite in manierasostenibile. La certificazione vale 5 anni e ognianno vengono effettuate delle veri-fiche di conformità.• La Certificazione di Catena diCustodia, invece, è un sistema perttrraacccciiaarree iill mmaatteerriiaallee cceerrttiiffiiccaattooddaallllaa ffoorreessttaa aall pprrooddoottttoo ffiinniittoo,

fornendo così ggaarraannzziiaa che il pro-dotto provenga a tutti gli effetti dauna foresta certificata.Il PEFC Italia da alcuni anni haanche implementato uno schemariservato alle cosiddette produ-zioni legnose fuori foresta, nellospecifico le coltivazioni pioppi-cole.Sempre più aziende del settorelegno si dimostrano interessate adapprovvigionarsi di materiale cer-tificato, siano esse produttrici disemilavorati (le aziende alle qualidi norma i pioppicoltori vendonoil proprio prodotto direttamente oattraverso la mediazione di com-mercianti specializzati) sianoaziende manifatturiere che utiliz-zano i semilavorati per la realizza-zione di svariati prodotti finali.L’interesse delle aziende è giustifi-cato dalle opportunità e dai van-taggi sul mercato e sulla immagineaziendale che la sempre crescenteattenzione del consumatore agliaspetti ambientali può generare.Queste aziende aderiscono allacertificazione della catena di cu-stodia e devono pertanto dimo-strare di aver acquistato legnamecertificato per poter a loro voltamarchiare i propri prodotti.Confagricoltura Alessandria daanni aderisce a questo schema dicertificazione in qualità di capofila

di un gruppo di aziende pioppi-cole aderenti.Più di 400 ettari di pioppo sonocertificati PEFC e vengono coltivatiin osservanza di un disciplinare diproduzione che fissa alcune regolenell’ottica appunto della gestionesostenibile.Il disciplinare prevede ad esempioalcune limitazioni nell’uso di pro-dotti chimici sia per la tipologiadel principio attivo sia per leepoche e le modalità di sommini-strazione e in materia di concima-zione. Vi sono poi raccomanda-zioni sulle lavorazioni per privile-giare quando possibile interventiche conservino la copertura erbosadell’interfila e sulle modalità di ab-battimento ed esbosco.A cinque anni dalla costituzionedel gruppo dobbiamo comunquerilevare che l’osservanza del disci-plinare non ha causato particolariproblemi alle aziende aderenti checon minimi aggiustamenti dellaloro tecnica colturale hanno po-tuto adeguarsi alle norme senzacosti aggiuntivi.TTuuttttii ii ppiiooppppiiccoollttoorrii cchhee ddeessiiddee--rraannoo aaddeerriirree aall ggrruuppppoo oo aavveerreemmaaggggiioorrii iinnffoorrmmaazziioonnii lloo ppooss--ssoonnoo ffaarree rriivvoollggeennddoossii aaii nnoossttrriiuuff ff ii ccii iinn sseeddee pprroovviinncciiaallee aall00113311//4433115511-- iinntteerrnnoo 331166..

RRoobbeerrttoo GGiioorrggii

SETTEMBRE 201017

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Informazione nel settore agricolo

AVVISO Bando pubblicoNell’ambito del PSR 2007-2013

Asse IV Leader - Programma diSviluppo Locale “Crescere in Rete”,il GAL Giarolo Leader Srl con sede aStazzano ha indetto un bando pub-blico per la presentazione di do-mande di finanziamento per la co-struzione e il completamento di fi-liere locali, previste dalle Mis.312.1 (misura principale) e Mis.121, 123 az. 3 (misure collegate).PPeerr uulltteerriioorrii iinnffoorrmmaazziioonnii rriivvooll--ggeerrssii aaggllii UUffffiiccii ZZoonnaa.. RR..SS..

Pioppicoltura certificataInteressanti prospettive per le aziende aderenti

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SETTEMBRE 201018

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Informazione nel settore agricolo

