n.3 agosto 2011Famiglie all'opera per un'Italia migliore

4
Notiziario dell’Associazione Genitori Scuole Cattoliche AGeSC - N.3 anno VII Supplemento al n. 2 21/08/2011 - Spedizione in abbonamento postale - DL 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB BERGAMO” Ufficio stampa nazionale AGeSC c/o IKONOS srl Via C.A. Dalla Chiesa, 10 - 24048 Treviolo (BG) Tel. 035 200 515 - Fax 035 201 041 - E-mail: [email protected] La parola del Presidente L'EDUCAZIONE? PASSIONE E MISTERO La lettera che don Luigi Giussani scrisse nel 2003 all'AGeSC. AGESC, BUON COMPLEANNO! Trentacinque anni fa nasceva l'Associazione Genitori Scuole Cattoliche. TUTTI I NUMERI DELLA SCUOLA CATTOLICA Una realtà che attende di essere pienamente riconosciuta, non solo a parole. pag. 4 L’AGeSC promuove il prima- to della famiglia nell’educa- zione, sostiene la libertà di scelta dei genitori, coopera con tutta la scuola per una forma- zione integrale della persona, pro- muove l’opera delle scuole cattoli- che e di ispirazione cristiana e dei centri di formazione professionale, lavora con i genitori per la crescita della loro responsabilità educativa anche attraverso corsi specifici. L’AGeSC dia- loga e si confronta con le istituzioni pub- bliche (dal Ministero dell’Istruzione fino ai Comuni) rappresentando i genitori e difendendo la libertà di educazione, svol- ge una presenza attiva nel Paese, anche in collaborazione con altre realtà associa- tive, per far crescere la società civile se- condo il principio di sussidiarietà. L’As- sociazione, nata nel 1975, è attiva in 19 Regioni italiane e in 68 province con la presenza di centinaia di comitati d’istitu- to presso le scuole cattoliche e i CFP. D a trentacinque anni, decine di migliaia di genitori italiani sono davvero “all’opera” per costruire il bene comune all'interno della società civile e del sistema educativo. Sono le famiglie riunite nell’AGeSC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche). Nella circostanza dell’edizione 2011 del Meeting di Rimini - e sentendosi in piena sintonia con le suggestioni del tema “E l’esistenza diventa una immensa certezza” - l’AGeSC intende presentarsi alle mi- gliaia di persone che partecipano all’evento. Lo fa anche – oltre che con uno spazio allestito all'interno degli spazi del Meeting – con questo numero speciale di “Atempopieno”, il proprio periodico ufficiale. Il Meeting è dunque l’oppor- tunità, per l’AGeSC, di dialogare con la gente, con le famiglie, con i singoli cittadini, raccontan- do un po’ della sua trentacinquennale storia, fatta spesso di “battaglie” che non godono di visibilità sulla grande stampa, ma che sono sempre dalla parte della libertà e della democrazia. Sono mo- menti ed esperienze di un impegno concreto per la famiglia, per la cui difesa e valorizzazione l’AGeSC è storicamente impegnata e schierata. Sono, queste, poche pagine che vogliono raccon- tare la straordinaria avventura di chi crede nel fu- turo e si impegna per un’Italia migliore. Noi ci siamo. E pensiamo che ciò possa interessare e coinvolgere anche tanta altra gente. pag. 2 IN QUESTO NUMERO pag. 3 SPECIALE FAMIGLIE ALL'OPERA PER UN'ITALIA MIGLIORE con zione muov che e centri la ora AGeSC, PRESENZA ATTIVA Leggendo in questi giorni articoli e interventi in preparazione alla XXXII edizione del Meeting di Rimini, ho incon- trato questo scritto di Emilia Guarnieri, Presidente del Meeting, mi è piaciuto molto, e l’ho fatto mio. In poche parole Emilia ci aiuta a capire e interpre- tare il titolo di questo Meeting, un titolo conciso, bello e curioso. Lascio molto volentieri a lei questo mio “spazio” dando appuntamento a tutti gli amici dell’AGeSC a Rimini allo stand AGeSC, saremo presenti in molti, ci faremo compagnia e avremo l’occasione di incontrare tante famiglie, tanti giova- ni e insegnanti, a presto e buon Meeting! “Due grandi evidenze vediamo sempre più dram- maticamente presenti attorno a noi, ma soprattutto dentro di noi. La prima è la paura di fronte all’incer- tezza della vita, il disagio e la sofferenza che impli- ca qualunque precarietà, qualunque mancanza di sicurezza, qualunque rischio che la realtà propone. Questa percezione, questo dato dell’esperienza, ci costringe a riconoscere che l’uomo invece è fatto per la certezza, la desidera, la cerca e soffre quando non la trova oppure quando scopre di avere affidata la speranza a qualcosa che poi rivela la sua illusio- ne. Non bastasse questo, c’è la secondo evidenza, det- tata dal dogma del pensiero relativista che afferma che è impossibile pervenire alla certezza. L’uomo non sarebbe in grado di raggiungere certezze. Que- sto equivale a dire che l’uomo non è in grado di raggiungere la realtà, non è in grado di conoscere veramente se stesso e quello che ha attorno. Il Meeting di quest’anno si colloca nel contesto della sfida costituita da queste due evidenze. Se desideriamo una certezza, questo desiderio è la E L’ESISTENZA DIVENTA UNA IMMENSA CERTEZZA continua a pag. 2

description

n.3 agosto 2011 Famiglie all'opera per un'Italia migliore

Transcript of n.3 agosto 2011Famiglie all'opera per un'Italia migliore

Page 1: n.3 agosto 2011Famiglie all'opera per un'Italia migliore

N o t i z i a r i o d e l l ’ A s s o c i a z i o n e G e n i t o r i S c u o l e C a t t o l i c h e A G e S C - N . 3 a n n o V I ISupp lemento a l n . 2 2 1 /08/2011 - Sped iz ione in abbonamento posta le - DL 353 /2003 (conv . in L . 27 /2 /2004 n . 46) a r t . 1 , comma 2 , DCB BERGAMO”Ufficio stampa nazionale AGeSC c/o IKONOS srl Via C.A. Dalla Chiesa, 10 - 24048 Treviolo (BG) Tel. 035 200 515 - Fax 035 201 041 - E-mail: [email protected]

