Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo · 2012-12-01 · Auguri di Buon Natale e Felice Anno...
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BOLLETTINO PARROCCHIALE DI AZZANO DECIMO (PORDENONE) ITALIA
DICEMBRE 1993 - Direttore responsabile: Mons. Domenico Cadore
Auguri di Buon Natale e
Felice Anno Nuovo
La Famiglia La nuova Enciclica del Papa "Veritatis Splendor"
Le tre "parole" che ne caratterizzano
l'insegnamento
All'indomani del Natale la Liturgia ci propone come esempio e modello la famiglia di Nazaret, cioè la famiglia di Giuseppe, Maria e Gesù. Il Padre Celeste, che è il Padre di Gesù diventato uomo, ha voluto che il suo Figlio avesse in terra una famiglia regolarmente costituita ed è per questo che mandò il suo Angelo a dire a Giuseppe: Non temere Giuseppe di tenere con te Maria tua sposa, perché quello che è avvenuto in /@i = /É1 ffll!iteffiità - è avvenuto per azione di Dio, per opera dello Spirito Santo. Essa avrà un figlio e tu gli porrai nome Gesù, perché egli sarà il Salvatore del suo popolo. Giuseppe svolgerà per Gesù uomo, assieme a Maria, l'azione formativa e culturale che ogni genitore è chiamato a compiere in favore dei figli. Pochi sono i cenni del Vangelo nei confronti della vita di famiglia di Gesù, ma sono sufficienti per farci capire che Gesù era rispettoso verso i genitori, "era obbediente a Maria e Giuseppe ", è stato educato alla pietà e alla vita religiosa, "a dodici anni va con i genitori alle funzioni, al tempio di Gerusalemme"; · ha imparato un mestiere "era chiamato il figlio del falegname' '. Probabilmente Giuseppe morì prima che Gesù iniziasse la vita pubblica, sarà pertanto Gesù che continuerà il lavoro di Giuseppe e manterrà con le sue fatiche la famiglia. Ogni famiglia è chiamata a seguire l'esempio della famiglia di Nazaret. Gli sposi sono chiamati a prepararsi responsabilmente e cristianamente ad essere buoni coniugi e bravi educatori dei figli. Per questo il Consiglio Pastorale, seguendo le tracce volute dai Vescovi italiani, suggerisce: "Ogni famiglia educandosi, educa". Non si diventa buoni sposi e buoni genitori se non ci si prepara degnamente. Gli sposi che celebrano il sacramento del Matrimonio, premettono la partecipazione almeno a un Corso preparatorio e poi continuano una efficace preparazione in Parroc-
chia da quando, circa tre o quattro mesi prima, iniziano le pratiche per il Matrimonio. Dopo il Matrimonio devono sentire la necessità e l'urgenza di partecipare a incontri promossi per coppie di giovani sposi. Quando diventano genitori e chiedono il Battesimo per i loro figli, partecipano a incontri di spirituale preparazione. Quando i figli iniziano il Catechismo parrocchiale ed in forma ordinata lo frequenteranno fino alla Terza Meqia, hanno modo di continuare la loro opera di cristiana educazione, seguendo con attenzione il testo di Catechismo dei loro figli. Se sono e lo devono essere, sposi e genitori praticanti, partecipando alla Messa domenicale e ai Sacramenti della Confessione e Comunione, quanti aiuti di Fede e di Grazia ricevono dal Signore per essere sapienti e prudenti educatori dei loro figli. Fortunati quei figli che hanno genitori così impegnati e preparati. Vedano i figli di seguire i buoni esempi dei genitori e si guardino dal fare scelte compromettenti per la famiglia del loro domani. Vedano di non mettersi assieme, ragazzi e ragazze, prima di aver fatto una buona preparazione Spirituale e morale, prima di aver celebrato il Sacramento del Matrimonio. Siamo prossimi al Natale, voglia Gesù ispirare pensieri di bontà, di santità, di serietà e responsabilità per tutte le nostre famiglie.
