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Psicologia cognitiva

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Psicologia cognitiva

Principali correnti nello sviluppo della

psicologia

STRUTTURALISMO

FUNZIONALISMO

TEORIA PSICODINAMICA DI FREUD

COMPORTAMENTISMO

PSICOLOGIA UMANISTICA

RIVOLUZIONE COGNITIVISTA

RIVOLUZIONE BIOLOGICA

Mente e cervello

Ascoltare una lezione:

Percezione

Emozioni

Rappresentazioni nella memoria a lungo termine

Codifica

Memoria di lavoro

Attenzione

Processi esecutivi

Decision making

Linguaggio

Mente e cervello

La psicologia cognitiva prende in esame tutte queste attività mentali, che costituiscono la cognizione

Cognizione: interpretazione o la trasformazione di informazioni archiviate

Come studiamo le attività mentali?

Cosa intendiamo quando diciamo mente? 4 domande specifiche 1) come è nato il campo della psicologia cognitiva? 2) che cos’è

una teoria scientifica della cognizione e quali sono i ruoli che la conoscenza sul cervello può svolgere in queste teorie? 3) quali sono le strutture più importanti del cervello? 4) quali sono i metodi per studiare la cognizione?

Psicologia cognitiva

Scienze cognitive

Neuropsicologia cognitiva

Neuroscienze cognitive

La psicologia cognitiva oggi

La psicologia cognitiva oggi

Psicologi cognitivi che fanno esperimenti su soggetti normali, usando la sperimentazione di laboratorio

Scienza cognitiva. Psicologi che usano programmi di simulazione (modelli computazionali, Intelligenza Artificiale)

Neuropsicologia cognitiva. Studiano modelli di deficit cognitivi in pazienti portatori di lesioni cerebrali per comprendere la normale attività cognitiva umana

Neuroscienze cognitive. Studiano il funzionamento del cervello per capire la normale attività cognitiva umana

Antecedenti alla psicologia cognitiva

William James (1890): memoria primaria e secondaria

Tolman (1932): mappa cognitiva

memoriaprimaria

memoriasecondaria

oblio

ripasso

stimolo

W. James, 1890; Waugh & Norman, 1968

Antecedenti alla psicologia cognitiva

William James (1890): memoria primaria e secondaria

Tolman (1932): mappa cognitiva

Segue la pubblicazione del volume Cognitive Psychology

(Neisser, 1967)

Ma già Craick (1947) aveva riscoperto l’impiego dei tempi di

esecuzione di un compito introdotto da Donders

Approccio teorico che studia il pensiero umano e i processi

alla base della conoscenza (percezione, pensiero, memoria,

attenzione, linguaggio) per spiegare il comportamento.

RIVOLUZIONE COGNITIVISTA

Oggetto del cognitivismo: Cosa fa una persona, non da intendere come

comportamento esterno ma come processo di

elaborazione delle informazioni che la persona compie

lo studio dei processi mediante i quali le informazioni

vengono acquisite, trasformate, elaborate, archiviate e recuperate.

RIVOLUZIONE COGNITIVISTA

Studiano il processo mentale e lo considerano nello

stesso tempo causa ed effetto del comportamento osservabile Provare rimorso: processo mentale derivante da un’azione (aver fatto

male a qualcuno)

Scusarsi dopo aver provato rimorso: processo mentale che causa un

comportamento

Approccio dominante della psicologia contemporanea

RIVOLUZIONE COGNITIVISTA

Anni ‘40 e ’50: primi computer

• Simon e Newell: programmi che permettevano

ai computer di fornire prestazioni intelligenti

• Uso del calcolatore come metafora per il pensiero umano e le teorie vengono

implementate fisicamente sul calcolatore come modelli computazionali (intelligenza artificiale)

Analogia mente computer In analogia hanno: 1) capacità di usare simboli; 2) eseguire calcoli

ed operazioni seguendo delle regole e istruzioni

L’uomo è definito come elaboratore di informazioni

(Broadbent, 1958)

Esempio TUTTO IN STAMPATELLO

Sistema di elaboratore di informazioni

Broadbent (1958): le attività cognitive sono sequenze seriali di stadi di elaborazione (Atkinson e Shiffrin, 1968)

Neisser (1976): i processi non sono seriali ma interattivi

Es. Relazione tra processi dal basso (bottom up) e processi dall’alto (top down):

Sistema di elaboratore di informazioni

Broadbent (1958): le attività cognitive sono sequenze seriali di stadi di elaborazione (Atkinson e Shiffrin, 1968)

Neisser (1976): i processi non sono seriali ma interattivi

Es. Relazione tra processi dal basso (bottom up) e processi dall’alto (top down):

Sistema di elaboratore di informazioni

Broadbent (1958): le attività cognitive sono sequenze seriali di stadi di elaborazione (Atkinson e Shiffrin, 1968)

Neisser (1976): i processi non sono seriali ma interattivi

Es. Relazione tra processi dal basso (bottom up) e processi dall’alto (top down):

Spero che tu stia…..

