Nella solenne occasione della Domenica delle Palme (In passione Domini), la Chiesa proclama il...
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Gruppo Biblico
Domenica delle Palme29 Marzo 2015
Nella solenne occasione della Domenica delle Palme (In passione Domini), la Chiesa
proclama il racconto della passione di Gesù in tutta la sua ampiezza e drammaticità.
Esso introduce e delinea i temi principali di tutta la Settimana Santa, cuore e sorgente di
tutto l’anno liturgico e della vita del discepolo di Cristo.
Nella liturgia eucaristica le letture seguono ogni anno lo stesso schema:Il terzo canto del Servo presenta in modo profetico il dramma di sofferenza del Cristo (Prima Lettura);Celebrato esplicitamente dall’inno cristologico tratto dalla Lettera ai Filippesi (Seconda Lettura).Il Salmo, con il ritornello del primo versetto, usato da Gesù sulla croce, diviene la preghiera per eccellenza della Passione.Segue la proclamazione solenne dell’intero racconto della Passione (secondo Marco).
Le Letture
Ogni anno è proposto questo brano, definito «Terzo Canto del Servo».
Si tratta di un poema scritto in prima persona singolare, in tono autobiografico, con cui il profeta descrive le conseguenze della propria vocazione.
La vicenda di questo anonimo profeta dell’esilio è stata oggetto di profonda riflessione da parte dei suoi discepoli, tanto da diventare figura emblematica del modo con cui Dio opera la salvezza.
Nella prospettiva cristiana la vicinanza di questo testo con la vicenda di Gesù ha determinato una identificazione profetica, nel senso che l’antica figura è stata letta come annuncio del Cristo stesso.
Prima Lettura
Il poema è ritmato dal nome del Signore Dio e si può dividere in 2 parti:
Prima si parla della vocazione e poi della persecuzione che ne è derivata.
Il profeta si presenta come un discepolo: il Signore Dio gli ha aperto gli orecchi perché potesse ascoltare la sua parola e gli ha donato una lingua capace di parlare, per trasmettere al popolo quella consolazione che ha ricevuto da Dio.
L’essere discepoli del Signore non gli ha reso la vita facile, anzi gli ha procurato molti nemici, che lo hanno ferocemente perseguitato.
Prima Lettura
Ha preso su di sé la violenza disumana dei suoi nemici.
La promessa di consolazione e liberazione si è
tramutata per lui in grave
persecuzione.
Il profeta tuttavia è convinto di essere nel giusto, nonostante l’opposizione tremenda che gli è mossa
Confidando nel Signore e nella sua Parola, rende la propria faccia dura come pietra, sicuro di non essere svergognato perché il Signore lo aiuta.
Nella sua vicenda si ripropone il dramma capitato anche a Geremia.
Ma soprattutto viene annunciato profeticamente il dramma futuro del Messia stesso.
Prima Lettura
Dopo che questo capitò a Gesù, i suoi discepoli riconobbero in
quell’antico testo un valido
strumento di interpretazione
per comprendere il senso della
passione del loro Maestro.
Nel cuore della lettera ai Filippesi, in una esortazione alla concordia e alla stima reciproca, Paolo inserisce un inno cristologico.
Si tratta di un inno che i cristiani di Filippi già conoscevano e forse cantavano nella liturgia.
E’ uno dei testi più antichi della liturgia cristiana che celebra il grande mistero di Cristo, Figlio incarnato.
Seconda Lettura
Il mistero di Cristo è presentato in due momenti:
ABBASSAMENTO VOLONTARIO DI CRISTO
SUPER-ESALTAZIONE DA PARTE DI DIO PADRE
Seconda Lettura
Il punto di svolta della struttura del brano è rappresentato da un nesso causale:
«PER QUESTO»Proprio perché si è
abbassato, Dio lo ha SUPER-ESALTATO.
Qui sta il cuore della riflessione, che propone così una profonda interpretazione teologica dell’evento tragico e umanamente incomprensibile della croce.
Seconda Lettura
Paolo perciò fa suo questo inno, parlando non tanto
dell’incarnazione del Figlio pre-esistente, quanto del
suo abituale atteggiamento di «servo/schiavo» che, come uomo, sceglie in
mezzo agli uomini.
