New Convitto Nazionale R. Bonghi Lucera Il Rugg….ito del Bonghi · 2013. 1. 9. · Anno III...
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13 Dicembre 2012 Anno III Numero Speciale PON
Convitto Nazionale R. Bonghi Lucera
Il Rugg….ito del Bonghi
Il progeo, patrocinato dal dirigente dell’Ufficio IX del MIUR PUGLIA, door Giuseppe De Sabato, vede coinvol! vari aori, tra cui oltre alle scuole facen! parte della rete, le Pro loco di Leporano (Ta), di Bari, di Lucera e Volturino; la coopera!va agroalimentare Terre e Gus!; la coopera!va Silva-na. IL PROGETTO prevede quaro giornate di even! e manifestazioni, nella cià di Lucera e presso la sede dell’Is!tuto capofila IPSSAR annesso al Convio Nazionale R. Bonghi di Lucera. Va specificato che gli is!tu! scolas!ci facen! parte della rete vantano consolidate esperienze nei proge5 PON-POR, inoltre sono lega! tra loro da pregresse esperienze di collaborazione in proge5 e manifestazioni, i cui risulta! hanno trovato l'approvazione degli uten! e dell'intero territorio pu-gliese. Tra gli obie5vi primari del progeo: la promozione del nostro territorio, la pubblicizzazione delle a5vità dida5che svolte con l’ausilio dei fondi U.E. sia FSE che FESR e il riconoscimento dei fondi europei come supporto alla crescita culturale e professionale dei nostri alunni. Le alleanze a5vate con le Pro Loco e le aziende agro/alimentari delle filiere produ5ve pugliesi hanno lo scopo di meere in risalto il contributo imprescindibile dell'Unione Europea in un'area geo-economica come quella della Puglia, che si caraerizza per le vicende storiche e sociali trascorse, nonché per le peculiarità geografiche del territorio. Il progeo “SCUOLE DELLA PUGLIA IN RETE PER L’EUROPA” si inserisce a pieno !tolo in “PROPONIAMO LA PUGLIA” per consen!re una più approfondita conoscenza e valorizzazione delle nostre radici storiche, culturali e geografiche; dare risalto al lavoro svolto nelle scuole della regione Puglia con i finanziamen! ricevu! dall'Unione Europea e riconoscere l'importante ruolo, svolto dal MIUR PUGLIA nel sostenere le scuole in tue le fasi di progeazione degli interven! finanzia!.
IL RETTORE-DIRIGENTE SCOLASTICO ANNA MARIA BIANCO
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Il Rugg….ito del Bonghi
Sommario
Il Rugg….ito del Bonghi
3 > ANNO SCOLASTICO 2012/2013: NOVITA’ 4 > LE(G)ALI AL SUD 5 > SEPARATI DALL’UNITÀ > CORTOMETRAGGIO: “EVVIVA BONGHI” 6 > UN PO’ DI STORIA CULINARIA! NAVIGANDO INFORMATI 7 > GIOCHIAMO A COMBINARE GLI ALIMENTI 8 > SULLA “CÔTE D’AZUR” 9 > FINAL DESTINATION…LONDON 10 > LONDON: A LIFE EXPERIENCE 11 > DA LONDRA A RIMINI: LA PAROLA AL MARRONE DALLA SCUOLA ALL’AZIENDA PON FSE C5... 12 > STAGE “RIVA MARINA RESORT” 13 > LETTERA “RIVA MARINA RESORT” 14 > WELCOME TRAINING DALLA SCUOLA ALL’AZIENDA 15 > IL LAVORO E L’EUROPA “ESPERIENZA A BERLINO” RETRO COPERTINA > MANIFESTO “SCUOLE DELLA PUGLIA IN RETE PER L’EUROPA”
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Anno III Numero Speciale PON
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Anno scolastico 2012/2013: Anno scolastico 2012/2013: NOVITA’NOVITA’
Nell’Is!tuto Superiore annesso al Convio Nazio-nale R. Bonghi di Lucera esistono ben TRE se�ori professionali così dis�n�: IPIA/SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO: Produ-zioni industriali e ar�gianali (Moda) -Manutenzione e assistenza tecnica (Meccanica ed Ele�ronica); SETTORE I.P. - SERVIZI.COMM. - SEGRETA-RIATO D’AZIENDA; IPSSAR/SETTORE DEI SERVIZI: Servizi per l’enoga-stronomia e l’ospitalità alberghiera con i seguen� indirizzi: CUCINA, PASTICCERIA, SALA BAR, RICEVI-MENTO. CONVITTO - È possibile, inoltre iscriversi al con-vi�o maschile, al convi�o femminile e al semicon-vi�o con la possibilità di fermarsi nell’Is�tuto, usu-fruire di vi�o, alloggio, studio assis�to e molte al-
tre inizia�ve di cara�ere culturale (si precisa che de2 servizi sono accessibili anche da parte di alunni che si iscrivono alle scuole medie e alle altre scuole superiori di Lucera). Con il Diploma di Is�tuto Professionale gli studen� potranno contare su un �tolo di studio, che è in linea con le indicazioni europee (European Qualifi-ca�on Framework) e u�le all’accesso nel mondo del lavoro valido per tu�e le facoltà universitarie. Con i nostri diplomi si accede anche ai nuovi corsi biennali post-secondari negli Is�tu� Tecnici Supe-riori (ITS) opera�vi da o�obre 2011. Gli Is�tu� Professionali consentono di formare gio-vani capaci di rispondere alla domanda di specializ-zazione espressa dal tessuto produ2vo e dei servi-zi del territorio e contribuire così al successo del Made in Italy.
