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ACQUE MINERALI E TERMALI. LA GIUNTA REGIONALE PREADOTTA NUOVO DISEGNO DI LEGGE un notevole snellimento delle procedure e degli adempienti”. Accanto ai diritti legati all’e- stensione dell’area di superfi- cie, per quanto riguarda l’im- porto dei diritti annuali c’è da registrare l’incremento del canone applicato alla quantità di acqua effettivamente utiliz- zata per le attività di imbotti- gliamento, in base alla misura- zione effettuata da contatori volumetrici appositamente installati. “Da tempo l’Umbria applica canoni sulle quantità realmente consumate e com- prensive anche del volume d’acqua utilizzato per il lavag- gio e risciacquo dei contenitori oltre che per l’imbottigliamen- to. Il disegno di legge – prose- gue Bottini - riconferma per il 2008 il costo di 50 euro per ogni ettaro o frazione di ettaro di area accordata in concessio- ne, mentre raddoppia, da 50 centesimi ad un euro a metro cubo o frazione di metro cubo, il diritto sull’acqua minerale o di sorgente effettivamente utilizzata. Tenendo conto dei dati 2006, il prossimo anno – spiega ancora l’assessore - l’introito derivante dai diritti è stato stimato in circa 1milione e mezzo di euro”. Rispetto alle precedenti disposizioni cresce inoltre la riduzione a favore dei titolari di concessione che uti- lizzano contenitori di vetro. La quota di ac- qua imbottigliata in vetro (31 milioni di litri) è pari al 2,8% di quella imbottigliata in contenitori di plastica (mille 100 milioni di litri) e corrisponde a circa il 2,4 per cento del totale dell’acqua utilizzata. Relativamen- te alle concessioni per la coltivazione dei gia- cimenti la durata, pro- porzionata all’entità degli investimenti, dovrà essere esercitata su un’area possibil- mente inferiore ai 200 ettari e dovrà configu- rarsi in maniera funzio- Perugia, 1 dic. 07 - “Con il nuo- vo disegno di legge in materia di acque minerali e termali in Um- bria intendiamo imprimere una svolta significati- va nella gestione di queste importanti risorse naturali, inquadrandole in una comples- siva azione di tutela e valoriz- zazione delle acque e di svilup- po sostenibile del territorio”. Lo ha detto l’assessore all’Ambien- te della Regione Umbria, Lam- berto Bottini, commentando la recente preadozione da parte della Giunta regionale dell’Um- bria del provvedimento che ridisegna il complesso delle norme in materia di “ricerca, coltivazione e utilizzo delle acque minerali naturali, di sorgente e termali”. La propo- sta di legge, sulla quale si è aperta la fase di partecipazio- ne, contiene alcune innovazioni riguardanti il pagamento dei diritti annuali (incrementati sulla base del totale delle ac- que utilizzate per l’imbottiglia- mento) e le modalità per il rilascio delle concessioni e dei permessi di ricerca. “Nel defi- nire i 35 articoli che compongo- no la proposta – ha sottolineato Bottini – abbiamo tenuto conto della necessità di tutelare e valorizzare le risorse idriche e di salvaguardare la competitivi- tà del comparto nell’economia regionale. Pure nella limitatez- za dei volumi utilizzati per l’imbottigliamento (circa 42 litri/secondo) rispetto a quelli per altri usi (7142 litri/secondo i prelievi autorizzati da corpi idrici sotterranei per uso pota- bile, industriale o irriguo) – ha aggiunto l’assessore - l’utilizzo dell’acqua minerale non è stata considerata in maniera avulsa rispetto al corretto e complessi- vo utilizzo della risorsa e degli aspetti naturali, storici, culturali ed economici del territorio. La nuova legge, che abroga tutte le norme regionali vigenti – ha concluso l’assessore - produrrà nale alla coltivazione e tutela del giacimento. Nel provvedi- mento di concessione sarà indicata la tipologia della risor- sa, l’area e la durata della con- cessione, la quantità massima estraibile e, ove necessario, il regime dei prelievi su base annuale stagionale o mensile, l’individuazione, delimitazione ed estensione, delle aree di salvaguardia, l’ammontare dei diritti annuali per la superficie e per la quantità di acqua utiliz- zata e del deposito cauzionale, accanto a eventuali prescrizioni e limitazioni cui si intende su- bordinare il rilascio della con- cessione. È inoltre previsto che il titolare della concessione versi in favore della Regione Umbria, a garanzia degli impe- gni assunti attraverso la con- cessione ed una specifica con- venzione, un deposito cauzio- nale pari al 10 per cento degli investimenti che intende realiz- zare, con un tetto massimo di 500mila euro. La possibilità di effettuare le ricerche è ammes- sa soltanto nel rispetto delle previsioni del Piano regolatore regionale degli acquedotti e del Piano di tutela delle acque, in fase di approvazione. Segue in ultima pagina IN RILIEVO ACQUE MINERALI TRASIMENO / PIEDILU- CO WWAP EU: KNOLEUM, PAGUS e INNOREF RIFIUTI FESTE ECOSOSTENIBILI QUESTION TIME CARTA DELL’ACQUA CINEMA e AMBIENTE SORELLA ACQUA ECOMUSEI CENTRALCOM Anno I, numero 6 Assessorato all'Ambiente e allo Sviluppo sostenibile Sommario ECOMUSEI 25 Il Programma de l’Unesco 2 I LAGHI 4 UMBRIAMBIENTE CINEMA 6 Progetti Europei 8 RIFIUTI 10 La CARTA DELL’ACQUA 17 CENTRALCOM 23 FESTE sostenibili 24

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Progetti Europei 8 IN RILIEVO • CENTRALCOM FESTE sostenibili 24 • SORELLA ACQUA • WWAP Il Programma de l’Unesco • ACQUE MINERALI • CINEMA e AMBIENTE • CARTA DELL’ACQUA • QUESTION TIME • FESTE ECOSOSTENIBILI • ECOMUSEI Assessorato all'Ambiente e allo Sviluppo sostenibile 17 • RIFIUTI 2 6 Segue in ultima pagina Colombella, Report (Perugia), edizione del stesura della sulle Risorse Idriche terza lavorerà alla Pagina 2 Umbriambiente A

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ACQUE MINERALI E TERMALI. LA GIUNTA REGIONALE PREADOTTA NUOVO DISEGNO DI LEGGE

un notevole snellimento delle procedure e degli adempienti”. Accanto ai diritti legati all’e-stensione dell’area di superfi-cie, per quanto riguarda l’im-porto dei diritti annuali c’è da registrare l’incremento del canone applicato alla quantità di acqua effettivamente utiliz-zata per le attività di imbotti-gliamento, in base alla misura-zione effettuata da contatori volumetrici appositamente installati. “Da tempo l’Umbria applica canoni sulle quantità realmente consumate e com-prensive anche del volume d’acqua utilizzato per il lavag-gio e risciacquo dei contenitori oltre che per l’imbottigliamen-to. Il disegno di legge – prose-gue Bottini - riconferma per il 2008 il costo di 50 euro per ogni ettaro o frazione di ettaro di area accordata in concessio-ne, mentre raddoppia, da 50 centesimi ad un euro a metro cubo o frazione di metro cubo, il diritto sull’acqua minerale o di sorgente effettivamente utilizzata. Tenendo conto dei dati 2006, il prossimo anno – spiega ancora l’assessore - l’introito derivante dai diritti è stato stimato in circa 1milione e mezzo di euro”. Rispetto alle precedenti disposizioni cresce inoltre la riduzione a favore dei titolari di concessione che uti-lizzano contenitori di vetro. La quota di ac-qua imbottigliata in vetro (31 milioni di litri) è pari al 2,8% di quella imbottigliata in contenitori di plastica (mille 100 milioni di litri) e corrisponde a circa il 2,4 per cento del totale dell’acqua utilizzata. Relativamen-te alle concessioni per la coltivazione dei gia-cimenti la durata, pro-porzionata all’entità degli investimenti, dovrà essere esercitata su un’area possibil-mente inferiore ai 200 ettari e dovrà configu-rarsi in maniera funzio-

Perugia, 1 dic. 07 - “Con il nuo-vo disegno di legge in materia di acque minerali e termali in Um-bria intendiamo imprimere una svolta significati-

va nella gestione di queste importanti risorse naturali, inquadrandole in una comples-siva azione di tutela e valoriz-zazione delle acque e di svilup-po sostenibile del territorio”. Lo ha detto l’assessore all’Ambien-te della Regione Umbria, Lam-berto Bottini, commentando la recente preadozione da parte della Giunta regionale dell’Um-bria del provvedimento che ridisegna il complesso delle norme in materia di “ricerca, coltivazione e utilizzo delle acque minerali naturali, di sorgente e termali”. La propo-sta di legge, sulla quale si è aperta la fase di partecipazio-ne, contiene alcune innovazioni riguardanti il pagamento dei diritti annuali (incrementati sulla base del totale delle ac-que utilizzate per l’imbottiglia-mento) e le modalità per il rilascio delle concessioni e dei permessi di ricerca. “Nel defi-nire i 35 articoli che compongo-no la proposta – ha sottolineato Bottini – abbiamo tenuto conto della necessità di tutelare e valorizzare le risorse idriche e di salvaguardare la competitivi-tà del comparto nell’economia regionale. Pure nella limitatez-za dei volumi utilizzati per l’imbottigliamento (circa 42 litri/secondo) rispetto a quelli per altri usi (7142 litri/secondo i prelievi autorizzati da corpi idrici sotterranei per uso pota-bile, industriale o irriguo) – ha aggiunto l’assessore - l’utilizzo dell’acqua minerale non è stata considerata in maniera avulsa rispetto al corretto e complessi-vo utilizzo della risorsa e degli aspetti naturali, storici, culturali ed economici del territorio. La nuova legge, che abroga tutte le norme regionali vigenti – ha concluso l’assessore - produrrà

nale alla coltivazione e tutela del giacimento. Nel provvedi-mento di concessione sarà indicata la tipologia della risor-sa, l’area e la durata della con-cessione, la quantità massima estraibile e, ove necessario, il regime dei prelievi su base annuale stagionale o mensile, l’individuazione, delimitazione ed estensione, delle aree di salvaguardia, l’ammontare dei diritti annuali per la superficie e per la quantità di acqua utiliz-zata e del deposito cauzionale, accanto a eventuali prescrizioni e limitazioni cui si intende su-bordinare il rilascio della con-cessione. È inoltre previsto che il titolare della concessione versi in favore della Regione Umbria, a garanzia degli impe-gni assunti attraverso la con-cessione ed una specifica con-venzione, un deposito cauzio-nale pari al 10 per cento degli investimenti che intende realiz-zare, con un tetto massimo di 500mila euro. La possibilità di effettuare le ricerche è ammes-sa soltanto nel rispetto delle previsioni del Piano regolatore regionale degli acquedotti e del Piano di tutela delle acque, in fase di approvazione.

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IN RILIEVO

• ACQUE MINERALI

• TRASIMENO / PIEDILU-

CO

• WWAP

• EU: KNOLEUM, PAGUS

e INNOREF

• RIFIUTI

• FESTE ECOSOSTENIBILI

• QUESTION TIME

• CARTA DELL’ACQUA

• CINEMA e AMBIENTE

• SORELLA ACQUA

• ECOMUSEI

• CENTRALCOM

Anno I, numero 6

Assessorato all'Ambiente e allo Sviluppo sostenibile

Sommario

ECOMUSEI 25

Il Programma de l’Unesco

2

I LAGHI 4

UMBRIAMBIENTE CINEMA

6

Progetti Europei

8

RIFIUTI 10

La CARTA DELL’ACQUA

17

CENTRALCOM 23

FESTE sostenibili 24

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ACQUA

“Quando le istituzioni sanno cooperare e collaborare non possono che produrre eccellen-ze, come nel caso dell’istituzio-ne a Perugia del Segretariato dell’Unesco per il controllo della qualità della risorsa idrica nel mondo”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti, ricevendo a Palazzo Donini il Direttore generale dell’Unesco, Koichiro Matsuura, il Ministro per le politiche ambientali, Alfonso Pecoraro Scanio, il Rettore dell’Università per Stranieri, Stefania Giannini, che questa mattina avevano partecipato alla inaugurazione della nuova istituzione. “L’Umbria – ha

aggiunto la presidente, rivol-gendo un particolare ringrazia-mento all’assessore regionale Lamberto Bottini per il grande impegno profuso in questi mesi per la realizzazione di questo prestigioso obiettivo – può davvero essere orgogliosa di ospitare un organismo il cui ruolo sarà importantissimo per la tutela della preziosa risorsa idrica in tutto il pianeta. E non è certamente estranea la gran-de sensibilità culturale e politi-ca della nostra terra verso il bene acqua e l’ambiente in generale alla scelta dell’Unesco di individuare Perugia quale sede del segretariato”. Anche il Ministro Pecoraro Scanio, nel

suo saluto, ha voluto sottoline-are l’intesa con la quale hanno lavorato Governo, Regione ed Università: “quando si lavora insieme non soltanto i risultati arrivano, ma anche i tempi vengono accorciati. Ed avere in Italia, ed a Perugia in particola-re, la sede di questo importan-te organismo significa che è stata riconosciuta e premiata non soltanto la nostra sensibili-tà politica verso i temi della tutela dell’acqua e dell’ambien-te, ma anche le significative capacità professionali e scienti-fiche che il nostro paese può esprimere”. Il Direttore gene-rale dell’Unesco, per parte sua, ha ringraziato Governo, Regio-

LORENZETTI: “COLLABORAZIONE TRA ISTITUZIONI PRODUCE ECCELLENZE”

12 set. 07 – Si è insediata venerdì 14 settembre a “Villa Colombella” di Perugia il Segre-tariato del “Wwap”, il “Programma delle Nazioni Unite per la valutazione dell’acqua mondiale”. L’apertura della sede, trasferita da Parigi a Perugia, avverrà con una ceri-monia, alle 17, alla quale pren-deranno parte la presidente della Giunta regionale dell’Um-bria Maria Rita Lorenzetti, l’as-sessore regionale all’Ambiente Lamberto Bottini, il direttore della Divisione delle Acque dell’Unesco Andras Szollozi-Nagy, il coordinatore del “Wwap” Olcay Unver, il rettore dell’Università per Stranieri di Perugia Stefania Giannini e il professor Lucio Ubertini, presi-dente del Comitato italiano del Programma idrologico interna-zionale dell’Unesco. “La scelta

dell’Umbria da parte dell’Une-sco – sottolineano la presidente Lorenzetti e l’assessore Bottini - è motivo di orgoglio e gratifi-cazione per la Regione, che è impegnata in un ruolo crescen-te rispetto alle tematiche dell’-acqua”. Il “Wwap”, promosso nel 2000 durante il Forum mondiale sull’acqua dell’Aja (Olanda) e coordinato dall’Une-sco, “effettua il monitoraggio dello stato delle acque dolci del pianeta – ricordano Lorenzetti e Bottini - avvalendosi di 24 agenzie delle Nazioni Unite, organizzando conferenze inter-nazionali e corsi di formazione per studenti provenienti in particolar modo da Paesi in via di sviluppo. La decisione di trasferire la sede del Segreta-riato dell’organismo da Parigi a Perugia è stata effettuata dal-l’Unesco dopo aver preso in

esame varie candidature pro-poste da città italiane, quali Venezia e Torino, e dopo che altri Paesi europei ed extraeu-ropei avevano avanzato la propria candidatura. Quale sede più adatta è stata indivi-duata Villa Colombella, che è stata messa a disposizione dall’Università per Stranieri di Perugia”. Il trasferimento è stato reso possibile dai finan-ziamenti del ministero dell’Am-biente, dalla collaborazione con il ministero degli Esteri e l’ospi-talità offerta dalla Regione in accordo con l’Università per Stranieri. L’attività più impor-tante del “Wwap” è la produzio-ne del rapporto triennale sullo stato mondiale dell’acqua, la cui terza edizione verrà scritta a “Villa Colombella” e sarà presentata nel marzo 2009, al prossimo Forum mondiale dell’-

INSEDIATO A VILLA “LA COLOMBELLA” IL PROGRAMMA ONU PER LA VALUTAZIONE MONDIALE DELLE RISORSE IDRICHE

A

Colombella,

(Perugia),

il WWAP

lavorerà alla

stesura della

terza

edizione del

World Water

Development

Report

(WWDR), il

Rapporto

Mondiale

sulle Risorse

Idriche

Umbriambiente

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IL DIRETTORE GENERALE DELL’UNESCO e IL MINISTRO PECORARO SCANIO PRESENTI ALL’INAUGURAIONE DI WWAP

