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“La nostra salute non dipende soltanto da ciò che mangiamo, ma anche da come avviene l’assimilazione all’interno del tubo digerente.Si può dire che tra il nostro corpo e il contenuto del tubo digerente esiste lo stesso rapporto che c’è tra la pianta e il terreno che le dà il nutrimento.”

(Salvate il vostro corpo!)

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“L’intossicazione intestinale è la causa principale dell’invecchiamento degli individui”

Joseph Favier

(“La tavola della salute”)

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Ho avuto modo di verificarlo,

la maggior parte delle malattie

nasce dall’intestino !

Dott. BernarJensen

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“ Ciò che sta in basso è in alto e ciò che è in alto è anche in basso”

Paracelso

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“Sappiamo che, per quanto il concetto possa apparire inadeguato, il sistema gastroenterico è dotato di un cervello. Lo sgradevole intestino, è più intellettuale del cuore e potrebbe avere una capacità “emozionale” superiore. E’ il solo organo a contenere un sistema nervoso intrensico, in grado di mediare i riflessi in completa assenza di input dal cervello o dal midollo spinale”

Dr. Michael D. Gershon 1998 “Il secondo cervello”

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E’ chiaramente dimostrato da dati scientifici che il SNE è costituito da una rete neuronale che comprende classi di cellule nervose altamente specializzate, ossia neuroni effettori (eccitatori ed inibitori), sensori intrinseci ed interneuroni che, sebbene connessi ed integrati al SNC ed al SNP, sono in grado di governare autonomamente, attraverso circuiti nervosi integrati, pressochè tutte le funzioni digestive, come l’attività motoria del canale alimentare, le secrezioni gastro-entero-bilio-pancreatiche, l’assorbimento intestinale di nutrienti ed il circolo splancnico.

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Il numero di queste cellule è simile a quello dei neuroni del midollo spinale.Recentemente è stato dimostrato anche che il SNE è in grado di modulare ed è a sua volta modulato dal sistema immunitario disseminato lungo il tratto digestivo.I neuroni enterici sono organizzati in plessi gangliari.I gangli sono avvolti da cellule gliali simili agli astrociti del SNC che, rivestendo con le loro estensioni la maggior parte del soma dei neuroni, li separano dai tessuti adiacenti, costituendo una vera e propria barriera emato-enterica.La glia enterica svolge un ruolo importante anche in complessi meccanismi di modulazione della risposta infiammatoria intestinale, attraverso la produzione di interleuchine e l’espressione di antigeni di istocompatibilità di classe II.

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Nell’intestino i neuroni non sono raccolti in un’unica struttura come nel cervello, ma sono distribuiti lungo il tubo intestinale, vicino alle strutture che controllano.Importanti formazioni di questa struttura sono il plesso di Auerbach, localizzato tra gli strati muscolari di esofago, stomaco, piccolo e grande intestino; ed il plesso di Meissner, situato tra strato muscolare e mucosa intestinale.Questi due plessi comunicano tra loro mediante sostanze chimiche e specifici recettori.

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SISTEMA NERVOSO ENTERICO

Plesso mioenterico di Auerbach:

più esterno

tra strato longitudinale e circolare (peristalsi)

Plesso sottomucoso di Meissner:

più interno

sotto la mucosa

(attività secretoria)

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PLESSO MIOENTERICO

•aumento della contrazione tonica della parete intestinale•aumento dell’intensità delle contrazioni•aumento della frequenza delle contrazioni•aumento della velocità di conduzione delle onde di eccitazione e conseguente aumento della velocità delle onde peristaltiche•inibizione degli sfinteri pilorico e ileo-cecale

controllo dell’attività motoria

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PLESSO SOTTOMUCOSO

controllo dell’attività secretoria

•Sviluppato soprattutto nel piccolo intestino•Stimola la produzione di enzimi•distende o raggrinzisce la parete intestinale•controlla l’assorbimento

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PLESSI GANGLIARI

nella colecisti, nei dotti cistico e biliare comune, nello sfintere di Oddi e nel pancreas

PLESSI AGANGLIARI

formati solo da fasci di fibrea livello sottosieroso (connessione tra nervi estrinseci e plessi intramurali)a livello muscolare profondo (plesso mioenterico)a livello mucoso (fine rete di fibre nervose che innervano cellule epiteliali ed endocrine)

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I neuroni enterici oltre all’attività motoria e sensoriale possiedono anche la capacità di sintetizzare, immagazzinare e rilasciare, in risposta a stimoli adeguati, un’ampia gamma di messaggeri chimici.Dal punto di vista biochimico queste sostanze biologicamente attive possono comportarsi come neurotrasmettitori, influenzando direttamente l’attività della cellula bersaglio o come neuromodulatori, potenziando o riducendo l’effetto dei trasmettitori

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“Nell’intestino ci sono 100 milioni di neuroni

(molti di più di quelli del midollo spinale)

Il numero di fibre nervose che collegano il

cervello ed il midollo spinale all’intestino è,

invece, estremamente ridotto: sono solo

2000 le fibre pregangliari del nervo vago.”

