NEWSLETTER MLAC 06-2012

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Non era mai successo che un segretario generale delle Nazioni unite corresse per le strade di Londra per portare acceso il fuoco di Olimpia, un segnale importante di un ritorno all’antico spirito di pace delle olimpiadi Elleniche. Vogliamo illuderci, vogliamo vivere queste olimpiadi nel tempo della crisi e della recessione globale come un momento di ottimismo, di vitalità, di gioia e di bellezza, allo stesso tempo vogliamo coglierne gli aspetti positivi e le indicazioni che ci può dare. Per una sera tutto il mondo è una sola razza, non ci sono debito estero o spread che tengano. È il miracolo olimpico che si compie quando gli atleti aprono la sfilata, 205 nazioni che fanno di questa Olimpiade una rappresentanza più ampia dell'Onu. C'è suspense per l'Argentina, nemica storica della Gran Bretagna per la vicenda delle Falkland- Malvinas, invece giù applausi . Al termine non un solo tedoforo per accendere il braciere olimpico ma ben 7 giovani atleti, speranza per il futuro dello sport britannico. Portando ciascuno una fiaccola in un petalo che ha composto il fiore, così hanno contribuito insieme ad accendere il tripode olimpico dando il via ai giochi. Questi giovani hanno la faccia di chi ce la vuol fare e ce l ’ha fatta, contro tutto e tutti dando un esempio e una spinta che può far bene a tutti noi. Un forte appello al governo nazionale e alle istituzioni locali è venuto da Benedetto XVI affinché sia trovata una soluzione alla crisi dell'Ilva di Taranto. Il Papa, in occasione dell'Angelus di domenica , ha affermato: ''Mentre assicuro la mia preghiera e il sostegno della Chiesa, esorto tutti al senso di responsabilità e incoraggio le istituzioni nazionali e locali a compiere ogni sforzo per giungere ad una equa soluzione della questione, che tuteli sia il diritto alla salute, sia il diritto al lavoro, soprattutto in questi tempi di crisi economica''. ''Seguo con Newsletter n.06/2012 Il mondo si unisce a Londra Crisi Ilva di Taranto

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Non era mai successo che un segretario generale delle Nazioni unite corresse per le strade di Londra per portare acceso il fuoco di Olimpia, un segnale importante di un ritorno all’antico spirito di pace delle olimpiadi Elleniche. Vogliamo illuderci, vogliamo vivere queste olimpiadi nel tempo della crisi e della recessione globale come un momento di ottimismo, di vitalità, di gioia e di bellezza, allo stesso tempo vogliamo coglierne gli aspetti positivi e le indicazioni che ci può dare. Per una sera tutto il mondo è una sola razza, non ci sono debito estero o spread che tengano. È il miracolo olimpico che si compie quando gli atleti aprono la sfilata, 205 nazioni che fanno di questa Olimpiade una rappresentanza più ampia dell'Onu. C'è suspense per l'Argentina, nemica storica della Gran Bretagna per la vicenda delle Falkland-

Malvinas, invece giù applausi . Al termine non un solo tedoforo per accendere il braciere olimpico ma ben 7 giovani atleti, speranza per il futuro dello sport britannico. Portando ciascuno una fiaccola in un petalo che ha composto il fiore, così hanno contribuito insieme ad accendere il tripode olimpico dando il via ai giochi. Questi giovani hanno la faccia di chi ce la vuol fare e ce l’ha fatta, contro tutto e tutti dando un esempio e una spinta che può far bene a tutti noi.

Un forte appello al governo nazionale e alle istituzioni locali è venuto da Benedetto XVI affinché sia trovata una soluzione alla crisi dell'Ilva di Taranto. Il Papa, in occasione dell'Angelus di domenica , ha affermato: ''Mentre assicuro la mia preghiera e il sostegno della Chiesa, esorto tutti al senso di responsabilità e incoraggio le istituzioni nazionali e locali a compiere ogni sforzo per giungere ad una equa soluzione della questione, che tuteli sia il diritto alla salute, sia il diritto al lavoro, soprattutto in questi tempi di crisi economica''. ''Seguo con

