nello Sport Ilcasoarrestiagitailgoverno · crocefissioni. Putin e Bergoglio si sono scambiati...

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-TRX IL:10/06/15 23:23-NOTE: -MSGR - 14 PESARO - 1 - 11/06/15-N: €1,20* ANNO 137- N˚ 158 ITALIA Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Pesaro Giovedì 11 Giugno 2015 • S. Barnaba IL GIORNALE DEL MATTINO Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT Scommesse Caos in Lega Pro ombre sul Teramo La strategia Le mosse di palazzo Chigi «Un errore isolare Mosca» L’inchiesta Regione, l’appalto da un miliardo finisce nel mirino L’economia La ripresa c’è ma scandali e antipolitica fanno da freno Il retroscena E tra premier e alfaniani sale la tensione ROMA L’accusa è pesante: voti e consensi in cambio di soldi. È stata la Procura di Napoli a fir- mare blitz e sequestri nella se- de della Federcalcio, nell’am- bito di un’indagine che vede coinvolto Claudio Lotito. Pa- tron di Lazio e Salernitana, tesserato di peso in Figc, Loti- to è indagato per una ipotesi di tentata estorsione in cambio di vantaggi in Figc. Lotito: «Gli accusatori saranno accusati». Abbate, Del Gaudio e Riggio alle pag. 12 e 13 Putin: le sanzioni vanno tolte danno enorme anche per l’Italia ` Crac delle cliniche pugliesi, i pm: il senatore Azzollini (Ncd) vada in carcere. Renzi: niente sconti ` Mafia Capitale: doppio stipendio per i politici locali, assunti come co.co.pro nelle coop di Buzzi La visita del presidente russo. Ok al piano di pace per l’Ucraina Valentina Errante U na gara da un miliardo e 200 milioni di euro e un bando, modificato a sei giorni dalla pubbli- cazione. A pag. 6 Tentata estorsione Lotito è indagato «Soldi per i voti» ` Perquisita la sede della Figc. Il patron laziale: gli accusatori saranno accusati Nino Cirillo e Stefano Dascoli U n mese fa L’Aquila, ades- so il Teramo, tutte e due in Lega Pro, e stavolta è molto peggio. A pag. 12 Suicida il pilota Alitalia sospeso per le sue bravate Buongiorno, Ariete! Mai stato più felice di quello odierno il passaggio della Luna attraverso il vostro segno. Naturalmente è l’ultimo della primavera, ma ora è talmente caldo da far pensare a Ferragosto. Non mancherà un po’ di agitazione, troverete persone che saranno nervose anche più di voi, ma voi non dovete perdere di vista l’obiettivo che volete conquistare entro l’estate. Sarà vostro. Non è male invece, in amore, lasciarsi conquistare. Auguri. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 31 ARIETE, L’OBIETTIVO È MOLTO VICINO Marco Conti L a richiesta di arresto del senatore Azzollini mette a dura prova gli equilibri interni alla maggioranza. A pag. 5 Il caso arresti agita il governo Ventura a pag. 3 Renato Pezzini P ino Babbini, autista di Umberto Bossi negli an- ni della Lega dura e pura, al di là delle transen- ne agita uno striscione: «Putin, save the world, salva il mondo». Matteo Renzi, attendendo il presidente russo sul piazzale di Expo pensa invece a salvare i rapporti commerciali con Mosca fiacca- ti dalla crisi ucraina e dalle sanzioni. A pag. 2 Giansoldati e Oranges alle pag. 2 e 3 Barocci, Calitri, Canettieri, Guasco e Menafra da pag. 4 a 8 Matteo Renzi e Vladimir Putin all’Expo di Milano (foto Ansa) Michele Milletti «E ra nato con le ali» dicono gli amici. E probabilmente quelle ali chiuse da una notte di follia due mesi fa, durante le feste di Pasqua, sono al- l’origine della decisione di farla fi- nita. Dalle stelle del primo volo di Sergio Mattarella da presidente della Repubblica, volo di linea Ali- talia per raggiungere Palermo, al- la polvere del garage della sua abi- tazione di Todi in cui ieri mattina Maurizio Foglietti, cinquantenne pilota della compagnia di bandie- ra, si è tolto la vita. A pag. 15 Marco Fortis L’ economia italiana dà final- mente segni diffusi di ri- presa, testimoniati da nu- merosi indicatori. Il calo della produzione industriale di aprile (-0,3% su marzo) stimato ieri dall'Istat non cambia il giu- dizio favorevole di fondo, poi- ché Confindustria ha fornito pressoché in contemporanea una previsione di crescita a maggio (+0,1% su aprile) della produzione stessa, che dunque mantiene una intonazione posi- tiva. Sempre ieri l’Inps ha diffu- so dati sulle nuove assunzioni nel primo quadrimestre 2015 molto incoraggianti: nel com- plesso più 188 mila rispetto allo stesso periodo dello scorso an- no, di cui 155 mila a tempo inde- terminato grazie alle decontri- buzioni triennali varate dall’at- tuale governo. In parallelo, l’Inps ha regi- strato un calo delle cessazioni pari a 80 mila unità, per cui il saldo netto dei rapporti di lavo- ro nei primi 4 mesi del 2015 am- monta a 286 mila unità. Tutta- via, dopo tante false partenze, è lecito analizzare in modo ap- profondito tutti i dati disponibi- li per testare la reale solidità del- la svolta. È ripresa vera o si trat- ta dell’ennesimo fuoco di pa- glia? La nostra risposta è che siamo di fronte ad una ripresa con tutti i crismi, anche se anco- ra da consolidare. E, d’altronde, mettendo in fi- la le numerose statistiche ed analisi uscite nelle ultime due settimane è difficile dubitarne. Ci sono, innanzitutto, i dati pro- dotti dall’Istat sul Pil del primo trimestre 2015, dettagliati per settori e componenti della do- manda. Poi c’è la pioggia di indi- ci del centro Markit. Continua a pag. 20 +

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    -MSGR - 14 PESARO - 1 - 11/06/15-N:

    €1,20* ANNO 137- N˚ 158ITALIASped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma

    Pesaro

    Giovedì 11Giugno2015 • S.Barnaba ILGIORNALEDELMATTINO Commenta lenotizie su ILMESSAGGERO.IT

    ScommesseCaos in Lega Proombre sul Teramo

    La strategiaLe mosse di palazzo Chigi«Un errore isolare Mosca»

    L’inchiestaRegione, l’appaltoda un miliardofinisce nel mirino

    L’economia

    La ripresa c’èma scandalie antipoliticafanno da freno

    Il retroscenaE tra premiere alfanianisale la tensione

    ROMA L’accusa è pesante: voti econsensi in cambio di soldi. Èstata la Procura di Napoli a fir-mare blitz e sequestri nella se-de della Federcalcio, nell’am-bito di un’indagine che vedecoinvolto Claudio Lotito. Pa-tron di Lazio e Salernitana,tesserato di peso in Figc, Loti-to è indagato per una ipotesi ditentata estorsione in cambiodi vantaggi in Figc. Lotito: «Gliaccusatori saranno accusati».

    Abbate,DelGaudioeRiggioalle pag. 12 e 13

    Putin: le sanzioni vanno toltedanno enorme anche per l’Italia

    `Crac delle cliniche pugliesi, i pm: il senatore Azzollini (Ncd) vada in carcere. Renzi: niente sconti`Mafia Capitale: doppio stipendio per i politici locali, assunti come co.co.pro nelle coop di Buzzi

    La visita del presidente russo. Ok al piano di pace per l’Ucraina

    ValentinaErrante

    Una gara da unmiliardoe 200 milioni di euro eunbando,modificato asei giorni dalla pubbli-

    cazione. A pag. 6

    Tentata estorsioneLotito è indagato«Soldi per i voti»`Perquisita la sede della Figc. Il patronlaziale: gli accusatori saranno accusati

    NinoCirilloeStefanoDascoli

    Unmese fa L’Aquila, ades-so il Teramo, tutte e duein Lega Pro, e stavolta èmoltopeggio. A pag. 12

    CalciomercatoNainggolan, orala Roma rischia:Juve interessataTevez, addio vicinoCarinanello Sport

    Suicida il pilotaAlitalia sospesoper le sue bravate

    TecnologiaSmartphonee social: l’assaltodei maleducatisempre connessiArnaldi a pag. 21

    Buongiorno,Ariete! Mai statopiù felice di quello odierno ilpassaggio della Lunaattraverso il vostro segno.Naturalmenteè l’ultimo dellaprimavera,maora è talmentecaldoda far pensare aFerragosto.Non mancheràunpo’ di agitazione, troveretepersoneche sarannonervoseanchepiù di voi,ma voi nondovete perderedi vistal’obiettivo che voleteconquistare entro l’estate. Saràvostro. Non èmale invece, inamore, lasciarsi conquistare.Auguri.

    ©RIPRODUZIONERISERVATA

    L’oroscopo a pag. 31

    ARIETE, L’OBIETTIVOÈ MOLTO VICINO

    MarcoConti

    La richiesta di arrestodel senatore Azzollinimette a dura prova gliequilibri interni alla

    maggioranza. A pag. 5

    Il caso arresti agita il governo

    I finalistiPremio StregaLagioia davantia Covacichnella cinquinaJattarelli a pag. 24

    Venturaa pag. 3

    RenatoPezzini

    Pino Babbini, autista di Umberto Bossi negli an-ni della Lega dura e pura, al di là delle transen-ne agita uno striscione: «Putin, save the world,salva il mondo». Matteo Renzi, attendendo il

    presidente russo sul piazzale di Expo pensa invecea salvare i rapporti commerciali con Mosca fiacca-ti dalla crisi ucraina e dalle sanzioni. A pag. 2

    GiansoldatieOrangesalle pag. 2 e 3

    Barocci, Calitri, Canettieri,Guasco eMenafrada pag. 4 a 8

    Matteo Renzi e Vladimir Putin all’Expo di Milano (foto Ansa)

    MicheleMilletti

    «Era nato con le ali» diconogli amici. E probabilmentequelle ali chiuse da unanotte di follia due mesi fa,

    durante le feste di Pasqua, sono al-l’origine della decisione di farla fi-nita. Dalle stelle del primo volo diSergio Mattarella da presidentedella Repubblica, volo di linea Ali-talia per raggiungere Palermo, al-la polvere del garage della sua abi-tazione di Todi in cui ieri mattinaMaurizio Foglietti, cinquantennepilota della compagnia di bandie-ra,si è tolto la vita.

    A pag. 15

    MarcoFortis

    L’economia italiana dà final-mente segni diffusi di ri-presa, testimoniati da nu-merosi indicatori. Il calo

    della produzione industriale diaprile (-0,3% su marzo) stimatoieri dall'Istat non cambia il giu-dizio favorevole di fondo, poi-ché Confindustria ha fornitopressoché in contemporaneauna previsione di crescita amaggio (+0,1% su aprile) dellaproduzione stessa, che dunquemantiene una intonazione posi-tiva. Sempre ieri l’Inps ha diffu-so dati sulle nuove assunzioninel primo quadrimestre 2015molto incoraggianti: nel com-plesso più 188 mila rispetto allostesso periodo dello scorso an-no, di cui 155 mila a tempo inde-terminato grazie alle decontri-buzioni triennali varate dall’at-tualegoverno.

    In parallelo, l’Inps ha regi-strato un calo delle cessazionipari a 80 mila unità, per cui ilsaldo netto dei rapporti di lavo-ro nei primi 4 mesi del 2015 am-monta a 286 mila unità. Tutta-via, dopo tante false partenze, èlecito analizzare in modo ap-profondito tutti i dati disponibi-li per testare la reale solidità del-la svolta. È ripresa vera o si trat-ta dell’ennesimo fuoco di pa-glia? La nostra risposta è chesiamo di fronte ad una ripresacon tutti i crismi, anche se anco-radaconsolidare.

    E, d’altronde, mettendo in fi-la le numerose statistiche edanalisi uscite nelle ultime duesettimane è difficile dubitarne.Ci sono, innanzitutto, i dati pro-dotti dall’Istat sul Pil del primotrimestre 2015, dettagliati persettori e componenti della do-manda. Poi c’è la pioggia di indi-cidel centroMarkit.

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    Giovedì 11Giugno2015www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    Il premier Matteo Renzi con il presidente russo Vladimir Putin ieri a Milano (foto ANSA)

    IL VERTICEMILANO Pino Babbini, autista diUmberto Bossi negli anni dellaLega dura e pura, al di là delletransenne agita uno striscione:«Putin, save the world, salva ilmondo». Matteo Renzi, atten-dendo il presidente russo sulpiazzale di Expo (un’ora di ritar-do, come consuetudine) pensainvece a salvare i rapporti com-merciali con Mosca fiaccati dallacrisi ucraina e dalle relative san-zioni. «I vostri imprenditori, percolpa di quelle restrizioni, han-no già perso un miliardo di eu-ro» dice zar Vladimir. E il tono èdi chi domanda: «Volete andareavanti così?».

