Newsletter gennaio 2017 -...

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Newsletter gennaio 2017 Emergenza neve in Centro Italia La Family card: un aiuto concreto per le famiglie La nuova disciplina per l’accoglienza dei richiedenti asilo Agricoltura sostenibile: massima vigilanza e regole chiare L’Aquila di San Venceslao a Sat e Sosat Il Giorno della memoria NEWSLETTER GENNAIO 2017 1

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Newsletter gennaio 2017

Emergenza neve in Centro Italia La Family card: un aiuto concreto per le famiglie

La nuova disciplina per l’accoglienza dei richiedenti asilo Agricoltura sostenibile: massima vigilanza e regole chiare

L’Aquila di San Venceslao a Sat e Sosat Il Giorno della memoria

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Emergenza neve in Centro Italia

Un grande grazie ai soccorritori - Come certamente saprete, un’intensa nevicata ha colpito il Centro Italia il 17 gennaio, e la gravità del fenomeno è stata amplificata da tre scosse di terremoto, con una magnitudo superiore a 5 sulla scala Richter, verificatesi il giorno successivo, seguite da un forte sciame sismico nei giorni a venire. Sono state principalmente coinvolte le Marche e l’Abruzzo, con un interessamento parziale del Lazio, nella zona di Amatrice, del Molise e dell’Umbria. Durante questa emergenza il Dipartimento della protezione civile della Provincia autonoma di Trento, che presiede il coordinamento delle Regioni in materia di protezione civile, in costante contatto con la Direzione di comando e controllo nazionale, ha diretto i soccorsi, disponendo l’attivazione delle varie colonne mobili dotate anche di mezzi antineve ed informando costantemente il Commissario straordinario del governo per la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto, Vasco Errani. Nella zona colpita hanno operato nel mese di gennaio più di 9.000 soccorritori (tra Protezione civile, Vigili del fuoco, volontariato, forze armate) e più di 500 mezzi ed attrezzature, coordinati dalla Provincia di Trento. Un imponente numero di turbine, spazzaneve, sgombraneve e di uomini sono stati impegnati ad aprire varchi nella neve, sfidando il terremoto ed il maltempo, con un lavoro senza sosta, per liberare dall'isolamento i paesi delle Province colpite. Il personale trentino in particolare ha sgomberato dalla neve le strade principali, liberandone più di 300 chilometri, i centri abitati, strutture come ospedali, farmacie, negozi di alimentari, municipi. La nostra Protezione civile è intervenuta inoltre nell’hotel di Rigopiano, sepolto da una valanga, in un’operazione particolarmente complessa ed effettuata esclusivamente a mano dal Soccorso alpino del Trentino. Gli interventi sono stati effettuati complessivamente in un’area che va dai 250 ai 1200 metri di altitudine, con difficili condizioni meteo e con temperature ampiamente sotto lo zero. Per la verifica della stabilità del manto nevoso, nelle varie zone di intervento è stato infine assicurato un supporto tecnico nivologico. Il bilancio dei dieci giorni di missione trentina è di 109 persone impegnate (tra Servizio prevenzione rischi, Servizio gestione strade, Servizio antincendi e Protezione civile, Corpo permanente dei Vigili del fuoco, Servizio bacini montani, Vigili del fuoco volontari e Soccorso alpino del Trentino) e 45 mezzi utilizzati, per liberare le vie di comunicazione, portare soccorso alle comunità colpite e contribuire ad estrarre le persone dall’albergo di Rigopiano. Non posso che manifestare una profonda gratitudine per tutti coloro che sono intervenuti in questa situazione di emergenza con generosità, spirito di sacrificio e professionalità. Il mio ringraziamento rappresenta anche il grazie di tutto il Trentino, a donne e uomini che tengono sempre alto il nome del nostro territorio, anche nelle circostanze più difficili, e lo fanno con esemplare senso di abnegazione e di sacrificio.

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La Family card: un aiuto concreto per le famiglie

Una carta a misura di famiglia - La Family Card è la carta che offre agevolazioni e riduzioni per le famiglie trentine in cui è presente almeno un figlio minore di 18 anni. È stata istituita dalla Giunta provinciale e può essere richiesta gratuitamente dalle famiglie residenti in Trentino seguendo la procedura guidata sul sito dell’Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili: www.trentinofamiglia.it. La Family Card offre tariffe agevolate per viaggiare sui mezzi pubblici provinciali (urbani ed extraurbani, su gomma e su ferro) e per visitare i castelli e le strutture museali del Trentino pagando un unico biglietto per nucleo familiare, composto da uno o due adulti e relativi figli minorenni. Essa vuole rappresentare una concreta opportunità di risparmio per le famiglie, e riflette l’obiettivo di un territorio sempre più a loro misura. La Family Card è una delle azioni previste dal bilancio 2017, bilancio che ha tra le sue colonne portanti proprio la famiglia e l'adozione di nuove politiche per sostenerla nella quotidianità. Vogliamo inoltre incentivare le famiglie ad utilizzare i mezzi pubblici e a conoscere da vicino il patrimonio culturale del nostro Trentino. La carta è gratuita e può essere richiesta da ogni genitore con almeno un figlio minorenne, residente in Trentino, indipendentemente dal reddito.

