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Negli ultimi 7 anni la speranza di vita è triplicata QUOTIDIANO Quale diffusione ha il carcinoma a cellule renali? Co- me è cambiata la storia natu- rale di questo tumore con l’av- vento delle nuove terapie? Il carcinoma a cellule renali (mRCC) è un tumore relativa- mente infrequente, infatti rap- presenta il 2-3% di tutti i tumori solidi dell’adulto. Nel 25% dei casi viene diagnosticato quan- do è in fase di malattia avanzata ma un altro 25% di casi con tu- more localizzato in seguito svi- luppa metastasi. Un punto di svolta nel tratta- mento è stato rappresentato dall’avvento di sunitinib, che oggi è il farmaco più utilizzato: quali sono i vantaggi in termini di efficacia, di tollerabilità pre- vedibile e di maneggevolezza? Sunitinib è attualmente la tera- pia maggiormente utilizzata per il trattamento del carcinoma re- nale in fase avanzata (metasta- tico). Rispetto ad altri farmaci disponibili, sunitinib è quello per il quale disponiamo di più dati e che ha cambiato, più di altri, radicalmente il trattamen- to di questa patologia. Lo studio registrativo di Fase III ne ha di- mostrato l’efficacia e la buona tollerabilità come farmaco di prima linea; oltre il 30% dei pa- zienti risponde a sunitinib con una riduzione importante della malattia, mentre un controllo globale di malattia si ha nel 70% dei casi. Dall’inizio del 2014 è disponi- bile una nuova opzione tera- peutica per il trattamento di seconda linea del carcinoma renale metastatico: axitinib. Vi- sta la sua esperienza, qual è la percezione del prodotto in ter- mini di efficacia e tollerabilità? L’esperienza clinica di questo farmaco è senz’altro positiva. Axinitib è un inibitore della ti- rosin-chinasi registrato per l’utilizzo come terapia di secon- da linea che nell’ambito dello studio AXIS ha dimostrato un’attività superiore a quella di altri farmaci. Quanto all’effetto collaterale più dibattuto, l’iper- tensione, che è comune d’altra parte a tutti gli inibitori della ti- rosin-chinasi, i dati più recenti sembrano ipotizzare che tale ef- fetto, se ben controllato, possa essere addirittura l’espressione di una maggior efficacia del far- maco. Secondo quali modalità ven- gono scelti i diversi farmaci? Dal momento che non abbiamo fattori predittivi di risposta, a differenza di altre patologie on- cologiche, e che l’efficacia di questi farmaci è sovrapponibile, la chiave di scelta del farmaco più appropriato per il singolo paziente è rappresentata dalla valutazione combinata della tossicità di ciascun farmaco, dalla presenza di eventuali co- morbilità e dalle condizioni ge- nerali del paziente, abbiamo analizzato questi parametri in un nostro lavoro recentemente pubblicato. Come si evolverà la pratica cli- nica alla luce delle nuove op- zioni terapeutiche e di quelle in sviluppo? Nei prossimi anni contiamo di avere nuove e concrete oppor- tunità terapeutiche. In questi ultimi due anni si è rinnovato l’interesse anche per l’approc- cio immunoterapico sul quale sono in corso studi che seguono diverse strategie di modulazio- ne del sistema immunitario e che potrebbero cambiare di nuovo la pratica clinica. ISABELLA SERMONTI GIOIA TAGLIENTE Redazione: [email protected] Carcinoma renale avanzato “Ora c’è una nuova terapia” Gli ultimi dati presentati al congresso ARVO 2014 Conferme solo positive per ranibizumab dal congresso dell’Association for Research in Vi- sion and Ophthalmology (ARVO 2014): i dati sot- tolineano nuovamente il profilo di efficacia e si- curezza del trattamento, sia per gli studi clinici registrativi sia daper gli studi osservazionali con- dotti nel mondo reale. “Ranibizumab ha già di- mostrato una comprovata efficacia nel ridurre la perdita della vista nell’ambito delle sue cinque indicazioni, come risulta evidente dagli esiti degli studi clinici presentati al congresso ARVO 2014”, ha dichiarato il dottor Timothy Wright, Responsabile del Development a li- vello Global, Novartis Pharma AG. “Il dato fondamentale è che i risultati di efficacia e sicu- rezza si riflettono anche nel contesto clinico re- lativo al mondo reale. I risultati provvisori a un anno dello studio LUMINOUS, studio osserva- zionale cross-indicazione condotto in “real-life practice”, confermano il profilo di sicurezza di ra- nibizumab nei pazienti con degenerazione ma- culare senile essudativa”. Lo studio clinico pro- spettico multinazionale e osservazionale di 5 anni LUMINOUS – il più vasto studio nell’ambito della retina medica attualmente in corso, che ha ar- ruolato 30.000 pazienti nell’ambito di tutte le in- dicazioni approvate di ranibizumab – ha presen- tato i risultati a un anno sull’efficacia e la sicu- rezza di ranibizumab. Dei primi 2112 pazienti con degenerazione maculare senile essudativa arruo- lati, quelli già trattati in precedenza, inclusi quelli con più di 6 anni di trattamento con ranibizumab, hanno conservato la propria acuità visiva durante tutto il corso del primo anno. I pazienti non pre- cedentemente trattati ed esposti a trattamento con ranibizumab han- no mostrato invece un guadagno di capacità visiva rispetto al basale (+4,1 lettere ETDRS). Non è stato identificato alcun nuovo dato rela- tivamente al profilo di sicurezza, che rimane confermato. Al congres- so sono stati riportati anche i risultati dello studio COMRADE-B, che ha confrontato l’efficacia e la sicurezza di ra- nibizumab rispetto a desametasone nei pazienti con BRVO (edema maculare secondario ad oc- clusione venosa retinica di branca). I pazienti trattati con iniezioni intravitreali di ranibizumab 0,5 mg per 3 mesi, seguiti da una posologia “al bi- sogno”, rispetto ai pazienti trattati con impianti di desametasone da 0,7 mg con durata comples- siva di circa 6 mesi, hanno avuto guadagni nella vista