    L’Esposizione Universale, nel-le intenzioni del premier italia-no, dovrebbe servire a riprende-

    re un filo di dialogo con la Rus-sia. E lo dice apertamente: «Expoè una occasione per alimentarel’amicizia tra i nostri due Paesi».E poiché Renzi è reduce dal G7 diMonaco dove sono volate paroletutt’altro che distensive nei con-fronti di Putin, conta di sfruttarela visita del leader russo all’Espo-sizione per vestirsi addosso ipanni del mediatore capace distemperare le tensioni fra ilCremlino e l’Occidente, di ripri-stinare una vicinanza che spessosembra perduta.

    I DANNI ECONOMICI DELLA CRISIPoche parole in pubblico, molteparole in privato fra i due. Primasull’immensa limousine che liscarrozza lungo i viali dell’Espo-sizione scortata da un rude plo-tone di agenti inviati apposita-mente da Mosca, poi durante la

    visita al Padiglione Russia, e an-cora in una saletta del PalazzoItalia: «Certo, abbiamo parlatodelle sanzioni» dice alla fine Pu-tin «Ma ne abbiamo parlatoscendendo sulla terra». Cioè fa-cendo i conti in tasca a due eco-nomie - la nostra e la loro - chedal perdurare della guerra fred-da versione ventunesimo secolohanno molto da perdere.

    Il punto nodale, del resto, èproprio questo. Il leader russo losottolinea con modi pacati, maanche con un una sostanza mi-nacciosa: «Noi stiamo realizzan-do un programma per sostituirele nostre importazioni e darenuovo impulso alla nostra eco-nomia, ma questo in generaledanneggia l’interazione fra noi el’Europa, e in particolare l’Italia.Le vostre aziende ci hanno già ri-messo un miliardo di euro, e pri-ma o poi noi saremo costretti asuperare queste restrizioni conaltri partner commerciali». Siferma qui, ma il senso è chiaro:le sanzioni danneggiano più voi.

    In prima fila ci sono Moretti diFinmeccanica, Descalzi dell’Eni,Tronchetti Provera di Pirelli, econ loro altri imprenditori chedai buoni rapporti con Moscahanno tutto da guadagnare. Ren-zi ascolta Puntin e disegna la suavia d’uscita: «C’è una priorità da

    rispettare: la nostra bussola èquella di dare piena attuazioneagli accordi di Minsk 2». Cioè al-l’intesa sul cessate il fuoco fraUcraina e Russia che a febbraio -presenti la Merkel e Hollande -aveva dato un filo di speranza al-la soluzione della crisi, ma cheseguita ad essere violata o inat-tuata in buona parte.

    L’AMBASCIATORE VARRICCHIODurante il faccia a faccia fra Pu-tin e il nostro presidente del Con-siglio (presente, oltre agli inter-preti, solo l’ambasciatore Varric-chio), il russo è stato esplicito:«Noi siamo pronti a rispettare

    quell’accordo, ma non può vale-re solo per noi. L’accordo lo de-vono rispettare tutti, e in tutte lesue parti». In pubblico Renzi sulpunto tende una mano all’uomodel Cremlino: «Giustamente Pu-tin sottolinea che l’applicazionedel trattato deve essere integra-le. E se si precederà spediti inquesta direzione la fase di tensio-ni, di sanzioni e controsanzioniverrà meno».

    Strette di mano, reciprocicomplimenti, battute sul calcio(«I mondiali del 2018 in Russia livogliamo vincere noi italiani»)poi insieme a pranzo. Dove tor-nano a parlare anche del Medi-terraneo e della Libia. Con il pre-sidente russo che, ancora unavolta, dice la sua senza troppospazio per una discussione: «Di-sponibilissimi a collaborare pertrovare una soluzione utile an-che a combattere il terrorismointernazionale: purché la solu-zione escluda l’uso della forza».

    RenatoPezzini©RIPRODUZIONERISERVATA

    Pressing a tutto campo del Vaticano:aiutiamo i cristiani in Medio Oriente

    Vladimir Putin arriva in Vaticano (foto EIDON)

    La festa preparata al padiglione della Federazione russa (foto LAPRESSE)

    Tra Milano e Romaritardi e tappe forzate

    CON IL PAPACLIMA MOLTOCORDIALE MA NONSI E’ ACCENNATOA UN VIAGGIODI BERGOGLIO A MOSCA

    Putin vede Renzi:sì al piano di paceper l’Ucrainama basta sanzioni`Incontro all’Expo, il leader russo: l’Italia ha perso un miliardoIl premier: siete un grande partner, avanti con gli accordi di Minsk

    ASSICURATOANCHE L’IMPEGNOCOMUNEPER LA LOTTAAL TERRORISMOINTERNAZIONALE

    MATTEO SCHERZASUI MONDIALI 2018«VOGLIAMO VINCERE»IN PLATEA I VERTICIDELLE MAGGIORIAZIENDE ITALIANE

    Putin e Georg Gaenswein (foto AP)

    IlpresidenterussoVladimirPutinhaavuto ieriunagiornatadifficile sul frontedegliorari.All’Expoègiuntoconcircaun’oradi ritardosulprevisto,un lassodi tempocheilpremierMatteoRenzihaimpiegatopervisitarealcunipadiglioni.Anche il colloquioconilPapa,aRoma,è iniziatoconunritardodi70minuti enonèmancatochiha fattonotarecheanchenellaprimaudienzaconPapaBergoglio, il25novembre2013, l’incontroslittòdiunacinquantinadiminuti sulprevisto.Alterminedellavisita inVaticanoPutin si èdirettoaFiumicinoconil suocorteodi13automobili compresialcuniminivan.

    I contrattempi

    L’INCONTROCITTÀ DEL VATICANO Sessanta mi-nuti di scortesia, visto l’enormeritardo, sono passati in secondopiano e sono valsi la pena per pe-rorare la causa dell'Ucraina. «Bi-sogna attuare l'accordo di Min-sk». Il Papa ha strappato a Putinla promessa di «ricostituire unclima di dialogo necessario ad af-frontare la grave situazione uma-nitaria, assicurando l'accessoagli agenti umanitari, con il con-tributo di tutte le parti, per unaprogressiva distensione nella Re-gione». Non è poco.

    Bergoglio ha riservato all'ospi-te sorrisi, speranze e doni simbo-lici. Un medaglione con la figuradell'Angelo della Pace capace di«distruggere lo spirito cattivodella guerra. E' fatto - ha detto -da un artista del secolo scorso. Èl'angelo che vince tutte le guerree parla di solidarietà tra i popo-li». E' lo stesso regalo che avevadato ad Abu Mazen il mese scor-so. Altro scenario di guerra. Almedaglione, come è tradizione, è

    stata aggiunta una copia dellaEvangelii Gaudium, l'enciclicaofferta a tutti i capi di Stato dipassaggio. «Questo testo è in as-sociazione con la gioia del Van-gelo che ha tante riflessioni reli-giose, umane, geopolitiche e so-ciali». Chissà se il presidente rus-so avrà il tempo di leggerla.

    PACEGli argomenti in comune nonmancavano quando si sono chiu-se le porte della biblioteca e sonorimasti soli. Bergoglio da unaparte, seduto alla scrivania, sottolo sguardo del Cristo appeso allaparete, e Putin accomodato sullapoltrona davanti. Nei 50 minutidi colloquio, con due interpreti,accanto al tema caldo dell'Ucrai-na, hanno parlato di quello chesta accadendo in Medio Oriente,in Iraq e in Siria. Il comunicatoformulato al termine dell'incon-tro ha sintetizzato l'interessa-mento concreto a garantire «lecondizioni necessarie per la vitadi tutte le componenti della so-cietà, comprese le minoranze re-ligiose e in particolare i cristia-

    ni» che vengono perseguitati daimiliziani dell'Isis. Un anno buio,di violenze e sangue. Scuole chiu-se, le case dei cristiani marchiatecon la N nera, con cui il Califfatomarchia i Nasrani, ovvero i cri-stiani seguaci del Nazareno, l'in-dottrinamento violento, gli abu-si, gli espropri, le torture, le ese-cuzioni sommarie, persino lecrocefissioni. Putin e Bergogliosi sono scambiati impressioni evalutazioni. Nella sala d'Angoloil ministro degli esteri Lavrovparlava con l'omologo vaticano,monsignor Gallagher. Al termi-ne la delegazione russa ha rag-giunto Putin per il saluto al Papanella biblioteca. Il clima era cor-diale. «È stato un grande piacere,onore, incontrarla. Arrivederla»è stato il saluto del presidenterusso.

    LA CAPITALEIl tema di un possibile viaggio diBergoglio in Russia, sembra nonsia stato toccato. Prima bisognarisolvere il nodo dell'Ucraina.Non basta, infatti, il rapportocordiale con il presidente. Il cam-

    mino ecumenico tra Roma e ilpatriarcato di Mosca è ancora insalita ma, chissà, forse qualcosastavolta si sta muovendo. Fuori,sulla piazza san Pietro, una deci-na di persone alla vista del cor-teo di macchine che sfrecciavavia, hanno srotolato le bandiererusse. «Benvenuto Putin».Svetlana, ucraina di Odessa maresidente in Italia, ci tiene a faresapere che «in Crimea la maggio-ranza si sente più russa cheucraina. Come me». Portava alpolso un nastrino a righe aran-cione e nero, il nastro di SanGiorgio, icona della cultura rus-

    sa. «Per questo nastro in Ucrainapuoi finire in carcere». Un'ora diritardo, esattamente come dueanni fa, durante la prima visita,sono passati in secondo piano. Idisagi maggiori sono ricadutisulle spalle dei cerimonieri, deigentiluomini in frac e di monsi-gnor Gaenwein. Tutti attendeva-no pronti, già dalle 17, nel cortiledi San Damaso dove non soffiavaun filo di vento. Il cerimoniale èstato impeccabile, ma in fondotutti volevano sbrigarsi, facevatroppo caldo.

    FrancaGiansoldati©RIPRODUZIONERISERVATA

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    Giovedì 11Giugno2015www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    `Il viceministro degli Esteri Pistelli:le crisi internazionali si risolvono così

    IL RETROSCENAROMA L’Italia tra l’incudine e ilmartello. Da un lato gli Stati Uni-ti, alleati storici e amici strettissi-mi. Dall’altro la Russia di Putin,che il viceministro degli Esteri edella cooperazione internaziona-le, Lapo Pistelli, definisce legataall’Italia da un «rapporto solido eantico sul piano politico ed eco-nomico, un fatto noto, come lo èche l’Italia ha cercato in quest’ul-timo anno, dentro la compagineeuropea, un punto di intelligen-za politica». Ovvero di tenereaperto il dialogo, di non isolareMosca, di esaltare la necessitàd’averla dalla nostra parte, fral’altro, nella guerra all’Isis. «Nonci nascondiamo che la Russia hacompiuto azioni illegittime chevanno condannate e sanzionate,ma la politica delle sanzioni nonpuò essere fine a se stessa». San-zionare per sanzionare. Perchéla Russia è «un player decisivo erilevante in molte altre questionidecisive e internazionali che in-terpellano noi e gli Stati Uniti enon consentono una lettura bi-naria tipo bianco nero, buoni cat-tivi».

    L’OBIETTIVOInsomma, la condanna di un cer-to comportamento russo in unacerta crisi, quella ucraina, «nonpuò comportare la scomunicadell’interlocutore». Nessun ana-tema, dice il viceministro men-tre Putin si trova a due passi, inVaticano. Pistelli partecipa allapresentazione di “USA 2016”, se-zione del portale di “Formiche.net” dedicata alle prossime ele-zioni americane. Accanto a luic’è un “americano a Roma”, ilportavoce dell’Ambasciata UsaJeffrey Galvin, politologo origi-nario del Colorado, che non vedealcun paradosso o contraddizio-ne tra il pressing su Mosca, perfar cessare il sostegno ai ribelli fi-lo-russi contro Kiev, e l’imperati-vo di coordinare una difesa co-mune contro l’espansione globa-

    le del Califfato. «Sarebbe un erro-re confondere questi due aspet-ti», ammonisce Galvin (e Pistelliannuisce). «Bisogna lavorare perincludere la Russia nella lotta alfinanziamento del terrore e alcrimine internazionale. Russia eStati Uniti hanno interessi condi-visi, per esempio stiamo prepa-rando insieme una risoluzionedel Consiglio di sicurezza delleNazioni Unite che consenta di la-vorare per la stabilizzazione del-la Libia». Ciò non toglie che Pu-tin debba «smettere di rifornire iseparatisti e osservare tutti gliimpegni assunti con l’accordoMinsk2».

    L’Europa nel complesso sup-porta Obama, la Russia non è più

    «partner strategico» della UE. EPutin è escluso dal G7. Ma non èforse un problema che l’Americasia ai ferri corti con Putin e altempo stesso, nel recente verticedi Parigi della coalizione an-ti-Isis, abbia dato quasi l’impres-sione di non voler vincere laguerra? «Dicono che quella diObama sia una legacy, un’eredi-tà, modesta. Invece no», assicuraPistelli. «È una legacy di grandeinteresse, per esempio ha sdoga-nato tre paesi come l’ex Birma-nia, Cuba e l’Iran, il punto è cheObama crede che Paesi arabi eEuropa debbano assumersi le lo-ro responsabilità», quelle di cuiprima si caricavano gli Stati Uni-ti. Giusto? Sbagliato?