LLaa ccaammppaaggnnaa 22001100Per i produttori di frumento tenero l’annata2009-10 potrebbe offrire degli spunti di “mo-derato ottimismo”. E non solo per il favore-vole andamento del mercato che ha caratte-rizzato le ultime settimane. In provincia diAlessandria infatti i risultati produttivi dellacampagna che si è conclusa sono stati in ge-nerale migliori rispetto alle campagne prece-denti, sia per le rese che per le caratteristichequalitative (in generale soddisfacenti ad ecce-zione del W che misura la forza della farina).Non va dimenticato che questi risultati arri-vano al termine di una campagna caratteriz-zata da un decorso climatico decisamentedifficile (inverno molto lungo e con ripetutepiogge/nevicate, inizio primavera parimentipiovoso, ecc.). Permangono però forti moti-vazioni di riflessione sul futuro del com-parto, in primo luogo per le difficoltà am-bientali e strutturali che rendono la granicol-tura di larghe aree della nostra provinciapoco competitiva nei confronti delle grandizone di produzione più vocate nel mondo. IIll pprrooggeettttoo ““FFrruummeennttooaalleessssaannddrriinnoo ddii qquuaalliittàà”” ee iirriissuullttaattii ddeellll’’aattttiivviittàà 22001100Il Progetto nasce proprio per rispondere alledifficoltà che il comparto cerealicolo, cosìimportante per l’agricoltura alessandrina, stavivendo in questi ultimi anni. Il progetto hadurata quinquennale, beneficia di un finan-ziamento della CCIAA di Alessandria e vedecoinvolte le Organizzazioni ProfessionaliAgricole, il Consorzio Agrario e le principalirealtà Cooperative che operano nel settore,oltre al CADIR LAB nel ruolo di responsabiletecnico. E’ previsto ed auspicabile il coinvol-gimento di tutti i soggetti della filiera: mo-lini, panificatori, sementieri. Il progetto pre-vede attività in diverse direzioni, tra questesono ovviamente di prioritaria importanzal’orientamento delle tecniche di coltivazionee il monitoraggio della qualità della produ-zione.La qualità del frumento tenero alessan-drino nel 2010Il monitoraggio della qualità si è basato suoltre 130 campioni appartenenti alle varietàmaggiormente coltivate. Quest’attività vienesvolta già da diversi anni, per cui i dati rac-colti possono essere confrontati con l’anda-mento della qualità negli anni precedenti. Inquesto ambito si prevede su tutti i campionila determinazione dei parametri fondamen-tali per la valutazione delle caratteristichereologiche (peso ettolitrico, tenore proteico,analisi alveo grafica), mentre su una quota

vengono valutati anche parametri legati allasicurezza alimentare (es. residui di prodottifitosanitari, micotossine).In sintesi i dati 2010 evidenziano:• Peso ettolitrico: generalmentebuono/molto buono, rispetto alle ultimedue annate si registra una forte riduzionedei campioni con peso ettolitrico inferiorea 76 kg (il valore minimo previsto dalContratto 101 che disciplina la commer-cializzazione del frumento). In generale ilpeso ettolitrico è soddisfacente anche perquelle varietà che tendono a produrre gra-nella con pesi ettolitrici bassi (es. Au-busson, PR22R57).

• Proteine: il tenore proteico è in generalebuono e maggiore rispetto ai dati del mo-nitoraggio 2009

• Analisi alveo grafica: il dato più caratteri-stico del frumento alessandrino 2010 è ilbasso W. Per quanto attiene il P/L, para-metro che esprime l’estensibilità delle fa-rine, i valori analitici registrati nel 2010sono in generale in linea con la mediadegli ultimi anni e significativamente mi-gliori rispetto al 2009 (come noto l’indu-stria molitoria apprezza partite con P/Lbasso, indice di una buona estensibilitàdella farina). Nella Figura 1 è rappresen-tato un alveogramma tipico dell’annataper Bolero, una varietà ancora molto dif-fusa in Alessandria e nota per le buone ca-ratteristiche qualitative.

Figura 1I frumenti alessandrini della campagna 2010presentano quindi una estensibilità soddisfa-cente/buona accompagnata però da unaforza non pienamente soddisfacente per lapreparazione di miscele adatte alla panifica-zione (per il parametro W molti campioni divarietà classificate come panificabili hannocaratteristiche che li rendono adatti all’im-piego per farina da biscotti). I parametrialveo grafici sono espressione delle caratteri-stiche della varietà, ma vengono influenzatidalle tecniche colturali, dalla quantità/qua-lità delle proteine e dalle condizioni ambien-tali in fase di granigione. Quindi dei valori diW così bassi rispetto alla media, abbinati adun tenore proteico generalmente buono po-trebbero essere il risultato di una insuffi-ciente qualità delle proteine e/o di condi-zioni ambientali sfavorevoli in fase di riem-pimento delle cariossidi.Sicurezza alimentareSi conferma come un punto di forza dellaproduzione alessandrina, che anche nel 2010non presenta rischi di contaminazione da re-sidui di prodotti fitosanitari o da micotos-sine (DON -Deossinivalenolo).

Grano teneroPrimo bilancio della campagna 2010 e consigli per le prossime semine

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SETTEMBRE 201019

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Informazione nel settore agricolo

Prove varietaliÈ risaputo come la scelta varietale sia unadelle scelte tecniche che maggiormente pos-sono condizionare i risultati produttivi. Leprove varietali allestite nell’ambito del pro-getto hanno lo scopo di testare il comporta-mento delle varietà nei diversi areali e offrirepoi indicazioni oggettive per definire la listadelle varietà consigliate. Sono stati seminati4 campi prova, rappresentativi dei principaliareali produttivi ove viene coltivato il fru-mento in provincia (Pontestura per la collinafertile, Castellazzo B.da loc Settevie per lapianura e collina meno fertile, Mandrogneper la Fraschetta, Piovera per le zone di pia-nura fertile). Le varietà testate sono state nelcomplesso 10. I dati raccolti sono stati poi in-tegrati coi risultati delle 2 prove del circuito“on farm” localizzate in provincia (Ponte-stura e Sezzadio). Le produzioni medie registrate nei diversicampi, che variano tra 26 e 55 ql/ha rispec-chiano l’estrema variabilità dei risultati pro-duttivi registrati nei diversi areali.La tabella 1 riporta i dati produttivi delle va-rietà testate