Dott. J.N. Langley 1921

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SISTEMA NERVOSO ENTERICO

•è periferico perché l’intestino non è né encefalo né midollo•è autonomo perché l’intestino non è un muscolo striato ed esegue movimenti involontari•è considerato parasimpatico perché le fibre nervose hanno origine cranica (nervo vago) e sacrale ed i gangli si trovano nelle vicinanze dell’organo bersaglio (intestino)

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La maggior parte dei neuroni enterici non è collegata a fibre nervose pre-gangliari: la maggior parte dei neuroni non è collegata al SNC e non riceve input da esso !!!!!Il SNE non esegue necessariamente i comandi che riceve dal cervello: quando lo decide, il SNE può elaborare i dati prelevati in modo indipendente dai propri recettori sensitivi, ed agire sulla base di tali dati al fine di attivare un gruppo di effettori sotto il suo esclusivo controllo.….dunque il Sistema Nervoso Enterico può essere considerato un secondo cervello!!!!!

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Il SNC comanda dalla bocca fino a metà esofagoI movimenti peristaltici della parte inferiore dell’esofago risultano ottimali solo con la partecipazione del SNEA livello dello sfintere esofageo il SNC torna a comandareNello stomaco il SNC trasmette ordini attraverso il nervo vago, ma se si perdono i comandi provenienti dall’alto, il SNE è in grado di assumere il comando delle operazioni.Il controllo dello sfintere pilorico è controllato dal SNC attraverso il vagoAl di sotto dello sfintere pilorico inizia il territorio del SNE: qui il SNC può intervenire soltanto con effetti quantitativi, senza poter decidere cosa fare e quandoIl SNC torna ad essere importante a livello del retto e dell’ano

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•analisi della composizione del cibo

•meccanismi di assorbimento ed escrezione

•velocità di transito

•espulsione di eventuali sostanze velenose, in

collaborazione col SNC

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Avviene in maniera autonoma ed intelligente perché le cellule endocrine, definite recentemente paraneuroni (in quanto molto simili alle cellule nervose), inviano gli appositi segnali a fegato, pancreas, cuore, polmoni (cioè a tutti gli organi del corpo) per far sì che i processi digestivi avvengano in modo adatto alla situazione del momento.

Questi “paraneuroni” inoltre sono sede, o parte della rete neuronale ove si posiziona la mente reattiva/emozionale, parte di quella inconscia.

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•La maggior parte dei neuroni enterici non sono collegati al SNC•il SNE può elaborare i dati prelevati in modo indipendente dai propri recettori sensitivi ed agire sulla base di tali dati al fine di attivare un gruppo di effettori sotto il suo esclusivo controllo•i movimenti peristaltici risultano ottimali soltanto con la partecipazione del SNE•sotto lo sfintere pilorico inizia il territorio del SNE: il SNC può soltanto intervenire con effetti quantitativi•il SNC torna ad essere prevalente a livello di retto e dell’ano.

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E’ in stretta connessione con:

•sistema endocrino (cellule APUD)

•sistema immunitario

•>>>> PSICO-NEURO-ENDOCRINO-

IMMUNOLOGIA

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•Costituito da 100 milioni di neuroni localizzati sulle pareti

•tali neuroni sono organizzati nei plessi mioenterico e sottomucoso

•riceve l’innervazione del SNC e del SNP

•riceve le afferenze sensoriali dalla mucosa

•può agire in modo autonomo

•sintetizza neuropeptidi

•presenta recettori per neuropeptidi

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Molecole che mettono in comunicazione tutti gliorgani ed apparati tra di loroSono prodotti da cellule nervose, immunitarie ed intestinaliNe sono stati individuati più di 50 che stabiliscono connessioni tra cervello, sistema endocrino e sistema immunitario

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•Reazione da stress con significato adattativo•meccanismi di piacere - dolore, soglia del dolore•reazioni emozionali nei processi di attaccamento -perdita•comportamenti alimentari•comportamenti sessuali•meccanismi di apprendimento e di memorizzazione•regolazione del metabolismo, dell’equilibrio idro-salino, del sonno,...

