Prove d'esame EdS PSICOLOGO Ordinamento previgente DM 509

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ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DI BOLOGNA Esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di PSICOLOGO ex D.M. 13/01/1992 n. 40, art. 4 PROVE D’ESAME 1 NOTE INFORMATIVE Esame di Stato in vigore – nella formulazione delle prove sotto-riportata - fino alla 2 a sessione dell’anno 2009. Legge di riferimento: D.M. 13 gennaio 1992 n. 239/240 TITOLI DI ACCESSO - Laurea in Psicologia, conseguita secondo l’ordinamento previgente al D.M. n. 509/1999. - e inoltre un Tirocinio pratico post-lauream di durata annuale (DM 239/1992) da effettuarsi presso i Dipartimenti e gli Istituti di discipline psicologiche delle Università, ovvero presso strutture pubbliche o private ritenute idonee dalle Autorità Accademiche, d'intesa con il competente Consiglio dell'Ordine degli Psicologi. Il tirocinio si articola in due semestri e deve riguardare gli aspetti applicativi di due delle seguenti aree: Psicologia Generale, Psicologia Clinica e di Comunità, Psicologia Sociale e del Lavoro e Psicologia dello Sviluppo (età evolutiva). I due semestri hanno carattere rigorosamente continuativo con inizio il 15 marzo e il 15 settembre di ogni anno. PROGRAMMA D’ESAME L'esame di Stato è articolato nelle seguenti prove: una prova scritta, una prova pratica ed una prova orale. La prova scritta verte sugli aspetti sia teorici che applicativi della Psicologia Generale, della Psicologia dello Sviluppo e della Metodologia delle scienze del comportamento. La commissione propone tre temi tra i quali viene sorteggiato il tema da svolgere. Il tempo massimo è di sette ore (decreto 13 gennaio 1992, n. 240, art. 13), ma è la Commissione che, nella discrezionalità di cui gode, potrà decidere di concedere un tempo minore in relazione al contenuto del tema da svolgere. La prova pratica (o seconda prova scritta) consiste nella discussione scritta del protocollo di un caso individuale o di gruppo. Al Candidato vengono proposti: a) Un tema di Psicologia Clinica e di Comunità b) Un tema di Psicologia dell’Età evolutiva c) Un tema di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni d) Un tema di Psicologia Generale e Ricerca Sperimentale La scelta del caso da svolgere è a discrezione del Candidato, indipendentemente dall’indirizzo di Laurea . Il tempo massimo è di sette ore (decreto 13 gennaio 1992, n. 240, art. 13), ma è la Commissione che, nella discrezionalità di cui gode, potrà decidere di concedere un tempo minore in relazione al contenuto del tema da svolgere. La prova orale consiste in un colloquio individuale riguardante gli elaborati scritti, nonché argomenti teorico-pratici relativi alla attività svolta durante il tirocinio professionale. Per tutte e tre le prove il punteggio viene attribuito in 30/50. L’esito finale di abilitazione sarà pertanto espresso in 90/150, risultando dalla somma dei voti delle tre prove.

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ex D.M. 13/01/1992 n. 40, art. 4

PROVE D’ESAME

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NOTE INFORMATIVE

Esame di Stato in vigore – nella formulazione delle prove sotto-riportata - fino alla 2a sessione dell’anno 2009. Legge di riferimento: D.M. 13 gennaio 1992 n. 239/240

TITOLI DI ACCESSO - Laurea in Psicologia, conseguita secondo l’ordinamento previgente al D.M. n. 509/1999. - e inoltre un Tirocinio pratico post-lauream di durata annuale (DM 239/1992) da effettuarsi presso i Dipartimenti e gli Istituti di discipline psicologiche delle Università, ovvero presso strutture pubbliche o private ritenute idonee dalle Autorità Accademiche, d'intesa con il competente Consiglio dell'Ordine degli Psicologi. Il tirocinio si articola in due semestri e deve riguardare gli aspetti applicativi di due delle seguenti aree: Psicologia Generale, Psicologia Clinica e di Comunità, Psicologia Sociale e del Lavoro e Psicologia dello Sviluppo (età evolutiva). I due semestri hanno carattere rigorosamente continuativo con inizio il 15 marzo e il 15 settembre di ogni anno. PROGRAMMA D’ESAME L'esame di Stato è articolato nelle seguenti prove: una prova scritta, una prova pratica ed una prova orale. La prova scritta verte sugli aspetti sia teorici che applicativi della Psicologia Generale, della Psicologia dello Sviluppo e della Metodologia delle scienze del comportamento. La commissione propone tre temi tra i quali viene sorteggiato il tema da svolgere. Il tempo massimo è di sette ore (decreto 13 gennaio 1992, n. 240, art. 13), ma è la Commissione che, nella discrezionalità di cui gode, potrà decidere di concedere un tempo minore in relazione al contenuto del tema da svolgere. La prova pratica (o seconda prova scritta) consiste nella discussione scritta del protocollo di un caso individuale o di gruppo. Al Candidato vengono proposti: a) Un tema di Psicologia Clinica e di Comunità b) Un tema di Psicologia dell’Età evolutiva c) Un tema di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni d) Un tema di Psicologia Generale e Ricerca Sperimentale La scelta del caso da svolgere è a discrezione del Candidato, indipendentemente dall’indirizzo di Laurea. Il tempo massimo è di sette ore (decreto 13 gennaio 1992, n. 240, art. 13), ma è la Commissione che, nella discrezionalità di cui gode, potrà decidere di concedere un tempo minore in relazione al contenuto del tema da svolgere. La prova orale consiste in un colloquio individuale riguardante gli elaborati scritti, nonché argomenti teorico-pratici relativi alla attività svolta durante il tirocinio professionale.

Per tutte e tre le prove il punteggio viene attribuito in 30/50. L’esito finale di abilitazione sarà pertanto espresso in 90/150, risultando

dalla somma dei voti delle tre prove.

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Anno 1997 Prima Sessione Commissione: PROF. GUIDO SARCHIELLI (Presidente) PROF. CORRADO CAVALLERO PROF. SSA ELISABETTA LADAVAS DOTT.SSA LAURA LAMI DOTT.SSA MARIA GRAZIA CERVI PRIMA PROVA SCRITTA

TEMA n. 1 (tema estratto) I metodi in Psicologia. Il/La Candidato/a , facendo riferimento ai metodi normalmente usati in Psicologia:

1. Descriva brevemente le caratteristiche del metodo prescelto, evidenziandone pregi e difetti. 2. Delinei, eventualmente anche mediante esempi, i possibili ambiti professionali di applicazione di tale metodo.

TEMA n. 2 L’importanza dello studio dell’intelligenza in Psicologia. Il/La Candidato/a , riferendosi grevemente al dibattito teorico su questo argomento:

1. Definisca nelle linee essenziali la nozione di intelligenza. 2. Sottolinei alcuni degli approcci di studio prevalenti con le relative possibili applicazioni in contesti professionali

diversi. TEMA n. 3 Processi cognitivi e processi di costruzione dell’identità in una delle fasi dello sviluppo umano. Il/La Candidato/a , scelta una fase dello sviluppo imano, illustri:

1. Alcuni dei principali processi di sviluppo cognitivo. 2. Le caratteristiche principali del processo di costruzione dell’identità.

SECONDA PROVA SCRITTA (Prova Pratica) ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) Richiesta di consultazione su indicazione del medico curante per un adolescente di 14 anni. S. Presenta da qualche mese accessi di cefalea frequenti, prolungati e molto dolorosi; sono state effettuate una serie di indagini cliniche approfondite che n'anno portato ad escludere cause organiche. A seguito di questo è stata consigliata una valutazione psicologica. S. viene descritto come un ragazzino assolutamente normale, anzi come un figlio di cui essere soddisfatti. Precoce in tutte le tappe dello sviluppo, precoce negli apprendimenti strumentali di base: "buono", tranquillo ha interessi di tipo culturale; il rendimento scolastico è buono, "rna non è un secchione". Non è isolato, ma non è interessato alla vita del gruppo. 1 genitori: il padre è laureato, funzionario di un'azienda importante; la madre laureata, libero-professionista. Sono sempre stati soddisfatti di S., di cui si sono occupati "abbastanza compatibilmente ai propri impegni di lavoro". Di S. si sono occupati la nonna e una dada presente in casa sin dalla sua nascita. Quando S. aveva 11 anni è stata adottata una bimba di 4 anni, il suo arrivo è stato impegnativo per la famiglia e lo è attualmente. L'anno successivo è improvvisamente deceduta la nonna. 1 genitori sono angosciatissimi per i sintomi di S e come increduli che "una cosa simile sia potuta accadere proprio a lui". Sulla base dei dati proposti, il/la Candidato/a in forma sintetica individui: a)quali altri elementi si considerano necessari per l'approfondimento del'anamnesi; b) quale metodologia utilizzerebbe per approfondire il quadro personale e familiare; c) quale possibile intervento terapeutico considererebbe più adatto. ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) Il "Consorzio intercomunale XY è un'azienda che offre diversi servizi, fra i quali: la progettazione, costruzione e gestione di impianti del gas metano; lo smaltimento dei rifiuti e la produzione, potabilizzazione e distribuzione dell'acqua potabile. 1 servizi forniti da questa azienda vengono gestiti da due divisioni: igiene ambientale e reti. La Divisione ambiente si occupa

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dello smaltimento dei rifiuti, dell'inceneritore e della depurazione delle acque reflue; la Divisione reti gestiste le reti, gli impianti di produzione dell'acqua, le cabine e le reti del gas e quelle fognarie. Alle dipendenze di questa struttura sono circa duecento tra impiegati e operai; essi hanno una modesta anzianità aziendale, con età media intorno ai 32 anni; essi possiedono differenti gradi di specializzazione professionale e svolgono una ampia gamma di mansioni sia nell'ambito dei reparti aziendali sia all'esterno. A seguito della promulgazione del decreto legislativo 626/94 in materia di sicurezza l'azienda deve compiere una serie di verifiche e di interventi per adeguarsi alle nuove normative. Tra le prime decisioni vi è quella di costituire un Servizio di protezione e prevenzione con specifici responsabili e con la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori. L'azienda, inoltre, decide di far redigere a una società di consulenza un "manuale della sicurezza" con il quale si precisano le responsabilità delle principali funzioni aziendali e i diversi compiti nell'ambito del sistema di sicurezza aziendale. Di pari passo si prevede di realizzare un piano di interventi informativi e formativi in materia di sicurezza lavorativa per tutti i dipendenti affinché sia possibile prevenire il rischio di incidenti e infortuni. Per questo ultimo obiettivo l'azienda si rivolge a uno psicologo in grado di progettare tale piano di intervento. Analizzando il caso proposto il/la Candidato/a, in forma sintetica:

1. Espliciti il percorso logico e le principali tappe del lavoro di progettazione del piano di intervento informativo e formativo richiesto, spiegando il contributo specifico che può essere dato dalle conoscenze e competenze dello psicologo.

2. Indichi con chiarezza gli strumenti psicologici che ritiene necessari per affrontare con probabilità di riuscita tale progettazione, spiegando a ragione del loro uso.

ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) Andrea viene segnalato allo psicologo al termine della II elementare. Viene così descritto dagli insegnanti: “Andrea è un bambino con un buon livello di comprensione e astrazione, ma con difficoltà di concentrazione e di attenzione. È ipercinetico, viene distratto facilmente da stimoli esterni, sembra spesso non ascoltare quanto gli viene detto, interrompe o si comporta in modo invadente verso gli altri. Evidenzia importanti difficoltà della lettura e della scrittura e non gradisce le attività grafiche”. Durante la frequenza della scuola materna non si erano rilevati problemi. Andrea è secondogenito, la sorella frequenta con successo la scuola media superiore. Il padre è laureato, la madre diplomata, ambedue lavorano nel settore impiegatizio.

Il/La Candidato/a , in base ai dati proposti, in forma sintetica: 1. Individui quali elementi dell’anamnesi sono necessari per inquadrare il caso proposto. 2. Quale tipo di metodologia osservativi e di strumentazione testologica è opportuno adottare per pervenire alla

formulazione della diagnosi. ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) Si è ipotizzato che le donne siano più abili degli uomini nel riconoscere le emozioni positive rispetto a quelle negative. Inoltre tale fenomeno sembra più evidente nell'età matura piuttosto che nell'adolescenza. Descrivere un possibile esperimento di verifica dell'ipotesi discutendo le variabili interessate, il disegno sperimentale, la procedura, gli strumenti statistici atti all'analisi dei dati e le possibili conclusioni.

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Anno 1997 Seconda Sessione Commissione: PROF. GUIDO SARCHIELLI (Presidente) PROF. CORRADO CAVALLERO PROF. SSA ELISABETTA LADAVAS DOTT. RUGGIERO LAMANTEA DOTT. UMBERTO PONZIANI PRIMA PROVA SCRITTA

TEMA n. 1 La memoria e l’apprendimento umano in Psicologia. Il/La Candidato/a discuta gli aspetti del problema più vicini ai propri interessi di studio. TEMA n. 2 Lo studio delle emozioni e delle situazioni di stress. Il/La Candidato/a scelga l’approccio più vicino ai suoi attuali interessi di studio. TEMA n. 3 (tema estratto) Lo studio della personalità e delle differenze individuali in Psicologia. Il/La Candidato/a scelga l’approccio più vicino ai suoi interessi di studio. SECONDA PROVA SCRITTA (Prova Pratica)

ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) Silvia, 18 anni, viene inviata dal medico curante per una visita psicologica al Servizio di Salute Mentale per sospetta anoressia mentale. Due anni fa pesava quasi 80 kg, oggi ne pesa 47. Si presenta al primo incontro col padre (operaio di 42 anni): la madre è al lavoro. La prima parte del colloquio è svolto con entrambi. Il padre non ha una ipotesi sul malessere della figlia, adduce la causa all’inizio di una dieta di un anno prima. Si commuove molto e piange durante il racconto delle molte visite specialistiche private effettuate nell’ultimo periodo. La ragazza è sorpresa del pianto del padre. Il/La Candidato/a , in base ai dati proposti:

1. Dica quali elementi ritiene utili per verificare la correttezza della diagnosi. 2. Individui quale percorso di valutazione è necessario onde pervenire ad un eventuale trattamento. 3. Indichi quali settino di intervento sceglierebbe.

ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) L’ARGOflex (azienda produttrice di materassi ortopedici di 130 dipendenti, quaranta dei quali svolgono un ruolo impiegatizio) intende procedere ad una riorganizzazione degli Uffici Amministrativi e di vendita contando sulle potenzialità delle nuove tecnologie informatiche ora presenti sul mercato e sull’esistenza di software che facilita la cooperazione tra gli impiegati. Il direttore dell’Azienda, in accordo con i manager dei diversi settori operativi, non vuole tuttavia affidarsi esclusivamente ad una Software House che ha già offerto un pacchetto di strumenti standard e collaudati in aziende delle stesse dimensioni, Egli, invece, intende procedere ad una effettiva riprogettazione del lavoro e delle tecnologie più adatte alla sua azienda ed è dunque alla ricerca di una risposta personalizzata ai problemi di innovazione che attualmente caratterizzano l’azienda. Per questa ragione viene richiesta la consulenza di uno psicologo del lavoro esperto. Sin dal primo incontro con il consulente psicologo vengono manifestate da parte dei dirigenti le esigenze concrete alle quali deve rispondere il previsto cambiamento organizzativo, che non deve essere solo di facciata. Tali esigenze sono espresse soprattutto richiamando le finalità generali condivise dai dirigenti:

a) di incremento della produzione;

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b) di sviluppo della qualità dei servizi; c) di miglioramento della soddisfazione degli impiegati e dei clienti finali.

Lo Psicologo pertanto cerca di delineare un percorso progettuale di introduzione delle nuove tecnologie informatiche. Analizzando il caso proposto il/la Candidato/a, in forma sintetica:

1. Espliciti il percorso logico da seguire in questa progettazione, sottolineando il contributo specifico delle conoscenze e delle competenze dello psicologo.

2. Indichi con chiarezza gli strumenti psicologici che ritiene necessario adottare in alcune delle fasi di sviluppo e applicazione operativa del progetto.

ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) Andrea, 10 anni, frequenta la 5a elementare e presenta numerosi e pesanti tic che interessano in particolare la zona del capo e del tronco. Questi molto ben visibili e poco controllabili tic pongono a disagio tutta la famiglia. È secondogenito di una famiglia di livello economico e culturale medio-alto, con aspettative intense sui figli. La primogenita ha 18 anni, ha tentato il suicidio per una delusione sentimentale. Andrea ha un comportamento un po’ arrogante, molto sicuro di sé. Racconta di avere un rapporto difficile e contrastato con gli amici. Vorrebbe la leadership di tutti i gruppi che frequenta. Per questi comportamenti spesso è solo e rifiutato. Il suo apprendimento scolastico è eccellente. Esponga il/la Candidato/a le proprie considerazioni sul caso e proponga un percorso di intervento considerando:

1. Quali aspetti dell’anamnesi approfondire. 2. Quali test somministrare. 3. Quale setting di trattamento consigliare.

ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) Nell’ambito di ricerca che studia i rapporti fra sonno e processi cognitivi è noto che l’efficienza di certi compiti varia a seconda della fase di sonno nella quale le persone si trovano al momento in cui vengono svegliate per eseguire i compiti. Di recente è stata formulata l’ipotesi che al mattino i soggetti sono più veloci nella detenzione degli stimoli visivi quando vengono svegliati in fase REM piuttosto che in fase Non-REM, mentre non si riscontrano differenze quando il compito viene eseguito nel pomeriggio. Il/La Candidato/a costruisca un esperimento che permetta di testare questa ipotesi. In particolare specifichi:

1. Il disegno sperimentale. 2. Il tipo di analisi statistica. 3. I risultati attesi sulla base delle ipotesi.

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Anno 1998 Prima Sessione Commissione: PROF. MARCO WALTER BATTACCHI (Presidente) PROF.SSA FIORELLA GIUSBERTI PROF. GIUSEPPE MUCCIARELLI DOTT.SSA CATERINA RONDELLI DOTT.SSA ROSA DI LISA PRIMA PROVA SCRITTA

TEMA n. 1 Il/La Candidato/a illustri un esperimento o uno studio empirico o una ricerca nell'ambito della psicologia generale. Descriva il modello teorico a cui fa riferimento, l'ipotesi ed il metodo utilizzato, mettendone in evidenza, se necessario, eventuali limiti. Delinei se lo ritiene opportuno anche con esempi, le ricadute applicative di tale lavoro. TEMA n. 2 (tema estratto) I modelli della mente. Il/La Candidato/a illustri uno dei modelli teorici che hanno fondato la disciplina psicologica. Ne illustri le caratteristiche principali, le implicazioni metodologiche e le ricadute applicative. TEMA n. 3 Il concetto di emozione nelle teorie dello sviluppo psicologico. Il/La Candidato/a ne illustri gli ambiti di applicazione in contesti di ricerca e teorico-pratici. SECONDA PROVA SCRITTA (Prova Pratica)

ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) Un commerciante sui 40 anni, S.B., si presenta con la moglie ad una consultazione psicologica. E' molto teso, sudato , parla a scatti, mentre la moglie appare tranquilla e silenziosa. L'uomo denuncia insonnia, difficoltà sessuali, agitazione psicomotoria ,ansia e preoccupazione per la salute propria e quella della moglie e dei due figli di sei ed otto anni. La moglie, interrogata dallo psicologo, dice che in famiglia va tutto bene, solo che il marito è ansioso in modo sproporzionato rispetto alle situazioni. Il commerciante afferma ancora che si sente umiliato per lo scarso successo nel lavoro, che considera modesto rispetto alle proprie aspettative giovanili. Il/La Candidato/a indichi quali aree approfondirebbe nei colloqui successivi, quali strumenti testologici userebbe come supporto dei colloqui clinici illustrando anche i motivi della scelta, e quali ipotesi diagnostiche potrebbe formulare; indichi inoltre se ritiene opportuno proseguire, almeno in fase diagnostica, i colloqui solo con S.B. o anche con la moglie. ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) Il caso da analizzare fa riferimento ad un reparto di una fabbrica di dolciumi. Il reparto produce e impacchetta varie linee di dolci con un sistema di produzione a forni. È organizzato in due aree adiacenti, una per la produzione composta da uomini, l'altra per l'imballaggio composta da donne. Le aree sono separate da una barriera fisica, in modo che la sala di imballaggio sia protetta dall'umidità che si forma nell'area della produzione. Ogni sala ha un capo-reparto e un direttore che risponde al dirigente di settore e al dirigente dell'impresa. Nel complesso, 37 persone lavorano nel reparto (25 in produzione e 12 all'imballaggio). Il ruolo del direttore dell'area produzione è di allocare le persone ai vari compiti, fissare la velocità delle macchine e i ritmi di lavoro, organizzare i cambi e le pause, verificare l'igiene, la sicurezza e gli standard di qualità e mantenere la disciplina. La direttrice dell'area imballaggio ha il compito di far imballare i prodotti seguendo il ritmo della produzione e di allocare le lavoratrici in altre mansioni (pulizie, altri reparti) nelle fasi di bassa produzione. Il lavoro nel reparto è altamente interdipendente ma anche abbastanza semplice. Nonostante ciò, si sperimentano acuti problemi che si manifestano in un elevato turnover fra i dirigenti, in livelli di produzione al di sotto dei parametri standard, in elevati livelli di scarti. Il reparto è conosciuto come il peggiore dell'azienda.

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I lavoratori (area produzione) lamentano di svolgere un lavoro noioso e faticoso, di avere poche responsabilità nel prendere decisioni, soprattutto sui ritmi di lavoro, di ricevere poche informazioni sulla prestazione lavorativa e di avere livelli retributivi poco graduati in funzione della qualità della prestazione. Le lavoratrici (area imballaggio) lamentano invece di dover lavorare duro quando il reparto è sotto pressione per poi essere trasferite altrove nei momenti stagnanti e di avere il ritmo di lavoro determinato dalla velocità degli uomini in produzione, senza alcuna possibilità di controllo. I dirigenti ritengono che i dipendenti abbiano bassa motivazione, e che ci siano problemi di relazioni interpersonali tra i/le lavoratori/trici delle due aree (produzione e imballaggio). Inoltre, si sono registrate difficoltà di accordo e di comunicazione fra i due dirigenti circa i ritmi di lavoro da seguire. Sulla base delle informazioni contenute nella descrizione del caso, si delinei una metodologia di lavoro (strumenti diagnostici, modalità di raccolta delle informazioni) per meglio conoscere e affrontare i problemi posti dall'organizzazione del lavoro nel reparto; si definiscano le linee guida dell'intervento psicologico nel reparto volto a migliorare la prestazione dei lavoratori e delle lavoratrici e il morale del reparto. ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) La madre di Gianni, un ragazzino di 13 anni che frequenta la prima media, si presenta ad un Consultorio per dei problemi che il figlio presenta a scuola : a detta degli insegnanti non socializza con i compagni, mostra scarsa partecipazione alle lezioni, ha un rendimento scolastico alquanto scadente, specie alle prove orali, dove fa quasi sempre scena muta. La madre aggiunge che anche a casa Gianni è molto taciturno, si isola nella sua stanza dove ascolta musica a tutto volume, ha un solo amico che però frequenta poco, e mangia molto, specie fuori dai pasti, tanto che è piuttosto grasso e lo sembra ancora di più a causa della statura piuttosto bassa. Il/La Candidato/a indichi quali procedure utilizzerebbe per approfondire in successivi incontri la conoscenza del caso, quali strumenti testologici userebbe a questo scopo, e quali potrebbero essere le ipotesi su cui fondare il processo diagnostico. ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) Nell’ambito di ricerca che studia i rapporti fra capacità immaginativa e capacità di rappresentare mentalmente lo spazio, si è rilevato che non sempre e non necessariamente queste due abilità sono correlate fra di loro. Di recente, tuttavia, è stato ipotizzato che una buona capacità immaginativa sia predittiva di un buon senso dell’orientamento. Detto in altri termini, si pensa che gli individui che sono buoni immaginatori abbiano un senso dell’orientamento molto sviluppato, e che ciò sia vero per gli uomini, ma non per le donne. Il/La Candidato/a costruisca una situazione sperimentale che permetta di verificare questa ipotesi. In particolare specifichi: le variabili considerate, il disegno sperimentale, la procedura, il tipo di analisi statistica da applicare sui dati e le possibili conclusioni.