Le sigle alla voce “tipologia” della precedentetabella rappresentano le diverse tipologiemolitorie in base alla forza del frumento(”W”):FAU FRUMENTO ALTRI USIFB FRUMENTO BISCOTTIEROFP FRUMENTO PANIFICABILEFPS FRUMENTO PANIFICABILE SUPERIOREFF FRUMENTO DI FORZAI risultati produttivi del 2010 confermano lavalidità di varietà che abbinano un poten-ziale produttivo elevato e stabile negli anni a

caratteristiche qualitative interessanti (es.Bramante, Bologna, Botticelli). Altre cv dilarga diffusione in provincia quali PR22R58e Aubusson confermano l’elevato potenzialeproduttivo e quest’anno non evidenziano ilimiti nelle caratteristiche qualitative benpresenti negli anni scorsi (segnatamentepeso Hl basso). Per gli areali più difficili siconferma la validità di varietà precoci qualiPalesio ed Anapo o molto rustiche.Varietà più recenti quali Altamira, Antille,Copernico, Andino hanno fornito risultatiinteressanti che dovranno essere confermatinei prossimi anni. Il monitoraggio della qualità su tutto il terri-torio provinciale e le prove varietali confer-mano in definitiva come in realtà nel nostroterritorio esistano areali con condizioni am-bientali e produttive molto differenziate: cosìnelle zone di pianura più fertili si mantienenegli anni una stabilità per la qualità del pro-dotto (ma anche per le rese) che mette leaziende che operano in quelle aree in condi-zione di competere con le realtà produttivepiù competitive; ben diversa è la situazionenelle aree più difficili e svantaggiate, dove la

qualità (e quantità) prodotta raggiungonocon maggiore difficoltà livelli soddisfacenti,con forti variazioni negli anni, e conseguentievidenti problemi di redditività e quindi inprospettiva di disaffezione alla coltura e/omantenimento di tecniche colturali corrette.Consigli per le prossime semine Definire gli obiettivi e pianificareOgni produttore dovrebbe pianificare la col-tivazione del frumento ragionando dei puntidi forza e/o dei punti critici che caratteriz-zano l’areale produttivo e l’azienda e consi-

derare attentamente i risultati produttividegli ultimi anni. La produzione di grani diforza o panificabili superiori sarà quindi dariservare a condizioni di buona fertilità edovrà essere seguita da una tecnica di coltiva-zione adeguata. All’opposto nelle zone piùdifficili e marginali è raccomandabile pun-tare su produzione di frumenti adatti alla pa-nificazione o biscottieri, privilegiando l’im-piego di varietà rustiche, con potenziale pro-duttivo elevato ma soprattutto stabile. Lascelta deve tenere conto anche delle opportu-nità di commercializzazione. Scelta varietale / lista delle varietà racco-mandate Il panorama delle varietà disponibili è moltoampio, mentre una filiera produttiva ben or-ganizzata dovrebbe puntare su poche varietàperformanti, adatte all’ambiente di coltiva-zione e caratterizzate da buona stabilità pro-duttiva (quantità e qualità). Uno degli obiet-tivi del progetto Frumento alessandrino diqualità è proprio la definizione di una lista divarietà raccomandate per i diversi areali dellaprovincia. Le varietà proposte nel 2010 sonole seguenti:

(*) Per i terreni della Fraschetta e in generale dovesono frequenti situazioni di stretta privilegiare levarietà più precoci (es. Botticelli, Bolero, Palesio). Tecnica colturaleLa migliore varietà potrà dare una buonaproduzione solo se seguita con una correttaagrotecnica, che non deve prescindere da:coltivazione del frumento in successione acolture miglioratrici, corretta preparazionedel letto di semina e sistemazione del ter-reno, per assicurare una corretta emergenzadella coltura e lo sgrondo delle acque pio-vane, utilizzo di semente certificata e con-ciata industrialmente, adeguata concima-zione (con particolare attenzione all’Azoto),e poi fondamentali diserbo e difesa. L’itine-rario tecnico corretto deve ridurre i fattori dirischio che possono compromettere la pro-duzione, sempre con un’attenta valutazionedei costi di produzione. Una corretta agrotecnica è la premessa fon-damentale per lo sviluppo di qualsiasi per-corso di valorizzazione della produzione,che deve continuare attraverso la formazionedi lotti omogenei, di volume significativo eben caratterizzati qualitativamente, in gradodi soddisfare le attuali richieste del mercato.