Spero che tu stia bene

Effetto superiorità della parola

Effetto di superiorità della parola (Reicher, 1969).

1) Sullo schermo si presenta per qualche msec

K WORK OWRK

lettera parola Non-parola

2) Viene presentata una maschera

#### #### ####

Effetto di superiorità della parola (Reicher, 1969).

3) Infine vengono presentate due lettere (D e K)

4) Quale lettera è presente nello stimolo iniziale? (K)

D – K

TR

la lettera critica viene riconosciuta più facilmente quando la lettera è preceduta dalla parola, rispetto a quando è parte di una non-parola, o viene presentata in isolamento

Analogia con i computer

Hardware (cervello) e software (attività mentale): analogia non precisa

L’analogia fondamentale è tra i livelli di analisi: information processing:

La descrizione ad un livello non può essere sostituita con una descrizione ad un altro livello (il livello dell’attività mentale, ovvero l’elaborazione dell’informazione non può essere sostituito dalla descrizione fisica del cervello)

Però la conoscenza dei vari livelli ci aiuta a capire anche gli altri livelli

Studio delle attività mentali in termini di elaborazione

delle informazioni

Le informazioni ricevute attraverso gli organi di senso vengono elaborate e trasformate per creare delle

rappresentazioni mentali

RIVOLUZIONE COGNITIVISTA

Rappresentazioni mentali

La psicologia cognitivista studia come la

mente elabora gli stimoli che riceve dal

mondo

è necessario postulare che il sistema cognitivo compia delle operazioni su rappresentazioni

del mondo

il sistema cognitivo manipola oggetti mentali

che rappresentano le informazioni provenienti

dall’ambiente

Rappresentazioni mentali

Cos’è una rappresentazione?

Definizione molto generale: una

rappresentazione è qualcosa che “sta per” qualcos’altro

Rappresentazione mentale: il modo in cui

un’informazione è rappresentata nella

mente.

Rappresentazioni mentali

Le rappresentazioni hanno due aspetti distinti:

•CONTENUTO (il significato) E FORMA (es visiva, uditiva)

•Lo stesso contenuto può essere trasmesso in più formati

PROCESSI: trasformazione di informazioni in risposta ad un certo input per produrre un determinato output

ELABORAZIONE DELL’INFORMAZIONE: insieme di processi che svolgono un determinato ruolo, usando e producendo rappresentazioni.

Rappresentazioni

Esterne Interne

Pittoriche Linguistiche

Simboliche Distribuite (reti conness.)

Analogiche

(immagini, modelli mentali)

Proposizionali

(proposizioni)

Esterne

Pittoriche Linguistiche

co

rrid

oio

10

Marco

11

Paolo

12

Elena

13

Lisa

14

Anna

15

Andrea

Marco è nello studio 10

Paolo è nello studio 11

Elena è nello studio 12

Lisa è nello studio 13

Anna è nello studio 14

Andrea è nelo studio 15

La bambina vasul

monopattino

La relazione tra il segno e l’oggetto cui esso si riferisce è arbitraria. Le rappr. Linguistiche hanno una struttura grammaticale, e l’informazione contenuta non ha necessariamente relazione con il canale percettivo attraverso cui è veicolata.

Es: disegni, mappediagrammi sono analogiche,cioè mantengono la strutturapercettiva del mondorappresentato (sonomantenute le relazionitopologiche tra i vari elementiche le compongono).

PITTORICA LINGUISTICA

La distinzione fatta per le

rappresentazioni esterne è applicabile

anche alle rappresentazioni interne o

mentali.

