New Lezioni di aggiornamento anno 2018 - CBA · 2018. 5. 8. · Ciclo di incontro formativi Lezioni...
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Ciclo di incontro formativiLezioni di aggiornamento anno 2018
Lezione 5Milano, 7 maggio 2018
La valutazione d’azienda: metodi e tecniche applicative
Prof. Marcello Priori
20122 MILANO
Galleria San Carlo, 6
Tel. +39 02 778061
Fax +39 02 76021816
Email: [email protected]
00198 ROMA
Via Guido D’Arezzo, 18
Tel. +39 06 89262900
Fax +39 06 89262921
Email: [email protected]
35137 PADOVA
Galleria dei Borromeo, 3
Tel. +39 049 0979500
Fax +39 049 0979521
Email: [email protected]
30135 VENEZIA
Santa Croce, 251
Tel. +39 041 2440266
Fax +39 041 2448469
Email: [email protected]
D-80539 MÜNCHEN
Ludwigstrasse 10
Tel. +49 (0)89 9901 6090
Fax +49 (0)89 9901 60999
Email: [email protected]
Le metodologie per la valutazione delle aziende: approcci
tradizionali ed orientamenti innovativi
METODI PATRIMONIALI, PATRIMONIALI, MISTI PATRIMONIALI-REDDITUALI, FINANZIARI E DI MERCATO
I metodi patrimoniali
Metodi patrimoniali semplici: si valutano solo benimateriali, crediti, liquidità, ...
Metodi patrimoniali complessi: comprendono anchela valorizzazione di uno o più beni immateriali(brevetti, marchi, ricerca, raccolta delle banche,portafoglio premi delle compagnie di assicurazione,...)
2Prof. Marcello Priori
Il metodo patrimoniale semplice
Metodi patrimoniali semplici: il valore dell’azienda èdefinito dalla riespressione a valori correnti delleattività e passività iscritte in bilancio
Da patrimonio netto contabile (PN)
A patrimonio netto rettificato (K)
3Prof. Marcello Priori
Il metodo patrimoniale semplice
Punto di partenza: stato patrimoniale
Processo di revisione contabile di elementi attivi epassivi monetari e non monetari
Riespressione a valori correnti di elementi attivi
non monetari al netto degli effetti fiscali potenziali
Attualizzazione di crediti e debiti con tassi non in
linea con il mercato con riferimento alla data di
valutazione4Prof. Marcello Priori
Il metodo patrimoniale semplice
La riespressione a valori correnti di elementiattivi non monetari
Stima delle immobilizzazioni tecniche in relazione a:
Prezzo corrente o di mercato Costo di ricostruzione Costo di sostituzione
abbattuta per tenere conto di:
Deperimento fisico Obsolescenza economica, operativa e funzionale
5Prof. Marcello Priori
Stima di immobili civili, aree edificabili, terreni inrelazione a:
Valore di mercato Costo di ricostruzione Capitalizzazione del reddito Valore di trasformazione
Valutazione di magazzini e scorte a valore corrente
Stima del valore delle partecipazioni sulla base dimetodologie di valutazione tradizionali (reddituale ?Misto ? finanziario ?)
6
Il metodo patrimoniale semplice
Prof. Marcello Priori
Il metodo patrimoniale semplice
Ambito di applicazione:
Finanziario (holding di partecipazioni…)
Immobiliare
…
7Prof. Marcello Priori
Il metodo patrimoniale complesso
Integrazione del valore conseguito mediante ilmetodo patrimoniale semplice mediante lavalorizzazione degli “intangibles”
Esempi di valorizzazione di elementi immateriali:
ricerca (industria farmaceutica, settori tecnologici)
raccolta diretta, indiretta, gestita (settore bancario)
raccolta premi vita e danni (settore assicurativo)
marchi (settore fashion)
brevetti (molteplici settori)
8Prof. Marcello Priori
Il metodo patrimoniale complesso
Ambito di applicazione:
Farmaceutico
Bancario
Assicurativo
Fashion
…………..
