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Nella prima immagine una mappa mentale come siamo abituati a vederle oggi con al centro "installare il sistema informativo" e tutta la gerarchizzazione dei passi necessari per compiere questa operazione. Nella seconda immagine la stessa mappa (solo installare il sistema informativo senza i passi successivi) con l'introduzione del concetto di tempo e movimento e nella seconda immagine un passo non presente nella mappa originale di Alberto Scocco (soldi per il sistema informativo) utilizzata per metterla in stretta relazione con la prima immagine per uno sviluppo successivo della mappa in cui i si o no non saranno separati in due parti indipendenti ma in un solo si o no dove al variare dell'uno variera' anche l'altro http://gradiniemappe.blogspot .com/ 0 1 movimento

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Nella prima immagine una mappa mentale come siamo abituati a vederle oggi con al centro "installare il sistema informativo" e tutta la gerarchizzazione dei passi necessari per compiere questa operazione. Nella seconda immagine la stessa mappa (solo installare il sistema informativo senza i passi successivi) con l'introduzione del concetto di tempo e movimento e nella seconda immagine un passo non presente nella mappa originale di Alberto Scocco (soldi per il sistema informativo) utilizzata per metterla in stretta relazione con la prima immagine per uno sviluppo successivo della mappa in cui i si o no non saranno separati in due parti indipendenti ma in un solo si o no dove al variare dell'uno variera' anche l'altro

http://gradiniemappe.blogspot.com/ 01

movimento

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In basso una schermata di un noto programma per la compilazione di mappe mentali, con le opzioni disponibili. Ipotizzando che le mappe mentali seguano leggi simili a quelle che disciplinano altre materie, si può guardare a campi dove la ricerca è avanti in contesti che sembrano paragonabili e innestare i progressi di quelle scienze nella scienza, se cosi' si puo' chiamare, delle mappe mentali. In questo esempio un paragone con il mondo della fisica, dove sono ormai 80 anni che si è passati da un mondo fondato sul monopolio del numero uno, atomo, materia, elettrone ecc. ad un mondo dove il numero minimo è il due, elettrone ed antielettrone, materia ed antimateria, teoria che applicata alle mappe mentali presuppone l'esistenza di una antimappa

antimappa

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Pensando ad una mappa mentale come tanti insiemi di si o no, il passo successivo sara' inserire queste mini-scelte in un insieme per cui le parti non saranno piu' indipendenti ma al variare di una scelta variera' tutto un insieme di altre scelte

si o no

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Nelle animazioni un esempio di decisioni basate su precedenti esperienze, riferito ad un problema riscontrato sul mio portatile, il blocco del mouse scegliendo l'opzione ibernate.Nella prima animazione il primo cartello indica le opzioni disponibili ad ogni messa in pausa del computer, stand-by ed ibernate. Nella seconda animazione compaiono altri due cartelli che indicano una variazione rispetto all'uso normale delle opzioni ibernate e stand-by, variazione presente sul mio portatile per qualche problema in windows: mettendo il computer in ibernazione al riavvio il computer presenta il mouse fermo, quando invece usando lo stand-by il mouse al riavvio non ha problemi, per cui ogni volta che mi si ripresenta la

scelta ricordo il secondo cartello del tragitto ibernate e scelgo l'opzione stand-by.

opzioni

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nella prima immagine una mappa tradizionale(da http://www.ideo.com/news/item/article/change-by-design?changebydesign), che cerca di descrivere un processo mentale. Sotto la stessa mappa con l'aggiunta del movimento, riducendo il nostro pensiero ad una successione continua di si o no

la scelta

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Perchè gradini e mappe? Per unire alla gerarchizzazione, gia' presente nelle mappe tradizionali, il concetto di tempo e la conseguente suddivisione delle evoluzioni delle mappe mentali in step principali da superare per arrivare ad essere quello che vorremmo ma che è ancora lontano dall'avverarsi: uno specchio della nostra mente, e dell'universo che ci circonda. 

perchè gradini e mappe?

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cosa manca nelle mappeUna schermata ottenuta effettuando una ricerca in internet per la voce mappe mentali. Il risultato è una serie di mappe con lo stesso schema che si ripete, una voce importante al centro e altre meno importanti mano a mano che si va verso la periferia del foglio. Che è una idealizzazione di come vorremmo fosse organizzato quello che osserviamo, o il nostro pensiero. Ma non è la realta', il nostro cervello (o il discorso di presentazione di un evento, l'organizzazione di un'azienda, eccetera) non è cosi' perfetto, non ha delle gerarchie cosi' ben definite per cui cio' che è piu' importante è all'inizio della gerarchia, anzi tante volte il problema principale di un qualcosa di problematico è proprio l'inversione dei ruoli per cui aspetti meno importanti rivestono ruoli primari.