MMaarrccoo VViissccaa

Varietà TipologiaCastellazzo B.da Mandrogne Piovera Pontestura Indice

medioql/ha Indice ql/ha Indice ql/ha Indice ql/ha IndicePR22R58 FP 62,73 113% 51,73 131% 122%Palesio FP 56,34 115% 33,05 125% 120%Antille FP 56,36 101% 48,76 124% 113%Aubusson FP 51,22 105% 37,69 142% 63,16 114% 34,98 89% 112%Altamira FP 62,73 113% 40,38 103% 108%Copernico FP 60,00 108% 41,90 106% 107%Bologna FPS/FF 43,07 88% 31,14 117% 57,89 104% 38,62 98% 102%Andino FAU/FP 46,75 96% 26,98 102% 47,50 121% 99%Botticelli FP 48,68 100% 25,49 96% 98%Bramante FB 51,29 105% 23,64 89% 55,93 101% 37,51 95% 97%Trofeo FPS 47,95 98% 17,85 67% 83%Califasur FF 48,54 87% 29,88 76% 82%Valbona FF 44,86 81% 32,30 82% 81%Anapo FP 45,48 93% 16,41 62% 77%Galera FF 44,23 79% 29,39 75% 77%Media 48,85 26,53 55,64 39,36

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SETTEMBRE 201020

ATTENZIONEA TUTTI GLI ADERENTI DAL 2007

ALL’AZIONE 214.1 – MISURE AGROAMBIENTALI del PSR

Le regole sulla rotazione delle colture prevedono che

CIASCUNA COLTURA POSSA ESSERE COLTIVATA NELLO STESSO CAMPO

SOLO 3 ANNI NEI 5 DI IMPEGNO

E IN QUESTI 3 ANNI

SOLO 1 VOLTA IN RISTOPPIOIl frumento e gli altri cereali a paglia sono considerati,

ai fini della rotazione, un’unica coltura.

Si invitano, pertanto, tutti gli aderenti a questa misura a controllare attentamente

le colture realizzate nelle campagne2006/2007 - 2007/2008 – 2008/2009 – 2009/2010

per evitare che

i cereali a paglia siano coltivati per il quartoanno sullo stesso terreno.

Non più tardi dello scorso numero del L’Aratro si è scritto dei pro-blemi relativi alla eccessiva popolazione di ungulati presenti sulterritorio della nostra provincia.

È di questi giorni l’approvazione, da parte della Regione Piemonte, ri-guardante l’abbattimento di novecento capi della specie capriolo ripartitisulle provincie piemontesi.L’Amministrazione provinciale alessandrina sta mettendo appunto lemodalità per attivare il piano di abbattimento che diventerà operativo inbreve tempo.Gli assessori provinciali GGiiaannccaarrlloo CCaallddoonnee e LLiinnoo RRaavvaa, evidenziano:“Anche quest’anno la popolazione di caprioli e cinghiali è ulteriormenteaumentata ed è presente in forma stabile con densità medio-alte in tuttala fascia appenninica“ e rilevano ancora: “La Provincia sta attivando unpercorso riguardante la caccia di selezione, anche attraverso un piano diformazione specifico, in cui di conseguenza, i piani di prelievo che inte-ressano gli ungulati risultano essenziali”.La quota fissata dalla Regione rappresenta un primo passo verso il rag-giungimento di un adeguato e necessario ridimensionamento del nu-mero dei capi presenti sul nostro territorio.Sono state continue le pressioni delle Organizzazioni Agricole che inquesto modo hanno visto assegnare un numero di capi abbattibili supe-riore al passato.È fondamentale, di conseguenza, che il quantitativo assegnato alla nostraprovincia venga raggiunto. L’obiettivo potrà essere centrato soltanto conla collaborazione fattiva di tutti gli attori presenti sul territorio: Pro-vincia, ATC, Associazioni venatorie, Associazioni Agricole.Confagricoltura, dal canto suo, si è sempre resa disponibile al dialogo eal confronto che ritiene fondamentale al fine di salvaguardare il nostroterritorio, le persone che vi abitano e le aziende agricole che vi lavorano.

PPaaoolloo CCaasstteellllaannoo

IN AUMENTO IL NUMERO DI CAPRIOLIE CINGHIALI IN PROVINCIA

Occorre ridimensionare i capiVerrà attivato a breve il piano di abbattimento

CONFAGRICOLTURAALESSANDRIA

CONFAGRICOLTURAPPIIEEMMOONNTTEE

FEASRFondo europeo agricolo per lo svilupporurale: l’Europa investe nelle zone rurali

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013Misura 111.1 sottoazioneB

Informazione nel settore agricolo

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SETTEMBRE 201021

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Informazione nel settore agricolo

Il 3 maggio scorso è mancata CCAARRLLAA OOPPEEZZZZOO

moglie del nostro associatodi Sale Franco Angeleri.Al marito, alla figlia Matildee ai familiari tutti l’UfficioZona di Tortona, la Reda-zione de L’Aratro e Confagri-coltura si uniscono al doloredella famiglia.

• • •Il 27 giugno è mancata AANNTTOONNIIEETTTTAA EERRCCOOLLEESSSSII

madre della nostra associatadi Tortona dott.ssa AdrianaMaggi dell'azienda agricolaMaghisello di Tortona. Aifigli Adriana, Mario e Paolaed ai parenti tutti le più sen-tite condoglianze da Confa-gricoltura Alessandria, dallaZona di Tortona e dalla Re-dazione de L’Aratro.

• • •Il 13 agosto è deceduto al-l’età di 80 anni LLUUIIGGII PPAAGGLLIIAANNOO fratello del nostro associatoGiuseppe dell’azienda diCella Monte. L’Ufficio Zonadi Casale Monferrato, la Re-dazione de L’Aratro e Confa-gricoltura si uniscono al do-lore della famiglia.

