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h 7 marzo isS6. ro ii FN I JA. Anno XXII, num. 19. 11~••■ _ PUBBLICAZIONE: Nei giorni di GIOVEDÌ e DOMENICA. Un numero, centesimi 10. DIREZIONE: Nella Tipografia Vannucchi, via del Monte, 12, Pisa. AVVERTENZE: L' Amministrazione, F.11i Vannucchi, risponde dei soli incassi di cui ha emesso ricevuta. I manoscritti non si restituiscono. Le lettere non affrancate si respingono. LA MEIN M M GIORNALE POLITICO-AMMINISTRATIVO UFFICIALE PER GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE ABBUONAMENTI: Ann.), L. 10. Semestre, L. 5. Trimestre, L. 2,50. (Con aumento delle spese postali per l'estero). INSERZIONI: Nel corpo del giornale, cent. 50 per linea o spa- zio di linea. Dopo la firma del gerente, cent. 25 cs. Annunzi commerciali, industriali ec., per la prima pubblicazione, 5 centesimi ogni centimetro qua- drato : per le ristampe successive, non inter- rotte, si fanno abbuonamenti. PARTE UFFICIALE Il R. prefetto della provincia di Pisa Visti gli articoli 165 e 167 della legge comunale e provinciale dei 20 marzo 1865 (allegato A). Sopra proposta della deputazione provin- ciale. Decreta: Il consiglio provinciale di Pisa è convocato in sessione straordinaria per dì 15 marzo cor- rente a ore 12 meridiane per trattare e de- liberare sugli affari qui appresso notati. Nel caso di mancanza del numero legale, la seconda convocazione avrà luogo per il successivo giorno 16. Copia del presente decreto e del relativo ordine del giorno sarà spedita al domicilio dei signori consiglieri ed inserita nel Bollet- tino per gli annunzi legali a termini di legge. Pisa, dal palazzo di residenza 11 1° marzo 1886. Il R. prefetto SENSALES. ORDINE DEL GIORNO Affari da trattarsi in seduta pulibhea. i . Coolunica.ziolw di •09tr, 2. Bilancio consuntivo 1884. . Ricorsi contro la deliberazione della de- putazione provinciale 8 agosto 1885 per la proclamazione del consigliere provinciale del n'andamento II Pisa campagna. 4. Ricorso contro la deliberazione della deputazione provinciale 8 agosto 1885 per proclamazione di un consigliere provinciale del rnandamento III Bagni S. Giuliano. 5. Competenza passiva per la formazione del piano stradale per il riaccordarnento della trarnvia Calci-Navacchio con la stazione fer- roviaria. 6. Costruzione della linea ferroviaria Pon- tedera-Volterrà, e concorsi relativi. 7. Ferrovia Pontedera-Altopascio. 8. Deviazione di un tratto della provinciale di vai d' Era per ampliamento del cimitero di Pontedera. — Domanda del comune. 9. Domanda del comune di Castagneto per ali studi relativi alla costruzione di un tratto di strada dal podere casa di Ugolino alla stazione ferroviaria di Castagneta 10. Domanda del comune di S. Luce per un sussidio in ragione di percorrenza chilo- metrica per il costo della via obbligatoria S. Luce-Chianni. 1. Domanda del comune di Monteverdi perché il sussidio provinciale ricevuto in lire 2000 per la via obbligatoria Monteverdi-Can- neto sia completato in ragione di lire 1500 a chilometro. 12. Liquidazione dei debiti del comune di Pisa verso la provincia. 13. Dimissioni del cav. Serafini da depu- tato provinciale e nomina di nuovo deputato. Affari da trattarsi in seduta segreta. 1. Domanda del cav. avv. Giuseppe Ber- tolti per collocazione a riposo. PARTE NON UFFICIALE N O 'VIZIARLO — La camera francese nella seduta del 4 si occupò del progetto di espulsione dei principi : diamo un brevissimo sunto della se- duta stessa. Ballue parla in favore della proposta Da- che, chiedente l'espulsione dei principi. Rivet legge le relazioni, le quali conchiu- dono semplicemente di dare al ministero la facoltà d'espellere i principi per decreto, se il governo sia certo che commisero atti tali da compromettere la sicurezza dello stato. La camera non vi presta attenzione. Pelles combatte la proposta come con- traria agi' interessi del paese. Freycinet dichiara che il giorno in cui i principi fossero causa di pericolo, non esite- rebbero i ministri a prendere i provvedimenti necessari p@r la loro espulsione. Il governo non può accettare la proposta Duche. Non è questo il momento di suscitare imbarazzi alla repubblica, mentr&essa attra- versa il periodo che si chiama l'e kà critica dei governi. Clérnenceau, spiegando il suo voto, dice chp vuol premunirsi contro i monarchici, i quali vogliono la caduta della repubblica, sia legalmente che colla rivoluzione. Freycinet replica. La camera respinge la proposta Duello con voti 345 contro 195. Viene respinta puro la proposta Rivet con voti 333 contro 188. L'ordine del giorno puro e semplice, accettato dal governo, si approva con voti 353 con- tro 118. Si telegrafa da Washington: Manning, segretario del tesoro, indirizzò alla camera la sua risposta alla mozione del 4 febbraio colla quale la camera chiedeva spiegazioni sulla politica del governo riguardo alla questione monetaria. Manning dice essere evidente che il go- verno devo ritornare al più, presto al tipo 1.'i- metallico. I 150 milioni in oro ed i 220 milioni di dollari in argento monetati, esistenti attual- mente negli Stati-Uniti, rendono chimerico ogni altro sistema, tranne il bimetallismo. L'adozione di tale sistema è il solo mezzo di rendere all'argento il suo antico valore re- lativo. Tale valore può essere fissato soltanto mediante un accordo internazionale, basato sopra un rapporto comune fra i due metalli e colla libertà di coniazione per l' uno e l'altro. Ma un accordo fra le potenze europee onde determinare tale rapporto è impossi- bile senza il concorso degli Stati-Uniti e un accordo fra questi e l' Europa è pure impos- sibile, finché l' unione non cesserà dal coniare argento. La pace tra la Serbia e la Bulgaria è un fatto compiuto. Un proclama del principe Alessandro rin- grazia i popoli della due parti dei Balcani, senza distinzione di nazionalità, per l' amore ed i sagrifizi fatti nel giorno del pericolo. Ricorda alla nazione la benevolenza del sul- tano accorciante l' ingrandimento del paese e spera che il popolo sarà sempre degno del suo passato. Una cerimonia religiosa fu pure celebrata alla memoria del trattato di Santo Stefano. L'agenzia Reuter annunzia: Le potenze hanno deciso la riunione dì una conferenza a Costantinopoli dopo la conclusione della pace e il disarmo della Serbia e della Bulgaria. Gli ambasciatori a Costantinopoli fisseranno la data della riunione. Nessuna questione greca verrà discussa. trattato di Berlino sola- mente verrà toccato iù quanto agli articoli concernenti la Rumena. Telegrafano da Madrid Una bomba di dinamite è scoppiata in una fabbrica di Badalona in Catalogna. Il diret- tore fu ferito. I danni sono importanti. Gli autori dell' attentato sono ignoti. Dicesi che la pena del duca di Siviglia verrà commutata nell'esilio per otto anni. Il consiglio dei ministri fu aggiornato, es- sendo la regina sofferente per nevralgia. ■•■•■•••-■•■■•• NOTIZIE PARLA ENTAR Nella seduta della camera dei deputati di venerdì scorso, parlò lungamente l' on. De- pretis, rispondendo a tutti gli oratori che lo avevano preceduto. Terminato il discorso, il presidente della camera annunziò che dopo 39 ordini del gior- no, l'on. Mordini aveva presentato il seguente: « La- camera, udite le dichiarazioni del governo, passa alla discussione degli articoli ». L' on. Di Rudini propose che il voto av- venisse su quest'ordine del giorno e ritirò il proprio. L'on. Depretis accettò l'ordine del giorno Mordini come esprimente la più lata fiducia. Procedutosi all'appello nominale si ebbe il seguente resul tato. Erano presenti 470 deputati. Risposero 242 : risposero no 227; uno si astenne. Si procedè quindi alla discussione del bi- lancio di assestamento e vennero approvati senza osservazioni i due primi articoli. Dopo proposta dell'on. Nervo, che si prov- veda subito a frenare le spese, vennero ap- provati gli altri articoli. 10. APPENDICn C L A_ :Ft A_ Bozzetto di AUGUSTO TURRENI Un dieci giorni appresso il conte, sedendo a mensa, disse a Clara: « Ho una grande notizia a darti; mi pro- pongono di tornare in Brianza, tutto mi consi- glierebbe ad accettare. — Tu che ne pensi: mi seguiresti volentieri ? La contessa sentì ghiacciarsi il sangue, ma seppe reprimersi e rispose: « Se è una necessità — se tu lo vuoi, ti Seguirò. « Nè 1' una nè l' altro, replicò il conte; l' andare o il restare mi è del tutto indiffe- rente. — Anzi ne lascio a te la scelta. Di- mani vado a Rimini ove resterò qualche gior- no, al mio ritorno mi dirai qual' è stata la tua risoluzione. Il conte parlava in tutta buona fede, non era, come per un momento sospettò la con- tessa, un artificio per sperimentarne l' affetto, si che Clara avrebbe mille volte preferito che il conte stesso avesse deciso il da fare. Ma egli rifiutò costantemente. « No Clara, le disse in fine, farai tu come meglio credi e deciderai se restare o partire. Per tre giorni e tre notti la contessa sostenne la più fiera — la più terribile lotta che possa donna sostenere, ella non chiuse mai occhio, non ebbe pace, non ebbe riposo. Partire era la morte di Giorgio, e forse la sua; era avvelenare l' esistenza di un uomo, che le aveva consacrata la vita, l'avvenire e che per lei erasi rassegnato ai più duri sa- crifizi; restare era esporsi a mille pericoli, cimentare la sua virtù, forse rendersi colpe- vole, e indegna dell'uomo che le aveva dato il suo nome. Mille volte aveva esclamato « impossibile, io non posso, io non debbo partire » e mille volte aveva preso una riso- luzione contraria. Finalmente trionfò di se stessa ; mai don- na riportò più splendida vittoria, e perché questa non le sfuggisse diresse al conte la seguente lettera: « Ruggero « Ho deciso; se ti piace, andiamo pure « a stabilirci in Brianza, io ti seguirò, le fi- « glie ne sono contentissime. Di tanto ho vo- « luto avvertirti porcile ti possa regolare. « La tua « Clara ». Scritte queste poehe righe, fece impostare la lettera , quindi chinato il capo sul tavolo che le stava dinnanzi , nascose il volto nelle palme delle mani e si sciolse in un dirottis- simo pianto . El sacrifizio era consumato! Oc- correva avvertirne Giorgio a cui diresse un breve biglietto pregandolo recarsi subito da lei . [l barone tremò, ed obbedì!; la dimane era da Clara. La contessa gli mosse incontro, e per quanto procurasse sorridere era visibilmente commossa . « Barone, esclamò, l' ho pregata favorirmi per annunziarle una grande . . . « Sventura! interruppe Giorgio. « Si, una grande sventura e per sostenerla fa d' uopo di tutto il nostro coraggio. « Quale? II conte ha deciso ritornare in Brianza, e naturalmente io debbo seguirlo » . Il barone si fece pallido dal dolore e sog- giunse : « E sì grave risoluzione l'ha egli presa tanto repentinamente ? « Ma . . . lo chiamano colà a far parte di un grande stabilimento bacologico ; ciò darebbe lustro e guadagno al paese , ed a lui stesso . « E' il conte, così ricco, ha d'uopo di tali speculazioni ? oh gli parlerò io stesso e can- gerà di proposito . « No no, non gliene parli, esclamò viva- mente la contessa, ciò potrebbe destare qual- che sospetto . « Sospetto? ripetè Giorgio che aveva tra- visto il vero. Questo timore non ha proprio fondamento , e le cose non sono come ella le narra . « Ebbene sì Giorgio, sono io che ho de- ciso di partire , non me ne fato un rimpro- vero per quanto avete di più caro al mondo ». Era la prima volta che la contessa lo chiamava per nome , la prima volta che gli dava del voi , il barone segui l' esempio e replicò (Continua) '•'•'•'•••••'•••••:.:• •:•;•..