Il suo essere servo fino alla fine lo
porterà all’estremo
abbassamento, come uomo e
come Dio.
Gli studiosi non sono d’accordo sull’origine dell’inno.
Alcuni lo ritengono una composizione liturgica scritta dallo stesso Paolo per altre circostanze e inserita qui con qualche lieve ritocco.
Altri invece pensano che si tratti di un inno pre-esistente che Paolo fa proprio e adatta al contesto.
Seconda Lettura
Degno di nota (anche se fuori dal testo letto) è il fatto che Paolo introduca
l’inno con l’esortazione: «Abbiate in voi la stessa
mentalità di Cristo». La celebrazione del Signore
obbediente e super-esaltato serve da modello per i discepoli, che lo
assumono come principio della propria mentalità.
Il racconto della Passione secondo Mc presenta nella sua drammaticità la cruda realtà dei fatti:
Di fronte al mistero della morte di Gesù, Mc non vuole aggiungere nulla, presenta lucidamente gli eventi perché siano essi a parlare, a produrre effetti (choc) nel lettore.
Raccontando la realizzazione sconcertante del piano di Dio, espone i fatti nella loro oggettiva realtà e lo stile è vivace, quasi giornalistico. Sembra proprio il racconto di un testimone. Mette in risalto i contrasti, sottolinea il paradosso:
Vangelo
LA CROCE SI RIVELA
SCANDALOSA, MA NELLO
STESSO TEMPO...
RIVELA IL
FIGLIO DI
DIO!
ALCUNE SCENE.Per comporre il suo
racconto, Mc attinge da una narrazione precedente, ma dà nuova forma al materiale secondo la propria visione teologica.
Lo stile ha un ritmo veloce e teso.
In rapide scene, molto movimentate, si susseguono gli eventi più drammatici.
Vangelo
FEDELTA’ e TRADIMENTO segnano l’inizio della Passione:
Una anonima donna di Betania onora Gesù ormai incamminato verso la morte....
.... Proprio mentre un discepolo si appresta a tradirlo! (14,1-11).
Vangelo
La celebrazione dell’ultima Pasqua (14,12-31) mostra la piena coscienza di Gesù, nonché la libera e generosa volontà di donare la propria vita per la moltitudine.
Egli preannuncia la caduta dei discepoli, ma supera questo momento di crisi con la promessa della riconciliazione dopo la risurrezione.
Nel Getsemani è descritta la preghiera fiduciosa e angosciata di Gesù.
Il suo arresto è brutale e violento (14,32-52). Inizia il periodo critico per i discepoli, che fuggono e abbandonano il maestro.
Vangelo
Il processo davanti al Sinedrio (14,53-72), incorniciato dalla negazione di Pietro, contiene l’affermazione più solenne sull’identità di Gesù, il quale...
... Esplicitamente ammette di essere
«IL CRISTO, IL FIGLIO DEL BENEDETTO» (14,62)
Ma l’affermazione di Gesù provoca la reazione negativa del Sinedrio, segno questo che per Mc l’identità di Gesù si può capire solo nel contesto della...
...PASSIONE E DELLA MORTE.
DIO, CIOE’, SI RIVELA NASCONDENDOSI!
Vangelo
Il processo davanti a Pilato (15,1-20) concentra l’attenzione sulla REGALITA’ di Gesù.
Alla domanda se sia il RE DEI GIUDEI la sua risposta è ambigua, perché la frase è equivoca.
Da questo momento inizia il silenzio di Gesù.
Vangelo
La crocifissione e la morte (15,20-41) sono descritte in tre scene scandite dal tempo, con un racconto asciutto e senza fronzoli:
Il vertice della narrazione di Mc è raggiunto dalla CONFESSIONE di FEDE del centurione romano:
«Veramente quest’uomo era Figlio di Dio» (15,39)
L’ultima scena, sommessa e sobria, mostra la sepoltura di Gesù (15,42-47) e si presenta come il preludio della risurrezione.
Vangelo
Un ritratto di Gesù.
Il vangelo di Mc è stato definito «un racconto della Passione con una lunga introduzione».