Proposizionali

(proposizioni)

Simboliche

Interne

Analogiche

(immagini, modelli mentali)

Rappresentano il contenuto ideativo

della mente in una forma che non è specifica per nessun linguaggio e per

nessuna modalità sensoriale

FORMA

RAPPR. ANALOGICHE

SIMILARITA’

CARTINA GEOGRAFICA ITALIA

RAPPR. PROPOSIZIONALI

ETICHETTA INGUISTICA ITALIA

ARBITRARIO

Contenuto ideativo della

mente: oggetti e relazioni

in una forma astratta, non

specifica per la lingua

o modalità

sensoriale

Sistema

Verbale

Italiano

Sistema

Verbale

Inglese

Sistema

Verbale

Francese

Rappresentazioni

Esterne Interne

Pittoriche Linguistiche

Simboliche Distribuite

(reti connessioniste)

Analogiche

(immagini,

modelli mentali)

Proposizionali

(proposizioni)

rappresentazioni distribuite

nessuna unità singola veicola la conoscenza rappresentata

ciascun nodo (unità) contribuisce contemporaneamente alla

rappresentazione di diversi concetti

animale graffia

gattocane

abbaia miagola coda pelo

connessionismo approccio diffuso nella psicologia

cognitiva a partire dagli anni ‘80

spiega i processi mentali tramite la simulazione del

funzionamento del sistema nervoso

elaborazione in parallelo

i neuroni connessi tra loro

si attivano

contemporaneamente

le informazioni sono

elaborate in sequenza

diversi stadi di elaborazione

si attivano uno dopo l’altro

il calcolatore tradizionale il sistema nervoso

Dai neuroni al comportamento

Reti neurali artificiali o modelli connessionisti che

simulano le capacità cognitive ed il comportamento

umano

Come si passa dai neuroni al comportamento?

Rete neurale

Nel cervello una rete neurale è formata da un certo

numero di neuroni che agiscono e si influenzano a

vicenda attraverso le connessioni che li collegano

Il neurone segnala ciò che ha rilevato attraverso la sua

frequenza di scarica

I neuroni inoltre ricevono le scariche da altri neuroni ai

quali sono connessi

Rete neurale

ARCHITETTURA E MODELLI DI RETI NEURALI

Si basano su gruppi di unità

interconnesse, ognuna delle quali

corrisponde ad un neurone o ad un

piccolo gruppo di neuroni

Al livello di input le unità ricevono stimoli

dall’ambiente esterno. Queste sono poi

connesse con il livello nascosto (è così

chiamato perché non ha contatto diretto

con l’ambiente esterno).

Ogni unità può avere una connessione di

tipo eccitatorio o inibitorio con l’unità

successiva con cui è connessa

Le connessioni hanno pesi diversi (forza

dell’influenza sull’unità che riceve)

Le reti neurali sono in grado di

apprendere e di generalizzare

Le trasmissioni tra neuroni avvengono a livello delle

sinapsi (neurotrasmettitori): forza della trasmissione

Peso sinaptico: eccitatoria o inibitoria

Schema di connettività tra strati

Unidirezionali in avanti (feedforward)

Bidirezionali (feedback, reti ricorrenti)

Connessioni anche laterali (intrastrato)

ESEMPIO

NETtalk (Sejnowski e Rosenberg, 1987):

riceve un testo inglese come input e produce un discorso parlato come output

la rete è stata allenata con poche parole, ma lei è in grado di pronunciare correttamente parole nuove tratte da un testo mai visto (90% accuratezza)

la rete ha imparato le regole della “pronuncia inglese” e lo ha fatto senza avere delle regole esplicite.

esempio

https://www.youtube.com/watch?v=cYBCqMvR-uo

Reti semantiche

Cos’è una rete semantica?

Un mezzo per rappresentare la conoscenza.

¤ Uno schema per la rappresentazione della conoscenza di un sistema di Intelligenza Artificiale diffuso tra gli anni ‘60 e ‘70.

Reti semantiche: nodi e archi

Dal punto di vista formale, una rete semantica è una struttura reticolare costituita da nodi e archi.

I nodi rappresentano oggetti, concetti o eventi.

Gli archi rappresentano relazioni di vario tipo tra i nodi.

Da Collins Luthus (1975)

CANEGATTO

MATITA

PESCE

.5

.1

.3

PRIMING

prime

CANE

MATITA

Compito: leggere ad alta voce

target

GATTO

GATTO

TR più veloci

+

CANE

GATTO

+

MATITA

GATTO

Dottrina della modularità ((Fodor, 1983) in opposizione al connessionismo

Il modularismo propone un’architettura cognitiva (struttura della mente) disposta in strutture verticali specializzate (moduli) adibite all’analisi dell’input, trasformando quest’ultimi in rappresentazioni che

vengono offerte ai sistemi centrali per le elaborazioni più complesse.

