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1 Sommario: Presidenza nazionale pag. 2 Rapporto sicurezza pag. 2-3 Cartelli macellerie pag. 3 Ministero sulla carne pag. 3-4 Incontro On. Gadda pag. 4 Programma 2016 pag. 5-6 Protocollo Federconsumatori pag. 6 Corsi di Barman a Sulmona pag 6-7 Pag. 2 PAG.2 -3 PAG.-3 Pag.3-4 Pag. 4 Pag. 5-6 Pag. 6 Pag. 6-7 17 Febbraio 2016 ANNO XIII – n° 1 -NEWS Federazione Italiana Esercenti Settore Alimentare Circolare di informazione di FIESA-Confesercenti Via Nazionale 60 - 00184 Roma 06/47251 – 06-4746556 Sito Internet http :// www.fiesa.it E-Mail: [email protected] EBIPAN Ente Bilaterale Nazionale della Panificazione e Attività e Affini

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1

Sommario: Presidenza nazionale

pag. 2 Rapporto sicurezza

pag. 2-3 Cartelli macellerie

pag. 3 Ministero sulla carne

pag. 3-4 Incontro On. Gadda

pag. 4 Programma 2016

pag. 5-6 Protocollo Federconsumatori

pag. 6

Corsi di Barman a Sulmona

pag 6-7

Pag. 2

PAG.2 -3

PAG.-3

Pag.3-4

Pag. 4

Pag. 5-6

Pag. 6

Pag. 6-7

17 Febbraio 2016

ANNO XIII – n° 1

-NEWS

Federazione Italiana Esercenti Settore Alimentare

Circolare di informazione di FIESA-Confesercenti

Via Nazionale 60 - 00184 Roma 06/47251 – 06-4746556

Sito Internet http :// www.fiesa.it

E-Mail: [email protected]

EBIPAN

Ente Bilaterale Nazionale

della Panificazione e

Attività e Affini

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CONVOCATA LA PRESIDENZA

NAZIONALE FIESA,

PRESENTAZIONE DEL LIBRO

“L’ALIMENTAZIONE

EQUILIBRATA”

La Presidenza Nazionale Fiesa

è stata convocata per il 9 marzo

p.v. dalle ore 10.00 alle ore

15.00 a Roma presso la sede

della Confesercenti Nazionale.

La Presidenza si svolgerà in

due sessioni, la prima dalle

10.00 alle 11.00 riservata ai

membri dell’organismo per

discutere della Presentazione

dell’Osservatorio alimentare e

dell’approvazione del

programma di lavoro 2016. La

Presidenza farà il punto sul

CCNL dei panificatori e sulla

bilateralità, svolgendo un focus

sulle iniziative a sostegno delle

diverse aree di lavoro della

Federazione.

La seconda sessione, con inizio

alle ore 11.15 sarà riservata alla

presentazione del libro dei Prof.

Agostino Macrì ed Eugenio Del

Toma “L’alimentazione

equilibrata”. All’iniziativa

saranno presenti gli autori e ai

partecipanti sarà offerto a cura

di Fiesa una copia omaggio del

libro.

Sul sito www.fiesa.it si trova il

programma della Presentazione

E’ ON LINE IL RAPPORTO SU 15

ANNI DI SICUREZZA ALIMENTARE.

NECESSARIO AUMENTARE I

CONTROLLI NELLA PARTE ALTA

DELLA FILIERA

Pubblichiamo on line il lavoro di

ricerca “L’alimentazione e la

sicurezza alimentare, un

osservatorio sulla filiera.

Rapporto sulla sicurezza a tavola

2000-2015”.

La ricerca sulla sicurezza

alimentare messa a punto da

Federconsumatori, Fiesa

Confesercenti e Isscon ha

ripercorso 15 anni di storia nel

nostro Paese dal punto di vista

della sicurezza alimentare e degli

scandali che hanno interessato

prodotti e filiere. Lo studio ha

ripercorso le tappe degli allarmi

alimentari che si sono succeduti

dal 2000 sino ai giorni nostri,

partendo dal caso scuola: la

mucca pazza e il morbo della

BSE.

