New MEZZI DI CONTRASTO - Andrea Forneris · 2020. 5. 7. · urografia, in mielografia, nelle TC...
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MEZZI
DI
CONTRASTO
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La parola CONTRASTO va ad indicare la differenza tra due
oggetti. Solitamente viene utilizzata nell’ambito delle immagini
per definire la differenza di aspetto (colore, intensità, luminosità)
di due oggetti o figure. Ma possiamo anche usarla quando descriviamo
la differenza di gusto tra un moscato dolce e un piatto di ravioli al
ragù di cinghiale, oppure per il tatto basta pensare al braille (il
sistema di scrittura e lettura a rilievo per i non vedenti)
In pratica il contrasto è una differenza, che può essere più o meno
importante.
Nel campo dell’imaging la parola “contrasto” viene utilizzata per
descrivere la differenza tra un tessuto e l’altro, o tra una parte di
tessuto o l’altro, oppure visto a livello “microscopico” la differenza tra
un pixel e l’altro.
Tutte le immagini digitali infatti vengono solitamente rappresentate
utilizzando 256 livelli di grigio, partendo dal nero (valore 0) per arrivare
fino al bianco (valore 256).
Due strutture rappresentate da
due livelli di grigio molto differenti
(30 e 200 come valori di scala) hanno
alto contrasto.
Due strutture rappresentate dallo stesso
valore di grigio, se adiacenti, non sono
distinguibili una dall’altra.
Due strutture rappresentate da due livelli di
grigio poco differenti (100 e 120 come valori di
scala) hanno basso contrasto.
Entrano pero’ in gioco anche il tipo di sequenza utilizzata,
la tecnica di acquisizione della stessa, i parametri che ne
determinano la pesatura. Quindi TR, il TE, l’angolo
dell’impulso, la sequenza utilizzata e moltissimi altri
fattori
Non si puo’ dire che una sequenza e’ ad alto contrasto, si
puo’ solo dire che una sequenza ha un altro contrasto tra
il tessuto X e il tessuto Y (o tra più tessuti).
In risonanza magnetica il contrasto tra due
strutture e’ condizionato da molti fattori,
primo fra tutti la composizione molecolare dei
tessuti.
La composizione dei tessuti avra’ quindi come
risultato dei valori diversi di Densita’
protonica, di rilassamento T1 e di rilassamento
T2. Altra caratteristica la diffusivita’
Che cosa sono i Mezzi di
contrasto
I mezzi di contrasto sono solitamente dei
prodotti farmaceutici con
caratteristiche tali da aumentare il
contrasto tra due o più strutture, con
un meccanismo specifico a seconda del
prodotto usato e della metodica.
Esistono anche delle sostanza di tipo
non farmacologico (ad esempio l’acqua o il
gel) che possono essere utilizzate come
mezzo di contrasto per determinati
studi.
L’utilizzo di molecole superparamagnetiche (come
il ferro cristallino) permette di avere un
amplificazione elevatissima del momento
magnetico.
Il gadolinio è il prodotto piu’ usato
in risonanza magnetica perché
dispone di 7 elettroni disaccoppiati
ed hanno uno spin parallelo.
Condizionano quindi anche il segnale
dei tessuti circostanti
Un tessuto che subisce una variazione di segnale dopo
somministrazione di mdc si dice che subisce un
enhancement.
Molti tessuti normali prendono contrasto!!!!
L’enhancement puo’ essere lieve, importante, omogeneo,
disomogeneo, precoce, tardivo, centrale, periferico ecc‟.
Contrasto positivo: è sostanzialmente
l’effetto ottenuto dalla maggior
parte dei mezzi di contrasto utilizzati
in radiologia, nel quale si verifica un
incremento dell’intensità del segnale
dei tessuti che subiscono un
enhancement.
Prima la struttura ha un aspetto
“normale”, dopo somministrazione la
struttura diventa iperintensa.
Questo avviene quindi in angiografia, in
urografia, in mielografia, nelle TC
classiche con mdc, e ovviamente ecc‟..
Categorizzazione principale dei mezzi di contrasto RM
Contrasto negativo: e’ l’effetto
contrario, nel quale si ottiene una
diminuzione dell’intensità del segnale di
determinati tessuti. Nella radiologia
tradizionale è l’effetto ottenuto nella
Pneumocisternografia o nella
Pneumocistografia, in TC ad esempio è l’effetto ottenuto nel tubo digestivo
dopo aver somministrato acqua o
metilcellulosa o l’insufllazione di gas
nella Colon TC virtuale.
- Tramite puntura percutanea e
fino alla cavita’ articolare nelle
artro-RM
- Tramite somministrazione per OS
o per via rettale negli esami del
tubo digerente
- Per via vaginale negli esami
dell’organo stesso o della
cervice
- Piu’ rare l’incanulazione
dell’orifizio esterno di eventuali
fistole o dotti, e
somministrazione di gas tramite
le vie respiratorie.