    La retorica molto dura del pre-sidente Obama sulla Russia nontoglie che Mosca sia per lui un in-terlocutore strategico, come pro-vano le dieci ore di colloquio aSochi tra il segretario di StatoKerry e l’omologo russo Lavrov.

    LE POSIZIONIIl rischio è che il disimpegnoamericano e la fragilità europea,evidente quest’ultima nel rinviodelle decisioni sulle quote di mi-granti da redistribuire tra i 28,acuiscano problemi che toccanodirettamente l’Italia, come la per-dita di 4 miliardi di euro l’annoper le sanzioni alla Russia o ilboom dei nuovi arrivi nel Medi-terraneo. Pistelli è morbido conla Russia, e assolve Obama dal-l’accusa di inconsistenza comeleader della superpotenza a stel-le e strisce. «In questi otto anniha esercitato un potere raziona-le, lasciando all’Europa e all’Ita-lia di entrare nell’età adulta». Ilconcetto è “leading frombehind”. Guidare nell’ombra.Ma anche amici degli americanicome il presidente della commis-sione Esteri del Senato, Pier Fer-dinando Casini, incalzano gliUsa a riprendersi gli spazi, per-ché quel vuoto non fa bene agliequilibri mondiali né a noi. E pertornare alle elezioni presidenzia-li, lascia perplessi secondo Pistel-li la riproposizione di uno sche-ma dinastico: un altro Bush, Jeff,contro un’altra Clinton, Hillary.Ma l’America è sempre l’Ameri-ca e la Russia è sempre la Russia.

    MarcoVentura©RIPRODUZIONERISERVATA

    La strategia del governo italiano:ora mediare tra Russia e Obama

    L’EX CAVALIERE:NON SI PUÒ ANDAREAVANTI CONQUESTE SANZIONILEDONO GLI INTERESSIDELLE NOSTRE IMPRESE

    FACCIA A FACCIADI MEZZ’ORAALL’AEROPORTOIL LEADER AZZURROREGALA A «VLADIMIR»DUE MAXI-BOTTIGLIE

    Durante il suotour italiano ilpresidentedellaFederazioneRussa,VladimirPutin, è statoricevutodalPresidentedellaRepubblica, SergioMattarella.L’incontro si èsvoltoalQuirinalenel corsodelpomeriggio.E’ il primofacciaa faccia fraMattarella ePutinche invecenegli anniscorsiaveva incontratopiùvolteGiorgioNapolitano.AlQuirinaleerapresenteall'incontro ilViceministrodegliAffariEsteri edellaCooperazioneInternazionale,LapoPistelli.

    L’annunciodell’incontroerastatodato l’altro ieridalconsiglierediplomaticodelCremlino, IuriUshakov,citatodalleagenziedi stamparusse.

    DURA POSIZIONEDEL PARLAMENTOEUROPEO:LA FEDERAZIONENON È PIÙ PARTNERSTRATEGICO

    IL COLLOQUIOROMA «Sono contrario alle sanzio-ni imposte al tuo Paese. Creanosolamente un danno economicoalle aziende italiane come a quel-le russe»: il leader forzista SilvioBerlusconi, ieri ha ripetuto all'amico Vladimir Putin che era eresta dalla sua parte, durante ilbreve colloquio svoltosi a tardaserata all'aeroporto di Fiumicino,nella sala riservata ai capi di Sta-to. In cui Berlusconi ha annuncia-to che oggi Forza Italia presente-rà alla Camera una mozione pernon appoggiare le sanzioni con-tro l'amico russo.

    Stavolta non c'è stato tempoper cene o frivolezze, anche senon sono mancate le pacche sullespalle tra i due uomini politici, aconferma che la loro, prima anco-ra che una relazione tra statisti, èun'amicizia consolidatasi neglianni: 14 anni, per essere esatti. Daquando, durante il G8 di Genova,nel luglio del 2001, Berlusconi si

    adoperò affinché i leader mondia-li, George Bush e Tony Blair in te-sta, mettessero da parte le diffi-denze nei confronti dell'ex agenteKgb, avviando le trattative perBlue Stream, il progetto di gasdot-to sottomarino di Eni e Gazprom.

    Da allora, le visite tra i due nonsi contano: Berlusconi è statoospite fisso nella dacia di Sochi(«Un paradiso», lo definì l'allorapresidente del consiglio italiano),dove il presidente russo usa ospi-

    tare statisti, il gotha del potereeconomico e bellissime donne. Dicontro, Putin è di casa a Villa Cer-tosa e le sue figlie hanno trascor-so le vacanze del 2002 in CostaSmeralda.

    IL PRIMOE sempre Putin fu il primo a espri-mere solidarietà all'amico Berlu-sconi dopo la condanna passatain giudicato nel processo Media-set. Ormai il lettone donato dal

    leader russo a Berlusconi, è pas-sato alla storia, citato finanche daGeorge Clooney, in veste di amba-sciatore del Darfur, come le foto-grafie che ritraggono i due amico-ni con tanto di colbacchi.L'ultimo incontro risaliva alloscorso ottobre, a Milano, quandoBerlusconi era ancora ai servizisociali: ma Putin, che aveva appe-na incontrato Matteo Renzi, nonrinunciò a incontrarlo. Così comeaccaduto in occasione dei mee-ting con Mario Monti ed EnricoLetta. Ieri, ovviamente, la rimpa-triata lampo (a causa dei ritardisulla tabella di marcia di Putin) siè svolta in un contesto mutatodalle tensioni Usa-Russia e conl'Ue sulla crisi Ucraina. Comun-que una boccata di ossigeno perBerlusconi, che resta impegnatosul fronte interno nella riorganiz-zazione del partito, dopo l'esododei fittiani e ora che l'addio dell'ex braccio destro Denis Verdinisembra a un passo.

    SoniaOranges©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Il capo del Cremlino in visita al Colle

    Il Quirinale (foto BARILLARI)

    Il saluto con il Presidente della Repubblica

    La sede della Commissioneeuropea a Bruxelles (foto EMBLEMA)A sinistra, il presidenteamericano Barack Obama (fotoEPA)

    La bilancia commerciale russa

    ANSAFonte: Rosstat, agenzia federale per le statistiche2014 2015

    Dati di gennaio-febbraio 2015. Cifre monetarie in miliardi di dollariInterscambio Russia-mondo

    Russia-Unione Europea

    119,1

    83,3

    58,1

    38,2

    -30,1%

    -34,3%

    25,7

    57,6

    31,9Surplus

    Import

    macchinari

    alimentari

    Export

    gas/petrolio

    *il blocco all'import russo non ha colpito pasta, vino e olio

    Polonia

    Gran Bretagna

    Francia

    Italia

    Usa

    Giappone

    -48,9%-51,9%-42,6% -21,0%

    -6,4%+16,7%

    -23,8%

    -40,0%

    -37,6%

    -39,6%

    -42,5%

    *

    `Roma e le tensioni tra i due paesi:il dialogo con Mosca va tenuto aperto

    Battute e abbracci con Berlusconi:mozione FI per lo stop alle misure Ue

    Silvio Berlusconi e Vladimir Putin ieri a Fiumicino (foto ANSA)

  • -TRX IL:11/06/15 00:48-NOTE:RCITTA

    -MSGR - 20 CITTA - 4 - 11/06/15-N:RCITTA

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    Giovedì 11Giugno2015www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    L’ORDINANZAROMA Non è uomo che ami le me-tafore, Antonio Azzollini. Il suotemperamento sanguigno lo co-noscono in molti, al Senato, dovel’ex forzista, passato al Ncd, haavuto uno scranno in Commis-sione bilancio dal lontano 1997 ene è presidente dal 2008. Facileimmaginare come Azzollini ab-bia accolto la richiesta di arrestidomiciliari che ieri il gip di Traniha inoltrato a Palazzo Madamaritenendolo a capo di un «grup-po di potere» che avrebbe «sac-cheggiato» le casse della Congre-gazione Ancelle della DivinaProvvidenza causandone un ”bu-co” da 500 milioni di euro, oltre350 dei quali costituiti nei con-fronti dello Stato. Gli inquirentigli contestano l’associazione adelinquere, il concorso in banca-rotta fraudolenta e la corruzioneper induzione. Accuse pesanti,che l’ex sindaco di Molfetta con-divide, a vario titolo, con altri no-ve arrestati, tra cui due suore del-la Congregazione. Perché la Casadella Divina Provvidenza nascecome struttura sanitaria per ma-lati psichici con sedi a Bisceglie,Foggia e Potenza. Ma con gli an-ni sarebbe diventata un ”forzie-re” per assunzioni clienterali, sti-pendi e consulenze d’oro.

    I TONI DEL CAPOL’irruente temperamento di Az-zollini emerge dalle 557 paginedi ordinanza da ieri alla Giuntaper le autorizzazione del Senato.«Da oggi comando io. Se no, vi pi-scio in bocca». Pronunciandoqueste parole il presidente dellaCommissione bilancio irruppenella sede della casa di Cura, a Bi-sceglie, nel luglio del 2009, la-sciando basite le suore riunite.L'episodio lo racconta ai pm diTrani Attilio Lo Gatto, dipenden-te di una delle ditte che lavorava-no con la Congregazione e chequel giorno era presente. Comereagirono le religiose? «Quandosono uscite erano un po’ dispia-ciute, amareggiate,(...) da quel

    momento hanno iniziato a far co-mandare Azzollini e veniva Belsi-to (suo uomo di fiducia, ndr) tut-ti i giorni». Fu allora - scrive il gipnell’ordinanza - che il senatoresarebbe divenuto «capo indiscus-so e indiscutibile dell'associazio-ne a delinquere che imperversasulla Casa della Divina Provvi-denza da almeno cinque anni».Le suore ”ubbidiscono” e perquesto due di loro, suor Marcellae suor Daniela, finiscono perquesto agli arresti domiciliari.Nel 2009 Azzollini affida il con-trollo a tre 'fedelissimi': prima aAngelo Belsito e Rocco Di Terliz-zi, poi, dal luglio 2013 a GiuseppeDomenico De Bari. «Il gruppo dipotere - scrive il Gip - ha impostole decisioni relative ai più impor-tanti atti della congregazione.L'istituto diventa dunque unamerce di scambio per ottenerefavori di varia natura e un fertile

    humus per interessi illeciti a tut-ti i livelli della società, dal mon-do della sanità a quello dell'im-prenditoria, dal mondo politicoa quello religioso».

    IL SACCHEGGIOLe intercettazioni di Azzollininon sono agli atti dell’ordinanzae probabilmente gli inquirentichiederanno alla Giunta di utiliz-zarle, come già accaduto in pas-sato per l’inchiesta sul porto diMolfetta in cui il senatore è statoindagato. In quel caso l’aula re-spinse l’autorizzazione, grazieanche con i voti del Pd. Ad accu-sare Azzollini sono intercettazio-ni di altri indagati e ad alcune te-stimonianze. «Hanno fatto as-sunzioni selvagge...dal 2007 al2010-11 hanno assunto circa 260persone...non si erano limitati aun numero, diciamo così, che po-teva essere accettabile», faràmettere a verbale un testimone.Ma non solo. Azzollini e gli altriscelgono i fornitori, compiono«epurazioni per compiacere i po-litici», dettano linee strategichee impartiscono ordini, gestisco-no i rapporti con le banche. Nel-l’elenco delle persone assunte fi-niscono amici, amanti e figli.

    Tra gli indagati per concorsoin bancarotta fraudolenta com-pare anche il deputato foggianoRaffaele Di Gioia (Psi-GruppoMisto) per un episodio di elargi-zioni in denaro da parte dell’entealla figlia Silvia (anche lei inda-gata), dipendente in uscita men-tre si stavano predisponendo pia-ni di licenziamento per mille per-sone.

    Forte del suo ruolo in Com-missione Bilancio Azzolliniavrebbe consentito nel corso de-gli anni la proroga della sospen-sione degli oneri fiscali e previ-denziali in favore della Congre-gazione. E più di recente - scriveil gip - avrebbe ”orchestrato” ma-novre per affiancare al commis-sario straordinario nominatodal Mise altri due soggetti «disuo gradimento».

    SilviaBarocci©RIPRODUZIONERISERVATA

    L’aula del Senato: al centro, con i fogli in mano, il senatore Antonio Azzollini (foto LAPRESSE)

    IL PERSONAGGIOROMA Il senatore dai due volti. Pa-cato quando è in Senato o deve af-frontare i magistrati, irascibilequando amministrava la sua Mol-fetta e finiva puntualmente suYoutube per le sue sfuriate in dia-letto in Consiglio comunale oquando parlava al telefono con isuoi collaboratori, intercettatodalla procura di Trani. AntonioAzzolini, questa volta sceglie ilprofilo basso per affrontare il se-condo round contro la stessa pro-cura.

    IL PRECEDENTELo scorso dicembre, senza agitarsitroppo, né attaccare sui media,riuscì a segnare un punto a favorequando per un’inchiesta sui finan-ziamenti per il porto di Molfettaraddoppiati e distolti, l’aula di Pa-lazzo Madama negò l’autorizza-zione ad usare le intercettazioniche lo riguardavano. E questa vol-ta, appresa la notizia della richie-sta di arresti domiciliari, si dichia-ra «sereno» e spiega che «mi difen-derò davanti ai giudici» e che «nonfaccio commenti su procedimentiin corso».

