NEWSLETTER SAVE 11/2005 - savethedogs.eu · save.....NewsSTD Anno 4 - Numero 10 - Novembre 2008...

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save .......... STD News Anno 4 - Numero 10 - Novembre 2008 Periodico di informazione di Save the Dogs and other Animals onlus Poste Italiane s.p.a. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 2 DCB Milano 1 Come tutti sapete, la crisi economica internazionale sta mietendo molte vittime. A soffrire è tutta la società e nes- suno, davvero nessuno, viene risparmiato. Neppure Save the Dogs che, come tante associazioni senza scopo di lucro, vive solo ed unicamente grazie alle donazioni di pri- vati cittadini. Già dal mese di luglio abbiamo registrato un calo sensibile delle offerte, calo che ad agosto e settembre è diventato drammatico. Solo l’impegno dei collaboratori della sede milanese e dei volontari italiani e svizzeri ha fatto si, con una serie di iniziative, che le cose non preci- pitassero, ma la preoccupazione resta grande. Proprio quest’anno STD aveva deciso di prendere in gestione il canile di Calarasi, che con i suoi 280 cani e 7 dipendenti ha assorbito circa 6.000 euro ogni mese. I tanto attesi contributi stranieri, in particolare, dall’Olanda, non sono arrivati e tutto il carico finanziario di questa impresa è sulle nostre spalle. Allo stesso tempo non dobbiamo dimenticarci che l’eco- nomia Romena sta cambiando: aumentano i prezzi delle materie prime, ma, soprattutto, aumentano gli stipendi. STD in questo momento impiega a tempo pieno 35 perso- ne, senza le quali le attività medico sanitarie e le adozioni non sarebbero gestibili. Le spese sul posto sono in costan- te crescita, anche perchè STD ha stipulato regolari con- tratti a tutti i dipendenti e da sempre persegue una strada di rispetto verso i diritti del lavoratore. Un altro aspetto è legato alla mancanza di manodopera: un quinto della popolazione romena è emigrato in cerca di una vita migliore e se non si offrono condizioni di lavoro accet- tabili, i collaboratori se ne vanno. Trovarne di nuovi è difficilissimo, soprattutto quando si parla di persone che devono avere amore per gli animali. Le notizie che ci giungono da altre associazioni attive in Romania confer- mano questo trend: qualcuno ha dovuto tagliare il perso- nale del 30%, altri accumulano debiti con i fornitori e rischiano la chiusura... Anche STD potrebbe vedersi costretta, tra qualche mese, a ridimensionare il progetto. Una scelta dolorosa, che ci auguriamo di non dover fare, ma potrebbe essere tristemente necessaria se ci rendessi- mo conto che i progetti non sono più sostenibili a causa del calo delle donazioni. Abbiamo fiducia nell’affetto che i nostri sostenitori ci manifestano ogni giorno e nella generosità che mostrano con le loro piccole e grandi offerte. Speriamo che questo Natale di crisi sia per tutti all’insegna della solidarietà e della sobrietà, perché una piccola rinuncia può signifi- care la sopravvivenza per tante creature innocenti. Buon Natale e buon anno a tutti! Sara Turetta Presidente

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save.......... STDNews

Anno 4 - Numero 10 - Novembre 2008Periodico di informazione di Save the Dogs and other Animals onlus

Poste Italiane s.p.a.Spedizione in abbonamento postale

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 2 DCBMilano

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Come tutti sapete, la crisi economica internazionale stamietendo molte vittime. A soffrire è tutta la società e nes-suno, davvero nessuno, viene risparmiato. Neppure Savethe Dogs che, come tante associazioni senza scopo dilucro, vive solo ed unicamente grazie alle donazioni di pri-vati cittadini. Già dal mese di luglio abbiamo registrato uncalo sensibile delle offerte, calo che ad agosto e settembreè diventato drammatico. Solo l’impegno dei collaboratoridella sede milanese e dei volontari italiani e svizzeri hafatto si, con una serie di iniziative, che le cose non preci-pitassero, ma la preoccupazione resta grande. Proprio quest’anno STD aveva deciso di prendere ingestione il canile di Calarasi, che con i suoi 280 cani e 7dipendenti ha assorbito circa 6.000 euro ogni mese. I tantoattesi contributi stranieri, in particolare, dall’Olanda, nonsono arrivati e tutto il carico finanziario di questa impresaè sulle nostre spalle. Allo stesso tempo non dobbiamo dimenticarci che l’eco-nomia Romena sta cambiando: aumentano i prezzi dellematerie prime, ma, soprattutto, aumentano gli stipendi.STD in questo momento impiega a tempo pieno 35 perso-ne, senza le quali le attività medico sanitarie e le adozioninon sarebbero gestibili. Le spese sul posto sono in costan-te crescita, anche perchè STD ha stipulato regolari con-tratti a tutti i dipendenti e da sempre persegue una strada