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Anno 1998 Seconda Sessione Commissione: Invariata rispetto alla Prima Sessione PRIMA PROVA SCRITTA

TEMA n. 1 Il pensiero: si descrivano le diverse forme di ragionamento, le difficoltà ad esso collegate e gli strumenti psicometrici di valutazione, precisando i rapporti fra ragionamento e sviluppo cognitivo. TEMA n. 2 (tema estratto) Le emozioni: si definisca il concetto descrivendo la struttura delle emozioni, le loro funzioni nell’attività mentale e i principali metodi di osservazione delle risposte emotive. Si precisino anche i rapporti fra emozioni e motivazioni. TEMA n. 3 Memoria e apprendimento: si descrivano le tecniche di misurazione della memoria umana e i diversi tipi di memoria. Si espongano inoltre le teorie dell’oblio e si precisino i rapporti fra apprendimento e memoria. SECONDA PROVA SCRITTA (Prova Pratica)

ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) B. è una vedova di 36 anni inviata allo psicologo dal suo medico di base. Ha perso il marito (40 anni) in un incidente sul lavoro 6 mesi fa. Ha una figlia di 7 anni alla quale deve pensare oramai da sola. La donna riferisce al primo colloquio che, da quando ha perso il marito, è diventata inappetente, si sveglia alle tre di notte e non si riaddormenta nonostante l’uso di tranquillanti o sonniferi. Tende ad isolarsi, rifiuta le visite delle amiche. Vede quasi quotidianamente la madre, anch’essa vedova, ma questo non pare esserle d’aiuto. Si sente infatti, dopo tali visite, ancora più scoraggiata e sola. La donna asserisce che, da quando il marito è morto, la figlia si aggrappa eccessivamente a lei, ha paura di andare a letto la sera e spesso si sveglia spaventata da incubi. Si chiede se anche la figlia ha bisogno dello psicologo. B. non se la sente di riprendere il lavoro sospeso alla morte del marito e teme di non farcela. Le capita di pensare al suicidio come liberazione dai suoi problemi. Sulla base dei dati anamnestici, il/la Candidato/a indichi gli approfondimenti che ritiene necessari, formuli un’ipotesi diagnostica, ed illustri un piano d’intervento in cui specifichi il metodo e gli obiettivi. ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) Compito 1 Il direttore di un'ASL riceve le lamentele del primario di un Servizio materno-infantile a proposito del funzionamento della sua équipe. Secondo ciò che questi riferisce durante il colloquio:

- i diversi operatori mostrano una limitata capacità di interagire efficacemente tra le diverse professionalità; - la sua leadership è ripetutamente messa in discussione, attraverso comportamenti di non adeguamento alle decisioni

prese (ritardi nell'esecuzione di attività decise in équipe; spostamento delle priorità assegnate alle diverse attività del servizio; mancata effettuazione di iniziative; …);

- in più di un caso, il livello professionale degli operatori non è adeguato e richiederebbe interventi di formazione e/o aggiornamento;

- in generale, il livello della prestazione dell'équipe è al di sotto della media cui il primario è abituato: egli cita, a supporto di questa valutazione, il buon funzionamento dell'ultimo servizio che ha diretto sino a quattro mesi prima, dove nessuno di quei problemi si presentava.

Siete uno psicologo dell'organizzazione, al quale il direttore dell'ASL si rivolge perché ritiene di non avere competenze e tempo sufficienti per affrontare con rapidità la situazione, da lui ritenuta potenzialmente pericolosa per il buon funzionamento del servizio. Quale programma di intervento ritenete opportuno? Descrivetelo per fasi e nelle grandi linee. Compito 2

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Un'organizzazione intende entrare in un settore di mercato totalmente nuovo, per il quale non esiste una consolidata tradizione, quello dei venditori di pubblicità sui siti Internet. Essa vuole cercare di assumere le persone che le possano meglio garantire di avere successo in questo nuovo mercato. Per fare questo, ha deciso di affidarsi ad una procedura di selezione mediante valutazione psicoattitudinale dei candidati. La questione è particolarmente delicata, in quanto manca la possibilità di fare affidamento sull'esperienza passata: questa posizione lavorativa è infatti totalmente nuova, e mancano parametri di riferimento per individuare quali siano le caratteristiche personali che rendono più probabile che un determinato Candidato possa in futuro dare una prestazione soddisfacente. Diverse agenzie di selezione del personale si sono offerte di gestire la procedura di individuazione dei potenziali futuri venditori, con strumenti diversi (curriculum, misure psicometriche, colloqui, simulazioni). Siete uno psicologo del lavoro, chiamato dal direttore generale di questa organizzazione a valutare l'affidabilità delle diverse offerte presentate dalle agenzie citate. Il vostro compito è di fornire un elenco di caratteristiche che possano distinguere le offerte affidabili dalle altre, a prescindere da considerazioni di carattere economico. Vi si chiede dunque di dare esclusivamente un giudizio di attendibilità scientifica, alla luce dello stato dell'arte sulla selezione del personale in psicologia applicata. Quali criteri di giudizio indichereste? ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) Un padre chiede un colloquio ad uno psicologo che lavora in un Centro per la diagnosi e la terapia del bambino e dell'adolescente perché è preoccupato per il figlio diciassettenne: studia e va abbastanza bene a scuola (frequenta un Istituto Tecnico Superiore), ma ha pochi amici, esce poco, sembra non frequenti ragazze, non riceve mai telefonate e da un po' di tempo è diventato piuttosto scontroso e malinconico. Ha cercato di aprire un dialogo, che gli risulta un po' difficile sia perché anche lui ha un carattere chiuso, sia perché il figlio si rifiuta di rispondere alle sue domande e si mostra seccato. Un amico di questo signore recentemente è stato duramente sorpreso per aver scoperto che il figlio si drogava ed anche lui teme che il figlio abbia qualche problema di questo genere o sia omosessuale. Vorrebbe che lo psicologo vedesse il figlio per fare una diagnosi accurata e per aiutarlo a risolvere i suoi problemi, visto che a lui non dà ascolto. Secondo voi come e con quali interlocutori deve procedere lo psicologo in questo e in eventuali altri colloqui? Se, dopo i colloqui preliminari, emergesse che il ragazzo ha realmente dei problemi, quali test scegliereste - e perché li scegliereste - per effettuare una diagnosi accurata? A chi andrebbe fatta la restituzione? ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) È oramai accertato che la sonnolenza è un fattore determinante negli incidenti di guida: diversi studi indicano infatti che gli incidenti che coinvolgono un unico veicolo, più probabilmente associati a decrementi di vigilanza del guidatore, hanno un andamento bimodale, con due picchi positivi, uno maggiore notturno e uno minore nel primo pomeriggio. Questi orari corrispondono ai momenti di massima propensione fisiologica per la sonnolenza. In questi incidenti sono maggiormente coinvolti i giovani al di sotto dei trenta anni. Alcuni effetti negativi della sonnolenza sono: aumento dei tempi di reazione, vuoti di attenzione e diminuzione della capacità di identificare stimoli negativi. Il/La Candidato/a costruisca una situazione sperimentale che permetta di verificare l’esistenza di diversi livelli di vigilanza diurna e notturna, per un campione di giovani, dopo una serata di sabato sera trascorsa con amici. Si tenga anche conto dell’eventuale assunzione di alcolici e del tipo di attività in cui i soggetti hanno trascorso la serata. In particolare specifichi: le variabili considerate, il disegno sperimentale, la procedura, il tipo di analisi statistica da applicare sui dati e le possibili conclusioni.

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Anno 1999 Prima Sessione Commissione: PROF. FELICE FRANCESCO CARUGATI (Presidente) PROF. GIANNI BRIGHETTI PROF. AUGUSTO PALMONARI DOTT. UMBERTO PONZIANI DOTT.SSA LAURA ZANNETTI PRIMA PROVA SCRITTA

TEMA n. 1 Il/La Candidato/a scelga un argomento che abbia trovato di rilevanza particolare nel corso degli studi in psicologia, ne descriva le caratteristiche principali dal punto di vista teorico e metodologico e ne illustri i contributi più significativi TEMA n. 2 Il/La Candidato/a scelga una teoria fra quelle incontrate nel corso degli studi in psicologia, ne individui i presupposti concettuali più significativi, illustri le principali linee di sviluppo e descriva le metodologie di indagine più caratterizzanti TEMA n. 3 (tema estratto) In psicologia sono impiegati molteplici approcci metodologici. Il/La Candidato/a scelga due fra questi approcci, ne illustri le differenze principali, indicando gli ambiti teorici o applicativi in cui si sono rivelati più efficaci. SECONDA PROVA SCRITTA (Prova Pratica)

ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) B.L. è una donna sposata di 34 anni che vive nella famiglia nucleare composta dal marito e da un figlio maschio di 7 anni che frequenta regolarmente la seconda elementare. Il marito, coetaneo, svolge lavori precari ed è iscritto ad un corso universitario. Le famiglie di origine dei coniugi abitano in città diverse da quella di residenza di B.L., hanno discrete possibilità economiche e sono disposte ad aiutare economicamente i due coniugi. Circa un anno fa, B.L. che svolgeva un lavoro di tipo impiegatizio, è stata licenziata per ragioni di ristrutturazione aziendale. Qualche settimana dopo, in B.L. si è manifestata una sintomatologia caratterizzata da ansia sistematica, accompagnata da attacchi di panico in diversi contesti ambientali; per tale sintomatologia, il medico di base ha ritenuto opportuno suggerire di rivolgersi ad un Dipartimento di salute mentale. Il/la Candidato/a individui le modalità più opportune per approfondire l’inquadramento del caso in esame, suggerendo eventuali strumenti di indagine per una definizione diagnostica e indichi le possibili linee di un trattamento adeguato. ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) L’azienda PANIS S.r.l. intende ampliare nei paesi del Sud-America la sua quota di mercato nel settore della vendita di macchine automatiche per la preparazione di pasta dolce. Ritiene di dover assumere almeno tre laureati in discipline economiche con forti motivazioni e abilità imprenditoriali e capaci di organizzare gruppi di venditori locali, coordinandone le attività e i programmi di lavoro. Tali laureati dovranno assumere immediatamente un ruolo direttivo. Nello stesso tempo questa azienda intende sostituire nei suoi due stabilimenti italiani un gruppo di circa dieci operai, specializzati nel settore alimentare, che di recente sono andati in pensione. Per l’acquisizione di tutte queste differenti unità di lavoro l’area della Direzione del personale, avvalendosi anche della Società di consulenza INSER.LA, sta progettando un opportuno piano di lavoro che comprende diverse fasi. Il/La Candidato/a , che in quanto psicologo fa parte di questa società di consulenza:

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- descriva brevemente le diverse fasi del piano di selezione del personale giustificandone le ragioni e la loro sequenza; - illustri, in particolare, gli strumenti reputati più adatti per poter giungere ad un risultato ottimale.

ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) A.F. è una bambina di 7 anni che frequenta la prima elementare in una scuola cittadina, con una lieve paresi al braccio sinistro, esito di un parto difficile. Nel dicembre scorso le insegnanti hanno fatto una segnalazione al Servizio materno-infantile della ASL ravvisando in A. F. i seguenti problemi:

- pur non evidenziando particolari difficoltà di apprendimento, presta attenzione al lavoro per un tempo molto ridotto;

- il comportamento in classe è difficile: disturba i compagni mentre lavorano o giocano, portando loro via gli oggetti e rispondendo alle proteste usando a volte le mani e parolacce; quando le insegnanti la richiamano, nel lavoro o nel gioco, non accetta di essere sgridata e risponde alzando la voce e, a volte, mettendosi a correre nell’aula.

La madre riferisce alle insegnanti che a casa i comportamenti segnalati sono poco frequenti e che la bambina riferisce di trovarsi bene soprattutto con l'insegnante di matematica. Le insegnanti sono preoccupate per lo sviluppo della situazione e per le possibili ripercussioni sull’apprendimento. La bambina vive con la madre e con una sorella ventenne; dopo una visita domiciliare l’assistente sociale riferisce di un livello di vita decoroso, anche se né la madre né la figlia maggiore hanno un lavoro stabile. Il/La Candidato/a indichi quali procedure adotterebbe per inquadrare ed approfondire la conoscenza del caso, quali strumenti eventualmente utilizzerebbe a questo scopo, quali ipotesi diagnostiche potrebbe indicare e quali suggerimenti offrirebbe agli insegnanti per affrontare la situazione immediata. ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) Il/la Candidato/a costruisca una situazione sperimentale nella quale vengano messi a confronto due gruppi di soggetti oppure sia analizzato un singolo soggetto, relativamente alla valutazione di un comportamento scelto all’interno di un campo di indagine definito (solo a titolo di esempio: percezione visiva, percezione acustica, linguaggio, memoria, pensiero e ragionamento, neuropsicologia). Sulla base della scelta operata, il/la Candidato/a descriva: ipotesi dell’esperimento; disegno sperimentale; caratteristiche degli stimoli proponibili; materiali utilizzabili; tipo di trattamento statistico dei dati.

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Anno 1999 Seconda Sessione Commissione: Invariata rispetto alla Prima Sessione PRIMA PROVA SCRITTA TEMA n. 1 (tema estratto) La psicologia ha elaborato, nel corso della sua storia, molteplici modelli e teorie. Il/la Candidato/a illustri un modello o una teoria, con particolare riguardo agli sviluppi contemporanei, indicandone le caratteristiche principali, gli eventuali limiti e le possibili applicazioni. TEMA n. 2 A che cosa serve la psicologia? Il/la Candidato/a argomenti i modi attraverso i quali la psicologia produce conoscenze in uno dei seguenti campi: individuo, gruppi sociali, ambiente, organizzazioni sociali. Il/la Candidato/a illustri inoltre le eventuali applicazioni derivate da tali conoscenze. TEMA n. 3 Il/la Candidato/a scelga un campo di indagine fra quelli incontrati nel corso degli studi, ne inquadri un approccio teorico e metodologico, illustri almeno uno studio empirico o un’indagine clinica che lo caratterizza, ne metta in evidenza i risultati e le eventuali implicazioni nella pratica professionale. SECONDA PROVA SCRITTA (Prova Pratica)

ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) L. M. ha 21 anni, maschio, studente universitario, vive con la madre. Da quasi due anni ha una relazione con una sua coetanea, della quale si dice molto innamorato anche se, racconta in modo profondamente angosciato e dopo molte incertezze, non riesce ad avere con lei rapporti sessuali completi. Anche nella sua adolescenza, pur avendo avuto alcuni flirt non ha mai avuto rapporti sessuali. Si descrive come un po’ introverso, senza molti amici, ma fondamentalmente ottimista e fiducioso nel suo futuro. Denuncia problemi di insonnia e lamenta di avere molto spesso incubi notturni che lo spaventano profondamente. Soffre con una certa frequenza di mal di testa che possono durare anche alcuni giorni. In tre occasioni, che ricorda in maniera particolareggiata, ha avuto l’impressione di svenire e questa sensazione gli ha provocato molta angoscia. Il suo rendimento scolastico è molto buono, anche se per raggiungere questo risultato L.M. dice di dovere studiare ed impegnarsi molto. I genitori hanno divorziato quando lui aveva 16 anni e nelle sue parole, dopo un periodo di difficoltà, la situazione è stata vissuta in modo non traumatico. Il padre si è risposato e dal nuovo matrimonio ha avuto una figlia che adesso ha 3 anni. Ammette di avere migliori rapporti con il padre che vede una volta alla settimana e con il quale trascorre parte delle vacanze estive, compiendo lunghe escursioni in montagna. La madre viene descritta come molto presa dal suo lavoro di avvocato, spesso assente da casa per impegni, ma attenta a non fare mancare nulla al figlio. L.M. dice di essere certo che se riuscirà ad avere una vita sessuale felice con la sua partner, tutte le sue difficoltà si risolveranno e chiede se esistano tecniche psicologiche o medicine che possano risolvere il suo problema. Il/la Candidato/a descriva quali strumenti utilizzerebbe per giungere una valutazione diagnostica e quale tipologia di trattamento suggerirebbe. ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) Un'organizzazione intende entrare in un settore di mercato totalmente nuovo, per il quale non esiste una consolidata tradizione, quello dei venditori di pubblicità sui siti Internet. Essa vuole cercare di assumere le persone che le possano meglio garantire di avere successo in questo nuovo mercato. Per fare questo, ha deciso di affidarsi ad una procedura di selezione mediante valutazione psicoattitudinale dei candidati. La questione è particolarmente delicata, in quanto manca la possibilità di fare affidamento sull'esperienza passata: questa posizione lavorativa è, infatti, totalmente nuova, e mancano parametri di riferimento per individuare quali siano le caratteristiche personali che rendono più probabile che un determinato Candidato

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possa in futuro dare una prestazione soddisfacente. Diverse agenzie di selezione del personale si sono offerte di gestire la procedura di individuazione dei potenziali futuri venditori, con strumenti diversi (curriculum, misure psicometriche, colloqui, simulazioni). Siete uno psicologo del lavoro, chiamato dal direttore generale di questa organizzazione a valutare l'affidabilità delle diverse offerte presentate dalle agenzie citate. Il vostro compito è di fornire un elenco di caratteristiche che possano distinguere le offerte affidabili dalle altre, a prescindere da considerazioni di carattere economico. Vi si chiede dunque di dare esclusivamente un giudizio di attendibilità scientifica, alla luce dello stato dell'arte sulla selezione del personale in psicologia applicata. Quali criteri di giudizio indichereste? ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) M. è un alunno di 7 anni, profugo con la famiglia giunti dall'ex-Jugoslavia, inserito in una classe seconda elementare nel mese di novembre, in conformità alle norme in vigore. Le insegnanti della classe rilevano che M. pur non presentando specifiche difficoltà sul piano dell'utilizzo della lingua nel corso della vita quotidiana, mostra invece difficoltà legate alla comprensione dei concetti e difficoltà di tipo logico-matematico (in particolare l'impiego delle quattro operazioni) e comportamenti di scarsa integrazione nella vita quotidiana della classe: rifiuta alcuni cibi, si rifiuta di prestare gli oggetti di scuola ai compagni, durante gli intervalli tende a stare da solo, la frequenza scolastica non è continua. Le insegnanti chiedono di potere discutere il caso di M. per definirne il quadro evolutivo, per individuare strumenti adeguati ad M. e all'intera classe, allo scopo di favorire il processo di integrazione. Il/la Candidato/a indichi quali strumenti adotterebbe personalmente e quali offrirebbe agli insegnanti per approfondire la conoscenza del caso; inoltre specifichi quali indicazioni operative suggerirebbe agli insegnanti per affrontare la situazione. ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) Il/la Candidato/a descriva nelle sue varie fasi (inquadramento teorico, ipotesi di ricerca, materiali e metodi, trattamento dei dati, risultati nelle loro possibili alternative, conclusioni) un esperimento che abbia come oggetto un tema a scelta fra quelli iscritti nelle seguenti aree: processi cognitivi di base, neuropsicologia, psicologia clinica, processi psico-sociali, processi di sviluppo ed educativi.

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Anno 2000 Prima Sessione Commissione: PROF.SSA OLGA CODISPOTI (Presidente) PROF.SSA PAOLA DE VITO PISCITELLI PROF. SSA MARIA LUISA POMBENI DOTT. SSA MIRELLA FELICE DOTT. SSA ELISABETTA ZANZI

PRIMA PROVA SCRITTA

TEMA n. 1 Il/La Candidato/a scelga un argomento di ordine teorico o applicativo ed esponga i contributi più importanti su quell’argomento di una o più delle grandi teorie psicologiche. TEMA n. 2 Il/La Candidato/a scelga una delle più rilevanti teorie psicologiche e ne esponga i concetti principali, l’approccio metodologico e le ricadute applicative. TEMA n. 3 (tema estratto) Il/La Candidato/a scelga due tra gli approcci metodologici più studiati in Psicologia, illustrandone le differenze più rilevanti ed indicando quale di essi, a suo parere, è risultato più efficace sotto l’aspetto teorico e applicativo. SECONDA PROVA SCRITTA (Prova Pratica)

ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) Soggetto maschile di 40 anni, impiegato. Si presenta raccontando che da alcuni anni non riesce più a dormire bene, si agita per ogni piccolo stress e perfino gli eventi positivi, come la nascita di una figlia, lo mettono in ansia. L’anamnesi rivela che il paziente, figlio unico, ha goduto di uno stato di “assoluto benessere” fino alla morte dei genitori, scomparsi a distanza di un anno l’uno dall’altro, prima il padre per una malattia cardiaca (all’età di 57 anni) e poi la madre per un cancro (all’età di 52 anni). La sua compagna, che ha sposato da poco, l’ha aiutato moltissimo in questo periodo e spesso ha pensato che senza di lei non ce l’avrebbe fatta. Si è deciso a chiedere aiuto solo ora perché ha notato qualcosa di nuovo: gli capita da qualche mese di sentire come una strana paura che gli possa capitare qualcosa di brutto, come una grave malattia fisica o di perdere il controllo e impazzire. Finora ha utilizzato, su consiglio del suo medico, dei tranquillanti minori che hanno alleviato la sua ansia, ma si chiede se non si debba fare qualcos’altro, soprattutto per rassicurarsi che non avvenga ciò che teme di più: che i suoi problemi incrinino il rapporto che ha con la sua compagna e che non corra il rischio di trasmettere la sua ansia e le sue paure alla figlioletta. Il/La Candidato/a illustri gli strumenti diagnostici che impiegherebbe e i percorsi di valutazione che intraprenderebbe per formulare un progetto terapeutico adeguato al caso. ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) Un’Azienda multinazionale del settore meccanico sta per inglobare una piccola azienda (100 dipendenti) per ridurre fattori di concorrenza. Le due strutture hanno alle spalle culture del lavoro e climi organizzativi molto diversi fra loro. L’ufficio “gestione e sviluppo risorse umane” fa presente alla Direzione la necessità di sostenere i nuovi dipendenti nella fase di impatto con un’organizzazione molto diversa da quella di provenienza. La Direzione, per ridurre effetti negativi sia a livello personale che di funzionamento organizzativo, accetta il suggerimento e affida ad uno Psicologo del lavoro la messa a punto di un progetto di intervento che può coinvolgere diversi livelli di interlocutori. Il/La Candidato/a illustri le linee essenziali della proposta che sottoporrebbe alla Direzione, per monitorare gli effetti psicosociali ed organizzativi legati alla fusione aziendale.

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ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) Luca, un bambino di otto anni, viene inviato allo psicologo perché a scuola viene definito distruttivo, disturba gli altri compagni, si mette spesso nei guai. L’insegnante che lo segnala lo definisce intelligente, curioso, ma non continuativo nelle sue applicazioni. Al primo colloquio con la madre viene descritto come affettuoso ma incredibilmente testardo, oppositivo, spesso capriccioso, si isola facilmente davanti alla TV ma è peraltro in grado di giocare da solo. Con gli altri bambini può giocare solo se comanda. È il più piccolo della famiglia. Una sorella di due anni più grande è spesso oggetto delle sue rabbie eccessive. Tra i genitori esiste un discreto accordo, ma poca fermezza rispetto a regole e divieti. La madre lo definisce simpatico ma viziato, il padre lo considera eccezionale. Il/La Candidato/a operi una valutazione della richiesta, costruisca un profilo diagnostico ed elabori un progetto terapeutico di sostegno.

ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) Un’ipotesi che gode notevole credito è che i pazienti psicosomatici siano caratterizzati da una scarsa capacità di sperimentare, riconoscere ed esprimere le proprie emozioni. Questa difficoltà è ormai universalmente designata col termine “alessitimia”. È stata poi avanzata l’ipotesi che chi ha difficoltà a riconoscere le proprie emozioni ha anche difficoltà a identificare le emozioni altrui. Il/La Candidato/a illustri come si possono mettere alla prova queste due ipotesi, avendo a disposizione:

a) un questionario di personalità atto a valutare i tratti alessitimici (ad esempio, la Schalling-Sifneos Personality Scale); b) la serie di 36 diapositive di volti esprimenti emozioni, già utilizzate da Ladavas e coll. e da Rossi e Ladavas.

In particolare si precisi: 1. come ricostruire il campione di soggetti psicosomatici, considerando che esistono diverse forme psicosomatiche

(asma, retto-colite ulcerosa, psoriasi); 2. come ricostruire il gruppo di controllo, le modalità di esecuzione delle prove (esempio: successione fissa o alternata

delle due prove) e il test statistico più idoneo (parametrico o non parametrico).