Perugia, 20 nov. 07 - “Si con-cretizza oggi, con il trasferimen-to della sede del Programma delle Nazioni Unite per la valu-tazione dell’acqua mondiale da Parigi a Perugia, il lungo lavoro portato avanti sinergicamente dalla diverse istituzioni per fare dell’Umbria il laboratorio inter-nazionale dal quale scaturirà il terzo Rapporto triennale sullo stato dell’acqua che verrà pre-sentato nel 2009 al prossimo Forum mondiale di Istanbul”. Lo ha detto l’assessore regionale all’ambiente, Lamberto Bottini, inaugurando stamani, insie-me al ministro per l’ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, al Rettore dell’Università per Stra-nieri di Perugia Stefania Gianni-ni ed al Direttore generale del-l’”Unesco” Koïchiro Matsuura la sede del Segretariato del “Wwap”(Water World Assesment Program) a Villa Colombella di Perugia. “Intendiamo dare il nostro contributo – ha prosegui-to Bottini – per far sì che sia garantito a tutti un uguale ac-cesso all’acqua potabile. Nel primi articoli dello statuto della Regione – ha ricordato - si evidenzia l’impegno dell’Umbria in favore della pace. Vogliamo quindi esercitare questo compito smorzando le regioni dei conflitti del mondo fra le quali c’è anche la difficoltà di accedere all’acqua per tanta parte dell’umanità. Attraverso le attività presenti a Villa Colombella potremo dif-fondere una maggiore consape-volezza sulla importanza di questa risorsa e contribuire in modo efficace a sviluppare tra i popoli le necessarie conoscenze per costruire su questo fronte un futuro più giusto e migliore. Speriamo – ha concluso Bottini - che il rapporto ora attivato con l’Unesco per il programma Wwap trovi anche in futuro ulteriori spazi di collaborazio-ne”. Per il Ministro Pecoraro Scanio “avere in Italia ed in Umbria una sede internazionale di prestigio come questa dell’U-nesco non è cosa facile né scon-tata. Per ottenerla istituzioni e Governo nazionali hanno lavorato intensamente, consa-pevoli che il tema dell’acqua rappresenta una questione prioritaria da affrontare. Ci sono oggi – ha ricordato il ministro - almeno due miliardi di persone nel mondo che hanno accesso difficile all’acqua dolce. Una situazione che è fra le cause di conflitto e che è destinata

a peggiorare in seguito alle modifiche del clima. Questa di Perugia non sarà una sede sim-bolica – ha proseguito – ma un luogo di rilevanza internazionale in cui ci si occuperà di un pro-blema che richiede soluzioni non più procrastinabili. Il Governo italiano – ha concluso Pecoraro Scanio - riconferma il proprio impegno affinché l’acqua, che è un bene di tutti, sia per tutti effettivamente disponibile e ribadisce la propria contrarietà a qualsiasi privatizzazio-ne”. “L’inaugurazione di oggi – ha detto il Rettore dell’Universi-tà per Stranieri Stefania Gianni-ni – conferma un risultato im-portante che ha richiesto una

complessa tessitura. Alla scelta di Villa Colombella di Perugia ha certamente concorso il lavoro comune delle diverse istituzioni sia a livello internazionale che nazionale e la presenza di eccel-lenze accademiche, come le due Università della regione, e di personalità scientifiche univer-salmente apprezzate nel campo della ricerca dell’acqua e dello sviluppo. Mi piace infine pensare – ha concluso il Rettore- che attraverso il Wwap continui idealmente qui a Villa Colombel-la quel lavoro culturale a suo tempo svolto in questa stessa sede dalla marchesa Marianna Florenzi, animatrice di un grup-po di umanisti che molta parte ebbe nella unificazione d’Ita-lia.”. Il programma per la valu-tazione dell’acqua mondiale – ha detto il Direttore generale dell’”Unesco” Koïchiro Matsuura – costituisce uno degli impegni prioritari dell’Unesco per moni-torare lo stato delle acque dolci del pianeta, avvalendosi di 24 agenzie delle Nazioni Uni-te. Grazie al “Wwap” – ha concluso – andremo ad identifi-care la natura delle crisi idriche, a valutarne l’incidenza sulle società. Intendiamo così con-correre all’appello lanciato dall’-Onu alle nazioni di tutto il mon-do perché dal 2015 si dimezzi il

numero delle persone che non possono permettersi acqua potabile sicura e si fermi lo sfruttamento non sostenibile delle risorse idriche, attraverso lo sviluppo di strategie di ge-stione dell’acqua che promuova l’equo accesso ed un adeguato approvvigionamen-to”. “Quando le istituzioni sanno cooperare e collaborare non possono che produrre eccel-lenze, come nel caso dell’istitu-zione a Perugia del Segretariato dell’Unesco per il controllo della qualità della risorsa idrica nel mondo”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti, ricevendo a Palazzo Donini il Direttore generale dell’Unesco, Koichiro Matsuura, il Ministro per le poli-tiche ambientali, Alfonso Peco-raro Scanio, il Rettore dell’Uni-versità per Stranieri, Stefania Giannini, che questa mattina avevano partecipato alla inau-gurazione della nuova istituzio-ne. “L’Umbria – ha aggiunto la presidente, rivolgendo un parti-colare ringraziamento all’asses-sore regionale Lamberto Bottini per il grande impegno profuso in questi mesi per la realizzazione di questo prestigioso obiettivo – può davvero essere orgogliosa di ospitare un organismo il cui ruolo sarà importantissimo per la tutela della preziosa risorsa idrica in tutto il pianeta. E non è certamente estranea la grande sensibilità culturale e politica della nostra terra verso il bene acqua e l’ambiente in generale alla scelta dell’Unesco di indivi-duare Perugia quale sede del segretariato”. Anche il Ministro Pecoraro Scanio, nel suo saluto, ha voluto sottolineare l’intesa con la quale hanno lavorato Governo, Regione ed Università: “quando si lavora insieme non soltanto i risultati arrivano, ma anche i tempi vengono accorcia-ti. Ed avere in Italia, ed a Peru-gia in particolare, la sede di questo importante organismo significa che è stata riconosciuta e premiata non soltanto la no-stra sensibilità politica verso i temi della tutela dell’acqua e dell’ambiente, ma anche le significative capacità professio-nali e scientifiche che il nostro paese può esprimere”. Il Diret-tore generale dell’Unesco, per parte sua, ha ringraziato Gover-no, Regione e Università per aver lavorato in questi mesi “con grande impegno, dimo-strando di credere nella necessi-

ACQUA

“Il

Programma

WWAP

costituisce

uno degli

impegni

prioritari

dell’Unesco

per

monitorare l

o stato delle

acque dolci

del pianeta”

Anno I, numero 6 Pagina 3

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Pagina 4 Umbriambiente

ACQUA

particolare quelle agricole, parte integrante e caratterizzante del paesaggio e del comprensorio del Trasimeno”. “La Giunta re-gionale – prosegue l’assessore – sa bene che gli interventi finora eseguiti, seppure determinanti, non risolvono i problemi del livello idrometrico del lago Tra-simeno. Non a caso, abbiamo commissionato al dipartimento di Ingegneria dell’Università di Perugia uno studio di fattibilità per portare dall’invaso sul Chia-scio la quantità d’acqua neces-saria al Trasimeno, attraverso la rete irrigua a servizio della valle del Nestore. Dallo studio – con-ferma Bottini - è emersa la fattibilità dell’intervento, con la sola aggiunta ai progetti esecu-tivi già redatti di una galleria da realizzarsi nei pressi della locali-tà di S.Savino”. In risposta alle dichiarazioni dei rappresentanti socialisti del Trasimeno, infine, l’assessore Bottini sottolinea “il fondamentale contributo dei grandi invasi del bacino del Tevere, cioè Casanova sul Chia-scio e le dighe di Montedoglio e Corbara “che, grazie ai grandi volumi di acqua immagazzinati, hanno scongiurato scenari cata-strofici, anche durante l’alluvio-ne di due anni fa”.

Perugia, 6 sett. 07 - “La realiz-zazione della condotta dall’inva-so di Montedoglio al comprenso-rio del Trasimeno non nasce come progetto per far fronte all’abbassamento del livello del lago o all’alterazione dell’habi-tat, ma per fornire acqua alle reti di irrigazione già realizzate nel comprensorio”. Lo sottolinea l’assessore all’Ambiente della Regione Umbria Lamberto Botti-ni, in risposta ai chiarimenti richiesti alla Giunta regionale dai rappresentanti dello SDI del Trasimeno. Questo non esclude – prosegue l’assessore - che l’adduzione diretta al lago delle acque provenienti dall’invaso di Montedoglio possa essere possi-bile nel periodo invernale, nel caso il livello delle acque invasa-te superi il livello massimo con-sentito. “È evidente – ricorda Bottini - che un evento idro-pluviometrico eccezionale come quello del novembre 2005 non avrebbe potuto essere regolato

attraverso la rete irrigua, smal-tendo le acque verso il Trasime-no anziché nel Tevere; per le sue caratteristiche tecnico-strutturali, la quantità d’acqua sarebbe stata irrilevante rispetto a quella in ingresso all’invaso”. Le opere di adduzione riguar-danti il comprensorio del lago Trasimeno – dicono all’assesso-rato - sono ormai in fase di ultimazione e dalla prossima stagione irrigua il territorio at-tualmente alimentato dalla sta-zione di sollevamento di Tuoro sarà servito dalle acque di Mon-tedoglio, mentre per il comple-tamento dell’intero schema occorrerà attendere ancora 18-24 mesi. La realizzazione di questa importante opera – ri-cordano - consentirà l’elimina-zione dei prelievi diretti dal lago per uso irriguo così come già avvenuto per l’uso idropotabile dopo la realizzazione dell’acque-dotto per il Trasimeno. “Sono due opere strategiche, che, insieme agli interventi di manu-tenzione effettuati ed in corso – aggiunge l’assessore Bottini – rappresentano il frutto di una politica che salvaguardia l’ecosi-stema, attenta a non penalizza-re le attività produttive che si svolgono attorno al lago, in

BOTTINI: “INVASO MOTEDOGLIO COSTRUITO PER FORNIRE ACQUA A RETI IRRIGAZIONE COMPRENSORIO TRASIMENO”

“La

condotta

da Monte-

doglio

al

Trasimeno

nasce per

fornire

acqua alle

reti di

irrigazione

già

realizzate

nel

compren-

sorio”

LAGO DI PIEDILUCO, INCONTRO A PERUGIA

Perugia, 24 ott. 07 – Su iniziativa dell’assessore Lamberto Bottini, si è svolta a Perugia, una riunione per fare il punto sull’attuazione delle norme tecniche del Piano stralcio del Lago di Piediluco, con particolare riguardo ai comparti urbani-stico-agricolo, impianti di itticoltura e settore scarichi-depurazione. All’incontro erano presenti l’assessore all’Ambiente della Provincia di Terni, Fabio Paparelli, gli assessori del Comune di Terni, Gianfranco Salvati e Alberto Pileri, dirigenti della Provincia di Terni e tecnici della Regione Umbria. Nel corso dell’incontro è stato

stabilito di convocare entro la metà di novembre il Co-mitato tecnico istituzionale di coordinamento che la Regione ha istituito per la concreta attuazione del pia-no. In quella sede sarà pre-sentata la Direttiva Regio-nale per i Comuni sul ver-sante urbanistico-agricolo e inoltre, saranno avviati i programmi del Piano relativi agli impianti di itticoltura, per l’abbattimento del carico di fosforo attraverso l’utiliz-zo di tecnologie adeguate. Saranno anche valutate le risultanze delle azioni dell’A-genzia regionale per l’am-biente relative ai monitorag-gi finalizzati alla balneazione

ed al settore scarichi-depurazione. Rilevate le difficoltà di coordinamento delle azioni delle diverse Regioni e Province, che insi-stono sul Bacino del Lago, sentita l’Autorità di Bacino, si è deciso di ufficializzare la richiesta al Ministro dell’Am-biente affinché emani in modo rapido un Provvedi-mento che individui nella stessa Autorità di Bacino l’ente di coordinamento e monitoraggio delle azioni previste nel Piano, con par-ticolare riferimento agli im-pianti ittici del Reatino.

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Anno I, numero 6

ALTRI 800MILA EURO PER FONDO MANUTENZIONE LAGO; ASSESSORE BOTTINI: “SU TRASIMENO SEMPRE ALTA L’ATTENZIONE DELLA REGIONE”

Perugia, 22 nov. 07 - Otto-centomila euro per dare continuità agli interventi di manutenzione del Lago Trasimeno ed arginare gli effetti dannosi causati dal perdurare della crisi idri-ca. A tanto ammontano le risorse che andranno ad incrementare il Fondo per la manutenzione del lago. Lo ha annunciato l’assesso-re regionale all’ambiente Lamberto Bottini che, nei giorni scorsi, ha incontrato i rappresentanti della Provin-cia di Perugia, dei Comuni lacustri, della Comunità montana e dell’ente Parco Trasimeno per fare il punto della situazione ed adottare le misure necessarie ad affrontare le crescenti criti-cità. “L’incremento del Fon-do di manutenzione, a cui concorrono tutti i soggetti interessati – ha detto Bottini – rappresenta una risposta in linea con l’impegno e l’attenzione finora riservate ad un’area di particolare rilevanza, ambientale e so-cio-economica, nelle politi-che di sviluppo dell’Umbria. Per questo – ha aggiunto - solleciteremo il Ministero per l’ambiente ad interveni-re al più presto con un pro-prio finanziamento, co-me peraltro previsto dal Piano stralcio per il Trasime-no. Chiederemo inoltre alla Stato di prevedere le risorse necessaria alla copertura degli interventi individuati nel nuovo Piano predisposto per fronteggiare l’attuale emergenza idrica (riconosciuta a maggio 2007 dal Consiglio dei Mini-stri)”. Nel corso dell’in-contro, in Regione, è stata evidenziata l’efficacia delle opere di manutenzione ordi-naria e straordinaria finora eseguite che – è stato detto - nonostante l’attuale an-damento delle precipitazio-ni, analogo a quello del 20-03, hanno consentito di contenere il processo di

abbassamento delle acque del lago. Attualmente il li-vello delle acque è attorno ai meno 139 cm, un dato migliore rispetto agli analo-ghi periodi del 2004 (– 15-8cm) e del 2003 (-178cm). Durante la precedente e-mergenza idrica (2001-2003) - è stato ricordato - le precipitazioni tra giugno 2001 e dicembre 2003 furo-no il 31% in meno rispetto alla media storica (pari a 632 mm di pioggia in meno sul bacino) e determinarono un progressivo abbassa-mento del livello del Trasi-meno, che toccò 185 cm nel mese di ottobre 2003, il limite più basso degli ultimi 40 anni. La piovosità sul territorio regionale, nel pe-riodo gennaio 2006 – set-tembre 2007, che sta cau-sando l’attuale nuova emer-genza è pari al 25% in me-no rispetto alle medie stori-che (deficit di 378 mm), con un deficit sul comprensorio del lago Trasimeno del 29% rispetto alla media storica. La situazione – ha ricordato Bottini – è stata affrontata dalla Regione, unitamente all’Autorità di Bacino del Tevere, con l’approvazione del Piano stralcio per il lago Trasimeno che definisce gli obiettivi strategici per lo sviluppo e la tutela del terri-torio e per la valorizzazione ambientale dell’ecosistema lacustre. A queste attività hanno fatto seguito gli in-terventi strutturali indicati nel Piano per l’emergenza idrica 2003 che hanno por-tato alla realizzazione di opere per finalizzate a garantire maggiori afflussi al lago e l’eliminazione dei

prelievi diretti o indiretti dal bacino. Con il Piano per l’emergenza idrica sono stati operati investimenti per 25milioni 600mila eu-ro,che hanno consentito la realizzazione del sistema acquedottistico del Trasime-no a servizio di tutti i Comu-ni del comprensorio (10milioni 600mila eu-ro, eliminando prelievi di-retti dal lago ad uso idropo-tabile) e manutenzioni ordi-narie e straordinarie sul reticolo idrografico, in modo da favorire gli afflussi al lago. Sono stati inoltre rea-lizzati interventi per il ripri-stino dei franchi di naviga-zione nelle zone portuali, ’approfondimento delle dar-sene per la navigazione da diporto, la lotta agli insetti nocivi, le manutenzioni delle sponde (per un importo di 15milioni di euro). Vanno inoltre ricordate le opere di adduzione irrigue dall’invaso di Montedoglio, per com-plessivi 125milioni 700mila euro, ormai in fase di completamento. Dalla prossima stagione irrigua infatti il territorio alimen-tato dalla stazione di sollevamento di Tuoro sarà servito dalle acque provenienti da Montedo-glio. Si avrà così una sostanziale riduzione dei prelievi per usi irrigui in attesa del completamen-to dell’intero schema (fino a Castiglione del Lago) previsto entro due anni che ne permetterà la completa eliminazione. Si è infine provveduto a limitare fortemente i pre-lievi per uso irriguo, an-che incentivando il pas-saggio a coltivazioni me-no idroesigenti e l’ulte-riore sviluppo di sistemi irrigui a goccia. ittici del Reatino.

Ottocentomila

euro per dare

continuità agli

interventi

di manutenzio

ne del Lago

Trasimeno ed

arginare gli

effetti dannosi

causati dal

perdurare della

crisi idrica.

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ACQUA

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Pagina 6 Umbriambiente

Il Piano

prevede

l’attivazione di

sistemi di

“monitoraggio

in continuo”

delle emissioni

ai camini,

esteso a tutti i

principali

inquinanti, con

l’obbligo da

parte delle

aziende di

trasmettere

quotidianamen

te i risultati

all’”Arpa” che

provvede alla

loro verifica e

divulgazione al

pubblico, a

partire dalla

loro

pubblicazione

sul proprio

sito internet

G. R. RILASCIA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA A CEMENTERIE; PER BOTTINI "PASSO FONDAMENTALE"

Perugia, 4 dic. 07 - “Lo scorso 28 novembre l’as-sessorato all’ambiente della Regione Umbria ha rilascia-to l’Autorizzazione integrata ambientale (“Aia”) alle tre grandi industrie cementiere umbre: la Cementir nel comune di Spoleto e la Barbetti e la Colacem nel comune di Gubbio”. Lo ha annunciato l’assessore re-gionale all’ambiente Lam-berto Bottini sottolineando che “il provvedimento costi-tuisce un fondamentale pas-so in avanti nel controllo qualitativo e quantitativo delle emissioni in atmosfera su attività produttive di no-tevole rilevanza. In partico-lare – ha aggiunto Bottini - la contemporanea presen-za delle due cementerie nella Conca Eugubina costi-tuisce, oltre che una impor-tante risorsa economica e professionale, una sfida impegnativa per realizzare le migliori strategie di tutela ambientale in un territorio particolarmente sensibi-le, classificato nel Piano regionale per la tutela e risanamento della qualità dell’aria tra quelli ad elevato rischio di inquinamento at-mosferico”. Attraverso una prolungata e complessa attività di confronto e con-certazione, che ha visto coinvolti i vari livelli dell’am-ministrazione pubblica, l’Ar-pa Umbria, la cittadinanza e le stesse aziende, “si è giunti – per l’assessore all’-emanazione di un atto auto-rizzativo che, attraverso l’adozione di speciali prov-vedimenti, rappresenta un innovativo punto di equili-brio tra le esigenze di svi-luppo economico e quelle di monitoraggio, tutela e tra-sparenza informativa della

qualità ambientale”. Tra le misure che dovranno essere adottate si evidenzia il nuo-vo e avanzato piano di mo-nitoraggio che le aziende sono chiamate a mettere in atto. Il Piano prevede l’atti-vazione di sistemi di “monitoraggio in continuo” delle emissioni ai camini, esteso a tutti i principali inquinanti, con l’obbligo da parte delle aziende di tra-smettere quotidianamente i risultati all’”Arpa” che prov-vede alla loro verifica e di-vulgazione al pubblico, a partire dalla loro pubblica-zione sul proprio sito internet. Le aziende eugubi-ne sono poi tenute a dotarsi di due centraline, una fissa ed una mobile, destinate a monitorare le ricadute al suolo degli inquinanti. Le centraline saranno gestite direttamente da “Arpa” Um-bria che stabilirà anche la collocazione di quella fissa nel punto di massima rica-duta, individuato sulla base dello studio già svolto dalla stessa Agenzia avvalendosi di appositi modelli di diffu-sione degli inquinanti. La centralina mobile verrà in-vece utilizzata per campa-gne conoscitive e di verifica della qualità dell’aria a più ampio raggio, estese all’in-tero territorio comunale. Per quanto riguarda la ge-stione del ciclo produttivo da parte delle aziende, nell’-atto autorizzativo sono sta-biliti obiettivi di significativa riduzione degli inquinanti emessi in atmosfera. In particolare le concentrazioni degli ossidi di azoto (NOx), che rappresentano la mag-giore criticità connessa a questo tipo di attività pro-duttiva nonché l’inquinante a maggior rischio di supera-

mento delle soglie di am-missibilità nei territori di Spoleto e Gubbio, sono sta-te notevolmente diminuite. Se nelle preesistenti auto-rizzazioni le concentrazioni massime erano state fissate intorno a 1500 milligrammi per normal-metrocubo (mg/Nmc), nell’AIA è stato previ-sto, per i maggiori punti di emissione corrispondenti alle linee di produzione del cemento grigio, un imme-diato abbattimento a 1100 - 1200 mg/Nmc ed una ulte-riore riduzione a 800 mg/Nmc che dovrà essere rag-giunta entro il 2010. Sem-pre al fine del perseguimen-to di obiettivi di massima tutela nelle emissioni in atmosfera, è stato escluso il recupero di pneumatici a fini energetici, mentre sono state complessivamente ridotte le tipologie di rifiuti utilizzabili come materia prima. Infine, per quanto riguarda la gestione com-plessiva delle problematiche ambientali presenti nella Conca Eugubina, le misure assunte nell’”Aia” troveran-no una importante sponda di integrazione e coordina-mento nel Protocollo di In-tesa in via di sottoscrizione tra Regione Umbria, Provin-cia di Perugia, Comune di Gubbio, “Arpa” Umbria e le aziende cementiere, dove verranno definite con mag-gior dettaglio le modalità di comunicazione dei dati al pubblico, le attività di moni-toraggio sul territorio ed ulteriori misure concordate per migliorare continuamen-te il livello di compatibilità delle attività produttive in relazione all’ambiente e alla qualità della vita dei cittadi-ni.