9Prof. Marcello Priori
Il metodo reddituale
Punto di partenza: analisi di bilancio dei risultati economici storici realizzati dall’azienda
Fase intermedia: analisi dei risultati previsionali dell’azienda
Punto di arrivo: valutazione dell’azienda sulla basedei risultati previsionali
10Prof. Marcello Priori
Il metodo reddituale
Il valore dell’azienda è definito dalla sua capacitàprospettica di generare risultati economici
Risultato economico quale “driver” fondamentaledel valore dell’azienda
11Prof. Marcello Priori
Il metodo reddituale
Processi di rettifica e integrazione deirisultati storici
Processo di normalizzazione dei risultati storici contabili
Processo di integrazione dei risultati storici contabili
Processo di neutralizzazione degli effetti distorsividell’inflazione
Lo studio dei risultati storici permette di conoscere lacapacità di generare reddito dell’azienda e quindi diavere maggiore confidenza sulle previsioni economichefornite al perito utili ai fini della valutazione
12Prof. Marcello Priori
Il metodo reddituale
Metodologia utilizzata per la stima deiredditi futuri
Proiezione dei risultati storici
Metodo dei risultati programmati
Metodo della crescita attesa (fattore di crescita“g”)
13Prof. Marcello Priori
Il metodo reddituale
Scelta del flusso di reddito atteso
Reddito atteso calcolato analiticamente nei singoli annia venire
Reddito medio normale atteso perpetuamente
Reddito medio normale atteso perpetuamente alla finedel periodo analitico di calcolo dei redditi attesi ai finidella determinazione del valore finale
14Prof. Marcello Priori
Il metodo reddituale
Metodi reddituali sintetici e analitici
Metodi reddituali sintetici:
Rendita perpetua
Rendita di durata n
Metodi reddituali analitici:
Attualizzazione per un periodo limitato
Attualizzazione per un periodo limitato più ilvalore finale (valore a regime)
15Prof. Marcello Priori
Il metodo reddituale
I metodi reddituali sintetici: rendita perpetua
W = R / i
con:
R = reddito medio normale attesoperpetuamente
i = tasso di capitalizzazione del reddito medionormale atteso
16Prof. Marcello Priori
Il metodo reddituale
Scelta del tasso
Tasso di attualizzazione espressivo del rendimentoatteso-opportunità del capitale di rischio
i = r + s
con: r = rendimento risk-free s = premio per il rischio
Esprime il rendimento che gli azionisti giudicanoaccettabile in rapporto al rischio dagli stessisopportato
17Prof. Marcello Priori
Il metodo reddituale
Con:
s = b * (rmkt - r )
In cui:
b = rischio sistematico dell’azienda oggetto divalutazione
(rmkt - r) = premio per il rischio dell’investimentonel mercato azionario rispetto al risk-free
18Prof. Marcello Priori
Il metodo reddituale
Ambiti di applicazione:
Industriale
Finanziario
…
19Prof. Marcello Priori
I metodi misti patrimoniali/reddituali
Valore medio dei risultati derivanti da una stimareddituale e da una stima patrimoniale
Metodo misto patrimoniale/reddituale con stimaautonoma dell’avviamento (goodwill o badwill),conosciuto come metodo UEC
Economic Value Added
20Prof. Marcello Priori
Il metodo misto con stima autonoma dell’avviamento
W = K + a n i’ (R - K * i)
K = capitale netto rettificato (metodo patrimoniale)
R = reddito medio-normale atteso
n = numero definito e limitato di anni
i’ = tasso di attualizzazione del sovrareddito
i = tasso di rendimento “normale” per
l’investimento considerato
21Prof. Marcello Priori
Il metodo misto con stima autonoma dell’avviamento
Nell’ambito del criterio misto patrimoniale-reddituale
con stima autonoma dell’avviamento il valore di “K”
(patrimonio netto rettificato) viene a volte sostituito
co “ K’ “ (patrimonio rettificato complesso), tenendo
quindi anche conto del valore delle componenti
immateriali
22Prof. Marcello Priori
Il metodo misto EVA
Gli schemi di SP e CE di riferimento perl’applicazione dell’Economic Value Added