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Anno 2000 Seconda Sessione Commissione: Invariata rispetto alla Prima Sessione

PRIMA PROVA SCRITTA

TEMA n. 1 Scegliendo uno dei contesti operativi (clinico, del lavoro, evolutivo, sperimentale) in cui il colloquio e/o l’intervista vengono utilizzati, Il/La Candidato/a indichi le linee metodologiche essenziali da seguire e illustri situazioni e finalità specifiche di tali strumenti riferite a quel contesto. TEMA n. 2 Parte preliminare della Psicologia generale è lo studio delle funzioni psichiche (percezione, pensiero, memoria, motivazione, emozioni, ecc.). Il/La Candidato/a scelga una di queste funzioni ed esponga le principali conoscenze teoriche ed applicative acquisite. TEMA n. 3 (tema estratto) Per la Psicologia dello sviluppo, l’adolescenza costituisce un momento cruciale per la costruzione della personalità. Il/La Candidato/a indichi quali aspetti della problematica adolescenziale appaiono più rilevanti dal punto di vista teorico e applicativo. SECONDA PROVA SCRITTA (Prova Pratica) ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) Il medico di base invia al Consultorio Carmela, una giovane donna di 25 anni che è rimasta vedova da qualche mese perché il marito trentenne, camionista, ha perso la vita in un grave incidente stradale. La signora ha una bambina di 4 anni per la quale è molto preoccupata perché, da quando è morto il padre, ha paura ad andare a letto, si aggrappa continuamente a lei, non vuole mai lasciarla nemmeno per giocare con le amiche. Per quanto la riguarda, Carmela lamenta una grave inappetenza e insonnia costante, nonostante il medico le abbia prescritto dei sonniferi: si sveglia quasi ogni notte e poi non si addormenta più, ha troppi pensieri, sente l’enorme responsabilità di tirar su da sola sua figlia, non sa come fare per riprendere a lavorare, visto che alla morte del marito ha interrotto il lavoro. A volte le sembra di non avere vie di uscita, che non ce la farà a venir fuori da tutto ciò… vorrebbe chiudere gli occhi e non svegliarsi più. Il/La Candidato/a formuli un’ipotesi psicodiagnostica riferita a Carmela, indichi quali approfondimenti ritiene necessari prima di progettare un eventuale intervento e, sulla base degli elementi che tali approfondimenti potrebbe ottenere, indichi che tipo di intervento riterrebbe più opportuno. ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) Da pochi mesi si è realizzata una trasformazione storica: il passaggio dal Ministero alle Regioni in materia di collocamento al lavoro. I nuovi servizi per l’impiego, gestiti a livello provinciale, aprono nuovi spazi per l’intervento dello psicologo del lavoro: attività di orientamento professionale, preselezione, bilancio di competenze. Questi sono solo degli esempi di possibili attività professionali da attivare in questi servizi, alcune delle quali richiedono una specifica competenza psicologica. Il/La Candidato/a articoli, in maniera più puntuale, quali possono essere le prospettive di riorganizzazione di questi servizi, quali le professionalità coinvolte, le attività a sostegno dell’inserimento o reinserimento lavorativo, quali le criticità di questo processo di cambiamento storico. ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) Matteo, undici anni, un bambino che non ha mai mostrato problemi particolari, dopo pochi mesi dall’inizio della scuola secondaria sviluppa un forte senso di rifiuto a frequentarla. Se costretto ad andarci, arriva a fare grosse scenate, si infuria e

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adotta un comportamento capriccioso. È il maggiore di tre figli (ha una sorella ed un fratello, rispettivamente di otto e quattro anni). I genitori lavorano entrambi: la madre è molto coinvolta nella sua attività, che la tiene lontana da casa molte ore al giorno; il padre, che lavora di notte, trascorre molto più tempo con i figli. Entrambi i genitori hanno sofferto in passato di depressione; sono persone apparentemente molto miti che evitano gli scontri; fra loro pare ci sia un buon accordo, hanno comunque una visione del mondo esterno come se fosse minacciato. Il ragazzino è molto attaccato al padre , che si comporta con lui (e anche con gli altri figli) prevalentemente come un compagno di giochi. La madre pare una donna molto fragile e apatica. A scuola Matteo tende a restare isolato; non è litigioso con i fratelli ed evita decisamente con loro qualsiasi conflitto. Queste informazioni emergono da alcuni colloqui con lo psicologo al quale si sono rivolti i genitori di Matteo per una consulenza. Il/La Candidato/a esponga la propria valutazione in merito alla richiesta, consideri le diverse possibilità di intervento, collocando il caso nell’ambito evolutivo-adolescenziale.

ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) Vi sono molti indizi che lo stato depressivo incida sui processi metacognitivi (strategie di apprendimento, monitoraggio dell’attività mentale, consapevolezza dell’impegno necessario per lo svolgimento di un compito mentale). D’altra parte, anche lo stato ansiosi può incidere sui processi metacognitivi. Si vuole studiare l’incidenza specifica dello stato depressivo e differenziarla da quella dello stato ansioso, limitando la popolazione oggetto di studio sugli adolescenti che frequentano scuole secondarie superiori, e si dispone dei seguenti strumenti: Children’s Depressione Inventory (CDI), per soggetti da 8 a 17 anni; State-Trait Anxiety Inventory (STAI X2) e Questionario di Studio di Cornoldi, De Beni e Gruppo MT per la valutazione delle capacità metacognitive. Si chiede di elaborare un disegno sperimentale appropriato e in particolare di precisare:

a) quali sono le variabili indipendenti e quali quelle dipendenti; b) quali campioni estrarre e come, per assicurarsi il più possibile di comparabilità dei campioni, escluse com’è le

variabili sperimentali; c) i test statistici da utilizzare.

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Anno 2001 Prima Sessione Commissione: PROF. MARCO DEPOLO (Presidente) PROF.SSA PIERCARLA CICOGNA PROF. BRUNO BALDARO PROF. NICOLINO ROSSI DOTT.SSA CHIARA BOSI PRIMA PROVA SCRITTA

TEMA n. 1 Il metodo sperimentale e il metodo clinico sono i paradigmi principali della ricerca psicologica. Ne illustri il/la Candidato/a gli aspetti caratterizzanti. TEMA n. 2 (tema estratto) Approccio cognitivo e approccio psicodinamico rappresentano due grandi correnti teoriche e di intervento in psicologia. Ne illustri il/la Candidato/a le caratteristiche principali. TEMA n. 3 Il problema del metodo in psicologia: illustri il/la Candidato/a i principali paradigmi della ricerca psicologica. SECONDA PROVA SCRITTA (Prova Pratica) ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) La signora A., di 40 anni, consulta un professionista su insistenza del marito a causa di sintomi che sono diventati progressivamente più gravi ed intollerabili, che stanno condizionando sempre più la vita di coppia, che non ha figli. A. è costantemente dedita alla pulizia della casa, a mettere in ordine, a lavare gli indumenti, a controllare gli oggetti che il marito porta a casa, per il timore di contaminazioni. Tali manifestazioni sono diventate sempre più intense dopo la morte della madre di A., circa cinque anni prima, per le conseguenze di una malattia infettiva. Attualmente A. è casalinga, dopo aver lasciato qualche anno prima il lavoro di segretaria presso un’azienda. In questo lei era competente e preparata; tuttavia svolgeva le sue mansioni con scrupolo e meticolosità eccessivi per cui impiegava molto tempo per completare i compiti assegnati, che la portavano ad oltrepassare l’orario di lavoro ed a continuare ad occuparsene anche a casa. Inoltre ogni decisione da prendere era fonte di ansia per i persistenti dubbi che la tormentavano. A. è sempre stata poco desiderosa di intrattenere relazioni sociali ed il marito lamenta anche una scarsa disponibilità affettiva e sessuale. A. è una donna che mostra un persistente stato di insoddisfazione, sentimenti di inadeguatezza e di sfiducia, è convinta di non valere nulla e pensa che la vita non abbia più molto da offrirle. Soffre anche di insonnia. Il marito non riesce in alcun modo ad esserle di aiuto, si sente infelice ed impotente di fronte alla situazione. Il/La Candidato/a indichi: 1) in quale ( o quali) categoria psicopatologica vanno presumibilmente collocate le manifestazioni sintomatologiche e

comportamentali della signora A; 2) quali dati anamnestici e biografici è utile indagare per approfondire la conoscenza del caso; 3) i concetti psicologici esplicativi del quadro clinico, all’interno di un modello teorico di riferimento prescelto; 4) le indicazioni terapeutiche più opportune per affrontare il caso, motivandone la scelta. ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) Un'amministrazione comunale vi chiede, in quanto psicologo del lavoro, di redigere un piano formativo per il personale della polizia municipale addetto al controllo del traffico. Si tratta di un reparto di circa trenta persone. Nel passato, la formazione per questi operatori si è svolta soprattutto mediante conferenze-seminari di natura tecnico-giuridica, tenuti da esperti del settore (come ad esempio dirigenti pubblici, ingegneri e ufficiali della polizia urbana). Il dirigente che vi ha contattato vi riferisce testualmente che l'amministrazione comunale vuole “ … fare un investimento in risorse umane, valorizzando un settore che è divenuto sempre più cruciale e che non sta dando i risultati desiderati. In particolare, ci sono problemi notevoli

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per la qualità del rapporto con l'utenza e per le resistenze del personale ad accettare la necessaria flessibilità nei turni orari e nell'assegnazione alle diverse mansioni. Questo piano di formazione deve diventare il primo passo per un processo di cambiamento e di sviluppo dell'intero settore della polizia urbana”. Si è pensato di incaricare uno psicologo del lavoro – aggiunge - anche perché l'amministrazione comunale si attende che l'attività di formazione possa far cambiare atteggiamento al personale, rendendolo non solo più competente nel rapporto con il pubblico, ma anche più disponibile ad accettare un'organizzazione del lavoro più flessibile. Egli vi chiede dunque di preparare un documento sintetico che presenti i passi da fare, secondo il vostro punto di vista, per avviare un programma formativo che sia in armonia con gli obiettivi dell'amministrazione. Il/la Candidato/a indichi:

a) quali ritiene essere i nuclei problematici del caso; b) quali strumenti o osservazioni ulteriori ritiene utili per un adeguato approfondimento; c) quali indicazioni operative suggerirebbe all'amministrazione, per rispondere alle richieste da questa formulate. ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) Sacha è un alunno di 8 anni proveniente dall'ex-Jugoslavia, inserito in una classe terza elementare nel mese di novembre, in conformità alle norme in vigore. Le insegnanti del modulo, in un incontro con uno psicologo avvenuto ad aprile, rilevano che Sacha pur non presentando specifiche difficoltà sul piano dell'utilizzo della lingua nel corso della vita quotidiana, mostra invece difficoltà legate alla comprensione dei concetti e difficoltà di tipo logico-matematico (in particolare riesce a risolvere problemi solo con un’addizione oppure una sottrazione e con numeri entro il 100) e comportamenti di scarsa integrazione nella vita quotidiana della classe: rifiuta alcuni cibi; si rifiuta di prestare gli oggetti di scuola ai compagni; durante gli intervalli tende a stare da solo; la frequenza scolastica non è continua. Le insegnanti chiedono di potere approfondire il caso di Sacha, per inquadrarne difficoltà e risorse soprattutto in vista dell’anno successivo e per individuare strumenti adeguati a Sacha e all'intera classe. Il/la Candidato/a indichi: a) quali ritiene essere i nuclei problematici del caso; b) quali strumenti o osservazioni ulteriori ritiene utili per un adeguato approfondimento; c) quali indicazioni operative suggerirebbe agli insegnanti per affrontare la situazione fino alla fine dell’anno scolastico e nel

successivo. ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) Un ricercatore vuole replicare ed approfondire il fenomeno, noto nella psicologia classica come “effetto Zeigarnik”, secondo il quale i compiti interrotti vengono ricordati meglio di quelli portati a termine. Le ipotesi che il ricercatore vuole testare sono le seguenti: 1) i compiti interrotti vengono ricordati meglio di quelli terminati (replica dell’effetto Zeigarnik); 2) il momento in cui avviene l’interruzione produce effetti diversi, in particolare un compito interrotto verso la fine viene ricordato meglio di uno interrotto nella fase iniziale. Il/La Candidato/a imposti un semplice esperimento per verificare le due ipotesi, ne indichi il disegno sperimentale, (variabili e procedura) e i test statistici appropriati per l’analisi dei dati.

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Anno 2001 Seconda Sessione Commissione: Invariata rispetto alla Prima Sessione PRIMA PROVA SCRITTA

TEMA n. 1 L’apprendimento dalla concezione comportamentistica a quella cognitivista. Il/La Candidato/a illustri sinteticamente le differenze tra le due prospettive tecnico-metodologiche. TEMA n. 2 (tema estratto) La memoria. Il/La Candidato/a descriva sinteticamente le evoluzioni dei modelli di questa funzione cognitiva. TEMA n. 3 Esperimenti, quasi-esperimenti (incluso il caso singolo), approccio ecologico. Il/La Candidato/a descriva, eventualmente fornendo un esempio, le caratteristiche principali di queste metodologie di ricerca psicologica. SECONDA PROVA SCRITTA (Prova Pratica) ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) A. è uno studente di 20 anni che frequenta il 2° anno di Università lontano dalla sua famiglia. Giunge ad un Servizio Pubblico in uno stato di grande agitazione psicomotoria, accompagnato dai suoi genitori, che lo hanno raggiunto da qualche giorno perché chiamati dagli amici di appartamento del figlio. I genitori riferiscono che il figlio da alcuni giorni è particolarmente angosciato ed ha comportamenti insoliti e bizzarri. Si chiude in camera rifiutandosi di uscirne e di parlare, continua a studiare per ore ininterrottamente, è trascurato nell’igiene personale, si ispeziona a lungo il corpo con la certezza di avere sintomi gravi e deformazioni somatiche indotte da misteriose sostanze che gli sono entrate dentro. Inoltre è insonne ed eccessivamente infastidito dai rumori provenienti dagli appartamenti vicini, ed anzi sostiene che i vicini, con i quali aveva in passato avuto piccoli dissidi, litigano parlando male di lui. A. è figlio unico ed i genitori lo descrivono come un ragazzo abbastanza tranquillo, che non aveva mai dato problemi particolari, soprattutto negli studi, anche se era sempre stato un po’ solitario, con pochi amici. Inoltre egli è sempre stato perfezionista ed ordinato, geloso delle proprie cose ed insofferente verso ogni forma di disordine e di intrusione nella sua stanza, e fortemente religioso. Tuttavia l’inizio degli studi universitari aveva progressivamente generato un crescente stato di malessere ed ansia, che si era aggravato di recente, dopo un esame non superato. A. si era incupito e progressivamente isolato. In questi momenti sembrava perdere, a volte, il contatto con la realtà. Durante il colloquio con lo psicologo emerge, tra l’altro, una personalità eccessivamente rigida, con continui riferimenti a Dio, che A. vive come una figura severa ed esigente che gli avrebbe assicurato felicità e successo se lo avesse servito fedelmente, ma che lo avrebbe punito se non avesse seguito i suoi ordini. Egli sembra essere molto esigente verso se steso riguardo allo studio e temere soprattutto il giudizio paterno. A. si era sempre rifiutato di farsi curare in passato ed aveva subito interrotto una cura a base di tranquillanti che gli aveva prescritto il medico di famiglia nei momenti di maggiore agitazione. In base alle notizie disponibili, il/la Candidato/a:

1. Formuli una ipotesi diagnostica del caso, motivandola. 2. Descriva le principali caratteristiche cliniche e le più accreditate concezioni etiopatogenetiche del quadro clinico

individuato. 3. Indichi gli interventi terapeutici più idonei, precisandone anche il tipo e le modalità di attuazione (ad es. l’approccio

più opportuno, nel caso di una psicologia individuale). ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) Il Sig. M., 40 anni, è capo-magazziniere nella ditta S., una azienda medio-grande del settore meccanico nella quale è entrato come semplice addetto vent’anni fa. I suoi capi lo descrivono come una persona con un rendimento un po’ superiore alla

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media, sinceramente interessato al suo lavoro e pronto, pur senza fanatismi, a fare qualche sacrificio in occasioni particolari (ad esempio un rinvio delle sue ferie per affrontare un’emergenza). Da circa tre mesi a questa parte, tuttavia, il suo comportamento mostra dei cambiamenti: l’interesse per il lavoro è calato, il suo umore è peggiore del solito, in più di un’occasione non riesce a risolvere con la sua solita efficienza i problemi lavorativi quotidiani. Il suo capo diretto ha cercato di capire se ci fossero delle cause esterne al lavoro: M. ha apprezzato l’interessamento del capo, ma ha risposto che sì, si rendeva conto di non essere più in gamba come prima, ma che questo dipendeva da una certa difficoltà ad adeguarsi al nuovo sistema di stoccaggio e recupero delle merci in magazzino, introdotto circa quattro mesi prima. M. Aggiungeva che per fortuna fuori dal lavoro non c’erano problemi, e si diceva convinto di riuscire a superare in breve tempo questa situazione un po’ difficile: doveva soltanto impegnarsi di più, perché “mentre prima le cose erano sempre chiare, col nuovo sistema spesso mi ci vuole un po’ per capire dove è finito il pezzo che mi serve”. “D’altra parte”, aggiungeva, “se il nuovo sistema funziona in tante aziende come mi hanno detto i consulenti, deve funzionare anche qui. È vero, per il magazziniere è più impegnativo del vecchio sistema, si sta spesso sotto pressione, ma mi dicono che fa risparmiare tempo e denaro all’azienda. Se solo potessi introdurre un po’ di flessibilità nelle procedure, ce la farei come ho sempre fatto!”. Il Sig. M. non è notoriamente uno che ha paura delle novità. Anzi, è stato uno dei primi a chiedere di gestire le sue procedure con i nuovi software avanzati, quando sono stati introdotti tre anni fa. Una job analysis effettuata pochi giorni fa ha mostrato che, dall’introduzione del nuovo sistema ad oggi, l’ambito complessivo di responsabilità di M. è rimasto sostanzialmente lo stesso, mentre c’è stata una diminuzione delle sue possibilità di intervento sui ritmi del sistema di gestione del magazzino ed un aumento della criticità legata al rispetto dei ritmi di stoccaggio e recupero (cioè, ora i ritardi del magazzino risultano più costoso per l’azienda). Il/La Candidato/a indichi sinteticamente:

1. Quali ritiene essere i principali nuclei problematici del caso. 2. Quali costrutti o modelli psicologici ritiene più adatti per dare conto degli eventi descritti. 3. Quali strumenti o osservazioni ulteriori ritiene utili per un adeguato approfondimento. 4. Quali categorie di intervento suggerirebbe.

ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) Marcello, 11 anni, frequenta la 5a elementare e viene accompagnato dalla madre (42 anni) e da una zia di quest’ultima (50 anni) ad una consultazione presso il Servizio materno Infantile di XXX. Siano al gennaio dell’anno scolastico in corso. La madre, in occasione di un ricevimento dei genitori nel dicembre precedente, ha ascoltato con preoccupazione le lamentele dell’insegnante dell’area scientifica a proposito del rendimento scolastico e della condotta di Marcello, consigliando di “farlo vedere” da uno psicologo. La madre è rimasta molto sorpresa delle osservazioni dell’insegnante, in quanto Marcello era sempre andato bene a scuola fino alla 4a elementare e non le aveva mai dato preoccupazioni su questo punto, almeno fino all’anno precedente. Che Marcello sia “difficile” lo sostengono tuttavia con decisione ambedue le donne, nel corso del primo colloquio con la psicologa. Marcello risponde male soprattutto alla zia; è distratto, ha rotto di recente una macchina fotografica, vuole andare a scuola da solo. Soprattutto spesso fa tardi fuori casa, senza rendersi conto, almeno in apparenza, di quanto questo preoccupi la zia. Nel corso del primo incontro emerge che il padre di Marcello fa uso di sostanze alcoliche, che è stato ricoverato più volte in ospedale per cure disintossicanti (senza esito concreto) e che da 8 anni la madre è separata dal marito e mostra con chiarezza anche al figlio di non approvare i contatti col padre (un fine settimana ogni quindici giorni, secondo la decisione del giudice) in quanto, a dire della madre, i contatti influenzerebbero negativamente il futuro del figlio. La madre preferisce svolgere lavori anche gravosi pur di ridurre al minimo le richieste di aiuti ad altri e di ottenere la totale indipendenza dal marito e dalla famiglia di lui. La zia materna si è, di fatto, sostituita alla madre nella cura di Marcello e nel corso del colloquio emerge che i comportamenti di Marcello si sono manifestati qualche mese dopo la morte della nonna (che viveva insieme alla zia, morte avvenuta ad un anno di distanza dal colloquio in oggetto). Negli ultimi mesi Marcello ha peggiorato i suoi risultati scolastici soprattutto in matematica, e il suo insegnante prospetta il passaggio alla scuola media come molto problematico, tenuto conto sia del comportamento sia della preparazione complessiva di Marcello. Il/La Candidato/a indichi:

1. quali ritiene essere i nuclei problematici del caso 2. quali strumenti o osservazioni ulteriori ritiene utili per un adeguato approfondimento delle relazioni fra le persone 3. quali ipotesi di intervento suggerirebbe

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ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) Un ricercatore vuole stimare quanto si automatizzi la lettura nel corso degli anni della scuola elementare. Per misurare questo processo decide di utilizzare i materiali che vengono impiegati per rilevare l’effetto Stroop, mettendo a punto una prova ad hoc per bambini. Come è noto in psicologia sperimentale, l’Effetto Stroop è una misura dell’interferenza dei processi automatici su quelli strategici nella percezione di parole scritte: si presentano ai soggetti delle liste di parole scritte con inchiostri di colore diverso e si chiede loro di pronunciare nel più breve tempo possibile il colore di cui ciascuna parola è scritta; quando la parola denota un colore, per esempio “rosso”, ed è scritta con inchiostro giallo, i soggetti devono limitarsi ad indicare il colore con cui è scritta la parola, a prescindere dal suo significato (nell’esempio precedente il soggetto dovrebbe rispondere “giallo” e non dare peso al significato del termine). Come si è ripetutamente osservato, in una prova del genere i soggetti rallentano sensibilmente il Tempo di Risposta, dal momento che il processo di lettura automaticamente implica l’attribuzione del significato alle parole. L’ipotesi del nostro ricercatore è che l’effetto Stroop, assunto come indicatore dell’automatizzazione della comprensione delle parole lette, aumenti significativamente dalla fine della 1a elementare alle classi successive. Il ricercatore non formula ipotesi precise sul periodo in cui l’effetto si stabilizza, ma è interessato ad indagare anche questo aspetto del problema. Il/La Candidato/a illustri un possibile disegno sperimentale che risponda alle curiosità del nostro ricercatore, fornendo anche indicazioni sul tipo di analisi statistica cui sottoporrebbe i dati raccolti.

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Anno 2002 Prima Sessione Commissione: PROF.SSA STEFANIA STAME (Presidente) PROF. GIOVANNI ANDREA FAVA PROF. ROBERTO CATERINA DOTT. MARCO MIGLIOZZI DOTT.SSA MARIA ROSA DOMINICI PRIMA PROVA SCRITTA

TEMA n. 1 (tema estratto) Il colloquio nel lavoro dello Psicologo: il/la Candidato/a ne descriva le linee e le caratteristiche principali evidenziate dalla ricerca psicologica. TEMA n. 2 Individuo e contesto sociale nell’adolescenza: descrivere gli aspetti teorici e applicativi di tale interazione così come sono stati proposti dalla ricerca psicologica, o evidenziarne alcuni attraverso la descrizione di un progetto di intervento. TEMA n. 3 La valutazione della persona nel lavoro dello Psicologo. SECONDA PROVA SCRITTA (Prova Pratica)

ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) Un’impiegata coniugata di 36 anni, con 2 figli di 6 e di 4 anni, soffre di insonnia, vertigini, tremore alle mani, palpitazioni, sudorazione che durano da diversi anni. Ha una costante sensazione di tensione e di allarme che talvolta pregiudica la sua capacità di concentrazione in ambito lavorativo. Ha consultato diversi medici per i suoi disturbi. Ripetuti esami non hanno rivelato la presenza di patologie organiche. È spesso preoccupata: della salute del marito e dei figli, del lavoro, del mutuo da pagare. A volte si domanda se è una buona madre e se riesce a conciliare lavoro e famiglia. Sebbene riconosca che si preoccupa in modo infondato, non può smettere di farlo. Sei mesi fa ha subito la perdita della madre dopo una lunga malattia. Negli ultimi mesi non ha più molta voglia di uscire se non è accompagnata ed è spesso irritabile in casa. A volte rimprovera eccessivamente i figli e litiga con il marito, che accusa di non occuparsi dei problemi della famiglia. Il/La Candidato/a indichi come affronterebbe il caso, esponga un’ipotesi diagnostica (con l’utilizzo eventuale di strumenti di valutazione) e tracci le linee di intervento terapeutico. ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) L’Azienda DULCIS SpA intende ampliare in Canada la sua quota di mercato nel settore della vendita di macchine automatiche per la preparazione di panettoni, poiché tale prodotto risulta assai gradito ai canadesi di origine italiana. Secondo il top-management è necessario assumere almeno tre laureati in discipline economiche con forti motivazioni e abilità imprenditoriali e almeno un laureato in ingegneria. Tutti dovrebbero essere capaci di organizzare gruppi di venditori locali, coordinandone le attività e i programmi di lavoro e assicurando la futura assistenza alle macchine vendute. Tali laureati dovranno assumere immediatamente un ruolo direttivo e operare per alcuni anni all’estero. Per l’acquisizione di queste nuove e preziose unità di lavoro l’area della Direzione del Personale chiede alla Società di consulenza WORK ENTRY di preparare un progetto di selezione che comprende diverse fasi. Il/La Candidato/a che, in quanto Psicologo, fa parte di questa società di consulenza:

1. Descriva brevemente le diverse fasi del progetto di selezione del personale, giustificandone le ragioni e la loro sequenza.