significativamente superiori al sesto mese di trattamento. Degenerazione maculare, ranibivumab funziona bene Un insolito flash mob “Cuore in salute a passo di dan- za” – promosso dalla neo-nata Associazione Italiana Scompen- sati Cardiaci (AISC), con il con- tributo di Novartis e del GREAT Network Italia in Galleria Alber- to Sordi – dove coppie di over 60 hanno improvvisato tra i passanti una danza a sorpresa, per divulgare l’im- portanza dell’attività fisica e un corretto stile di vita contro lo scompenso cardiaco. “La nascita dell’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci vuole essere l’inizio di un percorso collettivo di impegno contro un problema sanitario in rapida crescita, che non può più rima- nere inosservato - spiega Ober- dan Vitali, Presidente AISC – So- no tante le persone che come me affrontano ogni giorno le difficoltà e i sintomi invalidanti dello scompenso cardiaco e che hanno vissuto l’esperienza trau- matica di un episodio acuto. Per questo ho deciso di impegnarmi per avviare la creazione di una rete di informazione e di sup- porto anche in Italia, come in altri Paesi europei, per affrontare questa vera e propria epidemia con le armi dell’informazione e della prevenzio- ne”. (A. SER.) Metà degli italiani non conosce lo scompenso cardiaco Flash mob a ritmo di musica dell’associazione italiana scompensati cardiaci Donne che ripercorrono i ricordi di una vita vissuta. Ragazze in altalena e bambine che giocano curiose. Giovani in dolce attesa e donne in cucina. Un obbiettivo fotografico per raccon- tare le diverse sfumature del mondo femminile. Fino a domenica 8 giugno sarà aperta al pubblico la mostra fotografica che prende il nome dal con- corso “Mille Modi di Essere Donna”, progetto pro- mosso e sviluppato da TENA, leader mondiale nella gestione dell’incontinenza. La Galleria d’Ar- te Contemporanea milanese Dream Factory, in Corso Garibaldi 117, ospiterà una selezione di 40 immagini, omaggio alle donne più diverse, per età, professione e origine. “Il concorso Mille Modi di Essere Donna e la sua esposizione sono parte di un progetto di TENA che ha messo al centro le persone e in special modo le donne – precisa Roberta de Fabritiis, curatrice indipendente - Donne dalle mille differenze e particolarità, don- ne dalle mille esigenze e aspirazioni. Tutto il ma- teriale ricevuto esprime la loro voglia di sentirsi al meglio, libere di essere come sono, semplice- mente se stesse”. ‘Mille modi di essere Donna’ si mette in mostra Milano. La mostra sarà aperta al pubblico fino a domenica 8 giugno Ferzan Ozpetek ospite d’onore di “IEO per le donne 2014”, l’evento annuale con cui l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) ha radunato le donne operate al seno per una grande occasione di con- divisione di esperienze, memoria, opinioni. Nato da un’idea del Direttore Scientifico IEO Umberto Veronesi, presente anche questo anno all’evento insieme a tutti i medici e infermieri della Senologia, “IEO per le donne” è unico nel suo genere: ogni anno un migliaio di donne operate al seno in IEO si riunisce e spiega pubblicamente ai medici, agli infermieri, ai dirigenti del- l’istituto la propria esperienza, in modo che il ser- vizio di IEO possa essere sempre più mirato, più vicino alle reali esigenze delle pazienti. Coordinato dalla senologa e scrittrice Maria Giovanna Luini in coppia con lo scrittore Andrea Vitali, “IEO per le donne 2014” ha avuto come ospite d’onore il regista Ferzan Ozpetek che – nel suo recente “Al- lacciate le cinture” – ha affrontato con de- licatezza e amore l’argomento del tumore al seno. Altri ospiti saranno Francesca del Rosso (Wondy), Alessandra Faiella e Gio- vani Cocco. Un intervento video “a sorpre- sa” di Carlo Verdone ha contribuito a ren- dere unica l’esperienza. ‘Allacciare le cinture’, esperienze a confronto L’Istituto Europeo di Oncologia con Ozpetek e le donne operate al seno RENATA FRANCAVILLA LARA LUCIANO Ordine, condivisione e sinergia sono gli elementi che caratterizzano il lavoro di FederAn- ziani e Fimmg, mirato a tutelare le esigenze del paziente che grazie alla riorganizzazione del sn diventerà attore principale di un meccanismo più evoluto a che rispecchi le condizioni attuali del Paese. Approvato un Documento, frutto della col- laborazione tra FederAnziani, Fimmg e Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute, realizzato in base alle esigenze del citta- dino, che propone un potenziamento del ruolo del medico di medicina ge- nerale (mmg), essendo lui il perno del Sistema Sanitario italiano, a cui ruota- no gli specialisti per garantire una as- sistenza più territoriale e meno ospeda- liera. “FederAnziani sostiene da tempo che il medico di famiglia debba rappresentare il primo filtro delle esigenze e dei bisogni del cit- tadino-paziente, dalla prevenzione alla diagnosi delle malattie per finire alla gestione della terapia con la prescrizione dei farmaci da utilizzare - di- chiara Roberto Messina, Presidente di FederAn- ziani - La redazione di questo Documento sanci- sce per la prima volta la piena collaborazione me- dico-cittadino e sottolinea come sia solo il primo passo per un’evoluzione del Sistema Sanitario Nazionale a dimensione del paziente.” Come sappiamo in Italia circa 12 mi- lioni di persone sono over 75 e una delle cause principali di morte è proprio il disagio sociale e l’isola- mento. Con il Documento, profes- sionisti e cittadini hanno sintetiz- zato in 12 punti le loro richieste alle Istituzioni per migliorare le condizioni di vita dei pazienti. (I. SER.) Uniti per un Servizio Sanitario Nazionale più moderno Per la riorganizzazione della Medicina Generale e delle Cure Primarie Roberto Messina presidente di FederAnziani Per poter sperare in un futuro senza cancro Una delle foto vincitrici del concorso

