NEWSLETTER A CURA DELL’ORDINE DEI VETERINARI DI … Ordine/NEWS 2017 3 ago.pdf · e aggiornamento...

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N E W S LETTER A CURA DELL’ORDINE DEI VETERINARI DI MANTOVA IN EVIDENZA IN AUTUNNO CORSI ECM DELL’ORDINE In allegato le locandine coi nuovi corsi organizzati tramite l’Associazione Bellani, con i programmi, i moduli per iscriversi e tutte le informazioni: Emogas analisi-Aggiornamenti e casi clinici - giovedì 28 SETTEMBRE 2017 a PEGOGNAGA (MN) Patologie gastroenteriche ed urinarie di interesse chirurgico nel cane e nel gatto: il mio approccio diagnostico, il mio approccio terapeutico - sabato 14 e domenica 15 OTTOBRE 2017 a MANTOVA E’ stato richiesto l’accreditamento ECM. CORSI/CONVEGNI L’Ordine è stato informato dei seguenti corsi e convegni: 1) Università Padova: Corso di apprendimento permanente in "Animal Welfare Ethics" con particolare riferimento alla gestione degli animali selvatici nei parchi zoologici e negli ambienti controllati settembre-dicembre presso Polo di Agripolis (Legnaro, PD), Parco Natura Viva (BussolengoVR), South Africa - www.unipd.it/animal-welfare-ethics 2) Università Milano: Summer School “Cibo: la vita condivisa”-Comunicare il benessere animale 11-16 settembre Milano - http://sites.unimi.it/lavitacondivisa; [email protected] 3) UOFAA-PVI: [email protected] Autotrasportatori e guardiani di animali-Rilascio del Certificato di Idoneità al Trasporto 14, 19 e 21 settembre Inverno e Monteleone (PV) Corso di inseminazione artificiale suina-Corso Nazionale abilitante alla pratica della F.A. Zorlesco (LO) 26-27-28 settembre Corso/Convegno Benessere animale-suini come previsto dai Decreti Legislativi 146/2001, 53/2004 e 122/2011 28 settembre-4 ottobre Zorlesco (LO) F.A. OVICAPRINA ottobre – dicembre; Lezioni Teoriche: Cornaredo (MI), Lezioni Pratiche: allevamenti in provincia di Varese Mascalcia bovina Corso teorico-pratico 12,13 e 14 ottobre Casalpusterlengo (LO) 4) SITOV: Quando l’osteosintesi diventa una sfida fratture complesse diagnosi e trattamento Legnaro (PD) 6-7 ottobre – www.sitov.it 5) SCIVAC: www.scivac.it http://registration.evsrl.it Ruolo dell'anestesista, visita pre-anestesiologica e premedicazione Cremona 6/8 ottobre Biochimica clinica - proteine - enzimologia - urinario ed elettroliti Cremona 9/12 ottobre Ecografia avanzato Cremona 12/14 ottobre Corso pratico - Laboratorio di Anestesia: Blocco nervoso periferico Perugia 26-27 ottobre 6) ANMVI: Predazioni e medicina veterinaria forense 21 ottobre Vicenza - [email protected] 7) www.bovinodalatte.it Ecco i principali ambiti della prossima edizione: 1. Zootecnia di precisione 2. Agricoltura digitale 3. Produzioni biologiche 4. Economia circolare e sostenibilità ambientale 5. Tecnologia del latte 6. Filiera della produzione suinicola 7. Bioenergie 8. Nuove tecnologie e innovazioni in ambito agricolo e zootecnico

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NEWSLETTER A CURA DELL’ORDINE DEI VETERINARI DI MANTOVA

IN EVIDENZA

IN AUTUNNO CORSI ECM DELL’ORDINE In allegato le locandine coi nuovi corsi organizzati tramite l’Associazione Bellani, con i programmi, i moduli per iscriversi e tutte le informazioni: • Emogas analisi-Aggiornamenti e casi clinici - giovedì 28 SETTEMBRE 2017 a PEGOGNAGA (MN)

• Patologie gastroenteriche ed urinarie di interesse chirurgico nel cane e nel gatto: il mio approccio diagnostico, il mio approccio terapeutico - sabato 14 e domenica 15 OTTOBRE 2017 a MANTOVA

E’ stato richiesto l’accreditamento ECM. CORSI/CONVEGNI L’Ordine è stato informato dei seguenti corsi e convegni: 1) Università Padova: Corso di apprendimento permanente in "Animal Welfare Ethics" con particolare

riferimento alla gestione degli animali selvatici nei parchi zoologici e negli ambienti controllati settembre-dicembre presso Polo di Agripolis (Legnaro, PD), Parco Natura Viva (BussolengoVR), South Africa - www.unipd.it/animal-welfare-ethics

2) Università Milano: Summer School “Cibo: la vita condivisa”-Comunicare il benessere animale 11-16 settembre Milano - http://sites.unimi.it/lavitacondivisa; [email protected]

3) UOFAA-PVI: [email protected] Autotrasportatori e guardiani di animali-Rilascio del Certificato di Idoneità al Trasporto 14, 19 e 21 settembre Inverno e Monteleone (PV) Corso di inseminazione artificiale suina-Corso Nazionale abilitante alla pratica della F.A. Zorlesco (LO) 26-27-28 settembre Corso/Convegno Benessere animale-suini come previsto dai Decreti Legislativi 146/2001, 53/2004 e 122/2011 28 settembre-4 ottobre Zorlesco (LO) F.A. OVICAPRINA ottobre – dicembre; Lezioni Teoriche: Cornaredo (MI), Lezioni Pratiche: allevamenti in provincia di Varese Mascalcia bovina Corso teorico-pratico 12,13 e 14 ottobre Casalpusterlengo (LO)

4) SITOV: Quando l’osteosintesi diventa una sfida fratture complesse diagnosi e trattamento Legnaro (PD) 6-7 ottobre – www.sitov.it

5) SCIVAC: www.scivac.it http://registration.evsrl.it Ruolo dell'anestesista, visita pre-anestesiologica e premedicazione Cremona 6/8 ottobre Biochimica clinica - proteine - enzimologia - urinario ed elettroliti Cremona 9/12 ottobre Ecografia avanzato Cremona 12/14 ottobre Corso pratico - Laboratorio di Anestesia: Blocco nervoso periferico Perugia 26-27 ottobre

6) ANMVI: Predazioni e medicina veterinaria forense 21 ottobre Vicenza - [email protected] 7) www.bovinodalatte.it

Ecco i principali ambiti della prossima edizione: 1. Zootecnia di precisione 2. Agricoltura digitale 3. Produzioni biologiche 4. Economia circolare e sostenibilità ambientale 5. Tecnologia del latte 6. Filiera della produzione suinicola 7. Bioenergie 8. Nuove tecnologie e innovazioni in ambito agricolo e zootecnico

9. Igiene e benessere animale 10. Mostre zootecniche

8) SIVAR: [email protected] www.fierezootecnichecr.it Qualità latte: la gestione della mammella dall’asciutta alla lattazione 26 ottobre Cremona La virulenza dei ceppi nelle patologie da m. hyopneumoniae e a. pleuropneumoniae: monitoraggio e gestione 27 ottobre Cremona

9) AIVEMP: Antibiotico resistenza: un impegno collettivo 27 ottobre Cremona – www.aivemp.it 10) Università Ca’ Foscari Venezia: Master in Diritto dell’Ambiente e del Territorio a.a. 2017/18 da novembre

Venezia www.unive.it/pag/4962 o [email protected] 11) Istituto Veterinario di Novara: Corso pratico di radiologia di base (Dr. Edoardo Auriemma) 27 novembre-1

dicembre Granozzo con Monticello (NO) - www.istitutoveterinarionovara.it/corso-pratico-di-radiologia-di-base 12) Università Parma: Master Universitario di II°livello Riproduzione, management, patologia e terapia degli

animali non convenzionali 2017-2018 da gennaio 2018 Parma - www.unipr.it/node/17946 OFFERTA LAVORO PICCOLI ANIMALI La Clinica Benaco Blu di Castiglione delle Stiviere cerca una collega per inserimento nello staff della struttura. Tel. 338/6994970 – email: [email protected] ATTIVITÀ SCUOLA DI MEDICINA OMEOPATICA VR 2017-2018 da email Scuola di Medicina Omeopatica di Verona 27/07/17

La Scuola di Medicina Omeopatica di Verona presenta le attività per l'Anno Accademico 2017-2018, attività che inizieranno nel prossimo mese di ottobre: Corso triennale di formazione di base in omeopatia per medici, odontoiatri, veterinari, farmacisti e studenti degli ultimi due anni delle rispettive facoltà. Gli insegnamenti si sviluppano in 8 fine settimana annuali di lezione, completati da seminari, pratica ambulatoriale, supervisioni cliniche e studio domiciliare. Il monte ore (600, divise tra lezioni frontali e pratica clinica) ed i programmi seguono le indicazioni date dalla LMHI (Liga Medicorum Homeopathica Internationalis) dall’ECH (European Committee for Homeopathy) e dalla FIAMO (Federazione Italiana delle Associazioni e dei Medici Omeopati) le tre principali associazioni del settore in ambito rispettivamente mondiale, europeo e nazionale. Corso di Perfezionamento in omeopatia. indirizzato ai colleghi che hanno già conseguito una formazione di base triennale e che vogliono acquisire maggiore competenza nella presa e nella conduzione dei casi clinici. Si svolgerà in 11 giornate, 8 venerdì pomeriggi di supervisioni mediche, con visite dal vivo condotte da docenti esperti della Scuola o dagli stessi corsisti, successiva discussione del caso e scelta del rimedio con le sue diagnosi differenziali, mentre tre sabati interi saranno dedicati all’approfondimento e aggiornamento della Materia Medica e del Repertorio. Corso Breve per Medici e Veterinari Il Corso intende dare una prima formazione sui capisaldi della farmacopea omeopatica, insieme agli elementi basilari di metodologia e tecnica clinica, in modo da permettere al professionista di affiancare, quando si presenti l’occasione, il rimedio omeopatico alla propria collaudata prassi terapeutica. Seminari • Sabato 7 ottobre 2017: Giornata di Introduzione all’Omeopatia • Sabato 11 novembre 2017: Dal laboratorio al prendersi cura della persona • Sabato 27 e domenica 28 gennaio 2018: La gestione del Caso Acuto • Sabato 10 marzo 2018: Uso critico del Repertorio

• sabato 14 aprile 2018: festeggeremo la Scuola e il trentennale della costituzione della Società Omeopatica Veronese Per qualsiasi informazione e per i programmi dettagliati consultare il sito www.omeopatia.org alle pagine CORSI e SEMINARI. DALL’ORDINE Si è iscritto all’Ordine di Mantova il Dr David Novelli. Ora siamo n. 438 iscritti all’Albo Professionale.