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L’intestino sintetizza circa una dozzina di neuropeptidi:•acetilcolina (effetti eccitatori)•noradrenalina (effetti inibitori)•dopamina•colecistochinina•sostanza P•polipeptide intestinale vasoattivo (VIP)•somatostatina•bombesina (agisce anche a livello polmonare)•met-encefalina•leu-encefalina•serotonina (regolazione dell’umore, peristalsi intestinale)

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Neuropeptide prodotto dal SNC e dalle cellule

enterocromaffini dell’intestino

Regola l’umore, il sonno, il dolore

Il 95% è prodotta nell’intestino, solo il 5% nel SNC

Stimola la peristalsi ed invia al cervello segnali positivi

(sazietà) o negativi (nausea)

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In caso di infiammazione intestinale si produce un eccesso di serotonina che satura i sistemi di riassorbimento e desensibilizza i recettori : può verificarsi un blocco della peristalsi.L’infiammazione inoltre attiva l’enzima che demolisce la serotonina e quindi nel tempo si può creare, a livello cerebrale, un importante deficit del neurotrasmettitore con conseguente depressione.

Infiammazione, alterazione intestinale e depressione possono quindi essere manifestazioni dello stesso processo.

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La S. cerebrale dipende dalla disponibilità di triptofano, il quale passa nel cervello in grandi quantità soltanto se il pasto è ricco di carboidrati e povero di proteine.Naturalmente carboidrati “giusti” : cereali integrali, frutta e verdura, che contengono anche acido folico, da cui deriva un importante antidepressivo endogeno: s-adenosil-metionina.…come diceva la dott. Kousmine……..

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…”L’intestino regolerebbe la massa ossea al punto che si potrebbe utilizzare questa regolazione per curare l’osteoporosi”Gerard Kansently

(modulando il rilascio di serotonina a livello intestinale si potrebbe contrastare l’osteoporosi post-menopausa)

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… “il generatore e l’elaboratore delle emozioni e delle pulsioni, e la sede della Memoria Emotiva”

“L’individuo e la psicologia del secondo cervello” Armando Ingegnieri

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•Cellule degenerate in entrambi i cervelli in

Alzheimer e Parkinsonismo

•farmaci per disturbi psicologici hanno effetti

“collaterali” sull’intestino e viceversa

sistema limbico - nervo vago - midollo spinale

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I cibi hanno un effetto diretto sui neurormoni dell’intestino, che successivamente trasmettono al cervello le sensazioni di risposta.

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…come diceva la dott. Kousmine…..

“L’olio di pesce migliora la depressione” D.F.Horrobin e Malcom Peet Archives of General Psychiatry

La somministrazione di acidi grassi in assenza di associazioni piacevoli esterne, ha effettivamente il potere di ridurre la tristezza ed il senso di fame.

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Lo stress ci fa desiderare cibi grassi e zuccheri

La fame aumenta perché il nostro secondo cervello stimola la produzione di grelina, l’unico ormone intestinale conosciuto ad effetto oressizzante, che svolge un ruolo nell’omeostasi energetica, nella adipogenesi e nella regolazione dell’insulina.

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Ormone scoperto nel 1999 da ricercatori giapponesiE’ il principale indicatore della fameProdotto prevalentemente nello stomacoAgisce sull’ipofisi anteriore contribuendo alla secrezione dell’ormone della crescitaL’ipotalamo contiene recettori per la grelina prodotta dallo stomaco, ed è anche in grado di sintetizzarlaSembra essere essenziale per l’adattamento cognitivo nel cambiare ambienti e nei processi di apprendimento.Attiva il meccanismo di ricerca della gratificazione che coinvolge il sistema limbico Aumenta durante lo stress cronico

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Codificata dal gene dell’obesitàPartecipa alla regolazione del metabolismo dei grassi e del consumo energetico.Viene prodotta dal tessuto adiposo e trasportata nell’ipotalamoSe le riserve lipidiche aumentano ne viene prodotta di più, per segnalare di ridurre l’apporto di ciboPartecipa anche alla regolazione dell’attività tiroidea e potenzia le difese immunitarie.Insieme a insulina e colecistochinina è responsabile dei segnali biochimici di sazietà

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I batteri intestinali sono in grado di rispondere direttamente ai segnali di stress.La presenza di catecolamine, come adrenalina e noradrenalina, tipici ormoni delle condizioni di stress, stimola la crescita, la motilità e la virulenza dei batteri che vivono in condizioni di equilibrio con il nostro organismo.Batteri, sistema immunitario e sistema nervoso modulano nel loro complesso la risposta allo stress, determinando anche l’eventuale comparsa di disturbi intestinali.