Differenze tra una mappa mentale sana ed una malata. Le mappe malate sono comunque una minoranza, rispetto alle mappe sane, perchè i mind mapper stanno bene attenti a fare la scala dal piu' grande al piu' piccolo. Le aziende (o i pensieri, i siti web, eccetera) malate invece sono in numero maggiore in proporzione  perchè viene piu' difficile nella  analisi della realta' cogliere tutti i fattori, molte volte la scala gerarchica non è rispettata non per inversione di ruoli ma per vere e proprie mancanze, per cui fattori primari non compaiono neanche. Anzi nelle ricerche avanzate (tipo CERN) sono piu' i fattori che mancano che quelli sballati.

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micro e macropassaggio dal macro al micro, indicato dal numero 1-1-2-7-29-121 ad indicare i settori di appartenenza riferiti alle varie scale di aggregazione, dal primo numero, 1, riferito alla tavola principale che comprende tutto, fino al numero 121, riferito alla tavola scomposta in 256 parti. Per una divisione per due la serie è incompleta perchè si

passa dal 7 al 29 (e dal 29 al 121, ecc) saltando un passaggio.

Come si passa dal micro al macro? Nell'esempio delle immagini una interpretazione prendendo a prestito un metodo spesso seguito dai componenti hardware e software dei nostri computer, raddoppiare o dimezzare a seconda se si voglia andare nel grande o nel piccolo. Ne viene fuori una mappa che permette di dirigersi verso una qualsiasi via di una qualsiasi citta' conoscendo oltre al nome della via il settore abbinato, partendo dal primo che comprende tutta la citta' per passare al secondo che la divide in due e cosi' via fino al settore specifico della nostra via. In questo modo avendo a mente una tabellina come quella sotto è possibile capire subito dove si trova una via senza bisogno della mappa specifica di quella citta'.

http://picasaweb.google.com/garauno/DivisoDue?feat=directlink

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micro e macro

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micro e macro 2

E' meglio o no usare i livelli? Oppure fin tanto che una organizzazione interessa qualcosa di semplice si puo' fare a meno dei livelli, che diventano indispensabili appena la struttura diventa complessa? Per cui sono corrette tutte e due le organizzazioni, a livelli e non, sono scorrette invece le organizzazioni di fenomeni complessi con strutture senza livelli?Nell'immagine un esempio di organizzazione scorretta, google earth, con la suddivisione di una entita' complessa come la superficie del globo terrestre in un unico livello, settorizzato

tramite longitudine e latitudine.

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Mie mappe

Mie mappe, piu' che altro mappe degli altri riadattate. Uso le mappe degli altri (almeno per i primi tempi, poi provero' a fare qualche mappa partendo da zero)  perchè non ne ho mai fatta una e sono interessato piu' a trovare nuove vie che non percorrere quelle gia' esplorate e riesplorate, per cui mi affranco, per il momento, dalla fatica di gerarchizzare o concettualizzare un qualcosa, cioè redigere una mind-map, ipotizzando che da quel punto di vista sia gia' stato detto tutto e non ci sia niente da aggiungere.

http://gradiniemappe.blogspot.com/2009/08/movimento.html 

da una mappa di Alberto Scocco

http://www.lemappedelpensiero.it/joomla/index.php

http://gradiniemappe.blogspot.com/2009/10/buzzacchino.html

da una mappa di Roberta Buzzacchino

http://mappementaliblog.blogspot.com/

 http://gradiniemappe.blogspot.com/2009/10/on-off.html

da un progetto 1mas

http://www.1mas-posizionamento-motore-ricerca.it/ita/strumenti_SEO_strategia

http://gradiniemappe.blogspot.com/2009/10/speculare.html

da una mappa di Ronnie Barker  suhttp://www.mindmaps.moonfruit.com/

http://gradiniemappe.blogspot.com/2009/10/fusione.html

da una mappa di Astrid Morganne suhttp://lemappementali.splinder.com/

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buzzacchinoUna mappa di buzzacchino, statica quando invece il cervello (come tutto, anzi al mondo non c'è niente di fermo, se non nella visione bacata (o acerba) dell'uomo)) è in continuo movimento, cosi' come dovrebbe essere in movimento una mappa mentale. Nelle immagini, dopo 

http://gradiniemappe.blogspot.com/2009/08/la-scelta.html un'altra prova di come potrebbe essere una mappa mentale in movimento. Mancano le aggregazioni, la distanza, i poli nord e sud e qualche altra variabile.

