Niccolò Cusano

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NICCOLò CUSANO NICCOLò CUSANO Cardinale della Chiesa Cardinale della Chiesa Cattolica, filosofo, Cattolica, filosofo, astronomo, matematico astronomo, matematico

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NICCOLò CUSANONICCOLò CUSANO

Cardinale della Chiesa Cattolica, Cardinale della Chiesa Cattolica, filosofo, astronomo, matematicofilosofo, astronomo, matematico

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CHI ERA?CHI ERA?

Niccolò Cusano è considerato uno dei Niccolò Cusano è considerato uno dei maggiori rappresentanti dell’Accademia maggiori rappresentanti dell’Accademia Fiorentina. Nacque nel 1401, studiò in Fiorentina. Nacque nel 1401, studiò in Germania e a Padova, fu cardinale e Germania e a Padova, fu cardinale e vescovo di Bressannone e morì a Todi in vescovo di Bressannone e morì a Todi in Umbria nel 1406. Niccolò Cusano è Umbria nel 1406. Niccolò Cusano è portatore di una visione universale, una portatore di una visione universale, una profondità di pensiero e di idee, che sono profondità di pensiero e di idee, che sono precorritrici di future conquiste. precorritrici di future conquiste.

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LA CONOSCENZALA CONOSCENZA

Fondamento del pensiero di Cusano è la Fondamento del pensiero di Cusano è la conoscenza: essa è possibile solo quando c’è conoscenza: essa è possibile solo quando c’è proporzione tra ciò che si conosce e ciò che si proporzione tra ciò che si conosce e ciò che si vuole conoscere. Ad esempio Cusano nel suo vuole conoscere. Ad esempio Cusano nel suo celebre scritto “La dotta ignoranza”, egli configura celebre scritto “La dotta ignoranza”, egli configura la conoscenza come come una caccia infinita alla la conoscenza come come una caccia infinita alla verità, la "preda" che continuamente viene verità, la "preda" che continuamente viene inseguita ma che resta sempre un passo avanti al inseguita ma che resta sempre un passo avanti al cacciatore (ovvero all'intelletto e alla ragione cacciatore (ovvero all'intelletto e alla ragione umana). Interessante anche l’esempio della umana). Interessante anche l’esempio della conoscenza come poligono di infiniti lati.conoscenza come poligono di infiniti lati.

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DIODIO

Nel pensiero di Cusano spicca per importanza il Nel pensiero di Cusano spicca per importanza il caso della conoscenza di Dio. Dio è l’infinito e tra caso della conoscenza di Dio. Dio è l’infinito e tra l’infinito e il finito che è conosciuto dall’uomo non l’infinito e il finito che è conosciuto dall’uomo non c’è proporzione. Quindi l’uomo potrà c’è proporzione. Quindi l’uomo potrà indefinitivamente avvicinarsi alla verità e all’essere indefinitivamente avvicinarsi alla verità e all’essere indefinito di Dio ma non potrà mai raggiungerli. La indefinito di Dio ma non potrà mai raggiungerli. La posizione della posizione della dotta ignoranzadotta ignoranza è l'unica che si è l'unica che si può prendere di fronte a Dio, quale Essere può prendere di fronte a Dio, quale Essere perfetto e infinito, inattingibile alla possibilità di perfetto e infinito, inattingibile alla possibilità di conoscenza di esseri imperfetti e finiti (cioè gli conoscenza di esseri imperfetti e finiti (cioè gli uomini). uomini).

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LA COINCIDENZA DEGLI LA COINCIDENZA DEGLI OPPOSTIOPPOSTI

L'infinità dell'Essere-Dio porta Cusano a parlare di L'infinità dell'Essere-Dio porta Cusano a parlare di coincidenza degli opposti, unione dei contrari. coincidenza degli opposti, unione dei contrari. Secondo Cusano, infatti, tutti gli opposti coincidono in Secondo Cusano, infatti, tutti gli opposti coincidono in Dio, poiché Egli, essendo infinito, è al di là del Dio, poiché Egli, essendo infinito, è al di là del principio di identità e di non contraddizione. principio di identità e di non contraddizione. Fondamentalmente Dio è l'unità degli opposti. In Dio, Fondamentalmente Dio è l'unità degli opposti. In Dio, luce e tenebre, giorno e notte, donna e uomo luce e tenebre, giorno e notte, donna e uomo coincidono, sostanza e non sostanza. Dio, quindi, è coincidono, sostanza e non sostanza. Dio, quindi, è anche al di là del Vero e del Falso, perché, in Dio, anche al di là del Vero e del Falso, perché, in Dio, Vero e Falso coincidono. Quindi, Cusano dice che Vero e Falso coincidono. Quindi, Cusano dice che l'identità e la non contraddizione valgono solo per il l'identità e la non contraddizione valgono solo per il mondo finito, ovvero la nostra realtà. mondo finito, ovvero la nostra realtà.

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IL RUOLO DELL’UOMO E DELLA IL RUOLO DELL’UOMO E DELLA TEOLOGIATEOLOGIA

Di fronte all'impossibilità di definire in modo certo Di fronte all'impossibilità di definire in modo certo la natura infinita di Dio, l'uomo diventa uno la natura infinita di Dio, l'uomo diventa uno spettatore della Creazione, ma non uno spettatore spettatore della Creazione, ma non uno spettatore passivo. L'uomo è il fine ultimo della Creazione, passivo. L'uomo è il fine ultimo della Creazione, creato per riconoscere il valore divino della creato per riconoscere il valore divino della Creazione stessa (quasi una sorta di processo Creazione stessa (quasi una sorta di processo teofanico).Dio si può riconoscere allora seguendo teofanico).Dio si può riconoscere allora seguendo la strada della teologia negativa (la strada della teologia negativa (definendo ciò definendo ciò che Dio non èche Dio non è) o seguendo la strada della teologia ) o seguendo la strada della teologia positiva (positiva (affermando che Dio è l'infinitoaffermando che Dio è l'infinito), la terza ), la terza via è la parola di Cristo. via è la parola di Cristo.

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CUSANO: SCRITTICUSANO: SCRITTI1433  De concordantia catholica, 1433  De concordantia catholica, 1440  De docta ignorantia, [1440  De docta ignorantia, [rifrif..] La dotta ignoranza, Città Nuova, 1991] La dotta ignoranza, Città Nuova, 19911441  De coniecturis 1441  De coniecturis 1444  De ludo globi, Roma, [1444  De ludo globi, Roma, [rifrif..] ] 1449  Apologia doctae ignorantiae 1449  Apologia doctae ignorantiae 1450  Idiota. De sapientia, De mente, De staticis experimentis. 1450  Idiota. De sapientia, De mente, De staticis experimentis. 1453  De Pace Fidei 1453  De Pace Fidei 1453  De visione Dei 1453  De visione Dei 1455  De possest 1455  De possest 1458  De beryllo 1458  De beryllo 1458  De mathematica perfectione 1458  De mathematica perfectione 1462  De non aliud 1462  De non aliud 1463  De venatione sapientiae 1463  De venatione sapientiae 1464  1464  Muore l'11 agosto, a Todi.Muore l'11 agosto, a Todi. 1464  De apice theoriae 1464  De apice theoriae 1972  Opere filosofiche, Utet 1972  Opere filosofiche, Utet

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SALUTISALUTI

GIACOMO DELLAFIORE E LUCA GIACOMO DELLAFIORE E LUCA BAZZONI LE AUGURANO BUONE FESTE BAZZONI LE AUGURANO BUONE FESTE E TANTE CARE COSEE TANTE CARE COSE

BACI E ABBRACCI.BACI E ABBRACCI.