Il Rapporto ha passato in

rassegna l’influenza aviaria, la

contaminazione di ITX nel tetra

pack del latte della prima

infanzia, del latte in polvere con

la melammina proveniente dalla

Cina, dell’influenza suina, del

caso della mozzarella blu,

dell’epatite A nei prodotti

alimentari, della carne di cavallo

non tracciata nei tortellini,

dell’emergenza diossina, degli

anabolizzanti, dei funghi con la

nicotina.

Su questi casi lo studio ha

prodotto la genesi, lo sviluppo, i

ritardi del sistema di allerta, le

conseguenze sui consumi e sui

consumatori, i contraccolpi

economici e normativi.

Lo studio, a partire dai casi

denunciati, ha anche ripercorso

l’evoluzione del quadro della

normativa sulla sicurezza

alimentare, dai principi generali

discendenti dalla legislazione

europea, al pacchetto igiene, al

regolamento sull’etichettatura, a

quello sull’origine della carne e

sulla tracciabilità animale, alla

normativa Haccp, sino

all’istituzione dell’Autorità

europea della sicurezza

alimentare.

Emerge un quadro che richiede di

porre sotto severo controllo i

piani alti della produzione agro-

alimentare, nazionale ed

internazionale; l’insieme delle

criticità e degli allarmi

denunciati, infatti, si sono

realizzati a monte del sistema

distributivo.

Gli scandali alimentari hanno

prodotto negli ultimi 15 anni

circa 12 miliardi di euro danni,

chiamando le filiere e i

consumatori a saldare il conto

anche in termini di maggiori

oneri di controlli. In qualche caso

si deve mettere sul conto anche

l’esborso di pubblico denaro

come in quello registrato per

l’acquisto di vaccini contro

l’aviaria.

L’indicazione che emerge dalla

storia di questi anni è che occorre

una forte azione di vigilanza e

sorveglianza sui prodotti

alimentari commercializzati in

uno stadio antecedente la

distribuzione al dettaglio. Questo

perché quando arriva sugli

scaffali e sui banconi è già troppo

tardi, in considerazione del fatto

che i prodotti vengono esitati al

consumatore finale già sezionati

e confezionati e imballati

all’origine. Questo pone

obiettivamente l’esigenza di

un’azione speciale di

prevenzione e repressione delle

frodi in modo mirato e

professionale.

L’ottimo lavoro delle Forze

dell’Ordine deve dunque trovare

maggior incisività nel lavoro di

prevenzione nella fase

produttiva.

Dallo studio si evidenzia anche la

difficoltà dell’Europa di trovare

una posizione comune atta a

porre in primo piano la sicurezza

alimentare e la piena tracciabilità

di tutti i prodotti in etichetta.

In un quadro, dunque, che resta

sensibile e permeabile il rapporto

Fiesa Federconsumatori segnala,

da una parte, l’esigenza di

affinare e specializzare i controlli

in materia verso le aree che

3

hanno prodotto maggiori criticità

e, dall’altra, l’opportunità di uno

strumento di osservazione che

faccia attività di monitoraggio

delle dinamiche dei consumi e

delle criticità di sistema. Sul sito: www.fiesa.it si trova il

Rapporto completo

CARTELLI MACELLERIE, È

TUTTORA VIGENTE L’OBBLIGO DI

ESPORRE INSEGNE O TABELLE

INTERNE ED ESTERNE

La disposizione nazionale di

trentanove anni or sono

concernente l’esposizione di

cartelli informativi all’esterno

ed all’interno dei locali di

macelleria, introdotta dall’Art.

1 del Decreto Legge n. 3/1977 e

ss. modificazioni a norme per la

disciplina e la vendita delle

carni fresche e congelate è

tuttora vigente.