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Anno I, numero 6

INCIDENTI SUL LAVORO: DDL SICUREZZA NEI CANTIERI APPROVATO DA G.R.

Perugia, 4 dicembre 2007– La Giunta regionale dell’Um-bria ha approvato, a conclu-sione del previsto iter parte-cipativo, su proposta dell’-assessore all’ambiente Lam-berto Bottini, un disegno di legge di modifica delle legge 1 del febbraio 2004 “Norme per l’attività edilizia”, fina-lizzato a rendere più sicuri i cantieri e combattere il fe-nomeno degli incidenti sul lavoro. Il testo, che ora è trasmes-so all’esame del Consiglio regionale per l’approvazione definitiva, recepisce i conte-nuti di un accordo concerta-tivo raggiunto dalla Regione con le organizzazioni im-prenditoriali e quelle dei lavoratori. La proposta di legge mira sostanzialmente a trasferire al campo generale dell’edili-zia privata la normativa per la prima volta sperimentata con successo in Italia nella ricostruzione in Umbria e nelle Marche dal terremoto del 1997. La modifica pro-posta interviene nel campo dell’accertamento della re-golarità contributiva delle imprese aggiungendo a questa verifica quella della congruità dell’incidenza del-la manodopera nello specifi-

co cantiere, cioè del control-lo che alla dimensione dei lavori corrisponda un con-gruo numero di lavoratori impiegati in ore regolar-mente retribuite. Il nuovo ddl, primo esempio nella legislazione regionale in tutta Italia, è riferito a lavori privati per un importo superiore a 50mila euro e comunque non inferiori ad una superficie di 100metri quadrati coperti. Le imprese avranno l’obbligo di conse-guire il DURC (documento unico di regolarità contribu-tiva) che dovrà essere ri-chiesto dal committente privato dei lavori prima del-la erogazione dell’ultima rata di pagamento. Nel caso l’impresa risulti irregolare il committente dovrà trattene-re l’importo che, successiva-mente versato agli enti pre-videnziali, sarà utilizzato per il pagamento dei contributi evasi. Le imprese non in regola saranno sanzionate con una ammenda pari ad un cente-simo del valore dei lavori eseguiti e comunque non inferiore a 2mila euro e non superiore a 10mila e il loro nome sarà trascritto nell’e-lenco regionale delle impre-se “irregolari”, previo un

periodo di tempo, stabilito con successivo regolamen-to, per consentire la regola-rizzazione. Il perdurare della situazione di irregolarità avrà anche come conseguenza il man-cato rilascio della certifica-zione di agibilità per i lavori eseguiti. Le Casse edili rice-veranno, nel 2008, la som-ma di 40mila euro per l’avio delle attività di verifica di congruità dell’incidenza del-la manodopera. La proposta di legge stabilisce inoltre compiti di controllo specifici per i direttori dei lavori e prevede lo sviluppo di attivi-tà e iniziative per la diffusio-ne della cultura della sicu-rezza sul lavoro. “Auspico che il disegno di legge sulla sicurezza nei cantieri sia approvato dal Consiglio regionale il più presto possibile. Con esso la Regione corrisponde all’im-perativo morale, civile e politico di contribuire alla lotta contro gli incidenti sul lavoro e contro le morti bianche. La nuova legge segna un importante avan-zamento della civiltà del lavoro in Umbria e in Italia. Avere cantieri sicuri e im-prese in regola – ha detto Bottini – non soltanto corri-

La nuova

legge

segna un

impor-

ante avan-

zamento

della

civiltà del

lavoro in

Umbria e

in Italia.

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Umbriambiente

l’ambiente ai più giovani. Que-sta arte – ha proseguito - è forse il mezzo migliore per par-lare di ‘scomode verità’, come recita il titolo di uno dei film in programma. Alle proiezioni per le scuole – ha concluso Came-rieri – seguiranno commenti e discussioni con i rappresentanti dei laboratori ‘Infea’, affinché i messaggi trasmessi con le im-magini diventino patrimonio conoscitivo dei ragazzi”. Rosalia Monaco, in rappresentanza dell’Ufficio scolastico regionale, ha sottolineato che “UmbriAmbiente Cnema è una iniziativa da ripetere, perfe-zionando l’uso del cinema come strumento pedagogico e didatti-co. Si tratta infatti di un mezzo innovativo, vicino ai giovani, più propensi a dare risposte imme-diate quando le sollecitazioni provengono dalle immagini. I risultati della civiltà umana sull’ambiente sono finora nega-tivi, ma - per Monaco, “iniziative come questa possono imprimere un decisivo cambiamento di rotta. Se si focalizza l’attenzione su queste tematiche – ha con-cluso – aumentano infatti le probabilità di far crescere la responsabilizzazione individua-le”. I film verranno proiettati in lingua originale, con sottotitoli in italiano. L’intera programma-zione, che prevede sezioni mat-tutine riservate agli studenti delle scuole primarie e seconda-rie di primo e secondo grado, è ad ingresso gratuito. Le proie-zioni delle ore 10 vanno preferi-bilmente prenotate contattando i recapiti: 075 5042766/76/62 o [email protected] Per ulteriori informazioni sul programma: www.umbriambiente.org

Perugia, 26 nov. 07 – “Un anno fa abbiamo presentato un pac-chetto di iniziative sulle politi-che ambientali contrassegnato dal marchio ‘UmbriAmbiente’. Oggi illustriamo una rassegna che ne costituisce l’ideale conti-nuità e che testimonia l’impegno della Regione Umbria sul fronte della salvaguardia e dell’educa-zione ambientale”. Lo ha detto l’assessore regionale all’ambien-te, Lamberto Bottini, presentan-do stamani in conferenza stam-pa, insieme ai rappresentanti degli altri soggetti coinvolti, la prima edizione di “UmbriaAmbiente Cinema”. La rassegna si terrà, a Perugia, all’Oratorio di S. Cecilia (via Fratti 2), da mercoledì 28 a venerdì 30 novembre. Il proget-to, realizzato con il patrocinio del ministero dell’Ambiente e promosso dall’assessorato re-gionale all’Ambiente, è curato da “Microcinema Perugia” in collaborazione con il “Festival Torino Cinemambiente, il Centro regionale di informazione ed educazione ambientale (“Cridea”), la rete regionale ”Infea” (Informazione ed educa-zione ambientale) e l’Ufficio scolastico regionale. “Il nostro obiettivo – ha detto Bottini – è di lavorare affinché le comunità possano vivere rassicurate ri-spetto a problematiche com-plesse e di difficile comunicazio-ne. Abbiamo scelto lo strumento del cinema per affrontare in modo diretto, semplice e spetta-colare i temi legati all’ambiente e allo sviluppo sostenibile. At-torno a questo mezzo espressi-vo – ha proseguito l’assessore – può infatti diffondersi una mag-giore conoscenza ed una più profonda consapevolezza delle questioni ambientali, soprattut-

to tra le giovani generazioni. Ciò – ha concluso – permetterà anche alle istituzioni di governa-re meglio temi come questi che incidono profondamente e diret-tamente sulla vita delle perso-ne”. “Durante la rassegna - ha affermato Alessandro Riccini Ricci per “Microcinema” - sa-ranno presentati film, documen-tari e cortometraggi in prima visione nazionale (a parte l’o-maggio ad Al Gore con il docu-mentario “Una scomoda veri-tà”), prodotti in Grecia, Svizze-ra, Paesi scandinavi, Canada e Stati Uniti. Alcuni di questi film sono curati, promossi e soste-nuti da star internazionali come Leonardo di Caprio, Alanis Mor-risette e Keanu Reaves. Si va dai film di animazione – ha spiegato - a quelli di denuncia, dall’emergenza climatica alle problematiche legate all’energia, dall’industria dell’auto alle mul-tinazionali del petrolio alle ambi-zioni nucleari di alcuni Paesi del medio-oriente”. I film scelti sono “di grande impatto emoti-vo e spettacolare – ha concluso Riccini Ricci -, pensati per un pubblico generale e generico, nell’ambito di un progetto divul-gativo finalizzato anche all’edu-cazione ambientale nelle scuole umbre di ogni ordine e grado. Il prossimo anno – ha concluso il rappresentante di “Microcinema” – contiamo di ampliare il fronte delle collaborazioni sul piano internazionale. Sono in corso contatti con la città brasiliana di Goiana dove si tiene il Festival internazionale del cinema am-bientale”. Per Paolo Camerieri, responsabile del “Cridea” – l’utilizzo dello strumento del cinema “rappresenta un impor-tante passo avanti per migliora-re la capacità di comunicare

UMBRIAMBIENTE E’ … CINEMA

PROGRAMMA Mercoledì 28 novembre l’inaugurazione della rassegna (ore 18), seguirà “Una scomoda verità”, di Davis Guggenheim (Usa 2006, doc., 100’) sulla campagna ecologista di Al Gore. Il quasi presidente degli Stati Uniti si impegna in un tour mondiale per sensibilizzare sul tema del surriscaldamento del pianeta. Alle 21 “A crude awakening – The oil crash”, di Basil Gelpke e Ray McCormak (Svizzera, 2006, col., 85’). Cosa unisce l’intervento americano in Iraq, l’escalation delle ambizioni nucleari di Teheran, la nazionalizzazione delle riserve di gas in Russia e la politica populistica di Hugo Chavez in Venezuela? Giovedì 29 novembre (ore 18) “Who killed the electric car?”, di Chris Paine (Usa, 2006, col., 92’) 1996: sulle strade della California appaiono i primi modelli di auto elettriche, ma la loro esistenza è destinata a terminare in maniera inattesa e repentina per una vera e propria congiura...(ore 21) “The great warming”, di Michael Taylor (Canada, 2006, col., ‘83). Con star internazionali come Alanis Morissette e Keanu Reeves, il film risponde in modo preciso e avvincente ai dubbi e alle preoccupazioni sul riscaldamento globale. Venerdì 30 novembre (ore 18) “Delta-oil’s dirty business”, di Yorgos Avgeropoulos (Grecia, 2006, col., 65’). L’altra faccia dello sviluppo: l’incontaminato delta del fiume Niger è stato trasformato in un inferno dalle multinazionali del petrolio. Alle ore 21, “Global Warning”, di Tree Media Group (USA, 2006, col., 5’), prodotto e narrato da Leonardo Di Caprio, “Water Planet”, di Tree Media Group (USA, 2006, col., 4’), prodotto e narrato da Leonardo Di Caprio e “The Planet”, di Linus Torell, Michael Stenberg e Johan Söderberg (Svezia, Norvegia, Danimarca, 2006, col., 84’). Il documentario racconta in modo ironico e accattivante l’emergenza climatica e il suo disastroso impatto ambientale, ormai sotto gli occhi di tutti. Per quanto riguarda le proiezioni rivolte alla scuole, a cura del “Cridea”: mercoledì 28 novembre (ore 10), “Una scomoda verità”, di Davis Guggenheim (Usa 2006, 100’, doc.). Evento riservato alle scuole secondarie di secondo grado (prenotazione necessaria). Giovedì 29 novembre (ore 10) Proiezione di film a tematica ambientale, con animazioni ed elaborazione di tematiche specifiche. Evento riservato alle scuole secondarie di primo grado (prenotazione necessaria). Venerdì 30 novembre ore 9.00 (1° ciclo) / ore 10.45 (2° ciclo) Proiezione di film a tematica ambientale, con animazioni ed elaborazione di tematiche specifiche. Evento riservato alle scuole primarie (prenotazione necessaria).

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COMUNICARE

L’AMBIENTE

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si è incentrata quest’-anno sul tema delle risorse idriche, “Sorella acqua”. La consegna dei premi avverrà a Castiglione del Lago, a Palazzo della Corgna, a partire dalle 18. E’ pre-vista la presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale all’Ambiente Lamberto Bottini.

Perugia, 30 nov. 07 – Verranno premiati do-mani, sabato 1 dicem-bre, i vincitori della nona edizione del con-corso-festival “COMUNICAREinUMBRIA”, promosso dal “Corecom” (Comitato regionale per le comu-nicazioni dell’Umbria), con il patrocinio dei ministeri dell’Ambiente e della Comunicazione, dell’Ordine dei giornali-

sti dell’Umbria e della Federazione nazionale della stampa. All’edi-zione 2007 hanno par-tecipato 44 programmi televisivi, radiofonici e “on-line”, proposti da emittenti locali, dai Tgr di Rai3, da alcune scuole umbre e dalla Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Peru-gia, con 12 regioni rap-presentate. La sezione nazionale del concorso

SORELLA ACQUA

Il concorso COMUNICAREinUMBRIA, indetto per la prima volta dal CO.RE.COM. nel 1999, si rivolge alle emittenti televisive e radiofoniche umbre, ai siti prodotti

dalle scuole della regione, alla Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo e ai servizi giornalistici della RAI sede regionale – redazione TGR. Dal 2006 è stato istituito un premio

nazionale, a tema, rivolto a tutte le emittenti

private locali d'Italia. Per l'edizione 2007 del concorso - festival

nazionale COMUNICAREinUMBRIA si è deciso di proporre la tematica delle acque interne (laghi, fiumi, torrenti, fonti, cascate, canali, ruscelli) con

approfondimenti di vari aspetti: paesaggistici, naturalistici, culturali e ambientali o altri ambiti come la tutela, la quaità, il controllo, lo stato, l'uso delle acque interne, secondo le indicazioni

contenute nel regolamento del

concorso.

Anno I, numero 6 Pagina 9

ulteriore verso politiche internazio-nali e nazionali di tutela, promo-zione e valorizzazione della natu-ra, attraverso una serie di proie-zioni di film, documentari e corto-metraggi che hanno l’ambizione di offrire un quadro generale e di rintracciare un filo che unisce aspetti apparentemente distinti. Ringrazio Microcinema Perugia per aver curato questa rassegna e Cinemambiente Torino, Cridea e l’Ufficio Scolastico Regionale per la

loro collaborazione.

Lamberto Bottini

Le tematiche ambientali incontra-no sempre più la sensibilità e la cultura della nostra comunità. Per questo la Regione Umbria è impe-gnata in una politica che cerca di calibrare ogni scelta nel rispetto di un territorio, come quello umbro, di peculiare pregio ambientale e culturale, di un contesto non duplicabile e per questo base imprescindibile per uno sviluppo di qualità. Queste giornate hanno scelto una modalità diversa dalle abituali per affrontare temi legati alle problematiche ambientali e allo sviluppo sostenibile del nostro pianeta: hanno scelto la via delle immagini e del cinema. Come

recentemente dimostrato da Al Gore, Premio Nobel per la Pace, il cinema può essere un efficace mezzo per parlare e comunicare le questioni ambientali in maniera semplice, diretta, efficace e spetta-colare. UmbriAmbiente Cinema è un progetto che ha come obiettivo la presentazione di film in prima visione nazionale (a parte il dovuto omaggio ad Al Gore con “Una scomoda verità”), curati, promossi e sostenuti anche da star interna-zionali come Leonardo di Caprio, Alanis Morissette e Keanu Ree-ves.Tre giorni che vogliono rappre-sentare un momento di conoscen-za, di informazione, di stimolo

PRESENTAZIONE

con il patrocinio

Ministero dell'Ambiente

e della Tutela del Territorio

e del Mare

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Umbriambiente

PRESENTATO PROGETTO "KNOLEUM, PAESAGGI DELL’OLIVO” NELL'AREA MEDITERRANEA

e con coloro che possano in-fluenzare la convivenza pacifica dei popoli. Rinforzare i vincoli economici, sociali e culturali dei paesi del bacino mediterrane-o attraverso la valorizzazione del patrimonio naturale dei “Paesaggi dell’olivo”. E’ quanto si propone il proget-to “Knoleum”, realizzato nell’-ambito della iniziativa comuni-taria “Interreg III B Medoc”, di cui oggi si è tenuto a Perugia su iniziativa della Regione Um-bria uno dei seminari di attua-zione. All’incontro, che prose-guirà anche nella giornata di domani, hanno partecipato rappresentanti di istituzioni, associazioni di categoria, enti di ricerca e di formazione, tecnici ed esperti di gran parte dei paesi che si affacciano sul Me-diterraneo, presente anche il ministro dell’agricoltura della Palestina Mahmoud Al Habash. Partners dell’iniziativa, che si concluderà a maggio 2008 e che può contare su un budget di oltre un milione di eu-ro, sono Spagna (Provincia di Jaén ed Andalusia), Portogallo, Francia, Italia (Umbria), Grecia e Marocco, a cui si sono recen-temente aggiunti Croazia e Tunisia. Obiettivo del progetto è di concorrere allo sviluppo sostenibile delle zone interes-sate attraverso la valorizzazio-ne delle risorse locali ed il po-tenziamento della cooperazione tra i paesi e le aziende nella ricerca e tecnologia nel settore degli oliveti. La dimensione paesaggistica e produttiva dell’olivicoltura – è stato detto durante il seminario - richiama direttamente ad un approccio di sviluppo integrato dei territo-ri: dal ciclo dell’olio, alle pro-duzioni collaterali, alla possibili-tà di valorizzazione turistica ed agrituristica delle aree olivicole. Da qui la realizzazione da parte dei diversi Partners di studi ed approfondimenti tematici relati-vi all’ambiente, all’economia, ai prodotti, all’innovazione ed alle strategia per lo sviluppo della coltura dell’olivo nei diversi paesi. E l’individuazione di azione di filiera per superare i problemi legati agli aspetti bio-agronomici, di estrazione e conservazione del prodotto e quelli connessi ai controlli di qualità ed alla commercializza-zione. In particolare – è stato sottolineato - si opererà per facilitare la formazione e la qualificazione dei produttori olivicoli, la crescita delle cono-scenze e del livello tecnologico, l’assistenza tecnica, la speri-

mentazione di accordi produt-tivi, con la possibilità di costrui-re in futuro marchi comuni. Se questo progetto riuscisse a raggiungere il suo intento il passo successivo – è stato detto nel corso del seminario – sarà quello della messa a punto di iniziative congiunte di pro-mozione dei prodotti, finalizza-te a stimolare la solidarietà internazionale ed il sostegno alle reti di cooperazione. “L’Umbria ha aderito al proget-to Knoleum convinta che il paesaggio dell’olivo, elemento caratterizzante del bacino Me-diterraneo, costituisca un pre-zioso patrimonio economico, sociale, culturale ed ambienta-le. Nell’ambito del progetto – ha aggiunto Bottini - la Regione Umbria ha approfondito la tematica ambientale, per una migliore sostenibilità della col-tura dell’olivo”. L’Olio per la Pace, miscela di olive monocul-tivar provenienti da territori diversi, secondo Bottini po-trebbe essere “l’emblema con-creto di questo lavoro di coope-razione fattiva e produttiva che si avvarrà del trasferimento delle conoscenze per la creazio-ne di una rete di produttori stranieri, principalmente dei paesi del Mediterraneo e dell’a-rea mediorientale”. “La Regio-ne Umbria – ha ricordato l’as-sessore regionale all’agricoltura Carlo Liviantoni - ha investito negli ultimi anni ingenti risorse per il miglioramento qualitati-vo della produzione olivicola, per la meccanizzazione dei processi produttivi, l’innova-zione ed il trasferimento tec-nologico. Le aziende umbre del settore, da quelle agricole a quelle della molitura, dai fran-toiani agli imbottigliatori, han-no inoltre mostrato attenzione ed acume imprenditoriale. Oggi la produzione olivicola regiona-le è una delle più importanti del Paese. Il raggiungimento del marchio comunitario DOP per l’olio extravergine di oliva ‘Umbria’ è stata – per l’asses-sore - la conclusione di un percorso che puntava alla qua-lità globale delle produzioni. Il Piano di sviluppo rurale 2007-2013 è una nuova, importante occasione per far compiere un ulteriore salto di qualità al comparto. L’Umbria – concluso Liviantoni - può insegnare mol-to e molto può imparare da scambi come quelli proposti dal seminario organizzato in attua-zione del progetto Knoleum”.