Metodi di somministrazione dei mezzi di contrasto RM
La somministrazione del mezzo di contrasto e’ generalmente per via endovenosa, ma non solo. Per
alcuni esami infatti il prodotto viene introdotto in maniera differente:
Le tempistiche
dell’acquisizione
L’esame classico in risonanza magnetica con
completamento dopo mezzo di contrasto avviene
solitamente secondo lo schema classico:
- Acquisizione delle immagini
senza mdc
- Somministrazione del mdc
- Acquisizione delle immagini
dopo mdc
La scelta del momento esatto in cui acquisire le immagini dopo mdc rispetto al momento
dell’acquisizione non deve essere lasciato al caso, ma vanno rispettate alcune
regole che cambiano a seconda della struttura anatomica da studiare e dalla
patologia in questione.
Questo e’ dovuto anche al fatto che le sequenze in risonanza magnetica possono durare
molti minuti (anche fino a 10) o pochi secondi (anche solo 15) e le informazioni
acquisite, indipendentemente dai parametri della sequenza, potrebbero variare
notevolmente.
Le tempistiche dell’acquisizione
L’utilizzo di sequenze molto lunghe
portera’ inevitabilmente alla perdita
delle informazioni sull’impregnazione
precoce dell’organo, mentre
l’utilizzo di sequenze molto brevi
eseguite solo nell’attimo successivo
alla somministrazione del mdc
portera’ alla perdita delle
informazioni relative
all’impregnazione massiva.
Tempistiche ed impregnazione
Le tempistiche di passaggio e impregnazione dei vari mezzi di
contrasto è generalizzabile per tutte le parti del corpo
vascolarizzate con un normale circolo arterioso venoso. Fase 1 (primo
passaggio venoso): 0-13sec - iniezione endovena nel braccio e ritorno
al cuore (VD), passaggio nei polmoni e ritorno al cuore (VS).
Fase 2 (vascolare): 13-20 sec - passaggio in aorta e di seguito in
tutti i vasi arteriosi più periferici
Fase 3 (arteriosa): 30-40 sec – impregnazione precoce
Fase 3b (fase portale nel fegato): 60 sec
Fase 4 (fase venosa equilibrio): 90 sec
Fase 5 (fase tardiva): più di 3 minuti
Fase 5 (fase ritardata – secretiva): più di 15-20 min
Alcune di queste fasi (quella arteriosa-precoce per esempio e quella venosa-portale) sono molto importanti
nello studio di alcuni organi come ad esempio il fegato e i reni.
L’impregnazione a livello del fegato e’
leggermente differente perche’ l’apporto
sanquigno e’ in piccola parte assicurato
dall’arteria epatica mentre una grossa parte
arriva tramite la vena porta. Si avrà quindi una
fase arteriosa 25-35 secondi, e una fase portale
45-60sec
Fortunatamente nella maggior parte degli esami la
fase arteriosa precoce non e’ indispensabile e la
durata delle sequenze dopo mdc (dai 4 ai 7-8 minuti
in totale) fa si che la fase di impregnazione
massiva sia studiata correttamente.
Negli studi delle lesioni secondarie a livello
cerebrale e’ consigliabile acquisire delle
sequenze ritardate anche fino a 30minuti,
perche’ l’individuazione delle lesioni molto
piccole necessitano di maggior ritardo.
Da non dimenticare però che alcuni organi (il fegato
in primis, i reni, il pancreas, le mammelle,
l’ipofisi) necessitano di studi degli stessi sia
nella fase arteriosa (30 secondi) che nella fase
venosa (60 secondi) e nelle fasi venose ritardate
(90-120-150 secondi).
Le tempistiche dell’acquisizione
In alcuni studi vengono eseguite delle sequenze dinamiche che non
sono altro che delle acquisizioni di breve durata e seriate nel
tempo.
Tra i parametri più importanti di queste sequenze (oltre al
numero di strati) è da ricordare la risoluzione temporale, cioè la
durata di ciascuna singola acquisizione.
Solitamente viene eseguita un acquisizione pre contrasto e 5-6
durante e dopo l’iniezione, ciascuna della durata di 30sec-
1min30sec (che è praticamente la risoluzione temporale).
Studi dinamici
Nonostante la possibilita’ di
accorciare i tempi di ciascuna
scansione (“risoluzione
temporale più elevata”), spesso
non vi è un’effettiva utilita’ a
causa del fatto che comunque
sono necessarie delle acquisizioni
tardive a 6-7 minuti.
Per i dettagli di ciascuna
sequenza dinamica vedere il
protocollo specifico.
Le tempistiche negli altri
esami RM Per gli esami RM effettuati con
somministrazioni di tipo
differente, e’ necessario
conoscere le caratteristiche
dell’organo. Per gli esami del tubo
digerente ad esempio l’acquisizione
deve adattarsi anche alla
velocita’ di transito.