FISCO/SENTENZE/NORMATIVE

VERSAMENTI E MODELLO 770, PROROGA ANCHE PER I PROFESSIONISTI da Notizie Anmvi 28 luglio 2017

Anche i liberi professionisti potranno effettuare i versamenti delle imposte fino al 20 agosto. Dopo le proteste sollevate dai professionisti nei giorni scorsi, il ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) corregge il tiro sulla proroga dei termini per i versamenti derivanti dalla dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta 2016. Lo rende noto Confprofessioni che aveva fatto sentire le proprie rimostranze per l'iniziale e "assurda"esclusione dei liberi professionisti. Il 26 luglio, il Mef ha annunciato che il nuovo termine verrà formalizzato con un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze che sarà firmato nei prossimi giorni. Il Dpcm uniformerà il trattamento tra titolari di reddito di impresa e titolari di reddito di lavoro autonomo. La proroga-che decorre dal 21 luglio- prevede una lieve maggiorazione, a titolo di interesse, pari allo 0,40%. In dettaglio, i versamenti interessati dalla nuova scadenza sono quelli derivanti dalla dichiarazione dei redditi, dalla dichiarazione Irap e dalla dichiarazione in materia di imposta sul valore aggiunto di imprenditori e lavoratori autonomi. Proroga anche del Modello 770- Con un altro Dpcm, in dirittura d’arrivo, viene prorogato al 31 ottobre 2017 il termine per la presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (modello 770) e delle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di Irap.

PROROGA ORDINANZA «NORME SUL DIVIETO DI UTILIZZO E DI DETENZIONE DI ESCHE O DI BOCCONI AVVELENATI» da Newsletter FNOVI n. 28 - 19 luglio 2017

E' stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la Proroga dell'ordinanza 13 giugno 2016, recante: «Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati». L'efficacia dell'ordinanza è quindi prorogata di dodici mesi a decorrere dal 15 luglio 2017, giorno della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

L'ANAGRAFE EQUINA PASSA AL MINISTERO DELLA SALUTE da AnmviOggi 23/07/17

Inserite nella Legge Europea 2017 disposizioni in materia di anagrafe equina. La Camera ha approvato un emendamento del Governo che adegua l'ordinamento nazionale ai regolamenti europei sull'identificazione degli equidi. L'anagrafe sarà gestita dal Ministero della Salute, a cui verrà trasferita anche la relativa dotazione finanziaria. Allo scopo, il Ministero si avvarrà della banca dati zootecnica, secondo modalità operative che saranno definite con successivo decreto, in abrograzione delle norme che affidavano l'anagrafe equina all'Unire, ente ora soppresso. Le procedure tecnico-operative saranno definite insieme al Ministero delle Politiche Agricole e dovranno passare in Conferenza Stato Regioni. Alla loro entrata in vigore, il Ministero delle Finanze traferirà al Ministero della Salute i fondi stanziati per la gestione dell'anagrafe, pari a circa 43mila euro all'anno.

RICETTA ELETTRONICA, DECORRENZA RINVIATA AL 1 SETTEMBRE 2018 da Notizie ANMVI 24 luglio 2017

Due emendamenti del Governo, approvati dall'Aula, differiscono la decorrenza della prescrizione di farmaci veterinari e medicati da cartacea ad elettronica. L'articolo 2 della Legge Europea 2017 introduce la prescrizione veterinaria elettronica per i farmaci veterinari e per i mangimi medicati. Il passaggio alla modalità 'esclusivamente' elettronica è stato differito al 1 settembre 2018 da un emendamento del Governo approvato dall'Aula (il termine era stato inizialmente fissato al 1 gennaio 2018). Apportati anche alcuni adeguamenti formali all'articolato che ora dovrà superare l'esame del Senato: www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0837&tipo=documenti_seduta&pag=allegato_a

FARMACI

TORNA SOLIPHEN, FENOBARBITAL, COMPRESSE PER CANI da email Dechra del 31/07/17

Dechra Veterinary Products comunica la rinnovata disponibilità del farmaco a partire dal 1 agosto 2017: SOLIPHEN compresse da 60 mg; AIC 104764016; GTIN: 03700454546532; fenobarbital 60 mg / cpr - confezione 60 compresse divisibili; specie di destinazione: cani; prezzo al pubblico € 9,90. Titolare AIC: Laboratoire TVM, 57 rue des Bardines, 63370 Lempdes, Francia.

Dispensazione: da vendersi soltanto dietro presentazione di ricetta medico-veterinaria in copia unica non ripetibile. Soggetto alla disciplina del decreto del Presidente della Repubblica 309/90 e successive modificazioni, tabella dei medicinali sezione C. Per informazioni si prega contattare: Dechra Veterinary Products, mail: [email protected]

AUTORIZZAZIONE IN GU-NUOVO ANTIBATTERICO PER LE INFEZIONI NEI CANI E NEI GATTI da Notizie Anmvi 19 luglio 2017

Con procedura europea decentrata il Ministero della Salute ha autorizzato un nuovo antibatterico veterinario. Si tratta del Medicinale veterinario -BOFLOX FLAVOUR 20 mg compresse per cani e gatti -BOFLOX FLAVOUR 80 mg compresse per cani. Titolare dell'Autorizzazione all'immissione in commercio è la spagnola Livisto Int'l, produttore responsabile del rilascio lotti è lo stabilimento aniMedica GmbH (Germania). Il medicinale è indicato nel trattamento di infezioni causate da ceppi di microrganismi suscettibili alla marbofloxacina. Confezioni autorizzate e numeri di A.I.C.: 1 scatola da 10 compresse - A.I.C. n. 104982018; 1 scatola da 100 compresse - A.I.C. n. 104982032; scatola contenente 12 compresse - A.I.C. n. 104982020; scatola contenente 72 compresse - A.I.C. n. 104982044. Ogni compressa contiene - Boflox flavour 20 mg compresse per cani e gatti: principio attivo: marbofloxacina 20 mg; Boflox flavour 80 mg compresse per cani: principio attivo: marbofloxacina 80 mg; Il periodo di validita' del medicinale veterinario confezionato per la vendita è di 3 anni; mentre quello delle mezze compresse è di 4 giorni. Regime di dispensazione: da vendersi soltanto dietro presentazione di ricetta medico veterinaria ripetibile.

NUOVI ANTIPARASSITARI IN COMMERCIO PER CANI E GATTI da AnmviOggi 21/07/17

Autorizzati all'immissione in commercio due nuovi antiparassitari per cani e gatti. Con procedura di mutuo riconoscimento, è stato autorizzato all'immissione in commercio il medicinale veterinario Flearclear Soluzione Spot-on. Il prodotto è disponibile nei dosaggi da 50 mg per gatti, 67 mg per cani di taglia piccola, 134 mg per cani di taglia media, 268 mg per cani di taglia grande, 402 mg per cani di taglia molto grande. Titolare della AIC la società inglese Bob Martin. Il principio attivo è Fipronil. Il farmaco è indicato nei gatti per il trattamento delle infestazioni da pulci (Ctenocephalides felis). Il prodotto ha un'efficacia insetticida persistente fino a 5 settimane nel dosaggio. Il prodotto ha efficacia acaricida contro le infestazioni da zecca Dermacentor reticulatus, non nell'immediato, ma una settimana dopo l'applicazione del prodotto. Le zecche di questa specie, se già presenti al momento dell'applicazione, non sono eliminate tutte entro 48 ore dal trattamento, ma in una settimana. Nei cani può essere utilizzato per il trattamento delle infestazioni da pulci (Ctenocephalides felis). L'efficacia insetticida contro nuove infestazioni da pulci adulte persiste fino a 8 settimane. Per il trattamento delle infestazioni da zecche (Rhipicephalus sanguineus e Ixodes ricinus). Il prodotto ha una persistente efficacia acaricida fino a 4 settimane contro le zecche (Rhipicephalus sanguineus, Ixodes ricinus, Dermacentor reticulatus). Dopo la somministrazione non tutte le zecche della specie Dermacentor reticulatus sono eliminate entro 48 ore, ma in una settimana. Il periodo di validità del medicinale confezionato per la vendita è di 2 anni. La vendita non è riservata esclusivamente alle farmacie e non è sottoposta all'obbligo di ricetta medico veterinaria. Per decreto ministeriale è stato autorizzato anche il farmaco veterinario Fipralone DUO, soluzione spot-on, disponibile nei dosaggi da 67 mg/20 mg per cani di piccola taglia, 134 mg/40 mg per cani di taglia media, 268 mg/80 mg per cani di taglia grande e 402 mg/120 mg per cani di taglia gigante. Titolare della AIC la società francese Alfamed. I principi attivi sono fipronil e piriproxifene. Il prodotto è indicato per per il trattamento e la prevenzione delle infestazioni da pulci (Ctenocephalides spp.). Il trattamento previene l'ulteriore infestazione per 7 settimane. Il medicinale impedisce alle uova di svilupparsi in pulci adulte per 12 settimane dopo l'applicazione. Fipralone può essere utilizzato inoltre per il trattamento delle infestazioni da zecche (Ixodes ricinus). Un trattamento ha una persistente efficacia acaricida per 2 settimane contro Ixodes ricinus e 4 settimane contro Dermacentor reticulatus Rhipicephalus sanguineus. Se sono presenti le zecche di alcune specie (Dermacentor reticulatus, Rhipicephalus sanguineus) quando si somministra il prodotto, non tutte le zecche potrebbero essere uccise entro le 48 ore. Il periodo di validità del prodotto confezionato per la vendita è di 3 anni. La vendita non è riservata esclusivamente alle farmacie e non è sottoposta all'obbligo di ricetta medico veterinaria.

AUTORIZZATO IMMUNOLOGICO CONTRO LA MALATTIA EMORRAGICA NEI CONIGLI Da AnmviOggi 18/07/17

Autorizzato il Medicinale veterinario ad azione immunologica FILAVAC VHD K C+V, sospensione per iniezione per conigli. Titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio e produttore responsabile del rilascio lotti è l'azienda francese Filavie 20. Indicazioni terapeutiche: per l'immunizzazione attiva dei conigli (da carne e futuri riproduttori) dalle 10 settimane di eta', per ridurre la mortalita' causata dai ceppi classici (RHDV1) e di tipo 2 (RHDV2) del virus della Malattia emorragica virale. Confezioni autorizzate e numeri di A.I.C.: flacone da 1 dose di 0,5 ml di vaccino - A.I.C. n. 105079014; flacone da 50 dosi (7,5 ml di vaccino) piu' flacone da 2,5 ml di diluente - A.I.C. n. 105079026; flacone da 200 dosi (30 ml di vaccino) piu' flacone da 10 ml di diluente - A.I.C. n. 105079038. Composizione: una dose (0,5 ml nella confezione da 1 dose, 0,2 ml nelle confezioni da 50 dosi e 200 dosi) di vaccino contiene: virus inattivato della malattia emorragica virale del coniglio, ceppo LP.SV.2012 (ceppo variante 2010, RHDV2) ...min 1 DP90%*; virus inattivato della malattia emorragica virale del coniglio, ceppo IM507.SC.2011 (ceppo classico, RHDV1)...min 1 DP90%* Adiuvante: alluminio idrossido (Al3+ )...0,35 mg; (*) dose proteggente almeno il 90% degli animali vaccinati. Inizio dell'immunita': 7 giorni. Durata dell'immunita': 12 mesi. Periodo di validita' del medicinale veterinario confezionato per la vendita: 14 mesi; periodo di validita' dopo diluizione conformemente alle istruzioni (solo per confezioni da 50 e 200 dosi): 2 ore. Tempi di attesa: zero giorni. Regime di dispensazione: da vendersi soltanto dietro presentazione di ricetta medico veterinaria in triplice copia non ripetibile.