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2. Illustri, in particolare, gli strumenti reputati più adatti per poter giungere ad un risultato ottimale in questo tipo di selezione.

ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) Le insegnanti di una scuola elementare si rivolgono al Servizio di Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda USL che ha giurisdizione sulla scuola rappresentando il seguente problema di un loro alunno della III classe. Il bambino ha 8 anni ed è figlio unico di genitori separati da circa un anno. Vive con la madre, che lavora, ed è accudito frequentemente dalla nonna materna. Il bambino sembra aver superato bene i problemi legati alla separazione dei genitori, socializza con i compagni, nelle ore di ricreazione partecipa in maniera attiva ai giochi comuni, i suoi comportamenti in classe sono adeguati e il suo atteggiamento generale sembra sereno. La maestra che lo segue dalla prima elementare ha tuttavia notato, a partire dall’inizio della III classe, una sensibile diminuzione del rendimento scolastico, con difficoltà marcate nelle prove sia linguistiche che di calcolo. Il bambino ha, inoltre, espresso più volte alla madre – con la quale le insegnanti mantengono un dialogo sistematico – la consapevolezza di non essere bravo come i suoi compagni e il desiderio di non andare più a scuola. Il/La Candidato/a descriva le procedure che presume si debbano mettere in atto per affrontare – e possibilmente risolvere – la situazione.

ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) Nell’ambito dei settori di ricerca sui processi cognitivi di base (percezione, attenzione, pensiero, memoria, linguaggio), o della neuropsicologia, il/la Candidato/a descriva un disegno sperimentale a scelta, articolandolo nelle sue varie fasi (ipotesi, materiali e metodi, trattamento dei dati, risultati nelle loro possibili alternative, conclusioni).

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Anno 2002 Seconda Sessione Commissione: Invariata rispetto alla Prima Sessione PRIMA PROVA SCRITTA

TEMA n. 1 Il/La Candidato/a scelga una teoria fra quelle incontrate nel corso degli studi, ne individui i presupposti concettuali più significativi, ne illustri le principali linee di sviluppo e ne descriva le metodologie di indagine più caratterizzanti. TEMA n. 2 (tema estratto) I metodi psicometrici: il/la Candidato/a illustri alcuni tra quelli ritenuti più significativi, indicandone i contesti di applicazione. TEMA n. 3 Le dimensioni sociali della Psicologia: ruolo e identità. SECONDA PROVA SCRITTA (Prova Pratica)

ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) Una donna di 42 anni, meticolosa ed efficiente, è impiegata in un’agenzia di viaggi. Si è da poco separata dal marito, dopo aver scoperto che egli ha da tempo una relazione con un’altra donna più giovane di lei. Non ha figli. La madre, anziana e non in buona salute, si è appena trasferita nell’appartamento della figlia. Nelle ultime settimane riferisce di sentirsi stanca, di non avere più voglia di frequentare gli amici e di fare molta fatica a concentrarsi. È molto preoccupata per la salute della madre. Lamenta di sentirsi tesa, con i nervi a fior di pelle. Si è rivolta al medico di base a causa di vertigini e palpitazioni. Riferisce di avere pensato in qualche occasione che non vale più la pena di vivere in quel modo. Il/La Candidato/a indichi come affronterebbe il caso, esponga un’ipotesi diagnostica (argomentando in modo dettagliato le possibili diagnosi differenziali e l’utilizzazione di strumenti psicometrici) e tracci delle linee di intervento terapeutico. ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) Il Comune di Pistocchia ha ottenuto un sostanzioso finanziamento regionale per realizzare un piano di informatizzazione degli uffici e delle procedure di front-office con il quale appare possibile migliorare il rapporto con i cittadini, rendendo più rapide e precise le risposte degli uffici alle diverse richieste dei cittadini stessi. Per attuare questo piano sono subito coinvolti i dirigenti dei vari uffici che collaborano fattivamente con gli specialisti di area informatica, all’interno del Gruppo di lavoro responsabile del piano. Tuttavia, fin dalla presentazione pubblica delle finalità e delle caratteristiche del piano di informatizzazione, gli impiegati comunali manifestano incertezze e malumori in quanto sentono di dover modificare notevolmente le modalità di lavoro sin qui utilizzate e paiono non fidarsi completamente di quanto promesso dagli esperti. Preso atto di queste difficoltà, il Gruppo di lavoro propone di realizzare al più presto una serie di attività formative preparatorie all’avvio del piano di informatizzazione e ritenute utili per il suo buon esito. Pertanto, viene richiesto alla società PSYCHOFORM di predisporre un adeguato progetto di formazione dei dipendenti del Comune che saranno coinvolti dal piano di informatizzazione. Tenendo conto della particolare situazione descritta, il/la Candidato/a:

a) illustri le specifiche finalità che dovrebbero caratterizzare tali attività formative; b) indichi il corretto percorso da seguire per delineare un soddisfacente progetto di formazione.

ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) Elisa frequenta la 3a elementare e viene segnalata, dietro suggerimento del Pediatra, dai genitori (entrambi insegnanti) per una difficoltà di apprendimento che, a loro giudizio, limita l’autonomia di studio della bambina, soprattutto se confrontata alle capacità della figlia maggiore, che frequenta la 1a media con ottimo profitto.

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Elisa è disattenta e frequenti mal di testa le impediscono di perseverare nell’esecuzione di un compito. I genitori si mostrano preoccupati per le scarse motivazioni allo studio di Elisa ed anche critici rispetto alla metodologia di insegnamento, che considerano non adeguata. Elisa si difende dicendo che tanto sa leggere, che i compiti sono troppo lunghi e che i genitori sono troppo esigenti con lei mentre lo sono meno con la sorella . Il/La Candidato/a indichi come affronterebbe il caso. Esponga un’ipotesi, argomenti le possibili diagnosi e l’utilizzo di strumenti psicometrici, proponga le possibili linee di intervento.

ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale)

Il/La Candidato/a recensisca l’articolo allegato, dandone una valutazione illustrando i principali passi metodologici della ricerca e fornendone una valutazione critica.

MEMORIA A LUNGO TERMINE E MODALITÀ DIFFERENZIATE DI ACQUISIZIONE

INTRODUZIONE

Gli studi sperimentali sulle capacità di memorizzazione a lungo termine sono tra-dizionalmente caratterizzati dall’utilizzazione di procedure poco facilmente trasferibili nel campo applicativo e più in particolare clinico. E’ un chiaro esempio di tale situazione ciò che avviene con la tecnica più consolidata in tale campo, l’uso di trigrammi senza senso introdotto da Ebbinghaus sin al 1885, che, se permette il controllo delle condizioni di acquisizione (Watkins, 1978), non riesce a trovare applicazione al di fuori dell’ambito strettamente sperimentale. Dall’altro lato, cominciano ad assumere sempre maggiore rilievo, con l’introduzione del concetto di memoria ecologica (Neisser, 1978), i tentativi di costruzione di quadri di riferimento del funzionamento della memoria a lungo termine che abbiano anche una adeguata validità relativamente al comportamento nella vita quotidiana (Bahrick e Karis, 1982). Ciò implica l’utilizzazione non solo di stimoli più compatibili con quelli incontrati nella realtà di ogni giorno ma anche di intervalli di tempo maggiormente dispersi e comunque estesi oltre i pochi minuti tradizionalmente considerati nei modelli di laboratorio.

L’incontro tra le due impostazioni, quella con validità esclusivamente sperimentale e quella proiettate verso l’identificazione di parametri di valutazione con adeguata validità rispetto al comportamento quotidiano, è tuttavia ancora piuttosto lontano anche se Neisser (1976) aveva già espresso critiche all’impostazione rigorosa, esclusivamente di laboratorio, nello studio delle caratteristiche della memoria a lungo termine. Tali limitazioni delle procedure strettamente sperimentali assumono, inoltre, un particolare rilievo quando è necessario studiare l’efficienza mnesica in soggetti con situazioni cliniche particolari, come ad esempio nelle ricerche sulle caratteristiche cognitive del processo di invecchiamento e delle patologie ad esso associate.

In questo caso è infatti necessario avere a disposizione delle procedure a validità sperimentale ma che siano anche in grado di valutare l’andamento nel tempo delle caratteristiche di memoria così come si presentano nella vita quotidiana, sia in funzione di ricostruzione di curve di decadimento dei contenuti della memoria (ad esempio con finalità prognostica) e sia per verificare gli effetti di eventuali trattamenti farmacologici o di attivazione cognitiva.

L’applicazione di un disegno sperimentale di studio della memoria con rievocazioni ripetute, a intervalli di tempo relativamente lunghi dall’acquisizione, comporta due problemi principali: la scelta del materiale stimolo ed il controllo degli effetti specifici delle fasi di acquisizione, ritenzione e rievocazione e delle loro interazioni. Il primo problema, relativo alle caratteristiche degli stimoli, ha il suo interesse nel fatto che sono state proposte in letteratura diverse modalità sperimentali di organizzazione e di presentazione degli stimoli e quindi un’analisi comparativa delle curve di rievocazione di materiale presentato secondo tali metodiche diverse può servire a verificare l’attendibilità e la utilità in campo applicato di tali proposte di metodo. L’altro problema, quello relativo al controllo degli effetti specifici e delle interazioni delle varie fasi di memorizzazione, trova un particolare interesse nel controllo dell’interazione ritenzione/rievocazione quando, come nel caso di uno studio prolungato nel tempo in cui vengano previste una serie di rievocazioni, ciascuna delle rievocazioni presumibilmente svolge un’interferenza proattiva sull’andamento della fase di ritenzione successiva (Underwood, 1964).

Lo studio che presentiamo è stato condotto con lo scopo, quindi, di verificare l’andamento della memoria a lungo termine, osservata nel contesto di vita quotidiana e per un periodo prolungato a più giorni, impiegando in modo comparativo diverse tecniche di presentazione e di strutturazione degli stimoli. Ciò al fine di avere la possibilità di identificare tra le prove di efficienza costruite secondo le tecniche classiche sperimentali, quelle più valide per la verifica di diverse caratteristiche del processo mnesico monitorate in modo prolungato nel tempo e nel contesto di comportamento quotidiano.

Tale studio, limitato nella sua estensione, è stato svolto con soggetti sani e normali , come preliminare necessario ad una estensione del suo modello in campo clinico.

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PROVE D’ESAME

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2. METODI

Soggetti. Sono stati studiati 10 soggetti,volontari sani senza precedente conoscenza delle prove impiegate, di entrambi i sessi (5 maschi e 5 femmine) e di età media 23.40 anni (DS 2.50). Tutti i soggetti erano di livello culturale universitario.

Calendario delle prove. Tutti i soggetti sono stati sottoposti individualmente alla procedura sperimentale e sempre dallo stesso sperimentatore. Tale procedura è consistita in una fase di acquisizione, articolata differentemente secondo il tipo di prova, ed in una serie di 7 rievocazioni in cui la prima dopo 24 ore dall’acquisizione e le successive separate l’una dall’altra da altri periodi i 24 ore.

La somministrazione delle prove e delle loro ripetizioni è stata effettuata nelle ore pomeridiane e tra una rievocazione e la successiva è sempre stato presente un intervallo notturno con sonno.

Materiale sperimentale. Le prove di memorizzazione utilizzate sono state tratte dal Randt Memory Test (Randt e Brown, 1983) impiegando quelle in cui fosse previsto, secondo le istruzioni del manuale del test, una sessione di rievocazione dopo 24 ore. I subtest impiegati sono stati nell’ordine: 5 Nomi, Coppie di Vocaboli, Breve Racconto, Riconoscimento di Figure.

La prova 5 nomi consiste in un compito di apprendimento seriale di 5 parole polisillabiche, ad alta frequenza nell’uso quotidiano (scelte secondo le norme per la lingua italiana), di significato concreto e senza relazione fra loro. L’esposizione allo stimolo è effettuata con un massimo di tre tentativi per ogni sessione di acquisizione seguendo la procedura del selective reminder di Bushke e Fuld (1974) al fine di permettere la valutazione delle caratteristiche di memorizzazione riducendo al minimo l’effetto di superapprendimento degli item già registrati nella memoria secondaria. Le sessioni di acquisizione previste per questa prova sono tre di cui le prime due effettuate in sequenza ed intervallate da un tentativo di rievocazione dopo tre minuti di distrazione. La terza sessione di acquisizione viene effettuata dopo un secondo tentativo di rievocazione effettuato con un intervallo di 24 ore. Le successive 7 sessioni di rievocazione sono svolte senza altre acquisizione ed a intervalli di 24 ore.

La prova Coppie di Vocaboli consiste in un compito di apprendimento appaiato (paired learning) di 6 coppie di parole polisillabiche, ad alta frequenza nell’uso quotidiano (scelte secondo le norme per la lingua italiana), di significato concreto e con un grado variabile di valore associativo (association value). L’esposizione allo stimolo è effettuata con un massimo di tre tentativi per ogni sessione di acquisizione seguendo la procedura del restrictive reminder di Buschke e Fuld (1974) al fine di ridurre al minimo l’effetto del superapprendimento e per poter valutare la velocità di acquisizione. Anche per questa prova sono previste 3 sessioni di acquisizione con due tentativi intermedi di rievocazione, secondo la stessa procedura descritta per la prova precedente, seguiti da 7 sessioni di rievocazione ogni 24 ore.

La prova Breve Racconto consiste in un compito di apprendimento di relazioni concettuali (connected discoure) secondo la tecnica di Babcock (1940) ed è composta da 20 parole. Ha un significato concreto ed è composta da 20’ parole. Ha un significato concreto ed una struttura sintattica lineare. Questa prova prevede una sola sessione di acquisizione seguita immediatamente senza distrazioni dal primo tentativo di rievocazione e da un altro tentativo dopo 24 ore. Le successive 7 sessioni di rievocazioni sono eseguite ogni 24 ore. La rievocazione del Breve Racconto prevede la valutazione del senso della storia suddivisa in 10 unità di significato e non il suo richiamo letterale.

La prova Riconoscimento di Figure consiste in un'unica sessione di presentazione seriale di 7 figure monocromatiche e lineari di oggetti comuni o di animali. Immediatamente, alla fine della presentazione della serie di figure, viene effettuata la prima rievocazione di esse consistente nel loro riconoscimento da una serie in cui sono mescolate con altre 9 figure. Dopo un secondo tentativo di riconoscimento, a 3 minuti di intervallo dal primo, si effettua senza più le figure, un primo tentativo di rievocazione verbale delle figure stimolo seguito da un altro tentativo dopo 24 ore. Le successive 7 sessioni di rievocazione sono effettuate ad intervalli di 24 ore. Quindi questa prova può essere definita di apprendimento seriale con rievocazione verbale di materiale non verbale.

Un sommario del calendario di prove è riportato nella tabella 1. Le quattro prove che hanno composto la procedura sperimentale sono state scelte perché costituiscono

differenti modelli di materiale da memorizzazione. Secondo la classificazione di Murdock (1982) ciascuna di esse fornisce una diversa combinazione dei tre principali tipi di informazione presenti in memoria: l’informazione per elementi (item information), quella per associazioni (associative information), quella per ordinamento seriale (serial-order information).

TABELLA 1

Procedura di Acquisizione e Richiamo Sessione di acquisizione I (tutte le prove)

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Sessione di rievocazione I: dopo 3 minuti ( tutte le prove) Sessione di acquisizione II (solo 5 Nomi e Coppie di Vocaboli) Sessione di rievocazione II: dopo 24 ore ( tutte le prove) Sessione di acquisizione III (solo 5 Nomi e Coppie di Vocaboli) Procedura di Rievocazioni ripetute (per tutte le prove) Rievocazione I: dopo 24 ore dall’ultima acquisizione Rievocazione II. Dopo 48 ore dall’ultima acquisizione Rievocazione III: dopo 72 ore dall’ultima acquisizione Rievocazione IV: dopo 96 ore dall’ultima acquisizione Rievocazione V: dopo 120 ore dall’ultima acquisizione Rievocazione VI: dopo 144 ore dall’ultima acquisizione Rievocazione VII: dopo 168 ore dall’ultima acquisizione

Calendario della procedura sperimentale

La prova dei 5 Nomi valuta l’informazione per elementi, quella delle Coppie di Vocaboli sia l’informazioni per elementi, quella delle Coppie di Vocaboli sia l’informazione per elementi che per associazioni, quella del Breve racconto sia l’informazione per associazioni che per ordinamento seriale e quella del riconoscimento di Figure l’informazione per elementi ma caratterizzata da un’attività intermedia di codifica verbale di stimoli non verbali.

Sia l’apprendimento seriale che quello per associazioni, rispettivamente specifici, secondo l’indicazione degli autori del Randt Memory Test, dei 5 Nomi e delle Coppie di Vocaboli, permettono, secondo Morris (1978), di effettuare un elevato grado di controllo sperimentale sull’efficacia del processo di acquisizione ma risultano sensibilmente artificiosi rispetto alla complessità dell’attività mnesica svolta nella vita quotidiana.

Circa l’acquisizione tutte le prove usano una sola procedura studio-test ( Strong,1912) mentre solo i 5 Nomi e le Coppieri Vocaboli prevedono una sequenza di acquisizione con distrazione, svolta in tre sessioni, secondo il paradigma Brown-Peterson ( Brown, 1958; Peterson e Peterson, 1959).Le altre due prove, Breve Racconto e Riconoscimento di Figure prevedono invece una sola sessione di acquisizione.

Per quanto riguarda la rievocazione, tutte le prove, tranne le Coppie di Vocaboli in cui viene utilizzato un richiamo con completamento, utilizzano un richiamo libero. In particolare nel Breve Racconto viene utilizzata la tecnica del richiamo a senso proposta da Bartlett ( 1932).

Di tutte le prove si è valutato il parametro accuratezza consistente nella percentuale di risposte corrette rispetto agli stimoli.

Analisi dei risultati. I dati ottenuti sono stati sottoposti ad un primo controllo circa l’influenza del sesso sull’andamento delle variabili in studio sottoponendo le variabili ad una analisi della varianza fra gruppi ( definiti dai soggetti divisi per sesso). Non essendoci stata nessuna variabile con differenze fra gruppi si è proceduto nelle fasi successive, per aumentare la potenza dell’analisi statistica, ad includere i soggetti maschi e femmine nello stesso gruppo.

Sono state effettuate una serie di analisi della varianza (MANOVA) per misure ripetute con confronto tra prove utilizzando vari modelli al fine di controllare gli eventuali effetti sugli andamenti delle variabili. Sono stati confrontati : 1) gli andamenti delle curve di apprendimento per le due prove in cui erano previste sessioni multiple di acquisizione( 5 Nomi, coppie di Vocaboli); 2) gli andamenti delle due rievocazioni intervallate con le sessioni di acquisizione dei subtest in cui erano previste sessioni multiple di acquisizione, 3) gli andamenti di tutte le rievocazioni seriate (dalla I alla VII) successive alle sessioni di acquisizioni; 4) le rievocazioni successive alle fasi di acquisizione con quelle finali al fine di valutare l’effetto consolidamento; 5) la fase di acquisizione con quella successiva di rievocazione ( dopo 24 ore) per controllare l’effetto della ritenzione; 6) la fase di acquisizione con ciascuna delle successive fasi di rievocazione per verificare l’effetto dell’interazione ritenzione/ rievocazione.

Si è impiegata l’analisi non-parametrica di Wilcoxon per effettuare i confronti trasversali tra le rievocazioni delle varie prove.

3. RISULTATI

Profilo di efficienza mnesica. Nelle tabelle 2 e 3 sono riportati i risultati relativi all’intero profilo medio dei subtest e dei punteggi totali del Randt Memory Test. Tali risultati evidenziano un profilo medio nella norma sia per l’efficienza globale mnesica, che per le capacità di acquisizione e richiamo e di richiamo ritardato.Nessuno dei subtest ha mostrato risultati eterogenei rispetto al resto del profilo.

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TABELLA 2 Subtest Media d.s. Acquisizione e Richiamo 5 Nomi 9.50 2.51 Ripetizione di Cifre 9.10 2.69 Coppie di Vocaboli 9.40 2.95 Breve Racconto 11.00 3.59 Apprendimento incidentale 10.30 2.75 Richiamo ritardato Informazione Generali 11.00 0.0 5 Nomi 11.70 0.48 Coppie di Vocaboli 10.10 1.85 Breve Racconto 10.60 3.10 Riconoscimento di Figure 9.80 3.58 Randt Memory Test : medie e devizioni standard dei punteggi standardizzati per età dei singoli subtest ottenuti dai soggetti in studio (N= 10). Media di riferimento 10 e d.s. di riferimento 1.5.

TABELLA 3 Media d.s. Acquisizione e richiamo 97.50 12.79 Richiamo ritardato 106.80 13.77 Indice di memoria 101.10 12.49 Randt Memory Test: medie e deviazioni standard dei punteggi ponderati totali ottenuti dai soggetti in studio (N = 10). Media di riferimento 100 e d.s. di riferimento 15.

Curve di apprendimento. Le due prove, 5 Nomi e coppie di Vocaboli, con differenti procedure di

acquisizione (rispettivamente selective reminder e resctrictive reminder) e con diversa strutturazione del materiale verbale non hanno mostrato diversità nelle curve di apprendimento tratte dai risultati delle 3 sessioni di acquisizione. Tali curve sono risultate in entrambe le prove con andamenti significatamene in salita (p<.001). Anche gli andamenti delle due rievocazioni intervallate con le acquisizioni non hanno mostrato differenze significative tra le due prove (tabella 4).

Al confronto trasversale tra singole misure delle due prove non si sono mai avute differenze significative né per quanto riguarda le tre sessioni di acquisizione e né per quelle intervallate di rievocazione.

Curve di rievocazione. Le analisi degli andamenti delle rievocazioni, confrontati tra prove, effettuate separatamente per le due rievocazioni nella fase di acquisizione e rievocazione e per quelle (dalla I alla VII) seriate con 24 ore di intervallo, hanno evidenziato differenze significative globali (p<.001) tra i livelli di accuratezza di rievocazione delle diverse prove, sia per quanto riguarda le rievocazione durante la fase di acquisizione e richiamo e sia per quelle della fase protratta per i sette giorni seguenti. Non sono invece risultati differenti gli andamenti delle rispettive curve di rievocazione (tab. 4).

Le analisi trasversali tra prove hanno mostrato una costante differenza presente in tutte le ripetizioni tra le prove 5 Nomi e Coppie di Vocaboli da un lato e Breve Racconto e Riconoscimento di figure dall’altro. Non si sono invece avute differenze tra 5 Nomi e Coppie di Vocaboli e tra Breve Racconto e Riconoscimento di Figure.

Consolidamento. Il controllo dell’effetto consolidamento, evidenziato dal confronto tra le prime rievocazioni e le ultime ha mostrato una differenza globale tra le prove (p<.001) ed una tra le successive delle rievocazioni (p<.001) mentre non sono emerse differenze per l’interazione prova/ripetizioni. Tale risultato evidenzia un effetto costante sull’andamento delle rievocazioni da attribuire prevalentemente alle diverse modalità di acquisizione delle diverse prove (sessioni di acquisizione ripetute in alcune e una singola sessione in altre) e nessuna differenza circa le modalità di consolidamento.

Ritenzione. L’effetto della ritenzione verificato confrontando le differenze tra acquisizione precedente e rievocazione successiva è risultato significativamente presente in tutte le prove (p<.02) senza uno specifico effetto legato al contenuto differente di ciascuna prova.