Il Re�ore-Dirigente Scolas�co Prof.ssa Anna Maria Bianco
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Questo è il nome di un proge�o
PON, a cui hanno partecipato le
classi terze e quarte, dell’indirizzo
moda, dell’IPSIA “A. Marrone”, fi-
nanziato dalla Comunità Europea
con l’obie2vo di educare i giovani
alla legalità.
Si è svolto nel mese di giugno, a
chiusura di un percorso dida2co
teorico, nello scorso anno scolas�-
co, per un totale di o�o giorni, con
la visita di luoghi e di stru�ure, volte
a promuovere non solo una cultura
ecologica, ma, sopra�u�o, a favori-
re comportamen� responsabili nei
confron� dell’ambiente e del terri-
torio in cui si vive.
La prima tappa è stata Amandola
(AP), in cui le 20 studentesse ade-
ren� al proge�o hanno soggiornato,
dall’19 al 22 giugno, nella sede del
CEA Legambiente “Fillide”.
Qui diverse sono state le a2vità e le
esperienze realizzate: visite guidate
al sen�ero natura del Parco Nazio-
nale dei Mon� Sibillini, nonché visi-
ta al museo antropogeografico del
Parco e a2vità laboratoriali nelle
aule dida2che del centro; tu�o mi-
rato alla riflessione sul valore che gli
elemen� naturali assumono in qua-
lità di beni comuni e alla formazione
di una reale coscienza ambientale.
Non sono mancate, ovviamente,
escursioni culturali nei dintorni, a
Fermo, Ascoli Piceno e a Perugia.
La seconda tappa è stata Salerno, 26
e 27 giugno, con la visita guidata ad
un moderno impianto a�rezzato per
lo smal�mento, recupero e tra�a-
mento dei rifiu� solidi urbani, sito
nell’Isola ecologica Arechi.
Questa visita, a parte la puzza nau-
seabonda, ha consen�to di conosce-
re come avviene la razionalizzazione
dei rifiu� e come massimizzare il
riu�lizzo, sfru�andone il contenuto
energe�co, ma, sopra�u�o, quale
ricaduta sull’ambiente
e sulla salute dei ci�a-
dini produce un loro
uso improprio.
Bisogna, quindi, mo�-
vare i giovani, consu-
matori di oggi e di
domani, se si vuole educarli a diffe-
renziare i rifiu�, prima che vengano
sommersi.
E, “dulcis in fundo”, Roma, l’ul�ma
fase del percorso, la capitale della
legalità, per visitare, tra il 2 e il 3
luglio, i luoghi deputa� a rappresen-
tarla, e in par�colare il palazzo di
Montecitorio, con lo scopo di avvici-
nare i giovani alle Is�tuzioni e allo
Stato, per integrarli in quel tessuto
democra�co, cui anch’essi appar-
tengono, e per favorire così il lega-
me tra rispe�o dell’ambiente e le-
galità.
Le(g)ali al SudLe(g)ali al Sud d’Angelo M. Lembo M.L. Zurlo P. Cassano A. Del Mastro M.
Il Rugg….ito del Bonghi
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Anno III Numero Speciale PON
Separati dall’UnitàSeparati dall’Unità Giuseppe Maggio
Cortometraggio: Cortometraggio: “EVVIVA BONGHI”“EVVIVA BONGHI” Teresa Viola
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Ciò che è accaduto in merito alle polemiche
sull’effe2va necessità di festeggiare o me-
no l’unità d’Italia è davvero strano. Sembra-
va che per la prima volta si dovesse convin-
cere qualcuno a far festa piu�osto che an-
dare a lavorare. Anche per questo è curio-
so, oltre che istru2vo, scoprire tu�e le
affinità che la Storia me�e in luce
tra il Risorgimento e il presente.
Molte cose di ieri ci ricordano l’oggi
e viceversa. Le innegabili differen-
ze, culturali prima ancora che socia-
li ed economiche, tra il Nord e il
Sud sono un grosso ostacolo, mai
completamente superato. Questo
sen�mento patrio2co instabile
intasa dras�camente il nostro Pae-
se. Proprio in occasione dei festeggiamen�
del 150° anno dell’Unità d’Italia, alcuni ra-
gazzi del nostro is�tuto, hanno preso parte
al proge�o PON sulla legalità finanziato
dalla Comunità Europea. Questo proge�o
ha dato agli studen� la possibilità di parteci-
pare ad incontri con personaggi illustri e di
capire il vero significato della parola
“LEGALITA’”. A Torino i ragazzi hanno avuto
modo di conoscere e ascoltare le dichiara-
zioni di Giancarlo Caselli, grande magistrato
italiano e Procuratore Capo della Repubbli-
ca di Torino. Questa bellissima esperienza è
stata l’occasione giusta per visitare pietre
miliari dell’ex capitale italiana, come la
Mole Antonelliana, Piazza Castello e il Mu-
seo Egizio, perme�endo loro di ampliare il
proprio bagaglio culturale, perché viaggiare
è rileggere la storia degli uomini e le idee
che hanno fa�o risorgere l’Italia, regalando-
le l’unità e la libertà di cui oggi godiamo.