AUTORIZZATI 2 NUOVI FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELLA VARROASI Da www.gazzettaufficiale.it

Autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale per uso veterinario «Apifor60, 600 mg/g», soluzione acquosa per api.(17A02876) (GU n.99 del 29-4-2017) Decreto n. 37 del 28 marzo 2017 Medicinale veterinario APIFOR60, 600 mg/g, soluzione acquosa per api. Titolare A.I.C.: Chemicals Laif S.p.A. di Vigonza (PD). Confezioni autorizzate e numeri di A.I.C.: flacone da 1000 ml (A.I.C. n. 104961014); tanica da 5000 ml (A.I.C. n. 104961026). Trattamento della varroasi (Varroa destructor, parassita di Apis mellifera). Tempi di attesa: miele: zero giorni. Periodo di validita' del medicinale veterinario confezionato per la vendita: 24 mesi; periodo di validita' dopo prima apertura della confezione: 90 giorni. Regime di dispensazione: la vendita non e' riservata esclusivamente alle farmacie e non e' sottoposta all'obbligo di ricetta medico veterinaria. Autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale per uso veterinario «Polyvar 275 mg», striscia per alveare. (17A02879) (GU n.99 del 29-4-2017) Decreto n. 39 del 30 marzo 2017 Medicinale veterinario POLYVAR 275 mg striscia per alveare. Titolare A.I.C.: Bayer S.p.A di Milano. Produttore responsabile rilascio lotti: stabilimento KVP Pharma + Veterinär Produkte GmbH – Kiel (Germany). Confezioni autorizzate e numeri di A.I.C.: scatola contenente 1 busta in lamina metallica (10 strisce per alveare) - A.I.C. n. 104994013; scatola contenente 10 buste in lamina metallica (100 strisce per alveare) - A.I.C. n. 104994025. Indicazioni terapeutiche: per il trattamento della varroasi delle api mellifere causata da acari Varroa Destructor sensibili alla flumetrina. Validita' del medicinale veterinario confezionato per la vendita: 3 anni; del medicinale veterinario dopo prima apertura del confezionamento primario: usare immediatamente. L'eventuale prodotto rimanente deve essere smaltito. Tempi di attesa: miele: zero giorni. Non utilizzare durante il flusso nettarifero. Regime di dispensazione: medicinale veterinario senza obbligo di ricetta medico veterinaria.

ACQUACOLTURA-NUOVO IMMUNIZZANTE IN GAZZETTA UFFICIALE da http://www.gazzettaufficiale.it

Comunicato del Ministero della Salute: Autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale per uso veterinario ad azione immunologica «Icthiovac VR/PD», emulsione iniettabile per spigole. (17A05169) (GU Serie Generale n.176 del 29-07-2017) - Decreto n. 97 del 27 giugno 2017 Medicinale veterinario ad azione immunologica ICTHIOVAC VR/PD, emulsione iniettabile per spigole. Titolare A.I.C.: la societa' Laboratorios Hipra di Amer (Girona) Spagna. Produttore responsabile rilascio lotti: lo tabilimento della ditta titolare dell'A.I.C. Laboratorios Hipra di Amer (Girona) Spagna. Confezioni autorizzate e numeri di A.I.C.: flacone da 500 ml - A.I.C. n. 105037016. Specie di destinazione: spigola (Dicentrarchus labrax). Indicazioni terapeutiche: per l'immunizzazione attiva della spigola al fine di ridurre la mortalita' causata da Photobacterium damselae, subsp. piscicida (pasteurellosi) e da Listonella anguillarum sierotipi O1, O2α e O2β. Insorgenza dell'immunita': 42 giorni dopo la vaccinazione a 19-21 ºC (798 - 882 gradi giorno). Durata dell'immunita': non stabilita. Validita': del medicinale veterinario confezionato per la vendita: 18 mesi; dopo prima apertura del confezionamento primario: 10 ore. Tempi di attesa: 0 gradi-giorno; Regime di dispensazione: da vendersi soltanto dietro presentazione di ricetta medico veterinaria in triplice copia non ripetibile. Decorrenza di efficacia del decreto: efficacia immediata.

BATTERIOCINE, UN’ALTERNATIVA AGLI ANTIBIOTICI PER CONTRASTARE IL CAMPYLOBACTER NEGLI ALLEVAMENTI AVICOLI? da IZSVe Newsletter del 26 luglio 2017

I Campylobacter termotolleranti (Campylobacter jejuni, Campylobacter coli) sono i batteri che costituiscono la causa più frequente di infezioni gastrointestinali nei Paesi sviluppati. Nel 2015 nell’Unione Europea sono stati riportati 229.213 casi umani confermati di campilobatteriosi. Gli alimenti di origine animale, in particolare la carne di pollo, sono tra i veicoli principali di questi patogeni, a causa di infezioni e contaminazioni che si possono verificare durante o dopo la lavorazione. Molti studi sono stati condotti con l’obiettivo di identificare misure di controllo efficaci per ridurre la prevalenza e la colonizzazione di Campylobacter negli allevamenti di polli da carne. Ad oggi però le misure sviluppate non sono ancora adeguate per essere applicate nelle realtà produttive degli allevamenti industriali. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha realizzato un progetto di ricerca, finanziato dal Ministero della Salute, per isolare batteriocine, sostanze prodotte da batteri lattici commensali, che potrebbero essere un’alternativa agli antibiotici per contrastare il Campylobacter negli allevamenti avicoli. I dati raccolti hanno evidenziato la capacità di riduzione dell’eliminazione fecale di Campylobacter da parte di animali se trattati con soluzioni di batteriocine prodotte da alcuni ceppi di Enterococcus faecium. Tali soluzioni non si sono invece rivelate altrettanto efficaci per ridurre l’eliminazione di Salmonella. In questo contesto si inserisce l’utilizzo di batteriocine, peptidi generati da batteri dotati di attività inibitoria nei confronti di ceppi batterici diversi dal ceppo produttore, che potrebbe rivelarsi una valida alternativa all’utilizzo degli antibiotici in ambito veterinario. Il progetto è stato svolto in collaborazione con l’Università di Bologna, la Facoltà di medicina veterinaria dell’Università di Bari e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia.

PICCOLI ANIMALI

IL CANE IN ESTATE-LA PAROLA ALL’OFTALMOLOGO da LA SETTIMANA VETERINARIA N° 1013/luglio 2017 La Settimana Veterinaria: Quali sono le problematiche più frequenti che l’oftalmologo incontra nel periodo estivo? Mario Vergara: Sicuramente le congiuntiviti allergiche, che iniziano a comparire già dalla primavera, ma in estate trovano la loro “massima espressione” ed, esattamente come accade in medicina umana per qualche misterioso motivo, sono in preoccupante aumento. SV: Qual è la presentazione caratteristica delle congiuntiviti allergiche? MV: Queste si presentano con la comparsa di follicoli sulla congiuntiva, arrossamenti nodulari di dimensione variabile, ma in genere molto piccoli, che vanno ricercati con attenzione. Se sono presenti nella congiuntiva esterna significa che il problema è già parecchio avanti; in fase precoce bisogna esplorare bene la superficie bulbare della

terza palpebra. L’osservazione dei follicoli può essere effettuata anche senza strumenti specialistici: con un buon occhio e sapendo dove cercare basta anche una lente e una fonte luminosa, mentre nelle fasi più avanzate spesso se ne accorge anche il proprietario. SV: C’è una predisposizione di razza oppure di età? MV: Non sembra esistere una predisposizione di razza, ma l’età è determinante. Sono fenomeni che si presentano con maggiore frequenza negli animali giovani, tanto che vengono definite anche “congiuntiviti giovanili”, ovvero fanno la loro prima comparsa a un’età compresa tra lo svezzamento e i 2 o 3 anni di vita. SV: Qual è dunque, il campanello d’allarme che deve far sospettare questo problema? MV: Lacrimazione continua e arrossamento, che con la terapia antinfiammatoria di una settimana migliorano, ma recidivano non appena questa venga interrotta, deve sempre far sospettare, soprattutto vista la stagione, e spingere a effettuare un esame obiettivo particolare più approfondito. SV: Esiste un trattamento efficace? MV: Le congiuntiviti allergiche devono essere trattate con terapia cortisonica anche per un lungo periodo, fino a che le lesioni non siano rientrate del tutto. Oltre alla terapia topica bisogna anche impostare una terapia causale per il controllo degli allergeni, quindi cercare di lavorare sull’alimentazione e sulla prevenzione o risoluzione delle infestazioni da pulce. SV: Ha parlato di “terapia alimentare”: si tratta dunque di un’allergia ambientale o alimentare? MV: Come ben sappiamo, un soggetto allergico lo è a tante cose. La manifestazione allergica è data dalla sommatoria dell’intervento e degli effetti di numerosi allergeni, ma la componente alimentare è spesso determinante, anche perché gli allergeni ambientali sono difficili, spesso impossibili, da indagare nella loro interezza. Già con l’alimentazione e il controllo delle pulci si risolve buona parte del problema e della sintomatologia. Nelle fasi iniziali, quando c’è infiammazione, la terapia topica va fatta, ma per il mantenimento spesso è sufficiente quanto detto sopra, anche per prevenire le recidive. SV: Ci sono altre patologie oculari frequenti in questo periodo? MV: Certo, quelle non mancano mai! Mi viene in mente, ad esempio, la cheratite cronica del Pastore tedesco, che si manifesta proprio in questa stagione. È una patologia tipica del periodo estivo perché correlata all’esposizione ai raggi solari (UV), quindi è facile osservare un’esacerbazione legata alla stagione. SV: Come si manifesta? MV: In genere è bilaterale, anche se non sempre in entrambi gli occhi si presenta contemporaneamente allo stesso stadio di evoluzione; in pratica si ha un imbiancamento della cornea, che nella fase cronica diventa scura, si ha sostituzione del tessuto corneale con connettivo, a cui segue successivamente la vascolarizzazione e la pigmentazione; solitamente parte dai canti laterali e si propaga medialmente. È una patologia ereditaria e si presenta con maggiore frequenza a partire dai due o tre anni; se l’animale non viene trattato, l’evoluzione attesa è la pigmentazione di tutta la cornea e la perdita della vista.