L'Àrciprete
I tre capitoli dell'Enciclica sono tito- La domanda si può intendere al plu-lati con delle "parole" bibliche. Non rale: che cosa dobbiamo fare di buo-si tratta di semplici citazioni, ma di no? È tutta la Chiesa che riceve dal "parole" che definiscono i contenuti - Signore l'impegno a seguirlo e la centrali dei capitoli stessi. È azzar- missione di annunciare il Vangelo dato dire che tutta l'enciclica, in,' e di indicare la "via" di Gesù Cristo: qualche modo, è tutta in qué.ste tre . «Quando gli uomini pongono alla "parole". Prima di "incontrare" que- Chiesa le domande della loro co-ste parole della Sacra Scrittura, oc- scienza, quando nella Chiesa i fe-corre dire di quale uomo parla l'En- ,-o deli si rivolgono ai Vescovi e ai Paciclica. Non quello che fa riferi!11ef)to . stori, nella risposta della Chiesa c'è a verità astratte o imperso'nali. .~ la voce di Gesù Cristo, la voce del-L'uomo interpellato dalla parola di la verità circa il bene e il male». Dio e destinatario del documento del "Non conformatevi alla mentalità Papa è l'unico uomo realmente esi- di questo mondo" stente, creato da Dio e che fa l'espe- Se la salvezza è il dono di Dio al-rienza del peccato, che è chiamato l'uomo, la risposta al dono è l'offerta all'incontro col Padre, il Figlio e lo di tutta la propria vita. Conformarsi Spirito. Di questo uomo parla l'En- alla mentalità di questo mondo signi-ciclica: della sua dignità e della coe- fica, invece, contraddire il dono e il renza che il suo agire deve testimo- compito ricevuto. niare con la vita. Dinanzi alla presenza di orientamen-"Maestro, cosa devo fare di buo- ti culturali e pratici incompatibili con no ... " la "sana dottrina" - presenti anche Il dialogo fra il "giovane ricco" e in "alcune tendenze della teologia Gesù, che scandisce le partidel pri- morale odierna" - la Chiesa, me-mo capitolo della Veritatis Splendor, diante il suo Magistero, richiama i ha il "Maestro" al centro ed è Cri- principi dell'insegnamento morale sto che offre "l'unica risposta che "che sembrano oggi particolarmen-appaga pienamente il desiderio del te esposti all'errore, all'ambiguità o cuore umano". Questo dialogo, la alla dimenticanza". Lo scontro fra cui posta in gioco è la piena realiz- la "mentalità di questo mondo" e il zazione di sé, la "vita eterna", ap- "sano" insegnamento morale ri-partiene all'esperienza di ogni uomo guarda il problema decisivo del rap-ed è un fatto quotidiano perché "la porto tra libertà e verità. Dinanzi ai contemporaneità di Cristo all'uomo tentativi di voler negare la dipen-di ogni tempo si realizza nel suo denza della libertà dalla verità, la corpo, che è la Chiesa". La vita mo- Chiesa, con l'autorità che le viene rale è, dunque, una vita dialogica, dal Signore; la riafferma con le pa-un rapporto interpersonale; non è role di Cristo stesso: «Conoscerete solo l'ascolto di una dottrina o l'ob- la verità, e la verità vi farà liberi». La bedienza a un comandamento. denuncia della Chiesa è forte, ma La vita morale è "seguire" Gesù e amorevole perché ha come fine la si risolve nella vera libertà come ob- conversione, il ritorno alla verità e bedienza al Padre e servizio d'amo- al bene. Così si chiude il secondo re ai fratelli. segue a pag, 2
Pago 2 BOLLETTINO PARROCCHIALE Dicembre 1993
I giovani della Carità a Cugnan.
Le Unità pastorali prevedono un nuovo
modello di Parrocchia Dall'indagine del Centro di orientamento pastorale (Cop), sono risultate essere senza parroco residente il 17,20;0 delle parrocchie italiane comprese in un campione di 143 diocesi su 226. Si tratta soprattutto di piccole parrocchie in zone rurali o montane, ia al Nord sia al Sud, e anche di al
cune parroochl- comprese in centri storici. I risultati di questa ricerca del Cop appena conclusa sono stati presentati da mons. Valentino Grolla nel corso del convegno dal titolo "Unità pastorali verso un nuovo modello di parrocchia?", organizzato dallo stesso Centro ad Assisi. Ai lavori hanno preso parte circa 150 rappresentanti di 70 diocesi, tra cui anche il vicario per la pastorale della nostra diocesi. /I Cop propone di reagire a tale situazione realizzando le "unità pastorali", che riuniscano in comunità più sacerdoti destinati a servire più parrocchie, che valorizzino il ruolo dei religiosi a servizio delle comunità parrocchiali e il ministero del diaconato permanente e rendano, infine, responsabili dell'animazione pastorale i laici. Dall'indagine emerge come solo poco più del 200/0 delle 143 diocesi interpellate abbia avviato qualche esperienza di unità pastorale e solo il 150;0 abbia intrapreso qualche iniziativa per preparare operatori pastorali (laici e religiose) al compito di "animazione e guida di comunità senza prete residente". E solo la diocesi di Torino ha ufficialmente pro-
da pago 1
capitolo: «Bisogna però che noi Fratelli nell'Episcopato, non ci fermiamo solo ad ammonire i fedeli circa gli errori e i pericoli di alcune teorie etiche. Dobbiamo, prima di tutto, mostrare l'affascinante splendore di quella verità che è Gesù Cristo stesso. In Lui l'uomo può vivere perfettamente la sua vocazione alla libertà nell'obbedienza alla legge che si compendia nel comandamento del l'amore di Dio e del prossimo».