Il connessionismo, invece, presenta un’architettura cognitiva parallela e distribuita sul modello delle reti neurali, per cui si ritiene impossibile la localizzazione di luoghi mentali dedicati ad operazioni specifiche.

Dottrina della modularità ((Fodor, 1983)

Principi:

Specificita’ di dominio. Ciascun modulo opera su unospecifico tipo di input

Incapsulamento informazionale. Ciascun modulo opera in modo totalmente indipendente dal funzionamento degli altri moduli (es. Illusione Muller-Lyer)

Obbligatorietà di elaborazione. Non è possibile controllare in modo volontario il funzionamento di un singolo modulo.

Innatezza. I moduli sono innati.

Architettura neurale prestabilita

La psicologia cognitiva oggi…….

Psicologi cognitivi che fanno esperimenti su soggetti normali, usando la sperimentazione di laboratorio

Scienza cognitiva. Psicologi che usano programmi di simulazione (modelli computazionali)

Neuropsicologia cognitiva. Studia modelli di deficit cognitivi in pazienti portatori di lesioni cerebrali per comprendere la normale attività cognitiva umana

Neuroscienze cognitive. Studiano il funzionamento del cervello per capire la normale attività cognitiva umana

Neuropsicologia cognitiva

Studia le prestazioni cognitive negli individui che hanno subito una lesione cerebrale, cercando di capire quali aspetti dell’attività cognitiva sono intatti e quali danneggiati. Scopo principale è l’esplorazione dell’architettura funzionale dei processi mentali normali.

Il sistema cognitivo è costituito da una serie di componenti con proprietà e connessioni specifiche: talune di queste possono essere danneggiate da una lesione cerebrale (processi di memoria, di lettura etc..)

Neuropsicologia cognitiva

La psicologia cognitiva oggi…….

Psicologi cognitivi che fanno esperimenti su soggetti normali, usando la sperimentazione di laboratorio

Scienza cognitiva. Psicologi che usano programmi di simulazione (modelli computazionali)

Neuropsicologia cognitiva. Studia modelli di deficit cognitivi in pazienti portatori di lesioni cerebrali per comprendere la normale attività cognitiva umana

Neuroscienze cognitive. Studiano il funzionamento del cervello per capire la normale attività cognitiva umana

Metodi per lo studio dei processi cognitivi

La psicofisica

La cronometria mentale

Il metodo sottrattivo di Donders (1818-1889)

L’effetto stroop

Cronometria mentale

misura delle operazioni mentali o metodo

sottrattivo di Donders

Tempo di reazione di scelta (250 msec)–

Tempo di reazione semplice (200 msec)=

Tempo di decisione (50 msec)

Effetto stroop

xxxxx xxxxx xxx xxxx

xxxxxx xxx xxxxx xxxxx

xxxx xxxxx xxxxxx xxxxx

neutra

Effetto stroop

xxxxx xxxxx xxx xxxx

xxxxxx xxx xxxxx xxxxx

xxxx xxxxx xxxxxx xxxxx

Rosso verde blu nero

verde giallo rosso blu

nero verde giallo rosso

congruente

neutra

Rosso verde blu nero

Giallo blu verde rosso

Nero verde giallo rosso

Effetto stroop

xxxxx xxxxx xxx xxxx

xxxxxx xxx xxxxx xxxxx

xxxx xxxxx xxxxxx xxxxx

Rosso verde blu nero

verde giallo rosso blu

nero verde giallo rosso

incongruente

congruente

neutra

Effetto Stroop

Il confronto tra i tempi di esecuzione del compito nelle diverse condizioni permette di stabilire l’effetto dell’interferenza della parola.

Condizione neutra: 50 s

Congruente: 47 s

Incongruente: 80 s

Errori

Domande di autovalutazione

Di che cosa si occupa la psicologia cognitiva?

Cos’è una rappresentazione mentale?

Quali sono i principali modelli di rappresentazione mentale delle informazioni?

Di cosa si occupa la psicologia cognitiva?

La psicologia cognitiva prende in esame tutte le attività mentali che costituiscono la cognizione (interpretazione di nuove informazioni o la trasformazione di informazioni archiviate)

Cos’è una rappresentazione mentale? Quali sono i principali modelli di rappresentazione mentale delle informazioni?

il modo in cui un’informazione è rappresentata nella mente.

Distinzione tra contenuto e forma

Rappresentazioni interne simboliche (analogiche e proposizionali) e distribuite (reti connessioniste)

Reti semantiche