di rispetto verso i diritti del lavoratore. Un altro aspettoè legato alla mancanza di manodopera: un quinto dellapopolazione romena è emigrato in cerca di una vitamigliore e se non si offrono condizioni di lavoro accet-tabili, i collaboratori se ne vanno. Trovarne di nuovi èdifficilissimo, soprattutto quando si parla di persone chedevono avere amore per gli animali. Le notizie che cigiungono da altre associazioni attive in Romania confer-mano questo trend: qualcuno ha dovuto tagliare il perso-nale del 30%, altri accumulano debiti con i fornitori erischiano la chiusura... Anche STD potrebbe vedersicostretta, tra qualche mese, a ridimensionare il progetto.Una scelta dolorosa, che ci auguriamo di non dover fare,ma potrebbe essere tristemente necessaria se ci rendessi-mo conto che i progetti non sono più sostenibili a causadel calo delle donazioni.

Abbiamo fiducia nell’affetto che i nostri sostenitori cimanifestano ogni giorno e nella generosità che mostranocon le loro piccole e grandi offerte. Speriamo che questoNatale di crisi sia per tutti all’insegna della solidarietà edella sobrietà, perché una piccola rinuncia può signifi-care la sopravvivenza per tante creature innocenti. Buon Natale e buon anno a tutti!

Sara TurettaPresidente

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STORIE A LIETO FINE

Per Dusha è arr ivata la g io ia

Calarasi, così si chiama una cittadinadel sudest della Romania, che moltinostri sostenitori hanno imparato aconoscere. Da qualche mese Save theDogs ha avviato un intervento, pren-dendo in gestione il canile Sufletel. Manon per questo l’inferno per i cani distrada di Calarasi ha avuto fine. Traloro c’era la piccola Dusha che vagavadenutrita e affamata alla ricerca diqualcosa da mettere sotto i denti. Poi,come qualche volta accade nella vitadegli ultimi, una luce si è accesa, unabrava famiglia romena si è accorta di

lei e ha iniziato a portarle un po’ dicibo, quasi ogni giorno. Le stesse per-sone non ce l’hanno fatta a rimanereindifferenti quando hanno saputo chegli accalappiacani avevano iniziato unnuovo raid per le strade della città, eli-minando brutalmente i randagi. Così, cihanno chiamati. Ma in canile avevamoappena iniziato a vaccinare tutti gliospiti ed era troppo rischioso inserireDusha in quel momento. Ma, come sipuò immaginare, non abbiamo ignora-to il messaggio di aiuto di quella fami-glia e anche della piccola Dusha.

Abbiamo trovato uno stallo per leipresso un’anziana coppia, i signoriTanase. Non ci è sembrato vero portarela cagnolina in quella casetta doveavrebbe avuto protezione, sicurezza,tepore, un cuscino morbido e cibo ognigiorno. Abbiamo sterilizzato Dusha erifornito la coppia di alimenti per lacagnolina, in attesa di trovarle unasistemazione definitiva, ma anche per iloro gatti e il loro cane. La svolta perDusha è arrivata grazie alla solidarietàdei volontari italiani. Nella primaverascorsa Paola e Melania, volontarie delRifugio del Cane di Mantova, sonovolate a Calarasi dove hanno trascorsoalcuni giorni. Al momento di sceglierei quattro zampe da riportare con loro inItalia, sono state accompagnate a vede-re la timida Dusha. In un attimo le haconquistate. E così con altri tre fortu-nati ospiti del canile di Calarasi è parti-ta per l’Italia ed è approdata aMantova. Il suo è davvero un lieto fine: Dusha èstata adottata da una famiglia italianache la adora. Un ringraziamento dicuore ai volontari e ai rifugi che cisostengono.