LEISHMANIOSI CANINA, QUESTIONARIO SULLA PREVENZIONE da Gruppo di Studio sulla Leishmaniosi Canina (mail del 25/07/17)

Il Gruppo di Studio sulla Leishmaniosi Canina (GSLC) è una Associazione Culturale Scientifica senza scopi di lucro. La principale finalità dell’attività del gruppo è quella di ottenere un razionale ed omogeneo approccio al paziente leishmaniotico. Ti invitiamo a condividere tale finalità compilando un breve questionario (5 minuti). Nello specifico il tuo contributo sarà utile a far conoscere quali siano i suggerimenti attuali dei veterinari italiani circa le misure preventive adottate nei confronti della leishmaniosi del cane. Il significato scientifico dei risultati del “sondaggio” è di particolare interesse, e pertanto confidiamo nella tua collaborazione.

www.survio.com/survey/d/questionario-scientifico-gslc I dati acquisiti nell’ambito del sondaggio saranno trattati dal GSLC nel rispetto delle disposizioni e degli obblighi previsti dalla norma sulla privacy. Le risposte del questionario saranno utilizzate esclusivamente dal GSLC per l’analisi dei suggerimenti attuali dei veterinari italiani senza alcuna interferenza da parte di aziende, distributori o produttori di presidi per la prevenzione della leishmaniosi.

www.gruppoleishmania.org

QUANDO E COME SOSPETTARE UNA PARASSITOSI GASTROINTESTINALE IN UN CANE O IN UN GATTO? da La Settimana Veterinaria n. 1004/maggio 2017

La presunzione di malattia parassitaria nel veterinario e nel proprietario è “storicamente” molto più elevata nei cuccioli, ma anche qualsiasi iter diagnostico nei soggetti adulti con diarrea acuta o cronica dovrebbe iniziare con un accurato esame copromicroscopico. È impensabile che una patologia gastroenterica non comprenda come primo step la ricerca di parassiti gastroenterici. Tra i dati anamnestici che portano al sospetto di parassitosi ci sono il contatto/convivenza con altri animali o con ambienti frequentati da altri animali o anche solo il libero accesso all’ambiente esterno. Anche alterazioni non classicamente gastreoenteriche quali quelle dell’emogramma (anemia microcitica ipocromica) pur in assenza di una chiara alterazione delle feci possono essere espressione di anemia da carenza di ferro per la presenza di parassiti ematofagi. Così come una condizione di iperoesinofilia deve essere

indagata escludendo in primis la presenza di nematodi gastrointestinali. In corso di diarrea cronica (anche del cane adulto) la presenza di inversione elettrolitica (riduzione del rapporto Na+/K+) impone di escludere le parassitosi del colon (Trichuris vulpis in primis ma anche Prototheca sp.) spesso causa di quadri simil addisoniani.

DATA DEL PARTO NELLA CAGNA: FATTORI PREDITTIVI PERIESTRALI A CONFRONTO da VetJournal N.51 - 22 maggio 2017

La previsione precisa della data di inizio del parto nella cagna ha importanza clinica. Uno studio ha confrontato la precisione con cui 4 fattori predittivi periestrali predicevano la data del parto. I fattori predittivi valutati in 24 cagne erano: la data del primo o unico giorno di picco dell’LH, la data in cui la concentrazione plasmatica di progesterone superava per la prima volta 6 nmol/L e la data di inizio del diestro citologico. Tra le cagne analizzate, la data di inizio del diestro citologico prediceva la data di inizio del parto con maggiore precisione rispetto agli altri 3 fattori predittivi. Dopo la valutazione di altri 218 intervalli tra l’inizio del diestro citologico e la data di inizio del parto, si dimostrava che l’inizio del diestro citologico prediceva la data di inizio del parto con una precisione di ±1 d, ± 2 d e ±3 d nell’88%, 99% e 100% delle 242 gravidanze. Si concludeva che il primo giorno del diestro citologico è un fattore predittivo utile della data di inizio del parto.

MICROBIOMA DELLE CAVITÀ NASALI DEL CANE SANO E CON RINOPATIE da Professione Veterinaria N. 16/maggio 2017

Il ruolo della popolazione batterica nelle patologie nasali del cane non è stato studiato utilizzando i metodi di sequenziamento di ultima generazione. Il sequenziamento del gene 16S rRNA batterico ha rivelato che le vie respiratorie superiori del cane ospitano una comunità microbica diversificata, tuttavia non sono stati descritti cambiamenti nella composizione delle comunità batteriche nasali nei cani con patologie nasali. Uno studio ha caratterizzato il microbioma nasale del cane sano confrontandolo con quello di cani con neoplasie nasali o rinite cronica istologicamente confermate. Si prelevavano tamponi nasali da cani sani (n = 23), cani con neoplasie nasali maligne (n = 16) e cani con rinite cronica (n = 8). Si estraeva il DNA batterico e si effettuava il sequenziamento del gene 16S rRNA batterico. Si identificavano in totale 376 Unità Tassonomiche Operazionali in 26 phyla batterici. Nel cane sano, la specie più comune era Moraxella spp., seguita da Phyllobacterium spp., Cardiobacteriaceae e Staphylococcus spp. Se Moraxella spp. era significativamente ridotta nei cani patologici rispetto a quelli sani, le Pasteurellaceae erano significativamente aumentate. Si osservavano differenze significative mediante analisi Unifrac (Unifrac distance metric) quando si confrontavano le comunità microbiche nasali dei cani sani e dei cani con patologie nasali. Lo studio mostra che la cavità nasale del cane è popolata da una comunità batterica altamente ricca di specie e suggerisce differenze significative tra il microbioma dei cani sani e quello dei cani con patologie nasali.

BLEFARITI ASSOCIATE A MALATTIE CONGENITE O EREDITARIE da LA SETTIMANA VETERINARIA N° 1005/maggio 2017

La dermatite facciale dei gatti di razza Persiana e Himalayana o “dirty face” si manifesta con eritema, essudato nerastro adeso a cute e peli, erosioni e ulcere spesso secondarie ad autotraumatismo, a carico delle palpebre, l’area perilabiale e il mento. Le sovrainfezioni da lieviti e batteri sono molto frequenti. I protocolli terapeutici prevedono l’uso di antimicotici, antibiotici e antinfiammatori per il controllo delle lesioni, ma le recidive sono frequenti. La dermatomiosite è una patologia che colpisce in maniera prevalente in età giovanile cani di razza Collie, Shetland sheepdog, Beauceron shepherd, Belgian Tervuren e Cane d’acqua portoghese. Si manifesta con alopecia, eritema, vescicole transitorie e ulcere a carico della regione perioculare e perilabiale, muso e padiglioni auricolari interni, prominenze ossee ed estremità distali (vedere foto).

TERAPIA PER IL BLOCCO ATRIO-VENTRICOLARE NEL CANE E NEL GATTO DA www.vetpedia.it 31/05/17

L’impianto di un cardiostimolatore (pacemaker) endocardico permanente e’ l’unico trattamento efficace per il blocco atrioventricolare di II grado tipo 2:1, avanzato e per il BAV III. Il pacemaker e’ un apparecchio capace di stimolare elettricamente la contrazione del cuore quando essa non viene assicurata in maniera normale dal tessuto di conduzione cardiaco. Il pacemaker e’ costituito da una batteria, posizionata in una tasca sottocutanea della regione del collo, e da uno o due elettrodi che, introdotti attraverso la vena giugulare, raggiungono l’apice del ventricolo destro e l’auricola dell’atrio destro. Esistono diverse tipologie di pacemaker, classificati in base al luogo di rilevazione del segnale autologo e alla/e camera/e stimolata/e.

TIPO DI BLOCCO

CAUSA TERAPIA PROGNOSI

BAV di I grado

• Patologia degenerativa del tessuto di conduzione

• Terapie farmacologiche • Ipertono vagale

• Sospensione terapia in atto

• Ripristino dell’equilibrio elettrolitico

• Rara progressione in BAV di grado maggiore

BAV di II grado tipo Wenckebach

• Patologia degenerativa del tessuto di conduzione

• Fisiologico • Terapie farmacologiche • Ipertono vagale

• Sospensione terapia in atto

• Ripristino dell’equilibrio elettrolitico

• Possibile progressione in BAV di grado maggiore

BAV di II grado tipo Mobitz

• Patologia degenerativa del tessuto di conduzione

• Nessuna • Possibile progressione in

BAV di grado maggiore

BAV di II grado tipo 2:1 fisso

• Patologia degenerativa del tessuto di conduzione

• Stimolazione endocardica permanente

• 98,1 % di successo dell’impianto

• 70%-86% sopravvivenza ad un anno

• 45%-65% sopravvivenza a 3 anni

• 39% sopravvivenza a 5 anni

BAV di II grado avanzato

• Patologia degenerativa del tessuto di conduzione

• Neoplasie • Endo-miocarditi

• Stimolazione endocardica permanente

BAV di III grado

• Patologia degenerativa del tessuto di conduzione

• Neoplasie • Endo-miocarditi

• Stimolazione endocardica permanente

Tabella 1. Classificazione dei blocchi atrioventricolari, possibili cause, terapia suggerita e prognosi.