Newsletter n.06/2012

Il mondo si unisce a Londra

Crisi Ilva di Taranto

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preoccupazione le notizie relative allo stabilimento Ilva di Taranto - ha detto ancora il Papa - e desidero manifestare la mia vicinanza agli operai e alle loro famiglie, che vivono con apprensione questi difficili momenti''. Il problema dell’Ilva è un problema di tutti e dobbiamo sperare che ciò che sta avvenendo non si traduca in una guerra fra vittime ma, che tutti, uniti e con forza, si pretenda, a diritto, l’assunzione di responsabilità dello Stato, dell’ azienda siderurgica, delle istituzioni, della politica, dei sindacati. Gli operai vorrebbero che il sequestro fosse “ con beneficio d’uso” cogliendo l’occasione per bonificare e ambientalizzare gli impianti in 4 anni come promette Clini, sarebbe una svolta vera dicono i dipendenti determinati a salvare la sola realtà produttiva della provincia. Non dobbiamo chiedere lavoro in alternativa all’ambiente sano ma chiedere che si possa vivere, lavorando dignitosamente, in sicurezza, senza minacce volontarie per la salute.

Vi invitiamo a leggere il Documento dell’Azione Cattolica di Taranto collegandovi al link

http://www.actaranto.it/Documenti/Nota%20della%20Presidenza%20Diocesana%20sulla%20Questione%20Ilva.pdf

La riforma del lavoro è stata approvata e secondo il governo dovrebbe garantire un mercato del lavoro più dinamico, perché caratterizzato da una maggiore flessibilità sia in entrata che in uscita. Due sono stati i nodi cruciali:

a) La revisione dell’articolo18 dello statuto dei lavoratori che darà modo alle aziende di monetizzare il diritto al reintegro del dipendente se licenziato per giusta causa, con il solo reintegro nei casi discriminatori b) l’allungamento della durata dei contratti e del periodo di apprendistato inserendo nuove regole per facilitare la successiva assunzione. Inoltre secondo l’intento del ministro saranno tutelate maggiormente le collaborazioni e le prestazioni professionali a partita iva che non potranno durare più di otto mesi in un

anno con nuovi criteri per scoraggiare il lavoro subordinato mascherato da collaborazioni professionali. Stessi principi di garanzia per i co.co.co per i quali è previsto un salario minimo e una tantum di sostegno nei periodi di disoccupazione. La riforma prevede la creazione di una assicurazione sociale come fondo di ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori del settore privato e pubblico con contratto a tempo determinato che perdono il lavoro. Per vedere gli effetti di questa riforma dovremo far passare dei mesi , ma qualche dubbio l’abbiamo. E da quanto emerso dal confronto Miglio- Fornero forse non solo noi.

MIGLIO E FORNERO A CONFRONTO

La cornice dell'incontro ''La profezia del lavoro. Occupazione e sviluppo nel pensiero di Benedetto XVI''

organizzato a Roma lo scorso 24 luglio, è stata l'occasione per assistere all'inedito duetto tra Mons. Miglio ed il

ministro del Lavoro, Elsa Fornero. Due pensieri, due prospettive differenti che,sia pure attraverso approcci diversi,

sono giunti alla comune conclusione per cui è necessaria una nuova cultura del lavoro che metta al centro non il posto

Riforma del lavoro

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di lavoro, quanto la persona con la sua professionalità. Da

Benedetto XVI - ha spiegato mons.Miglio aprendo l'incontro -

arriva l'insegnamento per cui una nuova cultura del lavoro

può crescere se impariamo a conoscere l'importanza per

l'economia di parole come fiducia e solidarietà, affrontando

anche nodi centrali come il coordinamento dei tempi del

lavoro con la famiglia e la riscoperta di lavori ormai ''sviliti''

come quelli che gravitano intorno all'agricoltura. Di suo, la

Fornero, ha rilanciato ribadendo che bisogna mettere

al centro del mercato del lavoro non il posto, ma la persona, il

suo capitale umano e il suo sapere. "E' l'occupabilità che va

valorizzata non l'attaccamento, a volte esasperato, tra quel

lavoratore e il suo posto di lavoro ''. Giustamente, Mons. Miglio ha motivato il suo discorso alla luce del pensiero di

papa Benedetto e del magistero sociale, richiamando il governo ad interessarsi ai giovani ed a porre tutte le

misure necessarie perchè si superi il momento della crisi attuale. Sullo sfondo, tuttavia, resta una riforma che necessita

ora dei tempi non solo tecnici per essere capita e vissuta e, forse, è questo che lascia qualche perplessità. La Fornero,

infatti, nel presentare la "sua" riforma non è stata comunque in grado di spiegare quali siano gli accorgimenti che si

intende mettere in campo perchè la riforma stessa sia attuata e resa efficace: finchè non si abbatte con decisione il

costo del lavoro, si rende finalmente più agevole l'accesso al credito per le imprese... se, in sostanza, non si dota

il motore non solo della carrozzeria della macchina, ma anche di tutto il corredo necessario... ecco, fino ad allora

resteranno sullo sfondo le perplessità che si hanno davanti alle occasioni mancate.