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7 marzo isS6.ro ii FN I JA.Anno XXII, num. 19.

11~••■

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PUBBLICAZIONE:

Nei giorni di GIOVEDÌ e DOMENICA.

Un numero, centesimi 10.

DIREZIONE:

Nella Tipografia Vannucchi, via del Monte, 12, Pisa.

AVVERTENZE:

L' Amministrazione, F.11i Vannucchi, risponde deisoli incassi di cui ha emesso ricevuta.

I manoscritti non si restituiscono.

Le lettere non affrancate si respingono.

LA MEIN M MGIORNALE POLITICO-AMMINISTRATIVO

UFFICIALE PER GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE

ABBUONAMENTI:

Ann.), L. 10. Semestre, L. 5. Trimestre, L. 2,50.(Con aumento delle spese postali per l'estero).

INSERZIONI:

Nel corpo del giornale, cent. 50 per linea o spa-zio di linea.

Dopo la firma del gerente, cent. 25 cs.Annunzi commerciali, industriali ec., per la prima

pubblicazione, 5 centesimi ogni centimetro qua-drato : per le ristampe successive, non inter-rotte, si fanno abbuonamenti.

PARTE UFFICIALE

Il R. prefetto della provincia di Pisa

Visti gli articoli 165 e 167 della leggecomunale e provinciale dei 20 marzo 1865(allegato A).

Sopra proposta della deputazione provin-ciale.

Decreta:

Il consiglio provinciale di Pisa è convocatoin sessione straordinaria per dì 15 marzo cor-rente a ore 12 meridiane per trattare e de-liberare sugli affari qui appresso notati.

Nel caso di mancanza del numero legale,la seconda convocazione avrà luogo per ilsuccessivo giorno 16.

