NATALE 2009 - VOCE AMICA · Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché,...

20
N. 41, anno XV - NATALE 2009 C i stiamo preparando alla Festa di Natale. Vedia- mo le strade, i giardini, i salotti illuminati da tante luci. Sono cose molto simpatiche che rallegrano e invitano a fare regali, a inviare auguri. Ma il cri- stiano non può e non deve fermarsi a queste cose este- riori; deve richiamare la grande verità del Natale: Dio si è incarnato, si è fatto uomo. Il Dio invisibile, onnipotente, si è fatto visibile nascendo in una grotta a Betlemme. E la Sua venuta tra noi è stata salutata dal canto gioioso degli angeli che nella grotta di Bet- lemme hanno cantato: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà”. E qui mi è caro riportare la parole che anni fa scrisse Mons. Aldo Bressani sul Bollettino di Buia: Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché, ma mai come quest’anno, mi è stato tanto difficile esprimere gli auguri di Buon Natale, eppure il formularli dovrebbe essere la cosa più bella e più semplice del mondo. Ho pensato, ho pregato, ho scritto e riscritto die- ci volte alcune frasi per impostare questo editoriale, ma ho avuto la sensazione di scrivere cose estrema- mente banali e sempre le stesse. Forse come sono banali certi presepi di plastica, che talvolta sono an- che belli ma molto freddi perché fatti in serie. Cre- do che qui stia l’errore: pretendere di scoprire dalle formule di auguri standard, buone per tutti; invece a Natale non si possono porgere auguri generici e in- Chiesa Parrocchiale, Presepe 2008.

Transcript of NATALE 2009 - VOCE AMICA · Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché,...

Page 1: NATALE 2009 - VOCE AMICA · Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché, ma mai come quest’anno, mi è stato tanto difficile esprimere gli auguri di Buon

N. 41, anno XV - NATALE 2009

C i stiamo preparando alla Festa di Natale. Vedia-mo le strade, i giardini, i salotti illuminati da

tante luci. Sono cose molto simpatiche che rallegranoe invitano a fare regali, a inviare auguri. Ma il cri-stiano non può e non deve fermarsi a queste cose este-riori; deve richiamare la grande verità del Natale:Dio si è incarnato, si è fatto uomo. Il Dio invisibile,onnipotente, si è fatto visibile nascendo in una grottaa Betlemme. E la Sua venuta tra noi è stata salutatadal canto gioioso degli angeli che nella grotta di Bet-lemme hanno cantato: “Gloria a Dio nel più alto deicieli e pace in terra agli uomini di buona volontà”.

E qui mi è caro riportare la parole che anni fascrisse Mons. Aldo Bressani sul Bollettino di Buia:

Natale

1

“AUGURI DI BUON NATALE 1998Carissimi,

non so dire perché, ma mai come quest’anno, miè stato tanto difficile esprimere gli auguri di BuonNatale, eppure il formularli dovrebbe essere la cosapiù bella e più semplice del mondo.

Ho pensato, ho pregato, ho scritto e riscritto die-ci volte alcune frasi per impostare questo editoriale,ma ho avuto la sensazione di scrivere cose estrema-mente banali e sempre le stesse. Forse come sonobanali certi presepi di plastica, che talvolta sono an-che belli ma molto freddi perché fatti in serie. Cre-do che qui stia l’errore: pretendere di scoprire dalleformule di auguri standard, buone per tutti; invece aNatale non si possono porgere auguri generici e in-

Chiesa Parrocchiale, Presepe 2008.

NATALE 2009 11-12-2009 12:43 Pagina 1

Page 2: NATALE 2009 - VOCE AMICA · Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché, ma mai come quest’anno, mi è stato tanto difficile esprimere gli auguri di Buon

distinti; essi devono essere appropriati alla singolamentalità di ciascuno e adatti al momento che ognipersona vive e soffre.

È molto diverso dire buon Natale a te, che viviimmobilizzato da anni, dopo quel terribile inciden-te stradale che ti ha ridotto a un rudere; tu la stellacometa del presepe non la vedi neanche, perché nonpuoi muovere la testa dal guanciale. E, allora, vor-rei descrivertela io, e dirti che essa fa luce anche perte e assicurarti che Gesù è venuto a dare senso allatua tragedia e che, nella Notte Santa, anzi ogni not-te della tua vita, Egli trasloca dalla mangiatoia pervenirti accanto e farsi scaldare da te.

Invece ha significato diverso dire buon Natale ate, che hai fatto spese pazze per rinnovarti l’attrez-zatura sciistica, e il 25 dicembre lo passerai in mon-tagna. Tu, la stella cometa non la vedi perché nonhai tempo per pensare a queste cose, e in testa haiben altre stelle. E, allora, vorrei provocartene la no-stalgia, e dirti che le lampade dei ritrovi mondanidove consumi le tue notti e i tuoi soldi, non fannoluce sufficiente a dar senso alla vita.

È molto bello e semplice dire buon Natale a te,che il 26 dicembre andrai all’altare col tuo ragazzo,perché a te basterà l’invito a vedere nel presepe lacelebrazione nuziale suprema di Dio che prende insposa l’umanità, è già ti sentirai coinvolta nel mi-stero di Natale, cioè dell’incarnazione di Dio.

Più difficile e impegnativo è dire buon Natale ate, che il mese scorso hai firmato la separazioneconsensuale, dopo che lui s’é ne andato con un’al-tra. A te, che per la prima volta passerai le feste dasola in casa, e che non hai voglia neppure di andarea pranzo dai tuoi, occorrerà tutta la discrezione perfarti capire che non è molto dissimile il ripudio su-bito da Gesù nella Notte Santa. Buon Natale a te,buon Natale a lui, perché, scorgendo nel Bambinodel presepe il mistero della fedeltà di Dio, torni pre-sto a casa.

Voglio dire buon Natale a te, carissimo, che misei tanto vicino con la tua sincera amicizia, ma an-che tanto lontano per l’ateismo che professi... Tudavanti al presepe resti impassibile. E il bue e l’asi-no ti fanno sorridere, e l’incanto di quella notte tisembra una fuga dalla realtà, e rassomigli tanto aqualcuno di quei pastori che, all’apparizione degliangeli, non si è neppure scomposto ed è rimasto ascaldarsi davanti al fuoco del suo scetticismo. Nonvoglio forzare la tua coscienza: ma sei proprio sicu-ro che quel Bambino non abbia nulla da dirti, e chequesto mistero (che tu vorresti confinare tra le fa-vole) di Dio fatto uomo per amore, sia completa-mente estraneo al tuo bisogno di felicità? Auguri,

comunque, perché la tua irreprensibile onestà uma-na trovi nella culla di Betlem la sua sorgente e il suoestuario.

Auguri a te, che hai un cuore, che trasalisce diallegrezza e trabocca di commozione e di gioiaquanto pensi al Dio che scende sulla terra, nasce inuna grotta e diventa l’Emmanuele, cioè il Dio connoi... Quando vivi e parli di questi eventi, si vedeche ci credi a quello che dici, e daresti la vità per-ché anche altri che tu conosci e ami, ponessero losguardo su quel pozzo di luce che rischia di acceca-re i tuoi occhi.

Dire buon Natale a te, che vivi nella casa di ri-poso, e la sera ti lasci cullare dalle nenie pastorali, ete ne vai sulle ali della fantasia ai tempi di quandoeri bambino, e la tua anima brulica di ricordi più diquanto il presepe non brulichi di pecorelle, e pensiche questo forse sarà il tuo ultimo Natale, e ti raffi-guri già il momento in cui Gesù lo contempleraifaccia a faccia con i tuoi occhi...

...è molto diverso che fare gli auguri a te che haivent’anni e tutti dicono che non sei più quella di unavolta, e l’altro giorno hai confidato che non fai piùparte del coro e che forse quest’anno non ti confes-serai neppure. Bon Natale. Pregherò perché tu pos-sa trovare cinque minuti per piangere da sola da-vanti alla culla, e in quel pianto tu possa sperimen-tare le stesse emozioni di quanto la semplice cartastagnola del presepe di faceva trasalire di felicità.

Un conto è dire buon Natale a te, che stai inospedale e oggi anche i medici se ne sono andati etu non vedi l’ora che arrivi il momento delle visiteper poter parlare con qualcuno... e un conto è direbuon Natale a te che in carcere nessuno verrà a tro-vare dopo che ne hai combinate di tutti i colori per-fino a tuo padre e tua madre.

Auguri a tutti e due comunque, e ai vostri com-pagni di corsia o di cella; Gesù Cristo vi restituiscala salute del corpo e quella dello spirito.

Buon Natale a te, che sei rimasta sola, e a te cheti scopri, e non da oggi, tanto solo. A te, che sei fe-lice perché le cose vanno bene. A te che ti disperiperché le cose vanno male.

Vorrei, con un po’ di trepidazione ma con tantoamore, stringere la mano a tutti ed a ciascuno: sonosicuro che nessuno tirerà indietro la sua. Perché aNatale, felice o triste che sia, fedele o miscredente,miserabile o miliardario, ognuno avverte, chissà perquale mistero, che quel Bambino “avvolto in fascee deposto in una mangiatoia”, una volta che l’ha co-nosciuto, non può farne a meno. Buon Natale.

monsignor Aldo Bressani”2

NATALE 2009 11-12-2009 12:43 Pagina 2

Page 3: NATALE 2009 - VOCE AMICA · Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché, ma mai come quest’anno, mi è stato tanto difficile esprimere gli auguri di Buon

3

Prima Santa Messa

G rande festa a San Gervasio di Carlino domenica 11ottobre per la Prima Messa di don Fabio Filiputti.

Un avvenimento storico per San Gervasio e per tutta laComunità parrocchiale di Carlino. Un giovane che nonha avuto paura di consacrarsi al Signore, di risponderealla Sua chiamata a diffondere il Regno di Dio. Nume-rosa è stata la partecipazione e la commozione da partedi tante persone.