Ai sensi di tale previsione,

l’Art. 4 della previgente Legge

n. 171/1964 e ss., di pari

oggetto, prevede che: “I locali

destinati alla vendita di carni

debbono essere dotati dei

requisiti e delle attrezzature

previste dalle norme vigenti e

recare insegne o tabelle, esterne

ed interne, ben visibili, che

indichino le specie degli

animali, le cui carni vengono

poste in vendita con espressa

specificazione del loro stato di

carni fresche, congelate o

scongelate.Le carni congelate o

scongelate debbono essere

vendute in banchi separati o in

banchi muniti di parete

divisoria igienicamente idonea,

con apposito settore attrezzato

in modo tale da garantire la

perfetta conservazione delle

carni medesime.

Le carni esposte al pubblico

debbono, inoltre, recare

cartellini con indicazioni ben

visibili, idonee ad identificare

la specie e lo stato di fresca,

congelata o scongelata della

carne posta in vendita.

Il ricongelamento è consentito

solo nei casi e nei modi previsti

dal regolamento, e comunque

una sola volta”.

E’ il caso di ricordare che

l’appena illustrato Art. 4 Legge

n. 171/1964, così come

modificato dall’Art. 1 DL

3/1977, rientra nel novero delle

norme nazionali ante ’70 ancora

efficaci in base al combinato

disposto tra l’Art. 1 e l’Allegato

1 del più recente D.Lgs n.

179/2009 e ss. (Disposizioni

legislative statali anteriori al 1°

gennaio 1970, di cui si ritiene

indispensabile la permanenza in

vigore ex Art. 14 Legge n.

246/2005).

Si invitano pertanto le strutture

territoriali di Fiesa

Assomacellai a verificare lo

stato di adesione alla vigente

previsione normativa invitando

le strutture associate

all’osservanza dell’esposizione

di insegne o tabelle

Il Ministero della Salute: la

carne è un importante

fonte di proteine ad alto

valore biologico. Angelotti,

Fiesa Confesercenti: basta

demonizzare la carne

“La carne costituisce una

importante fonte di proteine ad

alto valore biologico e di altri

nutrienti essenziali per la vita,

soprattutto in alcune fasce d’età

e condizioni di salute” Questo

sottolinea un Comunicato

ufficiale del Ministero della

Salute in relazione al recente

allarme sulle carni rosse.

Il Comunicato fa riferimento

alle conclusioni cui è giunto il

Comitato Nazionale per la

Sicurezza Alimentare (CNSA).

Il Comitato aveva ricevuto dal

Ministro Beatrice Lorenzin la

richiesta di un parere dopo

l’allarme lanciato dall’Agenzia

Iarc dell’Oms sulla relazione tra

il consumo di carni rosse

trasformate e fresche e un

presunto aumento del rischio di

insorgenza di tumori del colon

retto.

La segnalazione dell’Agenzai

Iarc aveva sollevato un

polverone, creando confusione

e disorientamento nei

consumatori e vivo allarme

negli operatori professionali

della filiera carni che avevano

immediatamente chiesto

l’intervento delle Autorità per

fornire spiegazioni e dare una

corretta informazione

all’opinione pubblica.

Il Ministero della Salute e

l’Autorità Europea della

Sicurezza Alimentare - dissero

in coro gli operatori del settore

- facciano chiarezza. Bisogna

garantire sicurezza e corretta

informazioni. La stessa cosa

fecero molte Associazioni dei

consumatori, a cominciare dalla

Federconsumatori. Gli oncologi

italiani, con il loro Presidente

Pinto, e la comunità scientifica

ribadirono subito che a fare

male non era la carne rossa ma

suoi eventuali abusi. Il

Presidente di Fiesa, Angelotti,

invocando la fine della

demonizzazione delle carni,

chiese che il Ministero della

Salute facesse luce sui reali

termini della questione

denunciata dalla Iarc. Il

Presidente Angelotti chiese

anche che il concetto di qualità

e tracciabilità delle produzioni,

che sono diverse nelle varie

zone del mondo, fossero

tracciate, perseguendo

l’etichettatura obbligatoria di

tutte le carni lavorate,

includendo su tutti i prodotti

l’origine dei Paesi anche dei

prodotti semilavorati e i luoghi

4

degli stabilimenti di

produzione, quali elementi

connotativi e di identità che

possono fare la differenza,

com’è giusto che sia per i

cittadini e i consumatori.