• • •Il 14 agosto è deceduto al-l’età di 81 anni LLOORREENNZZOO CCAANNEEPPAA titolare dell’omonimaazienda sita a RosignanoM.to. Lascia la moglie Cle-mentina Devasini e i figliMario e Luigi. L’Ufficio Zonadi Casale Monferrato, la Re-dazione de L’Aratro e Confa-gricoltura formulano le piùsentite condoglianze.

• • •Il 18 agosto è mancato EEUUGGEENNIIOO CCAARRRREEAA padre del nostro associatoLorenzo Carrea. Lascia i figlie la moglie Rosetta Mazza-rello. Alla famiglia ed ai pa-renti tutti le più sentite con-doglianze da Confagricol-tura Alessandria, dalla Zonadi Novi Ligure e dalla Reda-zione de L’Aratro.

È deceduto all’età di 91 anni GGIIOOVVAANNNNII DDAAFFFFAARRAA

già titolare dell'omonimaazienda agricola di Occi-miano fondata dal padre An-gelo ai primi anni del ‘900 esocia dell’organizzazione dal1953, molto nota sul terri-torio Monferrino, specializ-zata nell'allevamento disuini e nella produzione disalumi, nonché nella cereali-coltura. Sentite condo-glianze ai figli Giuseppe, Pie-rangelo, Enrico e Andrea dal-l’Ufficio Zona di Casale,dalla Redazione de L’Aratro eda Confagricoltura.

• • •Il 22 agosto è deceduto al-l’età di 68 anni

PPIIEERR CCAARRLLOO GGAAVVIIAATTII

titolare dell’omonimaazienda di Cella Monte. Lepiù sentite condoglianze allasorella Regina e ai familiaritutti dall’Ufficio Zona di Ca-sale Monferrato, dalla Reda-zione de L’Aratro e da Confa-gricoltura.

• • •Il 28 agosto è mancato

GGIIOOVVAANNNNIIGGUUAAZZZZOOTTTTII

della Cascina Chiozzetto diCabanette, nostro affezio-nato associato della zona diAlessandria. Alla moglie Ca-terina, alla figlia Alessandracon Mauro e Alberto e ai fa-miliari tutti l’Ufficio Zona diAlessandria, la Redazione deL’Aratro e ConfagricolturaAlessandria formulano le piùsentite condoglianze.

• • •Il 31 agosto è mancato a Ge-nova il CCoonnttee GGIIUUSSEEPPPPEE GGUUAAZZZZOONNEE

ddii PPAASSSSAALLAACCQQUUAAAlla moglie Lorella Casti-gliolo, al figlio Alfredo e aifamiliari tutti le più sentitecondoglianze dall’UfficioZona di Tortona, dalla Reda-zione de L’Aratro e da Confa-gricoltura Alessandria.

BANDI AGROAMBIENTALI 2010Tutte le nuove domande verranno

regolarmente liquidate

La Giunta Regionale, riunita nella giornata di lunedì 2agosto, ha integrato le risorse finanziarie della Misura214 “Pagamenti agroambientali”, consentendo la totale

copertura delle domande relative a tutti gli impegni incorso.Pertanto, anche le nuove adesioni del 2010 potranno esserecompletamente liquidate avendo trovato la necessaria co-pertura finanziaria, senza che vengano fatte valere prioritào punteggi per la definizione delle domande liquidabili.Per le prossime settimane ci attendiamo quella maggiore ce-lerità nelle operazioni di erogazione dei contributi legatialle Misure stesse più volte promessa.

MM..VV..

VIA PORCELLANA, 36 Loc. Osterietta (AL)Tel e Fax 0131-222.392 [email protected]

RIPARAZIONE E VENDITA

MACCH INE AGR ICOLE

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22SETTEMBRE 2010

È ormai nota a tutti lanuova norma nazio-nale sulla tracciabilità

dei rifiuti denominata SISTRI.Questo sistema innovativo cheprevede una tracciatura infor-matica con controllo satellitaredalla produzione dei rifiuti pe-ricolosi al loro smaltimento/ri-cupero/riutilizzo avrebbe giàdovuto essere in vigore dallametà di agosto; numerosi in-terventi presso il Ministero del-l’Ambiente effettuati da Confa-gricoltura hanno consentito al-cuni miglioramenti normativiper il settore agricolo, uno deipiù “tartassati” dall’entrata invigore di questa norma e loslittamento al 1° ottobre 2010dell’operatività del sistema.Sulla Gazzetta Ufficiale n° 161del 13 luglio è stato pubblicatoil DM 9 luglio 2010 che intro-duce importanti novità in ma-teria di Sistri.Queste novità riguardano alcune delle princi-pali parti controverse legate a SISTRI, in ma-teria di contributo annuale e, come detto, dioperatività.Viene infatti stabilito che il contributo do-vuto dalle aziende agricole si riduce sia inbase ai quantitativi di rifiuti pericolosi pro-dotti all’anno da ciascuna azienda, sia inbase al numero di addetti come qui di se-guito descritto:- da 1 a 5 addetti per unità locale - fino a 200kg di rifiuti pericolosi all’anno - 30 euro- da 1 a 5 addetti per unità locale - da 200 a400 kg di rifiuti pericolosi all’anno - 50 euro- da 6 a 10 addetto per unità locale - fino a400 kg di rifiuti pericolosi all’anno - 50 euro.Per “addetto” si intende una persone occu-pata “nell‘unità locale dell’ente o dell’im-presa con una posizione di lavoro indipen-dente o dipendente (a tempo pieno, a tempoparziale o con contratto di formazione la-voro), anche se temporaneamente assente(per servizio, ferie, malattia, sospensione dallavoro, cassa integrazione guadagni, ecce-tera). I lavoratori stagionali sono consideraticome frazioni di unità lavorative annue conriferimento alle giornate effettivamente retri-buite”.Le aziende che hanno pagato un importo atitolo di contributo annuale SISTRI maggioredi quanto successivamente stabilito devonochiedere un conguaglio a valere sugli annisuccessivi pari all’importo eccedente versato.Questo conguaglio deve essere richiesto conla compilazione di un apposito modulo re-