Copia del presente decreto e del relativoordine del giorno sarà spedita al domiciliodei signori consiglieri ed inserita nel Bollet-tino per gli annunzi legali a termini di legge.

Pisa, dal palazzo di residenza11 1° marzo 1886.

Il R. prefettoSENSALES.

ORDINE DEL GIORNO

Affari da trattarsi in seduta pulibhea.

i . Coolunica.ziolw di •09tr,

2. Bilancio consuntivo 1884.• . Ricorsi contro la deliberazione della de-

putazione provinciale 8 agosto 1885 per laproclamazione del consigliere provinciale deln'andamento II Pisa campagna.

4. Ricorso contro la deliberazione delladeputazione provinciale 8 agosto 1885 perproclamazione di un consigliere provincialedel rnandamento III Bagni S. Giuliano.

5. Competenza passiva per la formazionedel piano stradale per il riaccordarnento dellatrarnvia Calci-Navacchio con la stazione fer-roviaria.

6. Costruzione della linea ferroviaria Pon-tedera-Volterrà, e concorsi relativi.

7. Ferrovia Pontedera-Altopascio.

8. Deviazione di un tratto della provincialedi vai d' Era per ampliamento del cimiterodi Pontedera. — Domanda del comune.

9. Domanda del comune di Castagneto perali studi relativi alla costruzione di un trattodi strada dal podere casa di Ugolino allastazione ferroviaria di Castagneta

10. Domanda del comune di S. Luce perun sussidio in ragione di percorrenza chilo-metrica per il costo della via obbligatoriaS. Luce-Chianni.

1. Domanda del comune di Monteverdiperché il sussidio provinciale ricevuto in lire2000 per la via obbligatoria Monteverdi-Can-neto sia completato in ragione di lire 1500 achilometro.

12. Liquidazione dei debiti del comune diPisa verso la provincia.

13. Dimissioni del cav. Serafini da depu-tato provinciale e nomina di nuovo deputato.

Affari da trattarsi in seduta segreta.

1. Domanda del cav. avv. Giuseppe Ber-tolti per collocazione a riposo.

PARTE NON UFFICIALE

N O 'VIZIARLO

— La camera francese nella seduta del4 si occupò del progetto di espulsione deiprincipi : diamo un brevissimo sunto della se-duta stessa.

Ballue parla in favore della proposta Da-che, chiedente l'espulsione dei principi.

Rivet legge le relazioni, le quali conchiu-dono semplicemente di dare al ministero lafacoltà d'espellere i principi per decreto, se ilgoverno sia certo che commisero atti tali dacompromettere la sicurezza dello stato.

La camera non vi presta attenzione.Pelles combatte la proposta come con-

traria agi' interessi del paese.Freycinet dichiara che il giorno in cui i

principi fossero causa di pericolo, non esite-rebbero i ministri a prendere i provvedimentinecessari p@r la loro espulsione.

Il governo non può accettare la propostaDuche. Non è questo il momento di suscitare

imbarazzi alla repubblica, mentr&essa attra-versa il periodo che si chiama l'e kà criticadei governi.

Clérnenceau, spiegando il suo voto, dicechp vuol premunirsi contro i monarchici, iquali vogliono la caduta della repubblica, sialegalmente che colla rivoluzione.

Freycinet replica.La camera respinge la proposta Duello

con voti 345 contro 195. Viene respinta purola proposta Rivet con voti 333 contro 188.L'ordine del giorno puro e semplice, accettatodal governo, si approva con voti 353 con-tro 118.

— Si telegrafa da Washington:Manning, segretario del tesoro, indirizzò

alla camera la sua risposta alla mozione del4 febbraio colla quale la camera chiedevaspiegazioni sulla politica del governo riguardoalla questione monetaria.

Manning dice essere evidente che il go-verno devo ritornare al più, presto al tipo 1.'i-metallico.

I 150 milioni in oro ed i 220 milioni di

dollari in argento monetati, esistenti attual-mente negli Stati-Uniti, rendono chimericoogni altro sistema, tranne il bimetallismo.L'adozione di tale sistema è il solo mezzo direndere all'argento il suo antico valore re-lativo.

Tale valore può essere fissato soltantomediante un accordo internazionale, basatosopra un rapporto comune fra i due metallie colla libertà di coniazione per l' uno el'altro.

Ma un accordo fra le potenze europeeonde determinare tale rapporto è impossi-bile senza il concorso degli Stati-Uniti e unaccordo fra questi e l' Europa è pure impos-sibile, finché l' unione non cesserà dal coniareargento.

— La pace tra la Serbia e la Bulgariaè un fatto compiuto.

Un proclama del principe Alessandro rin-grazia i popoli della due parti dei Balcani,senza distinzione di nazionalità, per l' amoreed i sagrifizi fatti nel giorno del pericolo.Ricorda alla nazione la benevolenza del sul-tano accorciante l' ingrandimento del paese e

spera che il popolo sarà sempre degno delsuo passato.

Una cerimonia religiosa fu pure celebrataalla memoria del trattato di Santo Stefano.

— L'agenzia Reuter annunzia: Le potenzehanno deciso la riunione dì una conferenza aCostantinopoli dopo la conclusione della pacee il disarmo della Serbia e della Bulgaria.Gli ambasciatori a Costantinopoli fisserannola data della riunione. Nessuna questione grecaverrà discussa. trattato di Berlino sola-mente verrà toccato iù quanto agli articoliconcernenti la Rumena.

— Telegrafano da MadridUna bomba di dinamite è scoppiata in una

fabbrica di Badalona in Catalogna. Il diret-tore fu ferito. I danni sono importanti. Gliautori dell' attentato sono ignoti.

Dicesi che la pena del duca di Sivigliaverrà commutata nell'esilio per otto anni.

Il consiglio dei ministri fu aggiornato, es-sendo la regina sofferente per nevralgia.

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NOTIZIE PARLA ENTAR

Nella seduta della camera dei deputati divenerdì scorso, parlò lungamente l' on. De-pretis, rispondendo a tutti gli oratori che loavevano preceduto.

Terminato il discorso, il presidente dellacamera annunziò che dopo 39 ordini del gior-no, l'on. Mordini aveva presentato il seguente:

« La- camera, udite le dichiarazioni delgoverno, passa alla discussione degli articoli ».

L' on. Di Rudini propose che il voto av-venisse su quest'ordine del giorno e ritirò il

proprio.L'on. Depretis accettò l'ordine del giorno

Mordini come esprimente la più lata fiducia.Procedutosi all'appello nominale si ebbe il

seguente resul tato.Erano presenti 470 deputati.Risposero sì 242 : risposero no 227; uno

si astenne.Si procedè quindi alla discussione del bi-

lancio di assestamento e vennero approvatisenza osservazioni i due primi articoli.

Dopo proposta dell'on. Nervo, che si prov-veda subito a frenare le spese, vennero ap-provati gli altri articoli.

10. APPENDICn

C L A_ :Ft A_Bozzetto di AUGUSTO TURRENI

Un dieci giorni appresso il conte, sedendoa mensa, disse a Clara:

« Ho una grande notizia a darti; mi pro-pongono di tornare in Brianza, tutto mi consi-glierebbe ad accettare. — Tu che ne pensi:mi seguiresti volentieri ?