    Sessantadue anni, avvocato, Az-zolini è un recordman dei partiti:ha incominciato con il Pdup, è pas-sato ai Verdi e poi al Pci fino alla

    trasformazione in Pds. Dopo averdato il sostegno a una giunta co-munale centrista, gli ex comunistigli chiusero la porta. Lui non siperse d'animo e nel 1994 sicandidò sindaco con il Ppi ma vie-ne sconfitto. Subito dopo rimasefolgorato dalla discesa in campo

    di Silvio Berlusconi e nel 1996 ven-ne candidato al Senato con ForzaItalia ed entrò per la prima volta apalazzo Madama. E da allora è aPalazzo Madama per cinque legi-slature, con Forza Italia, il Pdl edopo il divorzio di Angelino Alfa-no, con Ncd.

    IL RECORDUn cambio di casacche che noncorrisponde a un altrettanto cam-bio di poltrone. Già perché a Palaz-zo Madama una volta entrato incommissione bilancio nel 1996,non esce più. Dopo un solo annoda semplice membro, diventa vice-presidente nel marzo del ’97 e dal26 giugno 2001 ad oggi presidenteper quattordici anni di fila. Recordche probabilmente verrà allunga-to visto che ha già detto che co-munque andrà la vicenda giudizia-ria, non ha nessun intenzione didimettersi, «la legge non lo preve-de». Un uomo potente e intoccabi-le a Roma dove è stato anche teso-riere di Forza Italia del gruppo diPalazzo Madama e poi, i guai arri-vano tutti dal suo paese dove è sta-to sindaco due volte, dal 28 mag-gio 2006 al 21 novembre 2012 conuna breve interruzione commissa-riale dal 6 febbraio al 13 aprile2008, quando si dovette dimettereper ricandidarsi in Parlamento.

    AntonioCalitri©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Renato Schifani (foto ANSA)

    Ex Pci e FI, ha scelto i centristi«Mi difendo davanti ai giudici»

    Cliniche pugliesii pm chiedonoal Senato l’arrestoper Azzollini`Crac Divina provvidenza: 3 in cella, 2 suore e altri 5 ai domiciliari25 indagati. Il senatore Ncd intercettato: da oggi qui comando io

    LO SCENARIOROMA Tutta Area popolare sostieneil senatore dell’Ncd, Antonio Az-zollini, presidente della Commis-sione Bilancio di palazzo Madama,uomo forte del partito di AngelinoAlfano. La Procura di Trani, che in-daga sul crac finanziario delle Ca-se della Divina provvidenza in Pu-glia e Basilicata, ha inviato al Sena-to la richiesta di arresto per il sena-tore. Ora spetterà alla Giunta perle Immunità di palazzo Madamadecidere se accoglierla o meno.

    Nella riunione del gruppo delSenato, Azzollini ha detto di esserepronto a difendersi in Parlamentoe nelle sedi giudiziarie. E il suogruppo all’unanimità gli ha espres-so «vicinanza umana e solidarietàpolitica perché riconosciamo latrasparenza del suo operato e la

    sua correttezza istituzionale».«Non ci sarà un altro caso Lupi», èla frase più usata durante la riunio-ne del gruppo.

    «Sosteniamo Azzollini, che co-nosco e stimo, come uomo, ma an-che come istituzione», tiene a pre-cisare il presidente del gruppo, Re-nato Schifani, che si dice «certodella sua estraneità a questa vicen-da» e invita «anche gli altri partiti aleggere bene le carte e a procederecon cautela senza pregiudizi politi-

    ci». Il che significa che AP intendedifendere a spada tratta la presi-denza della commissione Bilancio.Nessuna dimissione in vista, an-che se si sussurra che il premierRenzi avrebbe intenzione di sosti-tuire Azzollini con Linda Lanzillot-ta.

    LE POSIZIONIArea popolare però resiste, nono-stante nessuno nasconda il disagioprovocato dalle vicende giudizia-rie che hanno coinvolto e coinvol-gono esponenti di Ncd. Prima il mi-nistro Lupi, evocato più volte du-rante la riunione, poi il sottosegre-tario allo Sviluppo Economico, Si-mona Vicari, accusata di falso ide-ologico in atto pubblico, poi un al-tro sottosegretario, Giuseppe Ca-stiglione, coinvolto nella vicendadel centro di raccolta per gli immi-grati, il Cara di Mineo. E oggi arri-

    va l’accusa contro Azzollini.«Troppe coincidenze - sottolineaFabrizio Cicchitto - questo accani-mento somiglia sempre più a un at-tacco contro il governo Renzi cheviene sferrato attraverso di noiproprio al Senato dove i numeri so-no sul filo e noi siamo determinan-ti». E, non a caso, a palazzo Mada-ma, qualcuno evoca la fine del go-verno Prodi che cadde quando ar-rivò la notizia della messa sotto ac-cusa dell’allora ministro della Giu-stizia, Clemente Mastella: «Quan-do si vuole far cadere un governodi coalizione si colpisce al centro».

    IL PASSAGGIOE’ un passaggio difficile per l’Ncd eper il governo, che ha numeri mol-to risicati proprio in Senato, dovesi sta per votare la riforma dellaScuola. Area popolare derubrica ivoti mancati proprio nella com-

    missione Bilancio «a un incidente»e continua a fare quadrato intornoad Azzollini.

    «Attendiamo le carte e bisogne-rà leggerle bene, visto che la prece-dente accusa nei confronti di Az-zollini da parte della Procura diTrani per una vicenda legata alporto di Molfetta, è finita nel nul-la», avverte Andrea Augello, auto-revole membro ncd della Commis-sione per le immunità. Intanto, Az-zollini ha continuato a presiederela commissione Bilancio del Sena-to. E il suo partito è d’accordo.«Non ci sarà nessuna pausa o so-spensione dall’incarico - spiegano- si tratta di voci messe in giro adarte in un momento in cui la com-missione Bilancio è particolarmen-te importante nel lavoro del Sena-to».

    ClaudiaTerracina©RIPRODUZIONE RISERVATA

    L’ACCUSA PRINCIPALEÈ ASSOCIAZIONEA DELINQUEREOGGI LA GIUNTAPER LE IMMUNITÀFISSA IL CALENDARIO

    Alfaniani nel bunker: non molliamo la commissione Bilancio

    GIÀ SINDACO A MOLFETTAFAMOSO PER LE SUESFURIATE IN CONSIGLIOCOMUNALE, NON INTENDEDIMETTERSI: «LA LEGGENON LO PREVEDE»

    L’aula del Senato (foto ANSA)

    SCHIFANI: ASPETTIAMOLE CARTE MA SIAMOCERTI DELLASUA ESTRANEITÀCICCHITTO: L’OBIETTIVOÈ PALAZZO CHIGI

    Un’aula di tribunale (foto EMBLEMA)

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    Giovedì 11Giugno2015www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    Venticinquepropostedimodificadella leggeSeverino.Apartiredallanecessitàdicoordinare le ipotesidiinconferibilitàpercondannanondefinitivaprevistedaunodeidecretiattuativi con leipotesidi sospensionedallacaricaprevistedall'altrodecretoattuativo, il 235/2012.Quello incuipotrebbe incappareDeLuca.Sonole indicazionimesseapuntoedeliberatedall'AutoritàanticorruzioneguidatadaRaffaeleCantone, formulatecomeuncontributoagovernoeParlamentocheavanza ipotesi

    di revisionedel 39,decreto che«per l'Italiaharappresentatounanovitàrilevantissima»macheavrebbebisognodiun”tagliando”.

    IL RETROSCENAROMA «La responsabilità civile deimagistrati è una norma di buonsenso: se voi sbagliate pagate, ed ègiusto che tutti i servitori pubblicise sbagliano finalmente paghino».Il taglio delle ferie non lo ha ricor-dato, ma il riferimento fatto ieri daMatteo Renzi nel suo intervento al-l’assemblea di Federalimentare,suona - nel giorno dell’ennesimainiziativa delle procure - come sfi-da e rivendicazione delle normevolute dal governo.

    FUOCOLa richiesta di arresto del senatoreAzzollini da parte della procura diTrani, la stessa che indaga sul pre-sunto complotto internazionale or-dito ai danni del governo-Berlusco-ni, mette a dura prova gli equilibriinterni alla maggioranza che ierial Senato è andata sotto. Se lo scan-dalo di Mafia Capitale ha messosulla graticola il Pd romano conevidenti ripercussioni nazionali, larichiesta di arresto per il presiden-te della commissione Bilancio delSenato segue alle indagini in corsosul sottosegretario Castiglione.Quest’ultimo, come Azzollini,esponente del Ncd. Una coinciden-za che interroga anche se a Renzinon fa dire ciò che invece sostieneFabrizio Cicchitto. Ovvero che«giudici di sinistra e media di de-stra stanno concentrando il fuocosul Ncd per rendere difficile la vitaal governo». A palazzo Chigi nonc’è la sensazione dell’assedio an-

    che se c’è chi fa notare come ieril’altro la procura di Genova abbiadeciso di non accogliere la richie-sta di archiviazione fatta dal pmsulla vicenda che vede coinvolto ilpadre di Renzi. I tempi per un nuo-vo scontro con le toghe, dopo quel-lo di inizio anno sorto a seguito deltaglio delle ferie, non sembranomaturi anche perché Renzi non in-tende lasciare ai Cinquestelle e allasinistra del suo partito la bandieradella lotta alla corruzione.

    PRECARIUn conto, quindi, l’avviso di garan-zia comminato a Castiglione, unconto è una richiesta d’arresto sul-la quale vale per Renzi il tweet chefece nel maggio dello scorso annodopo il voto su Genovese: «Il Pdcrede che la legge sia uguale pertutti. E la applica, sempre. Anchequando si tratta dei propri deputa-ti». Con la richiesta di arresto delsenatore rischiano però di com-promettersi ancora di più i già pre-cari numeri della maggioranza apalazzo Madama. Il via libera al-l’arresto del deputato Francanto-nio Genovese, che un anno fa Ren-zi diede chiedendo il voto palese,

    costituisce un precedente di cuinon si potrà non tenere contoquando la richiesta per Azzolliniarriverà in Senato. «Non ho abitu-dine ad interpretare i fatti giudizia-ri, leggerò bene le carte», spiega ilcauto Luigi Zanda. Per il capogrup-po del Pd al Senato si annuncia unperiodo caldo e reso ancor più ro-vente dall’intreccio di questionigiudiziarie con nodi politici. La ri-forma della scuola dovrebbe arri-vare in aula tra un paio di settima-ne. Il voto di fiducia non è esclusoperché i tempi stringono, la sini-stra del Pd non sembra disposta alasciare la trincea condivisa con igrillini e Azzollini potrebbe com-portarsi come già fece ad ottobre

    dello scorso anno quando decise divotare l’Ialicum solo dopo che fubocciata la richiesta dell’uso delleintercettazioni su altra inchiestache lo riguardava

    Ieri il partito di Alfano ha fattoquadrato difendendo Azzollini.Renzi, visti i numeri al Senato, nonpuò rompere con i centristi che,con le dimissioni da ministro diMaurizio Lupi hanno già pagatoun prezzo alto. Senza contare cheil garantismo di FI va a corrente al-ternata. A dare una mano a Renzi èil calendario che prevede tempimaturi per le turnazione delle pre-sidenze delle commissioni.

    MarcoConti©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Proposta di legge democrat

    `Si attendono le carte, a palazzo Chigi fannoperò notare l’attivismo di parecchie procure

    Fondazioni, on line i nomi dei finanziatori

    `«Vicenda diversa da quella di Castiglione»Gli alfaniani: una sequenza contro di noi

    IL CAPO DELL’ESECUTIVOHA RICORDATOALLE TOGHE:LA RESPONSABILITÀCIVILE È UNA NORMADI BUON SENSO

    Decadenza, 25 proposte di modifica alla legge

    Il premier: non faremo scontiPesa il precedente di Genovese

    L’Autorità anticorruzione

    EstenderealleFondazioniealleassociazionipolitiche lestesseregolesulfinanziamentovalideper ipartiti e imovimentipolitici,compreso il tettodi 100milaeuroperognierogazione, e inpiù l'obbligodipubblicareonline inomidei finanziatori. Èquesto ilnucleodiunapropostadi legge firmatada28

    deputatidelPd , epresentataieriaMontecitoriodaiduepromotori,AntonioMisiani eDanieleMarantelli.Unarecente indaginediOpenpolis,haricordatoMisiani, hacensito60”think tank”politici«trequartidellequalinatedopo il 2000».Ebbene, «solo4diesserendononoto l'elencodei soci».

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    Giovedì 11Giugno2015www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    L’aula del Senato (foto BLOW UP)

    IL CASOROMA I pirati della strada rischia-no fino a 27 anni di carcere. E’quanto prevede il disegno di leg-ge sull'omicidio stradale, appro-vato ieri dal Senato e che ora do-vrà essere esaminato dalla Came-ra. Questa le pena massima previ-sta per chi, guidando in stato diebbrezza (oltre alcuni valori deltasso alcolemico) o sotto l'effettodi droghe, uccide più di una per-sona e si dà alla fuga. Senza fugagli anni di carcere sono 18.