candosi presso i nostri uffici. Questo modulo è anche reperibile sul sitointernet www.sistri.it alla voce documenti.Per quanto riguarda l’operatività, questaviene stabilita a partire dal 1° ottobre 2010,mentre la consegna dei dispositivi elettroniciha scadenza al 12 settembre 2010.Queste le modifiche più eclatanti.Sotto il profilo degli esoneri, punto sul qualela nostra Confederazione ha effettuato reite-rati tentativi, ad oggi la normativa prevedel’esenzione per le aziende che hanno unaproduzione annua di rifiuti pericolosi nonsuperiore a 30 kg/litri.Fonti romane affermano che dovrebbe essereoperativo un esonero temporaneamente finoal 31/12/2011 per alcuni piccoli produttori dirifiuti pericolosi, anche se non è ancora stato

chiarito il limite che discri-mina un piccolo produttoredagli altri.Sembra che questa derogavenga inserita in sede di recepi-mento della nuova direttivaeuropea sui rifiuti di cui si è inattesa. Dal 1° gennaio 2012tutti i produttori di rifiuti peri-colosi dovrebbero essere obbli-gati ad operare in regime SI-STRI.Infine, grazie alla firma dellanuova convenzione con laditta Mondo Servizi di Bra, chesostituisce la Ditta Grassanonella raccolta domiciliare deirifiuti, di cui abbiamo dato no-tizia nello scorso numero delgiornale, le raccolte presso leaziende aderenti al serviziostanno ritornando a pieno re-gime.Aspetto molto importante del-l’accordo è l’espletamentodelle incombenze burocratiche

legate a SISTRI interamente a carico dellaMondo Servizi dietro il pagamento di un ca-none annuo pari a 35 euro annui.Infine, si invitano tutte le aziende che nonhanno ancora aderito alla microraccolta deirifiuti con la ditta Mondo Servizi a provve-dere al più presto: infatti la corretta gestionedei rifiuti prodotti dall’azienda agricola (oli,filtri batterie, confezioni bonificate di pro-dotti fitosanitari, pneumatici, ecc) è condi-zione indispensabile per rispettare gli ob-blighi previsti dalla condizionalità della PACe del PSR.L’invito deve essere anche esteso all’iscri-zione a SISTRI, senza la quale dal prossimo1° ottobre non sarà possibile smaltire rego-larmente i rifiuti agricoli.

MMaarrccoo VViissccaa

COME SMALTIRE I RIFIUTI Per evitare che si verifichino antipatici disguidi e difficoltà nello smaltimento dei rifiuti agricoli da parte delle Ditteincaricate al ritiro aziendale, ogni azienda, nel momento in cui viene contattata per l'appuntamento, deve co-municare con la maggiore precisione possibile quale sia il quantitativo da consegnare (quanti sacchi, quale vo-lume viene occupato dall’insieme dei rifiuti); questo passo è fondamentale perché tutti i rifiuti aziendali siano in-tegralmente ritirati.Occorre, inoltre, che i rifiuti siano separati per tipo (contenitori bonificati di fitosanitari in plastica divisi da quelliin alluminio; sacchi di rame divisi dai sacchi di zolfo e divisi dai sacchi del concime), e raccolti in sacchi trasparenti(che possono essere richiesti anche presso i nostri uffici), tranne oli esausti e filtri dell’olio (che devono esserecontenuti in fusti) e le batterie e gli pneumatici (che devono essere consegnati sfusi).LLee aazziieennddee ddeevvoonnoo aaggggiioorrnnaarree ll’’aaddeessiioonnee aallllaa rraaccccoollttaa ccoonn llaa ssoottttoossccrriizziioonnee ddeell nnuuoovvoo aaccccoorrddoo ccoonn llaa ddiittttaa MMoonnddooSSeerrvviizzii..