La parola del Presidente

L'EDUCAZIONE? PASSIONE E MISTEROLa lettera che don Luigi Giussani scrisse nel 2003 all'AGeSC.

AGESC, BUON COMPLEANNO!Trentacinque anni fa nasceva l'Associazione Genitori Scuole Cattoliche.

TUTTI I NUMERI DELLA SCUOLA CATTOLICAUna realtà che attende di essere pienamente riconosciuta, non solo a parole. pag. 4

L’AGeSC promuove il prima-to della famiglia nell’educa-zione, sostiene la libertà di scelta dei genitori, coopera

con tutta la scuola per una forma-zione integrale della persona, pro-muove l’opera delle scuole cattoli-che e di ispirazione cristiana e dei centri di formazione professionale, lavora con i genitori per la crescita

della loro responsabilità educativa anche attraverso corsi specifici. L’AGeSC dia-

loga e si confronta con le istituzioni pub-bliche (dal Ministero dell’Istruzione fino ai Comuni) rappresentando i genitori e difendendo la libertà di educazione, svol-ge una presenza attiva nel Paese, anche in collaborazione con altre realtà associa-tive, per far crescere la società civile se-condo il principio di sussidiarietà. L’As-sociazione, nata nel 1975, è attiva in 19 Regioni italiane e in 68 province con la presenza di centinaia di comitati d’istitu-to presso le scuole cattoliche e i CFP.

Da trentacinque anni, decine di migliaia di genitori italiani sono davvero “all’opera” per costruire il bene comune all'interno

della società civile e del sistema educativo. Sono le famiglie riunite nell’AGeSC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche). Nella circostanza dell’edizione 2011 del Meeting di Rimini - e sentendosi in piena sintonia con le suggestioni del tema “E l’esistenza diventa una immensa certezza” - l’AGeSC intende presentarsi alle mi-gliaia di persone che partecipano all’evento. Lo fa anche – oltre che con uno spazio allestito all'interno degli spazi del Meeting – con questo numero speciale di “Atempopieno”, il proprio periodico ufficiale. Il Meeting è dunque l’oppor-tunità, per l’AGeSC, di dialogare con la gente, con le famiglie, con i singoli cittadini, raccontan-do un po’ della sua trentacinquennale storia, fatta spesso di “battaglie” che non godono di visibilità sulla grande stampa, ma che sono sempre dalla parte della libertà e della democrazia. Sono mo-menti ed esperienze di un impegno concreto per la famiglia, per la cui difesa e valorizzazione l’AGeSC è storicamente impegnata e schierata. Sono, queste, poche pagine che vogliono raccon-tare la straordinaria avventura di chi crede nel fu-turo e si impegna per un’Italia migliore. Noi ci siamo. E pensiamo che ciò possa interessare e coinvolgere anche tanta altra gente.

pag. 2

IN QUESTO NUMERO

pag. 3

SPECIALE

FAMIGLIE ALL'OPERA PER UN'ITALIA MIGLIORE

conzionemuovche ecentrila ora

AGeSC, PRESENZA ATTIVA

Leggendo in questi giorni articoli e interventi in preparazione alla

XXXII edizione del Meeting di Rimini, ho incon-trato questo scritto di Emilia Guarnieri, Presidente del Meeting, mi è piaciuto molto, e l’ho fatto mio. In poche parole Emilia ci aiuta a capire e interpre-tare il titolo di questo Meeting, un titolo conciso, bello e curioso. Lascio molto volentieri a lei questo mio “spazio” dando appuntamento a tutti gli amici dell’AGeSC a Rimini allo stand AGeSC, saremo presenti in molti, ci faremo compagnia e avremo l’occasione di incontrare tante famiglie, tanti giova-ni e insegnanti, a presto e buon Meeting!“Due grandi evidenze vediamo sempre più dram-maticamente presenti attorno a noi, ma soprattutto dentro di noi. La prima è la paura di fronte all’incer-tezza della vita, il disagio e la sofferenza che impli-ca qualunque precarietà, qualunque mancanza di

sicurezza, qualunque rischio che la realtà propone. Questa percezione, questo dato dell’esperienza, ci costringe a riconoscere che l’uomo invece è fatto per la certezza, la desidera, la cerca e soffre quando non la trova oppure quando scopre di avere affidata la speranza a qualcosa che poi rivela la sua illusio-ne.Non bastasse questo, c’è la secondo evidenza, det-tata dal dogma del pensiero relativista che afferma che è impossibile pervenire alla certezza. L’uomo non sarebbe in grado di raggiungere certezze. Que-sto equivale a dire che l’uomo non è in grado di raggiungere la realtà, non è in grado di conoscere veramente se stesso e quello che ha attorno.Il Meeting di quest’anno si colloca nel contesto della sfida costituita da queste due evidenze.Se desideriamo una certezza, questo desiderio è la

E L’ESISTENZA DIVENTA UNA IMMENSA CERTEZZA

continua a pag. 2

Page 2: n.3 agosto 2011Famiglie all'opera per un'Italia migliore

AtempopienoAtempopieno

Luigi Giussani e l’AGeSC. È un rapporto tutto particolare,

e significativo, quello che ha legato il fondatore di Comunione e

Liberazione all'Associazione Genitori Scuole Cattoliche.