La fondazione dell’Ente Nazionaledi Protezione Animale di Monza eBrianza ha una lunga storia alle spal-le. Fondata nel 1940 da MonsignorBaraggia, da allora di strada e diesperienze sul campo della tutela edella cura degli animali ne ha fattemolte e il “patrimonio” di sapereaccumulato, si può ben affermare checostituisce un modello di lavoro daseguire. Oggi E.N.P.A. Monza, cheopera sul territorio in difesa dei dirit-ti di tutti gli animali, vanta un’effi-ciente sistema di servizi: consulenzatelefonica ed interventi diretti, infor-mazioni e consigli, segnalazioni dianimali maltrattati o in pericolo.Pronto intervento di animali feriti oin difficoltà. Dal 1983 ENPA Monzagestisce il canile intercomunale del-

l’area, attualmente convenzionatocon dieci comuni. Qui vengono rico-verati cani, gatti e altri animali smar-riti o abbandonati. Non è un parcheg-gio a tempo indeterminato, lo spiritoche anima i volontari è quello diritrovare al più presto il proprietariodella bestiola smarrita o una nuovafamiglia che la adotti. Dicevamo deivolontari, al momento se ne contanocirca140. Domenica 5 ottobre si ètenuta la manifestazione più impor-tante dell’anno: la benedizione deglianimali, giunta ormai alla sua trenta-quattresima edizione. Il prossimoevento sarà nel 2009 con la “Befanadel cane e del gatto” che si svolgeràil giorno 6 gennaio.ENPA Monza lancia, infine, unappello all’impegno, perché per

lavorare bene occorrono semprenuove forze attive. Alle persone inte-ressate a diventare volontari, l’invitoè di recarsi presso la sede i giovedìnon festivi alle ore 21.30.

E.N.P.A. sezione di Monza e Brianzasi trova in via Lecco 164, Monza tel. 039/388304.Altre informazioni sul lavoro dell’as-sociazione si possono trovare visitan-do il sito internet: www.enpamonza.itE’ possibile ricevere il notiziarioelettronico iscrivendosi tramite ilsito, oppure inviando una mail all’in-dirizzo [email protected]

Per sostenere ENPA Monzaconto corrente postale: 28646206intestato a E.N.P.A. sezione diMonza e Brianza

Dusha con la sua “mamma” romena

ENPA Monza: un impegno che v iene da lontano

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ATTUALITA’

Quella che segue è la lettera di unanostra sostenitrice che l’estate scorsaha compiuto un viaggio in Romaniache ha toccato molte città e regioni.Come lei stessa dice, a spingerla inquesto Paese è stato l’interesse susci-tato dal lavoro della nostra associa-zione. A parere della redazione è unalettera bellissima che trasmette l’e-mozione vissuta e al contempo riescea descrivere con lucidità la realtàdella situazione che vivono i cani nelPaese in cui STD ha scelto di opera-re. Ringraziamo la nostra sostenitricee vi proponiamo il suo messaggio,convinti di fare a tutti cosa gradita.

Gentili volontari STD, da alcuni mesi seguo quotidianamen-te le vostre attività nel sito ed hoanche adottato a distanza un cagno-lino; spero di non annoiarvi e nonfarvi perdere tempo, ma desideravoproprio scrivervi queste righe perringraziarvi per quanto state facendoa favore di quei poveri animali “figlidi nessuno”.Della grave situazione in cui vivono icani, e non solo loro, in Romania, hopotuto purtroppo rendermi conto ilmese scorso poiché ho trascorsoparte delle mie vacanze proprio inquel Paese. Ho visitato Transilvania,Banato, Moldavia e Maramures, nonsono arrivata al sud, là dove operatevoi, ma immagino che la situazionesia ancora peggiore. Ebbene, ciò cheho visto mi ha profondamente addo-lorato: centinaia di cani che vagava-no affamati per le strade, solitari o apiccoli gruppi, nelle periferie dellecittà e nei boschi (i Monti Bucegibrulicano di cani abbandonati).In un primo momento ho pensato chequesti cani fossero inavvicinabili,mordaci o selvatici, invece, ho speri-mentato che questi poveri animalinon solo erano docili, ma si facevanotoccare e anzi desideravano il contat-to umano. Per quanto mi è stato pos-

sibile ho cercato di alleviare un pocola loro fame, offrendo del pane, chetutti hanno mangiato avidamente, mail mio intervento, lo so, è stato unmisero palliativo, che non li salverà.Mi addolora sapere che molti di queicani senza nessuno non sopravvi-vranno al freddo dell’inverno: doveandranno a sfamarsi in mezzo agliimmensi boschi dei Carpazi? O nelledegradate periferie delle città comeBrasov, Cluj Napoca, Oradea,Suceava e tante altre?Ho visto cagnolini di tutti i colori emisure, da cuccioli a cani di grossataglia, tutti vaganti e rassegnati anon avere nessuno che si occupa diloro. Molti cani vagavano nei villag-gi e sembravano i cani di tutti, masarà vero oppure gli abitanti lo dice-vano a noi per farci stare zitti? I canidi proprietà poi non vivono in condi-zioni invidiabili: legati a catena,sempre corta, costretti all’apertosenza ripari e con poco cibo. E’ vitaquesta? Nemmeno i cavalli trascor-rono una vita agevole in Romania:impiegati come bestie da lavoro, neho visti molti malnutriti e deperiti.Credo che questa realtà che ho con-statato di persona, a eccezione delMaramures in cui non ho visto menocani randagi e pochissimi cavalli dalavoro, sia comune a tutta la