Giuseppe Patta

Procediamo!

Un invito, un sollecito... un incoraggiamento. Procediamo come

Movimento nazionale, nelle nostre attività. Dopo il

tour dei campi regionali culmina ora con il campo nazionale di

Cesana Torinese, dal 17 al 21 agosto: tema al centro la comunità,

come soggetto che si interroga e reagisce, nel quale il MLAC opera e con

il quale si possono trovare le vie di uscita dalla crisi attuale. come

movimenti diocesani, con le difficoltà nelle quali stanno venendo a

trovarsi sempre più i nostri territori: il MLAC sta riuscendo a portare un

sostegno, un incoraggiamento, un aiuto. Procediamo come singoli

lavoratori, precari, alla ricerca o stabilmente occupati: tutti,

indistintamente tutti, con degli interrogativi di senso imposti dal

momento attuale. Buona estate, caldissima sotto tutti i fronti: il

Movimento Lavoratori è entusiasticamente presente.

Con un pensiero di vicinanza ai lavoratori dell'Ilva di Taranto.

Giuseppe

Campo Nazionale M.LA.C

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Programma

http://www2.azionecattolica.it/appuntamenti/comunita-di-comunita-campo-nazionale-mlac

Venerdì 17 Agosto

18.00 arrivi e accoglienza

21.30 Introduzione al campo e presentazione dei campi regionali / interregionali

Sabato 18 Agosto

09.00 "La sinergia tra l'economia ed il lavoro passa attraverso una solidarietà intraprendente"

a cura di Tiziana Ciampolini, Osservatorio delle povertà Piemonte

17.00 Laboratori sulle linee di sviluppo del nuovo welfare

a cura di Tiziana Ciampolini in collaborazione con l'Equipe Nazionale MLAc

21.30 Presentazione progetti vincitori del V bando della Progettazione Sociale

Domenica 19 Agosto

09.30 “Il ruolo delle comunità”: tavola rotonda con

Alberto Valmaggia (amministratore, già sindaco di Cuneo)

Beppe Moriano (imprenditore)

Letterio Amato (giovane lavoratore)

Fausto Tagliani (Presidente Ac Ferrara)

16.00 “La riforma del mercato del lavoro alla luce della DSL” incontro/ con gli interventi

Gaetano Quadrelli (Ufficio Vertenze CISL Torino)

Chiara Labasin (Ufficio per i Problemi Sociali ed il Lavoro di Torino / Segreteria

regionale del Progetto Policoro)

Annamaria Tibaldi (Delegato Ac del Piemonte)

21.30 "Serata in giallo" a cura del MLAC del Piemonte

Lunedì 20 Agosto

09.00 ritiro spirituale c/o Sacra di San Michele a Sant’Ambrogio di Torino

16.00 visita al dinamitificio Nobel ad Avigliana e rientro

21.00 cena tipica e serata insieme

Martedì 21 Agosto 09.00 conclusioni del campo e presentazione del cammino annuale del MLAC per l'anno associativo 2012/2013, a cura di Giuseppe Patta, Segretario, e dell'Equipe Nazionale MLAC 13.00 pranzo 14.00 saluti e partenze

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Giuseppe

In queste ultime settimane si sono conclusi 2 campi interregionali

SARDEGNA - TOSCANA

Campo Interregionale M.L.A.C Sardegna – Toscana

La comunità può sconfiggere la crisi? Questa è la domanda che ha animato il campo interregionale Sardegna Toscana, tenutosi a Guspini dal 13 al 15 luglio. La comunità economica, religiosa, civile, la famiglia – piccola comunità queste le sfaccettature date a questo termine carico di significato. La comunità economica si interroga per capire se uno stile diverso, più collaborativo, più attento alle esigenze dei lavoratori, un sistema in cui il