I VIAGGI ALL’ESTERO DEL CANE E DEL GATTO da Professione Veterinaria - N. 22 - luglio 2017

Il cane che viaggia all’estero, al seguito del suo proprietario (o di una persona che se ne assume la responsabilità per conto del proprietario), deve essere accompagnato da uno speciale passaporto per animali da compagnia, il cosiddetto ‘Pet Passport’ (o Passaporto Europeo). Questo documento attesta la regolare identificazione del cane e le prescritte coperture vaccinali, in ottemperanza alle norme europee (Regolamenti n. 576/2013/UE e n. 577/2013/UE) sui movimenti a carattere non commerciale di animali da compagnia. Circolare nella UE con il proprio cane è un diritto del Cittadino Europeo, tuttavia sono prescritte misure di prevenzione sanitaria a beneficio della sanità pubblica e degli animali del territorio comunitario. Il Pet Passport viene rilasciato dai Servizi Veterinari delle Aziende Sanitarie Locali, dopo che il proprietario avrà esibito:

a) il certificato di avvenuta applicazione del microchip e di registrazione all’anagrafe canina (è ammesso il tatuaggio purché leggibile e solo se apposto prima del 3 luglio 2011); b) il libretto delle vaccinazioni del cane, per consentire la verifica della vaccinazione antirabbica: se quest’ultima risulterà ancora in corso di validità, potrà essere annotata sul Passaporto. Le vaccinazioni successive al rilascio del Passaporto potranno essere annotate direttamente sul Passaporto stesso dal Veterinario libero professionista che le avrà eseguite. Si evidenzia che la vaccinazione antirabbica può essere considerata valida soltanto dopo che siano trascorsi 21 giorni dalla fine del protocollo di vaccinazione e che, decorso il periodo di validità indicato nella specifica tecnica della autorizzazione all’immissione in commercio, la vaccinazione dovrà essere considerata alla stregua di una vaccinazione primaria. Al momento della somministrazione del vaccino contro la rabbia, il cane deve avere almeno 12 settimane di vita. Alcuni Stati dell’Unione Europea, in deroga, accettano: a) cani al sotto le 12 settimane non vaccinati contro la rabbia; b) cani che, seppur vaccinati e di età compresa tra le 12 e 16 settimane, non soddisfino ancora le condizioni di validità della vaccinazione. Si consiglia di verificare i Paesi che si avvalgono delle suddette deroghe consultando il sito della Commissione Europea: https://ec.europa.eu/food/animals/pet-movement/eulegislation/young-animals_en In questi casi, il passaporto deve essere rilasciato ai proprietari anche in assenza di vaccinazione antirabbica. Si ricorda che alcuni Paesi come Regno Unito, Irlanda, Svezia, Malta, Norvegia e Finlandia hanno recentemente semplificato le regole di ingresso dei cani, tuttavia possono ancora prescrivere particolari accorgimenti come il trattamento contro la tenia (Echinococcus multilocularis). In alcuni Paesi europei, infine, è vietato l’ingresso degli esemplari delle razze canine ritenute pericolose. Approfondimenti sono pubblicati sulle pagine «Viaggiare con gli Animali« del sito www.salute.gov.it PAESI TERZI Se la meta del viaggio (o la provenienza) è un Paese extra-UE, si raccomanda di verificare la sussistenza di eventuali adempimenti sanitari e normativi supplementari. È possibile rivolgersi all’ambasciata in Italia del Paese Terzo o ai Servizi Veterinari dell’Azienda Sanitaria Locale. In ogni edizione delle News trovate un articolo in Inglese, una buona occasione per informarsi ripassando un pò la lingua

COMPARATIVE ASSESSMENT OF THE ACCURACY OF CYTOLOGICAL AND HISTOLOGIC BIOPSIES IN THE DIAGNOSIS OF CANINE BONE LESIONS da Journal of Veterinary Internal Medicine

ABSTRACT Osteosarcoma (OSA) should be differentiated from other less frequent primary bone neoplasms, metastatic disease, and tumor-like lesions, as treatment and prognosis can vary accordingly. Hence, a preoperative histologic diagnosis is generally preferred. This requires collection of multiple biopsies under general anesthesia, with possible complications, including pathological fractures. Fine-needle aspiration cytology would allow an earlier diagnosis with a significant reduction of discomfort and morbidity. Hypothesis/Objectives The aim of this study was to compare the accuracy of cytological and histologic biopsies in the diagnosis of canine osteodestructive lesions. Animals Sixty-eight dogs with bone lesions. Methods Retrospective study. Accuracy was assessed by comparing the former diagnosis with the final histologic diagnosis on surgical or post-mortem samples or, in the case of non-neoplastic lesions, with follow-up information. Results The study included 50 primary malignant bone tumors (40 OSAs, 5 chondrosarcomas, 2 fibrosarcomas, and 3 poorly differentiated sarcomas), 6 carcinoma metastases, and 12 non-neoplastic lesions. Accuracy was 83% for cytology (sensitivity, 83.3%; specificity, 80%) and 82.1% for histology (sensitivity, 72.2%; specificity, 100%). Tumor type was correctly identified cytologically and histologically in 50 and 55.5% of cases, respectively. Conclusions and Clinical Importance The accuracy of cytology was similar to histology, even in the determination of tumor type. In no case was a benign lesion diagnosed as malignant on cytology. This is the most important error to prevent, as treatment for malignant bone tumors includes aggressive surgery. Being a reliable diagnostic method, cytology should be further considered to aid decisions in the preoperative setting of canine bone lesions. Full article: http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/jvim.14696/full

GRANDI ANIMALI

MDS: DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PROTEINE ANIMALI DESTINATE ALL’ALIMENTAZIONE DI ANIMALI D’ALLEVAMENTO da Newsletter FNOVI n. 29 - 26 luglio 2017

Sono sempre Silvio Borrello, per la Direzione Generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari, e Giuseppe Ruocco per la Direzione Generale dell’Igiene e la Sicurezza degli alimenti e la nutrizione, a firmare congiuntamente una nota con la quale, facendo seguito a quella del 5 maggio u.s. (nota 11399), informano delle modifiche apportate agli allegati I e IV del Regolamento (CE) 999/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio e degli allegati X, XIV e XV del Regolamento (UE) 142/2011 della Commissione per quanto riguarda le disposizioni in materia di proteine animali destinate all’alimentazione di animali d’allevamento. Tali modifiche sono divenute applicabili a decorrere dal 1° luglio 2017. La nota diramata fornisce le principali condizioni stabilite dalla UE ai fini dell’applicazione del Regolamento: http://www.fnovi.it/node/46926

MODELLO IV, IL 2 SETTEMBRE SI PARTE-A BREVE INCONTRI FORMATIVI PER ALLEVATORI da Newsletter n° 26 - Confagricoltura Mantova 26/07/17

Si è tenuto a Roma un incontro con i responsabili del Ministero della salute per fare il punto della situazione riguardo l’obbligo di utilizzo del modello IV informatizzato che partirà dal prossimo 2 settembre. Da tale obbligo rimarrà escluso solo il settore cunicolo. Confagricoltura ha chiesto un ulteriore rinvio dei termini onde consentire alle aziende di adeguarsi alle nuove disposizioni, viste anche le notevoli difficoltà per utilizzare il modello informatizzato. Nel corso dell’incontro, i responsabili del Ministero hanno illustrato dei dati secondo cui in diverse regioni d’Italia, principalmente nel centro-sud, il livello di applicazione del modello informatizzato ha superato abbondantemente il 90%, essendo che in quei territori l’obbligo è scattato un anno fa. Sarebbe intenzione del Ministero quindi non dare ulteriori proroghe, che riguarderebbero solamente le regioni del nord. In pratica, dal 2 settembre scatterebbe l’obbligo, ma si prevede un periodo transitorio di adeguamento, entro cui gli allevamenti interessati dovranno adottare il modello IV informatizzato. In tale periodo non sarà prevista alcuna sanzione, così come richiesto da Confagricoltura. Permarrà la possibilità di compilare in modo cartaceo il modello esclusivamente laddove non sarà accertata la necessaria copertura internet e nei casi di impossibilità oggettiva. www.confagricolturamantova.it

LE VACCHE SONO MOTIVATE A PASCOLARE ALL’ESTERNO da LA SETTIMANA VETERINARIA | N° 1008 | 7 giugno 2017

Nei Paesi sviluppati le vacche da latte sono allevate per lo piu in strutture chiuse, senza accesso al pascolo, perche questo sistema soddisfa le esigenze biologiche di cibo, acqua, igiene e riparo in modo semplice e pratico. Tuttavia oggi piu che mai l’interesse per il benessere animale fa percepire queste strutture come coercitive e fonte di sofferenza per gli animali, infatti indagini svolte sia presso i consumatori che presso gli allevatori indicano che e comune il pensiero che l’accesso ai pascoli sia importante anche per il benessere delle vacche da latte. Questo pero e il pensiero che gli essere umani attribuiscono agli animali. Ma le vacche, cosa ne pensano di andare al pascolo? Gli interessa davvero, o e una proiezione umana dei nostri desideri e comportamenti? E la domanda che si sono posti alcuni ricercatori canadesi e brasiliani, che per chiarire questo dubbio hanno allestito uno studio. Il loro intento era quello di verificare se gli animali sono disposti a lavorare di piu per ottenere l’accesso al pascolo, ritenendolo interessante, e in quale misura sono disposti a farlo. Lo studio ha preso in esame 22 vacche da latte di razza Holstein, gravide, che producevano circa 30 litri di latte al giorno. In una prima fase di studio, le vacche sono state alloggiate in una struttura chiusa, a cuccette, con un’area di alimentazione e acqua di abbeverata. Le vacche hanno ricevuto una razione unifeed ad libitum, due volte al giorno. Le vacche sono state addestrate ad aprire un cancello, progressivamente reso piu pesante e quindi piu difficile da aprire, per accedere alla parte del recinto in cui si trovava la zona di alimentazione. Nella seconda fase, un cancello identico, appesantito progressivamente giorno per giorno, e stato posto tra l’alloggio degli animali e il pascolo all’esterno. Il test è stato interrotto quando nessuna vacca è uscita dal cancello per due giorni consecutivi. Si è visto che la maggior parte delle vacche (59%) ha spinto il cancello con la stessa forza usata per accedere al cibo nella fase 1. L’accesso al mangime fresco è stato considerato il gold standard in quanto le vacche sono note per essere altamente motivate ad accedere al mangime fresco dopo la mungitura. I ricercatori si aspettavano che il pascolo fosse prezioso per le vacche, ma non tanto quanto l’accesso al mangime fresco, tuttavia non hanno riscontrato alcuna differenza nella motivazione di accedere alle due risorse. I risultati dello studio dimostrano che le vacche da latte sono motivate ad accedere ai pascoli, poiche devono mangiare cibo fresco due ore dopo la mungitura. Dal momento che le vacche avevano cibo a disposizione all’interno della stalla, i risultati suggeriscono che il desiderio di andare al pascolo non è stato guidato dalla fame, bensi dalla motivazione di essere all’esterno (e di impegnarsi in comportamenti associati all’accesso all’aperto, compreso il pascolo). Ulteriori ricerche potrebbero indagare sulla natura di questa motivazione variando le condizioni esterne (ad esempio, offrendo possibilita di pascolo rispetto al solo accesso all’esterno).