conto economico riclassificato a valore aggiunto,con evidenza: della redditività della gestionecorrente (Margine operativo lordo = EBITDA) edella gestione caratteristica (Reddito operativo =EBIT)
stato patrimoniale riclassificato a “capitaleinvestito” o “capitale investito netto”, con evidenzadelle risorse impiegate per l’esercizio dell’attività= fabbisogno di capitale (capitale di esercizionetto, investimenti netti) e delle relativecoperture/fonti di finanziamento
23Prof. Marcello Priori
Il metodo mistoEVA
24
Dalla struttura dello stato patrimoniale civilistico /
IAS
Attività =
Passività + PN
Attività
Passività
Patrimonio netto
Alla struttura dello stato patrimoniale in ottica
finanziaria
Attivo fisso netto
Fondi
Patrimonio netto
Circolante operativo
netto
Posizione finanziaria
netta
Capitale investito netto=
Fonti di finanziamento
Prof. Marcello Priori
Il metodo mistoEVA
Il metodo EVA definisce il valore di mercato delcapitale investito di un’azienda (quindi del suobusiness operativo), conosciuto come «EnterpriseValue», come somma tra il suo capitale investitonetto iniziale e il valore generato (o assorbito) neltempo per effetto dell’andamento della gestionecaratteristica, determinato come differenza fra ilrendimento atteso del capitale investito e il costomedio ponderato delle sue fonti di finanziamento
n
EV = CI0 + ( (NOPATt / CIt) – WACCt) * CIt
t = 1
25Prof. Marcello Priori
Dove:
CI = capitale investito netto, rappresenta ilcomplesso degli impieghi operativi dell’aziendaoggetto di valutazione
NOPATt = net operating profit after taxes,rappresenta il risultato operativo (EBIT) stimatoper l’anno t al netto delle imposte, in sostanza lacapacità dell’azienda di remunerare con la gestionecaratteristica il CI
WACC = costo medio ponderato del capitale,rappresentato dalla media ponderata del «costo»delle fonti di finanziamento (rendimento degliazionisti e costo al netto delle imposte dei terzifinanziatori)
26
Il metodo misto EVA
Prof. Marcello Priori
L’EVA confronta il ritorno sul capitale investito conil costo delle fonti di finanziamento (costo delcapitale di debito, rendimento dei mezzi propri)
L’EVA determina un benchmark utile ai fini dellaselezione dei progetti di investimento
L’EVA è un metodo efficiente per la creazione emassimizzazione del valore per gli azionisti
27
Il metodo misto EVA
Prof. Marcello Priori
Il metodo mistoEVA
Ambiti di applicazione:
Settore industriale
Bancario … (con K’)
Assicurativo … (con K’)
…
28Prof. Marcello Priori
I metodi finanziari
La superiorità teorica dei metodi finanziari ai finidella valutazione delle aziende
Differenze rispetto agli altri metodi tradizionali:
patrimoniali
patrimoniali complessi
reddituali
misti
2929Prof. Marcello Priori
I metodi finanziari
Punti di forza
razionalità
universalità
pluralità di utilizzi sia interni che esterniall’azienda (la definizione del valore, la stima delcapitale economico, la misura della performance, lacreazione del valore …)
30Prof. Marcello Priori
I metodi finanziari
Punti di debolezza
I piani finanziari di riferimento (proiezionisull’andamento futuro)
la stima del costo del capitale (WACC)
la determinazione del “premio per il rischio”
Ruolo centrale rivestito dagli esperti nellaverifica ed analisi del piano finanziario
31Prof. Marcello Priori
I metodi finanziariL’Unlevered DCF Analysis
La formula finanziaria (Unlevered DCF) alla base del Debt Free Approach
W = EV - PFN
con:
W = valore potenziale dell’azienda
EV = valore di mercato del capitale investito, quindidel business operativo dell’impresa (valoredell’attivo)
PFN = posizione finanziaria netta (debiti finanziari al netto di liquidità e crediti finanziari)
32Prof. Marcello Priori
I metodi finanziariL’Unlevered DCF Analysis
Valore dell’attivo
n
EV = CFt / (1 + WACC)-t + V
t = 1
con:
CFt = flussi di cassa operativi al netto delle imposte e al lordo degli oneri finanziari generati/assorbiti in ciascun anno del piano finanziario
V = valore finale (al termine del periodo di piano)
WACC = costo medio ponderato del capitale
n = durata di previsione analitica del flusso di cassa
33Prof. Marcello Priori
I metodi finanziariL’Unlevered DCF Analysis
Determinazione di CF:
+ Reddito operativo
- Imposte
= Reddito operativo netto =NOPAT
+ Ammortamenti
= Flusso di capitale di esercizio
+/- Variazione del capitale di esercizio netto
= Flusso di cassa della gestione
-Investimenti netti
= Flusso di cassa disponibile
34Prof. Marcello Priori
I metodi finanziariL’Unlevered DCF Analysis
Determinazione di WACC:
WACC = ic * C / (C+D) + id * D / (C+D)
Rappresenta il rendimento che i sottoscrittori dellepassività finanziarie dell’impresa (azionisti - ic - eterzi finanziatori - id -) giudicano accettabile inrapporto al rischio da essi sopportato
35Prof. Marcello Priori
I metodi finanziariL’Unlevered DCF Analysis
Determinazione del valore finale “V”:
V = (CF / WACC) / (1 + WACC)n
Dove:
CF = flusso di cassa medio-normale attesoperpetuamente alla fine del periodo di previsioneanalitica dei flussi
CF / WACC = valore dell’azienda all’anno n
36Prof. Marcello Priori
I criteri di mercatoMultipli di Borsa
Il metodo dei multipli di Borsa consiste nello stimare
il valore del capitale economico di un'azienda in
base ai prezzi evidenziati su mercati regolamentati
per aziende ad essa comparabili
37Prof. Marcello Priori
I criteri di mercatoMultipli di Borsa
La prima fase per l'applicazione della metodologiaconsiste pertanto nella definizione di un insieme diaziende quotate ("comparables") che presentinocaratteristiche simili all'azienda di cui si intende stimareil valore del capitale economico
La scelta dei comparables si basa su elementi tra i quali:
settore di attività
dimensioni
potenzialità reddituali
prospettive di crescita
38Prof. Marcello Priori
I criteri di mercatoMultipli di Borsa
La seconda fase per l'applicazione della metodologiaconsiste nel calcolo di rapporti ("multipli") tra levalutazioni espresse dal mercato per le aziendecomparabili ed alcune grandezze economicofinanziarie delle stesse
La terza ed ultima fase consiste nell'applicazionedella media dei multipli calcolati per le aziendecomparabili ai dati dell'azienda di cui si intendestimare il valore del capitale economico
39Prof. Marcello Priori
I criteri di mercatoMultipli di Borsa
Le grandezze rispetto alle quali si calcolano i multiplidi Borsa sono
Ricavi (Sales)
Margine operativo (EBITDA)
Reddito operativo (EBIT)
Risultato Netto (Net Earnings)
Valore di libro del patrimonio netto (Book Value)
40Prof. Marcello Priori
I criteri di mercatoTransazioni
Il metodo dei multipli di transazione, con procedimentoanalogo a quello dei multipli di Borsa, consiste nellostimare il valore del capitale economico di un'azienda inbase ai prezzi evidenziati nel corso di operazioni difusione e/o acquisizione che in epoca recente abbianoriguardato aziende ad essa comparabili
I dati relativi alle operazioni di fusione ed acquisizionesono osservabili solo se resi pubblici dalle parti coinvoltenelle transazioni
Per questa ragione, in alcuni casi, può non esserepossibile disporre della totalità degli elementi necessariper il calcolo dei multipli da utilizzare per la valutazione
41Prof. Marcello Priori
I criteri di mercato Principali problemi da affrontare
Problemi:
Definizione del campione di riferimento dal qualeestrapolare i moltiplicatori (società concorrenti,numero, presenza in Italia/paesi esteri, …)
Orizzonte temporale di riferimento sul qualeimpostare lo studio dei moltiplicatori
Impossibilità di utilizzare alcuni moltiplicatori (ades. in presenza di perdite)
Necessità di “smussare” i prezzi minimi/massimifatti registrare dalle società confrontabili delcampione per volatilità dei mercati
42Prof. Marcello Priori