Don Fabio, attorniato da alcuni sacerdoti, accompa-gnato dalla Banda, in corteo è partito dalla Chiesa deiSanti Gervasio e Protasio, e tra gli applausi, ha fattol’ingresso in chiesa, accolto dal canto della Corale e dal-la commozione della mamma e dei parenti.

L’omelia è stata tenuta dal Rettore del Seminariodon Dino Bressan, e all’offertorio sono stati fatti alcunidoni a don Fabio da parte della Parrocchia, del Comunee dei Beni civici di San Gervasio.

Don Fabio ha avuto parole di ringraziamento per tut-ti e ha invitato a pregare per lui, per il buon esito del suoapostolato.

Alla fine i concelebranti hanno baciato le mani con-sacrate del novello sacerdote, e poi tutti si sono recati aCarlino, sotto il capannone parrocchiale, per degustareil pranzo preparato per l’occasione.

La mamma di FabioLe parole, molte volte, non si prestano a descrivere

realmente i sentimenti e le emozioni che proviamoin certi momenti della nostra vita; soprattutto non si pre-stano a descrivere ciò che il cuore di una mamma provanel giorno della consacrazione a sacerdote del suo uni-co figlio. La meta del lungo cammino di Fabio ha ini-ziato ad avvicinarsi il 15 marzo scorso, ad Ampezzo,con la cerimonia di diaconato, celebrata dall’Arcivesco-vo mons. Brollo, durante la quale ho avuto modo di pro-vare una grande emozione ed un immenso orgogliogioioso per questa scelta di vita di Fabio. In realtà, quel-la celebrazione è stata l’inizio di un periodo della mia

vita di cui la gioia e laserenità porterò sem-pre nel mio cuore dimamma; infatti, l’e-mozione, in questimesi in cui sapevo cheoramai il cammino dipreparazione sacerdo-tale di Fabio stavagiungendo al termine,non mi ha mai lasciatae ho cominciato a rea-lizzare quale senti-mento immenso e digioia indescrivibileavrei provato nei gior-ni ormai prossimi al-l’ordinazione sacerdotale di Fabio. Porterò sempre vivoil ricordo della serata del sei ottobre scorso, in cui, a SanGervasio, è stata celebrata una veglia di preghiera dedi-cata a Fabio, organizzata dalla Consulta Giovanile Fo-raniale di Porpetto e a cui ha partecipato tutta la comu-nità foraniale. La serata si è sviluppata con momentigioiosi di canto, momenti di riflessione che mi hannosaputo infondere grande serenità e momenti di vivaemozione, come la lavanda dei piedi, gesto simbolico,che a San Gervasio prima d’ora non era mai stata cele-brata. Tutti questi momenti, tutti questi sentimenti cosìforti, condivisi non solo con i miei familiari ma anchecon le persone più care, mi hanno accompagnata fino asabato 10 ottobre, giorno della celebrazione della ceri-monia di presbiterato di Fabio, svoltasi a Udine, nellasolennità della Chiesa Cattedrale e il giorno dopo, do-menica 11, giorno in cui Fabio ha celebrato, nella Chie-sa di San Gervasio, la sua Prima S. Messa e dove è sta-to caldamente accolto dalla comunità in festa, da tutti iparrocchiani, parenti e amici, che l’hanno visto crescerefin da bambino, e da numerosi sacerdoti, diaconi e col-leghi di studio che l’hanno accompagnato durante il suopercorso di studi. Sono stati momenti di gioia indescri-vibile... gioia che ha colmato il mio cuore e il cuore ditutte le persone che hanno condiviso con noi questa fe-sta. Ma non solo... è per me veramente difficile descri-vere a parole la sensazione di sereno ma immenso “av-vicinamento” a Dio e a Maria Vergine che ho provatodurante questi giorni, ma sono ben certa, nel mio cuore,dell’enorme felicità e beatitudine che ho provato comemamma cristiana credente e praticante.

Don Fabio Filiputti.

Concelebrazione. I partecipanti alla S. Messa.

NATALE 2009 11-12-2009 12:43 Pagina 3

Page 4: NATALE 2009 - VOCE AMICA · Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché, ma mai come quest’anno, mi è stato tanto difficile esprimere gli auguri di Buon

4

Non voglio tralasciare il ricordo del ben riuscitopranzo organizzato dalla Parrocchia in onore di Fabio ei momenti di divertimento che hanno ancor più allietatoquesta giornata e per cui sarò riconoscente a tutte le per-sone che hanno organizzato e condiviso con noi questogiorno di festa.

Grazie, grazie, grazie!

Lettera aperta all’amico don FabioCarissimo don Fabio abbiamo pensato di scriverti

questa lettera, un vero e proprio ringraziamento ditutta la comunità parrocchiale di Carlino e San Gerva-sio, per l’esperienza che ci hai fatto vivere in occasio-ne della tua ordinazione sacerdotale. È stato un eventoeccezionale. Come diceva infatti il nostro sindaco inoccasione della celebrazione della tua prima messa bi-sogna andare indietro di 250 anni, al 1758, per trovareun sacerdote nativo di San Gervasio. Si chiamava donFrancesco Macorutti e portava quindi lo stesso cogno-me di tua mamma.

Don Fabio abbiamo avuto l’onore di accompagnartilungo tutto il tuo cammino di formazione, che spessonon è stato facile ma che sicuramente ha fortificato latua vocazione e la tua fede, abbiamo gioito con te ilgiorno in cui sei stato ordinato diacono, ti abbiamo so-stenuto nei giorni di preparazione al “grande evento”con la veglia di preghiera organizzata dai nostri giova-ni, presieduta da don Luca alla presenza del nostro vi-cario foraneo don Livio ed animata dal coro foraniale eci siamo emozionati quando, per mano del nostro arci-vescovo mons. Pietro Brollo sei stato ordinato Sacerdo-te, un momento che verrà custodito gelosamente nei no-stri cuori come un qualcosa di veramente prezioso.

Caro don Fabio come ci diceva don Luca durante laveglia, ai giorni nostri essere sacerdote è una sfida nonsempre facile ma che può essere sempre e comunque,oltre che stimolante, vinta perché non sei solo, vintaperché ti accompagnerà sempre il Signore che ti hascelto e che non abbandona mai chi lo invoca.

Tu, Fabio, sei giunto radioso al giorno della tua or-dinazione perché hai creduto e ti sei affidato al forteamore di Dio. Ti sei lasciato scegliere da Lui, affidan-dogli il tuo cuore, e da questo amore forte hai ricevutoquella imposizione delle mani con cui Dio ha convali-dato il tuo dono e ti ha reso il centuplo mediante la“grazia sacramentale” che ti accompagnerà per tutta latua esistenza.

L’ordinazione presbiterale non è infatti l’esito deituoi sforzi, bensì un dono assolutamente gratuito diDio. Come spesso dice il Santo Padre: “Il sacerdozio èdono straordinario. Dono per tutti i tempi e per gli uo-mini di ogni razza e cultura. Dono che si rinnova nellaChiesa grazie all’immutabile misericordia divina e allagenerosa e fedele risposta di tanti fragili uomini. Donoche non cessa di stupire chi lo riceve”.

Tu, come San Paolo, hai accettato la chiamata di Ge-sù giocandoti fino in fondo, rischiando tutto. Nessuno ti

ha obbligato a compie-re questo passo, ma li-beramente ti sei conse-gnato al disegno di Dionella forza dello Spiri-to per prolungare nelmondo la presenza diCristo attualizzando ilsuo stile di vita.

E lo Spirito Santo èsceso su di te per con-sentirti di vivere l’ami-cizia con Cristo che ciha chiamati amici;un’amicizia che cre-scerà giorno dopo gior-no attraverso la pre-ghiera, l’ascolto della Parola, la celebrazione dei sacra-menti e la coerenza di vita. Lo Spirito ti sosterrà con lasua grazia potente affinché tu possa sempre irradiare labellezza di un’esistenza consacrata al Signore nell’a-more e per amore dei fratelli.

Carissimo don Fabio alla giornata vissuta in occa-sione della celebrazione della tua prima messa a SanGervasio c’erano proprio tutti. È stata una grande festa.C’era tua mamma, i tuoi familiari, don Agostino, il tuorettore del seminario don Dino Bressan, diversi parroci,i tuoi amici seminaristi, le autorità, la banda e la coralee c’era la tua comunità, la comunità di Carlino e SanGervasio coinvolta umanamente e spiritualmente che,grazie a te, si è ritrovata unita e con grande gioia si è da-ta da fare per lasciarti un ricordo indimenticabile.

Don Fabio noi faremo sempre il tifo per te affinchétu possa rimanere sempre quella persona (quel sacerdo-te!) che sa “perdere tempo” con la gente, che sa ascol-tare, che sa dialogare, che sa trasmetterti quella fede equella speranza in Dio, Padre buono e misericordioso.

Pregheremo il Signore affinché anche dalla tua te-stimonianza gioiosa e contagiosa possa dipendere quelrisveglio vocazionale di cui la Chiesa oggi ha tanto bi-sogno, lo invocheremo affinché ci aiuti ad essere vigilinel riconoscere i tuoi bisogni, discreti nell’aiutarti e nelrimanerti accanto, pronti a condividere con te le gioiema anche le difficoltà, capaci di farti sentire sempreprotagonista e non spettatore di una comunità che ti havisto crescere e che ti vuol bene.

“... mi limiterò a dire che d’ora in poi in Friuli ci sa-rà un prete riconoscibile per il passo ampio e falcato eper la risata sonora e contagiosa…” con questa “simpa-tica verità”, pronunciata in occasione della celebrazio-ne della tua prima messa, concludeva il suo discorso,sincero e commosso, il nostro sindaco Diego Navarria,tuo ex catechista ed animatore. Anche noi vogliamoconcludere questo nostro scritto condividendo con unsorriso questo pensiero, salutandoti con affetto e riba-dendoti nuovamente... grazie don.

