Neorealismo
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IL NEOREALISMO
Fascismo e cinema
Prima fasedisinteresse nei confronti del mezzo e apertura all’arrivo di film stranieri
Seconda fase (metà anni ‘30)- CSC- Cinegiornali propagandistici + divieto contro film stranieri non graditi
Registi organici alla retorica fascista: Gallone, Genina, Alessandrini
Blasetti: 1860, La corona di ferro, Ettore FieramoscaCaso a parte: QUATTRO PASSI TRA LE NUVOLE (1942)
Camerini: la retorica della piccola borghesiaIl signor Max, Grandi Magazzini
“Telefoni bianchi” o magniloquenza del cinema in costume o epico
Declino del fascismo e sviluppo di uno sguardo realista (predecessori: Blasetti, Matarazzo,…)
Prodromi del Neorealismo1942: Quattro passi tra le nuvole
Ossessione (L.Visconti)I bambini ci guardano (V. De Sica)
Giuseppe De Santis“Siamo convinti che un giorno creeremo il nostro film più bello seguendo il passo lento e stanco dell’operaio che ritorna a casa”
1945Cinecittà distrutta dai bombardamenti: il cinema esce dagli studi e si sposta nelle strade, nelle città, nelle campagne…
Esame critico della realtà recente
Importanza della lente politica (Fronte popolare)
ROSSELLINI1945 Roma città aperta1946 Paisà (sei episodi sulle truppe americane che risalgono l’Italia)
DE SICA1948 Ladri di biciclette
CESARE ZAVATTINI : “Seguire la vita di un uomo per 90 minuti…”Il dramma nascosto degli eventi di ogni giorno
Neorealismo rurale: Riso amaro (G. De Santis) e La terra trema (L.Visconti)
“Sorprendere la realtà” (in"Cinema" ott. 1936), Leo Longanesi
'cinema del pedinamento', che sappia "cogliere in fallo situazioni che, riportate sullo schermo, rivelano gli infiniti segreti della nostra società", e che auspichi "un documentario sulla vita degli anonimi", con scene reali riprese da un operatore che giri per le strade con la cinepresa a cogliere verità, "verità che nessun attore potrebbe recitare
ZAVATTINI-"le figure dello sceneggiatore e del soggettista sarebbero dovute scomparire”
-"l'ossessione della trama [...] l'ancora di salvezza dei film brutti”
"film comico moderno [...] privo di trama narrativa, dialogata, cronologica, consequenziale"
-idea su "un film sulle donne di servizio", realizzato in modo da "approfittare del loro angolo visuale per vedere dentro alla nostra borghesia“
- 'film lampo' che riproduca "un fatto di cronaca nei luoghi dove è realmente avvenuto" e interpreti "coloro stessi che ne sono stati i principali protagonisti
- "poter tornare all'uomo come all'essere tutto spettacolo [...] piazzando la macchina da presa in una strada, in una camera"
Reazioni:
Vittorio Mussolini attacca Ossessione (“Questa non è l’Italia!”)
ChiesaCattoliciSinistra istituzionale Nuova classe dirigente
1949 Legge AndreottiQuote, isolazionismo, finanziamento pubblico
Andreotti attacca frontalmente De Sica per UMBERTO D. (1951)
a) I valori della Resistenzab) “Documentarismo” come approccio: macchina della consapevolezza
dello spettatore che torna a concentrarsi sulla bellezza della quotidianità
c) Valore morale: il dramma individuale esalta ipotesi universali
Ricostruzioni in interni sofisticateLuci e movimenti di macchinaColonne sonore e montaggio di stampo quasi hollywoodianoDoppiaggio e postprodizioneAmalgama fra divi e ATTORI NON PROFESSIONISTI
Il cinema DE-DRAMMATIZZATOLa POETICA DELLA COINCIDENZA (contro la concatenazione causa-effetto
del cinema classico). ELLISSI NARRATIVEDeleuze e l’andare a zonzo…
Cinema con andamento episodico (Germania Anno zero di Rossellini)
L’assenza di nessi causali tende a cancellare la differenziazione tra SCENE MADRI e SCENE DI RACCORDO
Zavattini: Appiattire gli eventi sull’ordinario
L’indugiare su azioni apparentemente insignificanti che il cinema classico tendeva a eliminare(Umberto D. e la cameriera…)
Possibilità per i protagonisti di morire “presto”
FINALI APERTINeorealismo rosa come morte del neoralismo…