La contessa sentì ghiacciarsi il sangue,ma seppe reprimersi e rispose:

« Se è una necessità — se tu lo vuoi, tiSeguirò.• « Nè 1' una nè l' altro, replicò il conte;

l' andare o il restare mi è del tutto indiffe-rente. — Anzi ne lascio a te la scelta. Di-mani vado a Rimini ove resterò qualche gior-no, al mio ritorno mi dirai qual' è stata latua risoluzione.

Il conte parlava in tutta buona fede, nonera, come per un momento sospettò la con-

tessa, un artificio per sperimentarne l' affetto,si che Clara avrebbe mille volte preferito cheil conte stesso avesse deciso il da fare. Maegli rifiutò costantemente.

« No Clara, le disse in fine, farai tucome meglio credi e deciderai se restare opartire.

Per tre giorni e tre notti la contessasostenne la più fiera — la più terribile lottache possa donna sostenere, ella non chiusemai occhio, non ebbe pace, non ebbe riposo.Partire era la morte di Giorgio, e forse lasua; era avvelenare l' esistenza di un uomo,che le aveva consacrata la vita, l'avvenire eche per lei erasi rassegnato ai più duri sa-crifizi; restare era esporsi a mille pericoli,cimentare la sua virtù, forse rendersi colpe-vole, e indegna dell'uomo che le aveva datoil suo nome. Mille volte aveva esclamato« impossibile, io non posso, io non debbopartire » e mille volte aveva preso una riso-

luzione contraria.Finalmente trionfò di se stessa ; mai don-

na riportò più splendida vittoria, e perchéquesta non le sfuggisse diresse al conte laseguente lettera:

« Ruggero« Ho deciso; se ti piace, andiamo pure

« a stabilirci in Brianza, io ti seguirò, le fi-

« glie ne sono contentissime. Di tanto ho vo-

« luto avvertirti porcile ti possa regolare.

« La tua « Clara ».Scritte queste poehe righe, fece impostare

la lettera , quindi chinato il capo sul tavoloche le stava dinnanzi , nascose il volto nellepalme delle mani e si sciolse in un dirottis-simo pianto . El sacrifizio era consumato! Oc-correva avvertirne Giorgio a cui diresse unbreve biglietto pregandolo recarsi subito da lei .

[l barone tremò, ed obbedì!; la dimaneera da Clara.

La contessa gli mosse incontro, e perquanto procurasse sorridere era visibilmentecommossa .

« Barone, esclamò, l' ho pregata favorirmiper annunziarle una grande . . .

« Sventura! interruppe Giorgio.« Si, una grande sventura e per sostenerla

fa d' uopo di tutto il nostro coraggio.« Quale?

II conte ha deciso ritornare in Brianza,e naturalmente io debbo seguirlo » .

Il barone si fece pallido dal dolore e sog-giunse :

« E sì grave risoluzione l'ha egli presatanto repentinamente ?

« Ma . . . lo chiamano colà a far partedi un grande stabilimento bacologico ; ciòdarebbe lustro e guadagno al paese , ed alui stesso .

« E' il conte, così ricco, ha d'uopo di talispeculazioni ? oh gli parlerò io stesso e can-

gerà di proposito .« No no, non gliene parli, esclamò viva-

mente la contessa, ciò potrebbe destare qual-che sospetto .

« Sospetto? ripetè Giorgio che aveva tra-visto il vero. Questo timore non ha propriofondamento , e le cose non sono come ellale narra .

« Ebbene sì Giorgio, sono io che ho de-ciso di partire , non me ne fato un rimpro-vero per quanto avete di più caro al mondo ».

Era la prima volta che la contessa lochiamava per nome , la prima volta che glidava del voi , il barone segui l' esempio e

replicò(Continua)

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Procedutosi alla votazione del bilancio,questo rimase approvato con voti 242 contro206.

La camera si aggierilò al 15 marzo corr.IMOMMIMW .111.■

Statistica delle opere pie

1+3 già avviata a buon porto l'opera dellacommissione reale d' inchiesta sulle opere pie,istituita con regio decreto del 3 giugno 1880,e si é pubblicato il primo volume d' inchiestache riguarda il Piemonte.

11 volume porta una prefazione del Cor-renti, che, quale presidente, rende conto deilavori della commissione. Ci piace riferirne laconclusione

« Le risultanze di tutte queste indagini,coadiuvate da una bibliografia sulla beneficenzain Italia, che si sta compilando, e per cui siè fatto appello alla collaborazione dei prefetti,degli amministratori delle pie fondazioni, deidirettori delle pubbliche biblioteche e di - tuttigli studiosi faranno conoscere, con abbondanzadi particolari, i caratteri delle istituzioni nellevarie regioni, le loro origini, il loro svolgi-mento storico, e ciò che meglio convenga fareper agevolare la trasformazione della benefi-cenza nel senso che ali' elemosina, troppospesso umiliante e tardiva, si surroghi, quantoè possibile, l'assistenza preventiva; e tutto ciòsenza venir meno al rispetto dovuto alla vo-lontà dei fondatori, interpretata colla ragionedei tempi, e colla persuasione ch'essa mosseda un sentimento di filantropia ».

Le opere pie del Piemonte alla fine del1880, esclusi gli istituti pii di credito (deiquali si farà una statistica a parte) sono innumero di 2462, le quali si possono così di-stinguere, rispetto alla forma dell'ammini-strazione: 645 amministrazioni speciali, 1357congregazioni di carità, 289 amministrazioneecclesiastica, 60 comuni, 34 fondatori e loroeredi e successori, 30 confraternite, 19 fab.bricerie, 18 università israelitiche.

Queste opere pie (esclusi sempre gli isti-tuti pii di credito) possiedono in complessoun patrimonio lordo di 262,241,544 lire, co-

stituito dai seguenti cespiti : beni stabili105,755,088 (cioè 39,768,267 in fabbricati e65,986,821 in fondi rustici); titoli del debitopubblico 108,466,201; crediti, buoni del tesorocc. 23,029,005; decime, censi, livelli 9,170,082;attività diverse 10,491.358; mobilio 5,321,710.

I dazi e la moneta divisionaria

Dal ministero dell' interno è stata dira-mata una circolare nella quale è detto:

Questo ministero ha motivo di ritenereche da parte delle dogane non si osservi sem-pre esattamente la prescrizione dell' articolo14 della legge 7 aprile 1881, del seguentetenore :

« Sino a nuova disposizione, dal giorno incui comincierà il cambio dei biglietti consor-ziali in moneta metallica, 'ed in ogni caso daquello in cui sarà interamente eseguito il di-sposto dall'art. 6, i dazi doganali di importa-zione saranno pagati in biglietti consorziali oin valuta metallica, esclusa la moneta divi-sionaria al di là di lire 100 per ogni paga-mento ».

Essendo necessario che tale prescrizionevenga adempiuta, si richiamano gli uffici do-ganali ad osservarla e le intendenze di fi-nanza a farla osservare.