Prima ancora che una identità di vedute sul tema della libertà di

educazione, c'era la condivisione comune di un Progetto chiamato

Vangelo. Nel 2003, egli venne scelto quale destinatario a cui conferire il

prestigioso “Premio Mario Macchi” che intende periodicamente

premiare chi, con la propria testimo-nianza di vita, condivide e fa propri

obiettivi e finalità dell’AGeSC. In tale occasione, don Giussani

scrisse all'allora Presidente nazionale, Enzo Meloni,

e a tutti gli amici dell'Associazione una lettera-testimonianza, che

abbiamo il piacere di rileggere, nella circostanza di questo numero

di Atempopieno/Speciale Meeting di Rimini 2011.

Signor Presidente, Carissimi amici, pur dispiaciutissimo di non poter essere fisicamente presente oggi tra

voi, voglio esprimervi tutta la gratitudine e la commozione, non solo per la conse-gna del Premio “Mario Macchi”, ma per la presenza e l’operato della vostra Asso-ciazione, che per me rappresenta una te-stimonianza appassionata ed entusiasta della vostra fede nel mondo così difficile e decisivo della scuola.Ho sempre concepito e vissuto il compito dell’educazione come la circostanza più imponente della passione con cui il Si-gnore ha investito la mia vita, fin dal pri-mo giorno di scuola al Liceo Berchet, quando, salendo i gradini dell’ingresso, Gli chiesi di poter comunicare ai miei studenti la bellezza e la ragionevolezza, cioè l’umanità, dell’esperienza cristiana così come l’avevo incontrata e vissuta in famiglia prima e poi nel mio seminario.Che altro è educare se non comunicare se stessi, la passione ideale che muove la propria vita nel rapporto con tutta la real-tà originata, attuata e finalizzata nel Mi-stero dell’avvenimento di Cristo? Pensan-do a ciascuno di Voi, alle vostre famiglie, ai vostri ragazzi, non posso non conside-rare che l’avere dei figli da educare è la più grande occasione che Dio ci dà per ri-svegliare la fede in noi.In queste ore così drammatiche per la vita del mondo, quando sembra che la menzo-

gna e la violenza colmino l’orizzonte, non solo della vita tra i popoli, ma anche delle vicende personali di ciascuno, av-verto più che mai urgente per la salvezza dell’umano, al di là della finitezza e dei limiti dell’umano stesso, il compito di una educazione in cui si possa far perce-pire il cammino della vita come tensione, istante per istante, a un Destino che è be-ne; altrimenti sarebbe inutile e ingiusto generare figli, perché allora sì, sarebbe inutile vivere. È questo senso del destino, del Mistero, che qualifica umanamente l’azione edu-cativa: per poter essere più umano verso il proprio figlio uno deve pensare a qual-cosa di più anche per sé. Per questo nean-che le nostre incoerenze e la coscienza del male in noi non possono mai diventa-re obiezione a quella urgenza di proposta ideale e di responsabilità di fronte ai no-stri figli.Avete giustamente percepito nella vostra vita che la permanenza e la forza del ri-chiamo ideale non può sussistere se ci si concepisce individualisticamente, se la famiglia non si scopre parte di un popolo, di quell’alveo vitale in cui il Signore ope-ra come chiarezza di giudizio e sostegno nella circostanza storica. Una famiglia non può resistere da sola!Perciò la preoccupazione educativa di una famiglia oggi è intelligente e umana nella misura in cui stabilisce rapporti che

creino una trama sociale che si opponga alla trama sociale dominante. È l’asso-ciarsi libero, intelligente e volitivo delle varie persone che hanno le stesse fonda-mentali preoccupazioni che può stabilire un fronte di resistenza all’influsso domi-nante che raggiunge i nostri figli soprat-tutto attraverso i mass-media e la scuola. “Fateci andare in giro anche poveri, ma lasciateci la libertà di educare”. Questo abbiamo sempre rivendicato fin dagli ini-zi di Gioventù Studentesca e questo con-tinuiamo a chiedere con insistenza a chi ha responsabilità di governo della scuola a tutti i livelli. Non rivendichiamo privile-gi di nessun tipo, ma soltanto che venga riconosciuta effettivamente la possibilità di una presenza educativa nella scuola che riconosca e dilati l’ambito primario della responsabilità educativa della fami-glia, fino ad assumere il rischio di tentati-vi (sempre più numerosi e significativi) di scuole libere.Vi ringrazio ancora di cuore della testimo-nianza limpida di fede che scaturisce dalla vostra presenza nella scuola e vi auguro di potere continuamente approfondire le ra-gioni del vostro agire nella evidenza che l’educazione è compito di tutta la vita, in-nanzitutto verso se stessi, nella quotidiana-mente percepita urgenza del proprio cam-biamento davanti al Signore e al mondo.