Romania, anzi, più mi sono inoltrataverso i territori del Sud, più aumen-tava il numero di randagi e l’indiffe-renza della gente. Perché tutto ciò?Ho letto che tutto è iniziato conCeausescu, ma è possibile che ilfenomeno abbia raggiunto dimensio-ni così grandi? Il governo romeno e la popolazionedovrebbero farsi carico di questagrave situazione, non con la soppres-sione dei poveri animali! QuestoPaese, che ha paesaggi meravigliosi,monumenti interessanti e una storiamillenaria, come può pensare distare nell’Unione Europea se nonriconosce il diritto ad una vita digni-tosa ai propri animali?Vorrei concludere questa mia letteraringraziandovi di cuore per tutto ciòche fate ogni giorno in Romania.Purtroppo, non posso venire ad aiu-tarvi di persona, ma vi sono moltovicina spiritualmente. Parlerò dellavostra attività con le persone che soessere sensibili e adotterò a distanzaun altro cagnolino.Spero di non avervi disturbato, maqueste parole per voi le sentivo giàmentre visitavo la Romania. Grazie e un abbraccio virtuale a tuttivoi e alle migliaia di animali che sal-vate.

Michela Bigaran

Impressioni d i un v iaggio in Romania

Michela a Sighisoara

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I PROGETTI DI STD

CERNAVODAFermo il progetto del nuovo canile,mentre nasce il primo rifugio perasinelli in Romania. E’ stato un autunno di partenze per icani del rifugio di Cernavoda: a set-tembre e ad ottobre, grazie allo sfor-zo dell’ufficio milanese di STD, èpartita una media di 40 animali almese, che ha alleggerito la struttura(oramai collassata dopo gli abbando-ni estivi) e riportato le cose vicinealla normalità. Ma la pressione pro-veniente dal territorio circostante èaltissima, anche perchè la nuovaamministrazione comunale sembrameno disponibile della precedente adaccettare la presenza dei randagisulla strada. Nel corso dell’ultimoconsiglio comunale si è parlato addi-rittura di creare un canile comunale“che applichi la legge” (cioè la vec-chia ordinanza 155 che obbliga asopprimere gli animali dopo 2 setti-mane). Siamo intervenuti durante laseduta per spiegare quali siano i costidi questo tipo di gestione e soprattut-to la sua complessità organizzativa:aspetti che un’amministrazionecomunale dovrebbe avere ben pre-senti prima di lanciarsi in un’impresadel genere. Siamo fiduciosi di poter

zione di 5 recinti con piattaformarialzata in cemento (contro le allu-vioni), cancellate in metallo, una pic-cola cucina e un deposito. Ci augu-riamo che la generosità natalizia deinostri amici ci consenta, in primave-ra, di procedere alla ristrutturazione.

MEDGIDIASegnali incoraggianti dal nuovosindaco. Inaugurata da STD unapiccola sala operatoria.L’elezione di Marian Iordache a sin-daco della città è stata una buonanotizia per STD. Fu proprio lui, treanni fa, ad avviare la collaborazionecon STD e a rinunciare agli avvele-namenti come metodo per contenerela popolazione randagia. La nuovagiunta ha immediatamente fatto alcu-ni passi di tipo burocratico per faravanzare il progetto della clinicaveterinaria con annesso rifugio, pro-getto per il quale è stato da tempoindividuato un terreno. Nel frattem-po, anche grazie all’aiuto di alcunisoci di Montecarlo, abbiamo realiz-zato una piccola sala operatoriariscaldata e piastrellato la zona didegenza, migliorando sensibilmentel’igiene e la luminosità degli ambien-ti. Abbiamo anche previsto migliorieai box esterni dei cani, e speriamo diprocedere durante l’inverno, qualorai fondi lo consentano. Il numero dei cani presenti nel minirifugio di Medgidia è pressochècostante, mentre sempre più privati