Per il controllo all'incasso della valutadivisionaria, gli uffici di dogana nelle fatturedi versamento dei prodotti alle tesorerie in-dicheranno di contro agli spezzati di argento,il quantitativo di daziati cui il versamento siriferisce, e le ragionerie delle intendenze nelvidimare le fatture si accerteranno che laquantità di moneta divisionaria che si versanon superi le prescritte proporzioni, salvo arinnovare l'accertamento ad ogni fine di mese,in seguito, alla presentazione dello contabilitàmensili negli uffici doganali.

Le ragionerie estenderanno pure il lorocontrollo all' introito dei biglietti degl' istituti

di emissione, e nelle provincie meridionalidelle fedi di credito e polizze dei banchi diNapoli e di Sicilia, tenendo presente che que-sti lavori possono essere dagli uffici 'di do-gana accettati soltanto per dazi d' uscita ediritti accessori o per altri proventi.

Gli uffici di dogana che pagano spese e-rariali per conto delle tesorerie dovranno inqueste, di preferenza, impiegare i valori ban-cari, meno le fedi e le polizze dei banchi,astenendosi sempre all' uso di moneta metal-lica a pieno titolo, eccetto il caso di specialeautorizzazione ministeriale.

Gli interessi delle cauzioni

Per aderire alla richiesta fatta da taluniagenti postali, la direzione generale del te-soro acconsenti che gli interessi semestralisui depositi cauzionali dai medesimi versati”nella cassa dei depositi e dei prestiti sianod'ora innanzi pagati dagli uffici postali resi-denti nelle località fuori dei capiluoghi di pro-vincia, ove hanno domicilio i rispettivi cre-ditori.

Le intendenze di finanza trasmetterannoalla direzione delle poste della rispettiva loroprovincia i mandati relativi a tali interessi,e ciò allo scopo che la medesima possa farnel'invio agli uffici postali che debbono effettuarei corrispondenti pagamenti.

11 bonificamento delle paludi

Alla attuazione delle opere più necessarieper il bonificamanto delle paludi, si provvedecol progetto presentato alla camera dai mi-nistri dei lavori pubblici , delle finanze e delcommercio.

Il governo prevede che, aggiungendo altreopere a quelle 'già classificate, la spesa supe-rerà i 120 milioni .

El ministero propone che sotto determinate

cautele, le bonifiche di prima categoria pos-sano essere fatte anche dai consorzi e anchedai privati .

Propone inoltre che sia tolto l'obbligo dellostato di anticipare vistose somme per poi ri-peterne il rimborso, e che paghi invece un'an-nualità per la durata di quarant' anni nellamisura del 3,50 per cento delle somme speseper le bonifiche di prima categoria e fino al-i' 1,50 per cento per quelle più importanti diseconda categoria.

Chiedesi pure sia tolta nella misura delconcorso governativo, l' incertezza provenientedal ricadere a carico dello stato le spese ec-cedenti certi limiti, fissati colla proporzionaledi un decimo ed un ventesimo della tassaerariale.

In forza di questo progetto di legge lostato soddisferà, secondo la relazione, al suocontributo per ciascuna bonifica concessa, pa-gando annualmente una quota, con la qualenel periodo di quercia' anni avrà estinto in-tieramente il capitale con cui deve concorrereall'opera e pagato anche l'interesse; e le pro-vincie ed i comuni potranno avere essi pureun notevole benefizio , distribuendo in lungoperiodo i pagamenti e giovandosi , se fannoparte dei consorzi, delle facilitazioni accordateper i mutui ed i prestiti.

PASTEUR E LA RABBIA

L' illustre Pasteur ha fatto all' istituto diFrancia una importante comunicazione sugliottimi resultati del suo metodo di prevenirela rabbia in seguito a morsicatura.

In quattro mesi trattò 350 morsicati. Deiprim i cento, dal 10 novembre al 15 dicem-bre, 99 sono felicemente fuori del periodopericoloso; uno, trattato 37 giorni dopo esserestato morsicato, mori. Una nota dimostra es-ser egli morto per effetto del virus canino enon della inoculazione preventiva, che, in que-sto caso, era troppo tarda.

Gli altri duecentocinquanta finora stannobene.

Appoggiandosi alla statistica, il Pasteurconcluse molte persone essere state sottrattealla morte, e la profilassi della rabbia in se-guito a morsicatura essendo fondata, doversicreare uno stabilimento di vaccinazione controla rabbia. (Applausi calorosi degli accademicie del pubblico).

Il presidente ringraziò in Pasteur il be-nefattore dell' umanità.

Velpeau si disse sicuro dell' efficacia delsisteMa.

Pasteur spiegò la convenienza per ora diconcentrare le vaccinazioni a Parigi. Il suodesiderio sarebbe di aprire uno stabilimentoche fosse internazionale, e si istituisse consottoscrizioni private, per cui ebbe già delleofferte.

Freycinet, presente, assicurò dell' appog-gio del governo.

Pasteur, se avrà fondi sufficienti, in-dirizzerà lo stabilimento a studii su altre ma-lattie, ad esempio, l'applicazione del suo me-todo alla difterite.

La Perseveranza ha aperto già una sot-toscrizione per appoggiare praticamente la ideadello stabilimento proposto dal Pasteur.

Il sig. Guido Susani ha iniziato tale sot-toscrizione con la offerta di cinquemila lire.

Le " poutrelles „ (longarine)nelle costruzioni civili

Si legge nel Giornale dei lavori pub-blici:

Riceviamo da fonte attendibile una notiziache interessa la stabilita delle nuove costru-zioni che si fanno in parecchie città d' Italiae la prosperità delle industrie nazionali. Si sache da qualche tempo nelle fabbriche si fagrande uso delle poutrelles ossia travi diferro, ed è generalmente ritenuto che ciò siain vahtaggio della loro stabilità. Ora ci vienriferito che affluiscono in Italia del le poutrellesprovenienti dal Belgio, le quali si vendono a

prezzo vile ma sono di tanto cattiva qua-lità che talune di esse - si spezzano cadendo aterra ali' atto dello sbarco dai piroscafi chele trasportano. Alcuni costruttori si sono giàaccorti della cattiva speculazione che ave-vano fatta nell' acquistarle, e noi crediamo didover mettere in guardia gli altri . Le pou-trelles di cui ci fa parlato non si distinguono

aspetto dalle migliori .L' uso crescente del ferro nelle costruzioni

è segno di progresso, ma a condizione che il

ferro sia di buona qualità , e noi temiamoche la concorrenza sfrenata c'ie si fanno leferriere estere abbia indotto alcune di essea transigere sulla qualità , pur di vincere.Questo può far poco danno alle g'aridi am-ministrazioni , della guerra , della marinadelle ferrovie, perchè esse non ammettonoalle gare che alcune ditte di grande riputa-zione, poi esse non ricevono forniture impor-tanti senza collaudo , senza prove rigorosema i privati possono andare incontro a dannigravissimi .