Che tu possa, come San Paolo, poter dire nell’ulti-mo giorno (tra non meno di cent’anni... chiaramente erasottinteso): “Ho combattuto una buona battaglia, ho ter-minato la mia corsa, ho conservato la fede”.

La tua comunità di Carlino e San Gervasio.

I doni.

NATALE 2009 11-12-2009 12:43 Pagina 4

Page 5: NATALE 2009 - VOCE AMICA · Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché, ma mai come quest’anno, mi è stato tanto difficile esprimere gli auguri di Buon

5

è colui che nella persona di Cristo incarna ciò che diLui il profeta Isaia dice al capitolo 61, ai versetti 1-3“Lo spirito del Signore Dio è su di me perché il Si-gnore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha manda-to a portare il lieto annunzio ai miseri, a fasciare lepiaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà de-gli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a pro-mulgare l’anno di misericordia del Signore [...], perconsolare tutti gli afflitti, per allietare gli afflitti diSion, per dare loro una corona invece della cenere,olio di letizia invece dell’abito da lutto, canto di lodeinvece di un cuore mesto).

Il Concilio Vaticano II nella “Lumen Gentium”,documento fondamentale per capire la Chiesa oggi,dice al suo 28º capitolo che “I presbiteri, […] in vir-tù del sacramento dell’ordine ad immagine di Cristo,sommo ed eterno sacerdote (Eb5,1); (Eb7,24);(Eb9,11), sono consacrati per predicare il Vangelo,essere i pastori fedeli e celebrare il culto divino, qua-li veri sacerdoti del Nuovo Testamento. Partecipi, nelloro grado di ministero, dell’ufficio dell’unico media-tore, che è il Cristo (1Tm2,5) annunziano a tutti laparola di Dio. Esercitano il loro sacro ministero so-prattutto nel culto eucaristico o sinassi, dove, agendoin persona di Cristo e proclamando il suo mistero,uniscono le preghiere dei fedeli al sacrificio del lorocapo e nel sacrificio della messa rendono presente eapplicano fino alla venuta del Signore (1Cor11,26),l’unico sacrificio del Nuovo Testamento, quello cioèdi Cristo, il quale una volta per tutte offrì se stesso alPadre quale vittima immacolata (Eb9,11). Esercitanoinoltre il ministero della riconciliazione e del confor-to a favore dei fedeli penitenti o ammalati e portanoa Dio Padre le necessità e le preghiere dei fedeli(Eb5,1). Esercitando, secondo la loro parte di autori-tà, l’ufficio di Cristo, pastore e capo, raccolgono lafamiglia di Dio, quale insieme di fratelli animati daun solo spirito, per mezzo di Cristo nello Spirito liportano al Padre e in mezzo al loro gregge lo adora-no in spirito e verità (Gv4,24). Si affaticano inoltre

nella predicazione e nell’insegnamento(1Tm5,17), credendo ciò che hanno let-to e meditato nella legge del Signore,insegnando ciò che credono, vivendociò che insegnano. [...] Nelle singole co-munità locali di fedeli rendono in certomodo presente il vescovo, cui sono uni-ti con cuore confidente e generoso, neassumono secondo il loro grado, gli uf-fici e la sollecitudine e li esercitano condedizione quotidiana”.

Bello è pensare al Sacerdote come il“Mosè sul monte” di Esodo 17,8-14: ilpopolo di Israele in guerra con gli Ama-leciti vinceva solo quando Mosè innal-

Il sacerdote donodella e per la chiesaQuando a una persona cara accade qualcosa di

straordinariamente unico e irripetibile nella vita,per quello spesso dimenticato principio di solidarietàsi condividono con lei tutti i gloriosi sentimenti cheessa vive. Si fanno proprie la sua gioia, il suo godi-mento, le sue conquiste, la sua realizzazione... quasiin un rapporto di simbiotica empatia! In altre parole,si è felici per la sua felicità, ed è per questo che vor-rei condividere con chiunque legga questo articolo,una piccola ma significativa parte della mia vita, vi-sto che molti lettori hanno avuto modo di comparte-cipare a tale soddisfazione.

Confesso che non mi sono mai trovato in cosìgrande difficoltà nello scrivere qualcosa di me comein questo momento! Mai infatti prima d’ora m’è ca-pitato di mettere nero su bianco parole che riguarda-no il dono incommensurabile che ha trasformato ra-dicalmente la mia esistenza sulla faccia dell’univer-so: il sacerdozio!

Già “qualcosa di grande” era successo il 15 dimarzo scorso, quando sono entrato nel Duomo diAmpezzo da laico, e ne sono uscito da ministro ordi-nato; ero diacono con 2000 anni di servizio nella sto-ria della Chiesa per mezzo della successione aposto-lica sulle mie spalle: basterebbe leggere gli atti degliApostoli al capitolo 6, per farsene un’idea!

Ma il 10 ottobre…!!! Tra le lacrime che facevo fa-tica a trattenere e la marea di gente intervenuta tra cuimoltissimi amici di Carlino e parenti, ho fatto il mioingresso nel Duomo Cattedrale di Udine e da lì, an-cora molto frastornato, ne sono venuto fuori Presbi-tero! Apparentemente lo stesso di prima, ma da allo-ra il Signore per mezzo della Chiesa mi ha dato la fa-coltà di renderLo presente sull’altare per rinfrancareil Suo popolo radunato intorno alla mensa sacrifica-le, di “guarire” le anime col perdonodei peccati e rinnovare la vita di chiun-que con spirito contrito e fiducioso siaffida al tribunale della Sua Misericor-dia, di confortare i cuori affranti dallasofferenza fisica e lenire il loro dolorecol Sacramento dell’Unzione degli in-fermi! Tra le tante idee teologiche, bi-bliche, tradizionali o comunementecircolanti sulla figura del sacerdote, ame piace ricordarne 5: due dall’AT,due dal NT e una dal Vaticano II: Ilprete, tralasciando tutti gli aspetti buro-cratici (e umani!) è colui che, parteci-pando dell’unico Sacerdozio di Cristo,

NATALE 2009 11-12-2009 12:43 Pagina 5

Page 6: NATALE 2009 - VOCE AMICA · Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché, ma mai come quest’anno, mi è stato tanto difficile esprimere gli auguri di Buon

zava le braccia verso ilcielo in preghiera! Ineffetti, il prete non faaltro, con la recita delbreviario, che pregarecon/per la Chiesa e ilpopolo di Dio (e nonper se stesso!): Inter-cede presso Dio comeMosè affinché i cri-stiani possano vincereper il loro battesimosul male dentro e fuo-ri di loro!Il ministero sacerdota-

le è infatti ordinato esclusivamente per il sacerdoziocomune dei battezzati! Insieme infatti, come dice SanPietro nella sua seconda lettera al capitolo 2, verset-ti4-6 “Stringendovi a lui, pietra viva, rigettata dagliuomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voivenite impiegati come pietre vive per la costruzionedi un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, peroffrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo diGesù Cristo”. Di modo che, quindi, come marito emoglie sono vicendevolmente chiamati a santificarsireciprocamente, così anche il sacerdote diocesano èchiamato a crescere i fedeli nella santità, e a santifi-carsi per mezzo loro! A tal proposito, sempre l’Apo-stolo Pietro aggiunge nella sua lettera: “Esorto gli an-ziani (i presbiteri) che sono tra voi, quale anziano co-me loro, testimone delle sofferenze di Cristo e parte-cipe della gloria che deve manifestarsi: pascete ilgregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo nonper forza ma volentieri secondo Dio; non per vile in-teresse, ma di buon animo; non spadroneggiando sul-le persone a voi affidate, ma facendovi modelli delgregge. E quando apparirà il pastore supremo, rice-verete la corona della gloria che non appassisce.Ugualmente, voi, giovani, siate sottomessi agli anzia-ni. Rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri,perché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umi-li. Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio,perché vi esalti al tempo opportuno, gettando in luiogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura divoi. Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, ildiavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chidivorare. Resistetegli saldi nella fede”. (1Pt 5, 1-9a)

La mia vita, quindi, dal giorno del mio Battesimo,della mia Cresima, e ancora di più dopo la consacra-zione presbiterale non mi appartiene più, ma vorreb-be essere donata totalmente al Signore Gesù perchécome dice Paolo nella lettera ai Galati (2,20b) “Que-sta vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio diDio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me”.

L’amore che Gesù riversa su di me in ogni istanteè tale che non posso tacerlo ed egoisticamente appro-priarmene, ed è con questo spirito che sto muovendoi primi passi e “vagiti sacerdotali” nella forania diAmpezzo avendo lasciato ufficialmente (ma mai difatto!) la parrocchia di Carlino e, come ho avuto giàmodo di scrivere da Diacono, ora lo ribadisco da Pre-sbitero: unico mio scopo è quello di far conoscere eamare il Signore Gesù, far sperimentare la sua pre-senza liberante da tutto ciò che impedisce all’uomo diessere più uomo, e ai giovani di essere più giovani!La fragilità infatti è conseguenza di una vita fondatanon sulla roccia ma sulla sabbia! La gioia vera infat-ti non è nell’alcool, nelle sballate del sabato sera(quante morti ancora dovranno esserci per renderseneconto?), o in un ago conficcato nel braccio, nel bru-ciare sempre più precocemente le tappe dell’incontrosessuale perché “tutti oggi fan così” (risolvendo poile conseguenze con un aborto, per la filosofia del “ilcorpo è mio, e io decido cosa farne”!!!) nell’andare adonne o uomini perché stanchi del coniuge, o a farbravate, perché annoiati della monotonia della vita,nella bestemmia come sfogo di qualsiasi banalità an-data storta! Ciò che può veramente riempire la vita, èsolo l’attingere dalla sorgente inesauribile della vita edella pace: per questo i miei non sono discorsi pura-mente moralistici!