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Osservate questa immagine ruotare (analizzando le varie voci della mind map) e vi riscoprirete a controllare che le voci  al centro siano poste piu' in alto di quelle in periferia (tipo devo riordinare le idee)

buzzacchino

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logica boole

un circuito logico costruito secondo la logica di Boole. Le opzioni sono regolate da leggi simili a quelle che seguono i monopoli, con la presenza di entita' singolari. Ponendo invece che i monopoli siano solo una fase immatura, cui fa sempre seguito il passaggio ad un regime concorrenziale con due o piu' poli, e che queste opzioni seguano le stesse leggi di calamite, magneti, atomi eccetera ogni opzione sara' legata al suo opposto, rendendo il circuito piu' fluido e funzionale

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doppio stato

Una donna con il suo doppio stato, disponibile o no, doppio stato correlato alla doppia natura degli uomini, belli e brutti.

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tempo

Non sempre lo scorrere del tempo è scontato, certe volte ci riscopriamo a pensare all'esistenza di un qualcosa senza, come certe persone anziane che immaginiamo tali tutta la vita. Poi ogni tanto qualcuno di loro ci dice "ah sono stato giovane anch'io", costringendoci a lavorare per rendere piu' scuri i loro capelli, piu' liscia la loro pelle. All'indirizzo http://gara7.jalbum.net/tempo/un lavoro del fotografo Bobby Adams (http://www.bobbyneeladams.com/age.html) che ci risparmia la fatica.Stabilendo una gerarchia, un pensiero che tenga conto dello scorrere del tempo sara' situato su un gradino piu' alto rispetto ad una concezione statica. Tutta la nostra concezione dell'universo e degli oggetti che ci circondano ha queste due concezioni, per cui ogni volta ci ritroviamo a pensare ad un qualcosa di fermo per poi arrivare alla conclusione che no, si muove. I piu' smaliziati passano direttamente alla fase in movimento saltando il passaggio statico. Nel concepire le mappe mentali, per esempio, Tony Buzan, che passa per il capostipite di questi schemi gerarchici-associativi, non poteva pensare direttamente ad un qualcosa che si muove saltando il primo passaggio? 15

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on off

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Un esempio di doppio gradino, tempo e microcosmo. In alto la versione statica originale, in basso il risultato con l'aggiunta del tempo con tutte le variabili che cambiano continuamente il loro stato da on a off a on-off e nell'ultima immagine la versione micro-macrocosmo con tutti gli on-off ragguppati e un unico grande ON-OFF risultato di tutti gli altri e a cui risponde il progetto nella sua interezza.

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on off

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gradini e tempo

Se quello che si muove, come nel gradino in alto, è meglio di quello che è fermo (nel nostro pensiero, perchè nella realta' non c'è niente di fermo), come nel gradino in basso, come potrebbero essere le mind map in movimento? Nei link che seguono le mie

mappe in movimento

http://gradiniemappe.blogspot.com/2009/10/on-off.html

http://gradiniemappe.blogspot.com/2009/08/la-scelta.html 17

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gradini e tempo

http://gradiniemappe.blogspot.com/2009/08/movimento.html

http://gradiniemappe.blogspot.com/2009/10/buzzacchino.html

http://gradiniemappe.blogspot.com/2009/08/opzioni.html

http://gradiniemappe.blogspot.com/2009/10/due-pensieri-non-formano-una-mappa.html

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navigare dal micro al macroCome si naviga passando dal micro al macrocosmo. Nelle prime due immagini una navigazione scorretta, saltando dei passaggi. Nell'ultima immagine navigazione passando da un livello a quello successivo senza saltimodifica, mercoledì 14 ottobre 2009 

Come si naviga passando dal micro al macrocosmo. Nella prima  immagine una navigazione scorretta, saltando dei passaggi. Nella seconda immagine una navigazione scorretta, in un altro settore, perche' dal penultimo passaggio (3) è possibile andare verso 9-10-11-12-13-14-15-16 e non verso 1-2-3-4-5-6-7-8  Nell'ultima immagine navigazione passando da un livello a quello successivo senza salti

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