instaurare anche con il nuovoSindaco (l’ex consigliera MarianaMircea) un rapporto fruttuoso e ciauguriamo di riuscire a scoraggiarladall’intento di costruire una strutturaalternativa alla nostra. Vi terremoinformati sull’evoluzione delle cose. E’ fermo, invece, il progetto delnuovo canile: i fondi non arrivano eci siamo accontentati di vedere, aiprimi di novembre, le nuove stallegiunte dall’Ighilterra per i nostri asi-nelli. Trasferiti lo scorso agosto sulnuovo terreno (che hanno mostratodi amare molto), ora hanno a disposi-zione pascoli per circa 20.000 mq,mangiatoie protette e stalle conforte-voli per affrontare l’inverno. Si trattadella prima struttura del genere crea-ta in Romania e realizzata grazie allosforzo congiunto della fondazioneDonkey Sanctuary (che finanzia ecoordina il progetto) e di STD, chesegue tutti gli aspetti gestionali edamministrativi. Infine, un appello ai nostri sostenito-ri: il cortile antistante la clinica diCernavoda ha bisogno di un inter-vento urgente di riqualificazione. Iltrasloco nel nuovo canile è troppolontano e non possiamo più rimanda-re tali lavori: si tratta della realizza- Nuova sala operatoria di Medgidia

Rifugio di Cernavoda

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I PROGETTI DI STD

cittadini ci raggiungono per steriliz-zare e curare i propri animali: unaltro segno del ruolo importante chestiamo ricoprendo nello sviluppocivile della città (43.000 abitanti),dove da sempre manca un medicoveterinario e gli animali di proprietàsono migliaia. Infine, l’arrivo di Pegasus, divenutoil compagno della cavalla Lisa.Abbandonato dal padrone, che loaveva legato con una catena ad unabaracca, il povero cavallo era in con-dizioni precarie (contusione ad unazampa, lesioni alla cute, stato didenutrizione). L’animale si è ripresoe trascorre le sue giornate sereno inun grande prato, insieme a Lisa.

CALARASITra lentezze burocratiche e diffi-coltà organizzative, proseguono ilavori di riqualificazione. Sapevamo che sarebbe stato difficileottenere tutti i permessi sanitari dalleautorità competenti, ma trovarsidopo 9 mesi nell’impossibilità didetenere sostanze anestetiche ascopo chirurgico è davvero sconfor-tante. Eppure è proprio così: solo adottobre le cose hanno iniziato a muo-versi, con inevitabili rallentamentiper tutte le nostre attività. Qualche delusione è arrivata anchesul fronte delle attrezzature: il pro-messo terzo container non è arrivato

e ora, con l’inverno alla porta, ci tro-viamo nella terribile situazione dinon avere un posto caldo dove teneregli animali feriti, operati o bisognosidi cure. Mentre scriviamo questanewsletter stiamo cercando le risorsenecessarie presso alcuni partner stra-nieri e speriamo di festeggiare ilNatale con un nuovo locale degenzaper i poveri randagi di Calarasi. I quadrupedi partiti grazie al pro-gramma di adozioni internazionalisono una cinquantina, mentre ilnumero complessivo di randagi pre-senti è di 280. Molti privati si sonorivolti al nostro rifugio per sterilizza-re gratuitamente i propri animali, enon sono ovviamente mancati gliabbandoni di fronte alla cancellata. Vanno segnalati i lavori di riqualifi-

cazione che hanno interessato lecucce prefabbricate (già presenti nelcanile al nostro arrivo). I tetti dilamiera e di amianto sono stati tuttisostituiti con placche di compensatoresistente, ricoperte a loro volta daspessi fogli di plastica: non solo peril bene degli animali ma anche deilavoratori del rifugio. E’ stato neces-sario anche acquistare una pompapiù potente per prelevare l’acqua dalpozzo che serve il canile: tra l’altro illivello dell’acqua sta scendendo peri-colosamente, speriamo di non doverpresto affrontare una crisi idrica.

LA CLINICA MOBILETante richieste dai villaggi e daicomuni circostanti.Il segno che qualcosa in Romania stacambiando è dato dal numero dirichieste di intervento che la clinicaha ricevuto in questi mesi, non soloda privati cittadini, ma anche da tantipiccoli comuni, sindaci di villaggivicini, canili improvvisati, cimiteri...Purtroppo, i fondi limitati e il perso-nale ridotto non ci consentono disfruttare ancora il camper 5 giorni susette, ma gli interventi del teammedico crescono in numero e in qua-lità dei servizi veterinari forniti equesto ci fa essere ottimisti per ilfuturo. Continuate a sostenerci con levostre donazioni! La nostra clinica mobile

Il rifugio di Calarasi

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ParadaASSOCIAZIONI

Nello spazio dedicato alle associazionionlus che operano in Romania in questonumero, diamo la parola a Parada reducedal successo del film presentato alFestival del Cinema di Venezia.