spettato la possibilità che responsabili di tali comunità non siano preti. «Fa anche specie - rileva peraltro Valentino Grolla - che le religiose, che pure stanno rivedendo con coraggio la loro forma di presenza sul territorio, non ricevano specifica attenzione e siano nominate solo in forma esemplificativa quando si parla di animatori di comunità». A fronte della diminuzione e dell'invecchiamento del clero, le unità pastorali rappresentano dunque una sfida per il "superamento di forme chiuse di pastorale", la promozione dei "ministeri laicali", la definizione del "servizio diaconale", la rivalutazione del "ruolo delle religiose", "l'avvio di una redistribuzione del clero", per porre "attenzione a fenomeni di inurbamento" e per la "chiarificazione dei rapporti tra zone pastorali, vicariati e unità pastorali". AI convegno sono state anche riportate le esperienze straniere di unità pastorali e animazione di parrocchie da parte di laici: Sergio Lanza, docente alla Pontificia Università Lateranense, ha descritto l'esperienza tedesca di operatori laici (il 200/0 dei quali donne) assunti a tempo pieno dalle parrocchie e stipendiati. In Francia, invece, si stanno sperimentando le "assemblee domenicali" guidate da laici che presiedono la Liturgia della Parola. La Spagna registra esperienze di piccole comunità rurali animate da laici e di piccole città, con una sola parrocchia ma più centro di culto animati da un 'équipe di sacerdoti.
"Perché non venga resa vana la croce di Cristo" Il Vangelo si concentra tutto in Cristo crocifisso. La missione della Chiesa è di custodire la sapienza e la potenza della croce perché i credenti in essa trovino il criterio per i giudizi e per le scelte morali, superando le tentazioni di ricorrere alla sapienza e alla potenza di questo "mondo" . Alla domanda che tormenta oggi tan-
Esaminate le linee programmatiche dal Consiglio
pastorale parrocchiale Sarebbe difficile tracciare un quadro esauriente delle problematiche emerse nel corso dell'ultima, recente riunione del consiglio pastorale e delle linee programmatiche emerse dai gruppi operanti nella realtà della nostra parrocchia. La famiglia, oggi tanto carica di situazioni difficili e di attese, sarà il polo che orienterà l'attenzione e la riflessione della comunità in questo nuovo anno di impegno appena iniziato. Il tema conduttore dei centri zonali di incontro, "La famiglia educa educandosi" prevede un'articolazione in tre fasi; la prima, che si svolgerà nell'arco dell'Avvento, si propone di richiamare l'attenzione sulla famiglia aperta alla vita. È stata espressa la necessità di avvicinare i genitori, particolarmente dei ragazzi che frequentano il catechismo, per un dialogo che li aiuti a sentirsi coinvolti nell'educazione alla fede dei ragazzi. Se si pensa che gli incontri di catechismo sono rivolti a circa 450 fanciulli e preadolescenti, seguiti da oltre una quarantina di educatori, non si può che riconoscere la vastità e l'importanza di questa proposta e del progetto operativo che ne scaturisce. A modo di veloce presentazione, cogliamo con una sommaria carrellata l'identità dei vari gruppi e il loro campo di impegno, nella consapevolezza che le caratteristiche di ciascuno meriterebbero una più adeguata considerazione. Il "gruppo giovanile", seguito da suor Bruna, comprende anche gli educatori che si dedicano ogni sabato pomeriggio ai gruppi dei ragazzi e dei giovanissimi che si incontrano in oratorio. Nel loro pro-
gramma di riflessione settimanale sono previste anche testimonianze di persone che hanno realizzato varie scelte di vita. Il gruppo della "Carità" intende proseguire nel cammino di disponibilità e apertura alle molteplici realtà della sofferenza e di impegno nella crescita della fede. Fra i gruppi giovanili è significativa la presenza degli Scouts, con la particolare fisionomia che è tipica di questa associazione. È anche molto consistente e attivo il gruppo sportivo dell'oratorio, curato da una decina di allenatori-educatori con la collaborazione di molte famiglie. L'attenzione ai problemi degli anziani e delle persone in difficoltà è l'anima del volontariato che fa capo alla San Vincenzo e all'associazione interparrocchiale AVAN. Anche il gruppo disabili "V. Liut", con oltre un'ottantina di aderenti, svolge un'azione di squisita accoglienza e di partecipe presenza. Il gruppo "coppie sposi" e l'A.C. adulti intendono offrire un contributo di ricerca e di riflessione al tema della famiglia. Anche il movimento dei Focolarini si rende disponibile su questa linea proponendo esperienza e sussidi audiovisivi sull'argomento. Il coro parrocchiale e il coro giovanile meritano un particolare elogio per la loro costanza nella preparazione del canto liturgico che ravviva le celebrazioni festive. Per concludere, un cenno soltanto all'ottima riuscita del campo estivo del nostro oratorio, che ha mobilitato oltre trecento fra ragazzi ed educatori creando un clima di amicizia di cui si possono cogliere ora i buoni frutti.
