News SA 26 2014

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News 26/SA/2014 Lunedì,03 novembre 2014 Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi Nella settimana n°43 del 2014 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi sono state 50 (9 quelle inviate dal Ministero della salute italiano). L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende due casi: il primo segnalato dalla Gran Bretagna per il rischio di contaminazione chimica (fosfuro di alluminio impiegato come fumigante) in fagioli marroni di origine sconosciuta per cui è scattato anche il richiamo dai consumatori ( leggi approfondimento sul sito dell’Autorità per la sicurezza alimentare irlandese); mercurio in pesce spada congelato (Xiphias gladius) dalla Spagna. Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: Listeria monocytogenes in salmone affumicato polacco; rilevate diossine e simil-diossine policlorobifenili in granchio refrigerato dai Paesi Bassi; livello di migrazione globale troppo elevato da coltelli colorati .La Svizzera segnala presenza di istamina in acciughe in olio di oliva Tra i lotti respinti alle frontiere l’Italia segnala: livello di migrazione globale troppo elevato da set di tappi di bottiglia dalla Cina; residui di pesticidi (clorpirifos) in fagioli bianchi secchi (Phaseolus vulgaris) egiziani; migrazione di formaldeide da ciotole di plastica dalla Cina; migrazione di melammina da piatti in melammina cinesi. Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, la Svizzera segnala la presenza di istamina in acciughe in olio di oliva; la Gran Bretagna segnala rischio di esplosione di bottiglie di prosecco

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Notiziario Sicurezza Alimentare/Food Safety News edited by Mamò

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News 26/SA/2014

Lunedì,03 novembre 2014

Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi

Nella settimana n°43 del 2014 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi sono state 50 (9 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).

L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende due casi: il primo segnalato dalla Gran Bretagna per il rischio di contaminazione chimica (fosfuro di alluminio impiegato come fumigante) in fagioli marroni di origine sconosciuta per cui è scattato anche il richiamo dai consumatori (leggi approfondimento sul sito dell’Autorità per la sicurezza alimentare irlandese); mercurio in pesce spada congelato (Xiphias gladius) dalla Spagna.

Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: Listeria monocytogenes in salmone affumicato polacco; rilevate diossine e simil-diossine policlorobifenili in granchio refrigerato dai Paesi Bassi; livello di migrazione globale troppo elevato da coltelli colorati .La Svizzera segnala presenza di istamina in acciughe in olio di oliva

Tra i lotti respinti alle frontiere l’Italia segnala: livello di migrazione globale troppo elevato da set di tappi di bottiglia dalla Cina; residui di pesticidi (clorpirifos) in fagioli bianchi secchi (Phaseolus vulgaris) egiziani; migrazione di formaldeide da ciotole di plastica dalla Cina; migrazione di melammina da piatti in melammina cinesi.

Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, la Svizzera segnala la presenza di istamina in acciughe in olio di oliva; la Gran Bretagna segnala rischio di esplosione di bottiglie di prosecco

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Fonte: www.ilfattoalimentare.it

Freschezza degli alimenti: software e sensori per seguire il processo produttivo, le temperature e la vita del prodotto

La freschezza degli alimenti potrà essere monitorata con sensori e un software studiato apposta. Una società indiano-statunitense, Infratab, ha sviluppato dei piccoli sensori e un software, che misurano e quantificano la freschezza degli alimenti. Il sistema permette di capire qual è il momento dove il frutto ha il miglior sapore e il più alto valore nutrizionale oltre ad indicare per quanti giorni può essere consumato. Lo riferisce il sito Food Production Daily. La soluzione risulta utile agli operatori alle prese con alimenti deperibili: produttori, trasportatori, distributori, consumatori. Queste indicazioni sulla freschezza possono essere lette attraverso smartphone che decodificando etichette elettroniche e indicano cinque colori: verde per i più freschi, blu, giallo, arancione e rosso.

Il sistema adottato da Infratab conserva traccia dei processi produttivi e delle fasi di lavoro, memorizzando le temperature di esposizione, e indicando quanto tempo il prodottomantiene le condizioni di freschezza. Si tratta di nformazioni utili sia per i rivenditori che acquistano all’ingrosso, sia per i consumatori. Infratab utilizza la tecnologia EPC (Codice prodotto elettronico), che consente di condividere, attraverso Internet, le informazioni relative agli spostamenti della merce lungo la catena, e la tecnologia NFC, che fornisce connettività wireless bidirezionale a corto raggio, fino a un massimo di dieci centimetri.

Fonte: www.ilfattoalimentare.it

Etichette della carne: arriva l’origine per polli, maiali, pecore e capre. Come leggere le nuove indicazioni su allevamento e macellazione.

Entrerà in vigore dall’aprile 2015 il nuovo regolamento sulle etichette della carne di suino, ovino, caprino e volatili . Novità in arrivo per l’etichettatura delle carni. È stato approvato, ed entrerà in vigore dall’aprile 2015, un nuovo regolamento sulle etichette della carne di suino, ovino, per i volatili e la carne di capra sia fresche che refrigerate e/o congelate.

Si tratta dell’ultima tappa di un lungo percorso, in cui sono state prese in considerazione diverse modalità di etichettatura, per conciliare la tutela del consumatore con la necessità di evitare procedure onerose che finirebbero con l’incidere sul prezzo finale. Il provvedimento giunge dopo anni in cui eistono regole

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sulla traccibilità e sull’etichetattura per la carne bovina, scaturite dopo l’allarme per l’epidemia di BSE, la cosiddetta “mucca pazza”.

Il regolamento prevede condizioni differenti per le diverse specie, pensate per tenere conto dei tempi di allevamento, ad esempio ammette di indicare come “allevati in Italia” gli ovini che hanno trascorso almeno sei mesi nel nostro paese, o che sono nati qui e sono stati macellati prima dei sei mesi di età. Per i maiali il limite è di quattro mesi, salvo casi particolari (vedi tabella) mentre il pollame è “allevato in Italia” se ha trascorso in Italia almeno un mese prima della macellazione”.

Il regolamento include sono alcuni tipi di carne, visto che i conigli ed equini non sono compresi

Il regolamento comunque non comprende conigli ed equini.

Quali saranno le conseguenze del nuovo regolamento? E’ facile prevedere una grossa mole di lavoro, e costi aggiuntivi che rischiano di ricadere sui consumatori. Le grandi aziende stanno cominciando ad attrezzarsi, mentre nelle realtà minori dove si macellano animali di provenienza locale i cambiamenti saranno marginali, basterà inserire in etichetta le informazioni previste dal nuovo Regolamento. I problemi maggiori riguardano le aziende di medie dimensioni, che si approvvigionano di animali di provenienza diversa a seconda dell’andamento del mercato, e che dovranno fare fronte a una mole suppletiva di lavoro. Senza dimenticare che anche gli organi di controllo dovranno attrezzarsi per le necessarie verifiche.

Fonte: www.ilfattoalimentare.it