Quando è nata Parada e quali attivitàsvolge in Romania?“La storia di Parada inizia nel 1992 quan-do il clown franco algerino Miloud Oukiliincontra a Bucarest i bambini che viveva-no in strada e facevano dei canali sotterra-nei della città il loro rifugio dal freddo edalla solitudine. Sono gli anni successivial crollo del regime di Ceaucescu, l’interoPaese vive in un clima di caos e crisi eco-nomica, molte famiglie si disgregano,migliaia di bambini abbandonano le lorocase e dalle campagne si riversano nellestrade della capitale. Miloud decide di fer-marsi con loro e di impegnarsi per dareloro un futuro. Nel 1996 fonda a Bucarestla Fondazione Parada. In oltre 15 anniParada segue circa 4000 minori. Grazieall’impegno di Fondazione Parada e diParada Italia molti di loro oggi sono adul-ti, ben integrati nella società. Parada Italianasce nel gennaio 2006 dall’evoluzionedella campagna “Un naso rosso control’indifferenza”. Associazione indipenden-te, impegnata a fornire a FondazioneParada di Bucarest supporto formativo,progettuale ed economico, sostiene inter-venti a favore dell’infanzia negata; lavora

per garantire un futuro alle migliaia dibambini che vivono in strada attraversoprogetti concreti. Le attività di Paradaspaziano dal Centro Sociale Diurno, aiutiper il reinserimento scolastico e per avvia-re un progetto di crescita personalizzato,fino al Servizio di Assistenza Stradale.Con un caravan vengono setacciate lestrade di Bucarest per fornire assistenzasanitaria e generi di prima necessità. Altraattività: il reinserimento a scuola e nellefamiglie di origine dei minori. Due appar-tamenti offrono loro un primo appoggioper avviare il percorso verso l’autonomia.La compagnia di clown permanente diParada, “I Ragazzi di Bucarest”, nostromarchio distintivo, porta in tournée spet-tacoli di clownerie. Infine, un ufficio dilavoro orienta i ragazzi verso attività lavo-rative. Con questo spirito abbiamo inseri-to nei progetti circa 35 ex ragazzi di stra-da come educatori e animatori sociali”.

Che lavoro svolgete in Italia e cosa rap-presenta il film presentato a Venezia?“Parada Italia attiva il Sostegno aDistanza dei ragazzi che seguiamo aBucarest, mentre qui realizza corsi di ani-mazione e clownerie, porta avanti attivitàdi educazione nelle scuole, nelle universi-tà, nel territorio per sensibilizzare al temadel disagio, della diversità culturale e pro-muovere l’integrazione; tiene laboratoriartistici in situazioni a rischio, gestiti daex ragazzi di strada, che trovano così unavia di riscatto sociale. Ma, soprattutto,Parada Italia organizza le tournèe deiRagazzi di Bucarest, un’esperienza chepermette ai ragazzi romeni di avvicinareuna realtà a loro spesso ignota, il calore diuna famiglia vera, mentre alle famiglieospitanti permette di toccare con mano larealtà di questi giovani, realizzando cosìun’opportunità di crescita reciproca. Dal1999 a oggi circa 80.000 persone hannoconosciuto Parada grazie alle tournée”.Il 28 agosto scorso è stato presentato allasessantacinquesima edizione del FestivalInternazionale del Cinema di Venezia ilfilm Pa-ra-da di Marco Pontecorvo.Siamo rimasti molto colpiti dall’attenzio-ne e dall’apprezzamento della critica e delpubblico che ci hanno regalato 12 minutidi applausi e una profonda felicità.Ringraziamo tutti coloro che hanno resopossibile questo risultato, dal regista che

ha saputo girare un film poetico e toccan-te su un tema tanto delicato, senza bana-lizzarne i contenuti, agli amici, ai volonta-ri. Ad oggi Pa-ra-da è stato proiettato in58 città e ancora molte stanno richiedendoil film. Per noi è un enorme successo euna grande opportunità per far conoscereil nostro progetto. Ha detto Miloud duran-te la conferenza stampa di presentazione:“Il film non si può scindere dal progettoreale. Quest’opera era importante, al di làdei suoi meriti artistici, proprio perchétestimonia sforzi, difficoltà e successi diquindici anni di lavoro. Non abbiamo fini-to: i bambini di strada non sono solo unproblema di Bucarest, ma una realtà cheriguarda tutti i Paesi, dal Brasile allaFrancia”.