Sac. Luigi GiussaniMilano, 14 marzo 2003

QUEL GRANDE MISTERO CHIAMATO EDUCAZIONE

Nel 2003 l’AGeSC gli conferì il prestigioso “Premio Mario Macchi”, riconoscendo la sua grande azione e passione educativa nei confronti

dei giovani, attraverso la sua testimonianza di vita e la proposta di una esperienza di fede vissuta oggi in una viva amicizia cristiana

Ecco, in sintesi, i principi costitutivi dell’Associazione: ci aiutano a capire il “perché” dell’AGeSC ed i suoi ambiti di espressione e di operatività.Identità dell’Associazione e principi ispi-ratori L'Associazione Genitori Scuole Cattoliche (AGeSC) è Associazione nazionale di geni-tori per la famiglia, l'educazione, la scuola cattolica e la formazione professionale di ispirazione cristiana. Essa, proponendosi di operare in adesione ai principi e valori della fede cattolica ed al Magistero della Chiesa, sostiene: • il primato della famiglia nell'educazione

e nell'istruzione dei figli, in ragione del sacramento del Matrimonio, per diritto naturale dei genitori e per diritto-dovere costituzionale.

• il diritto dei genitori di scegliere a fini educativi, in piena coscienza e libertà, per i propri figli le istituzioni, le modalità ed i momenti più rispondenti ai propri convincimento morali, religiosi e civili;

• la necessità di qualificare e promuovere la scuola cattolica secondo i principi san-citi dal Concilio Vaticano II nel docu-mento “Gravissimum educationis” e dal costante insegnamento del Magistero della Chiesa.

Finalità dell’Associazione L’AGeSC persegue i seguenti scopi: • assumere programmi ed iniziative utili ad

orientare gli associati nelle loro scelte educative, in conformità ai principi aspi-ratori dell’Associazione;

• sensibilizzare i genitori sul significato della scelta educativa della scuola cattoli-ca, sollecitandone l'impegno personale, in unione con tutti coloro che si ricono-scono nella scelta di vita cristiana, al fine di assicurare una loro presenza attiva nel-la vita e nelle strutture della società;

• inserirsi attivamente nella realtà della scuola cattolica per favorire l'attuazione di una comunità educativa, tendente alla formazione integrale della persona;

• collaborare responsabilmente alla realiz-zazione del progetto educativo della scuola cattolica;

• presentare e sostenere con la più ampia partecipazione delle famiglie, proposte ed istanze interessanti la scuola cattolica e il suo rapporto con la famiglia e la so-cietà, in un contesto di pluralismo cultu-rale ed istituzionale, con particolare ri-guardo alla tutela e promozione della li-bertà di insegnamento e di scelta dell’e-ducazione, senza condizionamenti politi-ci ed economici.

SPECIALE - pagina 2

I PRESIDENTI NAZIONALISono sette i presidenti nazionali che, nell’arco di 35 anni, si sono succeduti alla guida dell’AGeSC. Il primo presidente fu Giuseppe Marzetta (1977-1981), seguito da Giulio Galli (1981-1984), Lorenzo Cattaneo (1984-1990), Roberto Lombardi (1990-1996), Stefano Versari (1997-2000), Enzo Meloni (2000-2006), Maria Grazia Colombo (presidente in carica dal 2006).

Maria Grazia Colombo e Roberto Gontero, Presidente e Vicepresidente in carica

PERCHÉ L’AGeSCIdentità e finalità dell’Associazioneprova che una certezza deve pur

esserci. Non ci si può esimere dal tentativo di guadagnarla, non si può evitare il rischio di lanciare la spada oltre le cose già note per trovare ciò che il cuore desidera. Ma appunto la spada va lanciata, la certezza va conquistata in un per-corso, non arriva al di fuori di un cammino e di una responsabilità, implica un percorso della ragione e dell’esperienza umana.Il Meeting attraverso l’arte, le te-stimonianze, i contributi di scien-ziati, imprenditori, politici, uomini di cultura, vuole offrire il contribu-to di uomini così, persone che nella vita camminano libere. Il Meeting non è altro che un’espe-rienza di uomini che hanno incon-trato altri uomini, appassionati alla vita e alla ricerca della certezza e della verità. Da 32 anni la trama di questi rapporti si dilata, incidendo nella storia, costruendo legami e opere, ma soprattutto contribuen-do, attraverso l’incontro e il con-fronto sulle ragioni della vita, ad educare uomini non rassegnati ad inseguire farfalle, ma ancora ap-passionati alla res pubblica.”

continua a pag. 2

Page 3: n.3 agosto 2011Famiglie all'opera per un'Italia migliore

AtempopienoAtempopieno

1975: LA NASCITA - Il 28 novembre oltre 120 genitori, rap-presentanti di scuole cattoliche milanesi, si riuniscono in assem-blea e costituiscono l’AGeSC. Il 19 febbraio 1977, nella biblio-teca del Collegio S. Giuseppe di Torino, i soci della Lombardia e delle Associazioni nel frattempo nate in Piemonte e Liguria danno vita alla Consulta Nazionale AGeSC. È un passaggio storico per promuovere in tutto il Paese i valori dell’educazione in stretta collaborazione fra scuola e famiglia.

UN INTENSO LAVORO - In collaborazione con Fidae, Fism, Felc/Fop, Fisiae, Studenti S.C. e Seminario Aggiornamento In-segnanti S.C. - AGeSC promuove il convegno “Per una educa-zione cristiana motivata e partecipata” (1978). È l’avvio di un intenso lavoro culturale, documentato dai temi trattati: “Fami-glia e libera scelta della scuola” (1982), “Pubblico servizio e garanzia di pluralismo in Italia e in Europa” (1984), “I laici alle frontiere della storia” (1987), “Libertà di scuola e scuola di libertà” (1991), “Famiglia, evangelizzazione, riforme” (1992), “Scuola e diritti di cittadinanza” (1996).