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Quale diffusione ha ilcarcinoma a cellule renali? Co-me è cambiata la storia natu-rale di questo tumore con l’av-vento delle nuove terapie?Il carcinoma a cellule renali(mRCC) è un tumore relativa-mente infrequente, infatti rap-presenta il 2-3% di tutti i tumorisolidi dell’adulto. Nel 25% deicasi viene diagnosticato quan-do è in fase di malattia avanzatama un altro 25% di casi con tu-more localizzato in seguito svi-luppa metastasi. Un punto di svolta nel tratta-mento è stato rappresentatodall’avvento di sunitinib, cheoggi è il farmaco più utilizzato:quali sono i vantaggi in terminidi efficacia, di tollerabilità pre-vedibile e di maneggevolezza?Sunitinib è attualmente la tera-pia maggiormente utilizzata peril trattamento del carcinoma re-nale in fase avanzata (metasta-tico). Rispetto ad altri farmacidisponibili, sunitinib è quelloper il quale disponiamo di piùdati e che ha cambiato, più dialtri, radicalmente il trattamen-to di questa patologia. Lo studio

registrativo di Fase III ne ha di-mostrato l’efficacia e la buonatollerabilità come farmaco diprima linea; oltre il 30% dei pa-zienti risponde a sunitinib conuna riduzione importante dellamalattia, mentre un controlloglobale di malattia si ha nel 70%dei casi.Dall’inizio del 2014 è disponi-bile una nuova opzione tera-peutica per il trattamento diseconda linea del carcinomarenale metastatico: axitinib. Vi-sta la sua esperienza, qual è lapercezione del prodotto in ter-mini di efficacia e tollerabilità?L’esperienza clinica di questofarmaco è senz’altro positiva.Axinitib è un inibitore della ti-rosin-chinasi registrato perl’utilizzo come terapia di secon-da linea che nell’ambito dellostudio AXIS ha dimostratoun’attività superiore a quella dialtri farmaci. Quanto all’effettocollaterale più dibattuto, l’iper-tensione, che è comune d’altraparte a tutti gli inibitori della ti-rosin-chinasi, i dati più recentisembrano ipotizzare che tale ef-fetto, se ben controllato, possaessere addirittura l’espressionedi una maggior efficacia del far-