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NOVITÀ NORMATIVE

Sistri: dal 1° ottobre al via

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23COME CONTATTARE

CONFAGRICOLTURAALESSANDRIA

� Vendesi seme di loietto. Tel. 0131 507466.� Vendesi 4 vasche di vetroresina da 50 hl con coperchio seminuove; 1 vascada 35 hl con coperchio seminuova con sportello per vinificazione sotto; 3 vasche da30 hl con coperchio seminuove. Cell. 338 5431363.� La ditta Meridiana Foraggi acquista foraggio e balloni di paglia quadrati.Cercasi socio per sviluppo di un progetto di allevamento in Romania. Cell. 3381235614.� Colli tortonesi: si vende azienda agricola di circa 20 ha accorpati con stalle per250 capi di bovini, fabbricati agricoli. Tutto in perfette condizioni. Libera subito. Info347 1090534 oppure 346 6799950.� Sono in vendita attrezzi agricoli in ottimo stato d'uso Aratro monovomere"DONDI" con inversione idraulica; Aratro bivomere "MORITZ" con inversione idrau-lica; Erpice a disco "VIVIANI" mod. PS24X61 idraulico largh. chiuso 270 cm; Rom-pizzolle "MORRA" mod. MF 2500 S. largh. 265; Lama per spostamento terre/neve"MORITZ" (per attacco posteriore) largh. 265 cm; Spandiconcime "RONDINI" mod.SR 810/S; Botte per diserbo "FULLSPRY" lt. 500; Rimorchio ribaltabile "SCALVENZI"a 2 assi; Rimorchio ribaltabile "BARBERO" a 2 assi; Estirpatore; Coclea con motoremonofase (diametro int. 100mm. - lungh. 4 m + 4m). Per informazioni rivolgersi orepasti ai seguenti numeri: 0131 773203 oppure 338 8603685 - 0131 773303 op-pure 329 3216097.� Affittasi in Monferrato, vicinanze Alessandria, Valenza, Casale, abitazione,rustici, capannone aperto, 3 box per cavalli, circa 4 ettari di terreno. Ideale per pic-cola azienda agricola multifunzionale (apicoltura, vivaio aromatiche/officinali, mer-cato periodico ortofrutticoli, ecc.). Ai margini (e probabilmente a breve entro i confini)del Parco del Po, con ingresso da strada statale e confinante con la campagna, ancheper la presenza di zone umide e di un ex opificio, la struttura si presta ad essere uti-lizzata come fattoria didattica. Possibili sviluppi di semplici attività agrituristiche. Cell.348 6019546.� Cerco aratro con sollevatore fuori solco, per cingolato 60 cavalli. Cerco anche ri-morchio ribaltabile, possibilmente omologato. Telefonare a Carlo Gianfelici allo 0131800191 oppure scrivere a E-mail: [email protected] oppure mandare fax al0383 366082.� Privato cerca utilizzo commerciale per “Stalla” restaurata totalmente in ambientestorico, centro paese Casalnoceto (AL), attrezzatissima. Ottimo insieme per installarefocacceria, pizzeria, panetteria. Si vagliano altre proposte. Eccellenti prospettive eco-nomiche. www.monasterodicasalnoceto.it� Trattore in vendita marca SAME 90c- cingolato con 2300 ore di lavoro, semi-nuovo; predisposizione per aggancio la lama anteriore. Telefonare a 0131 878407oppure 331 4114192 o fax 0131 878900.� Vendesi: raccogli patate e cipolle marca Grimme con svuotamento laterale su ri-morchi; insaccatrice per patate e cipolle marca Fortschritt produzione 100 q.li algiorno. Tel. 0131 826146.� Vendesi 1000 metri di tubi da pioggia zincati giuntosferici da metri 6 in ottimostato. Telefonare ore pasti al numero 0131 362043.� Bejan Mihai, 62 anni, residente in Italia dal 2006, offresi come custode in cascinacon esperienza lavori in vigna (potatura/raccolta), lavori di manutenzione sia sulegno che in muratura, verniciatura, piccoli scavi. Disponibiltà come custode al trasfe-rimento tutta Italia come operaio zona Novi Ligure - Tortona. Max serietà. Tel. 3488622688.� Vendesi attrezzi a prezzi interessanti per cessata attività in provincia di Ales-sandria: aratro monovomere Moro n. 16 V.V. con spostamento, aratro Dondi fisso,fresatrice Rescia larghezza 2 mt., conltivatore a molle fisso. Tel. 333 2532014 oppure335 252862.� Affittasi in Alessandria, via Ariosto, a cinque minuti dal centro, bilocale di 40 mqcirca arredato a nuovo, composto da cucina/soggiorno, camera da letto, bagno, ri-postiglio e cantina. Possibilità box auto. Tel. 339 8287443 oppure 333 5366470.� Cercasi in affitto casa con terreno minimo 2 ettari in zona di Acqui Terme –Alessandria. Il terreno deve essere idoneo per l’allevamento dei cavalli. Cell 3396537230.� Vendo impianto di irrigazione completo motopompa a cardano Caprari,n. 4 getti irrigatori fissi, n. 64 tubi zincati di 6 metri ø 10 cm, per un totale di circa390 metri compresi raccordi. Per info telefonare al: 335 7230934.� Vendesi Opel Corsa diesel 1500 cc; prima immatricolazione 1996 – Euro 2;autocarro per trasporto cose; due posti; revisione agosto 2010; km 164.000. Ottimecondizioni. Cell. 329 8046498.� Vendesi in Alessandria, Via Casalcermelli, alloggio di mq 90 circa compostoda sala, cucina, tinello, una camera e servizi. Possibilità box auto. Gradevole giar-dino condominiale. Tel 338 8519491.� Cerco azienda agricola possibilmente in pianura o collina con coltivazioni in-tensive o orticole. Possibilità agriturismo. No vigneti o riso. Tel in Redazione allo 013143151 int. 325.� Vendesi tenuta agricola nell’agro Carentino - Oviglio da 45 ha con fabbricati elago artificiale per l’irrigazione. Tel. 0131 252871 orario ufficio.� Affittasi a Castelletto Monferrato laghetto artificiale di 90.000 m3 per la pescaanche a gruppi. Cell. 335 5896441.� Perito agrario che opera in Abruzzo da circa 40 anni come libero professionistacollabora alla vendita di 2 aziende agricole rispettivamente di 30 e 20 ettari inprovincia di Pescara in zona collinare a circa 400 mt. s.l.m. e ben collegate con lemaggiori vie di comunicazione. La prima è ad indirizzo zootecnico, ma a vocazionevitivinicola. La seconda è ad indirizzo viticolo (12 ha di vigneto impiantato). Per info:Gregorio Di Benigno 333 2977907 oppure 329 8777537.