    Se invece la vittima è singola, ilcolpevole rischia fino a 12 anni dicarcere, che diventano 18 se fuggedalla scena dell'omicidio. Perquanto riguarda la patente, in ca-so di omicidio stradale, il disegnodi legge prevede una sospensioneche può arrivare fino a 30 anni.

    Nel corso delle votazioni sul-l’omicidio stradale si è combattu-ta anche una piccola battaglia po-litica con il governo che è statobattuto un paio di volte. Le conse-guenze non sono particolarmen-te gravi sul piano politico perchéil relatore di maggioranza, Giu-seppe Cucca, si era rimesso alledecisioni dei senatori indipen-dentemente dalla loro apparte-nenza politica.

    Comunque nonostante il pare-re contrario del governo sono sta-te tagliate dal ddl le parti che in-troducevano l'estensione della pe-na, da sette a dieci anni, per i con-ducenti di veicoli che provocanola morte di una persona in segui-to a un attraversamento del sema-foro rosso, un'inversione del sen-so di marcia, un sorpasso in corri-spondenza di un attraversamen-to pedonale. Questa stessa pena siapplica ora solo a chi provoca lamorte di una persona in stato diebbrezza ma con un tasso alcole-mico tra 0,8 e 1,5, se il tasso è su-periore la reclusione prevista è daotto a dodici anni .

    Chi invece provoca lesioni gra-vi in seguito a un attraversamen-to del semaforo rosso, un'inver-sione del senso di marcia, un sor-passo in corrispondenza di un at-traversamento pedonale rischiala reclusione da nove mesi a dueanni.

    GLI EQUILIBRIComunque al di là della legge sul-l’omicidio stradale - intorno allaquale da anni si combatte unabattaglia fra diverse scuole dipensiero - le spaccature emersefra le forze politiche che appog-giano il governo hanno finito pergettare ulteriore sale sulle feritenella maggioranza. Le modestebattute d’arresto di ieri si aggiun-gono a quella più significativaemersa l’altro ieri nella commis-sione Affari Costituzionali chenon ha dato il parere di conformi-tà costituzionale alla riforma del-la scuola. In quell’occasione era-no risultati assenti tutti e tre i se-natori dell’Ncd.Che la maggioranza sia in affan-

    no al Senato non è un mistero vi-sto che può contare solo su 9 votiin più e che nelle commissionispesso la maggioranza è di un so-lo senatore. In questo scenariostanno per arrivare a Palazzo Ma-dama provvedimenti strategicicome quello sulla scuola e quellosulle Unioni Civili. Poi toccheràanche al terzo esame del testo del-la riforma costituzionale e al pos-sibile varo definito della riformadella pubblica amministrazioneche la Camera si appresta a modi-ficare. Dunque ogni voto sarà im-portante anche per verificare lostato dei rapporti interni del Pdpoiché le minoranze di sinistrapossono contare su 24/25 senato-ri.

    DiodatoPirone©RIPRODUZIONE RISERVATA

    «Nozze gay, ora la legge»Ok alla mozione dem

    `Il governo va sotto su due emendamenti. A palazzo Madamai numeri ballano: presto tocca a scuola, unioni civili e Costituzione

    `Fino a 27 anni di carcere per chi, ubriaco alla guida, causala morte di più di una persona. Il testo ora passa alla Camera

    Omicidio stradale, via libera del Senato

    Sìdell'AuladellaCameraallamozionedelPdsulleunionicivili. Il testo, sucui il governosierarimessoall'Aula, è l'unicotraquelli approvatidall'AssembleadiMontecitoriorispettoa tuttiquellipresentati.Chesonostati respinti. Lamozioneapprovata impegna il governo«nell'ambitodelleproprieprerogative,ad intervenireperfavorire l'approvazionediunaleggesulleunioni civili, conparticolareriguardoallacondizionedellepersonedellostessosesso».Quantoallatrascrizionenelle anagrafideicomuni italianidellenozzegaycelebrateall'estero, lamozionedelPd impegna il governo«allalucedell'evoluzionedelquadrogiurisprudenzialeedelladisomogenea interpretazionedellanormativavigente inmateriadi registrodelloStatocivile, adadottare lemisurenecessariepergarantireuneguale trattamentodellemedesimesituazioni su tutto ilterritorionazionale».

    A MontecitorioI numeri al SenatoQuorum161

    MAGGIORANZA172

    OPPOSIZIONE144

    Se i 24 senatoridella minoranza Pd

    dovessero votare contro il governo, la maggioranza non avrebbe più i numeri necessari

    112 Pd (il gruppo è di 113 maGrasso non vota)

    36M5S58Forza Italia

    12Lega12Gal26Misto

    (Sel 7; Movimento X 4;Italia avori in corso 2;

    Ex M5S 10;Ex Lega 3)

    36 Area Popolare(Ncd + Udc)

    17 Per le Autonomie3 Gal4 Misto

    Bondi e Repetti (ex FI passati nel misto) hanno votato l'ultima fiducia al governoCarlo Azeglio Ciampi e Renzo Piano (Per le Autonomie) non votano

    Nel nuovo gruppo Conservatori e riformisti di Raffaele Fitto confluiranno 12 senatori provenienti da FI e Gal

    NELLA MAGGIORANZARESTANO LE TENSIONIDOPO LO STOP SULLACOSTITUZIONALITÀDELLA RIFORMADELL’ISTRUZIONE

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    Giovedì 11Giugno2015www.ilmessaggero.itPrimo Piano

    IL NODOBRUXELLES Nonostante l'opposizio-ne di diversi Stati membri, la Com-missione di Jean-Claude Junckernon intende rinunciare alla suaproposta di ridistribuire 40 mila ri-chiedenti dall'Italia e dalla Greciaverso altri Paesi dell'Unione Euro-pea. «Noi crediamo che si debbaagire ora e non tra quattro mesi»,ha detto ieri Natasha Bertaud, por-tavoce dell'esecutivo comunitario,di fronte alla possibilità che i mini-stri dell'Interno dell'Ue rinviino asettembre una decisione sul «mec-canismo di risposta di emergen-za», che dovrebbe permettere di al-lentare il peso degli sbarchi su Ita-lia e Grecia. «Come Juncker ha det-to la settimana scorsa, non è suffi-ciente piangere sui titoli dei tele-giornali. Bisogna agire e la Com-missione lo sta facendo», ha spie-gato la portavoce, chiedendo ai go-verni di «assumersi le loro respon-sabilità». Anche l'Italia promettebattaglia al Consiglio Affari Inter-ni di martedì in Lussemburgo.«Noi ci batteremo perché il piano

    della Commissione venga approva-to nei tempi previsti», ha detto ilministro degli Esteri, Paolo Genti-loni. Un rinvio «sarebbe anche unproblema per l'Italia, ma sarebbeun'enorme sconfitta per l'Euro-pa», secondo Gentiloni. Tuttaviaun accordo per attivare il «mecca-nismo di risposta di emergenza» il1o luglio - come proposto dallaCommissione - è escluso. Martedì

    ci sarà «una discussione politicaampia» sull'agenda strategia per lemigrazioni, ma «è impossibileprendere la decisione adesso»,spiega una fonte europea.

    LE RESISTENZELe resistenze di Germania, Fran-cia, Spagna e Polonia sono decisi-ve. Per attivare il meccanismo di ri-sposta di emergenza serve una

    maggioranza qualificata: bastanodue grandi paesi per bloccare ognidecisione. Se diversi paesi dell'Esthanno espresso chiaramente la lo-ro contrarietà alla proposta Junc-ker, Parigi e Berlino chiedono dimodificarla. Il ministro dell'inter-no francese, Bernard Cazeneuve,vuole rivedere la chiave di riparti-zione che attribuisce i migranti inbase a Pil, popolazione, tasso di di-

    soccupazione e numero di rifugia-ti già accolti. L'obiettivo di Parigi èridurre il numero di siriani e eri-trei che è stato attribuito alla Fran-cia. Il tedesco Thomas de Maizièrenon sembra fidarsi di Italia e Gre-cia. Berlino vuole rafforzare la re-sponsabilità dei Paesi di primo ar-rivo, con l'identificazione dei mi-granti e la raccolta sistematica del-le impronte digitali, in modo daimpedire che si dirigano verso al-tri Stati membri in violazione delleregole di Dublino. Il negoziato è«in salita», ha riconosciuto il vi-ce-ministro agli Esteri, Lapo Pistel-li. Lo stallo in vista della riunionedi martedì dei ministri dell'InternoUe alimenta le polemiche in Italia.«Sull'immigrazione in Europa ri-dono in faccia al governo», ha det-to il segretario della Lega, MatteoSalvini. La riposta è arrivata dalministro dell'Interno, Angelino Al-fano: c'è «una strategia chiara econcreta» anche a livello europeoche è quella di abbattere definitiva-mente il «muro di Dublino». PerAlfano, «ci deve anche essere an-che un diritto di asilo europeo el'obbligo all'equa distribuzione de-gli arrivi».

    D.Car.©RIPRODUZIONE RISERVATA

    «Più tasse a chi assumelavoratori extra-Ue»

    La Bce dovrà darel’ultimo verdetto

    Immigrazione, l’Europa resta divisain bilico la redistribuzione dei rifugiati

    IL NEGOZIATOBRUXELLES Dopo la rottura tra ilprimo ministro greco, Alexis Tsi-pras, e il presidente della Commis-sione, Jean-Claude Juncker, è toc-cato ad Angela Merkel tenereaperta la speranza di un compro-messo parziale che permetta adAtene di evitare il default e il peri-colo di un'uscita dalla moneta uni-ca. «L'obiettivo è che vogliamo te-nere la Grecia nella zona euro»,ha detto ieri la cancelliera tedescaprima di un mini-summit in sera-ta con Tsipras e il presidente fran-cese, François Hollande, a margi-ne di un vertice tra Ue e AmericaLatina in corso a Bruxelles. «Se c'èla volontà, ci si può riuscire», haspiegato Merkel. Poco dopol'agenzia Bloomberg riportavaquello che dovrebbe essere il pia-no tedesco per consentire allaGrecia di far fronte alle prossimescadenze finanziarie, a comincia-re dai 1,6 miliardi che deve rim-borsare al Fondo Monetario Inter-nazionale il 30 giugno: sbloccareuna tranche di aiuti, in cambio diuna riforma maggiore adottatadal governo greco. Messo con lespalle al muro dai partner euro-pei, Tsipras avrebbe ceduto suuna delle principali richieste deicreditori internazionali. «La Gre-cia è pronta ad accettare un avan-zo primario del 1% di Pil», hannofatto sapere fonti di Atene. Intan-to Standard & Poor's ha tagliato ilrating della Grecia a CCC da CCC+E avvertito che senza un accordocon i creditori Atene rischia il fal-limento in 12 mesi.

    I RISCHITutto è ancora in bilico, tra dichia-razioni contraddittorie, smentitee polemiche interne. In Germa-nia, secondo il parlamentare so-cialdemocratico Carsten Schnei-der, Merkel avrebbe tolto al suoministro delle Finanze, WolfangSchaeuble, il mandato di negozia-re sulla Grecia. Ad Atene, la sini-stra di Syriza chiede a Tsipras dirompere con i creditori. I dettaglidelle misure che Atene deve adot-tare devono essere ancora discus-si a livello tecnico. Per sbloccare,gli aiuti l'Eurogruppo deve trova-re l'unanimità nella sua riunionedella prossima settimana. Del re-sto, Merkel ha spiegato che «il la-

    voro con le tre istituzioni» rappre-sentate nella ex Troika - Fmi, Ban-ca Centrale Europea e Commissio-ne - deve continuare». Ma all'im-provviso l'atmosfera si è rassere-nata dopo le aperture della cancel-liera, nonostante il duro giudizioche era stato espresso dalla Com-missione sulle proposte avanzateda Atene per uscire dallo stallo.

    «Le ultime proposte non riflet-tono le discussioni avute daAlexis Tsipras con il presidentedella Commissione», aveva spie-gato in mattinata il portavoce diJuncker, annunciando che non cisarebbe stato alcun incontro conil premier di Atene: «la palla è nelcampo greco». Poi, nel corso delpomeriggio, è arrivata la svolta.Dopo un breve colloquio, Junckere Tsipras hanno deciso di riveder-si per una riunione di lavoro nelcorso della giornata di oggi. Se-condo il commissario agli Affarieconomici, Pierre Moscovici, unaccodo «è più vicino che mai». Peril presidente dell'Eurogruppo,Jeroen Dijsselbloem, restano darisolvere «solo poche questioni».Ma il governo Tispras deve adotta-re misure che permettano allaGrecia di «tornare ad essere finan-ziariamente indipendente».