Flavia Sacilotto
I santi della nostra terra Pare imminente la discussione sull'eroicità delle virtù del ven. padre Marco d'Aviano; subito dopo dovrebbe seguire la constatazione del miracolo com
piuto per sua intercessione (già da tempo documentato) e quindi - si
ti uomini: come può conciliarsi l'obbedienza alle norme con la libertà della persona, il Papa risponde: «Cristo crocifisso rivela il senso autentico della libertà, lo vive in pienezza nel dono di sé e chiama i discepoli a prendere parte alla sua stessa libertà». E ancora: «La libertà ha bisogno di essere liberata. Cristo è il liberatore ( ... ). La sua carne crocifissa è la piena rivelazione del vincolo indissolubile tra libertà e verità,
spera senz'altro - la proclamazione a Beato. Così egli si aggiungerà ai Beati Odorico e Domicilia di Pordenone a dare - con i Santi Martiri di Concordia - autentico lustro alla nostra terra. Sembrano intanto ben avviate anche le "Cause" del servo di Dio padre Bernardino di Portogruaro (un miracolo sarebbe stato verificato di recente per sua intercessione) e di Suor Serafina Gregoris di Fiume Veneto.
così come la sua risurrezione da morte è l'esaltazione suprema della fecondità e della forza salvifica di una libertà vissuta nella verità». Se la grande questione, oggi, è la separazione della morale dalla fede, i fedeli devono "rivivere il mistero della Croce". Questo avviene quando la vita morale trasforma la fede in testimonianza davanti a Dio e davanti agli uomini.
Angelo Sceppacerca
Dicembre 1993 BOLLETTINO PARROCCHIALE Pago 3
La chiesetta di Santa Croce Sei anni fa un piccolo gruppo di volonterosi della Borgata di via Santa Croce, dinnanzi alla vista della loro chiesetta bisognosa di restauri, si propose di metterci mano e d'iniziarne la "cura" risanatrice.
mirarli. E il pavimento? La Soprintendenza ci disse, - dopo aver fatto dei sondaggi, - che c'erano due soluzioni: la prima scoprire un po' alla volta con la "pala" il pavimento, vederci quello che c'è e poi rifarlo con marmi o con pietre appositamente scelte: costo dell'opera lire 80 milioni. La seconda soluzione, metterci sopra delle piastrelle in cotto. Con le nostre casse ... semivuote abbiamo optato per la seconda e il lavoro ne uscì lo stesso bene e decoroso, con pochi soldi.