OCCASIONISETTEMBRE 2010

AVVISO AI VITICOLTORIRicordiamo che i tecnici viticoli degli UUffffiiccii ZZoonnaae il responsabile vitivinicolo provinciale LLuuccaa BBuu--ssiinnaarroo sono a disposizione per fornire i nuoviservizi alle aziende interessate del comparto: • tenuta dei registri di cantina (vinificazione,

commercializzazione, imbottigliamento) • compilazione dei manuali HACCp • richieste di campionamento vino • richieste di contrassegni di stato per imbotti-

gliatori • assistenza in merito a questioni legate alla le-

gislazione

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CONSORZIO AGRARIO PROVINCIALE DI ALESSANDRIA Da 83 anni al servizio dei produttori agricoliConsorzio Agrario

Provinciale

SETTEMBRE 2010

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NOTE TECNICHE SU COLZAFattori iniziali per una buona riuscita del colza: • Buona preparazione del letto di semina ,cioè una aratura a 25-30 cm ed erpicature per affinare bene il terreno; si può anche ef-fettuare una minima lavorazione erpicando bene. Se il terreno èsoffice è necessario una rullatura dopo la semina. Le lavorazionifavoriscono la rapidità e regolarità di emergenza, l’uniforme in-vestimento e approfondimento del seme.

• Epoca di semina dal 15 settembre al 15 ottobre per fare inmodo che la pianta sia allo” stadio di rosetta “ ai primi freddi,fase in cui è in grado di resistere al meglio ai rigori invernali. Lasituazione ottimale è seminare il più presto possibile dopo unapioggia.

Se si riesce a soddisfare questi 2 fondamentali parametri si puòprocedere alla semina della coltura.SeminaLa profondità ottimale del seme è di 1-3 cm, un eccessivo interra-

mento può portare a fallanze e ad un investimento insufficiente.La dose di seme varia da 8-10 kg ettaro per il seme normaleusando una seminatrice da grano tradizionale adattata per i piccolisemi e tenendo una distanza tra le file di 40 cm usando invece unapneumatica da grano una distanza tra le file di 12 cm..Usando il seme ibrido si considera il numero di semi per ettaro;l’investimento ottimale è di 500.000 semi /ha che corrisponde acirca3- kg ettaro (da seminare con seminatrice pneumatica a 45cm tra le file e 4,5 cm sulla fila).In condizioni avverse si può arri-vare ad un investimento di 900.000-1.000.000 di semi per ettarovariando la distanza sulla fila.ConcimazionePreparando il terreno si interrano quintali 4-5 per ettaro di com-plesso 7-14-21 in modo da distribuire la concimazione di fondo (sel’azienda aderisce al PSR o ha i terreni sotto vincolo DIRETTIVA NI-TRATI deve usare un concime senza azoto); alla ripresa vegetativa(fine febbraio-marzo)si somministra azoto come solfato ammo-nico 4 quintali ettaro (per chi non ha fatto azoto solfato ammonico

5 quintali ettaro).Colza è una coltura che consuma molto zolfo, può perciò manife-stare carenze se ci sono degli abbassamenti di temperature e neiterreni sabbiosi o acidi.DiserboÈ importante tenere la coltura pulita dalle infestanti fino a che nonabbia fatto una completa copertura del terreno. I prodotti da usaresono:MMeettaazzaacclloorr alla dose di 2 litri all’ettaro pre-mergenza oppure inpost-emergenza con la coltura allo stadio di 2 foglie vere. Il pro-dotto è efficace su graminacee e dicotiledoni.Per infestazioni di sole graminacee in particolare sorghetta si usaAAggiill in post-emergenza ad 1 litro ettaro con infestante a 30-40 cmdi altezza.DifesaIn pre- fioritura nel caso di infestazione del coleottero Meligethesaeneus (Meligete) vengono effettuati trattamenti insetticidi, previocontrollo della coltura da parte dei tecnici.