Gesù dice “Vi lascio la pace, vi do la mia pace.Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia tur-bato il vostro cuore e non abbia timore”. (Gv 14, 27)Pertanto il mio ministero sacerdotale, non è altro cheun portare la pace di Gesù nei cuori affaticati di colo-ro che ancora non lo conoscono, un scaldare i cuori dichi vive nella tiepidezza, un alimentare il rapporto traLui e chi già ne ha fatto esperienza. Egli ci ha apertola via per poter essere liberi da tutto ciò che ci impri-giona, conseguenza del peccato, sta a noi ora, perco-rerla! Il dono del ministero sacerdotale che ho rice-vuto, pertanto, non è per me, ma per chiunque ne ab-bia bisogno nel cammino verso quel Regno che tantoè invocato nel “Padre nostro”.

d. Fabio Filiputti

6

La Corale.

NATALE 2009 11-12-2009 12:43 Pagina 6

Page 7: NATALE 2009 - VOCE AMICA · Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché, ma mai come quest’anno, mi è stato tanto difficile esprimere gli auguri di Buon

Con grande partecipazione e com-mozione l’Arcidiocesi ha accolto

il nuovo arcivescovo mons. AndreaBruno Mazzolaco. Ha lasciato Trevisoed è venuto a Udine. Succede a mons.Pietro Brollo e si è presentato a noicon le parole del suo stemma “PROVOBIS IN CHRISTO MINISTRI”.

Ci ha invitati a pregare per lui,perché il Signore lo guidi nella suamissione apostolica. E noi fin d’oradobbiamo essere disponibili ad ascol-tare la sua parola di pastore.

A mons. Andrea Bruno Mazzocatol’augurio di buona permanenza inmezzo a noi e auguri di fecondo apo-stolato.

IL SALUTO ALLA DIOCESI DI UDINE DA PARTE DEL NUOVO ARCIVESCOVOMONS. ANDREA BRUNO MAZZOCATO

Cari confratelli nell’episcopato. ecc. mons. Brolloed ecc. mons. Battisti, cari sacerdoti, diaconi, semina-risti, consacrate/i, care sorelle e fratelli laici dell’Arci-diocesi di Udine, la strada maestra dell’obbedienza miha condotto fino a voi, fino alla vostra – e da oggi no-stra – Chiesa di Cristo che è in Udine. La volontà diDio Padre, manifestata attraverso la decisione del San-to Padre, mi ha ancora una volta sorpreso ricordando-mi che i progetti sulla mia vita sono Suoi e non miei.Ed ho obbedito con serena convinzione, pur con unacerta umana sofferenza.

Penso possiate capire che non mi è facile lasciarela Diocesi di Treviso in cui sono nato, ho ricevuto lafede, il sacerdozio e alla quale ero stato poi, inviatocome Pastore.

Posso, però, assicurarvi che nel profondo del miocuore sono sereno, non per bravura mia, ma per la gra-zia dello Spirito Santo che non mi è mai mancata ognivolta che l’obbedienza mi ha chiesto nuovi e impe-gnativi cambiamenti.

Con questa serenità spirituale vengo a voi comeVescovo e Pastore, pronto a conoscervi, ad amarvi e adonare tutto quello che ho di mio.

Nel motto del mio stemma ho scelto questa frasepaolina: “Pro vobis in Christo ministri”, “Servi in Cri-sto a vostro favore”.

Così penso debba essere il Vescovo e così cerche-rò di essere tra voi: un servitore che porta Gesù Si-gnore per aiutare la fede, speranza e carità.

So di essere chiamato a servire una Chiesa che vie-ne da un’antica e grande tradizione cristiana. Deside-ro inserirmi umilmente in questa tradizione e offrire ilmio contributo per un tratto della storia.Desidero continuare l’opera pastorale dei Vescovi chemi hanno preceduto nella successione apostolica; in

particolare, l’opera di S.E. mons. Batti-sti e di S.E. mons. Brollo che da anniconosco e stimo, grazie agli incontridelle Conferenza Episcopale Triveneta.

Ho la grazia di averli vicini e in buo-ne condizioni e potrò avvalermi dellaloro saggezza.

Invito tutti a pregare lo Spirito San-to perché l’avvicendamento del pastoresia per tutta la Diocesi un momento fa-vorevole che renda ancor più vivo l’im-pegno missionario sul quale tutti da an-ni state camminando e sul quale conconvinzione mi inserisco.

Desidero esprimere un sentimentodi filiale gratitudine al Santo Padre perla stima e la fiducia che ha mostrato an-cora una volta verso la mia povera per-sona.

Già da giorni siete nelle mie preghiere e vi chiedola carità di iniziare anche voi a ricordarmi nelle vostre,perché ne ho bisogno.

Per intercessione di Maria Vergine e dei Santi Pa-troni Ermacora e Fortunato, invoco su di voi la primabenedizione di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo.

Andrea Bruno Mazzocato

L’arrivo del nuovo arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato

UN BAMBINO È “DIO CON NOI”

Un bambino come i nostri appena nato,che dorme fra le braccia della Madre,è il Figlio di Dio, è il Salvatore tanto atteso.

Dio ci viene incontronon con segni di potenza che incute timore,ma nella debolezza di un bambino che chiede amore:un bambino “povero” che nasce in una stalla,che ha per culla una mangiatoia.

Eppure nel silenzio di quella notte risuona il lieto annuncio:“Vi annuncio una grande gioia,oggi è nato il Salvatore”.

La gioia e la certezza di essere salvati.La nostra gioia è Gesù, “Dio con noi”.Il volto di Dio risplendesul volto di una bambino poveroappena nato.

Centro Catechistico Salesiano

7

NATALE 2009 11-12-2009 12:43 Pagina 7

Page 8: NATALE 2009 - VOCE AMICA · Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché, ma mai come quest’anno, mi è stato tanto difficile esprimere gli auguri di Buon

8

...Inizia il 17 Luglio tragocce di pioggia e maglioncini

Apertura difficile quest’anno della sagra pae-sana, e non poteva essere altrimenti: era Ve-

nerdì 17 luglio! Scaramanzia a parte, che mal si concilia con

l’ambiente provvidenziale della parrocchia oveuna mano velata protegge sempre chi si impegnanell’organizzazione di una sagra che sfida tradi-zionalmente i temporali estivi, la sagra è parti-ta... E così anche nel 2009 tra nuvole nere, fre-schino e gocce di pioggia alternate a spruzzi dibirra e forse di cappuccino caldo, si è aperta sot-to le note di Silvia on the Waves l’edizione 2009di Dentro io Sono Abile. Eh si Silvia, la vocalistdi Elisa.

La menzionata pioggia ha effettivamente cau-sato non pochi problemini già a partire dal primosabato causando la sospensione per temporale po-meridiano del 3º trofeo sampei, gara alla trota perbambini e ragazzi. Nessun problema la gara si èdisputata regolarmente il sabato successivo e cir-

Festa Paesana 2009 “Dentro io sono abile”

S. Messa.

I Sindaci.

La gara di pesca.

NATALE 2009 11-12-2009 12:44 Pagina 8

Page 9: NATALE 2009 - VOCE AMICA · Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché, ma mai come quest’anno, mi è stato tanto difficile esprimere gli auguri di Buon

9

principianti allo sbaraglio giunto oramai alla sua4ª edizione. Anche nell’edizione 2009 così comein tutte quelle precedenti abbiamo assistito aduna grande partecipazione ed all’ennesimo re-cord di incassi: cosa a cui siamo abituati quandoc’è il Festival! In quella serata abbiamo potuto

ca 90 piccoli sampei hanno pescato 300 chili ditrote nel laghetto di Porpetto. Vincitore assolutoLuca Bonamin: 3 kilogrammi con tre trote!

Quest’anno nella prima settimana è stata col-locata la Partita del Cuore: competizione calcisti-ca su cemento duro molto agonistica a base di do-ping che vede scontrarsi senza pietà i politici con-tro i preti... In realtà qualche mistero della fedec’è stato; eccome! Don Agostino ci dice sempredurante le Sante Messe che mancano i preti inFriuli eppure alla Partita del Cuore abbondanosempre... I casi sono due: o non è vero che man-cano preti oppure ... li ha presi in trasferta! Co-munque sia la squadra dei teologi, seminaristi,preti in pensione ed apprendisti prelati ha vintoanche quest’anno per l’ennesima volta e non stabene ricordare il punteggio. Quello che è certo èche i politici hanno già definito il calendario 2010degli allenamenti ed hanno giurato che la prossi-ma volta vinceranno, a costo di fare ...i politici!

Bruno Pizzul però non ci crede ma ha promes-so che anche nel 2010 non mancherà di presen-ziare: anche lui si è affezionato a Carlino ed allanostra sagra.

La seconda settimana si è aperta all’insegna diun ritrovato clima estivo ed il termometro ha pre-sentato venerdì 24 luglio una temperatura ottima-le anche se verso mezzanotte a Palmanova dilu-viava ed a Carlino gli organizzatori tremavano...Eh si eravamo nel vivo del COLORADO SHOWe Suor Nausica ce ne stava dando tante ...ma tan-te... che l’amico “sono basso ma fico” in arte Ale-xio, non ne poteva più... Alla fine pare che ancheloro si siano affezionati a Carlino perché fino al-le sei del mattino non hanno lasciato la piazza...Ben venga per il commercio carlinese!

Insomma come potete ricordare l’edizione2009 ha avuto una spada di damocle che si chia-ma maltempo anche se effettivamente nella se-conda settimana il caldo è tornato torrido comesempre mentre nella prima settimana effettiva-mente non si capiva se si fosse in estate o inver-no: giravano infatti maglioncini!

Ed è infatti nella seconda settimana che l’a-pertura del Venerdì è stata accompagnata dal re-cord di incassi scritto da un successo annunciato:quello del Carlino Live Festival , gara canora per

Partita del cuore: i parroci.Bruno PizzulPartita del cuore: i politici.

In festa.

La gara.