Bisogna dunque che essi non si lascinoadescare dal gran buon mercato, che gene-ralmente è cosa da fidarsene poco, cerchinodi informarsi bene e ricorrano a persone com-petenti. Una cosa dobbiamo aggiungere, chele poutrelles che si fanno in Italia sono buo-nissime ed è giustissimo che costino un pocodi più di quelle altre , fatte , come abbiamodetto, con ferro di infima qualità e che pos-sono dar luogo a tanti inconvenienti. Il grandesviluppo delle costruzioni a Roma e quello co-lossale che si aspetta a Napoli danno a questeosservazioni un' importanza grandissima .

GIURISPRUDENZA

Acquisti fatti dal marito in nome dellamoglie.— Simulazione — prova. — Il marito,che acquistò rendita italiana consolidata a no-me della moglie, non può valersi della legge51 Dig. de donationibus inter virurn et uxo-

rem, per far presumere simulata l' intestazio-ne alla moglie, e proprii i fondi impiegati intale acquisto.

Nemmeno può dimostrare la simulazionecon testimoni e congetture, senza avere unprincipio di prova scritta, che la renda ve-rosimile.

Soltanto i terzi, non intervenuti all'attosimulato ad essi nocivo, possono farne la pro-va con testimoni, o dedurla da presunzio-ni. ( Corte d' appello di Firenze, 14 otto-bre 1884 ).

Fallimento — competenza. — Il tribunaledi commercio, che ha dichiarato il fallimento,è investito della intera procedura di questo,ed è competente a conoscere di tutte le azio-ni che ne derivano, purchè non sieno d' indoleesclusivamente civile. (Corte d'appello di Ca-sale, 5 aprile 1884).

Committente — responsabilita pel fattodel commesso. — La responsabilità del commit-tente esiste solamente quando il commesso èstato incaricato di un negozio da cui il com-mittente proponevasi trarre direttamente unutile personale derivante dall' indole stessadel negozio. (Corte d' appello di Macerata,5 febbraio 1885).

Palchisti d'un teatro — proprietd deipalchi. — I palchisti che hanno la proprietà deipalchi rispettivi, hanno pure comune ed indi-viso il diritto di godere degli spettacoli tea-trali ; e quindi, sebbene non abbiano la pro-prietà delle altre parti del teatro, si verificafra essi una comunione di diritto , alla qualesi applicano le disposizioni del codice civile,concernenti le deliberazioni della maggioranza.(Cessazione di Torino, 5 . dicembre 1884).

Vendita in massa — criterii — pericolodella cosa. — E vendita in massa la contrat-tazione di tutto il residuo d' un cumulo difrumento esistente in un certo luogo, di cuiuna parte fosse già acquistata e ricevuta,sebbene la qualità del residuo sia indicata ap-prossimativamente ed il prezzo regolato atanto per misura.

Data una vendita in massa, il contrattoè immediatamente perfetto, edil rischio dellacosa fa carico quindi al compratore anche pri-ma della consegna e della verificazione , laquale è necessaria Soltanto alla determinazio-ne del prezzo. (Cassazione di Firenze, 23 giu-gno 1884).

Moratoria commissarii di sorveglian-za — I membri della commissione dei creditori,nominata a forma dell' art. 822, codice com-merciale, per sopraintendere al fallimento du-rante la moratoria, non hanno diritto ad al-cun compenso nemmeno per le spese incon-trate nel loro ufficio. (Tribunale di commer-cio di Torino, 30 dicembre 1884).

RING-RAZ IAMENTO

Cecina, 5 marzo 1886.Giuseppe Ranfagni e sua famiglia porgono

vivissimi ringraziamenti e pubblico attestatodi riconoscenza alle popolazioni di Geli°, Ba-gni S. Giuliano e Asciano che si interessa-rono alla salute del proprio padre dottorRobustiano Ranfagni con ogni sorta di amo-revoli ufficii, nella spiacevolissima circostanzadella sua caduta, rimasta fortunamente senzaconseguenze.

Ct.-22 L 1"(Zr. —,29111i_61__11 L- 3411‘.

— Tiro a segno nazionale. — Nel-l'adunanza tenuta dalla presidenza nelgiorno 4 marzo decorso, veniva a votiunanimi, meno una scheda bianca, ri-confermato all' ufficio di presidentedella società il sig. ing. Giovanni Cup-pari. Cosicchè la presidenza della so-cietà del tiro a segno nazionale in Pisaper l'anno 1886, rimane così costituita:

Cuppari ing. Giovanni, presidente;Chelozzi rag. Giovacchino; AlvarengaCesare; Gualtierotti-Morelli cavaliere

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avv. Gismondo; Apolloni dott. Apollo-nio ; Sottini cav. prof. Giuseppe; Pel-legrini rag. Giuseppe; Peverada cava-liere uff. Leopoldo, sindaco; Molinaricapitano Carlo, ufficiale del R. eser-cito, membri ; Bartorelli Giuseppe, se-gretario.

Oggi la presidenza si aduna nuo-vamente per la trattativa di vari affari.

— Brillantissima riuscì venerdì serala festa da ballo che il conte e la con-tessa Mastiani-Brunacci dettero nelleloro ricche sale.

Molte furono le signore e le signo-rine intervenute: bellissime le toilettes.

Le danze riuscirono animatissime esi protrassero fin quasi al mattino se-guente.

— Nello scorso giovedì grasso, cifu lungarno molta gente, ma del corsonon si ebbe neppure il principio. Po-che maschere e poco briose si videroqua e là tra la folla, per cui tutta lafesta carnevalesca si risolvè in unapasseggiata, favorita da un tempo ma-gnifico.

— Nel lungarno si videro due in-dividui mascherati da mori; avevanoalle gambe una maglia nera, alla vitaun gonnellino bianco ed erano nudi etinti di nero in tutto il tronco: ancheil volto era annerito. Non curanti delfreddo, fecero qualche passeggiata lun-garno, non essendosi potuto vietar lorodi farlo, perché la polizia non avevadiritto di intervenire, poichè mentrenon facevano oltraggio-al pudore, nes-suno poteva impedir loro di prendereuna pneumonite. La pubblica forzaintervenne però quando si messero aquestuare per i caffè ed allora, perchècommettevano cosa non lecita, venneroarrestati.

— Dal programma generale dellefeste carnevalesche, stralciamo quelled'oggi cioè corso lungarno, e festa diballo al R. teatro E. Rossi.

— La sera e la notte del giovedìgrasso non ebbe a deplorarsi nessunoinconveniente; soltanto due individuiavendo preso ad altercare tra loro,finironao collo scambiarsi qualche colpodi bastone producendosi delle legge-rissime contusioni.

— Venerdì scorso venne arrestato'un individuo perchè nella sera prece-dente aveva poco urbanamente rispo-sto alle guardie che lo ammonivanoa starsene tranquillo.

— Per fare cosa grata a coloroche si interessano alle predizioni diMathieu de la Drome diamo quelle delcorrente mese di marzo, un poco inritardo, è vero, ma sempre in tempo,perché se mentre avranno un interesseretrospettivo per i primi sei giorni delmese, varranno per i rimanenti.

Continuazione del periodo più particolar-mente ventoso che piovoso, ch' è incominciatocol 25 febbraio e terminerà il 5 marzo.