Vita nella nostra Scuola Materna
Si incominciò dal suo perimetro esterno, non avendo alcun marciapiede che la difendesse e riparasse le sue fondamenta: così il lato sud fu trattato con una colata di cemento, mentre il lato nord la Soprintendenza volle che fossero messi dei vecchi mattoni come marciapiede, posati su un leggero strato di cemento. La chiesetta era però senza luce elettrica e con l'Enel prima e una ditta privata poi la si dotò dell' occorrente. Non si poteva lasciarla senza grondaie, utili sia per riparare i muri dalla pioggia che cadeva dal tetto sia per un abbellimento e si provvide con grondaie in rame. Porte e finestre erano veramente bisognose di essere sostituite e un bravo e generoso artista di Azzano Decimo fece il tutto con serramenti in mogano, degni di un luogo sacro e così la porta centrale, quella che immette sulla strada a nord, la porta della sagrestia e le piccole finestre adornarono la chiesetta. Ora si presentavano due grossi, ma veramente grossi lavori @::: prgglgmi: il pavimento, rifarlo pereh@ @ t!i in OOffllJnte le pittu re che si intravedevano sui muri, vlolno al presbiterio, sotto una mano di calce. Per quest'ultimo lavoro, importantissimo e costoso, provvide come "sponsor" una Banca di Azzano Decimo, sempre pronta e generosa, poi una squadra di pittorirestauratori di Pordenone, incaricati a ciò dalla Soprintendenza e ne vennero fuori dei magnifici capolavori del '500 che qui non posso descriverli, ma che bisogna andare ad am-
Era quasi tutto a posto se non fossero mancate due cose: i banchi nuovi e la pittura interna con quella dell'atrio. La Soprintendenza ci diede delle indicazioni e fu fatto il tutto, comodi i banchi e ben pulita di pittura nuova la chiesa. La chiesa non è vasta ma lo stesso ci voleva l'impianto di amplificazione e così fu fatto e ne venne bene! Tutto era fatto? No! Ci mancava l'inaugurazione ufficiale e solenne così il 9 ottobre U.S., con la Messa solenne cantata, concelebrata dall'Arciprete e dal sottoscritto, prima col taglio del nastro e dopo la Messa con un abbondante rinfresco, fu ultimato un lavoro durato sei anni, forse tanti ma ne valeva la pena. lo ho descritto l'iter materiale di quanto fatto, ma quello che devo anche far risaltare è la volontà tenace, la costanza del Comitato della Borgata, e inoltre la generosità di tanti - Parrocchia, Banche, Enti e tantissimi privati -; il desiderio di vedere la prima chiesa - nel tempo - della Parrocchia, essere rinnovata per essere la vera e decorosa dimora del Dio Vivente. Tante generazioni hanno pregato nei secoli passati in essa, auspichiamo che altre e tante lo facciano nei tempi che seguiranno.
Don Ernesto
Raccontare un'esperienza è sempre limitante, ma quando l'altro interlocutore è un bambino dai 3 ai 5 anni non è difficile sapersi soffermare e cercare quali sentimenti porti l'adulto nel cuore. Per noi, comunità educativa della Scuola Materna parrocchiale questo dono ci è offerto ogni giorno dai bambini con cui viviamo. L'inserimento dei piccoli di 3 anni è stato un momento significativo di collaborazione con la famiglia che rimane il primo punto di riferimento nella crescita del bambino, ma che in dialogo con le insegnanti cerca di salvaguardare per ogni bambino il diritto all'identità come scoperta di sé, come presenza di confronto e come stimolo a trovare punti fermi nel quotidiano. Significativa è stata all'inizio di quest'anno scolastico 1993/94 l'assemblea generale con i genitori in cui è stato esposto il programma educativo didattico e le varie tappe dello sviluppo del bambino nel suo inserimento nell'ambito della Scuola. A livello educativo e didattico è stato illustrato il nostro impe-
Festoso incontro in paese con l'arcivescovo Peressin
La nostra parrocchia ha celebrato domenica 4 luglio, con grande solennità, il decimo anno della consacrazione episcopale di un suo figlio illustre: S.E. Mons. Mario Peressin,
arcivescovo metropolita dell'Aquila. Una decina di sacerdoti, originari o già in servizio ad Azzano, hanno concelebrato con il Presule con una cantoria che ha dato il meglio di sé.
AI Vangelo l'arciprete mons. Cadore ha ringraziato il Vescovo per l'affetto che continua a portare alla sua terra e gli ha assicurato la preghiera e la vicinanza spirituale di tutti i fedeli azzanesi. Mons. Peressin, con commosse espressioni, ha ricordato gli anni, ricchi di fervore e di impegno, che lo hanno visto ragazzo, adolescente, chierico in questa nostra chiesa e ha ringraziato il Signore per averlo chiamato per vie misteriose ma sempre provvide in un servizio di grande responsabilità alla Santa Sede e quindi in una illustre diocesi italiana; ha poi ricordato gli obiettivi della sua missione apostolica, che intende proseguire con fermezza nonostante le difficoltà che il mondo d'oggi oppone al Vangelo. AI termine della S. Messa il "decano" dei sacerdoti azzanesi, don Ernesto Gasparotto, ha porto un cordiale augurio al Presule, a nome di tutti i confratelli e della popolazione.