Ecco perché viaggiare è importante e può
servire a capire ciò che eravamo e ciò che
siamo!
Al fes�val regionale del cortometraggio
scolas�co “Video@scuola” 2011 organizza-
to dall’Is�tuto Majorana di Bari, il cortome-
traggio “Evviva Bonghi” realizzato dai ragaz-
zi dell’I.P.S.S.A.R. R. Bonghi di Lucera si è
aggiudicato il secondo posto. Il corto, a
tema storico, narra della vita di Ruggero
Bonghi, ambientato negli anni dell’Unità
d’Italia. Le riprese sono state effe�uate nei
luoghi in cui è vissuto il protagonista: Tori-
no, Napoli e Lucera, dove alcune scene
sono state girate nel Palazzo Cavalli, nel
Palazzo Curato e al Museo civico. Ruggero
Bonghi è stato interpretato da Carlo Forte-
schi, si sono integra� così, “a�ori professio-
nis�” ed “a�ori in erba”. Tu2 hanno colla-
borato, alunni, professori, partners esterni,
affinché tu�o fosse portato a compimento
con o2mi risulta�. “Siamo felici che il lavo-
ro di tan� mesi abbia o�enuto anche rico-
noscimen� nazionali.”…… “L’audiovisivo è
uno strumento dida2co, ul�mamente an-
che incoraggiato dalle dire2ve europee, in
materia d’istruzione.”, questo ha dichiarato
Emanuele Faccilongo, Presidente/Regista. Si
ringraziano la Preside per aver permesso
questa collaborazione scuola-territorio e
l’Europa che ha finanziato questo proge�o.
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Durante l’anno scolas�co
2011/2012, nella nostra scuola
tra le tante a2vità si è svolto il
Pon LINGUA MADRE:
“Riceacolo di usi, costumi e
tradizioni”. Questo corso è sta-
to tenuto dall’esperta esterna
do�.ssa Maria Marcantonio e
dal tutor prof.ssa Clara Labbate.
Hanno partecipato gli alunni
della classe IV B. Il corso della
durata di 50 ore ci ha permesso
di studiare ed approfondire la
storia culinaria del nostro passa-
to. Le ricerche affrontate hanno
fa�o riferimento alle rice�e di
epoche lontane
ma tanto vicine
a noi. Nello
specifico ci sia-
mo sofferma�
sul grande cuo-
co Marco Gavio
Apicio, il mag-
giore rappre-
sentante
dell’arte culina-
ria dell’an�ca
Roma. La sua tes�monianza è
racchiusa nella raccolta “DE RE
COQUINARIA” scri�a da Celio
nel 230 D.C., ma a�ribuita ad
Apicio. Tra le tante nozioni ac-
quisite, abbiamo scoperto che i
veri protagonis� della
cucina di Apicio erano i
condimen� come il
GARUM (salsa a base di
pesce) e il DEFRUTUM
(il mosto co�o e rap-
preso). In seguito le ri-
cerche si sono spostate
sull’arte culinaria del
Maestro Mar�no auto-
re dell’opera “LIBRO D’ARTE
COQUINARIA” che divenne in
seguito, testo di riferimento per
tu2 i cuochi contemporanei.
Uno dei principali elemen� di-
s�n�vi dei suoi pia2 era il recu-
pero del gusto originale delle
materie prime, evitando l’abuso
di spezie. Il corso si è svolto in
un clima sereno e armonioso,
dove noi ragazzi abbiamo potu-
to approfondire le nostre cono-
scenze. La scuola ci ha fornito
materiale dida2co e strumen�
idonei che ci hanno permesso al
meglio di svolgere il percorso
forma�vo.
Il Rugg….ito del Bonghi
Un po’ di storiaUn po’ di storia culinaria!culinaria!