Ora la pronuncia del Ministero,

tramite il Comitato Nazionale

per la Sicurezza Alimentare

(CNSA), reso al termine di una

approfondita istruttoria svoltasi

negli ultimi tre mesi, fa piazza

pulita di tutte le illazioni e la

demagogia che si è scatenata

contro le carni. L’effetto

cancerogeno delle carni è

confinato e condizionato ad

abitudini cottura che nulla

hanno a che fare con il prodotto

in quanto tale. Nel merito

scientifico, il Comitato ha

ricordato che l’insorgenza dei

tumori è un evento derivante da

più fattori di natura individuale,

comportamentale e ambientale,

tra i quali vanno considerate

anche le abitudini alimentari. Il

CNSA raccomanda di seguire

un regime alimentare vario,

ispirato al modello

mediterraneo. Una dieta

equilibrata, senza eccessi, con

una riduzione di grassi e

proteine animali e una

assunzione costante di cibi

ricchi di vitamine e fibre,

prestando particolare attenzione

alle modalità di preparazione e

cottura degli alimenti,

limitando, in particolare,

cotture alla griglia ad alte

temperature e fritture.

Soddisfazione è stata espressa

dalla Fiesa Nazionale per il

lavoro svolto dal Ministero

della Salute e dal Comitato

CNSA soprattutto in relazione

alle raccomandazioni ad una

dieta equilibrata che premi i

vari apporti.

Su questo tema, peraltro, come

si ricorderà, la Presidenza Fiesa

sta organizzando per il

prossimo 9 marzo, la

presentazione del libro dei Prof.

Agostino Macrì ed Eugenio Del

Toma, a riconferma di

un’attenzione particolare e

costante ai temi della salute e

dell’equilibrio nutrizionale.

Sul sito: www.fiesa.it il parere

del CNSA

Contrasto agli sprechi, Fiesa

incontra l’On. Gadda

Una delegazione di Fiesa

guidata dal Presidente Angelotti

ha incontrato nei giorni scorsi

la relatrice del provvedimento

in discussione alla Camera dei

Deputati sul contrasto agli

sprechi alimentari On. Maria

Chiara Gadda per fare il punto

sull’iter legislativo dell’atto

parlamentare.

L’On. Gadda ha illustrato il

percorso svolto dalla PDL e la

prossima calendarizzazione in

Commissione della Proposta di

Legge, dopo aver audito tutte le

parti interessate. Un lavoro

lungo e costruttivo che ha

permesso di operare una sintesi

tra le varie proposte e giungere

ad un testo unificato.

Il Presidente Angelotti ha

evidenziato “che occorre porre

attenzione agli scenari futuri

che i consumi pongono alle

nostre moderne società in

termini di utilizzo delle risorse

non rinnovabili e di spreco. Fra

le cause di questo spreco di

massa ci sono, soprattutto se

non esclusivamente nei Paesi

sviluppati, modelli culturali e di

consumo, politiche economiche

pubbliche e private e le cattive

abitudini di milioni di persone,

che non conservano i prodotti

in modo adeguato.” Rientra in

questo spirito consumistico, per

Angelotti, la produzione tarata

verso l’acquisto continuo,

costante, ritmato nell’arco della

settimana. Da qui le date di

scadenza troppo rigide, apposte

sulle confezioni degli alimenti,

le promozioni 3x2 che

spingono i consumatori a

comprare più cibo del

necessario, la pubblicità sul

sottocosto e sui vantaggi agli

acquisti. Occorre invece

operare per ridurre gli sprechi

al consumo e alla produzione.