lavoratore è protagonista può essere proposto su larga scala. Abbiamo riflettuto su ciò con il direttore di Confcooperative Sardegna alla presenza di alcuni presidenti o lavoratori di cooperative sociali. L'entusiasmo poteva far illudere ma il fatto che le cooperative ha mantenuto, se non aumentato la sua forza lavoro durante questa lunga crisi ci fa ben sperare che ci sia un altro modo e un altro sistema possibile per uscirne. La comunità religiosa è la Chiesa con la C maiuscola, quella fatta di persone che non sono indifferenti ai problemi delle persone, ma che cercano di aiutare il prossimo anche quando le risorse sono limitate o inesistenti. E così che nascono cooperative sociali che a distanza di anni occupano centinaia di persone, nascono famiglie accoglienti che lasciano tutto per occuparsi di “altri” meno fortunati che diventano “figli”. In quanto figli partecipano di tutto ciò che ha la famiglia, collaborando con lei per il bene di tutti. Da questo punto di vista la testimonianza della comunità Giovanni XXIII è stata illuminante. Ma non ci si può fermare a questo. L'esperienza dei giovani di AC della diocesi di Iglesias la dice lunga sul compito che ciascuno di noi ha nel suo piccolo per cambiare il mondo e dare speranza alle nuove e alle vecchie generazioni. la comunità civile si è messa in ascolto e confronto con la realtà locale e finalmente si sono sentite parole di dialogo. Con le autorità civili e diversi imprenditori locali è infatti emersa la necessità di un maggiore dialogo tra istituzioni e società civile. Non solo ascolto delle istanze di ciascuno ma coordinamento tra tutte le forze della società perché la domanda di uno può essere l'offerta dell'altro. Analizzando il ruolo della famiglia è emerso che la famiglia, piccola comunità, attenta non solo al mercato ma sempre più all'uomo. Deve essere accogliente con le famiglie diverse, con chi è in difficoltà e con chi fatica a costruire la sua famiglia e farne un obiettivo primario. Spesso infatti le offerte che facciamo hanno target troppo stretti e tendono a racchiudere in categorie troppo piccole la ricchezza dell'uomo e la sua diversità. Ciò che accade allora, magari involontariamente, è che qualcuno si sente escluso. La famiglia educa i suoi membri e di conseguenza la società. È in famiglia, infatti, che si sviluppano tutte quelle capacità, relazioni, atteggiamenti che abbiamo visto possono aiutarci a vivere con sobrietà e buon senso. Strumenti questi indispensabili per uscire dalla crisi.

Elisabetta Agus

CAMPO REGIONALE SICILIA

CAMPO SCUOLA

MLAC - PROGETTO POLICORO

TRISCINA DI SELINUNTE (TP), 5 - 8 LUGLIO 2012

Campi Regionali

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Il Campo scuola estivo del MLAC Sicilia, tenuto congiuntamente al Progetto Policoro, dal 05 al 08 Luglio 2012 a Triscina di Selinunte (TP) ha sviluppato i seguenti temi:

Accrescimento della conoscenza dell’impresa sociale. Sviluppo modalità di lavoro in sinergia fra progetto Policoro e MLAC.

Hanno partecipato al campo scuola: il Segretario Nazionale MLAC Giuseppe Patta – Il Segretario Regionale di Azione Cattolica Ninni Salerno – Il direttore diocesano della Pastorale del Lavoro di Mazara del Vallo don Antonio Bonacasa - MLAC Catania - MLAC Acireale – MLAC Caltanissetta - Gruppi del progetto Policoro di Catania – Messina – Ragusa – Noto – Mazara del Vallo. Tutti gli argomenti sono stati sviluppati dai relatori con competenza e dovizia di particolari ed hanno suscitato l’interesse dei partecipanti. Il direttore di Banca Etica Steni di Piazza, ha trattato il tema dell’ Economia civile, con particolare riferimento all’impresa sociale (Decreto Legislativo 24 marzo 2006, n. 155). Ha messo in evidenza che i problemi devono essere approcciati in maniera positiva e costruttiva, al punto di essere considerati come un’opportunità da cogliere per sviluppare nuove iniziative creative e generatrici di attività lavorativa. La Summer School di Avola antica, per imprenditori con la finalità di favorire l’innovazione sociale e l’economia civile, può essere vista in tal senso. La relazione del prof. Giuseppe Notarstefano ha avuto come obiettivo principale quello di descrivere i modelli e gli strumenti per l’analisi e la scelta imprenditoriale, facendo riferimento fra l’altro anche al Libro Verde della