Agitatissimi i golfi di Lione e di Genova.Periodo piovoso, e soprattutto ventoso,

alla luna nuova, che cominciera il 5 e finiràil 13.

Periodo ventoso dapprima, e piovoso eventoso verso la fine, al primo quarto dellaluna, che cornincierà il 13 e terminerà il 20.

Mediterraneo agitatissimo.Piogge generali in Europa alla luna piena

che comincierà il 20 (equinozio di primavera)e finirà il 27. Periodo ti' una certa gravità.

Venti variabili e frequenti durante il corsodi questo periodo, non soltanto sull'oceanoatlantico, ma anche sul mediterraneo e sututti i mari interni.

Agitatissitui, ancora, i golfi di Lione e diGenova; cattivo tempo nei paraggi della Cor-sica, della Sardegna e della Sicilia, comepure sulla costa della Toscana. Assai mossol'adriatrico in tutta la sua estensione. Ventodel nord piuttosto frequente sulla catena degliappennini, e forte su quella delle alpi.

Periodo di bel tempo per tutta l' Europaall'ultimo quarto della luna, che principierà il27 marzo e terminera il 4 aprile. Brezze leg-giere sul mediterraneo, sull'adriatico e sul-l'arcipelago.

Carattere del mese : piuttosto ventoso chepiovoso dal l° al 5; pi ovoso e ventoso dal 5al 13; variabilissimo dal 13 al 20; piovosoe ventosissimo dal 20 al 27; bello dal 27al 3 I .

STATO CIVILEDal dì 9 al dì 18 febbraio 1886 inclusive.

NASCITE DENUNZI-A.TE:

Maschi n. 27. — Femmine n. 25.Nati morti n. 4.

MATRIMONI

Conti Egisto con Gadducci Amalia, am-bedue celibi, di S. Marco alle Cappelle. —Tampucci Pietro con Pomi Maria, ambeduecelibi, di Riglione. — Bindi Ranieri, vedovo,di Putignano, con Guidi Ida, nubile, d'Oratoio.— Albini dott. Benvenuto, di Portoferraio,con Lisichetti Passidea, di Pisa, ambedue ce-libi. — Aurili Domenico con Lucchesini Ze-linda, ambedue celibi, di Pisa. — ZaccagniniOlinto con Bertini Rosa, ambedue celibi, diBarbaricina. — Parra Angiolo con CordoniTeresa, ambedue celibi, di Barbaricina.Pieroni Angiolo, di S. Michele degli Scalzi,con Benvenuti Annunziata, della Madonna del-l'Acqua, ambedue celibi. — Pardi Alfredo conCerisoli Argia, ambedue celibi di Pisa. —Grassini Raffaello con Ficini Isola, ambeduecelibi, di S. Michele degli Scalzi. — SbranaPilade con Bechini Italia, ambedue celibi, diS. Marco alle Cappelle. — Lugetti Francescocon Biondi Albina, ambedue celibi, di Pisa.

MORTI

Schinini Angiolo, coniugato, di anni 37, diPisa. — Pasquini Verouica, nubile, 20, di Pisa.— Luci ved. Braca Maria, 76, di S. Marcoalle Cappelle. — Piciotti Missinella, nubile,15, di Riglione. Cecchi Carlo, coniugato,63, di Pisa. — Pandolti Domenico, vedovo, 50,di Pisa. — Giuliani Pilade, celibe, 34, di Pisa.— Ercolini Bernardo, celibe, 55, di Pisa. —Canti Lorenzo, coniugato, 30, di Barbaricina.— Cao di S. Marco nei Lostia di S. SofiaElisa, 48, di Pisa. — Giorgi ved. SignoriniAssunta, 64, di Pisa. — Ammattitati Iacopo,7, di Pisa. — Roncucci Antonio, celibe, 73,di Pisa. — Marcacci cav. prof. Giosuè, vedovo,76, di Vicarello. — Grassini nei LazzeriMarianna, 70, della Madonna dell'Acqua. —Tagliagambe Angiolo, coniugato, 41, di Pisa.— Garzetti ved. Di Prete Rosa, 55, di Bar-baricina. — Monti Carlo, coniugato, 60, diBarbaricina. — Ghiara Italo, 10, di S. Ste-fano extra moenia. — Palmieri Zaira, nubile,28, di Pisa. — Ceccarelli nei Perissi Cesira,35, di Parigi. — Sartori Assunta, nubile, 68,di Pisa. Ferione ved. Cerruti Carlotta,55, di Monforte d'Alba. — Lenzi ved. Che-lotti Laura, 71, di Pisa. — Aury Isidoro,celibe, 85, di Pisa.

Più n. 18 al disotto di 5 anni.

CAMBIAMENTI DI RESIDENZA

Nocchi Beatrice, da Livorno a Pisa. —Bugiani Ferdinando, da Pistoia a Pisa. —

Nelli Angiolo, da Calci a Pisa. — SelmiPietro, da Pesaro a Pisa. — Nocentini Fla-vio, da Alessandria a Pisa. Giani neiSantoni Clementina, da Livorno a Pisa. —Fossi Astorre, da Rieti a Pisa. — Guarducciavv. Alberto, da Livorno a Pisa. MerighiClaudio, da Borgo Panigale a Pisa. — Vai-coni Pio, da Bologna a Pisa. — GhirardiniGhirardo, da Firenze a Pisa. — Merlini E-lisa, da Volterra a Pisa. — Rossi CiampoliniOttaviano, da Pisa a Santa Luce. — Cavai-lini Giulio, da Pisa a Pistoia. — VangucciLuisa, da Pisa a Massa Carrara. CecchiAntonio, da Pisa a Collesalvetti. — SaccoPiuseppe, da Pisa a Savona.

OSSERVATORIO METEORICO della scuolasuperiore di agraria della R. universitàdi Pisa.

Il barometro è ridotto 0°.Altezza della stazione sul livello del mare: metri 10.

VentoW

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MARZO 9 ant.3 3 pom.

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5°2 751°4 4,53 67 212'4 753°4 4,70 44 2SE

E7°0 753'7 6,13 81 7Marzo 3 4 5

mass. 15°4 15°4 15°7Temperatura t min. 4"8 5°2 0°0

STATO DEL CIELO.Marzo 3. Coperto. Pioggia in 24 ore: mill. 19,0.Marzo 4. Sereno.Marzo 5. Parzialmente coperto la mattina, to-

talmente il resto della giornata.

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È giunto in Pisa il signor LuigiMadonini, impresario del regio teatronuovo per la prossima stagione diquaresima.

Esso si è affrettato a recarsi nellanostra città. all'oggetto di poter prov-vedere e disporre tutto quanto è ne-cessario perchè la bella opera di Ha-lévy, l' Ebrea, vada in iscena imman-cabilmente nella sera del 19 marzocorrente.

Noi che conosciamo il signor Mado-nini, sappiamo di poter contare sullasua promessa perchè in esso, volereè potere.

Questa notizia riuscirà gradita an-che ai forestieri che verranno fra noiin occasione delle corse di cavalli, lequali avranno luogo appunto nellostesso giorno 19.