gno a far sì che ogni bambino possa raggiungere delle competenze che rispettino la sua realtà e una serena autonomia per porre in sé i capisaldi del suo essere ed entrare in relazione con chi incontra. Grande impegno, del nostro operare educativo, è profuso perché il bambino trovi al suo arrivo a Scuola un ambiente sereno in cui si senta accolto, riconosciuto e corretto nel rispetto della sua autenticità. Per un cammino comune nel porci al bambino, vogliamo assieme alle mamme e ai papà educare - educandoci e perché questo sia vissuto con serenità e competenza ci impegnano in alcuni momenti formativi con la dott. Laura Nota del Cepar di PN per essere capaci di trovare risposte adeguate alle rlchl et dei bambini. La Scuola Materna ha riaperto I b tt nti dopo un'intensa estate in cui aveva visto all'opera una squadra di elettricisti che hanno messo a norma l'impianto luce. Nel nostro quotidiano sentiamo forte la presenza di famiglie che collaborano con una presenza discreta e rispettosa del compito specifico, ma attiva e responsabile per rendere sempre più accogliente e ricca la nostra grande casa. Un "GRAZIE" carico di gioia e molta gratitudine va, allora, alle tante persone che nel silenzio tendono una mano per piccole o grandi necessità della Scuola, spendendo del loro tempo libero e, a volte, facendosi anche carico di spese concrete di materiale per quanto serve alla Scuola. L'elenco è lungo, ma non possiamo dimenticare chi ci ha concesso di raccogliere, assieme ad alcune mamme le mele da un frutteto di Azzano, dal dono delle panchine per la sala gioco, ad alcuni pratici e funzionali armadi, alla verifica costante delle piccole manutenzioni per evitare rotture più gravi e ancora "GRAZIE" a chi con fedeltà e precisione si prende a carico la responsabilità dell'aspetto amministrativo. E per concludere non possono mancare i complimenti e la gratitudine per tutti i genitori e gli amici della nostra Scuola che ci hanno aiutato a realizzare la castagnata animata da allegria, partecipazione e condivisione. Un elenco può dire poco, ma noi sentiamo di far parte di una grande famiglia e che i problemi di uno diventano i problemi di tutti.
Le Suore e le Insegnanti
Pago 4 BOLLETTINO PARROCCHIALE
LA NOSTRA CHIESA La nostra chiesa è un monumento una ricchezza, un valore immenso un patrimonio senza uguali lasciato in eredità dai nostri avi.
Andiamo col pensiero ai secoli passati alla fede profonda dei nostri antenati ai sacrifici, al valore, per apprezzarne la giusta dimensione.
Noi ci gloriamo anche per il gran dono di av~r~ San Pietro apostolo come patrono c~~ v!clno a San Paolo sull'altar maggiore CI inVita alla preghiera e alla riflessione.
AI centro di tutto vicino il tabernacolo con il Signore Iddio impreziosito in un blocco di marmo rosa di autentico marmo di Verona.
Le pale che adornano gli altari testimoniano la devozione per i Santi Sant'Antonio, San Valentino, San Sebastiano solo citarne alcuni fra i tanti.
Di fronte all'immagine della Vergine Maria vero capolavoro di arte e armonia
ANAGRAFE (Giugno-Novembre '93)
Battesimi Battiston Jordan Ivan di Atos e Margherita, Camata Edoardo di Giorgio e Loretta, Marin Marco di Alberto e Tatiana, Rizzutti Eleonora di Claudio e Dani, Ragogna Lisa di Flavio e Antonina, Mio Elena di Franco e Antonella, Sandre Desirée di Denis e Caterina Barbesin Drek di Gelindo e Da~ niela, Magarotto Lisa di Giovanni e Maria, Mascarin Andrea di Sante e Emanuela, Stefanuto Nicola di Ivo e Renata, Presta Federico di Paolo e Elena, Cattaruzza Roberta d~ Angelo e Daniela, Bottos Ayalah di Andrea e Sonia, Durofil Andrea di Maurizio e Anna, Lovisa Eleonora di Mario e Daniela, Briatti Marco di Alessandro e Gianna, Del Tedesco Valeria di Renzo e Mida Zoccolan Dario di Giorgio e Irene: Castellarin Andrea di Donato e Alma, Ravagnolo Maicol di Luca e Katia, Rota Simone di Orsino e Manola, Negrini Nicola di Graziano e Patrizia, Zucchetto Nico di Fabio e Cinzia, Bailot Romina di Denis e Patrizia, Accordi Tommaso di Nicola e Anna, Pin Simone di Claudio e Lucia, Covre Marta di
. Corrado e Mariella.