Infatti il suo racconto della Passione è la presentazione più eloquente della persona e della missione di Gesù.
La sua morte anzitutto è conseguenza di una missione messianica:
Egli muore a causa del modo in cui è vissuto
Vangelo
Questa intima connessione tra il ministero di Gesù e la sua condanna a morte conferisce alla croce un significato attivo, in quanto è l’espressione estrema dell’impegno di Gesà di dare la vita.
Egli non è una semplice vittima cui è stata imposta la morte.
Gesù ha scelto la via che conduce alla croce.
Con frequenti riferimenti letterari alla figura del Servo di Isaia, la morte di Gesù viene proclamata con chiarezza come una...
MORTE-PER-GLI-ALTRI.
Secondo il provocatorio racconto di Mc, la vera identità di Gesù è riconosciuta attraverso la morte: il Figlio si manifesta nella debolezza estrema della croce.
Vangelo
Questa teologia di Mc, molto vicina a quella di Paolo, mostra nella croce la potenza e la sapienza di Dio.
Attraverso la croce, Dio confonde la sapienza umana.
Mc mostra che la passione allora è il momento più efficace della vita del Maestro, perché raccoglie i valori più profondi del suo ministero:
ServizioSuperamento di séApertura agli altri.
Vangelo
Attraverso la croce Dio si fa conoscere:
Come al Battesimo e nella trasfigurazione, anche nella morte di Gesù c’è una TEOFANIA, anzi, un’ANTI-TEOFANIA!
È la «rivelazione misteriosa» che presenta Mc
Un Dio presente e sfuggente, illuminante e sconcertante. Il suo tocco guarisce e lascia storditi.
Vangelo
Un ritratto della Chiesa!!!
Scopo fondamentale di Mc è quello di far crescere la propria chiesa, la propria comunità.
La Passione quindi contiene importanti insegnamenti per la sequela cristiana.
Particolare attenzione Mc dedica ai discepoli...
A loro riconosce alcune qualità positive, ma sottolinea la loro debolezza, l’incapacità di capire e i cedimenti.
La vita dei discepoli con Gesù ha la forma di un viaggio dalla Galilea a Gerusalemme fino alla croce e poi di nuovo in Galilea...
Essere discepolo autentico è un cammino che inizia con una chiamata, ma deve anche includere un processo di continua conversione...
Vangelo
La Passione è il momento della crisi e diventa scandalo:
I discepoli devono assimilare il messaggio di Gesù, soprattutto il suo stile permanente di servizio...
Di fronte alla croce, i discepoli fuggono...
... Ma la narrazione non termina con un fallimento...
La risurrezione segna la PURIFICAZIONE dei falsi valori nella sofferenza e nel crollo fino alla RICONCILIAZIONE e al RINNOVAMENTO.
Di fronte alla fuga degli amici, emergono altri personaggi che rispondono positivamente e coraggiosamente.
Il contrasto è forte e voluto. In ciò Mc si rivela abile narratore!
Vangelo
Soprattutto....IL CENTURIONE ROMANODiventa la figura del
discepolo “imprevisto”.Questo tipo di discepolo
è presente in tutto il Vangelo di Mc:
Molti personaggi rispondono a Gesù meglio dei discepoli!
QUESTO CONTRASTO FRA “INIZIATI” ED “ESTRANEI” SERVE A MC PER DIRE CHE LA CHIESA DEVE ESSERE APERTA A TUTTI, SENZA ESCLUSIVISMO E PRETESI PRIVILEGI.
Vangelo
La morte di Gesù ha allora un significato universale e diventa modello per la Chiesa.
La sofferenza di Gesù e la sua risurrezione anticipano il compito della comunità nella storia.
Anche la missione della Chiesa ha un significato universale.
Il destino finale dell’umanità non sarà raggiunto finché la predicazione del Vangelo non avrà raggiunto i confini del mondo.
Il travaglio della Chiesa è il dolore per la nascita di un mondo nuovo.
Vangelo
Il racconto della Passione diventa così una parabola
della lotta personale
della comunità nella storia:
Mostra quanto costi
annunciare il Vangelo
con coerenza.