    TEMPI RAPIDIIl piano tedesco servirebbe a supe-rare l'emergenza. Secondo Bloom-berg, la Germania insiste su unpacchetto completo, ma sarebbepronta ad accontentarsi dell'ado-zione in Parlamento di una rifor-ma significativa per scongelareuna parte dei 7,2 miliardi di aiutidel programma di assistenza. Ilresto potrebbe arrivare successi-vamente, quando sarà raggiuntoun accordo complessivo. Il gover-no greco avrebbe chiesto di esten-dere l'attuale programma - in sca-denza il 30 giugno - di altri 9 mesi.Atene vorrebbe usare 10,9 miliar-di del fondo salva-Stati ESM riser-vati alla ricapitalizzazione delle

    banche greche per rimborsare al-la Banca Centrale Europea 7 mi-liardi di debito in scadenza a lu-glio e agosto. A Tsipras viene co-munque chiesto di accettare alcu-ne dure condizioni, in particolaresulla riforma delle pensioni e delmercato del lavoro. La Commis-sione sarebbe pronta a fare con-cessioni sulle pensioni minime el'Iva. Ma servono nuove misuregreche «equivalenti dal punto divista di bilancio», ha avvertito ilportavoce di Juncker.

    Una sentenza del Consiglio diStato di Atene rischia però di com-plicare il negoziato: la Corte costi-tuzionale greca ha stabilito che itagli alle pensioni adottati nel2012 sono incostituzionali. Anchese i giudici non hanno preteso ilpagamento degli arretrati, il con-to per il governo Tsipras ammon-ta a 1,5 miliardi. Le misure di au-sterità chieste dai creditori inter-nazionali rischiano di essere rivi-sti al rialzo per compensare gli ef-fetti sul bilancio. La Bce ha invecedato un po' di respiro alle banchegreche, aumentando di 2,3 miliar-di la liquidità di emergenza con-cessa con il programma ELA.

    DavidCarretta©RIPRODUZIONE RISERVATA

    `Possibile via libera agli aiuti finanziari solo in cambiodi un avanzo primario dell’1% del Pil. S&P taglia il rating

    `Gelo di Bruxelles che ritiene un passo indietro l’ultimo documentoma la cancelliera tenta la mediazione: «Atene realizzi una riforma»

    Il ministro Paolo Gentiloni

    Salvataggio Grecia, la Merkel apre

    OGGI NUOVO VERTICETRA TSIPRAS E JUNCKERDOPO QUELLOCON HOLLANDEE IL CAPO DEL GOVERNODELLA GERMANIA

    Svolta sull’immigrazione inGranBretagna: Il premierbritannicoDavidCameronannunciaungirodi viteneiconfrontidei lavoratoriextraUe.AlQuestionTimeallaCameradeiComuni il primoministrohaprospettatooggilimitiaipermessidi lavoroeunaumentodelle tasseperchiassumelavoratori stranieriextraeuropei.

    David Cameron

    Rischiadi essere laBce, ossial'organismopiù tecnocraticodell'Eurozona,adaverel'ultimaparolasuldossierincandescentedellaGreciasedovesse fallire il tentativodiriportare ilnegoziato sulbinariodellapolitica.Scavalcandoi lavoridellatroika, edi fattoprendendo inmano lasituazione finoadalloragestitadaiministridelleFinanzedell'Eurogruppo, lacancelliera tedesca lascorsasettimanahadato ilviaaunaseriedivertici, incontrando ilpresidente franceseFrancoisHollandee ilpremierellenicoAlexisTsipras.Ecoinvolgendo-con l'insistentepressingdiWashington -MarioDraghi, ilpresidentedellaBce,ChristineLagarde,direttoregeneraledelFmi,nonchè i responsabili diCommissioneUeedEurogruppo,Jean-ClaudeJunckereJeroenDijsselbloem.

    Le procedure

    Il piano della Ue sui rifugiati

    Si applicherà a richiedenti asilo siriani ed eritreie resterà in vigore per 2 anni

    Gli Stati membri riceveranno 6.000 europer profugo trasferitosul proprio territorio

    PAESE DI ARRIVO QUOTA PAESE DI DESTINAZIONEN. profughi trasferiti dall'Italia

    Germania21,91%

    Francia16,88%

    Spagna10,72%

    Polonia6,65%

    Altri38,72%

    Olanda5,12%TOTALE

    240 milioni di euro

    Italia24.000

    Grecia16.000

    4.051

    5.258

    9.295

    2.573

    1.595

    1.228ANSA

    Come saranno ricollocati i 40.000 profughi in arrivo in Italia e Grecia dal 15 aprile 2015

    Una foto del summit Tsipras-Merkel-Hollande del 25 maggio scorso (foto ANSA)

    Il debito grecoI creditori non pensano a un nuovo taglio del debito di Atene (“haircut”), puntando ad altre soluzioni

    ANSA

    2011 2012 2013 2014 2015 2016

    355,9

    304,7

    319,1

    317,1

    HAIRCUT(rinuncia al creditodi molti investitori)

    171,3

    156,9

    175,0177,1

    180,2

    173,5

    in %del Pil

    in miliardidi euro

    -51,2miliardi

    -14,4 p.p.

    dati Eurostat stime Ue

  • -TRX IL:10/06/15 22:50-NOTE:

    -MSGR - 20 CITTA - 16 - 11/06/15-N:

    16

    Giovedì 11Giugno2015www.ilmessaggero.it

    Fax: 064720597e-mail: [email protected]

    Economia

    Giuseppe Guzzetti, presidente dell’Acri

    AL PROSSIMO BOARDLA PARTECIPAZIONEALLA SPA SALVA-IMPRESETRA OGGI E DOMANIIL FACCIA A FACCIADECISIVO SUL FUTURO

    LA SFIDAROMA Altolà delle Fondazioni al Te-soro sulla Cdp, che per lunedì 15avrebbe convocato un cda straor-dinario: all’ordine del giorno lapartecipazione alla spa salva-im-prese che dovrà contribuire al sal-vataggio dell’Ilva. Potrebbe essereaggiunta la convocazione dell’as-semblea, finalizzata al ribaltone alvertice nominando Claudio Costa-magna e Fabio Gallia al posto diFranco Bassanini e Giovanni Gor-no Tempini, secondo un piano cheavrebbe la regia di Andrea Guer-ra, consulente di Matteo Renzi, efinalizzato a trasformare la mis-sion della Cdp in una nuova Iri.

    Ma gli enti, soci con il 18,4%, pri-ma che sui nomi, vogliono vedercichiaro sulle strategie e chiedonoal ministero dell’Economia, pro-prietario dell’80,1% di Cdp, unchiarimento e la verifica dell’im-patto sulla redditività di un even-tuale cambio di passo. Finora, cioèdal 2004 al 2014, gli enti hannopercepito quasi 1,6 miliardi sottoforma di cedola: ossigeno vitaleper gli interventi sociali sul territo-rio delle Fondazioni, soprattuttonegli ultimi anni di crisi nei qualile banche non hanno distribuitodividendi. E comunque nel confer-mare la fiducia a Bassanini, le Fon-dazioni sono pronte ad azionare laleva statutaria della titolarità dinomina del presidente.

    Così, ieri, nel corso di una riu-nione a Roma attorno a mezzo-giorno, durata poco meno diun’ora e mezza, i rappresentantidi una quarantina delle 64 fonda-

    zioni azioniste della società di ViaGoito, hanno voluto «analizzaregli scenari che si prospettano inbase alle notizie recentementeemerse in merito a un ricambiodei vertici di Cdp con un anno dianticipo rispetto alla scadenza», silegge nella nota ufficiale dell’Acri.Il risultato del summit è stato unmandato al presidente dell’Acri,Giuseppe Guzzetti, «di rappresen-tarle nei confronti del governo perconoscere con chiarezza e preci-sione le sue intenzioni riguardo alfuturo della Cassa»: quindi il lea-der dell’Associazione, già in sera-ta, ha chiesto un colloquio al mini-stro Pier Carlo Padoan. Quest’ulti-mo dovrebbe rientrare oggi daNew York: alle 18 è fissato un Con-siglio dei ministri, dove però nonfigurerebbero provvedimenti fir-mati dal Tesoro. Detto questo, co-munque tra oggi e domani il lea-der delle Fondazioni e Padoan do-vrebbero confrontarsi.

    REMMERT. SEGRE E TOMBARI«Le Fondazioni hanno innanzi-

    tutto ribadito le ragioni in base al-le quali sono entrate - il 23 dicem-bre 2003 acquisirono il 30% per 1miliardo e 50 milioni, ndr - nellacompagine azionaria di Cdp, cioèla volontà di partecipare attiva-mente al processo di rilancio delPaese, di cui essa è senz’altro pro-tagonista primaria, e di trarre dalloro investimento l’opportuna re-munerazione». Appunto quindi iltimore che cambiando linea il divi-dendo sia messo in discussione.Durante il dibattito, quasi tutti gliintervenuti si sarebbero espressisulla stessa lunghezza d’onda:Matteo Melley (Cassa della Spe-zia), Luca Remmert (CompagniaSanpaolo), Roberto Pinza (Cassadi Forlì) collegato come qualchealtro in video conferenza, Umber-to Tombari (Ente Cr Firenze), An-tonello Cabras (Banco di Sarde-gna), Giuliano Segre (Venezia). E’scaturito che «in primo luogo leFondazioni chiedono una verificadel ruolo che si intende attribuire

    a Cdp in termini di conferme o dieventuali modifiche della sua mis-sione». In pratica, il timore è che sivoglia trasformare la Cassa in unostrumento al servizio della politi-ca economica del governo, snatu-randone quindi la strategia origi-naria e mettendo a rischio la re-munerazione del capitale. Eccoperchè «ritengono necessario sivaluti opportunamente l’impattodegli eventuali cambiamenti sullasana e prudente gestione di Cdp,soprattutto in termini di modificadel profilo di rischio che ne po-trebbe derivare». Infine, ribaditala fiducia e l’apprezzamento perl’operato di Bassanini, gli enti lan-ciano un ultimatum finale: «Ri-guardo alla governance, lo statutodi Cdp prevede l’attribuzione al-l’azionista di minoranza dell’indi-cazione del nome del presidente».

    r. dim.©RIPRODUZIONE RISERVATA

    DAL 2002 I RAPPORTIENTI-TESORO SONOSTATI ALTALENANTISULLA RETE E L’ACCIAIOGUERRA AVREBBE VOLUTOUNA SOLUZIONE DIVERSA

    IL VICEMINISTROINDIVIDUATO COMEL’UOMO GIUSTO DOPOUN COLLOQUIO TRARENZI E IL SINDACODE MAGISTRIS

    `Gli enti vogliono garanzie sulla redditività futura e ricordanoche la nomina del presidente spetta a loro. Fiducia a Bassanini

    Acri, Melley (La Spezia)il nuovo vicepresidente

    L’ANALISIROMA Banda larga, Ilva, prima an-cora i termini della conversionedelle azioni Cdp privilegiate in or-dinarie, fusione con le Poste, Alita-lia. In almeno cinque occasioni èstato sfiorato il corto circuito neirapporti tra Fondazioni e governo.E comunque va detto che il presi-dente Guzzetti, dall’aprile 2000leader dell’Acri, ha sempre difesocon i denti il patrimonio di questi«mostri» (come ebbe a definirli illoro genitore Giuliano Amato),considerandoli enti privati e quin-di da sottrarre agli artigli dei go-verni (di qualunque colore) che in-vece più volte hanno tentato di an-netterle al servizio della politica edelle esigenze del Tesoro. Epico fulo scontro nel 2002 fra l’avvocatoGuzzetti da Turate (Como), a capodella Cariplo da 18 anni, e l’alloraministro Giulio Tremonti che, so-stenuto da Umberto Bossi, varò unregolamento col fine di espropria-re le casse delle Fondazioni. Si arri-vò al Tar, al Consiglio di Stato, fi-nanche alla Consulta con il ricono-scimento pieno della trincea diGuzzetti. E un esproprio fu tentatonel 2007, quando per convertire leazioni privilegiate il governo pre-tendeva 5 miliardi dagli enti.

    Ora si apre un nuovo fronte diguerra dove i prodromi si chiama-no Ilva e banda larga. Sullo stabili-mento siderurgico che in un primotempo il super consulente del pre-mier Andrea Guerra avrebbe volu-to salvare direttamente tramiteCdp, è stata inventata la scorciato-ia della società salva-imprese cheinterverrà nelle aziende in turna-round: con questa soluzione non sicollide con lo statuto di Cdp. Non ècasuale che lunedì 15 si tenga un

    cda straordinario per deliberare ilsuo intervento di chiusura a tappodel fabbisogno di 860 milioni. Sul-la banda larga, invece, c’è chi ritie-ne che l’attuale presidente FrancoBassanini si sia giocata la poltronavista l’ostinazione a non cedere il51% a Telecom nella società comu-ne per impiantare la rete compren-dente F2i-Metroweb. I fautori diquesta linea (anzitutto Guerra) ri-tengono che il docente più volteministro e sottosegretario avrebbepotuto essere più conciliante conl’ex incumbent e dare il via a qua-lunque costo (e percentuale) a unajoint venture considerata più con-sona rispetto all’accordo a quattrocon Wind, Vodafone, F2i e Fsi.