Matrimoni Arabia Roberto e Battistella Natascia, Mangili Alessio e Zanato Elisabetta, Cecconi Paride e Ostanel Barbara, Pascolo Sergio e Giolo Monica, Velludo Ivan e Facca Sonia, Perosa Gino e Del Borgo Milena, Bigolin Roberto e Trevisiol Lorella, Turchetto Pier Antonio e Trevisan Mara, Fasan Massimo e Manias Franca, Cervesato Fulvio e Lovisotto Claudia, Battistella Dario e Coran Raffaela, Stival Claudio e Perrulli Silvia, Paludetto Cristian e Bragatto Pina, Mascarin Mauri~io e Gasparet Federica, Maschenn Stefano e Longo Monica Chiarioni Fabio e Giolo Daniela, Valzano Luigi e Battiston Mariella Campigotto Roberto e Fantin Ad~a Boz Sergio e Gava Maria Rosa. '
Funerali Stefanuto Enzo di anni 53 marito di Dirindin Maria Rosa, Grigoletto Cesarina di anni 86 vedova di
s'inchina ogni devoto con fiducia viva dicendo tante volte Ave Maria.
Corre il pensiero a San Giuseppe umile e grande membro del presepe dono generoso di un gruppo compatto e leale fabbrichi ne e vedove della prima guerra mondiale.
E il Sacro cuore di Gesù lo ha donato una pia donna che non c'è più ma il ricordo è qui in sua memoria un segno che commuove, un segno di gloria.
In chiesa ci si raduna per pregare per dar l'ultimo addio alle persone care per i Battesimi , le Cresime, le prime Comunioni, Matrimoni e tutte le funzioni.
La nostra chiesa è bella è la casa del Signore. A noi il decoro, il rispetto e ogni onore e un grazie per tutti di gran cuore ai Sacerdoti che ne curano le funzioni.
Nina Ceschin I trentenni (classe 1963).
Schiavo Gaetano, Gasparet Erminio di anni 79 marito di ~,,1anias Ra~ chele, Gasparet Elisa di anni 87 vedova di Burella Agostino, Zorzit Gelinda di anni 75 moglie di Tesolin Giovanni, Diana Rosaria Angela di anni 75 moglie di Burella Giovanni, Bariviera Lauretta di anni 65 moglie di Favretto Riccardo, Tonus Guglielmo di anni 51 marito di Bottos Mirella, Covolero Maria Regina di anni 73 vedova di Stival Giuseppe, Colautti Zaira di anni 81 vedova di Ragogna Remigio, Moretto Guseppe di anni 80 marito di Pasianot Luigia, Colossi Maria di anni 85 vedova di Sponga Giuseppe, Facca Arialdo di anni 72 marito di Novel Giuseppina morto a Toronto, Tesolin Gino di anni 68 vedovo di Elisa morto ad Avignone, Burola Aurora Ines di anni 73 moglie di Basso Emilio, Facca Beniamino di anni 65 celibe, Fier Giacinto di anni 94 vedovo di Buodo Maria, Buttignol Santa di anni 91 vedova di Pighin Elia, Minatel Elisa di anni 61 moglie di Giacomazzi Giuseppe, Paludet Maria Luigia di anni 46 moglie di Tomasi Giuseppe, Roncadin Antonia di anni 81 vedova di Belluz Remigio, Favot Giuseppina di anni 66 nubile Del Bianco Italo di anni 65 marit~ di Not Virginia, Verardo Marianna di anni 81 vedova di Venier Luigi.
