Newsletter 4 maggio 2015

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2015 N 4 ° Piazza Loreto, 3 Lavis satlavis.weebly.com [email protected] www.facebook.com/groups/satlavis/ La foto qui sopra è presa dal Sentiero delle Postazioni, Monte Cengio (VI) In questo editoriale di maggio avrei voluto parlare della libertà in montagna e della responsabilità e difficoltà di chi vi transita e vi si sollazza nel rispettare al contempo la propria e l'altrui libertà, ma preferisco parlare dell'elezione (non vi allarmate, non voglio fare politica) del “nuovo” Direttivo della SAT Centrale, l'organo che governa questa grande famiglia di cui tutti noi tesserati facciamo parte e a cui ciascun amante della montagna non può non rapportarsi. Le virgolette che contengono la parola nuovo sono d'obbligo, visto che scrivo subito al tramonto del 18 aprile 2015, quando il pomeriggio a tratti uggioso, a tratti solare del capoluogo ha visto l'elezione dei 17 membri del consiglio (su 31 candidati) che porterà il nostro sodalizio fino al 2018, anno in cui si smetterà di parlare di centenari della Grande Guerra ma non certo di montagna e, soprattutto, di SAT. Nei prossimi giorni saranno resi noti i nomi degli eletti e, speriamo per la data di invio di questa mia, stimata per il 25-26, di conoscere il nome del nuovo o meno Presidente. L'Assemblea dei Delegati, a cui ho avuto l'onore e l'onere di partecipare per la 3° volta, ha visto, oltre alla nomina felicissima del Presidente Assembleare nella persona del dott. Carlo Ancona e del Segretario (il nostro direttore Claudio Ambrosi), il palesamento della frattura intercorsa nei primi mesi di quest'anno con articoli e controarticoli sui giornali (sotto gli occhi di tutti), furiosi confronti pubblici e privati (anche con offese personali agli uscenti), allusioni quanto mai fuori luogo a “pizzini” e “golpe”, insomma un vero bailamme che non ha certo giovato all'immagine della SAT di fronte ai trentini e soprattutto di fronte a quelle, tante, nuove leve che hanno deciso di mettersi in gioco nei direttivi sezionali. Si è fatto portavoce dello sconcerto giovanile di fronte a questa spaccatura un delegato di Mattarello (Marco Tessadri, vale la pena di ricordarlo), giovane come altri in sala che, non capendo l'astio covato da una “cordata” di supposti restauratori del (secondo loro) vero spirito satino verso l'uscente Direttivo ha chiesto, con semplici ma incisive parole chiarimenti sulle loro motivazioni, visto che già alle riunioni preassembleari di presentazione dei candidati solo pochi di questi si sono palesati e quei pochi hanno risposto assai evasivamente alle richieste di spiegazioni. E' come dire “Votatemi e fidatevi !”. Per chiuderla qui sono sicuro che la SAT, alla fine, supererà questo corno

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Newsletter sezione Sat di Lavis

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2015

N 4°

Piazza Loreto, 3 Lavis satlavis.weebly.com [email protected] www.facebook.com/groups/satlavis/

La foto qui sopra è presa dal Sentiero delle Postazioni, Monte Cengio (VI)

In questo editoriale di maggio avrei voluto parlare della libertà in montagna e della responsabilità edifficoltà di chi vi transita e vi si sollazza nel rispettare al contempo la propria e l'altrui libertà, mapreferisco parlare dell'elezione (non vi allarmate, non voglio fare politica) del “nuovo” Direttivodella SAT Centrale, l'organo che governa questa grande famiglia di cui tutti noi tesserati facciamoparte e a cui ciascun amante della montagna non può non rapportarsi. Le virgolette che contengonola parola nuovo sono d'obbligo, visto che scrivo subito al tramonto del 18 aprile 2015, quando ilpomeriggio a tratti uggioso, a tratti solare del capoluogo ha visto l'elezione dei 17 membri delconsiglio (su 31 candidati) che porterà il nostro sodalizio fino al 2018, anno in cui si smetterà diparlare di centenari della Grande Guerra ma non certo di montagna e, soprattutto, di SAT. Neiprossimi giorni saranno resi noti i nomi degli eletti e, speriamo per la data di invio di questa mia,stimata per il 25-26, di conoscere il nome del nuovo o meno Presidente. L'Assemblea dei Delegati,a cui ho avuto l'onore e l'onere di partecipare per la 3° volta, ha visto, oltre alla nomina felicissimadel Presidente Assembleare nella persona del dott. Carlo Ancona e del Segretario (il nostro direttoreClaudio Ambrosi), il palesamento della frattura intercorsa nei primi mesi di quest'anno con articoli econtroarticoli sui giornali (sotto gli occhi di tutti), furiosi confronti pubblici e privati (anche conoffese personali agli uscenti), allusioni quanto mai fuori luogo a “pizzini” e “golpe”, insomma unvero bailamme che non ha certo giovato all'immagine della SAT di fronte ai trentini e soprattutto difronte a quelle, tante, nuove leve che hanno deciso di mettersi in gioco nei direttivi sezionali. Si èfatto portavoce dello sconcerto giovanile di fronte a questa spaccatura un delegato di Mattarello(Marco Tessadri, vale la pena di ricordarlo), giovane come altri in sala che, non capendo l'astiocovato da una “cordata” di supposti restauratori del (secondo loro) vero spirito satino versol'uscente Direttivo ha chiesto, con semplici ma incisive parole chiarimenti sulle loro motivazioni,visto che già alle riunioni preassembleari di presentazione dei candidati solo pochi di questi si sonopalesati e quei pochi hanno risposto assai evasivamente alle richieste di spiegazioni. E' come dire“Votatemi e fidatevi !”. Per chiuderla qui sono sicuro che la SAT, alla fine, supererà questo corno