In questo senso Angelotti ha

illustrato un’iniziativa di

promozione finalizzata a

contrastare lo spreco alla

produzione con l’attivazione di

iniziative miranti a facilitare il

conferimento ai consumatori

dei prodotti stessi. Sulla stessa

linea la collaborazione con

Assograssi che mira al recupero

e al riciclo dei sottoprodotti di

origine animale, evitando

dispersioni di prodotti e costi

aggiuntivi al sistema.

L’iniziativa è stata ben valutata

dalla relatrice che ha

incoraggiato il progetto.

Infine Angelotti ha ribadito

quanto già sostenuto in sede di

audizione insistendo molto

sulla valenza del vantaggio

fiscale per le PMI che

conferiscono prodotti alimentari

ad enti benefici, a cominciare

dalla corretta applicazione del

regime IVA sui prodotti ceduti

gratuitamente che costituiscono

operazioni esenti IVA. Queste

operazioni vanno incentivate e

facilitate. Stesso discorso deve

essere svolto sulla tariffa rifiuti,

con l’introduzione di un sistema

premiale omogeneo a livello

nazionale, applicabile a livello

locale da tutti i Comuni, in

grado di incentivare la

donazione e quindi la mancata

produzione di rifiuti attraverso

la riduzione della tariffa sui

rifiuti e, sul fronte della

disciplina delle imposte, senza

che il valore normale degli

stessi prodotti ceduti venga

5

considerato tra i ricavi

dell'impresa stessa.

L’On. Gadda ha assicurato che

sui singoli aspetti è stato svolto

un lavoro di forte attenzione ai

fini del contrasto efficace e

partecipato agli sprechi

alimentari e non solo.

La Giunta Fiesa approva il

programma 2016

La Giunta Fiesa approva il

programma 2016. Rilancio dei

consumi, sicurezza alimentare,

contrasto allo spreco e

formazione al centro delle

attività

La Giunta Nazionale Fiesa,

riunitasi lunedì 25 gennaio u.s.,

ha approvato il programma di

lavoro 2016 e il report delle

attività 2015.

La Giunta ha definito il

programma dei sindacati di

categoria, deciso la riedizione

del volume “Il Cibo nella storia

dell’Arte” e la pubblicazione

del “Rapporto sulla sicurezza

alimentare”, elaborato da Fiesa

e Federconsumatori.

La Giunta ha quindi approvato

il piano di attuazione per dar

vita all’Osservatorio sulla

sicurezza Alimentare, d’intesa

con la Fiepet e con la

Federconsumatori, finalizzato

alla costituzione dello

“Sportello Alimentare”, diffuso

sul territorio per garantire il

rispetto della normativa

igienico-sanitaria e le migliori

prassi in materia di gestione e

commercializzazione dei

prodotti alimentari.

L’Organismo federale ha poi

programmato la presentazione

del libro “L’alimentazione

equilibrata”, del Prof. Macrì e

del Prof. Del Toma, presso la

sede nazionale di

Confesercenti;

L’Organismo ha poi dato

mandato di procedere da un lato

alla revisione del DDL sugli

Esercizi di vicinato e

dall’altro di rilanciare la

rivisitazione del concetto di

consumazione sul posto,

aggiornandone le modalità

consentite, così come anticipato

nel corso dell’Assemblea

nazionale alla presenza della

Senatrice Simona Vicari,

Sottosegretario al Ministro

dello Sviluppo Economico.

L’Organo federale ha deliberato

di approfondire le iniziative in

progetto per il contrasto alle

nuove povertà e allo spreco

alimentare, ricercando le

sinergie necessarie a mettere in

campo azioni e attività

concrete. Particolare attenzione

sarà impiegata per rafforzare il

progetto di Formazione e

Scuola per gli specialisti

dell’alimentazione, dando

valore all’Albo dei Maestri

dell’Alimentazione.

La Giunta ha poi fatto una

disamina delle relazioni con le

altre rappresentanze del mondo

delle PMI, sollecitandone una

più proficua collaborazione.