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...“ci sono prove del fatto che sono proprio i batteri intestinali ad aiutare a mantenere il contatto bidirezionale tra le componenti dell’asse cervello-intestino”...

Dott. Peter Konturek - Dip. Medicina del Teaching Hospital of the University Jena

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“Studi sempre più numerosi indicano che la composizione della flora intestinale ha effetti sull’intero organismo, anche sul cervello”

Dr. Bischogg - Medicina dell’Alimentazione Hohenheim University - Stoccarda

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Nel 2011 il Dr. Stephen Collins ed il suo gruppo di ricerca (University Mc Master - Canada)ha pubblicato i risultati di uno studio che dimostral’influenza del microbiota intestinale sul chimismo cerebrale e sul comportamento.

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Lo stress modifica la flora batterica, ma è vero anche il contrario, ossia che i batteri dell’intestino possono avere un profondo effetto sull’asse cervello-intestino e possono modulare la motilità, la permeabilità e la sensibilità dei visceri.I meccanismi in causa sono diversi:•scambio di messaggi ormonali con le cellule della mucosa intetinale•comunicazione con le cellule immunitarie•diretta comunicazione tra batteri e cellule del sistema nervoso enterico

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I batteri intestinali sono in grado di rispondere direttamente allo stress.

La presenza degli ormoni secreti durante uno stress (adrenalina e noradrenalina) stimola la crescita, la mobilità e la virulenza della flora batterica intestinale.

Batteri, sistema immunitario e sistema nervoso modulano la risposta allo stress, determinando talvolta la comparsa di sintomi intestinali.

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La comunicazione tra i batteri e l’asse nervoso cervello-intestino avviene attraverso:

scambio di messaggi ormonali con le •cellule della mucosa intestinale

comunicazione con le cellule •immunitarie

diretta comunicazione tra batteri e •cellule del sistema nervoso enterico

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SALUTE E FLORA BATTERICA INTESTINALE

• Esiste una stretta connessione tra benessere psico-fisico e buona funzionalità intestinale

• L’intestino contiene almeno 100 trilioni di batteri viventi, in parte utili,in parte dannosi

• Molti fattori locali e generali possono alterare l’equilibrio ecologico batterico intestinale e quindi influire sulla salute

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O’Hara A, Shanahan F EMBO 2006 Rep 7 (7):688-93

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FIN DALLA NASCITA L’ESSERE UMANO VIENECOLONIZZATO DA MICRORGANISMI: GIA’NELLE PRIME 24 ORE SI INSEDIANO NELTRATTO INTESTINALE BATTERI CHERESTERANNO DENTRO DI NOI PER TUTTALA VITA.I PRIMI A COLONIZZARE SONO GLI E.COLI, MA ALLA FINE DELLA 1° SETTIMANAI BIFIDOBATTERI DIVENTANO LA SPECIEDOMINANTE, ALMENO FINCHE’ CONTINUAL’ALLATTAMENTO AL SENO.NEI BAMBINI ALLATTATI ARTIFICIALMENTEDOMINANO I BACTEROIDES, MA SONO PRESENTI ANCHE GRANDI CONCENTRAZIONIDI ENTEROBATTERIACEI.

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LA FLORA INTESTINALE NEL

LATTANTE• LATTE

MATERNO

• -saccarolitici gram +• -lattobacilli• -bifidobatteri• -anaerobi

• LATTE VACCINO E ARTIFICIALE

• - gram -• - bacteroides• - e.coli

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LA COMPOSIZIONE DELLE COMUNITA’ MICROBICHE INTESTINALI GIA’ AL MOMENTO DELLA PRIMA COLONIZZAZIONE E’ INFLUENZATA DALLA ALIMENTAZIONE.

IL CAMBIAMENTO PIU’ EVIDENTE E’ QUELLO CHEAVVIENE CON LO SVEZZAMENTO, QUANDO SI PASSA DA UNA DIETA LIQUIDA, COSTITUITA DA LATTOSIO, LIPIDI E PROTEINE DEL LATTE FACILMENTE ASSIMILABILI, A CIBI SOLIDI, MOLTO VARI TRA LORO.