COLOSTRO: CONDIZIONI IGIENICHE PERFETTE

da SUMMA animali da reddito N° 5 Giugno 2017

Solo in tempi relativamente recenti è stato riscontrato che le condizioni igieniche del colostro sono associate a uno scarso assorbimento degli anticorpi. Johnson et al. (2007) riportano che i vitelli a cui viene somministrato colostro pastorizzato, a parita di circostanze rispetto a quelli che assumono colostro crudo, presentano concentrazioni maggiori di anticorpi, 22 mg/mL contro 18 mg/mL, rispettivamente. In riferimento alla conta batterica totale del colostro l’obiettivo e un valore inferiore alle 100.000 ufc/mL (McGuirk, 2004). Hart et al. (2015) riferiscono che il 16,5% (29/175) dei campioni raccolti in sei allevamenti intensivi da latte del Regno Unito sono sotto questo valore. Da tempo e noto che il colostro puo rappresentare un veicolo per la diffusione di patologie, attraverso una colostratura di gruppo e quando non viene somministrato direttamente da madre a figlia. La paratubercolosi è stata ampiamente studiata in questo senso e la correlazione tra la somministrazione di colostro infetto e un futuro stato morboso del vitello e forte (Sweeney, 1996), tuttavia non bisogna dimenticare, tra le altre infezioni, Salmonella, Staphylococcus aureus e Mycoplasma(Sweeney, 1996; McGuirk, 2008). Oltre alle modalita di conservazione anche come il colostro viene raccolto ha un impatto enorme sulla conta batterica. La mammella deve essere preparata come se il latte andasse munto ai fini del consumo umano, con il ricorso al pre-dipping e allo svuotamento. L’eliminazione dei primi getti della mammella e particolarmente importante negli allevamenti dove si utilizzano i sigillanti, ma anche per individuare un qualsiasi segno di mastite. La mammella andrebbe svuotata in modo completo per favorirne le cure, tuttavia il 65% degli allevatori lascia un po’ di secreto al suo interno credendo che questo prevenga il collasso puerperale (Atkinsons, 2015). Se il colostro deve essere conservato, va posto in un contenitore chiuso ermeticamente e refrigerato il prima possibile. Aggiungere cubetti di ghiaccio al secchio del latte può essere un semplice stratagemma per ottenere questo in azienda e garantire basse temperature per almeno 6 ore. Se si vuole conservare il colostro per oltre 6 ore, deve essere refrigerato. Godden (2008) suggerisce anche l’utilizzo di sorbato di potassio come conservante. Se si conserva per piu di 2 giorni, allora il colostro deve essere congelato. Riempire contenitori piatti per massimizzare il rapporto tra area superficiale e volume consente che lo scongelamento e il riscaldamento avvengano in modo più semplice e rapido. Quando si scongela il colostro impiegare una temperatura massima di 60 °C se si ricorre al bagnomaria; una temperatura superiore ai 60 °C danneggia le proteine e soprattutto gli anticorpi. Fattori che influenzano la qualità del colostro Tempo intercorso tra parto e raccolta Diluizione con il normale latte Razza Genetica ed effetti diluizione Età Nelle bovine generalmente maggiore rispetto alle manze a causa della

precedente esposizione a malattie e dello stato immunitario Lunghezza del periodo di asciutta Se inferiore a 21 giorni si prevede una qualita peggiore del colostro Stato sanitario della mammella La qualità del colostro è influenzata negativamente dall’elevata conta di cellule

somatiche o dalla mastite clinica Stato sanitario generale La qualità del colostro e ridotta in caso di malattie concomitanti Stato vaccinale recente Aumenta la concentrazione di anticorpi Tabella 1. Fattori

ASSOCIAZIONE TRA DEGENERAZIONE DEL MENISCO E OSTEOARTRITE FEMOROTIBIALE NEL CAVALLO da n. 67 VetJournal - 3 luglio 2017

Le informazioni circa la normale morfologia del menisco equino, la sua degenerazione e il ruolo nell’osteoartrite (OA) sono limitate. In uno studio su cadaveri equini si prelevavano i menischi da 7 articolazioni femorotibiali normali (n = 14 menischi) e 15 articolazioni affette da OA (n = 30 menischi). Si utilizzava un punteggio macroscopico dell’OA femorotibiale (degenerazione cartilaginea e osteofitosi) per determinare la gravità della malattia in ciascun comparto. Si classificavano le superfici meniscali femorale e tibiale per valutare la fibrillazione macroscopica e le lacerazioni (1-4). Si classificavano anche le sezioni istologiche (regioni: corno craniale e caudale; corpo) per valutare la fibrillazione e le lacerazioni microscopiche (0-3) e la degenerazione del margine interno (0-3). Erano presenti lacerazioni meniscali parziali su entrambe le superfici femorale e tibiale in tutte e tre le regioni e più frequentemente sulla superficie femorale del corno craniale del menisco mediale e sul corpo del menisco laterale. Era presente una correlazione significativamente positiva tra i punteggi macroscopici globali del menisco mediale e i punteggi degli osteofiti o della degenerazione cartilaginea nell’articolazione femorotibiale mediale. Il punteggio meniscale mediale macroscopico globale era maggiore nelle articolazioni con OA avanzata rispetto a quelle di controllo. Lo studio descrive la morfologia normale e le lesioni del menisco equino. Lesioni del menisco venivano identificate in tutti i segmenti e su entrambe le superfici articolari. La degenerazione meniscale era significativamente correlata alla gravità dell’OA nell’articolazione femorotibiale mediale del cavallo. La correlazione tra OA e patologia del menisco resta da chiarire, concludono gli autori.

LA FNOVI INCONTRA I VETERINARI IMPEGNATI NELLA RIPRODUZIONE EQUINA Da www.fnovi.it 18/07/2017

Il 14 luglio scorso il Presidente della FNOVI Gaetano Penocchio ha presieduto un incontro con Viviana Caracciolo, Consigliere della Società Italiana Veterinari Equini (SIVE) nonché coordinatrice del gruppo di studio di Riproduzione Equina di tale società (SIRE) e con Cesare Rognoni, quale veterinario formatore nei corsi per fecondatori laici organizzati dall’Associazione Unione Operatori di Fecondazione Artificiale Animale (UOFAA). Scopo della riunione è stato quello di analizzare le criticità che attualmente caratterizzano il settore veterinario della riproduzione equina ed in particolar modo di quanto riferito dai soci SIVE-SIRE in merito ad attività svolte dai fecondatori laici, non sempre aderenti ai disposti della normativa vigente in materia che prevede, in ogni caso, una supervisione da parte del veterinario responsabile del centro dove si opera. Altro aspetto oggetto di discussione sono stati i programmi degli eventi formativi dei fecondatori laici impegnati nella fecondazione equina in virtù del fatto che gli stessi trattano, anche se marginalmente e superficialmente, argomenti di esclusiva pertinenza veterinaria. A tale proposito è stato ritenuto opportuno che nei citati programmi formativi venissero inseriti anche argomenti attinenti le diverse competenze dei veterinari e dei fecondatori laici e che gli stessi, al termine della loro attività formativa, sottoscrivessero una dichiarazione attestante la loro conoscenza delle rispettive competenze, impegnandosi a non svolgere attività di pertinenza esclusiva veterinaria. La FNOVI, concorde la UOFAA, delegherà, inoltre, un veterinario competente in riproduzione equina a presenziare al primo corso utile per fecondatori laici organizzato da tale Associazione al fine di acquisire ulteriori elementi di informazione sullo svolgimento di tali attività formative. Infine, preso atto anche della necessità di una revisione della attuale normativa vigente in materia ed in particolar modo della Legge 30 del 1999, si è convenuto sulla necessità che venissero proposti, da parte della SIVE, degli emendamenti alla stessa, finalizzati a definire esplicitamente le competenze dei veterinari e quelle dei fecondatori laici impegnati nella fecondazione equina.

BOVINI: STATO ATTUALE DEL COMPARTO E PROSPETTIVE NELLA NUOVA SCHEDA DI SETTORE ISMEA DA Settimanale della Veterinaria Preventiva nr. 29/26.07.17

Nella scheda di settore sull'allevamento bovino da carne recentemente pubblicata, Ismea passa in rassegna le caratteristiche della filiera, la fase agricola, la domanda interna, gli scambi con l'estero, il contesto europeo, i punti di forza e di debolezza, opportunità e minacce del sistema. L'incidenza del settore bovino da carne al 2016 sulla fase agricola è del 5,9%, mentre l'industria della carne bovina - il cui fatturato è di 5.870 mln di euro - incide per il 4,3% sull'industria alimentare. Dalla scheda di settore si rileva anche come la produzione di carne bovina in Italia nel decennio 2006-2015 si sia contratta di 9 punti percentuali, anche se nel 2016 i volumi tornano a crescere (+3,9% in peso e +5,6% in numero di capi). Il 2016 segna anche l'arresto della caduta del consumo pro capite di carne bovina, passato in 10 anni da 25 a 17 Kg. Nel capitolo riservato alle previsioni per i prossimi anni, si evidenzia il ruolo crescente in termini di produzione di Stati Uniti, Argentina, Brasile, ma anche Asia, mentre nella Ue, nel 2025 la produzione dovrebbe registrare un calo del 4% a causa della debolezza della domanda e dei poco competitivi costi di produzione.

http://www.ismeamercati.it

QUESTA LA SO-MINI TEST SU EQUINI: IL PIÙ COMUNE DIFETTO OCULARE CONGENITO DEL PULEDRO È RAPPRESENTATO DA: da Professione Veterinaria N. 14/maggio 2017

a Distrofia corneale b Entropion della palpebra inferiore c Agenesia della palpebra superiore d Distichiasi � In fondo alle News la risposta corretta

Ente Nazionale Previdenza Assistenza Veterinari

da www.enpav.it

BORSE DI STUDIO: LE DOMANDE ENTRO IL 30 SETTEMBRE E’ stato approvato il Bando per l’erogazione di 90 Borse di studio per i figli dei veterinari. Gli studenti più meritevoli possono concorrere per 30 borse di studio dell’importo di 500,00 euro per il Diploma di Maturità appena conseguito. Gli studenti universitari, invece, hanno a disposizione 60 borse di studio dell’importo di 1.250,00 euro per i risultati raggiunti nell’anno accademico 2015/2016. Il modello di domanda con il testo completo del Bando sono disponibili in www.enpav.it PRESENTAZIONE DOMANDA: La domanda deve essere presentata entro il 30 settembre 2017 e le graduatorie saranno approvate nel mese di dicembre e poi pubblicate sul sito dell’ENPAV. Per partecipare al concorso è necessario compilare e inviare il modello

di domanda di borsa di studio per mail ([email protected]) pec ([email protected]) o posta (Via Castelfidardo 41 – 00185 Roma). REQUISITI: Maturità: gli studenti devono aver riportato una votazione minima di 83/100 nell’anno scolastico 2016/2017. Università: gli studenti devono essere in regola con il corso di studi e aver conseguito una media matematica minima di 27/30 per l’anno accademico 2015/2016. Inoltre gli studenti risultati già assegnatari lo scorso anno per i “corsi universitari” non possono presentare domanda per il Bando 2017. Tutti gli studenti non devono usufruire di un’altra forma di sussidio per gli stessi risultati scolastici o accademici oggetto di questo Bando. Per qualsiasi ulteriore necessità è possibile contattare il team “Assistenza Associati” al numero 06492001 o al Numero Verde 800902360 (solo da telefono fisso) o tramite mail all’indirizzo [email protected]. Sul sito www.enpav.it sono disponibili i dettagli del Bando e i documenti necessari per partecipare.