La partita

NATALE 2009 11-12-2009 12:44 Pagina 9

Page 10: NATALE 2009 - VOCE AMICA · Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché, ma mai come quest’anno, mi è stato tanto difficile esprimere gli auguri di Buon

10

2009 è stato il ritorno della pesca di beneficenza:un ritorno in grande stile. Nuova l’ubicazionenella sala parrocchiale, nuovo il tema: pesca ga-stronomica. Dopo un anno trascorso ad interro-garsi se poteva o meno funzionare, oggi possia-mo dirlo con certezza, con risultati alla mano, cheè stata un gran successo. La maggiore soddisfa-zione degli organizzatori è stato vedere tante per-sone lasciare la sagra con sacchetti pieni di gene-ri alimentari e consapevoli che quei premi sareb-bero stati utilizzati... ops consumati!

Per il resto la sagra 2009 non ha fatto che con-fermare il successo che oramai tutto il territoriole sta riconoscendo per la sua valenza sociale, perla qualità dei suoi cibi e la forza e potenza che lostaff organizzativo molto efficiente sa esprimere.La sagra è sempre più una esperienza dell’interacomunità e molte persone collaborano alla suarealizzazione divertendosi e donando il loro tem-po perché certi dei fini solidali e comunitari chetale grande opera di volontariato ha. Le immagi-ni qui raccolte vogliono testimoniare le emozionivissute durante i vari momenti ma crediamo chel’appello che rivolgiamo all’intera comunità diCarlino di “coinvolgersi” con noi in questa gran-de avventura, sia il modo migliore di assaporarlae gustarla.

ascoltare delle esibizioni davvero notevoli, a co-minciare proprio dai vincitori, Eleonora ed Elia,che in passato sono anche passati per Castroca-ro... ora possiamo dirlo.

Elementi di novità dell’edizione 2009 sonostati la separazione della partita del cuore e delbasket in carrozzella che solitamente erano asso-ciati. Quest’anno il basket è stato invece associa-to nella domenica conclusiva al “pomeriggio diGuida Sicura” ed alla dimostrazione di HandBike; iniziative che ben si conciliano con lo spi-rito di Dentro Io sono Abile. La vera novità del

Il pubblico.

I cantanti.

I comici.

NATALE 2009 11-12-2009 12:44 Pagina 10

Page 11: NATALE 2009 - VOCE AMICA · Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché, ma mai come quest’anno, mi è stato tanto difficile esprimere gli auguri di Buon

11

I l 22 giugno 2009 alle ore 8 si spalancano i porto-ni e prende il via Estate Ragazzi 2009: viaggio

della fantasia attraverso “Il magico mondo di Oz”.Un fiume di più di un centinaio di bambini e di

ragazzi invade il parco festeggiamenti della Parroc-chia. Risate, schiamazzi, musica e balli ci fanno ca-pire che la magica avventura di 15 giorni è iniziata.

Ad accompagnarci per mano in questo splendidoviaggio: Dorothy e il suo inseparabile cagnolino To-to insieme allo Spaventapasseri,. al Boscaiolo di lat-ta e al Leone.

Attraverso mondi incantati, scimmie alate, stre-ghe e fate, i nostri amici vanno alla ricerca di un cer-vello, un cuore e del coraggio: caratteristiche questefondamentali per vivere una vita in pienezza.

Per affrontare il loro viaggio i protagonisti do-vranno far leva sull’unione, l’accettazione della di-versità e dovranno soprattutto mettere in campo tut-ti i loro talenti. Sarà così che scopriranno che quel-lo che vanno cercando ce l’hanno già, sarà suffi-ciente mettersi in gioco.

Ed è proprio questo il segreto per far funzionarela propria vita e i nostri ragazzi l’hanno ben capito.

Anche quest’anno si sono cimentati in moltepli-ci attività attraverso i vari laboratori loro propostiquali la cucina, la pitturartatak, la falegnameria, ilcreaccessori, le attività sportive calcio, tennis, ba-sket e... udite, udite per la prima volta il softball!Come sempre non poteva di certo mancare “Il Gri-do del lupo”, laboratorio di giornalismo che al ter-mine di ogni edizione di Estate Ragazzi conclude lapropria attività con un opuscolo nel quale si raccon-ta di tutto un po’.

Lavorare va bene e giocare???? Bè di certo le oc-casioni non sono mancate nemmeno a soddisfare ipiù esigenti. Gli animatori ce l’hanno proprio messatutta nel cercare di proporre ogni giorno un gioconuovo entusiasmante e coinvolgente. Quest’annopoi, oltre alle gite al Parco dei Pappagalli di Latisa-na e al Parco Avventura di Sella Nevea, abbiamo ac-compagnato, in bicicletta, i ragazzi alla scoperta delnostro territorio. Dopo la visita all’Azienda Agrico-la Battaglia, occasione per conoscere un’attività ti-pica del nostro comune ma soprattutto per degusta-re un sacco di cose buone, ci siamo avventurati inquel di S. Gervasio. Uno splendido parco ci ha ospi-tati per il pranzo e per i giochi pomeridiani prima dirientrare, attraverso strade sterrate immerse neicampi di grano con un temporale che ci inseguiva,alla nostra base.

La nostra Estate Ragazzi è stata davvero entusia-smante ma tutto questo non sarebbe possibile se nonpotessimo contare sulla generosità di tante persone,adulte e non, che dedicano parte del loro tempo emagari delle loro ferie alla realizzazione di questoprogetto. Il nostro centro estivo rappresenta il mo-mento conclusivo, prima di una breve pausa estiva,di un anno di attività catechistica portata avanti coni ragazzi della nostra comunità.

Attraverso il gioco, l’animazione e le varie atti-vità vorremmo far sperimentare quei valori di cuitanto parliamo, affinché si comprenda che l’inse-gnamento cristiano se non viene incarnato nella vitarimane un insegnamento sterile, una morale e basta.Esso invece è sale, lievito, novità ricreante.

Grazie quindi a tutti quelli che collaborano aquesto ambizioso progetto: alle società sportive di-lettantistiche Cjarlins-Muzane, Tennis Club Carlino,Basket Sangiorgina e Soc. sportiva Softball di Por-petto, ai nonni vigili, alla Fraternità di Misericordiadella Bassa Friulana, alla Zanutta srl, all’Ammini-strazione Comunale che non ha mai fatto mancare ilsuo sostegno in tutti questi anni.

Un riconoscimento tutto particolare va al nostroparroco, don Agostino, che per 15 giorni deve con-vivere con quest’invasione, che mette a soqquadroqualsiasi cosa.

Ora prima di concludere una menzione ai nostrianimatori, un gruppo di circa 30 ragazzi e giovaniche per un anno si sono preparati per l’appuntamen-to di Estate Ragazzi ma non solo, che si sono messiin gioco in questa fantastica avventura, perché sen-za di loro tutto questo non sarebbe possibile.

E allora come ci siamo detti venerdì 3 luglio AR-RIVEDERCI AL PROSSIMO ANNO!!!

In viaggio con Dorothy nella storia de“Il magico mondo di Oz”

SUL PALMO DELLA SUA MANOLa strada ti venga sempre innanzi,e il vento soffi alle tue spallee la rugiada bagni l’erbasu cui poggi i passi.E il sorriso brilli sul tuo voltoe il cielo ti copra di benedizioni.Possa una mano amicatergere le tue lacrimenel momento del dolore.Possa il Signore Iddiotenerti sul palmo della manofino al nostro prossimo incontro.

Antica benedizione gaelica.

NATALE 2009 11-12-2009 12:44 Pagina 11

Page 12: NATALE 2009 - VOCE AMICA · Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché, ma mai come quest’anno, mi è stato tanto difficile esprimere gli auguri di Buon

12

• offerte per le missioni nella GiornataMissionaria: 1.400 euro.

I progetti “storici” che seguiamo pre-vedono il sostegno della Comunità disuor Edit, che accudisce ragazzi disabilied emarginati, la missione di padre Da-niele Targa in Bangladesh ed un progettoin Eritrea con la realizzazione di 2 forni“Mogogò”.

Una iniziativa che ci riempie di gioiaè la visita agli ammalati e anziani non au-tosufficienti, condivisa con alcuni ragaz-zi delle medie accompagnati dai loro ca-techisti. Sono stati portati gli auguri edun sorriso a 65 persone non autosuffi-cienti e alle loro famiglie.

Infine ricordiamo la grande raccolta di generi diprima necessità per la comunità di suor Edit realizzataa dicembre, dove abbiamo constatato entusiasmo epartecipazione sia da parte delle associazioni che dal-le famiglie.

Le necessità e le richieste di attenzione purtroppostanno aumentando, l’ascolto al territorio è diventatoun punto fondamentale per offrire risposte, la collabo-razione ed il confronto con i vari soggetti presenti sulterritorio è indispensabile per capire se e cosa possia-mo fare assieme. Con questo spirito ricordiamo che abreve si attiverà a San Giorgio di Nogaro un Centro diAscolto Foraniale, con l’obiettivo di ascoltare e ac-compagnare le persone in stato di bisogno. Una nuovaoccasione per fare avvicinare coloro che si sentisserochiamati ad allungare la mano verso l’altro.

Per la Caritas parrocchiale Gianni Della Ricca

La casa lontano da casa

Ad aprile 2009 è stato inaugurato un Centro StellaMaris, di accoglienza e supporto per i lavoratori

marittimi in transito a Porto Nogaro. Il marittimo è unlavoratore che, quasi sempre spinto dal bisogno, cercanell’imbarco uno sbocco occupazionale. L’attenzionealle condizioni di vita e di lavoro di questa manodope-ra sale alla ribalta dell’opinione pubblica di rado e, so-litamente, in corrispondenza dei naufragi o dell’ab-bandono di navi in un qualche porto. Eppure, andareper mare come marittimi significa soffrire i più pro-fondi disagi del migrante, comporta trascorrere annidella propria esistenza in un ambiente innaturale, se-

La Caritas nel territorio

La Caritas Parrocchiale è costituitada un gruppo di persone con com-

piti prevalenti nel:• conoscere le povertà del territorio acui la Parrocchia appartiene;• sensibilizzare e animare una comu-nità nella ricerca individuando learee di bisogno e povertà.;• coordinare gli interventi di carità,chinarsi su di essi offrendo aiuti concreti.Il gruppo Caritas apre le porte a tutti coloro che de-

siderano farne parte, consapevoli che siamo un gruppoparrocchiale che mette al primo posto l’animazione ela testimonianza della Carità. È luogo di incontro e at-tenzione, dove gli stessi operatori si ritrovano e si con-frontano, dandosi un motto che la Carità non si devefare solo a Natale ma che diventi uno stile di vita.