maco. Secondo quali modalità ven-gono scelti i diversi farmaci?Dal momento che non abbiamofattori predittivi di risposta, adifferenza di altre patologie on-cologiche, e che l’efficacia diquesti farmaci è sovrapponibile,la chiave di scelta del farmacopiù appropriato per il singolopaziente è rappresentata dallavalutazione combinata dellatossicità di ciascun farmaco,dalla presenza di eventuali co-morbilità e dalle condizioni ge-nerali del paziente, abbiamoanalizzato questi parametri inun nostro lavoro recentementepubblicato. Come si evolverà la pratica cli-nica alla luce delle nuove op-zioni terapeutiche e di quellein sviluppo?Nei prossimi anni contiamo diavere nuove e concrete oppor-tunità terapeutiche. In questiultimi due anni si è rinnovatol’interesse anche per l’approc-cio immunoterapico sul qualesono in corso studi che seguonodiverse strategie di modulazio-ne del sistema immunitario eche potrebbero cambiare dinuovo la pratica clinica.

ISABELLA SERMONTI GIOIA TAGLIENTE

Redazione: [email protected]

Carcinoma renale avanzato “Ora c’è una nuova terapia”

Gli ultimi dati presentati al congresso ARVO 2014

Conferme solo positive per ranibizumabdal congresso dell’Association for Research in Vi-sion and Ophthalmology (ARVO 2014): i dati sot-tolineano nuovamente il profilo di efficacia e si-curezza del trattamento, sia per gli studi cliniciregistrativi sia daper gli studi osservazionali con-dotti nel mondo reale. “Ranibizumab ha già di-mostrato una comprovata efficacia nel ridurre laperdita della vistanell’ambito delle suecinque indicazioni,come risulta evidentedagli esiti degli studiclinici presentati alcongresso ARVO2014”, ha dichiarato ildottor TimothyWright, Responsabiledel Development a li-vello Global, NovartisPharma AG. “Il datofondamentale è che i risultati di efficacia e sicu-rezza si riflettono anche nel contesto clinico re-lativo al mondo reale. I risultati provvisori a unanno dello studio LUMINOUS, studio osserva-zionale cross-indicazione condotto in “real-lifepractice”, confermano il profilo di sicurezza di ra-nibizumab nei pazienti con degenerazione ma-culare senile essudativa”. Lo studio clinico pro-spettico multinazionale e osservazionale di 5 anniLUMINOUS – il più vasto studio nell’ambito dellaretina medica attualmente in corso, che ha ar-