Perugia, 8 nov. 07 - Tecnici ed esperti israeliani e palestinesi a discutere insieme tra di loro e con altri provenienti da Giorda-nia e Tunisia, oltre che italiani, delle tecniche di coltivazione dell’olivo: è quanto accadrà giovedì e venerdì prossimi, 7 e 8 novembre, nel corso di un seminario dal titolo “Una op-portunità per l’integrazione e la pace tra i popoli del Mediterra-neo” che, organizzato dalla Regione dell’Umbria nell’ambito del Programma Interreg IIIB Meddoc – Progetto “Knoleum, paysages de l’Olivier”, si svol-gerà presso l’Auditorium di S. Cecilia a Perugia. Il tema dell’-olivo sarà discusso come stru-mento per la costruzione di una rete di scambio di buone prati-che per migliorare gli aspetti qualitativi e tecnologici delle produzioni locali. Si tratta di una importante occasione di scambio e condivisione, per favorire l’integrazione e la coo-perazione fra i popoli e per creare rapporti incentrati sul dialogo, la pace e il multicultu-ralismo. Al seminario interver-ranno rappresentanti, tecnici ed esperti di istituzioni pubbli-che, di atenei e di associazioni olivicole. La Giunta regionale sarà rappresentata dall’asses-sore all’ambiente, Lamberto Bottini (suo l’intervento intro-duttivo) e da quello all’agricol-tura Carlo Liviantoni, cui saran-no affidate le conclusioni del seminario. La Regione attua il programma Interreg avvalen-dosi della collaborazione di 3A Parco Tecnologico Agroalimen-tare e delle Comunità Montane “Associazione dei Comuni Tra-simeno – Medio Tevere”e “Monti Martani e del Serano”. Il progetto “Knoleum - Paysages de l’Olivier” intende creare una rete di collaborazioni interna-zionali e costituire un network fra i produttori per dare un contributo allo sviluppo sosteni-bile del territorio mediterraneo, per dare seguito ad azioni stra-tegiche di cooperazione inter-nazionale e per agire come punto di riferimento fra enti istituzionali e cittadini, con particolare riguardo alle temati-che relative all'applicazione della convenzione per la salva-guardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali e alla tutela dei diritti civili, alla for-mazione, all'occupazione, al-l’implementazione delle buone pratiche, etc., con il preciso impegno di approfondire la risoluzione di problemi con le autorità dei paesi mediterranei

PROGETTI

EUROPEI

“L’emblema concreto

di questo lavoro di

cooperazione fattiva

e produttiva che si

avvarrà del

trasferimento delle

conoscenze per la

creazione di una rete

di produttori

stranieri,

principalmente dei

paesi del

Mediterraneo e

dell’area

mediorientale”

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Presentati i progetti PAGUS per migliorare i centri storici delle città europee

getto “Pagus”, che rien-tra nella categoria delle “Regional Framework Operations” (RFO) e che in Umbria ha portato all’individuazione di do-dici sottoprogetti, mira-va a sviluppare tre linee di azione: migliorare ed implementare qualifiche e capacità professionali dei differenti attori coin-volti nei processi di svi-luppo urbano e trasferi-re “know-how” tra le regioni partners; analisi, ricerca e sperimentazio-ne di sistemi sostenibili per la mobilità urbana e la distribuzione merci nei centri storici cittadi-ni, identificazione di tec-nologie innovative di controllo e monitorag-gio; definizione e speri-mentazione dei migliori sistemi integrati di infor-mazione urbana e parte-cipazione interattiva dei cittadini nella pianifica-zione e gestione dei centri storici. Tra i progetti presentati, da segnalare quelli del Comune di Perugia (in collaborazione con l’Uni-versità degli Studi) per la realizzazione di un museo virtuale, del Co-mune di Todi per l’am-pliamento dell’attuale sistema di mobilità con mezzi elettrici non inqui-nanti e quello del Comu-ne di Terni (in collabora-zione con l’azienda di trasporto pubblico loca-le) che ha elaborato due piani strategici per la mobilità, del tutto origi-

nali a livello internazio-nale. Il Comune di Narni ha invece proposto un laboratorio per il recu-pero urbano con il coin-volgimento dei cittadini e in collaborazione di Santiago de Compostela ed altri centri storici del-l’America latina. Altri progetti tecnologici e di cablaggio sono stati pre-sentati da “Centralcom” e dal Centro Multimedia-le di Terni. “I progetti elaborati - hanno detto gli assesso-ri regionali allo Sviluppo sostenibile, Lamberto Bottini, e alla Mobilità alternativa, Silvano Ro-metti, entrambi presenti alla conferenza - saran-no di grande valore per l’impiego delle risorse future. L’obiettivo – hanno aggiunto – resta quello di garantire, ac-canto all’accessibilità fisica, l’accesso a tutte le tecnologie della socie-t à i n f o r m a t i c a , sia attraverso lo svilup-po, con tecnologie non invasive, delle reti di trasmissione dati sia per la creazione di punti pubblici di comunicazio-ne interattiva a disposi-zione di cittadini e turi-sti”.

Attrarre cittadini e atti-vità nei centri storici delle città europee, non solo con il recupero edi-lizio e urbano, ma anche garantendo la mobilità di persone e merci e l’accesso alle nuove tec-nologie informatiche e delle telecomunicazioni. È quanto si propone il progetto INTERREG III C Pagus” (Programma d’Assistenza e Gestione Urbana Sostenibile), che ha visto coinvolte, in partenariato, l’Umbria come Regione capofila, Galizia e Andalusia ( Spagna ) , Amave (Portogallo), Tracia e Macedonia del l 'Est (Grecia) e ministero del-le Infrastrutture di Mal-ta. I progetti realizzati sono stati presentati ieri nel corso di una conferenza, a Perugia, alla quale hanno partecipato i rap-presentanti delle regioni partner e i responsabili umbri dei vari sottopro-getti (Comuni di Peru-gia, Terni, Todi e Narni, ATC, Alta Scuola, Cen-tralcom, CMM). Il pro-

“Recupero

edilizio e

urbano -

riqualificazione

delle città e

dei centri

storici —

accessibilità e

telecomunicazi

oni a banda

larga”

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PROGETTI

EUROPEI

Anno I, numero 6

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Pagina 12 Umbriambiente

L’ESPERIENZA DEL “PROGETTO INNOREF” SI DIFFONDE TRA I COMUNI DELL’UMBRIA

Gli otto sottoprogetti in cui si articola Innoref e le istituzioni coinvolte: 1) “Aedes” -Certificazione ambientale e marketing territoriale — Comune di Fossato di Vico. 2) “Brie” - produzione di energia rinnovabile attraverso l’utilizzo delle biomasse — Comune di Massa Martana. 3) “Ewaru” - uso efficiente dell’acqua con il miglioramento delle prestazioni delle infrastrutture - Comune di Terni. 4) “Innomed” - sviluppo di sistemi innovativi per i servizi sanitari — Centro multimediale di Terni. 5) “Proagritour”, realizzazione del marchio di origine delle produzioni agrituristiche. — Parco agroalimentare dell’Umbria” 6) “Recover” riconversione dei villaggi rurali —Comune di Marsciano. 7) “Strasse” - pianificazione strategica del territorio orientata allo sviluppo sostenibile — Comune di Corciano. 8) “Sts” - servizi per il turista sostenibile —Comune di San Gemini.

getto è riuscito a concretizza-re e sperimentare, con un processo di costruzione dal basso, un ‘know how’ che ha coinvolto altre Regioni italia-ne e Paesi europei e che è determinante propagare, per un miglior utilizzo delle risor-se da un punto di vista eco-nomico ed ambientale e il miglioramento della qualità della vita, temi ai quali – ha aggiunto – ora si intrecciano anche direttive dell’Unione europea sulle quali il nostro Paese è in ritardo. I risultati di ‘Innoref’ indicano che si deve continuare a investire su strumenti in grado come questi di garantire la qualità della vita anche consumando meno, riducendo i consumi di risorse come quella idrica e di energia”. “La scommessa che si pone per i Comuni umbri – ha sottolineato il presidente dell’Anci Paolo Raffaelli – è di dar loro la forza sinergica per essere motori di sviluppo e contri-buire allo sviluppo dell’intera regione. Per questo, l’Anci ha aderito con entusiasmo alla richiesta dell’Aur di diffonde-re l’esperienza di Innoref”. Per il presidente dell’Anci Umbria, per la regione “è finita la stagione dei Fondi strutturali europei che l’ha tenuta a galla per un venten-nio attraverso lo stanziamen-to di risorse comunitarie. L’Umbria – ha detto – non può più essere più considera-ta un’area depressa, ma di sviluppo, e la condizione per farla restare nel trend di sviluppo europeo è quella di avvalersi delle opportunità derivanti dai Programmi qua-dro su ricerca e innovazione, accumulando ‘know how’ e diffondendolo. La sostenibili-tà ambientale – ha rilevato

11 set. 07 – “Disseminare” in tutto il territorio regionale l’esperienza del “progetto Innoref”, “Innovazione e uso efficiente delle risorse come motore per lo sviluppo soste-nibile”, attivato nel 2004 e che si conclude a fine 2007, in modo da dare continuità alle iniziative e agli strumenti acquisiti e che si sono rivelati significativi per favorire lo sviluppo locale. È l’obietti-vo che si prefigge il ciclo di seminari tematici che “Aur” (Agenzia Umbria Ricer-che), che gestisce il progetto per conto della Regione Um-bria, ha organizzato, in colla-borazione con l’Anci (Associazione nazionale dei Comuni) dell’Umbria, per i mesi di settembre e ottobre. “Intendiamo aprire la strada dello sviluppo sostenibile a tutti gli enti locali – ha spie-gato il direttore di Aur Lidia Scorsipa – diffondendo sia la nuova filosofia che è alla sua base, sia facendo conoscere i vantaggi che hanno ottenuto i Comuni che hanno aderito al progetto, in termini di risparmio energetico ed eco-nomico e di difesa dell’am-biente. Per dare continuità a quanto è stato ottenuto, come previsto dallo stesso progetto, vogliamo accresce-re la rete di progettazione in modo che i Comuni diano il loro contributo e s’inserisca-no nella programmazione strategica regiona-le”. “Innoref rappresenta un progetto cardine nella strate-gia della programmazione regionale – ha sottolineato l’assessore regionale all’Am-biente Lamberto Bottini – improntata a un modello di sviluppo che coniuga qualità e sostenibilità ambientale, opportunità e diritti. Il pro-

Raffaelli – è un vettore dello sviluppo qualificato del terri-torio, per il quale in Umbria si è iniziato a operare in ma-niera estesa e coordinata. È questo uno gli elementi chia-ve del progetto Innoref, in-sieme alla capacità di dare prospettive di sviluppo in un contesto europeo anche ai piccoli Comuni dell’Umbria, che ci accingiamo a far cono-scere su tutto il territorio regionale”. Sono sei i semi-nari tematici, della durata di mezza giornata ciascuno, destinati a sindaci, ammini-stratori e funzionari dei Co-muni umbri che si svolgeran-no tra Perugia e Terni per presentare i risultati del pro-getto Innoref. Si comincia il 26 settembre a Terni con un “workshop” su “pianificazione dell’uso delle risorse del ter-ritorio”. Nei successivi incon-tri si parlerà di “marketing territoriale e valorizzazione del patrimonio insediativo”, “uso efficiente dell’energia”, “fonti rinnovabili di energia”, “project financing per l’uso efficiente della risorsa idrica” e “servizi di assistenza sani-taria attraverso strumenti di Ict (information and commu-nication technology)”. La conferenza finale del proget-to Innoref si terrà il 25 otto-bre a Perugia. Il progetto Innoref è stato finanziato nell’ambito dell’iniziativa comunitaria “Interreg IIIC Zona Est”, in partenariato tra Umbria, Fiuli Venezia Giulia, Grecia occidentale e la regio-ne di Hranicko nella Repub-blica Ceca, e gestito dall’A-genzia Umbria Ricerche at-traverso il “Psc” (centro pro-fessionale di consulenza).

PROGETTI

EUROPEI

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Anno I, numero 6 Pagina 13

RIFIUTI

Sono stati presentati i risultati e gli obiettivi del “Progetto Poker” che vede impegnati la Regione dell'Umbria, il Comu-ne di Marsciano e la SIA nello sviluppo della raccolta diffe-renziata dei rifiuti solidi urbani e nella sensibilizzazione della cittadinanza. Il progetto è stato sperimentato per la prima volta alla fine del 2004 nella frazione marscianese di San Biagio della Valle e realiz-zato attraverso la consegna (a 122 famiglie che abitano in case autonome) di un quarto cassonetto per la raccolta indifferenziata, di pari dimen-sione a quelli dei tris domesti-ci, con contemporanea rimo-zione di tutti i contenitori stradali per la stessa raccolta indifferenziata (sostituiti con contenitori per la frazione organica). I risultati ottenuti (la percentuale di differenziata nella frazione in cui è stata fatta la sperimentazione è stata del 50%) hanno spinto

l’Amministrazione comunale ad estendere il progetto ad altre frazioni del comune ed ora si punta ad ampliare il servizio a tutto il territorio. "Siamo da tempo impegnati su questo fronte - ha detto l'as-sessore comunale all'ambiente Alfio Todini - e crediamo che i risultati raggiunti (40,6 % di raccolta differenziata nel 200-6) possano essere un segnale ed un contributo alla difficile soluzione del problema del ciclo dei rifiuti. Siamo consa-pevoli del fatto che ad ogni modello corrisponda un risul-tato massimo da perseguire e questo, in tema di raccolta differenziata, vuol dire punta-re al raggiungimento della percentuale del 60%”. Soddi-sfazione è stata espressa an-che dall'assessore regionale Lamberto Bottini, il quale ha sottolineato come "in sede di realizzazione del Piano Regio-nale dei Rifiuti, bisognerà guardare a quelle che sono le

realtà e i territori virtuosi, da questo punto di vista, all’inter-no della nostra regione ma anche a livello nazionale, fa-cendo poi riferimento a quelle che sono le percentuali indica-te a livello nazionale come “tappe” da raggiungere". Sono stati Alvaro Grossi e Sergio Leombruni, rispettivamente Presidente e Direttore della S.I.A. (Società che gestisce il servizio di raccolta e traspor-to dei rifiuti, nonché la pro-gettazione di campagne infor-mative per il potenziamento dei servizi) a presentare nel dettaglio i risultati del proget-to e gli obiettivi da raggiunge-re. Al potenziamento della raccolta differenziata dovrà fare seguito la graduale elimi-nazione dei cassonetti stradali attualmente destinati alla rac-colta indifferenziata e che sono a ridotta frequenza di svuotamento.

affrontato con una seria e lun-gimirante programmazione, indispensabile per una temati-ca così delicata, affinché in Umbria non si possa mai parla-re di ‘emergenza’, ma di ge-stione razionale dei rifiuti”. Una nuova riorganizzazione del servizio “dovrà incidere in maniera profonda sull'attuale sistema di gestione – prosegue Bottini - razionalizzando l'im-piantistica, scegliendo soluzioni tecnologiche all'avanguardia ed economicamente sostenibili e individuando sempre nel citta-dino il soggetto coinvolto e partecipe di questo processo condiviso. Ciò non può avveni-re tramite incontri saltuari o facili esternazioni, ma attraver-so un confronto sulla base di studi e approfondimenti tecnici ed economici”. La Regione è “impegnata, inoltre, nell'analisi

Perugia, 20 set. 07 – “In Um-bria non c’è ‘emergenza’ rifiuti, ma al contrario la volontà di un'analisi seria e approfondi-ta”. Per l’assessore regionale all’Ambiente e allo sviluppo sostenibile Lamberto Bottini la posizione espressa dai sindaca-ti è “quanto mai singolare. È fuorviante – dice - parlare di emergenza rifiuti in Umbria e di immobilismo della stessa Regione”. L’assessore regiona-le ricorda che “già da tempo sono stati avviati con i soggetti istituzionali preposti, gli ‘Ato’ e gli operatori economici, i preli-minari approfondimenti per il nuovo Piano regionale sulla base di dati certi e sono state abbozzate le prime ipotesi, soprattutto sulla riduzione dei rifiuti e sull'aumento delle percentuali di raccolta differen-ziata”. Per Bottini “il tema va

concreta di esperienze di altre realtà italiane ed europee dove si stanno evidenziando buoni risultati, tenendo comunque ben presente le peculiarità di ciascun contesto territoriale. La ricerca della partecipazione allargata a tutti i soggetti, comprese le organizzazioni sindacali e i comitati – conclu-de l’assessore Bottini – rappre-senta un obiettivo della Regio-ne durante la fase di predispo-sizione e approvazione del nuovo Piano regionale di ge-stione dei rifiuti, convinti come siamo che tale tematica richie-da la partecipazione di tutte le componenti della società civile e un consenso, se non indi-spensabilmente unanime, co-munque ampiamente condivi-so”.

Il Comune di Marsciano punta sul “Progetto Poker”

FUORIVIANTE PARLARE DI EMERGENZA RIFIUTI E DI IMMOBILISMO DELLA REGIONE

“In Umbria

non c’è

‘emergenza’

rifiuti, ma al

contrario la

volontà di

un'analisi

seria e

approfondita”

RIFIUTI

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Perugia 25 ott. 07 – Venerdì 26 ottobre, alle ore 11, nel Salone d’Onore di Palazzo Donini, è convocata una conferenza stampa congiunta dell’assessore regionale all’ambiente, Lamberto Bottini, del sindaco di Terni, Paolo Raffael-li, e del presidente della Provincia

di Terni, Andrea Cavicchioli, per presentare una posizione comune sulla delibera della Giunta regiona-le relativa allo smaltimento dei rifiuti speciali negli impianti umbri autorizzati e “sul dibattito che ne è seguito – ha riferito l’assessore Bottini - fortemente caratterizzato

da strumentalizzazioni politiche volte a creare e amplificare un ingiustificato allarme sociale, con particolare riferimento alla termo-valorizzazione dei rifiuti sanitari presso l’impianto ‘Asm’ di Terni”.