CASSE, PROSEGUE L’AUMENTO DEI CONTRIBUTI ANCHE PER TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE da www.sanita24.ilsole24ore.com 20/07/17

Contributi previdenziali soggettivi sui redditi professionali sempre più alti per i lavoratori autonomi iscritti alle Casse. Gli aumenti riguardano, in particolare, i periti industriali, gli esperti contabili, i biologi, i geometri, i veterinari, gli infermieri professionisti, i medici e gli odontoiatri. Il dato emerge dall’analisi delle dichiarazioni previdenziali che devono essere presentate nei prossimi mesi, per dichiarare il reddito e il volume d'affari di competenza del 2016. Nel 2016, invece, la percentuale del contributo integrativo non è aumentata per nessuna delle 17 Casse professionali. Gli ultimi incrementi sono quelli dal 4% al 5% del 2015, che hanno interessato i geometri e i periti industriali. Nel 2016, il contributo soggettivo dei periti industriali è aumentato dal 14 al 15%; dai redditi professionali del 2012 il contributo soggettivo dei periti industriali viene aumentato ogni anno di un punto percentuale. Anche per gli iscritti a Cassa ragionieri, è previsto, ogni anno, un aumento di un punto percentuale del contributo soggettivo, fino a quando nel 2018 l'aliquota minima arriverà al 15% e quella massima opzionale al 25%. I dottori commercialisti possono scegliere di versare un contributo soggettivo superiore rispetto a quello minimo calcolato con la percentuale ordinaria del 12%, con la particolarità che questo può anche arrivare, a scelta del professionista, al 100% del reddito professionale netto. Per i redditi del 2016, il contributo soggettivo dei biologi è aumentato dal 13 al 14%. Per i geometri, il contributo soggettivo su redditi del 2016 è aumentato dal 14 al 15%. Per i veterinari, è previsto che dal 2010 il contributo soggettivo (pari al 13,5% per il 2016) aumenti di 0,5% ogni anno, fino ad arrivare al 19% nel 2025. Anche il contributo soggettivo degli infermieri professionisti è aumentato e per i redditi conseguiti dal 2017 in poi, l'aliquota sarà del 16%. Per i medici e odontoiatri, il contributo sulla quota B del reddito professionale netto fino a 100.324 euro è aumentato nel 2016 dal 14,5 al 15,5%. Per gli avvocati, il contributo soggettivo sul reddito professionale percepito nel 2016 è rimasto del 14%, mentre dal 2017 aumenterà al 14,5% e dal 2021 al 15%. I psicologi dai redditi percepiti dal 2016 in poi potranno scegliere qualunque aliquota maggiore a quella ordinaria, compresa tra l’11% ed il 20%. Dal 1° gennaio al 21 agosto 2017, i consulenti del lavoro possono effettuare versamenti spontanei in acconto del contributo soggettivo o integrativo, che costituiscono un'anticipazione della contribuzione eccedente i minimi dovuta per l'anno di competenza 2016. MA QUAL’E’ L’ATTUALE MISURA PERCENTUALE DEL CONTRIBUTO SOGGETTIVO? da www.enpav.it

Per l‘anno 2017 il contributo soggettivo obbligatorio annuo è pari alle seguenti percentuali del reddito professionale netto prodotto nell’anno precedente e dichiarato ai fini dell’IRPEF, nonché del reddito percepito nello svolgimento di attività attinente la professione veterinaria (dichiarati secondo il disposto degli artt. 50 e 67, comma 1 lett. l) del DPR 917/86 e successive modificazioni ed integrazioni):

• 13,5% fino a € 92.600,00 (vale per i redditi prodotti nel 2016 - Modello 1/2017); • 3% oltre tale limite (di cui il 2% è destinato obbligatoriamente al finanziamento della pensione modulare)

ALIMENTI

Da Newsletter n° 24 - Confagricoltura Mantova 11/07/17

GRANA PADANO, NASCE “IL NOSTRO LATTE”, MARCHIO CHE CERTIFICA LA QUALITÀ Si chiamerà “Il nostro latte” ed è un marchio a disposizione di tutti i produttori di Grana Padano. Un’iniziativa, ideata e realizzata dal Consorzio di tutela del prodotto Dop più consumato del mondo (oltre 4 milioni di forme

annue), che permetterà alle aziende che aderiranno di far conoscere al consumatore le aree di provenienza del latte utilizzato per la realizzazione del Grana Padano commercializzato. «Il logo “Il nostro latte”, accompagnato dalla dicitura “proviene solo da qui” - spiega Ce-sare Baldrighi, presidente del Consorzio—potrà essere utilizzato esclusi-vamente per il Grana Padano. Si tratta di una nuova e importante azione mirata a valorizzare ulteriormente l’unicità e l’elevato livello qualitativo del nostro formaggio. Un’informazione utile e necessaria al consumatore per essere consapevole del contenuto di ciò che sta acquistando». www.granapadano.it

FONDO LATTE, A DISPOSIZIONE 30 MILIONI DI EURO PER OLTRE 5.600 AZIENDE IN ITALIA Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali rende noto che sono state 5.667 le domande presentate a Ismea dagli allevatori per accedere ai contributi previsti dal “Fondo Latte”. A queste imprese verrà distribuito integralmente il budget stanziato, che il ministro Martina ha innalzato da 25 a 30 milioni di euro, come annunciato durante l’assemblea nazionale di Confagricoltura (le richieste complessive ammontano comunque a 40 milioni di euro, ndr). La misura permette agli allevatori che hanno presentato domanda di poter beneficiare di un contributo per gli importi degli interessi passivi pagati su mutui legati alla loro attività. Si tratta di una novità che taglia burocrazia e va incontro alle esigenze delle aziende, anche del settore suinicolo. «Siamo molto soddisfatti—ha dichiarato il ministro Martina—per l'utilizzo al 100% dei fondi che abbiamo stanziato per contribuire a tutelare il reddito degli allevatori davanti a una fase di crisi come quella dello scorso anno». www.politicheagricole.it

FRODI ALIMENTARI-E' REATO NON INDICARE I CIBI SURGELATI AL RISTORANTE da www.sivemp.it 19/07/17 - Ansa - 18.07.2017

Surgelato può anche andar bene, basta sapere cosa mangiamo e quanto lo paghiamo. La legge, a difesa dei palati fini come degli ignari avventori, infatti, punisce i ristoratori che propinano prodotti conservati in freezer e ghiacciaie senza indicarlo chiaramente nei menù: si tratta di una frode commerciale, reato punito dal codice con una multa di oltre duemila euro, e nei casi più gravi anche con la reclusione. Ma non solo. Anche detenere pesce o carne surgelati e non scriverlo equivale a un tentativo di frode. E lo sgarro può costare caro, come è successo ad un ristoratore di Milano, per il quale la Cassazione ha confermato la condanna: dovrà pagare non solo una multa di 200 € per la tentata frode in commercio, ma ovviamente tutte le spese legali e processuali, e pure 2mila euro alla Cassa della Ammende. Ristoratori e chef sono avvertiti. Meglio fare attenzione a quello che declamano nei propri menù. Il principio non si fonda, infatti, sulla qualità del prodotto, ma sul processo di conservazione. Se il cibo non è fresco, ma congelato, surgelato o anche 'abbattuto' (un processo che abbassa repentinamente di molti gradi sotto lo zero la temperatura degli alimenti) chi lo mangia deve saperlo. Basta che al momento del controllo i freezer siano pieni ma i menù non avvertono che il prodotto potrebbe essere sotto ghiaccio, per incappare nel reato. La terza sezione penale - nella sentenza n. 34783 - spiega che la giurisprudenza in proposito è chiara. "Anche la mera disponibilità di alimenti surgelati, non indicati come tali nel menù, nella cucina di un ristorante, configura il tentativo di fronde in commercio, indipendentemente dall'inizio di una concreta contrattazione con il singolo avventore", scrivono i giudici. Surgelato va bene purché sia 'à la carte'.

SIGLATO PROTOCOLLO D'INTESA TRA ARMA DEI CARABINIERI E ICQRF PER LA SICUREZZA ALIMENTARE da carabinieri.it - 20.07.2017

Il Comandante Generale Tullio Del Sette e il Capo del Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) Dott. Stefano Vaccari hanno sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato a sviluppare proficui rapporti di collaborazione tra le due organizzazioni con lo scopo di rafforzare l’impegno nella sicurezza alimentare del consumatore nell’interesse della collettività. In questo contesto, le aree prevalenti di collaborazione riguarderanno nei settori: a) addestrativi e formativi, con specifico riferimento alle tematiche connesse con la produzione agroalimentare e la salvaguardia della genuinità, identità e qualità merceologica definite dal quadro normativo nazionale e comunitario, attraverso l’organizzazione di corsi, convegni, conferenze, sessioni addestrative congiunte e scambio di best practices, anche mediante la disponibilità di sedi e strutture dell’Arma; b) operativi nell’esecuzione di accessi e ispezioni nell’ambito dei poteri previsti dalle normative vigenti per l’esercizio delle proprie attività istituzionali e ogni ulteriore forma di supporto reciproco nelle attività investigative in materia di: repressione delle frodi relative ai prodotti agroalimentari e ai mezzi tecnici per l’agricoltura e vigilanza sulle produzioni di qualità registrata (DOP, DOC, IGP, STG e Biologico); c) della ricerca, dello studio e della sperimentazione di nuovi sistemi d’investigazione e tecnologie in materia di accertamento delle violazioni alla normativa sulla qualità delle produzioni alimentari.

Il Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) è uno dei maggiori organismi europei di controllo dell'agroalimentare. L'ICQRF ha 29 uffici sul territorio italiano. A livello europeo e mondiale, l'ICQRF è Autorità ex officio e autorità di coordinamento sul vino e difende il made in italy di qualità in tutti i paesi europei, contrastando le contraffazioni al di fuori dei confini UE anche con accordi di cooperazione

EXPORT SALUMI-ITALIA LEADER MONDIALE DAVANTI ALLA GERMANIA da LA SETTIMANA VETERINARIA N° 1013/luglio 2017 Con un valore complessivo di quasi 1,38 miliardi di euro, nel 2016, l’Italia ha conquistato la leadership mondiale per le esportazioni di preparazioni e conserve suine, superando la Germania. Lo storico sorpasso è avvenuto soprattutto grazie alla crescita della quota detenuta dall’Italia nei primi tre mercati di sbocco - Germania, Francia e Regno Unito - che, complessivamente, rappresentano quasi la metà del valore generato dalle vendite all’estero dei salumi nostrani. “I salumi italiani vincono il confronto competitivo, pur posizionandosi su una fascia alta di prezzo”, ha dichiarato Raffaele Borriello, direttore generale dell’Ismea, “il posizionamento dei prodotti italiani è nel segmento premium, ma lo scenario competitivo è più articolato e soprattutto con notevoli prospettive di espansione anche in considerazione dell’apertura di due mercati rilevanti, come Usa e Canada, a seguito del superamento di importanti barriere sanitarie. Significativo anche il caso del Giappone che, nel 2016, ha complessivamente ridotto dell’8% gli acquisti dall’estero di salumi, mentre i flussi dall’Italia sono risultati in aumento del 7%: segnale, questo, di una capacità competitiva in grado di spingersi anche oltre le tendenze del mercato-target”. L’analisi Ismea evidenzia, inoltre, che la Germania ha incrementato i propri acquisti dall’Italia (+4% in valore nel 2016) a discapito dei concorrenti spagnoli (-3%) e che, in Francia, i salumi italiani hanno guadagnato terreno (+7%) nei confronti dei produttori tedeschi (-7%). Complessivamente, negli ultimi cinque anni le esportazioni italiane di preparazioni e conserve suine sono cresciute del 27% in valore: oltre la metà è rappresentata dai prosciutti stagionati. A seguire salami e insaccati e i prosciutti cotti.