ruolato 30.000 pazienti nell’ambito di tutte le in-dicazioni approvate di ranibizumab – ha presen-tato i risultati a un anno sull’efficacia e la sicu-rezza di ranibizumab. Dei primi 2112 pazienti condegenerazione maculare senile essudativa arruo-lati, quelli già trattati in precedenza, inclusi quellicon più di 6 anni di trattamento con ranibizumab,hanno conservato la propria acuità visiva durantetutto il corso del primo anno. I pazienti non pre-cedentemente trattati ed esposti a trattamento

con ranibizumab han-no mostrato invece unguadagno di capacitàvisiva rispetto al basale(+4,1 lettere ETDRS).Non è stato identificatoalcun nuovo dato rela-tivamente al profilo disicurezza, che rimaneconfermato. Al congres-so sono stati riportatianche i risultati dellostudio COMRADE-B,

che ha confrontato l’efficacia e la sicurezza di ra-nibizumab rispetto a desametasone nei pazienticon BRVO (edema maculare secondario ad oc-clusione venosa retinica di branca). I pazientitrattati con iniezioni intravitreali di ranibizumab0,5 mg per 3 mesi, seguiti da una posologia “al bi-sogno”, rispetto ai pazienti trattati con impiantidi desametasone da 0,7 mg con durata comples-siva di circa 6 mesi, hanno avuto guadagni nellavista significativamente superiori al sesto mesedi trattamento.

Degenerazione maculare,ranibivumab funziona bene

Un insolito flash mob“Cuore in salute a passo di dan-za” – promosso dalla neo-nataAssociazione Italiana Scompen-sati Cardiaci (AISC), con il con-tributo di Novartis e del GREATNetwork Italia in Galleria Alber-to Sordi – dove coppie di over60 hanno improvvisato tra ipassanti una danza a sorpresa, per divulgare l’im-portanza dell’attività fisica e un corretto stile divita contro lo scompenso cardiaco. “La nascitadell’Associazione Italiana Scompensati Cardiacivuole essere l’inizio di un percorso collettivo diimpegno contro un problema sanitario in rapida

crescita, che non può più rima-nere inosservato - spiega Ober-dan Vitali, Presidente AISC – So-no tante le persone che comeme affrontano ogni giorno ledifficoltà e i sintomi invalidantidello scompenso cardiaco e chehanno vissuto l’esperienza trau-matica di un episodio acuto. Per

questo ho deciso di impegnarmi per avviare lacreazione di una rete di informazione e di sup-porto anche in Italia, come in altri Paesi europei,per affrontare questa vera e propria epidemiacon le armi dell’informazione e della prevenzio-ne”. (A. SER.)

Metà degli italiani non conosce lo scompenso cardiacoFlash mob a ritmo di musica dell’associazione italiana scompensati cardiaci

Donne che ripercorrono i ricordi di unavita vissuta. Ragazze in altalena e bambine chegiocano curiose. Giovani in dolce attesa e donnein cucina. Un obbiettivo fotografico per raccon-tare le diverse sfumature del mondo femminile.Fino a domenica 8 giugno sarà aperta al pubblicola mostra fotografica che prende il nome dal con-corso “Mille Modi di Essere Donna”, progetto pro-mosso e sviluppato da TENA, leader mondialenella gestione dell’incontinenza. La Galleria d’Ar-te Contemporanea milanese Dream Factory, inCorso Garibaldi 117, ospiterà una selezione di 40immagini, omaggio alle donne più diverse, peretà, professione e origine. “Il concorso Mille Modidi Essere Donna e la sua esposizione sono partedi un progetto di TENA che ha messo al centrole persone e in special modo le donne – precisa

Roberta de Fabritiis, curatrice indipendente -Donne dalle mille differenze e particolarità, don-ne dalle mille esigenze e aspirazioni. Tutto il ma-teriale ricevuto esprime la loro voglia di sentirsial meglio, libere di essere come sono, semplice-mente se stesse”.