CONFERENZA STAMPA SU SMALTIMENTO RIFIUTI SPECIALI IN IMPIANTI UMBRI

7 ottobre - Strumentali le polemi-che sui rifiuti che si stanno scate-nando negli ultimi giorni: così le definiscono sia il Sindaco di Orvie-to, Stefano Mocio, sia, sul piano regionale, l'assessore all'ambiente Lamberto Bottini. Ad alimentare l'ondata di dichiarazioni e prese di posizione da parte di Alleanza Nazionale e Rifondazione Comu-nista è stata la recente delibera regionale che sblocca il cosiddetto principio di prossimità, ossia la possibilità di conferire rifiuti spe-ciali solo in ambito regionale. "La delibera – spiega l'assessore regio-nale Bottini – ha l'obiettivo di portare chiarezza su un tema delicato come lo smaltimento dei rifiuti speciali e di offrire in parti-colare una interpretazione del principio di prossimità, che indica la provenienza dei rifiuti, anche sulla base delle recenti sentenze emesse al riguardo dalla Corte Costituzionale. Ciò ovviamente – sottolinea l'assessore – nel rispet-to delle percentuali di rifiuti spe-ciali che possono andare in disca-rica previste dal piano regionale dei rifiuti, con ricadute positive sulla tariffa che i cittadini pagano per lo smaltimento. La gestione del ciclo dei rifiuti viene fatta, pur in un quadro non omogeneo – ha proseguito - all'insegna di una qualità del sistema, nel rispetto del territorio e puntando ora, come nel futuro Piano regionale, a per-

centuali importanti di raccolta differenziata che sono un segno di civiltà e di assunzione di responsa-bilità, anche del singolo cittadino, rispetto alla collettività". E men-tre Alleanza nazionale grida ad "Orvieto pattumiera nazionale d'Italia" e a un Piano Regionale dei Rifiuti che viene modificato a colpi di delibere e senza discussione ai vari livelli istituzionali, in modo molto simile all'assessore Bottini la pensa anche il Sindaco di Orvie-to Stefano Mocio, che oltre ad invitare a una seria e cauta inter-pretazione sulla parola "speciali", che non significa pericolosi, sotto-linea anche, riguardo alla delibera regionale incriminata, che la stessa non fa che ribadire la corretta interpretazione del Piano regiona-le dei rifiuti in linea con le inter-pretazioni fatte dalla Corte costi-tuzionale e dalla Corte europea. La discarica di Orvieto, d'altra parte, non è abilitata a ricevere rifiuti pericolosi, sì invece a riceve-re speciali, e non lo ha fatto finora a pieno regime e per quanto po-trebbe incamerare, con grave danno per le casse comunali. Via libera, dunque, a maggiori quanti-tà, senza peraltro superare quelle già concesse. Oltre alla polemica innalzata da AN, che considera invece la deroga al principio di prossimità non come un beneficio per le casse comunali, ma come "un colpo pesantissimo alla città",

sia livello regionale che locale manifesta cautela e riserve il Parti-to della Rifondazione Comunista: " L'elemento caratterizzante dello sviluppo nel nostro territorio dovrà essere sempre più la soste-nibilità, la salubrità, la certificazio-ne delle imprese e dei territori – scrive in una nota stampa la segre-taria del PRC Orvieto Rosanna Barbanera - per questo riteniamo pericolosa, quindi da modificare, la decisione della giunta regionale che stravolgendo il principio di prossimità, consente l'ingresso in Umbria di rifiuti speciali e perico-losi provenienti dal territorio nazionale ed europeo". La presen-za nella nostra area di una grande discarica, rappresenta secondo Barbanera un polo di attrazione che implica la necessità di un suo utilizzo sempre più professionale e moderno, con controlli trasparen-ti, partecipati ed esigibili. "Riteniamo necessario – continua Barbanera - sviluppare un con-fronto con l'intera comunità, adottando come coalizione al Comune di Orvieto e alla Provin-cia di Terni, atti di indirizzo che delimitino tipologie e quantità di rifiuti per preservare in modo inequivocabile la scelta di uno sviluppo che valorizzi le nostre tipicità e non il profitto di pochi a scapito di tutti i nostri concittadi-

ni".

Ennesime polemiche sui rifiuti: Orvieto abilitata solo a speciali non pericolosi

RIFIUTI

Umbriambiente

Perugia, 4 ott. 07 – In riferi-mento alle dichiarazioni del capogruppo di Rifondazione comunista in Consiglio regiona-le, Stefano Vinti, relative alla delibera della Giunta regionale per lo smaltimento dei rifiuti speciali, l’assessore alle infra-strutture, Giuseppe Mascio,

precisa quanto segue: “in occa-sione della seduta di Giunta in cui è stata discussa e votata la delibera in questione ero as-sente per motivi istituzionali, in quanto impegnato a Roma presso la sede del Ministero delle infrastrutture dove si discuteva della E78. In ogni

caso, sulla base delle informa-zioni e assicurazioni ricevute precedentemente e personal-mente dal collega assessore Lamberto Bottini riguardo al non aumento dei quantitativi di rifiuti speciali da smaltire, ten-go a precisare che qualora fossi

MASCIO: “ASSENTE PER MOTIVI ISTITUZIONALI MA FAVOREVOLE A DELIBERA

"La delibera ha

l'obiettivo di

portare chiarezza

su un tema

delicato come lo

smaltimento dei

rifiuti speciali e di

offrire in

particolare una

interpretazione del

principio di

prossimità, che

indica la

provenienza dei

rifiuti, anche sulla

base delle recenti

sentenze emesse

al riguardo dalla

Corte

Costituzionale. Ciò

nel rispetto delle

percentuali di

rifiuti speciali che

possono andare in

discarica previste

dal piano regionale

dei rifiuti.

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Passerà da 1600 a 800 ton-nellate all'anno la quantità dei rifiuti sanitari che potrà essere conferita all'impianto di termovalorizzazione del-l'"Asm" di Terni. È uno dei punti sui quali verte il docu-mento congiunto presentato oggi dall'assessore regionale all'Ambiente Lamberto Botti-ni, dal presidente della Pro-vincia di Terni Andrea Cavic-chioli e dal sindaco di Terni Paolo Raffaelli. "La delibera della Giunta regionale in materia di rifiuti speciali - ha precisato innanzitutto Bottini - è un atto di valenza tecni-ca, che conferma e precisa i cardini attuativi del Piano di settore, in conformità alla normativa comunitaria e nazionale e alle sentenze della Corte costituzionale. Un atto dovuto e assolutamente legittimo. Nel Piano dei rifiuti speciali - ha aggiunto - è previsto il conferimento di 1600 tonnellate annue all'im-pianto 'Asm' di Maratta, il 5 per cento delle 24mila ton-nellate che l'impianto stesso può smaltire a pieno regime. I rifiuti sanitari rappresenta-no un quinto della quantità consentita, poiché la maggior parte vengono smaltiti in altre regioni. Considerando che il termovalorizzatore attualmente smaltisce 12mila tonnellate all'anno di rifiuti, senza modificare il rapporto dei rifiuti speciali sul totale, c'è la possibilità di rivedere la quantità". Il percorso, condi-viso, è già stato avviato "con l'inizio della procedura per la nuova 'Autorizzazione inte-grata ambientale' regionale necessaria poiché le autoriz-zazioni provinciali scadono a fine gennaio 2008 - ha pro-seguito l'assessore regionale - e che sancirà nel giro di 3-4 mesi la riduzione della quan-tità dei rifiuti speciali nell'im-pianto. Intanto - ha sottoli-neato - il Comune di Terni adotterà una direttiva, nei confronti del gestore 'Asm', affinché il conferimento av-venga nella quantità massi-ma stimabile in 800 tonnella-te all'anno. Si otterrà concre-tamente e subito il dimezza-mento dei rifiuti sanitari bru-ciabili a Terni". Un percorso che è in "coerenza con il principio di prossimità, in

base al quale la preferenza è da accordare prioritariamente ai fabbisogni delle strutture sanitarie dell'ambito provin-ciale ternano, quindi a quelle regionali e, solo in ultima istanza a quelle di strutture esterne al territorio regiona-le". Altro elemento determi-nante su cui le tre istituzioni hanno "confermato la con-vergenza, emersa fin dall'ini-zio", è quello dell'innovazione tecnologica volta al migliora-mento della qualità ambien-tale. Uno dei punti cardine del nuovo Piano regionale dei rifiuti, di cui è stata avviata la redazione. "Per la prima volta - ha sottolineato il sin-daco di Terni Raffaelli - è stato definito un percorso condiviso, scaturito da uno dei dibattiti più fuorvianti che si sono sviluppati in Umbria su una delibera regionale che ha assolto alla sua funzione di garanzia ambientale e contro la quale le forze politi-che che hanno avviato a Terni una raccolta di firme non hanno invece prodotto atti concreti nelle sedi istitu-zionali per la revoca". Intanto è stato concordato che "nel quadro dell'istruttoria per la 'Autorizzazione integrata ambientale', ferma restando la correttezza dei controlli effettuati e del sistema in vigore, sarà conferito all''Ar-pa' l'incarico per ottenere ulteriori conferme circa i principali fattori inquinanti, la provenienza e il relativo im-patto ambientale". Le tre istituzioni, inoltre "nell'auspicare un percorso rapido del nuovo Piano dei rifiuti regionale, che a partire dai concetti di autosufficienza degli ambiti e semplificazione impiantistica nel Ternano, costruisca un sistema di smaltimento ancora più com-patibile sotto il profilo am-bientale, danno atto che sono allo studio, da parte del Co-mune di Terni e 'Asm', in collaborazione con la Provin-cia di Terni e con i competen-ti uffici della Regione, nuove e avanzate soluzioni tecnolo-giche e operative, al fine di rendere minimo l'impatto ambientale della produzione di energia dai rifiuti e di otti-mizzare il rendimento econo-mico". "La Provincia di Terni

- ha sottolineato il presidente Cavicchioli - è impegnata a operare insieme alle altre istituzioni, con la volontà di tutelare un'azienda come 'Asm' che è patrimonio di tutti, inserendola all'interno della 'multiutility' di cui è avviata la costituzione". Ca-vicchioli ha anche ribadito la valenza della delibera regio-nale. "Nel dibattito che ne è scaturito - ha detto - interve-niamo portando dati oggettivi e soluzioni che rappresenta-no ulteriori passi avanti dal punto di vista ambienta-le". "Vogliamo fare chiarezza - ha rilevato il sindaco Raffa-elli - sull'impatto ambientale nella Conca ternana, che è sovrastimato nell'opinione pubblica e del quale si fa un uso strumentale. Dai tre inceneritori presenti nella Conca ternana, ossia l'im-pianto 'Asm' e le due centrali per la produzione di energia elettrica da biomasse, deriva complessivamente solo lo 0,6 per cento alle emissioni in atmosfera". Le soluzioni tec-nologiche che sono allo stu-dio "rese necessarie anche dalla non lontana conclusione del ciclo di vita dell'impianto 'Asm' di Maratta - si concor-da nel documento di Regio-ne, Provincia e Comune di Terni - saranno confrontate con quanto previsto nelle 'linee guida' del ministero dell'Ambiente in materia di ottimizzazione del ciclo com-plessivo dei rifiuti, a partire dallo sviluppo della raccolta differenziata, e rese coerenti con le scelte di fondo del nuovo Piano regionale dei rifiuti, di cui è stata avviata la redazione. Le possibili soluzioni, su cui si confronte-ranno le forze di maggioran-za e i rispettivi consessi, rappresentano in ogni caso ulteriori passi in avanti dal punto di vista ambientale rispetto ai principi di autosuf-ficienza e semplificazione".

REGIONE UMBRIA, PROVINCIA E COMUNE DI TERNI: "DIMEZZAMENTO QUANTITÀ IN IMPIANTO ASM E NUOVE TECNOLOGIE" RIFIUTI

“ La gestione del

ciclo dei rifiuti viene

fatta, pur in un

quadro non

omogeneo

all'insegna di una

qualità del sistema,

nel rispetto del

territorio e puntando

ora, come nel futuro

Piano regionale, a

percentuali

importanti di raccolta

differenziata che

sono un segno di

civiltà e di

assunzione di

responsabilità,

anche del singolo

cittadino, rispetto

alla collettività".

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7 ottobre - Strumentali le polemiche sui rifiuti che si stanno scatenando negli ultimi giorni: così le definiscono sia il Sindaco di Orvieto, Stefano Mocio, sia, sul piano regionale, l'assessore all'ambiente Lamberto Bottini. Ad alimentare l'ondata di dichiarazioni e prese di posizione da parte di Alleanza Nazionale e Rifon-dazione Comunista è stata la recen-te delibera regionale che sblocca il cosiddetto principio di prossimità, ossia la possibilità di conferire rifiuti speciali solo in ambito regionale. "La delibera – spiega l'assessore regiona-le Bottini – ha l'obiettivo di portare chiarezza su un tema delicato come lo smaltimento dei rifiuti speciali e di offrire in particolare una interpreta-zione del principio di prossimità, che indica la provenienza dei rifiuti, anche sulla base delle recenti sen-tenze emesse al riguardo dalla Corte Costituzionale. Ciò ovviamente – sottolinea l'assessore – nel rispetto delle percentuali di rifiuti speciali che possono andare in discarica previste dal piano regionale dei rifiuti, con ricadute positive sulla tariffa che i cittadini pagano per lo smaltimento. La gestione del ciclo dei rifiuti viene fatta, pur in un quadro non omoge-neo – ha proseguito - all'insegna di una qualità del sistema, nel rispetto del territorio e puntando ora, come nel futuro Piano regionale, a percen-

tuali importanti di raccolta differen-ziata che sono un segno di civiltà e di assunzione di responsabilità, anche del singolo cittadino, rispetto alla collettività". E mentre Alleanza nazionale grida ad "Orvieto pattu-miera nazionale d'Italia" e a un Piano Regionale dei Rifiuti che viene modi-ficato a colpi di delibere e senza discussione ai vari livelli istituzionali, in modo molto simile all'assessore Bottini la pensa anche il Sindaco di Orvieto Stefano Mocio, che oltre ad invitare a una seria e cauta interpre-tazione sulla parola "speciali", che non significa pericolosi, sottolinea anche, riguardo alla delibera regiona-le incriminata, che la stessa non fa che ribadire la corretta interpreta-zione del Piano regionale dei rifiuti in linea con le interpretazioni fatte dalla Corte costituzionale e dalla Corte europea. La discarica di Or-vieto, d'altra parte, non è abilitata a ricevere rifiuti pericolosi, sì invece a ricevere speciali, e non lo ha fatto finora a pieno regime e per quanto potrebbe incamerare, con grave danno per le casse comunali. Via libera, dunque, a maggiori quantità, senza peraltro superare quelle già concesse. Oltre alla polemica innal-zata da AN, che considera invece la deroga al principio di prossimità non come un beneficio per le casse comunali, ma come "un colpo pesan-

tissimo alla città", sia livello regionale che locale manifesta cautela e riser-ve il Partito della Rifondazione Co-munista: " L'elemento caratterizzan-te dello sviluppo nel nostro territo-rio dovrà essere sempre più la sostenibilità, la salubrità, la certifica-zione delle imprese e dei territori – scrive in una nota stampa la segreta-ria del PRC Orvieto Rosanna Barba-nera - per questo riteniamo perico-losa, quindi da modificare, la decisio-ne della giunta regionale che stravol-gendo il principio di prossimità, consente l'ingresso in Umbria di rifiuti speciali e pericolosi provenien-ti dal territorio nazionale ed europe-o". La presenza nella nostra area di una grande discarica, rappresenta secondo Barbanera un polo di attra-zione che implica la necessità di un suo utilizzo sempre più professionale e moderno, con controlli trasparen-ti, partecipati ed esigibili. "Riteniamo necessario – continua Barbanera - sviluppare un confronto con l'intera comunità, adottando come coalizio-ne al Comune di Orvieto e alla Provincia di Terni, atti di indirizzo che delimitino tipologie e quantità di rifiuti per preservare in modo ine-quivocabile la scelta di uno sviluppo che valorizzi le nostre tipicità e non il profitto di pochi a scapito di tutti i

nostri concittadini".

Orvieto abilitata solo a speciali non pericolosi RIFIUTI

Umbriambiente

di question time di ieri, al consi-gliere regionale di Alleanza nazionale Andrea Lignani Mar-chesani che, con una interroga-zione, chiedeva chiarimenti sulla “necessità di trovare soluzioni tecnologicamente ed economi-camente alternative all'amplia-mento della discarica di Bella-danza in grado di garantire l'autonomia finanziaria dell'Am-bito territoriale dell'Alta Um-bria”. “Vedo sommarsi diversi errori, – ha detto Lignani dichia-randosi non soddisfatto della risposta dell'assessore - quello della Sogepu, che gestisce la raccolta dei rifiuti, e che ha escluso i privati rendendo più difficile arrivare alla costruzione di un preselettore per il quale oggi si dice servirebbero 6 mi-lioni di euro, mentre invece si potrebbe realizzare, con la metà di questa cifra, un impianto più moderno ed ecologico, anch'es-so però ben lontano senza l'ap-porto dei privati”.

Perugia, 28 novembre – “Il Comune di Città di Castello ha presentato uno studio di fattibi-lità che prevede un sito in rea-lizzare un ciclo integrato di trat-tamento dei rifiuti finalizzato anche alla produzione di energia elettrica”. Così, durante il que-stion time di ieri, l'assessore all'Ambiente Lamberto Bottini ha risposto al consigliere regio-nale Lignani Marchesani (An) che, con una interrogazione, chiedeva chiarimenti sulla “necessità di trovare soluzioni tecnologicamente ed economi-camente alternative all'amplia-mento della discarica di Bella-danza”. “Ancora oggi abbiamo un sistema di smaltimento dei rifiuti che si basa sulle discari-che e dovremo avere la capaci-tà, anche col nuovo Piano, di andare oltre questo sistema: andrà ridotto il loro ruolo. Il Piano rifiuti vigente considera, per potenzialità e ubicazione, Orvieto e Belladanza le discari-che che possono assolvere un

ruolo più ampio di quello di discarica di ambito, avendo potenzialità superiori. La Giunta comunale di Città di Castello ha rimesso alla Giunta regionale uno studio di fattibilità che pre-vede un sito in cui realizzare un ciclo integrato di trattamento e smaltimento dei rifiuti finalizzato anche alla produzione di energia elettrica. In riferimento ai rifiuti speciali, non sono state modifi-cate le quantità che possono essere conferite a Belladanza, che ammontano al 10 per cento delle capacità residue della discarica. Il Comune di Città di Castello ha però chiesto di rive-dere, incrementandola, la quan-tità di rifiuti speciali in relazione al previsto ampliamento del sito. È stata ribadita la necessità per l'Ato 1 di essere autonomo e di poter contare su un proprio impianto di trattamento dei rifiuti, come previsto dal Piano”. Lo ha detto l'assessore regiona-le all'Ambiente Lamberto Bottini rispondendo, durante la seduta

QUESTION TIME: “È STATO IL COMUNE DI CITTÀ DI CASTELLO A CHIEDERE L'AMPLIAMENTO DEL SITO” - L'ASSESSORE BOTTINI RISPONDE A LIGNANI MARCHESANI (AN) SULLA DISCARICA DI BELLADANZA

“Abbiamo un

sistema di

smaltimento

dei rifiuti che si

basa sulle

discariche e

dovremo avere

la capacità con

il nuovo Piano,

di andare oltre

questo sistema

e ridurre il loro

ruolo”

Page 17: newsletter n. 6 DDL ECOMUSEI

RIFIUTI

La Giunta

regionale

dell’Umbria ha

finanziato la

realizzazione di

interventi

sperimentali

per

l’abbattimento

dell’inquiname

nto luminoso e

per la

riduzione

dell’inquiname

nto acustico

Anno I, numero 6

no Niccone, Pietralunga, Monte Santa Maria Tibe-rina, Corciano, Castiglio-ne del Lago, Magione e Castel Ritaldi. “Eventuali economie – ha detto l’as-sessore Bottini – verran-no utilizzate per finan-ziare altre domande in graduatoria”.