I BIFIDOBATTERI SONO I MAGGIORI COSTITUENTI(10% DEL TOTALE) DELLA FLORA INTESTINALE DIBAMBINI E GIOVANI ADULTI SANI.

NELL’ANZIANO DIMINUISCE IL NUMERO DI BIFIDO-BATTERI, MENTRE AUMENTANO I CLOSTRIDI.

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L’ECOSISTEMA BATTERICO, UNA VOLTA COSTITUITO TENDE AD AUTOREGOLARSI.

IL pH INTESTINALE VIENE MANTENUTO ACIDO DALLA CONTINUA FORMAZIONE DI ACIDI GRASSI VOLATILI DA PARTE DEI MICRORGANISMI

PICCOLE VARIAZIONI DIETETICHE HANNO SCARSI EFFETTI SULLA COMPOSIZIONE DELLA FLORA BATTERICA,MENTRE CAMBIAMENTI IMPORTANTI QUALI DIGIUNO O PASTI ESCLUSIVAMENTE CARNEI O VEGETALI, POSSONO CREARE MODIFICAZIONI DELLE POPOLAZIONI MICROBICHE.

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LO STRESS INFLUISCE MODIFICANDO LO STATO ORMONALE, CHE ALTERALA PRODUZIONE DI MUCO.

L’USO DI ANTIBIOTICI INTERFERISCE SUL NUMERO E SUI TIPI DI BATTERI, ANCHE PER MOLTO TEMPO DOPO LASOSPENSIONE DEL FARMACO

L’USO PROLUNGATO DI ANTIACIDI, AUMENTANDO IL Ph DELLO STOMACO,PUO’ FAVORIRE LA COLONIZZAZIONE.

LA MENOPAUSA E’ CARATTERIZZATA DA AUMENTO DI MICETI, CLOSTRIDI E LATTOBACILLI

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Studi epidemiologici e sperimentali hanno ipotizzato che l’ambiente microbico intestinale e la successiva esposizione a prodotti microbici già dall’infanzia siano in grado di modificare le risposte immunitarie e favorire lo sviluppo di tolleranza verso antigeni ubiquitari. La microflora intestinale pertanto riveste un ruolo di primaria importanza nella maturazione del sistema immunitario, a partire dal momento della nascita. La modificazione della flora intestinale provocata dalla somministrazione di microrganismi vivi potrebbe pertanto rappresentare un’efficace strategia di prevenzione e terapia delle allergie.(Bjorksten B, Springer Semin. Immunopathol. 2004; 25 : 257 - 270

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E’ un tessuto che possiede meccanismi altamente specializzati atti a favorire l’assorbimento di sostanze nutrienti e ad impedire l’accesso di sostanze con proprietà potenzialmente antigeniche

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L’epitelio del colon produce ioni bicarbonato e potassio, oltre al muco

MUCO

Protegge l’epitelio

lubrifica le feci

tampona l’acidità delmetabolismo batterico

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Liberazione di IgA secretorie, in grado di legare batteri ed altri antigeni e prevenire la loro diretta interazione con le cellule epiteliali, facilitandone quindi laloro eliminazione

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Cellule epiteliali intestinali

• barriera meccanica• cellule interconnesse e

polarizzate• tight junctions

• Enterociti • Globet cells• Paneth cells• Cellule M

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Sulla loro superficie sono presenti fattori di adesione ICAM-1 (intercellular adhesion molecule - 1) specifici di queste cellule

Le altre cellule li producono soltanto in condizioni di infiammazione o di infezione delle mucose

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10 % delle cellule mucosali dell’intestino

Discriminano self da non-self

Acquisiscono per endocitosi sostanze solubili e solide (es. batteri)

Utilizzate da alcuni batteri ( Shigella) per penetrare nella sottomucosa intestinale

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• Il cibo viene assorbito attraverso la mucosa intestinale con 2 modalità: - transcellulare: attraverso le cellule epiteliali (endocitosi) - paracellulare: attraverso le zone di giunzione fra le cellule

• Più dell’85% del trasporto passivo avviene tramite la via paracellulare

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Il regolatore primario dell’assorbimento passivo di molecole viene oggi attribuito alle “Tight Junctions”, che si trovano tra le cellule epiteliali intestinali.

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Si trovano alla base dei microvilli epiteliali e possono essere considerate come aree di fusione che circondano le cellule ed hanno pori o canali, all’interno dei quali le molecole hanno libero passaggio. In base all’assorbimento intestinale ed alla sua sezione esse variano di densità e di numero.