‘Mille modi di essere Donna’ si mette in mostra Milano. La mostra sarà aperta al pubblico fino a domenica 8 giugno

Ferzan Ozpetek ospite d’onore di “IEO perle donne 2014”, l’evento annuale con cui l’IstitutoEuropeo di Oncologia (IEO) ha radunato le donneoperate al seno per una grande occasione di con-divisione di esperienze, memoria, opinioni. Natoda un’idea del Direttore Scientifico IEOUmberto Veronesi, presente anche questoanno all’evento insieme a tutti i medici einfermieri della Senologia, “IEO per ledonne” è unico nel suo genere: ogni announ migliaio di donne operate al seno inIEO si riunisce e spiega pubblicamenteai medici, agli infermieri, ai dirigenti del-

l’istituto la propria esperienza, in modo che il ser-vizio di IEO possa essere sempre più mirato, piùvicino alle reali esigenze delle pazienti. Coordinatodalla senologa e scrittrice Maria Giovanna Luini incoppia con lo scrittore Andrea Vitali, “IEO per ledonne 2014” ha avuto come ospite d’onore il regista

Ferzan Ozpetek che – nel suo recente “Al-lacciate le cinture” – ha affrontato con de-licatezza e amore l’argomento del tumoreal seno. Altri ospiti saranno Francesca delRosso (Wondy), Alessandra Faiella e Gio-vani Cocco. Un intervento video “a sorpre-sa” di Carlo Verdone ha contribuito a ren-dere unica l’esperienza.

‘Allacciare le cinture’, esperienze a confrontoL’Istituto Europeo di Oncologia con Ozpetek e le donne operate al seno

RENATA FRANCAVILLA

LARA LUCIANOOrdine, condivisione e sinergia sono glielementi che caratterizzano il lavoro di FederAn-ziani e Fimmg, mirato a tutelare le esigenze delpaziente che grazie alla riorganizzazione del sndiventerà attore principale di un meccanismo piùevoluto a che rispecchi le condizioni attuali delPaese. Approvato un Documento, frutto della col-laborazione tra FederAnziani, Fimmg e Corte diGiustizia Popolare per il Diritto alla Salute,realizzato in base alle esigenze del citta-dino, che propone un potenziamentodel ruolo del medico di medicina ge-nerale (mmg), essendo lui il perno delSistema Sanitario italiano, a cui ruota-no gli specialisti per garantire una as-sistenza più territoriale e meno ospeda-liera. “FederAnziani sostiene da tempo cheil medico di famiglia debba rappresentare ilprimo filtro delle esigenze e dei bisogni del cit-

tadino-paziente, dalla prevenzione alla diagnosidelle malattie per finire alla gestione della terapiacon la prescrizione dei farmaci da utilizzare - di-chiara Roberto Messina, Presidente di FederAn-ziani - La redazione di questo Documento sanci-sce per la prima volta la piena collaborazione me-dico-cittadino e sottolinea come sia solo il primo

passo per un’evoluzione del Sistema SanitarioNazionale a dimensione del paziente.”

Come sappiamo in Italia circa 12 mi-lioni di persone sono over 75 e unadelle cause principali di morte èproprio il disagio sociale e l’isola-mento. Con il Documento, profes-sionisti e cittadini hanno sintetiz-

zato in 12 punti le loro richieste alleIstituzioni per migliorare lecondizioni di vita dei pazienti.(I. SER.)

Uniti per un Servizio Sanitario Nazionale più moderno Per la riorganizzazione della Medicina Generale e delle Cure Primarie

Roberto Messinapresidente di FederAnziani

Per poter sperare in un futuro senza cancro

Una delle foto vincitrici del concorso