Nelle artro-RM si consiglia di non
attendere troppo tempo tra
l’infiltrazione e l’acquisizione
perche’ potrebbe verificarsi un
riassorbimento del liquido.
Schema generale contrasti
positivi e negativi T1 e T2
Contrasto positivo T2 e
contrasto negativo T1
Acqua, gel, metilcellulosa
Questi liquidi possono essere
utili, soprattutto a livello del
tubo digerente per ottenere
contrasto:
- Negativo in T1
- Positivo in T2
Da segnalare subito che il
Gadolinio e quindi i mezzi di
contrasto paramagnetici,
hanno un contrasto positivo
nelle immagini T1, dovuto ad
un accorciamento dei tempi di
rilassamento t1. Questo
significa che l’enhancement
e’ rilevabile nelle sequenze
T1 come un ipersegnale (bianco).
In effetti avviene anche un
accorciamento dei tempi di
rilassamento t2*
Attenzione che concentrazioni molto elevate di
gadolinio (nelle vie escretrici in fase tardiva per esempio)
restituiscono un segnale altamente ipointenso (nero).
Normalmente il gadolinio non è visibile
nelle immagini T2 ponderate, ma per lo
stesso discorso fatto per le t1, ad
elevate concentrazioni, si ottiene
segnale nero
MDC paramagnetici e
contrasto positivo T1
Mezzi di contrasto paramagnetici Utilizzano il gadolinio, che ha 7 elettroni spaiati. Il Gadolinio (Gd) in forma libera è tossico,
quindi viene legato in molecole che permettono di renderlo compatibile con il corpo umano.
Omniscan (gadodiamide), GE Healthcare
„ Magnevist (gadopentetate dimeglumine),
Bayer Healthcare
„ OptiMARK (gadoversetamide),
Mallinckrodt
„ ProHance (gadoteridol), Bracco
„ MultiHance (gadobenate dimeglumine),
Bracco
Qualche immagine
„ La fibrosi nefrogenica sistemica
NSF (Nephrogenic Systemic
Fibrosis), e’ una complicanza che si e’
verificata in alcuni pazienti affetti da
insufficienza renale grave. Alcuni anni fa
infatti era abitudine esaminare in RM i
pazienti con insufficienza che non potevano
essere studiati con le altre specialita’
radiologiche in cui era prevista la
somministrazione di mezzo di contrasto
iodato.
„ Dal 2007 la FDA ha quindi imposto a tutte
le case farmaceutiche di inserire un box di
avvertimento che segnalasse questa
problematica relativa ai pazienti con
problemi renali.
„ Prima di procedere alla somministrazione di
gadolinio, e’ quindi necessario verificare se
il paziente non abbia un insufficienza renale
grave, eventualmente con la valutazione
della creatinina e della clearance.
I mezzi di contrasto
superparamagnetici sono
invece visibili nelle
sequenze T2 pesate,
perche’ prevale
l’accorciamento dei
tempi di rilassamento t2
come una diminuzione di
segnale sulle immagini
ponderate t2
MDC superparamagnetici e
contrasto negativo T2
Mdc
superparamagnetici
Mezzi di contrasto organo specifici
Sono dei mezzi di contrasto che vengono captati in particolare da determinati organi
Epatospecifici
caratterizzati da una molecola legata a catene laterali lipofile, vengono
captati dagli epatociti e quindi eliminati attraverso la bile. Parte invece
passa negli spazi extracellulari per poi essere normalmente eliminata dai
reni.
MultiHance – Bracco: Gd-BOPTA gadobenate
dimeglumine. Captazione epatocitaria 4%, sequenze
contrastografiche dinamiche e tardive a 15-20 min.
Primovist – Bayer Shering: Gd-EOB-DTPA Gadoxetic
acid disodium 0,1 ml/kg di peso corporeo. Elevata
captazione epatocitaria 50%, sequenze
contrastografiche dinamiche e tardive a 15-20 min.
Teslascan – Amersham: MN-DPDP Manganese dipyroxyl
diphosphate. Infusione in 20, non sono possibili sequenze
dinamiche, tardive da 4-24 ore.
Endorem – Guerbet: Dextran-coated ferumoxide, Ami-25
Dedicati allo studio dei linfonodi
Sinerem – Guerbet: Ferumoxtran, USPIO, AMI-227
(non più in commercio), superpamagnetico. Infusione
lenta, scansione dopo 24-36 ore. I linfonodi normali
subiscono una riduzione del segnale T2 (contrasto
negativo T2)
Contrasto specifico per il lume tubo
digerente
Lumirem - GuerbetFerumoxsil (USAN,
SPIO), AMI-121, superpamagnetico.
Somministrazione orale o per via
rettale, in dosi da 300ml. Stomaco e
intestino tenue analizzabili dopo 1 ora.
Riduzione del segnale T2 e T1
(contrasto negativo)