Cerchiamo di vivere il comandamento dell’Amore,ricercando la “Chiesa del Grembiule” che si mette alservizio dei “poveri più poveri, lavando i piedi sull’e-sempio di Gesù.

Siamo prossimi al termine del 2009, anno che havisto il gruppo della Caritas parrocchiale prestare at-tenzione all’ascolto e nel sostegno a diverse richiestedi aiuto.

La crisi economica che stiamo attraversando inte-ressa anche alcuni nuclei famigliari del nostro territo-rio. Questa situazione ci spinge ad una attenzione eduna visione del territorio diversa rispetto alcuni annifa. Allora si parlava delle necessità del terzo mondo,ora le richieste di aiuto provengono da persone che vi-vono nei nostri stessi paesi.

La Caritas Parrocchiale ha cercato di rispondere al-le richieste con iniziative di raccolta fondi, con borsespesa di generi alimentari, in alcune occasioni con mo-bili e indumenti usati, senza dimenticare le realtà piùdisperate esistenti, nella discrezione che è d’obbligo inqueste occasioni.

A riguardo sentiamo doveroso ringraziare tantepersone per la generosità e le risposte date, accoglien-do l’invito di Gesù: “Avevo fame e mi avete dato damangiare, ero nudo e mi avete vestito”. Tanta la gene-rosità dimostrata per sostenere i progetti proposti dalgruppo, con costante presenza di diversi volontari chesi rendono disponibili mettendo a disposizione anche ipropri mezzi per raccolte e servizi (soprattutto mobilie vestiario usato).

Volevamo portare a conoscenza alcune di questeiniziative e le relative raccolte:

• mercatino della Solidarietà proposto a Pasqua:1.250 euro;• stand missionario durante la sagra paesana: 600euro;• Raccolta per la missione in Brasile (dove ha ope-rato padre Roberto, Missionario Saveriano, ricor-dando l’anniversario della scomparsa): 576 euro;

Continuano gli sbarchi degli immigrati.

NATALE 2009 11-12-2009 12:44 Pagina 12

Page 13: NATALE 2009 - VOCE AMICA · Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché, ma mai come quest’anno, mi è stato tanto difficile esprimere gli auguri di Buon

13

parato dalla terra ferma, lontano dagli affetti, membridi un raggruppamento molto ristretto e privo spesso dirapporti interpersonali. Inoltre, il tempo di permanen-za nei porti si riduce sempre di più, finendo per confi-nare per gran parte della vita i marittimi a bordo dellanave. La nave è allo stesso tempo un luogo di lavoro edi vita collettiva, insieme di spazi abitativi e di mo-menti di svago: un luogo autarchico dove l’equipaggiopuò far conto solo sulle proprie forze, lontano dalla vi-ta sociale e culturale del proprio Paese.

Il marittimo, prevalentemente di origine straniera edi genere maschile, rimane lontano da casa, dalla pro-pria famiglia, per lunghi periodi; quando arriva in unporto, se ha qualche ora di libertà, cerca innanzi tuttodi mettersi in contatto con i propri cari, attraverso il te-lefono o internet. Cerca di svagarsi, cerca l’ascolto e ilconfronto con qualcuno al di fuori dei compagni delproprio equipaggio.

La missione dell’Apostolato del Mare, sotto la cuiegida i Centri Stella Maris rientrano, è quella di rivol-gersi a questi ultimi fra gli ultimi senza pretese, acco-gliendo tutti senza distinzione di appartenenza nazio-nale o religiosa, pur rappresentando anche concreta te-stimonianza di fede nel mondo marittimo.

La struttura, collocata dentro l’area portuale, èaperta lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 17 alle ore19; l’apertura è preceduta dall’attività di ship visiting,ossia la visita a bordo delle navi. È un momento mol-to importante: è la vera espressione di una Chiesa cheva incontro a quanti non possono scendere a terra. Sul-la nave, mentre la gente lavora, la visita è un’ occa-sione unica di confronto, è segno di solidarietà con-creta, offerta a tutti. L’ascolto psicologico e spiritualesana le profonde ferite generate dalla lontananza dagliaffetti più cari e dalle famiglie lontane. La visita allanave permette di incontrare i marittimi, di ascoltarli, dinon lasciarli soli in un porto che spesso non conosco-no neanche; diventa così non solo confronto e solida-rietà concreta, ma anche e soprattutto attenzione allapersona, alla sua vita e alla sua fatica quotidiana.

Nel Centro poi i marittimi possono trovare una ve-ra e propria “Casa lontana da Casa”, dove viene offer-to il calore di un’ospitalità davvero disinteressata, mapensata, voluta, preparata. C’è la possibilità di entrarein contatto con i propri cari (attraverso il telefono, in-

ternet o la posta), di leggere le notizie del proprio Pae-se, ma soprattutto di essere accolti e ascoltati.

Se vuoi dedicare tempo alla Gente di Mare, se vuoiessere vicino a chi è troppo spesso lontano, se vuoi farparte di un gruppo di volontari che sono LA CASALONTANO DA CASA per i marittimi, contattaci al-l’indirizzo di posta elettronica [email protected] o al tel. 348 8244720.

Il nostro servizio è rivolto a tutti coloro che, nellospirito del servizio verso gli altri, vogliono essere soli-dali con la gente di mare.

Olivia Zaina

La nostra parrocchia volge lo sguardoa Lourdes

Al 2009 è stato l’anno in cui i pellegrinaggi a Lour-des hanno ricordato la figura di Bernadetta, ra-

gazza semplice, umile, gracile ma forte nella prova enella preghiera.

Ricordiamo alcune frasi di Bernadetta che ci spin-gono alla riflessione: “È perché ero la più povera e lapiù ignorante che la Santa Vergine mi ha scelto”, op-pure “Ogni essere umano è prezioso agli occhi di Dio”.Messaggi semplici ma che facciamo fatica ad intende-re all’inizio di questo III millennio dove la competiti-và ed i pregiudizi minano una società votata ai beni piùpreziosi dell’essere umano, il Rispetto, la Dignità, laSolidarietà, la Condivisione e la Giustizia.

Forse per ascoltare il vero messaggio lasciatoci daBernardetta dovremmo farci imprestare i suoi zoccoli.

Lourdes è considerato per alcuni luogo di sofferen-za, vista la presenza di tanti ammalati in carrozzina,sui risciò o in lettini. Provenienti da svariate nazioni,sono accompagnati e accuditi da volontari di diverseconfraternite.

Badanti nelle nostre famiglie. L’accensione di un cero per affidare alla Madonnadi Lourdes la Comunità Carlinese.

NATALE 2009 11-12-2009 12:44 Pagina 13

Page 14: NATALE 2009 - VOCE AMICA · Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché, ma mai come quest’anno, mi è stato tanto difficile esprimere gli auguri di Buon

14

Per altri, soprattutto quelli che per Lourdes sonogià passati, questa località è luogo di serenità e spe-ranza, dove si vive un’esperienza non facile da tra-smettere. Le testimonianze di coloro che hanno vissu-to quest’esperienza la possiamo cogliere al loro rientrodai volti che traspirano gioia e armonia. Questo inse-gna che per andare a Lourdes non serve essere amma-lati, disabili o anziani, ma persone che vogliono speri-mentare o riscoprire una profonda gioia interiore chel’intimità di questo luogo riesce a donare.

Anche per colore che frequentemente si recano inquesto luogo rimane indescrivibile e sempre nuoval’atmosfera che si respira nel varcare il grande cancel-lo che racchiude i santuari, entrando in un’oasi di pacee spiritualità, sentendosi avvolti, quasi rapiti, dallasemplicità e dall’umiltà che trasmette l’immagine del-la Madonna.

Grande entusiasmo anche quest’anno ha profuso ilpellegrinaggio Diocesano di Udine organizzato dal-l’Unitalsi dal 10 al 16 giugno. Siamo partiti in 456 dicui 102 malati, 64 barellieri, 63 sorelle, 9 medici, 10parroci e 208 pellegrini. Un numero sempre crescenteche entusiasma e che fa ben sperare per il pellegrinag-gio del 2010.

Fra questi una bella presenza dalla nostra Parroc-chia, 14 persone tra ammalati, pellegrini e volontari,segno di grande devozione dei carlinesi verso la Ma-donna di Lourdes. È bello ricordare che sia nella nostraChiesa Parrocchiale, nel cortile della Canonica e nelgiardino della Scuola Materna vi sia la presenza del-l’immagine della Madonna di Lourdes e della Grottasotto cui apparve oltre 150 anni fa, atto di fede e di af-fidamento dei parrocchiani che si tramanda alle giova-ni generazioni.

Ma l’Unitalsi non è solo Lourdes, è accompagnaree sostenere le persone in stato di bisogno anche nelluogo dove si vive. Quest’anno è stato richiesto un im-pegno particolare per sostenere le popolazioni terre-motate dell’Abruzzo. I volontari, partiti anche da Udi-ne e dalla nostra Forania, si sono resi disponibili persvariati servizi nei due mesi successivi al sisma in col-laborazione ai tanti gruppi della Protezione Civile.

Il prossimo pellegrinaggio Diocesano a Lourdes sisvolgerà dal 18 al 24 giugno 2010. Non è troppo pre-sto per iniziare a pensarci.

I volontari unitalsiani

CANTA IL SOGNO DEL MONDO

Amasaluta la gentedona perdonaama ancora e saluta.