Perugia, 13 nov. 07 - Su proposta dell’asses-sore all’ambiente Lam-berto Bottini la Giunta regionale dell’Um-bria ha finanziato la realizzazione di inter-venti sperimentali per l’abbattimento dell’in-quinamento luminoso e per la riduzione dell’in-quinamento acustico. In particolare 150mila euro sono stati assegnati quale cofinanziamento ai comuni di Cannara e

di Santa Maria Tiberina per adeguare gli impianti di illuminazione pubblica esterna ai criteri previsti dalla recente normativa regionale in materia. Ottantamila euro sono stati invece impegnati, nell’ambito del IV bando emanato dalla Regione Umbria, per la definizio-ne dei Piani di zonizza-zione acustica nei comu-ni di Calvi dell’Umbria, Avigliano Umbro, Liscia-

INQUINAMENTO ACUSTICO E LUMINOSO: DA G.R. 230MILA EURO PER REALIZZAZIONE INTERVENTI

rifiuti da bruciare a Terni potrà essere di-mezzata, mantenendo un rapporto equilibrato tra rifiuti urbani e spe-ciali. Le linee guida del ministero dell'Ambiente ci parlano di ridurre la produzione e riciclare oltre il 50 per cento. In alcuni Comuni dell'Um-bria sono stati tolti i cassonetti della raccol-ta indifferenziata pro-prio per “guidare” i cittadini verso scelte virtuose. Non ci sono scelte predeterminate su questa materia, ma il confronto con le e-sperienze positive di altre regioni, d'Italia e d'Europa. La vita del-l'inceneritore dell'Asm è al termine e non ver-rà sostituito da un altro camino ma probabil-mente da un differente impianto di trattamen-to”.

Perugia, 27 novembre 2007 – L'Assemblea regionale dell'Umbria ha respinto con i 16 voti contrari del cen-trosinistra (5 i sì) la mozione firmata da tutti rappresentanti dell'opposizione di cen-trodestra che chiedeva all'Esecutivo regionale di revocare la delibero con cui è stata autoriz-zata la termovalorizza-zione di rifiuti speciali nell'impianto della Asm di Terni. Il dibattito, aperto dal Alfredo De Sio (An) con l'illustra-zione della mozione e durante il quale sono intervenuti i consiglieri Nevi (FI), Brega (Margherita-Ulivo), Lupini (Prc), Carpinelli (Pdci), Dottorini (Verdi e civici), Rossi (Ds – Ulivo) e Lignani (An), è stato concluso con l'in-tervento dell'assessore

regionale all'Ambiente Lamberto Bottini che, nella sua replica ha affermato : “REAZIONI STRUMENTALI PER UN ATTO LEGITTIMO – La delibera della Giunta mirava a dirimere que-stioni sorte nell'ambito del territorio regionale. In quest'Aula sono sta-te manifestate contra-rietà a tutte le discari-che e a tutti gli impian-ti dell'Umbria, sintomo della difficoltà di gover-nare un processo. La nostra regione ha scel-to di non smaltire in discarica i rifiuti spe-ciali pericolosi, che vengono quindi espor-tati. Le norme in que-sto caso fanno riferi-mento al principio di prossimità e a quello di utilizzo degli impianti più efficienti ed ade-guati a smaltire certi rifiuti. La quantità dei

CONSIGLIO REGIONALE: RESPINTA LA MOZIONE CONTRO L'INCENERIMENTO DEI RIFIUTI SPECIALI A TERNI – L'AULA, A MAGGIORANZA, DICE NO AL DOCUMENTO DEL CENTRODESTRA

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Page 18: newsletter n. 6 DDL ECOMUSEI

Pagina 18 Umbriambiente

QUESTION TIME: LA DISCARICA DI S.ORSOLA NON SUPERERA' I 300 MILA METRI CUBI. Risposta dell'Assessore Bottini all'interrogazione di Zaffini

regionale dei rifiuti ha fatto

sapere Bottini le discariche

non avranno più la centralità

nello smaltimento. Oggi im-

portante ha aggiunto la coltiva-

zione delle discariche attuali.

Muovendoci di concerto con i

Comuni dell'Ato 3 abbiamo

considerato la possibilità del-

l'attuazione del progetto Vus

(Valle umbra servizi) di rive-

dere ed ampliare la discarica di

S. Orsola poichè, diversamen-

te, avremmo dovuto trasferire i

rifiuti fino ad Orvieto con la

conseguenza di maggiori spese

per i cittadini. E' fondamenta-

le, comunque ha concluso

l'assessore che l'Ato 3 si prodi-

ghi per migliorare la raccolta

differenziata.Zaffini, nella

replica, ha preso per buono

quanto detto da Bottini circa la

capienza complessiva del sito

che non supererà, quindi, un

milione di tonnellate di mate-

riale. Per il resto ha evidenzia-

to dopo un sopralluogo che

personalmente ho effettuato,

ho trovato la discarica ben

coltivata.

9/10/2007—La discarica di

S.Orsola, anche dopo l'amplia-

mento, non supererà i 300 mila

metri cubi. E' quanto assicura-

to dall'assessore all'Ambiente

Lamberto Bottini rispondendo

a una interrogazione (Question

time) del capogruppo di Alle-

anza nazionale Franco Zaffini

che chiedeva a quale futuro

vanno incontro i cittadini resi-

denti in prossimità della disca-

rica di S. Orsola di Spoleto ed

in particolare qual'è la quantità

massima di rifiuti prevista per

il sito. Rispetto al futuro Piano

ACQUA

RIFIUTI

“PERCORSI D’ACQUA”

Lamberto Bottini nel presentare stamani, a Perugia, l’edizione 2007 di “Percorsi d’acqua”, il progetto organizzato dalla Regione Umbria attraverso il “Cridea” (Centro regionale per l’informazione, la documenta-zione e l’educazione ambienta-le) e la sua rete regionale dei “Cea” (per sensibilizzare i citta-dini ad un uso consapevole dell’acqua come bene pubblico. “Percorsi d’acqua” (che ha come slogan “ogni goccia con-ta”) si articola fino a dicembre in una serie di iniziative orga-nizzate da uno o più “Cea” con interventi diffusi e sinergici in varie realtà dell’Umbria e pre-vede laboratori e seminari, dibattiti e percorsi tematici, campagne di sensibilizzazione, presentazioni di libri e mostre fotografiche. Il progetto – hanno spiegato gli organizzato-ri - coinvolge anche famiglie, enti e associazioni, università, scuole, amministrazioni locali e imprese, e ai fini promozionali e organizzativi è suddiviso in quattro aree tematiche: “Storie d’acqua”, con la partecipazione di personaggi del mondo della cultura e dell’arte; “Acqua d’Umbria”, per far conoscere gli aspetti storici, naturalistici, antropologici dell’Umbria legati al tema dell’acqua; “L’oro blù”, in cui l’acqua viene presentata sotto il profilo economico (emergenza idrica, acque mine-rali, diritto di accesso all’acqua) e “Istruzioni per l’uso”, che riguarda le “buone pratiche” per risparmiare acqua in casa, in agricoltura, nelle piccole

industrie, negli alberghi. “La terra e i suoi 6 miliardi di abi-tanti – ha ricordato Bottini – si confrontano ogni giorno con una grave crisi dell’acqua. Un quarto della popolazione mon-diale – ha aggiunto l’assessore - non ha acqua potabile e 2,4 miliardi di esseri umani non sono serviti da una rete di distribuzione e di trattamento delle acque. Cinque milioni di persone, tra cui 2,2 milioni di bambini, muoiono ogni anno per aver consumato acqua infetta. Tutto lascia intendere che la situazione continuerà a peggiorare se non ci saranno azioni correttive. La maggior parte di questi problemi sono conosciuti – ha concluso – e abbiamo le competenze per iniziare a risolverli”. Tra le numerose proposte di “Percorsi d’acqua” c’è anche la “Carta dell’acqua dell’Umbria”, una iniziativa che si inserisce nell’-ambito della “Settimana della Pace” e della “Marcia Perugia-Assisi”. Il prossimo appunta-mento, dal titolo “Acqua in Valnerina: energia pulita e rinnovabile nei secoli”, si terrà a Norcia, domani 28 settembre (dalle ore 9.30), nella sala Ottobeuren del complesso di San Francesco. Il seminario, al quale saranno presenti rappre-sentanti delle istituzioni locali ed esperti del settore, appro-fondirà, tra gli altri, i temi lega-ti al funzionamento delle cen-trali idroelettriche e la storia dei vecchi mulini ad acqua delle “marcite”.

E’ alla sua prima edizione ma già si presenta con ambiziosi obiettivi: educare, valorizzare, accrescere la consapevolezza nella società civile di una risor-sa troppo importante: l’acqua. Il progetto è stato proposto dalla rete dei 18 CEA (Centri di Educazione Ambientale) della nostra regione che, nell’arco di quattro mesi, organizzeranno diverse iniziative in stretta sinergia con le comunità locali rivolte direttamente ai cittadini. Coordinato dal CRIDEA (Centro Regionale per l’informazione, la Documentazione e l’Educazione Ambientale), promosso e finan-ziato dall’Assessorato all’Am-biente della Regione Umbria, “Percorsi d’Acqua” si articolerà in quattro aree tematiche (Storie d’acqua, Acqua d’Um-bria, L’oro blu e Istruzioni per l’uso) che si concentreranno sui molteplici aspetti culturali, naturalistici, storici, economici e sociali della risorsa acqua. Un ampio cartellone ricco di ap-puntamenti che presenteranno seminari, incontri, dibattiti, proposte di buone pratiche di gestione e risparmio idrico. Durante la conferenza stampa interverranno l’Assessore all’-Ambiente Lamberto Bottini, il responsabile del CRIDEA Paolo Camerieri e i CEA della Regione Umbria. “L’acqua è risorsa preziosa ma limitata, anche nel nostro Paese. La sua tutela è uno degli elementi centrali delle politiche regionali per uno sviluppo sostenibile e durevo-le”. È quanto ha detto l’asses-sore regionale all’Ambiente

STORIE D'ACQUA - Iniziative culturali alla cui realizzazione contribuiscono più CEA e personaggi del mondo della cultura e dell'arte. ACQUA D'UMBRIA - Iniziative che hanno come obiettivo la conoscenza di alcuni aspetti (storici, naturalistici, antropologici...) del territorio umbro. L'ORO BLU - Iniziative che analizzano l'acqua sotto il profilo economico e sociale (emergenza idrica, acque minerali, diritto di accesso all'acqua, acqua bene comune...). ISTRUZIONI PER L'USO - Iniziative di tipo propositivo e operativo che presentano le buone pratiche e individuano soluzioni: risparmiare acqua a casa, in agricoltura, nelle piccole industrie, negli alberghi.

Page 19: newsletter n. 6 DDL ECOMUSEI

Anno I, numero 6

ACQUE POTABILI E RISPARMIO DELLE RISORSE IDRICHE

Umbria); Prof. Fabio Paparelli (Assessore all'ambiente della pro-vincia di terni); Paolo Camerieri (Responsabile Cridea Regione Umbria; Pro-getto della rete iNFEA "Percorsi d'acqua"); Mauro Latini (Direttore generale del Servizio Idrico Integrato), che affronterà "La distribu-zione idrica nel com-prensorio ternano e piedilucano, emergen-za e criticità"; Ing. Ro-berto Spinsanti (Direttore ATO Umbria

2), "Acque potabili e risparmio delle risorse idriche"; Stefano Nota-ri (Coordinatore Servi-zi Turistici Cascata delle Marmore), "Percorsi turistici sulle vie d'acqua: proposte di turismo educativo scolastico"; Alle ore 12,00 ci sarà la distri-buzione dei riduttori di flusso predisposti dal-l'ATO Umbria2 nel-l'ambito della campa-gna "Risparmio idrico 2007"

Nell'ambito del proget-to "percorsi d'acqua" il CEA "Vivere e Condi-videre il Proprio Terri-torio" di Piediluco ed il CEA "Laboratorio di Terria" organizzano per domani, 11 otto-bre, ore 9,00 presso la Sala Conferenze Ca-scata delle Marmore la "Conferenza sulle ac-que potabili e sul ri-sparmio delle risorse idriche".Saranno pre-senti: Lamberto Bottini (Assessore all'ambien-te e allo sviluppo so-stenibile della Regione

ACQUA LA CARTA DELL’ACQUA DELL’UMBRIA

comune, nel rispetto dei principi fondamen-tali della sostenibilità ambientale, economi-ca, politica e istituzio-nale. In occasione del dibattito che si terrà martedì 2 ottobre alle ore 16 presso la Sala della Vaccara si invite-ranno la Regione Um-bria, le Province di Pe-rugia e Terni e i Comu-ni a presentare ordini del giorno per l’adesio-ne ala “Carta dell’Ac-qua dell’Umbria” al fine di garantire sull’intero territorio la stessa poli-tica di gestione e con-divisione di una risorsa

così importante. Al di-battito interverranno: Maurizio Grandolini (Dirigente Servizio IV Regione Umbria); Mau-rizio Gubbiotti (coordinatore segrete-ria Legambiente); Gui-do Barbera (Cipsi); Luigino Ciotti (comitato promotore “Marcia Pe-rugia - Assisi”); Salva-tore Vitale (Rappresentante Rete CEA:”Percorsi d’Acqua e la proposta di una Carta dell’Acqua del-l’Umbria”); Lamberto Bottini - Assessore all’-Ambiente Regione Um-bria.

Tra i numerosi incontri che il progetto “Percorsi d’Acqua” propone, ecco un’ini-ziativa che non a caso si inserisce nella Setti-mana della Pace. Si marcerà da Perugia ad Assisi con la consape-volezza che i diritti u-mani non vanno violati. Si potrebbe mai esclu-dere il diritto di acces-so all’acqua? Ed ecco appunto la proposta: “la Carta dell’Acqua dell’Umbria”. Una serie di punti che impegnano a utilizzare, proteggere conoscere e promuove-re l’acqua come bene “L’acqua è un

bene vitale, patrimoniale e

comune dell'umanità e che l'accesso all'acqua è un

diritto umano e sociale,

individuale e collettivo,

indispensabile”

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Page 20: newsletter n. 6 DDL ECOMUSEI

Pagina 20

UMBRA OLII

e

Metanodotto

Foligno-

Sestino

Umbriambiente

UMBRIA OLII, L'ASSESSORE BOTTINI: "A DISPOSIZIONE 6 MILIONI PER IL RIPRISTINO"

tive politiche, a distanza di un anno dalla tragedia e dall'interruzione dell'at-tività della Umbria Olii, la Giunta regionale intende adottare per risolvere il danno ambientale, eco-nomico e occupaziona-le.Bottini ha assicurato che ci sono a disposizio-ne 6 milioni di euro da utilizzare per il ripristino complessivo, soprattutto quello ambientale. "E' necessario - ha aggiunto - verificare la salute del Clitunno e degli altri fiumi circostanti. Siamo pronti

- ha detto - per ogni altro intervento utile a far ri-partire la produttività, ma la vicenda dell'incidente ancora in fase giudizia-ria". Per Ada Urbani, l'as-sessore Bottini non ha risposto alle domande specifiche dellinterroga-zione, dichiarandosi, quindi insoddisfatta e preoccupata "perché - ha concluso - a distanza di un anno non si sa, anco-ra, quali iniziative porter avanti la Giunta regiona-le per risolvere il proble-ma".

"Grazie all'intervento di molteplici soggetti, l'e-mergenza conseguente alla tragedia dell'azienda Umbria Olii è stata gesti-ta particolarmente bene. Oggi siamo in una fase di caratterizzazione della parte idrica, che prope-deutica per i vari inter-venti necessari alla ripre-sa dell'attività". E' quanto affermato dall'assessore all'ambiente Lamberto Bottini che ha risposto a una interrogazione di Ada Urbani (Forza Italia) che chiedeva quali inizia-

Metanodotto Foligno-Sestino. "INDIVIDUATE DALLA REGIONE SOLUZIONI DI MINOR IMPATTO PER L'AMBIENTE"

una Conferenza dei Servizi - spiega ancora l'assessore all'Ambiente - In tale Con-ferenza sono state presen-tate dalla 'Snam' varie so-luzioni progettuali. In parti-colare, su una proposta di variante di tracciato la Pro-vincia ha espresso perples-sità in merito ai suoi impat-ti sull'ambiente. La Regione ha quindi respinto l'ultima proposta di variante, con particolare riferimento al territorio dove scorre il torrente Saonda". "In tale area, soprattutto a causa delle criticità indivi-duate - sottolinea Bottini - la Regione, sulla base del parere della Conferenza dei Servizi ha ritenuto, rifiutan-do l'ultima variante propo-sta dalla 'Snam', di indivi-duare una soluzione che prevedesse attraversamenti del torrente in un numero di punti minore rispetto al tracciato inizialmente pro-posto e che non interessas-se assolutamente le zone 'Sic', cioè i 'siti di interesse comunitario'. In particolare la Regione ha imposto la prescrizione che le altera-zioni prodotte dall'interra-mento del tubo del meta-

nodotto non fossero in al-cun modo permanenti, ob-bligando l'esecuzione di opportuni ripristi-ni". "Anche in altri siti inte-ressati dal metanodotto come quello di Colfiorito - prosegue ancora l'assesso-re regionale all'Ambiente - dopo numerosi sopralluoghi compiuti con le autorità competenti in materia di tutela ambientale e i rap-presentanti degli enti locali, quale ad esempio il Comu-ne di Foligno, sono state individuate le soluzioni me-no alterative per l'ambien-te, specificando che gli interventi in questione sono comunque relativi all'inter-ramento di una tubazione". "Sul progetto - conclude l'assessore Bottini - la Re-gione Umbria ha imposto in ogni caso il ripristino totale dei luoghi, specificando tassativamente l'obbligo di non produrre impatti e al-terazioni permanenti e irre-versibili sul paesaggio e sulle componenti ecosiste-miche coinvolte, con parti-colare riferimento al sito di interesse comunitario 'Boschi di Gubbio'". dell’am-biente”.