Interazione acquisizione/rievocazione. Il controllo dell’interazione tra acquisizione e rievocazione verificato confrontando, per i 5 Nomi e Coppie di Vocaboli, gli andamenti delle due rievocazioni precedenti la seconda e la terza sessione di acquisizione con gli andamenti delle due sessioni di acquisizione successive ha

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mostrato differenze significative tra acquisizione e rievocazione (p<.03) e tra i loro andamenti (p<.007) mentre non si sono evidenziati effetti specifici per le singole prove. L’interazione tra i criteri modalità (acquisizione o rievocazione) e ripetizione è significativa (p<.02) mostrando così la presenza di due curve diverse per le due modalità.

4. CONCLUSIONI Lo studio controllato sperimentalmente dell’andamento della memoria a lungo termine, considerata per un

periodo di 7 giorni, in relazione al tipo di stimoli acquisiti, alle loro strutturazioni, al loro contenuto ed alle modalità di acquisizione ha mostrato un fattore fondamentale, costituito dalla numerosità delle sessioni di acquisizioni, che permette di spiegare i diversi livelli di efficienza tra prove per quanto riguarda le rispettive curve di rievocazione. Infatti materiale diversamente strutturato e con contenuti diversi (anche verbale e non verbale) non mostra, in un controllo a lungo termine, curve di ritenzione differenti se non in termini di diverso livello di efficienza di rievocazione quando è presente una diversa numerosità delle sessioni di acquisizione.

Non risulta evidente dai nostri dati, come è invece talvolta ipotizzato in letteratura per giustificare la non frequente utilizzazione di modelli longitudinali di rievocazioni seriate, un sensibile effetto sull’efficienza delle rievocazioni successive da parte di quelle precedenti, almeno comparativamente all’intensità dell’effetto diretto delle sessioni di acquisizione vera e propria.

In conclusione quindi, mentre le diversità tecniche di strutturazione degli stimoli da memorizzare risultano di fondamentale importanza per lo studio sperimentale delle caratteristiche di acquisizione e di memorizzazione primaria, non sembra che rivestano un rilevante interesse nello studio degli andamenti della memoria a lungo termine. Per la valutazione delle curve di ritenzione sembra di fondamentale importanza invece, indipendentemente dalle modalità di acquisizione, l’efficacia dell’acquisizione legata soprattutto al numero di sessioni di presentazione degli stimoli.

TABELLA 4 Subtest

5 Nomi Coppie di vocaboli Breve racconto Riconoscimento di figure Media d.s. Media d.s. Media d.s. Media d.s. Punteggi di acquisizione e rievocazione Acquisizione 1a sessione

90.00 10.06 88.89 12.56

Rievocazione dopo 3 minuti

100.00 0.0 98.33 5.27 67.00 20.03 84.29 15.72

Acquisizione 2a sessione

100.00 0.0 99.44 1.76

Rievocazione (dopo 24 ore)

94.00 9.66 86.67 13.75 65.00 23.69 75.71 15.37

Acquisizione 3a sessione

99.33 2.11 97.78 2.87

Punteggi delle successive rievocazioni ( ad intervalli di 24 h. senza altre acquisizioni) Ripetizione dopo 24 h

98.00 6.32 100.00 0.0 75.00 19.58 78.57 15.43

Ripetizione dopo 48 h.

98.00 6.32 100.00 0.0 74.00 20.11 81.43 15.13

Ripetizione dopo 72 h.

96.00 8.34 100.00 0.0 75.00 20.68 81.43 16.56

Ripetizione dopo 96 h.

96.00 8.34 100.00 0.0 74.00 24.13 82.86 16.22

Ripetizione dopo 120 h.

96.00 8.34 100.00 0.0 74.00 21.71 82.86 16.22

Ripetizione dopo 144 h.

96.00 8.34 100.00 0.0 74.00 21.71 82.86 16.22

Ripetizione dopo 168 h.

94.00 9.66 100.00 0.0 73.00 21.63 82.86 16.22

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Punteggi medi, espressi in percentuale del massimo ottenibile in ciascun subtest, per le singole prove di acquisizione e di rievocazione. Differenze tra subtest (analisi trasversale): i 5 Nomi e le Coppie di Vocaboli hanno mostrato differenze significative sia con il Breve Racconto che con il Riconoscimento di Figure in ogni sessione si acquisizione ed in ogni rievocazione con almeno p<.05. Non si sono avute invece differenze significative tra i 5 Nomi e le Coppie di Vocaboli e tra il Breve Racconto ed il Riconoscimento di Figure. Analisi della varianza: effetto modalità di apprendimento ns; effetto ritenzione ns; effetto interazione acquisizione/rievocazione ns; effetto curve di rievocazione (per le sessioni di acquisizione e di rievocazioni) p< .001 tra subtest; effetto curve di rievocazione (per le rievocazioni di ogni 24 ore) p< .001 tra subtest; effetto consolidamento p<.001 tra subtest.

È da sottolineare tuttavia che tali risultati sono stati ottenuti con soggetti normali ed in età giovanile per

cui rimane aperto il problema di quanto possano invece essere utili modalità di stimolazione diversificate nello studio degli andamenti della ritenzione in soggetti anziani o con patologie cerebrali in atto. Questa considerazione potrebbe assumere un rilievo particolare se potesse essere dimostrato sperimentalmente che a diverse modalità di acquisizione (sia per il contenuto che per la struttura degli stimoli) corrispondono nei soggetti con un decadimento dell’efficienza di memoria, diversi andamenti della fase di ritenzione anche a parità di numero di sessioni di acquisizione. Questo infatti avrebbe un elevato valore prognostico in campo clinico in termini di validità predittiva di tali prove e potrebbe inoltre essere un potente criterio di riferimento negli studi sull’efficacia dei trattamenti dei deficit cognitivi dell’anziano.

Anno 2003 Prima Sessione Commissione: PROF.SSA MARIA LUISA GENTA (Presidente) PROF.SSA SILVANA GRANDI PROF. ROBERTO PANI DOTT. DAMIANO SUZZI DOTT.SSA ELISABETTA ZANZI PRIMA PROVA SCRITTA

TEMA n. 1 Lo studio delle frustrazioni e delle loro cause costituisce un aspetto rilevante della Psicologia. Il/La Candidato/a descriva alcuni problemi relativi alle diverse reazioni dell’individuo alla frustrazione e ai possibili disturbi nello sviluppo e nella maturazione individuale.

TEMA n. 2 (tema estratto) L’osservazione del comportamento è un metodo solo apparentemente semplice; in realtà è una strategia di indagine che richiede alcune decisioni e accorgimenti da parte di chi la usa. Il/La Candidato/a illustri i passaggi richiesti dalle tecniche osservative e i motivi di una sua eventuale scelta di un metodo osservativo. TEMA n. 2 Lo studio delle emozioni in psicologia presenta alcune difficoltà, sia per la definizione dell’oggetto di studio che per la rilevanza che le diverse prospettive teoriche hanno sulle modalità di studio. Il/La Candidato/a descriva una prospettiva teorica sulle emozioni che ritiene particolarmente rilevante per la sua pratica operativa. SECONDA PROVA SCRITTA (Prova Pratica)

ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) Allo Psicologo di un consultorio familiare si presenta una bella ragazza di 22 anni alta e slanciata. Anna, questo è il suo nome, giunge con un ritardo di quindici minuti rispetto all’orario concordato per l’appuntamento, scusandosi per il fatto che non

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riesce mai ad essere puntuale. La ragazza, seconda di due figlie, racconta di non piacersi esteticamente a causa del suo viso irregolare, di aver paura di ingrassare, di avere continuamente la sensazione di essere gonfia ed anche per questo teme di perdere il contratto di lavoro come indossatrice. Anna è iscritta alla Facoltà di Lettere (ad un Corso di Laurea del DAMS), ma in tre anni ha dato un solo esame. Circa due anni fa è stata lasciata dal suo ragazzo. Da allora non ha più avuto rapporti sessuali ed afferma di non sentirne la mancanza, forse perché il sesso la interessa poco. Da quando, dieci anni fa, è morta sua madre per un infarto (era una donna obesa), il padre medico ha sviluppato nei confronti delle due figlie una attenzione ossessiva alla loro dieta e alle loro condizioni di salute, atteggiamento scrupoloso che, secondo Anna, l’uomo avrebbe dovuto assumere nei confronti della madre quando era ancora viva e si lamentava di soffrire di un cattivo metabolismo e di seguire una dieta sbilanciata. Anna confessa di sentirsi perennemente in colpa, sia per non riuscire a seguire con rigore una dieta sana e ipocalorica, sia perché, improvvisamente, sente il bisogno irrefrenabile di ingurgitare cibo, spesso svegliandosi di notte. Da circa due anni, all’insaputa del padre, usa quotidianamente lassativi e nell’ultimo anno, dopo le improvvise abbuffate, si provoca un vomito liberatorio. Due settimane fa la sorella maggiore, trovandola in bagno mentre si stava provocando il vomito, costringe Anna a chiedere una consultazione psicologica. Il/La Candidato/a indichi:

1. Quali elementi possono essere considerati manifestazioni sintomatologiche rilevanti ed in quale categoria psicopatologica vanno presumibilmente collocate, considerando le possibili diagnosi differenziali.

2. Quali ulteriori approfondimenti ritiene possano essere utili per l’inquadramento del caso, motivando dettagliatamente la scelta degli eventuali strumenti clinici.

3. Le modalità di aiuto psicologico e/o di intervento clinico terapeutico che ritiene più opportune per affrontare il caso, motivandone le ragioni all’interno di un modello teorico di riferimento.

ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) Un grande ente pubblico, che occupa più di 10.000 persone in tutta Italia, cambia le sue procedure di contatto con i cittadini. Invece di far passare i cittadini in sequenza per diversi suoi sportelli e uffici per ottenere le informazioni e le prestazioni, è stato predisposto un c.d. sportello unico: in ognuna delle sedi decentrate dell’ente il cittadino potrà ottenere le prestazioni presentandosi in un unico luogo ad un unico sportellista, che curerà tutte le sue pratiche con l’ente. Questa innovazione deve essere ovviamente introdotta anche in una delle sedi decentrate dell’ente, quella di XYZ, nella quale operano circa 20 sportellisti: è stata annunciata per lettera ai dipendenti, ai cittadini potenziali utenti e alle organizzazioni sindacali locali. Un breve filmato, inserito nel sistema informativo locale dell’ente e visibile da tutti i pc degli impiegati, ha rinforzato il messaggio di quale sia l’importanza e la significatività di questo cambiamento organizzativo per l’ente. La partenza del nuovo sportello unico è fissata per il 1° giugno. Il 15 maggio le rappresentanze sindacali locali, che organizzano i lavoratori della sede locale di XYZ, chiedono di spostare in avanti l’apertura, perché non sono state discusse a sufficienza le conseguenze per il personale addetto. Nel documento che hanno consegnato alla direzione dell’ente e alla stampa si parla ad esempio di maggiori carichi di lavoro, di orari più pesanti, di assenza di riconoscimenti per le nuove responsabilità che l’operatore unico dovrebbe assumere. In sostanza – dicono le rappresentanze sindacali – il personale non trae vantaggi dalla nuova procedura, che ricalcherebbe passati tentativi di aumentare la produttività semplicemente accrescendo i carichi di lavoro. Siete il consulente psicologico del lavoro che l’ente ha coinvolto per aiutare il direttore della sede decentrata di XYZ. Nel descrivervi la situazione, egli vi riferisce che la richiesta di rinvio è stata per lui una sorpresa, perché a livello nazionale nessuno nel sindacato aveva avuto nulla da eccepire, quando si era deciso per la strategia dello sportello unico. Avete potuto consultare uno studio di job analysis della nuova posizione di lavoro allo sportello unico, studio commissionato dal direttore stesso qualche mese prima, e avete constatato che l’insieme dei compiti collegati alla nuova posizione offre effettive opportunità di maggiore autonomia e di sviluppo professionale. Lo studio sembra ben fatto e le conclusioni appaiono coerenti con i dati. Sapete che il direttore ha il potere di decidere un rinvio dell’apertura dello sportello unico, anche se tale rinvio non può protrarsi comunque oltre il 30 giugno. Durante il colloquio il direttore vi ha descritto la situazione della sua sede come media, né particolarmente buona né particolarmente negativa per quanto riguarda il clima. Il personale ha discreti livelli di professionalità, anche se vi riferisce che “talvolta bisogna stimolarlo, se non proprio spingerlo, come mi trovo a fare abbastanza spesso. Sono io che alla fine devo coordinare tra loro alcuni nostri uffici, che stentano a tenersi in contatto e a parlarsi”. Avendo già a disposizione una adeguata serie di informazioni, il/la Candidato/a cerchi:

a) di diagnosticare il o i problemi principali presenti in questa situazione di cambiamento organizzativo; b) di fare riferimento ai modelli teorici più significativi che possono aiutare a spiegare la situazione stessa; c) di prospettare le linee di azione più efficaci per affrontare tale situazione.

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ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) A., una bambina che frequenta la seconda elementare, presenta - a detta dell’insegnante - una difficoltà nelle capacità di concentrazione e nell’apprendimento. Inoltre A. è una bambina molto timida e ha la tendenza a isolarsi dai compagni: durante la ricreazione è spesso sola o in compagnia di una sua amica preferita. Da qualche tempo, durante la ricreazione, due compagni di A. la prendono ripetutamente di mira con prese in giro molto pesanti; un gruppetto di compagni sostengono i due prepotenti, alcuni stanno ad osservare senza intervenire, e solo l’amica di A. cerca di consolarla e di difenderla. L’insegnante si accorge del disagio di A. e durante i momenti di ricreazione la tiene vicina a sé, volendo in questo modo proteggerla dalle prepotenze dei compagni. La madre di A., separata dal marito e impegnata in una carriera prestigiosa, è in ansia per la figlia, che vede troppo timida e chiusa. Avendo saputo dall’insegnante quello che da qualche tempo succede durante la ricreazione, la rimprovera in quanto avrebbe secondo lei dovuto isolare i bambini prepotenti, invece di isolare A. dai compagni, tenendola vicino a sé. Inoltre fa notare all’insegnante che, quando la figlia è a casa, tende a stare nella sua stanza, e che A. non parla con la madre dei suoi problemi a scuola. Il/La Candidato/a imposti un intervento sul caso specifico, descrivendo le possibili strategie a breve termine, mirate a un miglior inserimento di A. nella classe. Il/La Candidato/a delinei quindi i punti determinanti per un possibile intervento a lungo termine mirato alla ottimizzazione delle relazioni nella classe e alla prevenzione degli episodi di prepotenza nella scuola. ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) Il/La Candidato/a illustri un esperimento classico delle Psicologia Sperimentale inserendolo nel quadro delle conoscenze teoriche e metodologiche del momento storico in cui è stato elaborato e mettendone in luce gli effetti e le ricadute sulla scienza psicologica.

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Anno 2003 Seconda Sessione Commissione: PROF.SSA MARIA LUISA GENTA (Presidente) PROF.SSA SILVANA GRANDI PROF. ROBERTO PANI DOTT. MARCO MIGLIOZZI DOTT. DAMIANO SUZZI PRIMA PROVA SCRITTA

TEMA n. 1 Una delle fasi del ciclo di vita riguarda il passaggio dall’adolescenza al ruolo di giovane adulto. Il/La Candidato/a descriva:

1. I cambiamenti a livello emotivo. 2. I cambiamenti a livello relazionale. 3. I cambiamenti a livello cognitivo. 4. Le differenze in base al genere.

TEMA n. 2 (tema estratto) La relazione nei diversi contesti professionali dello Psicologo. Il/La Candidato/a illustri:

1. Le principali teorie psicologiche sul tema della relazione. 2. Il passaggio dall’ambito teorico a quello applicativo. 3. Le eventuali difficoltà e i limiti riscontrabili nella fase applicativa.

TEMA n. 3 Lo sviluppo e la maturazione dell’individuo implicano l’incontro con la frustrazione. Il/la Candidato/a illustri il concetto di frustrazione approfondendone:

1. Le cause. 2. Le reazioni. 3. Gli ambiti della Psicologia in cui la frustrazione è stata studiata.

SECONDA PROVA SCRITTA (Prova Pratica)

ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) Un giovane adulto (R., 23 anni), si rivolge ad un professionista, a causa di ripetuti episodi di malessere. L'ultimo è occorso circa venti giorni prima: stava raggiungendo il mare, dove era prevista una cena con la sua fidanzata e i genitori di entrambi. Guidava la sua nuova e prima automobile personale in autostrada, la sua ragazza era con lui e i genitori seguivano, quando ha sentito sopraggiungere un malessere crescente, con accelerazione del ritmo cardiaco, contrazioni muscolari, difficoltà respiratorie, sudorazione copiosa. R. ha pensato che poteva morire, ha accostato la macchina, è stato assistito dai suoi cari che lo hanno trovato assolutamente spaventato e molto provato. La compagnia è rientrata nella città di partenza: una volta arrivati, R. si sentiva bene e non è stato necessario ricorrere al Pronto Soccorso. Gli accertamenti sanitari organizzati successivamente dal Medico di Base hanno escluso la presenza di patologie collegabili alla crisi. Dopo l'ultima crisi ha dovuto però rinunciare a una missione di lavoro a Modena, perché avrebbe dovuto prendere l'autostrada. R. ammette di essere una persona ansiosa, che tende ad allarmarsi quando qualcosa non va. È assunto in modo stabile come elettricista in una ditta che fa impianti industriali: è arrivato al lavoro un po' avanti negli anni perché è stato respinto due volte alle scuole superiori. Il lavoro gli piace e si sente competente, anche se spesso ha bisogno dì conferme ed è molto vulnerabile alle critiche. Nella storia personale non emergono aspetti particolari: è figlio unico ed ha una relazione stretta con i genitori. A parte gli insuccessi scolastici rammenta una crisi di somatizzazione a sedici anni, durante il campionato di calcio giovanile. Da piccolo, era difficile staccarsi da casa per andare a scuola. La relazione con la ragazza è attualmente in crisi: lei lo accusa di essere

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troppo possessivo, gli chiede di avere più spazio per sé e di dimostrarle più fiducia. In effetti R., da quando frequenta questa ragazza, ha lasciato la compagnia, lo sport ecc. e tende a passare tutto il tempo libero con lei. Il/La Candidato/a indichi:

• Quali elementi possono essere considerati manifestazioni sintomatologiche rilevanti e in quale categoria psicopatologica vanno presumibilmente collocate considerando le possibili diagnosi differenziali.

• Quali ulteriori approfondimenti ritiene possano essere utili per l'inquadramento del caso, motivando dettagliatamente la scelta degli eventuali strumenti clinici.

• Le modalità di aiuto psicologico e/o di intervento clinico-terapeutico che ritiene più opportune per affrontare il caso, motivandone le ragioni all'interno di un modello teorico di riferimento.

ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) Il***** è un centro di servizi, nato circa 15 anni fa, che opera per numerose imprese soprattutto nel campo dei servizi informativi e di elaborazione dati. Sono normalmente in attività una ventina di operatori, ma, nei momenti di punta, vengono assunti con contratti di lavoro temporaneo altrettanti giovani (in genere diplomati con competenze informatiche). Da un anno il livello di efficienza e di qualità dei servizi è in declino per la comparsa di numerosi eventi disfunzionali: il numero di varianze nella procedura standard di lavoro al livello di guardia, frequenti guasti nella rete informatica aziendale, incidenti e rallentamenti del lavoro, ricorso frequente ai servizi di manutenzione. Il gruppo di tre manager appare molto preoccupato. In una riunione tra i manager vengono messi in evidenza alcuni dati raccolti nel corso dell’ultimo anno: ritardi al lavoro e assenze troppo frequenti, presentazione di certificati medici che attestano la presenza di sintomi di sofferenze muscolo-scheletriche e visive. Emergono inoltre lamentele crescenti per la monotonia del lavoro svolto, la richiesta da parte del personale femminile di passare a contratti di lavoro part-time e una crescente difficoltà a gestire sul lavoro i rapporti interpersonali che si trasformano spesso in relazioni conflittuali. Di fronte a questa situazione, dopo un breve incontro con le rappresentanze sindacali, viene deciso di interpellare il servizio di medicina del lavoro dell’ASL, che si avvale normalmente di una équipe di specialisti di area medica e psicologica. Tale équipe elabora un progetto specifico per affrontare la situazione. Il/La candidato/a, in quanto psicologo che collabora con l’équipe, illustri:

A) gli obiettivi di tale progetto per quanto concerne le dimensioni psicologico-sociali della situazione; B) le principali fasi dell’intervento e gli strumenti usati; C) gli orientamenti di massima sulle soluzioni da dare ai problemi evidenziati.

ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) S. è un bambino di sette anni, appartenente a una famiglia di livello socio-culturale medio. Durante la seconda elementare è stato segnalato dalle insegnanti per un ritardo nell’apprendimento della lettura. Dall’anamnesi raccolta emerge che le tappe di sviluppo di S. sono state nei limiti della norma, ad esclusione del linguaggio tardivo (prime parole a 24 mesi) con una successiva compromissione delle componenti fonologiche, semantiche e sintattiche. La madre riferisce di uno stato di sofferenza post-natale di tipo asfittico che ha richiesto il ricovero in ospedale per 10 giorni e che non ha dato esiti di rilievo; riferisce inoltre di un sonno irregolare nei primi mesi di vita con frequenti risvegli notturni e l’insorgenza di frequenti episodi di otiti fino ai tre anni di vita. Dall’anamnesi familiare emerge, inoltre, la presenza di problemi nell’apprendimento e nel linguaggio sia per la sorella di S. che per il cugino di primo grado. S. è esposto fin dalla nascita ad una seconda lingua: la madre è infatti italiana, mentre il padre è norvegese. I rapporti tra i genitori sono buoni, senza difficoltà legate alle differenze culturali. La madre di S. riferisce anche che il bambino a casa ripete spesso di non sentirsi bravo e di non volere più andare a scuola. Quando viene accompagnato a scuola di mattina mostra difficoltà a volere lasciare la mamma. Il/La Candidato/a descriva:

a) i nuclei problematici più rilevanti del caso presentato; b) gli strumenti e le osservazioni più adatti al caso; c) una indicazione diagnostica; d) le strategie operative, differenziando i contesti di intervento e motivando le priorità.

ARGOMENTO 4 ((ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) Il/La Candidato/a ipotizzi una situazione sperimentale che permetta di analizzare le caratteristiche delle funzioni attentive in un compito di discriminazione di stimoli visivi. Si richiede al candidato di specificare il retroterra teorico di riferimento, e altresì di definire ipotesi, disegno sperimentale, materiali e metodi utilizzati, tipologia di test statistici che si ritiene opportuno usare.

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Anno 2004 Prima Sessione Commissione: PROF. ROBERTO NICOLETTI (Presidente) PROF. ROBERTO BOLZANI PROF.SSA GIUSEPPINA SPELTINI DOTT. ELIO ALTINI DOTT. LUCIANO CESTARI PRIMA PROVA SCRITTA

TEMA n. 1

Si descriva una teoria psicologica indicandone lo sviluppo storico e gli eventuali campi di applicazione. TEMA n. 2

La memoria: si descrivano i principali processi e i modelli più noti. TEMA n. 3 (tema estratto)

I metodi di indagine in psicologia: si descrivano gli aspetti generali del metodo clinico e del metodo sperimentale individuandone le principali differenze. SECONDA PROVA SCRITTA (Prova Pratica)

ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) G.M. maschio di 26 anni universitario, gli mancano due esami alla laurea. Durante gli studi ha sempre lavorato. Si presenta come persona mite, curata e raziocinante. Sposato con un figlio di due anni, vive nel capoluogo da quando ha iniziato l’università. La sua famiglia di provenienza è composta dalla madre di origine italiana, da una sorella di quattro anni più giovane, dal padre di nazionalità tedesca che, per ragioni di lavoro, è sempre stato assente per lunghissimi periodi. Circa tre mesi or sono, dopo un litigio avuto con la moglie per cause banali, ha perso il controllo e l’ha aggredita fisicamente in maniera seria, per poi, subito dopo, tentare di defenestrarsi con modalità non dimostrative. Non vi riesce grazie all’intervento attivo della moglie. Dopo vari tentativi di presa in carico nel privato, viene inviato dal medico di famiglia al servizio pubblico dove si presenta accompagnato dalla moglie. La moglie riferisce che già da due anni in alcune occasioni il marito aveva espresso la preoccupazione di essere seguito da un vicino di casa con il quale aveva avuto un alterco. Nel corso del colloquio il paziente nega di aver mai espresso tale preoccupazione e sostiene piuttosto che la moglie ha sviluppato un atteggiamento critico e scostante nei suoi confronti dal momento della nascita del figlio. Il/La Candidato/a individui, in base alle notizie disponibili,:

1. Una ipotesi diagnostica del caso motivandola. 2. Quali dati anamnestici e biografici è utile indagare per approfondire la conoscenza del caso. 3. I concetti psicologici esplicativi del quadro clinico, all’interno di un modello teorico di riferimento prescelto. 4. Le indicazioni terapeutiche più opportune per affrontare il caso motivandone la scelta.

ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) Un’azienda nazionale del settore manifatturiero, che sta attraversando un difficile momento produttivo e occupazionale, ha previsto di allocare alcune linee di produzione presso consociate straniere, in paesi nei quali il costo del lavoro sia più conveniente. Ciò potrebbe comportare una riduzione degli addetti residenti nel territorio dell’azienda e imporre ad alcuni di essi, con qualifiche e mansioni particolari, sia un periodo di formazione ulteriore sia la necessità di trasferire le conoscenze acquisite ai lavoratori delle consociate estere dell’azienda. Al dipartimento aziendale che si occupa del personale viene chiesto di valutare:

1. L’impatto di tali scelte di decentramento produttivo sui lavoratori ai quali potrebbero venire richieste le modificazioni lavorative sopra descritte.

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2. Di definire un modello di tale nuova organizzazione e le modalità di sostituzione temporanea dei lavoratori impiegati nella costruzione delle linee produttive all’estero.

3. L’orientamento delle organizzazioni sindacali di fabbrica rispetto alle scelte organizzative e produttive dell’azienda.

Il/La Candidato/a descriva quali strumenti sarebbe opportuno utilizzare per fornire al management aziendale informazioni a supporto della scelta aziendale presa inizialmente sulla base di una semplice analisi dei costi. Si chiede in particolare di illustrare quali rischi di impatto ambientale e di potenziale disgregazione sociale che tale decisione potrebbe produrre commisurandole ad una prospettiva di medio periodo di consolidamento e sviluppo dell’azienda. ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) La madre di Nicola si presenta al Servizio per l'età evolutiva e l'adolescenza su consiglio degli insegnanti. Nicola è un ragazzo di 14 anni, frequenta la terza media e, a detta degli insegnanti, disturba spesso le lezioni, è oppositivo con i professori e aggressivo con i compagni, li prende in giro, ironizza sul loro comportamento, a volte è prepotente. Il rendimento scolastico è scarso e la madre appare preoccupata per una eventuale bocciatura. Nicola ha una sorella di nove anni che viene descritta come brava a scuola, tranquilla e serena. la madre riferisce che anche alla fine delle elementari, Nicola ha avuto un atteggiamento di insofferenza verso la scuola, che con il marito ci sono dei conflitti da lungo tempo e che lei vorrebbe separarsi dal coniuge, mentre il marito sarebbe contrario alla separazione. Entrambi i genitori sono operai, la madre fa i turni, mentre il padre svolge anche un secondo lavoro, aiutando il fratello in una attività commerciale. I genitori di Nicola si sono sposati all'età di 19 anni e nei primi anni di matrimonio sono vissuti nella casa dei nonni paterni. La signora ricorda quel periodo con sofferenza, per i conflitti con gli suoceri che la emarginavano dalle funzioni materne, in quanto giovane ed inesperta e per l'atteggiamento diseducativo che essi avevano nei confronti di Nicola, che sarebbe stato eccessivamente viziato. Nicola frequenta un gruppo di ragazzi più grandi di lui e con loro ha iniziato ad andare in discoteca, mentre non ha amicizie con i coetanei. Contemporaneamente il rendimento scolastico è sensibilmente peggiorato, soprattutto in matematica. Il/La Candidato/a indichi quali procedure utilizzerebbe per approfondire, in successivi incontri, la conoscenza del caso, quali strumenti testologici userebbe a questo scopo, quali potrebbero essere le ipotesi su cui fondare il processo diagnostico e quali progetti terapeutici suggerirebbe. ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) Si supponga di avere messo a punto un nuovo test per valutare la capacità di memorizzazione di numeri, proposti con diverse sequenze: casuale, crescente e decrescente. Il/La Candidato/a descriva le procedure necessarie alla validazione del test e alla creazione degli standard di riferimento per una popolazione normale.

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Anno 2004 Seconda Sessione Commissione: Invariata rispetto alla Prima Sessione PRIMA PROVA SCRITTA

TEMA n. 1

La validità di un test. Definire il concetto generale di validità e descriverne i diversi tipi. Il/La Candidato/a riporti inoltre le diverse tecniche di validazione impiegate in psicometria. TEMA n. 2 (tema estratto)

Il/La Candidato/a descriva gli aspetti generali e le metodologie di indagine impiegate nello studio della percezione. TEMA n. 3

Il/La Candidato/a descriva le principali differenze tra l’approccio comportamentista e quello cognitivista in Psicologia. SECONDA PROVA SCRITTA (Prova Pratica)

ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) Un uomo di 32 anni consulta uno psicologo per valutare la opportunità di un intervento psicoterapeutico. Egli racconta che alcuni mesi prima era stato colto in due diverse occasioni, mentre era alla guida della sua auto e durante una cerimonia, da intense manifestazioni d’ansia, con sudorazione, palpitazioni, terrore di morire che lo avevano indotto al ricovero ospedaliero. Nel corso degli ultimi anni, tuttavia, erano già presenti vari sintomi, come la paura dei luoghi affollati o dei viaggi in treno, che lo avevano portato a restringere sempre più le sue frequentazioni ed a restare in casa. Inoltre spesso accusava disturbi al braccio destro, con difficoltà nei movimenti, dolori e parestesie, per i quali i numerosi esami specialistici non avevano permesso di evidenziare alcuna causa organica. Ancora iscritto all’università, per quanto egli avesse da tempo completato gli esami, ha continuato a rinviare la discussione della tesi adducendo numerose ragioni di tipo pratico, in realtà poco convincenti. Da qualche tempo egli è fortemente impegnato nell’attività politica militando all’interno di una formazione opposta a quella in cui il padre, persona con cariche pubbliche, riveste un ruolo importante; per altro il padre è sempre stata una figura ammirata e rispettata, con atteggiamenti di timore e sottomissione. Di fronte ai suggerimenti dello psicologo in merito ad una possibile connessione tra le sue scelte politiche ed i suoi sintomi, da una parte, e le posizioni paterne ed i rapporti con lui, dall’altra, il paziente mostra scetticismo e nega ogni collegamento, adducendo una serie di ragioni su base teorica ed intellettuale a dimostrazione della assoluta indipendenza ed autenticità delle sue idee. Il/La Candidato/a , partendo dai sintomi del paziente e dagli elementi della sua storia, indichi:

1) i disturbi psicopatologici a cui sono riconducibili i sintomi presentati, descrivendone le caratteristiche; 2) i diversi meccanismi di difesa riconoscibili nelle condotte e nei suoi modi di pensare, descrivendone il meccanismo

d’azione; 3) il tipo di trattamento più idoneo, motivandone la scelta.

ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) CASO M. Il Centro per l’impiego di Monticello è un servizio pubblico che ha di recente recepito le prescrizioni normative relative all’ampliamento delle attività di sostegno lavorativo che devono essere svolte a livello provinciale, con il coordinamento della Regione. In particolare, tali prescrizioni riguardano la necessità di approntare adeguati servizi per il lavoro che prevedano attività professionali di accoglienza, di orientamento, di incontro tra domanda e offerta di lavoro, di pre-selezione, di consulenza alle imprese e di assistenza per il lavoro fornita alle persone disabili. Questo ampliamento delle attività assegnata anche a questo Centro per l’impiego dalla normativa rappresenta una notevole opportunità per migliorare la qualità dei servizi per il lavoro. Tuttavia, esso rappresenterà anche un forte cambiamento nella vita organizzativa del Centro, che già sta determinando una fase di animata riflessione sia tra i 12 operatori che lavorano da tempo nel Centro sia tra i 4 nuovi assunti.

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Tutti gli operatori (che sono laureati in sociologia, psicologia, pedagogia, informatica) vedono con forte preoccupazione i nuovi compiti che saranno loro assegnati, soprattutto considerando le loro effettive conoscenze e competenze psicosociali possedute e sollecitano una urgente fase di aggiornamento professionale . Anche i coordinatori e il dirigente, che sono impegnati in uno sforzo di riorganizzazione della vita del Centro, vedono con grande interesse la possibilità di utilizzare una parte del budget disponibile per realizzare delle attività formative collegate ai nuovi servizi che devono essere attivati in breve tempo. Poiché non esiste all’interno una funzione formazione si decide di affidarsi ad una società di consulenza - accreditata in Regione per la sua esperienza e per la presenza anche di psicologi specializzati su problemi del lavoro e delle organizzazioni - affinché realizzi un progetto di formazione del personale. Considerando questa situazione concreta, il/la Candidato/a illustri brevemente le caratteristiche essenziali di tale progetto di formazione, illustrando:

a) la natura del progetto di intervento formativo con la specificazione delle fasi in cui si deve articolare; b) la metodologia di lavoro più adatta a sviluppare il progetto; c) gli strumenti conoscitivi e di intervento ritenuti indispensabili per implementare ciascuna fase del progetto.

ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) Sara è una bambina di 8 anni, in affido, proveniente dalla Bielorussia. Frequenta la seconda elementare di un piccolo paese del Centro Italia ed arrivata in Italia da circa quattro mesi. I genitori entrambi medici, hanno un altro figlio adottivo: Paolo, un maschio di 6 anni di origine sudamericana, che è stato adottato nel corso del primo anno di vita, con il quale, a detta dei genitori, non ci sono stati particolari problemi ed è bene inserito nella scuola. Sara ha una conoscenza piuttosto approssimativa della lingua italiana, presenta problemi di apprendimento nelle varie aree scolastiche e in particolare nella comprensione dei concetti di tipo logico-matematico. In classe si distrae facilmente, ha dei tempi di attenzione molto limitati, si alza spesso dal banco, usa il materiale didattico per giocare e disturba i compagni rendendo difficile la lezione. S. appare piuttosto chiusa, seria, parla poco e, a volte, racconta bugie. Con i compagni i litigi sono frequenti e in talune occasioni si è mostrata aggressiva e prepotente. Le insegnanti chiedono di poter discutere il caso di S. con lo psicologo per definirne il quadro evolutivo e le relative capacità, per poter individuare strumenti adeguati a S. e al gruppo classe, allo scopo di migliorare il suo apprendimento e per favorire il processo di integrazione scolastico. Il/La Candidato/a indichi quali procedure utilizzerebbe per approfondire la conoscenza del caso e quali strumenti o osservazioni utilizzerebbe a questo scopo. Inoltre specifichi quali ipotesi di intervento, motivandone la scelta, suggerirebbe agli insegnanti per affrontare la situazione. ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) Alcuni autori hanno suggerito che lenti colorate possano migliorare le capacità di lettura in soggetti dislessici ma questa ipotesi non è mai stata sperimentalmente provata. Il/La Candidato/a progetti un esperimento che, utilizzando stimoli costituiti da parole e non-parole, permetta di verificare questa ipotesi. In particolare specifichi: il campione e la sua numerosità, le variabili da considerare, il disegno sperimentale, l’analisi statistica appropriata e il tipo di effetti e interazioni saggiabili statisticamente. Formuli infine una personale ipotesi sui risultati dell’esperimento.

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Anno 2005 Prima Sessione Commissione: PROF. PIO ENRICO RICCI BITTI (Presidente) PROF. PIER LUIGI GAROTTI PROF.SSA MONICA RUBINI DOTT. SSA CARLA BRANDOLESE DOTT. RENATO NANNI

PRIMA PROVA SCRITTA TEMA n. 1 Lo sviluppo cognitivo. Il/La Candidato/a descriva le tappe attraverso le quali l’individuo conquista la capacità di ragionamento. TEMA n. 2 (tema estratto) Aspetti generali del metodo clinico e del metodo sperimentale in Psicologia: delinearne le peculiarità e le principali differenze. TEMA n. 3 Il/La Candidato/a individui gli elementi concettuali più significativi di una teoria psicologica, ne illustri le principali linee di sviluppo e ne descriva le metodologie di indagine. SECONDA PROVA SCRITTA (Prova Pratica) ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) Il medico di base invia al consultorio familiare una giovane donna di 25 anni rimasta recentemente vedova perché il marito ha perduto la vita in un grave incidente stradale. La signora ha una bimba di 5 anni per la quale nutre molta preoccupazione perché, dalla morte del padre, manifesta diverse paure, si aggrappa continuamente alla madre e non vuole lasciarla nemmeno per giocare con i coetanei. Per quanto la riguarda la signora lamenta inappetenza e insonnia, nonostante il medico di base le abbia prescritto sonniferi: si sveglia ogni notte e non riesce più ad addormentarsi per i pensieri che la assalgono relativi alla responsabilità di allevare da sola la figlia e alla difficoltà di riprendere il lavoro. Il/La Candidato/a formuli un’ipotesi psico-diagnostica riferita alla signora, indichi quali approfondimenti ritiene necessari per progettare un eventuale intervento e, sulla base degli elementi emersi da tali approfondimenti, indichi un eventuale tipo di intervento adatto allo scopo. ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) Un ente pubblico di rilevante entità e a forte impatto sulla popolazione locale intende realizzare un’indagine per analizzare e migliorare il clima organizzativo al proprio interno. Per progettare e realizzare percorsi innovativi si richiede l’impegno di tutti i componenti dell’organizzazione; di conseguenza l’ente, costantemente orientato al miglioramento e alla trasformazione, è interessato a conoscere il punto di vista dei collaboratori per attuare incisivi processi di sviluppo. Il/La Candidato/a descriva gli aspetti essenziali della analisi del clima organizzativo, indichi quali sono gli obiettivi che tale analisi si propone di raggiungere, descriva e indichi quali strumenti si possano utilizzare, indichi i possibili risultati che si possono raggiungere. ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) L., un bimbo di 8 anni in affidamento ad una famiglia che ha una figlia di 5 anni, viene segnalato dagli insegnanti per difficoltà di apprendimento scolastico e problemi di integrazione sociale nella classe. Il/La Candidato/a indichi quale strategia seguirebbe per approfondire la conoscenza del caso, quali strumenti di valutazione/osservazione riterrebbe di utilizzare e quali ipotesi di intervento andrebbero proposte agli insegnanti. ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) Si supponga di aver costruito un nuovo inventario per la valutazione dell’ansia in soggetti adolescenti. Lo strumento è composto da 90 items. Il/La Candidato/a descriva la procedura necessaria alla validazione dello strumento e alla definizione

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degli standard di riferimento per una popolazione normale. Anno 2005 Seconda Sessione Commissione: Invariata rispetto alla Prima Sessione

PRIMA PROVA SCRITTA

TEMA n. 1 Individuo e contesto sociale nell’adolescenza: descrivere gli aspetti salienti di tale interdipendenza. TEMA n. 2 Il ruolo della frustrazione nel rapporto fra individuo e ambiente. TEMA n. 3 (tema estratto) La valutazione della personalità nel lavoro dello psicologo. SECONDA PROVA SCRITTA (Prova Pratica)

ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) In un istituto tecnico superiore il corpo insegnanti ha riscontrato fra gli studenti una incidenza importante di comportamenti a rischio per la salute (fumo, abuso di alcool e di sostanze stupefacenti). Con l’aiuto degli operatori della AUSL si decide di progettare annualmente un intervento di promozione della salute dedicato ad uno specifico comportamento a rischio. Per l’anno scolastico in corso il tema prescelto riguarda l’eccessivo consumo di alcool. Il/La Candidato/a delinei strumenti e modalità di realizzazione di un eventuale intervento. ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) Nella consueta riunione tra delegati sindacali e manager della Banca Fin.Gemi, svoltasi per avere un quadro complessivo dell’azienda nel 2005, i delegati pongono l’attenzione sulle condizioni di lavoro dei dipendenti. Sulla base delle testimonianze raccolte dai loro rappresentati, i delegati sottolineano la gravosità dei ritmi e degli orari di lavoro, la fatica e la pericolosità crescente del lavoro in banca (anche a seguito delle numerose rapine nelle agenzie periferiche), la presenza tra i lavoratori di varie forme di malessere e di insoddisfazione che si sono più volte manifestate specialmente in occasione dei piccoli ma frequenti cambiamenti nel modo di lavorare avvenuti di recente. I dirigenti non sono del tutto convinti di questa diagnosi negativa della situazione perché, secondo loro, “lavorare in banca è in fondo un privilegio” e molto di ciò che viene denunciato non corrisponde alla realtà dei fatti e avrebbe solamente dei fini strumentali, ad esempio, per ottenere riconoscimenti a livello di stipendio. Dopo una lunga e accesa discussione delegati e dirigenti trovano un accordo. Esso stabilisce che sarà effettuata un’indagine sulle condizioni dei lavoratori bancari, con particolare riferimento a possibili situazioni di stress, per poter ridiscutere su questo tema avendo a disposizione dati concreti e condivisi, da cui partire per prendere eventuali decisioni organizzative. Pertanto, la Direzione della Banca Fin.Gemi affida ad una affermata società di consulenza, composta da psicologi e da altri esperti del lavoro, il compito di progettare un’indagine che corrisponda alle esigenze e finalità concordate. Se il progetto sarà ritenuto pertinente si procederà alla rilevazione. Il/La Candidato/a descriva brevemente:

a) le caratteristiche generali del Progetto di indagine sulle condizioni di lavoro stressante (metodologia e fasi); b) i tipi di strumenti scelti per ricavare le informazioni sulle condizioni di lavoro stressante; c) le strategie utilizzabili per offrire soluzioni ai problemi di stress in un contesto lavorativo.

ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) F. è una bambina extracomunitaria di 8 anni, appartenente ad una famiglia nordafricana, inserita in una seconda classe elementare. Presenta sia difficoltà di apprendimento (lettura e ragionamento logico-matematico) che difficoltà relazionali con i compagni di classe (isolamento, apparente timidezza, qualche reazione aggressiva…). Le insegnanti sottopongono i problemi di F. all’attenzione dello Psicologo.

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Il/La Candidato/a indichi le strategie più opportune per l’approfondimento del caso ed eventuali suggerimenti operativi per facilitare l’integrazione scolastica di F. ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) Il responsabile vendite di un’importante azienda produttrice di abbigliamento ritiene opportuno valutare se sia più efficace la vendita attraverso punti-vendita tradizionali o invece in punti-vendita inseriti in grandi centri commerciali. Affida pertanto allo Psicologo una indagine basata sulla motivazione all’acquisto per comprendere come sia preferibile orientare in futuro le politiche commerciali dell’Azienda. Il/La Candidato/a delinei un progetto di indagine che permetta di rispondere alla richiesta dell’Azienda, descrivendo in particolare le ipotesi, la procedura, il trattamento dei dati, l’analisi e l’interpretazione dei possibili risultati.

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PROVE D’ESAME

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Anno 2006 Prima Sessione Commissione: PROF. GUIDO SARCHIELLI (Presidente) PROF. VINCENZO NATALE PROF. SALVATORE ZAPPALÀ DOTT. SSA FABIOLA CRUDELI DOTT. FRANCESCO RIZZO PRIMA PROVA SCRITTA

TEMA n. 1 (tema estratto) Il problema del dimenticare. Il/La Candidato/a illustri brevemente, ma in modo accurato:

a) le caratteristiche e le funzioni dell’oblìo b) i principali approcci teorici che cercano di fornire una spiegazione delle cause dell’oblìo.

TEMA n. 2 Il/La Candidato/a illustri le più recenti conoscenze teoriche di uno fra i seguenti processi psicologici:

a) Percezione b) Motivazione c) Emozioni

TEMA n. 3 L’osservazione dello sviluppo infantile. Il/La Candidato/a illustri le caratteristiche principali del metodo osservativi, facendo riferimento anche alle sue possibili applicazioni nei contesti educativo-scolastici. SECONDA PROVA SCRITTA (Prova Pratica) ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) Una ragazza di 27 anni, in seguito ad un ricovero in casa di cura convenzionata, viene inviata ad un Servizio di Salute Mentale. Il ricovero ha avuto la durata di quasi tre mesi. Sono stati diagnosticati: depressione, ansia generalizzata, sintomi di panico in riferimento alla situazione lavorativa e, in modo più generalizzato, condotte con evitamento sociale. Il lavoro svolto in precedenza ha avuto la durata di sei mesi in una cooperativa alimentare; di questa esperienza la ragazza ricorda solo grande senso di fatica e disagi. Contestualmente aveva subito l’abbandono da parte di un ragazzo con cui era stata insieme per nove anni con recenti progetti di matrimonio e di vita insieme. Al momento la sintomatologia più grossolana pare in remissione, la ragazza comunque rifiuta qualsiasi terapia con psicofarmaci. In seguito, dal punto di vista sentimentale, si è verificato un miglioramento poiché frequenta da un po di tempo un nuovo ragazzo. I genitori insistono per un trattamento psicologico enfatizzando soprattutto l’aspetto dell’inattività lavorativa. Indichi il/la Candidato/a:

1. Quali dati anamnestici e biografici è, a suoparere, utile approfondire per un migliore inquadramento del caso, sia dal punto di vista diagnostico che della comprensione di problemi esistenti.

2. Quali metodologie di osservazione del caso posso essere più adatte. 3. Le indicazioni terapeutiche che si possono conseguire e che paiono più opportune.

ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) Il CEDINFO di Motta di Livenza è un centro di servizi, nato circa quindici anni fa, che opera per numerose imprese venete soprattutto nel campo dei servizi informativi e di elaborazione dati. Sono normalmente in attività una ventina di operatori, ma nei momenti di punta vengono assunti, con contratti di lavoro temporaneo, altrettanti giovani (si tratta in genere di diplomati con competenze informatiche). Da un anno a questa parte il consueto livello di efficienza e di qualità dei servizi risulta in declino per la comparsa di numerosi eventi disfunzionali.

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Il numero delle varianze nella procedure standard di lavoro ha raggiunto ormai il livello di guardia. Oltre a guasti frequenti nella rete informatica aziendale si sono verificati diversi incidenti e rallentamenti del lavoro, un abnorme ricorso ai servizi di manutenzione e persino due infortuni, seppure non gravi. I tre dirigenti di CEDINFO sono molto preoccupati anche per una certa atmosfera di disimpegno che sembra circolare tra gli impiegati. In una recente riunione tra i dirigenti vengono analizzati alcuni dati raccolti nell’ultimo anno: un tasso di ritardi e, soprattutto, di assenze che nell’ultimo anno ha superato il 9%; la presentazione da parte dei dipendenti di certificati medici che attestano la presenza di sintomi di patologie muscolo-scheletriche e visive; un numero crescente di lamentele per la monotonia di gran parte dei lavori svolti; la richiesta da parte di circa la metà del personale femminile di passare a contratti di lavoro part-time; una notevole difficoltà a gestire le relazioni aziendali che spesso si trasformano in conflitti più o meno espliciti. Di fronte a questa situazione, dopo un incontro con le rappresentanze sindacali, viene deciso di interpellare il servizio di medicina del lavoro dell’AUSL, che si avvale normalmente di una équipe di specialisti in area medica e psicologica e tale èquipe elabora uno specifico progetto di intervento. Il/La Candidato/a , in quanto psicologo che collabora con la équipe:

1. Illustri le principali caratteristiche di tale progetto di intervento, mettendo in risalto come fare emergere i fattori psicologico-sociali che sembrano caratterizzare la situazione descritta.

2. Specifichi le fasi principali dell’intervento e il tipo di strumenti che dovrebbero essere usati per raggiungere gli scopi desiderati.

ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) Le insegnanti di una scuola dell’infanzia del piccolo comune di ---- si rivolgono al servizio materno-infantile dell’Azienda USL del territorio esplicitando la loro preoccupazione riguardo il caso di due fratelli gemelli di 5 anni che frequentano la scuola. I loro genitori si stanno separando e il comportamento dei due fratellini all’interno della sezione è cambiato: la bimba si isola e non partecipa più volentieri alle attività proposte dall’insegnante, mentre il bambino si dimostra sempre più aggressivo nei confronti dei suoi coetanei del gruppo. Questa situazione viene considerata preoccupante dagli insegnanti anche perché entrambi i bambini il prossimo anno dovranno iscriversi alla scuola elementare. Il/La Candidato/a , in quanto psicologo del servizio materno-infantile dell’USL, descriva come affronterebbe questo caso e, in particolare, le modalità e gli strumenti che ritiene più adeguati anche al fine di aiutare questi bambini a trovare un nuovo equilibrio all’interno della situazione familiare. ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) Il/La Candidato/a discuta i vantaggi e i limiti dei disegni sperimentali within e between. Il/La Candidato/a illustri almeno un esempio in cui non è possibile effettuare un disegno sperimentale a misure ripetute ed uno in cui sarebbe preferibile evitare un disegno a campioni indipendenti.