I dirigenti della Giunta

nazionale intervenuti sul tema

dell’andamento dei consumi nel

periodo natalizio hanno

confermato che le festività

appena trascorse, dopo un

lungo periodo di stasi, hanno

segnato un’ inversione di

tendenza.

Il resoconto svolto dagli

intervenuti ha confermato

leggeri incrementi, attestandosi

mediamente sul 3%.

Si può ben dire che i risultati

registrati sono per il settore

alimentare al dettaglio, dopo 7

anni di austerity,

moderatamente ottimistici. Il

dato di preoccupazione è quello

di capire come evolveranno nel

corso dell’anno appena

iniziato.

Il Natale a tavola ha premiato la

tradizione con preferenze

rivolte alla qualità, con scelte

per la territorialità e il gusto a

favore di cesti natalizi di

prestigio e prodotti a base di

caviale, salmone, vini, salumi

e formaggi, dolci e prodotti da

forno della tradizione.

Sulla panificazione, è stata poi

svolta una puntuale

ricostruzione dell’iter attuativo

del DM sulla corretta

denominazione di pane fresco,

in attesa del via libera da parte

dell’Unione Europea, anche in

riferimento alla comunicazione

ultima della Sottosegretaria

senatrice Vicari e

all’andamento della PDL

Romanini approdata in

commissione Agricoltura alla

Camera. Sempre in questo

ambito è stata esaminata la

recente pronuncia del Ministero

della salute sul pane al carbone

vegetale, riscontrandone la

coerente indicazione fornita nei

giorni scorsi dalla nostra

Federazione. Sul tema

numerose iniziative si sono

svolte a livello territoriale.

Sulle questioni del settore carni,

la Giunta ha approvato

l’iniziativa, da concordare con

altri soggetti della filiera, di

chiedere un forte intervento al

Ministero delle politiche

agricole per il sostegno al

mercato interno e per a

valorizzazione delle filiere

professionali.

La Giunta ha poi deliberato le

iniziative previste dai

programmi delle singole

verticali e misure di intervento

per consolidare l’azione

sindacale in alcune aree

territoriali e tematiche. Rientra

in questo filone la possibilità di

concludere intese territoriali

con Federconsumatori sui temi

6

della sicurezza e dei consumi

alimentari.

Confesercenti e

Federconsumatori firmano

protocollo d’intesa

Confesercenti e

Federconsumatori firmano

protocollo d’intesa.

Tutelare cittadini ed imprese

commerciali per rilanciare

consumi

Sicurezza dei prodotti, lotta alla

pubblicità ingannevole ed alla

contraffazione, contrasto

dell’abusivismo in tutte le sue

forme, garanzie per il credito al

consumo e, per le PMI del

commercio, del turismo e dei

servizi, norme di tutela per uno

sviluppo equilibrato del

mercato ed una corretta politica

di concorrenza. Sono questi i

principali obiettivi del

protocollo d’intesa firmato oggi

dal presidente di Confesercenti,

Massimo Vivoli e da quello di

Federconsumatori, Rosario

Trefiletti.

Due “coprotagonisti” del

mercato, ancora una volta,

hanno scelto di collaborare,

consapevoli del fatto che lo

sviluppo economico, la crescita

dei prodotti e dei servizi e

l’internazionalizzazione dei

mercati rendono sempre più

centrale il rapporto tra

produttori, distributori e

consumatori. Per questo, le due

organizzazioni hanno posto al

centro dell’accordo l’esigenza

di sviluppare forme di

consultazione e di confronto per

favorire un rapporto sempre più

trasparente e costruttivo fra

imprese e consumatori in nome

della sicurezza, del benessere

della collettività e della

vivibilità delle città.

Su quest’ultimo tema in

particolare, Confesercenti e

Federconsumatori condividono

la necessità di sostenere

un’ampia azione a tutela dei

centri storici e più in generale

dei centri urbani, attraverso la

proposizione di politiche

finalizzate al mantenimento ed

allo sviluppo delle attività

commerciali, vera anima della

città.