Perugia, 22 ott. 07 - "Per il tracciato del tratto umbro del metanodotto Foligno-Sestino la Regione Umbria ha individiduato le soluzioni meno alterative per l'am-biente e, in ogni caso, ha imposto il ripristino totale dei luoghi interessati". L'as-sessore regionale all'Am-biente Lamberto Bottini interviene in merito al pro-getto della "Snam Rete Gas", ricordando innanzi-tutto che la "procedura in questione relativa a tale opera infrastrutturale è di competenza del Ministero dell'Ambiente". "La Regio-ne Umbria - spiega Bottini - interviene unicamente per esprimere un parere am-bientale in seno alla 'Commissione nazionale di valutazione d'impatto am-bientale', che al suo inter-no, oltre agli esperti, vede rappresentati tutti i Mini-steri competenti. Tale pare-re - prosegue - è stato e-spresso dopo aver esami-nato i vari aspetti ambien-tali del progetto, indivi-duando le soluzioni meno alterative e meno impat-tanti". "L'attività istrutto-ria è stata svolta attraverso

TERRITORIO

Page 21: newsletter n. 6 DDL ECOMUSEI

La

riconversione

del 10% a

biomasse

della Centrale

di Bastardo

equivale a una

diminuzione di

emissione di

Co2 nell'aria

di 80-90 mila

tonnellate

annue"

BIOMASSE A GUALDO CATTANEO. L'assessore Bottini: "Ci sarebbe una diminuzione di anidride carbonica nell'aria di 80-

90mila tonnellate"

gno all'Arpa nella prima valutazione del progetto Enel. Il risultato valutativo sarà propedeutico per il rilascio delle autorizzazioni ministeriali necessarie. Lo studio dovrà approfondire - ha detto Bottini - anche la tutela dell'acqua, le emis-sioni di Co2 e lo smaltimen-to dei rifiuti prodotti dalla stessa centrale. Ad oggi, comunque - ha fatto sapere - il ‘quadro' è fermo rispetto al rilascio di ogni documen-to attestante la regolarità". L'assessore ha anche assi-curato che "ogni decisione verrà concertata con le po-polazioni interessate" e che "c'è una diversità sostanzia-le, in merito alla valutazione del progetto Enel, tra il Con-siglio comunale di Giano dell'Umbria e quello di Gualdo Cattaneo. Possibili-sta il primo, nettamente contrario il secondo. La Regione - ha aggiunto Botti-ni - ha favorito il riallacciarsi del rapporto tra Enel e Co-mune di Gualdo Cattane-o".L'assessore ha fatto in-tendere che nel rapporto con il Comune, in cui il sito risiede (Ponte di Ferro di Gualdo Cattaneo), l'Enel, in caso di mancanza di uno scatto qualitativo, è dispo-sta a "togliere il piede dal-

l'acceleratore".Presente, in audizione, anche l'assesso-re all'Agricoltura Carlo Li-viantoni che ha sottolineato come "le biomasse, even-tualmente da usare, sareb-bero esclusivamente di produzione agricola" e che "l'assessorato, insieme ad Enel e Università di Perugia stanno approfondendo uno studio sulla produzione di biomasse per cogenerare energia al fine di far fronte ad una diversificazione pro-duttiva. Finora - ha fatto sapere - le organizzazioni professionali hanno manife-stato il loro disinteresse a causa dei bassissimi utili prodotti".Preoccupazione e richiesta di maggiori deluci-dazioni per la riconversione parziale della centrale a carbone di Bastardo è stata espressa dai consiglieri del centro destra presenti in Commissione: Franco Zaffi-ni, Alfredo De Sio e Andrea Lignani Marchesani (An); Pietro Laffranco (CdL per l'Umbria); Ada Urbani (FI) e Aldo Tracchegiani (La De-stra). Molteplici le domande rivolte ai due assessori i quali, in modo dettagliato, approfondiranno i quesiti nella seduta di domani del-l'assemblea regionale.

Mentre fervono le polemi-che nei comuni di Gualdo Cattaneo e Giano dell'Um-bria sulla locale centrale Enel, a riproporre la possi-bilità di un impianto a bio-masse in quel sito produtti-vo è l'assessore regionale Lamberto Bottini."La ricon-versione del 10% a biomas-se della Centrale di Bastar-do equivale a una diminu-zione di emissione di Co2 nell'aria di 80-90 mila ton-nellate annue". Queste le parole di Bottini intervenuto in II Commissione consilia-re, presieduta da Franco Tomassoni, in merito alla Centrale elettrica a carbone di Gualdo Cattaneo ed anti-cipando quanto verrà di-scusso domani nella seduta del Consiglio regionale do-ve l'argomento è all'ordine del giorno.Bottini ha anche sottolineato che "l'eventuale materiale proveniente da biomasse agricole dovrà provenire esclusivamente dall'Umbria. Giornalmente - ha spiegato - sarebbero necessarie 360 tonnellate di materiale".Tra i passaggi più significativi della relazio-ne dell'assessore, da regi-strare che "rispetto al pro-gramma del Ministero, la Regione ha istituito una commissione per il soste-

TERRITORIO

Pagina 21 Anno I, numero 6

Page 22: newsletter n. 6 DDL ECOMUSEI

Pagina 22 Umbriambiente

ENERGIA DA BIOMASSE A PERUGIA CONVEGNO SUI MODELLI SCANDINAVI PROMOSSO DA ISTITUTO PER IL COMMERCIO ESTERO E REGIONE

"Crb" (Centro ricerche biomas-se di Perugia). Al convegno, che si terrà martedì 27 novem-bre alla Sala Conferenze della Confindustria, in via Palermo a Perugia, a partire dalle 8.45, parteciperanno gruppi indu-striali e rappresentanti svedesi e finlandesi di organizzazioni sia pubbliche che private che si occupano della gestione delle filiere produttive di energia rinnovabile. Il dibattito sarà introdotto dall'assessore regio-nale allo Sviluppo economico Mario Giovannetti, dal presi-dente di Confindustria Perugia Antonio Campanile e dal diret-tore dell'"Ice" Angelo Infusino. Ai lavori è prevista la presenza, tra gli altri, dell'asssessore regionale allo Sviluppo sosteni-bile Lamberto Bottini. "Un mo-mento di confronto tecnico-

scientifico con gli operatori di Svezia e Finlandia, Paesi da molti anni leader nel settore delle energie alternative - sot-tolineano i promotori - destina-to non solo alle aziende umbre che producono attrezzature e impianti, ma anche alle istitu-zioni e alle organizzazioni terri-toriali e di categoria umbre che già operano o potrebbero ope-rare nel sistema di produzione, raccolta, trasporto e stoccaggio della materia prima, produzio-ne e distribuzione di energia termica ed elettrica, gestione dei residui, educazione e diffu-sione di informazioni alle popo-lazioni coinvolte". La conferen-za rappresenta la seconda fase del "Progetto Biomasse" realiz-zato dall'"Ice" e segue una missione realizzata a maggio 2007 in Finlandia e in Svezia,

Perugia, 22 nov. 07 - Offrire alle istituzioni regionali, alle organizzazioni territoriali e alle imprese umbre tutti gli stru-menti formativi necessari per l'avvio e la gestione di modelli di produzione di energia da biomasse non solo funzionanti ma anche economicamente vantaggiosi, oltre a promuove-re e favorire l'avvio di collabo-razioni industriali, scambi tec-nologici, creando un sistema di attrazione per le industrie scandinave del settore che vogliono investire in Italia. Sono questi gli obiettivi del convegno "L'energia da bio-masse: i modelli scandinavi", organizzato dall'"Ice" (Istituto nazionale per il commercio estero) in collaborazione con la Regione Umbria, il Ministero del Commercio internazionale e il

TERRITORIO

GIUNTA REGONALE PROROGA ENTRATA IN VIGORE DEL DIVIETO DI USO MUNIZIONI CON PIOMBO NELLE ZONE UMIDE A PROTEZIONE SPECIALE

ciale", ai sensi di direttive comunitarie adottate dalla normativa nazionale. "Per uniformare la normativa re-gionale in materia venatoria a quella di altre Regioni confi-nanti - spiega l'assessore Bottini - viste anche le diffi-coltà manifestate dalle asso-ciazioni venatorie a reperire in commercio munizionamenti con pallini di acciaio, la Regio-ne Umbria ha ritenuto oppor-tuno prorogare l'entrata in vigore di tale divieto alla stagione venatoria 2008/09".

Tra le zone a protezione spe-ciale interessate alla proroga, nei tratti in cui è consentita la caccia, rientrano il lago Trasi-meno, di Corbara e di Piedilu-co, fiumi, stagni e palu-di.

Perugia, 24 ott. 07 - La Giun-ta Regionale dell'Umbria, su proposta dell'assessore alla Caccia Lamberto Bottini, ha approvato la delibera con la quale si proroga alla stagione venatoria 2008/2009 l'entrata in vigore del divieto di utilizzo di munizioni con pallini di piombo nelle zone umide soggette a protezione specia-le. Il divieto era previsto nella delibera della Giunta regiona-le del 2006, "Misure di con-servazione per la gestione delle zone di protezione spe-

CACCIA

e PESCA

Page 23: newsletter n. 6 DDL ECOMUSEI

Anno I, numero 6

PRESENTATO NUOVO NUMERO RIVISTA “AUR&S”

che può essere molto utile per la politica”. Un secon-do blocco affronta il tema “ricerca e sviluppo”, dando conto delle ricerche svolte ai vari livelli su “Europa e Regioni”, “Società ed eco-nomia”, “Questioni indu-striali”, “Medicina e svilup-po”, “Agricoltura”, “Università”, “Beni cultura-li”. Ci sono, tra gli altri, gli approfondimenti dell’asses-sore regionale allo Sviluppo economico Mario Giovan-netti su “multinazionali e territorio”, del direttore di Confindustria Umbria Aure-lio Forcignanò sul “sistema delle imprese e la ricerca”, del docente di Politica eco-nomica dell’Università di Perugia Sergio Sacchi su “la ricerca economica in Umbria”. “La rivista – ha detto il direttore dell’Aur Ascani – si è rivelata uno strumento indispensabile per le comunità locali per conoscere le tendenze so-cioeconomiche dell’Umbria, ed è una delle più complete e approfondite a livello nazionale”.“Centralità dello sviluppo, crucialità delle strategie del ‘Patto’ per la riforma dell’Umbria, e per questo – rileva Carnieri nel suo editoriale – la necessità di rilanciare una tensione forte a capire, a ricercare”. “Questo – aggiunge Carnie-ri – è il contributo più pre-zioso che la ricerca scienti-fica, da diverse parti, può dare oggi, anche in Umbria ad una riforma della politi-ca che ormai si sta affer-mando come grande ‘questione nazionale’ non solo dei partiti, ma della cultura civile e istituzionale prima di tutto”. Completa-no il numero 9 del quadri-mestrale la sezione “Osservatorio”, che si occu-pa di “sussidarietà in Um-

bria: retorica o nuovo Wel-fare?”, e di ”effetto della componente migratoria sulla evoluzione della popo-lazione residente in Um-bria”, lo spazio dedicato alle recensioni e materiali sul progetto “Innoref”. “Queste ‘note’ – conclude il presidente di ‘Aur’ Carnieri – vogliono essere come un taccuino pubblico di appun-ti, volto ad esprimere una qualche sollecitazione nelle più diverse direzioni per un lavoro comune degli intel-lettuali, volto a contribuire alla crescita delle classi dirigenti dell’Umbria e a rendere più forte e coesa la comunità regionale nel reggere la portata delle sfide inedite che vengono dalla contemporaneità del mondo”. Il presidente del-l’”Aur” ha colto l’occasione per anticipare i contenuti del progetto 2008 di ricerca dell’agenzia regionale. “Insieme con il direttore Ascani, avvalendoci anche dell’esperienza da lei matu-rata negli ultimi due anni alla Commissione Europea a Bruxelles – ha detto Car-nieri - intendiamo sviluppa-re la ricerca su temi di grande rilievo quali la terri-torialità della dimensione umbra e la questione urba-na. Cercheremo, inoltre, di capire quanto sia forte e che caratteristiche abbia la mobilità sociale in Umbria e analizzeremo l’influenza che, nell’Italia centrale, esercita la dimensione del-l’area metropolitana roma-na. Il tema ‘romano’, inteso in senso generale – ha con-cluso – sta infatti comin-ciando ad avere una in-fluenza particolarmente significativa nella nostra regione”.

Perugia, 8 ott. 07 – Il 2007 ha segnato “una sta-gione particolar-

mente ricca di studi sul-l’Umbria, segno di una inci-denza significativa degli indirizzi del ‘Patto per lo sviluppo’, volti a sollecitare una lettura condivisa e dinamica della società re-gionale”. Lo sottolinea il presidente del-l’”Aur” (Agenzia Umbria Ricerche) Claudio Carnieri, nell’editoriale del nuovo numero della rivista “Aur&s”, presentato stama-ni a Perugia dallo stesso Carnieri e dal neodirettore di “Aur” Anna Asca-ni. “Siamo di fronte a una importante crescita della riflessività regionale, sia per qualità che per quantità – ha sottolineato Carnieri – e con la rivista vogliamo dar conto delle ricerche di questi mesi, pur se non in modo esaustivo, facendo conoscere non solo il lavoro dell’Agenzia Umbria Ricer-che, ma anche di quello di parte accademica e istitu-zionale”. Il numero 9 del quadrimestrale, giunto al quarto anno di pubblicazio-ne, dedica la prima parte alla “questione dei servizi”: si parla del “nuovo Piano regolatore regionale degli acquedotti”, dei “servizi pubblici locali tra Stato e Regione”, di “servizi di tra-sporto pubblico locale” e “gestione dei rifiuti in Um-bria”. Quest’ultimo argo-mento è analizzato, tra gli altri, dall’assessore regio-nale all’Ambiente Lamberto Bottini. “Su questi temi di grande attualità – ha rile-vato Carnieri – la rivista offre una base conoscitiva

Sul numero 9

della rivista si

parla del

nuovo Piano

Regolatore

Regionale

degli

Acquedotti

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Pagina 24 Umbriambiente

“1997 – 2007, LA MICROZONAZIONE SISMICA E LA CARTOGRAFIA GEOLOGICA FINALIZZATA ALLA RICOSTRUZIONE” - CONVEGNO A SELLANO

polinfunzionale di Sel-lano, a partire dalle ore 10. All’incontro, orga-nizzato nell’ambito del-le iniziative per il de-cennale del sisma che ha colpito l’Umbria e le Marche nel ’97, inter-

verranno professionisti, tecnici ed esperti. E’ prevista la presenza degli assessori regio-nali all’ambiente e alla protezione civile, Lam-berto Bottini e Vincen-zo Riommi.

Perugia, 24 set. 07 – La microzonazione si-smica e la cartografia geologica finalizzata alla ricostruzione è il tema del convegno in programma alla Ter-razza nuovo plesso

Per

uniformare la

normativa in

materia

venatoria a

quella delle

confinanti, la

Regione

Umbria ha

ritenuto

opportuno

prorogare

l'entrata in

vigore del

divieto di uso

munizioni con

piombo nella

stagione

venatoria

2008/09

“E-GOVERNMENT”. POTENZIAMENTO DELLA RETE DI STAZIONI “GPS/GNSS”, NUOVE POSTAZIONI A GUBBIO E AMELIA

di migliorare la qualità del servizio all’utenza”. La rete regionale è stata realizzata da Regione Umbria e Uni-versità di Perugia – Diparti-mento di Ingegneria civile e ambientale della Facoltà di Ingegneria nell’ambito del-l’”Accordo di programma quadro in materia di e-government e società del-l’informazione”. Ora sarà integrata dalle due stazioni, per le quali hanno già dato il loro consenso i Comuni di Gubbio e Amelia. La convenzione che verrà ora firmata con le due am-ministrazioni comunali si pone l’obiettivo di favorire, attraverso azioni concorda-te, “l’incremento delle co-noscenze riguardanti il ter-

ritorio umbro e, attraverso il potenziamento della rete regionale di stazioni per-manenti ‘Gps/Gnss’, l’atti-vazione di efficienti servizi on-line al cittadino e alle imprese, sulla gestione catastale, edilizia e dei tra-sporti che costituiscono un indispensabile supporto a ogni tipo di progettazione riferita al territorio”. L’inte-grazione della rete “Gps/Gnss” si prefigge inoltre l’obiettivo di “garantire anche alle rilevazioni in campagna, in aggiorna-mento cartografico o di posizionamento di eventi o manufatti, la necessaria precisione e coerenza con la esistente cartografia regionale e/o catastale”.

Perugia, 24 nov. 07 – Viene potenziata la rete regionale delle stazioni permanenti “Gps/Gnss”, la metodologia satellitare per il posiziona-mento di oggetti ed eventi sul territorio costituita dal “Gps” (Global positioning system) integrato da altri sistemi satellitari, quali il già operante sistema russo “Glonass” e il sistema euro-peo “Galileo”. La Giunta regionale, su proposta del-l’assessore al Sistema in-formativo territoriale Lam-berto Bottini, ha approvato lo schema di convenzione per l’installazione di due nuove stazioni, a Gubbio e ad Amelia, in modo da assi-curare “una copertura omo-genea e distribuita al fine

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'Il futuro nell'aria': il Consorzio Crescendo presenta il progetto Rete Wireless.

“Il progetto

‘CentralCom - ha

detto l’assessore

Bottini - opera in

coerenza con le

politiche regionali

e la seconda fase

del‘Patto per lo

sviluppo’

Anno I, numero 6

BANDA LARGA E DIGITALE IN UMBRIA PRESENTATA A PERUGIA ATTIVITÀ “CENTRALCOM”

costo, concorrere a promuo-vere l’economia della cono-scenza e lo sviluppo dei lavori creativi. Per ottimizzare gli investimenti - è stato spiega-to – il lavoro della società sarà svolto in una logica di integrazione di sistemi (tv, pc, telefonia). Tale imposta-zione è coerente con il docu-mento proposto dalle Regioni italiane per lo sviluppo dei processi di innovazione delle amministrazioni pubbliche e della società. Il cablaggio del territorio regionale, possibile grazie a diverse risorse finan-ziarie – ha aggiunto – diventa ogni giorno più urgente, per-chè rappresenta un volano per tutte le politiche di inno-vazione ed evita la creazione di aree di minor sviluppo e di emarginazione”. Secondo Bottini “l’accesso a servizi di rete veloci, sicuri ed economi-ci è un fattore discriminante per l’accesso ai saperi e alla democrazia, ma anche per la crescita e la competitività dell’Umbria”. “‘Centralcom’ – ha detto Castellani – si inseri-sce in un’idea di modernizza-zione dell’Umbria fondata sulla ricerca, l’innovazione e la crescita delle infrastrutture telematiche ed è finalizzata alla diffusione della 'banda larga’, anche attraverso tec-nologie 'wireless'. La società, che con un nuovo Statuto ha superato il precedente assetto direzionale – ha concluso -

avrà una struttura leggera, necessaria in un settore in cui occorre forte flessibilità”. Relativamente alle infrastrut-ture immateriali - è stato ricordato in conferenza stam-pa – in Europa, nell’ultimo decennio, malgrado i ritardi rispetto all’agenda di Lisbona, sono stati fatti importanti investimenti, ma in Italia c’è un preoccupante ritardo. Questo - è stato aggiunto - riguarda non tanto le dorsali, ma l’ultimo miglio che, di fatto, ha reso difficile la na-scita di una articolazione vasta e plurale di operatori, anche locali, in grado di di-spiegare i servizi ed abbattere i costi per gli utenti. Le diffi-coltà per il nostro paese, è stato detto, riguardano le presenze diffuse sul territorio ed i centri minori, visto che solo il 15 percento dei comuni sotto i 10mila abitanti risulta coperto da banda larga. Allo scenario nazionale non si sottrae l’Umbria che, in rap-porto alle nuove tecnologie, può contare sulla forza di alcune eccellenze produttive, istituzionali, formative e di ricerca ma, allo stesso tempo, registra difficoltà nei processi di diffusione e criticità legate all’orografia e alla frammen-tazione sul territorio, con 73 comuni su 92 che hanno me-no di 10mila abitanti.