Navigando InformatiNavigando Informati Micaletti Monia Petrucci Martina De Vita Luigi
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Durante l’A.S. 2011/2012,
all’interno delle cucine del
nostro Is�tuto, si è tenuto il
corso “Giochiamo a combi-
nare gli alimen!”. Lo chef
Francesco Testa, l’esperto
esterno, ha insegnato agli
alunni le tradizioni e l’uso in
cucina dei prodo2 locali fin
dai tempi degli an�chi Ro-
mani, con la preparazione
di salse dell’epoca come il
garum, famosa salsa con interiora
di pesce che veniva usata come
guarnizione per le pietanze e altri
pia2 �pici locali appartenen� alla
tradizione culinaria di vari paesi di
provenienza degli alunni. Le ul�me
lezioni del corso invece sono state
svolte so�o il monitoraggio del fa-
moso chef Nicola Vizzarri, chef del-
la NIC (Nazionale Italiana Cuochi) e
punta di diamante della FIC
(Federazione Italiana Cuochi). Gli
alunni hanno avuto l’opportunità di
conoscere le tecniche innova�ve di
co�ura e l’uso di nuovi materiali
che oggi agevolano i lavori dei no-
stri chef. Egli ha svelato ai ragazzi
alcuni segre� professionali facendo
spesso riferimento al modo di lavo-
rare durante una preparazione per
una compe�zione culinaria a cui
egli partecipa con l’aiuto del suo
team. Gli alunni hanno osservato le
ul�missime tecniche di co�ura co-
me la vasoco�ura, la co�u-
ra in so�ovuoto e quella in
carta FATA. Inoltre i ragazzi
hanno appreso metodi per
facilitare anche i lavori che
spesso si fanno in una cuci-
na come la sfile�atura, la
preparazione di un fume�o
e varie guarnizioni par�co-
lari per completare i pia2.
Questo corso è stato molto
u�le e innova�vo perché si
sono apprese tecniche che giorno
per giorno compie il mondo della
cucina.
Stare al passo con i grandi chef direi
che è impossibile, ma noi ci provia-
mo e gli corriamo dietro!
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Anno III Numero Speciale PON
Giochiamo a Giochiamo a combinarecombinare gli alimentigli alimenti
De Luca Giovanni Daniele
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Ogni anno l’Unione Europea con-cede finanziamen� alle scuole ed offre l’opportunità di effe�uare viaggi forma�vi nei paesi europei. Nel nostro is�tuto “R. Bonghi” già da mol� anni si realizzano Pro-ge2 POR all’estero. I gruppi sono forma� da quindici alunni prove-nien� dalle classi terze, quarte e quinte e da insegnan�/tutor e accompagnatori. Il 18 se�embre 15 alunni dell’IPSSAR partono alla volta di Nizza. Dopo un breve tragi�o in autobus da Lucera i ragazzi sono giun� all’aeroporto inter-nazionale di Napoli, l’aereo des�nato al volo dire�o per Nizza a�endeva il grup-po. Nei giorni seguen� sono sta� visita� e conosciu� luoghi diversi e molto inte-ressan�:
- Monte Carlo, ci�à nota per il suo Casi-nò, per le spiagge, i gra�acieli, la moda e per essere stata ele�a come luogo di residenza di diversi personaggi famosi;
- il Principato di Monaco dove risiede il Re Alberto II, figlio di Ranieri, e dove c’è stata una fiera internazionale di yacht. Sono sta� visita� anche Cannes, ci�à famosa per il Fes�val del film e la sua passeggiata sulla Croise�e; - l’Isola di Santa Margherita, luogo della leggendaria prigione della “Maschera di ferro”; - An�bes, famoso per il museo di Pi-casso ed infine Grass capitale del pro-fumo, ci�à ricca di musei e industrie. Inoltre si è avuta l’opportunità di fre-quentare l’Azur Riviera, scuola privata francese, che rilascia la cer�ficazione Delf. Dell’Azur Riviera, ha colpito l’am-biente scolas�co molto sereno, ben organizzato e dove si è potuto cono-scere ragazzi del posto ma anche ra-gazzi italiani venu� a Nizza per una “vacanza studio”. Questo proge�o è
durato tre se2mane, il 9 o�obre c’è stato il rientro in Italia. Con questo “viaggio studio” i ragazzi hanno potuto finalmente me�ere in pra�ca le loro conoscenze lin-guis�che, relazionandosi con per-sone straniere, hanno conosciuto culture, usi e costumi diversi dai loro dimostrando anche di essere più responsabili, autonomi e indi-penden�. So�o il profilo umano questa esperienza ha insegnato ad ognuno che ogni nazione ha una sua originalità e una sua ca-
ra�eris�ca e la crescita culturale e per-sonale sta nel sapersi inserire opportu-namente in contes� diversi relazionan-dosi in maniera posi�va. So�o il profilo dida2co invece si è conquistata mag-gior sicurezza nell’uso della lingua fran-cese.
Il Rugg….ito del Bonghi
SULLA SULLA “CÔTE d’AZUR”“CÔTE d’AZUR”
Ambra Perna
Unione Europea
Fondo Sociale Europeo
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
– Dipartimento per la Programmazione – D.G. per gli
Affari Internazionali – Ufficio IV – Programmazione di
Fondi Strutturali Europei e Nazionali per lo Sviluppo e la
Coesione Sociale
POR - FSE
REGIONE PUGLIA
Con l’Europa investiamo nel vostro futuro!