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roccioso in totale sicurezza e tranquillità ed ancora porterà i nostri passi e le nostre mani versonuovi cieli, schiarendo le nuvole del passato. Ascoltando le parole di alcuni delegati e quelle scrittedai “contestatori” ho pensato che le parole sono come rasoi, spigoli sulla roccia. Le cordate, in capoa cui capo c'è sempre il più forte, lo sanno bene e se possono li evitano. La corda, a cui è appesa lavita dei salitori di montagne non va d'accordo con i rasoi perché quando si taglia poi non si puòtornare indietro. Io vorrei che quei rasoi fossero deposti, rinchiusi in un cassetto con la scritta “Nondisturbare!”. Perché la SAT, l'idea della SAT, lo merita per i 130 anni di storia e di amore per ilTrentino, le sue genti e le sue montagne.Comunque vada, un grazie al Presidente Claudio Bassetti per ciò che ha fatto in questi tre anni.

Passiamo alle prossime, piacevoli, fatiche che vi proporremo da condividere con noi.Dopo il lungo ponte (per chi lo farà) tra il 25 aprile ed il primo maggio, si ritornerà il 10 del mesecon la gita rimandata il giorno 26 per maltempo, al “Senter de la Maestra” ad Arco e poi, unasettimana dopo, la festa d'apertura, quest'anno tornata al Campedel sul Fausior (gentilmenteconcessa dalla Sat di Mezzolombardo). Il 24 sarà la volta della biciclettata, quest'anno dalleestreme propaggini del paese (Passo del Brennero) fino a Chiusa, lungo la splendida ciclabile delBrennero. Si chiude in bellezza con l'alpinismo Giovanile Sulle tracce della Storia, al Forte Lusernasull'Altopiano di Lavarone. Sotto il maggiore dettaglio e comunque troverete locandina epresentazioni all'indirizzo http://satlavis.weebly.com/eventi-maggio.html e, per le fotohttp://satlavisphoto.weebly.com/ P.S. Dopo solo un giorno il Presidente è stato confermato in Claudio Bassetti. Buon lavoro per iprossimi tre anni da tutti noi.

“Senter de la Maestra” Domenica 10 maggio 2015

Partenza Tempo

Moletta di Arco (94 m.) 5 h. ca. complessive

Dislivello Difficoltà

600 m. circa E (brevissimo tratto EE)Partenza da Lavis: ore 08,30 dal Parcheggio del Camposanto

Festa d'apertura al Rifugio Campedel-Monte Fausior1364 m.

Dalla località Santel (1033 m.), nel comune di Fai della Paganella, sipercorre la strada forestale per circa 20', poi la mulattiera consegnavia 603 che in circa 1 ora e 30' conduce alla Baita Campedel.Dalla baita è possibile raggiungere agevolmente la cima del Dosso Alto(1554 m.) con grande vista sulla Piana Rotaliana; la croce di Fai, conmedesimo panorama o il dosso della Tia (1357 m.). Comeconsuetudine il pranzo sarà preparato dai satini.Ricordatevi, nello spirito del risparmio, di portarvi le stoviglieda casa.

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Biciclettata Brennero-ChiusaDa Lavis al Brennero in pullman, e da qui in bici sino a Chiusa, per un totale di circa70 km. (6 ore e mezzo comprese le soste). Sosta a Vipiteno (dopo km 22) per poiproseguire per Campo di Trens e Fortezza (totale circa 50 km). Qui per i più stanchici sarà la possibilità di risalire sul pullman che li porterà direttamente a Chiusa,mentre gli altri proseguiranno per Bressanone/Varna dopo aver visitatoesternamente l’Abbazia di Novacella. Da qui si ripartirà per Chiusa, visita al centrostorico (uno dei borghi più belli d'Italia). Per i più attivi il Monastero di Sabbionaraggiungibile a piedi in 30 minuti. Partenza per il rientro da Chiusa, verso le17.30/18.00.

Alpinismo Giovanile- Sulle tracce della Storia – Il Forte di LusernaDall'Albergo Monte Rovere, nel comune catastale di Caldonazzo ma sicuramenteporta d'ingresso agli Altipiani, raggiungeremo il Forte Campo di Luserna,accompagnati da un esperto storico. Il forte sorge sull'altura di Cima Campo a quota1549, poco a monte del paese omonimo.

Dal Web:Dal 30 aprile al 10 maggio è il momento del Trento Film Festival (link diretto alsito) della Montagna che, ancora una volta, accomunerà Trento e Bolzanonella presentazione della settima arte applicata alle alte cime. All'indirizzo http://satlavis.weebly.com/eventi-maggio.html anche il programma dascaricare o semplicemente da consultare.

Il cielo rosso sopra Lavis la sera del 24 quando siamo andati a veder le stelle (cosa che purtroppo abbiamo fatto soloin parte per la nuvolosità del cielo)

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I partecipanti all'uscita dell'Alpinismo Giovanilealla Riserva Naturale di Bes Cornapiana, sul Monte Baldo

Direi che anche per questo mese è tutto. Alla prossima. Excelsior!

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