Perugia, 24 ott. 07 – Diffon-dere, ovunque, in Umbria, le tecnologie a “banda larga” e le connessioni senza fili per eliminare il ‘divario digitale’ tra cittadini e territori e svi-luppare servizi innovativi e interattivi, utili alla pubblica amministrazione e alle impre-se. Di questo si occupa “CentralCom”, la società a capitale pubblico, nata per impulso della Regione Umbria e partecipata da “FCU” (in rappresentanza della Regione Umbria) e dai Comuni di Pe-rugia, Terni, Foligno, Città di Castello e Orvieto. Le attività e le strategie della società sono state illustrate stamani, a Perugia, nel corso di una conferenza-stampa alla quale hanno partecipato Lamberto Bottini, assessore allo Svilup-po sostenibile e alle infra-strutture tecnologiche della Regione Umbria, Brunello Castellani, presidente del CdA di “Centralcom” e futuro am-ministratore unico della socie-tà, il sindaco di Città di Ca-stello Fernanda Cecchini ed altri rappresentanti dei Comu-ni interessati. Obiettivo di “CentralCom” – è stato sotto-lineato durante l’incontro con i giornalisti - è supportare la riforma delle pubbliche ammi-nistrazioni e l’internazionaliz-zazione delle imprese, mette-re a disposizione del sistema formativo e universitario una connettività veloce e a basso

Sala Consiliare del Co-mune di Orvieto. Pre-senteranno il progetto Fausto Galanello, pre-sidente Consorzio Cre-scendo, e il prof. Rino Simeone, docente di ingegneria meccanica dell'Università Tor Ver-gata di Roma. Previsto l'intervento del sindaco di Orvieto, Stefano Mo-cio, del presidente del-

la Comunità Montana Monte Peglia e Selva di Meana, Giorgio Posti, di Brunello Castellani, presidente Centralcom, e dell'assessore regio-nale all'Ambiente e alle Infrastrutture tecnolo-giche, Lamberto Botti-ni.

Presentazione ufficiale, venerdì 26 ottobre, del progetto di rete wire-less già avviato dal Consorzio Crescendo, per ora attivo nelle aree produttive di Fon-tanelle di Bardano e Baschi, ma destinato ad estendersi a tutto il territorio. L'importante appuntamento è previ-sto alle ore 10,30 nella

Pagina 25

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tiche legate all’ambien-te. Sarà però indispen-sabile la collaborazione fra Comuni, “Ato”, so-cietà di gestione di net-tezza urbana, Pro Loco, associazioni ed enti che organizzano le manife-stazioni. Per favorire queste buone pratiche ambientali – ha poi ag-giunto l’assessore – stiamo lavorando ad una convenzione con le ditte produttrici e distributrici di materiale a perdere biodegradabile. A tale fine sono in fase già a-vanzata contatti con la ditta “Novamont”. Non mancheranno campagne mirate di comunicazione a sostegno del progetto, anche con incentivi all’u-tilizzo delle pratiche di sostenibilità. “Sagre e manifestazioni locali – ha aggiunto l’assessore - rappresentano un grande fenomeno socia-le di partecipazione dei cittadini, di amore per le

tradizioni e di apparte-nenza ad una comunità, che è difficile trovare nelle grandi città. Ogni anno, per le tante fre-quenze, queste manife-stazioni sono un mezzo per la valorizzazione del territorio ed un grande strumento comunicativo che la Regione può indi-rizzare a favore della sostenibilità ambientale. È importante divertirsi – ha concluso Bottini - ma senza perdere di vista la salvaguardia dell’am-biente”.

Perugia, 15 sett. 07 - Ridurre e razionalizzare i rifiuti prodotti durante i grandi eventi, le sagre e le feste che ogni anno si tengono in Umbria: è quanto si propone un Protocollo sulle “Feste ecosostenibili” illustrato dall’assessore regionale all’Ambiente Lamberto Bottini durante una ini-ziativa che si è tenuta stamani nell’ambito del-la “Sagra delle Sagre” di S.Sisto di Perugia. Obiettivi del protocollo sono ridurre i rifiuti e minimizzare l’impatto ambientale delle singole iniziative. In particolare – ha detto Bottini - in-tendiamo incrementare la raccolta differenzia-ta, con la separazione alla fonte di carta, ve-tro, plastica, oli usati, diminuire il ricorso a materie prime non rin-novabili, sensibilizzare, informare ed educare i cittadini sulle problema-

L’obiettivo

è quello di

ridurre e

razionaliz-

zare i rifiuti

prodotti

durante i

grandi

eventi che

si tengono

in Umbria

BOTTINI: “PRESTO UN PROTOCOLLO PER FESTE ECOSOSTENIBILI”

Umbriambiente Umbriambiente

PREMIATI I VINCITORI DEL CONCORSO FOTOGRAFICO CRIDEA

Lamberto Bottini. I lavori, selezionati da una giuria composta da rappresen-tanti della Regione Umbria e del mondo dell’informazione regionale, sono stati scelti tra 407 fotografie ed immagini “perché con originalità e gran-de qualità tecnica ed estetica – hanno spiegato gli organizzato-ri - ritraggono scorci e paesaggi suggestivi dell’Umbria”. Tutte le opere presentate andranno ad arricchire l’archivio di “Cridea” e potranno essere utilizzate per scopi didattici e divulgativi. “L’arte della fotografia – ha sottolineato l’assessore Bottini

– rappresenta ciò che una co-munità interiorizza del paesag-gio in cui vive. Gli oltre 70 partecipanti, con lavori di e-stremo interesse naturalistico e storico-ambientale – ha ag-giunto - sono la dimostrazione del grande interesse che ha riscosso l’iniziativa”. Il concorso, indetto prima dell’-estate, era destinato ad esperti e dilettanti in fotografia, purché maggiorenni, a classi o gruppi di studenti degli istituti scola-stici di ogni ordine e grado, coordinati da un docente, a circoli di cinefoto. Le opere premiate sono visibili sul sito www.cridea.it

Perugia, 12 sett. 07 - Sono Paolo Giglioni di Foligno, Ales-sandro Ferretti, anche lui di Foligno e l’Istituto tecnico atti-vità sociali “Giordano Bruno” di Perugia (coordinato per l’occa-sione da Alessandra Gallo), il primo, secondo e terzo classifi-cato di “Documentiamo l’am-biente della nostra regione”, il concorso fotografico promosso dall’assessorato regionale all’-Ambiente e da “Cridea”, il Cen-tro regionale per l’informazio-ne, la documentazione e l’edu-cazione ambientale. I vincitori, ai quali andrà anche una som-ma in denaro, sono stati pre-miati stamani a Perugia, a palazzo Donini, dall’Assessore

TERRITORIO

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PRESENTATO DDL ECOMUSEI

larità della proposta di legge, è previsto un “Comitato tecnico-scientifico” (come sogget-to che dovrà valutare la rispondenza dei richieden-ti ai criteri e alle caratteri-stiche degli ecomusei) e un “Forum” degli operato-ri del settore (quale sede di dibattito, di elaborazio-ne di proposte e di scam-bio, anche con altre Re-gioni). Per le varie iniziati-ve, oltre ad utilizzare il logo della rete regionale, gli “ecomusei” potranno dotarsi di un proprio mar-chio. "Proporre una legge sugli ‘ecomusei’, veri e propri ‘musei di identi-tà’ - ha spiegato Bottini – significa dare dignità giu-ridica ad una materia an-cora poco regolamentata. Gli ‘ecomusei’, in cui svi-luppo sostenibile ed edu-cazione alla sostenibilità sono un tutt’uno con lo sviluppo del territorio, rappresentano un labora-torio per creare un futuro condiviso delle comunità di riferimento, Istituirli - ha aggiunto - è l’occasio-ne per misurarsi con la tendenza al localismo come risposta ad un di-verso modello di globaliz-zazione. Il “ddl” sugli ‘ecomusei’ - ha proseguito l’assessore Bottini - è il frutto di numerosi incontri partecipativi per conosce-re le istanze dei vari terri-tori, con una procedura di ‘autocostruzione’ dal bas-so. Nella nostra regione, in questo settore esistono esperienze già consolida-te, da Monte Tezio a Peru-gia, alla Valnerina, al ter-ritorio lungo il Tevere”. “L’ecomuseo – ha aggiun-to l’assessore Rometti – rappresenta uno strumen-to di gestione del territo-rio, anzi, è esso stesso territorio e non struttura, perché ricomprende am-biente, paesaggio e beni

culturali diffusi, con l’o-biettivo della tutela e del-la valorizzazione. Gli ‘ecomusei’, che interven-gono nello spazio di una comunità e nel suo diveni-re storico, daranno modo alle popolazioni di ‘vivere ed abitare’ il proprio terri-torio e costituiranno una ulteriore occasione per attrarre investimenti turi-stici”. Il termine “ecomuseo” fu citato per la prima volta dal france-se Hugues de Varine e fu utilizzato nel 1971 in un intervento dell'allora mini-stro dell'Ambiente france-se, Robert Poujade. Gli ecomusei, realizzati ben prima che assumessero questa definizione, inizial-mente furono pensati come strumenti per tute-lare le tracce delle società rurali, in un momento in cui l'urbanizzazione, le nuove tecnologie e i con-seguenti cambiamenti sociali, potevano far di-menticare un patrimonio culturale millenario. Oggi, la situazione ecomuseale europea vede quattro grandi aree: scandinava, germanica, francofona e più recentemente porto-ghese. Nel mondo, sono considerate particolar-mente promettenti anche le esperienze di Brasile, Messico, Venezuela e, da poco, anche India, perché molto vicine al concetto di “museo integrale”. Attual-mente, in Italia, accanto ad iniziative isolate, esi-stono reti di ecomusei (in fase di espansione), rea-lizzati sulla base di leggi regionali specifiche. Il Piemonte è stata la prima Regione a dotarsi di uno strumento normativo in materia, seguita dalla provincia autonoma di Trento e dal Friuli Venezia Giulia. Altri “ecomusei” sono presenti in Toscana e in Lombardia.

Perugia 12 ott. 07 - Favo-rire anche in Umbria l’isti-tuzione degli “ecomusei”, intesi non come collezione e conservazione di beni materiali, ma come stru-menti per tramandare, valorizzare e rafforzare i legami museo-comunità e uomo-territorio. È quanto si propone la Giunta re-gionale con il disegno di legge “Promozione e disci-plina degli ecomusei”, presentato stamani a Pe-rugia nel corso di una conferenza-stampa, alla quale hanno partecipato gli assessori regionali allo Sviluppo sostenibile, Lam-berto Bottini, e ai Beni e alle attività culturali, Sil-vano Rometti. Secondo il disegno di legge, che “aggiorna le esperienze legislative di altre realtà italiane, spesso molto diversificate”, la Regione Umbria promuove e disci-plina gli “ecomusei” per ricostruire e testimoniare, con il coinvolgimento de-gli abitanti, la memoria storica, i patrimoni mate-riali e immateriali, l’am-biente e il paesaggio, i saperi e le pratiche delle popolazioni locali, attra-verso anche la promozio-ne del territorio basata sulla cultura della sosteni-bilità. Saranno le singole comunità locali a proporre ed istituire gli “ecomusei”, mentre la loro gestione riguarderà le Province territorialmente compe-tenti, i Comuni singoli o associati, le Comunità montane, o altri organi-smi pubblici e privati cre-ati per questo scopo. Gli “ecomusei” - è stato - sono il luogo dove trova sintesi il rapporto con il sistema INFE-A” (Informazione, forma-zione ed educazione am-bientale), il sistema mu-seale regionale ed il siste-ma Parchi. Tra le partico-

“Ecomuseo:

uno

specchio

dove la

popola-

zione si

guarda”

TERRITORIO

Anno I, numero 6 Pagina 27

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Segue dalla prima pagina

Il rispetto di tali strumenti di programmazione implica che il rilascio di permessi di ricerca possa avvenire soltanto dopo aver preventivamente accerta-to, sulla base delle specifiche condizioni dei bacini idrogeolo-gici e idrografici, la compatibili-tà dei prevedibili prelievi d’ac-qua minerale rispetto ai premi-nenti interessi di tutela delle risorse idriche, in particolare di quelle destinate o riservate all’approvvigionamento della rete acquedottistica e di quelle necessarie al mantenimento e miglioramento degli habitat flviali. Per ogni acqua minerale, di sorgente o termale, accorda-ta o da accordare in concessio-

ne devono inoltre essere indivi-duate specifiche aree di salva-guardia delle acque. Come per le acque destinate al consumo umano – si legge nella relazio-ne introduttiva al disegno di legge - le aree di salvaguardia sono suddivise in zone di tutela assoluta dell’opera di presa (pozzi o sorgenti), zone di rispetto (il territorio circostante pozzi o sorgenti) e zone di protezione (territorio ricadente all’interno del bacino imbrifero o della porzione di bacino idro-geologico interessata o area di ricarica). In merito alla valoriz-zazione delle sorgenti di acqua termale, la Regione promuove studi ricerche interventi e ini-ziative finalizzate per incre-mentarne la conoscenza, l’uti-lizzo, la realizzazione di fonti, parchi termali ed iniziative in

materia di tempo libero e be-nessere. Qualora le acque ter-mali fossero calde, il titolare della concessione le potrà uti-lizzare anche per ricavare ener-gia termica. La Regione pro-muove inoltre la realizzazione di interventi di risanamento o conservazione, iniziative di valorizzazione di sorgenti di acque non riconosciute minera-li, utilizzate dalle popolazioni locali secondo antichi usi e consuetudini, in particolare di antiche fonti che rivestano interesse storico-architettonico o culturale. La normativa pre-vede infine specifiche norme su vigilanza, controlli e sanzioni.

La Regione Umbria vanta una forte tradizione di acque

minerali. Accanto ai marchi storici di fine ’800 e della

metà del ‘900, negli ultimi venti anni, il settore ha conosciuto un notevole sviluppo per la crescita del

consumo di acque oligominerali (a basso contenuto di

sali minerali), sia nel mercato delle acque di “primo prezzo” che delle acque a più alto valore aggiunto. Le

concessioni di acqua minerale naturale attualmente

vigenti sono 19; la superficie delle aree di concessione è circa 2mila 600 ettari. Negli 11 stabilimenti di

Scheggia, Gubbio, Gualdo Tadino, Nocera Umbra,

Foligno, Sellano, Cerreto di Spoleto, San Gemini, Acquasparta, Massa Martana, e Orvieto, sono imbotti-

gliate 17 acque minerali naturali, da 10 ditte conces-

sionarie. La maggior parte delle sorgenti di acque minerali di caratteristiche oligominerali sono ubicate

negli acquiferi carbonatici della dorsale appenninica,

nei comuni di Scheggia-Pascelupo (Motette, Fonte S. Chiara), Gualdo Tadino (Rocchetta), Nocera Umbra

(Angelica e Flaminia), Foligno (Sassovivo), Sellano

(Fonte Tullia), Cerreto di Spoleto (Viva e Misia), Gubbio (Lieve). A ridosso dei massicci carbonatici dei

Monti Martani, oltre alle altre fonti di acqua oligomi-

nerale quali l’Amerino, la Fabia e la Fonte Aura in comune di Acquasparta troviamo le acque medio-

minerali effervescenti naturali nei comuni di Massa

Martana (Sanfaustino), San Gemini (Sangemini) e Acquasparta (Fabiaviva). Completa il quadro delle

acque oligominerali la Sorgente Tione ubicata nei

complessi vulcanici del comune di Orvieto. Complessi-vamente, negli ultimi anni, la produzione ha raggiunto

1.1 miliardi di litri imbottigliati, circa il 10% del mer-

cato nazionale. Il fatturato del settore nel 2006 è stato di 180 milioni di euro. L’occupazione direttamente

impiegata negli stabilimenti di imbottigliamento è di

387 unità.

Acque imbottigliate

L’Umbria può vantare anche un patrimonio di

acque riconosciute utilizzabili per gli usi termali.

La Sangemini, la Fabia, l’Amerino, la Sanfausti-no e l’Angelica, oltre ad essere imbottigliate sono

fruibili anche per le cure idropiniche presso

strutture termali stagionali aperte nel periodo estivo. Attualmente, le concessioni di acque mine-

rali naturali utilizzate esclusivamente per cure

termali sono due la superficie delle aree di con-cessione è circa 390 ettari. Alle tradizionali Ter-

me di Fontecchio - Città di Castello - si sono

aggiunte, da pochi anni, le Terme di S.Felice o Terme Francescane di Spello. Si tratta in entram-

bi i casi di acque sulfuree fredde, principalmente

utilizzate nella cura delle malattie dell’apparato respiratorio. NeL 2006 sono state impiegate negli

stabilimenti termali un totale di 75 unità: 55

medici o paramedici, 20 inservienti e altro. Sono in corso nuove e interessanti ricerche per incre-

mentare le conoscenze delle poche risorse ipoter-

mali presenti sul territorio regionale (terme di Triponzo 26°C; terme di Parrano 29°C) e dell’u-

nica risorsa ipertermale (fonti di Tiberio 48°C). Altre sorgenti di acqua minerale ad uso termale

attualmente non utilizzate sono: - Terme del Centino o del Cacciatore in comune di Nocera Umbra (PG);

- Bagni di Triponzo in comune di Cerreto di

Spoleto (PG); - Terme di Parrano in comune di Parrano (TR);

- Fonti di Tiberio in comune di Castel Viscardo

(TR); - Castello di Ramici nei comuni di Alviano (TR) e

Lugnano in Teverina (TR).

Acque termali

P.zza Partigiani 1 06121 PERUGIA

www.ambiente.regione.umbria.it www.territorio.regione.umbria.it

www.lambertobottini.it

Gli articoli sono tratti dall’Archivio news dell’Agenzia Umbria

Notizie e da ACS News

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Assessorato all'Ambiente e allo Sviluppo sostenibile