Programma Operativo Regionale IT051PO007 FSE Puglia
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Anno III Numero Speciale PON
Dopo l’esperienza lavora�va es�va che mol� di noi hanno vissuto, una nuova avventura a�endeva le classi III e IV dell’Alberghiero “R. Bonghi”: “Final Des!na!on…London”. Esasperante è stata l’a�esa, per i disgui-di che per più volte hanno pos�cipato la partenza, generando negli alunni gran-de sconforto. Grazie alla tenacia della preside e dei nostri professori, alla fine si è dato il via a questo viaggio. Final-mente il 4 o�obre siamo par�� da Luce-ra per raggiungere “Fiumicino”, l’aero-porto di Roma. Un volo di 3 ore ci sepa-rava da Londra. Tra scariche di adrenali-na ed emozioni for�, intorno alla mez-zano�e siamo a�erra� al “London Gat-wick”. Londra ci ha accolto con un clima freddo e piovoso, ma per il nostro stato d’animo quel paesaggio è sembrato meravigliosamente surreale e tu�e quelle case in s�le classico/vi�oriano ci hanno fa�o venire in mente alcune sce-
ne della celebre saga di “Harry Po�er”. I giorni seguen� sono sta� mol-to stressan� poiché il nostro s�le di vita è stato sconvolto dalla rou�ne londinese e da un’alimentazione completa-mente diversa. La scansione della nostra se2mana preve-deva: 2 giorni di escursioni con un docente dell’is�tuto ospi-tante, un’escursione il sabato
con una guida inglese, un’escursione la domenica programmata da noi, ogni pomeriggio lezioni con gli insegnan� madrelingua e il poco tempo libero lo abbiamo trascorso divertendoci tra noi.
Nelle varie uscite abbiamo avuto modo di visitare diversi monumen� cara�eri-s�ci di Londra, quali: Westminster Ab-bey, The House of Parliament, Big Ben, London Bridge, Tower of London, Lon-don Eye, Bri�sh Museum, Piccadilly Circus, Oxford, Stonehenge, Trafalgar
Square, Green Park e lo stadio del Chel-sea. In più i nostri insegnan� non si so-no fa2 sfuggire l’opportunità di mo-strarci la prima taverna nata a Londra che tu�o il mondo ha poi imitato, ovve-ro l’Hard Rock Cafe. Tra studio, visite guidate e non, amicizie e diver�mento, i giorni passavano e quel malede�o 31 o�obre arrivava. Quello stesso aeropor-to che all’arrivo ci aveva aperto le porte ora ce le chiudeva!! Carichi di ricordi siamo sali� su quell’aereo e, tra scon-forto e turbolenze, siamo giun� a Ro-ma. Dopo aver toccato Terra ci siamo resi conto che Londra ormai non era altro che un bellissimo ricordo. Tu�’ora il nostro pensiero torna indie-tro a quei meravigliosi momen� che resteranno per sempre nei nostri cuori. Tu�o questo lo dobbiamo alla nostra Preside che ha lo�ato con tu�e le sue forze affinché questo proge�o si realiz-zasse e ai nostri docen� che ci hanno segui� amorevolmente. Rimane quindi un'unica cosa da dire: GRAZIE DI TUT-TO!
FINAL DESTINATION…FINAL DESTINATION…LONDONLONDON
Pistillo Mirea De Luca Giovanni Daniele
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Era la metà di luglio quando, i ra-gazzi più meritevoli delle classi 3e, 4e e 5e riceve�ero una telefonata: era la scuola che ci informava dell’imminente partenza per Lon-dra. Il 23 agosto par�mmo. Tu2 eravamo ansiosi e allo stesso tempo impauri� da quello che ci aspe�ava, ma un’occasione del ge-nere non potevamo perderla, era un’opportunità preziosa per il no-stro futuro. Al primo impa�o tu�o ci appariva cao�co e troppo complicato, ma eravamo invoglia� a provarci consa-pevoli che non sarebbe stato altro che un’esperienza posi�va per il nostro futuro. L’andare a scuola lì per noi era una grande difficoltà, ma ad aiutarci c’erano i tutor inglesi che, disponi-
bilissimi, ci sostenevano amore-volmente. L’ambientarci non è stato difficile come pensavamo. La ci�à ci è parsa come un mon-do quasi opposto al nostro, pronto ad accogliere le diversità, stranezze e decine di etnie diffe-ren� senza alcuna discriminazio-ne o a2 omofobi, cosa ben evi-dente già dall’ambiente interno alla scuola, dove abbiamo tra-
scorso gran parte del nostro tem-po .
Un’altra radicale differenza si evin-ceva proprio dall’is�tuzione scola-s�ca nella quale erano in vigore rigide regole e metodi d’insegna-mento innova�vi ed efficaci. Nonostante le ore di studio, non ci mancava il tempo per acculturarci tra gli innumerevoli musei londinesi che hanno contribuito all’accresci-
mento dei nostri saperi, e nei quali abbiamo poi potuto constatare quan� italiani lavorino in Inghilter-ra. Dialogando con loro abbiamo capito quanto l’esperienza comple-tamente gratuita a Londra fosse per noi fondamentale in quanto, non solo la lingua inglese è lo strumento che ci perme�e di socializzare con il mondo intero ma Londra offre a noi giovani grandi opportunità lavora�-ve. Credevamo che un mese sarebbe stato interminabile, ma per tu2 noi è volato, lasciando in noi esperienze favolose. Solidali tra noi abbiamo superato tu�e le difficoltà, trascor-rendo un periodo che difficilmente scorderemo, se solo alcune ba�ute sgradevoli da parte dei docen� fos-sero state risparmiate!