PRESENZA ECCLESIALE - Nel 1978 l’AGeSC viene rico-nosciuta dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), la quale, approvandone lo Statuto, l’annovera tra le “Associazioni eccle-siali”. Attiva la partecipazione ai Convegni ecclesiali promossi dalla C.E.I: a Roma nel 1976, “Riconciliazione cristiana e co-munità degli uomini” a Loreto nel 1985, “Presenza della scuola cattolica in Italia” a Roma nel 1991, “Il Vangelo della carità per una nuova società in Italia” di Palermo nel 1995, “Testimoni di Gesù, speranza del mondo” di Verona nel 2006. IMPEGNO PER LE RIFORME - Negli anni 1978/1979 l’A-GeSC affronta i temi e le problematiche dell’attuanda riforma della secondaria superiore, ritenuta non soddisfacente, eviden-ziando gravose lacune, particolarmente sull’insegnamento della religione, sul rapporto scuola statale-scuola non statale, sulla dimensione pedagogica. Nell’aprile del 1979, dopo contatti e consultazioni con le associazioni genitori di Francia, Belgio, Olanda, Germania Occidentale e Irlanda, a Roma, viene stilato lo Statuto dell’OE.GIAPEC, (Organizzazione Europea dei Gruppi di Genitori delle Scuole dell’Insegnamento Cattolico).

IN MARCIA... IN EUROPA - Tra gli anni Settanta ed Ottan-ta, su iniziativa dei genitori dell’ AGeSC ha inizio la promozio-ne delle “Marce della Scuola Cattolica”: a Milano l’ “Andemm al domm” (più tardi passata sotto l’egida della Diocesi), a Bergamo “Tocc inséma so coi de Berghem”, a Roma la “Mara-tona di primavera”, così pure a Torino ed in molte altre città. In alcune Diocesi, l’AGeSC ottiene l’istituzione della “Giorna-ta della Scuola Cattolica”. Nel 1983, a San Remo, l’AGeSC organizza - con la collaborazione della Fidae e dell’OE.GIA-PEC - un Convegno Internazionale: “Europa dell’educazione - Libertà di insegnamento e di scelte educative”. Altri eventi europei sono promossi successivamente a Messina (Taormina) nel 1984, nuovamente a San Remo nel 1987. L’Unione Euro-pea, nel 1983, promuove, a Bruxelles, un primo incontro con alcuni rappresentanti delle Associazioni Genitori europee. Ciò spiana la strada, nel 1985 a Milano, al Congresso fondativo dell’EPA (European Parents Association), alla quale aderisce immediatamente l’AGeSC, che partecipa attivamente, negli anni successivi, ai lavori dell’EPA, per conto della quale, nel giugno del 2010, organizza un convegno internazionale a Mi-lano (“I genitori nella scuola”).

GIOVANNI PAOLO II - L’AGeSC - nel 1987 - è accolta in udienza speciale dal Santo Padre, Giovanni Paolo II, il quale ne incoraggia l’iniziativa dettando alcuni passi dell’obiettivo pasto-rale perseguibile dall’associazione. Nel 1988 istituisce il “Pre-mio Mario Macchi” (già presidente regionale dell’AGeSC Ligu-ria e fondatore dell’OE.GIAPEC) da conferire a personalità che si siano distinte in ambito associazionistico con attività culturali e operative di rilevante contributo innovativo. Nel 1989 è pro-mosso un “corso di formazione quadri” in Campania, a Napoli.

CONTRO LE DISCRIMINAZIONI - Nel 1991, a Udine, viene promossa dall’AGeSC una manifestazione pubblica con-tro il referendum abrogativo della legge regionale del Friuli-Venezia Giulia. Sull’onda di tale iniziativa viene presentato dall’AGeSC alla Commissione della Comunità Economica Eu-ropea un “Esposto” sulla discriminazione ai danni della scuola non statale operata dalla legislazione italiana. Partecipa, inoltre, attivamente con suoi rappresentanti al convegno della CEI, per la prima volta dedicato alla “Presenza della scuola cattolica in

Alcune tappe del cammino lungo 35 anni di vita associativa

AGeSC, UNA STORIA NELL'ITALIA CHE CAMBIA

pagina 3 - SPECIALE

Italia”. Sempre nel 1991, il Ministero della Pubblica Istruzione riconosce ufficialmente l’AGeSC che da allora partecipa ai lavo-ri del Comitato Paritetico delle Associazioni Genitori.

PROPOSTE E DISEGNI DI LEGGE - Nel 1994, l’AGeSC elabora - con la collaborazione del Prof. Gianfranco Garancini - e presenta una “Proposta di Legge” dal titolo “Ordinamento scolastico pubblico fondato sulla libertà di educazione e di inse-gnamento - Autonomia didattica, organizzativa, finanziaria e di ricerca e sviluppo delle istituzioni scolastiche”. Nel 1995, sem-pre a cura dell’AGeSC, è presentato un “Disegno di Legge” sull’ “Ordinamento della scuola non statale - Libertà, pari dignità, equipollenza in attuazione dell’art. 33, quarto comma, della Costituzione”, entrambi sostenenti il “buono scuola” come stru-mento di finanziamento. L’AGeSC presenta proprie proposte di legge per il diritto allo studio in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Liguria, Sicilia, Marche, Piemonte.

IL “PIANO DI FORMAZIONE” - A metà degli anni Novanta, è avviata la preparazione del “Piano di Formazione dei Genito-ri”, elaborato in unione con i Salesiani e con la collaborazione di docenti universitari (P. Donati, I.Colozzi, C. Giuliadori, R. Prandini), poi tradotto in percorsi modulari da G.Bocca nel 2001 ed attivato negli anni 2001-2002 dall’AGeSC Lombardia.

