Urografia con TC multidetettore (URO-MDTC) · 2016. 2. 8. · Urografia con TC multidetettore...
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Urografia con TC multidetettore (URO-MDTC)Tecnica a bassa dose di radiazioni e furosemide
- metodologia e tecniche ricostruttive -
V.ALESSI, in collaborazione con B.P.BIANCO, T.CASSANO, C.DURANTI, M.P.PAPPALARDO,
Dipartimento di “Scienze Radiologiche” - Arnas “Civico”- PalermoL’UroTC è essenzialmente una
, con
possibilità, nel corso dello stesso esame, di
studiare anche i vasi, il parenchima, i tessuti
adiacenti e tutti gli organi addominali.
I vantaggi rispetto all’IVU consistono in :
- miglior risoluzione di contrasto
- rappresentazione tridimensionale
- valutazione tomografica
-caratterizzazione densitometrica
Per ottenere una rappresentazione delle vie
urinarie, paragonabile a quella della
rappresenta-
zione similurografica delle vie urinarie
urografia
è necessario utilizzare apparecchiature TC
che consentano uno spessore d i
collimazione(SC) =/< ad 1 mm in modo da aver
garantita una risoluzione quasi isotropica, ed
una velocità di acquisizione compatibile con
l’apnea. Ciò richiede l’utilizzo di una
tecnologia multidettore al minimo a 16 canali.
Inoltre è necessario usare accorgimenti per
agevolare il riempimento delle vie urinarie
(somministrazione di furosemide e/o di
soluzione salina per infusione), e ridurre
anche al minimo il numero di acquisizioni.
L’adozione di una tecnica a bassa dose
richiede oltre all’utilizzo dei sistemi di
esposizione automatica anche la riduzione di
circa 1/3 dei mAs di riferimento e di circa
1/6 dei Kv, ottenendo così acquisizioni con
dosi variabili da 2 a 4 mSv a seconda della
taglia del paziente (range di 50-100 Kg).
ll numero delle acquisizioni,a parte quella di
base, varia a seconda della esigenza di
visualizzare soltanto le vie escretrici (UroTC
con una sola acquisizione a circa 8’ dalla
somministrazione del mdc) o anche i vasi e gli
enhancement patologici (AngioUroTC con due
acquisizioni, la prima precoce a 40” dalla
somministrazione di un bolo di 100 ml di mdc a
velocità di 3-4 ml/sec., la seconda in fase
escretoria).
La tecnica prevede sequenzialmente:
1.L’acquisizione di base con collimazione di 1,5
mm, ed overlap di 1 mm.
2.La somministrazione di 5-10 mg di
furosemide endovena, fatta eccezione per i
casi di idronefrosi bilaterale.
3.La somministrazione di 100 ml di mdc
organoiodato (300-370 mg/ml), a 3-4 ml/sec.
in AngioUroTC, e di 1-2 ml/sec in UroTC,
seguita dalla infusione di soluzione salina
(200 ml) a 1 ml/sec.
3.L’acquisizione della fase vascolare a 40”
e/o della fase escretoria a 8’, utilizzando una
collimazione di 0,75 con overlap di 0.5 mm.
Solo quando preliminarmente si rilevi una
dilatazione idronefrotica delle vie escretrici
va adottata fin dall’inizio la posizione prona.
La ricostruzione delle immagini prevede
l’utilizzo del Volume rendering (VRT), della
proiezione di massima intensità (MIP) , delle
riformattazioni secondo piani arbitrari
(MPR) e secondo linee curve (CPR), e l’analisi
cinemode sui tre piani fondamentali.
Nella valutazione delle immagini è
fondamentale l’integrazione tra quelle
ottenute con VRT e MIP e quelle ottenute
con le MPR e CPR.
’
P
P.ARCULEO, C.CAPIZZI, V.CUSIMANO, M.FINAZZO, G.GANCI, A.LO BELLO, A.LONGO, M.ROSSELLO, F.PIAZZA
A.Immagine di riferimento sagittale (MIP dello spessore di 30 mm). B.Immagine CPR coronale dello spessore di 10 mm, ottenuta da linea curva tracciata sull’immagine A, rappresentan-te la via urinaria di destra e le strutture paren-chimali dell ’addome.(la freccia indica l ’impron-ta determinata su l l ’u retere da un vaso). C. Aumentando lo spessore della CPR a 30 mm l’effetto volume parziale renderebbe non distinguibili le varie strutture anatomiche dell’addome.. L’attivazione della MIP consente soltanto la rappresentazio-ne delle strutture ad alta densità (vie urinarie opaciz-zate e osso). Lo spessore della MIP va stato scelto in modo da includere soltanto le vie urinarie, escludendo le strutture ossee interferenti, quali i processi trasv-ersi delle vertebre ed il sacro.
MIP30 mm
CPR 10 mm
MIP30 mm
MIP30 mm
CPR 10 mm
MIP30 mm
A B C
A B C
A. MIP a tutto spessore : le frecce indicano i punti in cui l’osso interferisce sulle vie urinarie. B. VRT con visione 3D anteriore: ottima rappresentazione di superficie delle vie urinarie, viste frontalmente, che risaltano rispetto all’osso; nascoste della vescica le porzioni distali degli ureteri. C VRT con visione posteriore : sono ben rappresentate le porzioni distali degli ureteri.
VRT con rimozione automatica istantanea dell’osso. Visioni prospettiche : anteriore (A) , oblique (B e C ) e posteriore.
2006
ENDOSCOPIA ENDOSCOPIA VIRTUALEVIRTUALE
CALICI URETERE
ENDOSCOPIA ENDOSCOPIA VIRTUALEVIRTUALE
CALICI URETERE
ENDOSCOPIA ENDOSCOPIA VIRTUALEVIRTUALE
meati ureterali
meato uretrale
ENDOSCOPIA ENDOSCOPIA VIRTUALEVIRTUALE
meati ureterali
meato uretrale
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meati ureterali
meato uretrale
meati ureterali
meato uretrale
meati ureterali
meato uretrale
Apparecchiatura Siemens Sensation 16
ENDOSCOPIA VIRTUALE
ENDOSCOPIA VIRTUALE
Ricostruzione dei vasi arteriosi (A) e venosi (B). C : fase corticale ; D : fase nefrografica
C D
BA
A B C DA B C D
ENDOSCOPIA VIRTUALE : le immagini sono riferibili agli angoli di vista riportati sulle immagini di riferimento.