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London: London: a life experiencea life experience
Gallo Serena Riccio Eleonora Tursi Giovanna D’Agrippino Lucia
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POSSO SALIRE
ANCH’IO
SULL’AEREO?
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Anche quest’anno la generosità dei fon-di europei ha permesso la realizzazione dei PON es�vi, che, seppur in ritardo, sono decolla� a se�embre prendendo subito quota. Due se�embre: partenza con des�nazione Rimini per gli alunni più meritevoli nelle discipline professio-nali del terzo, quarto e quinto anno degli indirizzi: moda, meccanica ed ele�ronica, per la realizzazione di stage in aziende nei se�ori sopracita�. Dalla scuola all’azienda il �tolo del PON. Bene! Così è stato. Siamo sta� divisi in due gruppi: gli alun-ni del quinto anno, che hanno concluso lo stage il 31 o�obre e noi del terzo e quarto anno che abbiamo portato a termine lo stage il 30 se�embre, doven-do poi rientrare a scuola per seguire le lezioni. Allog-gia� nel confor-tevole Hotel Jo-lie, a due passi dal lungomare più conosciuto d’Italia, abbiamo vissuto un’espe-rienza indimen�-cabile so�o il profilo professio-nale ed umano. L’organizzazione è stata curata dall’agenzia “Welcome Trai-
ning”, la quale, dopo un briefing inizia-le, con l’aiuto dei tutor ha assegnato ad ognuno di noi l’azienda giusta per le competenze acquisite durante il corso di studi. Abbiamo lavorato in aziende rinomate come: “Vulpinari”, “Lady Camelot”, “Paola Frani”, “Acquario di Ca�olica”, “Rav” Srl. Per o�o ore al giorno, affianca� dai nostri instancabili tutor aziendali, che ci hanno seguito per tu�a la durata dello stage insegnandoci, non di rado, i truc-chi del mes�ere. Sveglia all’alba per tu2 con rientro dal lavoro nel tardo pomeriggio, dal lunedì al sabato. Insomma lavoratori infa�ca-bili! Durante il finese2mana la “Welcome
Training” organizza-va per noi, momen� di svago e di cono-scenza del territorio, nonché visite in aziende molto cono-sciute. Tra queste possiamo annovera-re: le visite guidate al centro storico di Rimini, Ravenna, S.
Marino e Venezia e quelle alla casa-museo di Enzo Ferrari, a Modena.
Non sono manca� momen� di socializ-zazione avvenu� sia in hotel, con altri stagis�, sia sul posto di lavoro quo�dia-namente frequentato. È stata un’esperienza entusiasmante, il conta�o col mondo del lavoro ci ha permesso di acquisire più consapevolez-za delle nostre capacità, ci ha reso più responsabili, infondendoci quella giusta dose di autos�ma che ci aiuta a cresce-re, avvicinandoci ad una realtà a noi sconosciuta fino a questo momento. Un grazie par�colare lo rivolgiamo ai nostri tutor accompagnatori, che pun-tualmente sollecitavano la “levataccia”, bussando fragorosamente alle porte delle nostre camere, che invano la sera suonavano “il silenzio” per consen�re il riposo no�urno, che hanno passato ore al pronto soccorso quando qualcuno di noi stava poco bene. Ci auguriamo vivamente che l’esperien-za si possa ripetere anche nei prossimi anni.
Anno III Numero Speciale PON
Da Londra a Rimini:Da Londra a Rimini: la parola al Marronela parola al Marrone
Dalla scuola Dalla scuola all’azienda PON FSE C5… all’azienda PON FSE C5…
Casiero A. Silvestre F. Zarrilli E. Circelli C. Di Benedetto I.
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Le classi terze dell’IPSSAR “R. Bon-
ghi” hanno realizzato un proge�o
POR C5 presso “Riva Marina Re-
sort” sito a Carovigno (BR) dal 1° al
26 Agosto 2012. In questo stage
della durata di 160 ore lavora�ve
distribuite in 4 se2mane, i ragazzi
hanno avuto la possibilità di lavora-
re nel proprio se�ore (cucina, sala
bar e ricevimento) affianca� da
personale professionista del Resort
(chef e tutor aziendali). Le ore di
lavoro sono state effe�uate in ma-
niera alternata dai due gruppi di
ragazzi. Durante lo stage tu2 han-
no potuto arricchire il proprio ba-
gaglio professionale facendo teso-
ro degli insegnamen� avu� dal per-
sonale dei vari se�ori. Non sono
manca� i momen� ricrea�vi, come
escursioni e visite guidate nelle
ci�à di Ostuni, Otranto e Lecce.