PRIMA VOLTA AL MEETING - Nel 1996, per la prima volta l’AGeSC è al Meeting di Rimini, con un intervento, di presenta-zione durante uno dei principali incontri sull’educazione, la scuola e la libertà di scelta scolastica. Le presenze al Meeting si ripeteranno anche negli anni successivi. Nel settembre del 1996 la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) costituisce il Centro Nazionale Scuola Cattolica (CNSC) e nel 1998 il Centro Studi Scuola Cattolica (CSSC), nei quali l’A-GeSC è regolarmente inserita con suoi rappresentanti.

IN 10.000 AL PALAVOBIS - Il 13 aprile 1997, con altre orga-nizzazioni operanti nella scuola, l’AGeSC promuove a Milano la grande manifestazione pubblica del Palavobis: “Difendiamo il futuro”. Vi partecipano oltre diecimila persone. Nello stesso anno, partecipa alla manifestazione, promossa dal Forum delle Associazioni Familiari a Bologna: “Famiglia e scuola nel nuovo Stato sociale. Le associazioni familiari protagoniste delle rifor-me”. Il 6 giugno 1998 l’AGeSC è ricevuta in udienza speciale da Giovanni Paolo II. Sempre nel 1998, contribuisce alla raccolta di firme con la richiesta alla politica di affrontare in modo risoluti-vo il problema della “parità scolastica”. È promosso il “Comi-tato per la scuola della società civile” che nel 2001 si presenta con un “appello” sottoscritto da esponenti di differenti aree culturali e politiche.

LA PETIZIONE EUROPEA - Nell’autunno 1998, l’AGeSC presenta al Parlamento Europeo una “petizione denuncia” contro le violazioni dello Stato italiano in materia di parità scolastica e di libertà di scelta educativa. La petizione - presen-tata nella sede di Bruxelles - è ritenuta, nel 1999, ricevibile e accolta dalla Commissione Giuridica con parere di condanna dello Stato italiano. Nel 1999, partecipa alla grande Assemblea nazionale su “La scuola cattolica in Italia”, promossa dalla CEI, e presenta una proposta per l’utilizzo del “credito d’impo-sta” come soluzione al problema del finanziamento della liber-tà di scelta dei genitori. Con l’introduzione della Legge “pari-taria” n° 62 del 2000, l’AGeSC è in prima linea nell’esprimere forti perplessità sulla normativa che non risolve il problema della concreta libertà di educazione scolastica.

UNA POLITICA PER LA FAMIGLIA - Nel 2002, il Ministe-ro della Pubblica Istruzione istituisce il FONAGS (Forum delle Associazioni dei Genitori nella Scuola) nel quale trova legittima collocazione l’AGeSC. Nel 2003, l’AGeSC conferma il “credito d’imposta” (o meglio la “deduzione d’imposta”) quale strumen-to applicativo preferito, chiarendo ancora una volta che la “pari-tà” è una questione che interessa le famiglie, più ancora che le scuole. Nel 2004 promuove un Seminario Nazionale di Studio dal titolo “Per una scuola di qualità: condizioni di fattibilità”, con esame specifico della legge 53/2003. Sempre nel 2004, pro-muove un percorso itinerante di formazione nei luoghi dell’in-fanzia, dal titolo “Il vantaggio di essere genitori”. Nel 2004, AGeSC solleva cinque contenziosi nei confronti del Ministero, uno dei quali - nel 2008 - ha esito positivo: le scuole non statali paritarie hanno diritto di vedere sostenuto economicamente dal-lo Stato l’onere dell’insegnante di sostegno per gli studenti por-tatori di handicap.

LA RIVOLUZIONE SILENZIOSA - Nel 2005, presentata al Meeting di Rimini, è promossa la mostra itinerante sui trent’an-ni dell’AGeSC dal titolo “La rivoluzione silenziosa - Scuola vs. educazione?”. Sempre nel 2005 l’AGeSC si impegna nella va-lorizzazione del percorso di istruzione e formazione professiona-le, riproponendone il valore educativo e sostenendone la “pari dignità” con il percorso liceale. Con Decreto del 28 settembre 2006 della Direzione Generale per il volontariato, l’associazio-nismo e le formazioni sociali, l’AGeSC è riconosciuta dal Mini-stero della solidarietà sociale quale “Associazione di promozione sociale” e iscritta nell’apposito Registro Nazionale.

PER CAPIRCI QUALCOSA - Nel 2006, l’AGeSC partecipa alle audizioni parlamentari e solleva la necessità di una corre-sponsabilità dei genitori nella elaborazione delle norme scola-stiche attraverso anche un intenso lavoro nelle predisposte sedi istituzionali. Sul tema delle riforme predispone un documento dal titolo “Per capirci qualcosa”. Nel 2007 pubblica un Dos-sier inerente i costi della scuola paritaria, raffrontandoli con quelli della scuola statale. Il documento - distribuito tra le istituzioni pubbliche e private - suscita interesse e presa di coscienza della situazione. Nel 2008, l’AGeSC stabilisce rap-porti con il neo Ministro Gelmini, al quale sono presentati gli orientamenti associativi in ordine all’assetto normativo scola-stico e l’indicazione dello strumento della “deduzione d’impo-sta” in prospettiva di una soluzione del problema paritario. Nel dicembre 2008, presenta una petizione al Presidente del Consi-glio sui finanziamenti alle scuole paritarie, aggregando all’ini-ziativa Fidae, Fism, Agidae, Foe, Ciofs-Scuola e Movimento Studenti Scuola Cattolica.