Dai la manoaiutacomprendidimenticae ricordasolo il bene.

E dal bene degli altrigodi e faigodere.

Godi del nulla che haidel poco che bastagiorno dopo giorno:e pure quel poco– se necessario –dividi.

E vai,vai leggerodietro il ventoe il solee canta.

Vai di paesein paesee salutasaluta tuttiil nero, l’olivastroe perfino il bianco.

Canta il sognodel mondo:che tutti i paesisi contendanod’averti generato.

padre David Maria TuroldoUn gruppo di volontari Unitalsiani a Paganica - Abruzzo.

NATALE 2009 11-12-2009 12:44 Pagina 14

Page 15: NATALE 2009 - VOCE AMICA · Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché, ma mai come quest’anno, mi è stato tanto difficile esprimere gli auguri di Buon

15

BATTESIMI

Tonizzo ChantalRabita ChiaraVicenzinoDavideStolfo GiorgiaRibaldi Viola LuciaMerlini AlessandroManno AntonioSalvatori GiuliaZanutta GiordanChirianni AlessioZaccolo ElisaDriussi Lisa BenedettaBonaccorso Edoardo

MATRIMONI

Cassone Gabriele – Zanutta ConsueloVicenzino Andrea – Formentin ElisaGorenzach Massimiliano – Vicentini ElisaLongo Maurizio – Ghirardo EsterManno Santo – Purasanta Irina

FUNERALI

Zaghi Giorgio di anni 71Zanutta Maria di anni 85Fanton Valerio di anni 89Guglielmo Antonio Salvatore di anni 75Zanutta Luigi di anni 74Purasanta Flavia di anni 76Scapinello Emilia di anni 88Viotto Maria di anni 100Falcomer Vittoria di anni 89Oro Maria di anni 83Panizzolo Gino di anni 70Mammarella Licia di anni 76Vicentini Albanina di anni 70Codarin Gino di anni 93Ridolfo Giovanni di anni 77Della Ricca Rosa di anni 83Zanutta Giulio di anni 89Cristin Adalgisa di anni 83Zanutta Cipriano di anni 84Maragno Luigi di anni 84Nadalutti Diletto di anni 83Zanutta Omero di anni 81Della Ricca Matteo di anni 16

Tre collaboratori:Modesto Zentilin, Giuseppe Vicentini e Luigi Vidal.

Consegna targa di ringraziamento al sacrestanoLuigi Maragno.

A Rizzo Gino, attorniato dai nipoti, tanti auguri per il 95º di età.

Anagrafe parrocchiale 2009

NATALE 2009 11-12-2009 12:44 Pagina 15

Page 16: NATALE 2009 - VOCE AMICA · Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché, ma mai come quest’anno, mi è stato tanto difficile esprimere gli auguri di Buon

16

Cantare insieme... è...crescere insiemeQuando diversi anni fa è iniziata, da parte di un

gruppo di giovani, l’esperienza del cantare in-sieme per animare la santa messa nessuno avrebbeimmaginato che il piccolo servizio alla parrocchiaavrebbe potuto avere continuità e soprattutto perse-veranza. Questo oggi possiamo dirlo perché il 29giugno 2008 il coro dei giovani della parrocchia, ilcoretto, ha festeggiato i suoi primi 25 anni.

Passione per il canto, per la musica, per la chi-tarra sono stati senza dubbio elementi importantiper portare avanti l’attività, ma l’elemento impre-scindibile è sempre stato l’attenzione verso i giova-ni, tutti quei giovani che negli anni si sono avvici-nati al coretto e per un periodo ne hanno fatto partee lo hanno arricchito con la loro presenza.

Essere un gruppo di giovani (ed ora, consideran-do che è bello che il tempo passi, anche di menogiovani …) riuniti attorno alle chitarre, è divenutonegli anni motivo di gioia di stare insieme, deside-rio di vivere insieme la partecipazione alla messadella domenica, scoperta dello spirito di servizio,consapevolezza di essere una presenza viva dellaparrocchia.

La festa per i 25 anni del coretto è stata un mo-mento per ritrovare tanti giovani che del gruppoavevano fatto parte e soprattutto per rinnovare lagioia di continuare con entusiasmo rinnovato perl’esperienza condivisa di quello che si riesce a fare.

Tante sono le occasioni che vedono il corettopresente in parrocchia, ma esclusivamente per lasanta messa, perché negli anni sono state veramen-te poche le occasione che hanno visto il coretto fuo-ri dall’ambito della santa messa, perché nella messaè stata la sua origine e anche il suo compimento.

Adesso il coretto sta portando avanti una propo-sta per tutti i bambini e ragazzi del catechismo e so-no iniziate le prove di canto con le chitarre al saba-to pomeriggio e questa esperienza è veramenteaperta a tutti. Questo perché il coretto deve garan-tirsi una continuità e questa ci potrà essere solo conil coinvolgimento delle nuove generazioni.

Solo insegnando ai più piccoli quanto sia impor-tante essere presenze vive nella propria realtà par-rocchiale, quanto sia bello partecipare insieme allasanta messa, quanto sia gioioso mettersi al serviziodella propria comunità insieme con altre personepossiamo sperare e credere di consegnare alle nuo-ve generazioni esperienze positive che meritano ditrovare continuità.

I giovani del coretto

I GIOVANI CANTANO E ADESSO … ANCHE SCRIVONO

Lo chiamiamo coretto o coro dei giovani, ma ve-dendoci qualcuno dirà che non tutti sono propriogiovani. Non importa, perché il piacere di cantarenon guarda l’età e non si esaurisce con il trascorre-re degli anni, anzi aumenta ben sapendo che il belcanto è una lode ed una preghiera in più a Dio e al-la Madonna. Daniela

NATALE 2009 11-12-2009 12:44 Pagina 16

Page 17: NATALE 2009 - VOCE AMICA · Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché, ma mai come quest’anno, mi è stato tanto difficile esprimere gli auguri di Buon

17

San GervasioRingraziamenti

Il giorno del ringraziamento, come da consuetudine,vuole essere anche un giorno di riflessione e di

espressione della gratitudine con cui tutta la Comunitàdi San Gervasio accoglie i gesti e le azioni più varie chediverse persone compiono per la nostra Parrocchia. Inprimo luogo, un doveroso e sentito grazie va rivolto adon Agostino, per il suo prezioso e indispensabile ope-rato sacerdotale, al gruppo dei chierichetti e al sagresta-no sig. Mariano, che garantiscono la loro presenza in-sostituibile ad ogni celebrazione. Un caloroso ringra-ziamento rivolgiamo alla sig.a Gianna per la sua dispo-nibilità nella realizzazione delle composizioni florealiper le chiese di San Gervasio. Non certo da dimentica-re sono le parole di riconoscenza rivolte al gruppo del-le signore che si occupano della pulizia settimanale del-le chiese. Un significativo lavoro di restauro su alcunesedie donate diversi anni fa e da utilizzare durante ceri-monie quali battesimi e matrimoni è in fase di realizza-zione da parte della sig.a Ada, a cui va la nostra gratitu-dine, che si sta occupando di “rimettere a nuovo” que-sto dono per l’arredo delle nostre chiese. Vivo ricono-scimento rivolgiamo anche alla sig.a Rosa che ha com-pletamente ripulito un prezioso tappeto donato circaquarant’anni fa alla chiesetta dei SS. Gervasio e Prota-sio dal sagrestano Vincenzo Vicenzino, inoltre, voglia-mo sottolineare in questa sede, un vivo apprezzamento

per i lavori di manutenzione che periodicamente ven-gono svolti dai sigg.ri Roberto, Luciano e Daniele.

Ci sembra opportuno ringraziare tutte le persone chein occasione della Festa del Perdon, anche quest’anno,hanno collaborato nei modi più diversi: in primo luogol’Associazione Culturale Ricreativa “Sarvâs” che ha at-tivamente collaborato nella realizzazione dei festeggia-menti; le signore che hanno cucinato deliziose torte efrittate; le famiglie che hanno allestito gli altari votividedicati alla Santa Vergine lungo la via di San Gerva-sio, le famiglie che hanno contribuito economicamentecon sostanziose offerte; il sig. Pierino e le famiglie chehanno collaborato per la realizzazione dell’evento del“folâ e turclâ le ue”. Un altro evento di unica importan-za di cui è stata protagonista la nostra comunità è statala consacrazione sacerdotale di don Fabio e la celebra-zione della sua Prima Santa Messa nella chiesa di SanGervasio. In questa sede, si intende esprimere la massi-ma riconoscenza nei confronti di tutta la Parrocchia cheha attivamente contribuito e partecipato all’organizza-zione di questa giornata gioiosa a cui tutta la comunitàha partecipato numerosa, e grazie alle moderne tecno-logie audio e video allestite da Emanuele, anche all’e-sterno della nostra chiesa è stato possibile assistere allacelebrazione di don Fabio. Infine, anche quest’oggi,giornata di ringraziamento, rivolgiamo la più sentitagratitudine e riconoscenza alle famiglie che, ricordan-dosi dei più bisognosi, ha partecipato alla cerimonia fa-cendo dono dei propri beni.

Commissione LiturgicaLucia Macorutti

Tra i tanti momenti vissuti con e insieme al co-retto non posso non ricordare che erano presenti conil loro canto e lode al Signore anche nel giorno piùbello e importante della mia vita. Elisa

“Ogni vivente dia lode al Signore (Sal 150,6) e ilcoretto canta la Messa.

Questa dimensione del coretto completa la nostraesperienza di vita, infatti: “E la pace di Cristo regninei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati inun solo corpo. E siate riconoscenti! La parola di Cri-sto dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi eammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio dicuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali.

E tutto quello che fate in parole ed opere, tutto sicompia nel nome del Signore Gesù, rendendo permezzo di lui grazie (cioè anche cantando) a Dio Pa-dre” (Col 3:15 – 17).