    La nomination del banchiereClaudio Costamagna, formatosi in18 anni di carriera in Goldman Sa-chs, che ha consolidato i rapporticon Guerra durante la comuneesperienza in Luxottica, nasce nel-lo spirito di riconvertire Cdp comebraccio armato del governo. E aCostamagna verrebbero dati ampipoteri, persino di scegliersi l’ad.Così si spiega la candidatura di Fa-bio Gallia, sponsorizzato anche inambito Mc Kinsey. Ma al di là delplacet su Costamagna, le Fondazio-ni sono di traverso per il rischioche un cambio di strategia di Cdppossa minarne la redditività.

    r. dim.©RIPRODUZIONE RISERVATA

    LA NOMINANAPOLI Il governo ha individuato ilcommissario per Bagnoli: è CarloCalenda, attuale vice ministro del-lo Sviluppo Economico, curri-culum da dirigente d’azienda erapporti internazionali di alto li-vello. La scelta arriva a dieci mesidall’annuncio di Matteo Renzi aNapoli (era l’agosto scorso) e a seidall’ok finale allo Sblocca Italia.L’impasse è stata superata dopoun colloquio tra Renzi e il sindacoLuigi de Magistris e grazie allamediazione del ministro Grazia-no Delrio. L’accordo è una sortadi patto tra gentiluomini, in cui ilgoverno continuerà per la suastrada e il Comune non si sentiràespropriato delle sue funzioni.

    Calenda infatti sarà sì il commis-sario con ampi poteri, ma a capodi un mini staff in cui Comune eRegione metteranno ciascuno unproprio uomo. La proposta di no-mina, firmata Delrio, arriverà og-gi sul tavolo del Consiglio dei mi-nistri, salvo sorprese dell’ultimaora. Calenda dovrebbe mantene-re anche il suo incarico nellacompagine governativa.

    LA SVOLTACon la nomina del commissario,si dovrebbe finalmente uscire dalvicolo cieco. Un pasticciaccio,quel decreto su Bagnoli, che nonscioglie nodi importanti e haspinto tutti gli interpellati al ruo-lo di commissario a non accettarel’incarico. Non tanto per la natu-ra gratuita dell’impegno chiesto,

    quanto per gli ostacoli. Troppi.Anzitutto sui poteri del manager,che non lascia ampi margini alcommissario-soggetto attuatoresino alla bonifica stessa. Portata atermine secondo il ministero del-l’Ambiente e dell’Istituto superio-re della Sanità, ma non per i magi-strati napoletani che hanno mes-so sotto la lente d’indagine i 130milioni spesi sinora. Ultimi due

    punti critici: la procedura falli-mentare in atto e la perimetrazio-ne (200 ettari nella legge quandoinvece l’epicentro vero della boni-fica è poco più di un quinto: circa30-40 ettari). Troppi oneri, troppipaletti. E troppi mesi sprecati no-nostante il decreto ad hoc e i 60milioni sbloccati a dicembre.

    Calenda ha il profilo giusto persbrogliare la matassa e dare l’ac-celerazione necessaria all’areadell’ex Italsider: manager 43en-ne, nato a Roma ma con esperien-ze campane, da febbraio è appro-dato al Pd da Scelta Civica. Vistoanche l’attuale incarico di vicemi-nistro dello Sviluppo economico,può avere il peso giusto sia nel la-voro a Napoli che sul governo.

    AdolfoPappalardo©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cdp, aut aut delle Fondazioni al Tesoro

    Nomine

    Capanna guiderà il Prosciutto di Parma

    Banda larga, Ilva, nozze con le Poste:i casi che hanno portato allo strappo

    Ftse Italia Mid CapFtse Italia All Share Fts e Italia StarFtse Mib

    1 =1 = 1 = +0,20% 1 =

    Euro/Dollaro

    0,7284£ 1,0486 fr

    24.634,39 23.091,49 24.933,561,1279 $

    -0,95% 138,69 ¥ -0,62%

    +0,27%32.736,15+2,34% +2,50% +1,40% +1,76%

    10/0609/0608/0605/0604/0603/06 10/0609/0608/0605/0604/0603/06 10/0609/0608/0605/0604/0603/06 10/0609/0608/0605/0604/0603/06

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    Calenda nuovo commissario straordinario a Bagnoli

    «IL DEFICITDEGLI STATI UNITIIN CALO A MAGGIOA 82,4 MILIARDI»Barack ObamaPresidente Stati Uniti

    `Mandato a Guzzetti per chiarire con Padoan i motivi del ribaltoneal vertice e la nuova strategia. Lunedì cda straordinario della Cassa

    ÈMatteoMelley, presidentedellaFondazioneCassadellaSpezia, il nuovovicepresidentedell'Acri.Melley, avvocatoquotatoe tra le figuredi spiccodella folta schieradi seguacidelpresidenteGiuseppeGuzzetti,prende ilpostodiAntonioMiglio (FondazioneFossano),l’unicoanonaver firmato ilprotocollocon ilTesorosullagovernance.Melleyaffianca itrevicepresidenti:VincenzoMariniMarini (FondazioneCassadiAscoliPiceno), LucaRemmert (CompagniadiSanPaolo)eUmbertoTombari(EnteCassadiFirenze).

    VittorioCapannaè ilnuovopresidentedelConsorziodelProsciuttodiParma.Lohanominato ieri il cdadelConsorziocheraggruppa150aziendeproduttricideipiùfamosiprosciutti italiani.Capannaèamministratoreerappresentante legalediCapannaAlberto srl, storicaaziendadi famigliagiuntaallaterzagenerazione.A fiancodelfratelloAlbertoedei rispettivifigli,Capannahaassicuratosviluppoedinamismoalla suaazienda, chehavisto crescere

    notevolmente lepropriedimensionipurrestandoacarattere familiare.Capannaguideràuncompartochevale1,7miliardidi euroeuna filieraproduttiva imponentechecomprende4.200allevamentisuinicoli, 130macelli, 3.000addetti alla lavorazionenellaprovinciadiParmaeuntotaledi50.000personeche lavoranonelcircuito tutelato.Nelnuovoincarico loaffiancherannoper l’interomandatoduevicepresidenti: FedericoGallonieGiorgioTanara.

    La staffetta

  • -TRX IL:10/06/15 22:15-NOTE:

    -MSGR - 14 PESARO - 33 - 11/06/15-N:

    [email protected]

    Giovedì 11Giugno2015

    REDAZIONE:Via Marsala, 15T0721/370934-24-26F0721/370931

    RegioneCeriscioli deve risolvereil rebus Comi-MarcoliniGli avversari del segretario Pd rispolverano il documentoche prevedeva il ticket di giunta tra i protagonisti delle primarieApag.34

    ENTI LOCALIDue figure storiche lasciano laProvincia. Una delle colonneportanti dell'ente di vialeGramsci Raniero De Angelis èandato in pensione il primogiugno. Entrato nell'ammini-strazione provinciale nel 1983De Angelis è stato prima diri-gente di settore, poi direttored'Area ed infine dirigente diservizio con incarico di coordi-natore. Si è occupato più o me-no di tutte le deleghe più im-portanti: dalle Scuole alle Stra-de fino alla Protezione Civile eal Dissesto idrogeologico. DeAngelis era l'uomo delle emer-genze: dalla neve del 2012, allealluvioni degli ultimi tempi fi-no alle frane e agli smottamen-ti. Lascia dopo 32 anni. Conuna e-mail l'altro giorno ha sa-lutato tutti i suoi collaboratoriringraziandoli «perché - hascritto De Angelis - mi hannodato tanto in tutti questi anni:la forza maggiore per portareavanti il mio lavoro mi è giuntaproprio da loro». E dopo DeAngelis tra un paio di settima-ne toccherà ad Alberto Pacca-pelo. Dirigente ai Lavori pub-blici e all'Urbanistica, nonché

    delegato territoriale del Coni,Paccapelo andrà in pensione ilprimo luglio dopo una vita tra-scorsa in viale Gramsci. Ma sa-rà tutto l'assetto organizzativodella Provincia a subire unostravolgimento nei prossimisei mesi. Massimo Grandicelli(Formazione e Lavoro) e Fabri-zio Montoni (Antisismica) sioccupano di competenze chedal prossimo anno non spette-ranno più a viale Grasmci ma,rispettivamente, a Agenzia delLavoro e Regione. AdrianoGattoni (Bilancio) e Claudia Pa-ci (Trasporti e Mobilità) an-dranno in pensione entro il2016. In organico resterebberodunque solo Sandro Sorbini(Viabilità) e il direttore genera-le Marco Domenicucci. Quest'ultimo tra l'altro ha un contrat-to part-time in essere con il Co-mune di Pesaro in scadenza afine mese. In molti lo vorrebbe-ro in piazza del Popolo comed.g. ma attualmente la leggenon prevede la figura del diret-tore generale nei Comuni sottoi 100 mila abitanti. La riformache sta portando avanti il mini-stro Madia, e che dovrebbe es-sere approvata entro il 2015,dovrebbe però riconoscere ta-le facoltà anche ai Comuni ca-poluogo. Ma a quel punto chirimarrebbe in viale Gramsci?

    LucaFabbri©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Santa ColombaSarà un’estatedi code per lavoriniente alternativealla deviazioneApag. 36

    Doveva essere uno dei giorni piùspensierati della sua vita. Proba-bilmente lo ricorderà come unodei più terribili. Quello in cui haperso tre dita della mano destraper un "botto" venuto male.

    Danilo Arcangeli, 19 anni di Ca-navaccio di Urbino, ieri, voleva fe-steggiare il suo ultimo giorno discuola prima degli esami di matu-rità all'Itis Mattei di Urbino conuna serie di botti esplosivi. Il ra-gazzo, appassionato di chimica,non voleva utilizzare dei veri epropri petardi ma miscelando del-le polveri voleva creare una fiam-mata da ricordare. E così intornoa mezzogiorno, mentre il restodella classe era impegnato in pale-stra per i tornei sportivi di fine an-no, si è recato insieme a due com-pagni nel cortile esterno antistan-te la struttura ed ha iniziato a ar-

    meggiare con i suoi preparati chi-mici. Il petardo artigianale ha cre-ato prima una grossa e spavento-sa fiammata poi una esplosioneche chi ha sentito ha paragonato auna sorta di bomba carta. La bra-vata è finita in dramma. La manodestra è stata ridotta in brandelli.Tre dita sono state amputate dinetto. L'onda d'urto ha scaraven-tato a terra anche i due ragazziche erano con lui. Per entrambi,colpiti da schegge, nulla di grave.Lesioni giudicate guaribili dai me-dici del Pronto soccorso rispetti-vamente in 5 e 7 giorni. Gli inse-gnanti che si sono precipitati all'esterno non appena avvertital'esplosione si sono trovati davan-ti a una scena da film horror conmolto sangue a terra ed il ragazzoche urlava straziato dal dolore.

    A pag. 37

    CalcioUn Fano fiaccatoda afa e stanchezzasi arrendeal MonopoliAmaduzzi a pag. 47

    METEO

    Fermo

    Ascoli P.

    Macerata

    PesaroANCONA

    LE SCULTUREDONATEDALLA FAMIGLIAAL COMUNERICCI: «REGALOSTRAORDINARIO»

    Trasferimentie pensioniProvincia senzadirigenti

    FederconsumatoriBolletta da incuboil conto del gasè di seimila euro

    L’EVENTOToccare le vibrazioni dello scalpel-lo, sentire la ruvidità del materialein un percorso fatto di tatto e inti-mità con l’opera. Loreno Sguanciinterpretava così le sue sculture,soprattutto negli spazi pubbliciper cui erano realizzate. A Pesaroresterà un’eredità di trenta opereche la famiglia ha deciso di donaretramite un accordo con il Comune.Saranno collocate in mostra per-manente all'ex tribunale in via SanFrancesco. «E' un grande gesto digenerosità, un regalo straordina-rio per la città visto che tanti comu-ni si erano fatti avanti per averle»,ha detto il sindaco Matteo Ricciringraziando Luciana Sguanci -

    moglie dello scultore - e i due figliLuca e Antonio, presenti alla pre-sentazione dell'accordo, contenu-to in una delibera di giunta.Il bando per il recupero del conte-nitore sarà pubblicato entro lu-glio, con la formula dell'appalto inpermuta. Per il recupero del conte-nitore ci vorrà un anno di tempo, apartire dal prossimo autunno. Pe-riodo in cui, se sarà assegnato l'ap-palto, scatteranno i lavori. L'asses-sore Andrea Biancani ha spiegatole modalità: «Nel piano delle operepubbliche abbiamo inserito l'ap-palto in permuta con soldi, per unvalore complessivo di un milione emezzo: 500mila euro saranno mes-si direttamente dal Comune. In piùci saranno beni per un valore di unmilione di euro, tra cui l'area con

    capacità edificatoria di 1500 metriquadri di via degli Abeti e gli ufficidi via Sabbatini. Le opere sarannocollocate tra corte interna, scalo-ne, salone e corridoi dell'ex tribu-nale, dove torneranno gli ufficipubblici del Comune. Chi vorrà ve-dere le sculture potrà farlo senzapagare nulla». Il vicesindaco e as-sessore alla Cultura, Daniele Vimi-

    ni ha parlato «un’operazione conuna forte riconoscibilità della cit-tà».Loreno Sguanci si era trasferito aPesaro nel '52 «e non ha mai volutolasciare la città - ha spiegato la mo-glie Luciana û. Il suo punto di rife-rimento: qui ha trovato l'ambienteadatto per sviluppare la ricerca.Ora le sue opere potranno esseretoccate e accarezzate, come lui vo-leva. Rimarcava sempre che soloaccarezzando la scultura si riusci-va a comprendere il sentimento».Il figlio Luca, artista, chiude così:«Mio padre ha vissuto Pesaro a tut-to tondo. Restituire alla città que-ste opere è una sorta di continuitàdel suo pensiero, riafferma la suapresenza». LuigiBenelli

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    Trenta opere di Sguanci in mostra permanente all’ex tribunale

    Suicida per le sigarette vietate

    Ztl del centro storico, meno autoin transito e in sosta, più stradechiuse, dal corso a via Cavour,nelle ore serali dei week-end e inestate. Il piano di revisione dellasosta e della circolazione delleauto in centro storico, potrebbepartire subito dopo l'estate. InComune stanno valutando tuttele varie soluzioni, alcune dellequali erano stato accennate dalsindaco durante gli Stati genera-li del centro storico. E ora sonodiventate uno studio difattibilità, appena pubblicato da-gli uffici di piazza del Popolo.Tra le novità, c'è l'iniziativa «die-ci ore d'aria», con la chiusura al

    traffico dalle 19 alle 5 dei giornifestivi e durante la stagione bal-neare, di vie «dove ci sono attivi-tà di ristorazione e locali di in-trattenimento che utilizzano lospazio esterno». Due i percorsiinteressati: via Cartella, Corso XISettembre (fino a via Mastrogior-gio), via Cavour. E il percorso viaPasseri, via Mazzini, via Menga-roni. L'obiettivo è quello di viva-cizzare e rendere più attraentianche dal punto di vista turisti-co, dopo le 19, queste zone delcuore pesarese, in alcune dellequali, vedi via Cavour, si stannogià sperimentando eventi serali.