Qui, sono sta� visita� e risco-
per� nuovi pos� della Puglia e
si è notato che il sud della Pu-
glia è stato fortemente influen-
zato dallo s�le Barocco; inoltre
durante i giorni di escursione si
è avuta la possibilità di interagi-
re raccontandosi le esperienze
vissute. Per tu2 è stata un’op-
portunità unica ed indimen�cabile,
che ognuno dovrebbe sperimenta-
re. Nel gruppo ci sono state alcune
incomprensioni, che ci hanno aiu-
tato a crescere e ad essere più uni-
�. L’esperienza è stata vissuta co-
me un’o2ma possibilità per inse-
rirsi nel mondo del lavoro.
I ragazzi che hanno partecipato
sono: Iacovelli Elena, Cicerale Sere-
na, Conce�a Curato, Vanessa d’An-
�ni, Pacifico Luigi, Giangualano
Luigi, Volpe Alessio, Finelli Filippo,
D’an�no Morena, Scirocco Noemi,
Rada2 Luigi, Caterino Maura, Gre-
co Teresa, Graziano Francesca, Pi-
s�llo Mirea.
Tu2 ringraziano la preside A.M.
Bianco, i docen� C. Labbate e Do-
nato Curci per averci consen�to di
effe�uare questa meravigliosa
esperienza.
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Il Rugg….ito del Bonghi
Stage “Riva Marina Stage “Riva Marina Resort”Resort”
Concetta Curato Elena Iacovelli Cicerale Serena D’Antino Morena
Unione Europea
Fondo Sociale Europeo
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
– Dipartimento per la Programmazione – D.G. per gli
Affari Internazionali – Ufficio IV – Programmazione di
Fondi Strutturali Europei e Nazionali per lo Sviluppo e la
Coesione Sociale
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Anno III Numero Speciale PON
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Il Rugg….ito del Bonghi
Nel tardo pomeriggio di un calda giornata di agosto venni raggiunto da una telefonata del professore De Sio, dove mi si faceva presente che ero stato scelto per frequenta-re uno stage di un mese a Rimini, e così che ebbe inizio quest’avventura. Nei giorni successivi venimmo tu2 convoca-� a scuola per ricevere, e il caso di dirlo, tu�e le informazioni ineren� questa nostra prima esperienza lavora�va. In questa riu-nione si chiarì che l’intero costo tanto del viaggio quanto dell’hotel, oltre alle varie gite organizzate nel fine se2ma, era compreso nel proge�o di formazione approvato. Nel corso dell’incontro la mia mente, come cre-do quella degli altri partecipan�, iniziava a fare castelli di sabbia immaginando cosa di lì a poco sarebbe accaduto nella vita di ognu-no. Prima di par�re facemmo delle riunioni forma�ve durante le quali ci vennero elen-ca� tu2 gli accorgimen� e i comportamen� che avremmo dovuto assumere nell’ambito lavora�vo nonché le varie a�rezzature an-�nfortunis�che che era all’uopo obbligatorio indossare. Io ero incredulo di come tu�o potesse acca-dermi così all’improvviso, forse una cosa tanto a�esa non tardava ad arrivare. E poi eccomi sul pullman assieme agli altri pronto per par�re, des�nazione Rimini. Appena raggiunto l’hotel, dove abbiamo provveduto alla sistemazione in camera dei bagagli personali, capii che era arrivato il momento di darsi da fare, era un’occasione buona per me�ersi in gioco. Dopo aver ce-nato abbiamo effe�uato il briefing iniziale dove ci venne illustrato il programma e con-segnata la documentazione necessaria: ab-
bonamen� per il trasporto pubblico urba-no, convenzioni, proge�o forma�vo, sche-de di valutazione, cer�ficazione stage, ora-ri, norme comportamentali e altri consigli u�li. La no�e, mai come in questa insolita circo-stanza, porta consiglio e anche un po’ di insonnia. Il giorno successivo siamo sta� accompagna� con dei minibus priva� da due tutor della welcome organizzatrice dello stage, presso le aziende ospi� per la presen-tazione degli allievi. Io ho lavorato presso l’azienda “Computer Discount” che si occu-pava dell’assistenza e delle riparazioni di computers, oltre alla vendita di vari accesso-ri come ad esempio mouse, pen-drive, stam-pan�, etc.. L’azienda era divisa in tre se�ori : - Il magazzino: dove veniva depositata la merce che arrivava; - Il laboratorio per la ricerca guas!: dove il cliente lasciava il proprio computer e ci se-gnalava i problemi o le anomalie che lo stes-so aveva e che potevano riguardare sia l’hardware che il so[ware; - Il banco: dove il cliente veniva a ri�rare il proprio computer dopo che lo stesso era stato riparato e a versare il costo dell’inter-vento. Io ero entusiasta di lavorare nel laboratorio per la ricerca guas� insieme al mio tutor aziendale, perché ero, come si dice, tra�ato “alla pari” nel senso che ci dividevamo il lavoro a seconda del tempo che avevamo a disposizione, dal numero di computer che avevamo da sistemare, ma sopra�u�o dei problemi che ognuno di loro aveva fa�o registrare. I vari componen� che cos�tuiva-
no tanto la parte fisica del computer come ad esempio l’hardisk, la scheda video, il le�ore cd, etc., quanto la parte so[ware, all’improvviso sembravano non avere più segre� e quanto maggiore era l’interesse a capire tanto cresceva la voglia di immedesi-marsi nella circostanza e provare a dare una spiegazione del guasto. Questa esperienza mi è servita per capire come bisogna comu-nicare con i clien� e lavorare in gruppo coor-dinando le a2vità da compiere nel rispe�o dei ruoli organizza�vi e funzionali. Inoltre ho acquisito quella dimes�chezza u�le ad inter-venire anche in relazione ai possibili incon-venien� che si dovessero verificare nel nor-male funzionamento del mio porta�le. Lo slogan “Imparare facendo” rappresenta per me il modo senza dubbio migliore per crescere nella formazione. A chiunque avesse la possibilità di fare uno stage fuori, consiglio di non essere sce2co ma di raccogliere il coraggio e par�re perché soltanto chi ha voglia di provarci può final-mente godere di ogni sforzo e sacrificio compiuto nello studio, superando tu2 quei momen� in cui in fondo si pensa: “Ma chi me lo fa fare, così mi porterà mai questo impegno?”. Lo stage è un momento in cui ci si misura con se stessi .