Quanto ai nomi degli egregi artistiscritturati dal signor Madonini per in-terpretare l' Ebrea, sono già cono-sciuti dai nostri lettori per averli noipubblicati : crediamo però opportunodi riprodurli nuovamente, essendo or-mai prossimo il giorno in cui potremoavere il piacere di udirli.

Aggiungiamo a queste notizie chele prove dei cori sono digià incomin•ciate e procedono benissimo.

Ecco ora i nomi degli artisti stessi :Prime donne soprano, signora Herz

Matilde e Travagliai Virginia.Primi tenori sigg., Percuoco Fran-

cesco .e Basset Carlo.Primo basso, sig. Solmasi Vittorio.Altro primo basso, sig. Sangiorgi

Alberto.Maestro concertatore dell' opera e

direttore d' orchestra signor AngioloDi sconzi.

Maestro istruttore dei cori e sup-plente al direttore sig. Enrico Simi.

Ha pure scritturato una prima bal-lerina di rango francese, la signoraRova zzan i Ester.

Come coreografo, ha scritturato ilsig. Oro Giovanni.

Per il coro vengono di fuori altresei coriste da aggiungersi a quelledel teatro.

Le ballerine scritturate sono innumero di sedici.

ATTI GIUDIZIARII

Sunto degli atti legali inseriti nel n. 17(26 febbraio) del Supplemento al foglio pe-riodico della R. prefettura di Pisa.

— Il signor Cesare Guidi, possidente diCalcinaia, ha fatto istanza al presidente deltribunale civile di Pisa, perchè nomini unperito che proceda alla stima di alcuni beni,di proprietà delle signore Anna Rossi vedovaBanti ed Emma Banti negli Sciacca Bantidi Cucigliana.

— Avviso del curatore giudiziale dellaeredità giacente del fu Sigismondo Gherardidei Bagni S. Giuliano, col quale invita coloroche avessero ragioni di credito a presentarnei titoli, entro quindici giorni, a partire dal24 febbraio andante, all'avvocato Gualtierotti-Morelli in Pisa.

-- Bilancio generale al 31 dicembre 1885della società cooperativa di consumo in Cascia-vola.

— L' intendenza di finanza di Pisa pre-viene i sigg. pensionati dello stato, che degliassegni caduti in prescrizione potranno i ti-tolari degli stessi ottenere la riapertura delloloro partite e la continuazione dei pagamenti,salvo le rate prescritte, purchè facciano per-venire, a mezzo dell' intendenza, all' ufficiodel ministero delle finanze, analoga domandain carta da bollo da lire una.

Sunto degli atti legali inseriti nel n. 18(2 marzo) del supplemento al foglio perio-dico della R. prefettura di Pisa.

— Seconda pubblicazione di un invito delcuratore giudiziale della eredità giacente delfu Sigismondo Gherardi dei Bagni di ()animaa presentare i loro titoli di credito.

— Il prefetto della provincia di Pisa fanoto che il sig. Leopoldo Lorenzi ha chiestoil permesso di fabbricare alcune stanze peruso di famiglia, sulla parte a stalla e rimessadella propria casa, posta sulla sponda destradel canale di Ripafratta, in località di Patri-gnone, comune dei Bagni S. Giuliano.

— Per questa mattina sono convocate inassemblea generale, la società anonima coo-perativa di Colognole (Collesalvetti), e la so-cietÉt cooperativa di consumo fra gl'impiegatiferroviari in Pisa; la seconda convocazione,ove occorra, avrà luogo la domenica succes-siva 21 marzo andante.

— Per il 19 marzo corrente sono convo-cati i soci della banca popolare cooperativadi Pisa; occorrendo una seconda convocazione,questa avrà luogo il dì 28 successivo.

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Pisa, Tip. Vannucchi, 1886.

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Deliberata dall' Assemblea Generale

Approvata dal Tribunale Civile di Cagliaridel 28 giugno 1885

il 12 dicembre 1885

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Il prezzo d' eriliSSIOne è di L.tt..›..25 per ogni obbligazione, pagabile

per L. 50 alla sottoscrizione» 100 al riparto e 75 un mese dopo.

Le obbligazioni liberate all'atto della sottoscrizione avranno la preferenza al riparto, più il bonifico di una lira sul prezzo di cia-5.zetin titolo. Tenuto conto della maggior somma rimborsata, questi titoli costituiscono un reddito netto del 6 °A.

I titoli definitivi saranno consegnati atto dell' ultimo versamento.I Coupons e le Obbligazioni estratte saranno pagati netti da qualsiasi tassa di Ricchezza Mobile, alla Sede della Società in Cagliari,

a Tunisi, ed in tutte le Città ove esiste Sede e Succursali di Banca Nazionale d'L'estrazione delle Obbligazioni verrà fatta ciascun semestre il I ° Giugno e 1° Dicembre d'ogni anno come è detto a tergo dei titoli.TI risultato sarà pubblicato nei Giornali finanziarli, ed in quello Ufficiale del Regno d' Italia e di Tunisi.Le Obbligazioni cesseranno di essere fruttifere un mese dopo l' estrazione.

La Sottoscrizione è aperta dal l° all' 8 Marzo nelle Città e Banche sotto indicate.

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La Società accordò privilegio sugli enti sociali, consistenti nell' impianto di macchine, materie prime di lavoro esistenti, opificii ecc.,alle furono con ogni maggior cura peritati di un valore reale di L. 17,691,510, ma che la Società per previdenza volle ridotto a soli12,000,000 dei quali 6 in azioni e 6 alla riserva. Tale privilegio risulta poi stabili to mediante il regolare deposito dei documenti o titolidi proprietà e di possesso (Amar) secondo le leggi Tunisine, presso il Consolato Italiano a Tunisi, ivi rilasciati a garanzia dei portatoridi Obbligazioni, e non cedibili senza il consenso dei depositanti. (Atto di deposito 26 gennaio 1886, N. 36 del Registro dei DepositiAmministrativi. Firmato: li R. V. Console G. A. Jona). — Oltre a tali vincoli venne nominato un rappresentante 1' interesse dei portatoridei titoli presso la Società nella persona del signor Cav. A. D. Moreno della rispettabile Casa A. D. Morello di Tunisi, con delegazionead esigere le somme destinate al servizio delle Obbligazioni, e con facoltà di visitare i registri dell' Amministrazione e verificarne la re-golarità. (Atto Consiliare 23 gennaio 1886. Firmato : Il Presidente, Paolo Rahnondo _Chessa).

In Pisa: presso i signori Simonelli e C.Colle di Val d' Elsa : presso il signor Dini, Ufficiale Postale.Firenze : presso il signor Francesco Pellegrini — C. Steinhauslin — A. Castelnuovo Tedesco (Via del Proconsole, 21).

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Un poco di pratica notarne per l'esame d'idoneità necessario

a conseguire P l'iscrizione nell' albo dei notari aspiranti.

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DEL

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Segretario del Consiglio notarile di Pisa,

Notaro accreditato pel servizio del Debito pubblico

e già Segretario ed Uffiziale di Stato civile nel Comune di Pisa

11 libro consta di un volume in 8° grande di pag. xvi-648, e si spe-

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