Da quando Parada esiste, pensate chela realtà romena sia cambiata?“Rispetto a dieci anni fa, la situazione èmolto cambiata. Parada ha iniziato il suolavoro nel periodo più esplosivo e dis-astroso. Per molto tempo l’esistenza deiragazzi di strada è stata negata dalle isti-tuzioni locali, forse, per l’incapacità diaffrontarla, ma il processo di integrazionenell’Unione Europea le ha obbligate ariconoscere il fenomeno e a intervenire.La Romania ha vissuto in questi ultimianni la chiusura degli orfanotrofi, lamessa in atto di programmi di assistenzaalla disoccupazione o di aiuto finanziarioa persone senza reddito o con redditominimo e un riordino del sistema di assi-stenza sociale. Nonostante l’interventomassiccio, esistono ancora disequilibristrutturali. Dati recenti dimostrano che,sebbene il fenomeno dei bambini di stradasia drasticamente ridotto, il loro numero èancora elevato. Si stima che solo aBucarest siano circa 1500. Da qui lanecessità di continuare le attività diParada e potenziarne l’intervento”.

Per aiutare Parada • Bonifico bancarioc/c 117354 di BANCA ETICA, IBAN IT22 X050 1801 6000 0000 0117354 - ABI 05018 CAB 01600 CIN Xintestato a Parada Italia

• Versamento su C/C postale c/c posta-le n. 70746839 intestato a Parada Italia.Altre informazioni su www.parada.it

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GLI AMICI DI STD RACCONTANO

Un ponte di a iut i dal la F in landiaIn questo numero diamo la parola aJenny Vestlund, dalla Finlandia, checon la sua associazione HelmosaHundars Vanner sostiene le nostreattività e i nostri progetti di adozione.Da quanto tempo lavorate conSTD e quando è avvenuto il primocontatto?“Seguivo con impegno l’opera didiverse associazioni di aiuto agli ani-mali che operano in Finlandia e pen-savo di adottare un cane abbandona-to. Nel corso di questa ricerca, nellaprimavera del 2007 conobbi l’asso-ciazione svedese Hundhjalpen, inparticolare, la loro portavoce, LindaWest, cui chiesi se mi poteva aiutaread adottare un cane romeno. Lei lofece e fu così che nella mia vita arri-vò Ella, dolce cagnolina provenienteda Cernavoda. Da quel momentoincominciai a entrare nel vivo deldramma romeno e del lavoro svoltoda STD. La mia reazione immediatafu contraddistinta dal dolore e allostesso tempo dal desiderio di farequalcosa. Comunicai la mia decisio-ne a Linda e insieme parlammo alungo su come organizzare un pontedi aiuti e di adozioni tra Romania eFinlandia, a settembre 2007 nascevail nostro progetto e due mesi dopo, anovembre, mi recai per la primavolta a Cernavoda”.Quale fu la tua impressione soprat-tutto per quanto riguarda i cani?“Questo primo viaggio fu un verotrauma. Credevo di essere mental-mente preparata, ma la visione diret-ta dei cani morti e di quelli morenti,rovesciati in mezzo alla strada, futerribile. Visitai un canile lager aBucarest e ne trassi un’impressionedi desolazione totale, la successivavisita mi diede sollievo: vidi il caniledi Cernavoda e mi parve un paradiso.Durante e dopo quel viaggio piansimoltissimo, ma la mia decisione di

adoperarmi per migliorare la situa-zione dei cani romeni, si rafforzòulteriormente”.

Puoi descrivere la situazione deirifugi nel tuo Paese, la Finlandia,dirci se ce ne sono molti e se ospi-tano tanti cani abbandonati?“In Finlandia è estremamente insoli-to vedere in giro un cane solo, senzapadrone, la parola randagio pratica-mente non esiste. Tuttavia, nelle prin-cipali città noi abbiamo rifugi percani e gatti abbandonati. Può capitareche un padrone porti l’animale diret-tamente al canile, ma è rarissimo chelo abbandoni in mezzo a una strada.Nel 99 per cento dei casi i cani neicanili sono animali che si sono smar-riti e nel giro di pochi giorni i loropadroni riescono a riprenderseli.Nella cittadina dove abito, che contacirca centomila abitanti, abbiamo uncanile che ospita dai 10 ai 20 caniabbandonati. Come si vede, il randa-gismo da noi non è un problema”.