Commissione Europea. Attraverso l’analisi di “fattori personali” e “fattori ambientali”egli ha descritto i tratti comuni e le caratteristiche dell’individuo con “propensione a fare impresa”, soffermandosi sulle motivazioni che spingono il lavoratore a scegliere tale strada. Altra attività interessante che ha avuto un carattere pratico è stata quella di simulare attività reali nei Centri Servizi e forme di collaborazione. La simulazione è stata condotta dalla dott.ssa Latino Anita e dal dott. Antonio La Monica . Il dott. Vincenzo Pugliese presidente Cooperativa Sociale “Talenti”, nata dalla sensibilità di don Giuseppe Augello e di un gruppo di persone desiderose di impegnarsi nel sociale, ha descritto la missione della suddetta cooperativa: Promozione e lo sviluppo dell'impresa sociale nel territorio - Organizzazione di progetti ed iniziative sociali che hanno come soggetto la persona. In particolare ha descritto l’attività della comunità

alloggio La Pellicano che prevede, attraverso programmi adeguati, il recupero di minori compresi fra 6 e i 10 anni segnalati dal Tribunale dei minori o dai Servizi sociali territoriali. Al termine del campo, nei locali della Diocesi di Mazara del Vallo, don Edoardo Bonacasa ha tenuto una lectio sul vangelo di Marco 6, 1- 6, successivamente abbiamo partecipato alla celebrazione Eucaristica presieduta da Monsignor Domenico Mogavero vescovo di Mazara del Vallo, che, poi, gentilmente nei locali della Diocesi ha offerto un pranzo a tutti i partecipanti del Campo Scuola. Ritengo che gli argomenti trattati siano stati graditi dai partecipanti e che sia stata una bella esperienza formativa e di condivisione comunitaria di problematiche sociali. A partire dell’esperienza comunitaria di preghiera, le diverse opinioni sugli argomenti trattati, si sono confrontate, occasionalmente, articolandosi in uno scambio dialettico di esperienze costruttive che hanno contribuito ad allargare gli orizzonti conoscitivi di ciascuno. Tuttavia ritengo che la vastità e la pregnanza degli argomenti trattati richieda un tempo di sviluppo e di elaborazione più congruo.

Donato Giovanni incaricato MLAC Sicilia

In questo numero presentiamo il quarto progetto vincitore della Progettazione Sociale

Progettazione Sociale

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“La pasta è buona per tutto” è il nome dell’iniziativa presentata dal gruppo della diocesi di Sorrento-Castellamare di Stabia, composto da Azione Cattolica, pastorale sociale e del lavoro e pastorale giovanile. Il progetto prevede l’allestimento di un’area della parrocchia, dove la domenica pomeriggio si possono incontrare giovani, anziani e bambini per imparare insieme a lavorare la pasta e utilizzare quella scaduta per realizzare oggetti d’artigianato e successivamente l’organizzazione corsi di cucina per dare ai giovani la possibilità d’imparare un mestiere”. In questi mesi i giovani di Gragnano hanno lavorato tantissimo e sentiamo da loro come procede il Progetto.

“La pasta è buona per tutto”

Il progetto dei ragazzi della Parrocchia S. Leone II di Gragnano dal titolo “La Pasta è Buona per Tutto” ha visto la partecipazione di giovani gragnanesi che intendono costruirsi il proprio futuro professionale valorizzando le risorse umane, artistiche ed alimentari del territorio che abitano. Gragnano, infatti, è un paese campano storicamente molto importante, con un forte senso di identità ed attaccamento ai luoghi della tradizione, popolato di artisti e opere d’arte di notevole interesse e di gente laboriosa che soprattutto, attraverso le industrie agroalimentari, hanno migliorato il loro tenore di vita. Il prodotto più famoso è sicuramente la pasta, la quale, grazie al microclima locale, che permette un essiccamento lento e graduale, è diventato un prodotto noto in tutto il mondo. L’altro prodotto famoso della nostra cittadina è senza ombra di dubbio il vino, dal sapore fruttato e molto frizzante, che non manca mai sulle tavole per accompagnare i momenti più gioiosi della vita. La nostra nasce come una piccola realtà volta all'utilizzo innanzitutto del nostro prodotto più famoso: la pasta. Questo bene, che affonda le sue radici nella gloriosa civiltà romana, la quale intraprese con la sua dominazione