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Dal punto di vista molecolare sono formate da proteine claudine, occludine e molecole di adesione giunzionali (JAMs) e si aprono e si chiudono selettivamente in risposta a diversi segnali sia dall’interno che dall’esterno delle cellule. Queste proteine occupano uno spazio transmembrana e si trovano fisicamente nello spazio giunzionale. Questo permette il passaggio di molecole di grandi dimensioni e persino di intere cellule.

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Claudine, occludine e JAM (Junctional Adhesion Molecules) sono “innestate” in strutture della superficie interna della membrana cellulare e sono connesse col citoscheletro, il quale può cambiare la forma cellulare, grazie ai suoi filamenti cheratinici, ed esercitando trazione sulle proteine delle tight junctions, aumentare la permeabilità paracellulare.

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In alcune patologie si verifica danneggiamento delle tight junctions per ulcerazioni o interruzioni tra le cellule, con conseguente aumento del trasporto paracellulare di nutrienti e di antigeni. Negli stati infiammatori si verifica l’attrazione dei PMN da parte delle citochine, con conseguente lesione alle T.J. e passaggio dei PMN dal circolo ematico al lume intestinale.

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•Celiachia•m. di Crohn•m. infiammatorie intestinali•gastroenteriti batteriche e virali•parassitosi•fibrosi cistica•pancreatite•artrite reumatoide•spondiloartropatie•AIDS/HIV•allergie alimentari •asma, eczema, orticaria•autismo/schizofrenia•alcoolismo•trauma•stress post-chirurgico•ustioni•radiazioni•uso di farmaci•nutrizione enterale

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Vari fattori possono aumentare la permeabilità intestinale, danneggiando l’integrità della mucosa enterica mediante apertura dei desmosomi, perdita di controllo sulle tight junctions intercellulari, con aumento dell’assorbimento passivo, paracellulare

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• Uso di lassativi irritanti (ac ricinoleico)• agenti citotossici (5-fluorouracile,

methotrexate, ciclofosfamide)• Malnutrizione, eccesso di ac grassi

volatili o di endotossine (aumentano la permeabilità intestinale)

• processi flogistici o microtraumatismi della parete intestinale

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“Intestinal exposure to gliadin leads to zonuline upregulation and consequent disassembly ofintercellular tight junctions and increased intestinal permeability”

“Effect of gliadin on permeability of intestinal biopsy explants from celiac disease patiens and patients with non-celiac gluten sensitivity” Nutrients 2015 Feb 27;7(3):1565-76Hollon J, Puppa EL , Greenwald B , Goldberg A , Fasano A

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Danno della struttura delle IgA

Carenze nutrizionali (minerali, vitamine,…)

Passaggio di peptoni (aggregati proteici) spesso simili ad antigeni self, verso cui vengono prodotti anticorpi

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E’ possibile valutare la permeabilità intestinale “in vivo” con l’utilizzo di mezzi non invasivi, testando la quantità dell’escrezione urinaria di “markers” somministrati al paziente per via orale

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•atossici, non degradabili e non metabolizzabili nelle fasi di passaggio intestinale•che attraversano l’epitelio intestinale per diffusione non mediata•con caratteristiche di idro-liposolubilità•che possono essere recuperati e misurati nelle urine

Con l’utilizzo di markers:

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Si utilizzano contemporaneamente 2 tipi di markers con differente dimensione molecolare:

- “molecole grandi”: lattulosio, cellobioso, EDTA

- “molecole piccole”: D-mannitolo, L-ramnosio

Il passaggio di molecole piccole o grandi permette una più corretta discriminazione clinica della patologia

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Il SAT è di grande utilità nella determinazione di una patologia da alterata permeabilità, in particolare nella patologia del piccolo intestino. Differenti zuccheri sono stati utilizzati in differenti combinazioni, ma quello di utilizzo più frequente è il SAT fatto con la coppia lattulosio/mannitolo. Il primo è un disaccaride (galattosio+fruttosio) con PM 342 e viene assorbito tra una cellula e l’altra, mentre il secondo è un monosaccaride con PM 182 ad assorbimento transcellulare

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• La sua concentrazione è in relazione col passaggio attraverso i complessi giunzionali intercellulari

• Indica la quantità di assorbimento di “grandi molecole” (0,93 nm)

• testa le proprietà selettive di barriera delle t.j.