VARIE

INFLUENZA AVIARIA SOTTOTIPO H5N8 IN PROVINCIA DI MANTOVA E VERONA da nota DGSAF 17255 del 21/07/17

Il Ministero della Salute comunica che che il Centro di Referenza Nazionale dell'IZS delle Venezie di Padova ha confermato in data 20 luglio la positività per virus H5N8 in un allevamento di tacchini da carne e in un allevamento rurale siti rispettivamente nel Comune di Roncoferraro e di Castel Goffredo (MN). E' in corso la tipizzazione del virus. Sono state immediatamente applicate le misure di cui alla direttiva 2005/94/CE, ivi compresa l'istituzione delle zone di restrizione attorno al focolaio, l'effettuazione dell'indagine epidemiologica preliminare per individuare la possibile fonte del virus e le eventuali aziende a contatto. da note DGSAF del 28 e 31/07/17

Positività per virus H5N8 ad alta patogenicità in un allevamento di tacchini da carne sito a Nogara (VR) ed in un allevamento di galline ovaiole nel Comune di Castellucchio (MN). Per entrambi i focolai, la Direzione Generale della Sanità Animale ha informato i Servizi Veterinari e la Direzione Sanità-DGSANTE della Commissione Europea che "sono state immediatamente applicate le misure previste dalla direttiva 2005/94/CE, ivi compresa l’istituzione delle zone di restrizione attorno al focolaio, l’effettuazione dell’indagine epidemiologica preliminare per individuare la possibile fonte di introduzione del virus e le eventuali aziende a contatto".

ANC, L’ALIMENTAZIONE E LE PATOLOGIE CORRELATE Da La Settimana Veterinaria n. 1007/maggio 2017

Durante il 56° convegno Aivpa dedicato al tema dell’alimentazione, non poteva mancare l’appuntamento con il Gruppo di studio sugli animali non convenzionali. Cristiano Papeschi (Università degli studi della Tuscia - specialista in tecnologia e patologia degli avicoli, del coniglio e della selvaggina – coordinatore Anc-Aivpa) ha sottolineato come spesso alcuni rettili vengano acquistati in maniera inconsapevole e sulla scia dell’emozione del momento, senza una contestuale acquisizione, da parte del proprietario, di informazioni corrette sulla loro gestione e alimentazione. Nei rettili, come in molte altre specie animali, l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale per il corretto mantenimento del benessere e per la prevenzione di numerose patologie che dipendono, direttamente o indirettamente, da errori di management. Eccezion fatta per gli ofidi, tutti quanti carnivori, nelle altre due categorie (cheloni e sauri) troviamo tutte e tre le preferenze alimentari, ovvero specie onnivore, carnivore ed erbivore.

L’identificazione di specie è, per il veterinario, di primaria importanza per poter includere correttamente il soggetto in visita in un determinato tipo di categoria alimentare e poter fornire al proprietario linee di comportamento e suggerimenti utili per il mantenimento di queste specie per le quali non sempre sono disponibili dati attendibili. Il proprietario moderno tende a informarsi attingendo alle fonti di informazione più economiche cercando così di bypassare, in molti casi, il consulto di un veterinario. Questo comportamento, fortunatamente osservabile solo in una porzione non maggioritaria della colorita schiera dei possessori di animali non convenzionali, è alla base della maggior parte degli errori gestionali che, perpetrati nel tempo, porteranno inevitabilmente al deterioramento delle condizioni di salute dei NAC stessi. La maggior parte delle testuggini terrestri (ad es. Testudo spp.) è erbivora, ma alcune specie mostrano preferenze onnivore (ad es. Terrapene spp. e Kinyxis spp.) con una necessità di proteina animale estremamente variabile; allo stesso modo nella maggior parte dei casi delle tartarughe acquatiche sono carnivore od onnivore, ma possono variare le loro esigenze alimentari in funzione dell’età e del momento fisiologico. Alcuni sauri (ad es. Gekko gecko, Eublepharis. macularius, Tupinambis teguixin, i camaleonti, ecc.) sono carnivori, altri sono onnivori (P. madagascarensis, R. ciliatus, Pogona vitticeps, ecc.) con necessità di un rapporto variabile tra alimento di origine animale e vegetale mentre altri sono esclusivamente vegetariani (ad es. Iguana iguana); pertanto errori dietetici dovuti a confusione nell’identificazione di specie o a scarsa conoscenza della specie stessa sono tutt’altro che impossibili e possono portare a conseguenze non indifferenti. Importante non dimenticare il concetto di “varietà”, ovvero la buona regola di formulare una razione utilizzando diverse materie prime da alternare tra loro in maniera consapevole. Gli integratori, sia minerali che vitaminici, sono necessari per molte specie, soprattutto nei sauri onnivori o carnivori che necessitano di calcio ma che vengono per lo più alimentati con insetti da pasto che ne sono piuttosto poveri o caratterizzati da un rapporto calcio/fosforo sfavorevole. È importante anche la presentazione del cibo: ad esempio, nelle specie arboricole, spesso si dimentica che in natura queste non si alimentano a terra ma sugli alberi (ad es. Chamaeleo caliptratus), che i soggetti notturni cacciano in quel particolare momento della giornata così come i predatori necessitano, ove possibile, di prede da “cacciare”, cosa piuttosto semplice con gli insetti da pasto e un po’ meno con piccoli i vertebrati (piccoli volatili o roditori), che sempre più spesso vengono preferiti decongelati, sia per questioni etiche che per praticità e ragioni sanitarie legate all’abbattimento della carica microbica. Le patologie correlate direttamente o indirettamente alla sfera alimentare sono davvero numerose e rappresentano una delle voci più importanti per il veterinario che si occupa di rettili. Si va dalla frequentissima ipovitaminosi A, particolarmente frequente nelle tartarughe semiacquatiche (ad es. Trachemys spp.) alimentate con mangimi semplici (essiccati e decisamente poveri in questo elemento fondamentale) come i gamberetti, alla malattia ossea metabolica, una patologia determinata dalla combinazione di più fattori (sia alimentari che gestionali) che entrano in gioco nel complesso metabolismo del calcio, da questioni di obesità alla costipazione, dalla gotta alla crescita piramidale, dall’anoressia all’ostruzione gastrica fino alle intossicazioni conseguenti alla somministrazione di alimenti mal conservati. In tutto questo la formazione e informazione del proprietario e la preparazione del veterinario, quello che poi dovrà risolvere i problemi legati appunto a una mala gestione che si perpetua da tempo, sono fondamentali per la salute e il benessere di queste specie che manifestano spesso tardivamente le proprie problematiche, quando ormai sono già in uno stato avanzato: la prevenzione è fondamentale!

ANIMALI E CIRCHI da http://www.fnovi.it/node/46933 26/07/2017

Per motivi sconosciuti, ma facilmente intuibili, la pubblicazione della notizia e del rapporto “The welfare of animals in travelling circus” quasi un anno fa (09/08/2016) non ha destato alcuna reazione. Lo stesso silenzio ha accolto il Position paper della FVE approvato due anni fa alla General Assembly di Iasi - i lettori più accorti noteranno che la FVE lo ha redatto e approvato a larga maggioranza un anno prima della pubblicazione del Rapporto commissionato dal Governo Gallese – e lo “Statement on ethological needs and welfare of wild animals in circuses” del settembre 2015. Più recentemente il ddl “Disciplina del cinema, dell’audiovisivo e dello spettacolo e deleghe al Governo per la riforma normativa in materia di attività culturali” presentato dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo (Franceschini) di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze (Padoan) ha introdotto alcuni concetti come razionalizzazione degli interventi di sostegno dello Stato e armonizzazione con quelli degli altri enti pubblici territoriali, che invece sembrano aver avuto in argomento un effetto rinvigorente. Giova probabilmente ricordare quanto scritto qualche mese fa sul portale e inviato a senatori e ministri: Come professione medica, quindi basata sulle conoscenze scientifiche, ma anche come esseri umani e quindi responsabili della tutela degli animali che possediamo, è evidente che gli animali, in particolare se selvatici, non possono essere detenuti per scopi ludici dell'uomo. I metodi utilizzati per ottenere comportamenti innaturali e spesso opposti alle caratteristiche di specie, la convivenza forzata di speci diverse, come preda – predatore (ad esempio leoni in groppa ai cavalli), i fattori stressogeni (come luci, rumori, dimensioni ridotte delle gabbie) sono solo alcuni degli aspetti caratterizzanti gli spettacoli circensi con animali che non rispettano gli animali né lasciano spazio di miglioramento. Gli spettacoli circensi con animali sono quanto di più lontano si possa immaginare dai concetti di convivenza e di possesso responsabile degli animali, concetti dei quali siamo convinti sostenitori e promotori. Non abbiamo interesse e prendiamo le distanze dagli speculatori che attribuiscono alla Federazione posizioni dettate da questo o quel ricercatore. Le posizioni espresse la Fnovi poggiano su valutazioni etiche e sul rispetto degli animali (vedi Codice deontologico). Nei circhi non esiste la possibilità che il benessere degli animali e il rispetto delle loro esigenze

etologiche siano garantiti, nonostante le attività svolte dai medici veterinari in materia di prevenzione e di terapia delle malattie degli animali. Il divenire culturale è tracciato dalla sensibilità di milioni di persone: il rapporto Eurispes 2016 ci da notizia che ¾ degli italiani sono contrari all’utilizzo degli animali nei circhi. Il 65% dei Paesi dell’Unione Europea ha vietato totalmente o parzialmente l’utilizzo degli animali nei circhi. In tutte le società i cambiamenti generano discussione. Non fa eccezione la nostra. MINITEST *Risposta corretta: b) 10° Congresso Nazionale Multisala SIVE: ‘Diagnosi, terapia medica e chirurgica delle affezioni corneali degli equini- Parte I’ -Perugia, gennaio/febbraio 2004

CHIUSO PER FERIE dal 7 al 20 agosto

BUONE VACANZE!

N.B.: L’Ordine declina ogni responsabilità sulla precisione delle informazioni contenute in questo servizio di rassegna stampa, messo a disposizione dei propri iscritti. Inoltre si evidenzia che le notizie che compongono le News sono per ovvi motivi sintetiche; per approfondimenti si rimanda alle fonti degli articoli.

Mantova, 3 agosto 2017 Prot.: 441/17