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Anno 2006 Seconda Sessione Commissione: PROF. GUIDO SARCHIELLI (Presidente) PROF. VINCENZO NATALE PROF.SSA ELVIRA CICOGNANI DOTT. SSA FABIOLA CRUDELI DOTT. FRANCESCO RIZZO

PRIMA PROVA SCRITTA

TEMA n. 1 Stare attenti. L’attenzione è un’importante risorsa cognitiva studiata a lungo dagli psicologi anche per la rilevanza delle sue implicazioni operative. Il/La Candidato/a , dopo aver definito le caratteristiche più importanti di questo processo e le sue differenti forme, si soffermi brevemente a considerare le “cadute dell’attenzione”, ovvero gli errori attentivi. TEMA n. 2 Giudicare in modo appropriato. Gli studi di psicologia generale affermano che quando le persone devono dare dei giudizi o fare delle stime spesso fanno ricorso a strategie complesse talvolta efficaci, talvolta inadeguate; tra queste si annoverano le euristiche del giudizio. Il/La Candidato/a descriva alcune delle principali euristiche mettendo in luce gli aspetti caratteristici di queste modalità di giudizio. TEMA n. 3 (tema estratto) Aggressività umana. Il/La Candidato/a , dopo una breve definizione dell’aggressività, illustri i principali approcci teorici sulla natura di questa risposta individuale e sottolinei i fattori che possono modularne l’espressione. SECONDA PROVA SCRITTA (Prova Pratica) ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) Signora 31enne, coniugata, diplomata, ha lavorato in passato nelle mense scolastiche; attualmente si dedica alla sua numerosa prole. Nulla compare di significativo nella anamnesi. Nell’ultimo anno, è stata accompagnata due volte al P.S. in seguito a collassi, per lo più attribuiti a crollo psicofisico da stanchezza. Il medico curante, che invia il caso ad un servizio di psicologia clinica, contestualizza i sintomi riferendo che la signora è persona scrupolosa e adeguata all’accudimento della prole e alla conduzione domestica e familiare, che svolge numerosi compiti e assolve numerosi impegni, tendenzialmente chiedendo poco aiuto agli altri: genitori, suoceri e marito. Dal marito viene riferito che è persona collaborativi e disponibile ad assumersi impegni. Il medico curante riferisce inoltre di un dimagrimento significativo della signora negli ultimi mesi, e teme che ciò possa sortire ad un conclamato disturbo dell’alimentazione. Riferisca il/la Candidato/a:

a) sulla sua prima impressione diagnostica, stando alle informazioni che si hanno sul caso; b) su quali ipotesi diagnostiche esplorerebbe e in che modo; c) quali accortezze userebbe nella relazione con questo tipo di paziente.

ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) La grande azienda petrolifera GOOD-OIL SpA ha quasi terminato la costruzione di uno stabilimento per la produzione di nuovo prodotti derivati dal petrolio. Lo stabilimento, modernissimo, è stato progettato secondo i più avanzati dettami tecnici e nel pieno rispetto delle normative sui rischi ambientali. Esso sarà dotato di impianti tecnologicamente avanzatissimi, non ancora diffusi in questo settore di produzione, che richiedono lavoratori ben qualificati e competenti. Tale nuovo stabilimento, che entrerà in funzione tra pochi mesi, permetterà di inserire nello stesso ambiente tutti i lavoratori provenienti da tre piccoli impianti di altre aziende che tuttora stanno operando nello stesso settore. Esse, però, dopo un periodo di difficoltà sul

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mercato, sono ora confluite, a seguito di un processo di fusione organizzativa, nella GOOD-OIL. Il Management delle risorse umane, in accordo con la Direzione aziendale, sta già predisponendo la pianificazione dle personale e le modalità di inserimento organizzativo. In particolare, il Management delle risorse umane è consapevole dei numerosi problemi relativi al personale che dovranno essere affrontati e risolti, data la situazione descritta, e ritiene opportuno effettuare – con la consulenza di uno psicologo del lavoro – una indagine accurata sul campo relativa al capitale umano disponibile. Il/La Candidato/a :

a) identifichi e descriva brevemente i tipi di problemi relativi al personale che dovranno essere affrontati nella situazione descritta;

b) illustri il tipo di indagine più opportuna da fare chiarendo bene gli obiettivi, giustificando con attenzione la metodologia e chiarendo perché sono scelti determinati strumenti.

ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) Una giovane coppia di genitori trentenni, a causa di un incidente stradale e delle terapie riabilitative successive, è costretta a rimanere ricoverata in ospedale per circa un anno. Data la gravità della situazione, il loro bambino di 3 anni è stato affidato per questo lungo periodo di tempo ai nonni paterni e materni, che si alternavano nell’aver cura del nipotino. Si precisa che gli incontri tra i genitori e il loro bambino sono cominciati dopo 3 mesi dall’incidente, a cadenza settimanale e all’interno dell’Ospedale. Il/La Candidato/a :

a) delinei in breve i possibili effetti di questa situazione sia sui genitori che sul bambino; b) esponga come procederebbe nel predisporre un piano di recupero e di sostegno delle competenze genitoriali, messe

a dura prova da questo evento. ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) In certi ambienti si sostiene che alcuni aromi (tra cui ad esempio il mandarino) abbiano un effetto rilassante e facilitante il sonno. Siete interpellati per verificare la veridicità di tali affermazioni: come procedereste? Il/La Candidato/a illustri sinteticamente i principali aspetti metodologici: campione (criteri di inclusione), tipi di materiale, disegno, procedura, possibili analisi.

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Anno 2007 Prima Sessione Commissione: PROF. ROBERTO NICOLETTI (Presidente) PROF.SSA CHIARA RAFANELLI DOTT. ELIO ALTINI DOTT. LUCIANO CESTARI DOTT. FABIO MARTINI

PRIMA PROVA SCRITTA TEMA n. 1 Il Psicologia sono impiegati più approcci metodologici. Il/La Candidato/a scelga due tra questi approcci e ne illustri le principali differenze, indicando:

1. Caratteristiche e ambiti teorici principali. 2. Contesti applicativi in cui si sono rivelati più efficaci.

TEMA n. 2 La memoria: definizioni e processi implicati. TEMA n. 3 (tema estratto) La prospettiva comportamentista e quella cognitivista in Psicologia. Il/La Candidato/a ne descriva le principali differenze.

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Anno 2007 Seconda Sessione Commissione: PROF.SSA SILVANA GRAZIA CONTENTO (Presidente) PROF.SSA CHIARA RAFANELLI DOTT. ELIO ALTINI DOTT. LUCIANO CESTARI DOTT. FABIO MARTINI PRIMA PROVA SCRITTA TEMA n. 1 Linguaggio e comunicazione. Il/La Candidato/a illustri le caratteristiche di queste competenze accennando al confronto teorico tra innatismo e aspetti acquisiti. TEMA n. 2 L’osservazione in Psicologia: finalità, tipologie e campi di applicazione. TEMA n. 3 (tema estratto) Gli eventi stressanti: caratteristiche e strumenti di misurazione. SECONDA PROVA SCRITTA ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) Inviato dal medico di medicina generale, un ragazzo di 20 anni viene in consultazione accompagnato dalla madre, che lui guarda costantemente come se temesse un suo allontanamento. Molto ansioso al colloquio, il ragazzo manifesta atteggiamenti di sottomissione. Racconta di sentirsi a disagio quando è solo, vorrebbe che fossero sempre gli altri ad assumersi le responsabilità che riconosce di sua pertinenza, come teme di dovere un giorno provvedere a se stesso. Il/La Candidato/a indichi:

1. gli strumenti diagnostici che applicherebbe al caso 2. la diagnosi che si potrebbe formulare.

ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) Un’amministrazione comunale vi chiede di formulare un piano formativo per il personale degli uffici addetti al pubblico. Si tratta di un gruppo di circa trenta persone tra i 29 e i 61 anni, assunte in un arco di tempo molto ampio. Tra questi impiegati, 7 sono prossimi al pensionamento e 4 neoassunti. Il Dirigente promotore del contratto riferisce che l’Amministrazione comunale vorrebbe valorizzare questo settore. In particolare, ci sono notevoli problemi per la qualità del rapporto con l’utenza e per le resistenze del Personale ad accettare la necessaria flessibilità nei turni orari e nell’assegnazione alle diverse mansioni. Il/La Candidato/a indichi:

1. quali ritiene siano i nuclei problematici del caso e quali strumenti ritiene utili per un approfondimento 2. quali indicazioni suggerirebbe all’Amministrazione per rispondere alle richieste.

ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) Durante lo screening per la valutazione precoce di eventuali difficoltà di apprendimento svolto a fine maggio in una prima elementare e consistente in una prova di letto-scrittura e una di calcolo, Luca supera in entrambe le prove il cut-off di errori prestabilito. Contattati dalla psicologa scolastica, i genitori riferiscono un lieve ritardo nello sviluppo del linguaggio del bambino, un affaticamento marcato nello svolgimento delle attività scolastiche, una certa disattenzione generalizzata. Le insegnanti lamentano anche il fatto che Luca sembra poco motivato agli apprendimenti, anche se appare ricettivo e ben socializzato. Il/La Candidato/a:

1. spieghi come intende approfondire la diagnosi (su quali componenti e con quali strumenti) 2. quali suggerimenti intende fornire ai genitori e/o agli insegnanti.

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ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) Si suppone di avere elaborato uno strumento per la valutazione di capacità verbali e non verbali in soggetti pre-adolescenti. Lo strumento è composto da 6 subtest (tre per ognuna delle aree). Il/La Candidato/a descriva la procedura necessaria alla validazione dello strumento e alla definizione degli elementi standard di riferimento per una popolazione normale.

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Anno 2008 Prima Sessione Commissione: PROF.SSA FRANCESCA EMILIANI (Presidente) PROF.SSA MARIA PAOLA ZAMAGNI PROF. GIUSEPPE DI PELLEGRINO DOTT.SSA CARLA BRANDOLESE DOTT.SSA DANIELA ROSSETTI PRIMA PROVA SCRITTA TEMA n. 1 Metodi di ricerca in Psicologia. Il/La Candidato/a illustri la loro applicazione in funzione degli obiettivi e degli ambiti di studio. TEMA n. 2 I processi di apprendimento costituiscono un tema da tempo studiato in Psicologia: il/la Candidato/a metta a confronto due diverse scuole di pensiero su questo tema. TEMA n. 3 (tema estratto) Il/La Candidato/a illustri la nozione di motivazione alla luce di diversi inquadramenti teorici, mettendone in evidenza le caratteristiche distintive. SECONDA PROVA SCRITTA ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) Un giovane adulto, professionalmente molto attivo, nel breve tempo di tre giorni perde la possibilità di controllo degli arti inferiori, con comparsa di forte dolore. Ricoverato in ospedale, viene sottoposto ad indagini diagnostiche che non riscontrano alterazioni organiche. La terapia antalgica ha scarso successo e la proposta riabilitativa viene percepita dal paziente come “eccessiva” a causa del dolore. Il/La Candidato/a formuli un’ipotesi diagnostica e illustri gli strumenti d’indagine per approfondire la conoscenza del caso al fine di attivare un intervento nella fase di ricovero. ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) L’azienda Caldaie Radiatori & affini Srl è stata assorbita da poco tempo nel gruppo multinazionale Technowarming, che ha progressivamente raggiunto una posizione di leadership nel mercato europeo degli impianti di riscaldamento per uso domestico e industriale. L’azienda Caldaie Radiatori & affini Srl ha mantenuto la sua vecchia denominazione e anche i 184 posti di lavoro (ricoperti prevalentemente da tecnici e operai specializzati molto competenti) sono stati tutti conservati. Recentemente la Caldaie Radiatori & affini Srl ha ricevuto dalla direzione centrale del gruppo Technowarming la pressante richiesta di modificare i vecchi sistemi di valutazione delle prestazioni lavorative e di remunerazione, ritenuti poco efficaci. Il management della Caldaie Radiatori & affini Srl e i rappresentati dei lavoratori discutono a lungo su come procedere. Essi sono tutti d’accordo nell’affermare che, di fatto, nel passato non si usava un effettivo e chiaro Sistema di Valutazione delle prestazioni dei lavoratori e anche gli stessi incentivi e i premi di produzione erano dati a tutti, a pioggia, indipendentemente dagli effettivi contributi personali. Decidono quindi di introdurre un nuovo Sistema di Valutazione delle prestazioni. Prima però di prendere una decisione finale si chiede ad una società di consulenza (che si avvale di Psicologi professionisti) di fornire indicazioni. Il/La Candidato/a descriva brevemente:

a) i criteri generali da rispettare per avere un efficace Sistema di Valutazione delle prestazioni e l’approccio metodologico più opportuno per costruirlo;

b) i principali errori che un buon valutatore deve evitare nella valutazione delle prestazioni lavorative dei singoli lavoratori.

ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva)

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Due fratellini stranieri di 5 e 8 anni vissuti in orfanotrofio vengono adottati da due diverse famiglie italiane. Il più piccolo, pur mostrando una notevole intelligenza viene segnalato dagli insegnanti perché manifesta disturbi depressivi e problemi di relazione con i coetanei in classe. Il/La Candidato/a indichi quale strategia seguirebbe per approfondire la conoscenza del caso, quali strumenti di valutazione riterrebbe opportuno di utilizzare e quali ipotesi di intervento andrebbero proposte agli insegnanti.

ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) Il/La Candidato/a illustri le varie fasi procedurali (inquadramento teorico, ipotesi di ricerca, materiali e metodi, trattamento dei dati, risultati nelle loro possibili alternative e conclusioni) di un esperimento su un tema a scelta tra le seguenti aree:

- processi cognitivi di base - neuropsicologia - processi psicosociali - processi di sviluppo ed educativi

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Anno 2008 Seconda Sessione Commissione: PROF.SSA PATRIZIA SELLERI (Presidente) PROF. FRANCO BALDONI PROF. ROBERTO CATERINA DOTT.SSA CARLA BRANDOLESE DOTT.SSA DANIELA ROSSETTI PRIMA PROVA SCRITTA TEMA n. 1 Il/La Candidato/a illustri ed approfondisca le basi concettuali della teoria dell’attaccamento, l’influenza degli stili di attaccamento sul comportamento ed alcune metodologie d’indagine per la valutazione dell’attaccamento nel bambino o nell’adulto. TEMA n. 2 (tema estratto) Il/la Candidato/a illustri ed approfondisca gli aspetti teorici che hanno accompagnato negli anni lo studio delle relazioni tra gruppi, descriva le ricerche più rilevanti ed alcune metodologie d’indagine in questo ambito. TEMA n. 3 Il/la Candidato/a illustri ed approfondisca gli aspetti teorici che hanno accompagnato negli anni lo studio dei processi di apprendimento, descriva le ricerche più rilevanti ed alcune metodologie d’indagine in questo ambito.

SECONDA PROVA SCRITTA ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) Un giovane di 28 anni, che lavora in banca come cassiere, è sposato da due anni ed è padre di una bambina di quattro mesi. Nelle settimane successive alla nascita della figlia sul posto di lavoro ha iniziato a manifestare delle crisi improvvise caratterizzate da senso di soffocamento, sudorazione, tachicardia, nausea e impressione di perdere il controllo o impazzire. In quei momenti si sente in grave pericolo e per stare meglio è costretto ad allontanarsi rifugiandosi in bagno oppure uscendo all’aperto. Per limitare la sintomatologia il medico di famiglia ha prescritto dei farmaci ansiolitici, ma i risultati sono stati limitati. Nell’ultimo mese il timore di avere nuove crisi ha portato il paziente ad assentarsi sempre più di frequente dal lavoro rifugiandosi in casa e richiedendo costantemente la presenza rassicurante di un familiare. Sulla base di queste informazioni il/la Candidato/a formuli un’ipotesi psicodiagnostica, descriva le principali metodologie di indagine adeguate allo studio del caso e illustri le diverse prospettive terapeutiche e prognostiche. ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) Una concessionaria d’auto deve aprire una sede distaccata per dare spazio ad un nuovo segmento di mercato dedicato alle auto ibride di importazione giapponese; questo richiede che due unità di personale vengano trasferite nella nuova sede. Nella concessionaria principale lavorano a tempo determinato un’impiegata addetta alla contabilità (10 anni di anzianità), un’impiegata addetta a seguire le pratiche di vendita-auto fino al momento della consegna al cliente (5 anni di anzianità), quattro venditori, ognuno dei quali dedicato ad un segmento di vendita diverso (city-car, media cilindrata, lusso, SUV), assunti tutti nel momento in cui è stata aperta la concessionaria (medesimo titolo di studio e 10 anni di anzianità). Il/La Candidato/a discuta: - le diverse fasi del progetto di assessment psicologico della situazione - i criteri psicosociali per l’individuazione delle unità da ricollocare nella sede staccata - gli interventi psicologici per riorganizzare e rendere efficace l’attività lavorativa del personale. ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) Una ragazzina iscritta al primo anno in un istituto professionale, dopo alcuni mesi di partecipazione e coinvolgimento nelle attività scolastiche, comincia a mostrare una profonda stanchezza e chiede di interrompere gli studi, anche senza aver portato

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a termine il periodo di obbligo scolastico. La famiglia non prende in considerazione questa richiesta; si scopre poi che la ragazzina è stata assente da scuola, in modo ingiustificato, già da alcune settimane. Il/La Candidato/a discuta: - i temi che sceglierebbe di affrontare nel colloquio iniziale - i metodi e strumenti per un assessment cognitivo e relazionale del soggetto - un’ipotesi di intervento - eventuali richieste da porre alla famiglia ed alla scuola ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) Nell’ambito degli studi sulla prospettiva temporale è stato ipotizzato che gli individui possano differire tra loro in base ad una diversa valorizzazione del passato, del presente, del futuro. In alcune ricerche si è inoltre ipotizzato che il diverso orientamento temporale possa essere correlato con differenti tratti di personalità o con altre caratteristiche individuali. Descriva il/la Candidato/a un possibile esperimento di verifica di questa ipotesi, discutendo il disegno sperimentale, le variabili interessate, il campione, gli strumenti usati, le procedure di analisi dei dati e le possibili conclusioni.

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Anno 2009 Prima Sessione Commissione: PROF. PIER GIORGIO BATTISTELLI (Presidente) PROF.SSA FRANCESCA FRASSINETTI PROF.SSA PAOLA VILLANO DOTT.SSA CHIARA SANTI DOTT. MAURO FAVALORO PRIMA PROVA SCRITTA TEMA n. 1 (tema estratto) Qual è, tra i tanti autori della psicologia del ‘900, quello dal quale lei ritiene di aver imparato di più? Argomenti la sua scelta sul piano della rilevanza scientifica e della formazione professionale. TEMA n. 2 Metodo clinico e metodo sperimentale: possibilità e limiti. TEMA n. 3 Il/la candidato/a individui l’approccio teorico che ritiene potrà proficuamente orientare la sua attività di psicologo. Ne illustri la genesi, i principi basilari e la sua evoluzione nel tempo, e ne rappresenti, anche con esempi, le ricadute applicative.

SECONDA PROVA SCRITTA ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) La signora Antonia Boldrini ha 29 anni vive nel paese di Borgobello. E’ stata seguita dal Servizio di Salute Mentale dall’età di 20 anni ed è diagnosticata come debole mentale con disturbi dell’adattamento e con umore ansioso. Ha avuto un percorso scolastico molto difficile. Non ha mai avuto un vero e proprio lavoro, ma aiuta i suoi che sono ambulanti. La madre Paola è invalida e fortemente depressa ed è anche lei in cura presso il Servizio di Salute Mentale; il padre, Felice, è alcolista. Nel 2005, Antonia ha un rapporto sessuale occasionale con Giacomo che il padre aveva preso come aiutante per la sua attività di ambulante. Da questo rapporto nasce Enrico. Antonia rivela in questa occasione la sua fragilità pertanto il Servizio di Salute Mentale le affianca una infermiera, Elvira, che la seguirà nel periodo della gravidanza ed anche dopo la nascita del bambino. Giacomo non riconoscerà il bambino e si farà vivo solo saltuariamente soprattutto per chiederle del denaro. In una relazione del 2007 l’assistente sociale Pacini, del Servizio Salute Mentale, sottolinea come la madre si mostri incapace di stabilire un legame affettivamente valido con il bambino riuscendo a malapena con l’aiuto dell’infermiera a soddisfare i bisogni materiali dello stesso. Il dott. Zoboli, lo psichiatra che ha in cura Antonia, ritiene invece che la presenza del bambino costituisca un elemento essenziale per l’equilibrio mentale quanto mai precario della signora che è soggetta a forti oscillazioni di umore ed a cadute depressive. Nel luglio 2009 l’assistente sociale Lazzari del Servizio Sociale territoriale riceve una telefonata dalla collega Pacini del Servizio di Salute Mentale la quale la informa che Enrico, il figlio di 4 anni della signora Antonia, è stato ricoverato la mattina stessa in ospedale. La sera precedente la madre non si sentiva bene mentre il bambino era particolarmente vivace; allora, per calmarlo, gli ha dato del sonnifero che aveva in casa, ma non si ricorda quante gocce. Il bambino è stato trovato in stato stuporoso da Elvira, l’infermiera del Servizio di Salute mentale che si reca a domicilio a visitare Antonia tre volte alla settimana e l’aiuta ad accudire il bambino ed a prepararlo per andare all’asilo. Elvira, allarmata, vedendo che il bambino non reagiva ai suoi richiami, ha chiamato il 118 provvedendo al suo ricovero in ospedale. La madre appariva piuttosto confusa e disorientata e il dott. Patelli, lo psichiatra presente in quel momento al Servizio, visto lo stato della signora, ne ha prescritto il ricovero temporaneo presso una struttura della Azienda USL. L’assistente sociale Pacini aggiunge che i medici del pronto soccorso hanno già comunicato che l’intossicazione da psicofarmaci non è grave e che il bambino potrà essere dimesso entro due giorni. E’ però necessario che non rientri a casa almeno fino a che la madre non starà meglio e per questo chiede che la collega si attivi per trovare una sistemazione temporanea per il bambino. Lo stesso pomeriggio l’ assistente sociale Lazzari coinvolge lo psicologo del Servizio Sanitario che si occupa di età evolutiva per verificare la situazione del bambino e per fare le scelte più opportune.

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Il candidato illustri come, nelle vesti dello psicologo citato, intenda procedere per: - valutare il livello di sviluppo psicoaffettivo del bambino; - la qualità delle relazioni madre bambino e più complessivamente nel nucleo familiare; - gli aspetti psicologici più rilevanti per considerare l’ipotesi di collocamento del bambino in affidamento familiare

oppure in una comunità familiare. ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) La SANABILIS SpA, azienda assai conosciuta nel settore della produzione di strumenti medicali, ha creato di recente un nuovo reparto di progettazione che dovrà operare mediante due gruppi di lavoro, formati da specialisti in vari campi tecnico-scientifici e professionali. Data l’importanza di questo nuovo reparto per il successo aziendale, è stata dedicata particolare attenzione alla formazione di questi due nuovi gruppi di lavoro e sono già state condotte diverse sessioni di team building, coordinate da psicologi del lavoro. Il nuovo reparto di progettazione ha già cominciato ad operare e i manager desiderano predisporre per tempo e con cura i metodi per valutare l’effettivo funzionamento dei due gruppi di lavoro. Sono consapevoli infatti che non potranno essere usati i metodi del passato e pertanto chiedono ad una società di consulenza formata da psicologi esperti di formulare un piano di intervento Rispetto al compito richiesto, il candidato si focalizzi su questi due aspetti: A) Illustri i principali criteri che normalmente vengono adottati per valutare il funzionamento di un gruppo di lavoro, specificando inoltre: a) gli strumenti qualitativi e quantitativi che andrebbero usati; b) la procedura più corretta da seguire. B) Costruisca una check-list dei principali fattori che influenzano l’efficacia e l’efficienza di un gruppo di lavoro, spiegando le modalità d’uso di tale lista. ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) Alberto, 16 anni, frequenta un Istituto tecnico. Il suo rendimento scolastico è abbastanza buono, ma ha pochi amici, esce poco e non sembra frequentare ragazze. Da qualche tempo è diventato triste e malinconico, a volte scontroso. La madre si presenta al Consultorio Familiare molto preoccupata, anche perché Alberto si rifiuta di dialogare con lei. Pare che abbia confidato ad un amico di essere omosessuale. Il/la Candidato/a illustri:

1. Quali ritiene essere i nuclei problematici del caso; 2. Con quali interlocutori lo psicologo deve procedere nei colloqui; 3. Quale metodologia e strumentazione è opportuno adottare per formulare la diagnosi.

ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) Nell’ambito dei settori di ricerca sui processi cognitivi di base (percezione, azione, pensiero, memoria, linguaggio), o della neuropsicologia, il/la Candidato/a individui un’area problematica e su questa progetti un disegno sperimentale a scelta, articolandolo nelle sue varie fasi (ipotesi, materiali e metodi, trattamento dei dati, analisi e discussione dei risultati).

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Anno 2009 Seconda Sessione Commissione: PROF. PIER GIORGIO BATTISTELLI (Presidente) PROF.SSA FRANCESCA FRASSINETTI PROF.SSA PAOLA VILLANO DOTT.SSA CHIARA SANTI DOTT. MAURO FAVALORO PRIMA PROVA SCRITTA

TEMA n. 1 (tema estratto) Il/la Candidato/a illustri i modelli psicologici e fisiologici delle emozioni, mettendone in luce i paradigmi sperimentali di ricerca. TEMA n. 2 Il/la Candidato/a illustri le caratteristiche più importanti della memoria a lungo termine e le principali disfunzioni o patologie di tale processo. TEMA n. 3 Il/la Candidato/a illustri l’attuale panorama cognitivista. Al suo interno scelga poi un modello specifico e ne analizzi le principali somiglianze e differenze rispetto a un altro modello non cognitivista. SECONDA PROVA SCRITTA

ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) Il candidato immagini di essere chiamato, in qualità di psicologo dei servizi territoriali per l’età evolutiva, a svolgere una valutazione psicologica delle competenze genitoriali (presenti e/o potenziali) in una (a scelta) tra le sotto elencate situazioni

a) una coppia di genitori senza figli che si candida per l’adozione internazionale b) una coppia di genitori il cui figlio tredicenne è stato segnalato come protagonista di atti di bullismo a scuola c) una madre separata segnalata ai servizi sociali perché il figlio di due anni, è spesso “dimenticato” al nido , vi arriva

non pulito, ed appare eccessivamente apatico Il candidato illustri gli aspetti più rilevanti che caratterizzeranno i contenuti e le modalità di conduzione dei colloqui, nonché l’eventuale ricorso ad altri strumenti di indagine che ritiene utili ai fini di assolvere al mandato che gli è stato affidato

ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) Il Direttore Generale dell’azienda DRIVER è un professionista assai dinamico che unisce all’ottima preparazione economica una valida competenza nella gestione delle risorse umane. L’azienda è una struttura di medie dimensioni, assai competitiva nella sua fascia di mercato, operante nel settore manifatturiero, in un’area tecnologicamente avanzata. Essa è insediata in uno stabilimento moderno, con ambienti gradevoli e sicuri, con attrezzature non rumorose ed efficienti. Anche il management risulta dinamico, ben identificato con i fini organizzativi e competente sul piano dell’organizzazione e della gestione delle persone. Tuttavia, da quasi un anno la situazione lavorativa interna all’azienda non risulta più soddisfacente come nel recente passato. Ad esempio, senza che vi fossero segnali di crisi economica per questa azienda, un numero considerevole di giovani quadri intermedi, tecnicamente preparati ed apparentemente ben inseriti nell’Azienda, ha rassegnato le dimissioni e ha cercato altre collocazioni aziendali. Anche tra gli operai specializzati (giovani lavoratori assunti meno di otto anni fa sulla base di una

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accurata selezione) l’impegno lavorativo risulta in fase calante e, spesso, si hanno episodi di assenteismo, di ritardo sul lavoro e di riduzione ingiustificata della produttività. Il Direttore si è chiesto subito il perché di questa situazione e ha affidato a un’affermata società di consulenza psicosociale uno specifico check-up organizzativo. Dall’accurata analisi fatta sul clima organizzativo, dai colloqui con i quadri aziendali e dai focus group con tutti i lavoratori vengono identificate cause di natura motivazionale (sia di carattere estrinseco che intrinseco), che spiegano l’abbassamento dei legami tra i lavoratori e l’azienda e la tendenziale riduzione del loro coinvolgimento lavorativo. Il Candidato dica come sarebbe possibile dare una risposta concreta a questa situazione critica descrivendo i punti su cui agire e i contenuti di un intervento organizzativo finalizzato a migliorare le motivazioni lavorative di tutti i dipendenti. ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) M è una bambina nigeriana di 11 anni adottata da una famiglia italiana all'età di 3 anni. Frequenta la 5° elementare e ha un rapporto particolarmente buono con l'insegnante di italiano. Gli insegnanti però segnalano alla famiglia alcuni problemi: 1. M., pur non avendo particolari problemi di apprendimento, ha una ridotta capacità di attenzione durante il lavoro svolto in classe; 2. non sopporta di essere ripresa, specialmente dall'insegnante di matematica, e quando viene sgridata, protesta vivacemente e si mette a correre per la classe; 3. sempre più spesso disturba i compagni in classe che lavorano chiacchierando continuamente. Il/la candidato/a indichi quali procedure adotterebbe per approfondire il caso, quali ipotesi diagnostiche farebbe e quali suggerimenti offrirebbe agli insegnanti. ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) Il candidato scelga un particolate ambito della psicologia generale nel quale individuare uno specifico e significativo problema. Definisca i termini del problema stesso e formuli le ipotesi e i metodi di un progetto di ricerca.

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Anno 2010 Prima Sessione Commissione: PROF.SSA FIORELLA MONTI(Presidente) PROF. MARCO DEPOLO PROF. GIANNI BRIGHETTI DOTT.SSA MIRELLA FELICE DOTT.SSA ADELE LUCCHI PRIMA PROVA SCRITTA TEMA n. 1 Il colloquio: la candidata/il candidato ne illustri le linee metodologiche, gli aspetti costitutivi e le finalità. TEMA n. 2 Lo psicologo svolge molte operazioni diagnostiche di persone, di situazioni, di comportamenti. La candidata/Il candidato descriva e commenti alcuni strumenti utilizzabili nell’ambito della valutazione. TEMA n. 3 (tema estratto) L’osservazione: la candidata /il candidato descriva e commenti le caratteristiche principali di un metodo osservativo. SECONDA PROVA SCRITTA ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) Marta una ragazza di 20 anni, studentessa universitaria fuori sede, chiede una consulenza allo psicologo del Sert .Nel primo colloquio riferisce di essere venuta a Bologna per frequentare l’università nonostante il desiderio dei suoi genitori dei suoi genitori, di cui è unica figlia, che si iscrivesse ad Ancona, vivendo loro in un paese vicino. Da alcuni mesi fa uso di cannabinoidi 2/3 volte la settimana e teme di diventare dipendente da questa sostanza. Emerge inoltre che dopo circa due mesi che viveva a Bologna, ha iniziato ad avere crisi d’ansia: in particolare riferisce di due episodi gravi che si sono verificati mentre era in facoltà per assistere a degli esami, durante i quali si è sentita male, come se le mancasse il respiro. Tali crisi l’hanno costretta ad uscire fuori dall’aula ed ora ha paura che ciò possa verificarsi nuovamente. La candidata/il candidato:

1) indichi quali elementi ritiene utili approfondire nell’indagine e con quali strumenti; 2) formuli una ipotesi diagnostica e una ipotesi di intervento che ritiene appropriato

ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni)

L’ente pubblico XYZ ha pubblicato un bando di concorso per l’assunzione di nuovi funzionari tecnici nell’area dell’organizzazione del lavoro e del “customer care”.

Il bando prevede una prova scritta e una prova orale. La prova scritta riguarda conoscenze nel settore di attività (organizzazione del lavoro e customer care): è previsto che sia predisposta dai dirigenti del settore e che essi stessi ne curino la valutazione.

I candidati che supereranno la soglia prevista saranno ammessi a una prova orale. Questa si terrà di fronte a una commissione, della quale siete chiamati a far parte come psicologi del lavoro. Il compito della commissione – come recita il bando – è valutare le capacità del candidato: a) dal punto di vista tecnico, anche approfondendo temi trattati nella prova scritta; b) dal punto di vista del collaborare con altre professionalità e gestire gruppi di lavoro.

Avete deciso di accettare l’incarico. 1) Dite quali ritenete siano i nuclei critici di questo intervento professionale e spiegate brevemente il perché. 2) Indicate e giustificate la concreta modalità di svolgimento del colloquio che ritenete adeguata, ovviamente per la

parte che vi riguarda (“collaborare con altre professionalità e gestire gruppi di lavoro”), compresa l’indicazione dei criteri di successo che utilizzerete per valutare la prestazione dei candidati. ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) Francesco si presenta ad una consultazione dallo psicologo per il figlio Luca di 6 anni; all’appuntamento era stata invitata anche la madre,ma ella non si è presentata in quanto, riferisce lo stesso, lei dice di non avere bisogno dello psicologo. I due genitori sono separati da un anno, si è trattato di una separazione consensuale, separazione voluta dalla moglie: il Tribunale ha decretato l’affido condiviso con collocazione del bambino presso la madre e visite al padre durante i week end. Il padre lamenta che non riesce a farsi ubbidire dal figlio, a volte è incontrollabile e il padre si arrabbia, urla e a volte gli scappa qualche schiaffo.

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Luca ha frequentato la prima elementare, le insegnanti lo ritengono un bambino intelligente, con molte potenzialità ma incontenibile sotto l’aspetto del comportamento: Luca scappa dalla classe, risponde agli insegnanti, non segue le regole, più volte i genitori sono stati chiamati dal corpo docente. Il signor Francesco dipinge la ex moglie come molto rigida,istintiva e severa col bambino. Il padre è operaio, dice di soffrire da 15 anni di depressione, nel passato è andato diverse volte dallo psicologo interrompendo di sua volontà dopo qualche seduta; ora assume una terapia farmacologica antidepressiva. Appare una persona passiva e cerca di aderire alle aspettative dello psicologo. A seguito della separazione vive con la propria madre, separata dal marito, che non sopporta e con la quale c’è disaccordo. La nonna a sua volta non sopporta Luca e lo squalifica. Una persona con la quale Luca ha un comportamento adeguato è il nonno paterno . Il candidato:

1) indichi quali elementi ritiene utili approfondire nell’indagine e con quale metodologia e strumenti ; 2) formuli un’ ipotesi diagnostica e d’intervento.

ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Generale e Sperimentale) La/Il candidata/o, basandosi sul paradigma “dual task”, illustri un esperimento di laboratorio definendo il quadro teorico di riferimento, le ipotesi, il metodo che intende utilizzare e il tipo di test statistici che ritiene appropriati per l’analisi dei dati raccolti.

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Anno 2010 Seconda Sessione Commissione: PROF.SSA BRUNA ZANI(Presidente) PROF.SSA PIER CARLA CICOGNA PROF. SSA ANNA MARIA BORGHI DOTT.SSA MIRELLA FELICE DOTT.SSA ADELE LUCCHI PRIMA PROVA SCRITTA TEMA n. 1 (tema estratto) Il candidato/a illustri sinteticamente i recenti sviluppi teorici di un modello proposto all’interno della Psicologia generale. TEMA n. 2 Il candidato/a descriva criticamente i modelli teorici che si sono succeduti all’interno di uno dei principali argomenti della Psicologia generale. TEMA n. 3 Il candidato/a illustri in modo critico uno dei principali metodi di indagine (esempio metodo osservativo, sperimentale, clinico) utilizzati in psicologia, mettendone in evidenza gli ambiti applicativi, i vantaggi, i limiti. SECONDA PROVA SCRITTA ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) Il signor Rossi e la signora Bianchi chiedono una consultazione per il figlio Roberto di dodici anni . Alla consultazione vengono invitati i genitori e Roberto. L’inviante è il Primario del Reparto di Pediatria: Roberto è stato ricoverato due volte per stipsi e vomito. Dopo il secondo ricovero, risultando le indagini cliniche negative, viene suggerito alla famiglia un percorso psicologico. I genitori sono separati da nove anni, Roberto vive con la madre , sta col padre nei fine settimana e lo sente telefonicamente ogni giorno. Rispetto alla separazione non vi sono problemi: la signora Bianchi riferisce che il padre è un buon padre, collaborante sia per gli aspetti pratici sia per il mantenimento del figlio. Rispetto ai sintomi la madre esplicita che persiste la stipsi ma le fitte allo stomaco sono rare , a questa frase della madre Roberto esordisce “ Mi sembra che la mamma ci abbia fatto l’abitudine quindi non lo dico più di tanto”. Il padre vede Roberto stressato per la scuola (prima media), anche se ha un buon rendimento ; lo descrive come un ragazzino sensibile, maturo, intelligente, con un carattere forte ma che “tiene tutto dentro e ci mette un tappo”. Si dichiara favorevole allo psicologo. La signora replica sostenendo che per lei è impossibile che il figlio abbia tutto questo malessere e pensa che non sia tutto psicologico. E’ scettica sulla necessità di rivolgersi ad uno psicologo. Di nuovo Roberto interviene “non penso sia vergognoso andare dallo psicologo, penso che sia una persona con cui parlare e che non ti assale, anche mio babbo è andato dallo psicologo”. Per quanto riguarda la scuola Roberto dice che sta attraversando un anno antipatico, i professori sono esigenti e lo caricano di compiti. Nell’ambito di questo argomento dirà anche “in questa stanza c’è qualcuno che se ti interroga e fai uno sbaglio, lei dice che non sai niente”. Inoltre egli pratica il Karate da quando era piccolo e si trova in conflitto con la madre per il tipo di palestra frequentata, vorrebbe cambiare per avere un orario che gli permetta di avere un po’ di tempo per sé. Durante tutto il colloquio Roberto tiene la mano al padre, lo accarezza , si appoggia fisicamente a lui. Il/La candidato/a: - indichi quali elementi ritiene utili approfondire nell’indagine e con quale metodologia e strumenti; - formuli un’ipotesi diagnostica e individui delle linee di intervento. ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) Il responsabile di una cooperazione sociale per persone disabili lamenta una serie di problemi nel funzionamento dell’equipe di lavoro. In specifico, gli operatori hanno difficoltà ad interagire tra loro, il coordinatore non mostra capacità di leadership, il livello professionale degli operatori è carente data anche la loro anzianità anagrafica e lavorativa. Tutto questo ha ricadute pesanti sulla qualità delle prestazioni, rilevate anche dai familiari degli utenti. Il/la candidato/a illustri le modalità di intervento di uno psicologo dell’organizzazione e gli strumenti di cui potrebbe avvalersi per affrontare la situazione.

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ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia generale e sperimentale) Il candidato/a progetti un esperimento sulla memoria a breve termine. Descriva le ipotesi, le variabili che intende manipolare, la procedura che intende utilizzare e discuta i risultati attesi. ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) Alessandra ha 25 anni, è la secondogenita di 3 figli. Ha conseguito il diploma di scuola media superiore in Trentino dove vive la sua famiglia d’origine. Ha svolto lavori saltuari ed è attualmente disoccupata. Si rivolge al SERT chiedendo una consulenza psicologica, essendo in passato stata seguita per un breve periodo da questo servizio per uso occasionale di eroina. Nel colloquio riferisce di avere avuto un figlio 5 mesi prima. Attualmente convive con il compagno, padre del bambino. Dopo 1 mese dalla nascita del figlio ha iniziato a manifestare paura ad uscire di casa con il bambino e a frequentare posti affollati, a sentirsi molto triste e a piangere di frequente senza motivi apparenti. Nutre forti sensi di colpa nei confronti della famiglia di origine che pensa di aver deluso sia per la gravidanza inaspettata sia per la sua, seppur breve, esperienza con le sostanze stupefacenti. Il /la candidato/a:

- Indichi quali elementi ritiene utile approfondire nell’indagine diagnostica e con quali strumenti;

- Formuli una ipotesi diagnostica ed un’ipotesi di intervento che ritiene appropriato;

- Indichi quali altre risorse/servizi ritiene utile coinvolgere nell’intervento.

Anno 2011 Prima Sessione Commissione: PROF. FELICE CARUGATI (Presidente) PROF. LUCA PIETRANTONI DOTT.SSA ALICE ALTINI DOTT.SSA PIERA SERRA DOTT. RUBEN LAZZERINI PRIMA PROVA SCRITTA TEMA n. 1 (tema estratto) Nell’ambito degli studi più recenti sull’attaccamento, il candidato/la candidata illustri gli approcci teorici più rilevanti e ne individui con argomentazioni pertinenti risorse e limiti in riferimento a possibili contesti di applicazione. TEMA n. 2 Nell’ambito degli studi più recenti sull’adolescenza, il candidato/la candidata illustri gli approcci teorici più rilevanti e ne individui con argomentazioni pertinenti risorse e limiti in riferimento a possibili contesti di applicazione. TEMA n. 3 Nelle scienze psicologiche sono impiegati molteplici approcci metodologici. Il/La Candidato/a scelga uno di questi , ne illustri le differenze principali, indicando punti di forza ed elementi critici in riferimento alle possibili applicazioni. SECONDA PROVA SCRITTA ARGOMENTO 1 (ambito prevalente: Psicologia dell’età evolutiva) Allo studio privato di uno psicologo si presenta una signora di trentasette anni. Lamenta che il figlio di otto anni, da circa tre mesi, non vuole più andare a scuola. Il rendimento scolastico, che era sempre stato nel complesso positivo, si è improvvisamente impoverito. Le insegnanti hanno riferito alla madre che il minore appare ansioso, incapace di protrarre l’attenzione per oltre 10-15 minuti, aggressivo nei confronti dei compagni. Lo psicologo, nel corso del colloquio con la signora, apprende che la stessa si è separata legalmente dal coniuge da circa tre mesi. La separazione è avvenuta dopo una crisi di un anno ed appare notevolmente conflittuale. Il/La candidato/a espliciti dettagliatamente le procedure e i criteri da utilizzare per la valutazione diagnostica, prestando particolare attenzione alla situazione familiare del minore. ARGOMENTO 2 (ambito prevalente: Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) Una media università italiana decide di utilizzare la nuova normativa, che permette di scegliere il proprio Rettore mediante un bando pubblico di concorso, anziché eleggerlo tra i propri professori. La Commissione di selezione, prevista dal Consiglio di

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Amministrazione dell’Ateneo, è formata da due professori di altro Ateneo, esperti di organizzazione universitaria, e da uno psicologo del lavoro. Allo psicologo è richiesto di proporre una procedura di colloquio adeguata a questa selezione, che dovrà condurre a proporre una rosa di tre aspiranti alla carica di Rettore. Il/La Candidato/a illustri quali siano i nuclei critici di questo intervento professionale e li argomenti; indichi e giustifichi, inoltre, la concreta modalità di svolgimento del colloquio che si ritiene adeguata, compresa l’indicazione dei criteri da utilizzare per la valutazione dei risultati ai colloqui. ARGOMENTO 3 (ambito prevalente: Psicologia generale e sperimentale) Si dice che l’aroma di vaniglia abbia effetti rilassanti. Il/la candidato/a progetti un esperimento per verificare tale effetto. Descriva il campione prescelto, il dispositivo della ricerca, le variabili indipendenti e dipendenti da considerare e la procedura che intende utilizzare. Discuta infine i possibili limiti della ricerca. ARGOMENTO 4 (ambito prevalente: Psicologia Clinica e di Comunità) Dal Servizio Sociale della ASL della città di X perviene al Servizio di Psicologia la seguente richiesta di consulenza.M. un giovane ventisettenne con un ritardo cognitivo medio, in carico al Servizio Sociale dall’età di tre anni, assunto da alcuni anni in un’azienda che collabora con il Servizio, da circa un mese sta attraversando un periodo di calo significativo del suo impegno nel lavoro e chiede frequentemente di assentarsi, lamentando una generica stanchezza. M. vive dalla nascita con i genitori e il fratello di ventiquattro anni. M. è sempre stato accudito dai genitori e assistito dalla ASL, con attività riabilitative e con l’inserimento nel mondo del lavoro. In seguito alla segnalazione dell’azienda, gli assistenti sociali hanno convocato i genitori, i quali hanno riferito che M. a casa appare taciturno, rifiuta di collaborare ai lavori domestici e trascorre molto tempo in poltrona. Alla domanda circa eventuali recenti cambiamenti nel contesto familiare, i genitori hanno riferito che il padre è in pensione da sei mesi; la nonna materna, malata di demenza precoce, si è aggravata e quindi la madre deve frequentemente assentarsi da casa per assisterla; il fratello sta andando a vivere con la fidanzata. Il/La candidato/a indichi quali aspetti ritiene utili per approfondire l’indagine diagnostica e formuli un’ipotesi di intervento. Anno 2011 Seconda Sessione Commissione: PROF. SSA ELISABETTA LÀDAVAS (Presidente) PROF. MARCO COSTA DOTT.SSA ALICE ALTINI DOTT.SSA PIERA SERRA DOTT. RUBEN LAZZERINI PRIMA PROVA SCRITTA TEMA n. 1 Teorie, modelli e campi applicativi degli studi sull’intelligenza/e. TEMA n. 2 Teorie, modelli e campi applicativi degli studi sulla memoria. TEMA n. 3 Teorie, modelli e campi applicativi degli studi sull’attenzione. (tema estratto) SECONDA PROVA SCRITTA Psicologia clinica e di comunità Al centro di salute mentale giunge una giovane di 28 anni con la richiesta del medico di base per un colloquio psicologico urgente. La ragazza, manifestando segni di ansia riferisce allo psicologo quanto segue: Il giorno precedente al momento di smontare dal turno di lavoro si è ritrovata in una saletta dell’area deputata al personale con un collega di sesso maschile in assenza di altro personale. L’uomo, che non aveva mostrato in precedenza segni di interessamento sessuale verso la signora le fa una avance verbale alla quale lei prontamente risponde rifiutando e precisando di essere fidanzata. Si dirige poi verso l’uscita ma l’uomo le si para davanti minacciandola di non farla uscire. Lei procede comunque verso l’uscita: in quel momento lui le sfiora le labbra nel tentativo di baciarla. La ragazza riferisce poi quanto successo al fidanzato che l’accompagna dal medico di base. Il candidato esponga una valutazione della situazione psicologica della paziente e delinei i metodi e gli obiettivi del primo colloquio, nonché le prospettive dell’intervento.

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Psicologia dell’età evolutiva La scuola primaria XY chiede alla ASL l’intervento di uno psicologo per affrontare le difficoltà di inserimento di un allievo di I classe. Il bambino rifiuta il distacco dal genitore che lo accompagna (la madre e talvolta il padre), si aggrappa al genitore e piange emettendo urla dal tono drammatico. Quando finalmente entra in classe, la sua partecipazione alle attività è scarsa e limitata, ma appare capace di apprendere. Il problema si protrae da alcuni mesi (settembre-febbraio). La scuola informa lo psicologo che la famiglia desidera incontrarla. Dalla madre lo psicologo acquisisce queste informazioni: - Il bambino a casa appare irrequieto, sempre in movimento e disobbediente; - Ha una sorella più grande che non mostra problematiche comportamentali; la famiglia è sempre più indigente (padre in cassa integrazione, madre con lavoro part-time); - Quando arriva a scuola il bambino riesce a staccarsi meglio dal genitore se ad aiutarlo è una delle insegnanti che “lo prende con le buone”, fino a prenderlo talvolta in braccio, mentre piange con urla più acute e prolungate se ad intervenire è l’altra insegnante più ferma e “fredda”. Il candidato indichi quali procedure adotterebbe per approfondire la valutazione del caso, quali ipotesi diagnostiche farebbe e quali suggerimenti offrirebbe agli insegnanti e genitori. Psicologia del lavoro e delle organizzazioni Nell'azienda A, con 56 dipendenti, negli ultimi cinque anni si sono verificati tre casi di mobbing: due di mobbing verticale ed uno di mobbing orizzontale, che hanno portato l'azienda ad una conflittualità coi sindacati dei lavoratori. Per porre termine a queste manifestazioni ed ai problemi legali che ne possono derivare la direzione aziendale, in accordo con l'ufficio personale ha deciso di chiedere la consulenza ad uno psicologo del lavoro. Gli obiettivi che l'azienda si prefigge sono due: a) chiedere allo psicologo di valutare il clima lavorativo all'interno dei vari reparti e proporre azioni che permettano il superamento di condizioni di conflittualità; b) di offrire ai lavoratori che ne fanno richiesta un sostegno psicologico. Il candidato esponga un progetto di intervento all'interno dell'azienda dettagliando gli strumenti di valutazione, le proposte operative, le azioni da intraprendere, i tempi ed i costi di realizzazione. Psicologia generale e ricerca sperimentale Il candidato scelga un settore di ricerca nell'ambito dei processi cognitivi di base o della neuropsicologia. Dopo aver passato in rassegna le ricerche più recenti che lo hanno trattato individui una possibile ipotesi di ricerca e delinei un possibile disegno sperimentale articolandolo in Metodi, Procedura, Risultati attesi, Discussione.