Cosa pensi del lavoro di STD edella collaborazione avviata con la

nostra associazione a favore deirandagi romeni?“Rispetto la vita e penso che ognicane sia detentore di diritti per i qualiè doveroso combattere. Penso che siagiusto impegnarsi sul versante delleadozioni dei cani romeni, ma nonsolo, è importante lavorare per far sìche diminuiscano i cani randagi tra-mite un serio programma di steriliz-zazione, in questo senso credo cheSTD lavori bene, occupandosi diquesto e al contempo mostrando sen-sibilità verso la popolazione”.

Quale è per te la priorità di inter-vento in Romania, pensando alprossimo futuro?“Penso che sia importante, special-mente a fronte della nuova legge diprotezione animale, spingere sull’i-dea di sterilizzare al posto di uccide-re. E’ importante intervenire conforza sulle istituzioni locali e nazio-nali per sensibilizzarle al tema degliabusi sugli animali, l’altro puntoimportante, è continuare a prendersicura dei cani randagi”.

Jenny Vestlund con Ella

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................................STD NewsIscrizione Tribunale di Milano n° 567 dell’8/07/2005Direttore Responsabile: Marina Di LeoRedazione: Sara Turetta, Giorgia RozzaSegreteria: Sara BaroniSede operativa: Via Villapizzone, 26 - 20156 MilanoTel. +39 0236584259 - Fax +39 0287383163Tipografia: Studio Poliartes Srl - Via Saldini, 30 - 20133 Milano

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I GADGETS DI STD

PER AIUTARCI: Conto Corrente postale N° 62998497 intestato a: Save the Dogs Onlus, Via Nenni 5 - 20070 Vizzolo P. (MI)Per bonifici bancari: Bancoposta Conto Corrente N°62998497 - Abi 07601 - Cab 01600 Codice Iban: IT-48-A-07601-01600-000062998497

Natale solidaleAnche quest’anno STD propone il suocatalogo di prodotti e gadgets persona-lizzati per regali all’insegna della soli-darietà, offrendo così ai nostri sosteni-tori una possibilità in più di supportarei nostri progetti. Tutto il ricavato dellavendita è destinato al consolidamento,sviluppo e promozione delle attività inRomania. Per vedere e acquistare tutto il mer-chandising firmato STD, potete colle-garvi a: www.savethedogs.eu/shop

Calendario 2009 Quest’anno il calen-dario da tavolo è dedicato ai nostri ospi-ti del canile di Calarasi. Le foto raccon-tano storie di cani che alle spalle hannoesistenze difficili ma che grazie a SaveThe Dogs hanno ora la possibilità di ini-ziare una nuova vita. Euro 10,00

NEW! T-shirt donna in cotone elasticiz-zato, colore rosso con disegno in argento.Misure dalla S alla XL. Euro 18,00

Libro “Amicizie speciali” di Oscardog,Phasar Edizioni. Quarantuno storie chevedono protagonisti i cani disabili e l’a-more che li ha legati ai loro amici “bipe-di”. Euro 12,00

CD Music United for Animals raccol-ta di canzoni dedicate ai diritti degli ani-mali. All’interno il brano “Abandonedin Romania” dedicato ai cani randagiromeni. Euro 15,00

Gilet da uomo esterno in cotone, spes-so interno in poliestere, ideale per l’in-verno. Solo nero, misure dalla M allaXL. Euro 35,00

Giacca Pile grigio per la versione dauomo, blu navy per la donna, misuredalla S alla XL. Euro 27,00

NEW! “Fiori di Luce” marchio diqualità di prodotti fitocosmetici per lacura di viso, corpo e capelli per donnae uomo, privi di ingredienti di origineanimale, non testati sugli animali, abase di principi attivi vegetali. Gel viso-collo-decolletè, 125 ml, Euro21,00; emulsione idratante ripatriceviso-corpo, 200 ml, Euro 21,00; sham-poo ristrutturante, 200 ml, Euro 14,00.Per ulteriori informazioni contattateci.

Modalità di acquisto: e’ possibile fareil proprio ordine sullo shop on line delnostro sito www.savethedogs.eu/shop/.Gli articoli si possono ordinare ancheper telefono (allo 02/36584259 dalleore 8,30 alle 18.30 dal lunedì al vener-dì) o scrivendo a [email protected] chi abita nella provincia di Milanoi gadgets si acquistano anche presso lasede dell’associazione previ accorditelefonici. Altre proposte e informazio-ni si possono trovare su www.savethe-dogs.eu/shop/ o contattando la sede.

E’ richiesto un contributo di 10 Europer le spese di spedizione.

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