La nuova disciplina per l’accoglienza dei richiedenti asilo

Solidarietà e accoglienza nel rispetto delle regole - In Giunta provinciale abbiamo approvato la nuova disciplina per l’accoglienza dei migranti e dei richiedenti asilo, che si basa su principi di solidarietà ma anche su regole certe. In caso di inosservanza di tali regole è prevista la riduzione dei benefici dell’accoglienza, oppure addirittura la loro revoca. L’obiettivo è semplice: promuovere i comportamenti responsabili dei richiedenti asilo per favorire la loro integrazione nella nostra comunità, ed al contempo evitare atteggiamenti contrari alle nostre regole o offensivi per la nostra collettività. La previgente disciplina di accoglienza dei richiedenti asilo si collocava in un momento nel quale i migranti erano complessivamente pochi, ospitati in alloggi gestiti dalla Provincia attraverso il Cinformi. Attualmente sono quasi 1500 le persone accolte, molte delle quali vengono ospitate anche in strutture collettive di media grandezza gestite da enti del terzo settore, coordinati dal Cinformi. La gestione di un così gran numero di persone ci ha indotto ad aggiornare la disciplina, anche in base alle normative nazionali sull’accoglienza in Italia. Alcuni esempi delle violazioni gravi che comporteranno l’immediata revoca dei benefici del piano di accoglienza sono il comportamento violento verso terzi o il comportamento minaccioso o ingiurioso verso gli operatori della struttura di accoglienza, la detenzione o il consumo di stupefacenti, il comportamento gravemente disdicevole verso la collettività, l’arresto in flagranza di reato. Altre condotte, di minore gravità, determineranno la riduzione dei benefici e, se ripetute più volte, porteranno anch’esse alla revoca dell’accoglienza, come il non partecipare alle attività del progetto di accoglienza, il non provvedere alla pulizia del proprio alloggio, l’assumere atteggiamenti molesti come disturbare la quiete delle strutture o accedervi in stato di

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alterazione psico-fisica. È altresì prevista la riduzione del contributo economico in caso di violazioni di queste regole di accoglienza. In questo modo tuteleremo la maggioranza dei richiedenti asilo che si comporta correttamente ed al tempo stesso il senso di accoglienza dei trentini, visto il costante aumento della presenza di profughi sul territorio, che rende più complessa l’integrazione.

Agricoltura sostenibile: massima vigilanza e regole chiare

A.P.O.T. - Ho partecipato ad un convegno promosso dall’Associazione Produttori Ortofrutticoli Trentini sul tema dell'agricoltura sostenibile: è stata un’occasione importante per confrontarsi su una delle attività più importanti del nostro sistema economico, non solo sugli aspetti della produzione ma anche del suo impatto sugli equilibri ambientali, come l'aspetto energetico e l'approvvigionamento idrico. Le linee guida sulle quali si basa l’azione dell’esecutivo in materia sono massima vigilanza e regole chiare. L’alto livello e la qualità dei controlli degli organismi ufficiali, mirati a garantire la massima sicurezza, innanzitutto dimostrano che, in termini di specifica concentrazione di patologie, non vi sono differenze con altre zone dove le colture intensive non si praticano. Ma si può e si deve fare di più: favorire un’interazione positiva fra produttori, portatori di interessi dei cittadini e istituzioni locali perché ci siano delle regole chiare, che definiscano quali sono i comportamenti corretti e quali quelli invece da evitare. Siamo alla vigilia del varo di un unico regolamento provinciale sulle distanze da osservare nei trattamenti, e voglio a proposito ringraziare anche i produttori che hanno saputo mettersi in discussione nell'accettare un regolamento più restrittivo rispetto al precedente. Serviranno modalità di monitoraggio costante e la Provincia farà la sua parte, con un ruolo centrale affidato alla Fondazione Mach, che sarà anche il centro Euregio per l’importante filone di ricerca dedicato all’agroalimentare.

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L’Aquila di San Venceslao a Sat e Sosat

Un’espressione della nostra identità culturale - La coralità alpina rappresenta da ben novant'anni un fattore importante della nostra identità trentina ed una testimonianza tangibile dell’attenzione che riserviamo alle tradizioni popolari all'interno del nostro panorama culturale. Per questo abbiamo deciso di conferire ai cori della Sat e della Sosat, due pilastri della coralità trentina, nelle persone dei rispettivi presidenti Claudio Pedrotti e Andrea Zanotti, il sigillo dell’Aquila di San Venceslao, la nostra massima onorificenza provinciale. È stata in primo luogo un’occasione per ringraziare Sat e Sosat per il loro impegno a tenere vive con passione le tradizioni di un popolo e di un territorio, costituendo un elemento di coesione prezioso per la nostra comunità. Come Trentino abbiamo bisogno di fare sistema e di raccontare nel modo migliore la nostra immagine al mondo. In occasione del 90° anniversario della coralità alpina abbiamo così voluto esprimere loro la nostra riconoscenza per essere degni ambasciatori del Trentino, rappresentando un movimento di gente impegnata e consapevole che esprime un'identità basata sulla memoria e sulla trasmissione culturale, testimonianza di come il cantare in coro rappresenti aggregazione e coesione sociale ed espressione di un valore unitario e sempre attuale.

Il Giorno della memoria

Noi non dimentichiamo - Il 27 gennaio è una ricorrenza importante per tutta la comunità internazionale: il Giorno della memoria, istituito in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi nazisti. Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell'Armata Rossa arrivarono per prime ad Auschwitz e scoprirono l'orrore del genocidio nazista, rivelandolo al mondo. In occasione del Giorno della Memoria anche in Trentino sono molte le cerimonie, le iniziative, gli incontri e i momenti di riflessione, indirizzati alle scuole e non solo, per ricordare tutti i perseguitati e i dimenticati dell’orrore nazifascista: uomini, vecchi, disabili, bambini, donne. Da parte mia non posso che ribadire l’importanza della conoscenza della storia, perché è sempre vero, oggi come mai, che un popolo senza memoria è destinato a ripetere gli errori del passato. Questi errori hanno una eco che si estende ai giorni nostri, e ci impegna a riflettere, a conoscere, a dare il meglio di noi nel rispettarci reciprocamente e nel costruire, giorno per giorno, una società più giusta.

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