PRESENZA NELLA SOCIETÀ CIVILE - Nel 2009 il Mini-stro Gelmini costituisce il “Gruppo di lavoro per la scuola non statale paritaria”, al quale l’AGeSC partecipa a pieno diritto. In quell’occasione, viene elaborato un documento di intenti circa i problemi inerenti la scuola paritaria. L’AGeSC continua intanto a mantenere l’impegno di una presenza attiva negli ambiti istitu-zionali ecclesiali. Avvia una puntuale presenza in ambiti civili e politici. Sempre nel 2009 promuove, a Milano, presso l’Asses-sorato Istruzione-Formazione-Lavoro della Regione Lombardia, un Seminario nazionale sui “Nuovi percorsi dell’istruzione su-periore e la formazione professionale”. Promuove e sostiene - con le altre organizzazioni impegnate nella scuola cattolica - un lavoro di ricerca e di analisi dei costi delle scuole paritarie e le conseguenze che si verrebbero a verificare se esse dovessero chiudere e trasferire gli alunni nelle scuole statali.

LA SFIDA EDUCATIVA - Nel 2009, sessione pubblica del Congresso elettivo tenutosi a Roma, con a tema la Legge 62/2000. Vi partecipano il Ministro della P.I. Maria Stella Gel-mini, ed i suoi predecessori Giuseppe Fioroni e Luigi Berlinguer. Nello stesso anno, forte il coinvolgimento e l’impegno associa-tivo a favore della scuola Santa Maria degli Angeli “Barbara Micarelli” delle Suore Francescane a L’Aquila, colpita dal terre-moto. Nel 2010 - in concomitanza con il Consiglio Nazionale di Torino (17-18 aprile) - l’AGeSC promuove la visita alla Sacra Sindone. Oltre 6000 persone aderiscono all’iniziativa. L’AGeSC assume il compito di approfondire la pista di lavoro sul tema “L’associazione familiare di fronte alla sfida educativa”, elabo-rata da Pierpaolo Donati. Sempre nel 2010 partecipa alla mani-festazione di sostegno al Santo Padre, Benedetto XVI, promos-sa, a Roma dalla Consulta Nazionale Aggregazioni Laicali (16 maggio). Il 6 luglio 2010, in collaborazione con la presidenza della Camera dei Deputati, promuove a Roma (Palazzo Monte-citorio) l’incontro “Parità scolastica a dieci anni dall’approva-zione della legge n. 62 del 2000” con la partecipazione delle massime istituzioni.

Page 4: n.3 agosto 2011Famiglie all'opera per un'Italia migliore

NON C'È PARITÀ SENZA LIBERA SCELTA

In Italia, la scuola cattolica è sempre riuscita ad interpretare le esigenze ed i mutamenti delle varie fasi storiche, sintonizzandosi sui bisogni formativi emergenti

In Italia, la scuola cattolica, è sempre riuscita ad in-terpretare le esigenze ed i mutamenti delle varie fasi storiche. Nella seconda metà del XX secolo, ha ri-

pensato e rimotivato la sua azione educativa, sintoniz-zandosi sui bisogni formativi emergenti, intensificando il dialogo con la cultura, aprendosi alla collaborazione con le istituzioni della comunità ecclesiale e della socie-tà civile. In particolare, essa si è qualificata come labo-ratorio di ricerca e di riforme, avviando a partire dal D.P.R. n. 419/74 numerose sperimentazioni che hanno dato un apporto significativo al cambiamento didattico, pedagogico ed istituzionale del nostro sistema educati-vo. Negli anni ’90, anticipando la fase delle riforme, ha predisposto progetti educativi di istituto, profili degli alunni, unità formative, indagini e sperimentazioni sulla qualità dell’offerta, la certificazione delle competenze. Ha coniato parole e concetti nuovi, quali scuola della

persona e delle persone, centralità della persona e della scuola, educazione personalizzata, corresponsabilità e reciprocità educativa, solidarietà e alleanza per l’educa-zione, sussidiarietà, interculturalità e convivialità delle differenze. Un interesse a 360° per la scuola, senza di-menticare l'attenzione alla scuola professionale. Infatti, molte proposte di Confap e di Forma in tema di Forma-zione Professionale Iniziale (FPI) si trovano recepite nei testi legislativi della recente stagione delle riforme. In particolare si tratta della opportunità offerta ai giovani di scegliere la FPI all’età di 14 anni, dell’accoglimento del principio della diversificazione e dell’ampliamento dell’offerta formativa, incominciando dall’assunzione della FPI come sottosistema dell’intera offerta del se-condo ciclo, della valorizzazione degli organismi della società civile secondo il principio della sussidiarietà orizzontale. Tutto ciò per sottolineare che la scuola cat-

tolica non va “a rimorchio” del modello statale di scuo-la, pur rispettandone – nel contesto della parità – le nor-me generali, ma desidera svolgere una funzione trainan-te per l’intero sistema scuola. Una condizione che – pro-prio nello spirito della parità – attende di essere ricono-sciuta. Non solo a parole.