IL BUON CUORE (Giugno-Novembre '93)
Sposi Rigo Michele e Perosa Fiona 200.000, Mascarin Maria a ricordo suoi defunti 200.000, 25° Favret Antonio e Claudia 50.000, 60° De Luca Guglielmo e Maria 100.000, a ricordo di Tesolin Noemi 250.000, a ricordo di Stefanuto Enzo 100.000, a ricordo di Del Rizzo Veronica Laura e Riccardo Favretto 50.000, fam. a ricordo di Mercante Mario 100.000, fam. in morte di Tesolin Gelinda 100.000, sposi Tonel Paolo e Tatiana 50.000, Cassa di Risparmio 1.000.000, Cassa Rurale e Artigiana 1.500.000, fam. in morte di Burella Angela 100.000, fam. in morte di Gasparet Erminio 100.000, fam. in morte di Tonus Guglielmo 100.000, i trentenni 100.000, figli in morte di Stival Maria 130.000, fam. in morte di Fav~etto Laura 100.000 e cognata Fiorella 150.000, battesimi di Giu-
gn? 500.000, in morte di Ragogna Zalra 200.000, fam. Tondato a ricordo suoi defunti 100.000, sposi Pascolo Sergio e Giolo Monica 200.000, fam. in morte di Moretto Giuseppe 150.000, sposi Dell'Alba Denis e Valeria 100.000, sposi Velludo Ivan e Facca Sonia 100.000, battesimi Luglio 100.000, sposi Turchetto Pier Antonio e Trevisan Mara 100.000, figli in morte di Sponga Maria 200.000, sposi Perosa Gino e Del Borgo Milena 100.000, in morte di Tesolin Gino sorella Marcella 100.000, fam. in morte di Facca Beniamino 100.000, gruppo culturale di Cesena 100.000, battesimi di Agosto 390.000, Mercante Elisa per l'organo 100.000, fratelli Valvasori a ricordo mamma Tranquilla 100.000, sposi Bigolin Roberto e Trevisiol Lorella 100.000, fam. in morte di Schiavo Cesarina 150.000, sposi Fasan Massimo e Manias Franca 200.000, fam. Doretto 200.000, a ricordo di Basso Ines le Signore della pulizia 50.000, sposi Battistella Dario e Coran Raffaela 100.000, sposi Ceresato Fulvio e Lovisotto Claudia 200.000, Santi n Alfonso 100.000, 60° di Sorgi Ernesto e Giselda 300.000, sposi Zorzes Vito e Signora 50.000, battesimi di Settembre 280.000, figli in morte di Fier Giacinto 135.000, Andronaco Concetta 50.000, fam. in morte di Pighin Santina 150.000, Filippi EIso 60.000, sposi Chiarioni Fabio e Giolo Daniela 200.000, sessantenni 100.000, sposi Mascarin Maurizio e Gasparet Federica 300.000, sposi Mascherin Stefano e Longo Monica 200.000, battesimi di Ottobre 230.000, in morte di Belluz Antonietta il figlio 100.000, fam. in morte di Giacomazzi Elisa 100.000, sposi Valzano Luigi e Battiston Mariella 200.000, quarantenni 100.000, in morte di Favot Giuseppina 200.000 e sorella Olga 1 OO.O~O., Maria a ricordo di Pegorer LUigi 100.000, fam. in morte di Del B.ianco Italo 150.000, sposi Campigotto Roberto e Fantin Adua 150.000, 25° di Stival Franco e Milena 200.000.
Scuola Materna Fam. in morte di Burella Angela 100.000, trentenni 522.000, Colautti Zaira in morte 200.000, Emilio Basso e figli a ricordo di Ines
Dicembre 1993
150.000, cognata Emilia e famiglie dei figli Loris e Fabio a ricordo di Ines Burola Basso 150.000, Dalla Pozza Giuseppina 50.000, fam. Da Ros Lorenzo e M. Luigia 100.000, N.N. 115.000.
Emigranti Sonego Angelo con Messa 50.000, Cardettini Dina 27.715, Maria Sponga con Messa 49.760, Tesolin Maria con Messe di Suffragio 150.000, Taiariol Nello 20.000, N.N. 100.000, Facca Silvia con Messa 23.840, Basso Tranquillo e Giovanna 50.000, Simonetto Maria 30.000, Zanette Antonietta 25.400, Bet Domenico 61.650, Facca Adelia 123.350 con due Messe, Moretti Narciso e Giannina 50.000, Giovanni Tonus 124.200, Wade Veronica 100.000, Ida TaiarioI117.000, Sorgi Alfio e Alida con due Messe 59.400, Schincariol Antonio con tre Messe 100.000, Mascarin Alfonso e Caterina 50.000 Silvio Zucchet con Messa 60.500: Carmela Marcuzzi con Messa 36.000, Favot Luciano 24.000.
~arissimi vi ricordo tutti e vi ringraZIO per le vostre offerte e saluti. Tanti auguri di ogni bene.
I VOSTRI CARI
VI RICORDANO
CON AFFETTO
Covolero Maria Regina vedo Stival m.26/6/93
Da Ros Antonio m.28/2/93
Facca Maura m. 12/9/92
Mascarin Maria vedo Santin m. 25/12/83
Gasparet Erminio m. 13/6/93