• È da considerare simile al cellobioso

• La sua concentrazione è messa in relazione alla permeabilità transcellulare

• indica la quantità di assorbimento di “piccole molecole” (o,65 nm)

• è da considerare simile al ramnosio

Lattulosio Mannitolo

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• Raccolta urine pre-test• assunzione per os, di soluzione composta

da Ma 1 gr + La 5 gr in 100 ml di acqua• raccolta delle urine (frazionata) nelle 5 - 6

ore successive• misurazione della concentrazione• calcolo da eseguire: concentrazione e

frazione escreta (% L % M)

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• Una elevata concentrazione di Lattulosioindica un aumento della permeabilità intestinale, con passaggio di molecole di grandi dimensioni

• Una diminuita concentrazione di Mannitolo: è indice di lesione cellulare e quindi di alterato passaggio transcellulare

• Il rapporto d’escrezione lattulosio/mannitolo:toglie la possibilità che i fattori pre e post mucosali possano interferire condizionando il test

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In presenza di danno della permeabilità avremo un comportamento paradossale di questi zuccheri con passaggio di più molecole grandi rispetto alle piccole. Pertanto l’aumentato rapporto disaccaride/monosaccaride indurrà sempre la necessità di intervenire per ripristinare una corretta funzione intestinale.La sensibilità del SAT è alta (circa il 90%), è un test poco invasivo, di facile esecuzione e di basso costo.

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Il normale rapporto lattulosio/mannitolo urinari 6 ore dopo l’ingestione di 5 gr di lattulosio e 1 gr di mannitolo è < 0,03Un valore più elevato è indice di una alterata permeabilità intestinale (leaky gut syndrome)

Il SAT ha dimostrato l’ effetto positivo sulla permeabilità intestinale del consumo di alga Klamath per un mese.

Royal Victoria Hospital in Montreal (Manoukian et al, 1998

C.Drapeau N.Solomon New Mexico University aug. 1998

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Aphanizomenon flos-aquae, alga verde-azzurra nel lago Upper Klamat nell’Oregon(origine vulcanica, pH 9)Contiene lo spettro completo dei minerali, oligo-elementi e vitamine necessari per l’organismo umano.E’ l’unico nutriente, in natura, a contenere tutti gli L-amminoacidi essenziali nelle stesse proporzioni della specie umana.E’ estremamente ricca in Glutatione e SOD (super-ossido-dismutasi)

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E’ una proteina che modula la giunzione delle cellule che costituiscono la parete intestinaleSi lega ad un particolare recettore dell’epitelio intestinale, e questo legame crea una cascata di reazioni biochimiche che disassemblano le cellule epiteliali, creando una “permeabilità intestinale” (leaky gut sindrome), permettendo il passaggio di batteri, parassiti ed altre sostanze nel tessuto linfonodale sottostante Può essere dosata sulle feci e sul sangue

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Proteina presente in grandi quantità nei granulociti neutrofili (5% delle proteine totali, 60% di quellecitoplasmatiche).In minore quantità è stata riscontrata nei monociti e nei macrofagi attivati.In presenza di processi infiammatori intestinali lacalprotectina può essere rilevata nelle feci, perché resiste alla degradazione degli enzimi intestinali.E’ la conseguenza diretta della granulazione deineutrofili conseguente ad un danno della mucosa

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Ha una funzione di regolazione dell’infiammazione,ha un effetto batteriostatico e fungicida.

La presenza di una quantità aumentata nelle feciè un marker di infiammazione intestinale e di disbiosiAumenta significativamente nelle feci in caso di:- diarrea cronica- morbo di Crohn- rettocolite ulcerosa- “coliti” infettive- neoplasie del colon retto

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Nei pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) il livello è molto elevato.

Nei pazienti affetti da sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è decisamente inferiore a quello riscontrato nei pazienti con malattia attiva, però superiore a quello riscontrato nei soggetti sani.