Altro passaggio importante del

protocollo è quello relativo alle

misure per sostenere i consumi,

strumento indispensabile per la

sostenibilità dell’economia

italiana. Con particolare

attenzione alla questione dei

consumi responsabili, la lotta

agli sprechi, soprattutto in

campo alimentare, la

tracciabilità e l’etichettatura dei

prodotti.

Confesercenti e

Federconsumatori si sono

impegnate infine a realizzare

iniziative congiunte in materia

di sicurezza alimentare,

predisposizione di report

tematici, studio ed analisi dei

consumi, attività di studio e

reporting in materia turistica,

sportelli conciliativi territoriali.

Il protocollo siglato oggi

rappresenta l’ulteriore passo di

una collaborazione già

collaudata nel tempo tra

esercenti e consumatori,

nell’interesse di cittadini ed

imprese ed in quello dell’intera

economia.

Al via i Corsi di Pizzaiolo e

di Barman, all’Officina dei

Sapori di Sulmona

Al centro dell’attenzione

didattica ci sono competenze e

conoscenze necessarie per

l’inserimento/reinserimento nel

mondo del lavoro e le capacità

operative e gestionali di

un’impresa

Corso per Pizzaioli

La durata di 50 ore di lezioni

teorico/pratiche che si terranno,

in orario mattutino, dal 15 al 26

febbraio 2016.

Il Corso guiderà gli allievi alla

scoperta delle tecniche di

preparazione della pizza. Un

viaggio di sapore che passa

dalla pizza al piatto, per

arrivare a quella al taglio.

Strategico è l’apprendimento

della gestione, in maniera

professionale ed efficiente, di

tutte le fasi della lavorazione

della pizza: impasto,

lievitazione, manipolazione,

condimento e cottura.

Il Corso è organizzato per dare

la possibilità agli allievi attratti

dalla ristorazione di acquisire la

professione del pizzaiolo e di

predisporli ad un inserimento

nel tessuto socio/economico

della ristorazione. Questo

progetto si mette in evidenza

maggiormente in relazione alla

ricerca di opportunità di

recupero, mirato ad offrire una

sostanziale risposta ad una

richiesta specifica, manifestata

nel settore turistico e

ristorativo.

Al termine di ogni lezione è

prevista la degustazione delle

pizze preparate.

Il Docente del Corso è il

Maestro Pizzaiolo Campione

del mondo, Teseo Tesei.

Corso Barman

La durata è di 40 ore di lezioni

teorico/pratiche si terranno, in

orario pomeridiano, dal 22

febbraio al 18 marzo 2016.

Il Corso è rivolto a tutti: chi

desidera affacciarsi alla

professione di barman per un

inserimento lavorativo o chi

desidera aggiornarsi per il

proprio lavoro nell’acquisizione

di nuove tecniche e tendenze e

di conduzione dei locali

pubblici.

7

L’obiettivo strategico è

l’insegnamento delle basi del

mondo bar a tutti coloro che

desiderano affacciarsi alla

professione di barman. Il

mondo del barman non è

soltanto una professione, ma un

modo di essere creativo, artista

e professionale. Al termine del

Corso l’allievo sarà in grado di

conoscere i liquori di base,

distinguere i vini, riconoscere i

distillati, imparare le giuste dosi

di miscelazione dei cocktail e la

loro mescita, leggere le ricette e

preparare cocktail e long drink.

Riconoscere l'impegno

dell'attrezzatura, la giusta scelta

dei bicchieri, conoscenza

merceologica-sanitaria. Avrà

nozioni di marketing per poter

valorizzare al meglio il proprio

locale, imparare a lavorare con

classe e fantasia.

l Docente è il Professor Delio

Pitassi.

Sia per il Corso per Pizzaioli

che il Corso Barman verranno

utilizzate attrezzature

professionali e le lezioni,

teorico/pratiche. Le attività

didattiche saranno tenute in

ambienti adeguati, rispondenti

alle esigenze delle attività e

riproducenti laboratori di

imprese reali.