la creazione dell’antico nucleo originario di Gragnano, ci ha permesso di realizzare vari tipi di oggetti, quali soprammobili, cornici, bomboniere, candele, segnaposto e oggettistica varia. È possibile assistere di persona alla creazione dei lavori ogni venerdì alle 19:00 presso il chiostro sant'Agostino (adiacente la chiesa di San Leone II), ma si possono visionare le nostre creazione sulla pagina facebook “La pasta è buona per tutto”. Inoltre, in collaborazione con lo Slow Food, l’associazione dei Monti Lattari che ha come obiettivo fondante l’educazione al gusto per i prodotti autoctoni, abbiamo realizzato i laboratori di cucina, con cadenza quindicinale, durante i quali si è mostrato ai partecipanti non solo la preparazione dei piatti tipici (con l’aiuto di esperti nel settore) ma anche la storia che si cela dietro di essi. Infine, sono stati allestiti dei laboratori creativi, che si tengono ogni due settimane, la domenica dalle 16.30 alle 18.30. I destinatari delle attività sono stati bambini e ragazzi, chiamati a realizzare piccoli oggetti di pasta, con l’unica consegna di dare libera espressione alla loro fantasia e creatività. I laboratori saranno estesi, a partire da settembre, anche alle scuole. La partecipazione alle attività creative è stata così alta che noi ragazzi del progetto abbiamo deciso di accostare i laboratori ad ogni manifestazione pubblica a cui abbiamo preso parte. Il successo è stato tale che un supermercato locale ci ha chiesto di realizzare gli stessi laboratori all’interno della sua struttura. Il 27 luglio si è tenuta la I° Manifestazione enogastronomica e musicale, realizzata abbinando diversi generi musicali con primi piatti tipici. La serata si è svolta nell’affascinante scenario del chiostro Sant’Agostino che, dopo il recente restauro, ha riacquistato le originali caratteristiche medievali. È parte di un antico convento agostiniano, adiacente alla parrocchia San Leone II, un luogo suggestivo dove la magia del silenzio permette di gustare più profondamente le bellezze della vita. In questo meraviglioso luogo hanno animato la serata gruppi di giovani artisti, quali la cantautrice Pina D’Aniello insieme al Gruppo Giovani S. Caterina e chi dell’arte della poesia è riconosciuto esperto per il suo alto spessore, quale Franco Sorvillo. La musica napoletana tradizionale e le poesie sulla pasta ed il vino hanno trovato nella I° edizione “Musica e Pasta” una perfetta combinazione con i diversi piatti tipici gragnanesi che sono stati accompagnati al nostro inimitabile vino. Tari Nastro

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Si è conclusa una bella iniziativa dell’ Ac di Livorno, organizzata dal Settore Adulti e MLAC

Durante la visita apostolica ad Arezzo lo scorso maggio, il Papa ha chiesto di "reagire alla tentazione dello scoraggiamento". E l'AC livornese si è incontrata, ha riflettuto, condiviso e pregato per diventare "Coraggiosi per Scelta" a.. Coraggiosi di affidarsi a Dio: diventari poveri nelle nostre sicurezze per donarsi al Signore, consegnando la nostra esistenza alla comunità e ai poveri (Suor Raffaella Spezio - Presidente Fondazione Caritas) b.. Coraggiosi di scegliere: vivere in pienezza e con speranza il proprio tempo e scoprire il valore della perseveranza come elemento essenziale per rimanere fedeli alle proprie scelte (Diacono Renato Rossi) c.. Coraggiosi di essere e fare Chiesa e comunità: sinodalità come stile in un intreccio di presenze che diventano cammino e un cammino che ci fa lavorare a rete tra sacerdozio ordinato e sacerdozio universale, tra movimenti ed associazioni, tra parrocchie, tra diocesi, in dialogo con il mondo (Don Gino Berto - salesiano) d.. Coraggio del quotidiano: tentativo e tensione di vivere e realizzare la propria vocazione e collaborare con la propria vita e testimonianza a ricostruire il tessuto culturale della società (Nicola Sangiacomo - laico)

I GIOVEDì NEL CHIOSCO 2012

Livorno

Per ulteriori informazioni consultare

www.azionecattolica.it/aci/MLAC

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