Grazia“Arderanno sempre i nostri cuori se la tua paro-

la in noi dimorerà.” In me non smetterà di ardere

finché il mio coretto, con le sue canzoni, mi aiuteràa starTi accanto senza tradirTi mai.

“Venite a me voi tutti, voi umili ed oppressi ed iovi ristorerò”. E il miglior modo per venire a Te è far-lo assieme ai miei amici, al mio coretto, che mi ri-empie sempre di grande gioia ed emozione.

Rachele

Cantiamo nel coretto da quando eravamo bambi-ne ... da allora non abbiamo più smesso perché è unmodo per fare un servizio alla nostra parrocchia eallo stesso tempo un’occasione per trascorrere deibei momenti di svago in compagnia.

Silvia e Giulia

Tratto da un discorso di Giovanni Paolo II:“Il canto è il linguaggio più elevato con il qualel’uomo esprime i suoi sentimenti: la speranza, l’at-tesa, l’amore, l’angoscia e il dolore, ma specialmen-te la gioia”.

Anna, Angela e Martina

NATALE 2009 11-12-2009 12:44 Pagina 17

Page 18: NATALE 2009 - VOCE AMICA · Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché, ma mai come quest’anno, mi è stato tanto difficile esprimere gli auguri di Buon

18

acceso. Poi silenzio e bicchierata, quindi sfollarecon ordine e prudenza”.

Per la visita pastorale, effettuata dall’Arcivesco-vo mons. Zaffonato sabato 21 novembre, vengonodedicate tre pagine e mezza, riportanti in modo ana-litico tutti gli avvenimenti previsti, sia di prepara-zione, iniziata il mercoledì precedente, che dellagiornata della visita, iniziata con l’arrivo dell’Arci-vescovo alle 6.30 del mattino. A tutte le famiglie erastato inviato il programma della giornata lungo unapagina e mezza.

Interessante appaiono gli avvisi di domenica 13dicembre, che iniziano con l’appello del Sindacoper il versamento da parte della popolazione di ungeneroso contributo per soccorrere le famiglie piùbisognose durante l’inverno. Continuano con l’in-formazione che la Biblioteca circolante sarebbe sta-ta presente a Carlino il lunedì successivo, oltre alprestito dei libri era prevista anche la proiezione diun interessante documentario. Le comunicazioni siconcludevano con l’invito “a fare il presepio”, e ri-cordava che l’uso di “fare l’albero di Natale”, cheallora prendeva piede, non era nella tradizione ita-liana e cattolica.

Gli appunti si concludono con la domenica 27dicembre, dove, nel ricordare che il 29 si celebrerà,nella chiesa a Lui dedicata, la festa di San Tomma-so di Canterbury, informava che con il primo gen-naio del 1960 anche i veicoli a trazione animale do-vevano essere muniti di targa, le quali potevano es-sere ritirate in Municipio.

a cura di G.M.

Completiamo la rubrica degli appunti di donGiovanni Dri dell’anno 1959, la cui prima par-

te è stata pubblicata nel Bollettino di Pasqua.Nella domenica 13 settembre, vengono lette, ol-

tre alle due pagine riguardanti le varie attività, an-che due pagine dedicate al terzo Congresso Dioce-sano previsto per il settembre 1960.

Solo mezza pagina invece per domenica 20 set-tembre che comprende anche l’avviso dell’aperturadelle iscrizioni alla scuola professionale per conge-gnatori meccanici con 40 ore settimanali.

Il giorno del “Perdon”, dopo le varie istruzioni eraccomandazioni per celebrare cristianamente la fe-sta, veniva comunicato che, dopo la Santa Messa,verrà benedetta e collocata la prima pietra del nuo-vo Municipio in piazza San Rocco. Informava inol-tre, che il Prefetto di Udine ha proibito gli sposta-menti del bestiame da un comune all’altro stantel’epidemia di afta epizootica in corso.

Per la Festa del Ringraziamento del 15 novem-bre, elencava i 50 nomi dei possessori di trattorioperanti a Carlino. Il Comitato organizzatore dellaFesta era composto da Chiesa Giobatta, Zanutta Ni-no, Zanutta Sinesio, Della Ricca Alfonso e BidinDomenico. Il Parroco leggeva le seguenti istruzioni:“Durante la Santa Messa veniva prevista l’offertadei seguenti doni: frumento, biava, uva, barbabieto-le, erba spagna. Non era prevista la sfilata dei mez-zi. Della Ricca Alfonso si impegna a provvedere idoni simbolici. La benedizione verrà fatta a motore

Il taglio delle canne.

Lavoro in ferrovia.

Cinquant’anni fa

NATALE 2009 11-12-2009 12:44 Pagina 18

Page 19: NATALE 2009 - VOCE AMICA · Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché, ma mai come quest’anno, mi è stato tanto difficile esprimere gli auguri di Buon

19

Quarant’anni fa

Completiamo anche gli appunti del 1969, con lanotizia della Benedizione dei lavori di restauro

della chiesetta di San Domenico, effettuati dallaParrocchia di Marano, prevista per domenica 3 ago-sto alle ore 18.

Nelle domeniche 7 e 14 settembre veniva annun-ciato il trasferimento del Cappellano don Gianni Ar-duini nella Parrocchia di Manzano e l’arrivo delnuovo Cappellano don Ivo Belio.

Tra gli appunti viene riportata l’inaugurazionedel campo di calcio avvenuta il 7 settembre (la Be-nedizione era stata effettuata dal Cappellano donGianni), nonché la notizia che era stata effettuatauna partita tra la Carlinese e la Maranese con la vit-toria di quest’ultima per due a zero.

Interessante appare anche la comunicazione chela Snia cercava mano d’opera per la raccolta della

frutta, la ditta metteva a disposizione anche una au-tocorriera.

Nel libro degli appunti si trovano raccolte anchele locandine degli spettacoli che la Compagnia Tea-trale del Circolo Kennedy aveva effettuato, durantela primavera e l’estate, in Carnia e la partecipazionealla Rassegna teatrale giovanile di Codroipo.

Con riferimento alla vita civile della comunitàcarlinese, troviamo riportati i bilanci di previsione eil consuntivo del Patronato Scolastico, dove rilevia-mo le spese per l’acquisto di libri per gli alunni del-le scuole medie, acquisto di indumenti per alunnidelle scuole elementari, acquisto di oggetti per lescuole e anche contributi per le colonie estive. IlConsiglio era composto da Belliato Giuseppe, dalmaestro Di Nardo Luigi, Flebus Mario e Stolfo An-nuello, mentre il Segretario era il maestro DecioBragagnini.

Nel 1969 la Festa del Ringraziamento veniva ce-lebrata nella domenica del 16 novembre e il Parrocoelencava, con relativo indirizzo, i 71 proprietari diTrattori. La giornata, oltre alla Benedizione dei trat-tori, prevedeva anche una Mostra Agricola.

a cura di G.M.

MARAGNO LUIGI

Un grande ringraziamento al sagresta-no Maragno Luigi per il suo prezioso ser-vizio in Parrocchia. Per tanti anni per tut-ti ha aperto la porta della chiesa, suona-to le campane, acceso le candele, prepa-rato e custodito gli arredi sacri.

Prezioso il suo servizio e tutti dobbia-mo essergli riconoscenti. In particolare glisono riconoscente io per il decoro dellachiesa e per avermi sempre preparato gliarredi sacri per le sacre funzioni.

È morto il due luglio all’Ospedale diPalmanova e martedì sei luglio ne abbia-mo celebrato i funerali.

Per il suo prezioso servizio, per la suasemplicità e bontà di cuore, il Signore loaccolga in Paradiso e gli dia la consola-zione di contemplarlo in eterno assiemealla moglie Graziella.

Il Parroco

NATALE 2009 11-12-2009 12:44 Pagina 19

Page 20: NATALE 2009 - VOCE AMICA · Natale 1 “AUGURI DI BUON NATALE 1998 Carissimi, non so dire perché, ma mai come quest’anno, mi è stato tanto difficile esprimere gli auguri di Buon

20

Orari Cerimonie NatalizieIn preparazione del Santo Natale, DA MARTEDÌ15 DICEMBRE A MERCOLEDÌ 23 DICEMBRE,alle ore 18.30, dopo la Santa Messa, verrà cantato ilMISSUS.

LUNEDÌ 21 DICEMBRE, Festa in onore di SanTommaso Apostolo, una Santa Messa verrà celebra-ta alle ore 10.30 e una alle ore 18.30.

MERCOLEDÌ 23 DICEMBRE alle ore 20.30, ci sa-ranno le Confessioni comunitarie, con la presenzadi confessori forestieri. Prepariamoci cristianamen-te a celebrare l’Incarnazione di Cristo Signore.

GIOVEDÌ 24 DICEMBRE, alle ore 22.30 la S.Messa verrà celebrata a San Gervasio e alle ore24.00 a Carlino.

SABATO 26 DICEMBRE, verrà celebrata una San-ta Messa alle ore 8.30 e una alle ore 18.30.

MERCOLEDÌ 30 DICEMBRE, alle ore 18.30, ver-rà celebrata la Santa Messa di ringraziamento.

Festa della famigliaLA DOMENICA 27 DICEMBRE, alle ore 11.00,celebreremo la Festa della Famiglia. Dopo la SantaMessa ci sarà in canonica un piccolo rinfresco.

Sono invitate a partecipare tutte le coppie che inquest’anno hanno celebrato o celebrano il 5º, 10º,15º... di Matrimonio.

Le coppie che intendono festeggiare questi Anni-versari di Matrimonio sono pregate di dare la pro-pria adesione al Parroco.

La Voce Amica di Carlino e San Gervasio . Bollettino parrocchiale diCarlino . Direttore responsabile: Flavio D’Agostini . Aut. Tribunale diUdine n. 44/05 dell’11-10-2005 . Stampa: Arti grafiche friulane Imocospa . via IV Novembre, Tavagnacco (Ud).

NATALE 2009 11-12-2009 14:44 Pagina 20