Welcome trainingWelcome training Dalla scuola Dalla scuola all’Azienda all’Azienda
Di Gioia Giuseppe
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Anno III Numero Speciale PON
Anche quest’anno, grazie ai fondi o�e-nu� dalla Comunità Europea, gli alunni dell’I.P.S.S.A.R. “R. Bonghi” di Lucera, hanno avuto l’opportunità di effe�uare stage forma�vi, di lingua straniera e di esperienza lavora�-va, presso Paesi eu-ropei quali Germa-nia, Francia e Inghil-terra. Lo stage effe�uato in Germania, a diffe-renza degli altri, è stato il primo. Quin-dici alunni delle clas-si terze, quarte e quinte, hanno tra-scorso qua�ro se2mane a Berlino, ca-pitale tedesca di indiscussa bellezza. “Vivi e lascia vivere” è il mo�o di que-sta ci�à, in cui gli oppos� riescono a convivere in maniera estremamente civile ed interessante. Dieci ore di formazione col tutor azien-dale hanno preceduto un contra�o di 160 ore, presso alberghi e ristoran�
rinoma� della ci�à, seleziona� a�enta-mente dall’is�tuto tedesco “Eurasia”: Röter Jäger Restaurant, Holiday Inn Express Berlin City Centre, Mövenpick Hotel Berlin e Hotel Lützow.
I ragazzi, nono-stante le difficoltà iniziali, hanno ri-sposto con succes-so. La pra�ca di una lingua diffe-rente, le nuove tecniche ed a�rez-zature di lavoro, il nuovo lavoro di gruppo ed infine gli spostamen� ed
i ritmi frene�ci che una capitale com-porta sono sta� i banchi di prova… Han-no così migliorato le loro capacità for-ma�ve, cimentandosi nella recep�on con clien� esteri e so[ware differen�, nelle cucine con nuove rice�e ed in sala alle prese con nuovi vini e pietanze. Nonostante le preceden� esperienze lavora�ve, ognuno si è imba�uto in tecniche nuove, in chiave molto moder-na e all’avanguardia. Nel tempo libero e nei vari week-end non sono mancate a2vità spor�ve e ludico-ricrea�ve, uni-tamente alle seguen� uscite program-mate: Museumsinsel (l’Isola dei Musei), la Porta di Brandeburgo, Berliner Mauer (il muro di Berlino), la Colonna della Vi�oria, il Duomo, il Parlamento tede-
sco, i vari musei tra cui quelli degli Ebrei e quello della storia di Berlino, la Reggia di Sans Souci, il Castello di Charlo�en-burg, la ci�à di Potsdam, l’Olympia Sta-dium e varie anche le uscite in centro e in rinoma� locali, piazze e centri com-merciali. “Un esperienza altamente forma!va, irripe!bile, unica…” è ciò che i ragazzi affermano. Alunni partecipan� al proge�o: Borrelli
Monica, Curato Conce�a, Licciardi Fran-cesca, Caruso Antonio, Viscecchia Mar-�na, Spagnuolo Vi�orio, Ferro Costan�-no, Fania Gianluca, Lamatrice Miriam, D’An�no Giampiero, Grey Deliu, Frazza-no Vincenzo, Russo Alfredo, Baldassarre Michela, Niro Antonio. Un ringraziamento par�colare va alla dirigente prof.ssa A.M. Bianco e alle docen� L. Cerro e F. Catanese che han-no reso possibile questo proge�o, ren-dendolo ancora più emozionante.
Il lavoro e l’EuropaIl lavoro e l’Europa “Esperienza a BERLINO”“Esperienza a BERLINO” Borrelli Monica
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