    Delbiancoa pag. 35

    Meno auto, rivoluzione in centro`Il piano del Comune potrebbe partire già dopo l’estate. Tagli ai permessi per i residenti`Vietato l’accesso dalle 19 alle 5 nei week-end e durante la stagione turistica. Sosta ridotta

    Il meteoTempo instabileda domenicail peggioramento

    Loreno Sguancicon una sua opera artistica

    Unabrutta sorpresaperalcune famiglie, che si sonoviste recapitareacasamaxi-bollettedel gas tra i 4 ei 6mila euro.Utenti che sisonorivolti agli sportellidellaFederconsumatori.

    A pag. 36

    Prosegue la fasemeteorologicacaldamapiuttosto instabile.Oggi,riduzionedei fenomenitemporaleschipomeridianisui rilievi.Altroveprevarràuncaldo sole. Il fine settimanasiannuncia almomentopiùvariabile, conpossibili pioggesparsedomenica, in attesadiunprobabilepeggioramentoall’iniziodellaprossimasettimana.

    Gli esplode un petardo in manostudente dell’Itis perde tre dita`Il ragazzo se l’era costruito da solo per festeggiare l’ultimo giorno di scuola

    Si è uccisa a 17 anni perchè non sopportava la rigidità dei genitori.Così ha scritto prima di scappare di casa. Servizi a pag. 45

    Montelabbate. Sotto il treno a 17 anni

    SE NE VANNODE ANGELISE PACCAPELODOMENICUCCI“CONTESO”CON ILCOMUNE

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    Giovedì 11Giugno2015www.ilmessaggero.itMarche

    A sinistra il governatore Cerisciolisopra Pietro Marcolinie sotto Francesco Comi

    I FEDELISSIMIANCONA Non solo giunta. Ceriscio-li è alle prese anche con le scelterelative al suo staff da portarsi inRegione. Ma in questo caso i dub-bi sembrano minori. Ed anzi trenomi sono praticamente già datiper certi, anche se il neo governa-tore ha fatto “dell’alleggerimen-to della struttura e dello stop aglistaff faraonici del passato” unodei suoi cavalli di battaglia du-rante la campagna elettorale.L’ex sindaco di Ancona FabioSturani è dato tra i sicuri nellaSegreteria del Governatore. Clas-se '58 eletto primo cittadino delcapoluogo dorico per due volte,Sturani è attuale presidente delConi regionale. Doveva esserel'uomo di Ceriscioli nella lista an-conetana. E, forse, anche uno deisuoi futuri assessori. Ma la sen-tenza in sede d’appello della Cor-te dei Conti, che ha condannatoSturani a pagare 30 mila europer l'acquisto dell'area ex Ccs,giunta a ridosso delle elezioni hacostretto l'ex sindaco di Anconaa fare un passo indietro. Ceriscio-li ha così perso il suo punto di ri-ferimento nel capoluogo, perlo-meno per quanto riguarda il con-siglio. Non per il suo staff dove ilgovernatore è intenzionato a in-serirlo come Capo di Gabinettoo, qualora Sturani non possa ri-vestire questo ruolo a causa dellamancanza di una laurea, come

    Capo Segreteria.

    L’ENTOURAGENell' entourage ristretto del pre-sidente di Regione a gestire la Co-municazione quasi sicuramenteci sarà Thalassa Vona. Giornali-sta 33enne in passato ha lavora-to anche nella segreteria del sin-

    daco di Napoli Luigi De Magi-stris. Rientrata nelle Marche hacurato la campagna elettoraledel Governatore. Dalle primariealla vittoria del primo giugno.Tra i probabili uomini fidati delpresidente, ma dal profilo tecni-co, c'è anche Nardo Goffi. Diri-gente all'Urbanistica del Comu-ne di Pesaro, Goffi ha vissuto dadirigente tutta l'epoca Ceriscioliin piazza del Popolo. Ed è proba-bile che ora l'ex sindaco vogliaportarlo con sé a palazzo Raffael-

    lo. Una decisione che verrebbepresa anche alla luce delle nuovecompetenze che la riforma delleProvince ha delegato alla Regio-ne in materia di Urbanistica ePianificazione Territoriale. Inquesto caso però ci sono da batte-re eventuali resistenze dell'am-ministrazione comunale pesare-se che chiederà a Goffi di termi-nare le delicate partite che sta se-guendo in Comune.

    Lu.Fa.©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Ceriscioli prepara lo staff di Palazzo Raffaellosicuri Sturani, Vona e il tecnico Nardo Goffi

    L’INTERVISTA«Spacca aveva marginalizzato iterritori di confine. Con Cerisciolile cose cambieranno». Anna Casi-ni, 55 anni il 23 giugno, ha infran-to il muro dei 7.500 voti alle Re-gionali. È diventata “miss prefe-renze” nelle Marche. Ed ora è aun passo dal divenire assessoreregionale. Architetto, impiegatadella Provincia di Ascoli, Casiniera il responsabile organizzativodel Pd provinciale. Ceriscioli lavuole in giunta. Per lei si parla an-che della vicepresidenza.Quando il Governatore le ha co-municatochevolevanominarleassessore?«So che non mi crederà ma io conCeriscioli non ho parlato di nomi-na in giunta o di posti come asses-sore. Mi fido del suo operato e la-

    scio a lui le scelte».Edi cosahaparlato?«Facendomi arrivare prima nelleMarche il mio territorio ha volutolanciare un grido d'aiuto al neogovernatore. Ho chiesto che que-sto grosso segnale venisse rispet-tato».Edi deleghe avete parlato? Sem-bra che avrà quella all'Urbani-stica?«No. Certo che l'urbanistica è lamia passione...».Lei è stato consigliere comuna-le ad Ascoli per soli 5 anni. Nonla spaventerebbe il salto?«Non avrei paura. Avvertirei cer-tamente il peso della responsabi-lità ma nessun timore. Inoltre la-voro in una pubblica amministra-zione da anni e dunque conoscola macchina pubblica».Dice che il suo territorio hamandato un grido d'aiuto. E co-

    sa chiede?«Sicuramente più lavoro ed unnuovo modello di sviluppo. Dob-biamo evitare la fuga delle multi-nazionali e adottare politiche in-centivanti a favore delle nuovepiccole e medie imprese che sistanno affacciando sul mercato».ESpaccanon era in gradodi far-lo?«Spacca non si è visto tante voltead Ascoli».Con Ceriscioli le cose cambie-

    ranno?«Il primo atto da Governatore diCeriscioli è stato quello di inaugu-rare una nuova scuola a Foligna-no. L’anno scorso nella nostraprovincia se ne inaugurò un'al-tra. Eventi non proprio comuni inperiodi di spending review. DellaRegione non si vide nessuno».Insomma ad Ascoli non temeteil "pesarocentrismo"?«No. Io noto molte similitudinitra la situazione di Ascoli e Pesa-ro. Due territori che l'ex presiden-te Spacca ha marginalizzato. Edora il nord e il sud delle Marcherichiedono l'attenzione che meri-tano».Dadovesi comincia?«Direi che la sanità è un aspettofondamentale. Ancora non è par-tita la riorganizzazione dell'AreaVasta 5. Ad Ascoli le liste d'attesesono lunghissime e gli operatori

    stessi sono insoddisfatti dell'at-tuale sistema sanitario. La sanitàva rivista ripartendo dalle esigen-ze dei territori. Detto questo avan-ti con Marche Sud».Che significa ripartire dai terri-tori?«Significa che se farò l'assessorequalsiasi sia la delega che mi ver-rà attribuita prima di prenderedecisioni ascolterò i sindaci deiterritori interessati. Per gestire lepolitiche di un territorio occorreconoscere i suoi bisogni. E sinda-ci sono quelli che meglio sannoincarnarli».Un altro cavallo di battaglia diCeriscioli riguarda la necessitàsi snellire laRegione.«D'accordissima. Dall'organizza-zione alle procedure: sburocratiz-ziamo la Regione».

    Lu.Fa.©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Il palazzo della Giunta regionale

    ASSETTIANCONA Nuova giunta regionale:braccio di ferro tra Comi e Marco-lini per il quarto assessorato Pd.Per il nome della terza donna in-vece il governatore Ceriscioli,stanco dei tentennamenti degli al-leati, è pronto a decidere autono-mamente. Piace Loretta Bravi nel-le fila dell’Udc anche perché po-trebbe arginare l'emorragia di vo-ti a destra ad Urbino e nell'entro-terra pesarese.

    Aumenta in queste ore il pres-sing dei marcoliniani sul Gover-natore affinché nomini PietroMarcolini in giunta. Nello scam-bio di mail e sms che intercorretra i democrat marchigiani vienecitata più volte la relazione del se-gretario regionale del Pd France-sco Comi, di qualche mese fa, concui chiedeva una “conduzioneunitaria del partito” anche nellafase di formazione del governo re-gionale che dovrà “partire dalcoinvolgimento di entrambi i pro-tagonisti principali delle primariee sulla base dell'esito elettorale”.Il documento venne approvato all'unanimità dalla direzione Pd evenne visto sostanzialmente co-me il placet del partito al ticket Ce-riscioli-Marcolini siglato alla vigi-lia delle primarie. Chi perdeva leconsultazioni del centrosinistra,in caso di vittoria delle elezioni, fi-niva comunque in giunta. Ed èproprio su questo che fanno leva imarcoliniani per spingere Marco-lini verso un assessorato. E rinfac-ciano soprattutto al numero unodi piazza Stamira di venire menoal suo ruolo “di arbitro garante”per vestire i panni ”del giocatore”.

    DIFFICOLTÀDifficile garantire l'unità in que-ste condizioni. Ceriscioli peròvuole alle sue spalle un partito for-te e unito e liberare la casella delsegretario per mettere uno dei“suoi” (Valerio Lucciarini) è unodegli obiettivi che si è prefissato.Nominare Comi assessore rende-rebbe il passaggio meno traumati-co. Ma i “marcoliniani” si sonodetti pronti a un nuovo congressoregionale questa volta gestito in“maniera unitaria”. Qualcuno sisarebbe spinto persino oltre dan-do già il benestare alla candidatu-ra di Lucciarini. In questo conte-sto inoltre l’attuale segretario nonpuò contare neppure sul pieno ap-poggio della sua federazione. Il Pddi Macerata è una polveriera: dauna parte Sciapichetti, Morgoni eManzi sarebbero pronti ad appog-giare Comi dall'altra Silenzi, Gian-nini e Marcolini sono pronti a farele barricate per impedirgli l'in-gresso giunta. Insomma quellaunità tanto ambita sembra lonta-na sia con uno che con l'altro no-me.

    Dati per certi Casini, Bora e Ce-setti l'altro nodo da sciogliere èquello degli alleati. Né i socialistiné l’Udc vogliono proporre il no-me di una donna. Ceriscioli perònon arretra. Ed allora se nei pros-

    simi giorni la terza quota rosanon verrà fuori dai partiti della co-alizione potrebbe decidere auto-nomamente. Magari andando apescare quella Loretta Bravi, pri-ma delle donne dello scudo cro-ciato nelle Marche, sostenuta dall'Udc pesarese e che permettereb-be di coprire anche una zona (Ur-bino e le aree interne pesaresi) incui il Pd sta registrando un calo diconsensi. Intanto slitta di 24 o 48ore la proclamazione degli elettinelle Marche. L'ufficio elettoralepresso la Corte di Appello non haancora ricevuto i dati relativi aduna circoscrizione elettorale.

    LucaFabbri©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Fabio Sturani

    Beatrice