Rimane inalterata nelle feci anche per una settimana e consente di rilevare anche infiammazioni lievi o iniziali (con VES e PCR ancora normali)

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I valori normali possono variare a seconda del laboratorio

< 50 mg/Kg normale50 - 100 mg/Kg debolmente positivo

> 100 mg/Kg positivo

Nei bambini < 4 anni e negli anziani i valori normali possono essere più alti

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Glicoproteina contenuta nei granulociti neutrofili

Ha la capacità di legarsi al ferro libero, rendendolo indisponibile per i batteri patogeni che ne hanno bisogno per moltiplicarsi ed aderire alla mucosa intestinale (E.Coli patogeno)

Ha azione battericida su alcuni Gram- per azione lesiva sulla loro membrana cellulare

Ha effetto antivirale, tramite il legame con i glicosamminoglicani della membrana plasmatica, prevenendo così l’ingresso dei virus (CMV, HS, HIV)

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La valutazione e misurazione nelle feci fornisceindicazioni sulla presenza di infiammazione intestinalee di infezioni batteriche o micotiche

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Misura gli anticorpi contro le endotossine batteriche

(lipopolisaccaridi), le proteine delle giunture (occludina

e zonulina) e il citoscheletro della cellula (actomiosina)

ed identifica sia i percorsi transcellulari che paracellulari

della penetrazione della barriera intestinale da parte di

grandi molecole

L’occludina è parte del principale componente delle proteine

che mantengono unite le giunture dell’intestino.

---> la presenza di anticorpi indica che le giunture si stanno

sfaldando

La zonulina è una proteina che regola la permeabilità dell’intestino

---> la presenza di anticorpi indica che la normale regolazione è

compromessa

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• Eccesso di gas con meteorismo• alterazione del transito fecale con

spasmi addominali• eccessivo assorbimento di acqua

con conseguente stipsi• diminuito assorbimento di acqua e

sali con conseguente diarrea

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• I processi putrefattivi del colon favoriscono, per aumentata attività metabolica dei batteri colici, la esaltazione dei processi enzimatici che convertono gli acidi biliari primari in secondari; questi sembrano favorire i tumori del colon

• I batteri colici possono coinvolgere i tessuti dell’apparato uro-genitale con prostatiti, uretriti e vulvo-vaginiti

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“E’ importantissimo, ai fini della nostra salute e della nostra stessa sopravvivenza, che la struttura e la permeabilità di questa membrana si mantengano normali: qualsiasi aumento della sua permeabilità o della sua porosità comporta automaticamente il trasferimento all’interno dell’organismo di una quantità eccessiva di contenuto intestinale il quale, oltre alle sostanze nutritive indispensabili, comprende sostanze tossiche, batteri e virus. Per rimediare alla fragilità di questa parete, l’organismo provvede a ricostruirla ogni due giorni, cioè al ritmo più rapido che esista tra tutti i tessuti (cancro compreso).Per poter costruire una membrana normale, il corpo deve disporre di materiali, e quindi di alimenti, a loro volta normali”

(“La tavola della salute” C.Kousmine)

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Indoli e scatoli, metaboliti prodotti in eccesso dallaflora disbiotica.

La presenza di indoli (indacano) indica l’interessamento dell’intestino tenue (disbiosi fermentativa)Gli scatoli invece evidenziano che la sofferenza è presente soprattutto nell’intestino crasso, in particolare nel colon (disbiosi putrefattiva)

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Il nostro intestino (200-300 metri quadrati) rischia spesso di non funzionare correttamente a causa di depositi ed incrostazioni che nel tempo facilitano l’irritazione della mucosa, con conseguenti disturbi digestivi. Inoltre, il prolungato contatto delle tossine con la mucosa ne facilita il riassorbimento nel circolo sanguigno: tali sostanze dannose possono causare l’insorgenza di problemi epatici, dermatiti, dolori articolari o cefalee, ma soprattutto disturbi a carico del sistema immunitario

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Il lavaggio del colon è indicato non solo per chi soffre di disbiosi, ma anche a chi ha disturbi della pelle o dell’apparato uro-genitale.

Viene consigliata anche a chi ha problemi psicologici, considerata la correlazione evidenziata tra colon e psiche

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•colite ulcerosa e m. di Crohn in fase acuta

•diverticolite

•neoplasie del colon retto

•interventi chirurgici recenti (colon,retto,ano)

•gravidanza dopo il 3° mese

•gravi affezioni cardiache e renali

•ernie inguinali

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•Stipsi, meteorismo, diarrea, colon spastico, diverticolosi colica, …•dolori articolari, malattie allergiche, dermatiti, cefalee ed emicranie, cistiti ricorrenti, ….•Preparazione di esami diagnostici come clisma opaco, rettoscopia, sigmoidoscopia, colonscopia,...

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Sacca da • 2 litri

•1/2 - 2 litri di acqua o infuso di camomilla a temperatura corporea (38 - 39 °C)

cannula anale (crema o gel)•

4 • - 5 minuti

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Posizionare la sacca in alto, rispetto al paziente

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50 - 60 ml di olio di semi di girasole

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