Tra le battaglie sostenute dall’AGeSC, va segnalata quella per la libertà di educazione e per il pieno rico-noscimento della parità scolastica. Con la Legge 62/2000 esiste oggi in Italia un sistema pubblico di istruzione in cui convivono scuole che sono dello Sta-to e scuole paritarie istituite e gestite da privati. Tutte svolgono un servizio pubblico, in quanto tenute a ri-spondere a precise indicazioni ordinamentali stabilite dal sistema legislativo. Una affermazione della “parità scolastica” sarebbe un espediente retorico se poi non si sostenessero – come di fatto non si sostengono – le esperienze educative valide. La legge richiama il dirit-to costituzionale dei privati ad istituire scuole, ne di-sciplina le condizioni, assicurando loro piena libertà e, agli alunni, un trattamento scolastico equo. Ma qual è la risposta a queste norme legislative? Il permanere di una ingiusta “inadempienza” dello Stato. Di fronte ad una domanda estremamente variegata e mutevole di istruzione e di formazione, la scuola non può rispon-dere con una offerta standardizzata e indifferenziata. Da qui la libertà dell’offerta formativa, quella libertà che corrisponde alla presenza di una pluralità di scuo-le – certamente tutte operanti in prospettiva della rea-lizzazione del bene comune e certamente tutte inserite nell’unico sistema scolastico nazionale – che non è più possibile non riconoscere. Il sostegno economico per coloro che frequentano scuole non statali paritarie va ritenuto doveroso, derivando – l’onere finanziario per lo Stato – dall’inalienabile diritto costituzionale

PRESENZA DA RICONOSCERE, NON SOLO A PAROLE

AtempopienoAtempopieno

SPECIALE - pagina 4

ParametriInfanzia Primaria Secondaria I grado Secondaria II grado Totale

Cattoliche Statali Cattoliche Statali Cattoliche Statali Cattoliche Statali Cattoliche StataliScuole 6.692 13.607 1.131 15.941 577 7.151 589 5.203 8.989 41.902Classi o sezioni 19.016 42.686 7.421 135.411 3.118 77.425 3.390 115.189 32.945 370.711Alunni 446.300 1.007.108 153.589 2.578.650 64.948 1.670.117 63.293 2.548.836 728.130 7.804.711Alunni/scuola 66,7 74,0 135,8 161,8 112,6 233,5 107,4 489,9 81,0 186,3Alunni/classe 23,5 23,6 20,7 19,0 20,8 21,6 18,7 22,1 22,1 21,0Classi/scuola 2,8 3,1 6,6 8,5 5,4 10,8 5,7 22,1 3,7 8,8

Spesa per studente Scuola infanzia Scuola primaria Secondaria I grado Secondaria II gradoSpesa pubblica per allievo scuola statale

€ 5.828 € 6.525 € 7.232 € 7.147

Spesa pubblica per allievo scuola paritaria

€ 584 € 866 € 106 € 51

Sussidiarietà al contrario Scuola infanzia

Scuola primaria

Secondaria I grado

Secondaria II grado

Totale

Risparmio delle fi nanze pubbliche per ciascun allievo di scuola paritaria

€ 5.244 € 5.659 € 7.126 € 7.096

Quanto complessivamen-te le fi nanze pubbliche incamerano grazie alla scuola paritaria in ciascun livello di scuola

Milioni di € 3.291

Milioni di € 1.072

Milioni di € 472

Milioni di € 1.043

Milioni di€ 5.878

Scuole paritarieInfanzia Primaria Secondaria I grado Secondaria II grado Totale

Valori Assoluti

%Valori

Assoluti%

Valori Assoluti

%Valori

Assoluti%

Valori Assoluti

%

Scuole cattoliche *4.200 42.7 *1.027 68.0 *513 77.4 *501 29.4 *6.241 45.5Sc. di ispirazione cristiana *2.492 25.3 *104 6.9 *64 9.6 *88 5.2 *2.748 20.0Sc. catt. e di ispir. cristiana 6.692 68.0 1.131 74.9 577 87.0 589 34.6 8.989 65.5Altre scuole 3.147 32.0 379 25.1 86 13.0 1.116 65.4 4.728 34.5Totale 9.839 71.7 1.510 11.0 663 4.8 1.705 12.5 13.717 100.0

COSÌ LA SCUOLA IN ITALIA (scuole statali e cattoliche paritarie - 2009-10)

IL SISTEMA DELLE SCUOLA PARITARIE IN ITALIA ( 2009-10)Fonte: elaborazione CSSC su dati Miur

* Fermo restando il totale, la distinzione tra scuole cattoliche e di ispirazione cristiana è una stima.Fonte: elaborazione CSSC su dati Miur

Fonte: MIUR, dati riferiti al 2006

Elaborazione AGeSC, di dati riferiti al 2006, con 1.030.392 studenti nelle scuole paritarie.

N.B. I fi nanziamenti al sistema paritario nel 2011 dovrebbero ammontare a un totale di circa 497 milioni di euro, con una diminuzione rispetto all’anno precedente del 7,25%. Nel frattempo gli alunni nelle scuole paritarie stanno aumentando: 1.060.332 nel 2008-9, pari al 12,1% del totale della popolazione scolastica. Le scuole paritarie – con oltre il 12% degli studenti – incidono sul bilancio del MIUR per l’1,2%.

che il cittadino ha per il fatto di essere nato e non per il fatto di frequentare o meno la scuola dello Stato. Il di-ritto all’educazione, all’apprendimento e all’istruzione è un diritto individuale, oltre che un bene pubblico. Non c’è libera scelta se non c’è una pluralità di offerta

e di offerenti. Non c’è libera scelta se non è assicurata parità di trattamento giuridico, sociale ed economico, sia a coloro che debbono scegliere, sia a coloro che possono essere scelti.

Maria Grazia Colombo

Montecitorio 6 luglio 2010 - Convegno “Parità scolastica a dieci anni dall’approvazione della legge n. 62 del 2000”